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CILE Santiago del Cile
8,7
Apertura del mercato interno (indice)
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E’ importante perché racchiude l’incidenza dell’interscambio del Cile sul suo prodotto interno lordo che è cresciuto del 5,4% e sancisce se i flussi commerciali sono coerenti con i fattori produttivi e le politiche governative in atto, in un periodo di significativa instabilità dovuto al referendum per la costituzione.
22%
Commercio di materie prime riciclabili (% commercio totale materie prime)
Con quasi 20 milioni di tonnellate di rifiuti da materie prime prodotti in Cile, dato riportato nell’informativa di Stato per il medio-ambiente, il volume di riciclo e riutilizzo dei residui è ancora insufficiente per raggiungere gli standard europei di transizione ecologica. In quest’ottica il governo locale sponsorizza e foraggia i progetti che mirano a diminuire la generazione i rifiuti e il loro riutilizzo.
44,9
Indice di Gini
L’indice statistico di Gini (ultimo dato reperibile al 2020) è fondamentale per capire la distribuzione dei redditi all’interno della popolazione del paese. Nel caso del Cile persistono iniquità che il governo attuale propone di sanare ma che appaiono ancora lontane dall’esserlo.
25% Copertura Internet ad alta velocità (% di famiglie)
La copertura e mappatura di un paese per la banda larga delle connessioni Internet a bassa latenza è il parametro più coerente con il livello di digitalizzazione di un paese. Nel caso del Cile, lontano dai centri urbani è molto difficile trovare coperture di rete adeguate per fruire di servizi on-line.
9,80
Indice di economia condivisa
Punti di forza: ECONOMIA IN ASCESA, IMPRONTA ECOLOGICA E
L’economia cilena è molto sviluppata e attualmente si trova in una fase di passaggio, dettata da una situazione di congiuntura dei consumi privati verso una crescita che procede a rilento, pur senza incorrere in deficit strutturali del debito pubblico.
A livello ambientale, il Paese ha ancora molte sfide da superare per raggiungere un vero sviluppo sostenibile. La maggior parte degli indici di performance mostrano che il Cile è molto ben posizionato nella transizione ecologica.
Sebbene ci siano alcune aree in cui il Paese è in notevole ritardo, le tendenze degli indicatori mostrano che il Paese si sta muovendo verso uno stato più sostenibile. L’investimento significativo nelle rinnovabili verso un’ottica di decarbonizzazione al 2030 è un passaggio determinante per la rivoluzione verde.
A livello digitale, il processo di dematerializzazione delle informazioni è avviato già da tempo. Esiste un’agenda digitale che prevede nei prossimi anni un utilizzo delle tecnologie digitali sempre maggiore, soprattutto per la pubblica amministrazione.
Punti di attenzione: QUADRO INCORAGGIANTE, MA ANCORA MOLTO DA FARE SUL PIANO DELL’ECONOMIA
Circolare E Della Tutela Ambientale
La sostenibilità economica non appare minata dal debito pubblico e la proiezione di espansione economica entro fine 2022 è del 1,5%, trainata dall’estrazione e dalla vendita del rame (di cui il Cile è primo esportatore mondiale). È prevista una crescita della domanda interna e dei prezzi al consumo, malgrado il PIL pro capite sia in ribasso.
Esistono numerosi strumenti di finanza agevolata che volgono in direzione di una fiorente imprenditorialità anche giovanile. Sul piano dell’economia circolare e della tutela ambientale, c’è ancora da seminare per raccogliere i frutti di un lavoro lento, che mira anzitutto alla responsabilizzazione dei consumatori verso politiche di riconversione dei residui.
Ancora critica la diffusione di reti a banda, così come carenti sono le infrastrutture di telecomunicazione nelle zone rurali e nei centri non nevralgici delle aree urbanizzate.
Visione d’insieme:
SOLIDI PRINCIPI PER UNO SVILUPPO RAPIDO
Il paese, con le sensibilità del nuovo governo appena insediatosi, approccia alle tematiche di sostenibilità economica, ambientale e digitale con attenzione.
Mancano attualmente le risorse per spianare il campo alle riforme, ma le dotazioni infrastrutturali nelle grandi città, la tendenza al riciclo e all’utilizzo delle rinnovabili specie nell’agroindustria e la generazione dei millennials in grado di apportare una digitalizzazione globale, costituiscono i capisaldi per delineare un futuro più prospero.
Ciò che in questa fase storica è di fondamentale importanza, è garantire l’accesso all’acqua a tutta la popolazione, portare avanti la decarbonizzazione, rafforzare le istituzioni ambientali e impedire le deforestazioni. In questo contesto, è importante garantire a tutti istruzione e accesso alle informazioni facilitato da una dilagante tecnologia in grado di superare le barriere strutturali.