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FS Informa
L’IVECO ON EASY WAY APP INTRODUCE SULL’IVECO S-WAY NUOVE FUNZIONALITÀ CHE FACILITANO LA VITA DEGLI AUTISTI
IVECO ha introdotto una serie di nuove funzionalità nell’ultima versione dell’IVECO ON Easy Way App, sviluppata per semplificare la vita degli autisti a bordo della gamma di mezzi pesanti IVECO S-WAY, consentendo loro di controllare le funzionalità di gestione della cabina e del veicolo dai propri dispositivi mobili, con la possibilità di accedere all’ampia gamma di servizi digitali IVECO ON. Le nuove caratteristiche migliorano ulteriormente l’esperienza degli autisti e semplificano l’interazione con il veicolo. La nuova versione prevede l’aggiunta di notifiche push sullo stato del veicolo e altre informazioni utili. Gli autisti riceveranno notifiche relative agli avvisi della Control Room e alla disponibilità di aggiornamenti OTA, utili a evitare guasti imprevisti e a massimizzare i tempi di operatività del veicolo. Le notifiche, come nel caso di altre app, compariranno sul dispositivo mobile dell’autista con un puntino rosso e potranno essere lette anche sul sistema di infotainment. Inoltre, le notifiche push sono ora integrate con IVECO Driver Pal, per cui gli autisti potranno ricevere conferma sull’Easy Way App ogni volta che useranno i comandi vocali per attivare le funzioni della cabina a distanza, come la programmazione del raffreddamento o riscaldamento tramite Amazon Alexa. Le altre novità hanno l’obiettivo di semplificare la procedura di associazione al veicolo. Il feedback ricevuto dagli autisti ha evidenziato l’esigenza di disporre di un metodo più rapido per l’associazione al veicolo, senza dover cercare e inserire manualmente il numero di telaio del mezzo. Da oggi questo è possibile semplicemente utilizzando la app per scansionare un codice QR visualizzato nella sezione “Veicolo” del sistema di infotainment dell’IVECO S-WAY. L’IVECO ON Easy Way App ha inoltre migliorato la procedura guidata per associare il microfono di Alexa e attivare il compagno di viaggio digitale IVECO Driver Pal. “L’IVECO ON Easy Way App è un eccellente esempio del nostro approccio allo sviluppo incentrato sul cliente”, afferma Fabrizio Conicella, Digital & Advanced Technologies IVECO. “L’abbiamo studiata appositamente per semplificare la vita degli autisti, motivo per cui si evolve costantemente per soddisfare le loro esigenze man mano che emergono. Siamo sempre alla ricerca di feedback e suggerimenti e studiamo le best practice in vari settori al fine di ottimizzare l’app dalla loro prospettiva, migliorandone l’esperienza d’utilizzo.” L’IVECO ON Easy Way App è stata introdotta sull’IVECO S-WAY al momento del lancio nel 2019, al fine di fornire un unico punto di contatto per la gestione delle funzionalità della cabina e del veicolo. Da allora ha continuato a evolversi con l’aggiunta di miglioramenti, nuove funzioni e servizi digitali. Tali miglioramenti includono l’integrazione di IVECO Driver Pal, che consente agli autisti di interagire con il veicolo tramite comandi vocali e li aiuta a restare concentrati sulla strada, aumentando di conseguenza il livello di sicurezza. L’app può essere utilizzata anche per attivare le funzioni della cabina, come il condizionamento, l’illuminazione e i contenuti multimediali, migliorando il comfort degli autisti. Inoltre, questa fornisce accesso allo strumento Driving Style Evaluation, che li aiuta a migliorare il proprio stile di guida mediante suggerimenti su guida sicura, efficienza dei consumi e stato del veicolo. L’IVECO ON Easy Way App mette l’autista in contatto diretto con il servizio di assistenza a distanza per programmare gli aggiornamenti OTA del software del veicolo. In caso di guasto, l’autista può usarla per contattare il servizio di assistenza attivo 24/7 IVECO Assistance Non-Stop. Infine, dall’app è possibile accedere facilmente al manuale di uso e manutenzione IVECO nella sua interezza.
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VERSO IL FUTURO: MAN REALIZZA UNA FABBRICA DI BATTERIE A NORIMBERGA
MONDO TRUCK
Dall’inizio del 2025, MAN Truck & Bus produrrà su larga scala batterie per camion e autobus elettrici nella sua sede di Norimberga. Per questo progetto l’azienda investirà nei prossimi cinque anni circa 100 milioni di euro nel sito produttivo di motori a combustione, che vanta già una lunga tradizione in questo ambito. Le capacità di produzione saranno ampliate a oltre 100 mila batterie all’anno e gli investimenti nello sviluppo della loro produzione assicureranno 350 posti di lavoro con una chiara prospettiva per il futuro, sia per l’occupazione sia per la sede di Norimberga. Questo importante investimento è stato deciso in stretta collaborazione tra azienda e rappresentanti sindacali, con il supporto attivo dei politici bavaresi.Le batterie, che con i motori sono il cuore dei veicoli commerciali elettrici, inizialmente saranno prodotte manualmente nello stabilimento MAN di Norimberga in piccola serie per circa due anni e mezzo. L’avvio della produzione su larga scala è previsto per la metà del 2023 e il completamento entro la fine del 2024. MAN pone così le basi per l’industrializzazione dei sistemi di azionamento elettrici per autocarri e autobus. Il produttore di veicoli commerciali sta ricevendo il supporto del governo bavarese, che ha promesso un contributo di circa 30 milioni di euro alla ricerca energetica e al finanziamento della tecnologia per il periodo dal 2023 al 2027, a condizione che i requisiti di bilancio siano soddisfatti. Questi fondi saranno utilizzati per condurre ricerche su assemblaggio, chimica delle celle e loro sviluppo, sicurezza e sul riciclaggio delle batterie per garantire la sostenibilità della modalità di propulsione.Le batterie sono il risultato di un complesso assemblaggio e di vere e proprie ‘powerhouse’ costituite da celle che a loro volta sono raggruppate in moduli e combinate in singoli strati per formare l’alloggiamento (pack) della batteria. Ciò richiede un elevato livello di know-how e severi standard di sicurezza. A seconda dell’autonomia, un camion elettrico pesante necessita fino a sei di queste batterie che inizialmente daranno agli e-truck MAN un’autonomia da 600 a 800 chilometri. Con la prossima generazione di batterie, intorno al 2026, sono previste autonomie fino a 1.000 chilometri e questo renderà finalmente l’e-truck adatto al trasporto su lunghe distanze. Verso la metà del decennio, il TCO (total cost of ownership) di un camion elettrico e di uno diesel sarà allo stesso livello. MAN dunque prevede che la domanda di veicoli elettrici aumenterà in modo significativo al più tardi entro tale data, a condizione che sia disponibile l’infrastruttura di ricarica appropriata.La produzione di e-truck pesanti inizierà presso lo stabilimento MAN a Monaco di Baviera all’inizio del 2024, ma una piccola serie è già su strada dal 2019 e MAN ha da tempo lanciato sul mercato autobus urbani e furgoni completamente elettrici.Lo stabilimento di Norimberga vanta una lunga tradizione che risale a circa 180 anni fa, alle origini di MAN. Camion e componenti vengono prodotti a Norimberga da oltre cento anni e oggi la sede, con i suoi circa 3.600 dipendenti, è responsabile dello sviluppo, produzione e vendita di tutti i motori diesel e a gas MAN. 4 FREE SERVICES MAGAZINE
FPT Industrial e Blue Energy Motors hanno siglato un accordo per la messa in servizio, entro fine anno in India, dei primissimi camion a gas naturale liquefatto (LNG), alimentati da motori FPT N67 NG conformi allo standard sulle emissioni Bharat VI (BSVI). Con sede generale a Pune in India, Blue Energy Motors è un’azienda di tecnologie a zero emissioni attiva nella produzione di veicoli commerciali a energia pulita e nell’ottica della sua strategia per la produzione di camion a LNG ha avviato partnership con fornitori di livello mondiale, tra cui FPT Industrial. Entrambe le aziende sono impegnate in un percorso di rapida decarbonizzazione nel settore dei trasporti commerciali e condividono la stessa forte convinzione che i camion a LNG rappresentino una soluzione sostenibile per il mercato. Questo accordo è il primo passo verso una partnership potenzialmente a lungo termine, basata sull’esigenza di rispondere alle specificità del mercato indiano dei trasporti commerciali. Considerando un parco veicoli totale di circa 3,5 milioni di camion e tenuto conto che le decisioni di acquisto sono motivate principalmente dal costo totale di gestione (TCO), si prevede un rapido passaggio alla tecnologia LNG una volta che questa abbia raggiunto la parità del TCO. Inoltre, l’adozione in India di standard sempre più restrittivi sulle emissioni – il BSVI è l’equivalente dell’Euro VI – incrementerà il vantaggio competitivo dei veicoli a LNG. “Siamo felici e orgogliosi che Blue Energy Motors abbia scelto noi per portare avanti questa importante trasformazione nel settore indiano dei trasporti commerciali”, ha dichiarato Sylvain Blaise, President di Iveco Group Powertrain Business Unit. “Questo accordo è importantissimo per il presente e il futuro di FPT Industrial, perché vogliamo che le nostre tecnologie leader di mercato svolgano un ruolo chiave nel supportare la transizione ecologica di uno dei più grandi mercati mondiali di veicoli commerciali”. “Siamo convinti che la lotta al cambiamento climatico sia fondamentale per il futuro di tutti noi. Blue Energy Motors vuole essere parte di questa iniziativa in difesa del clima e crede nell’innovazione come motore trainante della sostenibilità”, ha affermato Anirudh Bhuwalka, CEO di Blue Energy Motors. “Stiamo lavorando per offrire al settore dei trasporti una soluzione a zero emissioni di scarico, e per fare questo abbiamo bisogno di tutta l’esperienza e la competenza di un’azienda leader mondiale nella produzione di motori a basse emissioni: FPT Industrial. In India, le autorità governative, i gestori delle flotte e altri stakeholder richiedono soluzioni in grado di avvicinarsi all’obiettivo delle emissioni zero, e con i motori NG di FPT Industrial noi siamo già in grado di offrire questa soluzione oggi”. I motori FPT N67 NG conformi allo standard BSVI saranno montati sui camion a energia pulita di Blue Energy Motors, offrendo quei requisiti di coppia molto elevata richiesti in India per le applicazioni nell’industria dei trasporti. L’N67 NG è il motore a gas naturale più potente del mercato e, oltre che con l’LNG, è compatibile con il gas naturale compresso (CNG) e il biometano. Questo motore utilizza la combustione stechiometrica per garantire i consumi di carburante migliori della categoria, con una riduzione, rispetto ai motori diesel equivalenti, fino al 40% nei costi del carburante per il mercato indiano e del 28% nelle emissioni di CO2.
STELLANTIS OSPITA IL PRESIDENTE REBELO DE SOUSA PRESSO LO STABILIMENTO DI MANGUALDE IN OCCASIONE DELLE CELEBRAZIONI DEL 60° ANNIVERSARIO E PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI SOSTENIBILI PER IL FUTURO
Il CEO di Stellantis, Carlos Tavares, e sua eccellenza, il Presidente della Repubblica del Portogallo, Marcelo Rebelo de Sousa, hanno celebrato oggi il 60° anniversario del sito di Mangualde, in Portogallo. Stellantis ha inoltre annunciato che Fiat Doblò diventerà il quarto modello realizzato nello stabilimento produttivo di Mangualde, andando ad aggiungersi alla gamma dei veicoli commerciali leggeri (LCV) composta da Peugeot Partner, Citroën Berlingo e Opel Combo. “Il nostro desiderio è quello di acquisire la leadership del mercato dei veicoli commerciali, e l’aggiunta di Fiat Doblò al portofolio dei modelli prodotti a Mangualde ci consentirà di essere più efficienti, di migliorare la nostra competitività e di offrire quanto di meglio possa esistere ai nostri clienti professionali,“ ha dichiarato il CEO di Stellantis Carlos Tavares. Oggi celebriamo anche i numerosi membri del nostro team per l’impegno profuso nella produzione sostenibile con l’installazione del parco di energia solare che, una volta completato, fornirà un terzo del fabbisogno energetico dello stabilimento. Desidero inoltre ringraziare sentitamente il Presidente per essere con me oggi a rendere omaggio all’industria automobilistica portoghese.””Dovevo essere qui oggi, insieme a tutti voi, per celebrare i 60 anni di vita del sito di Mangualde. Questo stabilimento ha avuto un percorso unico, superando ogni tipo di crisi e riuscendo a resistere, fino ad arrivare ai giorni nostri con una reputazione senza pari, che lo pone ai vertici in termini di qualità ed efficienza a livello globale. In quanto parte di Stellantis, Mangualde rappresenta uno dei leader nel settore dei trasporti e della mobilità, tra i più globali al mondo”, ha dichiarato Sua Eccellenza il Presidente della Repubblica portoghese Marcelo Rebelo de Sousa. “Sono venuto qui oggi per sentire una buona notizia: Stellantis aggiunge un altro marchio e un altro modello al portfolio di questa fabbrica. E, inoltre, il lancio di un progetto che aiuterà il Portogallo a continuare a guidare la transizione climatica ed energetica. Congratulazioni a tutti!”Nello stabilimento vengono attualmente realizzati i modelli Citroën Berlingo Van/Berlingo, Peugeot Partner/Rifter e Opel Combo Cargo/Combo Life, tutti eletti “International Van of the Year” nel 2019. I modelli Berlingo, Partner e Combo “targati” Mangualde sono i veicoli commerciali più richiesti da clienti professionali e aziende, e sono i tre LCV più venduti in Portogallo, con una quota di mercato totale del 32%. Nel 2021, dallo stabilimento Stellantis sono usciti in totale 67.841 veicoli, equivalenti a quasi un quarto (23,5%) del volume totale dei veicoli prodotti in Portogallo.
NUOVO PEUGEOT E-EXPERT HYDROGEN LA SOLUZIONE DI MOBILITÀ ELETTRICA SENZA COMPROMESSI
MONDO VAN
Sempre all’avanguardia nell’esigenza di ridurre drasticamente le emissioni locali dei suoi prodotti, PEUGEOT diventa uno dei primissimi costruttori a proporre di serie un veicolo elettrico alimentato da una pila combustibile a idrogeno (hydrogen fuel cell) nel segmento dei furgoni compatti: il PEUGEOT e-EXPERT Hydrogen. Con questo nuovo modello dotato delle più avanzate tecnologie di elettrificazione, PEUGEOT continua ad ampliare la sua gamma di offerte di mobilità a zero emissioni. La pila a combustibile consente una ricarica rapida, che apre la possibilità di un uso intensivo senza emissioni, finora impossibile con altre tecnologie disponibili: bastano tre minuti per immagazzinare l’idrogeno necessario a percorrere diverse centinaia di chilometri in modalità puramente elettrica. Questo è sufficiente per attirare completamente nuovi utenti verso i veicoli elettrici. Il Nuovo PEUGEOT e-EXPERT Hydrogen è stato appena testato per la prima volta dai giornalisti europei durante le prove dinamiche a Rüsselsheim, in Germania, dove si trova la sua linea di produzione. L’idrogeno sta diventando un pilastro importante della transizione energetica. Sono stati annunciati numerosi progetti internazionali, segnatamente in Europa, e l’ecosistema si sviluppa grazie a numerosi investimenti. Quelli della European Clean Hydrogen Alliance per promuovere questa soluzione sono stimati in circa 60 miliardi di euro. Stimolata da diversi piani governativi, la rete di distribuzione dell’idrogeno è in costante crescita in Europa e il marchio PEUGEOT lavora direttamente con i fornitori di energia per proporre pacchetti di offerte. L’obiettivo del Marchio è chiaro: investire in una nuova soluzione di mobilità a zero emissioni di CO2 senza compromessi e diventare leader nella mobilità a idrogeno. La pila a combustibile alimentata a idrogeno soddisfa perfettamente i requisiti più severi in termini di mobilità senza emissioni: consente tutti i tipi di utilizzo - intensivo, lunghe distanze, ricarica rapida, massimo volume utile - senza emettere altro che acqua pura, rilasciata sotto forma di vapore attraverso il tubo di scarico. Il nuovo PEUGEOT e-EXPERT Hydrogen utilizza una tecnologia di nuova generazione chiamata “Next gen e-Van Hydrogen efficiency”. Basato sulla piattaforma multienergia modulare EMP2 (Efficient Modular Platform), il nuovo PEUGEOT e-EXPERT Hydrogen è un veicolo completamente elettrico che associa due fonti di energia elettrica a bordo grazie all’innovativo sistema “mid-power plugin hydrogen fuel cell electric” specifico di STELLANTIS: il sistema associa una batteria ricaricabile dalla rete elettrica con la pila a combustibile alimentata dall’idrogeno contenuto nelle bombole situate sotto il pianale del veicolo. IL PEUGEOT e-EXPERT Hydrogen beneficia quindi di tutti i vantaggi dell’idrogeno, della tecnologia delle batterie e della trazione elettrica.
MONDO VAN IL GRUPPO RENAULT E VITESCO TECHNOLOGIES SI ASSOCIANO PER SVILUPPARE L’ELETTRONICA DI POTENZA DELLE MOTORIZZAZIONI ELETTRICHE E IBRIDE
Nell’ambito di questo accordo, i due partner uniranno le loro forze contribuendo, con i rispettivi know-how ed esperienza, a sviluppare congiuntamente un concept di elettronica di potenza unico sul mercato. Il Gruppo Renault contribuirà con le sue competenze elettriche e ibride, mentre Vitesco Technologies fornirà le sue tecnologie e processi “best in class”. L’obiettivo è quello di creare un’unità elettronica essenziale che riunisca tutti componenti in una sola scatola: convertitore DC-DC1, caricabatterie di bordo (OBC)2 ed inverter3. I team del Gruppo Renault e di Vitesco Technologies stabiliranno i prodotti e i processi di assemblaggio della “One Box” integrando le ultime tecnologie all’avanguardia per garantire il miglior livello di competitività in termini di rendimento e costi. Il concept della “One Box” consentirà anche un inedito miglioramento a livello di compattezza (- 45% in termini di volume) e massa per lo sviluppo dei futuri veicoli Renault, soprattutto per l’abitabilità e il comfort dei passeggeri. Le configurazioni e l’assemblaggio dei componenti di base saranno adattati ai vari tipi di motorizzazioni elettriche e ibride. I team di sviluppo della piattaforma avranno sede principalmente a Tolosa. Lo sviluppo della “One Box” è previsto per equipaggiare i veicoli elettrici e ibridi cuore di gamma ad alta tensione di Renault a partire dal 2026, con l’obiettivo per il Gruppo Renault di assemblare a lungo termine questa produzione nei suoi stabilimenti industriali in Francia per i veicoli 100% elettrici. Con questa nuova partnership, il Gruppo Renault incrementa il suo controllo sulla catena del valore elettrico integrando questo esclusivo sistema “all-in-one” di elettronica di potenza, co-sviluppato internamente. Nell’ambito di questa partnership, il Gruppo Renault garantirà a Vitesco Technologies un contratto pluriennale per l’elettronica di potenza dei veicoli ibridi Renault. Inoltre, Vitesco Technologies fornirà al Gruppo Renault una “High Voltage Box “, che riunirà il convertitore DC/DC e il caricabatterie per i veicoli elettrici a batteria a partire dal 2025.
MONDO VAN
SUPERPOTENZA DA 2.000 CV E UN DESIGN ESTREMO: È IL FORD PRO ELECTRIC SUPERVAN
Al Goodwood Festival of Speed 2022, Ford inaugura il primo capitolo elettrificato della sua leggendaria serie di Supervan mostrando in anteprima globale il SuperVan elettrico ad altissime prestazioni realizzato da Ford Pro. Il SuperVan elettrico di Ford Pro sfrutta tutto il potenziale delle prestazioni elettriche e della connettività avanzata per raggiungere le prestazioni più elevate di tutta la gamma dei furgoni Ford e sottolineare l’enorme impegno dell’azienda verso l’elettrificazione. Quattro motori elettrici, una batteria da 50 kWh raffreddata a liquido e un sistema di controllo su misura producono circa 2.000 CV per un’accelerazione da 0 a 100 km/h inferiore ai 2 secondi. Le prestazioni di un telaio appositamente costruito e pronto per scendere in pista, con componenti del recente E-Transit Custom 1 - la prima versione completamente elettrica del van più venduto in Europa 2,3 - sono integrate con la tecnologia SYNC di Ford che utilizza un touchscreen 4 che si rifà alle vetture dell’Ovale Blu e che vanta funzionalità aggiuntive per controllare le capacità uniche del SuperVan elettrico. La connettività avanzata tiene informato il conducente e consente la trasmissione di dati in tempo reale per la gestione remota del veicolo e l’ottimizzazione delle prestazioni, proprio come i servizi integrati in grado di accelerare la produttività di oltre 125.000 clienti Ford Pro in tutta Europa. Presenti a bordo anche modalità di guida selezionabili e la frenata rigenerativa, due caratteristiche già presente sui veicoli elettrici Ford di produzione. Il sorprendente veicolo dimostrativo completamente elettrico è stato sviluppato in segreto da Ford Performance e dagli specialisti di rally e corse elettrificate STARD in Austria, mentre il design degli esterni è stato curato dal team Ford Design di Colonia, in Germania. “Con 2.000 CV di potenza All-Electric per un’emozione senza pari e uno stile inconfondibile, ispirato al nuovo E-Transit Custom, stiamo portando il SuperVan nel ventunesimo secolo. Le prestazioni non sono solo una questione di cavalli: la potenza di elaborazione del SuperVan elettrico consente agli ingegneri di utilizzare i dati del veicolo in tempo reale per ottimizzare le sue prestazioni, proprio come su un’auto da corsa high-performance”, ha dichiarato Mark Rushbrook, Global director di Ford Performance Motorsports. Il primo SuperVan di Ford è stato svelato nel 1971 e presentava un motore centrale, proveniente dalla Ford GT40 vincitrice a Le Mans, utilizzato per creare un Transit Mk. 1 diverso da tutti gli altri. La stessa formula fu ripresa e ulteriormente sviluppata per il SuperVan 2; una versione in fibra di vetro della carrozzeria del Transit Mk. 2 fu applicata alla monoscocca e al V8 Cosworth da 590 CV dell’auto da corsa C100 di Ford. Questo veicolo è poi rinato come Transit Mk. 3, versione aggiornata del SuperVan 3, alimentato da un motore Cosworth HB da 650 CV condiviso con le auto di Formula 1 dell’epoca.
VEICOLI COMMERCIALI, A GIUGNO ARRIVA IL 5° CALO CONSECUTIVO (-23,5%). E’ IL PEGGIORE RISULTATO DELL’ANNO.
Ecinque. A giugno arriva il quinto calo consecutivo nel mercato dei veicoli commerciali (autocarri fino a 3,5 t di peso totale a terra) che porta con sé anche il nuovo record negativo dell’anno: 13.166 veicoli immatricolati, -23,5% e 4.000 unità in meno rispetto a giugno 2021, come evidenziato dalle stime del Centro Studi e Statistiche UNRAE. Nel primo semestre dell’anno, che finora annovera in positivo solo il mese di gennaio, le immatricolazioni ammontano a 87.225 unità, un calo pari all’11,1% con circa 11.000 veicoli persi nel confronto con la prima metà del 2021. La prenotazione degli incentivi dedicati al comparto continua ad andare fortemente a rilento: dei 10 milioni di euro destinati ai veicoli elettrici puri con peso fino a 3,5 t e oltre 3,5 t, con contestuale rottamazione, risulta assegnata solo una quota del 6% e sono quindi ancora disponibili 9,4 milioni.“Il modesto ricorso alla prenotazione degli incentivi va attribuito all’esclusione dal beneficio dei veicoli a combustione tradizionale, cioè alla categoria che copre il 98,3% del mercato dei veicoli commerciali che, a fronte di rottamazione, potrebbe contribuire in grande misura al rinnovo del parco circolante e alla riduzione delle emissioni”, sottolinea il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci, e aggiunge: “In quest’ottica, anche il Consiglio Europeo, pur confermando di recente l’orientamento all’elettrificazione del comparto dei Van, ha mostrato un’apertura sulla possibilità di utilizzare biocarburanti e combustibili alternativi per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione nel settore dei trasporti”. Il Presidente dell’UNRAE ribadisce inoltre che, per sostenere la diffusione dei veicoli a zero emissioni, resta prioritario predisporre una solida rete infrastrutturale, anche ricorrendo agli sgravi fiscali per stimolare l’installazione di ricariche da parte dei privati. Dall’analisi della struttura del mercato dei primi 5 mesi (con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti nei prossimi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione), confrontata con lo stesso periodo 2021, emerge un crollo dei privati che perdono oltre 1/4 dei volumi, fermandosi al 18,6% di quota (-4,3 p.p.), delle autoimmatricolazioni (-21,6%) che si fermano al 4,2% di share e delle società (-18,9%), in calo di oltre 5 punti, al 39,8% del totale. Anche il noleggio a breve termine segna un tracollo del 36,5% (al 3,9% di quota), mentre il noleggio a lungo termine guadagna quasi 12 punti arrivando a rappresentare oltre 1/3 del mercato dei veicoli commerciali. Sul fronte delle motorizzazioni, la perdita di oltre 10 punti porta il diesel al 74,8% di quota, il benzina più che raddoppia, arrivando al 6,9% del totale, due decimali li acquista il Gpl (al 2,8% di share), abbastanza stabile il metano al 2,1%. I veicoli ibridi salgono all’11,2% delle preferenze dal 5,6% di un anno fa, gli elettrici all’1,7%. La CO2 media ponderata dei veicoli con ptt fino a 3,5 t, calcolata con il nuovo ciclo WLTP, nei primi 5 mesi scende del 7,6% a 179,6 g/Km (rispetto ai 194,3 g/Km dello stesso periodo 2021).
I VEICOLI INDUSTRIALI CHIUDONO IN NEGATIVO IL PRIMO SEMESTRE 2022 (-4%). L’INEFFICACIA DEGLI INCENTIVI RENDE URGENTE DISINCENTIVARE LA CIRCOLAZIONE DI VEICOLI ANTE EURO V
MERCATO
Il Centro Studi e Statistiche UNRAE – sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili – ha effettuato una stima del mercato dei veicoli industriali per il mese di giugno 2022 verso giugno 2021. Nonostante a giugno il mercato dei veicoli industriali abbia registrato un avanzo rispetto allo stesso mese del 2021 (+5,7%), il primo semestre dell’anno chiude in rosso e fa segnare il -4%, con 13.373 unità immatricolate contro le 13.935 del 2021. Il rialzo delle vendite di giugno è ancora trainato dal comparto dei veicoli pesanti di massa uguale o superiore a 16 t, che cresce di quasi 200 unità rispetto allo scorso anno (+11%). Invertono la tendenza e si portano in positivo anche i veicoli leggeri sotto le 6 t (+28,2%). Continua, invece, il trend negativo della fascia di peso medio-leggera sotto le 16 t, che perde il 22,3% sul 2021. “La chiusura in negativo del mercato nel primo semestre 2022 palesa il protrarsi delle gravi difficoltà che il nostro settore sta affrontando, trainate dal doppio effetto della carenza di componentistica e dell’aumento dei costi di esercizio - carburanti in primis – ben evidenziato dal calo drastico (-45,7%) delle immatricolazioni di veicoli a GNL rispetto al 2021”, commenta Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE. “A questo punto, appare evidente che gli stimoli alla domanda risultino efficaci solamente per quelle imprese di autotrasporto che già oggi investono in nuove tecnologie – sottolinea Starace – e che gli incentivi non contribuiscono alla sostituzione di mezzi ante Euro V a favore di veicoli di ultima generazione”. “Pertanto, – conclude il Presidente Starace – chiediamo al Governo misure coerenti con gli obiettivi di transizione ecologica, che portino a vietare la circolazione di mezzi altamente inquinanti e poco sicuri, in linea con quanto già previsto dal DL Infrastrutture per il settore degli autobus adibiti al TPL. Contestualmente, per sostenere gli investimenti, auspichiamo interventi per una sempre maggiore professionalizzazione del settore, così da indirizzare il trasporto merci verso imprese di elevata qualità e affidabilità” . VEICOLI INDUSTRIALI IMMATRICOLAZIONI giugno 2021 giugno 2022 78 100 399 310 1.802 2.000
2.279 2.410
3,51-6 t +28,2% 6,01-15,99 t -22,3% >=16,00 t +11,0% +5,7%
AIUTI DI STATO PER L’AUTOTRASPORTO ITALIANO DALLA UE
La Commissione Europea ha approvato uno schema italiano da 526,5 milioni di euro a sostegno del settore dell’autotrasporto nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina. Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo di crisi in materia di aiuti di Stato , adottato dalla Commissione il 23 marzo 2022, sulla base dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (“TFUE”), riconoscendo che il regime L’economia dell’UE sta attraversando un grave turbamento.
Concessione UE
La Vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager , responsabile della politica di concorrenza, ha dichiarato: “L’ingiustificata aggressione militare della Russia contro l’Ucraina e le relative sanzioni stanno avendo un impatto significativo su molti settori dell’UE e dell’economia italiana. Tra l’altro, gli autotrasportatori sono stati duramente colpiti dall’attuale crisi geopolitica e dal conseguente aumento dei prezzi dei carburanti. Con questo regime da 526,5 milioni di euro, l’Italia li sosterrà garantendo al contempo la circolazione ininterrotta delle merci su strada. Continuiamo a stare con l’Ucraina e il suo popolo. Allo stesso tempo, continuiamo a lavorare a stretto contatto con gli Stati membri per garantire che le misure di sostegno nazionali possano essere messe in atto in modo tempestivo, coordinato ed efficace, proteggendo nel contempo la parità di condizioni nel mercato unico”.
Il provvedimento italiano
L’Italia ha notificato alla Commissione un regime di 526,5 milioni di euro (cifra diversa rispetto a quella annunciata dal MIMS) a sostegno dei trasportatori di merci su strada nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina. Scopo del regime è fornire supporto di liquidità agli autotrasportatori colpiti dall’aumento del prezzo del gasolio causato dall’attuale crisi geopolitica e dalle relative sanzioni. La misura mira a mitigare il rischio di insolvenza per queste imprese garantendo nel contempo la circolazione ininterrotta delle merci su strada. Il provvedimento sarà aperto agli autotrasportatori di tutte le dimensioni registrati in Italia colpiti dall’attuale crisi. In base al regime, i beneficiari avranno diritto a ricevere aiuti di importo limitato sotto forma di crediti d’imposta. Il credito d’imposta sarà concesso per l’acquisto di gasolio e AdBlue per il rifornimento di veicoli adibiti al trasporto su strada aventi (i) massa complessiva pari o superiore a 7,5 tonnellate; e (ii) una categoria di Euro 5 o superiore.
La valutazione della Commissione
La Commissione ha riscontrato che il regime italiano è in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi. In particolare, l’aiuto (i) non supererà i 400.000 euro per impresa e (ii) sarà concesso entro il 31 dicembre 2022. La Commissione ha concluso che il regime italiano è necessario, appropriato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro, in linea con l’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del TFUE e le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi. Su questa base, la Commissione ha approvato la misura di aiuto ai sensi delle norme dell’UE in materia di aiuti di Stato.
Sfondo
Il 23 marzo 2022 la Commissione ha adottato il quadro temporaneo di crisi in materia di aiuti di Stato per consentire agli Stati membri di utilizzare la flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato per sostenere l’economia nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina. Il quadro temporaneo di crisi prevede i seguenti tipi di aiuti, che possono essere concessi dagli Stati membri: - Importi limitati di aiuti , sotto qualsiasi forma, fino a 35.000 euro per le imprese colpite dalla crisi attive nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura e fino a 400.000 euro per le imprese colpite dalla crisi attive in tutti gli altri settori; - Sostegno alla liquidità sotto forma di garanzie statali e prestiti agevolati ; - Aiuti per compensare i prezzi elevati dell’energia. L’aiuto, che può essere concesso in qualsiasi forma, compenserà parzialmente le imprese, in particolare gli utilizzatori intensivi di energia, dei costi aggiuntivi dovuti agli eccezionali aumenti dei prezzi del gas e dell’elettricità . L’aiuto complessivo per beneficiario non può superare il 30% dei costi ammissibili, fino a un massimo di 2 milioni di euro in un dato momento. Quando l’impresa subisce perdite operative, possono essere necessari ulteriori aiuti per garantire la continuazione di un’attività economica. Pertanto, per gli utenti ad alta intensità energetica, le intensità di aiuto sono più elevate e gli Stati membri possono concedere aiuti che superano tali massimali, fino a 25 milioni di euro, e per le imprese attive in settori e sottosettori particolarmente colpiti fino a 50 milioni di euro. Le entità controllate dalla Russia sanzionate saranno escluse dall’ambito di applicazione di queste misure. Il quadro temporaneo di crisi prevede una serie di salvaguardie: - Metodologia proporzionale, che richiede un nesso tra l’importo degli aiuti che possono essere concessi alle imprese e l’entità della loro attività economica e l’esposizione agli effetti economici della crisi; - Condizioni di ammissibilità, ad esempio definendo gli utenti ad alta intensità energetica come imprese per le quali l’acquisto di prodotti energetici ammonta ad almeno il 3% del loro valore di produzione; e - Requisiti di sostenibilità: Gli Stati membri sono invitati a considerare, in modo non discriminatorio, la definizione di requisiti relativi alla protezione dell’ambiente o alla sicurezza dell’approvvigionamento quando concedono aiuti per costi aggiuntivi dovuti ai prezzi eccezionalmente elevati del gas e dell’elettricità. Il quadro temporaneo di crisi sarà in vigore fino al 31 dicembre 2022. Al fine di garantire la certezza del diritto, la Commissione valuterà prima di tale data se è necessario prorogarlo. Inoltre, durante il suo periodo di applicazione, la Commissione terrà sotto controllo il contenuto e la portata della disciplina alla luce degli sviluppi riguardanti i mercati dell’energia, altri mercati di input e la situazione economica generale. Il quadro temporaneo di crisi integra le ampie possibilità per gli Stati membri di elaborare misure in linea con le norme vigenti dell’UE in materia di aiuti di Stato. Ad esempio, le norme dell’UE sugli aiuti di Stato consentono agli Stati membri di aiutare le aziende a far fronte alla carenza di liquidità e alla necessità di aiuti urgenti per il salvataggio. Inoltre, l’articolo 107, paragrafo 2, lettera b), del trattato sul funzionamento dell’Unione europea consente agli Stati membri di risarcire le imprese per i danni causati direttamente da un evento eccezionale, come quelli causati dall’attuale crisi. Inoltre, il 19 marzo 2020 la Commissione ha adottato un quadro temporaneo nel contesto dell’epidemia di coronavirus. Il quadro temporaneo COVID è stato modificato il 3 aprile , 8 maggio , 29 giugno , 13 ottobre 2020, 28 gennaio e 18 novembre 2021. Come annunciato a maggio 2022 , il quadro temporaneo COVID non è stato estesooltre la data di scadenza prefissata del 30 giugno 2022, salvo alcune eccezioni. In particolare, le misure di sostegno agli investimenti e alla solvibilità possono essere ancora poste in essere rispettivamente fino al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2023, come già previsto dalla normativa vigente. Inoltre, il quadro temporaneo COVID prevede già una transizione flessibile, con garanzie chiare, in particolare per le opzioni di conversione e ristrutturazione di strumenti di debito, come prestiti e garanzie, in altre forme di aiuto, come sovvenzioni dirette, fino al 30 giugno 2023. La versione non riservata della decisione sarà resa disponibile con il numero SA.103480 nel registro degli aiuti di Stato sul sito web della Commissione sulla concorrenza una volta risolte eventuali questioni di riservatezza.
INTERMODALITA’ FERROVIARIA L’IMPEGNO PER IL SUD DI RFI AL CONVEGNO “LA RIPARTENZA”
Vera Fiorani porta l’impegno per il Sud di Rete Ferroviaria Italiana e del Gruppo FS al convegno La Ripartenza-Liberi di pensare, organizzato a Bari da Nicola Porro per riunire i principali player nazionali protagonisti del rilancio del nostro Paese. L’evento è stata l’occasione per ricordare il piano di investimenti che RFI sta portando avanti nel mezzogiorno, ad iniziare dalle opere finanziate dal PNRR fino a quelle interessate dal Piano Industriale 2022-2031 di Gruppo. «Le infrastrutture ferroviarie giocano un ruolo fondamentale per lo sviluppo del Sud Italia, per ridurre il gap con il Nord del Paese assicurando migliore qualità del trasporto e maggiore accessibilità al servizio. Il nostro impegno nel mezzogiorno è testimoniato dagli 11 miliardi di euro del PNRR e dagli investimenti destinati a progetti per il Sud che il Gruppo FS prevede nel Piano Industriale 2022-2031, di cui ben 48,3 in infrastrutture ferroviarie attraverso RFI» ha dichiarato Vera Fiorani, Amministratrice Delegata di RFI. Nella tavola rotonda, aperta dal sindaco di Bari Antonio Decaro, si è parlato delle infrastrutture strategiche del Paese, da quelle ferroviarie a quelle dell’energia e telefonia. L’AD Fiorani ha fatto il punto sugli interventi in corso e sulle gare del 2022. «Stiamo andando avanti con tutte le opere finanziate dal PNRR nel rispetto dei tempi previsti. Abbiamo completato tutti i progetti di fattibilità tecnico-economica e abbiamo cantieri aperti sulla Napoli-Bari, dove alla fine di questo mese tutti i cantieri saranno operativi, sulla Palermo-Catania ed entro questo mese consegneremo le prestazioni all’appaltatore per la Termoli-Ripalta, passo decisivo verso il raddoppio di tutta la linea ferroviaria adriatica. Nel 2022 abbiamo già aggiudicato appalti per oltre 4,7 miliardi di euro e prevediamo di lanciare 19 miliardi di gare, di cui 14,3 per opere in PNRR. Inoltre, 700 milioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza saranno destinati a 54 stazioni del Sud di rilevanza strategica» ha concluso l’AD Fiorani.
CONFITARMA, BENE LA RIFORMA ITS, RAFFORZA IL RAPPORTO CON IL MONDO DEL LAVORO
INTERMODALITA’ MARITTIMA
Confitarma plaude al via libera definitivo della riforma degli Its, a seguito dell’approvazione del 12 luglio in via definitiva da parte della Camera dei Deputati della legge “Istituzione del Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore”. “Con la riforma - si legge nella nota di Confitarma - inizia una nuova fase degli Its che diventano Academy e mutano il nome in Istituti Tecnologici Superiori, rafforzando il rapporto con il mondo del lavoro e consentendo al nostro sistema di istruzione e formazione di competere con quelli di altri Paesi”. Con la riforma, viene riconosciuta la stretta connessione degli Its con le imprese del settore di riferimento rendendo strutturale un modello formativo in cui le imprese partecipano attivamente alla governance e alla didattica e vengono ampliati i percorsi di studio tenendo conto delle sfide attuali e delle linee di sviluppo economico del Paese, con particolare attenzione, tra le altre, alla transizione ecologica e digitale. “Gli Its del mare - prosegue la nota - rappresentano un’eccellenza del sistema formativo marittimo nazionale: dalla loro istituzione, infatti, sono oltre duemila gli allievi che si sono diplomati presso tali Istituti, con un tasso di occupazione prossimo al 100%. È stato possibile ottenere tali importanti risultati grazie a percorsi di formazione volti a rispondere alle specifiche esigenze del settore, che hanno consentito al personale marittimo di raggiungere un elevato livello di professionalizzazione. In questo contesto - conclude la nota -, la formazione rispondente ai fabbisogni delle imprese produrrà effetti molto positivi sull’occupazione dei marittimi italiani e, quindi, offrirà ulteriori opportunità di carriera marittima alle nuove generazioni”. L’auspicio di Confitarma è che vengano approvati in tempi rapidi i decreti attuativi anche per poter accedere alle risorse del Pnrr pari a 1,5 mld in 5 anni. fondimento tecnico”. Fra i temi la sostenibilità ambientale, economica e sociale e i rilfessi sui porti dell’instabilità geopolitica.
CISCO CANDIDATO A FORMARE OPERATORI DEI CONTAINER
INTERMODALITA’ MARITTIMA
Cisco, il Centro internazionale studi container, ha digitalizzato l’annuario del container creando così un archivio culturale della storia del contenitore in Italia, continuamente aggiornato, perché in rete con soggetti internazionali e nazionali. È inoltre in corso l’accreditamento come ente di formazione presso la Regione Liguria per la formazione del personale che ruota intorno al contenitore, l’obiettivo è fare la formazione continua a coloro che già operano nel settore”. Giordano Bruno Guerrini segretario generale del Centro Internazionale Studi Container, guidato dal presidente Filippo Gallo, racconta così alcune delle strategie e attività illustrate all’assemblea del Cisco a Genova, che ha sancito anche l’apertura di una sede anche a Trieste. Sempre in tema di contenitori, tra i progetti europei finanziati in fase di realizzazione Cisco partecipa a quello per la certificazione del trasporto di carciofi in container verso gli Usa. “Tutti i Paesi hanno regole protezionistiche per l’introduzione di prodotti vegetali e animali all’interno dei propri confini doganali. E soprattutto gli Usa temono l’introduzione di agenti patogeni che possano andare a danneggiare le loro colture” spiega Guerrini. Per portare le arance tarocco siciliane negli Usa, ad esempio, e superare il divieto di importazione delle dogane americane, è stato messo a punto un protocollo di trasporto, applicato da tutti i vettori marittimi, che garantisce la totale eliminazione delle uova di mosca delle frutta eventualmente deposte sotto la buccia degli agrumi grazie al mantenimento per i 14 giorni di viaggio di una temperatura fino a 4 gradi. E analogamente si sta procedendo a studiare un protocollo per portare i carciofi freschi nel mercato americano. E’ solo un esempio di come il mondo del trasporto dei container si intreccia con la vita di tutti i giorni.
SISTEMA DI MOBILITÀ AEREA AVANZATA: DRONI PER TRASPORTO FARMACI
MERCATO LOGISTICA
Prende simbolicamente il via, con la firma del relativo protocollo d’intesa tra i presidenti di Regione Lazio ed Enac, un nuovo servizio tecnologicamente avanzato che, a partire dal 2023, rafforzerà e migliorerà l’offerta e le possibilità d’azione delle Aziende sanitarie regionali. Il suo punto di forza sarà la tempestività d’intervento e la maggiore efficacia che potrà essere conseguita con il coinvolgimento in maniera flessibile della dimensione aerea. L’iniziativa, che avrà una durata di tre anni, come chiarisce il comunicato stampa Enac del 5 luglio 2022, si inserisce in un più ampio progetto di Mobilità Aerea Avanzata (MAA) che prevede in futuro l’allargamento anche al trasporto persone e merci. Il progetto, infatti, mira ad aprire un dialogo tra Enac, Regioni e città metropolitane per definirne le esigenze e le possibili soluzioni in termini di mobilità e movimentazione ponendo al servizio del cittadino e della comunità le nuove possibilità offerte da servizi innovativi e tecnologicamente avanzati. In particolare, l’obiettivo è quello di migliorare la qualità della vita delle persone con una graduale implementazione di quella che viene definita Advanced Air Mobility, concetto tecnologico ed operativo in fase di sviluppo che dovrebbe consentire per specifiche esigenze di movimentazione e trasporto, l’impiego di velivoli elettrici, innovativi e sostenibili, in prevalenza a decollo verticale (VTOL, Vertical Take Off Landing) che possano essere instradati in corridoi aerei dedicati ai loro spostamenti, a tutto vantaggio di tempi, consumi ed emissioni inquinanti. Nello specifico, l’accordo appena siglato con l’ente regionale prevede diverse fasi che vanno dallo studio dell’ambiente normativo sia aeronautico che urbanistico, operativo e tecnico, all’analisi delle rotte utilizzabili e delle infrastrutture idonee per svolgere i servizi di mobilità aerea sul territorio regionale. Lo scopo è quello di individuare le soluzioni per consentire, in primo luogo, l’utilizzo dei droni per la consegna di farmaci, plasma, organi, campioni biomedicali e dispositivi medici in caso di necessità. La regione Lazio ha inoltre programmato l’impiego dei droni nella Missione 6 del nuovo Pnrr, “soprattutto nelle aree interne o nei momenti di grande emergenza”. La possibilità di integrare la dimensione aerea in alternativa alla mobilità terrestre consentirà di superare i diversi vincoli che quest’ultima comporta, soprattutto quando si è costretti ad agire in condizioni d’emergenza ed il fattore tempo può avere ripercussioni importanti anche sulla qualità del servizio e sulle condizioni di vita dei pazienti.
PTV GROUP ACQUISISCE AXYLOG
LOGISTICA
Con l’obiettivo di assicurare ai propri clienti una soluzione unica per pianificare, ottimizzare ed avere il pieno controllo della fase esecutiva dei trasporti, PTV Group – realtà specializzata nel mercato dei software per la mobilità e la logistica – ha concretizzato l’acquisizione di Axylog, società marchigiana che fornisce soluzioni di visibilità predittiva, controllo real time e visibilità nei trasporti lungo l’intera supply chain. “La soluzione di visibilità dei trasporti di Axylog integra perfettamente la nostra offerta per l’ottimizzazione dei percorsi e ci consente di offrire una soluzione completa per l’intero processo di pianificazione e consegna nell’ambito dei trasporti”, ha dichiarato Christian U. Haas, CEO di PTV Group, “trasparenza e comunicazione dinamica con i clienti sono ad oggi tra gli elementi chiave per garantire servizi di alta qualità. Insieme ad Axylog, creeremo nuove opportunità per i nostri clienti per migliorare le loro esperienze e accelerare la trasformazione digitale”. La soluzione cloud di Axylog per la visibilità dei trasporti, tecnologicamente avanzata e semplice da usare, offre trasparenza, monitoraggio e controllo in tempo reale, oltre all’analisi delle prestazioni per l’intero processo di trasporto. Retailer, grossisti, aziende di spedizioni, trasporti e logistica possono conoscere in ogni momento la posizione e lo stato della loro spedizione. I clienti, a loro volta, possono essere facilmente informati sull’orario di arrivo previsto (ETA) della merce. L’app mobile per gli autisti digitalizza l’intero processo di ritiro e consegna, compreso il POD elettronico (Proof of Delivery). Tutto questo ha un ruolo chiave nel settore logistico: secondo il PTV Logistics Trend Report, il 78% degli intervistati afferma infatti che la digitalizzazione è una sfida importante, o mediamente importante, nel proprio lavoro quotidiano. La tecnologia di Axylog completa in maniera ideale il software di pianificazione dei trasporti di PTV. PTV Route Optimiser, infatti, combina gli ordini in percorsi ottimali in modo da ridurre i chilometri e ottimizzare l’uso delle risorse, il tutto tenendo conto di restrizioni e vincoli logistici, come finestre temporali e regolamenti di guida e riposo. Axylog e PTV Group sono legati da una partnership di lunga data. Numerosi client, che già utilizzano sia il software Axylog che il software PTV Route Optimiser, hanno dimostrato quanto bene le tecnologie delle due società si completino in piena armonia. L’unione delle due soluzioni aprirà ulteriori opportunità per nuove innovazioni e nuovi prodotti basati sui dati.