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FS Informa
Consegnati a Rocco Trasporti e Valentino Trans i primi due veicoli V8 da 770 CV. La versione di punta del leggendario “Re della strada” è pronta a solcare le strade d’Italia e ad essere ammirata da tutti come sintesi perfetta di emozione e logica. Potente, efficiente in termini di consumi di carburante, pensato per svolgere le missioni più gravose e con la reputazione di una vera e propria leggenda: sono queste le caratteristiche che hanno reso il motore V8 una vera e propria leggenda. Ancora oggi, a distanza di 50 anni dalla sua nascita, il V8 e in particolare la nuova versione da 770 CV fa battere il cuore di tanti clienti. Rocco Trasporti e Valentino Trans, in particolare, incantati dal fascino di una leggenda che negli anni ha vissuto un processo di miglioramento continuo, hanno deciso per primi di acquistare la nuova versione da 770 CV. I due veicoli sono stati consegnati presso la sede di Italscania, al fianco della concessionaria Diesel Tecnica. Il nuovo motore da 770 CV, con una coppia da 3700 Nm, offre un livello di potenza unico sul mercato, pensato per affrontare le missioni più gravose e per quelle applicazioni che richiedono la coppia, la potenza e le prestazioni che solo questo motore sa offrire. “Vedere i primi due V8 da 770 CV varcare i cancelli di Italscania è stato per noi motivo di grande orgoglio”, ha evidenziato Daniel Dusatti, Direttore Vendite di Italscania. “Vorrei fare i miei complimenti a Rocco Trasporti e Valentino Trans, aziende da sempre legate a Scania e ai leggendari motori 8 cilindri. Le novità apportate alla catena cinematica con la nuova gamma di motori hanno alzano ulteriormente il livello di eccellenza; sono certo che i clienti che sceglieranno di affidarsi a questi motori ne apprezzeranno l’affidabilità, la guidabilità e le prestazioni uniche, che solo il leggendario V8 sa garantire”.
CONSEGNATI I PRIMI VEICOLI DEI 30 IVECO S-WAY ACQUISTATI DALL’AZIENDA DI TRASPORTI CAMPANA LTG
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MONDO TRUCK
IVECO tramite la sua Concessionaria Socom Nuova ha consegnato 20 IVECO S-Way modello AS440S48T/P alla LTG Srl (Logistica Trasporti Giugliano), azienda campana di San Gennaro Vesuviano attiva da otre 40 anni nel settore dei trasporti, specializzata nella movimentazione merci per le maggiori realtà imprenditoriali dell’industria italiana e nei servizi di groupage e deposito. I veicoli, destinati ad effettuare servizio lungo le principali tratte nazionali, costituiscono la prima parte di una fornitura più ampia che verrà completata nei prossimi mesi, per un totale di 30 unità, e vanno ad ampliare una flotta di pesanti stradali allestiti prevalentemente nelle versioni cassonati o frigo agaranzia di una gestione efficace e mirata delle esigenze dei clienti. Si inseriscono in un programma di rinnovamento del parco veicolare che esprime la volontà dell’azienda di mantenere standard qualitativi, di sicurezza e rispetto ambientale costantemente elevati.Francesco Giugliano, Amministratore Delegato di LTG, ha dichiarato: “Abbiamo con piacere proseguito il nostro rapporto commerciale e di fiducia con IVECO e con la concessionaria Socom Nuova, dando seguito ad un processo di aggiornamento ed innovazione della flotta aziendale iniziato nel 2018. ” Spinto nel suo acquisto dall’affidabilità che i veicoli IVECO hanno sempre dimostrato e che insieme alla disponibilità e alla cura del servizio di Socom Nuova e della sua rete di officine autorizzate costituisce un valore aggiunto particolarmente apprezzato anche dai suoi autisti, il cliente è stato conquistato dalla nuova livrea del pesante stradale, migliorata in termini sia estetici sia di prestazioni e aerodinamicità.Progettati per soddisfare le esigenze proprio dei loro utilizzatori finali, gli autisti, attraverso una guida ergonomica e una serie di dotazioni tecnologiche che ne semplificano la vita a bordo, gli IVECO SWay rispondono efficacemente anche alle necessità del proprietario della flotta, che può beneficiare di una gestione del parco veicolare aziendale semplificata dai sistemi di connettività avanzata, con innegabili vantaggi anche in termini economici, grazie a consumi che il titolare stesso della TGL considera il fiore all’occhiello della gamma. Gli IVECO S-WAY oggetto della fornitura, nel fiammante color rosso Maranello che identifica l’intera flotta, costituiscono la gamma pesante ideale per affrontare agevolmente le lunghe distanze e le missioni più impegnative e rappresentano lo stato dell’arte in termini di connettività, grazie alla connectivity box, il sistema che mantiene il veicolo costantemente in contatto con la Control Room di IVECO e permette, tramite il monitoraggio di tutti i parametri, di gestire in modo programmato le attività manutentive e riparative, assicurando la massima disponibilità e operatività del veicolo, con una conseguente significativa riduzione del Costo Totale d’Esercizio (TCO).
LEYLAND TRUCKS HA COSTRUITO IL DUECENTOMILLESIMO DAF LF
DIl veicolo che ha segnato un momento così importante, un LF City 170 cabinato da 7,5 tonnellate, viene consegnato a EVTS, un operatore britannico del settore dei trasporti di Blackpool. EVTS è un cliente DAF di lunga data, specializzato nelle consegne di pallet notturne e nel giorno successivo in tutto il Regno Unito, che vanta una flotta di oltre 30 veicoli e 50 rimorchi. Lo storico veicolo fa parte di un ordine che comprende altri due LF City da 7,5 tonnellate, due unità trattore CF e quattro trattori XF top di gamma con Super Space Cab. Il duecentomillesimo LF sarà utilizzato per la distribuzione di pallet a livello urbano nell’area nord-occidentale dell’Inghilterra. Per garantire la massima efficienza, è provvisto di motore PACCAR PX-4 da 170 CV. Il veicolo è dotato di un cassone con telone laterale PACCAR, progettato da Leyland Trucks e prodotto nella sua linea di produzione dedicata. La gamma DAF LF, con PTT da 7,5 a 19 tonnellate, è adatta per un’ampia gamma di applicazioni. Riconosciuta come punto di riferimento per la distribuzione urbana, la serie LF è caratterizzata da una manovrabilità eccezionale, agilità, una cabina spaziosa e una piattaforma del telaio che offre grande flessibilità agli allestitori. Il primo telaio LF uscito dalla linea di produzione di Leyland Trucks risale al 2001. Da allora, il rinomato veicolo DAF per la distribuzione è stato insignito del premio International Truck of the Year nel 2002, insieme a numerosi premi Fleet Truck of the Year nel Regno Unito, il più di recente nel 2019. L’attuale offerta di prodotti LF include motori con potenze nominali da 150 a 320 CV, opzioni di cambio manuale e automatizzato, cabine in variante Day Cab, Extended Day Cab e Sleeper Cab e un’ampia gamma di passi. “Siamo ovviamente molto orgogliosi di aver raggiunto questo importante punto di riferimento nella storia non solo del prodotto LF, ma anche di Leyland Trucks”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Leyland Trucks, Brennan Gourdie. “Questo traguardo rappresenta le eccellenti caratteristiche del veicolo stesso nonché laqualità leader del settore che i nostri 1.000 dipendenti offrono ogni giorno ai nostri clienti in tutto il mondo”.
Chi siamo
Assimedia è una società giovane e dinamica che nasce dall'esperienza ventennale dei soci che operano da semprenelmondodellaconsulenza, analisi dei rischi, intermediazione e gestione assicurativa.
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NISSAN, E.ON DRIVE E L’IMPERIAL COLLEGE PUBBLICANO UNO STUDIO SUI BENEFICI ECONOMICI E AMBIENTALI DELLA TECNOLOGIA VEHICLE-TO-GRID
Nissan, E.ON Drive e l’Imperial College London hanno realizzato un Libro bianco che illustra come la tecnologia di ricarica bidirezionale dei veicoli elettrici (EV) sia in grado di ridurre le emissioni di CO2 e favorire dunque il raggiungimento degli obiettivi a lungo termine relativi ai cambiamenti climatici. Il documento fornisce le linee guida e raccomandazioni per l’adozione diffusa dei sistemi di ricarica Vehicle-to-Grid (V2G). Tra questi l’introduzione di incentivi dedicati e lo sviluppo di business case affidabili e in linea con l’evoluzione dei mercati energetici e del quadro normativo al fine di evitare le difficoltà applicative soprattutto nel primo periodo di utilizzo dei sistemi V2G. Nissan, E.ON Drive e l’Imperial College sono partner nel progetto V2G per le flotte commerciali, noto come “e4Future”, che intende dimostrare come i van e le auto elettriche possano supportare la rete britannica e fornire una soluzione profittevole e sostenibile per i parchi auto aziendali. Il progetto e4Future rientra nel bando V2G, finanziato dal Department for Business, Energy and Industrial Strategy (BEIS) e dall’Office for Zero Emission Vehicles (OZEV), in collaborazione con Innovate UK, a sua volta parte di UK Research and Innovation. Il Libro Bianco è stato pubblicato dopo l’annuncio dello scorso agosto sul primo test su larga scala della tecnologia V2G in 20 punti di ricarica installati presso il Nissan European Technical Centre a Cranfield.
IL GRUPPO RENAULT E PLUG POWER UNISCONO LE FORZE PER DIVENTARE LEADER DEL SETTORE DEI VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI A IDROGENO
MONDO VAN
Il Gruppo Renault, protagonista dell’industria automotive, e Plug Power Inc. eader mondiale dei sistemi di celle a combustibile e dei servizi connessi all’idrogeno, annunciano la firma di un protocollo di intesa (Memorandum of Understanding) per la creazione di una joint-venture al 50%, con sede in Francia, entro la fine del primo semestre 2021. Questa partnership strategica consentirà al Gruppo Renault e a Plug Power di posizionarsi in Europa nei prossimi anni come attori di spicco sia nelle attività di R&S, trasformazione, produzione e commercializzazione di veicoli a idrogeno che nell’offerta di servizi associati a tali attività. La joint-venture accompagnerà la fortissima crescita del mercato dei veicoli commerciali, dei taxi e dei mezzi di trasporto commerciale dei passeggeri alimentati da celle a combustibile. Questa joint-venture, che mette insieme i punti forti complementari delle due aziende, farà leva sull’esperienza pionieristica del Gruppo Renault nel settore delle nuove energie e sul suo forte posizionamento sul mercato dei veicoli commerciali leggeri elettrici, ma anche sull’esperienza ventennale di Plug Power nelle tecnologie delle celle a combustibile e nelle soluzioni basate sull’idrogeno. Leader mondiale delle soluzioni al servizio dell’ecosistema dell’idrogeno, Plug Power ha sviluppato oltre 40.000 sistemi di celle a combustibile, progettato e realizzato 110 stazioni di ricarica in grado di distribuire più di 40 tonnellate di idrogeno al giorno. Plug Power è, peraltro, leader tecnologico delle soluzioni a idrogeno verde ottenuto per elettrolisi. L’azienda intende proporre sul mercato dei veicoli commerciali leggeri prodotti e soluzioni unici, completi e differenziati a seconda delle esigenze dei clienti, basati su 3 pilastri chiave: • R&S: il Gruppo Renault e Plug Power intendono creare un centro di eccellenza per lo sviluppo della tecnologia delle celle a combustibile e dei veicoli commerciali leggeri a idrogeno, basandosi sulle piattaforme esistenti e future del Gruppo Renault. In un primo tempo, l’accento sarà posto sul segmento dei furgoni, utilizzando le piattaforme dei veicoli Trafic e Master. Questo centro riunirà, nella stessa sede, team di ingegneria R&S multidisciplinari. • Produzione: la joint-venture combinerà le capacità di produzione di veicoli del Gruppo Renault con le competenze di Plug Power nel settore dell’idrogeno, creando in Francia un centro verticalmente integrato per la produzione di celle a combustibile destinate ai veicoli commerciali leggeri. Inoltre, questo centro fornirà stazioni di ricarica d’idrogeno, fattore strategico per lo sviluppo del nuovo ecosistema. • Vendita: questa partnership si prefigge lo scopo di creare un’azienda la cui offerta possa coprire tutte le esigenze dell’ecosistema della mobilità a idrogeno, ivi compresa la commercializzazione dei veicoli e delle infrastrutture di ricarica, l’approvvigionamento dell’idrogeno e un’offerta completa di servizi per la clientela. Questo approccio globale consentirà di accelerare l’adozione di questa tecnologia da parte delle flotte commerciali.
PRIMI RICONOSCIMENTI PER FORD TRANSIT E TRANSIT CUSTOM DALL’EURO NCAP PER I SISTEMI DI SICUREZZA ATTIVA DEI FURGONI
Ford Transit e Transit Custom sono due dei furgoni, in vendita oggi in Europa, con le valutazioni più alte per quanto riguarda i sistemi di sicurezza attiva, secondo i nuovi test effettuati dall’autorità indipendente per la sicurezza dei veicoli Euro NCAP. Nell’ambito di una nuova iniziativa, l’autorità Euro NCAP ha verificato le prestazioni e l’efficacia dei sistemi di sicurezza attivi su 19 dei furgoni più venduti in Europa. L’analisi ha valutato la frenata automatica di emergenza (AEB) quando il furgone si avvicina ad altri veicoli, ciclisti e pedoni, nonché la tecnologia di mantenimento della corsia, il riconoscimento dei limiti di velocità e i sistemi di monitoraggio degli occupanti. Transit ha ricevuto un Gold Award per i sistemi di sicurezza attiva disponibili, mentre Transit Custom ha ottenuto un Silver Award. Euro NCAP ha anche elogiato il sistema di frenata automatica di emergenza (AEB) di Ford, riconoscendo che la tecnologia di anti collisione con riconoscimento dei pedoni (1) ha delle caratteristiche leader nel segmento. Transit ha registrato l’unico punteggio al 100% tra tutti i veicoli e le caratteristiche per la tecnologia del Traffic Sign Recognition (1). Il suo sistema di frenata automatica di emergenza (AEB) è stato anche valutato il migliore per la protezione dei ciclisti. “Sappiamo che la sicurezza è la massima priorità per le aziende, sia per la protezione del loro personale sia per quella degli altri utenti della strada”, ha detto Stuart Southgate, director, Safety Engineering, Ford of Europe. “Siamo lieti che Euro NCAP abbia riconosciuto la portata e l’efficacia delle nostre tecnologie di sicurezza attiva. Questi sistemi proteggono gli occupanti e riducono il rischio di incidenti gravi. In questo modo le tecnologie consentono di limitare sia i danni personali sia il tempo necessario per le riparazioni.” Euro NCAP ha utilizzato gli stessi criteri per confrontare le caratteristiche di sicurezza attiva di ogni furgone. Tutti i veicoli sono stati guidati su una pista di prova, caricati con il 50 per cento della loro portata utile massima in modo da ottenere risultati rappresentativi di operazioni nel mondo reale.
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DISTACCO:LA CORTE DI GIUSTIZIA UE NE CONFERMA L’APPLICABILITÀ ANCHE AGLI AUTISTI
Il Decreto legislativo n. 116 del 3 settembre 2020 ha modificato la definizione di rifiuti urbani contenuta nell’art.183 del testo unico ambientale. Il novellato articolo 183, infatti, include ora tra i rifiuti urbani anche i “rifiuti indifferenziati e da raccolta differenziata provenienti da altre fonti, diversa dalla domestica, che sono simili per natura e composizione ai rifiuti domestici indicati” negli allegati allo stesso testo unico. Dal 1° gennaio 2021 a questa tipologia di rifiuti si applica la qualifica di rifiuto urbano per i quali, ai fini del trasporto, è prevista per le imprese che sino ad ora li trasportavano come rifiuti speciali non pericolosi l’iscrizione alla categoria 1 dell’Albo Gestori, pena l’impossibilità di proseguire nella loro attività di vezione. Al fine di evitare questa dannosa conseguenza per le imprese di trasporto, il Comitato Nazionale Albo Gestori Ambientali, con Delibera n.4 del 22 dicembre 2020, ha stabilito che I soggetti iscritti nelle categorie 4 (raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi) e 2-bis (produttori iniziali di rifiuti non pericolosi che effettuano la raccolta ed il trasporto dei propri rifiuti) che dell’Albo per l’attività di raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi individuati dai codici EER e dalle descrizioni contenute – negli allegati al testo unico ambientale – possono effettuare la raccolta ed il trasporto di detti rifiuti ove divenuti urbani in data successiva al 31 dicembre 2020 fino alla definizione delle modalità di adeguamento dei rispettivi provvedimenti d’iscrizione”
INVESTIMENTI 2018: IL MIT PUBBLICA L’ELENCO DELLE IMPRESE BENEFICIARIE
NORMATIVA
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con decreto dirigenziale del 17 dicembre 2020, ha impegnato le risorse per il pagamento dei contributi agli investimenti riferiti all’annualità 2018 (quelli, per intenderci, che avevano come termine ultimo per presentare le domande di ammissione il 15 aprile 2019). Insieme all’impegno di spesa, pari a 33 milioni di euro, al netto del compenso previsto per Ram Spa, società in house del Ministero che si occupata dell’istruttoria delle istanze, è stato diramato l’elenco delle circa 1600 imprese beneficiarie dei contributi con il relativo importo spettante da rendicontazione. La liquidazione effettiva delle domande è prevista a partire dalle prossime settimane, in allegato è possibile scaricare l’elenco completo delle imprese ammesse a contributo.
NIl Centro Studi e Statistiche di UNRAE, l’Associazione delle Case estere, sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha elaborato una stima del mercato dei veicoli industriali con massa totale a terra superiore alle 3,5t che ha fatto registrare in dicembre una perdita delle immatricolazioni, pari a –6,1% rispetto al dicembre del 2019, con 2.045 unità immatricolate contro 2.177. L’intero 2020 denuncia così un calo consolidato di -13,8% rispetto al 2019 (20.370 immatricolazioni contro 23.628). Nel comparto dei veicoli pesanti, con massa totale a terra uguale o superiore alle 16t, la perdita del mercato a dicembre fa registrare –5,1% su dicembre 2019 (1.670 unità immatricolate contro 1.759), che porta il risultato del comparto per il 2020 a –12,7% sullo stesso periodo del 2019 (16.567 immatricolazioni contro 18.985). Nel commentare l’andamento dei dati mensili e il consolidato dell’anno 2020, Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE, rileva “la straordinaria capacità di resilienza del settore anche in periodi difficili come quello attuale, mostrando un esito finale dell’anno migliore rispetto alle prospettive formulate nella scorsa primavera”. Il mercato dei veicoli industriali del 2020 denuncia perdite consecutive a due cifre da marzo a giugno tra il 40% e il 63% su base mensile, seguite poi da ricuperi tra il 23% e il 46% tra luglio e novembre, con la sola esclusione di ottobre (+1,2%). premianti, in termini di minori costi di gestione e presenza più competitiva sul mercato. I nostri trasportatori sono rimasti per troppo tempo ostaggio di discontinuità e incertezze nei tempi e nei modi per il ricorso agli incentivi concessi annualmente per gli investimenti, mentre i vettori esteri, favoriti anche dalle norme sul cabotaggio, spesso nemmeno rispettate, si presentavano alla committenza nazionale in condizioni di vantaggio competitivo”. “Pur in un periodo di crisi come quello attuale – sottolinea ancora il Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE – ed in ragione di un atteso rimbalzo dell’eco-
nomia, nel corso del 2021 ci attendiamo un mercato in ripresa. Sebbene grazie agli incentivi gli acquisti si stiano sempre più orientando verso motorizzazioni alternative, la loro offerta sul mercato rimane ancora limitata, indirizzando la scelta nei confronti di motorizzazioni tradizionali, anch’esse in linea con gli elevatissimi standard di sicurezza e sostenibilità ambientale. Dalle indicazioni del Ministero e della RAM
Un mercato volatile, soggetto ad escursioni che si spiega secondo Paolo A. Starace “con l’assenza di un sistema paese che faciliti un rinnovo e un ampliamento programmabile del parco, e con la mancanza di politiche di sostegno e sviluppo capaci di superare davvero le ragioni per le quali l’autotrasporto merci italiano soffre da decenni di una debolezza crescente nei confronti della concorrenza estera”. “I SpA sappiamo peraltro che la prima categoria di veicoli a esaurire le risorse per investimenti disponibili nel 2020 è stata proprio quella degli Euro VI acquistati contro
molti tentativi fatti nel tempo, evidentemente con scarsa convinzione, di razionalizzare l’offerta di trasporto in Italia hanno portato alla scomparsa di migliaia di piccole e medie imprese, senza che quelle rimaste fossero riuscite a creare economie di scala che le rendessero capaci di dotarsi di risorse adeguate e tecnologie rottamazione. Considerate le dimensioni medio piccole della maggior parte delle imprese italiane di autotrasporto e l’impossibilità di ottenere dalla committenza una revisione delle tariffe di trasporto per l’impiego di veicoli elettrici e/o ibridi, gli acquisti di veicoli Diesel e LNG Euro VI rimangono l’unica alternativa economicamente sostenibile per i trasportatori italiani”. Suddividendo il mercato in classi di massa totale a terra, si nota che la classe cha ha subito nel 2020 la perdita maggiore rispetto al 2019 è quella di massa tra le 3,5t e le 6t, che ha fatto registrare –21,2% su base annua (751 veicoli immatricolati contro 953). “Questo dato – osserva Starace – un poco ci sorprende, perché parliamo di veicoli destinati all’ultimo miglio e alla distribuzione di medio-corto raggio. Poiché è stato rilevato un incremento esponenziale dell’e-commerce, ci saremmo attesi che proprio questa classe di veicoli avrebbe subito quanto meno una minor contrazione della
domanda. Evidentemente l’incremento delle nuove modalità di acquisto non è stato sufficiente a controbilanciare la perdita di carichi di trasporto dovuta alla chiusura quasi totale di interi settori merceologici, quali la ristorazione e il turistico alberghiero”. “Le nostre Case madri – conclude Starace – si confrontano sui mercati europei e mondiali, dove le dinamiche e le strutture del trasporto sono diverse, così come sono diversi i contesti in cui operano, specie quelli burocratici e fiscali. Le Aziende associate ad UNRAE operano però sul mercato italiano, ed è alla salute di questo mercato che guardano con estremo interesse, ma anche con grande apprensione, poiché la prevedibilità della domanda è anche per noi condizione indispensabile per poter programmare l’attività nostra e delle nostre reti distributive. Stanno cambiando i parametri della logistica e con essi i rapporti tra le modalità di trasporto. In un prossimo futuro, il trasporto su gomma dovrà con ogni probabilità modificare i propri ambiti di impiego, e cambieranno in conseguenza le configurazioni e le tipologie dei veicoli. Nell’interesse dell’economia nazionale, nessuna impresa italiana può permettersi di arrivare tardi a gestire il cambiamento, specie se opera in settori strategici come quello del trasporto. Pertanto, il paese non potrà prescindere dal creare le condizioni di base affinché gli autotrasportatori italiani possano confrontarsi nell’arena competitiva internazionale ad armi pari. Burocrazia efficiente, normativa snella, progettualità e interesse politico non episodico o strumentale sono le priorità su cui auspichiamo il legislatore ponga la propria attenzione”.
WEBFLEET SOLUTIONS PROTAGONISTA AL DEBUTTO DELLA CITTA VIRTUALE DEL FUTURO DI BRIDGESTONE, CHE MOSTRERÀ LE SOLUZIONI PER LA MOBILITÀ AL CES 202
Webfleet Solutions, parte di Bridgestone e uno dei principali fornitori di soluzioni telematiche al mondo, si unirà a Bridgestone Corporation (Bridgestone), società globale focalizzata sulla fornitura di mobilità sostenibile e soluzioni avanzate ai clienti di tutto il mondo, durante la partecipazione al CES 2021, che quest’anno si tiene in edizione virtuale dall’11 al 14 gennaio 2021. Nell’ambito della fiera digitale, la società svelerà Bridgestone World, una città interattiva che mostrerà come le innovazioni Bridgestone alimenteranno un futuro della mobilità più sostenibile. Bridgestone e Webfleet Solutions interagiranno anche direttamente con i partecipanti al CES attraverso presentazioni dal vivo e on-demand che esplorano il modo in cui l’azienda utilizza la tecnologia degli pneumatici smart, l’analisi avanzata dei dati e nuovi modelli di business per plasmare un sistema di mobilità sostenibile, ora e in futuro. Ciò include anche un discorso dal vivo di Raj Bajaj, vice presidente, Webfleet Solutions International e Bridgestone Mobility Solutions, che spiegherà come l’evoluzione della tecnologia telematica possa aiutare le flotte ad attraversare la crisi COVID-19. In una rapida panoramica: • Discussione live: “Opportunità durante le Crisi: come si evolve la telematica per ottimizzare la mobilità”, con Raj Bajaj, vice presidente, Webfleet Solutions International e Bridgestone Mobility Solutions, il 13 gennaio 2021 alle 8:15 (fuso orario EST). • Video on-demand, “Bridgestone Vision of Mobility”, con Paolo Ferrari, presidente e CEO, Bridgestone Americas, Inc., e vicepresidente esecutivo e funzionario esecutivo, Bridgestone Corporation. • Tour video on demand di Bridgestone World con Maria Dunn, direttore della pianificazione strategica e della strategia aziendale, Bridgestone Americas. Bridgestone World, sviluppato appositamente per il format virtuale del CES di quest’anno, consente agli utenti di scrutare i contesti urbani, suburbani, industriali e di trasporto in una città del futuro ed esplorare come i prodotti connessi e i servizi basati sui dati dell’azienda risolveranno i punti deboli, miglioreranno l’esperienza di mobilità dei consumatori e creeranno maggiore valore sia per i clienti che a livello sociale. L’ambiente urbano centrale del tool consentirà agli utenti di esplorare l’evoluzione di Bridgestone in un’azienda high-tech che migliora il suo core business - pneumatici e gomma – attraverso l’offerta di pneumatici intelligenti e tecnologie di mobilità avanzate, come WEBFLEET, la soluzione di gestione della flotta basata sui dati. Bridgestone World punta a mostrare come l’azienda si stia reinventando per aiutare le persone e le aziende a gestire i propri veicoli in modo più sicuro, più intelligente, più efficiente e più sostenibile. “Le tecnologie attive, intelligenti e integrate digitalmente sono fondamentali per il nostro obiettivo di creare nuovo valore per i clienti e la società attraverso la mobilità sostenibile e soluzioni avanzate”, ha affermato Paolo Ferrari, presidente e CEO, Bridgestone Americas, Inc., e vicepresidente esecutivo e funzionario esecutivo, Bridgestone Corporation. “Nel prosieguo di questo viaggio, siamo desiderosi di creare sinergie con altri innovatori e leader per immaginare un futuro migliore per la mobilità”.
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IL SETTORE DEI RIMORCHIATI IN CADUTA DEL 22,5% NEI PRIMI 11 MESI NONOSTANTE IL DATO POSITIVO DI NOVEMBRE (+23,8%)
Sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Centro Studi e Statistiche di UNRAE, l’Associazione delle Case estere, ha elaborato una stima del mercato dei rimorchi e semirimorchi con massa totale a terra superiore a 3,5t che per il mese di novembre 2020 denuncia un incremento delle immatricolazioni del 23,8% rispetto al novembre 2019 (1.382 unità immatricolate contro 1.116). Questa stima porta il dato consolidato dei primi undici mesi dell’anno a -22,5% rispetto allo stesso periodo del 2019, con 10.345 unità immatricolate contro 13.347. “E’ al dato consolidato – commenta Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE – che dobbiamo guardare per farci una idea realistica dell’andamento del mercato in prossimità della chiusura di un anno caratterizzato da forti anomalie. I dati mensili risentono di una instabilità che può essere imputabile a diverse cause, legate alla discontinuità storica dei periodi di incentivazione degli investimenti nell’autotrasporto, insieme con le varie chiusure ed aperture di attività amministrative, oltre che produttive, che si sono succedute in quest’ultimo anno nel rispetto delle misure di contrasto al diffondersi della pandemia”. “Se guardiamo l’andamento mensile del 2019 – prosegue Starace – vediamo che è sostanzialmente negativo, ad esclusione dei mesi di gennaio e di luglio, con trend pressoché costante, e con la chiusura dei primi undici mesi a -6% sullo stesso periodo dell’anno precedente. Se osserviamo il 2020, constatiamo invece un andamento significativamente negativo a due cifre fino ad aprile, che continua con flessioni a una cifra per il resto del periodo, ad esclusione di giugno (+7,0%), settembre (+17,8%) e novembre (+23,8%). Questa instabilità ci porta alla fine di novembre con un dato cumulato negativo di -22,5% rispetto al 2019. In buona sostanza, ci troviamo in presenza di una volatilità del mercato che rende poco realistici i dati e approssimativo qualsiasi tentativo di spiegazione e previsione.” “Per quanto riguarda i veicoli trainati – sottolinea Starace – dobbiamo ancora ribadire alcune osservazioni di carattere specifico, che UNRAE va sottolineando ormai da tempo, ma senza che al comparto sia mai stata data la dovuta attenzione da parte dal Decisore politico o dall’Amministrazione dello Stato.” Osservando le prenotazioni arrivate nei termini previsti per il primo periodo di incentivazione agli investimenti per il 2020 e il 2021, si può notare che è stato impegnato per rimorchi e semirimorchi solo il 71,9% dell’importo disponibile.
IN 11 MESI PERSI OLTRE 26.000 VEICOLI COMMERCIALI (-15,6%)
MERCATO
Secondo le stime del Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE, le immatricolazioni di autocarri con ptt fino a 3,5t nel mese di novembre sono state 18.187 rispetto alle 16.540 dello stesso periodo 2019, con una crescita del 10%. Nonostante il risultato di novembre, nel cumulato dei primi 11 mesi la flessione si attesta comunque sul 15,6% con 142.310 veicoli complessivamente immatricolati, perdendo oltre 26.000 unità rispetto alle 168.642 del gennaio-novembre 2019. “Il risultato del mese – afferma Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – conferma la nostra stima di un mercato 2020 in calo di quasi il 14% a circa 163.000 veicoli commerciali immatricolati, con una perdita di oltre 25.000 unità rispetto alle 188.633 dell’intero 2019”. “Nonostante l’incremento dell’e-commerce e delle consegne a domicilio – prosegue Crisci – che hanno fornito un contributo alla domanda dei veicoli commerciali leggeri, come visibile dal recupero dei furgoni, la flessione in termini annui resta consistente e in doppia cifra. I cassoni, che insieme ai furgoni coprono oltre l’80% delle vendite, essendo legati alla frenata degli investimenti di industria e costruzioni, dovrebbero evidenziare la perdita maggiore fra le carrozzerie a fine 2020.” “Una contrazione così sostenuta del mercato dei veicoli da lavoro – conclude il Presidente – continuerà inevitabilmente a rallentare il necessario processo di rinnovo del nostro parco circolante ancora molto anziano che, ai ritmi attuali, impiegherebbe 24 anni per essere interamente sostituito.” L’analisi della struttura del mercato dei primi 10 mesi (con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti nei prossimi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione) indica un’attenuazione delle flessioni a doppia cifra di tutti i canali di vendita. I privati flettono del 14,4% nei 10 mesi, con una quota che acquisisce poco più di 1 punto percentuale, raggiungendo il 22,2% del totale. Il noleggio, al 31,2% di rappresentatività, recupera tre decimali rispetto al gennaio-ottobre 2019, con una flessione in volume del 17,8%, determinata dal calo del 30,3% del breve termine, dalla riduzione del 14,8% del lungo termine (la parte più significativa del noleggio degli autocarri) e dalla flessione del 18,4% delle autoimmatricolazioni uso noleggio effettuate da Concessionari e Case auto. Le società, con oltre 15.000 immatricolazioni perse nei 10 mesi, scendono ad una quota del 46,6% (-1,4 p.p.).
INTERMODALITA’ MARITTIMA
Il Gruppo Grendi archivia il 2020 con un segno positivo e apre il 2021 con nuovi progetti. Il fatturato consolidato secondo le prime indicazioni è cresciuto del 12% rispetto al 2019, salendo verso 56 milioni di euro e sono aumentati traffici e investimenti. Nei piani per l’anno nuovo c’è il cambio di una delle navi a noleggio, la Severine, con una più grande, la Wedelsborg. Inoltre fra i progetti in cantiere ci sono la nuova linea merci con collegamento trisettimanale fra Marina di Carrara e il Nord Sardegna la realizzazione di un terminal merci con gru a Cagliari. Nel dettaglio, Grendi Trasporti Marittimi nel 2020 ha incrementato il traffico ro-ro fra Marina di Carrara e la Sardegna di oltre il 17% per un totale di 303.515 metri lineari equivalenti. “Intendiamo realizzare nel Nord della Sardegna un nuovo collegamento nel più breve tempo possibile - spiega l’ad della società, Antonio Musso -. Per questo abbiamo già puntato su una nave con maggiore capacità di carico e potenza e sull’aumento della frequenza settimanale dei collegamenti”. Musso ribadisce inoltre la richiesta di operare “in uno spazio dedicato nel terminal internazionale del porto di Cagliari”. Per quanto riguarda la società M.A. Grendi dal 1828, specializzata nella logistica dei trasporti via terra, nonostante il lockdown di aprile e maggio che ha ridotto i volumi di merci movimentate, ha chiuso il 2020 con 1,5 milioni di quintali trasportati e distribuiti in tutto il Sud Italia, con una crescita del 17% delle spedizioni rispetto al 2019. “Nel 2020 abbiamo ampliato le nostre infrastrutture con investimenti in magazzini e mezzi per oltre 3 milioni di euro” spiega Costanza Musso, ad di MA Grendi dal 1828. “A luglio - aggiunge - abbiamo aperto la nuova piattaforma distributiva di Olbia di quasi 2.000 mq e a dicembre abbiamo comprato un magazzino di 3.200 mq, nell’interporto di Bologna, adiacente a quello già in uso”