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BIOGAS WIPPTAL VIENE NOMINATO IVECO AMBASSADOR PER IL SUO IMPEGNO NELLA PRODUZIONE DI SOSTENIBILITÀ MONDO TRUCK
Nell’ambito del programma internazionale IVECO Ambassador, l’iniziativa che mira a diffondere ed evidenziare i principali valori del brand su differenti tematiche, prima fra tutte la sostenibilità, IVECO presenta Biogas Wipptal come quarto IVECO Ambassador, in quanto operatore di trasporto che condivide l’impegno del brand nel gas naturale attraverso la produzione di biometano nel rispetto dell’ambiente e di chi lo abita. La nomina di Biogas Wipptal come IVECO Ambassador si inserisce in un processo globale che ha incluso tutti gli stakeholder della catena del valore della sostenibilità. Infatti, dopo l’elezione di GLS Italy e del Gruppo Maganetti per l’Italia e di Nicholls Transport per l’Inghilterra, il brand ha voluto premiare Biogas Wipptal, che come gli altri Ambassador italiani riceverà 50 alberi della “Foresta IVECO”, grazie alla partnership con la piattaforma di e-commerce Treedom. Biogas Wipptal è una società composta da 62 aziende agricole operanti nella zona dell’Alta Valle Isarco, impegnate nel settore dell’allevamento di bovini da latte. Nello specifico, l’azienda si occupa nella lavorazione dei reflui zootecnici con sistema di fermentazione, ricavandone fertilizzanti e prevenendo in questo modo l’inquinamento da nitriti causato dall’eccessiva fertilizzazione del terreno. Allo stesso tempo, in un’economia circolare regionale, i fertilizzanti organici prodotti vengono restituiti all’agricoltura, alla frutticoltura e alla viticoltura. Si tratta di un modello di economia circolare e di sostenibilità che punta sull’innovazione e sul coinvolgimento degli stakeholder locali. Grazie a moderni veicoli di trasporto, vengono raccolte dalla società ben 150.000 ton di letame solido e liquami nel corso del processo, che prevede che le deiezioni animali vengano fatte fermentare nell’impianto di biogas e che i residui della fermentazione siano restituiti agli allevatori sotto forma di stimolanti della crescita inodori o di fertilizzanti. La riduzione di CO2 avviene attraverso una minore concimazione con letame e liquami, raggiungendo così un risparmio di 1,2 ton di CO2 all’anno per ogni vacca da latte. Inoltre, agli agricoltori vengono forniti dei sistemi di spandimento controllati da sensori e compatibili con le pendenze dei terreni, che riducono i gas a effetto serra del 95% e le emissioni di ammoniaca del 60%. Manfred Gius, CEO di Biogas Wipptal, ha dichiarato: “Siamo molto felici e grati per la nomina di IVECO Ambassador, un progetto attraverso il quale il brand continua a perseguire la strada verso la sostenibilità. Come leader del mercato di mezzi pesanti alimentati a LNG, IVECO ha compiuto un ulteriore passo importante verso la sostenibilità nel mondo dei trasporti. Con noi come produttore di Bio-LNG si chiude il cerchio con cui si raggiunge una riduzione di CO2 fino al 95%, infatti, grazie alla produzione di circa 11t Bio-LNG al giorno, possono essere riforniti quasi 30 mezzi pesanti, un prezioso contributo alla protezione del clima. Il nostro impegno principale è rivolto alla protezione dell’ambiente e dell’agricoltura sostenibile e ciò include anche l’“upcycling” della CO2 ottenuta, che viene trattata per poter essere utilizzata per l’industria alimentare. Inoltre, il nostro impianto dista 2 km dall’Autostrada del Brennero, uno dei più importanti assi di collegamento tra il nord e il sud dell’Europa. Nell’ambito della decarbonizzazione, ci vediamo come un ponte tra il mondo della agricoltura e del trasporto, poiché entrambi possono trarre beneficio dal nostro impianto biogas. Dunque, per l’impegno comune nella sostenibilità, per Biogas Wipptal è un grande onore ricevere la nomina di IVECO Ambassador”.
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ACCESSORI ORIGINALI MAN: “IL COMPLETAMENTO PERFETTO PER IL TUO MAN”
MONDO TRUCK
Un elemento distintivo e di qualità per rendere il proprio MAN ancora più unico e rispondente alle proprie aspirazioni. Questo in sintesi l’obiettivo della nuova linea di Accessori Originali MAN, un catalogo completo di articoli e dotazioni che rispondono a specifiche esigenze di chi tutti i giorni è alla guida di un camion: comfort, sicurezza, stile, intrattenimento e soluzioni per il trasporto. Un veicolo efficiente, ma anche più sicuro e più confortevole alla guida, senza trascurare l’opportunità di poter contare su accessori di qualità, pensati per quello specifico modello. Chi meglio di MAN stessa può interpretare i desideri dei propri clienti e autisti? Su questi semplici concetti è stato sviluppato una nuova linea di prodotti che possono contribuire anche in modo sostanziale al miglioramento della vita a bordo e quindi, di riflesso, anche alla sicurezza e all’efficienza del proprio MAN. Senza dimenticare che molti prodotti e servizi si possono rivelare utili anche nell’ambito lavorativo e altri possono rendere il veicolo ancora più esclusivo. Denominatore comune è la qualità dei materiali oltre ad un design ricercato e distintivo per rendere il proprio
MAN ancora più unico e su misura delle proprie esigenze. Dai tappetini alla macchinetta per il caffè, dall’antifurto carburante alle luci a led, dalle cromature agli adesivi, dalla tv ai cavi per il rimorchio: nel nuovo catalogo Accessori Originali MAN c’è una soluzione per qualsivoglia necessità. Scegliendo gli Accessori Originali MAN si può contare su: • una personalizzazione perfetta con i più alti standard qualitativi; • un montaggio rapido e professionale; • la sicurezza nell’acquisto e nell’utilizzo; • due anni di garanzia.
MONDO TRUCK VOLTA TRUCKS CONFERMA LA PROPRIA STRATEGIA DI INGRESSO NEL MERCATO STATUNITENSE
L’introduzione degli autocarri elettrici di Volta Trucks in Nord America, 100% alimentati a batteria, partirà nel 2023 da un autocarro Volta Zero di Classe 7, equivalente all’autocarro europeo da 16 tonnellate già esistente, con vano di carico per il trasporto di merci asciutte o refrigerate. Volta Zero è un autocarro medio appositamente costruito per essere 100% a batteria e specificamente progettato per la logistica urbana. La progettazione complessiva di Volta Zero utilizza un eAxle innovativo compatto, che include in un’unica unità, fornita da Meritor con sede nel Michigan, il motore elettrico, la trasmissione e l’assale. Le batterie ad alta tensione sono posizionate all’interno delle traverse del telaio – la posizione più sicura per loro – e fornite dalla californiana Proterra. Volta Trucks introdurrà inizialmente una flotta pilota di 100 autocarri di Classe 7 a metà del 2023, che sarà valutata dai clienti statunitensi a partire da Los Angeles, prima del lancio produttivo nel 2024. A oggi, Volta Trucks ha costruito 24 prototipi per la “Verifica di Progetto” su strada, attualmente sottoposti a un rigoroso ed esteso programma di test in Europa. In vista dell’introduzione in Nord America, l’azienda prevede di aver già costruito oltre 1.500 autocarri di Classe 7 completamente elettrici per i clienti europei. Come veicolo specificamente progettato per la logistica urbana, Volta Zero di Classe 7 offrirà una configurazione a batteria modulare per garantire un’autonomia pari a 150-200 km, più che sufficiente per i percorsi distributivi in centro città. Il veicolo è progettato per accettare la ricarica rapida CA e CC a 250 kW, che fornisce una carica completa da zero in poco più di un’ora. In alternativa, un’ora di ricarica normale CA a 19 kW aggiungerà circa 20 km di autonomia. Sebbene i veicoli commerciali e industriali costituiscano solo una piccola parte del traffico cittadino, sono stati storicamente coinvolti in un numero sproporzionato di incidenti con gli utenti vulnerabili della strada. Senza il tradizionale motore a combustione interna, Volta Trucks, insieme ad Astheimer Design, ha riconfigurato l’intera esperienza di guida per montare il sedile del conducente al centro, e per abbassarlo, in modo da rimanere al livello di pedoni e ciclisti. La cabina in stile “serra” di Volta Zero offre una vista a 220 gradi intorno al veicolo, per una percezione visiva ottimale e una riduzione dei punti ciechi. Grazie all’innovativa posizione centrale di guida di Volta Zero, i conducenti entrano ed escono dal veicolo da entrambi i lati, sempre dalla parte del marciapiede, per la loro sicurezza. Inoltre, le portiere scorrevoli, a differenza di quelle a battente, riducono i rischi per i ciclisti che circolano nelle vicinanze dell’autocarro. L’introduzione di Volta Zero di Classe 7 sarà subito seguita nel 2024/2025 da un veicolo di Classe 5 (19.500 lbs), e da un autocarro di Classe 6 (26.000 lbs), equivalenti ai veicoli europei da 7,5 e 12 tonnellate. I Volta Zero di Classe 5 e 6, presentati ad aprile 2022, saranno molto simili al veicolo di Classe 7. Tutti i Volta Zero beneficiano degli stessi elevati standard di sicurezza del veicolo di Classe 7, così come del propulsore a emissioni zero, eliminando non solo le emissioni di CO2 ma anche il particolato nocivo che causa problemi di salute e di qualità dell’aria a livello locale. Gli autocarri di Classe 5 e 6 saranno identici tra loro per quanto riguarda la parte anteriore, con il veicolo di Classe 6 dotato di una carrozzeria e di un telaio più lunghi, e una seconda serie di ruote e pneumatici posteriori per accogliere il maggiore carico utile del veicolo.
LO STABILIMENTO HYVIA: UN PROGETTO INDUSTRIALE DI AMPIO RESPIRO
Lo stabilimento HYVIA di Flins è solo la prima fase di un progetto industriale più ampio, che comincia oggi su una superficie di 3.000 m² con un team altamente qualificato di circa 15 dipendenti: operatori, manager e tecnici provenienti dallo stabilimento di Flins. Sicurezza, rispetto dell’ambiente e qualità: non sono solo obiettivi di primaria importanza, ma anche assi prioritari basati sulle best practice del Gruppo Renault e di Plug Power. Entro fine 2022: • La linea di assemblaggio e collaudo delle celle a combustibile raggiungerà una capacità di 1.000 unità all’anno. • Sarà lanciata la linea di assemblaggio delle stazioni di ricarica a idrogeno. • L’approvvigionamento di idrogeno comincerà con l’installazione di un elettrolizzatore da 1MW che fornirà idrogeno allo stabilimento (450 kg di H2/giorno), per testare le celle a combustibile e le stazioni di ricarica a idrogeno. • Lo stabilimento funzionerà anche con carrelli elevatori alimentati a idrogeno. Nei prossimi anni, lo stabilimento HYVIA continuerà a potenziarsi entrando in una seconda fase che comporta l’ampliamento della sua base industriale e il consolidamento dell’integrazione locale e verticale. Le celle a combustibile HYVIA: una sfida umana, tecnologica e industriale • Una sfida umana Come il resto del Personale di HYVIA, i team di ingegneria e produzione di Flins si preparano a raccogliere le ambiziose sfide dell’ecosistema a idrogeno. Per raggiungere questo obiettivo, tutti gli ingegneri e gli operatori dello stabilimento hanno seguito una formazione specializzata in Francia e negli Stati Uniti, per acquisire le competenze necessarie per assemblare e testare le celle a combustibile. La complementarità delle competenze dei team operativi del Gruppo Renault e di Plug Power è uno dei fattori chiave del successo di HYVIA. • Una sfida tecnologica La cella a combustibile da 30 kW presenta una membrana a scambio protonico (PEM – Proton Exchange Membrane), basata sulla tecnologia comprovata e sostenibile di Plug Power. Combina aria e idrogeno, generando potenza elettrica per una maggiore autonomia per la mobilità. I flussi d’aria e di idrogeno penetrano entrambi fino al “cuore” della cella a combustibile, che si compone di un elettrodo negativo (anodo) e un elettrodo positivo (catodo), separati da una membrana polimerica. Le molecole di idrogeno sono separate in elettroni e cationi. Gli elettroni vanno verso un circuito esterno, generando un flusso elettrico che alimenta sia la batteria da 33 kWh che il motore elettrico da 57 kW. I cationi attraversano la membrana polimerica e si uniscono agli anioni dell’aria per creare l’acqua. • Una sfida industriale Per l’assemblaggio delle celle a combustibile è necessario un grande dispositivo che consta di circa 450 componenti e flussi (aria, idrogeno, elettricità, liquido di raffreddamento e acqua). La catena di montaggio dello stabilimento HYVIA è stata progettata per il complesso assemblaggio di questi elementi, come il controller e il convertitore ad alta potenza, il filtro dell’aria, il compressore e l’umidificatore, il sistema di raffreddamento fino all’assemblaggio finale della cella a combustibile. L’area di test delle celle a combustibile è operativa grazie all’idrogeno già presente sul sito e consentirà di garantire la qualità e la sicurezza delle celle a combustibile.
NASCE FORD PRO, IL BRAND GLOBALE DEDICATO AI CLIENTI DEI VEICOLI COMMERCIALI PER AUMENTARNE LA PRODUTTIVITÀ MONDO VAN
Ford Pro rappresenta un punto di svolta per la produttività delle flotte di veicoli commerciali europee, grazie al debutto di soluzioni digitali innovative, pensate per aumentare i tempi di attività e ridurre i costi operativi. Lanciato ufficialmente per i clienti europei durante un evento dedicato a Barcellona, in Spagna, Ford Pro è un nuovo brand globale focalizzato sull’offerta di soluzioni rivolte ai clienti di veicoli commerciali e per flotte di tutte le dimensioni, con l’obiettivo di migliorare la loro produttività. Le soluzioni Ford Pro combinano software, ricarica, assistenza e prodotti finanziari riservati ai veicoli commerciali, fornendo ai clienti una piattaforma completa per gestire al meglio le flotte che utilizzano veicoli connessi ed elettrificati. “Stiamo entrando nell’era digitale dell’always-on e gestire una flotta non è mai stato così complesso”, ha detto Ted Cannis, CEO di Ford Pro. “Ford Pro aiuta le aziende ad aumentare la loro produttività, con soluzioni integrate fornite da un marchio di cui possono fidarsi”. Nell’ambito dei veicoli commerciali, Ford Pro rappresenta un brand unico nel suo genere, capace di fornire soluzioni digitali e completamente integrate per aiutare i clienti a gestire le loro flotte con una convenienza ed un’efficienza senza eguali, sia che si tratti di veicoli con motore diesel o benzina, sia per i modelli completamente elettrici o veicoli di altri marchi. Il debutto in Europa, dove Ford è leader nel mercato dei veicoli commerciali da sette anni consecutivi, va di pari passo con l’impegno di Ford Pro di accrescere le competenze digitali e il profitto derivante dai servizi, con l’obiettivo di ottenere ricavi globali che mirano a raggiungere 45 miliardi di dollari entro il 2025. Negli Stati Uniti, dove Ford Pro è stato lanciato all’inizio di quest’anno, è stato dimostrato che il beneficio di avere soluzioni integrate che utilizzano strumenti connessi per la gestione delle flotte si sostanzia nella riduzione del costo totale di gestione dal 10 a un massimo del 20 per cento. “Il nostro team dedicato ai veicoli commerciali in Europa si è concentrato nell’aiutare le aziende dei nostri clienti ad aumentare la loro produttività e il lancio di Ford Pro consolida ulteriormente questa strategia”, ha detto Hans Schep, General Manager Ford Pro Europe. “Ford Pro offre una nuova ed entusiasmante generazione di veicoli completamente elettrici, integrati con servizi digitali e connessi, consentendo ai nostri clienti di entrare in una nuova era basata sulla crescita e sulla produttività”. I veicoli connessi rappresentano il cuore dell’offerta integrata di Ford Pro, che consente ai clienti di massimizzare la produttività e i tempi di attività della flotta, utilizzando una gamma completa di soluzioni integrate. Ford Pro Vehicles offre un line-up globale di veicoli commerciali, sviluppato utilizzando tutto il know-how di Ford sulle esigenze dei clienti business: a guidare Ford Pro Vehicles è l’iconica famiglia Transit, la gamma di furgoni più famosa al mondo.
MONDO VAN NUOVA CLASSE T: MERCEDES-BENZ AMPLIA LA GAMMA DI MODELLI PER GLI AMANTI DELLE ATTIVITÀ NEL TEMPO LIBERO
Spazio per tutta la famiglia con ben tre seggiolini sul divano posteriore. Un vano di carico enorme per gli amanti delle attività nel tempo libero e delle avventure all’insegna dello sport. Porte scorrevoli per salire e scendere rapidamente o per elevata flessibilità di carico. Design moderno, ampio equipaggiamento di sicurezza e versatili sistemi di connettività. “Life gets big”. Con la nuova Classe T, MercedesBenz propone una vettura caratterizzata da massimi livelli di comfort che va ad inserirsi nel mercato multispazio, offrendo un’accattivante opportunità di ingresso nel mondo della Casa della Stella. Il modello completamente nuovo coniuga multifunzionalità e ampi spazi con un equipaggiamento di alta qualità: dal sistema di infotainment MBUX di serie, al freno di stazionamento elettrico, passando attraverso cerchi in lega leggera da 17’’ disponibili a richiesta, KEYLESS GO o illuminazione di atmosfera fino agli appoggi degli schienali in rivestimento sintetico ARTICO/MICROCUT e diversi elementi decorativi, la nuova Classe T si contraddistingue per caratteristiche dell’equipaggiamento estremamente versatili. Un equipaggiamento di sicurezza completo di serie con sette airbag e numerosi sistemi di assistenza alla guida la rendono una vettura moderna e affidabile ideale per famiglie e per tutti gli amanti delle attività nel tempo libero.
MONDO VAN IVECO E IVECO BUS FORNITORI UFFICIALI DEL 105ESIMO GIRO D’ITALIA E DEL GIRO-E
IVECO sarà alla guida della Carovana che aprirà le varie tappe della gara con il suo IVECO S-WAY a gas naturale, con una speciale livrea caratterizzata dai colori del Giro d’Italia, e metterà a disposizione una flotta di IVECO Daily che si occuperà della logistica per tutta la durata dell’evento sportivo di fama internazionale. IVECO BUS offrirà invece i propri autobus sostenibili al Giro-E, l’unico evento al mondo a tappe riservato alle biciclette a pedalata assistita, e metterà in esposizione l’autobus elettrico E-WAY in occasione dell’EXPO-E, lo scenario ideale per un brand che vanta un’offerta completa di veicoli elettrici. IVECO e IVECO BUS saranno Fornitori Ufficiali del Giro d’Italia 2022 e del Giro-E 2022. I nostri brand, che condividono gli stessi valori di innovazione, sostenibilità e passione che contraddistinguono i due eventi sportivi, forniranno una flotta di veicoli sostenibili per la logistica e il trasporto di persone durante le gare e presenteranno le loro soluzioni a ridotte e zero emissioni. Il Giro d’Italia e il Giro-E rappresentano il palcoscenico ideale per comunicare il messaggio di sostenibilità nel trasporto di merci e persone di entrambi i brand. Il Giro d’Italia, giunto alla sua 105esima edizione, è una prestigiosa corsa ciclistica che, insieme al Tour de France e la Vuelta de España, si svolge ogni anno, raggiungendo un pubblico che si aggira intorno ai 900 milioni di spettatori in cinque continenti. Il Giro-E, l’unico evento a tappe riservato alle biciclette a pedalata assistita, beneficia dell’associazione con la gara principale e sta registrando una rapida crescita di pubblico. “Come brand con forti radici italiane che ha guidato la transizione energetica del settore dei trasporti, siamo orgogliosi di essere Fornitori Ufficiali del Giro d’Italia”, ha dichiarato Massimiliano Perri, IVECO Italy Market Business Director. “Un evento sportivo di fama mondiale con un seguito internazionale tanto esteso rappresenta un’ottima opportunità per accrescere la visibilità del brand IVECO e del nostro impegno nella sostenibilità. Infatti, l’IVECO S-WAY LNG in testa alla Carovana dimostrerà che il trasporto sostenibile di merci a lungo raggio è già una realtà grazie alla nostra tecnologia a gas naturale”. “Il Giro-E e l’EXPO-E sono l’abbinamento perfetto per IVECO BUS, brand pionieristico ed esperto nel campo dei veicoli alimentati a trazioni alternative”, commenta Giorgio Zino, IVECO BUS Europe Business Director. “Essendo il Giro d’Italia dedicato alle e-bike e basato su tecnologia, ecologia e mobilità sostenibile, questo evento è lo scenario ideale per puntare i riflettori sul nostro portfolio di soluzioni eco-sostenibili e adattabili a missioni specifiche. Grazie alle nostre tecnologie di ultima generazione, le soluzioni elettriche e il gas naturale, i nostri veicoli sono in grado di soddisfare i requisiti più diversi tutelando le risorse naturali, l’ambiente e la salute pubblica”.
VEICOLI COMMERCIALI, AD APRILE VENDITE IN CALO A DOPPIA CIFRA (-16,5%)
Nel mese di aprile il mercato dei veicoli commerciali leggeri ha registrato un pesante calo delle immatricolazioni, il peggiore dall’inizio dell’anno. I nuovi veicoli registrati nel mese, secondo le stime del Centro Studi e Statistiche UNRAE, sono ammontati a 14.190 unità, con una riduzione del 16,5% rispetto alle 16.985 immatricolazioni di aprile 2021. Un calo in percentuale a doppia cifra per la prima volta quest’anno, che contribuisce a peggiorare il bilancio del primo quadrimestre, fermo a 58.180 immatricolazioni verso le 63.079 di gennaio-aprile 2021, con una riduzione complessiva del 7,8%. La contrazione del mercato è stata sicuramente agevolata dall’attesa degli incentivi che, a distanza di tre mesi dall’annuncio da parte del Governo, non sono ancora fruibili per la mancata pubblicazione del provvedimento. Inoltre, c’è ancora incertezza sulle tipologie di aziende che potranno usufruirne e c’è il rischio che la platea dei possibili beneficiari risulti alquanto ristretta. “Le immatricolazioni di aprile riflettono gli ordinativi raccolti nei mesi scorsi, e quindi scontano pesantemente l’attesa degli incentivi, che fino all’adozione del DPCM - il 6 aprile scorso - si auspicavano di respiro molto più ampio. Vogliamo tuttavia sperare che alla pubblicazione del decreto, con un pesante e nocivo ritardo, segua presto l’ampliamento delle categorie di beneficiari dei bonus, tramite ulteriori provvedimenti”, afferma il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci. “Limitare gli incentivi ai soli veicoli elettrici – aggiunge Crisci – ed escludere, anche a fronte di rottamazione, i mezzi a combustione tradizionale che sono il 98,5% del totale, significa non solo ridurre le potenzialità del mercato, ma soprattutto ritardare il rinnovo del parco circolante di questo importante comparto, tra i più vecchi d’Europa; con il ritmo attuale ci vorranno ancora 22 anni per sostituirlo interamente”. Con la quantità di infrastrutture di ricarica ad oggi presente in Italia, inoltre, risulta difficile promuovere l’elettrificazione del parco circolante dei veicoli commerciali: “Apprezziamo il varo degli incentivi – afferma Michele Crisci – ma è altrettanto fondamentale che si predisponga una solida rete infrastrutturale, anche attraverso sgravi fiscali per l’installazione da parte dei privati, altrimenti il mercato dei veicoli a zero emissioni stenterà a decollare verso i livelli richiesti dai programmi di transizione energetica”. L’analisi della struttura del mercato del 1° trimestre (con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti nei prossimi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione), confrontata con lo stesso periodo 2021, evidenzia un forte calo dei privati che scendono al 19,4% di quota (-3,7 p.p.) e delle società, che si fermano al 40,3% del totale (-5,6 p.p.). Il calo delle autoimmatricolazioni le porta su una quota del 4,6%, mentre il noleggio a breve termine, con una perdita di quasi ¼ dei volumi, si ferma al 4% di rappresentatività. Unico canale in crescita è il noleggio a lungo termine che sale di oltre 10 punti al 31,7% del totale mercato. Sul fronte delle motorizzazioni, il benzina registra un incremento esponenziale raddoppiando la sua quota di mercato e salendo al 6,5%; in crescita anche il Gpl che raggiunge il 2,7% delle preferenze. Si confermano in contrazione il diesel, che perde oltre 10 punti, al 76,2% di share, e il metano all’1,4%. La vertiginosa crescita dei veicoli ibridi gli consente di raggiungere l’11,2% del totale mercato; gli elettrici puri salgono all’1,5%. La CO2media ponderata dei veicoli con ptt fino a 3,5t, calcolata con il nuovo ciclo WLTP, nel 1° trimestre segna un calo del 6,5% a 180 g/Km (rispetto ai 192,4 g/Km del 1° trimestre 2021).
VEICOLI INDUSTRIALI IN PROFONDO ROSSO: APRILE A -26,9%. URGENTE SOSTENERE IL RINNOVO DEL PARCO CIRCOLANTE DISINCENTIVANDO LA CIRCOLAZIONE DI VEICOLI ANTE EURO V
MERCATO
Il mercato dei veicoli industriali registra ad aprile un crollo di tutti i comparti di riferimento (-26,9%), con circa 700 unità immatricolate in meno rispetto allo scorso anno. In particolare, segnano una caduta a doppia cifra sia i veicoli leggeri sotto le 6 t (-23,6%) sia i pesanti sopra le 16 t (-25,9%) e sprofondano i medio-leggeri sotto le 16 t che perdono il 33,2% sul 2021. Nel complesso, i dati negativi dell’ultimo mese portano il quadrimestre fortemente in rosso, a -9,7% (con 8.564 unità). “Le preoccupazioni ventilate nei mesi scorsi cominciano a manifestarsi in maniera rilevante su un mercato che fatica a sostenere il peso delle gravi difficoltà moltiplicatesi nell’ultimo periodo” commenta Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE. “E’ evidente che i sostegni al settore dell’autotrasporto stiano perdendo di efficacia, – sottolinea Starace – nonostante gli impegni profusi dal Governo nel fornire risposte concrete al comparto, che danno ossigeno nel breve periodo ma non contribuiscono a sostenere la domanda di veicoli nuovi nel medio-lungo termine, a discapito della transizione ecologica e della sicurezza stradale”. L’UNRAE chiede al Governo, anche in ragione dell’anzianità del parco circolante e delle limitate risorse disponibili, di adoperarsi affinché i mezzi ante Euro V vengano sostituiti a favore di veicoli di ultima generazione, attraverso interventi di indirizzo che seguano il principio “chi più inquina più paga”, portandone così alla progressiva dismissione. “E’ paradossale chiedere ai Costruttori di veicoli industriali di raggiungere obiettivi di decarbonizzazione, attraverso lo sviluppo di mezzi sempre più sicuri ed eco-compatibili, consentendo al tempo stesso che circolino sulle nostre strade veicoli con un’anzianità media di oltre 14 anni” conclude il Presidente Starace. VEICOLI INDUSTRIALI
IMMATRICOLAZIONI
aprile 2021
72
3,51-6 t aprile 2022
55
-23,6%
367
6,01-15,99 t
-33,2% 245
2.160
2.599
>=16,00 t
-25,9%
-26,9% 1.600
1.900
RISORSE STRUTTURALI A FAVORE DELL’AUTOTRASPORTO: PUBBLICATO IL DECRETO MINISTERIALE RIGUARDANTE LA RIPARTIZIONE PER IL TRIENNIO 2022-2024
In Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n.103 del 4 maggio 2022, è stato pubblicato il Decreto Ministeriale dell’11 marzo 2022 riguardante la ripartizione delle risorse finanziare destinate al settore dell’autotrasporto merci per conto di terzi per il triennio 2022-2024. L’ammontare annuo delle risorse strutturali destinate al settore è pari a 240 milioni di euro così ripartiti: • 70 milioni di euro sono destinati alle deduzioni forfettarie di spese non documentate a favore degli autotrasportatori che effettua personalmente i servizi di trasporto a bordo del proprio veicolo; • 140 milioni di euro sono destinati al Comitato Centrale per l’albo nazionale degli autotrasportatori per la riduzione compensata dei pedaggi autostradali le cui modalità operative verranno definite con la direttiva annuale del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili allo stesso Comitato centrale da emanarsi per l’anno 2022; • 5 milioni di euro sono destinati all’incentivazione di ulteriori interventi a favore della formazione professionale, secondo le procedure da adottarsi con decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili; • 25 milioni di euro sono destinati per investimenti finalizzati allo sviluppo dell’intermodalità e della logistica e ad iniziative dirette a realizzare processi di ristrutturazione imprenditoriale e ammodernamento del parco veicolare.
TRANSIZIONE ECOLOGICA:
IL MINISTRO GIOVANNINI AL CONSIGLIO OCSE. FORTE IMPEGNO DELL’ITALIA PER LA GIUSTA TRANSIZIONE, IL MIMS ACCELERA PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE
NORMATIVA
Investire in infrastrutture e mobilità sostenibile per accelerare il percorso verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu anche grazie alle opportunità derivanti dalle ingenti risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e da altri fondi nazionali ed europei, che consentiranno interventi senza precedenti per migliorare la qualità della vita delle persone, la competitività delle imprese nel rispetto dell’ambiente. È la strategia che il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims), Enrico Giovannini, ha illustrato oggi a Parigi al Consiglio dell’OCSE, durante la sessione dedicata al tema “The People Centred Green Transition”. Nel corso del suo intervento, il Ministro ha illustrato la nuova visione del Mims, in linea con gli impegni che l’Italia ha assunto a livello internazionale ed europeo sulla giusta transizione ecologica e digitale e sull’urgente necessità di ridurre le disuguaglianze, anche territoriali. Una strategia che mira a creare migliori connessioni ferroviarie e stradali tra i territori riducendo il gap infrastrutturale tra il Nord e il Sud del Paese e con le aree interne, riqualificare l’edilizia pubblica, rinnovare i sistemi di mobilità urbana in senso ecologico con l’acquisto di mezzi non inquinanti, migliorare le connessioni ferroviarie con porti e aeroporti, accelerare e incentivare la decarbonizzazione dei trasporti. “La crisi pandemica e la drammatica guerra in Ucraina causano forti incertezze, umanitarie, sociali ed economiche che devono portarci a cambiare paradigma e accelerare verso lo sviluppo sostenibile”, ha dichiarato il Ministro. “L’Unione europea indica la strada e mai come ora è importante perseguire i programmi di decarbonizzazione, puntando a una maggiore diversificazione energetica e a una rapida transizione orientata alle fonti rinnovabili. La grande disponibilità di risorse di cui disporremo nei prossimi dieci anni, che per il Mims ammontano a circa 104 miliardi di euro – precisa il Ministro - ci impongono di programmare gli investimenti seguendo una logica sinergica e integrata, valutando con attenzione l’impatto degli interventi sulle persone e sui territori. La transizione verde è un’opportunità per ripensare il modo di realizzare le infrastrutture e di progettare sistemi di mobilità sostenibili”, ha aggiunto Ministro Giovannini riferendosi alle novità introdotte con la revisione dei processi per la progettazione e costruzione delle opere pubbliche in modo sostenibile, ascoltando le necessità delle comunità, coinvolgendo nelle scelte la società civile e offrendo al settore privato nuove opportunità di business.
INTERMODALITA’ MARITTIMA
INTERMODALITA’ MARITTIMA
La Commissione Trasporti e Turismo dell’Unione europea condivide le osservazioni di Assarmatori e critica l’inserimento del trasporto marittimo nell’ETS, il sistema di scambio delle quote di emissioni previsto all’interno del ‘Fit for 55’. “Si tratta di una svolta importantissima, che segue la Risoluzione adottata dalla Commissione Politiche Europee del Senato italiano – sottolinea Stefano Messina, Presidente di Assarmatori – gli emendamenti della Commissione TRAN sono infatti volti a salvaguardare i servizi di collegamento relativi alla continuità territoriale e quelli delle Autostrade del Mare, che altrimenti sarebbero messi a repentaglio con danni evidenti in un Paese come l’Italia che ha la maggiore popolazione insulare e vanta la più vasta flotta di traghetti a livello europeo”. “Inoltre – prosegue Messina – viene riconosciuto il principio di responsabilità condivisa tra proprietario e operatore della nave nell’ambito dell’eventuale inclusione dello shipping nel sistema ETS ed è stata avanzata la proposta di istituzione di un ‘Fondo per la transizione marittima’, utile per finanziare gli investimenti di ricerca e tecnologici necessari per raggiungere obiettivi ambiziosi, condivisibili e percorribili solo se attuati con le giuste tempistiche e legati a criteri realistici”. Dalla Commissione TRAN è arrivato un ulteriore riconoscimento ancorché indiretto delle tesi sostenute da tempo da Assarmatori: le scelte compiute dall’Europa sull’ETS minacciano di far spostare i traffici oceanici verso porti esterni all’Unione Europea come quelli del Nord Africa. Secondo Assarmatori l’inserimento del trasporto marittimo nell’ETS dovrebbe riguardare solo i viaggi intra-EU. Tale ambito di applicazione renderebbe credibile e fattibile l’iniziativa, rafforzando il ruolo di leadership dell’Unione Europea: ciò all’interno di un dibattito che a livello globale dovrebbe svolgersi all’interno dell’Organizzazione Marittima Internazionale, scongiurando tensioni commerciali internazionali e preservando al contempo la competitività dei porti UE. “Ora – aggiunge il Presidente di Assarmatori – esprimiamo l’auspicio che il Governo italiano e il Parlamento europeo accolgano le richieste avanzate dalla Commissione del Senato e da quella Trasporti e Turismo dell’UE: la sostenibilità ambientale deve essere infatti coniugata con quella economica e sociale per poter essere perseguita sino in fondo”. Il Parlamento Europeo, nella plenaria di giovedì 5 maggio, ha inoltre approvato una Risoluzione sull’impatto del conflitto russo-ucraino sui settori del turismo e del trasporto. Il documento esprime “preoccupazione per l’impatto del trasporto marittimo internazionale, della logistica, delle catene di approvvigionamento e dei prezzi del carburante”, sottolinea che “una combinazione di prezzi più elevati per l’energia e per i trasporti inciderebbe su tutti i cittadini, in particolare sulle famiglie a basso reddito”, invitando la Commissione “a effettuare con urgenza una valutazione economica e sociale delle conseguenze della guerra su tutti i modi di trasporto nel mercato dell’UE e a offrire rapidamente sostegno”. “Anche in questo caso – conclude Messina – si tratta di tematiche che Assarmatori ha portato da tempo all’attenzione dell’opinione pubblica. Il rischio che le tensioni geopolitiche si riflettano economicamente sui consumatori, senza interventi adeguatamente calibrati, è concreto e in alcuni casi già in atto. Tutto questo mette a repentaglio la ripresa dalla pandemia, in particolare nel comparto turistico e più in generale dei servizi passeggeri, oltre che delle merci”.
LAGHEZZA SPA INCORPORA STUDIO LAGHEZZA E RILANCIA SULLE ATTIVITÀ DI CONSULENZA DOGANALE
Laghezza SpA, fra le maggiori realtà italiane nel settore doganale e logistico, incorpora Studio Laghezza e consolida la propria posizione di leadership nelle soluzioni di consulenza e di assistenza offerte ai Clienti che operano sui mercati internazionali. La decisione di integrare Studio Laghezza e di porre la consulenza al centro dell’offerta di servizi doganali rappresenta per Laghezza SpA un vero e proprio cambio di prospettiva. Grazie al team di doganalisti, avvocati specializzati e commercialisti che operano al proprio interno, Laghezza adotta un approccio innovativo basato sull’analisi preventiva e strategica delle necessità doganali dei Clienti, per poi proporre soluzioni ad hoc. Queste soluzioni sono tradotte in pratica attraverso l’assistenza all’ottenimento di certificazioni e autorizzazioni quali AEO, perfezionamento attivo e passivo, luogo approvato etc… e la successiva operatività doganale svolta su tutti i principali porti/interporti/aeroporti italiani, nonché presso le sedi dei Clienti. L’obiettivo di questo approccio è quello di affiancare la clientela nell’ottimizzazione dei flussi logistici, al fine di conseguire risparmi in termini di oneri doganali, costi e tempi di sdoganamento. La presenza all’interno del team di doganalisti e avvocati con esperienza internazionale consente una programmazione che non si limita alle sole attività svolte in Italia, ma fornisce soluzioni che riguardano la supply chain nel suo complesso. Laghezza SpA svolge inoltre un’attenta analisi per quanto riguarda la corretta classificazione delle merci e l’origine delle stesse, minimizzando quindi qualsiasi rischio di carattere doganale, essendo peraltro pronta a gestire, attraverso i propri professionisti, qualsiasi tipo di contenzioso doganale e fiscale. Con l’incorporazione di Studio Laghezza, Laghezza SpA si pone quindi come unico interlocutore per la Clientela su tutta la filiera doganale, operando in stretta connessione con Spedizionieri internazionali e Compagnie di navigazione, ai quali offre anche i propri servizi di trasporto e logistica distributiva e integrata.
ANSFISA ED ENEA INSIEME PER SICUREZZA, IDROGENO E TECNOLOGIE INNOVATIVE
INTERMODALITA’ FERROVIARIA
Attività di studio, ricerca e monitoraggio per l’impiego dell’idrogeno (Fuel Cells), del GNL e Bio-GNL in ambito ferroviario, stradale e nei trasporti rapidi di massa. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato nei giorni scorsi dal Direttore di ANSFISA, Domenico De Bartolomeo, e il Presidente dell’ENEA, Gilberto Dialuce. “Ansfisa è già da tempo impegnata nello studio finalizzato a una nuova disciplina per la sicurezza della circolazione ferroviaria di particolari categorie di veicoli che utilizzeranno l’idrogeno - ha dichiarato il direttore Domenico De Bartolomeo - Lo studio e la sperimentazione che possiamo portare avanti con ENEA rappresenta una grande opportunità tecnico scientifica per capire come valorizzare questa innovazione, che è molto interessante sia per il settore stradale che per quello ferroviario in un’ottica di maggiore efficienza e sostenibilità”. “ENEA opera nel contesto del PNRR, offrendo supporto tecnico-scientifico ai diversi Ministeri titolari di azione, attraverso tecnologie, processi e soluzioni per la transizione energetica e la decarbonizzazione dei settori energia e trasporti – dichiara il Presidente Gilberto Dialuce. Questo accordo permetterà di svolgere attività congiunte di studio, ricerca, sperimentazione e monitoraggio per l’utilizzo dell’idrogeno nel trasporto ferroviario e stradale. Tra gli obiettivi vi è anche lo sviluppo di best practices, replicabili ed espandibili, per la corretta progettazione, realizzazione, installazione e utilizzo di impianti e processi legati alle tecnologie dell’idrogeno e dei suoi derivati e agli usi finali in ambito ferroviario e stradale, con particolare riguardo alle linee e infrastrutture individuate dal PNRR e dal PNC e dai decreti ministeriali di attuazione”. Nell’ambito della collaborazione sarà analizzato anche l’impatto delle strutture di rifornimento dell’idrogeno in ambito ferroviario e stradale. L’obiettivo generale dell’accordo è quello di mettere a sistema competenze e tecnologie, nell’ambito delle proprie attività specialistiche, per contribuire a sviluppare, realizzare e approntare regole e autorizzazioni necessarie alla messa a terra di progetti innovativi e migliorativi nel settore dei trasporti, dell’energia e della mobilità sostenibile, anche correlati all’utilizzo di fondi nazionali e comunitari, del Next Generation EU e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Nel dettaglio, il gruppo di lavoro congiunto, istituito con la firma dell’accordo, si occuperà di approfondire l’uso dei nuovi carburanti in ambito ferroviario e stradale; di supportare la predisposizione della disciplina tecnica e procedurale per la sicurezza del trasporto ferroviario con treni alimentati a idrogeno e di contribuire allo sviluppo di nuove tecnologie. Sul fronte stradale, sono previsti approfondimenti per la riduzione delle emissioni per il trasporto pesante su gomma e l’individuazione di sistemi innovativi in grado di caratterizzare l’infrastruttura stradale esistente e pianificare la realizzazione di nuovi interventi, per valutare l’adeguatezza delle principali opere civili come ponti e gallerie, nonché definire normative, standard e procedure di sicurezza. Sotto la lente anche l’elettro-mobilità e la gestione delle reti elettriche di approvvigionamento e ricarica statiche e dinamiche.
HUPAC INTERMODAL FORUM: POTENZIAMENTO DI MILANO SMISTAMENTO 67 MILIONI DI EURO PER MIGLIORARE IL TRAFFICO MERCI TRA ITALIA E EUROPA
INTERMODALITA’ FERROVIARIA
Un investimento di 70 milioni di franchi svizzeri, pari a circa 67 milioni di euro da parte dell’Ufficio Federale dei Trasporti svizzero sul terminal di Milano smistamento, area di Mercitalia (Gruppo FS Italiane) per rilanciare un hub intermodale che faciliterà il traffico delle merci tra l’Italia e l’Europa attraverso il territorio elvetico. L’annuncio è arrivato durante lo Hupac Intermodal Forum che si è tenuto a Lugano il 13 maggio, al quale hanno partecipato oltre 200 delegati di settore da tutta Europa. A rappresentare l’AD del
Gruppo FS Luigi Ferraris, intervenuto da remoto, il Presidente del Polo Mercitalia Carlo Palasciano e l’AD Gianpiero Strisciuglio. Uno stanziamento che, oltre a sottolineare la collaborazione tra i due paesi, Italia e Svizzera, consentirà di dotare il Nord Italia di uno dei maggiori e tecnologicamente più avanzati inland terminal d’Europa, potenziando in tal modo la capacità di interscambio modale delle merci di una delle aree più produttive di Italia ed Europa per favorire forme di trasporto meno impattanti e maggiormente competitive. «Il ruolo dei terminal è indispensabile per rilanciare il sistema della logistica e aumentare lo shift modale delle merci» ha detto l’AD di FS Luigi Ferraris. «I nuovi terminal che stiamo realizzando sono tecnologicamente avanzati e a bassissimo impatto sull’ambiente, per gestire con una logistica sempre più sostenibile, l’incremento dei volumi di merce che, anche grazie al nuovo Tunnel di Base del Gottardo, saranno trasferiti dalla strada alla rotaia». Il terminal lombardo è solo uno dei 3 terminal attualmente in fase di realizzazione: per Milano Smistamento l’obiettivo è di arrivare a una potenzialità di 22 coppie di treni al giorno secondo lo standard europeo, secondo una tempistica che prevede la realizzazione del primo modulo entro il 2025 e del completamento dell’opera entro il 2026. Si aggiunge il terminal di Brescia, previsto entro il 2026 e Piacenza entro il 2024. Protagonista di questi interventi è Teralp (Terminal AlpTransit), società partecipata da Mercitalia Logistic e Hupac. «Siamo molto contenti della conferma dell’impegno della
Federazione Svizzera alla finalizzazione del Progetto Milano Smistamento - ha detto il presidente Mercitalia Carlo Palasciano - a testimonianza dell’importanza strategica dell’opera. Lavoriamo bene con Hupac già da anni e questa infrastruttura comune sarà occasione di nuova cooperazione e beneficio sostenibile per entrambi i Gruppi». Un impegno congiunto per agganciare il traffico merci italiano, ancora fermo a quota 11% molto al di sotto degli obiettivi europei al 2030 e alla quota merci su ferro che in Svizzera cresce rispetto al trasporto su gomma. Obiettivo del Gruppo FS Italiane e di Mercitalia è quello di sviluppare il traffico merci ferroviario intermodale nazionale ed internazionale in Europa, anche con maggiori collegamenti e ad incrementare i volumi di merce trasportata e il numero dei treni, sui corridoi transalpini e su quelli Est-Ovest.
SINDACALE TRASPORTOUNITO DENUNCIA LA MANCATA APPLICAZIONE DELL’INTESA DEL 17 MARZO
Mentre il costo del carburante continua a salire, vanificando lo sforzo, che oggi si sta rivelando più formale che sostanziale, del taglio orizzontale delle accise, le imprese di autotrasporto stanno ormai soccombendo sotto il peso di oneri insopportabili, nella totale assenza di regole affidabili. “E totalmente inaffidabile – afferma Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito - si sta rivelando il Governo, incapace di rispettare i contenuti più importanti del protocollo del 17 marzo scorso (regole per l’autotrasporto, carenza conducenti, disposizioni comunitarie degradanti). Fra questi impegni era garantita la possibilità, per le imprese di autotrasporto, di usufruire di un fondo pari a 500 milioni di euro, finalizzati ad attenuare il caro carburante; impegni di spesa stranamente ritardati di tre mesi e attualmente sospesi a causa della mancata definizione da parte dell’Agenzia delle Entrate del necessario codice di competenza.
ASSOLOGISTICA PLAUDE ALLA STORICA APPROVAZIONE DELLA NORMA SUI PALLET
MERCATO LOGISTICA
AAssologistica esprime grande soddisfazione per la storica decisione di ieri del Senato che a larga maggioranza ha approvato, per la prima volta nella storia della Repubblica, la norma che regolamenta l’interscambio dei pallet. Ci sono voluti due anni di intenso lavoro. Sono state coinvolte le principali aziende associate. E’ stata costruita una importante rete di alleanze con FederlegnoArredo, Federdistribuzione, Federalimentare, Consorzio Rilegno e Consorzio Conlegno. Si è intessuto un dialogo fitto e approfondito con il Governo ed il Parlamento. Queste norme regolamenteranno il sistema di scambio dei pallet secondo logiche di correttezza, efficienza, economia circolare e sostenibilità ambientale. Auspichiamo una rapida conversione in Legge da parte della Camera. Assologistica ringrazia in particolare il Senatore Gabriele Lanzi (M5S), primo firmatario del pacchetto di norme, il Vice Ministro Gilberto Pichetto Fratin, i ministeri competenti che hanno contribuito a vagliare le norme (MIMS, MITE, MIPAF, MISE) ed i senatori di tutti i partiti di maggioranza che hanno controfirmato le proposte di Assologistica.
ONE FOREST: UN ALBERO PER IL FUTURO
LOGISTICA
Rendere il mondo più verde per garantire alle future generazioni un pianeta migliore. È la mission dell’iniziativa “ONE FOREST”, il progetto realizzato da One Express, il primo Pallet Network italiano per Qualità, una realtà da sempre attenta all’ambiente che la circonda e capace di coniugare scelte di business con azioni positive per la collettività, realizzando partnership con le amministrazioni e gli enti dei territori su cui opera quotidianamente. Da Bologna a tutta Italia. L’iniziativa che prevede la messa a dimora di alberi per la rinaturalizzazione del territorio e la compensazione di C02, parte e nasce a Bentivoglio e San Giorgio Di Piano (BO) dalla collaborazione tra One Express che qui ha la propria sede centrale e Progetto Natù. L’obiettivo è creare un percorso di sviluppo sostenibile coinvolgendo attivamente i più giovani nella cura dell’ambiente e nell’ampliamento del verde nelle aree urbane della propria città. Saranno così organizzati momenti di formazione e sensibilizzazione nelle scuole elementari e medie e successivamente gli studenti saranno coinvolti nell’attività di piantumazione nelle zone individuate. Un progetto di grande valenza sociale che One Express ha deciso di proporre a tutti i 130 Affiliati che compongono il proprio Network. Con l’ausilio dei Comuni d’Italia potranno aderire, con un contributo, all’iniziativa per la diffusione di una nuova cultura ambientale e la piantumazione di alberi, realizzando così forestazione urbana compensativa al fine di conferire un valore aggiunto al proprio territorio, ottenendo effetti climatici positivi sia a livello locale che globale. “Lavoriamo per lasciare un futuro migliore ai nostri figli – commenta Roberto Taliani, responsabile marketing e comunicazione di One Express –. Entro il 2030 le comunità dovranno raggiungere un regime di sostenibilità riducendo drasticamente l’impatto inquinante. Crediamo fortemente che sensibilizzare i più giovani possa favorire i processi futuri, mentre donando alberi alla natura riduciamo la C02 e miglioriamo la qualità della vita nelle città italiane”.