RECUPERO COTONIFICIO OLCESE | PORDENONE

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Tesi di laurea Magistrale in Architettura UniversitĂ Iuav di Venezia RECUPERO DEL COTONIFICIO OLCESE A TORRE DI PORDENONE A.A. 2012 -2013 RIDUZIONI DELLE TAVOLE DI ESAME Giulia Fungher Eleonora Pavan Martina Vivan

Relatore: Prof.ssa Arch. Franca Pittaluga Correlatori: Archh. Marcello Galiotto e Alessandra Rampazzo



“è una felicità avere per mestiere la propria passione” Sthendal



Recupero del Parco del Seminario

Parco del Seminario, una mattina di Marzo.


modello di studio 1:1000 area del cotonificio Olcese pre intervento cartoncino


The choice of Pordenone and Parco del Seminario as project area was born from the presence of three disused structures: three cotton mills located at short walking distance one from the other along the river Noncello. These three buildings are the evidence of how the City of Pordenone, between 1850 and 1900, started to industrially develop so as to quickly gain the nickname of “the little Manchester”. The three cotton factories, abandoned from the 80s of the 19th century, are in a state of total dereliction and their retrieval is necessary for the historical memory of the City. Furthermore, the benefit of them being powered by the same river offers the possibility to create a long green path which enhances the tourism offer in Pordenone and opens a new way of living the City along the river Noncello to the community, symbol of the city and origin of the latin name of the city itself (Portus Naonis, that is “port on the river Naon, namely Noncello). The project deals in particular with the redevelopment of one of the three cotton mills (which becomes an example for a possible future requalification of the remaining two); it is the Olcese factory in Torre di Pordenone, which is the first major cotton mill in Friuli. This buiding stands on a location that was chosen for the possibility of obtaining energy from the motive power of water, but is also the point where the city of Pordenone itself was originated. As a matter of fact, the first human settlemenets documented in the Pordenone area (dating back to Roman times) concentrate around the area of the castle and the church of Torre, at the bottom of which the remains of the docks of the first river port on the Noncello were found, and where it is currently possible to visit the ruins of an ancient residential complex of roman era called “Terme Romane”. The other two abandoned factories are: the Amman mill, built in the second half of the 19th century in the Borgomeduna area (which, unlike the one in the subject of the thesis, develops on a single level and presents shed roofing); and the Cantoni Makò cotton mill built in Cordenons at the beginning of the 1900s, very similar in proportions to the Olcese mill as it develops on three levels – with a structural system that presents beams and piers in concrete or cast iron – and following a longitudinal north-south floor plan).

La scelta di Pordenone e del Parco del Seminario come area di progetto nasce dalla presenza di tre strutture dismesse: Tre cotonifici che si trovano a poca distanza uno dall’altro lungo il corso del fiume Noncello. Questi Tre edifici sono testimonianze di come la Città di Pordenone tra il 1850 e il 1900 iniziò a svilupparsi industrialmente tanto da essere, in breve tempo , soprannominata “La Piccola Manchester”. I tre cotonifici, dismessi dagli anni Ottanta del Novecento versano in uno stato di totale abbandono e il loro recupero si rende necessario per la memoria storica della Città, inoltre, il vantaggio che siano alimentati dallo stesso fiume offre la possibilità di creare un lungo percorso nel verde che potenzia l’offerta turistica di Pordenone e apre alla comunità un nuovo modo di vivere la città lungo il fiume Noncello, simbolo della città e origine del nome latino della stessa (Portus Naonis ovvero “porto sul fiume Naon” cioè il Noncello). Il progetto si occupa in particolare della riqualificazione di uno solo dei tre cotonifici (che diventa esempio per una futura ed eventuale riqualificazione dei due rimanenti), si tratta del cotonificio Olcese a Torre di Pordenone, che è la prima grande filatura cotoniera del Friuli. Questo edificio sorge in un luogo, che è stato scelto per la possibilità di ricavare energia dalla forza motrice dell’acqua, ma che è anche il luogo dove la città stessa di Pordenone ha avuto origine. Infatti i primi insediamenti umani documentati nel pordenonese (risalenti all’epoca romana) riguardano proprio l’area del castello e della chiesa di Torre, ai piedi della quale sono stati ritrovati i resti delle banchine del primo porto fluviale sul Noncello e dove sono attualmente visitabili i resti di un antico complesso residenziale di epoca romana denominato “Terme Romane” Gli altri due stabilimenti dismessi sono: il Cotonificio Amman, costruito nella seconda metà del 1800 in località Borgomeduna (che, diversamente da quello in oggetto di tesi, si sviluppa su un unico livello e presenta una copertura a shed); e il Cotonificio Cantoni Makò costruito a Cordenons agli inizi del ‘900 molto simile per proporzioni al cotonificio Olcese in quanto si sviluppa su tre livelli - con sistema strutturale a travi e pilastri in calcestruzzo o in ghisa - e secondo un impianto planimetrico longitudinale nord-sud.



01 | Cotonificio Cantoni Makò

06 | Cotonificio Amman

02 | Tintorie Olcese

07 | Municipio Pordenone

03 | Cotonificio Olcese

08 | Chiostro S. Francesco

04 | Castello di Torre (Museo)

09 | PaRco2 (Espositivo)

06 | Resti Archeologici Romani

10 | ParCo (Museo Arte)



Sezioni territoriali | Stato di fatto Assonometria monometrica | Stato di fatto


BAMBINO 0-9 ANNI Potranno usufruire del percorso ciclopedonale per recarsi a scuola in modo sicuro. Passare il tempo libero con la famiglia all’aria aperta sfruttando le varie attività di sport e gioco che offre il parco. Avranno la possibilità di conoscere la storia di Pordenone e imparare cose nuove nell’immaginario scientifico e nelle attività di laboratorio che organizza.

RAGAZZO 10 - 19 ANNI Potranno usufruire del percorso ciclopedonale per raggiungere il Centro città. Passare il tempo libero con la famiglia o con gli amici all’aria aperta sfruttando le varie attività di sport e gioco che offre il parco. Potranno utilizzare l’area delle Tintorie per coltivare la passione per la musica e per esprimere la loro creatività.

UNIVERSITARIO 20 - 25 ANNI Potranno usufruire del percorso ciclopedonale per recarsi all’università in modo sicuro. Passare il tempo libero all’aria aperta sfruttando le varie attività di sport che offre il parco. Potranno utilizzare l’area delle Tintorie per coltivare la passione per la musica per esprimere la loro creatività e divertirsi nel locale per concerti. Avranno la possibilità di usufruire degli alloggi minimi all’interno del cotonificio o dell’ostello, e per i piu coraggiosi che vogliono intreprendere un attività hanno la possibiltà di avere una propria sede nel progetto di co-working, un appartamento già completamente arredato e la possibilità di sopstarsi in città (casa-lavoro-università) in modo rapido e senza bisogno dell’auto.


LAVORATORE ETA’ MEDIA 45 ANNI Potranno attraversare il parco per recarsi in cetro città o in stazione, sfruttare i servizi distribuiti all’interno del parco nei momenti di pausa o durante il finesettimana con la propria famiglia. Nel caso in cui ci siano dei lavoratori fuorisede che soggiornano a Pordenone per brevi periodi il cotonificio offre sia un ostello che degli alloggi minimi, già completamente arredati da affittare. Per i giovani lavoratori c’è inoltre la possibilità di avere un proprio spazio nel co-working.

ANZIANO + 75 ANNI Potranno utilizzare il parco per raggiungere il centro in modo autonomo, trascorrere qualche ora con i nipoti in una zona tranquilla e lontana dal traffico e usufruire dei servizi presenti sull’area come gli Orti urbani.

TURISTI E GITE SCOLASTICHE In mancanza di un collegamento definito tra i poli culturali della città potranno raggiungere dal centro di Pordenone l’area museale di Torre lungo un percorso che li accompagnerà alla scoperta dei luoghi dove Pordenone ha avuto origine . La suggestione è un percorso nel verde che ristabilisce un rapporto con il fiume Noncello. Rapporto che diviene ancora più significativo in occasione delle esondazioni del fiume. Potranno inoltre soggiornare nel l’ostello inserito all’interno del cotonificio e utilizzare i servizi di bike sharing per spostarsi in Città.


modello 1:5000 Idrografia e Cotonifici post Intervento gesso


The design of the section of the river and the park that links the Olcese mill with the Amman located near the historic city center has been of particular interest. The design of the park of the Seminario aims to build a connection between the historical memory, represented by the two factories, and the city of Pordenone (not only as physical city but also as Community) using the river Noncello, fundamental and constant presence in the city's geography and history, as occasion to integrate in a single system the daily life of the area and its origins.

Di particolare interesse è stata la progettazione del tratto fluviale e del relativo parco che collega il Cotonificio Olcese con il Cotonificio Amman sito in prossimità del Centro Storico della città. La progettazione del parco del seminario quindi mira a costruire un collegamento tra la memoria storica rappresentata dai tre cotonifici e la Città di Pordenone (intesa non solo come città fisica ma come Comunità) utilizzando il fiume Noncello, presenza fondamentale e costante nella geografia e nella storia della città, come occasione per integrare in un unico sistema le origini del luogo e la sua quotidianità.

In this way, we desigend a path that leads to the discovery of the most characteristic places to visit and that, grafted on an existing path (a green river bank), continues then through the park becoming a unique safe finish line always accessible, even in case of flooding of the river, situation in which the trail acquires even more strength. The path takes on the shape of a river bank where the ground is subject to flooding and of a plain path in proximity of the project area up to the cotton mill in Cordenons. Inside the park, the hierarchy of the spaces is generated by a geometrical pattern formed by the intersection of the existing viability with the green river bank and the spaces created by this grid are used for different purposes that aim to give back to the city places for everyday life, and also to give the chance to limit their maintenance by planting different areas with different essences according to the selected function. There will be, therefore, pedestrian lawn areas while others will be left more wild, using low maintenance, short leg plants. The choice of opening the park to the surrounding neighborhoods elevates what today is a closed and rather sterile green space to a big urban binding, accessible not only from East to West but also from North to South, becoming thus fundamental in order to satisfy the demand of a cycle-pedestrian safe link usable every day (that would not cross the state route 13) and to unite the museum centers of the city centre with the ones in Torre through a path with strong landscape qualities.

E’ stato così progettato un percorso che accompagna alla scoperta dei luoghi più caratteristici da visitare e che, innestandosi su un tracciato esistente (un argine verde), prosegue poi attraverso il parco diventando unico traguardo sicuro e sempre praticabile anche in occasione dell’esondazione del fiume, momento in cui tale itinerario acquista anzi ancora più forza. Il percorso assume la forma di un argine laddove il terreno è soggetto a inondazione e di un percorso in piano in prossimità dell’area di progetto fino al cotonificio di Cordenons. All’interno del parco la gerarchizzazione degli spazi viene generata da un pattern geometrico costituito dall’intersezione della viabilità esistente con l’argine verde e gli spazi che si vengono a creare grazie a questa griglia sono adibiti a funzioni diverse che mirano a restituire alla città luoghi per la vita di tutti i giorni oltre che dare la possibilità di limitarne la manutenzione piantumando le diverse aree con essenze differenti a seconda della funzione prevista, ci saranno cosi delle zone calpestabili e tenute a prato mentre in altre saranno lasciate più selvagge utilizzando piante a basso fusto e con poca manutenzione. La scelta di aprire il parco ai quartieri limitrofi eleva quella che oggi è un area verde chiusa e piuttosto sterile ad una grande cucitura urbana percorribile non solo da Est ad Ovest ma anche da Nord a Sud divenendo cosi fondamentale sia per soddisfare la domanda di avere un collegamento ciclopedonale sicuro utilizzabile nella quotidianità (che non intercetti la strada statale 13) che per unire i poli museali del centro città con quelli di Torre attraverso un percorso dalle forti qualità paesaggistiche.





Sezioni territoriali | Progetto Assonometria monometrica | Progetto





Zooming in, it is possible to see an enlargement of the area most interested by the project, the area of the Olcese factory, which includes: the castle of Torre, today centre for the Archaeological Museum of Friuli Occidentale; the fortification (Bastia) of the Castle, which hosts a small neighborhood library and a cabaret-restaurant property of the Council of Pordenone; the archaeological site of “Terme Romane”; the dyeing plant of the cotton mill, today partially restored by the architects Monica Bianchettin Del Grano and Nicola Tondat and used as “Immaginario Scientifico” (interactive science museum for observing and experimenting according to a new setting that allows to interact with the exhibition); and finally the Olcese cotton mill today in complete state of neglect.

Scendendo di scala vediamo un ingrandimento dell’area di maggior interesse progettuale, l’area del cotonificio Olcese, che comprende: Il Castello di Torre, oggi sede del “Museo Archeologico del Friuli Occidentale” ; la Bastia del Castello che ospita una piccola biblioteca di quartiere e un ristorante – cabaret di proprietà del Comune di Pordenone; il sito archeologico delle “Terme Romane” ; le Tintorie del Cotonificio oggi parzialmente ristrutturate dagli Architetti Monica Bianchettin Del Grano e Nicola Tondat e adibite a “Immaginario Scientifico” (museo interattivo della scienza per osservare e sperimentare secondo una nuova impostazione che permette di interagire con l’esposizione) ed infine il Cotonificio Olcese oggi in completo stato di abbandono.

All these elements are located in an isolated position one to the other and particularly the dye-works and the cotton mill are clearly separated by the existing viability, that forces the two locations to live as separate entities when they were born to be part of the same productive system. Therefore, the intervention aims to restore the continuity of the parts through a trail that continues, from the one previously described, throughout the Parco del Seminario and crosses first the Olcese cotton mill, then the Archaeological site and finally the dyeing plant, bypassing Via Vittorio Veneto by means of a pedestrian underpass which allows, in addition, to access the underground car park, responsibility of the whole complex and that exploits the excavation of the underpass for the natural aeration without spoiling the landscape above.

Tutti questi elementi si trovano in posizione isolata uno rispetto all’altro ed in particolare Tintorie e Cotonificio sono separati in maniera netta dalla viabilità esistente, che costringe i due luoghi a vivere come entità separate quando invece sono nati per essere parte di un unico sistema produttivo. L’intervento si propone dunque di ripristinare la continuità tra le parti attraverso un percorso che proseguendo da quello precedentemente descritto lungo il Parco del Seminario intercetta prima il cotonificio Olcese, poi gli Scavi Archeologici ed infine le Tintorie, bypassando Via Vittorio Veneto mediante un sottopasso pedonale che permette inoltre l’accesso al parcheggio interrato, di pertinenza dell’intero complesso e che sfrutta lo scavo del sottopassaggio per l’areazione naturale senza intaccare il paesaggio soprastante.

In the cotton mill-dyeing plant complex, the first action in the project has been the elimination of the superfluous additions in order to take the buildings back to their original configuration and to simplify their shape, making it readable again after the numerous interventions occurred in the years (5 altogether).

Nel complesso del Cotonificio – Tintorie la prima azione progettuale è stata l’eliminazione delle superfetazioni per riportare gli edifici alla loro configurazione originaria e per semplificarne la forma rendendola nuovamente leggibile dopo gli innumerevoli interventi di sistemazione succedutisi degli anni (5 in tutto).

For what concerns the destination of use, it has been considered appropriate to transfer the activities inside the fortification to the two buildings attached to the cotton mill, which will host respectively the library and the restaurant, so to leave room for expansion to the Archaeological Museum of the castle.

Per quanto riguarda la destinazione d’uso è stato ritenuto opportuno trasferire le attività presenti all’interno della Bastia del castello nei due edifici annessi al cotonificio, i quali ospiteranno dunque rispettivamente Biblioteca e Ristorante, in modo da lasciare uno spazio di espansione al Museo Archeologico del castello.

The North section of the factory will be public on the ground floor and private on the upper levels in order to guarantee the integration between these two different but complementary spheres.

La porzione Nord del cotonificio sarà pubblica al piano terra e privata ai livelli superiori per garantire l’integrazione tra due ambiti complementari ma distinti.

The Immaginario Scientifico, located in the restored side of the dye-works, is on the other hand moved to the South side of the cotton mill and distributed on three levels, gaining in this way much more space, as the kind of activity would require. The dyeing plant will host activities strictly connected to music instead, hosting the concert venue, previously attached to the fortification’s restaurant, and the development of such insertion would create a proper benchmark for the musical culture, particularly alive in the Pordenone area.

L’Immaginario Scientifico, collocato all’interno della porzione ristrutturata delle Tintorie, viene invece spostato nella porzione Sud del Cotonificio e distribuito su tre livelli guadagnando così molto più spazio come il tipo di attività richiederebbe. Le Tintorie ospiteranno invece attività prettamente legate alla musica accogliendo il locale per concerti, prima annesso al ristorante della Bastia, e sviluppando tale inserimento creando un vero e proprio polo dedicato alla cultura musicale particolarmente viva nel Pordenonese.



Planimetria Generale | Attacco a terra



Recupero del Cotonificio Olcese

Prospetto Ovest sui campi in fiore, Veduta nel mese di Maggio.



Let’s see now more in detail the Olcese factory, where the project strategy, although always kept respectful of the existing building and its history, results easy to read, presenting itself on the map as a composition of box elements containing the different functions.

Più in dettaglio vediamo ora il cotonificio Olcese, dove la strategia progettuale, pur mantenendosi sempre rispettosa dell’edificio esistente e della sua storia, risulta di immediata leggibilità, presentandosi in pianta come composizione di elementi scatolari contenenti le diverse funzioni.

Inside the building an operation of simultaneous addition and subtraction of volumes has been operated, with the purpose of bringing out the quality of the spaces through different lighting conditions.

Nell’edificio è stata praticata un’operazione simultanea di aggiunta e sottrazione di volumi, allo scopo di esaltare la qualità degli spazi mediante condizioni di illuminazione differenti.

Being the existing cotton mill developed half on two levels and half on three, it has been decided to make this formal division correspond to a functional differentiation. In the left portion three courtyards have been obtained, property of the commercial activities and the game room. The galleries protrude out the courtyards and give access to the accommodations, developed on two levels, the last of which is a superelevation of the existent that however allows to reach the same height as the neighboring building. On the right side the addition of a sleeve, which hosts the lift system, allows to complete the rectangular shape of the architectural work and to create a big courtyard where the smokestack is the protagonist, monument and memory of the industrialization process.

Essendo il cotonificio esistente sviluppato per metà su due livelli e per metà su tre è stato deciso di far corrispondere a questa divisione formale una differenziazione funzionale. Nella porzione sinistra sono state ricavate tre corti / cortili, di pertinenza delle attività commerciali e della ludoteca. Sulle corti si affacciano i ballatoi che danno accesso agli alloggi, sviluppati su due livelli, l’ultimo dei quali è una soprelevazione rispetto all’esistente che permette tuttavia di arrivare alla stessa quota dell’edificio adiacente. Nella porzione destra l’aggiunta di una manica, che ospita il sistema di risalita, permette di completare la forma rettangolare del manufatto architettonico e di creare un grande cortile dove protagonista diventa la ciminiera, monumento e memoria del processo di industrializzazione.

The building has been then emptied of the central part in order for it to host the Immaginario Scientifico, contained partially in a concrete cube which is used also as new supporting structure for intermediate floors and roof. The Immaginario also avails itself of accessory functions as laboratories and a conference room, located on the upper floors.

L’edificio è stato poi sventrato nella parta centrale per accogliere l’immaginario scientifico, contenuto parzialmente dentro un cubo in calcestruzzo che funge anche da nuova struttura portante per solai intermedi e copertura. L’immaginario si avvale inoltre di funzioni accessorie quali laboratori e aula conferenze, distribuite ai livelli superiori.

The most complex level inside the cotton mill is the first, where appears a clear separation of the building in two parts: the private side with small and more articulate spaces, and the public side, more free and spacious. For what concerns the private part, five types of accommodation have been designed, each of which, inserted in the grid of existing pillars, acquires externally the shape of a regular box, where the interiors are organized as to guarantee the toilets natural lighting and ventilation. Most of the accommodations face, sometimes stretching out with a bowindow, West towards the park and East towards Via Vittorio Veneto. The accommodations located in a central position in respect to the building’s perimeter face the internal courtyards instead.

Il livello che risulta più complesso all’interno del cotonificio è il primo, dove appare netta la separazione dell’edificio in due metà: la parte privata con spazi minuti e più articolati, la parte pubblica più libera e spaziosa. Per quanto riguarda la parte privata sono state progettate 5 tipologie di alloggi, ognuna delle quali, inserita nella maglia di pilastri esistenti, assume esternamente la forma di una scatola dai contorni regolari, dove gli interni sono organizzati in modo da garantire ai servizi illuminazione e ventilazione naturale. La maggior parte degli alloggi si affaccia, talvolta protendendosi con un bowindow, a Ovest verso il Parco e a Est verso Via Vittorio Veneto. Gli alloggi collocati in posizione centrale rispetto al perimetro dell’edificio si affacciano invece sui cortili interni.

The roofing sheds are a superelevation created with a wooden structure, material used also for the interiors, and external coating in strips of titanium zinc.

Gli shed in copertura sono una soprelevazione realizzata con struttura in legno, materiale utilizzato anche per gli interni, e rivestimento esterno in doghe di zinco titanio.


modello 1:50 Altorilievo della Facciata del cotonificio, post intervento gesso


Prospetto Est

Planimetria secondo piano

Planimetria primo piano

Planimetria attacco a terra


modello 1:500 Cotonificio Olcese post Intervento gesso


Spaccato Assonometrico Stato di Progetto

Nuova Copertura a Shed

Immaginario Scientifico

Laboratoro del cotone

Laboratori

Nuova Manica di Risalita Immaginario Scientifico

Sala Conferenze Co Working Co Housing

Planetario Nuova Copertura a Shed

Sala Ristorante

Biblioteca

Ludoteca Area Commerciale

Area Commerciale

Bar Rivendita Prodotti



Planimetria piano primo Alloggi , CoWorking, Sala Conferenze e Immaginario Scientifico

Prospetto Est e Ovest Sezione longitudinale sulle corti


Tipologia

n° 1

superficie 55 m2 abitanti 2 affaccio interno Questa tipologia e’ stata concepita per una giovane coppia che desidera vivere in una zona della citta’ comoda ai servizi, ben collegata al centro storico ed, allo stesso tempo, a contatto con la natura. L’ingresso si apre in una zona filtro che introduce alla zona giorno con angolo cottura, sviluppata su doppia altezza. Una scala conduce poi ad un soppalco nel quale e’ stata inserita la zona notte con letto matrimoniale. Peculiarita’ dell’intero alloggio e’ l’arredo in legno, studiato nei singoli moduli per creare gli ambienti interni e per avere armadi o scaffalature a servizio dell’appartamento. Poiché questa tipologia si inserisce nella porzione interna del cotonificio adibita a residenze, e’ stato creato un affaccio sulla corte interna.

Tipologia

n° 2

superficie 140 m2 abitanti 4 affaccio interno La residenza nasce per ospitare una famiglia composta da 4 persone. Questa tipologia viene inserita nella porzione centrale della zona residenziale percio’ prevede una tipologia d’affaccio sulle corti interne. Ancora una volta, l’ingresso tramite bowindow permette lo sbarco su un ambiente filtro che conduce alla zona giorno. A differenza delle precedenti tipologie di alloggio, qui, l’angolo cottura viene inserito in un ambiente separato tramite l’arredo modulare in legno. Sempre al piano terra, un bagno preceduto da antibagno permette la creazione di un ulteriore ambiente adibito a lavanderia. La scala, che si sviluppa sul lato lungo in continuita’ con l’armadiatura, conduce al piano superiore nel quale vengono inserite le due camere da letto singole, un altro bagno e un servizio privato a cui si accede dalla zona studio delle camere. La va

camera invece

ad

matrimoniale si troun livello superiore.

Peculiarita’ di questa soluzione e’ la presenza della terrazza sulla corte interna opposta a quella di ingresso che permette la creazione di uno spazio ausiliare all’appartamento.


Tipologia

n° 4

superficie 140 m2 abitanti 4 affaccio esterno Questa tipologia e’ concepita per ospitare, analogamente alla precedente, 4 persone. L’accesso, ancora una volta tramite bowindow, permette lo sbarco su una zona d’ingresso che fa da filtro e distribuzione ai vari ambienti della residenza. Qui si sviluppa inoltre la scala, che permette il raggiungimento della zona soppalcata con le due camere singole ed il bagno. La zona giorno con angolo cottura occupa un’intera meta’ del piano terra e vede la presenza di un bowindow che ne arricchisce lo spazio. La camera matrimoniale, a cui si accede dalla zona giorno, viene ricavata nella porzione di piano terra corrispondente al soppalco.

Tipologia

n° 5: Ostello

superficie 300 m2 abitanti 17 affaccio esterno Questa tipologia abitativa e’ stata concepita per ospitare tutte le persone che hanno necessita’ di alloggiare in citta’ per brevi periodi [studenti, lavoratori, turisti]. Di fronte all’ingresso l’area di accoglienza si trova in un ambiente a doppia altezza illuminato dall’alto attraverso lo shed in copertura. Da questo luogo si puo’ avere accesso a tutti gli ambienti della residenza. La capienza massima dell’alloggio e’ di 17 abitanti, distribuiti in cinque camere da letto. Al piano terra sono state ricavate tre camere da letto da quattro posti ciascuna. Gli ambienti, la cui disposizione ruota attorno alla scatola dei servizi, possono essere indipendenti o comunicanti grazie alla presenza di pannelli scorrevoli a tutta altezza che suddividono i settori. Ogni camera e’ stata dotata di servizio accessibile ai disabili e garantisce la massima fruibilita’ da parte di tutti gli utenti. Dall’ingresso si puo’ raggiungere, al primo piano, l’area comune, un ampio spazio che riceve luce dall’alto e che si presta ad essere utilizzato anche come zona di studio. Il primo piano si compone in modo analogo al piano inferiore, ospitando pero’ due sole persone per camera per un totale di quattro.


modello 1:50 Dettaglio dell’alloggio base cartoncino e catonlegno


1 | Pacchetto di Copertura: - Rivestimento in doghe verticali di zinco-titanio grigio antracite. - Membrana impermeabilizzante traspirante sp. 0,8 cm. - Pannelli in legno di Pioppo sp. 2x1,2 cm. - Struttura in travetti in legno di Abete sp. 8x12 cm con interposto isola mento termoacustico in lagna di legno sp. 12 cm. - Pannelli di legno di Pioppo sp. 2x1,2 cm. - Pannello fonoassorbente il legno minarlizzato sp. 5 cm. - Finitura del controsofitto in pannelli multistrato di Pioppo verniciato bianco sp. 2x1,2cm. 2 -

| Pacchetto di Facciata: Rivestimento in doghe verticali di zinco-titanio grigio antracite. Membrana impermeabilizzante traspirante sp. 0,8 cm Pannello in legno mineralizzato sp. 5 cm Pannelli multistrato in legno di Pioppo sp. 2x1,2 cm. Struttura in montanti di legno di Abete sp. 12 cm. Pannelli multistrato in legno di Pioppo sp. 2x1,2 cm. Intercapedine per il passaggio degli impianti con interposti montanti in legno di Abete sp. 8x10 cm. Controparete in pannelli multistrato in legno di Pioppo Oliato e Verniciato sp 2x1,2 cm

3 -

| Pacchetto di Solaio Interpiano: Pannello multistrato di legno di Pioppo oliato e verniciato sp. 2x12 cm. Impianto di riscaldamento a pavimento sp 3 cm. Pannello multistrato in legno di Pioppo sp. 2x1,2 cm. Struttura in travi di legno di Abete sp. 12x12 cm. Controsofitto in pannelli multistrato in legno di Pioppo oliato e verniciato bianco sp 2x1,2 cm.

4 | Pacchetto Partizione Interna: - Pannello multistrato in legno di Pioppo Oliato e Verniciato sp. 2x1,2 cm - Intercapedine per il passaggio degli impianti sp. 13 con interposti montanti in legno di Pino sp. 5x13 cm e isolamento acustico in legno mineralizzato sp. 2x6 cm - Pannello multistrato in legno di Pioppo Oliato e Verniciato sp. 2x1,2 cm



Recupero del Cotonificio Olcese: L’Iimmaginario Scientifico

Sezione Prospettica, in evidenza Planetario e Rampa -Scivolo


Nella porzione più a Sud del cotonificio, invece, nell’ala a tre piani, si è pensato di inserire l’Immaginario Scientifico. La scelta di collocare questa particolare attività, è frutto di un’elaborazione di interviste fatte agli abitanti della zona ed appartenente alle diverse fasce di età. Negli ultimi anni, poi, le scuole elementari e medie della zona hanno promosso, all’interno dei loro programmi scolastici, iniziative che prevedevano la visita a luoghi simili facenti parte del progetto “Immaginario Scientifico” ovvero una rete di musei distribuiti nel territorio friulano simili tra loro ma che si differenziano per offrire esperienze diverse che molto spesso hanno origine dal luogo stesso in cui sorgono.

On the other hand, n the Southern side of the cotton mill, in the three-storey area, we thought of locating the Immaginario Scientifico. The choice of locating here this particular activity is the result of an elaboration of interviews to the local inhabitants belonging to different age ranges. Moreover, in the last years the local elementary and middle schools have promoted, inside their school programs, initiatives that expect visits to similar locations, all part of the Immaginario Scientifico project, which is a network of museums in Friuli similar to each other but different in order to offer diverse experiences that often originate from their location.

Facendo alcune ricerche sulla conformazione di quelli che vengono chiamati “Immaginari Scientifici”, abbiamo visto che queste strutture rispondono a canoni precisi che prevedono al loro interno l’inserimento di ambienti specifici come i laboratori per i ragazzi le aree per esperimenti/gioco e il “Cosmo” ovvero un piccolo Planetarum prefabbricato. Per permettere dunque l’inserimento di questa particolare struttura, abbiamo provveduto a svuotare la porzione sud dell’edificio a tre piani tramite l’esportazione di parte dei pilastrini circolari in ghisa e il taglio dei due solai corrispondenti al primo e secondo piano. Anche in questo intervento abbiamo cercato di essere coerenti comunque con la filosofia progettuale adottata per gli appartamenti e per il resto delle funzioni, mantenendo quindi l’idea della “scatola nella scatola”. L’immaginario scientifico dunque si compone di una struttura scatolare che attraversa l’edificio in tutta la sua altezza e che contiene la palla in acciaio adibita a “cosmo”. All’immaginario si accede dunque tramite la manica centrale del Cotonificio per poi entrare in una porzione filtro nella quale la luce comincia ad essere più rada grazie ai coni di luce, una sorta di mediazione tra i grandi corridoi espositivi, inondati di luce dalla presenza delle grandi finestre perimetrali, ed il cosmo in cui regna il buio. Peculiarità dell’immaginario è la presenza di una rampa elicoidale che gira attorno al cosmo e percorre l’intera altezza dell’edificio diventando sia uno scenico distributivo per i piani superiori che un divertente gioco per i bambini che la possono utilizzare come scivolo. Al fine di poter inserire forme pure (il cubo della scatola e la sfera del cosmo) abbiamo ricavato un ulteriore piano interrato che permette, oltretutto di concludere la rampa a scivolo. Altra peculiarità di questo ambiente, infine, è la copertura. In corrispondenza della sottostante scatola cubica, sono stati ricavati dei coni che permettono l’ingresso puntuale della luce illuminando così la rampa elicoidale e contribuendo a creare un ambiente ancor suggestivo. Nella manica nuova che completa la forma rettangolare del Cotonificio vengono inserite le risalite meccaniche per l’immaginario scientifico e le scale per raggiungere le attività poste nei piani sopra l’ingresso all’Immaginario. Si è ritenuto opportuno inserire delle attività di Co.Working coerenti con la filosofia di Co.housing adottato nelle residenze, Un area conferenze utilizzabile sia dall’immaginario che da esterni i laboratori dell’immaginario

Researching on the setting of what are called “Immaginari Scientifici”, we noticed that these structures respond to precise standards which require the presence of specific ambients as laboratories for kids, the areas for playing/experimenting and the “Cosmo”, which is a small prebuilt planetarium. To allow then the addition of this particular structure, we proceeded to empty the southern side of the three storey building through the removal of some of the small circular pillars in cast iron and the cut of the two ceilings corresponding with the first and second floor. Also in this intervention we tried to be coherent with the project philosophy adopted for the accommodations and the other functions, keeping then the idea of the “box in the box”. The Immaginario Scientifico, therefore, is created according to a box structure which crosses the building in all its height and which contains the iron sphere used as Cosmo. It is possible to access the Immaginario through the central sleeve of the cotton mill, to enter then in a filter portion in which the light starts being more rare thanks to the light cones, a sort of mediation between the big expository corridors, flooded by light from the big windows on the perimeter, and the cosmo where the darkness reigns. Peculiarity of the Immaginario Scientifico is an helix shaped ramp that turns around the Cosmo and traverses the whole height of the building, becoming both a scenic distributive for the upper floors and a funny game for kids, who can use it as a slide. With the purpose of intersting pure shapes (cube for the box and phere for the Cosmo), we created one more underground floor which allows,moreover, to conclude the slide ramp. Other peculiarity of this ambient, eventually, is the roofing. Corresponding to the underlying cubic box, we have obtained some cones which allow the punctual entrance of light, lighting then the helix ramp and helping to create an even more evocative ambient. In the new sleeve which completes the rectangular shape of the cotton mill, we inserted the mechanical lifts for the Immaginario Scientifico and the stairs to reach the activities located on the floors over the entrance to the Immaginario. We thought it would be appropriate to insert some Co.Working activities, coherent with the philosophy of Co.Housing adopted in the accommodation; a congress area usable both by the Immaginario and external entities; the laboratories of the Immaginario and a small cotton lab as memory of the building’s history.

e un piccolo laboratorio del cotone a memoria della storia dell’edificio.


luce naturale corridoi espositivi

luce filtrata rampa - scivolo

buio interno planetario



Recupero delle Tintorie del Cotonificio Olcese

Piazza della musica


modello 1:500 Area delle Tintorie post Intervento Gesso


And finally, contained between the two branches of the Noncello we find the “Spazio Tintorie”. As already disclosed, these four buildings have worked together with the cotton mill until its shutdown in the 1980s. After that, they were converted in machine shops and leased to private users, operation that caused the fragmentation of the internal spaces, once bigger unique spaces. Our intervention, also here, wants to be discreet allowing the reading of the existing building as opposed to the project of the new spaces: the operation aims to free the existent original perimeter walls, eliminate the posthumous partitions and create new divisions with dry box elements. Precisely for their geographical characteristic of “island” on the Noncello, they are the ideal place for the transfer and enlargement of the council promoted initiative called PnBox, which includes a series of music centered activities, WEB television and entertainment, much appreciated by the public from Pordenone but not very usable and valued in its location inside the fortification of the castle which, again, can be freed to give the Archaeological Museum much needed new space for the exhibition. In the entrance dye-work, already restored, new exhibition room is created with the transfer of the Immaginario Scientifico, ready to be set up and rented according to necessity, as requested by the community of Torre itself. In the three areas it is possible to obtain, then, a concert venue, a cabaret bar, a small musical library where to find lyrics, partitures and themed magazines and where it is possible to listen to CDs from Pordenone’s emerging bands; in the Southern sleeve a music school has place, with rooms for rehearsing and recording, rentable to the many local bands. The dye-works, then, complete the request operated by the citizens of enriching the spaces for young people and give vent to a very present field in Pordenone, the music one, which does not have an appropriate space to develop in yet. Dye-works, cotton mill and park thought as a system allow usability and activity of the different spaces within the 24 hours, going back to be rich of life as they were at the beginning of the 1900 when they were in full working swing.

Ed infine, stretto tra due diramazioni dei Noncello troviamo lo “Spazio Tintorie”. Come già anticipato questi quattro edifici hanno lavorato in sinergia con il Cotonificio fino alla sua chiusura negli anni Ottanta. Successivamente sono state convertite in officine meccaniche e date in affitto a privati, operazione che ha comportato la frammentazione degli spazi interni una volta ambienti unici. Il nostro intervento, anche qui, vuole essere discreto permettendo così che si possa chiaramente leggere l’edificio esistente rispetto al progetto dei nuovi spazi: l’operazione fatta è quella di liberare le pareti esistenti perimetrali originarie, eliminare le tramezze postume e creare nuove divisioni con elementi scatolari a secco. Proprio per la loro caratteristica geografica di “isola” sul Noncello sono lo spazio ideale per trasferire ed ampliare l’iniziativa promossa del comune di Pordenone chiamata PnBox che prevede una serie di attività finalizzate alla musica, televisione via WEB e spettacolo molto apprezzata dal pubblico Pordenonese ma poco fruibile e valorizzata nalla sua collocazione all’interno della Bastia del Castello la quale, ripetiamo, può essere liberata dando al Museo Archeologico nuovi spazi espositivi di cui necessita. Nella tintoria d’ingresso, già recuperata, a seguito dello spostamento dell’immaginario scientifico viene a crearsi un ulteriore spazio espositivo allestibile e affittabile a seconda delle esigenze, richiesto dalla comunità stessa di Torre. Nelle tre stecche si viene cosi a ricavare uno spazio concerti, un locale cabaret, una piccola biblioteca musicale dove trovare testi, spartiti e giornali a tema e dove poter ascoltare i cd dei gruppi emergenti pordenonesi nella stecca più a Sud infine trova spazio una scuola di musica con sale per le prove e le registrazioni affittabili alle diverse band locali. Le Tintorie dunque, completano la domanda fatta dai cittadini di arricchire di spazi per i giovani la città e danno sfogo a un ambito presentissimo a Pordenone, quello musicale, ma che non ha ancora uno spazio appropriato dove possa svilupparsi. Tintorie Cotonificio e Parco pensati a sistema permettono una fruizione ed attività dei diversi spazi nell’arco delle 24 ore ritornando così ad essere ricchi di vita come quando, nei primi del 900 erano in pieno fermento lavorativo.









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Un ringraziamento a tutti coloro che ci hanno aiutato nella realizzazione della Tesi in particolar modo a: Relatrice Prof. Arch. Franca Pittaluga. Co-Relatori Archh. Alessandra Rampazzo e Marcello Galiotto. Ing. Antonio Battistella Arch. Monica Bianchettin Del Grano La Circoscrizione di Torre L’associazione “Il Castello� di Torre Pavan & Partners Architettura

Ed infine, un ringraziamento speciale ai nostri genitori, ad Alberto, Davide e Fabiano per averci supportato durante tutto il percorso universitario.



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