marta.saporiti . martasapo@hotmail.it +39 340 7307341
+cv
portfolio
CONTENTS CURRICULUM VITAE UNIVERSITY DEGREE ACADEMIC WORK SEMINARS TEXTS&co WORK EXPERIENCE
CV
CURRICULUM VITAE
CURRICULUM VITAE Marta Saporiti 12.10.1986 Tradate (VA) martasapo@hotmail.it +39 340 7307341
https://sites.google.com/site/martasaporiti1986/
Via Piave n°154 . 21057 Olgiate Olona (VA) . ITALIA
ESPERIENZA LAVORATIVA 01.09.2011 - ... 17.01.2011 - 25.02.2011
Collaborazione c/o lo studio di Architettura PIC.STUDIO di Arch. Francesco Castellanza e Arch. Pietro Ferrario via Genova 18 . 21052 . Busto Arsizio (VA) www.picstudio.it info@picstudio.it
11.06.2008 - 04.07.2008
Attività di tirocinio c/o lo studio tecnico di Ing. PIETRO ROMEO via Giuseppe Garibaldi 28 . 21100 Varese (VA)
ALTRE ATTIVITA’ 08.2006 / 08.2007
Attività di volontariato per l’allestimento degli spazi espositivi c/o la Fondazione MEETING PER L’AMICIZIA FRA I POPOLI Meeting Rimini . via Flaminia 18 . 47923 Rimini www.meetingrimini.org meeting@meetingrimini.org
09.2005 - 07.2006
Attività di volontariato c/o il Centro di Aiuto allo Studio PORTOFRANCO MILANO viale Papiniano 58 . 20123 Milano (MI) www.portofranco.org info@portofranco.org
09.2005 - 07.2010
Collaborazione c/o CUSL - Cooperativa Universitaria Studio e Lavoro I Facoltà di Architettura via Bonardi 3 . 20133 Milano (MI) www.cusl.it info@cusl.it
07.2004
Collaborazione come segretaria c/o l’azienda UTILITA’ S.p.A. via Canova 19 . 20145 Milano (MI) www.utilita.com servizi@utilità.com
ISTRUZIONE E FORMAZIONE 09.2008 - 20.07.2011
LAUREA MAGISTRALE in Architettura . voto 109/110 presso il Politecnico di Milano - Leonardo
04.10.2009 - 12.10.2009
Partecipazione al SEMINARIO INTERNACIONAL “El Interior Arquitectònico entre memoria y transformaciòn” c/o il Campus de la UUA - Universidad Autònoma de Aguascalientes (Mèxico)
09.2005 - 09.2008
LAUREA DI I LIV. in Scienze dell’Architettura . voto 103/110 presso il Politecnico di Milano - Leonardo
09.2000 - 06.07.2005
DIPLOMA DI MATURITA’ SCIENTIFICA . voto 100/100 presso il Liceo Scientifico Paritario “Blaise Pascal” via Girolamo Miani 1 . 21052 Busto Arsizio (VA)
CAPACITA’ E COMPETENZE Madrelingua
italiano
Altre lingue
inglese
Certificati
TOEIC Certificate . 800/990 listening 425/495 . reading 375/495
Capacità e competenze informatiche
AUTOCAD 2D . ottimo AUTOCAD 3D . ottimo ADOBE PHOTOSHOP . buono ADOBE ILLUSTRATOR . eccellente ADOBE INDESIGN . ottimo ADOBE PREMIERE . buono MICROSOFT OFFICE WORD . buono MICROSOFT OFFICE EXCEL . scarso MICROSOFT OFFICE POWER POINT . buono Sistema operativo: WINDOWS 7, WINDOWS XP
Hobby & interessi
cinema, fotografia, disegno
UD
UNIVERSITY DEGREE
45°50’10.87’’ N 9°23’20.77’’ E
LIGHT ADAPTIVE REUSE
Galbiate (LC) luglio 2011 Tesi di laurea specialistica - II livello relatore: prof. Pierluigi Salvadeo correlatore: Davide Fabio Colaci
Programma: Scenari possibili per la chiesa incompiuta di San Michele a Galbiate
In un luogo la cui vocazione originaria si è persa nel corso dei secoli e che non ha
saputo adattarsi e rivivere nella mutazione dei tempi, l’intento è quello di proporre e sviluppare come tema progettuale l’incertezza e la debolezza della previsione del pro-
getto nella cultura contemporanea. Lo stimolo a vivere lo spazio viene dalle esperienze proposte all’interno di esso, declinate secondo i valori di velocità e spettacolarità
in grado di fornire un’attrattiva per il fruitore, rapito dal movimento generato dalla fluidità dei gesti che definiscono il progetto.
È per questo che il progetto non ha confini definiti: lo spazio naturale attorno all’edificio esistente è modificato per segnare la presenza di una contaminazione artificiale, e questo è sempre più evidente man mano che ci si avvicina alla chiesa, secondo un
principio leggibile come una concentrazione-attrazione verso quello che è il fulcro del progetto e contemporaneamente come un’espansione-rarefazione dello stesso oltre i limiti delle mura in cui si inserisce.
Il progetto vuole rispettare la natura suggestiva del luogo, preservandone l’immagine di forte impatto dall’esterno ed il carattere di oggetto unico e “calato dall’alto”, lavorando all’interno dell’apparato murario, mantenendo il particolare rapporto di
intimità e contatto diretto tra cielo e terra dato dall’assenza di copertura ed enfatizzato dell’altezza delle murature.
Si tratta di un territorio attraversabile, con elementi di continuità tra interno ed esterno, che si inserisce in un contesto più ampio; è un sistema mutevole nel tempo in cui la pesante struttura del santuario costituisce l’unica certezza in una geografia di elementi deboli, leggeri, talvolta impalpabili e disarticolati.
land-links
maps/mapping
today-time
appropriation strategies
attractors
complexity
concentration
“Non più dunque le cattedrali forti e concentrate della vecchia modernità, ma processi conoscitivi articolati, trasformazioni ambientali reversibili, (…) modalità di conoscenza e di trasformazione più incomplete, imperfette, disarticolate ma più duttili e proprio per questo capaci di recepire il nuovo e di confrontarsi con l’imprevisto e con la complessità che esso produce”. (A. Branzi, “Modernità debole e diffusa. Il mondo del progetto all’inizio del XXI secolo”, 2006)
flow/overflow
diagrams
interaction
interactivity
out of scale
space/time
combination(combinatorial)
events
geography
get into
glades
landscape/architecture
multifunctional environment
naturartificial
unbuilding
wood
ambiguity(and ambivalence)
craters/basins
ground
newspace
audacity
“Il funzionamento della città contemporanea è profondamente influenzato dal mondo degli oggetti e delle strumentazioni
1 -5.60
elettroniche (…) Il rapporto stretto tra forma e funzione si 2
3
è disciolto: il computer non ha una funzione ma tante fun-
2
zioni quante sono le necessità dell’operatore. Siamo passa-
2
ti dall’epoca del funzionalismo a quella dei funzionoidi”.
3
(A. Branzi, “Modernità debole e diffusa. Il mondo del progetto
3
all’inizio del XXI secolo”, 2006)
4
4
4
7 -5.60
-5.60
-5.60 -3.80
-3.80
3
3
-3.80
3 3
-5.60
3
3
3
5
-5.60
7 -5.60
-5.60
7
6
7
6
6
-1.40
-1.40
-5.60
8
8
in/out
interior
-1.40
8
intercommunity
polisensoriality 8
performance
no day (night and day)
meanings
-5
.6
3
0
1 -5.60
1 -5.60
3
-5
.6
0
-5.60
-5.60
3
5
3
5
3
6
-5.60
-5.60
movie
music
occupations (spontaneous and evolutionary) 8
8
simultaneity
cohabitation
leisure
experiences
one longitudinale A-a scala 1:200 . NIGHT
one longitudinale A-a scala 1:200 . DAY
antigravity
one trasversale B-b scala 1:200 . NIGHT
one trasversale B-b scala 1:200 . DAY
platform
suspense
e-motion (moving)
sky-spaces
suspend
walk-on
timeless
pixels(active)
shadow and light
dispersion
dissipation
contemporary
impermanences
1
0.00
+1.80
18
11
-2.20
9
2
-5.60
12
-5.60 0.00
10 7 10
8
0.00
8
2
0.00
-5.60 -1.40
viscous architecture
elastic
liquid 8
extensible-compressible
machine
multifunctional
scene
“È un lavoro raffinato. Una cura. Nella grande corrente, mettere in salvo ciò che ci è caro. È un gesto difficile perché non significa, mai, metterlo in salvo dalla mutazione, ma, sempre, nella mutazione. Perché ciò che si salverà non sarà mai quello che abbiamo tenuto al riparo dei tempi, ma ciò che abbiamo lasciato mutare, perché ridiventasse se stesso in un tempo nuovo”. (A. Baricco, “I barbari. Saggio sulla mutazione”, 2008)
sequences
reversible
mixed-use
inside/outside
inhabitated/equipped
living/working/resting
no-borders
antigravity
cloud
contemporary skin
hang
surfaces
action of contemplation
high
movie
overhead
platforms
plateaux
AI, artificial intelligence
curtains
screenings
“(…) Un oggetto architettonico stupefacente (…) Come i tradizionali campanili, è capace di emettere suoni, come fosse un grande strumento musicale (…)”. (B. Finessi, a cura di, “Mendini”, 2009)
“(…) Viaggiare a mani libere (…) Ancorarsi ad un posto non è così importante se questo posto può essere raggiunto e abbandonato quando si vuole, in poco tempo o addirittura in un batter d’occhio”. (Z. Bauman, “Modernità liquida”, 2002)
a-formal
formless
holograms
in/unconsciousness
levity
approaching
anti-types
antitypes
catalogue
catalogue
blurring
concept
endless
blurring
evolutionary
endless
future
mutation
evolut
open-project
“Forse il giardiniere non è chi fa durare le forme nel tempo ma, ammesso che ci riesca, è colui che nel tempo fa durare l’incanto. Bisogna provarci”. (G. Clément, “Il giardiniere planetario”, 2008)
marta.saporiti. riccardo.spreafico. future
mutation
open-project
space-time
suspense
to be continu
AW
ACADEMIC WORK
45°27’47.55’’ N 12°14’34.81’’ E
TOURISM. SOUNDS GOODS.
Porto Marghera marzo 2010 - luglio 2010 Laboratorio di progettazione del Paesaggio prof. Matteo Umberto Poli prof. Maurizio Vogliazzo + prof. Alberto Garutti Programma: Nessuno (iprogram).
site . studying the location
te
Tries
ano-
il A4 M
Marghera 17.522 ab
Marghera 17.522 ab
porto commerciale
porto industriale
porto commerciale
porto industriale
canale canale
Porto Marghera 100 %
porto industriale canale
canale
Porto Marghera tot : 2.009 Porto Marghera totettari : 2.009 ettari
tot: 2.009 ettari
porto commerciale
industrie e attività commerciali e terziarie
1
72,03 %
1.447 ettari
Porto Marghera 45° 27’ 52.85’’ N
Porto Marghera 45° 27’ 52.85’’ N
canali e specchi d’acqua
2
17,08 %
Porto Marghera 5
343 ettari
4
3
strade e ferrovia
3
3,83 %
77 ettari
Venice
2 aree demaniali
4
1,89 %
Venice
38 ettari
-T
ilano
A4 M
rieste
5
aree di servitù
5,17 %
1
104 ettari A4 M
ilano
ste -Trie
Porto Marghera 100 %
La docenza affidava, in questo caso, un sito di progetto diverso per ogni studente; le location sono state scelte tra tutto il globo terrestre, fra le più problematiche e/o particolari (il deserto del Sahara, il Gran Canyon, le grandi metropoli, i più importanti siti di progetto mondiali...). Mar gh’ era la città giardino I passi successivi erano totalmente affidati allo studente, tra cui anche la decisione riguardante il tipo e la dimensione dell’intervento stesso. Per Mar gh’ questo motivo, lo era studio prela città giardino liminare del luogo, la definizione e la comprensione delle problematiche, l’elaborazione di un mapping adeguato e la fase programmatica che determina il progetto si sono rivelati di fondamentale importanza.
tot: 2.009 ettari
porto commerciale
porto indu
Venezia tot : 271.000 ab porto commerciale
terminal crociere
porto industriale
. studying the location
canale
Porto Marghera
laguna Marghera Porto 100 %
tot : 2.009 ettari
Movimenti di turisti nelle regioni i
tot: 2.009 ettari
veneto
Venezia tot : 271.000 ab trentino alto adige
Mappa degli interventi di bonifica e di dragaggio (in programma, in esecuzione, eseguiti)
ustriale Marghera
1
17.522 ab porto commerciale
porto industriale
72,03 %
laguna canale Porto Marghera
toscana
porto commerciale
terminal crociere
industrie e attività commerciali e terziarie 1.447 ettari
porto industriale
canale
emilia romagna
Venezia tot : 271.000 ab terminal crociere
tot : 2.009 ettari
2
lazio lombardia
laguna
campania sicilia
canali e specchi d’acqua
17,08 %
Porto Marghera
3,9
liguria
343 ettari
Mappa degli interventi di bonifica e di dragaggio (in programma, in esecuzione, eseguiti)
3,8
marche
3,6
intervento di bonifica (programmato)
5
sardegna
4
3,1
intervento di bonifica (in esecuzione)
3
puglia
strade e ferrovia Mappa degli interventi di bonifica e di3 dragaggio (in programma, in esecuzione, eseguiti)
3,0
intervento di bonifica (eseguito)
3,83 %
piemonte
77 ettari
2,7
friuli venezia giulia
2,3
intervento di dragaggio 2,3 e sistemazione ambientale calabria (programmato)
2
intervento di bonifica (programmato)
4
intervento di dragaggio abruzzo 2,0 intervento di bonifica (in esecuzione) e sistemazione ambientale (in esecuzione)
aree demaniali
1,89 %
Porto Marghera
isite.
umbria intervento di dragaggio e sistemazione ambientale (eseguito) valle d’aosta
intervento di dragaggio e sistemazione ambientale (programmato)
Forte Marghera
Mar gh’ era
viso A27 Belluno-Tre
5 1
Forte Marghera
Mar gh’ era
la città giardino
aree di servitù
Martrc
irpo
lo A
0,2
rt irpo lo A o Po Venezia
104 ettari
co Po Mar
0,5
molise
intervento di dragaggio e sistemazione ambientale (eseguito)
5,17 %
1,7
0,8
basilicata
intervento di dragaggio e sistemazione ambientale (in esecuzione)
studying the location
Venice
intervento di bonifica (eseguito)
38 ettari
A27 Belluno-Treviso
45° 27’ 52.85’’ N
1000 m
1000 m
intervento di bonifica (programmato)
Presenze di turisti provenienti da t
intervento di bonifica (in esecuzione) 1.000.000
la città giardino
200
200
900.000
intervento di bonifica (eseguito) 800.000 0
700.000
0
600.000 500.000 400.000 300.000 intervento di dragaggio 200.000 e sistemazione ambientale (programmato) 100.000 0
te
-Tries
ilano
A4 M
gen intervento di dragaggio 2006 e sistemazione ambientale (in esecuzione)
feb 2007
intervento di dragaggio e sistemazione ambientale (eseguito)
Porto Marghera 100 %
1
industrie e attività commerciali e terziarie
72,03 %
1.447 ettari
Forte Marghera canali e specchi d’acqua 2 17,08 %
rto Marghera e terziarie tà commerciali 5
4
343 ettari
3
3
A27 Belluno-Trev
iso
tot: 2.009 ettari
era
a
te
-Tries
ilano
A4 M
strade e ferrovia
porto commerciale
co Mar
1000 m
Mov
Venezia
luog
piem
valle
lomb
trent
porto commerciale
vene
friul
ligur
Venezia
200
porto industriale
emil
tosc
umb
marc
lazio
3,83 %
0
77 ettari
abru
moli
cam
pugl
2
d’acqua
rt
irpo
A Polo
basi
cala
4
sicil
aree demaniali
sard
1,89 %
38 ettari
tota
porto industriale
aust
belg
dani
franc
germ
5 1
grec
aree di servitù
irlan
5,17 %
paes
paes
104 ettari
port
gran
spag
russ
svizz
altri
cana
U.S.A
altri
giap
porto industriale
Waters
Containers site . mapping 1:10.000
site . mapping 1:10.000
site . mapping 1:10.000 Waters
site . site mapping 1:10.000 . mapping 1:10.000
Railways Waters Waters Waters
Waters
Buildings
Buildings Driveways
Buildings
Railways Buildings Buildings Buildings
Buildings
Driveways
Buildings
Driveways
Driveways Driveways Driveways
Containers
Containers
Driveways
Oneself vegetation Containers
Containers
Containers Containers
Oneself vegetation
Containers Railways
Containers
Oneself vegetation Oneself vegetation Oneself vegetation
Railways
Oneself vegetation
Railways Railways Railways
isite.
mapping the location
bicycles - s
cars
planimetria . inserimento 1 : 5.000
Bus Parking 22.668 mq n째 320 posti autobus (Tronchetto: n째 260 posti) Leisure food&drink, services, retails 1.296 mq Porto passeggeri (solo bus) imbarco/sbarco, moli, biglietterie 900 mq
import export
planimetria . inserimento 1 : 5.000
import
. inserimento 1 : 5.000
export
Bus Parking 22.668 mq n° 320 posti autobus (Tronchetto: n° 260 posti) Leisure food&drink, services, retails 1.296 mq
iprogram.
Porto passeggeri (solo bus) imbarco/sbarco, moli, biglietterie 900 mq
Bus Parking 4.090 mq 22.668 mq n° 320 posti autobus (Tronchetto: n° 260 posti)
masterplan
Stazione portuale
Leisure food&drink, services, retails 1.296 mq
Taxi Parking n° 30 posti auto 2.910 mq
Le is foo ure 4.7 d&d 16 rin mq k, se rv
ice
s, re
tail
Porto passeggeri (solo bus) imbarco/sbarco, moli, biglietterie 900 mq
s
Po rt im o p a b mo arco sseg 1.5 li, big /sba geri 00 rc mq liette o, rie
Au 10 toma 1 to torri tized tot rre: (5 co Car n P n° p 2.6 ° 264 pie), arkin 40 g tot. po (24 x 11 liv sti di 30.3 c au 11) p elli fu u 4.1 i 1 28 m to (Tro osti a ori te 00 .83 q mq 0 m nc uto rra he ca q le (+ tto ffe pt) : n° tte isure rie 2.6 , uff , spa 00 ici zi di po ad sti) de attesa tti , sa la lett ura Po rt esi o co ste m nte me rc
iale
Stazione portuale 4.090 mq
programma funzionale quantitativo
programma funzionale quantitativo 1 : 5.000
Taxi Parking n° 30 posti auto 2.910 mq
Le i foo sure 4.7 d&d 16 rin mq k, s er
programma funzionale quantitativo
vic
es,
ret a
ils
Po r im to p a b mo arco sseg 1.5 li, bi /sba geri 00 glie rco mq tte , rie
Au 10 toma 1 t torri tized orr ( tot e 5 c Ca n° : n° opp r Par 2.6 264 ie) kin , 40 g tot po (24 x 11 liv . 3 sti 0.3 di au 11) p elli fu 4.1 cui 1 28 m to o s . (Tr ti a ori t q 00 8 e on mq 30 m ch uto rra ( ca q le ett +p ff e i o: n s t) tte ure ° rie , 2.6 , uf spa 00 fic zi d po ia i sti dd atte ) ett i sa, sa la let tur a Po r esi to co ste m nte me rci ale
progr
N
prospetto parziale Sud Ovest .
N
torri - livelli + 4.30 / + 25.30 m . scala 1 : 500 (cm)
ferry boat - slow system
prospetto parziale Sud Est . scala 1 : 500
500
23
24
export
18
22
import
17
48 x 11 piani = 528 posti auto
ferry boat - slow system
22 17 16 11
ferry boat - slow system import
( x 11)
export 528 x 5 coppie di torri = TOTALE
2.640 posti auto
5
6
10
12
18
5400
23
24
16 21
12 11
20 19
10 6
15
5
14
4
13 9 8 7
import
4
3 2 1
una coppia di torri: (24 x 2) = 48 posti auto per piano
export
export
bicycles - slow system
export
import 3410
scala 1 : 500 (cm)
bicycles - slow system
bicycles - slow system
import
ala 1 : 500 (cm)
cars
import
carsexport
cars import
N
prospetto parziale Sud Ovest . scala 1 : 500 export
import export
prospetto parziale Sud Ovest . scala 1 : 500
prospetto parziale Sud Est . scala 1 : 500 60 posti)
portomarghera.martasaporiti.736163
ls N
T5
buses & taxes - public system
iprogram.
doing the project
walk - slow system
buses & taxes - public system
walk - slow system
program
La nuova viabilità e il nuovo porto passeggeri . Schema programmatico
railway
A27
driveway
u bell
driveway - solo per residenti in Venezia
rco
ma
no
drivewayPROJECT - trasporto turisti
ort
airp
viso - tre
drivewayPROJECT - modifica viabilità interna addettti al porto commerciale
polo
project . the authomatized car parking . 1:500
ferrywayPROJECT - ferry boat Venezia-Porto Marghera
pianta nucleo elementare meccanizzato . scala 1 : 200 (cm)
pianta di una coppia di torri - livelli + 4.30 / + 25.30 m . scala 1 : 500 (cm)
250
3
24 23 22 17
18
48 x 11 piani = 528 posti auto
24 23 22 18 17 16
( x 11)
12 11 10
2
5
1
4
3
PORTO PASSEGGERI
528 x 5 coppie di torri = TOTALE
2.640 posti auto
6
import
800
5400
12 11 10
19
6 5
14
4
15
20
21
16
porto commerciale
9
6
VENEZIA una coppia di torri: (24 x 2) = 48 posti auto per piano export
13
21
800
20 19 15 14 13
3230 800
8 3
800
2 1
500
5
500
7
9
600
1640
800
A4 milano - trieste
4
630
export 500
2
walk - slow system
1670 500
1
8
250
7
250
import 3410
c
o v w e
f r u o n e v l i g r e o 2740
e i x mp a
210 210 210 210 210 210 210 210 210 210 210
sezione longitudinale . scala 1 : 500 (cm)
430
P O R T OM A R G H E R A
ogramma funzionale quantitativo 1 : 5.000
export
ome r s o t i a d um r e t o mg i o d p e n r o c c s o s sezione i d h g trasversale . scala 1 : 500 (cm) k r s i a s s t t t n s i d - sistema distributivo a programma e i t s z i o e n s 2740
t i c l e s
210 210 210 210 210 210 210 210 210 210 210
r t a t i o n s
430
o r t a t i o n s
import
programma - sistema distributivo
portomarghera.martasaporiti.736163
portomarghera.martasaporiti.736163
T4
$
$
$
T4
45°56’05.18’’ N 8°34’08.60’’ E
INTRA(Vb)THEATRE
Piazza F.lli Bandiera, Intra (Verbania) ottobre 2009 - marzo 2010 Laboratorio di Costruzioni prof. Anna Mangiarotti prof. Ingrid Paoletti prof. Di Luzio Giovanni Programma: Dal preliminare all’esecutivo. Concorso per la costruzione di un teatro cittadino sulle rive del Lago Maggiore.
Primo livello foyer 370 mq
ingresso sala grande 200 mq sala grande 570 mq scena 240 mq vie di fuga
retroscena 90 mq
vani scala e montacarichi caffetteria 440 mq bookshop 100 mq
Secondo livello laboratorio e sartoria scenica camerini doppi 110 mq sala prove 150 mq vani scala
ingresso sala piccola 80 mq sala piccola 500 mq
spazio espositivo 100 mq
Terzo livello torre scenica
sala prove 200 mq
camerini doppi 55 mq vani scala
servizi di passaggio cabina di regia
uffici amministrativi 400 mq
Quarto livello torre scenica
cameroni 200 mq
camerini doppi 55 mq
Il corso, comprensivo dell’integrazione relativa alla statica delle costruzioni, verteva sulla progettazione di un teatro per un piccolo comune sulle rive del Lago Maggiore, nelle vicinanze di Arona. Seguendo nello specifico la commessa del concorso cittadino esistente, la quale richiedeva la costruzione di due sale teatrali (una principale, da almeno 500 posti a sedere, la seconda, da adibirsi a sala conferenze, da 200 posti a sedere), nonché la riqualificazione dell’edificio preesistente e del vuoto urbano della piazza (finora adibita a mercato cittadino), si è così svolto il progetto secondo la totalità delle sue fasi (preliminare, definitivo, esecutivo). Scopo del corso era il giusto compromesso tra lo sviluppo di un discreto progetto architettonico e lo studio, dal punto di vista tecnico e statico, dell’intero edificio, rispettando gli impliciti obblighi normativi (nonché le richieste esplicitate nel bando di gara). Il progetto che ne deriva nasce quindi dalla necessità di ottenere due nuclei distinti da adibire a sale teatrali, uniti da un foyer comune rivolto verso la piazza esterna. Dal punto di vista tecnologico, il concept si riassume in un’unica linea che definisce formalmente lo spazio dell’edificio, il cui spessore è massimo in corrispondenza del “guscio” isolato e protetto delle platee, fino a svanire nel punto dove la “pelle” dell’edificio è più sottile e permeabile (il foyer di ingresso).
sala minore
sala principale
shop & expo
45°40’11.55’’ N 9°26’23.33’’ E
biera dÕaltitudine ote
di ambienti ruderali, ali e sinantropici
MEANINGLESS PROJECT
Felci autoctone
Piante di ambienti acquatici, lacustri, di fossato e di palude
ienti alpini
Piante dei boschi latifoglie mesofile
Villa Ruscone, Verderio Superiore ottobre 2009 - marzo 2010 Laboratorio di restauro - Integrazione di Paesaggio prof. Melania Bugiani
della regione rranea
Programma: “Mettere in rete” alle condizioni di “Less”
I giardini botanici in Lombardia
All’interno del Laboratorio di restauro (il quale aveva come oggetto di interesse gli interni di una villa storica brianzola), l’integrazione di Progettazione del Paesaggio si concentrava sulla riprogettazione del grande giardino privato della villa. L’esercitazione doveva svolgersi alle condizioni di un “Lessproject”, ossia di un progetto “Green-less”, “Scale-less”, “Human-less”, “Form-less”, “Meaning-less” e così via. Essendo stato assegnato il tema (nel nostro caso, “Meaningless”), il giardino andava quindi “messo in rete” con il mondo esterno per poter essere riprogrammato.
La scelta sul come rendere possibile l’apertura di un giardino privato al pubblico è ricaduRete dei giardini ta sulla decisione di trasformarlo in un giardino botanico; botanici della Lombardia il passo successivo consisteva, quindi, nel comprendere con che metodo si potesse svolgere un progetto “sensa senso”, ossia appunto - “Meaningless”.
rete dimensione
posizione
forma
ricerca
bormio 15.000 mq
VERDERIO SUPERIORE 15.000 mq
22.000 mq cascina rosa bergamo 1.750 mq
toscolano maderno 10.000 mq
brera 5.000 mq
collaborazione
conservazione insegnamento
pavia 20.000 mq
3.000 mq pietra corva
diversitĂ
scambio
Matrix
pixels
Matrix
pixels
Piante di torbiera dÕaltitudine e di basse quote
Piante di ambienti ruderali, marginali e sinantropici Piante di ambienti di forra, freschi e ombrosi
Felci autoctone
Piante di ambienti acquatici, lacustri, di fossato e di palude Piante di ambienti alpini e prealpini
Piante utili allÕuomo Piante dei boschi latifoglie mesofile Piante della regione mediterranea
pixels
Matrix
pixels
Matrix
Meaningless
Giardino botanico -
0 1
5
10
20
30
50
0 1
5
10
20
30
50
0 1
5
10
20
30
50
il percorso impossibile
il percorso impossibile
le essenze
le essenze
lo spazio - percorso
lo spazio - percorso
ambienti acquatici il percorso impossibile
utili all’uomo torbiere d’altitudine e basse quote
boschi di latifoglie mesofile ambienti alpini e prealpini
regioni mediterranee ambienti ruderali e marginali
preesistenze felci autoctone
villa Ruscone ambienti di forra
perimetro
? N ? E
SHOPPING DRAMA
Location generica marzo 2009 - luglio 2009 Scenografia prof. Pierluigi Salvadeo + Davide Fabio Colaci
Programma: Il tema della soglia sviluppato in un Retail Park: dallo spazio esterno allo spazio interno
La commessa consisteva nel scegliere una tematica da sviluppare progettualmente sulla base di un “progetto-matrice” (un Retail Park localizzato in una non specificata zona commerciale della periferia milanese). Il tema della soglia è stato quindi scelto fra altri concetti proposti dalla docenza (quali, ad esempio, il tema dell’ingresso, il tema dell’interno, il tema dell’arrivo, quello della risalita, ecc). Il progetto andava inoltre sviluppato a partire da una citazione a scelta tra vari autori (contemporanei e non), spesso operanti in campi differenti da quello dell’architettura (fra gli altri, Alessandro Baricco, Zygmunt Bauman, Giandomenico Amendola, Gilles Clemént, Rem Koohlaas, Andrea Branzi, Germano Celant). Scopo del corso di Scenografia era quindi quello di riuscire ad affrontare il progetto di architettura attraverso nuovi modi di intendere lo spazio; i temi dello shopping e della frenesia del mondo contemporaneo dovevano aquisire in tal modo una valenza inedita. Occorreva elaborare un nuovo pensiero progettuale, che potesse concepire gli spazi chiamati ad accogliere la grande complessità odierna tramite una concezione drammaturgica dello spazio. Uno spazio scenico, il cui linguaggio teatrale nasca da una riflessione sui nuovi rapporti attore-spettatore, interno-esterno, aperto-chiuso, freddo-caldo ... che il progetto racchiude in sé.
d i l a t a z i o n e f u z z y
“E’ come se nulla, più, fosse esperibile se non all’interno di sequenze più lunghe, composte da differenti “qualcosa”. Perché il disegno sia visibile, percepibile, reale, la mano che traccia la linea dev’essere un unico gesto, non la vaga successione di gesti diversi: un unico gesto completo. Per questo deve essere veloce, e così fare esperienza delle cose diventa passare in esse giusto per il tempo necessario a trarne una spinta sufficiente a finire altrove”. Alessandro Baricco, I barbari; saggio sulla mutazione.
SPAZIO FUZZY
Spazio interno
Spazio della soglia
La “vasca”
Parcheggio
Spazio interno
La “vasca”
Parcheggio
Spazio interno
La “vasca”
Parcheggio
Spazio unico “vasca-soglia-interno”
Parcheggio
Spazio interno
La “vasca”
lo spazio poroso dilatazione
spazio-soglia il mondo in vetrina ingresso senza porte
il grande sipario il giardino della sosta
palcoscenico intercapedine espositiva
lo shopping in scena
Parcheggio
Shopping day&night ...
Ouverture ...
... Shopping drama ...
... Epilogo
45°29’32.78’’ N 9°10’30.38’’ E
PARCO ENERGETICO
Area dismessa scalo Farini, Milano marzo 2009 - luglio 2009 Laboratorio di progettazione architettonica prof. Raffaello Cecchi prof. Andrea De Matteis
Programma: Realizzazione di un masterplan per la riqualificazione di scalo Farini
Il Masterplan nasce dalla volontà di ottenere un attraversamento, sia viario che pedonale, in grado di risolvere il problema del congestionamento automobilistico attuale, conferito dal loop dello scalo ferroviario Farini, oggi dismesso. La soluzione verte su un collegamento che si pone longitudinalmente rispetto all’andamento della linea ferroviaria stessa, rispetto al quale si attesta l’edificato di progetto, a forte carattere pubblico. Il tentativo è quello di rispondere al tema assegnato dalla docenza, che verte sugli argomenti dell’energia e dell’ambiente, proponendo un sistema integrato di edifici destinati, oltre che ai servizi per la città, soprattutto alla ricerca e alla didattica (quali laboratori di sperimentazione, polo universitario e museo della scienza), e dotato di sistemi di produzione e di risparmio energetico. Sono proprio tali sistemi a caratterizzare fortemente l’intero spazio pubblico del progetto, che si traduce quindi in una sorta di “parco a tema”, in grado di accogliere all’interno delle stesse logiche di risparmio energetico e ambientale anche il tema delle residenze. In seguito si è poi scelta una piccola parte del Masterplan da sviluppare e approfondire alla scala architettonica.
...programma
asse di connessione principale
sistemi di produzione energetica attivitĂ didattiche percorsi pedonali e carrabili
attivitĂ illustrative
museo laboratori-ricerca
leisure - servizi pubblici attivitĂ commerciali sistemi di produzione energetica apertura by night chiusura by night utenza pubblica
flussi servizi e parco pubblico
utenza privata
serre
energia solare fitodepurazione microclima coltivazioni piante transgeniche geotermico effetto camino energia elettrica
serra camino laboratori passaggio pubblico
passaggio passaggio passaggio passaggio
pedonale carrabile carrabile interrato privato laboratori
passaggio passerelle passaggio pedonale serra leisure-commerciale biblioteca universitaria biblioteca pubblica aule studio servizi-vani tecnici
...il Masterplan
livello 0 m
livello 4 m
level 0
livello 4 m
palestra palestra commerciale commerciale ristorante ristorante impiantidi di risalita risalita impianti livello 8 m bar caffetteria uffici uffici auditorium auditorium aulestudio studio aule monitoraggio serre monitoraggio serre passerelle passerella serra serra hall hall spazio lettura pubblico sala lettura pubblica vano tecnico vano tecnico uffici uffici salaconferenze conferenze sala bookshop bookshop caffetteria caffetteria spazio - didattico spazi perespositivo la didattica salalettura lettura sala spazio consultazione universita’ sala consultazione infopoint point info livello 8 m spazioespositivo espositivo spazio palestra commerciale ristorante impianti di risalita bar uffici auditorium aule studio monitoraggio serre
D D ’ - 1 : 5 0 0
l o n g i t
l o n g i t s e z i o n e
level 4 m
livello 8 m 1 : 5 0 0
level 8 m
ristorante impianti di risalita bar uffici auditorium aule studio monitoraggio serre passerelle serra hall
s u d p r o s p e t t o
t r a s v e r s a l e
palestra palestra commerciale commerciale ristorante ristorante impiantidi di risalita risalita impianti bar caffetteria uffici uffici auditorium auditorium aulestudio studio aule monitoraggio serre monitoraggio serre passerelle passerella palestra serra serra commerciale hall ristorante hall impianti di risalita spazio lettura pubblico sala lettura pubblica bar uffici vano tecnico vano tecnico auditorium auleuffici studio uffici monitoraggio serre passerelle salaconferenze conferenze sala serra hall bookshop bookshop spazio lettura pubblico caffetteria vano tecnico caffetteria uffici spazio - didattico spazi perespositivo la didattica sala conferenze bookshop sala lettura sala lettura caffetteria spazio espositivoconsultazione - didattico spazio universita’ sala consultazione sala lettura spazio consultazione info point universita’ info point palestra info point commerciale spazio espositivo spazio espositivo spazio espositivo s e z i o n e
s e z i o n e
t r a s v e r s a l e
C C ’ - 1 : 5 0 0
livello 8 m
s e z i o n e
livello 4 m
WALTER DI GIORGIO
P I A N T A
Q U O T A
+
4 . 3 0
-
1 : 5 0 0
P I A N T A
P I A N T A
MARTA SAPORITI
FRANCESCA ZANELLA
Q U O T A
0
Q
P I A N T A
Q U O T A
+
4 . 3 0
-
1 : 5 0 0
P I A N T A
Q U O T A
+
7 . 5 0
-
1 : 5 0 0
P I A N T A
P
SMALLlightNESS
settembre 2008 Tesi di Laurea Triennale - I livello relatore: prof. Alessandra Zanelli correlatore: Cristina Mazzola
Contenuti: Microarchitetture da abitare; la cultura dell’effimero e l’abitare flessibile
La tesi, sviluppata presso il Dipartimento di Tecnologia del Politecnico, tratta il tema assai delicato della microarchitettura. L’architettura “del piccolo” viene qui indagata non solo a livello del design per l’arredo, bensì anche attraverso un’accurata ricerca di quelle che sono le nuove dimensioni dell’abitare di oggi. In particolare, oltre alla microarchitettura “del rigido” (sviluppata perciò con i materiali tradizionali) la concentrazione verte sullo studio dei materiali flessibili (i materiali tessili), i quali più di ogni altro permettono alla microarchitettura di assumere quel carattere effimero, e quindi di flessibilità, trasformabilità, adattabilità sui quali le tecnologie odierne stanno oggi non poco sperimentando. A questo proposito la tesi, in secondo luogo, si è soffermata proprio sulle problematicità e sulle criticità che il tema del tessile pone da sempre presentandosi come materiale da impiegare nel campo architettonico; in primis, il problema dell’isolamento termico, quello dell’isolamento acustico, il comfort, nonchè lo studio dei nuovi tentativi di dare risposta alle esigenze di vivibilità che l’architettura flessibile comporta.
41°00’16.18’’N 28°57’08.71’’E
YENIKAPY PROJECT
Yenikapi . ISTANBUL, Turkey ottobre 2007 - marzo 2008 Laboratorio di progettazione architettonica 3 prof. Antonella Contin prof. M. Fraschini prof. Michele Moreno Programma: Nuovo nodo di interscambio ferroviario e metropolitano alla scala del paesaggio
Yenikapi è un grande vuoto urbano in corrispondenza della vasta area portuale di Istanbul, che si affaccia sul Mar di Marmara. Tale zona gode già da tempo di un grande interesse strategico da parte della città, in parte grazie alla sua posizione cruciale (la vicinanza al mare, alle più importanti arterie metropolitane e all’aeroporto internazionale), in parte grazie ai recenti ritrovamenti di alcuni resti archeologici risalenti all’epoca di Costantinopoli. Il progetto che ne deriva nasce quindi inevitabilmente come naturale conseguenza di un importante iter teorico, svolto durante tutti i sei mesi del corso di progettazione, che ha indotto a riflettere sul duplice tema che sta alla base del progetto. Da una parte, una riflessione sulla nuova dimensione urbana che il progetto di Yenikapi comportava, ponendo come nuovo oggetto di studio la città di oggi; una città che è da intendere come complessità organizzata, dove un numero relativamente esiguo di variabili interrelate crea effetti più complessi. Ponendo la città stessa - e, con essa, tutto il mondo contemporaneo - come orizzonte di riferimento per il progetto, il tentativo è quello di operare un vero e proprio salto di scala: il progetto di un grande e importante nodo di inter-scambio si pone così l’obiettivo della ricodificazione urbana a quella che è la nuova scala metropolitana, fatta di molteplici forme di relazioni, che necessitano sempre più la creazione di nuove forme di condensatori sociali. D’altra parte, i ritrovamenti archeologici rinvenuti nel cuore dell’area di progetto hanno portato inevitabilmente a un confronto con il delicato tema della conservazione quale strumento prezioso di evocazione e memoria, nel tentativo di ripostulare il valore della traccia (ovvero della storia della città).
CONTESTO
LIMITI
ACQUA
PERCORRENZE PAESAGGIO
S
SEMINARS
21°52’54.56’’ N 102°17’28.77’’ E
UUAINTERIOR
Aguascalientes, Mexico ottobre 2009 Seminario internacional prof. Pierluigi Salvadeo
Programma: “El Interior Arquitectònico entre memoria y transformaciòn”
Il workshop si è svolto ad Aguascalientes, in Messico, acconsentendo alla proposta fatta dal professor Pierluigi Salvadeo - rivolta ai suoi migliori studenti del corso di Scenografia da lui tenuto poco tempo prima. Il seminario, in collaborazione con altri studenti italiani delle facoltà di Napoli e di Torino, nonchè con alcuni studenti della facoltà di Architettura della Florida, era promosso dalla Universidad Autonoma de Aguascalientes allo scopo di intervenire progettualmente su di uno stabile di sua proprietà. L’edificio, a carattere residenziale, esigeva di venire trasformato in una sorta di ostello per studenti e/o professori stranieri in visita presso la UUA. Seguendo la commessa, ben esplicitata nel titolo stesso del seminario (“Entre memoria y conservation”), il tentativo, insieme agli studenti messicani, consisteva nel comprendere a fondo i caratteri fondamentali della preesistenza che, per la cultura del luogo, era necessario conservare e, quindi, valorizzare per mezzo della trasformazione degli spazi interni. Il progetto, in questo mio caso, si pone innanzitutto l’obiettivo di ridefinire formalmente lo spazio della corte (ambiente assolutamente tipico e di grande valenza storica nelle dimore messicane), ponendola alla fine dello sviluppo dell’edificio come sbocco di un percorso lineare avente come punto di partenza l’antico ingresso in facciata, e che vede alternarsi, mano a mano che si prosegue, da una parte gli spazi in comune, “interni” e “chiusi”; dall’altra, quegli spazi vuoti e luminosi degli antichi cortili interni.
level 0
level +1
T&c
TEXTS&co
22x16cm.23sheets.46pages.
IL PAESAGGIO DEL CINEMA
Il paesaggio del cinema come creazione culturale: il processo di “artialisation”
Lisbon story, di Wim Wen ottobre 2008 - marzo 2009 Corso di Teoria e Tecnica dell’architettura prof. Raffaello Cecchi prof. Lucia Krasovec
Contenuti: Tesina su argomento a scelta: Il paesaggio del cinema
Il corso verteva sulla elaborazione di una tesina personale su un tema a scelta, da presentarsi sotto forma di una piccola pubblicazione ricca di immagini e riferimenti visivi, non necessariamente riguardante la disciplina architettonica, e che dichiarasse quelle che sono le passioni e gli interessi personali di ciascuno studente. “Il paesaggio del cinema” si presenta quindi come uno studio critico dei modi con cui l’immagine filmica, essendo per sua natura frutto di una forma d’arte - il cinema, appunto, - contribuisca da tempo alla creazione del paesaggio, nonché del suo ruolo nell’immaginario collettivo.
21x13cm.30sheets.59pages.
LIVIO VACCHINI
ottobre 2008 - marzo 2009 Corso di Storia dell’architettura contemporanea prof. Alessandro De Magistris
Contenuti: Tesina di ricerca su un personaggio a scelta tra i protagonisti dell’architettura contemporanea
20x20cm.07sheets.
iARCHITECTURE
iArchitecture
“L’architettura è sempre materia concreta. L’architettura non è astratta, bensì concreta. Un progetto, disegnato su carta, non è architettura, ma soltanto una rappresentazione più o meno incompleta dell’architettura, paragonabile allo spartito musicale. La musica ha bisogno dell’esecuzione. L’architettura ha bisogno della realizzazione. La meta ambita è il reale. Realtà scritta, figurata, musicata, architettata. Il progetto è una scommessa fra l’idea astratta dell’architettura, o d’una architettura, e la realtà che le deve poi corrispondere. Il dimorare presso le cose è un carattere essenziale dell’essere uomo. L’architettura può ritenersi completa solo quando interviene l’uomo che ne fa l’esperienza. In altre parole, lo spazio architettonico diventa vivo solo in rapporto alla presenza umana che lo percepisce. Basta solo la presenza di un’altra persona per sentirsi creatori. L’incontro diventa un evento. L’attore si sottrae al ruolo assegnato. L’architettura la si deve concepire abitata. La buona architettura è intesa a ospitare l’uomo, a lasciarlo abitare in essa sperimentandola, e non è intesa a stordirlo con le chiacchiere. Rendere gli uomini più felici e maggiormente a proprio agio con se stessi. La vera bellezza di una casa sta nella felicità di chi l’abita: non nel disegno dell’architetto. Immagini sempre l’Architetto (l’Artista) per una finestra una persona sul davanzale, per una porta una persona che la oltrepassi, per una scala una persona che la discenda, una che la salga, per un portico una persona che vi sosti, per un atrio due che vi si incontrino, per un terrazzo una che vi riposi, per una stanza una che ci viva.(Stanza: parola molto bella: vuol dire stare, una persona “che ci sta”; vita). (Questo il “generarsi animato” dell’architettura). L’Architetto (l’Artista), interpreti nell’abitatore, in ogni abitatore, il personaggio: faccia case da essere vissute da uomini vivi. Ovunque si costruisca esiste già un panorama. Portare alla luce l’esclusività del panorama, ecco ciò che cerco di fare. Personaggi-spettatori vivi e naturali in una scena “al vero”, inventata ma vera. Quel teatro che non chiude mai, gigantesco, leggendario, nel quale noi ci muoviamo… L’architettura il faut qu’elle chante: che incanti, che ci faccia innamorare”.
MartaSaporiti
marzo 2010 - luglio 2010 Laboratorio di progettazione del Paesaggio prof. Matteo Umberto Poli prof. Maurizio Vogliazzo + prof. Alberto Garutti Contenuti: “manifesto”+ 3=iArchitectures, 3=iArchitectures
Esercitazione contenuta nel laboratorio di Progettazione del Paesaggio. L’obiettivo,
iArchitecture
proprio all’inizio del corso, era la realizzazione di una sorta di “manifesto” per-
“L’architettura è sempre materia concreta. L’architettura non è astratta, bensì concreta. Un progetto, disegnato su carta, non è architettura, ma soltanto una rappresentazione più o meno incompleta dell’architettura, paragonabile allo spartito musicale. La musica ha bisogno dell’esecuzione. L’architettura ha bisogno della realizzazione. La meta ambita è il reale. Realtà scritta, figurata, musicata, architettata. Il progetto è una scommessa fra l’idea astratta dell’architettura, o d’una architettura, e la realtà che le deve poi corrispondere. Il dimorare presso le cose è un carattere essenziale dell’essere uomo. L’architettura può ritenersi completa solo quando interviene l’uomo che ne fa l’esperienza. In altre parole, lo spazio architettonico diventa vivo solo in rapporto alla presenza umana che lo percepisce. Basta solo la presenza di un’altra persona per sentirsi creatori. L’incontro diventa un evento. L’attore si sottrae al ruolo assegnato. L’architettura la si deve concepire abitata. La buona architettura è intesa a ospitare l’uomo, a lasciarlo abitare in essa sperimentandola, e non è intesa a stordirlo con le chiacchiere. Rendere gli uomini più felici e maggiormente a proprio agio con se stessi. La vera bellezza di una casa sta nella felicità di chi l’abita: non nel disegno dell’architetto. Immagini sempre l’Architetto (l’Artista) per una finestra una persona sul davanzale, per una porta una persona che la oltrepassi, per una scala una persona che la discenda, una che la salga, per un portico una persona che vi sosti, per un atrio due che vi si incontrino, per un terrazzo una che vi riposi, per una stanza una che ci viva.(Stanza: parola molto bella: vuol dire stare, una persona “che ci sta”; vita). (Questo il “generarsi animato” dell’architettura). L’Architetto (l’Artista), interpreti nell’abitatore, in ogni abitatore, il personaggio: faccia case da essere vissute da uomini vivi. Ovunque si costruisca esiste già un panorama. Portare alla luce l’esclusività del panorama, ecco ciò che cerco di fare. Personaggi-spettatori vivi e naturali in una scena “al vero”, inventata ma vera. Quel teatro che non chiude mai, gigantesco, leggendario, nel quale noi ci muoviamo… L’architettura il faut qu’elle chante: che incanti, che ci faccia innamorare”.
sonale sull’architettura (in forma scritta), accompagnato da sei sheets (in formato 20x20 cm e realizzati preferibilmente con la tecnica del collage), finalizzati a motivare e argomentare tendenziosamente i contenuti espressi nel manifesto. Ciascuna pagina doveva contenere un esempio
di
architettura:
3
contenen-
sheets
ti 3 progetti “i=Architecture”, e altret-
MartaSaporiti
tanti
contenenti
esempi
di
architetture
“i=Architecture”.
=
1
iArchitecture
Luis Barragàn Barragàn House . Mexico City . 1947
=
1
iArchitecture
Rem Koolhaas Maison a Bordeaux . 1998 “...non deve toccare i libri...appena tocca qualcosa,si blocca. è che non vogliono chiudere lassù...e siccome
non vogliono chiudere piove di continuo e così si è rovinato...c’era acqua ovunque,hanno dovuto smontare tutto.lo faccio come se fosse per me...o che almeno sia un po’ carino...potrebbero finire qualcosa,per una
“ ... La buona architettura e’ intesa a ospitare l’UOMO... ” “ ... Stare, una persona “che ci sta”; vita.”
volta! è tutto lasciato a metà...qui hanno già cambiato la vetrata...era tutta così,crepata. credo si sia mossa...è tutto allagato! perchè non lo chiudono questo buco? se fosse chiuso, non colerebbe...c’è una bolla
qui. delle bolle dappertutto...la vede la cucina,è tutta in cemento! io avrei messo granito,che è più bello...e poi quelli bisogna sempre tirarli fuori, questo sta sempre in mezzo...se ti serve qualcosa bisogna tirare fuori
tutto! mentre con i cassetti si farebbe così no? comunque non l’avrei fatta così...per niente. è troppo grigio! tutto grigio...ma per me no,non grigio,no...ecco,farei grigia la mia tomba...” guadalupe acedo (la governante)
2
iArchitecture
=
=
Massimiliano Fuksas Scenografia per Medea ed Edipo a Colono Teatro Greco di Siracusa . 2009
Rem Koolhaas Prada Store . Los Angeles . 2004
“.
.. Q
2
iArchitecture
= i
Architecture
UE
LT
EA TR
O
...
CH
EN
GI
NE
NT
LQ
=
ON
GA
UA
ES
LE
CH
IU
CO
NO
DE
IC
,L
IM
EG
UO
GE
VI
MA
I,
ND
AM
O
“”
AR
IO
,
...”
3
iArchitecture
Tadao Ando Chikatsu - Asuka Historical Museum Minamikawachi, Osaka . 1990/94
=
3
iArchitecture
Frank O. Gehry Telluride Residence . Colorado . 1996
“La meta ambita è il REALE...” “...la realta’ che le deve poi corrispondere.”
“ ... portare alla luce l’
esclusivita’ del panorama ...”
“ ... personaggi-spe�atori in una scena al vero, inventata ma vera.°
“La vera bellezza di una casa sta nella felicita’ di chi l’abita”
20x20cm.382sheets.
SdM.REPORTAGE
aprile 2010 Laboratorio di progettazione del Paesaggio prof. Matteo Umberto Poli prof. Maurizio Vogliazzo + prof. Alberto Garutti Contenuti: Reportage fotografico del Fuori Salone a Milano
WE
WORK EXPERIENCE
45°43’47.99’’ N 8°34’38.33’’ E
EMMEDUETELEFONIA
Dormelletto (NO) settembre 2011 - ... c/o Pic.Studio
Programma: Allestimento di interni - spazio commerciale