MARTINA SIMEONE Architettura del paesaggio e Urbanistica
PORTFOLIO
“
In questo mondo c’è grande abbondanza di tutto: per mantenere la nostra promessa abbiamo bisogno solo di avere per la natura quel rispetto che nasce dalla comprensione. L’uomo è l’unica creatura consapevole che può percepire ed esprimere. Egli deve diventare il custode della biosfera. Per fare questo deve progettare con la natura.
”
Ian L. McHarg, Progettare con la natura, 2007, p. 8
CV
CURRICULUM VITAE MARTINA SIMEONE
ISTRUZIONE E FORMAZIONE 09/2016 – 06/2020 – Laurea di II livello in Architettura del Paesaggio Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Architettura
Principali materie: Progettazione ambientale, cartografia storica, restauro del giardino storico, ecologia, storia dell’agricoltura e del paesaggio
BIOGRAFIA Nata a: Napoli (NA) Data: 16/06/1993 Sesso: Femminile Nazionalità: Italiana
PRESENTAZIONE Sono dotata di un forte senso di responsabilità, predisposta a lavorare in team ma al contempo autonoma nel portare a termine gli obiettivi prefissati. Credo nel valore del patrimonio ambientale e nell’educare l’uomo a rispettarlo, la mia aspirazione è contribuire alla sua tutela, tramite una progettazione che tenga conto dei processi naturali.
CONTATTI Via Alfonso La Marmora n. 55, Firenze (FI) (+39) 3664794569 martinasimeone7@gmail.com linkedin.com/in/martina-simeone-7b3689139 pinterest.it/martinas0017/_saved/
Voto finale: 110 e lode/ 110 e lode con diritto di pubblicazione Tesi in cartografia storica del paesaggio dal titolo: “Un canale navigabile per Firenze: studio, inquadramento e
valorizzazione del progetto leonardiano mediante la ricostruzione storica del paesaggio compreso tra Firenze, Pistoia e Pisa nel XVI secolo”
Relatore: Prof. C. Andrea Cantile
Correlatori: Prof. ssa. Tessa Matteini, Prof. Paolo Nanni
10/2012 – 03/2016 – Laurea di I livello in Urbanistica
Università degli studi di Napoli Federico II, Facoltà di Urbanistica Paesaggio Territorio e Ambiente
Principali materie: Progettazione urbana, sociologia, storia e teoria dell’urbanistica, progettazione ambientale, politiche urbane e territoriali
Voto finale: 110 e lode/ 110 e lode Tesi in progettazione ambientale dal titolo: “Underpark: progetto per il recupero dei suoli urbani” Relatore: Prof. ssa. Marina Rigillo
Correlatore: Arch. M. Smith
09/2007 – 07/2012 – Diploma di Maturità Scientifica Istituto Statale d’Istruzione Superiore “Enrico Fermi”, Aversa (CE)
COMPETENZE COMUNICATIVE E ORGANIZZATIVE Predisposizione all’ascolto, spiccate capacità analitiche, buone doti comunicative e relazionali, acquisite grazie alle esperienze formative fatte. Ottimo senso organizzativo e gestione del tempo, creatività, precisione e forte senso estetico.
CV
CURRICULUM VITAE MARTINA SIMEONE
COMPETENZE DIGITALI
Ai
Adobe Illustrator
Ps
AutoCAD
Adobe Photoshop
In
Adobe Indesign
QGis
Rhinoceros
Inglese
Spagnolo
COMPETENZE LINGUISTICHE Lingua madre: Italiano
ESPERIENZA LAVORATIVA 03/2019 – 04/2019 – Ricercatrice (tirocinio curriculare) Roberta Barsanti, Comune di Vinci, Vinci (FI)
Creazione di un modello 3D del territorio di vinci nel rinascimento; Analisi del progetto di canale navigabile di Leonardo da Vinci per la realizzazione di un video e dei pannelli esplicativi, in occasione della mostra “Leonardo a Vinci. Alle origini del genio” .
27/11/2018 – 01/12/2018 – Hostess FAO e SISEF, Mantova (MN)
Accoglienza degli ospiti; gestione flussi; supporto nell’organizzazione di attività e conferenze per il I “World Forum on Urban Forests”.
12/2015 – 02/2016 – Pianificatore (tirocinio curriculare) Smithbarracco Studio di Architettura, Posillipo (NA)
Analisi territoriale; mappatura dei servizi; metratura delle strade; elaborazione di schemi di sintesi, per la riqualificazione del quartiere periferico di Afragola (NA).
PUBBLICAZIONI Pubblicazione scientifica Iacuzzi L., Simeone M., Phytonyms, phytotoponyms and landscape history. The case of the municipalities of Borgo San Lorenzo and Vicchio, in Cantile A.,Kerfoot H. (a cura di), Toponymy and Cartography between History and Geography, IGM, Firenze, 2019, pp. 235-242
15/04/19 – 15/10/19 – Partecipazione alla mostra “Leonardo a Vinci. Alle origini del genio” con pubblicazione Ruschi P., con la collaborazione di Iacuzzi L., Simeone M., Plastico del territorio di Vinci, ideazione e progettazione, Iacuzzi L., Neuwahl A., Simeone M., Video sul Canale di Firenze, ideazione e progettazione, Barsanti R., (mostra a cura di), Leonardo a Vinci. Alle origini del genio, Vinci, Museo Leonardiano, Vinci (FI)
CONFERENZE E SEMINARI 08/11/2018 – 09/11/2018 – Conferenza dal titolo “Itinerari di architettura del paesaggio. La formazione del paesaggista” Aula Magna Rettorato, Piazza San Marco n°2, Firenze (FI) Intervento nella conferenza promossa dall’Università degli Studi di Firenze per il corso di laurea magistrale in architettura del paesaggio.
19/10/2018 – 20/10/2018 – Partecipazione al Workshop Via Borgo San Lorenzo, n°26, Firenze (FI)
Workshop con attestato di partecipazione “Climatologia e ambienti urbani.” Le “Nature based solution” come elemento di resilienza urbana.
26/09/2018 – 28/09/2018 – Partecipazione al simposio internazionale “Toponomy and Cartography between History and Geography” promosso dall’ONU Palazzo Loredan, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Venezia
Intervento nell’ambito del simposio sul lavoro di ricerca dal titolo: “Phitonyms, phitotoponys and landscape’s history. The case of the municipalities of Borgo San Lorenzo and Vicchio”
INDICE LAVORI ACCADEMICI
01.
PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO
“Opportunity Park” Progetto di riqualificazione di un’area degradata situata a sud di Pistoia
02.
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE DEI SISTEMI VERDI TERRITORIALI
“Urban Recu-city” Progetto di un parco fluviale lungo l’Arno nell’area di Bellariva-Anconella a Firenze
03.
LABORATORIO DI RESTAURO DEL VERDE STORICO
“Villa Solaria” Progetto di restauro del parco storico situato a Quinto nel comune di Sesto Fiorentino
04.
STORIA DELL’AGRICOLTURA E DEL PAESAGGIO
“Studio sull’origine dei Fitotoponimi nei dintorni di Vicchio e Borgo San Lorenzo risalenti alla prima metà del Novecento”
05.
08.
TESI MAGISTRALE In Architettura del Paesaggio
“Un canale navigabile per Firenze: studio, inquadramento e valorizzazione del progetto leonardiano mediante la ricostruzione storica del paesaggio compreso tra Firenze, Pistoia e Pisa nel XVI secolo” Relatore: Prof. C. Andrea Cantile Correlatori: Prof. ssa Tessa Matteini, Prof. Paolo Nanni
06.
PROGETTAZIONE AMBIENTALE
“Green Project” Progetto di riqualificazione ambientale della discarica di Savignano Irpino (AV)
07.
LABORATORIO DI COMPOSIZIONE URBANA E DEL PAESAGGIO
“Parco ICMI” Progetto urbano di riqualificazione di un ex area industriale situata nella periferia orientale di Napoli
TESI TRIENNALE
In Urbanistica
“UnderPark: Progetto per il recupero dei suoli urbani” Relatrice: Prof. ssa. Marina Rigillo Correlatore: Arch. Mauro Smith
01.
PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO (6 CFU)
Centro storico di Pistoia
Area d’intervento “ex Campo di volo” Ospedale San Jacopo
“OPPORTUNITY PARK” Progetto di riqualificazione dell’area verde che circonda l’ospedale di San Jacopo
INTRODUZIONE: L’area d’intervento corrisponde a quella denominata “ex Campo di volo”.
Accoglie l’ospedale di San Jacopo, due campi nomadi e un centro di sperimentazione vivaistica. Il tema è quello della riqualificazione mediante la creazione di un parco urbano.
CONCEPT: L’ obiettivo progettuale è stato trasformare l’area, da elemento marginale e
degradato, a parte integrante del tessuto urbano e paesaggistico pistoiese. Si è dunque partiti dallo studio delle relazioni con gli insediamenti urbani, le relazioni infrastrutturali, quelle ambientali e paesaggistiche. L’idea di parco è stata sviluppata mediante due strategie: da un lato la connessione delle diverse realtà che lo compongono, mediante l’identificazione di due assi principali, dall’altro l’individuazione di tre gradienti di naturalità. Tali strategie hanno guidato i vari interventi riguardanti la copertura vegetazionale, i sistemi idrici, la gerarchizzazione di percorsi e accessi, l’identificazione di aree funzionali e servizi.
DOCENTE REFERENTE Gabriele Paolinelli POSIZIONE DEL SITO Ex Campo di volo, Pistoia sud (PT), Toscana ANNO ACCADEMICO 2017-2018
OPPORTUNITY PARK
Inquadramento urbano
Analisi locale
Vincoli
OPPORTUNITY PARK
Masterplan
COPERTURA VEGETAZIONALE
STRATEGIE DI PROGETTO
Sezioni
OPPORTUNITY PARK
Dettagli: Area fitodepurazione e pargheggi
Dettagli: Giardini terapeutici e Pratone
OPPORTUNITY PARK
Dettagli: Cassa d’espansione
Abaco materiali e vegetazione
02.
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE DEI SISTEMI VERDI TERRITORIALI (12 CFU)
Area d’intervento Bellariva-Anconella Depuratore pubbliacqua
“URBAN RECU-CITY” Progetto di un parco fluviale per l’area di Bellariva-Anconella
INTRODUZIONE: L’area d’analisi interessa il sistema spondale dell’Arno che rientra
nei confini comunali di Firenze, in modo da avere un quadro d’insieme su tutto il territorio. Scendendo di scala per un approfondimento specifico, l’area di progetto è quella circoscritta tra i quartieri di Bellariva e Gavinana.
CONCEPT: L’intervento progettuale mira a riqualificare le aree verdi che interagiscono con l’elemento fluviale dell’Arno. In particolare si è posta l’attenzione sui lungarni Viale Albereta e Viale Aldomoro, sulle zone sportive, il parco di Bellariva e dell’Anconella, la sistemazione delle alberature, una nuova rete di percorsi e la sistemazione di quelli esistenti. Si è ragionato sull’accessibilità all’area ed è risultata necessaria la creazione di un sottopasso per sopperire ai problemi di cesura tra il quartiere di Bellariva e l’Arno. Il ponte pedonale ipotizzato non rappresenta solo un elemento di collegamento ma diventa un vero e proprio spazio pubblico con i relativi servizi e che al contempo incorpora (se pur solo percettivamente) l’acquedotto.
DOCENTI REFERENTI POSIZIONE DEL SITO ANNO ACCADEMICO
Francesco Alberti, Fabio Lucchesi Bellariva-Anconella, Firenze (FI), Toscana 2017-2018
URBAN RECU-CITY
Analisi urbana
Analisi percettiva
URBAN RECU-CITY
Masterplan
Analisi del contesto urbano
URBAN RECU-CITY
Progetto
Dettagli
03.
LABORATORIO DI RESTAURO DEL VERDE STORICO (15 CFU)
Tomba etrusca “la Montagnola”
Area d’intervento Parco di Villa Solaria Fiume Zambra
“VILLA SOLARIA” Progetto di restauro del giardino storico di Villa Solaria situato a Quinto nel comune di Sesto Fiorentino INTRODUZIONE: L’area d’intervento, Villa Solaria, situata nel Comune di Sesto Fiorentino, si colloca sulle prime pendici di monte Acuto. Il parco, di circa 6 ettari di superficie, è strutturato in tre grandi prati disposti a livelli diversi, che seguono un andamento planimetrico ondulato.
CONCEPT: Il progetto di recupero del parco di Villa Solaria è diviso in due parti distinte ma
strettamente connesse. Una prima incentrata sulla cura dell’esistente con un’attenta conservazione. Nella quale si tiene conto di tutti gli elementi caratteristici e preesistenti, come specie vegetali e arboree, visuale centrale, percorso circolare, accessi, muro perimetrale, edificio ingresso sud, che sono stati trattati con interventi di recupero specifici e conservati nella loro integrità o ripristinati allo stato originario del parco romantico ottocentesco. Mentre una seconda parte è più incentrata sul progetto innovativo ma rispettoso, che punta sull’inserimento di materiali, arredi, strutture, accessi, percorsi, specie vegetali, visuali che però si inseriscono in maniera armoniosa nel contesto.
DOCENTI REFERENTI Emanuela Morelli, Paolo Capretti, Riziero Tiberi POSIZIONE DEL SITO Parco di Villa Solaria, Sesto Fiorentino, Toscana ANNO ACCADEMICO 2017-2018
PARCO DI VILLA SOLARIA
Inquadramento urbano
Analisi storica
PARCO DI VILLA SOLARIA
Rilievo metrico pianta
Abaco degradi
PARCO DI VILLA SOLARIA
Degrado dei percorsi
Cronoprogramma demolizioni e costruzioni
PARCO DI VILLA SOLARIA
Masterplan
Dettagli
04.
STORIA DELL’AGRICOLTURA E DEL PAESAGGIO (6 CFU)
Borgo San Lorenzo
Area d’intervento Vicchio
“Studio sull’origine dei Fitotoponimi nei dintorni di Vicchio e Borgo San Lorenzo risalenti alla prima metà del Novecento” ABSTRACT: La ricerca si è concentrata in un’area della Toscana racchiusa tra i comuni di Borgo San Lorenzo e Vicchio, scelta per analizzare territori montani, collinari e di pianura. Dopo aver censito i fitotoponimi presenti nel Catasto lorenense e nella cartografia ufficiale italiana ed eseguito verifiche in loco, lo studio è proseguito con l’esame etimologico dei singoli termini, il confronto con i corrispondenti lemmi dialettali e l’analisi comparata dell’habitat delle specie individuate e della botanica del luogo. Nell’esame dell’origine dei singoli nomi si è supposto che essi abbiano indicato la presenza della specie da cui è derivato il toponimo, senza tuttavia escludere la possibilità che essi abbiano potuto esprimere casi di eccezionalità. Lo studio ha consentito di individuare i casi di congruenza, evidenziando la coincidenza tra presenza botanica e toponomastica, e le discordanze tra questi, con fitotoponimi presenti in aree prive della specie di riferimento. A tal riguardo sono state infine formulate ipotesi interpretative sulla genesi dei fitotoponimi discordanti. DOCENTI REFERENTI POSIZIONE DEL SITO ANNO ACCADEMICO
Paolo Nanni, Andrea Cantile Vicchio e Borgo San Lorenzo, Mugello, Toscana 2016-2017
Inquadramento e metodo di ricerca
Questa ricerca si focalizza sul territorio della toscana compreso tra le due municipalità di Vicchio e Borgo San Lorenzo. Quest’area è stata scelta poiché in essa, è possibile analizzare tre differenti paesaggi: quello montano, collinare e della pianura.
3.
Barberino di Mugello
5. 4.
6.
1. 7.
9.
2.
8.
14. 11.
10.
13. 12.
1. Barberino di Mugello 2. Borgo San Lorenzo 3. Firenzuola 4. Marradi 5. Palazzuolo sul Senio 6. Scarperia 7. San Piero a Sieve 8. Vaglia 9. Vicchio 10. Pontassieve 11. Dicomano 12. Rufina 13. Londa 14. San Godenzo
Firenzuola
Dicomano
Vicchio
Borgo San Lorenzo
Sieci
Contea Ponteassieve
METODO DI RICERCA
1 RICERCA DEI TOPONIMI STORICI E ATTUALI
2 ETIMOLOGIA DEI FITOTOPONIMI
3 NOME BOTANICO VERNACOLARE
4 DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA
5 BOTANICA STORICA
6 BOTANICA ATTUALE
7 VERIFICA GEOGRAFICA E VEGETAZIONALE
Zone fitoclimatiche
Per zona fitoclimatica si intende la distribuzione geografica di un’associazione vegetale rappresentativa composta da specie omogenee per quanto riguarda le esigenze climatiche. Questa classificazione della vegetazione forestale consiste nell’individuazione di ambienti climatici, ad ognuno dei quali corrisponde il nome latino di una certa specie la cui presenza è particolarmente significativa. Individuate le zone fitoclimatiche dell’area oggetto di studio, questa suddivisione è servita per analizzare la composizione della vegetazione potenziale.
Cartografia tematizzata
Estratto tabella
05.
TESI MAGISTRALE
Architettura del Paesaggio
Pistoia
Area d’intervento Porzione di territorio compreso tra Firenze, Pistoia e Pisa Pisa
Firenze
“Un canale navigabile per Firenze: studio, inquadramento e valorizzazione del progetto leonardiano mediante la ricostruzione storica del paesaggio compreso tra Firenze, Pistoia e Pisa nel XVI secolo” ABSTRACT: La tesi è incentrata sul canale navigabile di Leonardo da Vinci, al fine di verificarne la fattibilità e di proporne una valorizzazione, mediante un’ipotesi di ricostruzione storica del paesaggio. Il progetto, ideato per collegare Firenze al Mar Tirreno e migliorare gli scambi commerciali, fu concepito come percorso alternativo all’Arno poiché all’epoca il fiume era caratterizzato da un alveo irregolare e da un carattere torrentizio. Definito il possibile assetto del territorio, le informazioni sono state riportate su una cartografia odierna e sono stati isolati i vincoli alla navigabilità. L’ipotesi di ricostruzione, ha permesso di esaminare gli ostacoli del progetto leonardiano, geolocalizzandolo su una cartografia odierna ed individuando, il probabile percorso del canale. Infine è stato elaborato un concept di valorizzazione dell’idea leonardiana, articolato in tre itinerari tematici: cartografico-iconografico, idrografico e della navigabilità dell’Arno, isolando vari punti di interesse, con l’obiettivo di far conoscere i luoghi legati al canale e far riscoprire il paesaggio rinascimentale, attraverso lo sguardo di Leonardo. RELATORE Prof. C. Andrea Cantile CORRELATORI Prof. ssa. Tessa Matteini, Prof. Paolo Nanni ANNO ACCADEMICO 2018-2019
Inquadramento storico del progetto leonardiano
Ricostruzione storica del paesaggio zona 1: Firenze
Zona 5: Lago di Bientina
Zona 6: Pisa
Vincoli alla navigabilità dell’Arno
Studi applicabili alla costruzione del canale
Itinerari tematici e punti d’interesse
Itinerario disegno “8P� e visuali esemplificative
06.
PROGETTAZIONE AMBIENTALE (8 CFU)
Area d’intervento Discarica di Savignano Irpino
Parco eolico
“GREEN PROJECT” Progetto di recupero e riqualificazione ambientale di una discarica
INTRODUZIONE: L’area d’intervento corrisponde a quella della discarica di Savignano Irpino, si tratta di una particolare tipologia di suolo inquinato. La scelta del sito, nonostante le problematiche intrinseche, risponde a un problema largamente diffuso: Il consumo di suolo. Per tale motivo sono state effettuate analisi dettagliate riguardanti la discarica, le sue caratteristiche strutturali, l’evoluzione storica, il rapporto con l’intorno e le percezioni del sopralluogo conoscitivo. CONCEPT: Approfondendo i parametri che influenzano le funzioni future, è stata effettuata
una fase di valutazione di fattibilità, volta a verificare se essa risponde a tutti i parametri analizzati e punta a non creare un nuovo drosscape. Le caratteristiche generali del meta-progetto sono state delineate sfruttando la presenza del parco eolico e della discarica stessa. L’obiettivo del progetto di recupero è stato infatti quello di “attivare” quest’area attraverso la creazione di un nuovo magnete, focalizzato sull’educazione ambientale. Tale proposito viene portato avanti potenziando elementi già presenti sul territorio e traendone il massimo vantaggio, senza stravolgere l’assetto territoriale.
DOCENTE REFERENTE Marina Rigillo POSIZIONE DEL SITO Discarica di Savignano Irpino (AV), Campania ANNO ACCADEMICO 2013-2014
GREEN PROJECT
Carta d’identità ed evoluzione storica
LOCATION
Municipalità: Comune di Savignano Irpino Provincia: Avellino (AV) Regione: Campania
Ownership
IRPINIAMBIENTE S.P.A
VOLUME Waste typology
Prima vasca: 22 000 m² - 125 000 m³ Seconda vasca: 85 000 m² - 575 000 m³ RSU (Rifiuti Solidi Urbani)
Compatness
Bassa (Tempo di vita inferiore ai 5 anni)
Constraints
Limiti idrogeologici e limiti archeologici
Land use
Intorno alla discarica vi sono: Attività agricola, centro città, case disseminate
Analisi del contesto e analisi percettiva
GREEN PROJECT
Potenziali funzioni e tipologia dintervento
Green Economy
GREEN PROJECT
Green Laboratory
Green Campus
07.
LABORATORIO DI COMPOSIZIONE URBANA E DEL PAESAGGIO (13 CFU)
Ambito 13 PRG - Zona Db (Nuovi insediamenti per la produzione di beni e servizi)
Area d’intervento “ex area ICMI”
“PARCO ICMI” Progetto di riqualificazione urbana dell’ex area industriale ICMI Fintecna situata nella periferia orientale della città di Napoli
INTRODUZIONE: L’area d’intervento, di superficie pari a circa 213.000 mq ricade
nell’ambito n. 13 ex raffineria, previsto dal Prg e comprende l’insediamento industriale dismesso della Icmi Fintecna. L’attuale progetto su quest’area prevede la realizzazione di un insediamento per la produzione di beni e delle relative attrezzature di servizio, e la realizzazione di una parte del grande parco urbano previsto dalla variante al Piano Regolatore Generale.
CONCEPT: L’obiettivo del laboratorio è stato sviluppare una nuova visione dell’area,
con un progetto che vada a porsi come alternativa all’attuale piano attuativo approvato dall’amministrazione comunale di Napoli. Il tema principale infatti è stato riprogettare questo spazio di scarto, per recuperare una visione d’insieme della città, capace di generare nuove centralità e connessioni tra interno ed esterno.
DOCENTE REFERENTE Michelangelo Russo POSIZIONE DEL SITO Ex area ICMI, periferia orientale di Napoli ANNO ACCADEMICO 2014-2015
PARCO ICMI
Quadro conoscitivo
Risorse e criticitĂ
PARCO ICMI
Concept
Masterplan
PARCO ICMI
Sezioni e altezza edifici
Nuove centralitĂ
08.
TESI TRIENNALE
Urbanistica Paesaggio Territorio e Ambiente
Arenella
Area d’intervento Area verde sotto snodo autostradale di Via Cilea
Soccavo
Vomero
“UnderPARK: Progetto per il recupero dei suoli urbani” ABSTRACT: La tesi si occupa della riqualificazione della zona sottostante lo svincolo autostradale di Via Cilea, dove rampe e viadotti si aprono su un’area verde di 358.000 mq abbandonata e inaccessibile. Il sito confina con tre quartieri, Vomero, Arenella e Soccavo, tanto popolosi quanto carenti nella dotazione di verde. Il progetto si pone l’obiettivo di realizzare un parco urbano che risponda al bisogno della comunità di spazi per il tempo libero, per lo sport, la cultura e la salute. In questo senso UnderPark si sostituisce all’inerzia dell’amministrazione, con un processo di partecipazione attiva della popolazione, nella costruzione di spazi condivisi, sfruttando il patrimonio esistente. Il lavoro di tesi è articolato in due parti: Una prima fase ha coniugato uno studio sullo stato di fatto con relativa lettura e interpretazione del tessuto urbano, legata alla percezione e alle relazioni che vi sono tra l’area e il suo intorno, con un analisi ambientale, concentrata prevalentemente sulla morfologia, la vegetazione e il tasso d’inquinamento. La seconda fase è focalizzata sull’idea progettuale. La strategia d’intervento si articola in tre macro temi: accessi, attraversamenti e vegetazione; strategia progettuale, che ha l’obiettivo di fornire delle regole base attraverso cui poter comporre il progetto di parco. RELATRICE Prof. ssa. Marina Rigillo CORRELATORE Arch. Mauro Smith ANNO ACCADEMICO 2014-2015
UnderPARK
Inquadramento e data collecting
Analisi del tessuto urbano
UnderPARK
Analisi dei margini
Schemi margini
Analisi descrittiva e sezioni
UnderPARK
Strategia d’intervento: Accessi
ACCESSI
STRATEGIE
D’INTERVENTO
La strategia d’intervento si articola in tre temi : Accessi, Attraversamenti, e Vegetazione. L’obiettivo è quello di fornire delle regole con cui poter comporre il progetto di parco. Nel primo macro tema, dopo aver distinto gli accessi in due tipologie sono stati individuati gli elementi base e i sistemi con cui assemblarli.
Queste diverse modalità di composizione consentono al fruitore o di accedere direttamente al parco, o di fermarsi inprossimità dell’ingresso. Gli accessi si distinguono in accessi a raso e accessi in quota e gli elementi base che li compongono si suddividono in tre categorie: intermodalità, sicurezza e riconoscibilità.
Ciò che caratterizza, le due tipologie di accesso sono gli elementi con cui tali esigenze vengono attuate. Utilizzare il container come elemento architettonico, non risponde solo alla filosofia di riqualificazione che contraddistingue la tesi, ma è legato anche all’immagine della tangenziale, segno distintivo del nuovo parco.
Due tipologie di accessi
UnderPARK
Strategia d’intervento: Attraversamenti
ATTRAVERSAMENTI L’obiettivo di questo secondo tema è proporre un sistema di percorsi che consenta una connessione veloce tra i tre quartieri.
Come nel tema degli accessi, anche in questo caso sono state individuate delle tipologie base: - La tipologia A costituita da alberature, sedute e percorso pedonale; - La tipologia B composta dagli stessi elementi con l’aggiunta del percorso ciclabile. Sono state poi rappresentate le modalità con cui le sezioni stradali possono essere assemblate e le varianti progettuali. L’obiettivo generale è quello di garantire una sezione stradale ampia, che favorisca il giusto soleggiamento nelle diverse stagioni dell’anno.
Le tipologie dei percorsi
UnderPARK
Strategia d’intervento: Vegetazione
VEGETAZIONE
STRATEGIE
D’INTERVENTO
Il terzo macro tema è quello della Vegetazione; utilizzata con tre funzioni: protettiva, per dare maggiore sicurezza nei tratti in cui la tangenziale è a raso; ecologica, per mitigare il tasso d’inquinamento; schermatura visiva, per garantire privacy alle residenze circostanti e per nascondere strutture esteticamente sgradevoli.
Il disegno della vegetazione richiama: Il Central Park con la sua vegetazione fitta che si interrompe nelle aree funzionali. L’High line che punta sull’identità del terzo paesaggio e si riappropria di spazi di risulta. Il cimitero di Asplund il cui paesaggio riesce ad essere accogliente nonostante la sua funzione.
Le funzioni riprendono in parte quanto previsto dal PUC, ed hanno come obiettivo quello di rifunzionalizzare l’area puntando sulla cultura underground ed sul riuso. Generando quindi uno spazio creativo che permetta ai cittadini di vivere e riappropriarsi di un luogo altrimenti condannato all’incuria e all’abbandono.
Schemi vegetazione
Non c’è niente di più importante e prezioso da possedere, dell’ambiente naturale che ci circonda. Più ci allontaniamo dallo stretto rapporto da sempre esistito tra uomo e natura, più perdiamo la nostra identità. Ristabilire il giusto equilibrio, non è solo un dovere ma un’esigenza, se vogliamo preservare ciò che rimane.