Portfolio_Martina Caruso

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PORTFOLIO



Team: ottime capacità di collaborazione in un team di lavoro. Aperta al dialogo riesco ad individuare punti deboli e di forza per riuscire a portare a termine il lavoro nel miglior modo possibile; Problem Solving: abituata a gestire situazioni di stress con buone capacità di problem solving.

FOTOGRAFIA & COMUNICAZIONE da luglio 2010 a dicembre 2015 ottobre 2013

Magazine Rocklab.it (IT)

Fotografa, gestione gallery, social media, comunicazione

Fondazione Sistema Toscana - Internet Festival Pisa

Fotografa documentazione di brand, eventi, architettura Attività di Social Media

da febbraio 2014 a ottobre 2014 settembre 2015

Yui Group

Fotografa: documentazione, promozione e valorizzazione dei brand Gillette, HP, Samsung, Santàl, Tucano, Vueling

Xplosiva

Fotografa: documentazione evento “A double celebration in Turin: Club To Club and Fondazione Sandretto Re Rebaudengo”

luglio 2016

da giugno 2017 a settembre 2017

2016 FIBA Olympic Qualifying Tournament

Local photographer di RCS Sport: documentazione degli sponsor dell’evento, partite dell’Italbasket e degli eventi collaterali

Passami Il Sale srl

Social Media Manager, Blogger, Web Editor, Copywriter, Grafica

EXHIBITION & WORKSHOP luglio 2011

Esposizione all’interno del Festival Architettura in città Tema: “Dove finisce la città?”

Autorizzo il trattamento dei miei dati personali presenti nel cv ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali” e del GDPR (Regolamento UE 2016/679).



PROGETTI UNIVERSITARI

GRAFICA

FOTOGRAFIA

PROGETTI MODELLI 3D



PROGETTI UNIVERSITARI


ALLESTIMENTO Fondazione Museo delle AntichitĂ Egizie di Torino


Intervento su due ambienti adiacenti e collocati al terzo piano dell’edificio, per i quali si prevede la progettazione di una mostra permanente e una mostra temporanea.

La mostra Temporanea Inserimento di una vetrina temporanea di oggetti contenuti lungo il percorso museale su cui allestire un focus o oggetti di altre collezioni da presentare in esclusiva italiana.

La mostra Permanente Narrativa, sonda la storia del Museo e dei reperti contenuti tramite poche e semplici domande seguendo la regola delle 5 W. Ad ogni domanda è associata una specifica epoca storica, dalla nascita del museo fino al giorno d’oggi, delineando un preciso percorso cronologico che il visitatore potrĂ intraprendere.


Al centro della sala dei pannelli interattivi permettono di scoprire le location dei reperti contenuti nel museo e le collezioni di tutto il mondo. Il progetto del percorso espositivo gestisce due tipologie di flussi: visitatori e personale museale. La collocazione degli elementi espositivi è stata progettata in modo da garantire la fruizione degli spazi in modo semplice e fluido in modo che i due flussi si possano incontrare senza che l’uno sia d’intralcio all’altro.


LE DOMANDE DEL PERCORSO

1600 | QUANDO CI SI INTERESSA ALL’EGITTO? 1700 | COSA ACCADDE A TORINO? 1800 | DOVE ESPORRE I REPERTI? 1900 | CHI INCENTIVÒ IL MUSEO? 2000 | PERCHE’ UNA NUOVA ESPOSIZIONE?

Ogni pannello espositivo è costituito da due elementi in X-LAM: testata, dove vi è scritta una delle cinque W; fusto, dove vi è scritto la domanda completa e il testo di risposta con la relativa immagine. I pannelli sono autoportanti ma per garantire la massima sicurezza al pubblico e agli operatori sono fissate alle pareti tramite distanziali metallici. La collocazione dei pannelli lungo le pareti perimetriali permette di sfruttare l’illuminazione che corre lungo il perimetro dell’atrio in corrispondenza del sottotrave.


DOCUMENTAZIONE Fotogrammetria digitale scansioni 3D per il rilievo di beni culturali


La Chiesa di Sant’Uberto è situata nel complesso della Reggia di Venaria Reale. Il tema del progetto è la ricostruzione del modello tridimensionale dell’altrare della Chiesa di San Uberto. Dopo lo studio architettonico, storico dell’edificio si è fatto un rilievo complessivo. Per permettere al laser scanner di scansionare ogni superficie si sono posti dei TARGET. In seguito si è provveduto alla creazione di Eidotipi. Il passaggio successivo è stato quello di elaborare le scansioni realizzate tramite un programma ad hoc come SCENE e modellarle con 3D RESHAPER.


PROCEDIMENTO RILEVAMENTO DEI PUNTI E ROTOTRASLAZIONE E CONTROLLO DELLE NUVOLI DI PUNTI FILTRAGGIO DELLE NUVOLE IMPORTATE - PULIZIA E UNIONE SEGMENTAZIONE NUVOLE, MODELLAZIONE MESH

CREAZIONE

E

TEXTURE MAPPING E ORTOFOTO ESTRAZIONE DELLE SEZIONI 2D DAL MODELLO TRIDIMENSIONALE CREATO





B.I.M. Modellazione digitale parametrica con Autodesk Revit


Villa Scheu, Vienna Austria. Villa progettata da Adolf Loos nel 1912 per l’avvocato e politico del partito socialdemocratico Gustav Scheu. Studio dell’edificio attraverso la storiografia, ridisegno dei documenti tecnici reperiti attraverso la bibliografia, costruzione di un modello 3D attraverso Revit Architecture che permettesse non solo la restituzione tridimensionale, ma anche l’analisi fisica dell’edificio grazie all’interoperabilità tra Revit Architecture ed Autodesk Ecotect Analysis.


Il mio compito è stato quello di coordinare il gruppo di lavoro, organizzarlo e realizzare il modello tridimensionale ottenere rappresentazioni 2D-3D con Revit Architecture. In un secondo momento mi sono occupata di creare un elemento di augmented reality attraverso un qr code in grado di rimandare automaticamente ad un video creato sempre utilizzando Revit Architecture.

I PASSAGGI DEL LAVORO



TRASFORMAZIONI URBANE POSTINDUSTRIALI Studio di fattibilità per la Caserma Amione, ex Stabilimento SCAT.


Il comprensorio è stato analizzato in modo approfondito per acquisire la conoscenza necessaria per definire lo stato attuale e gli scenari di prefattibilità. In particolare dopo aver evidenziato punti di forza e debolezza nell’area si sono delineati quattro scenari alternativi che puntassero alle qualità estrinseche ed intrinseche dell’area e dell’edificio tenendo conto dei rilievi e della restituzione architettonica compiuta durante lo studio del manufatto edilizio. Le opportunità esaltate dai quattro scenari progettuali vanificano i pregiudizi e preconcetti che si hanno sui cosiddetti vuoti urbani. Essi non sono semplici contenitori da riempire, ma le trasformazioni urbane risanano il tessuto evidenziando le qualità intrinseche ed estrinseche del sito e mettendole a sistema con l’intero organismo chiamato città.



Tutte le proposte sono in grado di portare benefici sociali inserendo spazi pubblici d’aggregazione, funzioni utili con servizi alla collettività e attività lavorative. Inoltre logisticamente i progetti sfruttano la posizione strategica del sito per ampliare il bacino d’utenza delle destinazioni d’uso inserite. Per quanto riguarda l’aspetto ambientale, le demolizioni realizzate sono ingenti, ma il beneficio finale le giustifica. Nei primi due scenari l’assenza di nuove costruzioni e il porre i parcheggi generati in sottosuolo permette di mantenere il medesimo profilo urbano con un’altezza massima data dall’edificio 1 e di utilizzare un ampia area, maggiore di quella prescritta, dedicata al verde pubblico. Nonostante i caratteri simili dei due scenari, la seconda ipotesi appare la più redditizia e calzante. L’inserimento di un parcheggio d’interscambio, quello di una residenza universitaria e l’ampliamento degli spazi dedicati alle imprese, permette di creare un bacino d’utenza fisso, garantendo una maggiore sicurezza di utilità ed efficacia del reinserimento del sito nel tessuto urbano e nel sistema città.


Nelle ultime due proposte vi sono caratteri simili, ma impatti ambientali diversi. Nell’ipotesi 3 si è scelto di realizzare un edificato che potesse movimentare lo skyline della Microzona Rivoli sempre nel rispetto del contesto preesistente. Il profilo su via Brione presenta diverse altezze a partire dal corpo ad angolo di 6 p.f.t. ad arrivare ad un corpo in continuità con l’edificio 9 di 4 p.f.t. Questa scelta ha precluso la permeabilità del lotto da più lati, rendendolo permeabile liberamente solo da corso Lecce. Nell’ipotesi 4 si è pensato di inserire volumetrie con altezze costanti a 5p.f.t. e un edificio terziario di 6 p.f.t con una parete vetrata ad angolo che svuota idealmente il fronte residenziale. Questa scelta ha permesso di garantire una maggiore permeabilità del lotto. Forse è proprio grazie a questa accessibilità preponderante, all’inserimento del parcheggio d’interscambio e al potenziamento del terziario centrale che l’ipotesi 4 è preferibile all’ipotesi 3.




GRAFICA


ANCHENO LIVE Creazione Logo. Tour Booking, Management


Semplice e di facile lettura. Il jack stilizzato riprende il lavoro del committente e connette le due parole. Il logo è fatto per essere utilizzato in orizzontale uniformandosi bene alla maggior parte dei loghi presenti sui supporti fisici come cd/dvd. CODICI COLORI C=0 M=0 Y=0 K=100 C=0 M=100 Y=100 K=0 C=0 M=0 Y=0 K=0


FRANZIN Creazione Logo. Fashion Designer.


Adatto alla colatura del timbro con ombre nette e ampie ma aggraziate. Essenziale e di facile lettura presenta spazi regolari e ampi tra i caratteri. Possibilità di trarre dall’iniziale un “Logo”. Utile per esser presente su flyer,web e cartacei di partnership, Biglietti da Visita, oggettistica e gadget aziendali per fiere. CODICI COLORI C=0 M=0 Y=0 K=100 C=21 M=43 Y=77 K=14 C=0 M=0 Y=0 K=0



FOTOGRAFIA D’ARCHITETTURA


ESTERNI Fotografie di Architettura





INTERNI Fotografie documentazione appartamenti






RAPPRESENTAZIONE 3D


APPARTAMENTI IMMOBILIARE Proposta progettuale e restituzione 3D dell’appartamento sito in Via Roggeri - Bruino





APPARTAMENTI IMMOBILIARE Proposta progettuale e restituzione 3D dell’appartamento sito in Via Borgone - Torino


La restituzione grafica è realizzata per poter migliorare la visibilità sul portale dell’immobiliare. Gli immobili sono troppo scarni e spogli per poter avere l’appeal. La restituzione bisidmensionale ,con una ipotesi di ristrutturazione e arredamento molto essenziale, viene sviluppata prima tramite AutoCAD 2D e poi tramite 3ds max per ottenere i modelli tridimensionali.




WORKSHOP 3DS - VRAY Padiglione di Barcellona di - Ludwig Mies van der Rohe


La richiesta dell’esercitazione era quella di restituire render ing fotorealistici importando in 3DS MAX una base in Sketchup (modellata e fornita dall’insegnante) e controllando e creando dettagli, materiali, luci tramite 3DS MAX+VRAY. La gestione degli elementi materici. La loro realizzazione è stata la più complessa, sia per l’impostazione di tutti i parametri corretti sia per la ricerca e creazione delle texture.




ARCH. MARTINA CARUSO Turin, IT martinacaruso.mc@gmail.com tel. +39 3409913637


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