portfolio martina predari
Nome Indirizzo CAP Città Cellulare E - mail Data di nascità Luogo di nascita Nazionalità
Martina Predari via Postumia 29 46040 Gazoldo degli Ippoliti (MN) (+39) 340 0035671 martina0205@gmail.com 02/05/1989 Mantova Italiana
curriculum vitae FORMAZIONE 2011 - 2014 Politecnico di Milano - Facoltà di architettura civile Milano Bovisa Laurea magistrale in Architettura 110/110 2008 - 2011 Politecnico di Milano - Facoltà di architettura civile Milano Bovisa Laurea in Scienze dell’architettura 103/110 2003 - 2008 Liceo Scientifico “G: Falcone” PNI Asola (MN) Diploma di maturità scientifica 73/100
RICONOSCIMENTI E PUBBLICAZIONI Milano Candidatura al Premio Mantero Aprile 2014 Premio che verrà assegnato alla tesi di laurea più meritevole in Composizione Architettonica. Siracusa Pubblicazione del progetto di concorso nel catalogo : “Il 2014 Parco Archeologico di Siracusa. Concorso di idee per la valorizzazione del sistema delle Mura Dionigiane” LetteraVentidue
CONCORSI E WORKSHOP Workshop Architettura dello sport : ipotesi di riforma della piscina Roberto Marzo 2013 Cozzi a Milano. Indetto dal Politecnico di Milano, Milanosport, CONI. Concorso Concorso “TRC - Tokyo replay centre” 2013 Indetto da Archmedium - student competitions Concorso Concorso per la riqualificazione del Parco archeologico delle 2013 mura dionigiane. Indetto dall’Università degli studi di Catania.
ESPERIENZE LAVORATIVE Luglio 2012 - Ottobre 2012 Collaborazione con lo studio del Geom. Paolo Laurenti Gazoldo degli Ippoliti (MN) Febbraio 2011 - Luglio 2011 Collaborazione con lo studio dell’Arch. Adelio Grossi Gazoldo degli Ippoliti (MN)
CONOSCENZE LINGUISTICHE Inglese Buono Agosto 2011 TOEIC Certificazione Livello B2
CONOSCENZE INFORMATICHE Pacchetto Office Autocad 2D/3D Adobe Photoshop Adobe Illustrator Adobe InDesign Sketch Up
- livello buono - livello buono - livello buono - livello medio - livello buono - livello medio
INDICE Scuola di architettura 01 _“ L ’ uomo sulla roccia ”: racconti di quattro paesaggi (Tesi 2014) 02_Vizzola Ticino : la risalita al castello ( 2012 ) 03_Public landscape architectures : Milano Microspazi Breathe me ( 2011 ) 04_Uno spazio per l’uomo, un percorso per la città Alessandria : il museo virtuale della città reale ( 2010 )
05_Progetto di ampliamento della Fondazione Peggy Guggenheim a Venezia ( 2011 ) 06_Cinisello Balsamo : un progetto di residenzialità per il centro come motore del rinnovamento urbano
( 2011 ) 07_Mantova : nuove terme per la rinascita di Borgo San Giorgio ( 2013 ) Workshop 00 _Architettura dello sport : ipotesi di riforma della piscina Roberto Cozzi a Milano ( 2013 ) Concorsi 01_ Concorso per la riqualificazione del Parco archeologico delle mura dionigiane (2013) 02_Concorso “TRC - Tokyo replay centre” Archmedium - student competitions MU (2013)
scuola di architettura
01
“L ‘ uomo sulla roccia” : racconti di quattro paesaggi ( 2014 )
Il territorio siracusano è alla base delle analisi. Le proposte progettuali rispondo in primo luogo alle richiesta del bando di concorso per la riqualificazione del parco delle Mura Dionigiane. Il parco archeologico è situato tra la balza del territorio siracusano ed il Mar Ioni. Osservando la conformazione morfologica del sito, la componente predominante che caratterizza l’area è la sua materia: la roccia. Essa, in questo luogo, è onnipresente e si mostra all’uomo in maniera differente. Analizzandola nei suoi aspetti si è arrivati a definire quattro aree che, all’interno del parco, riescono a riassumere le caratteristiche fondamentali nel rapporto tra questo elemento ed il luogo. La prima area è quella della latomia dei Cappuccini. Qui la roccia è stata estratta per secoli e ciò che si è creato è una grande cava a cielo aperto nella quale regna un microclima che ha permesso al tempo di formare un rigogliosa vegetazione circondata dalla roccia. La secondo area è la cosiddetta Spuntuna, un promontorio che si sporge oltre la linea della costa e che rappresenta un punto di osservazione verso il mare, nel quale si sottolinea il carattere più naturale della roccia. La terza area è costituita dal ex tonnara di Santa Panagia, luogo un tempo di lavoro e di mattanza. Qui l’uomo ha lavorato la roccia ed ha incastonato un edificio tra gli scogli ed il mare, facendolo diventare un tutt’uno con questo elemento. La quarta area è il Castello Eurialo, qui la roccia si presenta nella sua forma più antica di coniugazione. In questo sito essa acquista un valore aggiunto che la storia e la civiltà umana gli ha fornito: diventa roccia archeologica e punto generatore di quella linea di mura che un tempo circondavano tutta Siracusa e sulla quale oggi si fonda il parco archeologico. Individuando queste quattro aree si è guardato a quello che il tempo ed il territorio ci ha lasciato. Un’ analisi del suolo accurata ha fatto emergere caratteristiche peculiare di ogni aree, che fanno assumere alla materia un’ulteriore carattere e classificazione. A questo punto si sono progettati torri , belvedere, percorsi e punti di sosta che vanno a creare un rapporto molto intimo con l’ elemento che abbiamo scelto come punto di partenza della nostra analisi e che permettono l’uomo andare sulla roccia e vederla in una maniera nuova e maggiormente riflessiva.
Vizzola Ticino : la risalita al castello ( 2012 )
02
Situato a Vizzola Ticino, piccola località all’interno del Parco del Ticino, troviamo un vecchio borgo, ora quasi abbandonato, al di sotto del quale scorre il canale Villoresi. Tra questi due elementi troviamo un declivio di circa 30 metri di altezza, ricoperto da vegetazione incolta, che lo rende un vero e proprio bosco. L ’intento è quello di creare un collegamento che prende il via dalla quota del canale e risale al castello con due momenti di sosta principali . Pensando al promontorio, si è articolato il progetto in due sistemi sospesi collegati da un terzo sistema all’interno della vegetazione : due pontili che seguono l’ andamento del canale, quasi paralleli , l’uno a valle e l’ altro in cima, collegati da un percorso che si addentra tra gli alberi quasi scomparendo, seguendo il declivio dolcemente. Il percorso prende il via da uno spazio pianeggiante sgombero da alberi , anticipato da alcuni passi perduti . Il primo pontile è costruito da una passerella in legno che si innalzerà dalla quota di partenza di circa 4 metri fino ad arrivare al primo momento di sosta. Il pontile in legno possiede due tipi di parapetti distinti: quello rivolto verso il terreno del declivio si presenta come una successione piena di lastre di corten, mentre nella parte verso il canale è studiato come un sistema più aperto come ad invitare lo sguardo in quella direzione. Arrivati nel punto di sosta, la passerella si dilata, permettendo al visitatore di fermarsi e di decidere se risalire subito al castello o deviare verso un padiglione. In tal caso è presente un sistema di discesa composto da gradoni in calcestruzzo, che apre la strada verso il padiglione ligneo di sosta, volutamente isolato e concepito come luogo più privato inserito nella natura. Ripartendo dalla prima piattaforma in quota, inizia la risalita all’interno del bosco, attraverso scale a gradoni più o meno ripidi che seguono l’ andamento del terreno. Alla conclusione di questo percorso nella vegetazione il secondo pontile, raggiungibile tramite un’ ultima scala che si alza al suo livello. Ci troviamo ora nel secondo punto di sosta, caratterizzato da una vasca d’ acqua a pianta rettangolare intorno alla quale i visitatori possono fermarsi. Il percorso riprende, rialzandosi dolcemente, arrivando all’ entrata del borgo, mantenendo un andamento parallelo al pontile sottostante e con le stesse caratteristiche. Esso termina con una piattaforma che si allarga dolcemente, individuando l’ arrivo e quindi l’ approdo al livello del castello.
Public landscape architectures: Milano Microspazi Breathe me ( 2011 )
03
In questo laboratorio di idee si è cercato di connettere tre spazi differenti del centro di Milano affinchè questi possano ricominciare a respirare ed evadere dal caos metropolitano. Il tema è connesso alla sfera naturale e alla foresta. La prima area ricalca il parco di Sant’ Agnese, vicino all’università Cattolica, nella quale una passerella delimita lo spazio e va a definire luoghi dedicati alla sosta, allo studio e al silenzio ; la seconda e la terza sono due passaggi , uno caratterizzato da una parete verde con delle aperture che mostrano degli stralci del giardino del museo archeologico retrostante e l’ altro possiede una rampa che si innalza conducendo all’ultima area e arrivando alla quota delle chiome degli alberi circostanti. La quarta area sopraelevata è adibita ad attività sportive, ove è presente anche una parete d’ arrampicata, e da quella zona si può godere di una vista privilegiata su alcuni resti romani adiacenti. I materiali utilizzati sono legno e vegetazione, materiali sostenibili che vogliono fungere da polmone per questa zona di Milano.
Uno spazio per l’uomo, un percorso per la città Alessandria : il museo virtuale della città reale ( 2010 )
04
Il progetto è situato nell’ area tra la stazione ferroviaria e Piazza Garibaldi ad Alessandria e si sviluppa in parte sotterraneamente e in parte superficialmente. Esso cerca di creare uno asse diretto tra la stazione e il quartiere universitario, lungo il quale sono stati posti diversi servizi per il cittadino. Dal piazzale antistante la stazione si può accedere attraverso un discesa puntuale, fornita di ascensore, al livello inferiore - 6. 00 m, dove si trova il parcheggio di 200 posti, raggiungibile dai veicoli attraverso una rampa. Usciti dal parcheggio, il percorso che conduce a Piazza Garibaldi è semi-porticato, riportando il fruitore alla luce. Da un lato del percorso troviamo dei terrazzamenti, verdi o in calcestruzzo, collegati tra loro da rampe, che conducono al livello 0. 00 m del giardino pubblico preesistente, integrandosi in esso. Dall’ altro lato della strada, vi sono uno spazio espositivo, un ristorante e un cinema, che comunicante direttamente con l’ esterno. Sulla parete esterna sono rappresentati su lastre di corten, prospetti di alcuni edifici significativi della città, raggruppati per piazze. Tutto questo si svolge sotto il livello stradale, in quanto nella parte superiore a questi locali è presente un passaggio carrabile a doppio senso di circolazione : non è stata interrotta la viabilità ma i veicoli possono circolare attorno a Piazza Garibaldi e le vie in precedenza accessibili. Abbandonando la zona del giardino pubblico, dopo un breve passaggio sotterraneo, si giunge ad un patio nel quale sono presenti sedute tra un alberatura sparsa, sul quale si affacciano botteghe e bar . Attraverso una risalita si accede a Piazza Garibaldi , e continuando in linea retta si viene affiancati da delle sedute che contengono al centro verde od acqua. Nella zona più interna della piazza è individuata una parte rivestita in legno che è legato ad un piano inclinato, lasciata libera per eventi e manifestazioni. Utilizzando la parte più alta del piano inclinato si accede ad una biblioteca comunale, situata a - 5. 00 m. Il fruitore è posto a contatto diretto con la luce naturale in quanto le sale sono distribuite attorno ad un patio centrale.
Parcheggio Terrazzamenti Biblioteca Via commerciale/espositiva
Area d’intervento
Punti di accesso
Funzioni ospitate
05
Progetto di ampliamento della Fondazione Peggy Guggenheim a Venezia ( 2011 )
Nell’ iter progettuale si è partiti da un concetto espositivo condizionante l’intero progetto : l’idea di un museo-macchina, di un meccanismo espositivo che fosse esposizione stessa. Inizialmente ci si rivolse dunque agli esempi di Piano per la Fondazione Vedova a Venezia con particolare attenzione al “meccanismo”. Si è perciò pensato al concetto delle torri sceniche. La verifica del progetto ha spostato gli assi espositivi da una primordiale unica galleria a spazi verticali dedicati all’ esposizione ed al confronto delle opere d’ arte. In un progetto dal simile contesto occorre sottolineare il rapporto di dialogo con l’ esistente urbano e del manufatto architettonico in questione. Lo studio della tipologia del palazzo veneziano e dell’ intorno sono state il parametro di verifica compositivo nel rafforzamento del concetto primario sopracitato. Nell’ atto pratico si è deciso di innestare il nostro edificio, inizialmente appoggiato al di sopra della fondazione con stacco, all’interno dell’ edificio esistente. Rivedendo l’ organizzazione degli interni del piano terra si è appunto potuto conferire una alta forza simbolica nonché espositiva alle nostre torri , che mano a mano acquisivano identità e dignità formale e funzionale. L ’ organizzazione tecnica e tecnologica del meccanismo diveniva ora più chiara grazie a questa voluta unicità degli spazi di queste “gallerie verticali” che permettevano di esporre opere d’arte a differenti quote, rendendo possibili rimandi , confronti fra artisti , correnti e tele. Le torri assumono una funzione portante primaria, sostenendo con un’intelaiatura di travi e mensole gli spazi posti al di sopra di essi. Le aperture vetrate delle torri per captare luce in punti specifici dell’ edificio e renderla indiretta e riflessa, vengono rivestite da una pannellatura in acciaio corten avente una studiata fresatura. Le torri non potevano che essere di un materiale che ne facesse risaltare la rigida funzione strutturale, le lame di calcestruzzo armato dialogano con i pannelli fresati in corten per formare quel complesso, ricco unicum dato dalla reinterpretazione di un contesto.
Cinisello Balsamo : un progetto di residenzialità per il centro come motore del rinnovamento urbano ( 2011 )
06
L ’ area progettuale è situata nel centro di Cinisello Balsamo, divisa da via Frova, uno degli assi principali. Gli edifici che compongono questo progetto hanno al loro interno una parte di residenze e una parte di funzioni compatibili. Quest’ ultime occupano i piani terra degli edifici che formano la corte, con affacci su via Frova e sulla piazza antistante il comune. Un altro polo pubblico è situato più a nord, su via Monte Ortigara, dove si crea una pizza che unisce i due piani terra commerciali. Ai piani superiori sono presenti residenze, che si affacciano in modo differente alle aree sottostanti. Si è voluto apportare delle aperture sul fronte di via Frova per non bloccare la vista della via principale, lasciando intravedere invece la corte che si crea al di là del complesso, una zona più protetta, semi privata, nella quale gli alloggi vengono raggiunti attraversi un sistema di ballatoi e intervallati da spazi di sosta formati da quelle bucature appena citate. Nella zona retrostante, abbiamo una fascia più verde, più privata, e le parti sottratte all’ edificio su strada vengono riacquisiti su questo lato, in quanto sono presenti elementi che si sporgono verso il verde. Nell’ edificio più a sud sono presenti un sistema di serre che permettono un notevole risparmio energetico. La fascia più verde continua fino alla seconda zona residenziale, concludendo in un momento più pubblico di funzioni compatibili. L ’ orientamento degli edifici permette per lo più un maggior soleggiamento alla zona giorno, cucina e soggiorno, che in molti casi son costituiti da un unico ambiante. Nei complessi sono presenti unità abitative che vanno dai 65 mq fino ai 95 mq, presenti all’ultimo piano delle ville urbane a nord, nel quale è presente solo una unità abitativa.
Mantova : nuove terme per la rinascita di Borgo San Giorgio ( 2013 )
07
Il progetto si colloca a Borgo San Giorgio, raggiungibile dal centro storico di Mantova grazie all’ omonimo ponte. Il fine progettuale è volto a creare una cittadella attrattiva per Mantova. Innanzitutto si è scelto di valorizzare gli assi che costituivano il borgo alla fine del ‘700: il primo è l’ asse principale di penetrazione che oggi costituisce l’ accesso a Mantova mentre il secondo ricalca la Strada del Forte, ancora presente, che collega il percorso principale alla Fossamana. Su queste direttrici si sviluppa un percorso pedonale, su diverse quote, definito dalla presenza di tre fulcri importanti , tre piazze di diversa natura e a quote differenti che scandiscono il passaggio. Il percorso si apre con la rocca di Sparafucile e la prima piazza, chiusa su 2 lati e aperta verso il parco. Al piano elevato vi è una terrazza che permette al visitatore di fruire della vista sul complesso e sul territorio circostante. Il primo asse vede una successione di corti commerciali che confluiscono poi nella seconda piazza, punto di snodo di percorsi , nella quale troviamo diverse attività : un hotel , un museo e un auditorium. Dalla seconda piazza comincia il percorso verso complesso natatorio e la palestra con i relativi campi . Questo percorso divide in due parti la struttura termale e la piscina, facendole apparire composte da due edifici differenti: la piscina è posta ad un livello maggiore mentre le terme discendono verso il lago sfruttando la pendenza del suolo. Le piscine in entrambi i casi si estendo verso l ’ esterno, e tentano in qualche modo, grazie anche alla ubicazione rispetto al sistema generale, ad avvicinarsi al canale della Fossamana. In questa zona vi è una terza piazza, decentrata rispetto al percorso, dalla quale si entra alle terme e, attraverso una rampa si accedere al ristorante sottostante. Il percoso prosegue attraversando questi edifici termali oltrepassando il canale, riscendendo verso il percorso più naturale che porta all’ antica lunetta difensiva dalla Fossamana.
workshop
00
Architettura dello sport : ipotesi di riforma della piscina Roberto Cozzi a Milano ( 2013 )
Tema del workshop è stata la risistemazione di parte del complesso della piscina Cozzi di Milano. Si è andato a riqualificare un ’ ala chiusa da tempo, riadibendola a spa andando a sistemare spogliatoi , vasche , percorso kneipp, e saune. Per definire questi spazi si è progettato un sistema di setti che vanno a definire la zona in modo molto libero, solo con alcuni segmenti fondamentali. Oltre a questi servizi si è voluto aggiungere una zona fitness con la possibilità di sistemare attrezzi. Per questo è stata studiata una struttura rialzata dal terreno e raggiungibile tramite una scala sottostante, attraverso un ascensore e anche grazie ad un passaggio all’ altezza del matroneo interno alla piscina. Un carattere particolare è dato alla zona soprastate la zona fitness: si è infatti pensato di renderla raggiungibile, anche attraverso ascensore, per farla divenire un solarium o all’ occorrenza una zona d’ incontro per piccoli eventi. La struttura estrena è sostenuta da una pilastratura molto particolare che permette di fruire dello spazio sottostante l’ edificio potendo appunto entrare nelle piscine all’ altezza del matroneo sopracitato. La volontà è stata quella di accostare alla piscina Cozzi uno spazio molto particolare che potesse caratterizzare anche lo stabile principale e valorizzare quel lato che ad oggi non è sfruttato.
concorsi
01
Concorso per la riqualificazione del Parco archeologico delle mura dionigiane. Siracusa di pietra. (2013)
02
“TRC - Tokyo replay centre” Archmedium. Student competitions MU ( 2013 )
GRAZIE PER L’ATTENZIONE