Martino Gardenghi
2019
Design del Prodotto Industriale Politecnico di Milano
Ciao, sono
MARTINO GARDENGHI
Chi sono:
Ho 23 anni, vivo a Legnano e studio Design del Prodotto Industriale presso il Politecnico di Milano. La passione per il disegno ha sempre fatto parte della mia vita sin da bambino: alle scuole elementari ho partecipato a vari concorsi e vinto quello per creare il logo della scuola. Ho poi intrapreso gli studi liceali presso il Liceo Artistico Paolo Candiani di Busto Arsizio, con indirizzo Scenografico. Dopo un’esperienza lavorativa di un anno nel campo della ristorazione, alla ricerca di un’autonomia economica ma non solo, ho sentito forte il bisogno di mettermi in gioco e incanalare la mia passione verso concrete possibilità di crescita professionale e umana. Il corso di Design del Prodotto Industriale mi ha fornito gli strumenti e gli stimoli per trasformare la mia passione in competenza e voglia di crescere. Continuo per diletto nel tempo libero ad eseguire piccoli lavori di grafica per volantini, brochure e roll-up per aziende del milanese e per amici musicisti. Credo con Munari che “non ci deve essere un’arte staccata dalla vita: cose belle da guardare e cose brutte da usare”, che sia compito di un bravo designer diffondere bellezza nella quotidianità .Perché gli oggetti non garantiscono la felicità ma ‘‘la bellezza che possono diffondere alimenta e rende plausibile la promessa di felicità alla quale tutti abbiamo bisogno di credere’’. Mi impegno dunque nella ricerca e nello studio affinché questa utopia si compia, trasformando la mia passione in professione.
martinogardenghi96@gmail.com martino_productdesigner +3917280112
SOFTWARE
INDICE
1.
Frullatore Kenwood Laboratorio di Fondamenti del Progetto 1° anno
2. 3.
Naos e EasyWalk Laboratorio di Metaprogetto 2° anno
4.
Rancilio Workshop interdisciplinare 3° anno
5.
Laboratorio di Sintesi Laboratorio ‘Design for Health’ 3° anno
6.
Elaborati personali
Marilù Laboratorio di Design del Prodotto Industriale 2° anno
01. ‘Frullatore Kenwood’ Laboratorio di ‘Fondamenti del Progetto’ Docenti: Laura Anselmi, Marina Parente
Sviluppato insieme a Elena Fagnani e Moira Legnani 8
ONE I S ES R SP
ESTETICA COERENTE CON IL BRAND (Kenwood)
Ergonomia e funzionalità
TEC NO L IA OG
E
STRATEGIA
Interfaccia e struttura
NUOVO FRULLATORE KENWOOD
RICOLLOCAMENTO COMPONENTI E INCASTRO
Aumento possibili fruitori dello strumento
INGOMBRO RIDOTTO AL TERMINE DELL’UTILIZZO
BIS O G N I
MOODBOARD
ESPERIENZA UTENTE LA NOSTRA ANALISI Abbiamo analizzato le varie fasi dell’impiego del prodotto in tutto il suo ciclo di utilizzo e grazie all’ausilio di questionari mirati e ad un’attenta analisi di mercato abbiamo individuato che il problema dello stoccaggio post-utilizzo non era preso in cosiderazione da parte dei principali brand. La maggior parte delle persone che non possiedono un frullatore infatti, pare non lo abbiano per motivi di spazio.
STOCCAGGIO
UTILIZZO
VERSAMENTO CONTENUTO
STOCCAGGIO
LAVAGGIO
SKETCHES DI PRODOTTO
MATERIALI DESCRIZIONE PRODOTTO Questo frullatore è stato sviluppato in team durante il laboratorio del primo anno di progetto. Ci è stato assegnato il compito di analizzare e scomporre un oggetto di uso domestico e abbiamo scelto il frullatore perchè è uno strumento dalla forma iconica che si presenta come un oggetto comune, esteticamente poco difforme tra i vari brand in commercio. Il modello di frullatore che abbiamo analizzato è quello della Kenwood modello A-160. Il nostro approccio al design è stato quello di individuare le varie problematiche che poteva incontrare l’utilizzatore di questo strumento nella quotidianità.
PVC PP
PYREX ABS
ALLUMINO PVC
LA PROPOSTA LA NOSTRA SOLUZIONE La nostra soluzione ha previsto la possibilità, dopo l’utilizzo, di scomporre il frullatore in parti impilabili, riducendo del 40% il volume totale del prodotto intero. I vantaggi di questa proposta riguardano non solo lo stoccaggio ma anche la pulizia, permettendo di lavare i singoli componenti in modo semplice, ponendo comunque sempre la massima attenzione all’igiene. Il frullatore così progettato quindi, diventa uno strumento che può soddisfare l’utente che cerca praticità di utilizzo, di stoccaggio e di lavaggio, rendendolo così oggetto di uso quotidiano.
RENDERING IN CONTESTO
02. ‘Naos’ e ‘Easywalk’ Laboratorio di ‘Metaprogetto’ Docenti: Giuliano Simonelli, Venanzio Arquilla, Davide Genco, Fabio Guaricci Eseguito insieme a Fabio Natale e Nicola Pelamatti
LABORATORIO DI METAPROGETTO CASA SEBASTIANO Nel corso del secondo anno con il Laboratorio di ‘Metaprogetto’ abbiamo affrontanto la tematica del design di ausilio per bambini che soffrono di ‘‘DSA’’ ossia il Disturbo dello Spettro Autistico, progettando dispositivi di sostegno, supporto e aiuto ai malati. Questa è una patologia che colpisce circa 5 persone su 10.000 ed esiste in diverse forme o stadi. Abbiamo collaborato con una struttura che si occupa di riabilitare, educare e di integrare questi bambini attraverso stanze sensoriali ed altre attività terapeutiche. Questa struttura si chiama ‘Casa Sebastiano’ e si trova a Coredo in Trentino Alto Adige.
OPPORTUNITÁ PROGETTUALI PI E TE RA
-Terapia cognitivo-comportamentale
-Oggetti modificati
NA
-Terapia Farmacologica
-Giochi didattici
ER DIA I P TI TT UO GE A Q OG NZ TE
SIS
AS
-Parent Training
-Strumenti medicali
-Interventi a domicilio -Training per l’inclusione sociale -Strutture ricettive -Stanze sensoriali -Punti di gioco dedicati
SERVIZI
NAOS
EASYWALK
PROGETTI Le principali forme di trattamento per affrontare la DSA attualmente sono eseguite all’interno di stanze sensoriali presenti nella struttura ‘Casa Sebastiano’ ma poco diffuse sul territorio nazionale; vi sono inoltre diverse associazioni che si occupano di fare percorsi idroterapici e attività ludico-didattiche all’interno di piscine. Il nostro primo progetto è partito dall’idea di unire la sensorialità motoria ai benefici dell’idroterapia, combinando i due percorsi riabilitativi già ampliamente sperimentati in un unico momento ludico-terapeutico. Il secondo si è sviluppato invece sull’esigenza di agevolare i bambini nell’affrontare il problema della ‘camminata in punta di piedi’, rendendo loro così più agevole il movimento e il gioco.
NAOS
SCARPE EASYWALK
Naos è il progetto di una stella marina galleggiante di grandi dimensioni pensato come un gioco didattico da utilizzarsi in piscina, adatto a bambini fino ai 10 anni di età. La sua forma pentalobata è pensata per far interagire fino a un massimo di tre bambini contemporaneamente, sempre con l’attenta supervisione di un istruttore che coordinerà le attività e vigilerà sull’incolumità degli utilizzatori. Sulle sue punte sono presenti diversi supporti in grado di stimolare i sensi e l’attenzione dei bambini in un’ambiente neurotonico e rassicurante.
EasyWalk è il progetto di scarpe pensate per bambini con problemi di appoggio plantare. Hanno una tomaia in polimero con fasce in gomma e suola semi rigida in ‘foam’, materiale che conserva la memoria di forma e permette al piede del bambino di rimanere nella posizione corretta, esercitando una resistenza elastica nei punti in cui il piede tende a fare il movimento scorretto. L’estetica accattivante ha voluto rendere il prodotto piacevole per i bambini a cui è destinato sia per forma che per varietà di colore..
PROGETTI NAOS
EASYWALK
ONE I S ES R SP
COMPONENTE LUDICA
TEC NO L Giochi didattici abilità sviluppo cognitivo/ comportamentale
IA OG
E
STRATEGIA
MATERIALE FLUTTUANTE E STRUTTURA STABILE
NAOS Stimolo per l’utente a ripetere l’attività
Possibilità di usufruirne in gruppo
STRUMENTO PER SVOLGERE ATTIVITÁ TERAPEUTICA IN ACQUA
BIS O G N I
ONE I S ES R SP
TEC NO L
ESTETICA IN LINEA CON LE MODERNE SNEAKERS
IA OG
E
STRATEGIA
Materiali leggeri,possibilità inserire soletta ortopedica
RINFORZI ORTOPEDICI IN GOMMA
SCARPE BAMBINO EASYWALK
Estetica differente dalle normali calzature ortopediche
Correggere la camminata in punta di piedi
FACILITÁ NELL’INDOSSARLE FAVORIRE LA CORRETTA POSTURA DURANTE LA CAMMINATA
BIS O G N I
NAOS
L’aspetto didattico del progetto è fondamentale in quanto il prodotto è mirato a migliorare l’ambito cognitivo-comportamentale del bambino attraverso la precisione nello svoglere le attività che il gioco richiede.
L’aspetto ludico del progetto si manifesta nel far sì che l’interesse dell’utente non diminuisca subito dopo l’uso. È importante che il gioco risulti stimolante in modo tale da invogliare a ripetere l’attività senza annoiare il bambino.
L’aspetto del raggiungimento degli obiettivi, che ha una forte valenza terapeutica, deve esser percepibile anche da parte del bambino, in modo da rendere la terapia efficace sotto tutti gli aspetti.
MATERIALI ‘NAOS’ LA STELLA I materiali sono pensati per garantire la stabilitĂ della struttura galleggiante che deve essere in grado di sopportare fino a 90 kg senza ribaltarsi, indicativamente il peso medio di 3 bambini/utenti.
MODELLO ED ESPOSIZIONE
SCARPE EASYWALK PROBLEMA, SOLUZIONE, INCLUSIONE
Problema Circa il 30% dei soggetti autistici cammina sulle punte dei piedi (il cosidetto ‘Toe walking’ o ‘Tip-toe behaviour’), e questo tipico comportamento probabilmente ha una correlazione con i disturbi della sfera sensoriale. Si tratta di una disfunzione sensoriale in cui il sistema nervoso centrale non è in grado di filtrare le stimolazioni periferiche (in questo caso di tipo propriocettivo), che risultano fastidiose.
Soluzione ortopedica Stare sulle punte riduce la superficie di appoggio e quindi l’intensità sensoriale, diventando un modo di difesa involontario messo in atto dal cervello del bambino; se questa superficie è morbida, il comportamento si riduce notevolmente. Da qui il progetto di una soluzione tecnologica da applicare alla calzatura.
Rapporti sociali Camminare in modo confortevole e senza disagio migliora sicuramente la vita dei bambini autistici rendendo i loro movimenti armonici e tali da favorire le relazioni sociali con i coetanei e con gli adulti di riferimento.
MATERIALI
STRUTTURA La scarpa è assemblata con una suola in ‘Foam’ per garantire un appoggio morbido, con la tomaia in poliestere è rinforzata con un’armatura in gomma, che permette il mantenimento del piede in posizione corretta e garantisce una postura adeguata e un movimento agile.
MATERIALI Suola: in EVA (Etilene Vinil Acetato), garantisce forte elasticità ed elevata morbidezza oltre che aderenza al suolo. Tomaia: in Poliestere per garantire solidità tenacità e buona resistenza all’usura. Rinforzi: in gomma per garantire il contenimento senza costrizione.
COLORI
03. ‘Marilù’ Laboratorio di ‘Design del Prodotto Industriale’ Docenti: Matteo Oreste Ingaramo, Lucia Rampino, Sergio Antonio Salvi Eseguito insieme a Federico Ayres da Motta, Nicola Pelamatti e Beatrice Rossi
LABORATORIO DI PROGETTO MARILU’ Nel corso del secondo anno, durante il Laboratorio di Design del Prodotto, abbiamo lavorato sulla categoria degli oggetti per la pulizia di superfici. La nostra sfida progettuale è stata quella di creare un aspiratore da tavolo (table vacuum) che avesse delle caratteristiche funzionali diverse rispetto ai suoi competitors. Il nostro obiettivo non era quello di creare un ulteriore elettrodomestico mutlifunzione perfettibile nelle azioni per il quale è stato progettato, ma di creare un prodotto monofunzione efficiente e performante, di semplice e rapido utilizzo.
IONE S S RE P S
TEC NO L IA OG
E
STRATEGIA
Ergonomia e funzionalità
ESTETICA RETRÓ ANNI ‘50
IGIENIZZAZIONE CON ACQUA AD ALTA TEMPERATURA
MARILÙ Autonomia e potenza
Tecnologia esistente riadattata
PULIZIA PROFONDA DI SUPERFICI PIANE E AGEVOLE UTILIZZO
BIS O G N I
RICERCA E SVILUPPO OBIETTIVI PROGETTUALI Ci è stato dato come vincolo quello di inserire il prodotto all’interno di un contesto stilistico da noi scelto; noi abbiamo individuato quello degli ANNI ‘50. Dopo aver analizzato ciò che il mondo attuale offre per quanto riguarda la categoria scelta, abbiamo deciso di progettare un unico elettrodomestico in grado di aspirare e lavare contemporaneamente una superficie, grazie ad una tecnologia all’avanguardia nel campo dell’aspirazione unita a quella del lavaggio con detetrgente e acqua calda capaci di igienizzare piccole aree piane di uso quotidiano.
DIMENSIONI PRODOTTO Dimensioni oggetto completo
151
244 X 151 X 163
31,5
244
STORYBOARD UTILIZZO
1_Alzare il manico
2_Sollevare
3_Rimuovere il tappo anteriore
4_Riempire il serbatoio
STORYBOARD UTILIZZO
5_Selezionare una funzione
6_Passare sul piano
7_Rimuovere il tappo posteriore
8_Svuotare il serbatoio
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
1_Rimozione del panno
2_Rimozione del rullo
3_Sostituzione delle setole
INDICATORI LED SEGNALAZIONE LED Abbiamo previsto sulla parte superiore della scocca la presenza di un sistema LED per segnalare all’utente lo stato della carica o l’entrata in funzione o meno del dispositivo.
BLU: in carica
ROSSO: carica completa
MATERIALI
COMPONENTI INTERNE
COLORI
04. ‘Workshop Rancilio Group’ Prof.ssa Raffaella Mangiarotti Eseguito insieme a Valerio Celozzi e Lorenzo Vaghi
WORKSHOP RANCILIO GROUP WORKSHOP Alla fine del terzo anno accademico ho avuto modo di collaborare, durante la settimana di Workshop, con il brand di macchine da caffè professionali ‘Rancilio Group’, che ha sede a Parabiago. Si tratta di un’azienda di grande tradizione e prestigio che produce macchine per caffè professionali all’avanguardia per tecnologia e design, attiva dal 1927 lavora con passione per salvaguardare e diffondere la cultura dell’espresso italiano nel mondo.
SVILUPPO DEL PROGETTO SVILUPPO Il progetto è stato sviluppato partendo da un benchmark sui competitors e dalle tecnologie in uso attualmente nell’ambito delle macchine professionali da bar. Trattandosi di macchinari già molto efficienti, abbiamo deciso di intervenire relativamente all’interfaccia delle macchine, cercando di innovarla per quanto riguarda la comunicazione macchina-operatore. Infatti Rancilio possiede importanti contratti di fornitura con la grande distribuzione dei fast food e di grandi catene di caffetterie; analizzando le criticità che il caffettiere può incontrare all’interno di determinati momenti della giornata, abbiamo deciso di rendere più proficuo ed efficiente il processo di comunicazione .
IONE S S RE P S
CAPACITÁ BARMAN
TEC NO L IA OG
E
STRATEGIA
Comunicazione uomo-macchina
INTERFACCIA SMART GESTIONALE
Gestione grandi flussi di persone
AUTOMATIZZAZIONE PROCESSO
Gestione ordinazioni
VELOCITÁ SERVIZIO E QUALITÁ
B I S O G NI
MOODBOARD
INTERFACCIA MACCHINA
INTERFACCIA DISPLAY
INTERFACCIA PULSANTIERA
INTERFACCIA MACINADOSATORE
CONFRONTO MACCHINA
CONFRONTO MACINADOSATORE
ESPERIENZA UTENTE
ESPERIENZA OPERATORE
1. Si seleziona l’ordine sulla macchina
2. Viene indicato il colore della miscela necessaria sul corpo macchina
3. Il portafiltro viene inserito nell’apposito macinadosatore
4. La dose viene macinata e distribuita
5. Il caffè nel portafiltro viene pressato e questo viene inserito nella macchina
6. Il macinadosatore si adatta all’andamento della pressione regolando la granulometria
05.
‘Rotels’ Laboratorio di Sintesi Finale P3 Docenti: Giuseppe Andreoni, Chiara Bertarelli, Lorenzo Palmeri, Paolo Perego, Carlo Emilio Standoli
LABORATORIO DI SINTESI APPROCCIO AL PROGETTO Durante il terzo anno ho frequentato il laboratorio di ‘Sintesi finale’, nel quale ho approcciato la tematica del ‘Design for Health’. Ho lavorato al progetto attraverso un’approfondita ricerca riguardo alle carenze delle apparecchiature e dei sistemi medicali relativamente all handicap fisico, soprattutto nella parte povera del mondo dove lo svantaggio della mobilità non ha sostegno sociale adeguato alle necessità individuali. Non volendo affrontare tematiche troppo metaprogettuali e astratte ho deciso di concentrarmi su un singolo supporto fisico e concreto e di immaginare il mio progetto per un’ organizzazione no-profit; così la mia scelta si è indirizzata sull’organizzazione - Free Wheelchair Mission-. Questa è una ‘ONG’ no-profit che si occupa di produrre sedie a rotelle per quei paesi del terzo mondo dove non esistono i mezzi economici per fornirle a tutti i disabili.
SVILUPPO DEL PROGETTO Fondamentale nella parte di sviluppo del progetto è stata la ricerca effettuata sui competitors, sulle tecnologie e sui concept che esistono per quanto riguarda gli ausilii per la mobilità. Sopratutto a livello di materiali e tecnologie di lavorazione si stanno facendo progressi importanti relativamente alla leggerezza e alla portabilità. Il problema rimane economico: normalmente il prezzo per una carrozzina super-leggera in titanio oscilla tra i 1500 e i 4000 euro. L’organizzazione per cui ho progettato l’ausilio si vanta di produrre sedie a rotelle con 90 dollari. Finora l’associazione ha prodotto tre generazioni di dispositivi per la mobiltà che si differenziano tra loro per struttura e durabilità, tutte con difetti di varia natura (peso eccessivo, ingombro, inadatte a terreni sconnessi e inadeguate a movimenti autonomi dell’utente). Partendo da qui ho progettato una sedia con caratteristiche di leggerezza, resistenza, capacità di percorrere terreni accidentati, semplicità di riparazione e manutenzione e autonomia nell’uso.
RIFERIMENTI PROGETTUALI BISOGNO
1° Generazione Free Wheelchai Mission
Basketball Wheelchair
Küschall KSL in Titanio
Lifestyle Electric Wheelchair
ESPRESSIONE
TECNOLOGIA
Benjamin Hubert's 3D Printed Wheelchair
CICLO DI VITA DEL PRODOTTO
Montaggio e smontaggio ruote
Montaggio struttura
Regolazione in base alle proprie caratteristiche
MO
NT
AG GI O
Usura pezzi piĂš sollecitati
UTILIZ ZO
M ANU
TEN ZI O
N
E
Reperire pezzi di ricambio standard
Sostituzioni parti usurate
Utilizzo Outdoor
Utilizzo indoor
70cm
70cm
OBIETTIVI PROGETTUALI
DIMENSIONI Importanti accorgimenti sono stati fatti per quanto riguarda le dimensioni compatte che la sedia a rotelle deve possedere per muoversi comodamente all’interno dell’ambiente domestico oltre che sulle strade urbane anche dissestate
PROBLEMI DA AFFRONTARE • Budget contenuto (materiali da utilizzare/ processi/packaging/ assemblaggio) • Norme esistenti sugli ausilii per la mobilità (creazione di un ausilio che non rischi di danneggiare l’utente) • Contesto d’uso (nei paesi del terzo mondo la percentuale di strade asfaltate è molto bassa, quindi è necessario uno strumento che riesca ad affrontare strade in terra battuta con facilità) • Coerenza con i prodotti che sono stati sviluppati dalla ONG fino ad oggi (creazione di un prodotto che rispecchi i caratteri estetico formali dell’azienda)
MATERIALI MATERIALI I materiali scelti sono stati selezionati in base alle loro capacitĂ meccaniche, alla facilitĂ di lavorazione e al loro costo contenuto. I componenti come le ruote (anteriori e posteriori), le manopole, la sospensione, i tappi per i tubi e i vari giunti si trovano facilmente nei mercati di tutto il mondo. Elementi come il telaio in acciaio o i parafanghi in alluminio provengono da lavorazioni di piegatura e saldatura economiche ma strutturalmente resistenti.
CARATTERISTICHE PRODOTTO Leggerezza Il telaio assemblato pesa meno di 10kg per un peso compessivo stimato di 14 kg con le ruote e gli accessori.
Praticità
Robustezza
Grazie allo sgancio rapido delle ruote è possibile salire sui mezzi pubblici e minimizzare l’ingombro a bordo. Lo schienale permette alle spalle di lavorare liberamente.
Il telaio è sia saldato sia tenuto insieme da giunti in acciaio che permettono un’ottima stabilità strutturale, le ruote hanno una campanatura di 2 gradi per garantire la stabilità su diversi terreni
Componentistica standard
Personalizzabile
I pezzi da cui è composta sono di misure standard e faclimente sostituibili. Il tutto arriva inscatolato e si riesce a montare in meno un’ora circa con il solo ausilio di due brugole.
Grazie ai giunti è possibile alzare e abbassare la pedana poggiapiedi ed è possibile regolare l’altezza e l’inclinazione della seduta attraverso la sospensione.
06. ‘Elaborati personali’
BIBLIOGRAFIA • Alberto Brassi- Design. Progettare gli oggetti quotidiani; Ed. Il Mulino • Andrea Branzi- Introduzione al design italiano; Ed. Baldini&Castoldi • Bruno Munari- Fantasia; Ed. Laterza • Bruno Munari- Da cosa nasce cosa; Ed. Laterza • Bruno Munari- Arte come mestiere; Ed. Laterza • Bruno Munari- Pensare confonde le idee; Ed. Corraini • Donald Norman- La caffettiera del masochista; Ed. Giunti Editore • Riccardo Falcinelli- Critica portatile al visual design; Ed. Einaudi • Riccardo Falcinelli- Cromorama; Ed. Einaudi • Enzo Mari- Progetto e passione; Ed Bollati Boringhieri
RINGRAZIAMENTI Prima di tutto vorrei ringraziare i colleghi che ho incontrato durante il mio percorso di studi con i quali ho condiviso una fantastica collaborazione. Un ringaziamento partiocolare va a tutti i docenti che ho conosciuto nel mio percorso di studi e infine vorrei ringraziare i miei genitori per il loro sostegno. Per ultimi ma non meno importanti vorrei ringraziare i miei amici che mi hanno accompagnato con allegria anche nei momenti piĂš faticosi.