Martino_pezzolla

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MARTINO

PEZZOLLA 10 febbraio 1991, Taranto

Dottore in architettura

PORTFOLIO

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STRIP HOUSE

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CIABÒT

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HORSE HOUSE

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MAISON EN CORTEN

CONTATTI C.so Ferrucci, 104 Torino (TO) +39 320 35 24 421 pezzollam@gmail.com https://it.linkedin.com/in/martino-pezzolla-354199a3 https://it.linkedin.com/in/martino-pezzolla-354199a3 martino-pezzolla https://it.linkedin.com/in/martino-pezzolla-354199a3

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NO BARRIERS

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GRAZIA’S GREENHOUSE

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120 HOURS


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STRIP HOUSE Luogo / TORINO, ITALIA Anno / 2014 Descrizione / Progettazione Tiny house Corso / Abitare Sociale Sostenibile ( Prof. Matteo Robiglio) Progetto individuale La forma del lotto (15m x 4,5m) è stata rilevante nelle scelte progettuali, in termini di distribuzione, illuminazione e impianti. Concepita come casa-bottega, ospita al piano terra un’attività commerciale. Il primo piano è la vita della casa, senza distribuzione orizzontale, il soggiorno è diviso alla cucina con una differenza di altezza dei solai. I piani superiori ospitano le stanze da letto e i servizi igienici. Ogni piano possiede uno spazio attività, che permette di vivere ogni piano in maniera differente. La geometria semplice delle facciate e la serra solare a doppia altezza esposta a sud garantiscono una minore dispersione di calore nei mesi invernali e una migliore illuminazione.


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CIABÒT Luogo / Camerana (CN), ITALIA Anno / 2015 Descrizione / Rifunzionalizzazione di un ciabòt in Alta Langa Corso / Oggetto di tesi di laura: ”Linee guida al recupero dei ciabòt in Alta Langa” Team / Martino Pezzolla / Manuel Piscioneri / Andrea Ottaviani L’intervento di recupero illustrato proviene dal mio percorso di tesi “Linee guide al recupero dei ciabòt in Alta Langa”. Si propone di donare una nuova vita a un edificio caratterizzato da un forte valore storico e da un carattere popolare. Immerso nel contesto naturale dell’Alta langa, tra le colline ridisegnate dai terrazzamenti, il ciabòt diventa un piccolo rifugio in cui è richiesta uno spirito di adattamento da parte del fruitore; l’edificio è off the grid, raccoglie l’acqua piovana per usi domestici, è dotata di una stufa per riscaldarsi e cucinare e di un compost-toilet. L’ampliamento leggero è costruito con materiali locali (pietra di langa e legno di castagno), e costruito rispettando le tecniche costruttive tradizionali. Un esperimento che rivela il potenziale dei ciabòt e dimostra la realistica possibilità di attuare una rifunzionalizzazione con costi contenuti.

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HORSE HOUSE Luogo / Piancavallo (PO), ITALIA Anno / 2014 Descrizione / Progettazione di un maneggio in montagna Corso / Architettura e forma strutturale (prof. Stefano Pujatti) Team / Martino Pezzolla / Manuel Piscioneri / Andrea Ottaviani / Massimo Oricchio Il progetto è una composizione logica degli spazi necessari a un maneggio. La forma spigolosa degli elementi richiama le cime appuntite delle montagne che avvolgono il complesso. Lo spazio coperto e quello scoperto sono continui grazie alla scelta di utilizzare un “hangar door”, che permette la connessione senza l’utilizzo di pilastri o guide che ostacolerebbero la corsa dei cavalli. I percorsi sono stati pensati per evitare che cavalli e umani si incrociassero. La struttura, imponente, caratterizza l’architettura del progetto. grandi travi sostengono un aggetto di 30 m.

connettere i grandi spazi

donare organicità al sistema

casolare esistente clubhouse spazio coperto deposito fieno 30x40m tondino box selleria lavaggio spazio copero 40x60m

predisposizione centrale dei servizi


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LA MAISON CORTEN Luogo / TORINO, ITALIA Anno / 2013 Descrizione / Ristrutturazione edificio residenziale Stato / Realizzato Team / Martino Pezzolla / Andrea Ottaviani / Carmela Piccoli Il progetto di ristrutturazione si propone di dare una nuova veste a questo edificio situato in un quartiere a nord di Torino. Una casa-bottega che ospita al piano terra un caffè letterario e ai piani superiori due appartamenti. La linea di gronda è stata innalzata, con l’utilizzo di una struttura in crosslam, per ottenere uno spazio più adeguato al secondo piano. La nuova pelle in corten dona un carattere moderno e originale all’edificio. Le aperture quando possibile sono stare rispettate e i balconi sono stati avvolti da cubi ricoperti in corten che all’interno creano spazi di relax. La terrazza dona una piacevole vista sulla nuova piazza del quartiere, ed è pensate per ospitare un angolo di verde.


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NO BARRIERS Luogo / TORINO, ITALIA Anno / 2015 Descrizione / Riqualificazione area marginale urbana Stato / Realizzato Team / Martino Pezzolla / Beatrice Gamba La progettazione collaborativa, l’autocostruzione e l’auto-gestione di spazi aperti, pubblici, marginali, per farli diventare luoghi collettivi da usare e condividere. Questa è stata la strategia progettuale per attuare una trasformazione funzionale con costi molto contenuti. Un percorso leggero attraversa l’intera area incoraggiando l’entrata, una deviazione della diagonale invita a cambiare direzione e fermarsi ad ammirare uno dei 13 murales dell’artista Millo che caratterizzano il quartiere di Barriera di Milano. Il punto centrale della diagonale sarà la sosta di una bici-ristorante che distribuirà cibo e bevande. Le barriere di acciaio che delimitano l’area sono state il concept del progetto per la creazione delle sedute: le panchine e il tavolo-scacchiera sono stati realizzati con elementi tubolari tagliati e saldati derivanti da vecchie barriere che il comune non utilizzava più.

LE BARRIERE COME OPPORTUNITÅ, NON COME OSTACOLO!


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GRAZIA’S GREENHOUSE Luogo / Cisternino (BR), ITALIA Anno / 2016 Descrizione / Realizzazione di una limonaia / tepidario Stato / Realizzato Progetto individuale Il “riutilizzo dei materiali” è stato Il tema che ha accompagnato il progetto sin dall’inizio: sono stati utilizzati vecchi tubi innocenti per la struttura, infissi di un rudere di un trullo per gli sportelli di areazione, vecchie travi di legno per il pavimento. La serra proteggerà le piante durante i mesi invernali, garantendo condizioni di vita favorevoli alla loro crescita. La fascia superiore, dotata di sportelli apribili, permette un’adeguata areazione del locale, lasciando fuoriuscire il calore in eccesso.


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REFUGE SENSORIEL Luogo / ovunque Anno / 2016 Descrizione / Concorso 120 hours Team / Martino Pezzolla / Massimo Oricchio / Manuel Piscioneri / Manon Capra De-rationalizing the design process, what worth should we give to emotion? A space designed purely for living, without activities. A long transitional space separating a “rassemblement “ (gathering) on one side, “ isolement ” (isolation) on the other. From an outside perspective, I see how the earth gives solidity to the structure. Familiar voices and the warmth of a fireplace greet me in the doorway. I feel safe. Curiosity pushes me to climb towards the light and the silence. Boundaries begin to dissipate. I feel the wind. The space around me belongs to me, and only a flow of water marks its limits. I have returned to the womb. I see everything, but nobody sees me. I feel safe. I am fine. I can get back down. Such an emotional journey cannot co-exist with a housing program. The site, at the contrary, doesn't de-naturalise this model, provided that the intimate zone is higher than the context. The physical and material aspect depends on the site.


GRAZIE PER L’ATTENZIONE

C.so Ferrucci, 104 Torino (TO) +39 320 35 24 421 pezzollam@gmail.com https://it.linkedin.com/in/martino-pez-


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