DITALS I LIVELLO
Sezione B - Analisi e sfruttamento didattico di un testo
DITALS I LIVELLO 25 ottobre 2010 nome_________________cognome___________________ Profilo: “Insegnamento dell’italiano a bambini” Sezione B - Analisi e sfruttamento didattico di un testo Tempo: 1 ora e 30 minuti
B1) ANALISI Analizzi il testo che Le abbiamo fornito (tratto da: www.lamaestravisaluta2.blogspot.com) e completi la scheda seguente in base ai parametri indicati nella colonna a sinistra. PARAMETRI
ANALISI
COMPLESSITÀ LINGUISTICA
Valuti brevemente il testo in base a: - varietà sociolinguistiche presenti (italiano standard, italiani regionali, registri formali e informali ecc.) - lessico (lingua comune, linguaggi specialistici, italiano colloquiale, gerghi ecc.) - struttura sintattica (frasi lunghe con diverse subordinate, negazione multipla, ambiguità di scopo ecc.) Motivi la sua valutazione con alcuni esempi.
TIPOLOGIA TESTUALE
Selezioni il tipo testuale prevalente e il genere testuale a cui appartiene il testo presentato
1. TIPO Narrativo
Descrittivo
Regolativo 2. GENERE Romanzo Canzone Immagine Lettera Annuncio Istruzioni
Argomentativo
Espositivo
Testo giornalistico Fumetto Diario Pubblicità Messaggio Filastrocca
Poesia Racconto Lezione Ricetta Favola
Altro: ………………………………………………………….…..….. STRUTTURA DEL DISCORSO
Valuti brevemente il testo in base a: - linearità e chiarezza del discorso - coerenza e coesione testuale - organizzazione del ragionamento Motivi la sua valutazione con alcuni esempi.
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B2) CONTESTO DI APPRENDIMENTO
Facendo riferimento al testo analizzato al punto B1 indichi i destinatari e lo specifico contesto di apprendimento nel quale utilizzare l’attività che intende costruire al punto B3. ETÀ DEI DESTINATARI LIVELLO DI COMPETENZA LINGUISTICA DEI DESTINATARI CONTESTO DI APPRENDIMENTO
Qui di seguito indichiamo alcune coordinate per la scelta del contesto (uno soltanto) di apprendimento: in Italia o all'estero / all'interno dell'orario scolastico o in laboratori ad hoc / in corsi intensivi o in incontri brevi e distanziati / in corsi strutturati in classi chiuse o in corsi "aperti" con fluttuazione di studenti / corsi di grammatica, corsi di conversazione, …/ altro … RILEVANZA PER L’APPRENDENTE
Indichi perché la tipologia di testo proposta è adeguata al tipo di destinatario da lei individuato.
B3) SFRUTTAMENTO DIDATTICO
Sempre tenendo presente il tipo di destinatario e il contesto didattico da Lei individuati nel punto B2, osservi di nuovo il testo analizzato e costruisca un’attività (una soltanto), da realizzare utilizzando la scheda di lavoro. B3 a) COORDINATE DI RIFERIMENTO Partendo dall’indicazione già inserita nella seguente tabella, indichi Lei gli altri due parametri sulla base dei quali elaborerà l’attività da presentare al punto B3c. FASE DELL’UNITÀ ABILITÀ E /O COMPETENZA LINGUISTICA, SOCIOLINGUISTICA O PRAGMATICA DA SVILUPPARE
Comprensione scritta
TECNICA DIDATTICA
B3 b) DESCRIZIONE DELLO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITÀ Indichi schematicamente il modo in cui proporrebbe l’attività da progettare (eventuale preparazione dell’attività proposta, tempi di svolgimento, modalità di esecuzione dell’attività…).
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B3 c) REALIZZAZIONE Sulla base delle coordinate di riferimento indicate al punto B3a costruisca un’attività didattica. L’attività deve essere realizzata nella seguente scheda di lavoro, che deve comprendere le seguenti due parti: le istruzioni per lo svolgimento del compito, da costruire come se l’attività dovesse essere inserita in un manuale per l’apprendimento dell’italiano; l’attività vera e propria, completa di eventuali immagini, tabelle o altro. ISTRUZIONI:
ATTIVITÀ:
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LO STAMBECCO Capace di arrampicarsi su pendii ripidissimi e di scendere con sicurezza lungo le pareti rocciose a strapiombo, Io stambecco è uno dei più tipici mammiferi di montagna. ln ltalia vive lo stambecco alpino, che abita generalmente a una quota compresa fra i 2000 e i 3000 metri, nutrendosi di erbe e soprattutto, in inverno e in primavera, di muschio, foglie e germogli di cespugli e giovani alberi. Le sue caratteristiche corna "a scimitarra" crescono per tutta la vita, nei maschi molto più che nelle femmine. Gli stambecchi sono sempre stati prede molto ambite dai cacciatori. Oltre a fornire carne molto gustosa, infatti, questi animali in passato erano creduti miracolosi e molte parti del loro corpo venivano usate come medicine o portafortuna. E cosi, con la diffusione delle armi da fuoco, gli stambecchi alpini sono stati sterminati. Nel 1800 sulle Alpi ne rimanevano appena un centinaio. Nel 1821, però, Giuseppe Delapierre, un ispettore forestale della Val d'Aosta, appassionato di alpinismo e ammiratore degli stambecchi, riuscì a ottenere una legge che proteggeva questi animali: solo ai membri della famiglia reale era consentita la caccia allo stambecco. Nel 1856, inoltre, sul Gran Paradiso, dove abitavano i pochi stambecchi rimasti, fu addirittura istituita una riserva reale di caccia: una bella fortuna per gli stambecchi alpini. E la fortuna continuò dopo il 1922, anno in cui nella zona della riserva reale è stato istituito il Parco Nazionale del Gran Paradiso, dove oggi esistono diverse migliaia di stambecchi. Proprio dal Gran Paradiso, durante il secolo scorso, sono stati presi alcuni stambecchi per ripopolare altre montagne dove questo animale si era estinto da tempo; e da queste montagne gli stambecchi si sono portati in altre ancora. Così oggi ci sono stambecchi in altre zone d'Italia e in diversi Paesi europei, tra i quali la Svizzera, l'Austria e la Francia
(Da "Quaderno di Educazione Ambientale", n 28, a cura di V. Consoli, Ministero dell'Ambiente, Servizio Conservazione della Natura, in www.lamaestravisaluta2.blogspot.com) .
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