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Ottobre 2010

Azione Cattolica di Cesena-Sarsina Numero 45 Ottobre 2010

Proposta AC lascia e raddoppia Ernesto Diaco

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roposta AC lascia e raddoppia. Lascia (solo in parte) la carta stampata e raddoppia la sua presenza, proponendosi con nuovi e più frequenti contenuti sul sito internet dell’Azione Cattolica diocesana (www.cliccaci.org), da visitare e rilanciare. È un “Proposta AC” interattivo e dinamico quello che si appresta a solcare le onde degli oceani informatici, disegnando nuove rotte per i navigatori del web. È significativo che l’annuncio arrivi all’indomani della diffusione del tema scelto da Benedetto XVI per la prossima Giornata mondiale delle comunicazioni: «Verità, annuncio e autenticità di vita nell’era digitale». Sempre più, infatti, l’ambiente tecnologico è diventato parte delle nostre esistenze, una strada in cui quotidianamente scendiamo per incontrare ed essere raggiunti, conoscere e raccontarci. Essere “testimoni digitali” non è una cosa in più che ci viene chiesta, dunque, ma significa vivere con sapienza

Patrizia D’Intino

L

’aumento delle tariffe postali per la spedizione della stampa in abbonamento ha imposto alla Presidenza diocesana di ridurre il numero delle uscite di Proposta AC. E’ una decisione presa non a cuor leggero, ma la responsabilità che sta alla base delle scelte dell’associazione in questa circostanza suggerisce un’attenzione particolare al nostro bilan-

evangelica la “connessione continua” in cui già siamo in misura considerevole immersi. La rete offre straordinarie potenzialità – non esenti dalle ambiguità e dai rischi tipici della comunicazione – a chi voglia “farsi prossimo” e gettare ponti di amicizia. Investire sui nuovi media non significa solo accettare la sfida di velocità, chiarezza, condivisione posta dal Web 2.0, ma prima di tutto investire sulle persone stesse, sulle loro capacità di “vivere la rete” con maturità e originalità. Su internet, infatti, non basta “esserci”, aprire un proprio spazio virtuale o iscriversi a qualche rete sociale. La sfida non è tecnica, ma culturale. Nel mare magnum dei new media si può (e si deve) essere fattore di umanizzazione: presenza che aiuta a pensare, che non ha maschere ma identità, che smaterializza i suoi interventi perché è profondamente incarnata in relazioni schiette e tutt’altro che virtuali. Anche per mezzo nostro – ci ricorda il Concilio – Dio incontra gli uomini e con essi parla “come ad amici”. Ben prima e ben più di facebook.

C’è di + pag. 2-3 Itinerari annuali pag. 4-6 Consigli per la lettura pag. 6 Campiscuola estivi pag. 7-8

cio. Per mantenere sempre vivo il contatto con i soci si è deciso, in mancanza del foglio cui siamo abituati (affezionati?!), di utilizzare uno strumento diverso, il nostro sito web, forse non da tutti conosciuto e valorizzato come merita. Una sfida, certo, soprattutto per chi non è abituato alla “navigazione”, ma che si può vincere con la collaborazione di coloro che, nei nostri gruppi, sanno rapportarsi con gli strumenti più attuali. Buona lettura!

Mons. Douglas Regattieri La salutiamo con gioia, vescovo Douglas, e alle parole di benvenuto uniamo l’augurio che possa essere una guida serena e sicura per il popolo della nostra diocesi che il Signore le affida. A nome dell’Associazione, le offriamo umilmente la nostra fedele disponibilità al servizio che vorrà chiederci. La Presidenza diocesana


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C’è di + diventiamo grandi insieme è l’impegno per ciascuno a crescere insieme a Gesù e con gli altri, nella direzione della santità santità Federica Decesari e M. Giulia Currà

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l 30 ottobre 2010 i ragazzi dell’Acr insieme ai giovanissimi di tutta Italia si ritroveranno a Roma per un incontro nazionale tutto a loro misura: “C’è di + diventiamo grandi insieme”. Questo incontro prende forma a partire da un’attenzione al coinvolgimento in prima persona di tutti, in particolare di bambini, ragazzi e giovanissimi, perché si sentano sempre più partecipi e parte viva della comunità cristiana e civile. In ciò viene interpellato a piene mani il mondo adulto, sollecitato in uno stile educativo capace di accompagnare e di essere sempre più segno di una storia viva. Raccontare e trasmettere la storia di cui si è eredi e protagonisti, prendendosi a cuore a vicenda e spendendosi l’uno per l’altro, rende possibile l’incontro tra generazioni e l’edificazione insieme di una casa e di un mondo capace di riflettere la bellezza di Cristo. L’Incontro nazionale si pone all’interno di una cornice generale che richiama alcune dimensioni: la collocazione temporale (a ridosso della solennità di Tut-

ti i Santi) richiama in maniera forte le figure esemplari dei santi; l’anno 2010, inizio per la Chiesa Italiana di un decennio dedicato all’educazione, segno concreto che richiama la responsabilità della “trasmissione della vita ai più piccoli”. Inoltre la festa è un appuntamento rivolto all’Acr e ai giovanissimi insieme, nell’ottica di un’attenzione particolare al passaggio tra pre-adolescenza e

adolescenza, ed è un’occasione in cui tutta l’associazione insieme è chiamata a mobilitarsi e a fare la propria parte, esprimendosi in unità. “C’è di + diventiamo grandi insieme!” è l’impegno per ciascuno a crescere insieme a Gesù e con gli altri, nella direzione della santità. Per fare proprio questo stile, è essenziale per i ragazzi e i giovanissimi trovare la consapevolezza che tra le mille

cose che affollano la loro vita c’è qualcosa di più, già scritto nel loro cuore, che deriva dalla scintilla di Dio che li ha creati a sua immagine e che abita in ciascuno di loro. Qualcosa che conduce all’incontro personale con Cristo. Un incontro che non può lasciare indifferenti, ma che cambia radicalmente la prospettiva con cui si guardano le persone e il mondo, alla luce del Dio-Amore. Ma quindi cos’è questo “di più”? Il “di più” è innanzitutto il suo amore che si irradia nella vita di ciascuno, nelle relazioni con gli altri e con il mondo, che diventa cura e responsabilità; è entrare nella logica del vangelo, significa sentirsi chiamati in gioco fino in fondo e imparare a rispondere anche degli altri, del loro bene, della loro crescita e del loro sviluppo. Lo slogan è pe r c i ò un’esortazione ecclesiale e associativa alla responsabilità personale e di una comunità, sia essa civile o ecclesiale. I ragazzi e i giovanissimi, accompagnati dagli adulti, si impegnano in prima persona e insieme a essere motore vitale del cambiamento e della crescita. Si sentono interpellati, chiamati in


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causa, rendendosi protagonisti di risposte positive e fedeli, e si rendono capaci di trasformare il rapporto con gli altri e con ciò che vivono, assumendo con amore la responsabilità della loro vita, della Chiesa e del mondo. Trasformando la propria vita in una risposta via via sempre più vicina a quel progetto originario di uomo e di mondo incarnato da Gesù, rendono concreto e vivo un percorso di crescita umana, che ha l’orizzonte della

con Dio e di crescita nella fede; è il luogo dove è possibile dare spazio alla propria creatività. Nel mettersi e nello stare insieme c’è di più della somma dei singoli. Le relazioni moltiplicano il valore e la bellezza di un progetto da condividere e realizzare. “C’è di +” nella comunità cristiana: con i compagni di viaggio c’è Gesù stesso. Una comunità e una Chiesa viva e fresca ha bisogno di tutti: “La Chiesa ha bisogno di voi, per essere vicina a tutti i bambini e ragazzi che vivono in Italia. Testimoniate che Gesù non toglie nulla alla vostra gioia, ma vi rende più

Villa Borghese

santità. La responsabilità quindi diventa uno stile, un habitat nel quale inserirsi, e nel quale decidere liberamente di giocarsi e di vivere, in cui non si è soli, ma insieme a una comunità di persone. “C’è di +” invita ad avventurarsi, per scoprire ciò che potrebbe sfuggire alla prima frettolosa occhiata. “C’è di +” nelle persone, oltre a ciò che è fisicamente percepibile, scontato e superficiale: c’è lo spazio dell’esistenza, il mistero della vita e della realtà di ciascuno. “C’è di +” nella quotidianità, negli incontri di tutti i giorni, nel vivere la propria “solita” vita, a volte ripetitiva e un po’ annoiata. L’esistenza è il luogo privilegiato di incontro

Piazza del Popolo

umani, più veri, più belli” (Benedetto XVI ai ragazzi in udienza il 21 dicembre 2006). “C’è di +” nello stare con il Signore, nell’ascoltarlo, incontrarlo, nel dialogare con Lui e seguirlo. “C’è di +” nell’impegno e nella responsabilità. Il segno “+” richiama la croce che è sofferenza e speranza, morte e vita, coerenza, sacrificio e amore libero e

senza fine, pienamente gratuito e vero. Per i ragazzi e i giovanissimi è capacità di spendersi, di appassionarsi, di tener fede a degli impegni, di prendersi responsabilità, di sognare in grande ma anche di costruire con impegno un mondo reale dove Gesù e il suo Vangelo sono il modello e l’esempio da imitare. Sarà sicuramente una esperienza intensa, di quelle che rimangono tra i ricordi più belli! Non si può assolutamente mancare, perché come dice don Vito (assistente nazionale dei giovani) se manchi si vede e si sente la tua mancanza! Ma che cosa si farà il 30 ottobre a Roma? Siete curiosi, vero?! Ecco i vari momenti della festa. Piazza San Pietro ci accoglierà tutti fin dal mattino, ragazzi e giovanissimi per vivere insieme la mattinata tra canti, balli, preghiere e testimonianze, in attesa di incontrare un invitato speciale che desidera fare festa e mettersi in dialogo con noi: il Santo Padre Benedetto XVI! Il pomeriggio ci sposteremo: l'Acr farà festa a Villa Borghese, mentre i giovanissimi saranno in piazza del Popolo per valorizzare ciascuno il proprio arco d'età. La festa si concluderà il tardo pomeriggio per permettere con tranquillità le partenze per il ritorno a casa.

Di seguito il programma dettagliato della mattinata: partenza dal piazzale dell’Ippodromo indicativamente alle 2 di notte; ore 7,30 arrivo in Piazza San Pietro; ore 9,30 momento di preghiera; a seguire animazione, testimonianze e solidarietà. Alle ore 11 ingresso in piazza di Benedetto XVI e incontro con lui; ore 12 animazione con l'inno "C'è di +" e gli altri canti dell'Ac. Poi partenza verso le rispettive destinazioni di Acr e giovanissimi. In questo tempo potrà essere consumato il pranzo autonomamente nelle aree di deflusso oppure nelle piazze delle feste del pomeriggio. Ritorno a Cesena previsto per mezzanotte. Sviluppi direttamente sul sito nazionale: http://cedipiu.azionecattolica.it


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Itinerari annuali Voi siete la luce del mondo

FUCI FUCI Conascere non è una svista Manuel Manuzzi

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onascere. Un errore di grammatica, forse una svista. In italiano, ne son sicuro, si dice conoscere. Eppure quelli della Fuci han stampato interi manifesti con quella parola là, conascere. Possibile che nessuno se ne sia accorto? Oppure è proprio vero, come si sente spesso nei tg, che gli universitari oggi non sanno più nemmeno parlare l'italiano! Indagando, però, si scopre come la colpa sia tutta di un prete: don Armando Matteo (anche qui… quale il nome, quale il cognome?) che in qualità di assistente nazionale Fuci sembra divertirsi a fare giochi linguistici. Sì, perchè dice lui che se proviamo a tradurre letteralmente il verbo conoscere dal francese (ossia connaître), otteniamo con-nascere. Sì, ma tutte queste chiacchiere per dire cosa? Che “sapere” non significa memorizzare enciclopedie. Lo studio non può ridursi ad accumulare

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re, ma stimoli p e r guardare verso il mondo, oltre la nostra scrivania e a g l i esami da dare. Infatti viviamo in un'epoca in cui esser giovani non è facile per la tentazione di non sognare in grande, di non aver ideali per cui rischiare, per la tendenza alla pragmaticità. Cose forse sagge, ma non a vent'anni. Il primo incontro sarà con il dottor Massimo Bassi, dirigente medico di Chirurgia maxillofacciale all'ospedale Bufalini, venerdì 8 ottobre alle 18 presso la parrocchia di Case Finali. Gli altri incontri seguiranno ogni due venerdì, stesso posto e stessa ora. Il programma è presente nella pagina Fuci del sito cliccaci.org.

Che movimento in questa scuola

Chiara Natali

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serie alfanumeriche di informazioni (“tanto agli esami chiedon quelle...”). Conoscere, insomma, è un'esperienza paragonabile a un nuovo e continuo venire alla luce, qualcosa parente stretto con la meraviglia e lo stupore. Diventa così bello pensare agli anni universitari come occasione di una seconda nascita, davanti al mondo dei grandi, ma sopratutto davanti a se stessi, opportunità di portare a compimento (dopo una lunga e non sempre facile gestazione) quelle qualità tramite le quali potremo dare il nostro contributo per una società migliore. Come Fuci di Cesena abbiamo deciso di tradurre questo slogan annuale mettendoci in ascolto di persone, lasciandoci provocare la loro vita e dalla loro esperienza. Spesso infatti lo studio ci pone davanti a libri che spiegano teorie lontane dalla vita quotidiana. Persone adulte per scelte (non necessariamante per anagrafe) che hanno qualcosa da dire a noi giovani, non perché cerchiamo modelli da imita-

n altro anno scolastico è iniziato, e ovviamente anche il Movimento Studenti di Azione Cattolica! Considerando le agitazioni, il grande MOVIMENTO, che aumenta ogni giorno di più all’interno dei corridoi scolastici, anche il Msac ha iniziato a incontrarsi a Palazzo Ghini ogni due settimane. E come non affrontare le grandi problematiche della scuola degli ultimi tempi? Quindici ragazzi si stanno già confrontando, parlando della loro scuola, dei problemi, dei sogni che hanno, di come reagire a tutte le provocazioni cui vengono sottoposti ogni giorno. Il decreto Gelmini non può non essere al centro dell’attenzione del Movimento studenti, e infatti sono previsti molti incontri per approfondire,

sviscerare e capire bene come si trasformerà, e si sta trasformando tutt’ora, la nostra scuola: domenica 7 novembre verrà proposto l’Oktober fest, festa iniziale del Msac, intitolato ‘Informa studente riforma’. Crediamo che all’interno di questo gran trambusto che rende sempre più caotico ogni giorno scolastico sia assolutamente indispensabile avere un punto di riferimento, dove potersi confrontare, capire cosa sta succedendo e trovare il giusto modo per reagire ed esprimere le proprie idee. Il Msac rappresenta appieno tutto ciò. E’ necessario informare e aiutare anche i ragazzi che dovranno scegliere la scuola superiore in vista dell’anno scolastico 20112012, per questo domenica 28 novembre il Movimento Studenti propone l’Orient-Msac, un pomeriggio interamente de-

dicato ai ragazzi di terza media e alla loro scelta. Anche quest’anno verrà proposta la 4 giorni di condivisione, a data ancora da definirsi, momento molto importante dove fare gruppo e vivere insieme la scuola. Con quest’anno, si conclude anche per il Msac il triennio di mandato, per questo motivo domenica 9 gennaio sarà fatto il congresso diocesano del Movimento, per eleggere i nuovi segretari, incaricati di portare avanti il grande sogno di una scuola diversa, a misura di studente! Durante il corso dell’anno, inoltre, il Msac prenderà parte a tutte le iniziative proposte dal settore giovani. Il prossimo incontro sarà venerdì 15 ottobre presso palazzo Ghini alle ore 14.45. Per qualsiasi informazione: Alessandra 340 6979002, Chiara 348 8241767.


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ACR ACR

Ciò che conta di più

Serena Amadori

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ggi nell’aria c’è qualcosa di speciale, un universo tutto da scoprire… il futuro adesso è qui tra di noi, ma nel profondo c’è di +!”. Questo è l’inizio dell’in-no che seguirà l’Azione Cattolica dei ragazzi per tutto quest’anno associativo.Il tema che li appassionerà è il mondo dei numeri. I ragazzi saranno guidati a riconoscere il di più (+) della Chiesa, a capire cosa li differenzia (-) da altri gruppi, a vivere la condivisione (:) che moltiplica (x) e allarga l’esperienza ecclesiale.

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pensare i numeri ci circondano ovunque: la sveglia al mattino, il voto preso a scuola, l’orario di un appuntamento, i giorni sul calendario… Daremmo tutti i numeri, se non ci fossero i numeri! Un’altra novità di quest’anno è il primo appuntamento comunitario per Acr e Giovanissimi: a Roma sabato 30 ottobre insieme all’Ac di tutta Italia. Data l’importanza di questo avvenimento non si terrà la Festa del Ciao diocesana, ma ci sarà un’altra sorpresa più avanti durante l’anno. “Diventiamo grandi insieme e diamo luce a questo mondo!”.

Energia per un anno pieno di luce

Stefano Tappi ome ogni anno settembre porta con sé, oltre alla fine dell’estate e al conseguente inizio dell’autun-no, l’inizio della scuola e di un nuovo anno associativo. Questo sarà un anno particolare per la nostra associazione perché si svolgeranno le assemblee parrocchiali, diocesane, regionali e nazionale che ogni tre anni rinnovano le responsabilità all’interno dell’Ac. Il tema che ci guiderà è “Voi siete la luce del mondo” (Mt 5, 13-16).

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ADULTI ADULTI Rosauro e Lina

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Ogni numero ha il suo posto e la sua importanza e non può essere sostituito da un altro. Lo stesso vale per ognuno di noi! Durante il periodo di ripresa delle attività, il mese del Ciao, l’invito è fare esperienza di appartenenza alla comunità per sentirsi Chiesa. Noi siamo chiamati da Colui che ci ha voluti e amati per primo. Se vogliamo usare termini matematici: noi tutti siamo l’insieme dei figli di Dio, nessuno escluso! Questo tema può sembrare freddo a primo impatto. Non proprio a tutti va a genio la matematica… Ma se ci fermiamo un attimo a

he significa oggi per un adulto essere “sale” e “luce”? E’ ancora possibile far emergere la “differenza cristiana” pur rimanendo impastati nel mondo? Con questi due interrogativi si avvia il percorso adulti. I molti problemi che ci stanno intorno, le difficoltà che si traducono in “crisi” ed “emergenze” ci evidenziano che non si può più rimandare un impegno attivo dei cristiani nell’attuale società per edificare il mondo secondo il progetto di Dio, vivendo questo impegno

“M'illumino di impegno”, liberamente ispirato alla poesia “Mattina” di Giuseppe Ungaretti, è il titolo del testo che accompagnerà i gruppi giovanissimi a riscoprire l'impegno di ciascuno a essere portatore di luce nelle città, nelle parrocchie, nelle scuole e negli ambienti di vita. “Fammi luce”, invece, è il testo che l'Ac propone per i gruppi giovani, alla riscoperta di quella identità di luce consegnataci da Gesù (“Voi siete la luce del mondo”) e della conseguente chiamata a essere

testimoni credibili e visibili del Vangelo in tutti gli ambiti della nostra vita. Quest’anno sperimenteremo quindi una nuova fonte di energia elettrica: la tensione divina che ha un consumo praticamente nullo e un rendimento tendente all’infinito. In arrivo incentivi statali e associativi per chi entro l’anno 2010 installerà nel proprio cuore i nuovi pannelli divini. Per informazioni e/o installazione rivolgersi alle vostre parrocchie o direttamente al centro diocesano.

Il gusto pieno della vita non come qualcosa di “altro” rispetto alla nostra fede, ma come via concreta per realizzare la nostra chiamata alla santità laicale. “Com-pro-messi nella storia” è la sollecitazione rivolta agli adulti: COM, condividendo le gioie e le speranze, le angosce e le tristezze di ogni uomo e ogni donna; PRO, prendendosi cura delle persone; MESSI, inseriti nel luogo in cui viviamo. “Questo è tempo per scoprire la straordinaria bellezza della vita vissuta da cristiani, secondo il vangelo, anche nei suoi caratteri alternativi al modo corrente di pensare e di comportarsi. […] Alternativi non per il gusto di

rimarcare le identità ed evidenziare le differenze, ma per mostrare un altro senso della vita”. (Paola Bignardi). Tutto ciò non può essere disgiunto dalla speranza che in ogni cuore alberghi l’amore e da una tensione educativa che faccia emergere la capacità dell’uomo di riuscire sempre ad operare per il bene suo e il bene di tutti. Attraverso questo cammino di formazione umana e cristiana, noi adulti possiamo essere testimoni-educatori-missionari, per i nostri giovani e i nostri ragazzi e trasmettere loro il “gusto pieno della vita”.


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AREA AREA FAMIGLIA FAMIGLIA ee VITA VITA Valentina Santerini, Massimiliano Turci

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nche con questo anno associativo riparte “Amori in corso”. A memoria di fidanzati (anzi di ex fidanzati) è almeno dall’anno associativo 1995-96 che ogni anno viene proposto questo cammino agli innamorati della diocesi, aderenti o no all’AC! Una grande ricchezza per i ragazzi e anche per le coppie animatrici e per gli assistenti che in questi anni si sono susseguiti. Ma che cos’è “Amori in corso”?

Innanzitutto non è un corso “abilitante” alle nozze, ma è un percorso rivolto principalmente a giovani innamorati ed anche naturalmente ai fidanzati che hanno già fatto il “passo”, Questo percorso, articolato in una serie di incontri mensili, vuole essere un momento prezioso per la coppia, per verificare e ri-conoscere la propria vocazione all’amore, anche insieme alle altre coppie del gruppo. Solitamente, all’interno di ogni singolo incontro, sono presenti momenti di preghiera, ascolto,

Amori in corso condivisione, confronto, laboratorio, testimonianza che possono aiutare la crescita della relazione di coppia, con un lavoro che però continua durante il mese a casa tra gli innamorati… Da quest’anno gli incontri saranno insieme ai giovani innamorati della parrocchia di S. Egidio e a tutti i giovani che vorranno unirsi a noi, guidati da don Gabriele e da alcune coppie di sposi: Matteo e Raffaella, Mauro e Bruna, Massimiliano e Valentina. Il tema del percorso annuale è “5, anzi 6 … sensi dell’amore”.

Consigli per la lettura a cura di Ivan Fusconi

Bellezza e profezia dell’amore: i moduli formativi per la cura della coniugalità Finalmente sono usciti i moduli formativi curati dall’area “Famiglia e vita” dell’Ac nazionale e presentati ad Ancona durante l’incontro nazionali dei presidenti diocesani. Mancava infatti tra le pubblicazioni AVE questa collana, interamente dedicata alla cura della coniugalità e che ha come destinatari giovani coppie e famiglie, gruppi sposi-famiglie, gruppi adulti. Le numerose sollecitazioni offerte dal Magistero della Chiesa, unite alle riflessioni scaturite nei seminari associativi sulla famiglia, hanno evidenziato l’urgenza di sostenere, anche all’interno dell’associazione, gli sposi e in particolare le coppie di giovani sposi. Per offrire un aiuto concreto a questa necessità, sono stati pensati questi moduli formativi che sono sussidi monotematici, agili, essenziali e snelli, facilmente utilizzabili per percorsi formativi articolati (si strutturano in tre unità sviluppabili in due-quattro incontri o in un fine settimana) per prendersi cura della propria coniugalità, secondo le quattro aree del progetto Nazaret promosso dall’Ac: generatività, affettività, genitorialità, laicità. I moduli utilizzano le categorie del vedere, del giudicare e dell’agire, tradotte con le fasi “allo specchio”, “volti rivolti”, “guardiamo avanti”. La metodologia è quella del settore adulti (dalla vita alla Parola, dalla Parola alla vita), anche se queste schede per gruppi famiglia non sono legate al cammino annuale. Per contenerne il costo (4 €, 32 pagine), ogni singolo modulo è arricchito da una documentazione integrativa reperibile sul sito web dell’Ac nazionale. Al momento sono usciti i primi quattro moduli formativi, ma, essendo un work in progress, già a Natale ne usciranno altri 4, per un’uscita totale di 12 moduli, prima dell’Assemblea nazionale di maggio 2011. I moduli editi sono “Amore vero, amore fragile, Amore pieno” (sacramento del matrimonio); “Universi diversi” (incontrarsi nella differenza); “Voglio una vita” (educare i desideri); “Quale equilibrio?” (famiglia, lavoro e festa).


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Camposcuola ACR Fai un salto di speranza Chiara Natali

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on c’è parola o discorso che possa descrivere a pieno la meravigliosa esperienza del camposcuola Acr di quest’estate. La gioia, la semplicità di quei momenti si possono ancora respirare sfogliando le pagine del libretto, pieno di appunti, riflessioni, ma anche saluti, firme, ringraziamenti e dediche dei 140 ragazzi che per otto giorni hanno condiviso ogni momento della loro giornata. Sono i ragazzi che hanno ‘fatto’ questo campo, grazie al loro entusiasmo, alla loro voglia di buttarsi, di mettersi in gioco: tutto è andato benissimo, anzi,anche meglio del previsto! Hanno accettato molto volentieri la sfida di comprendere, analizzare e fare loro il tema che ci ha accompagnato per questi intensi, magici giorni: “Il quinto elemento”, la Grazia, tema non facile da interiorizzare, per gli educatori come per i ragazzi. Ma tanti piccoli semi sono stati seminati e sicuramente tra qualche anno si vedranno i risultati. La gioia di quei momenti è ancora vivida nel ricordo di ognuno: la voglia di non scendere dal pullman al ritorno ma dire all’autista: “Fai inversione, torniamo su!”, i balli, i canti, i giochi, le risate, i sorrisi, la pioggia, il sole, le serate, le passeggiate, le lacrime, tante lacrime, soprattutto dei ragazzi di terza media, che hanno detto “Ciao” al piccolo ma grande mondo dell’Acr che li ha accompagnati per tanti anni fino ad ora. I sorrisi e le risate non sono mai venuti a meno, neppure durante le camminate, dove chi era più allenato e pimpante si è prestato a prendere per mano chi iniziava a essere stanco, e così sono nate belle e nuove amicizie. Per non parlare poi dell’incredibile avventura dei ragazzi di 3ª media, che hanno affrontato 7 ore di passeg-

La conclusione delle Olimpiadi, uno dei grandi giochi del pomeriggio

Un piccolo momento di pausa durante una passeggiata

Le fiamme formate simbolicamente con il lumino di ogni ragazzo nella Celebrazione

giata (per la maggior parte sotto la pioggia!) fino a La Verna, senza mai scoraggiarsi né lamentarsi! Il giorno dopo l’enorme stanchezza era sopraffatta dalla voglia di urlare a tutti quelli che erano rimasti al calduccio al Villaggio San Francesco ciò che avevano vissuto, vincendo come veri campioni! Il culmine di questo spirito respirato per un’intera settimana l’abbiamo percepito tutti durante la messa conclusiva, dove ognuno ha partecipato a modo suo con segni, offerte, intenzioni… Non c’era nessuno all’interno di quelle quattro mura che aspettasse impaziente la fine della celebrazione: il canto finale è risuonato in tutta la chiesa come non mai, e i lacrimoni agli occhi non potevano mancare. Tanto è stato dato in quella settimana, come tanto è stato ricevuto. Ora dobbiamo solo coltivarlo e farlo crescere per donarlo nuovamente in questo anno Acr che è appena cominciato! Buon cammino a tutti!


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Camposcuola ACG Un campo “a regola d’arte” Stefano Tappi

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al 31 luglio al 7 agosto circa 130 giovanissimi con i loro educatori hanno vissuto a Montecampione un’esperienza forte di crescita personale. Si è svolto infatti nell’albergo Club di Montecampione il camposcuola dei giovanissimi di Azione Cattolica. Il tema del campo era la “regola di vita”, che non significa darsi una meccanica serie di precetti da osservare giorno dopo giorno, ma fare proprio il desiderio che lo Spirito Santo, l’Amore, entri in ogni piega della nostra quotidianità. Attraverso incontri, laboratori, testimonianze e attività varie i ragazzi hanno riflettuto sulla propria vita focalizzandosi sui tre verbi chiave della regola spirituale: pregare, condividere, testimoniare. Non sono mancati le passeggiate e i momenti di gioco e divertimento. Al termine del campo ogni giovanissimo è stato chiamato a scrivere la propria regola di vita spirituale e a im-

pegnarsi nel rispettarla nella propria vita quotidiana. Siamo tornati a casa con un bagaglio pesante e colmo di responsabilità: rendere giorno dopo giorno, passo dopo passo, la nostra vita sempre più conforme al Vangelo.

Un momento di riposo dopo una passeggiata


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