GAZZETTA AQUILEIESE N2 GENNAIO 2018

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La Gazzetta Aquileiese LE PRIME A

KLAGENFURT!!!!! ….Appena sono entrati hanno notato che gli alunni frequentanti la scuola austriaca erano tutti senza scarpe, con ai piedi delle ciabatte o semplicemente scalzi (con i calzini) e uscivano dalle aule quando volevano: per mangiare, telefonare, andare in bagno durante le spiegazioni più noiose …. Continua a pag 14

Numero 2

GENNAIO 2018

Notizie di rilievo:  SPORT: MTB  SCUOLA: L’USCITA A KLAGENFURT

Sommario: LA MUSICA Di Andrea Anello I POVERI IN ITALIA 10 Di Maia e Denise

LA SUBACQUEA

E MOLTO ALTRO

COM’E’ FATTA UNA BICI DA ENDURO???

continua a pag. 2

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Di Zoe L’INTERVISTA

si scende a tutta velocità di corsa contro il tempo e si risale in tutta calma: serve quindi una bici adatta alla discesa, quasi (quasi!) da freeride, quindi sicuramente full e generalmente in alluminio…

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RUOTE GRASSE La MTB è una disciplina difficoltosa,

ma

molto

divertente

(soprattutto se c’è fango). La descrizione della bicicletta: La bici ha le ruote “grasse”, le migliori bici hanno anche i freni a disco. Il telaio è robusto, è fatto apposta per affrontare dei salti, delle pietre, dei tronchi ecc. Di solito

Rio e che ha ospitato le competizioni di 11 discipline.

c’è la forcella ammortizzata da- Il percorso è tecnico e stimolante vanti (nelle bici da enduro e do- con diversi passaggi suggestivi wnhill anche dietro e si chiama che sfruttano sia creazioni artifibici bi-ammortizzata) che si chia- ciali sia elementi naturali. ma ‘front’ e quella dietro e da- Passiamo quindi alle

posizioni,

vanti insieme si può chiamare an- prima del friulano e poi degli itache ‘full’. Le bici migliori pesano liani in generale. poco ed hanno gli attacchi rapidi Il parliamo

Luca

Braidot

si

è

posizionato al 7° posto assoluto ,

sui pedali. Ora

friulano

dell’

(crosscountry olimpico).

XCO invece Marco Aurelio Fontana ha forato e per altri problemi tecnici

non ha terminato la gara, l’altro L’ultima gara olimpica di questa italiano, Andrea Tiberi, è arrivato disciplina si è disputata nel 2016 nella TOP 30. a Rio de Janeiro(Brasile).

C’era anche una donna Italiana in

In questa gara il percorso era si- gara: Eva Lechner, che si è classituato nel

Deodoro Olympic Park, Mountain

Bike Center,location di gara situata a nord di

ficata 18^ con una ferita alla (Continua a pagina 3)


ORA PARLIAMO DELLA TUA VITTORIA

gamba. Non

so

Sagan,

se è

conoscete un

Peter

campione

di

ciclismo. Ha fatto la stessa fine di Marco, però Peter ha finito la gara sano e salvo. Ed ora l’INTERVISTA alla campionessa regionale categoria giovanissimi

2017

del

FVG

della

mountain bike:

BIANCA PERUSIN

AI

REGIONALI

FRIULANI DEL 2017 Ti è piaciuto il percorso? Sì, mi è piaciuto molto! Potresti descrivercelo? Certo. Il percorso iniziava con una curva a 180° e continuava così per 50m. Poi si saliva e si scendeva con una curva a 180° subito dopo. Quindi si saliva ancora e si scendeva per andare in una di-

Qual è stata la tua prima vittoria scesa con molte curve. in una gara di mountain bike?

Successivamente si curvava an-

Avevo 7 anni ed ero con la mia cora a destra e si affrontavano bici rossa e gialla, una 20 pollici dei tronchi,si facevano 2 sali e correvo nella categoria G1 scendi e si affrontavano altri 2 (giovanissimi1 quando ero in pritronchi. Dopo si saliva e si scenma elementare). Dopo la vittoria mio papà mi comprò un gelato- deva da degli scalini formati da ne.

dei pallet.

Come ti sei sentita?

Dopo di esso c’era un piccolo

Mi sono sentita molto, ma molto rettilineo e poi una piccola scalibene, avevo voglia di fare ancora nata di legno finto con due curve tanti giri. Al ritorno, in macchina, verso casa ho dormito quasi tut- e l’arrivo. to il tempo(ride).

Spero che vi siate immaginati il

Dove si è svolta la gara?

percorso e se qualcuno è venuto

La

gara si è svolta a Vernasso, a vedere la gara...bene! (ride vicino a Cividale. Ndr). DI BIANCA E DENISE


L'ENDURO La MTB enduro è una categoria delle competizioni in mountain bike, nel senso che per enduro si intende un tipo specifico di gare in cui si è cronometrati in discesa, come se fosse una prova speciale di un rally o di downhill, seguiti da tratti in salita, non cronometrato, che va portato a termine entro un tempo massimo.

Come è fatta una bicicletta MTB Enduro si scende a tutta velocità di corsa contro il tempo e si risale in tutta calma: serve quindi una bici adatta alla discesa, quasi (quasi!) da freeride, quindi sicuramente full e generalmente in alluminio (anche se si inizia ad utilizzare anche il carbonio) con freni a disco idraulici e ruote di diametro importante. Importante poi è la sezione del cambio: poiché la prestazione è in discesa, normalmente si ha una sola corona davanti e di un pacco pignoni da 11 dietro. La discesa è su percorsi tecnici, servono le protezioni come i caschi che riparano la nuca, ginocchiere e gomitiere. Il casco è protettivo come quello della moto solo che quello da enduro è più leggero.

Cosa si può fare con una MTB Enduro? Fondamentalmente per molti l’Enduro è l’essenza della mountain bike: guadagnarsi la salita per poi godersi la discesa. Quindi con una MTB Enduro puoi godere della montagna a 360°, dalle salite faticose e appaganti alle discese più emozionanti; certo non così tecniche come un vero e proprio downhill ma comunque qualcosa di più di un semplice trail.


ECCO LA NOSTRA SULL' ENDURO MTB

OPINIONE

DENISE: " Secondo me l'enduro mtb è uno sport bellissimo, ma allo stesso tempo faticoso e competitivo(se ci troviamo in una gara)."

BIANCA: " Secondo me l'enduro mtb è stra-iper-fortissimo perchè,prima di tutto, lo pratico ed anche perchè quando si scende senti l'adrenalina salire e quando arrivi ad una certa velocità senti il vento. Io ho fatto una gara e sono arrivata 3^(di un secondo!!! uffa)."

BIANCA E DENISE


GUCCI Gucci è una marca di moda italiana che produce articoli di alta moda e lusso. E’ stato fondato da Guccio Gucci nel 1921 a Firenze. Guccio Gucci era un immigrato italiano che lavorava in alcuni hotel di lusso. Durante la sua esperienza lavorativa rimase a stretto contatto con l’ alta borghesia acquisendo uno spiccato senso del gusto e dello stile. Nel 1921 tornò nella sua città, Firenze, dove aprì dei negozi che producevano pelletterie comuni, articoli da viaggio e per l’equitazione. I marchi della casa hanno sempre fatto riferimento all’ambito equestre. Dopo alcun anni di esperienza Gucci aprì negozi a Milano e a Roma. Nel 1945, dopo essersi affermata in Europa, incominciò ad esportare negli Stati Uniti. Nel 1953 viene aperto il primo punto vendita Gucci in America. Dal 1960 “punti” Gucci vennero aperti in Asia: Hong Kong e Tokyo. Noi apprezziamo questo marchio che viene utilizzato anche da molti cantanti come: la Dark Polo Gang, Lil Pump ed i Migos. Nel 2006 Gucci ha fatturato 7,6 miliardi di euro nel mondo diventando la seconda casa di moda più venduta dopo Louis Vuitton. Gucci è tutt’ oggi uno dei marchi più famosi a livello internazionale, con più di 300 negozi in tutto il mondo, purtroppo però perde

molti soldi quando aziende cinesi vendono articoli falsi. Questa attività illegale danneggia i compratori, l’azienda e lo stato che deve combattere l’evasione fiscale.

DI MATHIS TAGACO


LE MACCHINE L ' a u t o m o b i l e , modernamente intesa come sinonimo di autovettura, è un veicolo munito di ruote c h e , s p i n t o d a un motore solitamente a scoppio (Il motore a scoppio è un tipo di macchina in grado di trasformare in energia meccanica l’energia termica prodotta durante la combustione di una sostanza che brucia in una camera a volume variabile, facente parte integrante del motore stesso). Esistono quattro tipi principali di motore a combustione interna: i motori alternativi diesel e benzina, i motori rotativi, le turbine a gas e i motori a reazione. Il motore a benzina viene normalmente utilizzato sulle autovetture e su alcuni velivoli; il motore diesel utilizza invece gasolio e

viene usato soprattutto nella propulsione navale, per autobus e autocarri, ma è frequente anche su autovetture. I motori a benzina vengono prodotti in modelli a due e quattro tempi)

Nella lingua italiana il termine automobile deriva pressoché c o n l a s tess a ac ce zi o ne dal francese automobile, composto dal greco (autòs "stesso, di sé, da sé", e dall'aggettivo latino mobĭlis, "mobile, che si muove", pertanto con il significato "che si muove da sé". Oggi vorrei proporvi alcune note storiche sui marchi più famosi: LA FERRARI La Ferrari è una casa automobilistica italiana fondata da Enzo Ferrari nel 1947. LA BUGATTI La Bugatti è una casa automobilistica francese, nota principalm e n t e p e r l e sue vetture sportive nonché per quelle d'anteguerra. Fondata nel 1909 . RANGE ROVER La Land Rover è una casa automobilistica inglese specializzata nella produzione di fuoristrada e Sport Utility Vehicle, parte del costruttore indiano tata motors.

DI MATTEO BELLACOSA


LA MUSICA La musica è l'arte e la scienza dell'organizzazione dei suoni, dei rumori e dei silenzi nel corso del tempo e nello spazio. Si tratta di arte in quanto complesso di norme pratiche adatte a conseguire determinati effetti sonori, che riescono ad esprimere l'interiorità dell'individuo che produce la musica e dell'ascoltatore; si tratta di scienza in quanto studio della nascita, dell'evoluzione e dell'analisi dell'intima struttura della musica. Il generare suoni avviene mediante il canto o mediante l'utilizzo di strumenti musicali che, attraverso i principi dell'acustica, provocano la percezione uditiva e l'esperienza emotiva voluta dall'artista.Il significato del termine musica non è comunque uguale ed è molto dibattuto tra gli studiosi per via delle diverse accezioni utilizzate nei vari periodi storici. Etimologicamente il termine musica deriva dall'aggettivo “mousikos”, relativo alle Muse, figure della mitologia greca e romana.

Uno strumento musicale è un oggetto che è stato costruito o modificato con lo scopo di produrre della musica. In principio, qualsiasi cosa producesse suoni, poteva essere usato come strumento musicale, ma questo termine definisce solo gli oggetti che hanno il suddetto scopo. Gli strumenti musicali si possono suddividere secondo la classificazione Hornbostel-Sachs (il sistema migliore che possa esistere, inventato da Erich Moritz nel 1914) in quattro famiglie, l'ultima delle quali aggiunta solo in seguito:


1. Idiofoni: il suono è prodotto

dalla vibrazione del corpo dello strumento stesso, sollecitato in vari modi, percuotendolo, pizzicandolo, strofinandolo, sfregandolo, muovendolo o deformandolo per mezzo di pressioni o soffi d'aria. 2. Cordofoni: il suono è emesso dalla vibrazione di corde tese; le corde possono essere sollecitate dal pizzicarle, percuoterle, o dallo sfregarle con appositi archetti; ancora, corde tese esposte all'azione del vento che le colpisce, come nel caso delle arpe eoliche, induce in esse vibrazioni sonore. 3. Aerofoni: in essi è l'aria stessa che entra in vibrazione. L'aria può essere contenuta dallo strumento, come nel caso di tubi o globi, ma può anche circondare lo strumento che la colpisce ad alte velocità (frullo, frusta, lama affilata, rombo…). 4. Elettrofoni: il suono viene generato per mezzo di una circolazione elettrica o per induzione elettromagnetica.

"La musica è un ingresso incorporeo nel più alto mondo di conoscenza che comprenda l'umanità, ma che l'umanità non può comprendere"(L.v.Beethoven)

Che cos'è la musica per me? La musica è semplice svago? Non proprio. Per noi è tutto e accompagna molti momenti della nostra giornata. La mattina, cuffiette dell’MP3 nelle orecchie e via di corsa a scuola mentre la nostra musica preferita ci mette di buon umore e ci da la carica per affrontare le ore scolastiche. . La musica ci comunica messaggi, ci fa provare emozioni, ci coinvolge, ci aiuta quando ci sentiamo tristi e ci fa riflettere sulla vita; si prende cura di noi ma nello stesso tempo con note cariche di emozioni tristi ci può addolorare e richiamare ricordi spiacevoli. La musica è quello che noi vogliamo che sia: vita, amore, rabbia, forza, gioia, allegria … e tutto e niente. Spesso noi giovani usiamo la musica per aiutarci a studiare. come un metodo per evadere la nostra vita; un posto dove possiamo liberamente entrare e uscire.

DI ANDREA


I POVERI IN ITALIA

L’osservatorio fondamentale sulla povertà e poi quello della Caritas per l’ anno passato hanno segnato un deciso aumento delle richieste di aiuto. Nell’ anno 2016 sono stati 800 i richiedenti asilo che hanno avuto come riferimento il Centro di ascolto. Prendendo in considerazione le sole 350 persone delle quali sono stati registrati i dati, il 68% era costituito da uomini, spesso in cerca di aiuto per la famiglia. Sono rarissimi, invece, i casi di italiani sotto i trenta anni che

chiedono aiuto. E IN FVG? Secondo Save the Children in Friuli Venezia Giulia i minori in povertà relativa sono il 27,6%, cinque punti sopra il dato nazionale. Quasi un giovane su dieci abbandona troppo presto la scuola e più di uno su due non ha svolto, in un anno, attività culturali e educative. Sono alcuni dei dati contenuti nell'ottavo Atlante dell'infanzia a rischio "Lettera alla scuola",


presentato oggi a Roma insieme al lancio di "Fuoriclasse in Movimento, rete nazionale di 150 scuole che promuove, anche in Friuli Venezia Giulia, il confronto tra docenti, alunni e genitori per individuare soluzioni e azioni per contrastare la dispersione scolastica. Secondo i dati diffusi da Save the Children, in Friuli Venezia Giulia, l'8% di ragazzi ha lasciato precocemente la scuola; inoltre si va da un minimo dell'11% a un massimo del 42,9% di istituti su base provinciale che lamentano una scarsa dotazione di laboratori.

“SONO 137 LE PERSONE CHE HANNO CHIESTO AIUTO AL CENTRO ASCOLTO DELLA CARITAS DIOCESANA.”

FONTI: GAZZETTINO DEL 21/11/17 articolo scritto da Lara Zani. ansa.it bancoalimentare.it/FOODPOVERTI

DI MAIA E DENISE


LA SUBACQUEA Quasi 3/4 del nostro pianeta è coperto dall’acqua, infatti l’uomo avuto da sempre interesse per il mondo marino. Tuttavia per moltissimo tempo l’uomo ha potuto osservare solo la superficie. Fin dall’antichità l’uomo si è sempre chiesto cosa nascondesse il mare,infatti la possibilità di esplorarlo era limitata ad osservalo attraverso la superfice . Solamente nell’ era moderna sono nate nuove tecnologie per an-

qua , era nata la subacquea ! Ci vollero diversi decenni di progressi tecnologici e della medicina per arrivare alle moderne attrezzature sicure e adatte a tutti .Oggi infatti la subacquea è uno sport molto diffuso, pratica-

dare sott’acqua,mediante sottomarini e palombari; queste però erano costose e pericolose, riservate a poche persone. È durante la seconda guerra mondiale che viene inventato l’ auto respiratore , un dispositivo che unito a delle bombole permette di respirare autonomamente sott’ ac-

to in tutto il mondo, non solo dai professionisti ma da moltissimi appassionati , che a differenti livelli possono godere di questa magnifica attività . Il mondo sommerso infatti attraverso le sue meravigliose bellezze, ci fa scoprire un universo di organismi (Continua a pagina 13)


dai mille colori e forme, un caleidoscopio sempre diverso ,che non finisce mai di riservarci delle sorprese. Ad ogni immersione infatti si scoprono nuove cose , nuove creature o comportamenti bizzarri , che la natura non smette mai di esibire. Durante le immersioni si entra in un'altra dimensione scandita dal proprio respiro e dal suono delle bolle che diventano la colonna sonora di un documentario speciale . Procedendo nell’ esplorazione si fluttua dolcemente in una piacevole assenza di peso, dove brevi pinneggiate garantiscono fluidi movimenti ,sott’acqua infatti tutte le nostre percezioni sono diverse dal mondo emerso . I suoni, i colori e addirittura il peso

sono differenti. Quando si riemerge non si vede l’ ora di confrontarsi con i propri compagni su cosa si è visto e si passano magnifiche giornate a parlare di questo.

DI ZOE


KLAGENFURT!!! Le riflessioni prima di andare univa la stessa scuola perché diin gita. visa in due edifici. Appena sono entrati hanno notaI ragazzi delle due prime della to che gli alunni frequentanti la scuola secondaria di I° grado di scuola austriaca erano tutti senAquileia, andranno in gita il 5 dicembre ’17, a Klagenfurt in Austria. Secondo il meteo là ci sarà la neve! E tutti i ragazzi non vedono l’ora di andare, perché saranno felici di visitare una nuova città e di conoscere nuovi ragazzi. Saranno contenti anche di imparare meglio il tedesco. Le riflessioni dopo essere andati in gita. La gita è iniziata alle 7.00 di mattina, quando gli alunni sono saliti sull’ autobus. Ad accompagnarli c’erano 4 professori, 2 donne e 2 uomini: le prof.sse Nataša Bisiacchi e Silvia Pannacci, i loro prof. Maurizio Zorba e Massimo Sgambati (chi scrive segue il laboratorio di giornalino con il prof. Sgambati). Il viaggio, all’ andata, è durato circa 3h incluso un “pipì stop”. I viaggiatori hanno cantato per quasi tutto il viaggio e hanno cantato anche la canzone “Un giorno all’improvviso”. Arrivati a Klagenfurt, davanti alla scuola, si sono veramente meravigliati di fronte a quell’edificio gigantesco, pulito e quasi profumato. C’era un grande ponte che

za scarpe, con ai piedi delle ciabatte o semplicemente scalzi (con i calzini) e uscivano dalle aule quando volevano: per mangiare, telefonare, andare in bagno durante le spiegazioni più noiose …. Successivamente i gitanti (quelli che sono andati in gita) sono (Continua a pagina 15)


stati accolti dalla prof.ssa che li ha guidati in un corridoio dal cui soffitto pendeva una bellissima ghirlanda con i colori dell’arcobaleno. Sotto di essa c’erano dei tavolini con delle sedie. Lì hanno fatto la

merenda a base di panino, una mela gialla e una bottiglietta d’acqua. Terminata la pausa snack, tutti insieme sono andati a visitare una delle diverse palestre dell’istituto. Successivamente sono stati divisi in tre gruppi per andare in tre classi diverse.

Ogni gruppo ha posto delle domande e risposte in tedesco e gli studenti austriaci hanno fatto altrettanto, ma ovviamente in italiano. Fuori dalla scuola hanno fatto la foto ricordo di gruppo. Terminata la visita e le conoscenze nella scuola austriaca gli alunni italiani sono stati accompagnati alla “Sala degli stemmi” e alla “Sala Consiliare”. Gli stemmi erano davvero molti e sembravano appesi alle pareti, ma in realtà erano splendidamente disegnati. Il colore prevalente degli stemmi era il bianco e rappresentavano tutte le famiglie più importanti dell’Austria. Infine nel primo pomeriggio i visitatori sono andati al MERCATINO di Natale dove erano liberi di girare, ma nell’ area indicata dai prof. Il famoso Mercatino natalizio di Klagenfurt era situato nella “Neuer Platz” tradotto in Italiano “Piazza Nuova” della città. Nella piazza, piena di casette fatte di legno, si vendevano prodotti artigianali soprattutto natalizi e cibo. C’era proprio una bella atmosfera natalizia, peccato non aver visto il mercatino di sera con le luci, comunque tutti si sono divertiti a comperare e a mangiare. Arrivato il momento di ritornare gli alunni si sono accomodati in autobus, stanchi, ma felici per la bella giornata trascorsa!!


LE INTERVISTE 1)Vi è piaciuto il viaggio a ne perché giocano a calcio con Klagenfurt?

me-.

Daniel:-Sì !!-.

Virginia:-Sì erano simpatici con

Virginia:-Abbastanza-.

me-

2)Vi è piaciuta la scuola visi- 6)Al mercatino, avete avuto tata?

qualche problema nel chiede-

Daniel:-No-.

re il costo degli oggetti che

Virginia:-Sì perché era più bella avete comprato? della nostra-.

Daniel:- No non ho avuto nes-

3)Qual è la parte della gita sun problema!che vi è piaciuta maggior- Virginia:- No non ho avuto problemi, e infatti ho chie-

mente? Daniel:-Il

mercatino

dove

si

mangiava e si giocava-.

sto:Enchuldigung was kostes das?-

Virginia:-Il mercatino perché ho mangiato lo zucchero filato e comprato tante cose!-. 4)Cosa avete imparato durante questo viaggio? Daniel: -Ho imparato la storia del lago di Klagenfurt-. Virginia: -Ho imparato qualche nuova parola in tedesco-. 5)Vi siete trovati bene con i compagni di viaggio? Daniel:-Sì, mi sono trovato be-

DI BIANCA, DENISE E MAIA


CONOSCIAMO DANIELE PONTONI 1)Qual è stata al tua prima gara di ciclocross? La mia prima gara è stata il 6 novembre 1981 a Avilla di Buja. 2)Qual era la tua posizione di arrivo, se sei arrivato? Sì, sono arrivato secondo. 3)Quali sensazioni hai provato? Ero molto emozionato perché era la mia prima gara di quella specialità;ci sono andato con dei miei amici, eravamo andati lì soprattutto per divertirci. 4)Com’era il percorso? Ti è piaciuto? Sì mi è piaciuto molto quel percorso. Era un bel percorso, perché è piovuto 1-2 giorni prima quindi c’era poco fango. 5)Quanti anni avevi? Avevo 15 anni. 6)Quando hai vinto il tuo primo campionato del mondo? Era il 1992, ero a Leeds in Inghilterra. 7)Dov’era situata la gara,in che parco? La gara era situata in un parco inglese,era tutto verde. Il parco si chiamava “round aj park”. 8)Ti è piaciuto il percorso e soprattutto com’era? Era un percorso abbastanza impegnativo, mi ricordo che si passava in una porta di un vecchio castello;era stupendo ,per me quella gara era anche una “visita panoramica”! Ed il percorso mi è piaciuto. 9)Qual era il tuo idolo? Il mio idolo era un calciatore,Pulici del Torino.


QUALCOSA SU DANIELE PONTONI Campionati MONDIALI di CICLOCROSS: 1989 Pont Chateau (FRA) 12° 1990 Getxo (SPA) 26° 1991 Gieten (BEL) 3° 1992 Leeds (GBR) 1° 1993 Corva (ITA) 3° 1994 Koksijde (BEL) 4° 1995 Eschenbach (SUI) 9° 1996 Montreuil (FRA) 2° 1997 Monaco (GER) 1° 1998 Middelfarth (DEN) 4° 1999 Poprad (SVK) 4° 2000 Sint Michielsgester (NED) 9° 2001 Tabor (R.CECA) Rit. 2003 Monopoli (ITA) 7° 2004 Pont Chateau (FRA) 4° 2005 St. Wendel (GER) 36° 1993 Classifica finale SUPERPRESTIGE 1° 1994 Classifica finale SUPERPRESTIGE 1° 1995 COPPA DEL MONDO 1°

CAMPIONATI MONDIALI di MOUNTAIN BIKE: 1994 Vail (USA) 4° 1995 Kirchzarten (GER) 20° 1997 Chateau D'Oeux (SUI) Rit. 1999 Are (SVE) 13°

OLIMPIADI di MOUNTAIN BIKE: 1996 Atlanta (USA) 5°


CAMPIONATI ITALIANI di CICLOCROSS: 1989 Levico Terme 1° 1990 Finale Ligure 1° 1991 Corva 1° 1992 Cardano al Campo 1° 1993 Carate Brianza 1° 1994 Solbiate 1° 1995 Scorzè 1° 1996 Monte Prat 1° 1997 Fiuggi 1° 1998 Parabiago 1° 1999 Sirone 1° 2000 Zegliacco 1° 2001 Castelnuovo 1° 2002 Sassuolo 1° 2003 Bassano 1° 2004 Verbania 1° CAMPIONATI ITALIANI di MOUNTAIN BIKE: 1997 Tarvisio 1° 1999 Telese 1°

Daniele Pontoni è il primo da sinistra. Immagine presa dal sito fvgsportchannel.com Ora Daniele si dedica all’allenamento e insegnamento. Daniele è un modello da imitare per chi pratica il ciclismo (o per chi è interessato ad iniziare),perché lui anche se ha avuto qualche problema tecnico ha saputo andare avanti e non mollare!!!



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