MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO Direzione generale per la ricerca ambientale e lo sviluppo
PROPOSTA D’INTERVENTO RELATIVA ALLA DELIBERA CIPE 80/2004 – MISURA 5
ARNEO ENERGY AUDIT 2010 __________________________________________________________________________________
SCHEDA PROGETTO
Progetto pilota di sperimentazione e applicazione di interventi finalizzati alla sostenibilità ambientale, con riferimento alla risorsa “risparmio energetico” in un’area del Salento (Puglia) caratterizzata da una particolare criticità socioeconomico e ambientale
Studio CEN.TER. Centro Studi e Documentazione per il Territorio Ing. Cosimo Montefusco
ARNEO ENERGY AUDIT 2010
INDICE
1. Descrizione delle criticitĂ nel contesto di riferimento
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1.1 Analisi del contesto territoriale 1.2 Definizione del problema ambientale
3 4
2. Descrizione del progetto e Piano di lavoro
11
2.1 2.2 2.3 2.4
11 12 13 14
Premessa Descrizione degli obiettivi ed articolazione delle azioni previste Azioni di diagnostica energetica (Energy Audit) Azioni collaterali
3. Quadro economico
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4. Cronoprogramma
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ARNEO ENERGY AUDIT 2010
1. Descrizione delle criticità nel contesto di riferimento
1.1 Analisi del contesto territoriale Il progetto si realizzerà nel Salento (Puglia), nel comprensorio della “Terra d’Arneo” e coinvolgerà undici Comuni, nove dei quali (Leverano, Copertino, Nardò, Salice Salentino, Veglie, Campi Salentina, Guagnano, Arnesano e Porto Cesareo) in Provincia di Lecce, uno (San Pancrazio) in Provincia di Brindisi e infine un altro (Avetrana) in Provincia di Taranto. Tutti già coinvolti in un processo di Agenda 21 cofinanziato dal Ministero dell’Ambiente (Bando 2000). Recentemente è stato pubblicato sia il Rapporto sullo Stato dell’Ambiente che il Piano d’Azione Ambientale di Indirizzo, all’interno del quale è stata prevista un’azione consistente per l’avvio di un Piano Operativo per lo sfruttamento della risorsa “risparmio energetico” nel comprensorio della “Terra d’Arneo”. Un territorio di circa 678 kmq., dei quali circa più della metà coperti da ulivi e vigneti, abitato da circa 136.000 persone e che è visitato ogni anno da circa 200.000 turisti. Il modello energetico attuale, anche nel comprensorio della “Terra d’Arneo”, sta mostrando tutti i propri limiti con una notevole dipendenza dai combustibili fossili e con una produzione di energia accentrata in impianti di grossa taglia (Centrale a Carbone di Cerano in Provincia di Brindisi) con bassi rendimenti, pesanti impatti ambientali e forti resistenze delle popolazioni interessate. Il contributo delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico è scarso.
In questo quadro, i vari piani energetici nazionali elaborati finora (1975, 1977, 1981, 1986, 1988) non hanno contribuito a significative inversioni di tendenza, né i recenti indirizzi di decentramento amministrativo in campo energetico hanno modificato la situazione. Vedi l’art. 31 del D.Leg. n. 112/98, che attribuisce alle Province, tra gli altri, il compito di redigere e adottare programmi di intervento per la promozione del risparmio energetico e che nel comprensorio della “Terra d’Arneo” avrebbero potuto avere potenzialità applicative particolarmente interessanti.
Le azioni di risparmio energetico proposte in questo progetto mirano ad una svolta, progressiva ma decisa, del modello energetico attuale insieme alla necessità di una riduzione delle emissioni di CO. In atmosfera, le tecnologie basate sul risparmio energetico diventano quanto mai attuali e necessarie.
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Dette azioni inoltre rientrano nelle previsioni del Piano Energetico Provinciale e del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Lecce che prevedono l’introduzione, in uno stesso impianto, di diverse tecnologie, ciascuna di per sé operante un risparmio energetico. D’altronde attuando tali indirizzi il comprensorio della “Terra d’Arneo” si porrebbe nelle condizioni migliori per contribuire a raggiungere gli obiettivi posti dall’Unione Europea per la certificazione energetica degli edifici in ottemperanza alla Direttiva CEE n. 93/76 del settembre ’93 e per quelli previsti dal protocollo di Kyoto relativi alla riduzione dei gas serra al 2010.
1.2 Definizione del problema ambientale
La definizione del problema ambientale ci perviene dal Rapporto sullo Stato dell’Ambiente e in particolare dall’autodiagnosi del sistema territoriale della “Terra d’Arneo” che ha comunque individuato un sistema base di “indicatori ambientali” con lo scopo di fornire un modello di rappresentazione sintetica di tutte le informazioni raccolte delle principali criticità ambientali. Per ciascuno degli indicatori scelti è stata proposta con una simbologia particolare, il trend di ciascun indicatore riportando due tipi di informazioni: STATO ATTUALE DELL’INDICATORE __________________________________________________________________________________________
☺ ☼ ☻
Condizioni positive dell’indicatore Condizioni intermedie o incerte dell’indicatore Condizioni negative dell’indicatore
TREND DELLA RISORSA __________________________________________________________________________________________
↑ → ↓
Risorsa in miglioramento Trend della risorsa stabile o incerto Risorsa in peggioramento
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ARNEO ENERGY AUDIT 2010
• La metodologia che è stata seguita nell’autodiagnosi territoriale è stata quella di indagare, attraverso alcuni importanti indicatori di sostenibilità, il territorio in un’ottica sistemica alla ricerca delle “reti” che influenzano il vivere quotidiano di tutta l’area in questione: la rete dell’aria, la rete dell’acqua, la rete dei rifiuti, la rete del paesaggio e della natura, la rete del suolo e sottosuolo, la rete dell’energia e la rete dell’ambiente urbano. Un sistema di conoscenze indispensabili che hanno permesso di definire meglio il Piano d’Azione Locale per la sostenibilità ambientale e arrivare ad azioni concrete di riconversione ecologica e proposte di tutela e riuso del territorio con tutti gli attori locali che vivono sul territorio della Terra d’Arneo.
ACQUA
ASPETTO
DESCRIZIONE E VALUTAZIONE
PSR
DELL’INDICATORE
STATO
TREND
INDICATORE
RISORSA
1. Consumi idrici
Misura il consumo idrico procapite e totale
P
☻
↓
2. Stato ambientale delle
Quale stato ambientale presentano le acque
S
→
acque superficiali
superficiali?
☼
S
☺
→
S
☼
→
R
☺
↑
R
☼
↑
R
☻
→
3.
Qualità
acque
di
Le acque in esame rispondono ai requisiti
balneazione
normativi di idoneità alla balneazione?
4. Stato ambientale delle
Quale è lo stato qualitativo delle acque
acque sotterranee
sotterranee?
5. Rete acquedottistica
Misura la percentuale di popolazione servita dalla rete acquedottistica
6. Rete fognaria
Misura la percentuale di popolazione servita dalla rete fognaria
7. Capacità di depurazione
Viene attuato un trattamento adeguato delle acque reflue urbane?
In relazione agli specifici indicatori considerati lo stato attuale delle acque superficiali e sotterranee presentano condizioni discrete o intermedie con trend variabile. In particolare, c’è da rilevare il fenomeno di contaminazione salina della falda dovuto all’intrusione dell’acqua di mare e questo lo si riscontra soprattutto nei territori di Salice, Leverano, Nardò e Porto Cesareo.
Come pure c’è da rilevare l'incremento della
concentrazione di nitrati e la presenza dello ione cloro, dello ione sodio, di coliformi totali, coliformi fecali e streptococchi fecali., soprattutto nei territori di Guagnano, Arnesano, Nardò e Veglie.
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Tale situazione di peggioramento della risorsa acqua può essere ascrivibile a vari elementi concomitanti come l’aumentato prelievo di acqua dalla falda, conseguente ad un aumentato fabbisogno idrico per tutti gli usi da potabile a irriguo, a industriale o domestico. Decisamente migliore appare lo stato delle acque di balneazione. Questo risulta, rispetto ai limiti di legge, nel complesso positivo ma con trend variabile dovuto soprattutto alla forte pressione antropica del periodo estivo. Infine un ulteriore criticità è data dal mancato completamento della rete fognaria e dalla costruzione e adeguamento degli impianti pubblici di depurazione. Molti di questi impianti purtroppo scaricano nei corsi idrici superficiali, in falda profonda o in mare senza il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura.
ARIA-CLIMA
ASPETTO
DESCRIZIONE E VALUTAZIONE
PSR
STATO
TREND
INDICATORE
RISORSA
P
☼
↓
P
☼
↓
P
☼
↓
P
☼
→
P
☼
↓
S
☼
→
S
☻
→
S
☼
↓
DELL’INDICATORE
1. Emissioni di monossido
Quale è il livello delle emissioni inquinanti
di carbonio (CO)
di CO?
2. Emissioni di ossidi di
Quale è il livello delle emissioni inquinanti
azoto (NOx)
di NOx?
3. Emissioni di biossido di
Quale è il livello delle emissioni inquinanti
zolfo (SOx)
di SOx?
4. Emissioni di composti
Quale è il livello delle emissioni inquinanti
organici volatici (COV)
di COV?
5.
Emissioni
di
gas
Le emissioni di CO2 si stanno orientando
climalteranti (CO2)
verso una riduzione?
6. Qualità dell’aria: livelli
I livelli ambientali di NOx rispettano gli
di ossidi di azoto (NOx)
standard di qualità?
7. Qualità dell’aria: livelli
I livelli ambientali di O3 rispettano gli
di ozono (O3 )
standard di qualità?
8. Qualità dell’aria: livelli
I livelli ambientali di SO2 rispettano gli
di biossido di zolfo (SO2)
standard di qualità?
Per quanto concerne le emissioni inquinanti in atmosfera prodotte nell’area della Terra d’Arneo ed espresse in tonn/anno, risulta evidente come i contributi maggiori provengono dal traffico e da altre fonti mobili, dalle centrali a carbone di Brindisi, dal siderurgico di Taranto e da altre attività produttive.
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Tuttavia emissioni piuttosto elevate di CO, prevalentemente dovute al trasporto su strada, si registrano per tutti i comuni della Terra d’Arneo, in modo particolare per i comuni di Nardò, Copertino e Veglie. I valori più alti delle emissioni di NOx si hanno invece nei comuni di Nardò, San Pancrazio e Copertino, mentre gli SOx presentano elevate concentrazioni nel comune di Copertino. Infine tutti i comuni contribuiscono in eguale misura alle concentrazioni di COV, con l’eccezione del comune di Nardò che raggiunge soglie più elevate.
SUOLO E SOTTOSUOLO
ASPETTO
DESCRIZIONE E VALUTAZIONE
PSR
STATO
TREND
INDICATORE
RISORSA
P
☻
→
P
☻
→
P
☻
→
S
☻
↓
S
☺
→
S
☻
→
R
☼
→
DELL’INDICATORE
Quale è la rilevanza ambientale dell’ attività
1. Attività di cava
estrattiva? 2.
Fertilizzanti
e
Quale è il consumo di fertilizzanti e
Fitofarmaci
fitofarmaci in agricoltura?
3. Consumo di suolo per
Quale
l’urbanizzazione
l’espansione dei centri u. e aree turistiche?
4. Rischio geomorfologico
Quale è la rilevanza della superficie di aree
e vulnerabilità allagamenti
soggette al rischio erosione o allagamenti?
5. Rischio sismico
Quale è la rilevanza del rischio sismico
è
il
consumo
di
suolo
per
nell’area? 6.
Siti
potenzialmente
Quale è la rilevanza e l’estensione dei siti
contaminati
contaminati o a rischio di contaminazione?
7. Siti da bonificare
Quale è la rilevanza dei siti da bonificare e delle misure e/o azioni per il risanamento?
Per quanto riguarda lo stato dell’ambiente del suolo e sottosuolo c’è da rilevare la vulnerabilità dell’area della Terra d’Arneo agli allagamenti. In particolare i territori di Leverano, Veglie, Salice Salentino, Guagnano, Campi Salentina, Nardò e Copertino presentano un livello di pericolosità molto alto. Le cause di tipo idrogeologico sono ormai note da tempo. La forte antropizzazione del territorio e la non sufficiente manutenzione dei numerosi canali di scolo o inghiottitoi carsici sono tra i problemi maggiori che gli Enti locali dovranno affrontare nei prossimi anni.
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Un altro grosso problema è rappresentato dall’abbondanza di siti potenzialmente inquinanti in tutta l’area della Terra d’Arneo per la presenza di sostanze contaminanti (rifiuti, acque di vegetazione, etc.) in concentrazioni tali da determinare un pericolo per la salute pubblica o per l’ambiente naturale o costruito. Questo fenomeno è particolarmente rilevante soprattutto nei territori di Copertino, San Pancrazio e Nardò.
PAESAGGIO E NATURA
ASPETTO
DESCRIZIONE E VALUTAZIONE
PSR
STATO
TREND
INDICATORE
RISORSA
P
☼
↓
P
☼
→
P
☻
→
S
☼
→
S
☼
→
S
☼
→
☺
→
☺
→
DELL’INDICATORE
1. Incendi boschivi
Quale è la rilevanza della superficie territoriale che è stata percorsa da incendi?
2. Attività venatoria
Quanto è la pressione venatoria delle popolazioni di specie animali cacciabili?
3. Attività di pesca e
Quanto è rilevante l’impatto delle attività di
turismo balneare
pesca e delle presenze turistiche?
4. Stato di salute degli
Quale è la qualità e la ricchezza degli spazi
spazi paesistici naturali
paesistici naturali?
5. Stato di salute degli
Quale è la qualità e la ricchezza degli spazi
spazi p. storico-culturali
paesistici storico-culturali?
6. Stato di salute ambiente
Quale è la qualità e la ricchezza degli
marino-costiero
ecosistemi marino-costieri? Quali
sono
le
percentuali
di
costa
balneabile? Quale è la tendenza in atto? 7. Interventi per la tutela
Quanto è la percentuale di superficie
della natura e biodiversità
territoriale che risulta protetta?
R
Per quanto riguarda la tutela della natura e della biodiversità, c’è da rilevare che nella Terra d’Arneo sono presenti sia aree protette terrestri che marine per un totale complessivo di circa 20.000 ha pari al 2.8% del territorio dell’Arneo. Per l’area protetta marina i dati ci informano che la maggiore fonte di inquinamento delle acque marino-costiere viene da terra, attraverso le acque superficiali e gli scarichi fognari e dal mare attraverso le perdite di idrocarburi.
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ENERGIA
ASPETTO
DESCRIZIONE E VALUTAZIONE
PSR
DELL’INDICATORE
1.
Consumo
Consumo
TREND
INDICATORE
RISORSA
energetico
Quale è la rilevanza dei consumi energetici
P
☻
→
energetico
Quale è la rilevanza del consumo energetico
P
☻
→
totale 2.
STATO
pro-capite
pro-capite
Le informazioni riportate sui consumi energetici si riferiscono all’intero territorio della Terra d’Arneo e sono state prese dallo studio prodotto dall'Agenzia dell'Energia per la redazione del Piano Energetico Provinciale (maggio 2003) e dallo studio per l'elaborazione del Piano Energetico Regionale" (anno 1996). Da essi emerge che i consumi totali e pro-capite di energia sono in aumento. Le fonti energetiche che hanno registrato un tasso di crescita maggiore sono i combustibili gassosi e l’energia elettrica. Per quanto riguarda i consumi per settore, si evidenzia una notevole crescita nel settore terziario e nei trasporti. Infine i Comuni che maggiormente hanno i valori più alti nel comprensorio per consumi di energia pro-capite sono Leverano e Porto Cesareo (1.12 tep/ab/anno), Avetrana (0.97 tep/ab/anno), Campi Salentina (0.95 tep/ab/anno) e Nardò (0.93 tep/ab/anno).
RIFIUTI
ASPETTO
DESCRIZIONE E VALUTAZIONE
PSR
STATO
TREND
INDICATORE
RISORSA
P
☻
↓
P
☻
↓
P
☻
→
R
☻
→
DELL’INDICATORE
1. Produzione totale di
Quantità complessiva di rifiuti urbani
rifiuti urbani
prodotti annualmente
2. Produzione pro-capite di
Quantità di rifiuti urbani prodotti in media
rifiuti urbani
da ogni abitante residente in un anno
3. Rifiuti urbani smaltiti in
Numero delle discariche ancora presenti nel
discarica
comprensorio
4. Raccolta differenziata
Percentuale
dei
rifiuti
urbani
raccolti
annualmente in modo differenziato
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Dall’analisi degli indicatori emerge che le azioni intraprese dalle amministrazioni locali (Regione, Provincia e Comuni) pongono purtroppo la Terra d’Arneo e addirittura tutta la Puglia in una situazione di emergenza. Riguardo alle prospettive future, il trend appare anche sfavorevole quanto a capacità di gestire in forma integrata l'intero settore, perché con le risorse messe a disposizione dal POR Puglia 2000-2006 la situazione dello smaltimento e/o recupero (compostaggio, incenerimento, raccolta differenziata etc.) non è molto chiara. Recentemente la Regione Puglia ha lanciato un bando rivolto ad aziende che vogliono installare impianti per la produzione di combustibile da rifiuti o di termovalorizzazione. Questi tipi di impianti, se realizzati, potrebbero risultare fatali alla utilità della raccolta differenziata e del riutilizzo dei materiali. Inoltre questa scelta regionale rappresenta anche un duro colpo alle politiche per lo sviluppo del risparmio energetico.
AMBIENTE URBANO
ASPETTO
DESCRIZIONE E VALUTAZIONE
PSR
STATO
TREND
INDICATORE
RISORSA
P
☼
→
P
☼
→
P
☻
→
P
☻
→
P
☻
→
DELL’INDICATORE
1. Superficie urbanizzata
Percentuale di superficie territoriale che risulta urbanizzata
2.
Densità
della
popolazione 3.
Densità
Percentuale di abitanti residenti per kmq di superficie territoriale
della
rete
Rapporto tra l’estensione della rete stradale
stradale
e la superficie territoriale
4. Veicoli pro-capite
Percentuale di veicoli circolanti nella Terra d’Arneo
5. Superficie destinata ad
Percentuale
di
superficie
territoriale
insediamenti produttivi
destinata ad insediamenti produttivi
6. Verde pubblico
Disponibilità di verde pubblico
R
☻
→
7. Mobilità sostenibile
Numero di piste ciclabili e aree pedonali
R
☻
→
protette
I punti critici che emergono sono soprattutto quelli della mobilità e in particolare l’elevato utilizzo del mezzo privato, la scarsa competitività del servizio di trasporto pubblico e i limitati incentivi per forme di trasporto alternative. Inoltre non esistono al momento piste ciclabili e le aree pedonali coprono complessivamente una estensione pari allo 0,1% della superficie totale del territorio della Terra d’Arneo.
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2. Descrizione del progetto e Piano di lavoro
2.1 Premessa Gli undici Comuni appartenenti al comprensorio della “Terra d’Arneo” sono proprietari complessivamente di novanta edifici tra quelli adibiti ad attività scolastiche e sedi municipali con caratteristiche, dimensioni ed età molto differenziate. In particolare abbiamo:
- Comune di Campi Salentina: 1 sede municipale + 6 scuole pubbliche + 1 istituto sec. superiore - Comune di Salice Salentino: 1 sede municipale + 4 scuole pubbliche - Comune di Guagnano: 1 sede municipale + 6 scuole pubbliche - Comune di Arnesano: 1 sede municipale + 3 scuole pubbliche - Comune di Porto Cesareo: 1 sede municipale + 2 scuole pubbliche - Comune di Veglie: 1 sede municipale + 4 scuole pubbliche - Comune di Avetrana: 1 sede municipale + 4 scuole pubbliche - Comune di S. Pancrazio: 1 sede municipale + 5 scuole pubbliche - Comune di Copertino: 1 sede municipale + 5 scuole pubbliche + 6 istituti secondari superiori - Comune di Nardò: 1 sede municipale + 19 scuole pubbliche + 7 istituti secondari superiori - Comune di Leverano: 1 sede municipale + 7 scuole pubbliche Già durante il processo di Agenda 21 Locale “Terra d’Arneo” e in particolare nella definizione e condivisione da parte del Forum Ambientale del Piano d’Azione Ambientale si era deciso di affrontare concretamente il problema dei risparmi energetici nei settori: residenziale, commerciale/terziario, industriale/artigianale, agricolo e trasporti, attraverso l'analisi energetica e lo studio di interventi correttivi. Oggi tenendo conto dell’iniziativa del Ministero dell’Ambiente, riguardante la messa a disposizione di un fondo per la promozione dello sviluppo sostenibile, i Comuni sarebbero interessati alla realizzazione di un piano organico di risanamento energetico del patrimonio edilizio di loro proprietà. Indubbiamente, questa iniziativa si presenta come esemplare, e forse anche a tutt'oggi unica, per la organicità dell'approccio, la razionalità dell'impostazione e la completezza dell'operazione.
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Piano che potrà essere attuato attraverso una metodologia standard di analisi consistente nella diagnosi energetica degli edifici che consentirà di individuare soluzioni progettuali e possibili interventi di qualificazione energetica. Tutto ciò potrà servire da guida successivamente per intraprendere in seguito le azioni indispensabili per la certificazione energetica degli edifici di proprietà delle amministrazioni comunali in questione.
2.2 Descrizione degli obiettivi ed articolazione delle azioni previste
Obiettivo principale del piano operativo per la diagnosi energetica degli edifici di proprietà degli undici Comuni della “Terra d’Arneo” in funzione della certificazione energetica è di fornire una proposta organica di interventi che siano in grado, nel rispetto di tutti i vincoli esistenti, di massimizzare l’efficienza dei servizi e di minimizzare il costo complessivo relativo a tutte le fasi della gestione. Pertanto l’analisi del sistema energetico si articolerà in tre fasi con l’immediato obiettivo di determinare per ciascun edificio il bilancio energetico. In particolare si interverrà attraverso:
a.
L’analisi energetica dell’involucro edilizio con individuazione degli interventi correttivi;
b.
L’analisi degli impianti allo scopo di verificarne l’efficienza nell’uso dell’energia;
c.
La selezione degli edifici mediante indicatori energetici per gli interventi successivi di
certificazione energetica
Un piano operativo, dunque, teso alla definizione di tutti gli elementi utili ad una corretta programmazione energetica ed incentrato sull’utilizzo del risparmio energetico. E cioè alla ricerca delle informazioni puntuali che si otterranno attraverso indagini e censimenti diretti presso gli edifici. In particolare si procederà innanzitutto alla raccolta dei dati di base necessari per effettuare l'analisi e che saranno:
caratteristiche morfologiche, dimensionali, costruttive e tecnologiche degli edifici che saranno
desunte in parte dai disegni disponibili negli archivi degli uffici tecnici dei Comuni (che potrebbero risultare assolutamente insufficienti) e prevalentemente dovranno essere ricavate con sopralluoghi, documentazione fotografica e rilievi eseguiti direttamente sul posto;
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dati dei consumi di energia elettrica e di combustibile (che nel caso specifico è il gas metano)
che verranno desunti dalle bollette ENEL e SNAM;
dati climatici, in parte saranno desunti dalla guida "Dati climatici per la progettazione edile ed
impiantistica" del CNR, in parte dai dispositivi di legge per la zona climatica ed i gradi giorno di riferimento;
modalità di fruizione degli edifici: orari di funzionamento, grado di affollamento, orari di
accensione degli impianti, temperature effettive dei locali. Di fronte a tale massa di dati da manipolare insostituibile sarà l’ausilio di metodi di elaborazione veloce e quindi l’utilizzo di adeguati supporti di software informatici.
2.3 Azioni di diagnostica energetica (Energy Audit)
L'attività di diagnostica energica (Energy Audit) sarà condotta, dunque, tramite un approfondita conoscenza delle caratteristiche strutturali degli edifici e degli impianti individuando le possibili misure di risparmio e la relativa valutazione quantitativa tecnico-economica. Bisogna aggiungere che la messa a punto di tecniche diagnostiche sempre più efficaci ed economiche e quindi applicabili a più vaste categorie di edifici è peraltro oggetto di sforzi di ricerca in molti Paesi e di cooperazione internazionale. Infatti nei vari Paesi membri della Comunità Europea sono stati avviati importanti programmi per l'uso razionale dell'energia negli edifici. Tali azioni comunque permetteranno se attuate:
- un informazione neutrale e professionale sugli interventi consigliabili, evitando cosi errori tecnici ed economici; - una valorizzazione dell'investimento; - un controllo e/o miglioramento del benessere ambientale;
.
.
- la certificazione degli effetti delle misure di risparmio d'energia; - il miglioramento complessivo degli immobili; - la riduzione complessiva dei fabbisogni energetici con effetti anche concernenti la diversificazione dei combustibili e la riduzione delle potenze di picco richieste; - l’aumento della conoscenza dettagliata del parco-edilizio e dei consumi energetici associati; - l’impatto sull'occupazione, sia mediante la formazione di tecnici specializzati nella diagnostica, sia
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per l'attività edilizia conseguente alla maggiore conoscenza delle possibilità di risparmio;. - la verifica del rispetto delle normative sui contenimenti delle perdite di calore in quegli edifici costruiti dopo l'entrata in vigore delle norme.
Da quando sopra enunciato, si possono facilmente individuare gli "attori" della diagnostica, cioè tutti coloro che verranno coinvolti nel Piano Operativo per lo sfruttamento della risorsa “risparmio energetico” in quanto possono richiedere, promuovere ed effettuare azioni di diagnostica energetica. Schematicamente, si possono citare:
- i professionisti dell'edilizia (architetti, studi di ingegneria); - le industrie delle costruzioni e della componentistica interessate alla potenzialità ed efficacia di nuove tecniche; - gli uffici tecnici comunali; - le società specializzate nell’Energy Auditing dell'habitat; - gli enti e le società produttori e distributori d'energia comprese anche le società di fornitura del servizio "calore"; - le amministrazioni comunali interessate.
2.4 Azioni collaterali Nell’ambito dello svolgimento del progetto sono previste anche due azioni collaterali:
a.
seminari di informazione e promozione (soprattutto nelle scuole e presso i giovani) atte ad
indirizzare, nella misura prevista, verso l’uso del risparmio energetico b.
seminario di formazione per la preparazione di quadri nel settore energetico
In particolare per questo ultimo c’è l’intenzione di organizzare con la collaborazione tecnico-scientifica di agenzie di formazione specializzate un corso per la preparazione professionale di "Energy Managers" destinato a liberi professionisti del settore, da collocare presso i Laboratori Municipali per lo sviluppo sostenibile recentemente istituiti presso i Comuni, durante lo svolgimento del processo di Agenda 21 Locale, e da utilizzare nell’ambito dei monitoraggi previsti sugli edifici.
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3. Quadro economico
Sulla base della proposta progettuale formulata, si è effettuata una stima budgetaria dei costi di attuazione della diagnosi energetica e delle azioni collaterali relativi agli edifici ad uso scolastico e alle sedi municipali di proprietà dei Comuni appartenenti al comprensorio della “Terra d’Arneo” in funzione della certificazione energetica. 1° FASE – A. INDAGINI E MONITORAGGI DIRETTI SUGLI INVOLUCRI EDILIZI E SUGLI IMPIANTI 1. REPERIMENTO DEI DATI - Sono previste 11 persone opportunamente formate (energy managers) che si recheranno in ogni edificio di proprietà comunale per effettuare indagini e monitoraggi diretti tramite questionari e schede: 11 persone x 90 edifici x € 44,5 = € 44.000
2. INSERIMENTO DEI DATI - Sono previste undici persone, appartenenti al personale interno delle singole amministrazioni (tecnici - 7° livello funzionale), già formato in precedenti progetti, per l’immissione delle informazioni in una banca dati del Sistema Informativo Ambientale – SIA “Terra d’Arneo” - già in dotazione alle singole amministrazioni e da utilizzare durante l’orario ordinario. Complessivamente sommando tutte le ore previste per tutti i Comuni coinvolti (vedere attestazione riguardante le fonti di cofinanziamento) risultano: 177 ore settimanali x 4 settimane x 12 mesi = 8.496 ore x € 10,60 (compenso lordo contratto nazionale dipendenti statali) = € 90.000 (somma a carico dei Comuni messa a disposizione come cofinanziamento). 2° FASE – B. VALUTAZIONE DELLA RISORSA “RISPARMIO ENERGETICO” DEGLI EDIFICI CENSITI E SELEZIONE MEDIANTE INDICATORI ENERGETICI PER GLI INTERVENTI SUCCESSIVI DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA 1. Prospetti generali dei dati e delle informazioni ottenute e risultati delle analisi energetiche eseguite, schede tecniche degli impianti visitati e costi di esercizio conseguenti, relazione illustrativa del metodo di elaborazione con indicazioni degli interventi possibili e necessari sugli impianti:
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a. per la progettazione: 600 ore x € 56,80 (tariffa professionale) = € 34.080 b. per il coordinamento: 20 ore x 4 settimane x 12 mesi = 960 ore x € 56,80 (tariffa professionale) = € 54.528 TOTALE = a + b = € 34.080 + € 54.528 = € 88.608 3° FASE – C. INFORMAZIONE E FORMAZIONE SULLA RISORSA “RISPARMIO ENERGETICO” 1. Organizzazione ed attuazione di seminari di informazione nei singoli Comuni e azioni di pubblicità con manifesti, inviti e stampa di n. 600 copie di un quaderno di documentazione di tutta l’esperienza, intesi ad illustrare i risultati del Piano Operativo e a sensibilizzare i potenziali utenti circa i vantaggi della risorsa “risparmio energetico”: € 30.000 (a corpo)
2. Seminario di formazione altamente specialistico per la preparazione di quadri nel settore energetico (energy managers) da utilizzare nello svolgimento del Piano Operativo: € 10.000 (a corpo)
TOTALE GENERALE COMPLESSIVO
A1 + A2 + B1 + C1 + C2 = € 44.000 + € 90.000 + € 88.608 + € 30.000 + € 10.000 = € 262.608 + € 34.522 (IVA su A1 + B1 + C1 + C2) = € 297.130
Ente Coordinatore Agenda 21 Studio CEN.TER. ing. Cosimo Montefusco
Ente Coordinatore: Studio CEN. TER. ing. Cosimo Montefusco
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CRONOGRAMMA PROGETTUALE
_______________________________________________________________________________________ Il progetto rappresentato dal Piano Operativo - ARNEO ENERGY AUDIT 2010 - per la diagnosi energetica degli edifici di proprietà dei Comuni appartenenti al comprensorio della “Terra d’Arneo” in TANDEM con Agenda 21 Locale, si svolgerà secondo un cronogramma progettuale di seguito riportato, strutturato in fasi e in tempi di lavoro, che porteranno la Comunità della “Terra d’Arneo” a essere una delle poche realtà salentine ad avere avviato un’iniziativa pilota nel campo del risparmio energetico.
FASI DI ATTIVITA’
MESI (Maggio 2005 – Aprile 2006) 1
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A) 1° FASE - Indagini e monitoraggi diretti sugli involucri edilizi e sugli impianti
1. Reperimento dei dati da parte del gruppo degli energy managers
2. Inserimento dei dati da parte del personale interno dei Comuni B) 2° FASE – Valutazione della risorsa RE / Diagnosi Energetica degli edifici censiti
1. Elaborazione dei risultati delle analisi energetiche – schede e relazioni illustrative degli interventi
2. Coordinamento generale dei procedimenti attivati e selezione degli edifici mediante indicatori energetici C) 3° FASE – Informazione e formazione sulla risorsa “risparmio energetico”
1. Organizzazione ed attuazione dei seminari informativi nei Comuni
2. Seminario di formazione per gli energy managers Ente Coordinatore: Studio CEN. TER. ing. Cosimo Montefusco
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DATI AMMINISTRATIVI
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Titolo dell’iniziativa: Piano operativo per la diagnosi energetica degli edifici ad uso scolastico e delle sedi municipali di proprietà dei Comuni appartenenti al comprensorio della “Terra d’Arneo” in funzione della certificazione energetica e in TANDEM con Agenda 21 Locale.
Acronimo: ARNEO ENERGY AUDIT 2010
Soggetto proponente dell’iniziativa:
nome: Consorzio Intercomunale Nord-Ovest Salento “Terra d’Arneo” e Comuni aggregati facenti parte di Agenda 21 Locale “Terra d’Arneo”.
indirizzo: VIA ROMA N. 27 VEGLIE tel. N. 0832.970574
fax N. 0832.970574
Soggetto referente e responsabile della realizzazione tecnica e finanziaria del progetto: nome: COMUNE DI LEVERANO – Ente già responsabile della rendicontazione di Agenda 21 Locale “Terra d’Arneo” nei confronti del Ministero dell’Ambiente (Bando 2000).
indirizzo: VIA MENOTTI, 73045 LEVERANO (LECCE) tel. N. 0832. 923417
fax N. 0832. 923419
indirizzo E-mail: miraglia@comune.leverano.le.it
Ente Coordinatore: Studio CEN. TER. ing. Cosimo Montefusco
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