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IL VALORE INTIMO DELLO SPAZIO
Se da una parte assistiamo ad un impoverimento di quelli che sono stati i valori di protezione del muro, dall'altra partecipiamo allo spostamento dei confini delle nostre paure da una dimensione di tipo fisico ad una di tipo psicologico. In ogni caso, di fronte alla perdita dei valori che la società contemporanea ci consegna nell'isolamento del singolo rispetto al gruppo, il senso di vuoto interiore che ne scaturisce non sarebbe potuto essere minimamente compensato dal valore protettivo del muro. Attraverso gli oggetti, nell'intimità della nostra casa, ricostruiamo allora un mondo entro il mondo. Gli oggetti oltre a rappresentarci, ci custodiscono, conformano lo spazio, sono compagni della nostra solitudine interiore e traccia della nostra memoria. Ci serve una casa in senso psicologico oltre che in senso fisico, per compensare la nostra vulnerabilità.
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Avere le spalle al muro è un istinto di protezione atavico che trova risposta tanto nella disposizione dei letti all’interno di una casa quanto nella ricerca all’esterno del surrogato psicologico di un limite identifiacabile nello schienale di una panchina o nella superficie verticale di un edificio. Un clochard è sempre alla ricerca di un angolo.
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Ciò che c’è da vedere non è fuori ma dentro di noi.
Amedeo Modigliani, La Femme aux Macarons.
Non c'erano finestre con vista sull'esterno forse per aiutare chi vi abitava a vedere ciò chebisogna osservare davvero. […] era un'architettura progettata per allontanare la mente daifenomeni e ricondurla alle essenze. 24
Amedeo Modigliani La Femme aux macarons Le cose da vedere non sono fuori, ma dentro di noi