POR TFO LIO
Autorizzo il trattamento dei dati personali contenuti del mio curriculum vitae ai sensi art. 13 del D.Lgs 196/2003
WORKS AND CHRONOLOGY Building in Belvàros
Budapest - Academic project
2012
2013
New development for “Alta Langa”
Living the limit
Collegno - Academic project
Paroldo - Academic project
Parametric City
Venice Recreation Centre
Milan - Academic project
2015
Tour et Taxis
Bruxelles - Academic project
Venice - International competition
2016
Carpineto Mountain Refuge Carpineto - International competition
Manifattura Tabacchi
Caserma la Marmora
Turin - Internship
Turin - Academic project
Helsinki Central Library Helsinki - Academic project
Castle Resort
Urban Space 3.0
Roccamandolfi - Competition
Turin - Master Thesis
2017
Urban micro-landscape Turin - Workshop
Cities and electric landscapes Spain - International workshop
SELECTED WORKS Building in Belvàros
Budapest - Academic project
2012
2013
New development for “Alta Langa”
Living the limit
Collegno - Academic project
Paroldo - Academic project
Parametric City
Venice Recreation Centre
Milan - Academic project
2015
Tour et Taxis
Bruxelles - Academic project
Venice - International competition
2016
Carpineto Mountain Refuge Carpineto - International competition
Manifattura Tabacchi
Caserma la Marmora
Turin - Internship
Turin - Academic project
Helsinki Central Library Helsinki - Academic project
Castle Resort
Urban Space 3.0
Roccamandolfi - Competition
Turin - Master Thesis
2017
Urban micro-landscape Turin - Workshop
Cities and electric landscapes Spain - International workshop
Helsinki Central Library Walking through a forest
La proposta progettuale per la Helsinki Central Library è basata sulla volontà di creare un nuovo punto di incontro, un polo sociale per tutta la cittadinanza di Helsinki. Una grande piazza antistante l’edificio ha il compito di unificare le funzioni pubbliche e culturali: la biblioteca può essere vista da tutte le direzioni ed è un elemento di mediazione, un filtro visivo tra il centro della città e l’ ampio parco verde sul quale si affaccia. La proposta per la Helsinki Central Library si articola in un edificio con forma e volumetria regolare, che ospita al suo interno biblioteca, auditorium, meeting area, sauna oltre a book-shop, ristorante, un giardino d’ inverno ed aree relax sia per il personale che per i fruitori della struttura. The proposal for the Helsinki Central Library is based on the desire to create a new meeting place, a social pole for all citizens of Helsinki. A large square in front of the building aim to unify public and cultural functions: the library can be viewed from all directions, it is a visual filter between the city center and the city park. The proposal for the Helsinki Central Library consists of a regular shape and volume building, in which there are a library, auditorium, meeting area, sauna as well as book-shop, restaurant, a winter garden and relax areas for both staff and users.
_2014_Academic work_
Walking through a forest Walking through a forest, la biblioteca come una foresta che racchiude cultura e intrattenimento nel cuore di Helsinki, la quale forma e distribuzione nasce dall’ analisi e dalla reinterpretazione dei principali elementi naturali e paesaggistici finlandesi. La foresta di betulle si trasforma in involucro esterno, fitto ma allo stesso permeabile allo sguardo, dove vi si innesta un sentiero attraverso il quale si accede alla hall principale, pensata come una piazza coperta, uno spazio fruibile non solo dal visitatore della biblioteca ma da tutta la collettività della cittadina finlandese. La distribuzione interna invece ha andamento curvilineo, una forma molto sinuosa che richiama e trae ispirazione dai paesaggi incontaminati del nord della Finlandia, scanditi da foreste e neve che ricoprono piccoli rilievi, denominati Tunturi. Walking through a forest, the library as a forest that includes culture and entertainment in the heart of Helsinki. Form and distribution are designed starting from the analysis and the interpretation of Finland’s nature element. The birch forest turns into exterior envelope, dense but at the same time permeable to the look, which engages a path through which people enter in the main hall, designed as a covered square, a space accessible not only by the visitor of the library but by the whole community of the town. Inside layout has curved design, a sinuous shape that recalls and draws inspiration from the landscapes of Northern Finland, punctuated by forests and snow covering small pads called Tunturi.
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Third floor
Second floor
First floor
Ground floor
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Gli ampi spazi interni si articolano su livelli sfalsati, collegati tra loro mediante un sistema di rampe che unificano e sormontano lo spazio soprastante alla hall. La corretta illuminazione zenitale per gli ambienti della biblioteca destinati allo studio e alla lettura, posizionati ai piani più elevati della struttura, è garantita dal sistema della copertura formata da travi in legno lamellare a trama incrociata, ispirate ai fitti rami della foresta finlandese, e chiuse da serramenti in vetro. All’interno dell’ edificio è stato inoltre inserito un giardino d’ inverno, che si sviluppa su tre livelli differenti, in modo da fornire ai fruitori dell’edificio un’ ambientazione il più possibile in armonia e in simbiosi con il mondo naturale, presupposto fondamentale nella cultura finlandese. Interiors are designed in stagger level, connected each other through a system of ramps which unify and overcome the space above the main hall. The correct Zenithal lighting for studying and reading rooms, located on higher floors of the structure, is guaranteed by the cover system consisting in a cross-plot of laminated wood beams, inspired by the dense branches of Finnish forest, and closed by glass windows. Inside the building was also included a winter garden, which is spread over three different levels, to provide to users of the building a space as possible in harmony and symbiosis with the natural world, fundamental assumption in Finnish culture.
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Urban Space 3.0
Shaping Common Space La tesi parte da una riflessione sulle forme urbane e su come queste caratterizzano uno spazio pubblico, indagando al tempo stesso le relazioni che si instaurano tra gli spazi privati, quelli pubblici e le comunità che li vivono. L’obiettivo di questa ricerca sta proprio nel cercare approcci progettuali innovativi che, nell’ambito di interventi di trasformazione dello spazio pubblico, possano contemporaneamente coinvolgere le amministrazioni locali, i progettisti e le comunità, grazie ad una serie di nuovi strumenti proposti: la definizione di un abaco dello spazio urbano, il coinvolgimento dei non esperti e la sperimentazione concreta su un sito di progetto. This paper begins with an overview on urban forms and how they characterize a public space and at the same time investigate relationship that are established between public and private space and communities that live them. The goal of this research lies in seeking innovative design approaches that, in the context of public space transformations, can simultaneously engage local governments, designers and communities, thanks to a series of new tools available: the definition of an abacus of urban space, the involvement of non-experts and a real experimentation on a project site.
_2016_Master Thesis_Evaluated whortly of Mention_
Shaping Common Space Per facilitare il coinvolgimento cittadino, generando nuove interazioni all’interno del processo progettuale tra la comunità, i progettisti, le amministrazioni locali e lo spazio urbano stesso è stato indispensabile mettere a punto nuovi strumenti di visualizzazione, basati su una classificazione tipologica degli archetipi dello spazio urbano. Accuratamente individuati in fase di ricerca questi hanno costituito la base da cui partire per l’ elaborazione di un’applicazione che consentisse la loro visualizzazione in contesto reale. Questi elementi archetipi, grazie all’uso di nuovi strumenti, si possono sovrapporre allo spazio fisico aumentando la realtà, veicolando nuove informazioni, prefigurando nuovi scenari, accrescendo la percezione dell’utente rispetto allo spazio urbano che lo circonda. La collaborazione tra i numerosi protagonisti di un intervento di trasformazione dello spazio urbano trasforma la progettazione in un laboratorio a cielo aperto: il progettista riesce a identificare le richieste più importanti dei i cittadini; questi ultimi, invece, interagiscono con il progettista, avvalendosi dell’aiuto dei nuovi strumenti che, sovrapponendosi allo spazio reale, consentono loro la visualizzazione dell’intervento in un nuovo spazio, definito aumentato. In questo modo nuovi layers informativi virtuali si sovrappongono allo spazio fisico reale aumentando la percezione e la consapevolezza di come lo spazio urbano che ci circonda può essere trasformato. Thanks to the use of new visualization tools that facilitate citizen involvement, we can generate new interactions in the design process between the community, planners, local governments and urban space. One of the main objectives was to develop new visualization tools based on the types of urban space, which constituted the starting point for developing an application that would enable their visualization in real context; through the use of new tools these elements may overlay physical space literally augmenting reality, transmitting new information, prefiguring new scenarios, enriching the content and increasing user’s perception of the urban space that surrounding them. Cooperation between players in a urban transformation turn traditional design into a living laboratory: designer can simply identify needs of citizens; the latter, however, are able to interact with the designer, thanks to the help of new tools that overlapping real space allowing the view of an intervention in a new space, called augmented. In this way new virtual information layers overlapping real physical space, conveying information, prefiguring new scenarios, increasing the perception and awareness of how urban space around us could be transformed.
Abaco
Citizens
Administration
Urban space
Designer
Interactive tools
Street and path
Square Thresold Boundary Shelter
Landmark Urban green Section
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Il risultato della classificazione in un abaco di elementi urbani è una libreria di tools, composta da otto macrocategorie (Percorso, Piazza, Margine, Soglia, Riparo, Riferimenti, Sezione, Natura Urbana), individuate secondo una personale classificazione e per ognuna delle quali si propongono diverse sottocategorie composte da specifici elementi. Per ogni sottocategoria sono stati individuati una letteratura di base ed esempi sia storici che contemporanei in modo da poter confrontare lo stesso elemento urbano in età diverse e per capire che, pur declinandosi in maniera diversa sul piano formale o materico, i caratteri salienti che li contraddistinguono rimangono gli stessi; ne risulta un insieme di strumenti caratterizzati da principi sintattici che li mettono in relazione l’uno all’altro, e a cui progettisti e non esperti possono far riferimento per una progettazione urbana consapevole. La trasposizione virtuale dell’abaco dello spazio urbano in nuovi strumenti di visualizzazione, infatti, facilita il coinvolgimento dei cittadini nella partecipazione alla progettazione di uno spazio pubblico da loro vissuto, frequentato, conosciuto. Ne risulta un abaco di archetipi, seppur di scale differenti, ad ognuno dei quali corrisponde un’icona visiva che ne identifica i caratteri principali. La modellazione di tutti questi elementi urbani, senza un linguaggio architettonico ben definito, non costituisce una libreria di oggetti ready made da cui attingere ogni qualvolta ci si trovi a progettare uno spazio urbano, ma un insieme di tools da cui partire per configurarlo. The result of the classification in an abaco of urban elements is a library of tools, consisting of eight main categories (street and path, square, boundary, threshold, shelter, landmark, section, urban green), identified according to a personal classification; for each of these there are propose several subcategories composed of specific elements. For each subcategory were researched a basic literature and historical and contemporary examples to compare the same urban element in different ages understanding that, although founding dissimilarity in form or material, main characters that distinguish them remain the same. The result is a set of tools that are characterized by syntactic principles that put them in relation to each other, so designers and non-experts users can refer to a coscious urban design. Virtual transposition of the abaco of urban space in new visualization tools, facilitate the involvement of citizens participating in the design of the public space in which they lived, attended and met. The goal is an abaco of archetypes, although in different scales, and for each of these there is a visual icon that identifies main characters. All these urban elements are modelled without a clearly defined architectural language, because these does not constitute a library of ready made objects usable whenever in designing an urban space, but these are a set of tools from which we can start to configure it.
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Street and Path
Square
Shelter
Landmark
Main road Secondary road Monumental road Boulevard Walkway Ramp Gallery
Main square Monumental square Market square Linear square
Shed Pavillion Portico
Monument Monumental building Memorial
Thresold
Boundary
Section
Urban green
Gate Fence Sidewalk Curtain building Steps
Waterfront Riverbank Belvedere
Undrground car park Services Underpass
Linear park Urban park Garden
Pavillion
Shed
Shelter
Portico
Questa ricerca di innovazione del processo progettuale ha trovato concreta applicazione in una proposta di riattivazione urbana all’interno del quartiere torinese Campidoglio, nello specifico in Piazza Risorgimento. L’abaco e gli strumenti di visualizzazione hanno permesso di generare nuove interazioni tra tutti i soggetti coinvolti nel processo progettuale, facilitando e migliorando la condivisione e la comprensione; la sperimentazione in contesto reale ha offerto alla comunità un’ esperienza multisensoriale, nuovi punti di vista e nuovi confronti che hanno generato nuovi modi di relazionarsi con il progettista e con lo spazio. Si è così instaurato un processo progettuale circolare, costantemente in discussione poiché caratterizzato dalla continua interazione tra cittadini, progettisti, amministrazioni locali e lo spazio urbano stesso; un nuovo processo fondato sulla collaborazione, resa possibile dalla presenza di una comunità attiva e dall’utilizzo di nuovi strumenti di visualizzazione. Questa tesi ha voluto quindi suscitare domande e tentare di dare delle risposte a come poter migliorare il progetto dello spazio urbano, affinchè questo venga riconosciuto da chi lo vive quotidianamente come luogo per eccellenza d’incontro, di relazione e di aggregazione. The innovation in the design process has found real application in a proposed of urban reactivation within the neighborhood Campidoglio (Turin), specifically in Piazza Risorgimento. Abaco and visualization tools have enabled us to generate new interactions between all actors involved in the design process, facilitating and improving sharing and understanding; real context testing offered the community a multisensory experience, new insights and new challenges which created new ways to relate with the designer and space. This has established a circular design process, being constantly at issue as characterized by the continuous interaction between citizens, planners, local governments and urban space; a new process based on cooperation, made possible by the presence of an active community and the use of new visualization tools. This thesis wanted to arouse questions and try to give some answers to how we can improve the design of urban space, in order to make it identifiable by those who live it daily as a meeting place for relationship and aggregation. 1
Definizione obiettivi
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Approvazione proposta progettuale
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Progettazione corale
Prima proposta progettuale
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Elaborazione proposta progettuale
Discussione proposta progettuale
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Manifattura Tabacchi Torino La città della musica
La città della musica è una proposta progettuale che ha l’obiettivo di far rinascere un luogo abbandonato da più di 20 anni, un luogo con una ricca storia e con manufatti architettonici appartenenti ai primi sviluppi industriali del capoluogo Piemontese. Un’area che sta divenendo sempre più centrale, inserita tra le aree individuate per il futuro sviluppo della città di Torino, essendo ubicata in prossimità del trincerone di via Sempione e lo scalo Vanchiglia, sul possibile percorso della prossima linea della metropolitana 2. The music city is a project that aims to re-think and re-use an urban area abandoned since more than 20 years, a place full of history and building belonging to the early industrial settlement in Turin. This particular project site nowadays is becoming more and more central, identified as one of the areas for future development of the city of Turin, because located near the Scalo Vanchiglia, along the possible path of the next subway line number 2.
_2015_Internship_
Urban farm
Handcraft
Fitness
Music hall
Public square
Cohousing
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Innovation and research
Exhibition area
Learning centre
University area
La proposta progettuale per il ripensamento della Manifattura Tabacchi si è articolata partendo da un’accurata analisi degli edifici esistenti, molti dei quali risalenti alla prima industrializzazione torinese e per questo motivo tutelati dalla sovraintendenza. Si è quindi proceduto alla demolizione di soli due corpi di fabbrica, superfetazioni utilizzate come ampliamento dei magazzini, realizzate dopo la seconda guerra mondiale e senza alcuna valenza storico-architettonica. L’intervento si è quindi focalizzato sul recupero degli edifici esistenti, alcuni in pessimo stato di conservazione dovuto per lo più all’incuria, andando successivamente ad inserire nuovi corpi di fabbrica solamente dove questi fossero strettamente necessari ed in ogni caso in piena armonia con gli edifici circostanti. The project proposal for the rethinking of the old Tobacco Factory was carried out starting from a careful analysis of the existing buildings, many of which date back to the early industrialization happened in Turin during XIX century, and therefore protected by the superintendent. The designing phase proceeded with only the demolition of two buildings, additions that were used as expansion of warehouses, build after World War II and in force of this without any historical and architectural rilevance. The iproject was focused on the recovery of existing buildings, some in badly condition due mostly to carelessness, then adding new buildings only where they are strictly usefull and in complete harmony with the surroundings.
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Le nuove volumetrie, leggere e trasparenti, costituiscono il fulcro delle funzioni legate all’entertainment, allo studio ed ai servizi, unite tra loro da un rinnovato disegno degli spazi comuni che rendono fluidi gli spostamenti su tutta l’area di progetto. La nascente vocazione della nuova città della musica è legata ad un nuovo tipo di sviluppo, consapevole del passato ma che guarda al futuro, che investe sulla cultura e sulle produzioni artigianali di eccellenza. Spazi dedicati alla formazione professionale, atelier creativi circondati da locali aperti alla fruizione di tutta la collettività, luoghi di incontro culturale e di svago, ma anche micro servizi al cittadino ed una residenza temporanea, per trasformare un’area abbandonata in un nido di socialità ed innovazione tecnologica. New buildings, with light and transparent envelope, are the core of the new functions related to entertainment, study and services to people, joined together by a renewed design of public spaces that allow easy movements over the entire project. The new city of music is based on a new type of development, conscious of the past but looking to the future, that invest in culture and handicrafts. Spaces dedicated to professional training, creative workshops surrounded by bars open to the use of the whole community, cultural and leisure meeting places; new Tobacco Factory is also micro services to citizens and a temporary home, all the project aim to transform an abandoned area in a nest of sociality and technological innovation.
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Venice recreation centre Aqua Alta
L’area di progetto è una porzione del più grande complesso denominato “Ospedale al Mare”, abbandonato ormai dalla fine degli anni ‘70. L’intervento riguarda l’intera area, pensato come una prima fase per la successiva riqualificazione, nella quale una piazza lineare connette in una soluzione continua tutti gli edifici presenti sul lotto, ricreando un’unica connessione formale. The competition site is a little part of the “Ospedale al Mare” complex. The intervention concerns the whole area, thinking to it as a first step of development. A linear plaza takes its place as a continuum design solution in order to connect all the buildings and give the feeling of unique and huge complex.
_2016_International Competition_
Aqua Alta La continuità e la connessione sono la matrice di sviluppo del progetto, esaltata dalle “onde” che percorrono tutta l’area come un’estensione del mare in caso di alta marea, lo spazio pubblico diventa elemento generatore di nuove interazioni e spazialità. La piazza lineare diventa uno spazio multi funzionale ed un nuovo punto di incontro che attrae sia i fruitori dell’area che i residenti del Lido di Venezia. Il progetto ha cercato di raggiungere l’obiettivo di trasformare l’area in un nuovo polo, ricco di nuove funzioni legate all’arte, alla musica, alla danza ed al teatro che lo rendano vivibile ed usufruibile durante tutto il giorno da tutta la popolazione della laguna Veneziana. Continuity and connection are created by the waves that lay from Via Klinger to the beach as well from the right to the left side like an extension of the sea that undulating the surface seams to flood the site. The hollowed plot in front of the Marinoni building becomes the core of the site including many open-air activities and connections between the Centrale, Cassa di Risparmio, Marinoni and Vicenza buildings. This square is a multi-functional space and meeting-point that attracts every day at any time both the inhabitants of Lido di Venezia and guests. The design project reaches the goal of transforming the site in a whole of functions, bringing into it new activities and enjoying the site at any time.
Waves
New square
Site
Ondulate
Connection
Site hollow
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Hostel and residence
Coworking
Main entrance
Bar and restaurant
Public square
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Open theater
Rooftop garden
Dance school
Exhibition and performing area
Tutti gli edifici sono stati trasformati seguendo un’unica metodologia di progettazione: preservare le facciate, le parti strutturali ed il piano terra mentre per i piani superiori sono stati realizzati sventramenti con il fine di realizzare nuove volumetrie arretrate rispetto al filo della facciata originario. I nuovi volumi inseriti hanno consentito la realizzazione di nuovi terrazzi o corpi di fabbrica dalle innovate volumetrie e disposizioni spaziali, essendo questi sopraelevati rispetto all’edificio preesistente pur mantenendo sempre la stessa linea di colmo, in modo da non aumentare la volumetria totale insistente sull’area di progetto. All buildings are treated with only one transformation concept: preserve the structure, the façades and the ground floor, instead the upper floors and the roofs are the result of demolitions, moving back and additions of new volumes retreated behind the old façade. The spaces obtained become covered or/and uncovered terraces. The new volumes inserted in the buildings (instead the old part removed) are higher than the existent façade but lower than the previous ridge line, in order to match the required floor areas.
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Carpineto Mountain Refuge Chestnut
Il concorso ha l’obiettivo di valorizzare il territorio ed il paesaggio dei Monti Lepini attraverso una serie di moduli ricettivi temporanei posti in prossimità dei sentieri montani più percorsi dai turisti, ripensando in chiave contemporanea i vecchi rifugi montani. Queste nuove strutture hanno la funzione di riparo e di sosta, utili per tutti gli amanti delle escursioni che raggiungono il Monte Semprevisa; l’obiettivo è quello di promuovere una nuova idea di sviluppo del turismo per il territorio di riferimento, attraverso una nuova ricettività che attraversi e riqualifichi il territorio in tutte le sue componenti. The competition aims to enhance the environment and the landscape of the Lepini mountains through a series of temporary accommodation places near mountain trails walked by tourists, rethinking old mountain huts. These new structures are meant to shelter and overnight stay, useful for all hikers who reach the Semprevisa mount; the main aim of the project is to promote a new concept of development of tourism to grow up the territory, through a new type of receptivity.
_2016_International Competition_Access to final phase
Chestnut La proposta progettuale è stata sviluppata partendo dall’elemento naturale dominante i monti Lepini, ovvero il castagno: il rifugio è stato pensato come un riccio a protezione degli escursionisti, un riparo accessibile integrato con il contesto naturale circostante. Il guscio del riccio si trasforma in una trama incrociata strutturale realizzata in legno lamellare, mentre gli aculei diventano camini di luce durante il giorno ed oblò per l’osservazione astronomica durante le lunghe e fredde notti invernali. Elemento fondamentale nella composizione è stata la volontà di realizzare un luogo protetto dalle intemperie esterne ed energicamente autosufficiente, una struttura minima che tuttavia potesse contenere al suo interno tutti i comfort necessari. The project proposal was developed starting from the dominant natural element of the monti Lepini, that is the chestnut; furthermore the hut was designed as a hedgehog to protect hikers, a shelter accessible and integrated with the surrounding natural environment. The shell of the Hedgehog turns into a cross-plot structure made of laminated wood, while the spines become chimneys of light during the day and portholes for astronomical observation during the long cold winter nights. The central element in the composition was the volition to create a place protected from the weather outside and energetically self-sufficient, a minimum structure that could contain within it all the comfort you need.
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Parametric City The Twisted One
Un grattacielo che si torce disegnato da Zaha Hadid, attualmente in costruzione come parte di un intervento che cambierà radicalmente lo skyline di Milano. Parte fondamentale del masterplan Citylife che trasforma l’area della ex Fiera, la torre certificata Leed gold avrà 44 piani e sarà alta 170 m, conterrà sia funzioni commerciali che uffici, con un’area retail collegata alla metropolitana A ‘twisted’ tower designed by Zaha Hadid Architects (ZHA), currently under construction as part of a project which will dramatically alter the skyline of Milan. Forming part of the CityLife masterplan, and situated in the city’s historic Fiera district, the LEED Gold certified Hadid Tower will be 170m high with 44 floors, and will containing both commercial and office space, with a shopping area connectted to the metro station.
_2015_Academic work_
The Twisted One (modelled with REVIT) La finalità dell’esercitazione è stata la modellazione digitale parametrica, che, attraverso l’utilizzo del software Bim Autodesk REVIT, ha consentito di riprodurre digitalmente un modello tridimensionale della torre denominata “The Twisted One”, cogliere tutte le potenzialità messe a disposizione da un software parametrico modo da costruire un modello dalle geometrie molto complesse, difficilmente riproducibili con software di modellazione tridimensionale tradizionali. Per la modellazione si è partiti dalla pianta del piano tipo definendo la forma finale del grattacielo che si torce su se stesso; successivamente sono stati definiti gli elementi strutturali e le vetrate continue poste sul filo esterno dell edificio. La modellazione con Autodesk REVIT ha consentito inoltre la realizzazione di un computo metrico attraverso l’utilizzo degli abachi e la definizione di numerosi particolari costruttivi, si tecnologici che strutturali. The purpose of the exercise was parametric modeling through the use of Autodesk REVIT Bim software that made possible to digitally reproduce a three-dimensional model of the Tower called “The Twisted One” by Zaha Hadid Architects. So, catching all the potential offered by a parametric software to build a very complex geometries model, hardly with a traditional three-dimensional modeling software. Modeling started by floor plan type to defining the final form of the skyscraper that twists on itself; then were defined the structural elements and the glass courtain wall on the external edge of the building. Modeling with Autodesk REVIT also allowed the creation of priced bill of quantities through the use of function abaco and defining numerous technological, structural and construction details.
_Model floor plant
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Urban micro-landscape Inclusive model for Area Parri
Il workshop Urban micro-landscape ha delineato obiettivi e nuovi scenari di utilizzo dello spazio pubblico, prevedendo la riqualificazione delle attività sportive esistenti e l’inserimento di nuove con la finalità di ricostruire l’identità del luogo, ridisegnando un micro paesaggio urbano. Urban micro-landscape workshop shape new target and new ways to use an abandonated public space, keeping and revitalizing sport activities existing. Furthermore the project insert new ways of living the area, re-designing a urban micro landscape in order to make stronger identity of place.
_2016_International Workshop_Published at 53rd IFLA_
Inclusive model for Area Parri Il progetto di riqualificazione dell’area Parri ha avuto come linea guida principale la trasformazione di quello che attualemente è uno spazio residuale in uno completamente nuovo, che mantiene la vocazione sportiva riqualificando la piscina coperta, ed aggiungendo aree dedicate al fitness, al gioco bimbi, alla sosta ed al loisir. Da quella che era la vecchia pista di pattinaggio nasce la nuova Piazza Parri, uno spazio pubblico contemporaneo, composto da luoghi dello stare e dell’andare, e che sfruttando la sua posizione strategica diviene catalizzatore e polo attrattivo dell’intero quartiere di San Salvario. Parri’s area design had its main guideline in trasformation from a residual space to a predominantly sporty area, reserving some micro private space like urban park and loisir. So the old and unused ice rink has transformed in the new piazza Parri, a contemporary public space of staying and at the same time of moving. This new square use its cardinal position to became a new center of attraction for the whole neighborhood of San Salvario.
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Il progetto di recupero degli spazi interni della piscina Parri nasce da una forte un’esigenza della comunità locale di ritrovare spazi di aggregazione fruibili ed allo stesso tempo dedicati sia allo sport, che al relax ma anche alla cultura. Il progetto di Social Inclusion mira ad ampliare l’utilizzo della struttura ad un’utenza di tutte le età, ma sopratutto ad incrementarne un uso da parte dei giovani, che all’interno della Parri ritrovano spazi di discussione e di studio. Le coperture ora inutilizzate sono state ripensate per diventare una nuova zona relax attraverso un tetto verde intensivo, mentre all’esterno della piscina sono state inserite apposite aree adibite a fitness, a sport urbani, ed a luogo di espozione. The restoration project of the interior spaces of the Parri complex comes from the need of the local community to find a new inclusive aggregation area; these new spaces must be use for sport activities as well as relax and culture. The project of Social Inclusion aims to expand the use of the building to users of all ages, but especially an increase use by young people, who can find within the Parri spaces for debate and study. The now unused roof covers have been redesigned to become a relaxation area with its transformation into an intensive walkable green roof, while outside the pool have been include new areas for fitness, urban sports and exhibition.
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Tour et Taxis The Evolving City
The evolving city è la proposta di riqualificazione per l’ area di Tour et Taxis, a Bruxelles; è un processo di rigenerazione urbana a 360°, che si inserisce in un contesto sociale e culturale molto frammentato e vario permeato da una forte volontà di dare una svolta alla questione dell’ abbandono di un’ area non più necessaria alla città industriale. La proposta progettuale è pensata per integrarsi e riqualificare, migliorando la qualità urbana e sociale del limitrofo quartiere di Molenbeek, oggetto di numerosi interventi, attraverso la realizzazione di tre unità tipologiche : Light House (sotto la preesistente tettoia), Block House (edifici residenziali plurifamialiari) e Solid Buiding (edificio con funzione terziaria). The evolving city is the redevelopment project for the Tour et Taxis area in Brussels; This is a 360° process of urban regeneration, that fits into a very fragmented cultural andsocial context but strongly willing to make a change to the issue of the abandonment of an area no more necessary to the industrial city. The project proposal is designed to integrate and improve the urban and social quality of the district of Molenbeek, through the creation of three type units: Light House (under the existing freight depot), Block House (social housing) and Solid Building (building with retail function).
_2015_Academic work_
The Evolving City
69 Edge barrier
Point of interest
Connection
_Masterplan
Light House La prima tipologia analizzata è quella della Light House: edifici a struttura leggera e modulare ubicati sotto la preesistente tettoia della Gare Maritime un tempo adibita a deposito. La proposta progettuale si è sviluppata partendo dalla realizzazione di due modelli tridimensionali (denominati A e B) standardizzati e costruiti da pannelli in xlam. Questi, adeguatamente uniti tra di loro, consentono la realizzazione di numerosissime variazioni tipologiche, in modo da adattarsi alle piÚ disparate esigenze spaziali e funzionali; inoltre i moduli sono ottimizzati in modo da avere il minor scarto di materiale possibile durante la fase di produzione, mentre al termine del loro utilizzo possono essere smontati e riutilizzati altrove in quanto assemblati con sistema costruttivo a secco. The first type designed is the Light House: modular lightweight buildings located below the former Gare Maritime shed once used as a freight depot. The proposal grew from the design of two-dimensional models (called A and B) that are standardized and built by xlam panels. These are properly linked together in order to produce numerous typological changes, to adapt to very different spatial and functional needs. Modules are optimized to have the least possible material waste during the production phase, while at the end of their use they can be dismantled and reused more and more times because they are simply assembled with dry building system.
Residence
Shop
Green Line
Private garden
Pub
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Modularity as Flexibility
Private court
blic space
Tram line Private court
Porzione di sezione orizzontale Scala 1:20
1. parete perimetrale: - rasatura armata con rete in fibra di vetro - pannello in legno-cemento pressato (20 mm) - cavedio impianti a singola orditura in legno (50 mm) riempito con fibra di legno flessibile (d= 50 kg/m3) - membrana di freno al vapore
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- pannello portante in Xlam 5 strati (150 mm) - pannello isolante in fibra di legno (80 mm d= 110 kg/m3) - sottostruttura in listelli di abete (80x50 mm) a supporto del rivestimento esterno - pannello di chiusura OSB/3 (12 mm) - telo di tenuta all’aria - rivestimento esterno in WCP
2. chiusura verticale trasparente: - telaio in abete lamellare (70mm)
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- doppio vetro 8-16-8 con gas argon - taglio termico inglobato nel profilo
3. chiusura verticale trasparente fissa 4. telaio fisso e controtelaio in abete
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5. guarnizione di tenuta all’aria 6. ringhiera tubolare in acciaio (⌀ 40 mm) 7. profilo di ancoraggio della facciata 8. montante verticale in larice (150x60 mm)
1
9. tassello per l’ancoraggio del pannello isolante 10. nastratura di tenuta all’aria 11.vite autoforante in legno per giunzione parete-parete
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4
5
1
2
Porzione di sezione orizzontale Scala 1:20 1. chiusura orizzontale: - scossalina in lamiera sagomata - supporto metallico per la scossalina - listello perimetrale in abete (100x100 mm) - canalina di drenaggio acque meteoriche 2. solaio di copertura: - ghiaia drenante (80 mm) - guaina impermeabile in caucciù - pannello in legno-cemento (15 mm) - massetto di pendenza 4% - guaina impermeabile in caucciù - pannello OSB/3 (12 mm) - pannello isolante in fibra di legno alta
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densità (80 mm d= 200 kg/m3) - memebrana di freno al vapore - lastra solaio in legno lamellare (120 mm) 3. solaio esterno a sbalzo: - pavimentazione in pietra di luserna - pannello in legno-cemento (15 mm) - massetto di pendenza in argilla espansa - guaina impermeabile in caucciù - pannello isolante in fibra di legno alta densità (80 mm d= 200 kg/m3) - memebrana di freno al vapore - lastra solaio in legno lamellare (120 mm) 4. solaio interno:
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- parquet in rovere decapato (14 mm) - pannello OSB/2 (12 mm) - tappetino acustico in fibre di Kenaf - pannello in legno-cemento (14 mm) - massetto a secco in argilla espansa (100 mm) - pannello isolante in fibra di legno alta densità (30 mm d= 200 kg/m3) - lastra solaio in legno lamellare (120 mm) 5. solaio piano terra: - parquet in rovere decapato (14 mm) - pannello in legno-cemento (18 mm) - massetto a secco in argilla espansa (100 mm) - pannello isolante in fibra di legno alta densità (40 mm d= 200 kg/m3) - lastra solaio portante in legno lamellare - vetro cellulare in granuli compattato - battuto in calcestruzzo preesistente
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Block House La seconda tipologia sviluppata è quella della Block House, ovvero una particolare soluzione abitativa consistente in edifici plurifamilari che si sviluppano su una fetta trasversale, una porzione in un lotto di nuova edificazione. La peculiarità è per l’appunto legata allo sviluppo di due edifici multipiano ubicati a lati opposti della lottizzazione in modo da creare una cortina continua sul fronte strada ed allo stesso tempo avere un giardino ad uso esclusivo dei condomini all’interno. The second type developed is the Block House: a particular solution consisting in family buildings that are developed on a cross, a slice of a lot of new construction. The peculiarity is precisely related to the development of multi-storey buildings located at the opposite sides of housing development in order to create a continuous curtain along the street and, the same time have a private garden for the exclusive use of the residents inside.
Public space
Car park
Private garden
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Private court
Cycle lane
Penthouse
Rooftop terrace 77 Public Space
Private car park
Private garden
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