artificio
addizione, flessibilità, indeterminatezza programmatica
rapporto col contesto
strutture reticolari
#00a_paesaggi metropolitani l’utopia al tempo della crisi Università degli studi di Roma “La Sapienza” Facoltà di Architettura
A.A.: 2012/2013 Corso di Laurea Magistrale in Progettazione Architettonica e Urbana
Studenti: Marco Capobianchi, Matteo Gobbi, Daniele Iori, Gjada Orsini Relatore: prof. arch. Fabrizio Toppetti
Tesi di Laurea Cluster City: l’utopia ai tempi della crisi
infrastruttura
SISTEMA
COSTRUTTIVO
- STAZIONE FERROVIARIA - SPAZI COMMERCIALI - SERVIZI RISTORAZIONE - AREA CARICO/SCARICO - PARCHEGGI - SERVIZIO CAR/BIKE SHARING
Università degli studi di Roma “La Sapienza” Facoltà di Architettura
ELEMENTO GENERATORE
FUNZIONI MINIME E
Ogni nodo ha in se una o più funzioni di livello metropolitano di medio grande dimensione e di grande riconoscibilità in grado di soddisfare le esigenze di una vasta utenza beneficiando della presenza dell’infrastruttura. Si viene cosi a formare una cintura funzionale sull’anello ferroviario in posizione pericentrale, una rete urbana che funge da volano per l’economia di media-alta scala.
ADDIZIONI
#01_Manifesto Cluster
A.A.: 2012/2013 Corso di Laurea Magistrale in Progettazione Architettonica e Urbana SISTEMA
COSTRUTTIVO
LSF LIGHT STEEL FRAME
FUNZIONI CARATTERIZZANTI FUNZIONI ADATTIVE
Lo sviluppo funzionale del cluster avviene per addizione. I diversi volumi costruiti con il sistema costruttivo LSF vengono agganciati o rimossi dall’ elemento generatore nel tempo. L’evoluzione delle funzioni adattive non è totalmente predeterminato, ma è un sistema aperto in grado di adattarsi a seconda delle mutevoli situazioni economiche e alle richieste della società. Questa condizione di parziale indeterminatezza programmatica è tipica dei sistemi biologici che devono la loro sopravvivenza alla capacità di adattarsi alle situazioni del contesto.
0
CASO_ 1 FUNZIONE CARATTERIZZANTE PRESENTE
Studenti: Marco Capobianchi, Matteo Gobbi, Daniele Iori, Gjada Orsini Relatore: prof. arch. Fabrizio Toppetti
1
CASO_ 2 FUNZIONE CARATTERIZZANTE COSTRUITA IN FASE 1
Tesi di Laurea Cluster City: l’utopia ai tempi della crisi
2
CASO_ 3 FUNZIONE CARATTERIZZANTE COSTRUITA IN FASE 2
funzioni variabili
% quota massima
servizi
% quota massima
FASE COSTRUTTIVA 2 - FUNZIONI MEDIE
uffici pubblici/privati
% massima
spazi commerciali
mercato pubblico
% quota minima
servizi
% quota minima
FASE COSTRUTTIVA 1 - FUNZIONI MINIME
uffici pubblici/privati
% quota media
spazi commerciali
COMPOSIZIONE
bike-car sharing
Il Cluster è un sistema urbano complesso, aperto, flessibile in continua evoluzione, si aggancia all'infrastruttura, ricuce il rapporto tra questa e la città. E' un dispositivo che produce una sequenza di spazi relazionati dotati di specifiche identità, spazi che acquistano valore in relazione alla loro funzione, posizione e all'elemento che li lega e li ha generati. Tutto ciò riporta alla concezione del "nodo" come unità funzionale-spaziale, come sistema locale dotato di una coerenza interna, in grado di sviluppare insieme agli altri nodi un sistema adattivo, una rete funzionale per la città.
area carico-scarico merci
CLUSTER
servizi- caffe/ristoro
FATTIBILITA’
% quota minima
CITTA’
spazi commerciali
FERROVIA
parcheggi
caratteristiche tecnologiche
COSTRUTTIVA
stazione ferroviaria
ENERGETICA
GUADAGNI
ECONOMICA
INVESTIMENTI
TRAVE RETICOLARE IBRIDA Il margine ferroviario è da sempre un non luogo, uno spazio-limite burocratico che amplia infelicemente la visione della ferrovia come una ferita urbana. Oggi è uno spazio infefinito che Gilles Clément chiamerebbe “Terzo Paesaggio”. Nell’ idea di Cluster come sistema urbano c’è una ridefinizione di questo luogo che viene pensato come un corridoio verde che corre parallelo alla ferrovia ; un filtro che riscrive i rapporti con la città.
IL MARGINE FERROVIARIO
Attraverso il concetto di cluster e il recupero delle aree marginali intorno alla ferrovia, oggi molto spesso squalificate, l’infrastruttura ferroviaria assume un ruolo doppiamente importante, da un lato viene potenziato il trasporto, dall’altro si determina una cintura funzionale per la città
INFRASTRUTTURALE
Ogni nodo aspira ad essere un centro multifunzionale, in cui coesistono funzioni di livello locale e di livello metropolitano e che ha come punto di forza la facile raggiungibilità e adattabilità nel tempo.
FUNZIONALE
Gli atteggiamenti sono metodi tipologici di approccio progettuale utilizzati in primo luogo per definire la relazione tra l’elemento generatore (la trave reticolare), il plateau, il margine e la ferrovia. Sono relazioni fisiche semplici, dalle quali il progetto origina, sviluppandosipoi nel tempo attraverso le addizioni e la funzione caratterizzante generando cosi sistemi di aggregazione complessi.
ATTEGGIAMENTI
- Ottimizzazione del processo di cantierizzazione
- Espansione e reversibilita’ delle strutture
- Rapidita’ di assemblaggio e costruzione
- Alta industrializzazione del sistema costruttuvo a secco
- Modularita’ degli elementi costruttivi
CARATTERISTICHE DELLE STRUTTURE
-MMR. Based Railroad Energy Harvester Dispositivi che permettono di recuperare energia dalle oscillazioni dei binari date dal passaggio dei treni. -Effetto piezoelettrico Sensori sistemati fra le traversine dei binari della ferrovia, questi catturano l’energia generata dal passaggio del treno.
SISTEMI ENERGETICI SPERIMENTALI
Le coperture delle stazioni, le pensiline, gli edifici dove possibile, saranno dotati di pannelli fotovoltaici e solare termico, impianti dimensionati secondo le effettive esigenze energetiche dell’infrastruttura, dei servizi e delle funzioni.
IMPIANTI FOTOVOLTAICI
Per “partenariato pubblico privato” (PPP) si intende una forma di cooperazione tra settore pubblico e settore privato, attraverso la quale le rispettive competenze e risorse si integrano, per garantire il finanziamento, la progettazione, la costruzione e la gestione delle opere. L’erogazione di una componente di contribuzione pubblica è giustificata nel caso in cui i ricavi commerciali da utenza siano insufficienti a generare adeguati ritorni economici, inoltre va considerato che la realizzazione del cluster in tutte le sue componenti genera rilevanti esternalità positive in termini di benefici sociali indotti dalle infrastrutture.
PATERNARIATO PUBBLICO PRIVATO (”PPP”)
In Cluster city il territorio urbano appare come un sistema di reti, infrastrutturali, ambientali, produttive, reti fisiche e immateriali che evocano il movimento, la continuità, la correlazione. La città è attraversata da flussi di merci, di persone, di informazioni, di transazioni economiche, l’infrastruttura ferroviaria pensata in questo modo supporta la città a gestire queste variabili tutto ciò a, tra i nodi si stabiliscono rapporti di interazione e interscambio, basati sulla complementarietà delle funzioni. La rete non ha un centro, ma è al servizio della città.
MARGINE
RAPPORTI URBANI
caratteristiche relazionali RETE URBANA
FASI COSTRUTTIVE
FASE COSTRUTTIVA 3 - FUNZIONI MASSIME
3
TEMPO
Cronistoria del nodo ferroviario di Roma
1856
Linea ferroviaria Roma-Frascati
1859
1892
1913-1931
Dal dopoguerra ad oggi
Viene presentato il progetto per una linea che, raccordando la stazione San Pietro alla linea per Orte, avrebbe completato una sorta di “Anello Ferroviario” intorno al centro di Roma. Il tracciato ferroviario, sottopassando al via Aurelia ,nell’area attualmente occupata dalle crconvallazioni Clodia e Trionfale, avrebbe costeggiato le pendici di Monte Mario dove era prevista una stazione chiamata Prati di Castello. La ferrovia avrebbe continuato il suo percorso attraversando le zone di Ponte Milvio e Tor di Quinto dove era previsto uno scalo merci e una fermata per poi raggiungere la linea per Orte nei pressi di via Prati Fiscali.
Nel 1913 vengono avviati i lavori per la realizzazione dell’anello ferroviario. Le modifiche rispetto al progetto originale prevedevano una diramazione nei pressi della stazione di Roma Nomentana. Il tracciato I lavori vennero ben presto interrotti dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, e ripresi con sempre meno convinzione nel corso degli anni '20. Furono costruiti rilevati, ponti, cavalcavia, tunnel e, sicuramente, le stazioni di Roma Nomentana, Roma Salaria. Il Piano Regolatore del Nodo proposto nel 1931, contestando l’idea della circolarità dei tracciati a favore delle stazioni principali, prevedeva la costruzione di due nuove stazioni situati a Nord e sud della città (Flaminia e Prenestina) collegate con una galleria sotterranea a Termini.
Al termine del conflitto, anche al fine di contenere la disoccupazione, si decise di effettuare i lavori di ultimazione della linea, che però saranno interrotti verso la metà degli anni cinquanta, favorendo l'occupazione di gran parte del sedime da parte di manufatti abusivi in particolare nelle zone di Tor di Quinto e della Valle dell'Inferno. Dopo decenni di abbandono, verso la fine degli anni '80 si ritorna a parlare dell'anello ferroviario e lo si progetta sfruttando l'unico tracciato rimasto integro, quello realizzato negli anni '30. Si realizza anche una variante della linea Tirrenica da Roma San Pietro verso Maccarese, sfruttando sempre parte delle opere già esistenti. A partire dal 1973, furono ripresi i lavori sulla linea di raccordo per Maccarese con una variante in galleria che avrebbe raccordato il tracciato a Roma San Pietro: per permettere ciò fu realizzato un nuovo ponte a quattro binari su via Gregorio VII. nel 1990, in vista dei campionati mondiali di calcio, si decise di dotare lo stadio Olimpico di un collegamento ferroviario e a tale scopo fu sfruttata una parte della linea di cintura già costruita. Fu realizzata una diramazione provvisoria dalla linea per Viterbo che avrebbe raggiunto il parco del Pineto tramite un nuovo ponte per poi imboccare la galleria di monte Mario e sboccare a Tor di Quinto. La linea, prevedeva due fermate: la prima, situata a Vigna Clara e la seconda, denominata Olimpico-Farnesina dove avveniva la discesa dei viaggiatori diretti verso lo stadio. La linea costò 90 miliardi di lire e fu utilizzata soltanto nei giorni in cui era in funzione lo stadio. Nei successivi anni, in seguito alla promulgazione della legge n.396 del 15/12/90 vengono realizzati una serie di interventi atti ad adeguare la dotazione di servizi e infrastutture per la mobilità urbana e metropolitana e la riorganizzazione dei collegamenti con le attività aeroportuali. Nel 2010 si tornerà a parlare di chiusura dell’anello con l’accordo operativo tra Roma Capitale e gruppo RFI con la proposta di piano che prevede lo spostamento delle attività artigiani a Prima porta e la costruzione del tracciato mancante.
1862
Linea ferroviaria Roma-Civitavecchia
Linea ferroviaria Roma-Napoli
1933
i lavori vennero sospesi. nell'area dove sarebbe dovuta sorgere la ferrovia iniziano i lavori di costruzione del Foro Mussolini.
Viterbo
FR 3
1939
Progetto stazione Termini di A.Mazzone
Il sistema ferroviario regionale del Lazio è basato su 8 Ferrovie Regionali (FR) che rappresentano circa il 90% dei servizi di competenza della Regione Lazio sulla infrastruttura gestita da RFI (15 su 17 milioni di treni*km). Anche la Provincia di Roma contribuisce a finanziare servizi sulle FR, per circa 0,5 milioni di treni*km annui. Inizialmente denominate FM (Ferrovie Metropolitane), le Ferrovie Regionali sono state istituite nel 1994 con lo scopo di potenziare i servizi ferroviari nell’area metropolitana di Roma e nell’intero territorio della Regione Lazio.
Sistema Ferroviario di Roma- Rete attuale
Viterbo / Porta Fiorentina
1938
Linea ferroviaria Roma-Pisa
FR 1 Conca d’oro
1942
FR 1 0
6+848
FIERA DI ROMA
14+756
19+931
MAGLIANA
23+185
VILLA BONELLI
24+714
ROMA TRASTEVERE
Grosseto
Rebibbia
FR 4
Nomentana
Civitavecchia
ROMA TUSCOLANA
NUOVO SALARIO
FR5
P
ROMA LIDO
SERENISSIMA
6+086
5+464
PALMIRO TOGLIATTI
8+207
8+418
9+557
TOR SAPIENZA
11+075 12+018
LA RUSTICA CITTÀ
P P
9+543
13+721 14+663
LA RUSTICA UIR
16+698
10+788
19+582
SALONE
P
21+710
13+693
SETTEBAGNI
40+185
MONTEROTONDO
43+640
PIANA BELLA DI MONTELIBRETTI
28+196
LUNGHEZZA
31+241
19+316
BAGNI DI TIVOLI
24+674
GUIDONIA - MONTECELIO - S. ANGELO
32+449
MARCELLINA PALOMBARA
38+343
TIVOLI
39+926
P
44+439
P
49+145
FARA SABINA
64+543
POGGIO MIRTETO
75+934
GAVIGNANO SABINO
54+082 59+474 63+354 68+484
STIMIGLIANO
73+637
COLLEVECCHIO-POGGIO SOMMAVILLA
76+744
CIVITA CASTELLANA-MAGLIANO
101+250
GALLESE IN TEVERINA
109+916
ORTE
83+099 86+721
AVEZZANO
2010
Piano strategico della mobilità sostenibile Accorto operativo tra Roma Capitale e Gruppo FS
Termini/ Albano Laziale /Frascati / Velletri km
km
2+784
FR5
39+395
97+150
4+058
FR5
FIDENE
88+223
ROMA PRENESTINA
2008
Viene adottato il nuovo piano Regolatore di Roma che inserisce tra gli ambiti strategici quello dell’anello Ferroviario.
FR 4
ROMA OSTIENSE FR1 FR5 ROMA LIDO ROMA TRASTEVERE FR1 FR5 QUATTRO VENTI ROMA S.PIETRO FR5 P P VALLE AURELIA APPIANO PROBA PETRONIA ROMA BALDUINA GEMELLI MONTE MARIO S. FILIPPO NERI OTTAVIA IPOGEO DEGLI OTTAVI P LA GIUSTINIANA P LA STORTA P OLGIATA CESANO DI ROMA ANGUILLARA VIGNA DI VALLE BRACCIANO MANZIANA - CANALE MONTERANO ORIOLO BASSANO ROMANO CAPRANICA - SUTRI VICO MATRINO VETRALLA TRE CROCI S. MARTINO AL CIMINO VITERBO PORTA ROMANA VITERBO PORTA FIORENTINA
0+000
P
FR1
3+026
6+622 FR3
37+743
84+197
Flaminio
ROMA OSTIENSE
ROMA NOMENTANA
80+248
Tiburtina
Ostiense / Viterbo
1+529
FR3
34+759
58+407
FR 3
Le 7 ferrovie metropolitane diventano 8 ferrovie regionali (FR)
km
ROMA TIBURTINA
0
P
ROMA TIBURTINA FR2
52+995
Salaria
Roma Tiburtina/ Tivoli/Avezzano
7+281
32+081
37+338
LEx
2004
Protocollo di intesa Regione Lazio con Comune e provincia di Roma ed FS: vengono definite 7 ferrovie Metropolitane (FM)
4+838
MURATELLA
35+900
FR 2
FR 2
PONTE GALERIA
16+973
30+158
1994
Intensificazione dei collegamenti tra centro e periferia Leggte n.396 15/12/90 Intervento per la mobilità urbana
km
FIUMICINO AEROPORTO PARCO LEONARDO
29+351
Nuovo Salario
Fiumicino Aeroporto/ Orte
4+571
9+186
1990
Nuovo Piano Regolatore del nodo di Roma Collegamento Ostiense-Aeroporto L.DaVinci connessione metro B
km
28+324
AV Milano-Roma
1972
Abbandono del Piano Regolatore del Nodo di Roma. Viene potenziata Stazione Termini.
88+307
P
0
ROMA TERMINI FR5
9+982
13+921
15+745
FR7
FR8
LEx
FR5
CAPANNELLE
CIAMPINO
km
ROMA TERMINI
0
FR7
FR8
CIAMPINO
13+921
ROMA TERMINI
0
LEx
FR5
FR6
FR7
P FR8
LEx
CAPANNELLE
9+982
CAPANNELLE
9+982
FR6
FR6
P
13+921
CIAMPINO
15+965
CASABIANCA
17+559
S.MARIA DELLE MOLE
FR6
FR6
ACQUA ACETOSA
17+183
SASSONE
23+379
PAVONA
18+055
PANTANELLA
25+100
CANCELLIERA
28+311
CECCHINA
22+537
MARINO LAZIALE 32+501
LANUVIO
35+900
S.GENNARO
38+192
S.EUROSIA
41+007
VELLETRI
25+813
ROMABO VITER
FR6
P
CASTEL GANDOLFO
26+828
VILLETTA
28+414
ALBANO LAZIALE
FRASCATI
23+584
FR 2 Avezzano Termini
Valle Aurelia Battistini
AV Roma-Napoli S.Pietro Colosseo Quattro venti Tuscolana Trastevere
Pantano
Ostiense Anagnina
FR 5
Caserta
Ciampino
FR 4 Frascati Laurentina
Il sistema della mobiltà su ferro di Roma appare allo stato di fatto diviso in due. Dall’anello verso l’area metropolitana, il sistema gestito da trenitalia, appare fornito di sufficienti infrastrutture e sono previste o in realizzazione lavori di adeguamento in punti di elevati criticità come la chiusura dell’anello ferriviario a Tor di Quinto o piccole tratte monobinario.Il sistema FR confrontato con altri passanti ferroviari di città europee, appare però inefficente da diversi punti di vista: - scarsità di treni, pessima qualità di alcuni di questi; - mancanza di nodi strutturanti, a parte Termini; - difficoltà nelle coincidenze di linee e orari; - cattiva comunicazione del servizio. Dall’anello verso l’interno, invece, il problema principale è la mancanza di linee metropolitane e strutture di raccordo tra esse. I costi altissimi, a Roma, della costruzione di una linea metropolitana rendono improbabile un grande sviluppo di questo tipo di mobilità in un futuro prossimo. Tutto ciò ha portato ad una mancata diffusione della cultura del trasporto pubblico e a un’egemonia dei mezzi di spostamento privati. Questo modello ha portato a uno sviluppo della città radiocentrico basato sulle arterie del traffico veicolare (consolari), e ad una mancanza di comunicazione periferia-periferia, che è perniciosa.
FR 1 Campoleone
Velletri
0 3+082
FR 6
Roma Termini/ Cassino / Caserta
FR4
ROMA TUSCOLANA
FR6
FR8
P
FR1
8+221
ROMA TRASTEVERE FR1
FR1
FR7
LEx
P
0 9+982
ROMA OSTIENSE
FR3
13+921
P
20+570 25+715
11+542
ROMA S.PIETRO
FR3
FR3
P
28+258 34+852 42+468
17+041
ROMA AURELIA
31+070
MACCARESE - FREGENE
37+870
TORRE IN PIETRA - PALIDORO
47+192
LADISPOLI - CERVETERI
51+182
MARINA DI CERVETERI
45+555 53+588 62+506 67+436 72+146 77+227 85+479 91+972
59+207
S. SEVERA S. MARINELLA
Albano CIVITAVECCHIA
100+618 110+595 112+617 120+993 128+998
FR 7
FR 7
km
ROMA TERMINI
6+692
77+573
LEx
Roma Termini/ Civitavecchia /Grosseto
km
68+674
Ostia
Fiumicino
FR 5
FR 8
137+982
km
ROMA TERMINI FR4 CAPANNELLE CIAMPINO FR4 TOR VERGATA
FR5
FR7
FR8
LEx
COLLE MATTIA COLONNA GALLERIA ZAGAROLO LABICO VALMONTONE COLLEFERRO - SEGNI - PALIANO ANAGNI - FIUGGI SGURGOLA MOROLO FERENTINO - SUPINO FROSINONE CECCANO CASTRO - POFI - VALLECORSA CEPRANO - FALVATERRA ISOLETTA - S.GIOVANNI INCARICO ROCCASECCA PIEDIMONTE - VILLA S.LUCIA - AQUINO CASSINO
P
0
CASERTA
ROMA TERMINI
FR4
FR5
12+195
TORRICOLA
A.A.: 2012/2013 Corso di Laurea Magistrale in Progettazione Architettonica e Urbana
Studenti: Marco Capobianchi, Matteo Gobbi, Daniele Iori, Gjada Orsini Relatore: prof. arch. Fabrizio Toppetti
FR8
LEx
23+950
POMEZIA - S.PALOMBA
33+500
CAMPOLEONE
49+780
FR8
km 0
4+257
Roma Termini/ Nettuno ROMA TERMINI
FR4 FR5 FR6 FR7
FR8
TORRICOLA
FR7
23+950
POMEZIA-S.PALOMBA
33+500
CAMPOLEONE
CISTERNA DI LATINA
39+577
APRILIA
61+018
LATINA
44+120
CAMPO DI CARNE
70+221
SEZZE ROMANO
48+429
PADIGLIONE
85+391
PRIVERNO-FOSSANOVA
49+900
LIDO DI LAVINIO
51+850
VILLA CLAUDIA
53+164
MARECHIARO
54+457
ANZIO COLONIA
FR8
88+530
CAPOCROCE
102+901
MONTE S.BIAGIO
92+620
FRASSO
109+616
FONDI-SPERLONGA
96+572
LA FIORA
122+502
ITRI
TERRACINA
128+423
FORMIA
56+192
ANZIO
138+478
MINTURNO-SCAURI
59+120
NETTUNO
#02a_Mobilità allo stato di fatto
Università degli studi di Roma “La Sapienza” Facoltà di Architettura
FR6
FR 8
P
103+080
GROSSETO
Roma Termini/ Latina / Minturno
Tesi di Laurea Cluster City: l’utopia ai tempi della crisi
FR7
FR7
LEx
P
#02b_ nodo di Roma
#cluster City
Nodo di Termini
Rete della mobilità
Criticità della rete attuale
Tra in
Cluster city riformula la mobilità pubblica su ferro andando ad intervenire sui punti critici e rivalutandolo fino a trasformarli in elementi di forza del sistema. Il suo obiettivo è integrare in un sistema complesso le linee ferroviarie esistenti attraverso una rete di nodi diffusi e polifunzionali posizionati sull’anello ferroviario. Questo, attraverso l’innovamento tecnologico e l’introduzioni di nuove stazioni (alcune già previste dal vigente PRG) assume la statura di una linea metropolitana di superfice con una frequenza di treni maggiore e una portata di passeggeri alta. Tutto il traffico che ad oggi gravita su Termini viene ridistribuito lungo l’anello nei nodi principali arrivando così a distribuire il peso urbanistico della funzione ferroviaria. Il concetto di “stazione di testa” che nella città contemporanea genera più problemi che benefici viene così superato. La rete presenta ventuno stazioni sull’anello a una distanza massima di 1,200 m divisi secondo una gerarchia per tipo di servizio offerto. L’anello è così ripensato per essere messo a sistema con le ferrovie esistenti da ogni punto di vista: - Le linee ferroviarie e metropolitane vengono accomunate in un’unica gestione in modo da facilitarne la fruizione. - La bigliettazione, la grafica e la comunicazione vengono unificate permettendo una maggiore riconoscibilità. -Attraverso la ristrutturazione delle stazioni si facilita il cambio di mezzo di trasporto -la linea anulare è pensata anche per un trasporto di merci in modo da alleggerire il traffico di mezzi pesanti all’interno della città.
Binari inutilizzati
Strutture abbandonate
ma
p
Stazioni fantasma
Materiale rotabile LINEA
TRENI/ORA/DIREZIONI Fascia oraria di base
TRENI*KM(2009)
POSTI-KM(MIGLIAIA,2009)
Fascia oraria alto traffico (h 6.00 - 9.00)
FR1
4
4
3.290.578
2.773.003
FR2
2
2
1.076.134
730.799
FR3
4
5
2.130.777
1.781.424
FR4
3
5
1.210.272
813.523
FR5
2
3
1.830.925
1.706.004
FR6
2
3
2.621.021
2.776.624
FR7
1
2
2.527.713
2.578.887
FR8
1
2
802.622
1.010.591
LEx
2
2
802.423
401.212
21
31
16.292.464
14.572.067
Totale
LINEA
Lunghezza (KM)
Tempo di Viaggio (h)
110
02:08
Taf piano ribassato, Vivalto
FR2
106
02:18
ALE 801/940 piano ribassato (5-6 carrozze)
FR3
88
01:50
ALE 801/940 piano ribassato (5-6 carrozze)
00:58
ALE 801/940 piano ribassato , Vivalto, Minuetto
28 (Albano); 24 (Frascati); 41 (Velletri) 00:49
00:29
dimensioni: 26.400 x 2.855 x 3.705 mm n°posti: 100 posti a sedere Composto da una motrice di tipo E464 o Ale801/905 presenta un numero di carrozze variabili da 4 a 7.
V A o e l d No ziona Na
TAF con carrozza a doppio piano Vivalto dimensioni: 26.060 × 2.725 × 4.300 mm n°posti: 126 posti a sedere. Composto da una motrice di tipo E464 o Ale801/905 presenta una combinazione variabile di carrozze da 4 a 7.
do nale o N gio Re
Materiale prevalente
FR1
FR4
TAF con carrozza a piano ribassato.
FR5
185
02:23
ALE 801/940 piano ribassato, Vivalto
FR6
216
03:24
ALE 801/940 piano ribassato, Vivalto, Minuetto
FR7
138
01:40
ALE 801/940 piano ribassato (6-8 Carrozze)
FR8
138
01:40
ALE 801/940 (Vivalto)
LEx
31
00:31
Minuetto
do p o N tro Me
TAF Minuetto dimensioni:51.900 x 2.950 x 3.820 mm n°posti: 122 posti a sedere. Treno in composizione bloccata presenta in sequenza una motrice "ALe 501" (o ALn 501 per la versione diesel), una carrozza centrale "Le 220" (o "Ln 220") e una testata "ALe 502.
Fer ro Fr1 via A nu Fr2 lar e Fr3 Fr4 Fr5 Fr6 Fr7 Ma Mb Mc Md
Sezionamento Nel linguaggio ferroviario con il termine sezionamento si intende quella porzione di binario che puo essere occupata da un solo treno.
Attualmente la Ferrovia Romana è stutturata su sezioni di 1.350 m. Riducendo questa distanza e aumentando il numero dei segnali è possibile migliorare il rapporto treno*km, e quindi la quantità di treni in esercizio. Tipologie di sezioni di blocco a 900 metri sono adatte a treni ad Alta Velocità mentre sezioni più corte, 400 mt, possono essere usate per treni metropolitani a maggiore frequenza. Il sezionamento corto prevede la gestione elettronica del traffico ferroviario. L’applicazione di questa tecnologia ha un rapporto costi-benefici molto vantaggioso. Trasforma la ferrovia convenzionale in un’infrastruttura metropolitana di superfice, modello S-Bahn berlinese o ReR parigina.
900 mt
450 mt
A.A.: 2012/2013 Corso di Laurea Magistrale in Progettazione Architettonica e Urbana
La nuova configurazione policentrica decongestiona la mobilità in entrata attivando nuovi nodi di scambio.
Tre no m
Le merci vengono immagazzinate nei nodi strategici di Roma Smistamento, Prenestina e Valle Aurelia. Da qui vengono distribuite prima lungo l’anello in centri di smistamento minori e poi, tramiti mezzi leggeri su gomma, nei punti richiesti.
1350 mt
Università degli studi di Roma “La Sapienza” Facoltà di Architettura
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Studenti: Marco Capobianchi, Matteo Gobbi, Daniele Iori, Gjada Orsini Relatore: prof. arch. Fabrizio Toppetti
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Tesi di Laurea Cluster City: l’utopia ai tempi della crisi
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percezione della città dalla ferrovia visione dinamica
percezione della ferrovia da google Visione aerea
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percezione della disontinuità dell’anello dalla città visione statica
1_ via del Mandrione
2_ stazione Tuscolana
livelli di discontinuità La ferrovia rappresenta un elemento di discontinuità nella percezione del paesaggio metropolitano. Diversi livelli di discontinutà coesistono nel rapporto tra infrastruttura e città nell‘anello ferroviario. Il nostro progetto mira a ricucire, laddove possibile e opportuno, le discontinuità, integrando la ferrovia come "landmark" continuo caratterizzante, valorizzandone ad un tempo gli spazi, gli scorci, la funzionalità.
3_ via del Mandrione
4_ stazione Ostiense
5_ via Casilina Vecchia
6_ via Casilina Vecchia
7_ via del Mandrione
discontinuità morfologica
discontinuità ambientale
discontinuità percettiva
discontinuità funzionale
la ferrovia taglia il tessuto, producendo 2 casi di discontinuità morfologica #1_tessuto regolare omogeneo, tessuto regolare con diversa giacitura #2_tessuto regolare omogeneo, tessuto irregolare disomogeneo
#3_la ferrovia taglia un’area verde e ne interrompe la sua continuità. #4_la ferrovia segna la discontinutà tra il verde e il costruito
#5_raggiungibilità impedita, con percezione parzialmente continua. #6_raggiungibilità e visibilità impedita #7_raggiungibilità impedita, con percezione continua
#8_la ferrovia può creare discontinuità nei collegamenti e la conseguente difficoltà nel raggiungere diverse strutture #9_discontinuità data dalla mancanza di attraversamenti
#1
#2
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#4
#5
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#7 #8
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7_ via Libetta
7 Quando finalmente arrivano in città, i binari, ormai diventati un largo fascio scuro e ferroso, tagliano il tessuto urbano, correndo attraverso ogni forma e luogo dell’abitato.
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2 1
Lo spazio compreso tra il fascio dei binari ed il costruito è un luogo scavato, compresso tra margini quasi sempre irregolarmente edificati o casuali vuoti, argine ideale di un lungo fiume artificiale che taglia la città.
La ferrovia, in quanto parte integrante del paesaggio della città ed elemento caratterizzante, deve essere riassorbita dalla città, dialogare con il tessuto costruito ed insieme ad esso aprire nuovi “scenari” da vivere e dove possiamo sentirci a casa.
La linea dei binari segna il territorio, incurante del paesaggio che la accoglie.
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#03_percezione della ferrovia Università U Un niiversi s tà de d degli g i sstudi gl tudi tu di d dii Ro R Roma ma a ““La L S La Sapienza” a ie ap ienz enz nza” a a” F acolltà dii A rch chiitettu etttu ura Facoltà Architettura
A.A. A.A.: A.:: 20 2012 2012/2013 012 2/2 / 01 13 Co C orso s di di Laurea La L aurea au a Magistrale Mag gistrale in n Progettazione Prog ge etttazio azione az iio one ne Architettonica Archi ch hitet ettton nica e Ur U ba an na a Corso Urbana
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#9
PRG di Roma - ambiti di programmazione strategica: quadro d’unione Ambito Tevere
Ambito Parco archeologico - monumentale dei Fori e dell’Appia antica
Ambito Mura
Ambito Flaminio - Fori - Eur
scala 1:20000
PRG di Roma - ambito strategico i8.2 “Anello ferroviario”
scala 1:20000
Ambito Tevere
Dalla programmazione per zone...
...alla programmazione per punti
l’attuale programmazione urbanistica è retta da una logica per zone: vengono individuati cinque ambiti strategici in cui dividere la città, su basi di continuità storica, ambientale e/o funzionale. Queste vengono poi analizzate, singolarmente e nelle loro connessioni, e programmate con interventi estesi di riqualificazione, che mirano a dare continuità di immagine e funzionalità alla città tramite delle superfici riconoscibilmente poste a sistema. Se da un lato questa impostazione mette grande ordine e chiarezza ad un tessuto urbano intricato e stratificato, è comunque da notare il rischio di una scollatura tra la città reale e quella “sistematizzata”. Quest’ultima, è per definizione una riduzione concettuale che rischia di forzare le dinamiche più complesse dell’organismo urbano. Ha comunque mostrato limiti di applicabilità: la maggior parte degli interventi, così pensati, hanno necessità di un forte ed esclusivo intervento pubblico, che è venuto a mancare negli anni. Gli interventi realizzati, limitati ad aree circoscritte e non connessi tra loro, sconfessano la logica del progetto, in quanto non riescono a dare quell’immagine forte di continuità nella lettura della città.
proponiamo quindi una programmazione per punti, che sfrutti l’effetto propulsivo di una serie di interventi caratterizzati da una minore superficie, ma da una grande densità funzionale. Questi si adattano più facilmente alle esigenze economiche di privati investitori, che possono così essere più facilmente attratti a collaborare con il pubblico nelle realizzazioni in forme di partenariato. E’ anche possibile, con questo approccio, soddisfare meglio esigenze localizzate e di micro-contesto. Importante in questo tipo di pianificazione, è soprattutto lo sfruttamento delle risorse già esistenti sul territorio ma non utilizzate a pieno, come, in questo caso, la ferrovia e le relative aree di margine, oggi occupate sovente da aree ex-industriali, depositi, zone militari dismesse o in dismissione. Una programmazione di questo tipo deve inoltre essere aperta, passibile di correzioni ed interpretazioni anche ampie, per adattarsi nel tempo alle mutate condizioni del contesto. Una volta realizzati alcuni interventi puntuali, questi sono a tutti gli effetti un sistema adattivo complesso, reso efficiente dalle molteplici connessioni funzionali e infrastrutturali tra i nodi.
Roma Cluster City - proposta strategica per l’anello ferroviario
scala 1:20000
Tor di Quinto Vigna g Clara Farneto
Aniene foce
Prati fiscali
Trionfale Nomentana
Gemelli
Pineto Lanciani
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Prenestina
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San Pancrazio
Tuscolana
Quattro Venti Nodo esistente, da ri-funzionalizzare Nodo previsto da PRG
Zama Trastevere
Ostiense Colombo
Nodo previsto da Cluster city Nodo-stazione nazionale Nodo-stazione regionale Nodo-stazione locale
#04a_programmazione strategica Università degli studi di Roma “La Sapienza” Facoltà di Architettura
A.A.: 2012/2013 Corso di Laurea Magistrale in Progettazione Architettonica e Urbana
Studenti: Marco Capobianchi, Matteo Gobbi, Daniele Iori, Gjada Orsini Relatore: prof. arch. Fabrizio Toppetti
Tesi di Laurea Cluster City: l’utopia ai tempi della crisi
Mandrione
Roma - Chiusura dell’anello ferroviario
Roma - individuazione del quadrante d’intervento
ortofoto
Schema - Sintesi del processo progettuale
Il progetto di “Chiusura dell’anello ferroviario nord – Nodo di scambio Tor di Quinto” si pone l’obiettivo di realizzare un nuovo “passaggio ad ovest” per le relazioni ferroviarie di tipo anulare e tangenziale a servizio della città e dell’area metropolitana. Questa nuova tratta dell’anello ferroviario consentirà un nuovo servizio sia per i treni passeggeri che per i treni merci, specializzando gran parte del nodo di Roma per il servizio passeggeri svolto dalle linee FR regionali e metropolitane. L’ area interessata si trova attualmente in una situazione di forte degrado causato soprattutto dalla presenza di attività abusive e da una utilizzazione impropria delle stesse aree. Il PRG, con la localizzazione su tale area della nuova stazione Tor di Quinto e la creazione di un importante nodo di scambio metropolitano, in quanto punto di interconnessione dell’anello ferroviario con la ferrovia concessa Roma - Viterbo e terminale nord della linea C della metropolitana,prevede anche la riqualificazione ambientale ed urbanistica delle aree comprese tra il Tevere e il nuovo tracciato ferroviario mediante la destinazione delle stesse a verde pubblico attrezzato. Sull’area di intervento, inoltre, sono in corso verifiche di fattibilità con RFI per il Nodo di scambio e la chiusura dell’Anello ferroviario e con alcune proposte di intervento relativamente alla realizzazione del sistema infrastrutturale e degli interventi edilizi, in collaborazione con la U.O. Pianificazione Urbanistica Generale. Tale intervento di riqualificazione infrastrutturale ed ambientale riveste particolare importanza anche in relazione a quanto in corso di progettazione nel quadrante urbano interessato dalla realizzazione delle opere ed interventi finalizzate alla candidatura di Roma Capitale alle Olimpiadi 2020.
Funzione caratterizzante
Costi Costo stimato per la chiusura dell’anello ferroviario e collegamenti alla rete (Accordo operativo 12/04/2010) 840 milioni di Euro.
Schema - Nodo di scambio Tor di quinto
Addizioni adattive
Elemento generatore
Plateau
Quadrante degli interventi oggetto di approfondimento
Area artigianale Camposanpietro
scala 1:10000 Nodo Pigneto Definizione del nodo della mobilita’ Pigneto, stazione FR-Metro Linea C Recupero del margine stradale e degli spazi pubblici adiacenti, riqualificazione del vallo ferroviario e del ponte Pigneto di attraversamento.
Nodo Tuscolana Riqualificazione e potenziamento della stazione ferroviaria, riorganizzazione e recupero dei margini lungo la ferrovia con l’apertura di connessioni urbane tra i tessuti circostanti compatibili. Ridefinizione degli spazi pubblici di relazione prospicienti alla Stazione tuscolana. Recupero dei manufatti esistenti. Attrezzamento delle aree di sedime ferroviario nel tratto.
L’Amministrazione Comunale al fine di procedere alla rilocalizzazione delle attività artigianali situate sul rilevato ferroviario, ha individuato, all’interno del nuovo Piano regolatore in località Prima Porta, un’area di circa 26 ettari – destinata a Programma Integrato - in considerazione del fatto che nell’insediamento in questione operano, anche se in condizioni precarie viste la mancata conformità urbanistica e l’assenza di idonee infrastrutture, circa 80 aziende con 400 addetti riunite in Consorzio. A seguito della sottoscrizione in data 24 maggio 2007 dell’Accordo di programma tra Comune di Roma e Regione Lazio e della conclusione delle indagini preliminari archeologiche eseguite sull’area d’intervento si è proceduto all’approvazione, in una apposita Conferenza di servizi conclusa in data 30 novembre 2010, dei progetti delle opere di urbanizzazione. In data 30.12.2011 è stata sottoscritta la convenzione urbanistica per l'attuazione del "Programma integrato di intervento urbanistico Prima porta per la la rilocalizzazione delle attività artigianali ubicate sul rilevato ferroviario in località Tor di quinto ai fini dell'attuazione del progetto della chiusura del tratto nord dell'anello ferroviario e della gronda ovest" approvato con Accordo di Programma sottoscritto il 24.05.2007.
Nodo Mandrione Recupero del tessuto esistente. Ridefinizione dei percorsi e individuazione di nuove vie di accesso dalla via Casilina. Interventi di recupero e valorizzazione delle preesistenze archeologiche e dei tracciati storici. Riqualificazione dei margini della ferrovia a contatto con il costruito.
Nodo Piazza Zama Rifunzionalizzazione dell area attraverso il recupero di alcuni manufatti esistenti e la delocalizzazione delle funzioni militari. Riqualificazione di Piazza Zama. Individuazione di una nuova fermata FR
#04b_programmazione strategica Università degli studi di Roma “La Sapienza” Facoltà di Architettura
A.A.: 2012/2013 Corso di Laurea Magistrale in Progettazione Architettonica e Urbana
Studenti: Marco Capobianchi, Matteo Gobbi, Daniele Iori, Gjada Orsini Relatore: prof. arch. Fabrizio Toppetti
Tesi di Laurea Cluster City: l’utopia ai tempi della crisi
#4 Dove è presente un margine doppio è possibile inserire due oggetti speculari che costringono la ferrovia lungo la sua direzione.
#2 L’oggetto generatore si sovrappone alla ferrovia e ne sfrutta lo spazio. L’attraversamento è totale e la parte di città in precenza divisa viene unita.
#1 L’oggetto è un attraversamento della ferrovia. Questa posizione collega parti di quartiere attualmente sconnesse in cui la ferrovia diventa barriera architettonica.
#3 L’oggetto generatore affianca la ferrovia lungo la sua dimensione principale la dove il margine lo permette.
#5 L’oggetto generatore attraverso la sua forma include in se stesso la ferrovia e la porzione di territorio sottostante riqualificandolo in spazio pubblico.
#10 Porzioni di città e ferrovia non adiacenti sono messe in relazione diretta, in entrambi le direzioni dall’oggetto generatore.
#8 Oltre che verso la città l’oggetto collega anche ferrovie non adiacenti
#6 Nelle condizioni di intersezione a T, l’oggetto si muove in entrambe le direzioni che il margine soggerisce.
#7 Quando il tessuto urbano non è affiancato alla ferrovia e il margine è esteso, l’oggetto generatore collega direttamente la ferrovia con le parti di città limitrofe in entrambe le direzioni.
#9 Insistendo sul margine l’oggetto architettonico è zona filtro tra la città e la ferrovia.
#04_kamasutra dell’elemento generatore
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A.A.: 2012/2013 Corso di Laurea Magistrale in Progettazione Architettonica e Urbana
Studenti: Marco Capobianchi, Matteo Gobbi, Daniele Iori, Gjada Orsini Relatore: prof. arch. Fabrizio Toppetti
Tesi di Laurea Cluster City: l’utopia ai tempi della crisi
commerciale
stazione
aggiunte-funzioni minime
bike-car sharing
caffè ristoro
parcheggio
carico-scarico
Il NODO si compone inizialmente delle funzioni di base. Questo è il set minimo di funzioni che permettono l’attivazione del NODO.
La stazione è l’elemento che per primo caratterizza un nodo di Cluster City. 3HUPHWWH OD VXD UDJJLXQJLELOLW¢ DWWUDYHVR OD IHUURYLD H TXLQGL OD VXD “attivazioneâ€? /H VWD]LRQL SDVVHJJHUL VRQR GLYLVH LQ WUH FDWHJRULH D VHFRQGD GHO Č?XVVR SDVVHJJHUL SUHYLVWR H GHOOD QDWXUD GHO VHUYL]LR IHUURYLDULR Consideriamo stazioni di piccola e media dimensione, che effettuano servizio a OLYHOOR ORFDOH H UHJLRQDOH
piccola dimensione 300 mq. media d. 800 mq
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area commerciale, da 200 mq a 400 mq
Nei 300 mq di una stazione piccola sono compresi: un atrio, sala d’attesa, servizi, XIČŒFLR ORFDOL WHFQLFL PDJD]]LQR 1HJOL PT GL XQD VWD]LRQH JUDQGH VRQR FRPSUHVL XQ DWULR VDOD GǢDWWHVD VHUYL]L XIČŒFLR ORFDOL WHFQLFL PDJD]]LQR SDFFKL HVSUHVVL ELJOLHWWHULD
SWUXPHQWL GL PRELOLW¢ VRVWHQLELOH FRPH LO ELNH FDU VKDULQJ LQWHQGRno aumentare e facilitare l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico. ,QWHJUDUH OǢXVR GL ELFLFOHWWH FRQGLYLVH DL PH]]L SLÂť FODVVLFL GL 73/ permette la fruizione di spazi dove il mezzo pubblico non arriva o non SX´ DUULYDUH /D ELFLFOHWWD ÂŞ LO YHLFROR SLÂť HFRORJLFR HVLVWHQWH SHUPHWWH GL YLDJJLDUH LQ WHPSL FHUWL QRQ LQFRQWUDQGR R JHQHUDQGR WUDIČŒFR
bike-sharing da 25 a 50 posti, car 10 posti
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area caffè-ristoro da 50 mq a 200 mq
Il problema della mancanza dei parcheggi FDUDWWHUL]]D OD FLWW¢ GL 5RPD LQ PDQLHUD JURWWHVFD &OXVWHU &LW\ ODYRUD VX GXH IURQWL 'D XQ ODWR LQFUHPHQWD OD SRWHQ]LDOLW¢ GHO 73/ GLPLQXHQGR OD QHFHVVLW¢ GL spostamenti su automobile, dall’altro aumenta la dotazione di SDUFKHJJL LQ SURVVLPLW¢ GHOOH VWD]LRQL SHU SHUPHWWHUH OR scambio gomma-ferro e diminuire i tempi di ricerca del posto auto.
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parcheggi da 100 a 200 posti / auto
area stoccaggio 2500 mq
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La roccaforte del capitale
La città post-apocalittica Anno 2030, la crisi del sistema economico ha generato guerre e lotte per il controllo della città . Tutti i simboli della civiltà precedente sono crollati. Grattacieli diroccati, strade dismesse,mezzi di locomozione abbandonati si susseguono in questo paesaggio post-metropolitano. La popolazione, trova rifugio nel sottosuolo e in quegli edifici ancora minimamente agibili. Nell’anarchia totale, i rapporti sociali sono tornati ad uno stadio primitivo, carovane nomadi e mercati occasionali forniscono i mezzi di sostentamento mentre bande erranti si contendono il controllo dei quartieri. In questa visione, l’elemento architettonico, la trave, persiste. Non rappresenta piÚ uno strumento di raccordo e di continuità funzionale nella città , ospita adesso rifugi abusivi disomogenei. Nuove funzioni si configurano per questo oggetto.
Anno 2030, l’umanità ha superato il periodo di crisi globale e grazie alle nuove scoperte in campo informatico il capitalismo è tornato a proliferare e continua a stratificarsi tra i simboli della città . La sovranità non appartiene piÚ agli Stati, che sono stati aboliti, ma esplicitamente alle lobby e corporazioni. Grattacieli iper-tecnologici popolano questo paesaggio metropolitano. L’informazione è lo strumento di controllo principale sulle masse. L’elemento architettonico è connessione tra i quartieri , in alcuni casi, sostituisce le vecchie strade. Su di esso, nuove funzioni si stratificano, si aggrappano, si generano velocemente.
#06_addizioni minime e relative funzioni UniversitĂ degli studi di Roma “La Sapienzaâ€? FacoltĂ di Architettura
A.A.: 2012/2013 Corso di Laurea Magistrale in Progettazione Architettonica e Urbana
Studenti: Marco Capobianchi, Matteo Gobbi, Daniele Iori, Gjada Orsini Relatore: prof. arch. Fabrizio Toppetti
Tesi di Laurea Cluster City: l’utopia ai tempi della crisi
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...adiacenti alle stazioni, in posizione pericentrale, in grado quindi di essere rapidamente raggiungibili dal centro storico, e di colmare le carenze funzionali della città consolidata sfruttando il margine ferroviario, punteggiato di aree libere o in dismissione...
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Risultato? Occupazione e attività economiche lungo l’anello, e un modello di “città delle funzioni” metropolitana, messa a rete da un sistema di trasporto pervasivo, ecologico e multifunzionale.
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... e contemporaneamente collegata con l’intera area metropolitana, grazie al sistema di ferrovie regionali.
...altre volte integra un progetto già in fase di definizione, migliorandone le potenzialità...
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...e soprattutto, può determinare scenari completamente nuovi!
#07_funzioni caratterizzanti A.A.: 2012/2013 Corso di Laurea Magistrale in Progettazione Architettonica e Urbana
Studenti: Marco Capobianchi, Matteo Gobbi, Daniele Iori, Gjada Orsini Relatore: prof. arch. Fabrizio Toppetti
Tesi di Laurea Cluster City: l’utopia ai tempi della crisi
#09a_Masterplan Analitico
Sistema Ambientale
esistente da riqualificare
Parco dell’Appia Antica
Sistema Connettivo di progetto
Nodi
Nodo Pigneto Nodo Tuscolana
metropolitano
metropolitano
Locale
20%
80%
Locale
50%
50%
Mercato Rionale Centro culturale
Area Commerciale Scuola di Design
Nodo Mandrione metropolitano
Locale
80%
20% Laboratori Artigianali
Atelier e spazi fieristici
Nodo Zama metropolitano
Locale
60%
40%
Teatro configurabile dai 600 ai 1200 posti
Università degli studi di Roma “La Sapienza” Facoltà di Architettura
A.A.: 2012/2013 Corso di Laurea Magistrale in Progettazione Architettonica e Urbana
Studenti: Marco Capobianchi, Matteo Gobbi, Daniele Iori, Gjada Orsini Relatore: prof. arch. Fabrizio Toppetti
Residenziale, commerciale incubatori di imprese
Tesi di Laurea Cluster City: l’utopia ai tempi della crisi
nodo Pigneto
I H I’ H’
F’
nodo Tuscolana
nodo Mandrione F
E
nodo Zama D
G'
E’
B
G
D’
C C’
A
B’
A’
#09b_masterplan _ scala 1:5000
Università degli studi di Roma “La Sapienza” Facoltà di Architettura
A.A.: 2012/2013 Corso di Laurea Magistrale in Progettazione Architettonica e Urbana
Studenti: Marco Capobianchi, Matteo Gobbi, Daniele Iori, Gjada Orsini Relatore: prof. arch. Fabrizio Toppetti
Tesi di Laurea Cluster City: l’utopia ai tempi della crisi
strada privata
p.zza Zama p.zza Zama
sez. A-A’
Connessioni
via Adria
binario morto
sez. B-B’
Configurazioni
ex stazione Tuscolana
ex edificio stazione Tuscolana
ex piazziale stazione Tuscolana
via Monselice
sez. C-C’
sez. D-D’
circonv. Casilina
circonv. Casilina
ex zona lavori di proprietà R.F.I.
Raggi d’azione
via Alessi Galeazzo
via del Mandrione
acquedotto Alessandrino
Vivai
str. privata Piegaro
sez. F-F’
circonv. Casilina
sez. I-I’
circonv. Casilina
via del Mandrione
acquedotto Alessandrino
sez. E-E’
Legenda sezioni _ scala 1:1000 sez. H-H’
sez. G-G’
Legenda sezioni _ scala 1:1000
#09C _ profili urbani _ scala 1:1000
Università degli studi di Roma “La Sapienza” Facoltà di Architettura
A.A.: 2012/2013 Corso di Laurea Magistrale in Progettazione Architettonica e Urbana
Studenti: Marco Capobianchi, Matteo Gobbi, Daniele Iori, Gjada Orsini Relatore: prof. arch. Fabrizio Toppetti
esistente
nodo Tuscolana
vie di traffico
nodo Zama
ciclabile
nodo Mandrione
ferrovia
nodo Pigneto
Tesi di Laurea Cluster City: l’utopia ai tempi della crisi
Strategia ambientale
Relazioni ferrovia - sistema ambientale I Nodi si relazionano sia con il sistema ferroviario che con il sistema di assi principali del quadrante sud-est di Roma. L'organizzazione dell'elemento ordinatore del progetto – la Trave - nasce dalla relazione con la ferrovia, relazione risolta attraverso operazioni di sovrapposizione – Nodo Pigneto – di giustapposizione – Nodo Tuscolana; Nodo Mandrione – e di accostamento – Nodo Zama. La ferrovia é così immaginata come uno spazio abitabile e traversabile, come uno elemento strutturante del sistema di connessioni e spazi pubblici a scala della città. Inoltre il processo di rinaturalizzazione spontanea del vallo ferroviario diventa occasione di progettazione di un parco lineare che connette il Parco dell'Appia Antica al Pigneto. Parallelamente gli impianti organizzano lo spazio pubblico a partire dalla necessità di intercettare i flussi portati dalla via Appia e da Piazza Re di Roma; quelli legati a via Casilina e a via del Mandrione e ancora i flussi portati dall'asse pedonale di via del Pigneto e da parte di via Prenestina.
Parco dell’Appia Antica
Parco dell’Appia Antica
Strategia ferroviaria Accostamento Nodo Zama
Porta Maggiore
Basilica di San Giovanni in Laterano
Via del Pigneto
Giustapposizione Nodo Tuscolana
Piazza dei Re di Roma
Nodo Tuscolana
Giustapposizione Nodo Mandrione Nodo Mandrione
Nodo Zama
Sovrapposizione Nodo Pigneto
50
100
150
200
Parco dell’Appia Antica
#09d_masterplan _ relazioni ferrovia - sistema ambientale
Università degli studi di Roma “La Sapienza” Facoltà di Architettura
A.A.: 2012/2013 Corso di Laurea Magistrale in Progettazione Architettonica e Urbana
Studenti: Marco Capobianchi, Matteo Gobbi, Daniele Iori, Gjada Orsini Relatore: prof. arch. Fabrizio Toppetti
Tesi di Laurea Cluster City: l’utopia ai tempi della crisi
#09e _ masterplan _ relazioni ferrovia - sistema ambientale
T3
metro C
T2
T1
T2
T3
T1
T2
T1
T1 50
100
150
T2
T4
T3
200
Casilino 23
Stazione Termini
Basilica di San Giovanni in Laterano
Palazzo FAO
Stazione Tiburtina
Confronti dimensionali La proposta parte dalla necessità di introdurre dei nodi di scala intermedia rispetto alle Centralità Urbane e locali proposte dal PRG, pertanto associa a funzioni di livello urbano – Teatro; Centro Culturale; Scuola di Design; Città dell'Artigianato; Spazi destinati a Imprese emergenti – ambiti di livello locale – residenza, servizi pubblici di quartiere, uffici, commerciale.
Nodo Zama
Università degli studi di Roma “La Sapienza” Facoltà di Architettura
A.A.: 2012/2013 Corso di Laurea Magistrale in Progettazione Architettonica e Urbana
Nodo Tuscolana
Nodo Mandrione
Studenti: Marco Capobianchi, Matteo Gobbi, Daniele Iori, Gjada Orsini Relatore: prof. arch. Fabrizio Toppetti
Nodo Pigneto
Tesi di Laurea Cluster City: l’utopia ai tempi della crisi
Pigneto Nodo Zama
#0X_Nodo cluster Zama
Università degli studi di Roma “La Sapienza” Facoltà di Architettura
A.A.: 2012/2013 C. d. L. Magistrale in Progettazione Architettonica e Urbana
Studenti: M. Capobianchi, M. Gobbi, D. Iori, G. Orsini Relatore: prof. arch. Fabrizio Toppetti
Tesi di Laurea Cluster City: l’utopia ai tempi della crisi
residenze
Fase 3
#11 _ Planivolumetrico _ nodo Zama
uffici
Si incrementano: - residenze fino ad altri 7.000 mc. - uffici fino ad altri 4.000 mc - 1 galleria commericiale per 4.000 mc Si realizza: - teatro da 1000 posti con annessi servizi culturali per 12.000 mc.
commerciale _ servizi teatro _ laboratori
(0,00) (0,00)
(+28,50)
(+25,00)
(+21,50)
(+18,00)
(+11,00)
(+6,00)
(+1,00) (+11,00)
residenze
Fase 2 (+15,00)
uffici
Vengono realizzati: - residenze per 7.000 mc - sevizi per 4.000 mc - uffici per 8.000 mc
(+14,00) (+6,00) (+14,00)
(+18,00)
( 6 (+6,00) (+11,00) (0,00) (+6,00)
(+14,00)
(+14,00)
(+29,00)
(0,00)
(+1,00) (+26,00)
(+23,00)
(+4,50)
(+6,00)
(+11,00)
(+6,00)
Incubatore d’impresa Riqualificazione di 40.000 mc e incremento di ulteriori 9.000 mc per formare un incubatore d’impresa. Infrastrutture Vengono prodotti: un parcheggio automatico di 25.000 mq e una stazione con una volumetria di 2.000 mc, un deposito logisitico di 3.000 mc con uno spazio deposito all’aperto di 2.000 mq. Commerciale Vengono realizzate 2 gallerie commerciali da 8.000 mc.
(0,00) (+6,00)
(+31,00)
parcheggio automatico
Fase 1
incubatore d’impresa stazione
(+11,00)
(+6,00)
Plateau
Funzioni locali
Il sito d’intervento è una zona militare in dismissione adiacente a piazza Zama, di forma quadrilatera irregolare, con il lato maggiore chiuso dalla ferrovia. E’ attualmente occupata da edilizia militare tipo depositi e caserme perlopiù di scarsa o nulla qualità, in alcuni casi abbandonata e fatiscente. L’area si trova ad una quota più bassa del circondario.
Si riorganizza il sistema infrastrutturale mediante la stazione ferroviaria, un grande parcheggio automatico e una stazione logistica per lo scambio di merci ferro-gomma. Si realizzano quote residenziali, commerciali e di uffici, assecondando le necessità di un quartiere caratterizzato da una forte urbanità.
Fase 0 Preesistenze: 190.000 mc capannoni esistenti 80.000 mc residenze Demolizioni: 75.000 mc di edifici militari demoliti per fatiscenza o scarsa qualità edilizia. Le residenze restano intoccate.
Funzioni caratterizzanti
Stato attuale Posizione dell’elemento trave
E’ stata scelta una configurazione a recinto con lo scopo di racchiudere un grande spazio di forma regolare aperto verso la ferrovia. L’elemento è posto alla quota +6, la stessa di piazza Zama e del tessuto urbano circostante.
Università degli studi di Roma “La Sapienza” Facoltà di Architettura
Le funzioni caratterizzanti sono di due tipi: - data la presenza di capannoni facilmente riqualificabili si organizza un sistema di incubatore d’impresa attrezzato per l’avviamento di imprese produttive moderne. - un polo teatrale di nuova realizzazione attrezzato con una sala configurabile da 1000 posti e laboratori e servizi per supportare l’attività culturale e di produzione degli spettacoli.
A.A.: 2012/2013 Corso di Laurea Magistrale in Progettazione Architettonica e Urbana
Studenti: Marco Capobianchi, Matteo Gobbi, Daniele Iori, Gjada Orsini Relatore: prof. arch. Fabrizio Toppetti
Tesi di Laurea Cluster City: l’utopia ai tempi della crisi
commerciale logistica
caffetteria ristorazione asilo nido
uffic i incu b d'im atori pres a
(0,00)
biglietteria
(0,50) caffetteria ffoyer
uffic i incu b d'im atori pres a
guardaroba
laboratorio zona
sala
mac
cam
erin
i
chin
e
ingr e serv sso di izio teat ro
labo
rato
rio
(1,40)
(2,00)
laboratorio
(+0,00)
(+0,10) stab il incu imento b d'im atori pres a
spogliatoi
(+0,20)
sala prove
(+0,30)
stab il incu imento b d'im atori pres a
sala prove
(+0,40)
stab il incu imento b d'im atori pres a
(+0,50) ufficio
(1,40)
(+0,60)
(+0,70)
(+0,80)
(+0,90) ufficio
(+1,00)
stab il incu imento b d'im atori pres a
(0,00) ufficio
Basato sul disegno dell’architetto Max Schmidt, su indicazione del direttore del Festival di Lucerna Michael Hafliger e del compositore e maestro Pierre Boulez, il concetto di SALLE CONFIGURABLE, contrappone alla rigidezza delle sale tradizionali, la capacità di trasformarsi spazialmente e ospitare opere classiche così come sperimentali, musica, prosa.
deposito merci
A
A'
area scarico merci
Nodo Zama _ pianta alla quota +1.2
scala 1:500
Università degli studi di Roma “La Sapienza” Facoltà di Architettura
A.A.: 2012/2013 Corso di Laurea Magistrale in Progettazione Architettonica e Urbana
Studenti: Marco Capobianchi, Matteo Gobbi, Daniele Iori, Gjada Orsini Relatore: prof. arch. Fabrizio Toppetti
Tesi di Laurea Cluster City: l’utopia ai tempi della crisi
(+0,00) commerciale
ingresso ess residenze
(+6,00) commerciale ingr g esso sso residenze
commerciale
(0,00)
commerciale
spazio espositivo
(0,50)
spazio espositivo
(+6,00) commerciale
(+0,00)
(+6,00) (+0,00)
ristorazione
ingr e serv sso di izio teat ro
commerciale
caffè
spazio espositivo
(+2,00)
commerciale
commerciale bookstore
uffic
i
ingr g esso uffic ffi i
(+3,00)
ingr g esso sso uffic ffi i
commerciale
ingresso uffici
(+0,00)
(+0,00)
caffè
(+6,00)
(+6,00)
commerciale
(+6,00)
piattaforma merci
area scarico merci ingresso parcheggio automatico
commerciale
B'
ingresso parcheggio automatico
stazione
(+0,00)
B
(+6,00)
Nodo Zama _ pianta alla quota +7.2
scala 1:500
Università degli studi di Roma “La Sapienza” Facoltà di Architettura
A.A.: 2012/2013 Corso di Laurea Magistrale in Progettazione Architettonica e Urbana
Studenti: Marco Capobianchi, Matteo Gobbi, Daniele Iori, Gjada Orsini Relatore: prof. arch. Fabrizio Toppetti
Tesi di Laurea Cluster City: l’utopia ai tempi della crisi