Portfolio Architettura Iuav BSc

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Matteo Gumirato Selected Works



Un’architettura del luogo. Ritengo che l’architettura sia parte integrante di un luogo. Si può parlare di buona architettura nel momento in cui questa sembrerà essere connaturata al contesto, diventandone parte integrante e inscindibile. E’ emozionante visitare un luogo e rimanere rapiti dalla facilità con cui si percepiscono gli spazi, l’atmosfera, la luce. Questa armonia può essere percepita sia da chi ha un background culturale e professionale in ambito architettonico sia da chi non lo ha. Questo portfolio raccoglie alcuni dei lavori realizzati durante il percorso accademico. I progetti sono disposti in ordine temporale ma dimostrano quali metodologie ho utilizzato e il percorso che ho svolto. Pertanto questa raccolta di lavori non può essere consultata sotto un unico filo logico ma è necessario intenderla come una serie di esperimenti.


Personal Information Nome Cognome NazionalitĂ Data di nascita Cell. Mail Skipe

Matteo Gumirato Italiana 17/02/1995 +39 340 4684285 matteo.gumirato@gmail.com Matteo Gumirato Automunito, Patente B

Skills Lingua

Italiano (madrelingua) Inglese

Software

Ottima conoscenza

Autocad 2D, Adobe Photoshop, Adobe InDesign, Rhinoceros

Buona conoscenza

Cinema 4D, Microsoft Office, Adobe Illustrator, Archicad


Education 2015 - ad oggi

Università IUAV di Venezia. Corso di laurea Triennale in Scienze dell’architettura: tecniche e culture del progetto.

2014

Diploma di liceo scientifico presso l’istituto di istruzione superiore “I.Newton” di Camposampiero (PD)

Experiences 2018

Workshop WAVe 2018 Italian Beauty presso l’università Iuav di Venezia I° Premio per il miglior progetto sulle infrastrutture ferroviarie COR Arquitectos [IT-PO], Arch. Roberto Cremascoli, Tutors Anna Merci, Paolo Didonè

2018

Kaira Looro Cultural Center Competition, concorso di idee

2017 - 2018

Tirocinio presso lo studio “Carlana Mezzalira Pentimalli Architetti”, Arch. Michel Carlana, Luca Mezzalira, Curzio Pentimalli, Treviso(TV)

2017

Workshop WAVe Syria 2017 presso l’università Iuav di Venezia I° Premio per il miglior progetto TAMassociati [IT], Arch. Simone Sfriso, Tutors Anna Merci, Enrico Vianello

2016

Workshop WAVe 2016 presso l’università Iuav di Venezia ARSH 4D studio [IR], Arch. Alireza Sherafati, Pantea Eslami

2016

Associazione Jazzi, concorso di idee



Knowledge House Composizione architettonica 1 Prof.ssa Eleonora Mantese

1

Dialogo Natura - Artificio Associazione Jazzi, concorso di idee

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Boat Bar Progettazione tecnologica Prof.ssa Valeria Tatano

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Shadows Composizione architettonica 2 Prof. Stefano Rocchetto

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Courtster Workshop WAVe Syria 2017 TAMassociati

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Double Face Composizione architettonica 3 Prof. Alberto Ferlenga

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Barletta Ri-cucita Workshop WAVe 2018 Italian Beauty COR Arquitectos

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Fracture Kaira Looro Competition

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Knowledge House La casa della conoscenza

Professore Università Corso Anno

Eleonora Mantese Università Iuav di Venezia Composizione Architettonica 2015/2016

E’ un luogo dal denso significato. Uno spazio dove è possibile passeggiare. Un luogo spirituale, nel quale tutto trova un senso. Il complesso appare composto da tre moduli con proporzioni diverse ma consequenziali. Una scala invita alla salita e permette all’individuo di intraprendere un percorso. Nel primo ambiente si troverà davanti una parete con appesi i ritratti di coloro che hanno costituito per l’umanità un forte incipit, una speranza. Innanzi a questi verrà portato a capire come la società sia, ricca di cattivi valori e di differenze sociali. Oltrepassando la porta si presenterà uno spazio aperto. Qui entrando in un secondo ambiente molto alto e buio, si potrà interagire con il proprio Io, ricercando se stessi davanti a un focolare. Il fuoco qui è inteso come forza generatrice e purificatrice, nello stesso tempo conoscenza penetrante nell’intelletto e illuminazione. L’uomo è già permeato dalla conoscenza, deve solo ricercarla nell’essenza delle cose. L’individuo poi recandosi al piano sottostante, verrà incanalato dalla struttura portante del complesso architettonico verso lo specchio d’acqua nel retro. Qui guardando il proprio riflesso potrà avvenire il processo di autocoscienza socratica.


Knowledge House

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Schizzo interni Casa del Thè


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Knowledge House

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Pianta piano terra e prospetti


Knowledge House

Pianta piano primo e sezioni

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Knowledge House

“E’ incantevole la luce incerta e delicata che entra e indugia nelle nostre stanze, simile all’ultimo bagliore del tramonto! Questo riverbero, o piuttosto scurimento supera per me ogni altra decorazione. Mai mi stancherò di contemplarlo.” Libro d’ombra, Tanizaki

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Dialogo Natura - Artificio Intervento di riqualificazione Cilento, Salerno(SA)

Concorso Anno

Associazione Jazzi 2016

Il concorso richiedeva la riqualificazione di un’area sul Cilento. Era necessario creare nuovi percorsi, ripristinare l’utilizzo di alcune costruzioni locali, gli Jazzi garantendo nuove forme di utilizzzo. La proposta progettuale individua il Parco come un organo nella quale le comunità delle città limitrofe lavorano ed interagiscono con i visitatori dando loro la possibilità di immergersi in un tempo trascorso, restando nel presente. L’intervento consiste nella realizzazione di alcuni percorsi salute in terra battuta, che permettono il passaggio da un ambiente come quello costiero ad uno montano, con muri a secco in pietra locale e parapetti in legno, questi ultimi delimiteranno sia i sentieri sia gli spazi strategici dal quale si potranno osservare specifiche tipologie di fauna a rischio di estinzione e flora come la magnifica Primula di Palinuro. Inoltre previsto il riuso degli jazzi mantenendo la struttura in pietra esistente ed integrandola con un ampliamento in xlam individuando così un carattere antico che si unisce al contemporaneo. Ogni Jazzo è dotato di isolanti in fibra di cellulosa, di impianti fotovoltaici e solari termici per sopperire alla mancanza di elettricità e di riscaldamento.


Dialogo Natura - Artificio

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Pianta piano terra e sezione


Dialogo Natura - Artificio

Pianta piano terra, piano primo e sezione

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Boat Bar Un nuovo locale ristoro Santa Marta, Venezia (VE)

Professore Università Corso Anno

Valeria Tatano Università Iuav di Venezia Progettazione Tecnologica 2016/2017

L’area oggetto di studio è ubicata a Venezia nell’area di Santa Marta, adiacente all’Università Iuav. Il lotto di forma rettangolare, si affaccia a sud verso il Canale della Giudecca. Il compito richiesto trattava la progettazione di un locale ristoro usufruibile sia dagli studenti universtari che dalle persone esterne. La proposta prevede un edificio dalla chiara propensione all’architettura navale. L’idea di fondo è quella di immaginarsi all’interno di un’imbarcazione, come se si stesse navigando puntando terra. L’intero complesso è abbracciato da una serie di rampe e pianerottoli che permettono di giungere alla copertura praticabile. A spiccare verso l’alto è la struttura in vetro e acciaio dell’ascensore che permette di giungere sino in copertura, non rinunciando alla vista. Esso è costituito da un nucleo centrale destinato a locale ristoro, interamente rivestito in lastre di corten. L’edificio grazie alla sua vetrata si trasforma in cannocchiale per godere della vista sul Canale della Giudecca.



12°18'55.7"E

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45°25’54.1”N

Inquadramento


Boat Bar

Attacco a terra

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Boat Bar

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Rampe

Ascensore panoramico

Corpo centrale

Vetrata


Boat Bar

Pianta strutturale a 1,70m

PIANTA STRUTTURALE A 1,70 m SCALA 1:100 PIANTA STRUTTURALE A 1,70 m SCALA 1:100 PIANTA STRUTTURALE A 1,70 m SCALA 1:100

Pianta strutturale a 3,80m

PIANTA STRUTTURALE A 3,80 m SCALA 1:100 PIANTA STRUTTURALE A 3,80 m SCALA 1:100 PIANTA STRUTTURALE A 3,80 m SCALA 1:100

Pianta distributivo

NO E LOCALIZZAZIONE +0,52

NO E LOCALIZZAZIONE +0,52

NO E LOCALIZZAZIONE

+0,52 +1,17

+1,17 +1,17

PIANTA DISTRIBUTIVO SCALA 1:100 PIANTA DISTRIBUTIVO SCALA 1:100 PIANTA DISTRIBUTIVO SCALA 1:100

P=8%

+2,77

P=8%

P=8%

+2,77

P=8%

P=8%

+2,77

P=8%

+3,57 P=8%

+1,97

+4,37 +4,37+4,37

+1,97

+1,97

+4,37+4,37

+4,37

P=8% +4,42

+4,42

+3,57 +3,57

P=8%

P=8%

+1,17

+4,42 P=8%

P=8%

P=8% +1,17

P=8%

+1,17

P=8%

PLANIMETRIA GENERALE SCALA 1:200 PLANIMETRIA GENERALE SCALA 1:200 PLANIMETRIA GENERALE SCALA 1:200

PIANTA QUOTE SCALA 1:100

01 01 PIANTA QUOTE SCALA 1:100 PIANTA QUOTE SCALA 1:100

Flussi

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Università IUAV di Venezia AA. 2016/2017 CORSO DI PROGETTAZIONE TECNOLOGICA B Prof.ssa Valeria Tatano

Matteo Gumirato Richard Marcuzzi Roberto Zanini

284520 284546 284625


Boat Bar

Partito architettonico

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Boat Bar

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Shadows Un nuovo spazio dove abitare Santa Marta, Venezia (VE)

Professore Università Corso Anno

Stefano Rocchetto Università Iuav di Venezia Composizione Architettonica 2016/2017

È assunta la tesi che tutti i luoghi possiedono un loro carattere, anche se a volte questo è determinato da assenze e discontinuità. L’area di progetto è situata a Venezia, nella zona di Santa Marta. Si è dunque presentata la possibilità di confrontarsi con il problema del progetto contemporaneo nella città esistente, affrontando le questioni delle relazioni con il sito, con la parte di città e la sua storia, di definizione del programma in rapporto alla soluzione insediativa e agli aspetti architettonici e costruttivi specifici del manufatto. Dal punto di vista morfologico l’area risulta molto caotica. Non è semplice capire quale sia il dialogo tra le diverse fabbriche esistenti.



12°18'54.6"E

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45°26’00.2”N


Shadows

Il corpo di fabbrica è suddiviso in quattro piani. Lo sviluppo in altezza deriva dallo studio dei volumi circostanti. Al piano terra si è progettato uno spazio espositivo, in un punto dell’area tale che sia facilmente raggiungibile anche dagli studenti dell’università. Negli altri piani invece si sviluppa una serie di appartamenti di diverse dimensioni, in maniera da rispondere alle diverse richieste. Si è adottata la soluzione di eliminare per quanto possibile la parte alta del muro al quale si addossa il nuovo corpo di fabbrica, creando un varco per la luce lungo tutto il prospetto sud.

Planivolumetrico

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Shadows

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Shadows

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㈀㌀Ⰰ㌀㔀 洀焀

㠀Ⰰ㌀㔀 洀焀

Attacco a terra


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Pianta piano terzo

Pianta piano secondo

Pianta piano primo

Pianta piano terra


Shadows

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Prospetto nord

Prospetto sud

Prospetto est

Prospetto ovest


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Soggiorno appartamento di lusso in pianta, sezione e prospetto


Shadows

Viste appartamento di lusso

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Shadows

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Courtster Ricostruire un luogo Qaboun, Syria 1° Premio per il miglior progetto

Studio Università Corso Anno

TAMassociati Università Iuav di Venezia Workshop WAVe Syria 2017 2016/2017

“Same same but different” L’obiettivo del workshop risiede nel ricostruire una citta siriana, Qaboun. Dopo una prima settimana di analisi ci si è concetrati sulla fase progettuale. Il mio specifico gruppo si è orientato verso la progettazione di un cluster residenziale. L’idea di fondo sta nel lavorare sulla variazione di un elemento molto standardizzato, dal momento che ci si applica in un luogo completamente distrutto, dove però la cultura, gli usi e i costumi sono ancora vivi. Era dunque necessario progettare degli spazi che fossero edificabili velocemente, che proteggessero la persona e che fossero poco costosi pur riservandosi un bel aspetto.



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Il modello di abitazione utilizzato è la casa a patio. Dopo un attento studio degli usi e costumi della popolazione si sono definite tre tipologie abitative, diverse per dimensione. Il cluster doveva essere un luogo che si potesse riscoprire continuamente. La linea guida di progetto è stata la volontà di attuare un climax per le corti. Era importante secondo il gruppo avere uno spazio centrale al cluster inteso come luogo di interazione comune che avrebbe potuto accogliere un piccolo mercato e qualche evento collettivo, dal quale poi si sarebbero ramificate altre corti fino a diventare sempre più intime all’interno delle abitazioni.


Courtster

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Pianta tipologia A

Type A ground floor

Type A first floor

1:100

1:100

Pianta tipologia B

Type B ground floor

Type B first floor

1:100

1:100

Pianta tipologia C

Type C ground floor

1:100

Type C first floor

1:100


Courtster

Copertura tipologia A

Type A first floor

1:100

Copertura tipologia B

Type B first floor

1:100

Copertura tipologia C

Type C first floor

1:100

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ground floor floor ground

1:200 1:200

elevation elevation

1:200 1:200

Planimetria generale piano terra e prospetto


Courtster

first floor

1:200

first floor

1:200

section

1:200

section

1:200

Planimetria generale piano 1 e sezione

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Courtster

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Double Face Istituto scolastico Mel, Belluno (BL)

Professore Università Corso Anno

Alberto Ferlenga Università Iuav di Venezia Composizione Architettonica 2017/2018

L’area oggetto di studio è sita all’interno del comune di Mel. Mel è un comune in provincia di Belluno posto al centro della Valbelluna, collegato con Belluno e Feltre da una strada provinciale della Sinistra Piave. Il territorio comunale per gran parte montuoso si colloca tra il Piave e le Prealpi Bellunesi. L’intervento si focalizza sull’area dove attualmente troviamo le scuole elementari e medie del comune di Mel, un vasto lotto posto ai piedi del paese di conformazione prevalentemente pianeggiante. La proposta progettuale consiste nell’inserimento di un nuovo polo scolastico per soddisfare la domanda della popolazione limitrofa.



12°05'01.5"E

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46°03’42.6”N

Inquadramento


Double Face

Planivolumetrico

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Double Face

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“Non giudichiamo un libro dalla copertina” Un involucro in lamiera nera, freddo, cupo e movimentato, a primo impatto crea sensazioni di dispersione e paura, ma al suo interno si cela un cuore in legno caldo, accogliente. Questo è quello che si può trovare nel nuovo Istituto comprensivo di Mel. Il complesso scolastico non deve essere visto semplicemente come una scuola, ma va guardato con una visione più ampia perchè diventerà un luogo aperto sia per la comunità di Mel sia per i comuni limitrofi, favorendo così la comunicazione, la socializzazione e creando pertanto un nuovo polo attrattivo. La nuova scuola di Mel con la sua forma a “C”, riesce a relazionarsi con l’ambiente circostante creando grazie alle coperture verdi inclinate una continuità con la scarpata adiacente. Dal punto di vista pedagogico il modello educativo non viene trasmesso solo attraverso le aule ma anche sfruttando spazi come ad esempio: il giardino per svolgere le lezioni all’aperto, la biblioteca ed i suoi gradoni per lo studio individuale ma anche gli stessi collegamenti: i corridoi, non spazi lineari ma elementi che contengono funzioni diverse, quali nicchie, che favoriscono la nascita di filtri di ingresso alle aule, oppure zone a doppia altezza ampiamente illuminate che vengono utilizzate come spazi espositivi.


Double Face

Auditorium

Palestra

Biblioteca

Portici

Tetto giardino

Primo piano

Piano terra

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Pianta piano terra


Double Face

Pianta piano primo

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Double Face

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1. Chiusura orizzontale interpiano: - Pavimento in cemento levigato e lucidato - Massetto in calcestruzzo alleggerito - Struttura in calcestruzzo armato sp. 25 cm - Struttura in acciaio a sezione quadrata ancorata al CLS per supporto controsoffitto - Controsoffitto in lastre tipo Aerogips sp. 2 cm 2. Chiusura orizzontale portico: - Tetto verde a spessore variabile - Geotessuto 200 g/m2 sp. 3 mm - Griglia stabilizzante in polietilene sp. 6 cm - Feltro anticaduta sp. 3 mm - Guaina impermeabilizzante - Massetto per pendenza in calcestruzzo alleggerito

3. Pilastri portici: - Pilastri in acciaio a sezione rettangolare 40 x 15 cm - Rivestimento pilastri in legno di abete rosso 4. Chiusura orizzontale solaio controterra: - Pavimentazione in cemento lavato e resinato - Massetto in calcestruzzo alleggerito con polistirolo sp. 8 cm - Lastra isolante tipo EPS sp. 10 cm - Cappa di completamento in CLS con rete elettrosaldata sp. 6 cm - Vespaio aerato attraverso igloo in PVC sp. 40 cm - Fondazione in CLS sp. 35 cm - Magrone in CLS sp. 10 cm

Sezione prospettica

5. Chiusura orizzontale copertura:

- Tetto verde a spessore variabile - Geotessuto 200 g/m2 sp. 3 mm - Griglia stabilizzante in polietilene sp. 6 cm - Feltro anticaduta sp. 3mm - Guaina impermeabilizzante - Pannello in OSB sp. 2.2 cm - Lastra isolante tipo EPS sp. 10 cm (per pendenza) - Barriera al vapore sp. 3 mm - Struttura in calcestruzzo armato sp. 40 cm - Struttura in acciaio a sezione quadrata ancorata al CLS per supporto controsoffitto - Controsoffitto in lastre tipo Aerogips sp. 2 cm 6. Chiusura vetricale:


Double Face

Viste dell’interno

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Double Face

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Barletta Ri-cucita Una stazione accessibile Barletta, Barletta-Andria-Trani 1° Premio per il miglior progetto sulle infrastrutture ferroviarie

Studio Università Corso Anno

COR Arquitectos Università Iuav di Venezia Workshop WAVe 2018 Italian Beauty 2017/2018

“Ruins, Fields & People” Le parole chiave: Riconoscibilità, Identità, Sostenibilità, Accessibilità. Il tema prescelto ha a che vedere con la particolare bellezza delle città italiane, dei loro centri storici di piccole e medie dimensioni. Nell’ottica di favorire il turismo culturale e di valorizzare l’immenso patrimonio contestuale, è stato affidato al mio gruppo il compito di ripensare la stazione ferroviaria di Barletta, affinchè potesse diventare un luogo di connessione tra l’asse adriatico e l’interno della regione. Oggi infatti i binari disegnano una grande ferita, separando due parti importanti della città e stimolando una riflessione sul loro superamento. Questa porzione può raggiungere una più completa rigenerazione anche grazie il ripensamento dell’ex-distilleria in rapporto alla stazione. Le stazioni dunque non possono più essere pensate come soli luoghi di attesa e di passaggio ma possono diventare luoghi di servizi, di produzione e di promozione del territorio.



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50

100

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Nella prima parte del workshop si è proceduti con un’attenta analisi della città distinguendo ad esempio i luoghi di interesse, gli edifici pubblici e privati, gli spazi permeabili e via discorrendo. Arrivati alla fase progettuale, l’obiettivo era ormai chiaro. Ri-cucire le due parti della città. L’idea di fondo è una mano simbolica che afferra le due parti cercando di stringerle a sè. Tecnicamente si tratta di una serie di rampe delineate dal contesto circostante che portano alla quota di 9m in maniera da garantire l’altezza necessaria ai treni sottostanti. Lo spazio che si viene a creare non sarà solo di passaggio. In quota sono presenti spazi verdi che permettono di sostare e attendere il treno oppure sono presenti delle gradonate utili per esempio a rappresentazioni teatrali all’esterno. Per scendere ai binari si utilizzerà un blocco servizi con ascensori e scale mobili. Per ultima ma non per importanza la stazione ferroviaria vera e propria. Essa è stata modificata pur mantenendone le peculiarità come il piano terra caratterizzato da mattoni faccia vista e arcate. In particolare è stata resa più permeabile fornendo anche al suo interno un nuovo bar e servizi per le RFI.


Barletta Ri-cucita

Planivolumetrico

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Barletta Ri-cucita

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Fracture Centro culturale Sedhiou, Senegal

Concorso Anno

Kaira Looro Cultural Center 2018

Il progetto si insedia a Sedhiou città principale dell’omonima regione. Fracture, il nuovo centro culturale, nasce dall’idea di rappresentare il segno peculiare che si crea nella terra secca. Tuttavia, questo non deve essere inteso come una frattura all’interno della comunità; al contrario questa frattura vuole ospitare all’interno le persone. Fracture non è solo un luogo promotore di cultura, tradizione e educazione, ma è un landmark importante per la città.


TEAM ID: TEOATOALY125

FRACTURE

Fracture

TEAM ID: TEOATOALY125

FRACTURE

KAIRA LOORO Architecture Competition-Cultural Center

KAIRA LOORO Architecture Competition-Cultural Center

Attacco a terra

Fracture arises from the idea of representing Fracture arises from the the peculiar createdthe in idea of mark representing peculiar mark created in the dry land. the dry land. However, that does not However, that does not mean a fracture within mean a fracture within the community; on the the community; on the contrary, this fracture contrary, this fracture wants to host people wants to host people inside. inside.

Fracture is not only a place in which culture, tradition

The opposite movement of the soil, downwards,

and education promoted, but it tradition is also an The opposite allows the creationofofthe an soil, empty space where it is Fracture is not only are a place in which culture, movement downwards, important landmark of the city.but it is also an to sitofdown, attend lessons and and education are promoted, allowspossible the creation an empty space whereorit shows, is important landmark of the to l’alto sit down,diattend shows, and The upward motion ofcity. a part of the lets the possible meet people. Il soil movimento verso unalessons parteordel terreno The upward tomotion part of themade soil lets the meet people. possibility createof aa coverage of different possibility to create a you coverage made ofeducation different and di creare una copertura movimentata dalle heights under which can find thepermette heights under which youwhere can find thefacilities education and the exhibition space, toilet and offices the where toiletobjects facilitiesaltezze andvertical officesdiverse sotto al quale si trovano gli spazi di areexhibition hidden space, like mysterious by and are hidden like mysterious objects by vertical and permeable bamboo items, typical elements of the istruzione permeable bamboo items, typical elements of the ed esposizione con servizi igienici e uffici, territory. territory.

nascosti come oggetti misteriosi da elementi verticali, permeabili in bamboo. Il movimento opposto del terreno, verso il basso permette di creare quel vuoto necessario ad uno spazio dove è possibile ritrovarsi, sedersi e assistere a lezioni o spettacoli, trasformandolo in un luogo di condivisione per tutti gli abitanti.

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Fracture

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E

ural Center

The roof made of plate shows up with a large number of pitches which are supported by a system of beams and wooden outflow struts. The coverage shields from the sun and it helps to channel water in dedicated background tanks.

movement of the soil, downwards, eation of an empty space where it is t down, attend lessons or shows, and

CTION

AIR FLOWING

SOLAR REFRACTION

The expertly fitted bamboo poles, put in the vertical sides of the building, let the light enter in order to create benefits from an architectural point of view and a psychophysical one: it creates an evocative place of reflection, a gathering place where you can wait before entering the exhibition and education space.

WATER RECYCLE

The housing areas are constituted by local clay and laterite walls; they are composed by different blocks like offices, classrooms, toilet facilities, a gallery space and a recreational area.

SOLAR REFRACTION

WATER RECYCLE

WATER RECYCLE

As a result, Fracture offers different areas which can be employed in a physical and in a spiritual way. As a whole, these areas try to represent the Sedhiou community through the local materials. Materials which let people practicing their customs and traditions inside these areas. By using them, these materials become a distinctive mark across the territory.


Fracture

La copertura in lamiera si presenta come una moltitudine di falde sorrette da un sistema di travi e puntoni in legno. Essa protegge dal sole e aiuta a incanalare l’acqua in vasche apposite. Il bamboo sapientemente accostato filtra la luce generando benefici dal punto di vista architettonico ma anche dal punto di vista psico-fisico. Crea luoghi suggestivi di riflessione e di ritrovo in cui attendere l’entrata negli spazi espositivi o educativi. L’apparato abitativo è costituito da muri in laterite e argilla locali, e si suddivide in più moduli aventi funzioni diverse: uffici, aule, servizi, spazio espositivo, spazio ricreativo. Il risultato è una serie di spazi che possono essere fruibili non solo fisicamente ma anche spiritualmente. Nel loro complesso cercano di rappresentare la comunità senegalese di Sedhiou attraverso i materiali costitutivi che riescono a far vivere all’interno di questi spazi gli usi e costumi della popolazione diventando un segno distintivo in tutto il territorio.

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