Portfolio - Matteo Lazzari

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M AT T E O L A Z Z AR I | P OR T FOL IO



INDICE

p.02

Curriculum vitae

p.04

Il Club Inclusivo

p.16

Galleria Panza

p.22

la Casa di Proust

p28

Fast Home

p.36

Domino

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C U R R IC U L U M V I TAE

istruzione

09/2020 Abilitazione alla professione di Architetto / sezione A 10/2016 - 07/2019 Politecnico di Milano / Facoltà: Architettura di Interni Laurea magistrale in Architettura (voto 110/110) 10/2012 - 02/2016 Politecnico di Milano / Facoltà: Scienze dell’Architettura Laurea di primo livello in Architettura (voto 104/110) 09/2007 - 07/2012 Liceo Scientifico N. Tron, Schio (VI) Diploma di maturità scientifica (voto 87/100)

esperienze formative

11/2018 - 01/2019 Tirocinio: Studio AC, Milano 12/2015 - 03/2016 Tirocinio: Studio AOUMM, Milano

competizioni

10/2015

pubblicazioni

10/2019

Ideasforward 24h Competition: 9^ edizione/Syria Menzione d’onore (5° posto)

Abitare come. Riflessioni e progetti. Ed. Lettera 22.

lingue

Italiano: lingua madre English: C1 level (TOEIC - pt.865)

softwares

AutoCAD Adobe Suite: Illustrator, Photoshop, In Design Modellazione 3D: SketchUp Rhinoceros Microsoft Office: Word Excel Power Point Procreate (iPad + Apple Pencil) OS: Microsoft Windows, macOS

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C ON TAC T

MATTEO LAZZARI Valdagno (VI) 17/03/1993 via Plinio 60 | 20129 (MI)

matteo_lazzari@icloud.com (+39) 340 5527707

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anno 2019

Il Club Inclusivo – rifunzionalizzazione di Garage Sanremo

Il progetto parte dall’idea di cercare un esito architettonico attuale del Club, inteso come “circolo i cui membri, legati da interessi comuni, si riuniscono in uno stesso luogo”. L’area scelta è quella dell’ex Garage Sanremo, edificio sorto nel 1949 nel cuore della città di Milano, che, per il suo singolare assetto architettonico, rappresenta un interessante punto di discontinuità nella porzione di tessuto urbano in cui si trova. Il progetto non muta il carattere eccezionale della preesistenza e ne fa piuttosto il punto di partenza per una nuova funzionalizzazione: nel ritmato volume dell’autorimessa principale si innestano tre distinte “scatole metalliche”, ognuna ospitante una diversa funzione (cinema, palestra, bar); l’autorimessa secondaria, dall’altra parte di un passaggio pedonale, viene resa essa stessa “scatola” per racchiudere un giardino coperto, mentre il volume di ingresso originario al garage diventa il basamento di una torre-hotel di sei piani.

TESI DI LAUREA MAGISTRALE prof. Jacopo Leveratto

Le varie funzioni accessorie, ciascuna inserita nel proprio volume, si affacciano su uno spazio centrale ospitante il cuore vero e proprio del club. Questo spazio, dal carattere più fluido e libero sia nelle forme che nelle funzioni, occupa la preesistenza con una successione di sedute, rialzi e avvallamenti del pavimento, e si configura perciò come un luogo della relazione e dell’incontro, dove poter lavorare, leggere o rilassarsi, insieme o in autonomia. Il club tradizionalmente inteso come luogo di incontro, composto da varie stanze, ognuna con la sua funzione, viene aperto, le “stanze” vengono portate verso l’esterno e le rispettive funzioni concorrono a formare un sistema complesso che si propone dall’esterno di attrarre e dall’interno di soddisfare varie necessità del vivere contemporaneo. Il progetto giunge così alla realizzazione di uno spazio polifunzionale che si potrebbe definire Club Inclusivo, in contrapposizione al carattere prettamente esclusivo del club originario e più in linea con le necessità della società attuale.

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ASSONOMETRIA GENERALE

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P I AN TA P I ANO T E R R A

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P I AN TA + 9 M

A

A’

B B’

C

C’

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S PAC C AT I A S S ONOM E T R IC I

Sezione AA’

Cinema Sala conferenze

Sezione BB’

Palestra

Sezione CC’’

Bar Ristorante

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↑ SEZIONE DELLO SPAZIO CLUB

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↓ PROSPETTO NORD

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SEZIONE PROSPETTICA | PALESTRA

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SEZIONE PROSPETTICA | GIARDINO COPERTO

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anno 2017

Galleria Panza estensione del museo di Villa Panza a Varese

L’ampliamento di Villa Panza a Varese nasce dalla necessità di nuovi spazi da adibire a mostre di arte contemporanea. Nello specifico ad una mostra omaggio al centenario della Rivoluzione Russa. Il nuovo edificio si sviluppa principalmente al piano interrato lasciando così un ampio spazio pavimentato e libero al piano di accesso, una sorta di piazza che si affaccia sul piano inferiore tramite due patii. Il corpo di fabbrica al pian terreno si attesta al muro di cinta esistente in modo tale da sfruttare al meglio lo spazio del lotto.

LABORATORIO DI INTERNI 1

La pianta si presenta come una pioggia di elementi caratterizzati da forme geometriche elementari e pulite come il quadrato, il rettangolo, il triangolo e il cono, creando così uno spazio “metafisico”. La torre a tronco di piramide, oltre a fungere da landmark del museo, nasconde al suo interno un luogo di contemplazione e riflessione sfruttando giochi di profondità, acqua e luce.

G. Basso Peressut

Il tema scelto per la mostra e l’allestimento è quello della luce poiché molto legato al contesto in cui verrà ospitata l’esposizione. Villa Panza vanta infatti una collezione di opere e site specific di artisti come Irwin, Turrel e Flavin, tra i più importanti dello scenario contemporaneo a lavorare con le dinamiche della luce.

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CONCEPT + PLANIMETRIA

1.

2.

3.

4.

Villa Panza

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P I AN TA P I ANO T E R R A + S E Z ION E + P R O S P E T T O E S T E R NO

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ESPLOSO ASSONOMETRICO

Copertura

Piano Terra

Piano Interrato

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P I AN TA P I ANO I N T E R R AT O + S E Z ION E + P R O S P E T T O I N T E R NO

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anno 2018

La Casa di Proust progettare la casa di un collezionista

“Ma nel momento stesso che quel sorso misto a briciole di Mdeleine toccò il mio palato, trasalii, attento a quanto avveniva in me di straordinario. Tutto Combray e i suoi dintorni, tutto questo che vien prendendo forma e solidità, è sorto, città e giardini, dalla mia tazza di tè.” (M.Proust, “Alla Ricerca Del Tempo Perduto”) Gli oggetti di cui ci circondiamo quotidianamente spesso vengono vissuti solo in funzione della loro utilità, arriva però un momento in cui, rientrando nuovamente in contatto con essi, tutte le sensazioni associate riaffiorano inaspettatamente, più cariche di prima.

C.I. MUSEI G. Basso Peressut, P. Salvadeo

Il collezionista è un Proust ideale, un soggetto affine a questa sensibilità, affascinato dal potere evocativo degli oggetti. La collezione si compone di oggetti rappresentativi della vita di personaggi illustri dai più svariati ambiti creativi (architettura, design, cinema, moda, arte, musica, ecc.), oggetti che hanno influenzato in modo significativo i loro percorsi e il loro operato. La collezione è allestita lungo i due livelli della “stecca”, che si configura come una sorta di galleria espositiva eventualmente aperta al pubblico. Una serie di teli semitrasparenti diaframma lo spazio e definisce gli ambiti in cui vengono inseriti gli oggetti, Parallelamente una parte privata della collezione si sviluppa negli spazi della casa più propriamente destinati all’abitare. Questi spazi sono compartimentati nelle rispettive “scatole”, volumi compenetranti, molto puliti all’esterno e muniti, internamente di sistemi di arredo fisso che, articolando lo spazio, assolvono in ogni stanza a una diversa funzione.

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PLANIVOLUMETRICO

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CONCEPT + ASSONOMETRIA + PROSPETTO

1.

2.

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PIANTE

Piano 2

Piano 1

Piano Terra

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“BOX IN THE BOX” INTERIORS + SECTION

1. Studio

2. Stanza da Bagno

3. Camera

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2

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4. Zona Giorno

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anno 2018

Fast Home - una casa per il vivere contemporaneo

Il luogo che chiamiamo casa sta diventando qualcosa di sempre meno definitivo, quasi un appoggio temporaneo, in cui l’abitare diventa spesso sinonimo di adattarsi. Questo progetto, quasi sotto forma di gioco, è un modo di proporre un nuovo abitare, più fluido, che riesca a stare al passo con il mondo che ci circonda e con uno stile di vita sempre più “FAST”: un abitare contemporaneo. Questo modo di vivere la casa non deve però compromettere tutti quegli aspetti che contribuiscono al “sentirsi a casa” ed è proprio in questi parametri che lo spazio dev’essere “HOME” (e non house). Lo scopo del gioco è quello di riuscire ad abitare conciliando i concetti FAST e HOME in uno spazio che fornisce tutti gli strumenti per farlo.

LAB. INTERNI 2 P. Salvadeo

La forza di questa scena domestica è il fatto che ogni attore possa facilmente adattarla al suo personaggio, questo comprende però degli altri elementi, gli oggetti, che stanno in bilico tra il ruolo di attore e quello di scenografia. La partita, in questo gioco abitativo, metterà quindi in scena un fitto sistema di relazioni di cui gli oggetti saranno parte fondamentale. La casa “racconterà delle storie” tramite gli oggetti, gli abitanti non saranno altro che i narratori involontari di queste storie.

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ASSONOMETRICA

2 1

software 4

3

hardware 30


ELEMENTI

1

SOF T WARE L’intera griglia è costituita di “tasselli” sollevabili secondo due regole differenti, dettate dalla disposizione degli incastri e denunciate da un cambio cromatico degli elementi

floor

wall

2

3

HARDWARE Ciò che affiora dalla griglia uniforme della struttura mobile costituisce la struttura fissa, che ospita gli spazi comuni e di servizio

4

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STEP 1

FAST HOME SI ADATTA AI SUOI ABITANTI...

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STEP 2

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STEP 3

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STEP 4

...NON IL CONTRARIO.

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year 2015

DOMINO - a tower for refugees

domino | (lat.) dominare, avere il controllo DOMINO mira a sovvertire il simbolo della torre, che rappresentava potere e ricchezza per pochi e sottomissione per molti. Questa tipologia, fino ad ora inaccessibile, si piega in questo caso a delle esigenze di aiuto, opposte al suo scopo e rese particolarmente pressanti dalla tragica situazione mediorientale.

IDEAS FORWARD / 24H COMPETITIONS - “SYRIA”

DOMINO, con il suo basamento saldamente ancorato al suolo, si solleva nel cielo pronta ad accogliere i rifugiati che approdano sulla costa siciliana. Levandosi in altezza con la peculiare inclinazione a 45° la torre simboleggia il piegarsi del potere verso chi ha bisogno d’aiuto, scardinando quindi il carattere prettamente elitario della tipologia e offrendo ai nuovi arrivati un rassicurante gesto di inchino.

menzione d’onore (5° posto)

La sua struttura rigida prende vita in un continuo cambiamento, grazie alla flessibilità del suo sistema modulare, composto a partire dalle unità base dei singoli container. Il progetto, oltre ad offrire i servizi di accoglienza per cui è pensato, vuole essere un simbolo e proporre un cambio di attitudine riguardo a ciò che può fare, chi ha il potere di farlo, per aiutare e andare incontro ai più bisognosi, invece di arroccarsi sempre di più voltandogli le spalle. From power, to people.

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SECTION

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AXONOMETRY + PLAN SCHEMES

The whole system is composed of basic units (2,5x6m), transported to the different levels by a rack lift and moved to their position thanks to rails on the floor which enable the facility to host up to 400 people and provide first aid.

Each floor is provided with different living units - family unit and modular dorms unit - equipped with fitted folding furniture, a bath unit, a kitchen unit and flexible units suitable for different mutual needs.

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Thank you.


matteo_lazzari@icloud.com | (+39) 340 5527707


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