Kilometro20+1 Torrione Farnese – Castell’Arquato (Pc)
Kilometro20+1 Torrione Farnese – Castell’Arquato (Pc) Inaugurazione 6 agosto 2010, ore 17.30 Orari Giovedì - Venerdì 17-19 Sabato - Domenica 14-19 Si riceve su appuntamento.
Testi - Dany Vescovi, Andrea Alberti e Michele Sbarsi Progetto grafico - Matteo Tiberio, Dany Vescovi Supervisione - Valerio Di Paola Allestimento - Ivan Irti Coordinamento - Flavia Vescovi Impianti - Andrea Alberti Dipartimento di Arti Visive Scuola di Pittura Comune di
Comune di Castell’Arquato Castell’Arquato
Gens Innominabilis
ProLoco Castell’Arquato
Ufficio stampa e promozione Francesco Caprini, Franco Sainini
www.artificio.info
Ringraziamenti Il Presidente Giuseppe Bonetti e il Consiglio di Amministrazione della Casa Protetta Vassalli Remondini, Caseificio Santa Vittoria - Località Ciriano - Carpaneto Piacentino, Ristorante Lido di Marco Granelli & C. - Castell’Arquato, Salumificio La Rocca - Castell’Arquato, Audiorama e Max Felsani, la Scuola d’Arme Gens Innominabilis.
Contatti Ivan Irti 340 9353153 - Tiziana Inzani 347 8250724 proloco.carquato@libero.it - gens.innominabilis@gmail.com www.gensinnominabilis.it - www.comune.castellarquato.pc.it
Kilometro20+1 a cura di Dany Vescovi
Torrione Farnese – Castell’Arquato (Pc)
7 - 31 agosto 2010
Kilometro20+1 di Dany Vescovi
Affinché un’asserzione o un concetto passi dalla mente dello scrittore o artista alla mente di chi legge od osserva, deve essere svolto un certo lavoro¹, si ritiene sia meglio che questo compito sia fatto dall’autore da cui parte il messaggio, per consentire al destinatario una facilitazione nella lettura dell’opera scritta, visiva o verbale che si voglia. Ciò per affermare che nel presentare il progetto Kilometro20+1, un riepilogo degli incontri scolastici trascorsi, bisogna soffermarsi sulla natura dell’attività svolta in precedenza, per invitare così il pubblico ad entrare in uno spazio polimorfico rappresentante un punto in progressione evolutiva, non un terminal o un arrivo, ma un motivo di lettura e riflessione su ciò che è stato svolto fino ad ora, con le giuste coordinate. Per l’occasione, gli studenti espongono una testimonianza della loro ricerca, frutto dell’anno accademico, un modo per relazionarsi con la gestione dell’evento espositivo da un punto di vista organizzativo e logistico, con l’aiuto della mia supervisione, principalmente per mettere in relazione l’opera con un pubblico vario che possa dare ai singoli autori ancora una volta spunti di riflessioni, pensieri ed ispirazioni. La produzione include l’accettazione ad esporsi e rendere visivo un prolungamento del proprio corpo ma principalmente della mente, rappresentato dall’opera stessa, differentemente da altri oggetti di cui ci circondiamo per dare senso al nostro spazio, ma che fanno parte anch’essi delle nostre estensioni espressive (come abiti, abitazioni, ecc.), la creazione artistica non prende vita per una questione di funzionalità, ma è concepita per un bisogno più intimo di comunicazione e di riflessione senza uno scopo di servizio se non la sua natura stessa. Questo fenomeno spesso fa sì che l’autore non avendo un ruolo preciso per la sua creatura, goda del diritto di potersi cimentare in svariate libere ricerche, che nella loro totalità hanno come denominatore comune la
mano del suo ideatore, nelle varie fasi di collaudi prendono forme molto diverse tra loro a volte anche necessariamente contraddittorie. Ciò avviene inoltre con ritmicità dissimili tramite lunghe sperimentazioni o azioni tempestive e gestuali, aspetti temporali che contribuiscono all’identità creativa. Per la fruizione e comprensione dell’opera va considerato un ulteriore elemento di distinzione, la selezione del media, non secondo d’importanza al contenuto che l’artista delega alla stessa. Dall’inizio del Novecento al contemporaneo inevitabile è stata la scelta del medium, in quanto l’evoluzione sociale e artistica ha portato l’artista ad una consapevolezza che il mezzo espressivo di per sé portasse un messaggio, così anche in quest’esposizione possiamo vedere differenti e svariati modi di rappresentazione cui gli studenti hanno demandato le loro necessità comunicative. Quindi abbiamo delle opere multi-mediali, fotografie, stampe elaborate, dipinti ed istallazioni, in uno spazio però unitario, creando per il visitatore un tappeto semantico in cui si può muovere leggendo ciò che 20 giovani artisti nel 2010 hanno voluto lasciare come traccia di un percorso artistico ancora in progress. I contenuti-soggetti ripresi nelle opere sono di diversa natura, hanno riferimenti fortemente realistici, altri creano dimensioni oniriche lontane e solo immaginate, diversamente ci sono opere di rimando più riflessive, libere di muoversi in sistemi sospesi, altre che in modo evidente riprendono i vari contesti culturali in cui si muove l’ideatore, immagini che parlano del loro autore altre che raccontano con gli occhi dell’autore, ma tutte rivelano massivamente la natura del proprio artefice. In conclusione invito alla fruizione di Kilometro20+1 da due punti di vista, da un lato esorto a concentrarsi sulla singola indagine artistica portata avanti dal giovane artista preso in considerazione individualmente, dall’altro osservando l’insieme del progetto come esempio e testimonianza viva di un passaggio, legato ad un preciso contesto culturale e momento storico, inevitabilmente unico. ¹Zapiski do autobiografii, in T. W. Tatarkiewicz, Wspomnienia, Warszawa, P.I.W., 1979, p.175.
Dany Vescovi
La Sede
di Andrea Alberti e Michele Sbarsi
Il Torrione del Duca - più conosciuto come Torrione Farnese. Dal disegno semplice e austero, torre, fortilizio e monumento insieme, sorge nella parte bassa di Castell’Arquato. Alto 24 metri, dalla pianta quadrata, presenta quattro baluardi agli angoli, sporgenti ed inclinati. In tre di questi sono stati ricavati piccoli locali ottagonali mentre nel quarto è presente una scala a chiocciola. Sono ignoti l’architetto e l’epoca di costruzione, ma si presume sia stato costruito su un disegno del Michelangelo e sia stato iniziato da Bosio II tra il 1527 e il 1535 e terminato da Sforza Sforza nella seconda metà del ‘500. Della costruzione non si conoscono ancora le funzioni ma si suppone che inizialmente pensato a scopo difensivo, fosse anche usato come magazzino per le vettovaglie e per i materiali preziosi. Una passerella aerea in legno, oggi scomparsa, lo collegava al Palazzo del Duca. Le funzioni cui è adibito oggi sono di luogo di ritrovo e riunione del gruppo, oltre che magazzino generale di tutta l’attrezzatura di cui dispone la scuola d’arme (tende, armi, armature, ecc...). Nei giorni festivi, compatibilmente con i tanti impegni della compagnia in Italia ed all’estero, viene reso visitabile al pubblico. L’intento, in un futuro molto prossimo, è di predisporre la torre in modo tale da farla diventare un museo dinamico, in cui il visitatore possa entrare e rivivere uno scorcio di medioevo, vedere le rastrelliere con le armi, le armature esposte o mentre vengono riparate, le sale arredate con antichi mobili e toccare con mano gli oggetti di vita e di campo. Ad oggi lo stato di conservazione della torre è buono, anche se necessita di alcuni interventi di manutenzione. Nonostante tutto l’impegno, risulta difficile, per non dire impossibile, operare una ristrutturazione, principalmente per mancanza di fondi ed il gruppo sta quindi cercando un moderno mecenate, uno sponsor, che possa aiutare in questa “impresa”, e che possa far fruire nuovamente ai visitatori della bellezza del Torrione, sia nei vasti saloni, sia nelle panoramiche che offre sul borgo sottostante.
Max Conti
La Scuola d’Arme di Andrea Alberti e Michele Sbarsi
Gens Innominabilis è un’associazione sportiva culturale e nasce a Castell’Arquato nel 2005 dalla volontà di riportare in vita il Medioevo, in tutte le forme popolari e cavalleresche. Dalla fine del 2009, la Compagnia ha sede nel Torrione Farnese. Contestualmente, l’intento dei fondatori è stato di andare anche oltre alla solita attività rievocativa, organizzando una compagine sportiva dedita al combattimento, in armatura pesante e leggera, mosso secondo le tecniche raccolte e affinate da Flore de’ Liberi, campione friulano di scherma del tardo Trecento, famoso per il suo Flos Duellatorum. Allo stato attuale, il gruppo è formato da una quarantina di persone provenienti dalle province di Piacenza e Parma; di questi sono oltre trenta i combattenti armati che ne fanno il gruppo più numeroso d’Italia. Fin dall’inizio della sua costituzione la compagnia ha partecipato regolarmente alle principali manifestazioni ed a Tornei medioevali in Italia, oltre che all’estero, in particolare in Francia, Belgio, Danimarca e Lituania. Nel sud della Francia, dove il gruppo è particolarmente conosciuto ed apprezzato, Gens Innominabilis ha partecipato attivamente a Tornei e Battaglie presso il Castello de La Barben, ad Entrevaux, a Montecarlo, ad Avignone ed alla grande rievocazione del Castello di Les Baux-de-Provence, la più famosa nel suo genere. A Gens Innominabilis l’onore di essere stata la prima scuola italiana in assoluto a partecipare a questo evento. Ciò che fa forte un gruppo di armati è anche ciò che sostiene e segue i combattenti nei vari tornei e manifestazioni. Così, a fianco dei cavalieri, si è creato un gruppo di dame e viandanti che aiutano a creare i campi in cui, oltre allo scintillare delle lame, è possibile veder brillare la luce della convivialità e della festa.
Andrea Bruschi Giulia Cassano Katia Crisanti Ann첫 Favano Omar Hassan Alessandra Longoni Francesco Mazza Alice Orlando Serena Perugini Claudia Piatti Alberto Porro Carlo Alberto Rastelli Marika Rocca Fabio Rovagnati Erika Sanzeni Iamit Segal Valeria Solinas Patrick Tabarelli Matteo Tiberio Viviana Valla
Opere
Andrea Bruschi
Nato nel 1990 a Milano, attualmente frequenta il primo anno del corso di Pittura.
“Senza titolo� (trittico), 2010, tecnica mista su carta, 50x105 cm
“Animale esposto”, 2010, tecnica mista su carta, 33x13 cm
Giulia Cassano
Nata nel 1985 a Vimercate (MI), attualmente frequenta il secondo anno del biennio specialistico di Fashion Design.
�Onirico habitat�, 2010, materiali vari, particolare dell’installazione (work in progress), dimensioni variabili
“Senza titolo�, 2010, stampa digitale su dibond, 1/1, 70x50 cm
Katia Crisanti
Nata nel 1990 a Merate (LC), attualmente frequenta il primo anno del corso di Pittura.
“Senza titolo�, 2010, stampa digitale su dibond, 1/1, 70x50 cm
“Senza titolo�, 2009, stampa lambda su alluminio, 1/1, 50x70 cm
Annù Favano
Nata nel 1987 a Patti (MC), attualmente frequenta il secondo anno del corso di Decorazione.
“Senza titolo”, 2009, stampa lambda su alluminio, 1/1, 50x70 cm
“Senza titolo”, 2010, tecnica mista su tela, 32x82 cm
Omar Hassan
Nato nel 1987 a Milano, attualmente frequenta il terzo anno del corso di Pittura.
“Senza titolo�, 2010, tecnica mista su tela, 60x60 cm
“Filogenesi� (trittico), 2010, tecnica mista su carta intelata, 70x50 cm
Alessandra Longoni
Nata nel 1985 a Milano, attualmente frequenta il terzo anno del corso di Pittura.
“Naturans�, 2010, tecnica mista su carta intelata, 30x40 cm
“Su piani diversi�, 2010, tecnica mista su tela, 45x90 cm
Francesco Mazza
Nato nel 1986 a Busto Arsizio (VA), attualmente frequenta il terzo anno del corso di Grafica d’arte.
“Una scelta necessaria”, 2010, tecnica mista su tela, 100x190 cm
“Above water�, 2010, stampa digitale su carta (fabriano F5 liscia), 1/1, 70x100 cm
Alice Orlando
Nata nel 1988 a Giussano (MB), attualmente frequenta il terzo anno del corso di Grafica d’arte.
“Reflection”, 2010, stampa chimica su mdf, 1/1, 50x70 cm
“Pioggia(2)”, ”C’è chi aspetta la pioggia, per non piangere da solo” Fabrizio De Andrè, 2009, Stampa digitale su plexiglas a fronte, 1/1, 50x35 cm
Serena Perugini
Nata nel 1987 a Roma, attualmente frequenta il terzo anno del corso di Scenografia.
“Pioggia(1)”, ”C’è chi aspetta la pioggia, per non piangere da solo” Fabrizio De Andrè, 2009, Stampa digitale su plexiglas a fronte, 1/1, 35x50cm
“Senza titolo”, 2010, olio su tela, 40x40 cm
Claudia Piatti
Nata nel 1986 a Bergamo, attualmente frequenta il primo anno del biennio specialistico di Pittura.
“Senza titolo�, 2010, olio su tela, 40x50 cm
“White house, #2, #6, #4” (trittico), 2010, stampa ai sali d’argento su cemento, 60x20 cm
Alberto Porro
Nato nel 1986 a Milano, attualmente frequenta il terzo anno del corso di Grafica d’arte.
“Vele”, 2010, stampa ai sali d’argento su su cemento bianco, 13x26 cm
“Postcard #1, #2, #3”, 2009, olio su tela, cad. 20x20 cm
Carlo Alberto Rastelli Nato nel 1986 a Parma, attualmente frequenta il primo anno del biennio specialistico di Pittura.
“You can’t be serious man” (dittico), 2010, tecnica mista su tela, 100x120 cm
“The climber�, 2009, stampa digitale su alluminio, 1/1, 50x70 cm
Marika Rocca
Nata nel 1987 a Fiorenzuola (PC), attualmente frequenta il terzo anno del corso di Grafica d’arte.
“Nature over structures”, 2010, stampa digitale su alluminio, 1/1, 50x70 cm
Fabio Rovagnati
Nato nel 1986 a Monza (MB), attualmente frequenta il terzo anno del corso di Pittura.
“Nebbia� (trittico), 2010, stampa digitale su alluminio, 1/1, 70x150 cm
Erika Sanzeni
Nata nel 1987 a Mortara (Pv), attualmente frequenta il terzo anno del corso di Pittura.
“Senza titolo� (trittico), 2010, tecnica mista su carta, 38x96 cm
“Senza titolo�, 2010, stampa digitale su alluminio, 1/1, 50x70 cm
Iamit Segal
Nata nel 1982 a Bologna, attualmente frequenta il terzo anno del corso di Pittura.
“Senza titolo�, 2010, stampa digitale su alluminio, 1/1, 35x50 cm
Valeria Solinas
Nata nel 1988 a Cagliari, attualmente frequenta il secondo anno del corso di Pittura.
“Sottobosco� (Istallazione), 2010, matita colorata su carta montata su alluminio, neon azzurro, dimensioni variabili, 80x180 cm
“Ignoring Silent Spring� (tribute to Rachel Carson), 2010, olio su tela, 60x35cm
Patrick Tabarelli
Nato nel 1979 a Villafranca (VR), attualmente frequenta il terzo anno del corso di Pittura.
“Waiting for Silent Spring� (tribute to Rachel Carson), 2010, olio su tela, 60x35 cm
“Panda géant #1”, 2010, stampa su tela, 1/1, 85x55 cm
Matteo Tiberio
Nato nel 1983 a Varese, attualmente frequenta il terzo anno del corso di Nuove tecnologie per l’arte.
“Panda géant #1”, 2010, stampa su tela, 1/1, 60x80 cm
“Radici”, 2010, tecnica mista su tela, 100x40 cm
Viviana Valla
Nata nel 1986 a Voghera (PV), attualmente frequenta il primo anno del biennio di Comunicazione e organizzazione per l’arte contemporanea.
“The nearest accessible exit”, 2010, tecnica mista su tela, 80x80 cm