a TypoGraphic Design Event
a TypoGraphic design event
a cura di
Nicolò Brusa Francesco Carletto Matteo Pont
Politecnico di Torino 1a Facoltà di Architettura A.A. 2008 / 2009 Tesi di Laurea in Progetto Grafico e virtuale Relatore: Sasha Gorup Contenuti, impaginazione e progetto grafico: Nicolò Brusa / 139054 Francesco Carletto / 139467 Matteo Pont / 138624 Alcuni contatti con persone e aziende coinvolte sono indicativi o in fase di definizione. Tutte le foto prive di didascalia sono di proprietà degli autori del volume. Testo composto in Bodoni MT ed Helvetica Neue LT Pro. Stampa: Scuola Grafica Salesiana – Cnos - Fap – Centro di Torino Valdocco, Dicembre 2009. Carta: GardaMatt Art 135 gr e Bodonia 100 gr Fedrigoni.
Indice
09 11 12 13 18 22 25 26 33 37 38 40 44 46 49 50 52 54 56 67 70 72 88 114 116 122 128 130 132 134
137 141 142 147 148 150 153 157 158 160 162 164 166 172 174 176 178 180 185 186 188 192 194 198 200 201 202 204 206 208
211 212 216 218 222 225 229 231 232 235 237 241 244 254
Introduzione
Thype! è un progetto nato dalla volontà
l’ambiente di riferimento: dalle storiche
di approfondire le conoscenze riguar-
tipografie alle fonderie, dagli studi arti-
danti la disciplina TipoGrafica.
stici ai personaggi di spicco del panora-
L’ambiente torinese ha permesso che
ma comunicativo. Tale background ha
tale progetto prendesse forma, trovan-
avuto modo di definirsi grazie a mirate
do terreno fertile in una città che vanta
ricerce sul campo, visite ed interviste
nella sua storia, grandi disegnatori
con personaggi chiave e testimoni
nell’ambito del type design ed altrettan-
storici dello sviluppo del lettering e della
te grandi aziende che hanno prodotto e
sua produzione su larga scala. Il modo
stampato materiale tipografico per oltre
migliore per poterlo fare è stato quello
cento anni. Thype! è stato sviluppato
di pensare, progettare ed organizzare
come progetto di tesi all’interno del
un evento mirato sui temi precedente-
corso di Progetto Grafico e Virtuale del
mente analizzati. La struttura organiz-
Politecnico di Torino, in quanto i valori
zativa mira a sviluppare un approccio
che si sono voluti trasmettere rispec-
eterogeneo alla disciplina, proponendo
chiano le caratteristiche dell’Ateneo:
differenti modalità di incontro con essa:
ricerca, analisi, progettazione e svilup-
dal supporto espositivo a workshop
po. Con le vaste librerie di font proprie
pratici nei quali i protagonisti diventano
dei programmi e la facilità di utilizzo
gli studenti stessi, potendo progettare
degli stessi, chiunque può impostare
confrontandosi con realtà presenti sul
un testo pur non avendone le compe-
mercato. In questo volume è presen-
tenze per farlo. La volontà è quella di
tato tutto il materiale che ha permesso
sensibilizzare i graphic designer di do-
di avviare questo processo, che verrà
mani riguardo ai principi basilari di ogni
concretizzato nei primi giorni di Maggio
corretto prodotto di comunicazione che
2010, forte di uno studio progettuale
affonda le sue radici in basi di natura
sviluppato nei diversi settori comunica-
TipoGrafica, in quanto nel panorama di-
tivi che vanno dall’immagine coordinata
dattico spesso tale disciplina viene trat-
alla promozione, dall’allestimento alla
tata in modo marginale. Il processo di
gestione dei contatti per ridare il giusto
sviluppo del volume di tesi parte da una
risalto alle lettere che hanno permesso
fase di approfondita ricerca riguardo
la realizzazione di questo stesso libro.
a TypoGraphic design event
Teoria e storia della TipoGrafica
Definizioni
TIPOGRAFIA La tipografia (dal greco τύπος, “impronta” e γράφειν, “scrivere”) è la disciplina
che consente di produrre testi stampati usando matrici composte di caratteri
mobili o di lastre inchiostrate. Di con-
seguenza indica l’officina in cui avviene tale attività, comprendendo anche
l’esercizio artigianale e/o industriale connesso. All’attività tipografica si
legano il disegno dei caratteri, la composizione degli stessi nella pagina e la stampa degli elaborati grafici.
Queste attività necessitano, per essere
svolte, di competenze professionali per la gestione degli aspetti estetico-contenutistici, tanto da giustificare il termine di arte tipografica.
Definizioni / TipoGrafica
Fotografia di R. Pretari, presso Tipografia Bardessono, Ivrea.
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Teoria e storia della TipoGrafica
Typography is shaped language ready to spread
Definizione di TipoGrafica
shaped language
ready to spread
Ellen Lupton nel suo libro Thinking with
Il passaggio evolutivo racchiuso nella
type definisce la tipografia “what the
tipografia risiede nella sua velocità di
language looks like”. Tale presupposto
riproduzione, grazie ad una produzione
sottolinea la necessità umana di dare
di tipo industriale che ne determina la
forma al linguaggio, che viene tradotto
conseguente diffusione su ampia scala
sul piano visuale inizialmente attraverso
ed i tempi di realizzazione ristretti.
la calligrafia e successivamente con lo
Questi sono i motivi che la discostano
sviluppo della tipografia. Le forme e le
dalla lenta e non seriale esecuzione
caratterizzazioni sviluppate nascono
calligrafica. La fruibilità tipografica ha
infatti dallo studio del carattere ed il suo
inoltre fatto si che, dal più antico studio
consecutivo posizionamento all‘in-
di caratteri, fino all’odierna realizzazione
terno della pagina, definendo pesi ed
di font, si sia creata la possibilità di dif-
equilibri, gerarchie e disposizioni atte
fusione su larga scala e standardizza-
a delineare la morfologia del mezzo
zione per una maggiore comprensione
comunicativo. È quindi di fondamentale
ed espansione dell’obiettivo comunica-
importanza la figura del tipografo per la
tivo scritto.
resa grafica del linguaggio.
Fotografia di R. Pretari presso Tipografia Bardessono, Ivrea.
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GRAPHIC DESIGN Il graphic design è la disciplina proget-
tuale che si occupa della comunicazione visiva, resa possibile grazie all’uti-
lizzo di tecniche tipografiche, grafiche e metodi di composizione. I prodotti
del graphic design includono elaborati editoriali, multimediali, pubblicitari, segnaletici e di confezionamento.
Nella fase progettuale è necessario
tener conto delle dinamiche di ricezione della comunicazione, definendo i concetti fondamentali da trasmettere e le
modalità con cui farlo. Entrano dunque
in gioco una serie di nozioni necessarie da cui attingere, siano esse standard o di sperimentazione, ma è fondamentale la conoscenza delle strutture sia per generarle che per capovolgerle.
Definizioni / Graphic design
Interpretazione del graphic design come ciò che manca e che andrà a riempire il manifesto, frutto della mente e delle mani del graphic designer. Fotografia di V. Milanese.
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Teoria e storia della TipoGrafica
“ Semantically correct, syntactically consistent, and pragmatically understandable”
[ “Semanticamente corretto, sintatticamente coerente e pragmaticamente comprensibile” ]
M. Vignelli, graphic designer
Definizioni / Graphic design
Grazie alla progettazione grafica i
creare cioè un’immagine mentale nei
prodotti, i concetti e le idee prendono
confronti dell’utente.
identità personalizzate.
Il suo compito è quello di comunicare le
Il graphic design crea infatti un’immagi-
informazioni in modo corretto, semplice
ne non solo visiva ma anche caratteria-
ed immediato. L’efficacia può essere
le intorno ad un prodotto o un servizio,
considerata uno dei principali obiettivi
ciò che si intende con brandizzare,
di un buon elaborato grafico.
Comunicazione
Forma
Analisi del concetto di graphic design.
Funzione
Progetto
Graphic design
021
TIPO/ GRAFICA La TipoGrafica è la disciplina risultante dall’incontro delle due arti descritte in
precedenza: la tipografia ed il graphic
design. È quella disciplina utilizzata per comunicare informazioni attraverso un progetto grafico basato su principi ed elementi tipografici.
La TipoGrafica vuole infatti analizzare
ed esplorare quel design grafico che si è distinto per la particolare sensibilità
nell’uso di caratteri ed impaginazioni. Con il primo decennio del novecento nuove tendenze furono introdotte, a
partire dal costruttivismo russo e dal futurismo italiano che diedero letteralmente uno scossone agli standard di impaginazione. Le lettere non erano più bloccate, ma rompevano le griglie esprimendo vitalità e forma nuova.
Definizioni / TipoGrafica
Persa la staticità, negli anni a seguire
design ha prodotto elaborati dotati
avanguardie stilistiche si distinsero per
di straordinaria freschezza stilistica,
sperimentazione in ambito tipografi-
creando continuamente nuovi rapporti
co fino all’affermarsi dell’International
e nuove espressioni.
Typographic Style intorno agli anni
Gli esponenti dell’arte TipoGrafica mo-
Settanta delineato soprattutto dalla
dulano il messaggio in maniera visiva,
scuola di pensiero svizzera e da figure
conferendogli la giusta intonazione,
di riferimento come Müller-Brockmann.
a seconda delle circostanze comuni-
L’intrecciarsi della ricerca nel campo
cative, con opere che stimolano sia
del graphic design e in quello del type
l’intelletto che la percezione visiva.
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024
Teoria e storia della TipoGrafica
Teoria
ANATOMIA DELLA LETTERA Per potersi approcciare al mondo
tipografico è necessario conoscere il
glossario che identifica l’anatomia delle varie lettere. In questo capitolo verranno dunque indicate, utilizzando un ca-
rattere serif, il Bodoni, le varie parti che compongono il carattere. In alcuni casi la nomenclatura deriva proprio da una funzionalità concreta di disposizione
spaziale dei caratteri. Infatti uppercase e lowercase provengono dall’ordine
standard con cui erano ordinate le cassette contenenti i caratteri: più in alto
quelle con le maiuscole e sotto quelle con, al suo interno, le lettere minu-
scole. Attualmente tale dicitura rimane convenzionalmente in uso anche in riferimento ai caratteri digitali.
Teoria / Anatomia della lettera
Apertura al termine di una lettera,
aperture
counter non chiuso.
Tratto orizzontale connesso solo ad
arm
un’estremità con la lettera.
Tratto verticale che parte da una lettera
ascender
lowercase e si estende oltre la x-height.
Tratto curvo che racchiude il counter di una lettera.
bowl
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Teoria e storia della TipoGrafica
counter
Spazio racchiuso totalmente o parzialmente all’interno di una lettera.
crossbar
Tratto orizzontale collegato alla lettera con entrambi gli estremi.
descender
Tratto verticale che parte da una lettera lowercase e si estende oltre la baseline.
diagonal stroke
Tratto inclinato.
Teoria / Anatomia della lettera
Piccolo tratto che si sviluppa in alto a
ear
destra dal bowl della “g” lowercase.
Parte finale di una punta o di una curva.
finial
Parti più sottili di un carattere serif.
hairline
Due o più lettere unite per formare un
ligature
unico glifo.
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Teoria e storia della TipoGrafica
link
Tratto che connette un bowl sopra la baseline ad un loop sottostante.
loop
Counter chiuso o semichiuso sotto la baseline.
lowercase
Forma minuscola di un carattere.
serif
Dettaglio terminale non strutturale in fondo ad alcuni tratti di una lettera.
Teoria / Anatomia della lettera
Tratto curvo derivante da uno stem.
shoulder
Carattere uppercase la cui altezza
small caps
massima è quella delle x-height.
Tratto curvo principale centrale della “s”
spine
uppercase o lowercase.
Tratto verticale principale di una lettera.
stem
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032
Teoria e storia della TipoGrafica
tail
Tratto discendente mantenuto all’interno della x-height.
Parte finale di un tratto che sostituisce
terminal
una serif.
Forma maiuscola di un carattere, anche
uppercase
detta “capital letter�.
TESTI E SPAZI Il testo è una sequenza continua di
parole correlate tra loro per costituire
un’unità logico-concettuale. Un testo si differenzia da un insieme di parole giustapposte casualmente per la presen-
za, in esso, di una finalità comunicativa, riconoscibile da un lettore. In un testo, il blocco principale viene definito body e comprende la massa principale dei contenuti all’interno della pagina.
Nel paragrafo seguente verranno ana-
lizzate le principali caratteristiche e leggi tipografiche proprie dei blocchi di testo, le regole di spaziatura tra singole lettere o intere frasi e le varie famiglie di pesi proprie dei caratteri. Grazie a queste
poche e semplici regole si può rendere un testo gerarchizzato e più gradevole
alla vista, aumentandone la sua leggibilità e comunicatività.
034
Teoria e storia della TipoGrafica
caps height
ascent
descent
The quick br jumps over t caps height
baseline
Altezza di una lettera maiuscola al di
Ăˆ la linea immaginaria sulla quale pog-
sopra della baseline.
giano i caratteri. La base degli occhielli
ascent
e dei bastoni giace sulla linea di base.
Linea che segna la distanza tra la
median
baseline e il termine di un glifo
Linea che determina l’altezza di tutte le
ascendente.
lettere minuscole.
descent
buffer
Linea che segna la distanza tra la base-
Bianco ottico tra la discendente e
line e il termine di un glifo discendente.
l’ascendente della riga successiva.
x height
point size
Altezza delle x, detta anche occhio
Distanza tra le linee ascendenti e di-
medio del carattere.
scendenti aumentata del bianco ottico.
Teoria / Testi e spazi
rown fox the lazy dog.
x height
point size
median baseline buffer
“The quick brown fox jumps over the lazy dog” è un pangramma in lingua inglese (una frase che contiene tutte le lettere dell’alfabeto). È utilizzato per testare le macchine da scrivere, le tastiere dei computer e mostrare l’aspetto di un carattere. Fotografia da wikipedia.com
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Teoria e storia della TipoGrafica
kerning
tracking
ow ow Brown fox
Riduzione dello spazio in eccesso fra coppie di caratteri, attuata al fine di eliminare spazi bianchi antiestetici e dare un aspetto più omogeneo al testo.
Regolazione uniforme della spaziatura tra una parola, riga o colonna di testo,
Brown fox
anche nota come letterspacing. Questa non deve mai essere di valore negativo.
Brown fox
line spacing
The quick brown fox jump over the lazy dog
Distanza tra le righe adiacenti all’interno di un paragrafo, si misura come distanza tra le baseline.
The quick brown fox jump over the lazy dog
Viene indicata con x/y pt., dove x è il corpo e y l’interlinea.
Allineamenti la forma del testo
flush right Il margine destro è allineato, mentre a sinistra il testo fluisce naturalmente.
flush left Il margine sinistro è allineato, mentre a destra il testo fluisce naturalmente.
Questo allineamento rispetta il testo,
Questo allineamento rispetta il testo,
senza alterare tracking e spaziature.
senza alterare tracking e spaziature.
Si presta particolarmente per note e per
Questo format si presenta come il più
accomunare il testo a elementi limitrofi,
utilizzato per la sua alta leggibilità nel
indicando una direzione anomala di ri-
rispetto degli spazi, lasciando perce-
ferimento. Questo allineamento tuttavia
pire otticamente un bilanciamento fra
diminuisce la leggibilità, obbligando il
bianchi e neri.
lettore a ricercare ogni volta il punto di inizio della riga successiva.
centered
justified
Ogni riga di testo è centrata rispetto
Il testo viene allineato in modo forzato su
all’asse centrale del blocco di testo.
entrambi i bordi, destro e sinistro. Que-
Non forza il carattere e le spaziature, si
sto metodo di allineamento si presenta
presenta molto statico e simmetrico.
come pulito e lineare, ottimizzando l’uso
Crea forme organiche, spezzando la
dello spazio. Viene utilizzato sopratutto
forma rigida del testo.
nei libri e nei giornali. Presenta un inconveniente, soprattutto a corpo elevato, perchè genera forzati e disuniformi spazi bianchi fra una parola e l’altra.
La famiglia weights and widths: helvetica neue lt pro
20
27 Ultra Light condensed
26 Ultra Light italic
30
37 Thin condensed
36 Thin italic
40
47 Light condensed
46 Light italic
50
57 Roman condensed
56 Roman italic
60
67 Medium condensed
66 Medium italic
70
77 Bold condensed
76 Bold italic
80
87 Heavy condensed
86 Heavy italic
90
97 Black condensed
96 Black italic
07
06
Il peso e la larghezza di una carattere vengono indicati con i termini inglesi weight and width.
Ogni variazione di una famiglia di carat-
differente inclinazione, a ricordare la
teri può essere denominata stile, nello
scrittura calligrafica, per un risparmio di
specifico ci sono due variabili fonda-
spazio su edizioni con elevato numero
mentali: peso e larghezza. Il peso da un
di pagine. Attualmente ci sono famiglie
lato determina quanto l’occhio perce-
che caratterizzano fino a 15 pesi a
pisca pieni i caratteri e quanto siano
partire dal light o dal bold. La larghezza
pesanti i tratti che li compongono,
d’altro canto determina quanto espansi
enfatizzando il messagio che portano.
e distanziati siano i caratteri, non at-
La prima variazione disegnata fu l’italic,
traverso una semplice distorsione, ma
ideata come un carattere parallelo con
attraverso proporzioni intrinseche.
Teoria / Testi e spazi
25 Ultra Light
23 Ultra Light extended
35 Thin
33 Thin extended
45 Light
43 Light extended
55 Roman
53 Roman extended
65 Medium
63 Medium extended
75 Bold
73 Bold extended
85 Heavy
83 Heavy extended
95 Black
93 Black extended
05
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Fotografia di R. Pretari, presso Tipografia Bardessono, Ivrea.
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GRIGLIE E IMPAGINAZIONE Ogni pagina, per essere organica e gestibile in fase di progettazione, neces-
sita di avere una griglia di base dentro
la quale organizzare i propri contenuti, siano essi testuali o di immagini.
La gestione dei bianchi, il giusto bilan-
ciamento tra pieni e vuoti e l’equilibrio o disequilibro che esso ne genera, sono strumenti comunicativi tanto quanto il contenuto che veicolano.
La flessibilità di una griglia modulare
delinea svariate possibilità d’impaginazione che, pur portando lo stesso
contenuto testuale, possono variare la
presentazione e creare un impostazione estetica che caratterizzi un prodotto
editoriale, a seconda del contesto in cui questo venga veicolato.
Teoria / Griglie e impaginazione
Fotografia di R. Pretari presso Tipografia Bardessono, Ivrea.
041
042
Teoria e storia della TipoGrafica
Replica di una pagina della Bibbia a 42 linee di Gutenberg, primo libro stampato utilizzando i caratteri mobili, finito nel 1456.
Le griglie suddividono una pagina
medievale, trovano largo utilizzo le pa-
verticalmente e orizzontalmente, rom-
gine a doppia colonna, utilizzate per la
pono e creano lo spazio, stabiliscono
prima volta nella Bibbia di Gutenberg.
un sistema di posizioni, allineamenti,
Questi layout sono stati studiati, elabo-
pesi di pieni e vuoti nella pagina. Nel
rati, rotti per più complesse, versatili e
passato della tipografia la griglia era il
modulari suddivisioni dello spazio della
compositoio, materialmente la cassetta
pagina. Il disegno di una griglia pone
composta da righelli e bordi in rapporto
attenzione ai margini, alle colonne e la
reciproco, che permetteva l’inserimento
loro spaziatura, ai vuoti e agli elementi
e l’allineamento dei blocchetti tipogra-
di testo e immagine che oscillano fra
fici. Alle origini le griglie erano cornici,
visibili e invisibili. Designer e artisti
margini delle pagine che contenevano
Costruttivisti russi del 1910 insieme a
statici e solidi blocchi di testo singoli.
Futuristi, Dadaisti e seguaci del De Stijl
Ancora oggi questo rimane il metodo
e del Bauhaus portarono un approccio
organizzativo più utilizzato per i libri,
razionale alla tipografia classica, rom-
sebbene la rigidità venga rotta da
pendo la convenzione. Elaborarono una
rientranze e interruzioni di linea. Oltre
nuova concezione di disposizione spez-
all’impaginazione a singola colonna,
zando la simmetria ricorrente e creando
derivante dalla tradizione amanuense
una nuova condizione di equilibrio
Teoria / Griglie e impaginazione
attraverso nuovi bilanciamenti reciproci interni. Bayer, Tschichold, Renner e altri designer del Razionalismo svizzero rifiutarono i vecchi modelli che vedevano la pagina come cornice, per una nuova concezione di continuo spazio architetturale. Questo approccio diventò subito conosciuto come Swiss Design in tutto il mondo, come portatore di testi flessibili e contenuti dinamici.
J. Tschichold, apre le porte a un nuovo uso della TipoGrafica per il Ventesimo secolo. Una pubblicitĂ per Monotype in Universal, disegnato da H. Bayer nel 1926.
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Ai margini della pagina geometrie di costruzione
griglia in sezione aurea Gabbia di testo collocata in un rettangolo costruito secondo la proporzione aurea (la somma dei due lati sta al lato maggiore, come questo sta al lato minore).
griglia di rosarivo Con il metodo di Rosarivo, la pagina è divisa in 9 rettangoli i cui lati sono 1/9 dell’altezza o base del rettangolo pagina.
Teoria / Griglie e impaginazione
griglia di van der graaf Noto anche come metodo della diagonale, la determinazione della gabbia di testo avviene secondo la diagonale della singola pagina e della diagonale della doppia pagina.
griglia a doppio specchio Metodo di impaginazione a doppio specchio per le edizioni veneziane di Aldo Manuzio.
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Dinamiche da griglia griglie dinamiche
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In questa pagina, esempi di variazioni nell’utilizzo di una griglia modulare di formato quadrato.
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Teoria / Griglie e impaginazione
“The grid system is an aid, not a guarantee. It permits a number of possible uses and each designer can look for a solution appropriate to his personal style. But one must learn how to use the grid; it is an art that requires practice” j. müller-Brockmann, graphic designer
[ “Il sistema delle griglie è un aiuto, non una garanzia. Permette un numero di possibili utilizzi e ogni designer può trovare la soluzione appropriata al suo stile. Ma si deve imparare come usare la griglia; è un’arte che richiede applicazione” ]
047
048
Teoria e storia della TipoGrafica
Storia
Con blackletters si intende la scrittura gotica utilizzata nell’Europa dell’ovest dal 1150 al 1500 circa.
WHAT caratteri
Nonostante lo scheletro base delle
lettere sia rimasto invariato da sempre, nell’evolversi storico dello studio sulla forma di esse sono state prodotte un’infinità di variazioni morfologiche. Dalle prime blackletters di Gutenberg, basate sulla scrittura calligrafica, alle lettere costruite dai moduli dei pixel per i display; dalla monumentalità degli slab serif egiziani, alle linearità e leggerezza dei più moderni grotteschi. Poco è cambiato nella progettazione e nel disegno dei tipi, nonostante si sia passati da legno e piombo a librerie digitali archiviate sugli hard disk. Leggibilità, customizzazione, personalità, provocazione, ogni sensazione che necessita di essere trasmessa è racchiusa all’interno di questi alfabeti.
Fotografia di R. Pretari presso Tipografia Bardessono, Ivrea.
Storia / What
“Typographical design should perform optically what the speaker creates through voice and gesture”
E. Lissitzky, graphic designer
[ “Il design tipografico dovrebbe trasmetere otticamente ciò che chi parla esprime attraverso la voce e i gesti” ]
051
Classificazione famiglie di caratteri
Oltre la famiglia di appartenenza, sono riconosciuti quattro stili del disegno di grazie, come riportato nell’illustrazione a fianco.
Esiste un’enorme varietà di caratteri,
antico
sia graziati che bastoni; entrambi i gruppi contengono tipi progettati per testi lunghi, altri intesi per scopi principalmente decorativi, altri progettati per una funzionalità tecnica specifica, in base al supporto di stampa o alla necessità di leggibilità a grandi o piccoli corpi. La presenza o l’assenza di grazie
clarendon
è solo uno dei molti fattori nella scelta dei tipi, storicamente sviluppati secondo inevitabili accostamenti culturali o per disobbedire allo standard del gusto comune. I caratteri con grazie sono generalmente considerati più facili da leggere in lunghi passaggi che quelli senza, mentre un sans è riconosciuto
latino
/ toscano antico
universalmente per la sua linearità. Un’altra sostanziale divisione, le cui peculiarità risiedono direttamente nello spazio occupato dal carattere, è quella relativa all’uguaglianza fra altezza e larghezza del tipo, quindi se è monospaced o meno. Vista la quantità immensa di caratteri sviluppati nei secoli, essi vengono, per comodità e funzionalità, categorizzati in famiglie in base alla loro evoluzione storico-culturale.
toscano
Storia / What
romani
lineari
Sono i classici caratteri serif, e si suddi-
È la famiglia dei sans-serif, caratteri più
vidono in tre sottogruppi:
moderni storicamente, suddivisa in tre
antichi:
sottocategorie:
derivanti direttamente dalle
lettere degli amanuensi, con ascendenti
geometrici:
e discendenti molto marcate;
molto lineari ed uniformi, eleganti ma
transizionali:
poco leggibili;
i più numerosi della fami-
sviluppati nel 1800, con aste
glia, storicamente riconducibili al XVIII
classici:
secolo, molto leggibili ed eleganti, con
come proporzioni e forme, molto ele-
aste più spesse e geometriche, ascen-
ganti e più leggibili;
denti e discendenti più corte;
grotteschi:
moderni:
de scalpore che suscitarono alla loro
disegnati nel XIX secolo, molto
derivano dai caratteri romani
così denominati per il gran-
precisi con aste sottili, hanno grazie
comparsa, sono caratteri di incredibile
molto fini e per questo risultano di più
semplicità e funzionalità.
difficile stampabilità.
script egiziani
Sono caratteri che derivano dalla scrit-
Sono i cosiddetti slab-serif, caratteri
tura manuale, motivo per cui non sot-
le cui grazie hanno lo stesso spessre
tostanno a precise regole geometriche,
delle aste delle lettere. Si dividono in
costituiti da tratti variabili ed irregolari.
tre categorie: geometrici:
compaiono nel XIX secolo,
ibridi
molto visibili, anche a corpi piccoli le
In questa famiglia rientrano tutti i carat-
grazie sono ben delineate;
teri, perlopiù di moderna comparsa, le
classici:
cui carattestiche non sono associabili
simili ai romani di transizione
ma con uno spessore più marcato;
alle altre famiglie o prendono spunto
italiani:
dalle varie altre classificazioni, mi-
sono i meno usati per la loro
particolarità di essere molto stretti e lunghi, utilizzati principalmene per la cartellonistica.
schiandone alcuni tratti caratteristici.
La classificazione utilizzata è quella delineata da Jan Tsichold negli anni ‘50.
053
Typeline cronologia dei caratteri
Nelle due pagine interne è stata trac-
type
ciata un’infografica il cui soggetto sono i caratteri. Questi vengono analizzati secondo tre chiavi lettura: cronologica, dal 1400 ad oggi, descrivendo l’evoluzione storica, con particolare attenzione al XX secolo; stilistica, suddividendo i tipi in base alle
style
famiglie di appartenenza, le più numerose sono quelle di Romani e Lineari, a cui è stato di conseguenza dedicato più spazio; geografica, dove i vari caratteri sono collegati secondo la nazione di appartenenza del designer che ha progettatto il carattere, evidenziati con appositi colori secondo legenda. I caratteri presi in considerazione sono selezionati tenendo conto da una parte dell’importanza storica dell’innovazione apportata, sia nella progettazione del carattere che nel suo consecutivo utilizzo, dall’altra considerando la fama acquisita e riconosciuta al carattere a livello mondiale, data dall’elevata diffusione ed utilizzo.
time
zera
Storia / What
055
A / Caratere B / Box nazione C / Link date D / Link nazionalitĂ E / Stile F / Timeline G / Date H / Legenda nazioni
A B
C
D
E
H
Paesi Bassi
Giappone
Danimarca
1979
G
1977
1968
1967
1966
1962
1960
1957
1956
1955
1954
1953
1950
F
Dalla A alla Z caratteri e caratteristiche
A
B
anno:
anno:
1896
autore:
Hermann Berthold
fonderia: nazione:
Berthold
Germania
1995
autore:
Zuzanna Licko
fonderia: nazione:
Emigre
USA
Uno dei primi sans molto utilizzato in
Primo carattere progettato per ridurre
ambito commerciale, precursore
al massimo i problemi di disuguaglianza
dell’Helvetica.
tra monitor e stampa.
anno:
anno:
1968
autore:
Herb Lubalin
fonderia: nazione:
ITC
USA
1754
autore:
John Baskerville
fonderia: nazione:
Baskerville
Inghilterra
Ispirato al Futura, questo carattere fu
Carattere graziato romano di transizio-
creato per l’omonima rivista e viene
ne, ben bilanciato utilizzato per libri e
utilizzato tuttora per advertising e
pubblicazioni.
per titoli.
anno: anno:
1988
autore:
Adrian Frutiger
fonderia: nazione:
Linotype
Svizzera
1496
autore:
Francesco Griffo
fonderia: nazione:
Manuzio
Italia
Graziato antico molto famoso che pren-
Basato su due sans precedenti, Futura
de il nome dal Cardinale Pietro Bembo,
ed Erbar, è un carattere molto geome-
ha ispirato il Garamond.
trico, adatto per i blocchi di testo.
Storia / What
anno:
1990
autore:
Van Blokland / Van Rossum,
fonderia: nazione:
Letterror
C
Germania
Reazione al Modernismo e alla linearità
anno:
è il primo esperimento di random font.
autore:
1725 William Caslon
fonderia: nazione: anno:
1790
autore:
Il Random font è una font che basandosi sul sistema postscript genera in base alla dimensione del carattere una resa proporzionalmente casuale dal contorno frastagliato.
Gianbattista Bodoni
Caslon
Inghilterra
Romano di transizione usato da Benjamin Franklin per la famosa “Dichiara-
fonderia:
Fonderia Fournier
zione d’indipendenza”, questo carattere
nazione:
Italia
funziona bene in blocchi di testo.
Questo carattere è uno dei più famosi serif romani moderni, mostra un forte contrasto tra linee orizzontali e verticali.
anno:
1902
autore:
Morris Fuller Benton
fonderia: anno:
1793
autore:
Johann Gottlieb Breitkopf
fonderia: nazione:
Breitkopf
nazione:
ATC
USA
Famoso carattere romano antico disegnato per l’omonimo giornale.
Germania
Uno dei caratteri più usati nel periodo Barocco in Germania, utilizzato soprat-
anno:
tutto in ambito religioso.
autore:
1845 Benjamin Fox / Robert Besley
fonderia: nazione:
Fann Street Foundry
Inghilterra
Carattere salb serif piuttosto diffuso, utilizzato per titoli e testi di giornali.
057
058
Teoria e storia della TipoGrafica
Il Deutsches Institut für Normung è l’istituto della standardizzazione in Germania.
anno:
1999
autore:
Akira Kobayashi
fonderia: nazione:
FontFont
D
Giappone
Questo carattere è stato progettato
anno:
specificatamente per l’utilizzo digitale,
autore:
mantenendo le correzioni ottiche tipiche
fonderia:
di corpo dei caratteri mobili.
nazione:
1799 Firmin Didot Didot
Francia
Romano moderno, è un famoso graziato molto elegante. anno:
1901
autore:
Frederic W. Goudy
fonderia: nazione:
ATC
USA
anno:
1936
autore:
Deutsches Institut für Normung
Carattere romano piuttosto diffuso,
fonderia:
creato solo in maiuscolo e maiusco-
nazione:
letto, con grazie lievemente accennate.
Scelto dal Deutsches Institut für Nor-
Linotype
Germania
mung per creare un carattere nazionale ancora oggi tra i piu ricercati. anno:
1955
autore:
Howard Kettler
fonderia: nazione:
Monotype
USA
Slab serif monospace commissionato
E
da IBM per le macchine da scrivere, è uno dei caratteri piu usati negli ultimi
anno:
50 anni ed è utilizzato per i documenti
autore:
“Top Secret” americani.
fonderia:
1962
nazione:
Aldo Novarese Nebiolo
Italia
Famoso carattere derivante dal Micro-
Storia / What
gramma di Butti, completato e rinomi-
Commissionato per la segnaletica del
nato da Novarese.
Charles de Gaulle Airport di Parigi è un
F
robusto sans serif di grande leggibilità.
anno:
1927
autore:
Paul Renner
fonderia: anno:
1996
autore:
Zuzanna Licko
fonderia: nazione:
Emigre
USA
Carattere serif romano moderno basato sul Bodoni, elegante e delicato pensato per blocchi di testo.
anno:
1903
autore:
Morris Fuller Benton
fonderia: nazione:
ATC
USA
nazione:
Bauer
Germania
Uno dei più famosi sans geometrici, simbolo del futurismo.
G anno:
1530
autore:
Claude Garamond
fonderia: nazione:
Stempel
Francia
Uno dei sans più famosi e diffusi, caret-
Famoso serif romano antico, esempio
tere utile sia per titoli che per blocchi di
di eleganza e bilanciamento.
testo, utilizzato per la corporate identity di Microsoft. anno:
1996
autore: anno:
1977
autore:
Adrian Frutiger
fonderia: nazione:
Linotype
Svizzera
Matthew Carter
fonderia: nazione:
Microsoft Typography
USA
Serif progettato per il web per una leggibilità a monitor a piccole dimensioni.
059
060
Teoria e storia della TipoGrafica
Primo carattere italic creato, che anno:
1930
autore:
Eric Gill
fonderia: nazione:
Monotype
Inghilterra
Sans serif largamente diffuso e utilizzato, dall’aspetto umanista ma geometrico nella struttura.
H
permise di inserire piu parole per linea risparmiando spazio.
L anno:
1956
autore:
Roger Robersonn
fonderia: nazione:
Monotype
USA
Commissionato dalla IBM per una anno:
1957
autore:
Max Miedinger
fonderia: nazione:
Haas
macchina da scrivere elettronica è un carattere monospace diffuso in contesti di ufficio.
Svizzera
Il carattere più utilizzato nel mondo commerciale, perfettamente bilanciato
anno:
e assolutamente neutro.
autore:
Zuzanna Licko
fonderia:
I anno:
1985
nazione:
Emigre
USA
Prima famiglia di pixel font pensati per l’utilizzo su monitor.
1501
autore:
Francesco Griffo
fonderia: nazione:
Manuzio
Italia
anno:
1985
autore:
Holmes / Bigelow
fonderia: nazione:
Linotype
USA
Storia / What
Primo carattere progettato per le stam-
calligrafica in carattere tipografico.
panti laser.
M
anno:
1996
autore:
Zuzanna Licko
fonderia: nazione:
Emigre
USA
Romano antico prende il nome dalla anno:
1991
autore:
Erik Spiekermann
fonderia: nazione:
FontFont
moglie di Baskerville e si ispira, ma con forme piu eleganti e femminili, a tale carattere.
Germania
Carattere sans serif famoso e molto diffuso, ottimizzato per le stampe laser.
anno:
1992
autore:
Twombly / Slimbach
fonderia: anno:
1991
autore:
Robert Slimbach
fonderia: nazione:
Adobe Type Library
USA
Questo è stato il primo carattere Multiple Master, tecnologia che regola il ridimensionamento ottico degli assi in base al peso.
anno:
1953
autore:
Roger Excoffon
fonderia: nazione:
Fonderie Olive
Francia
Primo tentativo di rendere una scrittura
nazione:
Adobe Type Library
USA
Carattere di default del pacchetto di software per la grafica di Adobe, inevitabilmente tra i piĂš diffusi.
N anno:
1967
autore:
Wim Crouwel
nazione:
Paesi Bassi
Lettering sperimentale basato sul solo utilizzo di linee orizzontali e verticali.
061
062
Teoria e storia della TipoGrafica
il riconoscimento ottico dell’OCR Trace, anno:
2002
autore:
Christian Schwartz
fonderia: nazione:
House Industries
programma utilizzato per tradurre un’immagine scannerizzata in testo codificato.
USA
Geometrico sans serif progettato dall’architetto Richard Neutra esprime
anno:
la forza strutturale dell’architettura.
autore:
O anno:
1990
autore:
Erik Spiekermann
fonderia: nazione:
ITC
Germania
1954 Hermann Zapf
fonderia: nazione:
Stempel
Germania
Carattere importante per essere stato il primo esperimento situato a metà tra il serif e il sans serif.
P
Carattere studiato apppositamente per situazioni di ufficio, documenti e
anno:
1950
stampe laser.
autore:
Hermann Zapf
fonderia: nazione: anno:
1966
autore:
Adrian Frutiger
fonderia: nazione:
Linotype
Svizzera
Carattere sans commissionato dall’American National Standards Institute, progettato secondo criteri matematici per la stampa digitale e per
Linotype
Germania
Font disegnato sulle basi della calligrafia di Palatino.
Storia / What
Q anno:
1992
autore:
Fred Smeijers
fonderia: nazione:
FontFont
Questo carattere fu il primo romano antico, disegnato appositamente per la casa editrice veneziana.
S
Olanda
Questo carattere prende il nome
anno:
dall’omonimo collettivo di grafici olan-
autore:
desi e combina l’eleganza rinascimen-
fonderia:
tale con costruzioni moderne.
nazione:
R anno:
1934
autore:
Frank H. Pierpont
fonderia: nazione:
Monotype
Inghilterra
1967 Jan Tschichold Stempel
Germania
Primo carattere creato per essere utilizzato con diversi supporti e tecniche di stampa, è uno dei più riusciti “revival” del Garamond.
anno:
1991
autore:
Martin Majoor
fonderia: nazione:
FontFont
Olanda
Famoso slab serif geometrico, funzio-
Prima famiglia di caratteri completa
nale per grossi titoli e poster.
pubblicata per la fonderia digitale FontFont.
anno:
1497
autore:
Aldo Manuzio
fonderia: nazione:
Manuzio
Italia
anno:
2000
autore:
Ole Sondergaard
fonderia:
FontFont
063
064
Teoria e storia della TipoGrafica
nazione:
Danimarca
nazione:
Inghilterra
Carattere sans molto pulito e lineare
Carattere progettato su commissione
studiato per sistemi di segnaletica
dal giornale “Times” come risposta alle
internazionali, utilizzato all’interno del
critiche di cattiva stampa e tipografia,
Danish Design Center.
ora installato di default su tutti i com-
T
puter.
anno:
1960
autore:
Jackson Burke
fonderia: anno:
1452
autore:
Johannes Gutenberg
fonderia: nazione:
Fonderia Gutenberg
Germania
nazione:
Linotype
USA
Classico carattere da giornale e magazine, è un grottesco molto utile per i titoli e per l’advertising.
Questo fu il primo carattere mobile utilizzato in Europa per stampare un libro. anno:
1989
autore: anno:
1994
autore:
Lucas de Groot
fonderia: nazione:
FontFabrik
Germania
La famiglia di questo carattere è considerata la più completa ed estesa al mondo.
Times New Roman anno:
1931
autore:
Morrison / Victor Lardent
fonderia:
Monotype
Carol Twombly
fonderia: nazione:
Adobe Type Library
USA
Carattere serif basato sulle iscrizioni romane, elegante e funzionale per libri.
Storia / What
U anno:
1954
autore:
Adrian Frutiger
fonderia: nazione:
De Berny and Peignot
Svizzera
Sviluppato per Wolkswagen questo carattere lineare grottesco presenta tutti i tratti terminali arrotondati.
anno:
1994
autore:
Matthew Carter
fonderia: nazione:
Microsoft Typography
USA
Carattere sans serif grottesco, utilizzato
Carattere creato per la visualizzazione
per corporate identity ed elaborati com-
a monitor, diffuso per la progettazione
merciali, fu il primo ad essere studiato
web grazie alla sua forte leggibilitĂ .
simultaneamente per composizione a
W
mano, monotype e phototype.
anno:
1925
autore: nazione:
Herbert Bayer Germania
anno:
1800
Famoso carattere della scuola
autore:
tedesca Bauhaus.
fonderia:
V anno:
1979
autore:
Gerry Barney
fonderia: nazione:
Linotype
Germania
nazione:
Justus Erich Walbaum Walbaum
Germania
Romano moderno, è stato fonte di ispirazione per la creazione dei successivi Bodoni e Didot.
065
066
Teoria e storia della tipografica
Z anno:
1998
autore:
Herman Zapf
fonderia: nazione:
Linotype
Germania
Il più famoso e versatile carattere calligrafico, grazie alla vasta gamma di legature e versioni alternative realizzate.
[ “Come diciamo a Berlino, ci sono molti modi di cucinare un pappagallo.” ]
“As we say in Berlin, there are many ways to bake a parrot” E. Spiekermann, type designer
WHO
I protagonisti di questa sezione si sono
distinti per inventiva, approccio proget-
type and graphic designers
tuale, flessibilità mentale, gusto estetico e tecnica. Le figure di spicco possono essere divise fra type designer, che progettano la forma del linguaggio, e graphic designer, che organizzano gli elementi per comunicare un messaggio al pubblico. I type designer sono i progettisti che disegnano caratteri, figure di fondamentale importanza per lo studio di tale disciplina. Pur essendo, nel corso della storia, il loro ruolo passato da quello di incisori a quello di modellatori digitali, è sempre risultato centrale lo studio delle forme ed i relativi bilanciamenti di un carattere ai fini di aumentarne la leggibilità e diminuire i consumi. In questa sezione verranno analizzati i principali type designer che hanno fatto
Fotgrafia di C. Cruz, da flickr.com
068
Teoria e storia della TipoGrafica
la storia del carattere e la sua fortuna nei mezzi di comunicazione. Nell’excursus storico sono stati presi in considerazione i progettisti che si sono distinti per la creazione di typeface riconosciuti ed utilizzati su scala mondiale o per le innovazioni apportate alla concezione stessa di carattere, la sua produzione e consecutiva distribuzione. I graphic designer si occupano di quella disciplina professionale artistica incentrata sulla comunicazione visiva. Questo comprende molti ambiti, dal disegno di marchi aziendali e relative immagini coordinate, segnaletiche, imballaggi e manifesti pubblicitari. Dopo l’ideazione di un concetto, la progettazione e la composizione sono le componenti piÚ importanti del disegno
Storia / Who
grafico, dove la tipografia mantiene comunque sempre un ruolo fondamentale. Con l’avvento del computer, i mezzi per la realizzazione di un elaborato grafico sono cambiati radicalmente, velocizzando i tempi di progettazione, la gestione del materiale e la precisione. Molti personaggi carismatici si sono susseguiti nella storia creando nuovi stili e avanguardie, introducendo vie comunicative innovative; nelle pagine a seguire sono riportati queste figure di spicco, che hanno influito e influiscono sul graphic design, avendo spesso rivoluzionato scuole di pensiero preesistenti, rompendo equilibri e creandone di nuovi attraverso il loro genio.
1875 Poster letterpress, manifesto Full Moon realizzato utilizzando una dozzina di caratteri differenti.
069
Around the word cronologia e provenienza dei typo / graphic designers designers
catalogati i designer che più hanno influenzato la disciplina della TipoGrafica in ordine cronologico. Dovendo comprendere nella stessa linea temporale type designer del Quindicesimo secolo e designer del Ventunesimo, questa è stata suddivisa nella
space
prima metà con una scala temporale diversa rispetto la seconda. Infatti nelle prima doppia pagina lo spazio occupato da cinque anni equivale ad un anno nella seconda parte. La parte superiore presenta radici più antiche trattando i type designer, mentre la zona inferiore riporta le figure di maggior spicco del graphic design incentrato sulla composizione tipografica del Ventesimo secolo. Per ogni figura è stata indicata la data di nascita (per gli studi grafici la data di creazione) e, attraverso una linea colorata secondo legenda, la provenienza. Da questa infografica si può dunque notare quanto ogni nazione abbia influenzato la TipoGrafica nei suoi due aspetti principali.
time
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Nelle due pagine interne sono stati
Storia / Who
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1872 1882 1900 18-- 1890 E 1865 1878 1889
1910 F
1914 1913 1912
1919 1925 1929 1920 1928 1918 1921 1927 1931 06
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A / Type designer B / Link provenienza C / Link date D / NazionalitĂ E / Date F / Timeline
A
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071
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Type masters le personalità dietro i caratteri
B John Baskerville
anche sede del tipografo William Thorowgood, creatore di Grotesque. Quando Besley creò il Clarendon l’Inghilterra impose una
john baskerville
tassa per il suo utilizzo e, essendo
Disegnatore e incisore inglese del XVIII
molto popolare, la gente comin-
sec., dopo la nomina a tipografo ufficia-
ciò a creare dei falsi in modo da
le dell’università di Cambridge concen-
non pagare la sua riproduzione. Il
trò ogni suo interesse nell’attività (peral-
Clarendon fu, in ogni caso, il primo
tro economicamente poco fortunata) di
carattere registrato al mondo.
editore; morì in circostanze misteriose
Egli diventò in seguito sindaco di
nel 1775. Baskerville determinò con le
Londra nel 1869.
sue innovazioni tecniche una svolta de-
fu il suo lavoro in merito a rilegature,
giovanni battista bodoni
inchiostri, carte e tecniche di stampa
Incisore, tipografo ed editore di ori-
innovative. Il suo nome tuttavia è legato
gini piemontesi (nacque a Saluzzo
più che altro al set di caratteri (chiamati
nel 1740), si trasferì dapprima a
appunto Baskerville) che egli disegnò:
Roma e successivamente a Parma,
ancora in uso al giorno d’oggi, il carat-
ove nel 1768 venne chiamato a
tere Baskerville costituisce uno dei più
dirigere la stamperia regia. Ivi iniziò
eleganti e leggibili mai creati. Egli per
a stampare pregevoli edizioni,
primo realizzò libri esteticamente raffi-
utilizzando inchiostri amalgamati da
nati con l’ausilio di espedienti di natura
lui stesso. Tre anni dopo fondò una
esclusivamente tipografica e per questo
tipografia propria, fondendo carat-
suole essere considerato uno dei padri
teri di rara perfezione e stampando
della moderna editoria.
edizioni divenute subito famose per
cisiva nella storia dell’editoria: notevole Giovanni Battista Bodoni
la loro altissima qualità (incisioni,
robert besley
fregi, caratteri). Oggetto della sua
Besley entrò nella fonderia Fann Street
produzione furono classici greci (in
nel 1838, la stessa fonderia che fu
particolare l’Iliade), latini (molto
Storia / Who
B
che sede del tipografo William Thorowgood, creatore di Grotesque. Quando Besley creò il Clarendon l’Inghilterra impose una tassa per il suo utilizzo e,
john baskerville
essendo molto popolare, la gente co-
Disegnatore e incisore inglese del XVIII
minciò a creare dei falsi in modo da non
sec., dopo la nomina a tipografo ufficia-
pagare la sua riproduzione. Il Claren-
le dell’università di Cambridge concen-
don fu, in ogni caso, il primo carattere
trò ogni suo interesse nell’attività (peral-
registrato al mondo.
tro economicamente poco fortunata) di
Egli diventò in seguito sindaco di Lon-
editore; morì in circostanze misteriose
dra nel 1869.
Matthew Carter
nel 1775. Baskerville determinò con le
cisiva nella storia dell’editoria: notevole
giovanni battista bodoni
fu il suo lavoro in merito a rilegature,
Incisore, tipografo ed editore di origini
inchiostri, carte e tecniche di stampa
piemontesi (nacque a Saluzzo nel
innovative. Il suo nome tuttavia è legato
1740), si trasferì dapprima a Roma e
più che altro al set di caratteri (chiamati
successivamente a Parma, ove nel
appunto Baskerville) che egli disegnò:
1768 venne chiamato a dirigere la
ancora in uso al giorno d’oggi, il carat-
stamperia regia. Ivi iniziò a stampare
tere Baskerville costituisce uno dei più
pregevoli edizioni, utilizzando inchiostri
eleganti e leggibili mai creati. Egli per
amalgamati da lui stesso. Tre anni dopo
primo realizzò libri esteticamente raffi-
fondò una tipografia propria, fondendo
nati con l’ausilio di espedienti di natura
caratteri di rara perfezione e stampan-
esclusivamente tipografica e per questo
do edizioni divenute subito famose per
suole essere considerato uno dei padri
la loro altissima qualità (incisioni, fregi,
della moderna editoria.
caratteri). Oggetto della sua produzio-
sue innovazioni tecniche una svolta de-
ne furono classici greci (in particolare
robert besley
l’Iliade), latini (molto noto il suo Orazio
Besley entrò nella fonderia Fann Street
del 1791), italiani (degne di nota le sue
nel 1838, la stessa fonderia che fu an-
edizioni di Tasso e Poliziano) e francesi.
William Caslon
073
074
Teoria e storia della tipografica
Luc(as) de Groot
I canoni della sua arte sono stati da lui
appositamente per i monitor del com-
stesso raccolti nel Manuale tipografico,
puter. Ha inoltre progettato caratteri per
pubblicato postumo dalla vedova Mar-
diversi giornali e riviste del calibro del
gherita Dall’Aglio nel 1818. Materiale
Time, The Washington Post, The New
inerente alla sua vita e alla sua attività
York Times, Boston Globe, Wired e
di stampatore si può trovare nel Museo
Newsweek. È membro dell’AGI e critico
Bodoniano, presso la Biblioteca Palati-
del Yale’s Graphic Design Program.
na di Parma.
Nel 2007, Carter disegna una nuova
C
variante del carattere Georgia per uti-
william caslon
matthew carter
William Caslon, conosciuto anche
Nato a Londra nel 1937, vive a Cam-
come William Caslon I (1692-1766) è
bridge nel Massachusetts. È uno dei
stato un armaiolo inglese e designer
pochi tipografi che sono passati dalla
di caratteri tipografici. Nato a Cradley,
produzione fisica dei caratteri a quella
Worcestershire, nel 1716 iniziò la sua
digitale per il monitor.
attività a Londra, come incisore e, in
Per Linotype, Carter ha creato famosi
seguito, rilegatore. Venuto a contatto
caratteri come quello per il centenario
con le tecniche di stampa, fu introdotto
della compagnia telefonica Bell.
in una fonderia di caratteri attraverso
Nel 1981, Carter ed il suo collega Mike
l’incoraggiamento di William Bowyer.
Parker fondarono Bitstream Inc. che è,
La distinzione e la leggibilità dei suoi
ad oggi, una delle fonderie digitali più
caratteri gli assicurò la stampa dei
proficue al mondo. Ha lasciato Bitstre-
principali giornali inglesi. I suoi caratteri
am nel 1991 per fondare la Carter &
si rifanno ai tipi del Barocco olandese
Cone type foundry con Cherie Cone,
ed ai carattei comuni inglesi.
approfondendo lo studio della leggibi-
Il suo lavoro è stato influenzato da John
lità di un carattere. Ha progettato per
Baskerville e dai caratteri transizionali
Apple e Microsoft il Georgia e il Verdana
(che include Baskerville, Bulmer, e
lizzarlo nella comunicazione interna del Bloomberg Terminal.
Storia / Who
Fairfield), e moderni (che comprende Bell, Bodoni, Didot, e Walbaum). Tra le
Windows Vista. Ha inoltre lavorato per
opere redatte in Caslon è compresa la
riviste e quotidiani come Der Spiegel
prima versione a stampa della Dichia-
con il carattere SpiegelSans, per Die
razione d’Indipendenza degli Stati Uniti.
Tageszeitung con il Taz, o multinazio-
I Caslon divennero così popolari che
nali come Sun Microsystems con il
nacque l’espressione “use Caslon” in
SunSans.
caso di indecisione sull’utilizzo di un carattere. I caratteri Caslon caddero in
françois-ambroise didot
disgrazia nel secolo dopo la sua morte,
Tipografo ed editore, nacque a Parigi
ma furono ripresi nel 1840.
nel 1730. Il padre, François Didot, ave-
Diversi revival di tali caratteri sono am-
va iniziato per primo l’attività di libraio
piamente usati oggi.
e stampatore, destinata a occupare
D
gli eredi per tutto il Settecento. Il figlio
lucas de groot
fino ad allora a discrezione del singolo
Conosciuto professionalmente come
incisore. A partire da un’antica unità
Luc(as) de Groot (nato il 21 giugno
francese, i caratteri vennero misurati
1963 a Noordwijkerhout, Paesi Bassi)
e classificati in “punti” (ogni punto
è un type designer olandese. È a capo
corrisponde a 0,376 mm), sistema ben
della fonderia tipografica Fontfabrik ed
presto adottato in tutta Europa, grazie
è conosciuto soprattutto per la grande
anche al prestigio di cui godeva la
famiglia di caratteri Thesis (TheSans,
famiglia Didot, e tuttora in uso (si parla
TheSerif, TheMix, TheSansMono e poi
a proposito di “punto Didot”). Oltre a
TheAntiqua) e Corpid (in precedenza
questo, François-Ambroise perfezionò
AgroSans). Luc de Groot ha anche
il torchio, inventandone uno che aveva
progettato caratteri personalizzati
bisogno di una sola pressione, e intro-
come Calibri e Consolas per Microsoft
dusse in Francia la fabbricazione della
François-Ambroise dotò la tipografia paterna di una fonderia e, su queste basi, elaborò un sistema univoco e preciso di misurazione dei caratteri,
Roger Excoffon
Morris Fuller Benton
075
076
Teoria e storia della TipoGrafica
carta velina. Morì a Parigi nel 1804.
E Adrian Frutiger
Claude Garamond
morris fuller benton (30 Novembre 1872 - 30 Giugno 1948) Influente type-designer americano che ha diretto il dipartimento di design
roger excoffon
della American Type Founders (ATF),
(1910–1983) È un type designer e
per il quale fu il capo progettista dal
graphic designer francese.
1900-1937. Benton ha progettato più
Excoffon è nato a Marsiglia e nel 1947
di cinquanta caratteri, che vanno da
ha fondato la sua agenzia publicitaria
rifacimenti di modelli storici, come ATF
ed è divenuto design director di una
Bodoni, alla progettazione di disegni
piccola fonderia chiamata Olive. Più
originali come Hobo, Bank Gothic, e
tardi fondò il prestigioso studio U+O
Broadway. La grande famiglia di Benton
(Urbi et Orbi).
delle relative neogrotesque sans-serif,
I caratteri più famosi di Excoffon sono il
noti come “gotici”, comprende Alter-
Mistral e l’Antique Olive che disegnò tra
nate Gothic, Franklin Gothic e News
il 1950 e il 1960. Airfrance è stato uno
Gothic. In aggiunta al suo forte senso
dei clienti più prestigiosi di Excoffon
estetico, Morris era un maestro della
e, ancora oggi, continua ad utilizzare
tecnologia del suo tempo. Suo padre,
varianti dell’Antique Olive nelle sue
Linn Boyd Benton, ha inventato la
comunicazioni. I suoi caratteri hanno
macchina pantografica ad incisione,
un andamento organico difficilmente
che è stata in grado non solo di scalare
riscontrabile in altri sans serif di quel
un unico carattere in una grande varietà
periodo. I suoi tipi hanno dato voce
di formati, ma anche di condensare,
all’esuberante scena francese ed euro-
estendere e distorcere la forma del tipo.
pea del graphic design.
Morris ha lavorato su molte di queste
F
macchine con suo padre alla ATF, dove le ha perfezionate ad un livello impressionante di precisione.
Storia / Who
adrian frutiger
Fonditore di caratteri, operante in Fran-
(Unterseen, 24 maggio 1928)
cia nella prima metà del sec. XVI sotto
Designer svizzero, molto conosciuto
il regno di Francesco I. Collaboratore
per i caratteri Univers e Frutiger. Non
della famosa famiglia di editori francesi
apprezzando la rigidità del Futura, deci-
Estienne (Stephani), fornì ai due fratelli
se di creare un nuovo sans-serif basato
Enrico e Roberto una serie di caratteri
su un modello neo-grotesque: l’Univers
romani che influenzarono, sino alla fine
che è stato il modello di tutti i suoi
del XVIII sec., lo stile della tipografia
successivi caratteri come ad esem-
francese. Successivamente fuse, per
pio il Serifa (1967) e il Glypha (1977).
ordine di Francesco I, i famosi caratteri
Nel 1988 completa Avenir, carattere il
greci detti grecs du roi, che Roberto
cui nome in lingua francese significa
usò per la prima volta nel 1544. La sua
avvenire o futuro. Nel 1991, termina di
importanza deriva soprattutto dal fatto
lavorare su Vectora: ne risulta un font
che fu il primo incisore che si dedicò al
con una grande altezza, leggibile anche
disegno e alla fusione del carattere se-
a piccole dimensione.
paratamente dalla composizione e dalla
Nei tardi anni Novanta Frutiger inizia a
stampa tipografica. Dopo la sua morte
collaborare al raffinamento ed espan-
la sua fonderia passò a Guillaume Le
sione di caratteri Univers, Frutiger e
Bé, anche se i suoi caratteri restarono
Avenir per l’uso della tecnologia moder-
di proprietà del re e poi dell’Imprimerie
na e indirizza lo sviluppo per la visua-
Nationale.
lizzazione a schermo. Una delle sue ultime creazioni è il carattere Astra-Fru-
eric gill
tiger creato appositamente per l’Ufficio
(Brighton, 22 febbraio 1882 – Uxbridge,
federale svizzero stradale Astra.
17 novembre 1940)
G claude garamond
È stato un designer inglese, in particolare fu uno stampatore, designer esperto in lettering, abile scultore (specializzato come incisore su pietra) e saggista. Eric Gill è stato un artista poliedrico, il quale guadagnò notorie-
Eric Gill
Frederic W. Goudy
077
078
Teoria e storia della TipoGrafica
Johann Gutenberg
francesco griffo
1501. Esso era contraddistinto da una
Francesco Griffo o Griffi, noto anche
lieve inclinazione verso destra, la cui
come Francesco da Bologna (Bologna,
forma era ispirata alla scrittura corsiva
circa 1450 – Bologna, 1518) è stato
usata dalla cancelleria papale e dagli
un tipografo e disegnatore italiano di
umanisti dell’epoca. La compattezza
caratteri. Le serie di tipi da lui disegnate
del corsivo divenne generalmente nota
ebbero una vasta e duratura influenza
con il termine “italico”.
sull’arte tipografica. A partire dal 1494 Griffo lavorò per Aldo Manuzio, uno dei
johann gutenberg
più importanti editori veneziani: per lui
(Magonza, 1394-1399 circa – Ma-
disegnò almeno sei serie di caratteri
gonza, 3 febbraio 1468) è stato un
tondi, contraddistinti da grande ele-
inventore, tipografo ed orafo tedesco
ganza e armonia, che rappresentavano
inventore della stampa a caratteri mobili
un perfezionamento rispetto a quelli di
in Europa. Nato a Magonza (1390 ca.),
Nicolas Jenson. Tra essi quelli utiliz-
nel 1450 costituì una societas con il
zati per il De Aetna di Pietro Bembo
banchiere Johann Fust e con l’incisore
(stampato nel 1496) e per la Hypne-
Peter Schöffer allo scopo di stampare
rotomachia Poliphili (1499), che sono
la famosa “Bibbia a 42 linee”. L’edizio-
considerati tra gli esempi più significa-
ne, conclusa il 23 febbraio 1455, ebbe
tivi dell’arte tipografica rinascimentale.
immediato successo per la qualità
Per Manuzio, Griffo disegnò anche (a
tipografica. Fino ad allora la stampa
partire dal 1495) quattro serie di carat-
aveva usato un procedimento xilografi-
teri greci (utilizzati, tra le altre, in edizioni
co: si incideva la pagina su una matrice
di opere di Aristotele e di Sofocle) e una
di legno che veniva poi inchiostrata e
di caratteri ebraici. Qualche anno più
pressata sul foglio. Gutenberg ebbe
tardi Griffo disegnò il primo corsivo. Il
l’intuizione di assemblare la pagina
nuovo carattere comparve (in due sole
allineando su una forma i singoli carat-
righe) in un’edizione delle Epistole di
teri (realizzati in una lega metallica di
Caterina da Siena (Settembre 1500) e
piombo e stagno) e pressando la forma
fu poi utilizzato pienamente in un’edi-
inchiostrata attraverso una macchina
zione delle Bucoliche di Virgilio del
derivata dalle presse a vite del vino.
Storia / Who
Non solo la qualità di stampa era
È presidente del Bigelow & Holmes
nettamente migliore ma i tipi, essendo
Inc., uno studio di type design.
“mobili”, potevano essere riassemblati
K
e riutilizzati più volte.
H
howard kettler (Nato 1919, morto nel 1999) ha proget-
eduard hoffmann
tato il Courier nel 1955 per IBM, univer-
Eduard Hoffmann è stato direttore della
salmente riconosciuto come carattere
Haas Type Foundry di Münchenstein,
progettato per macchine da scrivere.
Svizzera, negli anni cinquanta. Com-
Una caratteristica tipica di tali macchine
missionò a Max Miedinger, di progetta-
è che tutti i caratteri hanno la stessa
re una revisione sans-serif dell’Akzidenz
quantità di spazio, indipendentemente
Grotesk. Il carattere risultante venne
dalla loro larghezza. Quindi, la lettera
chiamato Neue Haas Grotesk, più tardi
“i” riceve altrettanto spazio di una “m”,
rinominato Helvetica quando Stempel e
anche se è molto più sottile. Questo
Linotype iniziarono a distribuirla a livello
principio ha definito l’aspetto del ca-
internazionale nel 1961.
rattere Courier. Grazie alle sue origini, il Courier è spesso associato con l’ufficio
kris holmes
e il testo da telegramma, così come la
(Nata nel 1950, Reedley, California)
classificazione dei documenti governa-
Con Charles Bigelow, la creatrice della
tivi top secret.
famiglia Lucida. Laureata ad Harvard, ha insegnato al
akira kobayashi
Rochester Institute of Technology, Port-
Type designer giapponese è nato nel
land State University, The Museum Art
1960. Ha studiato alla Musashino Art
School (Portland), Rhode Island School
College di Tokyo dal 1979 al 1983, e
of Design, Santa Monica College, e Otis
sei anni più tardi ha seguito un corso di
College of Art and Design.
calligrafia al London College of Printing.
Akira Kobayashi
079
080
Teoria e storia della TipoGrafica
La sua prima esperienza di lavoro come
è stata interrotta con lo scoppio della
type designer è stata per Sha-Ken
seconda guerra mondiale, quando fu
Co. Ltd., un produttore di macchine
chiamato al servizio militare. Solo un
per fotocomposizione, dove è stato
anno dopo ha subito un grave infortu-
impiegato dal 1983-1989. In seguito ha
nio con la conseguente perdita di una
lavorato per tre anni al Kumite-Kobo,
gamba. Nel 1941 ha seguito un master
Ltd. dove ha disegnato e digitalizzato il
presso l’Accademia delle arti grafiche
carattere Mincho per Dainippon Screen
e del commercio librario a Lipsia. Ha
Co. Ltd. Dal 1993 al 1997 ha lavorato
studiato calligrafia, composizione e
presso Kobayashi TypeBank Co. Ltd.,
stampa con il professor Georg Belwe,
dove ha progettato tutti i 17 caratteri
e il disegno, incisione e litografia con il
disponibili. Dalla fine del 1997 ha lavo-
professor Hans Theo Richter. Al termine
rato come freelance vincendo numerosi
il suo corso Lange è divenuto assisten-
premi.
te al professor Walter Tiemann presso
Tra i suoi caratteri pubblicati fino ad
l’Istituto di Lipsia. Nel 1949 si trasferi-
oggi si distinguono: Skid Row (Letraset,
sce a Berlino e si iscrive all’Università di
1990), ITC Woodland (ITC, 1997), ITC
Pictorial Arts. Dopo la laurea comincia a
Scarborough, ITC giardino giapponese,
lavorare come freelance per la fonderia
ITC Seven Treasures, ITC Luna, ITC
Berthold AG. È stato promosso diret-
Silvermoon (tutte le ITC, 1998), ITC
tore artistico nel 1961, una posizione
Magnifico e ITC Vineyard (tutte le ITC,
che ha ricoperto fino al 1990. Egli non
1999) così come FF Acanthus ™ e
è stato solo il progettista di caratteri
Clifford ™ ( FSI, 1998/1999).
classici come Akzidenz Grotesk-BQ,
L
Berthold Bodoni Old Face BQ, e Imago
günter gerhard lange È nato a Frankfurt-an-der-Oder, in Germania, nel 1921. La sua formazione
BQ, ma anche docente di comunicazione visiva e fonte d’ispirazione per molti giovani type designer.
Storia / Who
zuzana licko
serie di testi di carattere divulgativo, di
A metà degli anni ottanta Zuzana Licko
dimensioni e prezzo ridotti, in cui per la
e Rudy Vanderlans costituiscono la fon-
prima volta utilizzò il carattere corsivo
deria Emigre, producendo il magazine
(il cosiddetto “aldino”, che si ispirava
omonimo che progetta e distribuisce
alla grafia dei manoscritti greci). A
caratteri originali. Licko è responsa-
contatto con i più importanti letterati del
bile del successo di molti caratteri di
proprio tempo (da Pietro Bembo e Gert
Emigre. Negli anni novanta ha lavorato
Geertsz), intorno a lui fiorì l’Accademia
a due importanti rifacimenti tipografici:
Aldina, circolo culturale di cui fecero
Mrs Eaves, basato sul Baskerville, e
parte numerosi studiosi greci fuggiti da
Filosofia, basato sul Bodoni.
Bisanzio dopo la conquista turca.
Zuzana Licko
Entrambi sono interpretazioni personali dei loro modelli storici e ognuno
martin majoor
presenta particolari legature.
Ha iniziato a progettare caratteri nella
M
metà degli anni ottanta. Nel 1988 lavo-
aldo manuzio
segnaletica. Due anni dopo FontShop
Tipografo di origini laziali vissuto a
International pubblica FF Scala come
cavallo tra ‘400 e ‘500. Formatosi a
principale nuovo carattere della Fon-
Roma e Ferrara, si spostò a Venezia
tFont-Library. Nel 1993 FF Scala viene
nel 1494, ove si dedicò dapprima
ampliato con una versione sans-serif,
alla pubblicazione di edizioni di testi
FF Scala Sans. Nel 1994 Majoor crea
classici. Nel 1499 stampò l’Hypneroto-
il carattere della compagnia telefonica
machya Polyphili, complessa allegoria
olandese: il Telefont.
del domenicano Francesco Colonna: fu uno dei volumi tecnicamente più pregiati dell’umanesimo italiano. A partire dal 1500 iniziò la pubblicazione di una
ra come grafico per il centro musicale Vredenburg di Utrecht, per il quale ha disegnato il carattere Scala da usare per la comunicazione visiva e la
Martin Majoor
081
082
Teoria e storia della TipoGrafica
max miedinger Nato a Zurigo nel 1910, divenne il progettista interno della Fonderia Haas in Svizzera. Fu incaricato di produrre
P
tipografico Akzidenz Grotesk-BQ, uno
giovanni battista palatino
dei più stimati caratteri svizzeri. Come
Nato a Rossano Calabro (1490 ca.),
risultato, nel 1956 Miedinger progetta
l’attività di questo intraprendente copi-
l’Helvetica, che è diventato il più utiliz-
sta e calligrafo si svolse, per quel poco
zato sans serif del XX secolo.
che ci è dato sapere, nella Roma cin-
una versione più moderna del carattere
quecentesca sopravvissuta allo scem-
stanley morison
pio del Sacco del 1527. Scrisse nel
Progettista che contribuì alla rinascita
1540 un trattato di calligrafia, di breve e
tipografica del XX secolo.
intensa fortuna, intitolato “Libro nuovo
Come consulente dell’azienda tipo-
d’imparare a scrivere in tutte le sorti di
grafica Monotype decise di riprendere
lettere antiche e moderne”, ristampato
e ridisegnare alcune serie di caratteri
più volte tra gli anni ‘40 e ‘60 del secolo
largamente diffusi e usati soprattutto
e diffuso anche all’estero.
dalla stampa inglese (per es. Plantin)
La particolarità del Libro nuovo come
per soddisfare le esigenze di economi-
di altre pubblicazioni simili, sempre
cità di produzione e facilità di lettura,
cinquecentesche (l’Operina di Ludovico
esigenze a cui dovevano rispondere le
Arrighi o La vera arte di Giovanni Anto-
pagine ad altissima tiratura del quoti-
nio Tagliente, per citarne alcuni) sta nel
diano londinese “Times”.
suo partecipare a entrambe le nature
Fu proprio seguendo un suo progetto
della produzione libraria, quella mano-
che si realizzò nel 1931, a Londra, il
scritta e quella a stampa: lo scopo del
carattere Times New Roman.
trattato infatti è insegnare a scrivere secondo i principi e le regole della calligrafia attraverso un libro stampato. Non sono però i semianalfabeti i destinatari di queste opere, ma giovani desiderosi
Storia / Who
sui principi geometrici che regolano la
S
costruzione delle lettere.
christian schwartz
R
Nato nel 1977, è il principale della Sch-
paul renner
prima di iniziare Schwartzco nel 2006.
(Wernigerode, 9 agosto 1878 – Hödin-
Schwartz ha pubblicato caratteri per
gen, 25 aprile 1956)
molte fonderie indipendenti progettati
È stato un tipografo e grafico tedesco,
per pubblicazioni distribuite in tutto
famoso per aver disegnato il carattere
il mondo. Schwartz e Barnes hanno
tipografico “Futura”. Dal 1925 al 1926
iniziato una collaborazione continua
insegnò grafica pubblicitaria e tipografia
nel 2005 con il loro sistema di caratteri
presso la scuola di arte di Francoforte.
esteso per The Guardian, portato agli
Fu invitato a partecipare al Deutscher
onori dal Museo del Design e D&AD.
Werkbund. Dal 1926 condusse le
I due hanno completato caratteri
scuole grafiche di formazione professio-
personalizzati per clienti come Esquire,
nale a Monaco dove nel 1927 divenne
l’Empire State Building, The New York
direttore. Nel 1933 il regime nazista lo
Times, e la rivista Condé Nast busi-
allontanò dall’insegnamento. Negli anni
ness. Schwartz e Barnes sono stati
1920 creò alcune scritture geometri-
nominati tra i 40 designer più influenti
che. La più famosa è la “Futura” molto
under 40 di Wallpaper *. A Schwartz
influenzata dalla scuola Bauhaus.
è stato inoltre assegnato il prestigioso
di entrare nelle cancellerie e negli uffici eruditi che, attraverso lo studio dell’epigrafia romana, compiono analoghi studi
wartzco Inc., New York, studio di type
Paul Renner
design. Laureato alla Carnegie Mellon University, Schwartz ha lavorato presso MetaDesign Berlino e Font Bureau
Premio Charles Peignot nel 2007, dato ogni quattro o cinque anni dall’Associazione Typographique Internationale ad un designer under 35 che ha dato un
Christian Schwartz
083
084
Teoria e storia della TipoGrafica
Fred Smeijers
contributo eccezionale nel campo del
robert slimbach
type design.
È un disegnatore di caratteri, che lavora
Nel 2007, Schwartz e Erik Spiekermann
in Adobe Systems dal 1987. Ha vinto
sono stati insigniti di una medaglia
numerosi premi per i suoi disegni di font
d’oro dal German Design Council
digitali, tra cui il raro Charles Peignot
(Rat für Formgebung) per il sistema di
Award assegnato dalla Associazione
caratteri che hanno progettato per la
Typographique Internationale, e ripetuti
Deutsche Bahn.
riconoscimenti TDC2 dal Type Directors Club. Nel suo lavoro si concentra
Erik Spiekermann
fred smeijers
principalmente sulla progettazione di
È un type designer olandese, nato a
caratteri tipografici per la tecnologia
Endhoven, Olanda, nel 1961. Si spe-
digitale, traendo ispirazione dalle fonti
cializza nella ricerca e nello sviluppo di
classiche. Ha sviluppato molte nuove
caratteri per il product design. Tra i suoi
font per il programma di Adobe Origi-
caratteri commercialmente disponibili vi
nals. Durante il suo lavoro all’Adobe
sono FF Quadraat e FF Quadraat Sans,
Systems in California, ha progettato, tra
Renard, DTL Nobel, Arnhem, Fresco,
gli altri, l’Utopia (1988), Adobe Gara-
Monitor, Custodia, e Sansa. Le ultime
mond (1989), Minion (1990) e Poetica
cinque sono disponibili presso OurT-
(1992). Sempre nel 1992 con Carol
ype, etichetta di carattere editoriale che
Twombli ha progettato il Miriad, carat-
Smeijers ha co-fondato nel 2002. I suoi
tere ufficiale del pacchetto Adobe. Nel
caratteri personalizzati sono stati svi-
2004, Adobe ha rilasciato Garamond
luppati per clienti come la Philips Elec-
Premier Pro, un nuovo pacchetto di
tronics, Canon-Europa, e Heijmans.
caratteri Garamond, su cui Slimbach ha
Nel 2000 gli è stato assegnato il premio
lavorato per 15 anni.
Gerrit Noordzij per riconoscimento dei suoi successi nel campo della pratica,
erik spiekermann
della ricerca e dell’istruzione.
Designer tedesco, è una delle figure fondamentali della tipografia contemporanea. Nel 1979 fonda a Berlino lo studio MetaDesign, nel 1989 a Londra
Storia / Who
taDesign fonda United Designers, con
V
uffici a Berlino, Londra e San Francisco.
christopher van dyck
Tra i suoi clienti principali: The Econo-
Disegnatore e incisore tedesco (1601-
mist, La Monde Diplomatique (vers.
c.1672), lavorò ad Amsterdam nel
Tedesca), Bosch, Deutsche Bahn. Tra
Seicento, periodo caratterizzato dal
le font: FF Meta (usato per le Deutsche
predominio dei Paesi Bassi nell’arte
Bubdespost), ITC Officina, FF Info, FF
della stampa e dal trionfo di una
Unit e molti altri progettati per l’immagi-
concezione borghese della vita, pratica,
ne coordinata di diverse aziende.
attiva ed industriale.
Per la famiglia di font per la DB (di-
Per le grandi tirature degli Elzevier, illu-
segnata con Christian Schwartz) ha
stre famiglia di tipografi, editori e librai
ricevuto il primo premio del German
del tempo, Van Dick disegnò il carattere
Federal Design Prize 2006.
elzeviro, ispirato al Romano antico, con
T
aste corte e tozze, ma grazie marcate
carol twombly
rilevante di inchiostro, senza che si
Nata nel 1959, è una calligrafa e typ
riempissero le cavità.
designer americana che ha disegnato
dalla sua carriera di type designer per
W
coltivare altri interessi quali il design
justus erich walbaum
tessile e la gioielleria.
Walbaum ha approcciato la tipografia
con la moglie Joan Spiekermann e Neville Brody la fonderia FontFont. Nel 2000 dopo dissensi con i soci di Me-
caratteri come Trajan, Myriad e Adobe Caslon. Ha lavorato per Adobe System dal 1988 al 1999, dopodichè si è ritirata
ed estese, tali da permettere all’occhio, pesante e largo, di risultare visibile anche se piccolo, resistendo alla pressione dei torchi e ricevendo una quantità
tramite un’insolita strada: quella del
Christopher van Dyck
085
086
Teoria e storia della TipoGrafica
Hermann Zapf
pasticcere. Ha imparato l’incisione
distribuito con Microsoft Office che è
creando gli stampi per i budini mentre
considerato una copia del Palatino.
lavorava in una pasticceria. Di notte
Nel 1993 Zapf rassegnò le dimissioni
lavorava sulla composizione di caratteri
dall’ATypI (Association Typographique
musicali finchè fondò la sua fonderia in
Internationale) per quello che consi-
una città chiamata Goslar.
derava un atteggiamento ipocrita sulla
Nel 1802, poco prima che la città
copia non autorizzata da parte dei
venne accorpata dall’Impero prussia-
membri dell’ATypI.
no, andò a Weimar dove la sua nuova fonderia riscosse notevole successo grazie all’armonia dei suoi caratteri. Il suo nome scomparve fino al 1920 quando alcuni suoi caratteri vennero riproposti da Monotype con la dicitura “Walbaum”.
Z hermann zapf Nato a Norimberga, l’8 Novembre 1918 è un prolifico disegnatore di font. È sposato con la calligrafa e disegnatrice di caratteri Gudrun Zapf-von Hesse. Il lavoro di Zapf ha sofferto le ferite della lama a doppio taglio della venerazione, visto che i suoi progetti, che includono i tipi Palatino ed Optima, sono stati i più ammirati, ed i più imitati, fra tutti. L’esempio più noto è il Book Antiqua,
Storia / Who
“L’uomo può essere considerato il più alfabetico tra gli animali per l’impegno che ha sempre posto per tradurre fonemi in segni accatastabili o combinabili fra loro”
G. Iliprandi, graphic designer
087
Graphic masters personalità tipo/grafiche
B saul bass Saul Bass (New York, 8 maggio 1920 – Saul Bass Titoli di testa del film Psyco (1960). Locandina per il film Love in the Afternoon (1957).
25 aprile 1996) è stato un designer statunitense. Si dedicò a realizzare loghi e immagini coordinate per numerose celebri aziende, ma soprattutto viene ricordato come l’uomo che ha fatto diventare le sequenze introduttive dei film una forma d’arte. Saul Bass fu il vero e proprio iniziatore dell’arte dei titoli di testa, anche famoso per aver disegnato lo storyboard della sequenza della doccia in Psycho, geniale inventore di un
più importanti: Otto Preminger, Alfred
design evoluto ed evocativo. Bass era
Hitchcock e Martin Scorsese.
capace di sintetizzare un film in pochi Herbert Bayer
minuti, con pochi elementi minimali. La
herbert bayer
sua era un’arte della suggestione, del
Herbert Bayer (Haag am Hausruck, 5
dire tanto con poco. Sono stati soprat-
aprile 1900 – Montecito, 30 settem-
tutto tre i registi con cui ha fatto i lavori
bre 1985) è stato un artista e graphic designer austriaco. Bayer fu apprendista di Georg Schimdthammer a Linz. Dopo aver lasciato il laboratorio, iniziò a nutrire interesse per il Bauhaus di Walter Gropius. Dopo aver studiato per quattro anni sotto la supervisione di Vasilij Kandinskij e László Moholy-Nagy, Gropius lo nominò direttore dei settori
Storia / Who
stampa e pubblicità. Nell’ottica di un
Poster del 1959 per il Fonitk Alfabet, disegnato da Bayer stesso.
minimalismo riduttivo, Bayer sviluppò uno stile visuale brusco, essenziale, e per la maggior parte delle pubblicazioni
Poster che Bayer regalò a Kandinsky per il suo sessantesimo compleanno.
del Bauhaus utilizzò caratteri sans serif esclusivamente minuscoli. Bayer è uno dei tanti tipografi del periodo, assieme a Kurt Schwitters e Jan Tschichold, a sperimentare la creazione di un alfabeto
Nel 1928, Bayer lasciò il Bauhaus per
semplificato maggiormente basato sulla
diventare direttore artistico dell’ufficio
fonetica. Bayer disegnò, nel 1925 il
berlinese della rivista Vogue. Dieci anni
carattere sans serif geometrico, detto
dopo, si stabilì a New York, dove si
Universal, ora reso in forma digitale
distinse per lungo tempo in quasi tutte
come Architype Bayer, che è collegato
le manifestazioni delle arti grafiche.
all’Architype Schwitters.
Nel 1946, si trasferì in Colorado assunto dal visionario uomo d’affari Walter Paepcke, che cercava di promuovere l’immagine dello sci, per renderlo uno sport popolare. Bayer lavorò ad Aspen fino alla metà degli anni ‘70 e donò al Museo di Denver circa 8.000 delle sue opere. Nel 1959 disegnò il Fonitk alfabet, un alfabeto fonetico, per l’inglese. Era anch’esso sans serif e senza maiuscole. Aveva simboli speciali per le parole che terminavano in -ed, -ory, -ing, e -ion, e per i digrammi ch, sh, e ng. Le doppie consonanti erano indicate con una sottolineatura.
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Teoria e storia della TipoGrafica
michael bierut Michael Bierut è un graphic designer, critico di design ed educatore. Bierut è nato a Cleveland, Ohio. Ha studiato graphic design presso l’Università di Cincinnati’s College of Design, Miachael Bierut Poster Seduction disegnato da Michael Bierut e Marian Bantjes. Poster per la Yale School of Architecture.
Architecture, Art and Planning. Bierut è stato vice presidente del design grafico presso Vignelli Associates. Dal 1990 è stato un partner nella sede di New York del Pentagram. È stato anche responsabile alla guida di un team di grafici che creano identità coordinate. Ha vinto centinaia di premi per il design e la sua opera è presente
in diverse collezioni permanenti, tra cui: la Museum of Modern Art (MoMA), e la Cooper-Hewitt, National Design Museum di New York, la Biblioteca del Congresso a Washington DC, il San Francisco Museum of Modern Art (SFMOMA), il Denver Art Museum, il Museum für Kunst und Gewerbe di Amburgo, in Germania, e il Museum für Gestaltung di Zurigo, Svizzera. Bierut è stato presidente nazionale della American Institute of Graphic Arts (AIGA) dal 1998 al 2001, ed è un critico di alto livello in progettazione grafica presso la Yale School of Art. Bierut è anche il
Storia / Who
co-editore di tre antologie di Looking Closer graphic design. Egli è anche uno scrittore fondatore del blog Design Observer con Rick Poynor, William Drenttel e Jessica Helfand.
neville brody
Neville Brody
Nasce nel 1957, è uno dei designer che hanno rivoluzionato l’arte tipografica e
Col titolo The Graphic Language of
il graphic design. Formatosi al London
Neville Brody, nell’88 viene allestita
College of Printing, appena diplomato
una mostra sul suo lavoro che gira le
diviene autore della grafica di Caba-
principali capitali facendolo conoscere
ret Voltaire e art director della Fetish
in tutto il mondo. Il materiale dell’espo-
Record, curando l’artwork degli album
sizione costituirà la base di un volume
di sconosciuti gruppi musicali punk.
monografico. È in questi anni che fonda
Nei primi anni ‘80 come art director
Fuse (Font Works und Font Shop Inter-
cura l’immagine delle riviste The Face,
national), l’associazione che nell’ultimo
City Limit, Arena, rinnovando la grafica
decennio del secolo ha dominato la
inglese non solo underground.
scena grafica internazionale.
Nell’87 fonda un suo studio, il Research
Nel ‘94 esce The Graphic Language
Studio, che in breve tempo diviene
of Neville Brody 2, che raccoglie tutti i
un punto di riferimento obbligato per
lavori prodotti dopo l’88. Con l’avvento
chiunque si occupi di grafica. Nei 10
della computer graphics, amplia il suo
anni successivi disegna i loghi della Tv via cavo tedesca Première, della Orf, delle poste olandesi, della Haus der Kulturen der Welt di Berlino, del Parco in Giappone e di Greenpeace. In Italia cura la veste grafica di alcune riviste tra cui il mensile fondato da Flavio Lucchini, Lei.
Composizione tipografica di Brody per una pubblicità della Nike. Doppia pagina di Magazine realizzata da Brody.
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Teoria e storia della TipoGrafica
David Carson Manifesto per una lecture di tipografica.
campo di interessi e di esperienze pro-
Il suo stile unico è stato chiamato
fessionali creando i più diffusi e versatili
illeggibile. Norme di progettazione sono
linguaggi visivi usati nel mondo delle
costantemente rotte nel lavoro di Car-
comunicazioni elettroniche.
son, creando elaborati talvolta definiti
Sul finire degli anni ‘90, collabora in
illeggibili. Carson non ha mai creduto
Austria con la Dmc che si occupa di
che uno debba prima conoscere le
design per network televisivi, mentre in
regole per romperle. È diventato diret-
Giappone è la Digitalogue ad assoldarlo
tore artistico della rivista Transworld
per il design di una serie di cd.
Skateboarding. Ha trovato subito la
Tra i committenti degli ultimi anni, la
lode e una sorta di culto, tuttavia,
Nike, Adidas-Salomon, Mont Blanc e il
alcuni inserzionisti non erano disposti
New York Museum of Modern Art.
a sostenere il suo approccio radicale.
L’uscita del libro The Graphic Language
Sotto la sua direzione, il Magazine
of Neville Brody coincide con una per-
Beach Culture ha vinto oltre 150 premi,
sonale dedicata all’opera del creatore
tra cui “Miglior disegno complessivo”.
presso il Victoria and Albert Museum di Londra. Si tratta di uno dei più ampi tributi organizzati dal museo londinese nei confronti della cultura pop.
C david carson David Carson è nato nel 1956. Fino all’età di 27 anni, non aveva mai conosciuto la professione di graphic design. Prima di far carriera nel campo del design, era un professore di sociologia e surfista, disciplina che pratica tuttora.
Storia / Who
Belle Arti a Groningen, Paesi Bassi. In aggiunta a questo, ha studiato tipo-
Elaborato di Carson con tema la leggibilità del proprio lavoro.
grafia a ciò che è ora il Gerrit Rietveld Academie di Amsterdam. Nel 1963, fu uno dei fondatori del progetto Total Design Studio (attualmente denominato Total Identity). Dal 1964 in poi, Crouwel è stato responsabile per la progettazione dei manifesti, cataloghi e mostre del Museo Stedelijk di Amsterdam. Nel 1967 ha progettato il nuovo carattere tiCarson è più noto per il suo lavoro per
pografico New Alphabet, un design che
la rivista Ray Gun. La pubblicazione
abbraccia i limiti della tecnologia Catho-
non ha avuto caratteri o layout ricorren-
de Ray Tube contenendo soltanto tratti
ti, anche la testata è stata ricreata per
orizzontali e verticali e presentando una
ogni soluzione. Il risultato è stato una
modularità unica. Altri tipi di carattere
rivista sorprendentemente fresca. La
di sua mano sono Fodor e Gridnik.
sua progettazione inizia come espres-
Nel 1970 ha progettato il padiglione
sione per comunicare la sensazione o il
olandese per l’Expo 1970 (Osaka,
messaggio dell’articolo.
Giappone). Un disegno di Crouwel che
Più tardi, Carson ha trasferito il suo lavoro di progettazione editoriale per la pubblicità, lavorando su campagne distintive per aziende come Nike, Pepsi, e General Motors.
wim crouwel Hendrik Willem (Wim) Crouwel (Groningen, 1928) è un designer olandese, grafico e tipografo. Tra il 1947 e il 1949 ha studiato all’Accademia delle
Wim Crouwe The new alphabet.
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Teoria e storia della TipoGrafica
Poster di Crouwel per il museo di Amsterdam. Attualmente chiamata Akademie Voor Kunst en Vormgeving St. Joost o AKV | St. Joost.
Daniel Eatock
è ben noto in Olanda è quello dei fran-
Arte e Design di Hertogenbosch è stato
cobolli postali per il PTT olandesi (2000
il predecessore di quello che ora è la
in circolazione). Negli anni Crouwel,
Gerrit Rietveld Academie. Tra il 1965 e
mentre lavorava per il Design Total, ha
il 1985 è stato collegato al dipartimento
progettato molti marchi geometrici,
di design industriale della Delft Univer-
uno dei quali è il logo per la Rabobank,
sity of Technology. Dal 1987 al 1993
progettato nel 1973. Secondo Wim
è stato professore straordinario nel
Crouwel, New Alphabet fu un progetto
campo della Storia, Arte e Cultura pres-
over-the-top anche se non venne mai
so l’Università Erasmus di Rotterdam.
realizzato realmente, ebbe qualche
Negli anni 1985-1993 è stato direttore
apparizione su cover di magazine. Oltre
del Museo Boijmans Van Beuningen di
al suo lavoro come graphic designer, è
Rotterdam. Nell’opera grafica Crouwel
stato attivo anche nel campo educa-
è particolarmente noto per l’uso della
tivo. Nel 1950 ha lavorato come inse-
griglia radicata nella International Typo-
gnante presso l’Accademia Reale di
graphic Style.
E daniel eatock Daniel Eatock è un artista e graphic designer inglese, nato a Bolton nel 1975. Dopo essersi laureato al Royal College of Art di Londra nel 1998, ha vissuto per un breve periodo negli Stati Uniti, lavorando presso il Walker Art Center di Minneapolis. Rientrando a Londra ha lanciato Foundation 33, che è poi entrata a far parte dell’agenzia di creatività Boymeetsgirl. Nel 2003 ha
Storia / Who
Marieke Stolk, Danny van den Dungen e Erwin Brinkers. Essendo laureati alla
Elaborato di Eatock sull’integrazione sociale.
Gerrit Rietveld Academy (nel 1997, 1997 e 1998 rispettivamente), il loro lavoro verte sulla carta stampata. Spesso descrivono il graphic design come “trasformare la lingua in oggetti”, questo studio si propone di fare l’opposto, e cioè trasformare gli oggetti in lingua. Hanno lavorato su progetti per il Stedelijk Museum CS (SMCS), Purple Institute, Centre Pompidou, Colette, Post Group (PTT, KPN, TPG, TNT), Réunion des Musées Nationaux (RMN), Le Cent Quatre (104), De Theatercompagnie, Musée d’Art Contemporain de dato vita a Eatock Itd., la sua agenzia.
Bordeaux (CAPC), l’ Ufficio Europa e
Daniel Eatock lavora sulle connessioni
T-label giapponese shirt 2K/Gingham. Il
fra immagine e linguaggio, titoli, battu-
loro lavoro è stato descritto
te, difficoltà di comunicazione, sovvertimenti, sistemi aperti, contributi di altri, serialità, insiemi, scoperte e idee. Si dedica a oggetti concettuali che si risolvono in maniera sintetica, logica e oggettiva.
experimental jetset studio Experimental Jetset è un piccolo, indipendente, studio grafico con sede ad Amsterdam, composto da tre persone:
Experimental Jetset Studio Copertina per la special edition in bluray del documentario Helvetica di Gary Hustwit.
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096
Teoria e storia della TipoGrafica
Alan Fletcher Manifesto di Fletcher che esprime la sua idea di pubblicità.
in mostre collettive come Terminal Five
che caratterizza le istituzioni scolasti-
(JFK Airport, New York, 2004) e la Bi-
che e la società inglese nell’immediato
blioteca Free (Riviera Gallery, New York,
dopoguerra. Segue un brillante ed
2004). Mostre personali hanno incluso
eclettico corso di studi, lascerà l’Ham-
Kelly 1:1 (Progetti Casco, Utrecht,
mersmith per la dimensione più cosmo-
2002) e dieci anni di Posters (Kemistry
polita della Central School di Londra, il
Gallery, London, 2006). Nel 2007, una
luogo dove incontrerà i futuri soci Colin
vasta selezione di lavori da parte degli
Forbes e Theo Crosby; dopo la laurea
Experimental Jetset è stata acquistata
si trasferirà a Barcellona dove per un
dal Museum of Modern Art (New York),
anno farà l’insegnante di Inglese.
per l’inclusione nella collezione perma-
Torna a Londra dopo aver vinto una
nente del MOMA. Tra il 2000 e il 2009,
cattedra al prestigioso Royal College of
gli Experimental Jetset hanno insegnato
Art. Nel 1956 sposa la fidanzata Paola
presso la Gerrit Rietveld Academy
e si trasferisce per una specializzazio-
di Amsterdam.
ne all’università di Yale negli Stati Uniti
F
dove incontrerà Paul Rand e Joseph
alan fletcher Alan Fletcher nasce a Nairobi in Kenya (27 Settembre 1931 – 21 Settembre 2006) da una famiglia inglese, dopo gravi problemi di salute del padre, all’età di cinque anni torna con la madre a West London. Contrariamente a chi lo incoraggia ad intraprendere una carriera religiosa o militare, Fletcher si iscrive all’Hammersmith School of Art riuscendo a sottrarsi dal conformismo
Storia / Who
Albers. Conseguita la seconda laurea
Kenneth Grange e Mervyn Kurlansky
decide di intraprendere un viaggio in
dell’agenzia Pentagram con la quale
America Latina; per finanziarsi il viaggio
realizzerà una serie infinita di importanti
lavora come assistente di Saul Bass
lavori tra i quali l’immagine coordinata
nel suo studio di Los Angeles. Prima
per la Banca del Kuwait, per la compa-
di ritornare in Inghilterra farà una breve
gnia assicurativa Lloyds e del Victoria
tappa in Italia per lavorare negli studi
& Albert Museum per il quale studia
della Pirelli a Milano. Nel 1965 nasce
anche il sistema di segnaletica interna.
lo studio Crosby/Fletcher/Forbes dopo
Dal 1992 lascia Pentagram e crea il suo
l’uscita di Bob Gill. Nel 1970 disegna
studio abitazione a Notting Hill Gate, in
la nuova immagine coordinata per
questo periodo è consulente art direc-
la Reuters, lavorerà all’identità delle
tor per la Phaidon press, pubblica una
collane della Penguin Books e all’im-
propria monografia Beware Wet Paint e
magine coordinata di compagnie come
pubblica The art of Looking Sideways
Bp e Shell. Nel 1972 è co-fondatore
on Fletcher’s visual philosophy.
assieme a Theo Crosby, Colin Forbes,
G milton glaser Milton Glaser (New York, 26 giugno 1929) è un designer e illustratore statunitense. Tra i maggiori grafici dell’età contemporanea, principalmente conosciuto per il celeberrimo logo I Love New York (1976), i suoi poster di Bob Dylan (1967) vendettero oltre 6 milioni di copie divenendo un’icona della gioventù anni sessanta e settanta, il logo DC Bullet utilizzato dalla DC
Manifesto di Alan Fletcher e Jamie Jauncey.
Milton Glaser
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Teoria e storia della TipoGrafica
Logo per l’immagine di New York di Glaser.
Comics dal 1977 al 2005. Con Clay
illustrazioni per riviste. Nel 1968 è auto-
Felker ha anche fondato il New York
re di un celebre manifesto dell’azienda
Magazine nel 1968.
italiana Olivetti. Fonda un suo proprio
Dopo aver studiato alla Cooper Union
studio, il Milton Glaser, Inc, nel 1974:
di New York, si reca in Italia con una
da lì in poi sviluppa ancor di più la sua
borsa di studio (1951) e precisamente
già vasta mole di progetti, a partire dal
all’Accademia di Bologna, dove ha
design del New York Magazine (di cui
l’opportunità di studiare con il maestro
era co-fondatore); l’enorme pittura mu-
Giorgio Morandi (in Italia realizzerà
rale negli Edifici Federali (New Federal
anche poster su Rimini). Tornato in
Office Building, 1974) a Indianapolis; il
USA, nel 1954 fonda i Push Pin Studios
parco di divertimenti Sesame Place in
e occupa il ruolo di presidente (dirige lo
Pennsylvania; la grafica dei ristoranti
studio con Seymour Chwast e Edward
al World Trade Center. Nel 1983 fonda
Sorel): in essi si riversano alcuni tra i
la WEMG, studio grafico specializzato
più dotati grafici dell’epoca, provenienti
nell’editoria. Il suo apporto anche in
dalla Cooper Union.
questo campo è notevole, con lavori
La sua opera è caratterizzata da
importanti per L’Espresso, The Wa-
immediatezza, originalità e da un’ap-
shington Post, Fortune.
parente semplicità: ogni mezzo e ogni stile viene usato per la finalizzazione dei suoi progetti grafici, che spaziano dalle cinghie per raccogliere libri, alle cover di album musicali, a pubblicità varie e
Storia / Who
Armin Hoffman
H
Arts di Londra. Hofmann è ben noto per il suo uso del bianco, dei caratteri tipografici sans serif, dei foto-montaggi e della semplificazione di forme per
armin hoffman
creare un’espressione grafica unica. Ha
è uno dei maggiori designer di poster
creato molti manifesti d’avanguardia, in
d’avanguardia svizzeri del XX secolo.
gran parte per festival d’arte o mostre
Dopo la Kunstgewerbeshule a Zurigo,
d’arte. Ha vinto lo Swiss Poster Award
diventa litografo. Nel 1948 inizia la sua
per alcuni suoi manifesti che ora sono
carriera come disegnatore di poster
in collezioni museali.
a Basilea e diventa una delle figure di
di Design di Basilea 1946-1986 e con i
I
suoi colleghi, ha contribuito allo svilup-
giancarlo iliprandi
po dello Stile internazionale svizzero.
Giancarlo Iliprandi è considerato ormai
Dal 1955 è anche docente in diverse
uno dei maggiori grafici italiani. Dopo gli
università americane. Nel 1988 ha
studi in medicina e chirurgia e i corsi di
ricevuto il Premio d’Onore del design
pittura e scenografia a Brera, si dedica
per l’industria della Royal Society of
alla progettazione grafica approfonden-
spicco della Scuola di Basilea, uno delle figure più illuminanti della Scuola svizzera. Ha insegnato presso la Scuola
Tre importanti manifesti di Hoffman realizzati tramite fotomontaggio e l’utilizzo dell’International Typographic Style.
Giancarlo Iliprandi
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100
Teoria e storia della TipoGrafica
nente dell’ Icograda Presidents Forum,
Pubblicazione sulla ricerca di Iliprandi, composizioni serigrafiche realizzate con un alfabeo geometrico e modulare.
socio onorario dell’ AIAP (Associazione Italiana Progeppazione per la Comunicazione Visiva) e dell’ ADI (Associazione Design Italia). Ha riportato vari premi e riconoscimenti tra i quali un Gran Premio Internazionale alla XIII Triennale di Milano,
Chip Kidd
do i temi della comunicazione visiva.
il premio Editoriale Art Directors Club
Nel 1961 si iscrive all’ADI (Associazione
Milano nel 1967, otto menzioni di onore
per il Disegno Industriale), di cui poi
al premio Compasso d’Oro ADI, e tre
diventerà presidente, ed insegna alla
Compassi d’Oro.
Società Umanitaria. Nel 1967 entra a
Systems Italia. Ottiene molti premi e
K
riconoscimenti per le sue riflessioni sulla
chip kidd
composizione tipografica e il lettering,
Kidd, nato il 12 settembre 1964, è uno
sia per la creazione di diversi caratteri.
scrittore statunitense, editore e graphic
Nel 1993 fonda la Illiprandi Associati
designer, meglio conosciuto per le sue
che si occupa di comunicazione azien-
copertine di libri innovative.
dale, editoriale ed ambientale.
Kidd è attualmente associato presso
Attualmente, dopo aver insegnato alla
Knopf, Random House. Lavora come
Scuola Superiore di Pubblicità, all’Isia di
freelancer per Doubleday, Farrar Straus
Urbino e all’Istituto Europeo di Design,
& Giroux, Grove Press, HarperCollins,
Iliprandi è professore incaricato presso
Penguin / Putnam, Scribner e Colum-
la Facoltà del Design del Politecnico
bia University Press, oltre al suo lavoro
di Milano, che nell’anno 2003 gli ha
per Knopf. Kidd supervisiona anche
conferito una Laurea Honoris Causa in
graphic novels al Pantheon, e nel 2003
disegno industriale. Membro perma-
ha collaborato con Art Spiegelman su
far parte del gruppo dei grafici milanesi che lavorano per la Fonderia Nebiolo e, in seguito, per la Honeywell Information
Storia / Who
L
Copertina per il bestseller Dry. eseguita da Kidd.
walter landor (Luglio 1913 – Giugno 1995) Designer di imballaggi di fama internazionale con un talento naturale per la progettazione con target esteso, è ricordato come un pioniere nel campo
Walter Landor
del branding per l’uso delle ricerche sul consumatore. Fonda la Landor Associates nel 1941, società che oggi ha uffici di progettazione in tutto il mondo. Egli ritiene che: una biografia del disegnatore Jack Cole e Plastic Man. La sua produzione comprende cover per i libri di Mark Beyer, Bret Easton Ellis, Haruki Murakami,
“I prodotti sono realizzati in fabbrica, ma i brand sono creati nella mente”
Dean Koontz, Cormac McCarthy, Frank Miller, Michael Ondaatje, Alex Ross,
Ha portato la sua esperienza nella rea-
Charles Schulz, Osamu Tezuka, David
lizzazione di identità a livello mondiale
Sedaris, Donna Tartt, John Updike e al-
come Del Monte (1965), Levi’s (1968),
tri. Il suo progetto per Michael Crichton
Cotton Inc. (1973), Marlboro (1977),
per il romanzo Jurassic Park sono stati
Tab (1979), Dole (1984), Coca-Cola
riportati in marketing per l’adattamento
(1985), e Fuji Film (1987).
cinematografico.
Landor ha anche progettato l’identità aziendale per molte compagnie aeree commerciali, tra cui Alitalia, British Airways, Japan Airlines, Delta Airlines, Cathay Pacific e Singapore Airlines.
101
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Teoria e storia della TipoGrafica
tivista. Lavorò a pubblicità e manifesti
Realizzazioni di Identity e redesign curati da Landor.
divulgativi per l’Unione Sovietica durante gli anni dei conflitti mondiali. Le sue opere grafiche rivoluzionarono secondo lo stile costruttivista i precedenti schemi di impaginazione e organizzazione di forme nello spazio Nel 1939, Landor viaggiò verso gli Stati
della pagina.
Uniti come parte del team di progettaEl Lissitzky Esperimenti tipografici di Lissitzky. Manifesti propagandistici.
zione per il padiglione inglese alla Fiera mondiale di New York. In seguito ha continuato a ovest di San Francisco, una città che egli vedeva come una perfetta fusione delle tradizioni culturali di Oriente e Occidente. Due anni più tardi fondò Walter Landor Associates nel suo piccolo appartamento di Russian Hill, con la moglie Josephine, come suo collaboratore.
el lissitzky Herb Lubalin
È nato a Počinok il 13 novembre 1890 a Mosca il 30 dicembre 1941, è stato un pittore, fotografo, tipografo, architetto e grafico russo. Esponente dell’avanguardia russa, aderì dapprima alla corrente del supre-
herb lubalin
matismo, con l’amico Kazimir Malevič.
Nasce a New York nel 1918. È ricono-
Successivamente, insieme ad Aleksan-
sciuto come uno dei più grandi maestri
dr Rodčenko, si diede alla sperimenta-
di grafica e design. Il suo approccio alla
zione, unendosi al movimento costrut-
tipografia è esplicato nella frase:
Storia / Who
“I caratteri devono parlare da soli, come le immagini. Da oltre 500 anni siamo abituati a considerare i caratteri semplicemente per il loro contenuto semantico e ne trascuriamo quello grafico. Bisogna abbandonare questa mentalità e iniziare a trattare i caratteri come elementi dotati di vita propria” proprie idee sulla grafica e di occuparsi più profondamente del mondo tipografico. Con la rivista U&lc. che diventa la più importante nel settore dell’industria tipografica (vengono presentati ogni anno, provenienti da tutto il mondo, circa 100 caratteri nuovi), Lubalin conferma la sua destrezza di disegnatore a livello internazionale.
I suoi maggiori successi editoriali li riscontra con le riviste Eros e Avant Garde che sbalordiscono i lettori americani, non solo per i contenuti editoriali trasgressivi ma soprattutto per la veste grafica. Lubalin disegna il logo Avant Garde inventando perfino un alfabeto che chiama AvantGarde e che diventa molto presto uno dei caratteri più usati dai grafici e art director del mondo. Nel 1974 fonda la rivista tipografica U&lc.; questa creazione gli dà la libertà di promuovere autonomamente le
Logo del carattere Avant Garde Gothic di Lubalin. Esperimento tipografico Beards.
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Teoria e storia della TipoGrafica
Manifesto di Mau sul futuro del design.
Bruce Mau
M
Poco dopo, gli si presenta l’opportunità di progettare Zone Books, di cui Mau rimane il direttore del design fino al 2004, a cui ha aggiunto funzioni
bruce mau
di co-editore di Edizioni Swerve. Dal
Mau (nato il 25 Ottobre, 1959 a Sud-
1991-93, ha anche lavorato come
bury, Ontario) è un designer canadese.
direttore creativo di ID Magazine. Dal
Mau è il direttore creativo di Bruce
1996-99 è stato il professore associato
Mau Design e fondatore dell’Institute
presso Cullinan Rice University School
without Boundaries. Mau ha studiato
of Architecture di Houston. Ha tenuto
presso l’Ontario College of Art & Design
conferenze in tutto il Nord America e in
a Toronto, ma ha abbandonato prima
Europa, e attualmente è l’International
della laurea, al fine di aderire al gruppo
Advisory Committee del Wexner Center
di cinquanta design Fingers nel 1980.
di Columbus, Ohio. Inoltre, Bruce è un
A Toronto un anno più tardi, entrò a
membro onorario della Ontario College
far parte del triumvirato fondatore del
of Art & Design e membro della Royal
Public Good Design e Comunicazione.
Canadian Academy of Arts. È stato insignito del Chrysler Award for Design Innovation nel 1998, e il Toronto Arts Award per l’Architettura e Design nel 1999. Nel 2001 ha ricevuto una laurea ad honorem in Lettere dal Emily Carr Università di Arte e Design di Vancouver. A partire dal 2007, Mau è stato in residenza presso la School of Art Institute of Chicago.
Storia / Who
josef müller-brockmann
degli anni ‘50 che si sviluppò attorno
Brockmann (Rapperswil, 9 maggio
riteneva che i migliori valori di un pro-
1914 – Unterengstringen, 30 ago-
getto grafico fossero la semplicità e la
sto 1996) è stato un artista svizzero,
chiarezza nell’architettura degli impianti.
considerato il più rigoroso dei grafici
l’uso evidente della griglia e l’astrazio-
N
ne. Ideatore di molti progetti grafici tra
bob noorda
cui il sistema segnaletico delle Ferrovie
Bob Noorda nasce ad Amsterdam nel
Svizzere considerato uno dei più effi-
1927 e nel 1950 si diploma all’istituto di
caci al mondo, esempio lampante della
Design, dove riceve una educazione ra-
sua metodologia progettuale. Fautore
zionalista. L’Istituto di Design era diretto
della “scuola grafica svizzera”, corrente
da Rietveld, i suoi insegnanti erano tutti
della sua nazione, utilizzando sans-serif come il Grotesque, l’Helvetica e l’Univers attraverso forti forme geometriche,
alla rivista Neue Grafik, Brockmann
Manifesto Beethoven di Brockmann.
Bob Noorda Manifesto per il Cinturato Pirelli.
105
106
Teoria e storia della TipoGrafica
grafica che lo contraddistinguono.
Redesign del logo Coop progettato da Steiner.
Nel mondo editoriale lavora per le case editrici Vellecchi, Sansoni, Feltrinelli
Ideazione del logo per Eni e relativo carattere istituzionale. Logo dello studio Norm.
e per il Touring Club Italiano di cui è art director dal 1979. Inoltre studia e progetta il marchio e l’immagine professori del Bauhaus. In seguito si
coordinata di diverse aziende italiane e
stabilisce a Milano ed inizia a operare in
straniere: Banca Commerciale Italiana,
tutti i settori del visual design. Dal 1962
Agip, Dreher, Chiari & Forti, Eurogest,
al 1965 è docente presso la società
Richard Ginori, Stella Artois, Erme-
Umanitaria di Milano ed in seguito
negildo Zegna, Total, Mitsubishi Moto
insegna pogettazione grafica al corso
Corporation.
superiore di disegno industriale di Venezia. Nel 1961 è art director alla Pirelli,
norm studio
nel 1963-64 diviene consulente artistico
Norm ha sede a Zurigo, Svizzera, è una
per l’imballaggio alla Rinascente-Upim,
squadra sperimentale che si occupa di
dal 1965 è co-fondatore e vicepresi-
graphic design, noti per la loro tipogra-
dente della Unimark International for
fia. Il loro progetto più influente è l’iden-
design and marketing USA (società di
tità per l’aeroporto di Colonia. lo studio
progettazione di immagini coordinate).
è co-fondato da due designer svizzeri,
Riceve molti riconoscimenti in Italia e
Dimitri Bruni e Manuel Krebs. Il loro
all’estero, tra cui due Compassi d’Oro
approccio alla tipografia è conosciuto
dell’ADI (Associazione per il disegno
per essere molto severo e rigoroso.
industriale) di cui è membro; due premi Bodoni per l’Editoria; la medaglia d’oro per l’immagine coordinata alla Biennale di Ljubjana. Noorda realizza la segnaletica delle metropolitane di New York, San Paolo e Milano. Questo progetto viene, in seguito, imitato in tutto il mondo per la chiarezza visiva e coerenza
Storia / Who
P giovanni pintori Pintori (Tresnuraghes, 1912 – Milano, 15 novembre 1999) è stato un pittore e
Giovanni Pintori
designer italiano. Conclusi gli studi, nel 1936 inizia a collaborare con l’Ufficio
Graphic Arts dell’AIGA (l’Associazione
Tecnico Pubblicità della Olivetti di Ivrea
dei graphic designer statunitensi) e
e ne diventa il responsabile nel 1940.
successiamente altri prestigiosi ricono-
Produce materiale pubblicitario di ogni
scimenti accompagnati da prestigiose
genere: manifesti, pagine pubblicitarie,
esposizioni del materiale Olivetti.
insegne. Nel 1950 ottiene il primo di una lunga serie di riconoscimenti: la Palma d’Oro della Federazione Italiana Pubblicità. Nel 1952 il MOMA di New York organizza la mostra Olivetti: Design in Industry, nella quale il suo lavoro è ampiamente rappresentato. Negli
Manifesti pubblicitari per i prodotti per ufficio Olivetti.
“La gelosa ricerca di una propria cifra stilistica diviene, al tempo stesso, lo stile grafico complessivo Olivetti e, lo stile con cui l’Italia viene, per anni, riconosciuta e ammirata dall’esterno.”
anni seguenti entra a far parte dell’AGI
A. Rauch, graphic designer
(Alliance Graphique Internazionale), riceve il Certificate of Excellence of
Varie testate pubblicano sue immagini: Fortune, Graphic Design, Horizon. Nel 1967 lascia Olivetti e lavora come libero professionista per Pirelli, Ambrosetti, Gabbianelli, Parchi di Liguria, Merzario. Negli ultimi anni torna a dedicarsi solamente alla pittura. Muore a Milano nel 1999.
107
108
Teoria e storia della TipoGrafica
Paul Rand IBM, Eye Bee M.
Paula Scher
R
S
paul rand
paula scher
(Agosto 15, 1914 – Marzo 26, 1996)
Nata nel 1948 in Virginia è una graphic
Il suo stile svizzero, più noto come
designer americana e artista.
“International Typographic Style” è noto
Scher ha studiato alla Tyler School of
per la sua chiarezza, leggibilità e obietti-
Art di Philadelphia, Pennsylvania, gua-
vità, un’innovazione che ancora oggi
dagnando una laurea in Fine Arts, e le è
dovrebbe far scuola, e che permea
stata assegnata una laurea ad honorem
esempi di comunicazione eccellenti
in Belle Arti dalla Corcoran College
come quello della stessa Apple.
of Art and Design in Washington DC.
Questo grande designer svizzero, infat-
Nel 1970 ha disegnato le copertine
ti, aveva realizzato proprio il logo della
degli album per la CBS Records e la
NeXT di Jobs, oltre che quelli di IBM,
Atlantic Records, prima di trasferirsi
ABC, UPS, e di molte altre aziende.
nella direzione artistica delle riviste. Ha
“Il più grande designer grafico vivente”
lavorato a Time Inc. prima di formare la sua ditta di design, Koppel & Scher. Dal 1991, è stata direttrice all’ufficio di
così Steve Jobs ha definito Paul Rand
New York di Pentagram. Scher è stata
nel 1996, poco prima della sua morte.
introdotta nella Art Directors Club Hall
Storia / Who
stefan sagmeister Designer grafico e tipografo, nato nel 1962 a Bregenz, Austria, attualmente
Poster Bring in the Noise, Bring in the Funk per il Public Theatre.
vive a Bali, Indonesia. Sagmeister ha studiato graphic design presso l’Università di Arti Applicate di Vienna. Più tardi ha ricevuto una borsa di studio Fulbright per studiare al Pratt Institute di New York. Ha iniziato la sua carriera di design all’età di 15 anni al Aplphorn, una rivista austriaca della Gioventù, che prende il nome dello strumento musicale tradizionale alpino. Nel 1991, si trasferì a Hong Kong per il of Fame (1998), ha ricevuto il Chrysler
lavoro della Leo Burnett di Hong Kong
Design Award per l’innovazione in
Design Group. Nel 1993, tornò a New
Design (2000), e una Medaglia d’Oro
York per lavorare M. Tibor Kalman &
della American Institute of Graphic Arts
Design Firm Co. Il suo mandato fu di
(2001). Alcuni dei suoi lavori sono nella
breve durata, come Kalman ben presto
collezione permanente del Museum of
decise di ritirarsi dal business design e
Modern Art e il Cooper-Hewitt, National
di modificare rivista Colors di Benetton
Design Museum. Con i suoi disegni si è
Group a Roma. Stefan Sagmeister
guadagnata quattro Grammy nomina-
costituì la sede a New York Sagmeister
tion Award. Come artista è nota per le
Inc. nel 1993 e da allora ha progettato
sue grandi pitture in scala di mappe,
il marchio, la grafica e packaging per
coperte da fitti reticoli di lettere dipinti
clienti diversi come i Rolling Stones,
a mano. Oggi insegna alla School of
HBO, il Guggenheim Museum e Time
Visual Arts di New York.
Warner. Sagmeister Inc. ha impiegato designer tra cui Martin Woodtli e Hjalti Karlsson e Jan Wilker, che più tardi formò Karlssonwilker.
Stefan Sagmeister
109
110
Teoria e storia della TipoGrafica
Copertina realizzata da Segmeister per il disco Set twilight reeling di Lou Reed.
Praga, Colonia, e Seoul. Insegna alla
“Obsession make my life worst and my work better”. [ “L’ossessione rende la mia vita peggiore e migliora il mio lavoro.” ]
Chair presso la Cooper Union School
School of Visual Arts di New York ed è stato nominato come Frank Stanton
of Art, New York. Nel 2005 vince il Grammy award (categoria Best Boxed or Special Limited Edition Package) per la Copertina di una raccolta dei Talking Heads. Sagmeister passa un anno sabbatico circa ogni sette, dove non prende lavoro da parte dei clienti. Rifiuta il lavoro anche se è allettante; ha dato prova di questo declinando l’offerta a ideare un poster per la campagna presidenziale di Barack Obama. Sagmeister trascorre l’anno in sperimentazione Collaboratore artistico con i musicisti
con il lavoro personale e rinfrescando
David Byrne e Lou Reed.
se stesso come progettista. Sagmeister
Mostre personali sul lavoro Sagmeister
insieme ad altri creativi è considerato
Inc. sono stati montati a Zurigo, Vienna,
una star del graphic design.
New York, Berlino, Giappone, Osaka,
leonardo sonnoli È un designer italiano, tra i maggiori dell’età contemporanea a livello internazionale: dal 2003 ricopre la carica di presidente del gruppo italiano dell’AGI. Diplomatosi presso l’Istituto Superiore Industrie Artistiche di Urbino, ha iniziato la sua attività presso lo studio Tassinari/Vetta di Trieste. Per più di un decennio è stato direttore creativo
Storia / Who
noti sono incentrati sul rapporto grafico delle lettere alfabetiche, esibite visivamente nei modi più disparati e assunte a messaggio vero e proprio. I suoi
Poster realizzato per la ventesima edizione del Festival International de l’affiche et du graphisme de Chaumont.
manifesti sono presenti in numerose collezioni pubbliche internazionali come Louvre e Biblioteca Nazionale di Parigi,
Leonardo Sonnoli
Museo delle Arti Decorative di Zurigo, San Francisco Museum of Modern Art, Colorado State University.
albe steiner (Milano 1913-1974) Alla morte del padre, dopo essersi diplomato in ragioneria, decide di intraprendere lo studio del design e nello studio Dolcini associati di Pesa-
della grafica approfondendo la cono-
ro, gestendo l’immagine di aziende,
scenza del Costruttivismo sovietico (El
pubbliche e private, la comunicazione
Lisitzkij), del Bauhaus, e degli astrattisti
di eventi e quella di utilità pubblica
italiani (Soldati, Licini, Radice, Fontana,
(segnaletica). Nel 2002 ha fondato a
Melotti, Veronesi). Dopo un periodo di
Trieste CODEsign con Paolo Tassinari
politica e resistenza, con la Liberazione
e Pierpaolo Vetta: lo studio è tra i più
entra come grafico nella redazione de Il
attivi nel settore, avendo progettato,
Politecnico diretto da Elio Vittorini, dove
tra gli altri, la corporate identity dello
fa molto parlare di sé attraverso inno-
IUAV di Venezia, gli allestimenti per la
vative scelte grafiche (dal richiamo alle
Triennale di Milano e TAV (Treno Alta
avanguardie russe post-rivoluzionarie,
Velocità) di Roma. Sempre nel 2002 è
all’introduzione del fumetto). La sua
direttore artistico della cinquantesima
attività professionale lo porta, dal 1946
esposizione internazionale d’arte della
al 1948, in Messicocon la sua famiglia
Biennale di Venezia. I suoi lavori più
ed Hannes Meyer, ex direttore del Bau-
Albe Steiner
111
112
Teoria e storia della TipoGrafica
Nel 1963 disegna il primo logo della
Albe Steiner, schizzi per il manifesto della XIV Triennale di Milano, 1968.
Coop. Collabora con enti e istituzioni culturali come la Rai, il Piccolo Teatro, la Triennale di Milano, il Teatro popolare
Albe steiner marchio del compasso d’oro per il disegno industriale, ora premio ADI per il design, 1954.
italiano, Italia ‘61, la Biennale di Venezia. È stato socio fondatore dell’Associazione per il Disegno Industriale e membro dell’Alliance Graphique Internationale e dell’International Center haus, dove collabora alla campagna
of Typographic Arts.
nazionale di alfabetizzazione ed al Taller
Muore improvvisamente in Sicilia il 17
de grafica popular. Torna in Italia nel
Agosto 1974.
1948, a Milano continua la sua attività di grafico lavorando per numerose riviste (Domus, Metron, Edilizia moderna), per alcune delle più importanti case editrici italiane (Feltrinelli, Einaudi, Zanichelli), per molti dei giornali italiani di sinistra (l’Unità, Il Contemporaneo, Vie Nuove, Rinascita, Movimento operaio, Rivista storica del socialismo, Studi storici, Tempi moderni, Problemi del socialismo, L’Erba voglio, Mondo Operaio, Italia contemporanea), e per alcune aziende (Pirelli, Olivetti). Dal 1950 al 1954 è art director della Rinascente e, sempre negli anni Cinquanta, è docente dell’Umanitaria. Successivamente tiene corsi all’Università di Venezia, all’ISIA di Urbino e negli istituti d’arte di Parma, Roma e Firenze.
Storia / Who
V
a New York (Unimark International) e ha lavorato per importanti industrie statunitensi (ad esempio l’American Airlines) ed europee (ad esempio Benetton e
massimo vignelli
Ducati), collaborando inoltre con Bob
Nasce a Milano nel 1931, con la colla-
Noorda per la realizzazione della segna-
borazione della moglie Lella, attraverso
letica di alcune metropolitane (Milano e
la Vignelli Associates, si è occupato
New York). Nel 1989 ha curato l’imma-
di graphic design, ha curato l’imma-
gine grafica del TG2 della Rai.
gine grafica di importanti industrie, ha disegnato packaging di prodotti, ha progettato svariati oggetti, interni e segnaletiche ambientali. A partire dagli anni sessanta è stato inoltre uno dei principali artefici del rinnovamento della grafica italiana. Lo stile di Vignelli è per certi versi riconducibile alla tradizione modernista e si focalizza sulla semplicità e l’impiego di forme geometriche di base. Vignelli ha studiato architettura al Politecnico di Milano e all’Università di Venezia. Nel 1965 ha aperto il suo studio
Massimo Vignelli Catologo della collezione di arredo Knoll. Pianta della metropolitana di New York.
113
HOW
produzione industriale
Le tecniche di stampa sono parte es-
senziale dell’arte tipografica. È proprio grazie al loro continuo sviluppo che la comunicazione scritta può, ad oggi, essere diffusa su ampia scala. Dal compositore a caratteri mobili e relativa impressione a torchio, alla moderna stampa offset sono passati più di sei secoli; in questo capitolo vengono brevemente analizzate le principali invenzioni che hanno apportato innovazioni significative in ambito tipografico. Negli ultimi anni, grazie ai numerosi progressi tecnologici, si è posta maggiore attenzione sulla riduzione dei consumi delle materie prime, compito che spetta anche ai type designer in fase progettuale (si pensi ad esempio al recente carattere Ecofont).
Storia / How
Risulta fondamentale, nello sviluppo storico della tecnologia e della diffusione dei caratteri, il ruolo rivestito dalle fonderie, un tempo luoghi fisici di produzione del carattere in metallo e aziende proprietarie dei diritti degli stessi. Oggi tale ruolo si articola esclusivamente nell’ambito di commercializzazione delle font. Le fonderie
L’Ecofont è una free font sviluppata dallo studio olandese Spranq, basata sul Vera Sans, la cui resa stampata fa risparmiare fino al 20% di inchiostro.
cosidette digitali sono infatti approdate nel mercato web con siti dedicati per la vendita delle proprie librerie, sempre piĂš numerose, di caratteri antichi ridisegnati o progettati ex novo. Fotografia di R. Pretari presso Archivio Tipografico, Torino.
115
La stampa tecniche di composizione e stampa
Carattere mobile: A / occhio B / fianco C / spalla D / fusto E / scanalatura F / piede G / tacca
stampa a caratteri mobili
A
La stampa a caratteri mobili è una
B
tecnica di stampa inventata dal tedesco C
Johann Gutenberg nel 1456. Questo per quanto riguarda l’Europa; in Asia, infatti, esisteva fin dal 1234, grazie alla tecnica dei coreani della dinastia D
Goryeo. Il procedimento di stampa di Gutenberg consisteva nell’allineare i singoli caratteri in modo da formare una
G
pagina, che veniva cosparsa di inchiostro e pressata su un foglio di carta o di E
pergamena. L’innovazione stava nella possibilità di riutilizzare i caratteri. Fino ad allora le matrici di stampa venivano infatti ricavate da un unico pezzo di leg-
F
no, che poteva essere impiegato solo per stampare sempre la stessa pagina, finché non si rompeva la matrice.
A / Composizione manuale B / Pressatura al torchio
A
B
Storia / How
stereotipia
litografia
Nel 1795 Firmin Didot si trovò ad
Tecnica di produzione meccanica
affrontare la produzione di un libro
delle immagini inventata nel 1796 dal
piuttosto complicato per l’epoca: una
tedesco Alois Senefelder.
Tavola dei logaritmi di Callet.
Un particolare tipo di pietra, opportu-
I numeri incolonnati e allineati ponevano
namente levigata e quindi disegnata
problemi per una stampa a caratteri
con una matita grassa, ha la peculiarità
mobili, ma il problema fu risolto grazie
di trattenere nelle parti non disegnate
alla nuova invenzione della stereotipia.
(dette contrografismi) un sottile velo
La pagina composta, veniva impressa
d’acqua, che il segno grasso (detto
su un materiale plastico, ottenendo un
grafismo) invece respinge. Passando
negativo sul quale veniva colata la lega
l’inchiostro sulla pietra così trattata,
di piombo che produceva una lastra
esso è respinto dalle parti inumidite e
rigida che, stampando, permetteva di
trattenuto dalle parti grasse. Al tor-
ricavare i numeri e lettere allineati in
chio, perciò, il foglio di carta riceve
maniera perfetta.
solo l’inchiostro che si deposita sulle parti disegnate e non sulle altre. La particolarità di questa tecnica è che sulla matrice non c’è incisione, infatti la
Lastra in piombo ricavata dal processo stereotipico.
litografia è una tecnica con matrice in piano e, a partire da questo principio, è stata in seguito sviluppata la moderna stampa offset. A / Rullo di pressione B / Matrice piana
B
A
117
118
Teoria e storia della TipoGrafica
linotype La Linotype fu la prima macchina per la composizione tipografica meccanica,
Litografia di una Linotype, 1881.
inventata negli Stati Uniti (1881) dal tecnico tedesco Ottmar Mergenthaler. La macchina fu installata per la prima volta nel 1886 al New York Tribune. La Linotype è costituita da una tastiera letterale (simile a quelle delle macchine da scrivere) su cui il linotipista compone le parole comandando per ogni singolo tasto una leva che libera la corrispondente matrice situata nel magazzino. Le matrici vanno a disporsi nel compositoio fino al completamento della riga, quindi con un primo elevatore passano alla forma dove, da un crogiolo, è immesso il metallo fuso che fonde tutta l’intera riga; un secondo elevatore affida poi le matrici al meccanismo della distribuzione dove un sistema di prismi e di tre viti elicoidali s’incarica di riporre le matrici nei rispettivi canali del magazzino.
A / Composizione linotipica B / Fusione della riga di matrice
A
B
Storia / How
monotype La Monotype, inventata dall’americano
Consulente della Monotype inglese,
Tolbert Lanston nel 1887, fu utiliz-
infatti, dal 1922 fu Stanley Morison,
zata per la composizione meccanica
cui dobbiamo il celebre Times New
dei testi e la successiva fusione dei
Roman, disegnato da Victor Lardent
caratteri. Molti sono i vantaggi legati a
nel 1931 per il restyling del quotidiano
questa nuova, straordinaria invenzione:
inglese “Times”.
Compositore Monotype, fotografia di hithro, da flickr.com.
oltre ad avere la possibilità di fondere tutto il piombo per un’edizione (pensate alla Treccani), il carattere veniva fuso già giustificato. Pertanto, si accelerava la fase preparatoria delle forme tipografiche, con l’indiscutibile pregio di avere caratteri nuovi di fusione. La Monotype si rivelò versatile inoltre anche per la composizione di testi legati alla letteratura scientifica (manuali di ingegneria, chimica, matematica, etc). La società Monotype Corporation inglese ebbe un ruolo di primo piano nel disegno e nella realizzazione di matrici per la fusione dei caratteri, in parte accurate ricostruzioni di caratteri storici e in parte nuovi.
A / Composizione B / Creazione della scheda perforata C / Fusione della matrice della pagina
A
B
C
119
120
Teoria e storia della TipoGrafica
piano cilindrica La prima pressa piano-cilindrica a vapore è realizzata nel 1814 da Friedrich Koenig e utilizzata nella stamperia del “Times” di Londra; questa tecnica ha permesso di aumentare la capacità di stampa da 300 a 1100 copie all’ora. Tramite questa tecnica di stampa, la matrice piana veniva fatta scorrere con movimento lineare su una rotaia e,
Macchina da stampa pianocilindrica con movimento ipocicloidale e macinazione cilindrica a quattro rulli.
dopo aver ricevuto l’inchiostro da un rullo, rilasciava i grafismi sul supporto cartaceo che veniva veicolato da un rullo cilindrico di pressione.
rotocalco La stampa rotocalco è una stampa diretta incavografica e rotativa. La forma di stampa, un cilindro di rame, può essere incisa consentendo la riproduzione D
di varie tonalità, variando la superficie delle cellette o la loro profondità. La forma inchiostrata cede direttamente l’inchiostro al supporto da stampare, le aree incise vengono inchiostrate in
C
un calamaio e l’eccesso di inchiostro B
viene rimosso da una lama detta racla. Dopo questa fase il rullo inciso scarica
A / vasca di inchiostratura B / matrice C / racla D / rullo di pressione
l’inchiostro direttamente sul supporto da stampare. A
Storia / How
offset La stampa offset si basa sulla pres-
A / Rulli inchiostratori B / Matrice C / Rullo di caucciù D / Rullo di pressione
A
sione di un certo numero di cilindri di gomma sulla carta, uno per ogni
B
colore di stampa; il rullo sul quale viene stampato il primo colore dell’immagine
C
viene poi riavvolto e il colore successivo impresso nella posizione corretta; la localizzazione avviene attraverso delle immagini dette crocini di registro e dei sensori ottici; viene utilizzata la repulsione tra acqua e sostanze grasse, tra cui ci sono anche gli inchiostri per trasferire l’immagine dal clichè al cilindro di gomma, dal quale poi viene trasferito sulla carta. Fu messa a punto intorno al 1900, ad opera dell’operaio russo Yva Rubel, il quale stampando su macchina piana dei lavori di particolare finezza, non era soddisfatto del risultato ottenuto. La mancata immissione del foglio gli diede la possibilità di osservare sul medesimo, in un secondo tempo, la perfetta controstampa avvenuta nel retro per opera del cilindro di pressione rivestito di un tessuto gommato: era il processo di stampa indiretta.
D Vasca di inchiostratura in una macchina offset a 4 colori. Fotografia di andrewgabrielrose, da flickr.com.
121
Fonderie il piombo e il digitale
Adobe Type
Berthold
A
B
adobe type
bauer
nazione:
nazione:
USA
Germania
Sezione tipografica dell’Adobe, innovò
Questa fonderia di caratteri fu fondata
la tecnologia e il design delle font, svi-
a Francoforte nel 1837 da Johann Chri-
luppando il sistema PostScript
stian Bauer. Quando alla fine del dician-
Type 1, Type 3 e l’Open Type assieme
novesimo secolo la società rischiò la
a Microsoft. Da questa fonderia digitale
bancarotta, venne acquistata da Georg
furono prodotte alcune famose font
Hartmann che salvò la compagnia
quali Minion, Myriad e Trajan.
automatizzando i sistemi di lavorazione. La società riuscì ad espandersi apren-
american type founders
do un ufficio anche a New York, finchè
nazione:
nel 1972 il quartier generale si spostò
USA
ATF fu fondata nel 1892 dall’unione di
a Barcellona, acquistata dalla Fundi-
23 fonderie di caratteri già esistenti, e
ción Tipográfica Neufville, che diventò
nominata, fino al 1940 circa, la fonderia
proprietaria di alcuni famosi caratteri
di caratteri in metallo d’America. Svi-
come il Futura.
luppò il sistema di fotocomposizione a basso costo, permettendo così la
berthold
stampa anche a basse tirature. Tra
nazione:
i collaboratori della ATF vi fu Morris
La fonderia fondata da Hermann Ber-
Fuller Benton, uno dei type designer più
thold nel 1858 a Berlino fu una delle più
prolifici di tutti i tempi, che disegnò per
grosse e di successo al mondo, fino al
la fonderia alcuni famosi caratteri quali
suo fallimento nel 1993. Famosa per la
Franklin Gothic, Broadway e la maggior
famiglia di caratteri Akzidenz-Grotesk
parte della famiglia Century.
ebbe tra i collaboratori per molto tempo
Germania
Günter Gerhard Lange, il quale ridisegnò per la fonderia alcuni famosi revival
Storia / How
sioni digitalizzate dei caratteri Berthold
E
sul proprio sito.
emigre
come Garamond, Caslon, Baskerville, e Bodoni. Dal 2008 la Linotype, acquistandone i diritti, iniziò a vendere le ver-
D
nazione:
USA
Anche conosciuta come Emigre Graphics, venne fondata nel 1984 in California come fonderia indipendente da Rudy van der Lans e Zuzana Licko. Tra
de berny and peignot
il 1984 e il 2005 pubblicò anche una
nazione:
rivista con l’omonimo nome. Questa
Francia
Fondata nel 1925 dall’unione di altre
fonderia sviluppò alcune famose font
due fonderie, la Peignot e la Laurent &
come Filosofia, Mrs Eaves, Base e la
Deberny, diventò di proprietà svizzera,
prima famiglia di pixelfont Lo Res.
acquistata dalla Haas nel 1972, che
Famosi caratteri disegnati per questa
F
fonderia sono il Baskerville (ritracciato
fann street foundry
sulla base di punzoni originali) e l’Uni-
nazione:
vers di Adrian Frutiger.
Fondata nel 1974 da Robert Thorne, fu
a sua volta divenne della Stempel nel 1985, poi della Linotype nel 1989 e infine parte della Monotype Corporation.
Inghilterra
una fonderia specializzata in caratteri per titoli e di impatto. Nel 1820 venne acquistata da William Thorowgood, da Robert Besley nel 1849, e divenne della Reed & Fox nel 1866, per poi chiudere nel 1906. Produsse il famoso carattere Clarendon.
Emigre
123
124
Teoria e storia della TipoGrafica
Marcel Olive nel 1836 resa celebre
H
principalmente per i lavori di Roger
haas
Excoffon, il quale disegnò per la Olive il
nazione:
Mistral. La società fu successivamente
Di antica origine, fondata nel 1580,
ceduta alla Haas nel 1979 e acquisita
tramandata familiarmente fino a
dalla Linotype Company che incorpo-
William Haas, questa fonderia fu un
rò nella propria libreria tutti i caratteri
nodo cruciale della tipografia svizzera,
prodotti dalla fonderia.
introducendo lo swiss style nel mondo
fonderie olive nazione:
Francia
Piccola fonderia francese fondata da
FontFabrik
FontFont
Svizzera
sotto forma di Helvetica. La fonderia nel
fontfabrik
1978 inglobò la francese Fonderie Olive
nazione:
e passò poi nelle mani della Linotype
Germania
Fonderia digitale fondata dal noto type
nel 1989.
designer Luc(as) de Groot, famosa per House Industries
essere la più grande famiglia di font
house industries
realizzata: Thesis.
nazione:
USA
Fondata nel 1993, è una fonderia
fontfont
digitale e uno studio di grafica fondato
nazione:
da Andy Cruz e Rich Roat. La società
Germania
Fonderia digitale prodotta da Font
ha acquisito una notevole fama grazie
Shop International, fondata nel 1990 da
al design di alcune font per programmi
Erik Spiekermann, Joan Spiekermann
televisivi, film e prodotti commerciali,
e Neville Brody, ad oggi comprende più
oltre che per il carattere Neutraface.
di 4000 font tra cui Blur, Clifford, Meta, Quadraat, Scala e Signa, realizzati da più di 130 designers anche di fama mondiale come Neville Brody, Erik Spiekermann, David Berlow, Max Kisman, Erik van Blokland e van Rossum.
Storia / How
L
sponsabile di molte delle font presenti nel sistema Windows. Inizialmente sviluppava caratteri True Type su licenza della Apple, ma lavorando con Mono-
letterror
type creò successivamente il sistema di
nazione:
font Open Type. Sempre grazie al lega-
Paesi Bassi
Fondata nel 1989 da Just van Rossum
me con Monotype produsse alcuni dei
e Erik van Blokland, fu la prima fonderia
più famosi caratteri digitali come Arial,
digitale, resa famosa per la celebre
Times New Roman oltre alla collabora-
random-font Beowolf.
zione con Matthew Carter per Verdana e Georgia e con Vincent Connare per
linotype corporation
Comic Sans e Trebuchet. Nel 1989 la
nazione:
società annunciò una nuova tecnologia,
USA
Questa fonderia, una delle più famose
Clear Type, sviluppata appositamente
al mondo, ha alle spalle più di 120 anni
per monitor LCD e E-Book.
di storia, avendo inglobato nel tempo rinomate fonderie come Haas, Stempel e
monotype imaging
Deberny & Peignot. Fondata da Ottmar
nazione:
Mergenthaler, inventore della tecnica
La Lanston Monotype Machine Com-
di stampa linotype, ad oggi vanta la
pany fu fondata da Tolbert Lanston nel
proprietà di alcuni grandi caratteri come
1887, sviluppando il sistema di stampa
OCR, Lucida, Frutiger, Palatino, Din e
monotype. Con il passare del tempo
Avenir.
la società sviluppò collaborazioni con
M
Microsoft e si trasferì in Inghilterra
microsoft typography
figurano i famosi Courier, Gill sans e
nazione:
serif, Letter Gothic, Rockwell e Times.
USA
La sezione interna di Microsoft è re-
Letterror
USA
dove creò tre sotto sezioni: una per la fusione dei caratteri, una per il disegno degli stessi, ed una per lo sviluppo della fotocomposizione. Tra i caratteri creati
Linotype
Microsoft
Monotype Imaging
125
126
Teoria e storia della TipoGrafica
International Typeface Corporation
I
S
international typeface corporation
stempel
nazione:
Nel 1895 David Stempel fondò la fa-
USA
nazione:
Germania
Fondata nel 1970 da Aaron Burns,
mosa fonderia che produceva le matrici
Herb Lubalin, e Edward Rondthaler
per la Linotype, che con il passare
la ITC diventò famosa per molti dei
del tempo ottenne sempre più quote
suoi “revival” di storici caratteri, come
della società. Dopo la Seconda Guerra
il Bookman e il Garamond, ritracciati
Mondiale Walter Cunz diventò direttore
fedelmente sulla base di antichi
della fonderia, coinvolgento brillanti
punzoni. Nel 1986 la compagnia fu
type designer del calibro di Hermann
acquisita dalla Esselte Letraset e nel
Zapf. L’ultima matrice sviluppata per la
2000 dalla Agfa Monotype Corporation,
Linotype fu nel 1983: due anni dopo la
successivamente incorporata dalla
Stempel fu completamente assorbita
Monotype Imaging, la quale annunciò
diventandone il suo dipartimento per
l’acquisto dell’intero catalogo, più di
le font. Alcuni famosi caratteri svilup-
1600 caratteri, più il sito e i software
pati dalla fonderia furono il Garamond,
della ITC. Alcuni tra i famosi caratteri
l’Optima e il Sabon.
sviluppati per la fonderia sono stati l’Officina e l’Avant Garde.
Storia / How
Fotografia di Tristan Savatier da flickr.com
127
FOCUS TORINO Torino è da sempre riconosciuta come una delle grandi realtà tipografiche
italiane. Nel capolugo piemontese si è infatti affermata la società Nebiolo
come principale industria italiana del settore grafico, con i dipartimenti di
Fonderia caratteri e Fabbrica macchine; è stata istituita la Regia Scuola Tipografica (poi Vigliardi-Paravia), prima scuola tipografica in Italia per la formazione professionale; sono state sviluppate
alcune tra le più prestigiose riviste di
settore a carattere nazionale: Archivio Tipografico e Graphicus.
Negli ultimi anni Torino ha gradualmente perso il suo primato italiano in ambito tipografico di fronte a realtà che sono state capaci di tramandare e continuare a diffondere l’arte tipografica quali Urbino e Milano.
Storia / Focus Torino
Fotografia di R. Pretari presso Archivio Tipografico, Torino.
129
TipoGrafica torinese
Logo di Progresso Grafico, Aldo Novarese, 1946.
La citazione di Progresso Grafico proviene dal primo stampato propagandistico dell’associazione.
scuola grafica salesiana
e di perfetta uguaglianza”. L’As-
Nel 1961, nel quartiere Valdocco,
gioso organo di stampa, la rivista
venne inaugurata la Scuola Grafica
Graphicus, il più antico magazine
Salesiana, iniziativa voluta da Don
grafico che ancora si pubblichi in
Bosco prima della sua morte. Agli inizi
Italia e che nei correnti dieci numeri
del ‘900 la tipografia salesiana contava
annuali affronta gli argomenti più
12 macchine in bianca con movimento
attuali dello sviluppo tecnologico di
ipocicloidale Koenig & Bauer, l’assor-
settore e aggiorna su mostre, con-
timento più numeroso in Italia dopo il
gressi e sulle novità editoriali. Tra i
Consorzio delle Banche di Roma.
soci onorari di Progresso Grafico si
L’impianto, che comprendeva sia una
annoverano Armando Testa (grafico
legatoria che una tipografia, è tutt’oggi
pubblicitario), Enrico Tallone (tipo-
in funzione, aggiornato con le moderne
grafo), Tancredi Vigliardi-Paravia
macchine da stampa, e ricopre sia la
(editore) e Aldo Novarese
figura d’azienda che quella di impianto
(type designer).
sociazione dispone di un presti-
per la didattica.
graphicus progresso grafico
Graphicus è dal 1911 la rivista
Riconosciuta come la prima associazio-
italiana che informa ed aggiorna
ne culturale in ambito grafico in Italia,
su ogni aspetto della catena di
è stata fondata l’11 settembre 1946
produzione di uno stampato o di
per promuovere la ripresa artigiana
una confezione, dalla progettazione
industriale ed artistica del mondo
alla realizzazione. Essa è la vetrina
tipografico torinese. Tale associazio-
delle nuove tecnologie, che per
ne permise di “unire in una categoria
essere impiegate con profitto de-
unica dirigenti, artigiani, operai, tecnici,
vono essere conosciute, valutate,
impiegati, studenti della Scuola di Arti
sperimentate; oltre ad essere la
Grafiche, per dare loro la possibilità
vetrina dei nuovi orizzonti che si
di meglio intendersi e apprezzarsi su
aprono all’industria coinvolgendo
un piano di reciproca collaborazione
anche la formazione professionale
Storia / Focus Torino
e la nuova organizzazione del lavoro
parsa di Alberto Tallone nel marzo del
richiesta dalla produzione multimediale
1968. I suoi successori proseguiranno
computerizzata. Graphicus nei suoi
l’opera paterna, arricchendo il catalogo
servizi, nelle sue inchieste e con le
della casa editrice.
informazioni del notiziario costituisce lo specchio fedele di un’industria in conti-
tipografia marchisio
nua evoluzione artistica, tecnologica
Fondata da Giuseppe Marchisio intorno
e tecnica.
agli anni Venti, è riconosciuta come una
Logo di Archivio Tipografico, Torino.
delle più rinomate tipografie di Torino.
tallone editore
Con clienti provenienti da tutto il mondo
L’attività della casa editrice e stamperia
(New York, Parigi) tra cui importanti
Tallone, fondata da Alberto Tallone e
famiglie quali Benetton ed Agnelli, vanta
attiva tuttora grazie ai suoi continuatori,
un ricco catalogo di stampe di altissi-
è uno dei punti di forza nella storia della
ma qualità. Particolarità interessante di
tipografia e dell’editoria e rappresenta
questa tipografia è che, dopo il fonda-
un patrimonio della cultura. Il percorso
tore, tutte le successive figure di rilievo
del suo fondatore è segnato da tappe
all’interno dell’azienda furono donne.
memorabili: l’apprendistato nella stam-
La tipografia chiuse sul finire degli anni
peria di Darantière nei pressi di Parigi, a
Novanta con Vincenzina e Graziel-
partire dal 1931; le prime pubblicazioni
la Marchisio che, non avendo eredi
e le prime mostre in Francia e in Italia;
naturali, passarono l’intero materiale
l’attività tipografica a Parigi, dal 1946,
della tipografia all’Archivio Tipografico,
una volta rilevata la stamperia del suo
gestito da Emanuele Mensa.
maestro; il disegno del carattere che porta il suo nome (inciso da Charles Malin), nel 1949; il trasferimento della stamperia da Parigi ad Alpignano, nel 1958, e la pubblicazione della prima opera datata: Candide ou l’optimisme, di Voltaire. Poi la lunga serie di opere, mostre e riconoscimenti, fino alla scom-
Fotografia di R. Pretari presso Archivio Tipografico, Torino.
131
Lo studio Nebiolo ed i suoi artisti fonderia nebiolo
giulio da milano
Nel 1878 Giovanni Nebiolo acquistò
È stato uno dei più interessanti e
una piccola fonderia di caratteri. Con
vivaci artisti della Torino tra gli anni
il passare del tempo la società diversi-
Trenta e Cinquanta. Nel 1933 viene
fica e incrementa la sua produzione
chiamato dalla Nebiolo ad avviare
divenendo, in breve tempo, la più
lo Studio artistico. Imposta nuovi
importante fonderia di caratteri del
alfabeti secondo concetti assai in-
Paese. Nel 1933 la Società, con
novativi per l’epoca come il Neon,
la consulenza di Raffaello Bertieri,
il Veltro e il Razionale. Negli stessi
istituisce uno Studio artistico interno
anni assume la direzione di Graphi-
dedicato esclusivamente alla proget-
cus, che rilancia a livello internazio-
tazione di caratteri. Durante la direzione
nale. Nel 1936 cede la direzione
di Butti dello Studio artistico,arrivò nel
dello Studio Artistico all’amico e
1938 Aldo Novarese, che ben presto
collega Butti, pur continuando ad
diventò icona fondamentale della so-
essere presente nel tessuto delle
cietà alla quale rimase legato per oltre
strutture e della formazione grafica
quarant’anni, essendo uno dei type
torinese.
designer più prolifici in italia e forse al mondo. Diventato direttore nel 1952,
alessandro butti
ricoprì quel ruolo fino al 1978, anno
Nato a Torino nel 1893, fu collabo-
della definitiva chiusura della Fonderia,
ratore di Raffaello Bertieri e type
ormai incapace di adeguarsi alla
designer della tipografia Nebiolo.
rivoluzione della fotocomposizione e
Ebbe successivamente la respon-
all’imminente diffusione delle tecnologie
sabilità dello studio artistico (1936
informatiche applicate alla realizzazione
- 1952), in cui emerse la sua arte
dei tipi. Molti furono i caratteri che
di progettista di caratteri: Simplici-
disegnò Novarese, tra cui il famoso
tas, Microgramma, Normandia ed
ridisegno del Microgramma di Butti,
Augustea portano la sua firma. Fu
l’Eurostile. Tra i tanti collaboratori di
anche insegnante presso la Regia
spicco che la fonderia ebbe figurano
Scuola Tipografica Vigliardi-Paravia
DeMacchi, Munari, Iliprandi e Brunazzi.
di Torino.
Storia / Focus Torino
aldo novarese
Stop (1971), il Dattilo (1974), il Nova-
Nacque a Pontestura Monferrato nel
rese (1978), Floreal, Mixage (1980), Ex-
1920 e morì a Torino nel 1995. Fu
pert (1981) Symbol (1982)sono firmati
grafico e disegnatore di caratteri, il
da Novarese insieme a Butti.
più prolifico disegnatore di cartteri del mondo, con oltre 200 serie prodotte..
piero de macchi
Nel 1936 entrò nella Fonderia Nebiolo
Allievo di Aldo Novarese, De Macchi
di Torino, dove rimase sino al 1972,
inizia la sua attività di type designer nel
imponendosi come autore di caratteri:
1956 presso lo Studio artistico Nebiolo.
in questo ambito raggiunse risultati
Nel 1971 avvia lo Studio De Macchi
altissimi, collocandosi accanto ai più
che fino al 2003 svolgerà collaborazioni
importanti creatori di alfabeti del XX
di progettazione grafica con molti e
secolo, quali il francese Roger Excof-
diversificati committenti tra cui si an-
fon, l’inglese Gill, lo svizzero Adrian
noverano Fiat, Iveco, Olivetti, Ferrero,
Frutiger, il tedesco Herman Zapf.
Seat e Costa Crociere. Ha disegnato
Tra i suoi più celebri caratteri (circa un
numerosi caratteri tra cui il Nomina,
centinaio), figurano l’Egizio (1953),il
font ufficiale per gli elenchi telefonici
Juliet (1954) il Ritmo (1955), il Garaldus
italiani. Nel 2003 ha disegnato la font
(1956), lo Slogan (1957), il Recta
ufficiale della rivista Graphicus e, nel
(1958), l’Estro (1961) l’Eurostile (1962),
2008, ha progettato il WDC carattere
il Magister (1962) e il Metropol (1967);
per la corporate identity di Torino World
il Delta (1968)il Normandia (1946) e
Design Capital.
Aldo Novarese
l’Augustea (1951) il Fenice (1970) lo Fotografia di R. Pretari presso Archivio Tipografico, Torino.
133
Piemontype caratteri della storia torinese
In questa pagina si possono osservare alcuni tra i pi첫 rinomati caratteri disegnati in Piemonte, in gran parte a Torino, presso lo Studio artistico Nebiolo.
Storia / Focus Torino
135
a TypoGraphic design event
Progettazione e organizzazione dell’evento
138
Progettazione e organizzazione dell’evento
why Il progetto Thype! nasce e si sviluppa nella città di Torino, consapevole dell’importanza che il capoluogo piemontese ha ricoperto nel panorama tipografico nazionale ed internazionale. Su tale presupposto si articola la necessità di riportare in auge una disciplina oggi spesso sottovalutata, nonostante sia parte fondamentale di una comunicazione basata sul testo.
139
what Thype! è un evento tipografico di tre giorni a scopo informativo e formativo creato da studenti per studenti. Attraverso workshop tenuti da professionisti nel mondo del graphic design si vogliono valorizzare e trasmettere le caratteristiche e le potenzialità di tale disciplina nella città di Torino.
140
Progettazione e organizzazione dell’evento
Target
Target I.D. interessi, passioni e stili di vita
istituto d’arte applicata e design
IED
IAAD
TED
Ps
Ai
I
Rappresentazione del target di riferimento
Il target si riferisce ai giovani dai 18 ai
freelancer o dipendenti in studi grafici,
30 anni che si occupano di design, gra-
che continuano a specializzarsi e che
fica, architettura, fotografia che neces-
desiderano approfondire l’argomento
sitano di utilizzare una corretta tipogra-
esercitandosi e confrontandosi con fi-
fia nei propri elaborati per valorizzare la
gure rilevanti della scena internazionale,
presentazione dei propri lavori. L’evento
ampliare il proprio background storico
si rivolge soprattutto agli studenti fre-
e sperimentale, ascoltando esperienze
quentanti corsi di grafica e comunica-
di designer che hanno incentrato la loro
zione (Graphic and Virtual Design, IED,
attività sulla sperimentazione nell’ambi-
IAAD, DAMS...) e ai professionisti come
to della TipoGrafica.
Target
Entrando nello specifico, il target di riferimento sfrutta i piÚ moderni metodi di comunicazione, che vanno dai social network a Twitter; ha spesso profili Flickr, Vimeo e Youtube con i quali condivide i suoi lavori e le sue playlists. Utilizza il pacchetto Adobe per lavoro o per passione e possiede, nella maggioranza dei casi, un computer portatile. Segue su giornali e riviste di settore le novità dell’ambiente culturale cittadino, ricevendo newsletter e feed RSS. Si interessa di arte, grafica e comunicazione, seguendo workshop, partecipando a concorsi o visitando mostre tematiche, partecipa a conferenze, vernissage ed inaugurazioni, frequentando pub e locali di tendenza.
Fotografia da aiap.it
143
144
Progettazione e organizzazione dell’evento
interessi
Target
lifestyle
145
146
Progettazione e organizzazione dell’evento
Concept
THYPE! Il neologismo “thype” esprime il de-
siderio di dar voce autonoma ad una tipografia data per scontata all’interno della quotidianità. Thype! è un urlo che attira l’attenzione, un’espressione di forza, un’affermazione di esistenza. Con questo termine la tipografia si automanifesta ed autopubblicizza. Tale necessità si trasmette grazie ad un segno tanto comune ed immediato quanto simbolico ed espressivo: un punto che esclama l’intero concetto dando volume alla voce della tipografia. Fotografia da wikipedia.com
Concept / Thype!
hype
Metodologia
pubblicitaria caratterizzata da claim stravaganti ed esagerati mirati a catturare l’attenzione dell’osservatore. Termine che ha caratterizzato l’esplosione della promozione commerciale e
pubblicizzazione
del
prodotto industriale dal secondo Dopoguerra. Rappresenta
l’impe-
gno, la forma e la forza affinchè venga messa in moto e realizzata una proposta, che sia questa di ambito commerciale o culturale.
In questo progetto, la parola “hype” risulta determinante per soddisfare la mission. Nella società di oggi la tipografia è veicolo del messaggio, in Thype! è soggetto.
149
INVISIBLE NEED L’invisibilità della tipografia descrive
forme che riportano concetti, senza che queste vengano messe realmente a
fuoco. Il lavoro che sta dietro la morfo-
logia di una lettera e la sua consecutiva impaginazione in un contesto, delinea l’apparenza del linguaggio, scompa-
rendo dietro il significato che veicola.
Dietro le quinte delle parole che vengono assorbite giornalmente dall’occhio
umano, si sviluppa e articola una disciplina comunicativa densa di partico-
lari impercettibili, perchè racchiusi nel risultato finale dell’atto comunicativo stesso, ingranaggi di un sistema
contenitore, la cui estetica si traduce in funzionalità. Ogni meccanismo inglobato nella macchina comunicativa, contribuisce alla diffusione di un messaggio. La necessità della disciplina tipografica risiede nelle sue caratteristiche intrinseche: la standardizzazione e l’industrialità della riproduzione di un concetto o di un’informazione. La dipendenza dai caratteri tipografici si riflette nella quotidianità di un mondo basato sull’informazione e la trasmissione di sapere.
Concept / Invisible need
invisible
need
Proprietà tipica di ciò che, nonostante
Bisogno, esigenza fondamentale.
la sua presenza, non viene visto. La
Chiarezza, riproducibilità e velocità di
morfologia della lettera, i volumi, la
diffusione sono le necessità che hanno
gestione degli spazi e gli equilibri interni
generato la tipografia. In un mondo
alla pagina, non vengono percepiti co-
basato sull’informazione tale disciplina
scientemente dal lettore che si concen-
è fondamentale per la diffusione di
tra sul contenuto del testo. Allo stesso
notizie e cultura. La standardizzazione
modo il progetto e la ricerca che stanno
industriale ed il web, consentono una
alla base del prodotto tipografico sono
produzione di natura seriale in grado di
esclusi dall’immaginario diffuso, pur
raggiungere un vasto bacino d’utenza.
essendo di fondamentale importanza.
“The most beautiful thing we can experience is the mysterious”
A. Einstein, fisico
[ “La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero” ]
151
152
Progettazione e organizzazione dell’evento
Struttura
154
Progettazione e organizzazione dell’evento
esposizione
workshop
conferenza
Sarà allestito uno spazio
Quattro classi da 20
I docenti terranno con-
espositivo consultabile
persone ciascuna saranno
ferenze interdisciplinari
durante i giorni dell’evento
tenute da vari professionisti
relative ai 4 focus pro-
con stampe d’autore, ma-
articolate secondo i focus
ponendo la loro espe-
nifesti sulla storia e la teoria
tematici.
rienza per uno scambio
dell’arte TipoGrafica e una
culturale.
photogallery.
T
T
LTE TLP P M
for the target
T
type design Progettazione e disegno di caratteri.
M
magazine design Sviluppo di layout per un magazine.
Struttura
confronto
condivisione
catalogo
I progetti realizzati durante
I partecipanti potranno
Dai progetti sviluppati
i workshop verranno affissi
condividere opinioni ed
durante l’evento si produr-
per un momento di dibatti-
esperienze sui temi della
rĂ un catalogo a tiratura
to collettivo.
tipografica in momenti di
limitata in vendita sul sito
aggregazione.
internet.
M
M
P
T
L M
from the target
L
logo design Progettazione e sviluppo di logotipi.
T
with the target
P
poster design Sviluppo di poster utilizzando la tipografica.
155
156
Progettazione e organizzazione dell’evento
Visual
IMMAGINE COORDINATA
La corporate identity di Thype! è stata sviluppata partendo dal logo del pro-
getto e definendo la palette cromatica. Successivamente sono stati sviluppati diversi supporti stampati, dalla carta da lettera alle copertine per CD. In seguito sono stati creati dei supporti appositi
per la segnaletica interna all’evento (le cui frecce sono state ricavate dall’in-
tersezione di una V ed una T in Bauer Bodoni) e dei banner da posizionare
all’ingresso delle strutture che andranno ad ospitare l’iniziativa. La corporate identity rimane in linea con gli altri
elaborati Thype! ed i suoi prodotti verranno utilizzati per le comunicazioni e le documentazioni ufficiali con gli ospiti.
Visual / Immagine coordinata
“Create your own visual style... Let it be unique for yourself and yet identifiable for others”
[ “Crea il tuo stile visivo... Fai in modo che sia unico per te e identificabile per gli altri” ]
O. Welles, scrittore
Fotografia di R. Pretari
foto logo
159
Logo analisi e sviluppo del logotipo
Il logotipo dell’evento nasce dall’incon-
pubblicizzazione del carattere in modo
tro di due caratteri tipografici: Bodoni
deciso e determinato. Il nero incarna
ed Helvetica. La giustapposizione di tipi
il colore del rigore e della serietà tipica
differenti sintetizza il processo di ricerca
dell’arte tipografica, il rosso esprime
della forma partendo dal Bodoni, carat-
passione, energia e forza comunicativa.
tere che ha segnato l’incontro tra grazie
Il logotipo Thype!, trasmette entrambe
e stile razionale, e l’Helvetica emblema
le facce della TipoGrafica: quella nata
della comunicazione di consumo e mo-
dalle mani di artigiani ed incisori da
dernismo svizzero. Il punto esclamativo
una parte, quella del mondo moderno,
in rosso, sostiene il concetto di auto-
altamente industrializzato, dall’altra.
Logotipo Thype!
Costruzione normata del logotipo.
Bauer Bodoni 55 Medium
Helvetica Neue LT Pro 75 Bold
Visual / Immagine coordinata
Palette comatica.
PANTONE DS 80-1 C
PANTONE black
PANTONE white
CMYK 20,100,100,0
CMYK 30,30,30,100
CMYK 0,0,0,0
RGB 201,37,44
RGB 0,0,0
RGB 255,255,255
Tt
Tt
75 Bold
LT Pro 75 Bold
Bodoni MT
Type set.
Helvetica Neue
Declinazioni del logotipo in positivo.
Declinazioni del logotipo in negativo.
Declinazioni del logotipo in toni di grigio.
161
Carte intestate 01 / Carte intestate
01
02 / Biglietti da visita 03 / Busta
a TypoGraphic design event
04 / CD
a TypoGraphic design event
02
a TypoGraphic design event
Nicolò Brusa 340 3043941 Francesco Carletto 340 3858953 Matteo Pont 340 7786657
www.thypevent.it info@thypevent.it
www.thypevent.it / info@thypevent.it
Visual / Immagine coordinata
03
a TypoGraphic design event
www.thypevent.it / info@thypevent.it
04
a TypoGraphic design event
www.thypevent.it / info@thypevent.it
a TypoGraphic design event
163
Segnaletica
01 / Pannelli in polionda di formato 20x20 cm.
01 TYPE
01
BAR
wc BAR
LOGO
02 MAGAZINE
wc BAR
WORKSHOP
BAR
WORKSHOP
03 POSTER
04
Visual / Immagine coordinata
02
03
02 / Banner 200x50 cm in tessuto. 03 / Banner ingresso 100x200 cm in tessuto.
a TypoGraphic design event
165
Materiale informativo Poster 100x70 cm orizzontale contenente un’introduzione dell’evento, le informazioni sulla disposizione delle aule dei workshop, una breve spiegazione di essi e l’ubicazione del materiale esposto.
Visual / Immagine coordinata
167
Progettazione e organizzazione dell’evento
Pieghevole in formato A7, contenente la mappa del luogo dell’evento, il calendario con i workshop brevemente spiegati e la disposizione del materiale esposto.
01 / Type design con: Piero De Macchi Progettazione e disegno di caratteri con uno dei maggiori esponenti del type design in Italia. Ha lavorato nello Studio Artistico Nebiolo e ha sviluppato tipi per Iveco, Seat Pagine Gialle e Torino World Design Capital.
a Typo/Graphic design event
168
www.demacchi.it
02 / Logo design con: Undesign Progettazione e sviluppo di logotipi insieme allo studio torinese fondato nel 2003 da Michele Bortolami e Tommaso Del Mastro. Due volte pubblicati su Spaghetti Grafica, a Torino hanno sviluppato l’immagine coordinata per GayPride e curato il progetto Afterville. www.undesign.it
WORKSHOP:
ESPOSIZIONE:
01 / Type design
A / Novarese
02 / Logo design
B / Typeline
03 / Magazine design
C / Around the word
03 / Magazine design con: Piero Di Biase Sviluppo di layout per un magazine assieme al grafico freelance di Udine. Ha esposto per Good 50x70 alla triennale di Milano ed è stato pubblicato su Italic 2.0, Spaghetti Grafica e Progetto Grafico. http://www.pierodibiase.it Con il patrocinio di:
04 / Poster design con: FF3300 Con il supporto di:
Sviluppo di poster utilizzando la tipografica con lo studio barese, curatori dell’omonima web-zine.
04 / Poster design
D / Anatomie
Sperimentano l’uso delle lettere e dell’alfabeto in Partners:
ogni progetto. Hanno collaborato con la rivista "Progetto Grafico" e con Luciano Perondi.
E / Photogallery
www.ff3300.com
DAY / 01
DAY / 02
DAY / 03
09.00
Accoglienza
Workshop
Workshop
09.00
10.00
Presentazione ed introduzione
Workshop
Workshop
10.00
11.00
Inizio workshop
Workshop
Workshop
11.00
12.00
Workshop
Conferenza: “Need”
Workshop
12.00
13.00
Pausa Pranzo
Pausa Pranzo
Pausa Pranzo
13.00
14.00
Workshop
Workshop
Workshop
14.00
15.00
Workshop
Workshop
Workshop
15.00
16.00
Workshop
Workshop
Workshop
16.00
17.00
Workshop
Workshop
Presentazione elaborati
17.00
18.00
Conferenza: “Invisible”
Workshop
Conferenza conclusiva
18.00
19.00
Aperitivo
Aperitivo
Aperitivo
19.00
MAPPA
CALENDARIO
Visual / Immagine coordinata
Fotografie di R. Pretari.
169
170
Progettazione e organizzazione dell’evento
Pieghevole in formato A7, sviluppato per ogni docente, contenente una breve biografia, un’intervista e un poster realizzato appositamente sull’argomento in formato A4.
Con il patrocinio di:
Con il supporto di:
Sei domande a FF3300
Visual / Immagine coordinata
Fotografie di R. Pretari.
171
Merchandise
Catalogo Al termine dei tre giorni dell’evento, con il materiale prodotto durante i workshop sarà sviluppato un catalogo dimostrativo delle attività condotte, successivamente messo in vendita sul sito. Il catalogo avrà quattro sezioni, una per argomento e conterrà interviste e biografie dei docenti dei workshop.
Spille promozionali.
Visual / Immagine coordinata
T-shirt in vendita all’evento.
T-shirt dello staff.
173
COMUNICAZIONE Per la comunicazione visiva dell’evento si è voluto porre l’accento a livello
visuale su uno dei concetti fodamentali
di tutta l’iniziativa: la forma delle lettere. L’espediente grafico è quello di inserire dei caratteri all’interno della comunica-
zione mostrandoli solo in parte in modo che non vengano percepiti come lettere (e relativi fonemi) ma come pura forma.
Utilizzando il Bodoni, tali forme risultano molto gradevoli alla vista avendo delle curve sinuose che ben si bilanciano
sui vari supporti scelti: manifesti, flyer, pieghevoli e T-shirts.
Il sito web, mantenendo gli stessi principi, è stato studiato e strutturato per
una navigazione semplice ed efficace,
in modo che gli utenti possano iscriversi ai workshop proposti dall’iniziativa.
Visual / Comunicazione
“Molte cose piccole sono diventate grandi con un appropriato uso della pubblicità” M. Twain, scrittore
175
Manifesto
Manifesto 21x42 cm.
a TYPO/GRAPHIC design event
FREE Workshop/Esposizioni/Conferenze
Politecnico di Torino Corso Francia, 366 Sede di Disegno Industriale Per info e iscrizioni : www.thypevent.it Con il supporto di:
Invisible Need con:
DE MACCHI UNDESIGN DI BIASE FF3300
5/6/7 Maggio / 2010
TORINO Con il patrocinio di:
Visual / Comunicazione
A / Logo.
a TYPO/GRAPHIC design event
FREE Workshop/Esposizioni/Conferenze
Invisible Need con:
DE MACCHI UNDESIGN DI BIASE FF3300
B / Tema dell’evento. C / Ospiti.
D / Main visual.
Politecnico di Torino Corso Francia, 366 Sede di Disegno Industriale Per info e iscrizioni : www.thypevent.it Con il supporto di:
5/6/7
E / Info luogo e calendario.
Maggio / 2010
TORINO Con il patrocinio di:
F / Footer con loghi sponsor e patrocini.
177
Flyer
Fronte e retro dei flyer 10x15 cm.
a TYPO/GRAPHIC design event FREE Workshop/Esposizioni/Conferenze con:
Piero DE MACCHI UNDESIGN Piero DI BIASE FF3300 5 / 6 / 7 / Maggio / 2010 info e iscrizioni su Con il patrocinio di
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179
Website www.thypevent.it
Home page del sito, la quale tramite uno script mostrerà ogni volta differenti “benvenuti tipografici”.
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L’header di ogni pagina conterrà un banner flash dove si intervalleranno le informazioni principali relative all’evento.
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I banner della colonna di destra mostreranno i loghi dei vari collaboratori intervallandosi grazie ad un’animazione flash.
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Patrocinio 15/03/2010 Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Aenean sem nibh, ornare varius ultricies a, semper non ligula. Fusce a eros diam. Proin tortor urna, facilisis eget ultrices et, lobortis ac sem. Morbi volutpat accumsan volutpat.
21/02/2010
News
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7/02/2010 Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Aenean sem nibh, ornare varius ultricies a, semper non ligula. Fusce a eros diam. Proin tortor urna, facilisis eget ultrices et, lobortis ac sem. Morbi volutpat accumsan volutpat.
18/01/2010 Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Aenean sem nibh, ornare varius ultricies a, semper non ligula. Fusce a eros diam. Proin tortor urna, facilisis eget ultrices et, lobortis ac sem.
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WHAT
About
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Thype! è un evento di TipoGrafica, branca del graphic design che pone al centro del progetto l’uso delle lettere e la composizione di queste nella pagina. L’evento sarà articolato in quattro giorni con scopi informativi e formativi, creato da studenti per studenti. Attraverso workshop tenuti da professionisti nel mondo del graphic design si vogliono valorizzare le caratteristiche e le potenzialità di tale disciplina nella città di Torino.
WHY Thype! è un progetto di tesi di laurea in fase di sviluppo condotto da tre studenti di Graphic and Virtual Design del Politecnico di Torino. La tesi, partendo da una base di studio e di ricerca, svilupperà una parte progettuale di organizzazione e gestione di un evento.
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Pagina about, dove verrà descritto il progetto Thype!
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Progettazione e organizzazione dell’evento
Navigazione di primo e secondo livello della sezione Ospiti, contenente una breve biografia sul docente con il link al suo sito e una spiegazione del workshop che terrà.
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Piero De Macchi Ospiti
Undesign
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FF3300 Piero Di Biase
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Piero De Macchi Ospiti
Piero De Macchi Undesign FF3300 Piero Di Biase
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BIO
È uno dei maggiori esponenti del type design italiano. Ha lavorato allo Studio Artistico Nebiolo e ha disegnato tipi per Iveco, Seat PagineGialle, Graphicus e Torino World Design Capital. www.demacchi.it
WORKSHOP Si svilupperà un carattere partendo dalle nozioni base del type design per creare un tipo nuovo, che possa rispondere alle necessità di un grafico. Il lavoro verrà alla fine del workshop rappresentato su una tavola che verrà inserita all’interno del catalogo dell’evento, in vendità tramite il sito a partire da inizio Giugno.
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WORKS
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05 / MAGGIO
Programma
06 / MAGGIO
07 / MAGGIO
· Accoglienza
· Workshop
· Workshop
· Presentazione ed introduzione con breve conferenza
· Conferenza: “Invisible”
· Conferenza: “Need”
· Pausa pranzo
· Pausa pranzo
· Inizio workshop
· Workshop
· Workshop
· Pausa pranzo
· Aperitivo
· Aperitivo
Pagina contenente il programma dei tre giorni dell’evento.
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· Workshop · Aperitivo
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NOME
COGNOME
DATA DI NASCITA
CITTÀ DI PROVENIENZA
GG/MM/AA
Iscrizione
SCUOLA DI PROVENIENZA
TELEFONO
Sponsor
se lavoratore lasciare in bianco
WORKSHOP TYPE DESIGN
MAGAZINE DESIGN
LOGO DESIGN
POSTER DESIGN
NEXT
STAMPA / FAQ / CREDITS
Media partner
Form di iscrizione ai workshop.
183
184
Progettazione e organizzazione dell’evento
Organizzazione
GESTIONE SPAZI L’evento verrà allestito nella sede di
Disegno Industriale del Politecnico di
Torino. In tale sede è infatti presente,
oltre al corso di Progetto Grafico e Vir-
tuale, la sede dell’associazione culturale Progresso Grafico, che appoggia e pa-
trocinia, insieme al Politecnico di Torino, l’intero progetto. Raggiungibile facil-
mente con la linea 1 della metropolitana dalle stazioni di Porta Susa e di Porta Nuova, la sede di Corso Francia è un
ottimo punto strategico per gli studenti che arrivano da fuori Torino. In questa
sezione si analizzeranno la disposizione della comunicazione interna all’evento, l’allestimento espositivo della mostra
didattica e fotografica e l’organizzazio-
ne logistica delle aule per i workshop e le conferenze.
Organizzazione / Gestione spazi
Fotografia di R. Pretari, presso Tipografia Bardessono, Ivrea.
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Segnaletica esterna A / Segnaletica 20 x 20 di andare al piano superiore a sinistra. B / Segnaletica 20 x 20 di svolta a destra.
BAR
A
EVENT
B
C / Banner 200 x 50 di benvenuto. D / Banner 100 x 200 di ingresso. E / Segnaletica 20 x 20 di svolta a sinista. F / Segnaletica 20 x 20 di svolta a destra.
a Typo/Graphic design event
C
Organizzazione / Gestione spazi
EVENT
E
Corso Francia
EVENT
F
Corso Marche
D
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190
Progettazione e organizzazione dell’evento
Organizzazione / Gestione spazi
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Segnaletica interna Segnaletica 20 x 20 di indicazione aula
MAGAZINE
TYPE
Segnaletica 20 x 20 di presenza servizi igienici
wc
01
03
3째 Piano
WC
WC
LOGO
02
POSTER
wc
04
Organizzazione / Gestione spazi
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Allestimento mostra
Mostra espositiva di trenta composizioni 50x70 cm a cura di Progresso Grafico realizzate da De Macchi principalmente sul materriale prodotto da Novarese e sul ruolo di Seat.
Esposizione fotografica di Roberto Pretari, con immagini scattate all’interno della tipografia Bardessono di Ivrea e all’Archivio Tipografico di Torino.
Organizzazione / Gestione spazi
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Claud TYPE DESIGNERS
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2002
1999
1998
1996
1994
1995
1992
1991
1990
bly bach Slim l Twom ajoor bert Caro artin Myashi M Koba Licko AkiraZuzana eijers oot Sm Gr Fred cas de Lu
Ro
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Battista
1989
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Giovanni
1988
2000
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Francesco
1985
Danimarca
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Giappone
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Paesi Bassi
Svizzera
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Inghilterra
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Italia
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Germania
Aldo Manuzi
1979
1977
1968
1967
1966
1962
1960
1957
1956
1955
1954
1953
1950
1936
1934
1931
1930
1927
1925
1902
1902
1901
1896
1845
1900
1725
1754 1790 1793 1799 1800
1700
1530
1496 1497 1501
1600
1500
1400
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IBRIDI
SCRIPT
LINEARI
EGIZIANI
ROMANI
Infografica stampata su polionda di dimensioni 96x250 cm, contenente la linea del tempo dei caratteri tipografici pi첫 innovativi ed utilizzati su scala mondiale.
Palatino
Griffo
o
Johann Gutenbe
rg
1394
1450
1540
1679 1601
1490
14--
1692
1730 1740
1794 1865
1872 1882 1900 18-- 1890 1878 1889
1910
1914 1913 1912
1919 1925 1929 1928 1920 1918 1921 1927 1931
1977
1947 1956 1960 1963 1957 1961 1948 1952 1950 1954 1959 1962
1937
1954
2005 1999
GRAPHIC DESIGNERS
Norm Experimental Jetset
Daniel
el w ro a C ord im o W b N ndi Bo pra Ili o arl nc ss Gia Ba man ul off Sa in H balin Armerb Lu H ann km d Ranr-Brocor er ul Pa M체lle Land Stein i f er Albe Pintor JoseWalt anni Giov M
Francia
Austria
Paesi Bassi
USA
Svizzera
Canada
Giappone
Russia
Repubblica ceca
El Lissitzky
Italia
Inghilterra
Kenya
Herbert Bayer
Germania
as
sim M A oV ilt lan ig on F n G letc elli la sle he r r
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Pa
ula
Sc
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baseline ad un loop
Counter baseline.
. . -
serif.
Due o pi첫 lettere unite per formare un
Eatock
Leon Mich Bruc ardo So Ne eal Bie e Ma nnoli Davidville Br rut u Carsoody Ch ip n eist Kidd er
gm
bowl counter non chiuso.
Infografica stampata su polionda di dimensioni 96x250 cm che organizza temporalmente e spazialmente i personaggi del mondo della TipoGrafica.
.
Pannello in polionda di dimensioni 96x250 cm contenente le nozioni base sulla tipografia quali antomia della lettera, allineamenti e spaziature.
195
196
Progettazione e organizzazione dell’evento
Organizzazione / Gestione spazi
197
Aule workshop e conferenze aule workshop I workshop si terranno nella sede di Disegno Industriale in Corso Francia, all’interno delle quattro aule Master, al terzo piano della palazzina n.2. Tali aule, dalla capienza di 24 persone, sono dotate di postazioni munite di prese elettriche per computer portatili, videoproiettore, lavagna luminosa, lavagna classica ed un’ampia cattedra. Essendo situate tutte e quattro allo stesso piano, sarà possibile allestire nell’atrio antistante gli ingressi delle aule, la mostra didattica creata appositamente per tale evento.
Organizzazione / Gestione spazi
aula conferenze Al piano terra della palazzina n.2 della sede di Disegno Industriale sono presenti aule dalla capienza di 120 persone munite di videoproiettori, lavagne luminose e lavagne classiche. In particolare, l’aula C2, situata di fianco alla sede di Progresso Grafico, sarà adibita a sala conferenze per i momenti comuni dell’evento quali l’accoglienza, i dibattiti ed il momento conclusivo di revisione collettiva dei lavori prodotti.
199
Bookshops
Per tutta la durata dell’evento sarà
che proporrà le proprie pubblicazioni e
presente un banchetto per la vendita
i numeri della rivista Graphicus. Questo
di libri e manuali di comunicazione,
proporrà agli studenti un momento di
grafica, design e tipografia. La fornitura
scambio di idee e di ricerca, per nuovi
sarà disposta dall’Art Book Lingotto,
approfondimenti e un’opportunità di
coinvolto nel progetto per permettere
ampliare la propria libreria.
agli studenti frequentanti i workshop di riempire le pause con ricerche di materiale formativo e dilettevole. In parallelo Progresso Grafico allestirà un tavolo
Piano T
exit
WC exit WC
exit
Aperitivo
Dopo le ultime ore di workshop, e dopo
fatte in giornata. Gli snack e le bevande
la conferenza serale, i partecipanti
verranno servite dallo staff di Thype
saranno invitati a partecipare ad un
sotto sponsorizzazione del birrificio
aperitivo interno all’edificio. Questo si
Menabrea.
svolgerà al piano terra, per permettere agli studenti di disporsi anche nel cortile esterno. Tale momento serale favorirà la socializzazione dopo l’impegno giornaliero, portando al confronto di esperienze individuali, e di quelle
Piano T
exit
WC exit WC
exit
PROGRAMMA L’evento si articolerà in tre giornate gratuite di workshop, conferenze e
momenti di socializzazione, questo per creare un ambiente che, parallelo alla didattica classica possa essere, oltre che formativo, luogo di confronto fra i partecipanti. La scelta dei tre giorni deriva da necessità di disponibilità, per non impegnare troppo i professionisti che lasciano il proprio lavoro per insegnare ai giovani torinesi, ma al tempo
stesso garantisce un tempo minimo per uno sviluppo adeguato dei temi trattati nei corsi. I workshop saranno l’attività principale di Thype!, e coinvolgeranno gli studenti per un totale di venti ore; questi saranno alternati da pause e conferenze dove i docenti si confronteranno sul tema dell’Invisible Need.
Organizzazione / Programma
may 05
may 06
may 07
Accoglienza
Workshop
Workshop
09:00
Presentazione
Workshop
Workshop
10:00
Inizio Workshop
Workshop
Workshop
11:00
Workshop
Conferenza “Need”
Workshop
12:00
Pausa pranzo
Pausa pranzo
Pausa pranzo
13:00
Workshop
Workshop
Workshop
14:00
Workshop
Workshop
Workshop
15:00
Workshop
Workshop
Workshop
16:00
Workshop
Workshop
Presentazione Elaborati
17:00
Conferenza “Invisible”
Workshop
Conferenza conclusiva
18:00
Aperitivo
Aperitivo
Apeirtivo
19:00
Attività di socializzazione e scambio di idee Atrio e cortile esteno Conferenze e presentazioni Aula conferenze Ore di lezione Aule attrezzate
203
Ospiti
De Macchi, logo. Nomina, 2001. Graphicus, 2003. WDC, 2008. Stralis, Iveco, type design.
Undesign, logo. Torino Pride, logo. Afterville, poster.
piero de macchi
undesign studio
Type designer torinese, nel 1971 avvia
Lo studio nasce a Torino nel 2003,
lo Studio De Macchi che fino al 2003
fondato da Michele Bortolami e Tom-
svolge collaborazioni di progettazione
maso Delmastro che si occupano di
grafica con molti e diversificati commit-
Corporate Identity seguendo la filosofia
tenti tra cui si annoverano Fiat, Iveco,
racchiusa nel proprio nome: undesign.
Olivetti, Ferrero, Seat e Costa Crociere.
De-progettare, tendere ad una sintesi
Ha disegnato numerosi caratteri tra cui
formale procedendo per sottrazione.
il Nomina, font ufficiale per gli elenchi
“Design less, design better” il loro mot-
telefonici itliani. Nel 2003 ha disegnato
to, esprimendo quindi la loro tensione
il carattere della rivista Graphicus e, nel
per l’essenziale, il necessario, per un
2008, ha progettato il WDC carattere
design migliore.
per la corporate identity di Torino World
Attualmete il gruppo si è ampliato a
Design Capital.
cinque membri con Paolo Anselmetti, Dario Aschero e Marco Nicastro.
Organizzazione / Programma
piero di biase
ff3300 studio
Nato nel 1975, è un grafico freelance
FF3300 è uno studio di design della
appassionato di tipografica. Negli anni
comunicazione composto da Carlotta
è stato selezionato due volte al concor-
Latessa, Nicolò Loperino e Alessandro
so internazionale Good 50x70, i suoi
Tartaglia ed ha sede a Bari.
lavori sono stati pubblicati su Italic 2.0,
Progettano identità, editoria, informa-
Spaghetti Grafica Bis e Rojo Magazine.
tion design, nuovi media, video, siti
Ha esposto le sue stampe alla Triennale
web e campagne informative.
di Milano, Londra ed Anversa. Per i suoi
Operano anche nel campo della didat-
lavori utilizza spesso caratteri apposi-
tica collaborando come docenti presso
tamente disegnati per l’occasione da
La Sapienza di Roma e il Politecnico
lui stesso. Vive e lavora in provincia di
di Bari. Producono e distribuiscono
Udine, a Tolmezzo.
l’omonima web-zine indipendente, premiata dall’Aiap, in italiano e inglese, che affronta le tematiche del design, della comunicazione, e delle arti visive.
Figures Good 50x70, poster.
FF3300, logo. Effetti di senso.
205
Workshop
type design
logo design
Il workshop sarà strutturato attraverso
Tramite questo workshop gli studenti
un progetto individuale che si finalizzerà
avranno la possibilità di apprendere la
in un prodotto realizzato e stampato al
metodologia progettuale per il disegno
termine dei tre giorni. Piero De Mac-
di un logo. Con lo studio Undesign si
chi esporrà in una prima parte teorica
analizzarenno le strutture di marchi
l’approccio ed il metodo con cui va af-
famosi per comprenderne i bilancia-
frontata la progettazione di un typeface
menti interni e le relative modalità con
mostrando esempi pratici legati alla sua
cui sono stati realizzati. In un secondo
esperienza personale. In un secondo
momento si tenterà di creare un logo ex
momento gli studenti abbozzeranno,
novo che trasmetta il tema dell’iniziati-
singolarmente o a gruppi di più perso-
va: invisible need. Il lavoro sarà svolto,
ne, i segni fondamentali di un carattere
anche in questo caso, singolarmente o
sviluppato appositamente per l’evento,
a gruppi di più persone.
che verà infine digitalizzato tramite programmi di disegno vettoriale.
“Un sistema didattico pensa dovrebbe dare la possbilità organicamente nel suo inti
Organizzazione / Programma
magazine design
poster design
In questa classe verranno analizzate le
Il workshop di poster design, partendo
proprietà fondamentali della gestione di
da un’analisi di poster e manifesti che
un testo. Si visioneranno gli esempi di
hanno come soggetto la TipoGrafica,
griglie e strutture estratte da edizioni di
permetterà agli studenti di sviluppare
alto valore TipoGrafico per poi andare
dei manifesti che comunichino l’essen-
a creare, insieme al grafico freelance
za della TipoGrafica stessa, l’Invisible
Piero Di Biase, una piccola edizione
Need. Insieme allo studio FF3300, si
(4-8 pagine) nella quale si esprimeranno
potranno sperimentare nuove strade
i concetti dell’Invisible Need esploran-
nella concezione stessa di tipografia,
do le griglie di impaginazione e le loro
data la loro esperienza didattica sull’ar-
possibili applicazioni in ambito pratico.
gomento, e si lavorerà in particolar
Il lavoro, data la quantità di materiale da
modo su quello che è il contenuto di
produrre, potrà essere svolto singolar-
un manifesto, qual è il messaggio che
mente o a gruppi di più persone.
esso deve portare.
ato secondo natura à di svilupparsi imo”
J. Itten, teorico del colore
207
Conferenze invisible need
conferenza di accoglienza
conferenza invisible
Il mattino del primo giorno, i parteci-
un momento di riflessione, instaurerà
panti all’evento si riuniranno per un
tra i relatori ed il pubblico un dibattito
momento collettivo nella sala confe-
riguardante differenti argomenti che
renze, dove si inaugurerà ufficialmente
hanno come tema centrale la forma
l’intero progetto. Saranno presenti, per
della lettera. Aprendo questo momen-
l’occasione, le figure istituzionali del
to di dialogo, si porranno a confronto
Politecnico responsabili della facoltà
le opinioni dei quattro docenti dei
di Disegno Industriale, il presidente
relativi workshop che, rispondendo alle
dell’associazione culturale Progresso
domande di un mediatore invitato ap-
Grafico e gli ideatori dell’iniziativa che
positamente, affronteranno i temi della
presenteranno il programma completo
“tipodiversità”, della necessità o meno
dell’evento. Verranno inoltre presentati
di utilizzare una così ampia gamma di
i docenti dei workshop che esporranno
caratteri nel mondo della comunicazio-
brevemente il loro programma di lavoro
ne visiva, dei rapporti che intercorrono
e, a seguire, gli studenti si divideranno
tra la forma ed il significato di un testo.
per recarsi nelle rispettive aule dove
Questo momento di confronto tra i
avranno effettivamente luogo i laborato-
docenti si estenderà, nella seconda
ri di progettazione.
parte della conferenza, agli studenti che
La conferenza “Invisible” partendo da
potranno esporre le loro teorie anche grazie a quello che impareranno durante le ore di workshop.
Typography.
Organizzazione / Programma
conferenza need
conferenza conclusiva
Il concetto “Need” introdurrà alla
Al termine dei tre giorni i docenti e gli
conferenza relativa la necessità della
studenti si riuniranno un’ultima volta
disciplina tipografica nel mondo moder-
nella sala conferenze per valutare il
no. In un mondo dove l’informazione
risultato complessivo dell’iniziativa e
dipende strettamente dalla produzione
visionare i lavori prodotti all’interno dei
di testi da distribuire su ampia scala,
vari laboratori. I docenti relazioneranno
l’invenzione della tipografia ed il relativo
brevemente l’andamento delle loro
progresso delle tecniche di stampa,
classi riportando i traguardi che sono
permette l’interazione tra popoli e
stati raggiunti a livello progettuale ed
culture nettamente differenti tra loro.
ogni studente avrà un momento nel
L’essere umano ad oggi non può più
quale esporre il proprio progetto al
fare a meno delle lettere ed è su questa
pubblico. Gli organizzatori presente-
necessità che verteranno gli interventi
ranno inoltre l’intenzione di creare un
dei relatori. Nella seconda parte della
catalogo ad edizione limitata conte-
conferenza, si aprirà un dibattito con
nente i progetti creati dagli studenti
gli studenti in modo da ragionare e di-
in modo da promuovere l’iniziativa a
scutere insieme su quelle che possono
livello editoriale. Infine, si terrà un party
essere le consegueze di tale vincolo,
conclusivo in un locale di Torino per
sia da un punto di vista positivo, che da
terminare l’evento.
uno negativo, ed i possibili nuovi sviluppi ed applicazioni per il futuro.
Typography.
209
210
Progettazione e organizzazione dell’evento
Logistica
COLLABORAZIONI Le collaborazioni hanno un ruolo fon-
damentale all’interno del progetto. Non disponendo di un budget di partenza, è stato necessario creare una rete di
contatti all’interno dell’ambiente Tipo-
Grafico torinese, in modo che l’evento venga conosciuto delle categorie di
professionisti direttamente interessati.
Si sono quindi presi contatti con le cariche del Politecnico, con l’associazione culturale Progresso Grafico e diverse figure di rilievo in ambito tipografico a livello piemontese quali Piero De
Macchi, Renato Boglione, Mario Mercalli, Emanuele Mensa, e Gianfranco
Bardessono per citarne alcuni. Grazie
a questi account è stato possibile contattare aziende che hanno visionato il
progetto per avviare delle collaborazioni direttamente con Thype!.
Logistica / Collaborazioni
Fotografia di Jonah Fox da flickr.com.
213
214
Progettazione e organizzazione dell’evento
politecnico di torino
progresso grafico
Il Politecnico di Torino sostiene e patro-
L’associazione culturale è tra le pro-
cina l’evento fornendo gratuitamente
motrici dell’iniziativa, sponsorizzando
gli spazi nei quali avrà luogo l’iniziativa.
l’evento e sostenendo il progetto.
Fornisce inoltre alcune convenzioni
Ha inoltre favorito l’incontro con nu-
per qunto riguarda le accomodations
merosi contatti che consentono a tale
degli ospiti negli alberghi. Nei giorni che
iniziativa di prendere forma.
precederanno i workshop invierà una
Documento di accettazione richiesta di patrocinio da parte del Politecnico per il progetto.
newsletter a tutti gli iscritti in modo da
seat pagine gialle
ampliare la portata comunicativa.
Seat, marchio radicato nel territorio torinese, è sempre stata sensibile alla progettazione grafica e ha ben chiara l’importanza dei caratteri nel mondo della comunicazione. Nell’esposizione saranno presenti alcune composizioni illustrative rappresentanti l’impegno e l’importanza del marchio, promosso quindi all’interno di un contesto di ricerca grafica e collaborazione giovanile.
menabrea L’azienda biellese, marchio di eccellenza italiana nel mondo della produzione birraia, partecipa all’evento come rifornitore ufficiale degli aperitivi serali. Le modalità con le quali l’azienda potrà collaborare saranno sostanzialmente due: o fornendo 600 bottiglie del loro prodotto da 33cl. e un banner pubblicitario da affiggere all’interno dei locali dell’evento, o inviando fusti a pressione
Logistica / Collaborazioni
per un totale di 200 litri con relativo
Nei locali dell’archivio sono state
personale addetto alla spillatura.
scattate numerose immagini presenti all’interno di questo volume di tesi.
art book lingotto e Marella Agnelli è una delle librerie
scuola grafica salesiana
più fornita di volumi relativi al graphic
La tipografia presente all’interno
design presenti nella città di Torino.
dell’istituto ha reso possibile la stampa
Nel coinvolgere il negozio, si permette
di questo volume di tesi ed è l’azienda
di installare all’interno degli spazi espo-
che realizzerà le stampe per la comuni-
sitivi un bookshop che potrà vendere
cazione visiva dell’evento.
Il book shop della pinacoteca Giovanni
pubblicazioni di graphic design.
archivio tipografico L’archivio tipografico ha consentito di accedere a materiale storico e libri di antiquariato per tracciare la storia delle tecniche di stampa e della tipografia nella città di Torino.
“Coming together is a beginning. Keeping together is progress. Working together is success”
H. Ford, imprenditore
[ “Incontrarsi è un inizio. Tenersi in contatto è un progresso. Lavorare assieme è un successo” ]
215
Pieghevole illustrativo Pieghevole sviluppato per presentare le linee guida del progetto a sponsor, partner e docenti.
a TypoGraphic design event
a TypoGraphic design event
Thype!
Invisible Need
Thype esprime il desiderio di dar voce autonoma all'arte tipografica. Thype! è un urlo che attira l’attenzione, un’espressione di forza, un’affermazione di esistenza. Con questo termine la tipografica si automanifesta ed autopubblicizza.
Invisible Need è il tema dell’evento, con il quale si vuole caratterizzare la TipoGrafica. La dipendenza dai caratteri tipografici si riflette nella quotidianità di un mondo basato sull’informazione e la trasmissione di sapere. Questa necessità non è percepita dal ricevente che si limita a leggere il contenuto senza soffermarsi sui rapporti morfologici. Questo evento vuole sottolineare l’importanza dello studio della forma della lettere e dei rapporti interni di un elaborato tipografico, al fine di una corretta e funzionale trasmissione di un messaggio.
Contacts: thypevent@gmail.it Nicolò Brusa / 340 3043941 Francesco Carletto / 340 3858953 Matteo Pont / 340 7786657
Timeline Le giornate saranno tre, nei seguenti giorni: da Mercoledì 5 a Venerdì 7 Maggio 2010. Le sessioni inizieranno alle ore 9.00 e termineranno alle ore 18.00, con pausa pranzo dalle 13.00 alle 14.00 e aperitivo a fine giornata.
Day 01
Day 02
∙ Accoglienza ∙ Presentazione ed introduzione ∙ Inizio workshop
∙ Workshop ∙ Conferenza: “Need” ∙ Pausa pranzo ∙ Workshop ∙ Aperitivo
Thype! è un evento di TipoGrafica, settore del graphic design che pone al centro del progetto l’uso delle lettere e la composizione di queste nella pagina. L’evento sarà articolato in quattro giorni con scopi informativi e formativi, creato da studenti per studenti. Attraverso workshop tenuti da professionisti nel mondo del graphic design si vogliono valorizzare le caratteristiche e le potenzialità di tale disciplina nella città di Torino.
Thype! è un progetto di tesi di laurea in fase di sviluppo condotto da tre studenti di Graphic and Virtual Design del Politecnico di Torino. La tesi, partendo da una base di studio e di ricerca, svilupperà una parte progettuale di organizzazione e gestione di un evento.
What
Why
∙ Pausa pranzo ∙ Workshop ∙ Conferenza: “Invisible” ∙ Aperitivo Day 03 ∙ Workshop ∙ Pausa pranzo ∙ Conclusione workshop ∙ Presentazione lavori ∙ Conferenza conclusiva ∙ Party
a TypoGraphic design event a TypoGraphic design event
Esposizione
Workshop
Conferenza
Confronto
Condivisione
Catalogo
Sarà allestito uno spazio espositivo consultabile durante i giorni dell'evento con stampe d'autore e manifesti sulla storia e la teoria dell'arte tipografica.
Quattro classi da 20 persone ciascuna saranno tenute da vari professionisti articolate secondo i focus tematici.
I docenti terranno conferenze interdisciplinari relative ai 4 focus proponendo la loro esperienza per uno scambio culturale.
I progetti realizzati durante i workshop verranno affissi per un momento di dibattito collettivo.
I partecipanti potranno condividere opinioni ed esperienze sui temi della tipografica in momenti di aggregazione.
Dai progetti sviluppati durante l’evento si produrrà un catalogo a tiratura limitata in vendita sul sito internet.
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For the target
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From the target
With the target
Focus
Target La fascia di età di riferimento è 18-30 anni. Rientreranno quindi nel target studenti frequentanti corsi di grafica e comunicazione (graphic and virtual design, ied, iaad, dams) freelancer nel settore, interessati di graphic design che desiderano approfondire l’argomento esercitandosi e confrontandosi con figure rilevanti internazionali.
M
Interessi
Lifestyle
∙ Tipografica ∙ Grafica ∙ Design ∙ Comunicazione ∙ Calligrafia ∙ Film ∙ Graffiti ∙ Riviste ∙ Fotografia ∙ Animazione ∙ Nuove tecnologie ∙ Libri
∙ Internet ∙ Condivisione ∙ Viaggi ∙ Aperitivi ∙ Concerti ∙ Mostre ∙ Workshop ∙ Corsi ∙ Party ∙ Multimedia
X 80
Type design
Magazine design
Logo design
Poster design
Progettazione e disegno di caratteri.
Sviluppo di layout per un magazine.
Progettazione e sviluppo di logotipi.
Sviluppo di poster utilizzando la tipografica.
Type
Magazine
Logo
Poster
Logistica / Collaborazioni
217
TIMELINE Per l’anno 2010 sono state segnate
le deadline principali affichè il progetto
possa svilupparsi secondo tempistiche gestibili. I locali e tutta la segnaletica orientativa dovranno essere allestiti
pochi giorni prima dell’inizio dell’evento per evitare ingombri eccessivi nei locali del Politecnico o usura prematura dei
supporti visivi. Come prima cosa, nel planning comunicativo, verrà acquistato lo spazio web www.thypevent.it che si proporrà come riferimento per tutti coloro che vorranno seguire gli sviluppi dell’evento, e permetterà di accedere ad informazioni riguardanti i docenti e le iscrizioni ai corsi. Grazie alla diffusione attuata dai social network, media partner come blog e siti convenzionati e le newsletter del Politecnico inviate agli studenti sulla mail istituzionale, il sito acquisirà facilmente un buon numero di utenti. A ciò si aggiunge l’apporto della comunicazione stampata che, entro un mese prima dell’inizio delle iscrizioni, sarà presente in tutte le scuole di Torino e dei capoluoghi limitrofi, nei locali e negli esercizi commerciali inerenti al mondo della grafica e delle arti visive della città.
Logistica / Timeline
Fotografia di R. Pretari.
219
MARZO
FEBBRAIO 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
Comunicazione web
Comunicazione stampata
Preparazione e organizzazione ter
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220
Progettazione e organizzazione dell’evento
MAGGIO
APRILE 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 ori
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Logistica / Timeline 221
DIFFUSIONE Per un’efficace conoscenza dell’evento e per valorizzare il capoluogo, si è vo-
luto concentrare la maggior parte della comunicazione nella città di Torino. Gli
ambienti maggiormente frequentati dal target sono stati luogo di affissione di
manifesti e di distribuzione dei flyer. Le sedi dei corsi universitari sono state
per prime soggette alla pianificazione di un’imponente comunicazione; in
secondo luogo, i negozi che offrono
materiale grafico, le stamperie e i centri culturali riguardanti le arti visive sono
elementi fondamentali per la diffusione del messaggio. Infine i locali di svago
torinesi frequentati dai giovani presentano un importante e allargato punto comunicativo, per coinvolgere appassionati e professionisti. Parallelamente sul web i luoghi virtuali saranno costituiti da social network e da siti e blog (con una media di 1000 visitatori unici giornalieri, iscritti alla newsletter e feed RSS) che trattano iniziative di grafica, concorsi ed eventi. Saranno pubblicati annunci, RSS e inviate mail per collegare gli utenti di ciascun sito a thypevent.it.
Logistica / Diffusione
scuole
centri culturali
Politecnico di Torino
GAM
Sede centrale
MAO
Castello del Valentino
MIAO
Via Boggio
Palazzo Bricherasio
Alenia
Archivio Tipografico
IED Torino
Dal segno alla scrittura
IAAD Torino Accademia di Belle Arti Torino
copisterie
Palazzo Nuovo
Poliservice, via Pigafetta
DAMS
Copyrid, Via Boggio
Politecnico di Milano
Zona Valentino
Accademia di Brera
Centrocopie, via Principe Amedeo
IED Milano
Eliografica, via Giolitti
UniversitĂ di Genova
Logos, via Cimabue
UniversitĂ di Aosta
Deltacopie, c.so San Maurizio
negozi
locali in zona
Arte Grafica
Piazza Vittorio
Art Book
Murazzi
Vagnino
Quadrilatero
Buffetti Fnac
media partner
Frav
Busta
Youyou shop
Zero Torino
internet Feel Torino DesignRadar.it Draft Scatto Design
223
224
Progettazione e organizzazione dell’evento
Benefits
226
Progettazione e organizzazione dell’evento
studenti
se che necessita di essere rinvigorita
Avranno la possibilità di approfondire o
andando a colmare anni di assenza di
scoprire una disciplina parte integrante
tali iniziative sul territorio.
della progettazione grafica partecipan-
Rinfrescherà inoltre gli ambienti della
do attivamente a lezioni gratuite tenute
sezione di disegno industriale, portando
da professionisti provenienti da diverse
nuove idee, nuove esperienze e nuove
realtà italiane. Avranno l’opportunità di
tendenze nel corso di graphic design.
conoscere e confrontarsi con altri giovani interessati all’argomento in modo
progresso grafico
da creare un ambiente creativamente
L’associazione culturale, prendendo
fertile e stimolante. Al termine delle
parte a tale progetto sotto forma di col-
tre giornate ogni studente avrà inoltre
laboratori dal punto di vista economico
prodotto un prototipo di un progetto
ed organizzativo, avrà la possibilità di
relativo al tema proposto, ampliando
pubblicizzare la rivista Graphicus ed
così il proprio materiale per un possi-
esibire materiale utilizzato per mostre
bile portfolio. Tali lavori saranno inoltre
precedenti, associare la propria imma-
raccolti in un catalogo la cui pubblica-
gine al Politecnico e all’evento, aprendo
zione e distribuzione conferirà visibilità
la possibilità di ampliare il proprio target
ai partecipanti.
sostenendo un’iniziativa creata da studenti per studenti.
politecnico
Inoltre gli verrà fornita la possibilità
Patrocinando l’evento dimostrerà,
di allestire uno spazio vendita delle
sulle orme dell’Icograda Design Week
proprie pubblicazioni mostrandosi ad
dell’anno passato, di essere sensibile ai
un pubblico di giovani e di professionisti
temi della comunicazione visiva e della
appassionati nel settore dell’editoria.
relativa formazione di figure mostrando una presenza solida nel panorama
docenti
torinese nell’organizzazione e sviluppo
I docenti, partecipando attivamente
di iniziative culturali.
all’evento, mostreranno la propria
Con tale iniziativa inoltre, il Politecnico
sensibilità alla formazione dei possibili
sosterrà la tradizione tipografica torine-
collaboratori di domani, stimolando
Benefits
ed essendo a loro volta stimolati, nelle
pia rete di contatti della comunità grafi-
dinamiche di progettazione contenute
ca (fanzine, blog, siti) anche extratorine-
nell’evento.
si. I loro marchi saranno stampati su più
Inoltre acquisiranno maggiore visi-
di 2500 supporti cartacei distribuiti in
bilità nell’area torinese approdando
Torino, Milano, Aosta e Genova.
all’interno della realtà politecnica o semplicemente in quella torinese per chi proviene da più lontano. All’interno di tale evento, i docenti avranno degli spazi dedicati dove potranno esibire i loro progetti e pubblicizzare le proprie iniziative. Per i docenti di Torino, l’iniziativa rappresenta l’occasione per potersi interfacciare con i futuri graphic designer locali, tramandando loro la cultura tipografica insita nel patrimonio cittadino che troppo spesso è costretta a trasferirsi verso altri capoluoghi per trovare uno spazio adeguato o possibilità didattiche.
partner Ogni azienda coinvolta supportando economicamente l’iniziativa potrà affiancare la propria immagine a quella del Politecnico, sottolineando il proprio impegno per attività di stampo culturale. Avrà inoltre visibilità all’interno della comunicazione dell’evento sia su supporti informatici che stampati. Il suo marchiò sarà visibile all’interno dell’am-
Fotografia di Yago1.com da flickr.com
227
a TypoGraphic design event
Appendice
Documentazione
BIBLIOGRAFIA
Documentazione / Bibliografia
“1000 caratteri tipografici”, Wilson Harvey/Loewy, Logos, 2006 “Aldo Novarese o della modernità”, Archivio Tipografico, 2005 “Arte del colore”, Johannes Itten, Il Saggiatore, 1997 “Conoscenza dei processi per una progettazione in campo grafico”, Francesco Borgese, 2005 “Grids creative solutions for graphic designers”, Rotovision, 2007 “Il mondo della stampa nell’epoca del Progresso Grafico”, Associazione culturale Progresso Grafico, 2008 “Il nuovo manuale del grafico”, Giorgio Fioravanti, Zanichelli, 2002 “Italic 2.0”, Marta Bernstein, Luciano Perondi e Silvia Sfligiotti, De Agostini, 2008 “La comunicazione di impresa”, Gian Luigi Falabrino, Carocci, 2005 “Made with FontFont”, Jan Middendrop & Eric Spiekermann, BIS Publisher, 2006 “Manifesto”, Tank Boys e Cosimo Bizzarri, 2009 “Giancarlo Iliprandi ricerca e/o sperimentazione”, Alexia Rizzi, Biblioteca di Graphicus, 2009 “Scuola grafica salesiana Torino 1861/1961”, Eugenio Valentini, 1961 “Stop stealing sheep & find out how type works”, Erik Spiekermann & E.M. Ginger, Adobe Press,2003 “Thinking with type”, Ellen Lupton, Princeton Architectural Press, 2004 “Vignelli canon”, Massimo Vignelli
233
SITOGRAFIA
Documentazione / Sitografia
www.100besteschriften.de
www.molotro.com
www.100types.com
www.new.myfonts.com
www.adidafallenangel.blogspot.com
www.paul-rand.com
www.a-g-i.org
www.pierodibiase.it
www.aiap.it
www.progressografico.it
www.archiviotipografico.it
www.spd.org
www.artofthegrid.com
www,stephen.banksie.co.uk
www.babelfish.yahoo.com
www.swisslegacy.com
www.bauhaus.de
www.thinkingwithtype.com
www.behance.net
www.translate.googleusercontent.com
www.bigsmallworld.wordpress.com
www.typebase.com
www.blanka.co.uk
www.typedia.com
www.brucemaudesign.com
www.typeneu.com
www.demacchi.it
www.typogabor.com
www.designauction.co.uk
www.type-invaders.com
www.draft.it
www.typophile.com
www.eatock.com
www.undesign.it
www.emigre.com
www.unsedicesimo.corraini.com
www.experimentaljetset.nl
www.vignelli.com
www.ff3300.com
www.wordreference.com
www.flickr.com
www.wikipedia.com
www.fillslashstroke.com
www.youtube.com
www.fontshop.com
www.vimeo.com
www.fontfeed.com www.gal-123.com www.goodisdead.com www.sonnoli.com www.identifont.com www.issuu.com www.melablog.it www.ministryoftype.com.uk
235
236
Appendice
Ringraziamenti
238
Appendice
grazie a: Renato Boglione e Mario Mercalli di
Sasha Gorup e Alessandro Suppi per
Progresso Grafico per l’impegno, l’ap-
sostenere il valore della tipografia e per
poggio e le critiche;
le correzioni;
Piero De Macchi per la passione e il coinvolgimento;
Emanuele Mensa, Piergiuseppe Molinar
Roberto Pretari per i suoi scatti;
e Aldo Portis per la concretizzazione di
Tipografia Bardessono per averci fatto
questo volume;
assaporare i tempi di piombo; Fabio Guida per aver ascoltato le no-
Thomaz Lanna Neves
stre idee confuse;
e Marta Lodico per l’inglese;
Paolo Tamborrini per averci aiutato nei labirinti istituzionali;
Pera, lo Zeta e l’Ale, sopporters.
Tank Boys per la chiacchierata in fase ideativa sull’organizzazione;
Un grazie speciale ai correttori di bozze
Undesign per credere ed interessarsi in
per la loro minuzia.
questo progetto;
Ringraziamenti
hanno risposto alle interviste: Marta Bernstein; Piero De Macchi; Giangiorgio Fuga; Giancarlo Iliprandi; Luciano Perondi; Leonardo Sonnoli; Tank Boys; Alessandro Tartaglia; Paul van der Laan; Massimo Vignelli; Andrea Zanchetta.
239
240
Appendice
Teoria / Anatomia della lettera
Interviste
241
Nelle pagine seguenti sono riportate le interviste effettuate via e-mail a personaggi di spicco nel mondo del type design e del graphic design. Proponendo le opinioni di tali professionisti si è voluta ricreare l’atmosfera propria dell’iniziativa che punta a trasmettere riflessioni ed esperienze personali differenti, per fornire suggestioni e spunti di ispirazione.
Interviste a type designers 01 / quale responsabilità ha un type designer nel panorama comunicativo odierno? piero de macchi / Direi soprattutto culturale. Un carattere è cosa che rimane nel tempo. Anche non volendolo, un carattere rispecchia sempre il suo tempo: porta con sè qualcosa del gusto, dello stile di vita di quel momento storico. Ma al di là di questi aspetti di “mode transeunti”, che bisogna sempre aspettarsi, il designer ha il compito primario di interpretare nel modo più corretto ed efficiente la conversione in termini visivi di un’intenzione comunicativa. Deve cioè rendere il carattere espressivo. L’aspetto fondamentale è questo: il carattere deve avere la giusta personalità per corrispondere in modo vivo all’uso prevalente a cui è destinato. In altre parole deve intonarsi e rafforzare i contenuti che è chiamato a trasmettere visivamente.
giangiorgio fuga / Parecchia, perché in ogni artefatto comunicativo è presente più o meno in modo consistente l’uso dei testi. Dai caratteri per testi bisogna poi diversificare se sono progettati per la carta, per il video o la multimedialità. Mentre sempre più frequentemente si progettano le “custom font” per le immagini e comunicazioni aziendali (da utilizzare nei loghi, nella pubblicità o nelle comunicazioni). Problematiche come la leggibilità, e non solo per testi in corpo piccolo ma anche per la segnaletica stradale, responsabilizzano sempre di più il type designer.
luciano perondi / Responsabilità nella condivisione e nell’accessibilità della conoscenza. Ovviamente l’apporto è di portata relativamente piccola, ma è di questo che chi progetta deve tenere conto, anche quando questo comporta una necessaria spinta all’evoluzione della scrittura, cosa di cui forse noi type designer non ci rendiamo ancora conto.
paul van der laan / Credo che sia una domanda diversa per ogni designer. La più grande responsabilità è, per me, mantenere alto il livello della tipografia, secondo gli standard che mi sono prefissato. Non posso sorvolare su un carattere, ho bisogno di curarlo in ogni singolo dettaglio. Dal tirare le maniglie di un angolo, all’aggiustare il kerning di qualche millimetro. A volte il processo diventa un ossessivo.
02 / cosa determina la leggibilità di un testo? piero de macchi / I valori assegnati ai bianchi interni in rapporto agli spessori d’asta. Il segno va considerato come bianco circondato dal nero. Infatti l’occhio percepisce prima la forma bianca descritta dal contorno. La valutazione delle controforme è uno dei passaggi più delicati e importanti mentre si definisce la forma di un segno. Una riprova è che la lettura di un testo in negativo, soprattutto se in corpo medio piccolo, è più difficoltosa della stessa versione in positivo. Altro aspetto importante che influisce sulla leggibilità è lo spazio laterale assegnato a ogni segno (“avvicinamento” in linguaggio di fonderia, oggi si dice “track”). Tali valori determinano l’uniformità della linea composta e il suo giusto ritmo.
giangiorgio fuga / Il buon bilanciamento tra forma (disegno del glifo inteso anche come x-height ottimale) e controforma (bianchi interni). Attualmente si fanno molti studi sulle problematiche di leggibilità direzionati ai vari media e per ipovedenti.
luciano perondi / Su questo non so dare una risposta sensata. Se leggibilità è l’attitudine generica di un testo ad essere letto, dipende da un’infinità di fattori, di cui il carattere è solo un elemento che a sua volta può essere scomposto in una infinità di fattori. Difficile è isolare le variabili che influenzano la lettura per poterne determinare la loro influenza sul processo di lettura. Senza contare poi che queste variabili interagiscono.
paul van der laan / Molte cose che sono fuori dal controllo di un type designer, mi dispiace! Un type designer si prende cura di certi aspetti della leggibilità di un carattere: il modo in cui le singole forme si bilanciano l’una con l’altra, il ritmo visivo di una lettere affiancata ad un’altra lettera, la dimensione dei counters, il rapporto tra le x-heights e le caps heights, per citarne alcuni. Ma ultimamente il modo in cui i caratteri vengono utilizzati incide in egual misura per la leggibilità di un carattere: la scelta dei colori, le dimensioni e le interlinee che vengono impostate sono, infatti, molto importanti. E questi parametri non sono sotto il controllo di un type designer.
03 / cosa ha tolto e cosa ha dato la digitalizzazione dei caratteri? piero de macchi / Il progetto di un font, nel mio modo di lavorare, si compone di una prima fase di studio e di abbozzo preliminare, e di una fase tecnica esecutiva. Le fasi preliminari si eseguono meglio “come una volta” su carta con gli strumenti da disegno preferiti. L’occhio e la mano sono più veloci della tastiera, e ci si orienta meglio sulla soluzione cercata. La digitalizzazione interviene a questo punto, quando mi metto a scansionare gli outline approssimativi e a trasformarli in forme esatte. All’epoca dei miei vent’anni queste fasi erano lentissime, perché tutto era eseguito a mano con curvilinee, pennellini ecc. Quindi la digitalizzazione fa risparmiare moltissimo tempo e fatica in fase esecutiva, consentendo di verificare in pochi attimi differenti soluzioni, e di vederle già applicate in linea composta. Con le tecniche digitali il lavoro è molto più assistito, senza sottrarre nulla alla qualità del risultato, anzi migliorandola.
giangiorgio fuga / Inizialmente aveva tolto molto perché una font viene utilizzata in genere per tutti i corpi e con le forme calligrafiche andavi a creare delle brutte riproduzioni per i pochi glifi che avevi a disposizione nell’enconding (nelle font Postscript™ c’era la possibilità di max 250 glifi). Ultimamente, grazie anche al formato OpenType™, con le numerose possibilità di programmazione e di numero di glifi si possono fare delle ottime font calligrafiche con, per esempio, una decina di “a” differenti proprie di una scrittura a mano, rendendo più realistica la composizione. Inoltre, sempre più, sono presenti font che presentano più variabili di spaziatura, disegno per ogni gruppo di grandezza: corpi piccoli (hanno bisogno di più bianco tra le lettere e internamente alla lettera); corpi medi (lo standard) e corpi grandi (hanno meno bisogno di bianco tra le lettere, possono avere più finezze nel disegno, … ).
luciano perondi / Qualche decina di migliaia di caratteri nuovi all’anno. Tolto nulla: i caratteri non digitali non sono scomparsi. Hanno perso preminenza, ma ci sono tutti gli strumenti per farne ancora. Per chi vuole il campo è aperto e ci sarebbe anche un mercato. Se mai si può discutere sul sistema di disegno e sugli standard dei caratteri digitali, postscript e unicode. Forse ci potrebbero essere alternative migliori.
paul van der laan / La digitalizzazione ci ha dato un livello di precisione mai raggiunto prima. Ora possiamo, per esempio, definire la dimensione di un carattere in centinaia di pica se vogliamo, e con gli OpenType è possibile donare alle font un certo grado di intelligenza. Mai nella storia è stato così facile ed accessibile l’utilizzo dei caratteri. Quando ero più giovane progettavo sulla carta e le uniche opzioni che avevo per utilizzare la tipografia erano o con l’utilizzo della macchina da scrivere, o tagliando ed incollando le lettere sulla carta. Oggi, invece, con un PC, abbiamo una scelta qualitativa e quantitativa pressochè infinita! D’altro canto, è andata perduta la progettazione di caratteri per dimensioni specifiche: ogni carattere può infatti essere utilizzato in corpo minuscolo o gigante e questo non sempre è un vantaggio. Inoltre le imperfezioni della lavoro manuale donavano un calore che è oggi impossibile da riprodurre. Al giorno d’oggi i designer sviluppano caratteri con imperfezioni (il Trixie HD ne è un esempio) imitando ciò che una volta era intrinseco alla materia di progettazione.
04 / perchè disegna caratteri?
piero de macchi / Perché mi diverte, soprattutto. Ma da un po’ di tempo disegno soltanto quello che mi viene commissionato, come accade normalmente per chiunque.
giangiorgio fuga / Sicuramente tanta passione! Nata da bambino quando mi intrufolavo in una tipografia vicino a casa e rimanevo incantato dalle cassettiere di caratteri di piombo e dalle grandi lettere in legno di pero. Ma l’esigenza del disegnare caratteri si è sviluppata forse come reazione alla mia orribile scrittura che avevo di “zampa di gallina” che faceva impazzire i miei insegnanti nelle scuole: dalle elementari alle superiori. Amo poi insegnare, da ben vent’anni, questa materia non solo in Italia ma anche all’estero, trasmettendo la sensibilità nello scegliere un determinato carattere, darsi delle regole di buona composizione, saper guardarsi intorno, …
luciano perondi / Perché devo mantenere una famiglia. paul van der laan / Devo farlo. Se non lo faccio divento triste. è ciò che ho sperimentato quando lavorai per due anni come graphic designer, subito dopo aver conseguito il diploma di laurea.
05 / qual è il suo approccio quando inizia a disegnare un nuovo carattere? piero de macchi / Come ho detto sopra, la prima preoccupazione è interpretare correttamente le richieste del committente, capire la funzione di quel certo progetto, e riuscire a rendere il carattere espressivo.
giangiorgio fuga / Faccio parte della “scuola di mezzo” ovvero non disegno il carattere direttamente a computer ma prima faccio molti schizzi a mano (la sensibilità manuale, le proporzioni ottiche non si possono fare con il solo mezzo informatico), poi passo alla digitalizzazione e in alcuni casi alla interpolazione per creare più variabili di peso e proporzione. Sono un curioso delle nuove tecnologie ma nel pieno rispetto della tradizione.
luciano perondi / Dipende. In genere lavoro per un committente che mi chiede di arrivare a un certo risultato. Io cerco di rispondere a quello che credo sia il suo obiettivo. Se devo progettare un carattere senza una richiesta precisa di un committente, cerco sempre di fare una cosa che possa servire a qualche scopo che abbia a che fare con la condivisione della conoscenza: didattico o di sperimentazione e di ricerca. Cerco più che altro di capire quali sono i problemi che posso affrontare e cerca di capire quale è il modo più efficiente per farlo. Quello che mi piace di meno del mio lavoro è che molto spesso devo porre più l’attenzione su questioni di “gusto” di “mood visivo”, che di funzionamento e innovazione strutturale, anche forse perché su questo io posso intervenire in misura minima. Però un tentativo in questo senso cerco di farlo in ogni progetto.
paul van der laan / Inizio dalle minuscole come a, g, v, n, o, b, e, s per definire le forme più comuni e poi, lentamente, espando il set dei caratteri. Inizio schizzando le lettere a penna su carta e quando mi sento soddisfatto comincio a disegnarli digitalmente. In genere direttamente a schermo, a volte prima scannerizzo le bozze.
06 / la sua lettera preferita? quella odiata? piero de macchi / Domanda buffa: come chiedere a un genitore quali sono i figli che ama di più e quelli che odia. Quando ti occupi di dar forma a un alfabeto, ti ritrovi con circa ottanta figli, che chiedono ognuno la giusta attenzione. Anche la umile “i” col suo puntino vuole la sua parte, perché poi te la ritrovi ripetuta un miliardo di volte in corso testo. Comunque, se proprio devo una risposta: tra le simpatiche la R maiuscola forse, e anche le cifre. Lettere odiate nessuna: ma perché odiarle? A pensarci bene la X è forse la più antipatica, per la sua geometria delicata nei punti congiungenti.
giangiorgio fuga / Sicuramente le più difficili “S” e “g” perché sono poi quelle che ti danno più soddisfazione. Odiate? nessuna, le lettere o meglio ancora i glifi si amano tutti indistintamente. Poi se ti capita, come mi è capitato di recente, di progettare una font comprendente alfabeto greco, cirillico ed ebraico inizialmente ti spaventa ma poi l’entusiasmo e la soddisfazione di far bene anche queste “forme” inusuali ti fa amare ancora di più il tuo mestiere.
luciano perondi / Quando disegno non ragiono mai a partire dalle lettere. Penso sempre a insiemi di lettere. Posso dire che mi piace la parola “Budejovica” (una fermata del metro di Praga), mentre non sopporto la parola “sopporto”. Ci sono parole molto adatte, per varietà di forme e varietà di lettere coinvolte a mostrare un carattere. Altre, invece, completamente piatte. Così anche in testi scritti più lunghi. Frank Zappa sosteneva di comporre musica per come appariva esteticamente sul pentagramma, perché non scrivere pensando alla forma tipografica delle parole e scrivere pensando alla struttura grafica di quello che si sta scrivendo? Certamente Word non aiuta, ma questo è un difetto di Word, non di chi scrive.
paul van der laan / “A love letter!” :) Quando schizzo o disegno, la minuscola a è in genere, la forma che rappresento più di frequente. Non so perché. Le lettere s, o g, o il numero 3, sono altre fantastiche forme con cui misurarsi!
07 / qual è per lei una figura di riferimento? piero de macchi / Nei decenni passati ho conosciuto parecchi type designer di valore. Aldo Novarese è stato il mio maestro agli inizi: certi concetti appresi da lui, che ho avuto modo di verificare molte volte, rimangono impressi e non si cancellano. Poi: Hermann Zapf è la persona che ho conosciuto e che ammiro più di tutte, come vero maestro del segno. Ogni suo lavoro conserva la freschezza e la spontaneità del gesto manuale. Altra figura che mi ritrovo davanti abbastanza spesso è Alessandro Butti, maestro di Novarese, alla direzione dello Studio Artistico Nebiolo negli anni 30-40 , i cui lavori - inspiegabilmente rigorosi e funzionali - non riescono a invecchiare. E poi Roger Excoffon, Adrian Frutiger, e tra gli amici di oggi, Giovanni De Faccio.
giangiorgio fuga / Per me è stata quella di Aldo Novarese, che nelle mie visite a Torino nei primi anni ‘90, mi ha insegnato moltissimo. Ora non ho delle proprie figure di riferimento ma semmai guardo molto le varie scuole: inglese, olandese, brasiliana e, finalmente, anche italiana. In Italia, patria del carattere latino, finalmente è in atto un nuovo Rinascimento tipografico che fa ben sperare per il futuro.
luciano perondi / Baruch Spinoza in generale. Come type designer, Gerard Unger, a livello teorico Giovanni Lussu e Anceschi. A livello di organizzazione e gestione del lavoro, mio padre, che era un esperto in questo ambito e mi ha insegnato molte cose su come impostare un lavoro, pur senza avere alcuna conoscenza in ambito tipografico.
paul van der laan / Ho avuto la grande fortuna di incontrare sia Bram de Does che Gerrit Noordzij e di lavorare sui caratteri insieme a loro. Ho avuto modo di scoprire due metodi differenti di lavoro e di pensiero che ho valutato per creare un mio personale approccio a ciò che faccio.
08 / quanto sente suo un manifesto o una corporate identity che utilizza un suo carattere, anche se progettata da un altro graphic designer? piero de macchi / Se il progetto è stato condotto bene, con una architettura intelligente e vivace, e senti che il
carattere aggiunge efficacia alla comunicazione,
mi sento molto gratificato. Un po’ come trovarsi sulla scena a recitare un duetto.
giangiorgio fuga / Sento mio solo il carattere e spero sempre in un buon utilizzo coerente con lo spirito stilistico, espressivo per il quale l’ho progettato. Vedere utilizzato al meglio un mio carattere da molta soddisfazione, come invece da tanta rabbia quando è mal usato.
luciano perondi / Ritengo che un progetto non sia di chi lo ha progettato, perché contiene infinite cose che vengono dal mondo in cui una cosa è stata inventata, progettata e realizzata. Le cose nascono dall’elaborazione di una intelligenza collettiva, di cui l’artefice materiale singolo è solo l’innesco fisico. Un carattere non è mio allo stesso modo in cui non lo è del mio dito che si muove sul trackpad per disegnarlo (chiaro che il dito può essere più o meno agile, flessibile o preciso, ma questo non cambia il fatto che il dito non è l’autore di niente). Per questo sono fermamente convinto che, ogni volta che è possibile (economicamente, soprattutto), è preferibile lavorare con la logica freesoftware. Personalmente mi sono impegnato in più di una situazione per creare le reali condizioni economiche e progettuali per cui questo si realizzasse. In questo senso, a me non interessa nulla anche se qualcuno prende un carattere e lo adatta ai suoi scopi. Se è uno dei caratteri rilasciati con licenza OFL lo può fare nei termini scritti nella licenza senza chiedere niente a me e a chi lo ha realizzato. Altrimenti è giusto che mi riconosca una quota legittima oltre alla licenza, per il lavoro che ho messo nello sviluppo fisico carattere, ma la sostanza non cambia: il carattere che ho disegnato non è certo mio mentre lo disegno e lo è ancora meno dopo. Ritengo che ormai presto ci saranno le condizioni per lavorare sempre più con la logica
freesoftware, che, se ho bene interpretato, vede nella diffusione libera una risorsa allo sviluppo del pensiero, piuttosto che un furto.
paul van der laan / Domanda interessante... Posso essere molto felice (o infelice) quando vedo utilizzati i miei caratteri in un lavoro. Ma il mio attaccamento personale varia a seconda del caso. Quando un mio carattere viene messo in vendita e viene utilizzato da qualcuno che non conosco personalmente, non mi sento fortemente legato a quel lavoro. Ma nel caso in cui un mio carattere viene disegnato appositamente per un cliente, allora è diverso perchè conosco le persone che lo utilizzano e mi sento parte integrante del progetto d’identità dell’intero processo.
Interviste a graphic designers 01 / che responsabilità hanno i graphic designer al giorno d’oggi? civico 13, andrea zanchetta / Molto alta. In un mondo straripante di informazioni, il designer ha la responsabilità di decidere come presentare contenuti altrui e quindi, in un certo senso, di reinterpretarli, di sottolineare certe sfumature o di filtrarne i significati. L’esistenza di un esecutore inconsapevole non è sostenibile, non oggi e tantomeno domani.
ff3300, alessandro tartaglia / Comunicare è un aspetto fondamentale dello stare insieme degli uomini. Come si comunica è (anche) una responsabilità del progettista, e dipende strettamente dalla sua “personalità”, in senso carismatico. (Quanto riesce a spiegarsi/imporsi coi clienti).
giancarlo iliprandi / E veniamo alla domanda sulla responsabilità che, oggi come ieri, meriterebbe una lunga serie di considerazioni. Anzitutto. Se il graphic designer si occupa di progettare la comunicazione visiva, la sua attività e la sua incidenza sul panorama visivo, si perdono nella notte dei tempi. Responsabile come ogni personaggio o persona che abbia segnato un proprio percorso con traccie più o meno evidenti. Comunque testimonianze visive. Oggi più facilmente diffuse e rapidamente comunicabili però altrettanto velocemente cancellabili. Comunicanti in ogni caso. Kepes sostiene che ogni esperienza visuale, comunque la si accetti, rimane come atto formativo. Formativo all’interno di noi stessi o per chi tale esperienza la fruisce? Oppure, senza rendersene conto la assimila? Personalmente ritengo che la responsabilità dei designer, grafici o product o interior che siano, sia sempre stata tanto importante quanto ignorata. Soprattutto da noi stessi. Che siamo i primi responsabili della marea di brutture che ci sommerge. Si possono trovare scappatoie e giustificazioni: la società dei consumi, l’ingerenza politica, la decadenza culturale. Ma la responsabilità dei designer rimane. Dicono che la bellezza salverà il mondo. Ma chi salverà la bellezza? Noi? È un po’ tardi.
ls graphic design, marta bernstein / Non credo che la responsabilità sia differente da prima. I progettisti hanno la responsabilità di comunicare il valore della propria professione e delle proprie competenze: essere grafici non vuol dire saper usare il computer. Poi sta al singolo scegliere di prendersi la responsabilità civile del proprio mestiere e mettere le proprie capacità al servizio della società (vedi ad esempio il progetto Gorilla di Designpolitie.nl).
leonardo sonnoli / Innanzitutto credo sia meglio parlare di comunicazione visiva o visual communication se preferite. Questa è la dizione preferita oggi che il nostro mestiere comprende più mezzi di comunicazione visivo oltre a quello tradizionalmente grafico. Ma è solo una questione lessicale. Se devo essere sincero mi sento più responsabile quando insegno che quando lavoro. La responsabilità maggiore può essere al massimo quella di influenzare in modo positivo la cultura visiva media. Per il resto credo che la nostra responsabilità sia esigua.
tank boys / Una responsabilità sociale notevole. Le immagini e la comunicazione sono sempre più ovunque.
massimo vignelli / I designer hanno fondamentalmente tre livelli di responsabilità: verso se stessi, verso il committente e verso la società in generale.
02 / che collegamento c’è tra il type design e il graphic design? civico 13, andrea zanchetta / A parte rari e fortunati casi, si tratta di un rapporto univoco: nel type design non si può avere il controllo totale sull’utilizzo del proprio lavoro, è necessario un grande sforzo immaginativo. Al contrario nel graphic design c’è la possibilità di scegliere il carattere desiderato tra tutti quelli già disegnati. In un caso si lavora col futuro, nell’altro con il passato.
ff3300, alessandro tartaglia / Spesso i graphic designers lavorano coi caratteri. A volte li disegnano.
giancarlo iliprandi / Il type design è un ambito particolare, una tipologia, una specializzazione del Design grafico. Il quale, a sua volta è parte dell’industrial design. Il disegno industriale riassume in sé tutto il mondo del progetto. Il type design si occupa della progettazione dei type, dei caratteri. Quelli che oggi sono comunemente definiti font.
ls graphic design, marta bernstein / Sono due discipline molto differenti. Un type designer è spesso un grafico (ma non sempre) un grafico è molto lontano dall’essere un type designer. Progettare caratteri va molto oltre il semplice disegno delle lettere, è un lavoro lungo che richiede tempo e pazienza.
leonardo sonnoli / I tipi sono materiali usati nella comunicazione visiva. Perciò lo stesso collegamento che c’è tra materiali e progetto in tutti i campi del design
tank boys / Uno è parte dell’altro. massimo vignelli / Il graphic design è organizazione dell’informazione, il type design è fondamentalmente decorativo ed inutile. Non abbiamo bisogno di altri caratteri.
03 / secondo quali criteri definisce il carattere di un suo lavoro? civico 13, andrea zanchetta / Funziona oppure non funziona. ff3300, alessandro tartaglia / Come essere umano ragiono per metà usando la razionalità, e cercando motivazioni storiche-contestuali-etc… l’altra metà del ragionamento è fatto con lo stomaco, in modo intuitivo, “sentendo” che una strada è migliore dell’altra.
giancarlo iliprandi / Secondo criteri di coerenza con il lavoro medesimo. Quindi tenendo conto della funzione, dei contenuti, dei legami storici e sociali, della necessità di cambiamenti radicali piuttosto che di aderenza ad una tradizione. Il carattere è parte integrante della struttura progettuale.
ls graphic design, marta bernstein / Se la domanda chiede quali criteri influenzano la scelta di un carattere per un progetto, vi rimando ad un post scritto a proposito sul nostro blog: http://www.lsgraphicdesign.it/?p=1769
leonardo sonnoli / Appropriatezza (in cui sta tutto: storia, leggibilità, forma) e gusto personale, ovviamente,
tank boys / Principalmente e quasi esclusivamente in relazione allo scopo e al significato dell’uso di quel carattere. La forma segue la funzione, anche se questa a volte può essere semplicemente il suggerire una sensazione.
massimo vignelli / Leggibilità e destinazione d’uso. Quindi, serif o sanserif?
04 / quanto incide il carattere nel progetto di un marchio aziendale e relativa immagine coordinata? civico 13, andrea zanchetta / Dipende dalla preparazione dell’osservatore finale: con una buona cultura (tipo)grafica è più facile comprendere l’identità sottesa ad un marchio, ma questo capita solo in un mondo ideale. Ad esempio in Italia – dove la cultura progettuale è molto scarsa – il progettista mette il suo lavoro in mano al fato e ai gusti personali...
ff3300, alessandro tartaglia / Personalmente i miei amici e soci in studio mi accusano di essere un’estremista della tipografia. Per me il carattere è fondamentale, la maggior parte dei miei progetti si basa su scelte tipografiche.
giancarlo iliprandi / Nei volumi che raccolgono esempi di marchi aziendali vige, per tradizione, la consuetudine di separare i generi. Marchi figurativi, marchi astratti, marchi letterali, ecc. In ogni caso, qualsiasi sia il marchio, simbolo, segno, logo, lo sviluppo di una immagine coordinata richiede particolare attenzione alla scelta ed all’impiego del carattere tipografico. Il quale entra comunque a far parte dell’immagine aziendale.
ls graphic design, marta bernstein / Il marchio è una cosa, il carattere istituzionale un’altra, anche se ci sono stati casi in cui è il carattere stesso a dare l’identità ad un progetto (penso a Twin Cities dei Letterror, o al carattere per il Walker centre di Minneapolis di Eric Olson per citarne alcuni). Potrei sembrare ripetitiva, ma credo dipenda da come viene progettata l’identità e relative declinazioni.
leonardo sonnoli / Moltissimo. é come usare un tono di voce sempre coerente. ovviamente si parla di carattere della identità e non solo del logotipo. Ed è chiaro che questo tono di voce può essere sempre diverso se progettato in tal modo.
tank boys / Varia a seconda del tipo di logo. Sicuramente per un logotipo, diventa un aspetto fondamentale.
massimo vignelli / Molto, a seconda della destinazione d’uso e tipo di informazione.
05 / ritiene corretto modificare un carattere ai fini di un progetto o è più corretto crearne uno ex novo? civico 13, andrea zanchetta / Sono entrambe strade percorribili. Comunque mi viene difficile pensare di creare qualcosa totalmente ex novo. Anche volendo fare tabula rasa, si è sempre condizionati da quello che si è visto prima. Si tratta di una questione fisiologica, non c’è modo di uscirne.
ff3300, alessandro tartaglia / Modificare qualcosa di pre-esistente è un’operazione che l’essere umano fa costantemente.
giancarlo iliprandi / Un carattere non andrebbe mai modificato. Se mai reinterpretato, operazione ancora più difficile.
ls graphic design, marta bernstein / Modificare i caratteri di un altro type designer non è kosher.
leonardo sonnoli / Se è per un logotipo è quasi normale, se è per disegnare una corporate font allora dipende dal livello di modifica: bisogna evitare il plagio. Altra cosa è aggiungere glifi mancanti in una font, che è cosa plausibile.
tank boys / Ci risulta difficile rispondere. Non siamo in grado di disegnare un carattere ex-novo, o forse, semplicemente, non ci interessa.
massimo vignelli / Ambedue le situazioni sono corrette, dipende dalla destinazione d’uso. è importante scegliere quello più appropriato al caso specifico.
06 / si possono ancora utilizzare caratteri particolarmente ricorrenti nella storia della comunicazione per il lancio di nuovi marchi aziendali? civico 13, andrea zanchetta / Sì, perchè no? Anzi, un buon tipo si dimostra tale quando regge la sfida del tempo: si pensi a quanto riesce ad essere contemporaneo l’Helvetica, oppure al Garamond, ancora oggi utilizzato nella maggior parte dei testi di narrativa.
ff3300, alessandro tartaglia / I caratteri sono come delle persone, hanno delle caratteristiche precise, devi “sentirli”, studiarli, capirli, e sapere come usarli. Una volta parlando con un caro amico gli dissi che le font sono come le donne, devi imparare a conoscerle per apprezzarle.
giancarlo iliprandi / I caratteri sono parti strutturali, spesso connotati da richiami esattamente storici, ma non totalmente storicizzanti. Il carattere è anzitutto un segno. Come tale può non avere età. Vivere di vita autonoma. Deve solo essere capito per questo suo valore segnico nel confronto con altri segni.
ls graphic design, marta bernstein / Un marchio ed un carattere sono due entità differenti. L’identità di un marchio non la fanno semplicemente le forme delle lettere, ma come esso stesso viene declinato ed applicato. Pertanto credo che l’Helvetica, il Gill e altri possano ancora essere usati come logotipi, purché si sia consapevoli dell’universo a cui ognuno rimanda.
leonardo sonnoli / Certo. dipende da come si usa un carattere. E poi nell’identità aziendale bisogna preoccuparsi anche della durata nel tempo . i caratteri nuovi con un disegno evidente , invecchiano anche prima. skype=Helvetica rounded; flickr=frutiger black; Youtube=alternate gothic;
tank boys / Dipende. Ci son caratteri disegnati appositamente per esser neutri e indipendenti dalle mode. L’Helvetica è uno di questi.
07 / in un suo progetto grafico la scelta del carattere ricade in una stretta cerchia o non ha limiti?
civico 13, andrea zanchetta / Pur esistendo le eccezioni e le necessità specifiche, col tempo ci si ritrova tra le mani un set più o meno definito di caratteri prediletti, penso si tratti di un processo inconscio e spontaneo. In alcuni casi l’utilizzo ripetuto di una certa famiglia di caratteri va persino a coincidere con l’identità stessa di un designer. È difficile sfuggire alla propria forma mentis.
ff3300, alessandro tartaglia / Scelgo tra i 50.000 caratteri della mia libreria, più quelli che mi faccio consigliare da alcuni amici con cui amo discutere di tipografia. Ovviamente se sono in difficoltà cerco qualcosa di nuovo. Secondo me è importante continuare sempre ad avere curiosità per ciò che è nuovo e non ci appartiene.
giancarlo iliprandi / In teoria un progetto dovrebbe nascere e crescere fuori da ogni limitazione. Ma tendiamo, per nostra natura, a ritenere certi segni più idonei degli altri a rappresentare la nostra via alla comunicazione. La scelta vorrebbe essere razionale, spesso invece si fa emotiva o caratteriale. È abbastanza gratificante pensare che non ci sono limiti, se non quelli della nostra coerenza grafica. Forse è solo un fatto di cultura.
ls graphic design, marta bernstein / Non credo nella scuola Vignelli secondo cui ad un grafico bastano 5 caratteri: le potenzialità della tipografia e del type design contemporaneo sono talmente ampie che sarebbe un peccato non approfittarne. Per ogni progetto esiste sicuramente un carattere che funziona, e se ne può comunque progettare un altro.
leonardo sonnoli / Ha il limite della mia conoscenza, del mio gusto e della mia capacità di usarli.
tank boys / Siamo abbastanza limitati. Ci piace usare i caratteri che sappiamo usare, quelli di cui conosciamo il comportamento.
08 / il suo carattere preferito? civico 13, andrea zanchetta / L’Arial: è un ottimo esempio di ciò che non andrebbe fatto.
ff3300, alessandro tartaglia / Non ho caratteri preferiti, sostanzialmente penso che sia sbagliato averne. Solitamente scelgo in base a caratteristiche che i caratteri hanno, e di cui ho bisogno in un determinato progetto. Anche se per la comunicazione del mio studio uso sempre il Dic Sans di Luciano Perondi
giancarlo iliprandi / Decisamente ogni carattere può diventare il preferito in un particolare contesto. Personalmente ho legami di stima e amicizia con l’Helvetica, il Bodoni, il Futura e il Garamond. Ma sto citando solo grandi famiglie.
ls graphic design, marta bernstein / Non ho un carattere preferito, ci sono molti caratteri che mi piacciono e che mi piace usare, altri per i quali non ho ancora trovato un progetto adatto. In genere un carattere per me deve essere completo, con i numeri maiuscoli e quelli saltellanti, col maiuscoletto, le frazioni, gli accenti progettati con cognizione ecc. insomma, un carattere che permetta di giocare con la tipografia.
leonardo sonnoli / Non esiste. ma prediligo i caratteri senza grazie. tank boys / Helvetica, perchè funziona ovunque, e così non perdiamo tempo a sceglierne uno.
09 / qual è, o quale è stata, per lei una figura di riferimento? civico 13, andrea zanchetta / Più che le singole personalità, ritengo affascinanti le situazioni e i contesti generali: è sufficiente guardarsi attorno per rimanere giornalmente stupiti da cose meravigliose... ma anche da cose terribili!
ff3300, alessandro tartaglia / Non potrei indicarne una, esclusiva, ma piuttosto alcune: Giovanni Lussu nel bene e nel male, Luciano Perondi (una sorta di guida spirituale), Leonardo Sonnoli. Queste tre, volendo stringere il campo, sono quelle che più di tutte hanno contribuito a formarmi.
giancarlo iliprandi / Le figura di riferimento cambiano con il passare degli anni e con l’atteggiamento critico nei confronti della professione. Cinquant’anni fa i miei “modelli” erano ad esempio Munari, Steiner, Huber, Boggeri. Tutti diversi tra loro ma capaci, ognuno, di trasmettere un proprio modo di essere progettista. Sono stati anche buoni amici. Munari è quello con il quale stavo meglio. Se devo citare una figura di totale riferimento professionale oggi dico Pino Tovaglia. È stato il migliore. Rimane il più attuale.
ls graphic design, marta bernstein / La mia formazione di type designer deriva dalla scuola olandese (Type and Media master all’Aja,) e se dovessi scegliere uno solo dei miei professori direi Peter Verheul. Ma non avrei mai intrapreso questa strada senza il corso di tipografia alla CFP Riccardo Bauer di Milano, dove grazie a James Clough e Lucio Passerini sono stata introdotta al magico mondo delle lettere.
leonardo sonnoli / Pierpaolo Vetta. tank boys / Massimo Vignelli massimo vignelli / Garamond, Bodoni, Renner, Gill, Miedinger, Zapf, Frutiger, direi queste sono le maggiori figure nel campo del type design negli ultimi cinque secoli, e sono sempre i miei punti di riferimento più importanti. Gli altri sono irrilevanti....