MATTEO QUINZI PORTFOLIO _ novembre 2019

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Matteo Quinzi nato ad Ancona, il 12/03/1991 Via Francesco Morosini 13, San Benedetto del Tronto, AP 63074, Italy matteoquinzi91@gmail.com +39 340 7219442

CV

EDUCAZIONE

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11/2017

Università SAAD di Camerino Ascoli Piceno, Italia, Architettura Magistrale in Architettura

10/2013 07/2017

Università SAAD di Camerino Ascoli Piceno, Italia, Scienze dell’ Architettura Triennale in Architettura 100/110 relatore: Luca Garofalo

07/2012

I.I.S. Fazzini Mercantini Grottammare, Italia, Istituto di Istruzione Superiore


CONCORSI

PUBBLICAZIONI

09/2019

Saad WorkshopWeek Ascoli Piceno, Italia Didactic Workshop

09/2018 12/2019

Young Architect Competition Laveno Mombello, Italia International Competition

Il progetto dello spazio turistico, strategie dell’effimero e del radicamento, a cura di Antonio Di Campli e Alessandro Gabbianelli, 2016

06/2016 07/2016

Coast 2Coast12 Ascoli Piceno, Italia International Workshop

05/2016

Workshop Degree Arquata del Tronto, Italia Didactic Workshop

03/2014 07/2014

Social Housing in Monaco Monaco di Baviera, Germania Ditactic Workshop

COMPETENZE Softwares AutoCad Rhinoceros Revit 3D Studio Max Photoshop Illustrator Indesign

_Alto _Alto _Basso _Basso _Medio _Medio _Medio

Languages Italiano Madelingua Inglese Certificazione B1

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THE END OF THE MUSEUM Progetto per il nuovo museo immanentista

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ROME WALL WALK Strutture ecosostenibili per il quartiere di San Lorenzo

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2016 - 2017

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UNICAM SAAD “EXHIBITION HALL” Uno spazio pubblico nell’università di Ascoli

p. 36

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LAB INNOVATION TECNOLOGIES Progettazione sismica di un polo di ricerca a Camerino

p. 50

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C.C.U.I.M. Recupero dell’Hotel House, Centro Culturale dell’Uomo In Movimento

p. 60

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TOYS ARE FALLING Concorso YAC, Kid’s Factory in Laveno Mombello

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2018 - 2019

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THE END OF THE MUSEU

Progetto per il nuovo museo immanen

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UM

ntista

Corso: Workshop Tesi Laurea Triennale Luogo: Arquata del Tronto (42° 46’ 21’’ N 13° 17’ 48’’ E) Relatore: Luca Galofaro Collaboratori: Lorenzo Coccia 06/2016 - 07/2016

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La questione posta al centro della tesi è quella di ripensare una struttura pubblica in disuso in una nuova concezione di museo, cercando di immaginare uno spazio che accolga l’artista locale Diego Pierpaoli. L’idea di progetto tende a mettere in relazione gli elementi di forza di Arquata del Tronto che si presterà ad ospitare questo museo. Si è scelto di voler lavorare con degli elementi industriali come la lamiera dei container portuali, o l’uso di materiali prefabbricati come le travi reticolari per contrastare la grande presenza naturale. Andando ad analizzare l’artista su cui verte la strategia progettuale, è emersa una relazione importante tra il suo pensiero e la nuova funzione del progetto che cerca di inserirsi in quel confine tra la componente naturale e quella antropica, trasformandosi in un “nuovo” mostro immanenstista. Considerando la posizione geografica di Arquata, confinante con tre regioni (Lazio,Umbria,Abruzzo) è risultato importante usare elementi flessibili come il cinema al coperto che all’occorrenza può diventare un teatro semplicemente roteando la zona del palco, o l’uso di pannelli pieghevoli nel piano museale che consentono di creare ambienti diversi a seconda delle esigenze. Si è voluto valorizzare ciò che è intorno all’area cercando di mantenere grandi spazi pubblici al piano terra come se il parco continuasse ma con una certa introspezione: con il basamento posto a piu di un metro sopra il libello dello spazio aperto e al livello superiore le attività private dell’area come la funzione espositiva.

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ROME WALL WALK

Strutture ecosostenibili per il quartiere

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di San Lorenzo

Corso: Laboratorio di Progettazione Ambientale Luogo: Roma (41° 89’ 44’’ N 12° 51’ 39’’ E) Professori: Maria Federica Ottone, Roberta Coccigrifoni Collaboratori: Simone Buttafoco 10/2017 - 02/2018

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L’area presa in esame si trova a Roma (RM), nel quartiere San Lorenzo Dal sopralluogo effettuato l’area si presenta male organizzata, senza verde urbano e con scarsa presenza di servizi. Le Mure Aureliane, che attraversano l’intera area, costituiscono un elemento separatore dello spazio da noi considerato; un’area rivolta verso Termini, dove troviamo un edificio abbandonato e dei parcheggi mal posizionati, mentre dall’altro lato è presento una serie di capanni adibiti ad officine perlopiù in disuso. L’intento è quello di migliorare un nuovo parco urbano e rifunzionalizzare il quartiere con due nuovi spazi. Le tre principali tipologie di residenti in questo quartiere che risultano dalle analisi sulle utenze fatte sono tre: studenti, lavoratori temporanei e cittadini romani, oltre ad una cospicua parte di senza-tetto nei pressi della stazione Termini. I due nuovi spazi costituiranno un’area all’interno delle mura e una all’esterno e conterranno delle “Gallerie Urbane” con un nuovo mercato al piano terra, botteghe dell’artigianato e spazi espositivi che serviranno il quartiere; uno spazio con aule studio, uffici e lab si posizionerà all’interno delle mura configurandosi con il percorso che collega alla stazione. L’intero Iter progettuale è stato contraddistinto da un continuo passaggio di scala, da quella territoriale per lo studio e l’impostazione del sistema, a quello di dettaglio capace di intercettare i potenziali vantaggi ambientali nel progetto. Per la complessità quindi di questo progetto, governato da principi compositivi e ambientali capaci di ricucire, questa parte di città, si rimanda la consultazione degli elaborati per una migliore comprensione.

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O DI PROGETTAZIONE AMBIENTALE A.A 2017/2018

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prof. Maria Federica OTTONE, Roberta COCCI GRIFONI tutor: Dayla RIERA, Graziano MARCHESANI

ASSONOMETRIA AREA 2


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UNICAM SAAD “EXHIBITI

Uno spazio pubblico nell’università di A

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ION HALL”

Ascoli Piceno

Corso: Laboratorio di Allestimento ed Architettura degli Interni Luogo: Ascoli Piceno (42° 51’ 05’’ N 13° 34’ 24’’ E) Professori: Luca Garofalo, Giulia Menzietti Collaboratori: Giulio Mangiaterra 03/2018 - 07/2018

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Il corso si pone l’obiettivo dii migliorare la distribuzione degli spazi nell’università di Ascoli, non adatti alla funzione che devono accogliere poiché pensati per ospitare altre destinazioni d’uso, come ad esempio la sede presa in esame una volta ospedale civile. Il progetto si sviluppa con l’inserimento di un grande volume al piano terra che funge da spazio aperto e polivalente. La particolarità di questo spazio è la pianta libera che permette la formazione di tre ambienti diversi, riconoscibili per la conseguente creazione di dislivelli, questi ultimi partono con funzioni pubbliche e man mano che si prosegue vengono destinati a funzioni più private. Il primo spazio si presta ad accogliere una hall, che grazie ad una parete attrezzata rende possibile l’esposizione dei lavori di studenti o mostre temporanee, di seguito si ha uno spazio intermedio con funzioni ricettive che collega alla bliblioteca e all’area studio; vengono inoltre inserite architetture che vanno a completare questo ambiente come la gradonata posta davanti alla corte interna.

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LAB INNOVATION TECNO

Progettazione sismica di un polo di rice

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OLOGIES

erca a Camerino

Corso: Laboratorio di Progettazione Strutturale Luogo: Camerino (43° 08’ 19’’ N 13° 04’ 04’’ E) Professori: Andrea Dall’ Asta, Angela Leuzzi Collaboratori: Simone Buttafoco 03/2018 - 07/2018

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Abbiamo approfondito le nostre conoscenze andando a studiare il funzionamento e la reazione dei diversi sistemi costruttivi dal sisma. Abbiamo è voluto progettare un edificio antisismico con una struttura in acciaio e caratterizzata da due volumi uniti con un collegamento sospeso di travi reticolari. In seguito sono state effettuate verifiche strutturali tramite calcoli e specifici programmi.

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C.C.U.I.M.

Recupero dell’Hotel House, Centro Culturale dell’Uomo in Movimento

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Corso: Laboratorio di Progettazione Architettonica e Urbana Luogo: Porto Recanati (43° 25’ 01’’ N 13° 39’ 55’’ E) Professori: Giuseppe Ciorra, Ilaria Ferretti 03/2019 - 07/2019

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Il corso tratta la tematica di edificio “Casa-Mondo”, la cui importanza viene sottolineata già dalle sue dimensioni, molto spesso fuori scala rispetto al contesto urbano annesso. La sua destinazione d’uso, non è unicamente residenziale ma viene caratterizzata dalla presenza di servizi pubblici, come una piscina o scuola. Il sito preso in esame riguarda un edificio costruito durante gli anni ’70, l’Hotel House di Porto Recanati, diretto ad ospitare utenti con maggior condizioni economiche come imprenditori e dottori. In mancanza di standard urbanistici, trovandosi fuori dal tessuto cittadino, il prezzo destinato a scendere ha trovato nuovi occupanti che non rispecchiano il disegno del progettista. Questa nuova configurazione ha creato ulteriori “disagi” alla città che deve far fronte ad un’area sempre più “ghettizzata”. Oggi l’Hotel House è caratterizzato da 1200 abitanti e da 34 etnie diverse, più delle volte rifugiati politici. L’Hotel House è un punto di riferimento visivo e percettivo per gli abitanti limitrofi dovuto al contrasto con l’ambiente prettamente selvatico; esso ha una pianta a croce dove i collegamenti verticali si trovano nel nucleo, uno spazio senza più una funzione precisa, dove si possono trovare elettrodomestici abbandonati o materassi pronti ad accogliere ospiti temporanei, a incontrare bambini che giocano a calcio o adulti che socializzano. L’intenzione progettuale è stata quella di sostituire lo spazio centrale con un complesso museale che si sviluppa su più livelli quali: il museo, l’accademia d’arte e l’ostello per artisti. Funzioni intervallate da spazi “filtro” che sono messe in relazione attraverso un piano aperto. Lo spazio centrale ha l’intento di unire tutte le etnie presenti e non attraverso l’Arte che loro stessi potranno proporre. Le stecche continuano ad avere una funzione residenziale dove sono disegnati diversi tipi di appartamento che permettono di verificare le tipologie di utenti. Un ultima strategia attuata è quella di far filtrare maggior luce nei lunghi corridoi precedentemente bui, sostituendo alcuni moduli abitativi con spazi comuni per uso dei residenti.

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Livello 00

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Copertura

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TOYS ARE FALLING Concorso YAC, Kid’s Factory

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Tipologia: Concorso Internazionale Luogo: Laveno Mombello (45° 54’ 14’’ N 08° 37’ 24’’ E) Collaboratori: Daniel Catalogna, Lorenzo Coccia 09/2018 - 03/2019

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Capendo come prima cosa come il bambino vede e vive lo spazio, abbiamo pensato di stravolgere la visione di un parco giochi e pensarlo come se fosse una stanza per lo svago di un bambino: scatole aperte e rovesciate, giocattoli che cadono in giro. Lo spazio non è altro che un insieme caotico ma controllato di elementi dove tutti hanno una visione differente dell’ambiente e questa distorsione è basata sulla personale esperienza del periodo infantile. La struttura quindi diventa gioco che è il punto focale del progetto.

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Matteo Quinzi Portfolio/nov_19 matteoquinzi91@gmail.com +39 340 7219442

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