Il Parlamento Europeo riduce le tutele per i celiaci in nome della standardizzazione e del mercato

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Bruxelles, 11 giugno 2013

Comunicato Stampa

Il Parlamento Europeo riduce le tutele per i celiaci in nome della standardizzazione e del mercato: la Lega non ci sta, gli altri sonnecchiano Il Parlamento Europeo, d'accordo col Consiglio, ha votato a favore dell'abrogazione delle norme ad hoc riguardanti prodotti alimentari destinati espressamente ai celiaci. Ora la disciplina di tali alimenti passerà nelle mani della Commissione. Parlamento e Consiglio hanno quindi dato carta bianca alla DG SANCO, di cui l'esperienza insegna a diffidare; essa ha infatti partorito autentici obbrobri in tema di sicurezza alimentare, basti ricordare un'etichettatura degli alimenti poco trasparente, che favorisce la scarsa qualità -se non addirittura delle frodi- o le questioni della carne clonata, della coltivazione degli OGM e della mancata indicazione dell'origine. C'è pertanto il serio rischio che il celiaco non possa più distinguere facilmente tali prodotti specifici da alimenti comuni che riportano sulla confezione una semplice dicitura "senza glutine". Inoltre, affinché gli alimenti per celiaci possano continuare ad essere venduti in farmacia (come avviene oggi in Italia, giacché la celiachia è riconosciuta come una malattia), c'è addirittura il rischio, seppur, per ora, limitato, che debbano ottenere un'autorizzazione come medicinale ai sensi della direttiva 2001/83/CE. Le istituzioni dell'UE hanno gravemente sottovalutato il problema della celiachia, perché tale patologia colpisce soltanto una minima parte della popolazione europea. Si è ritenuto allora di poter sacrificare i malati di celiachia sull'altare della standardizzazione degli alimenti, che favorisce esclusivamente le multinazionali dell'alimentazione e le aziende che approfittano della mancanza di trasparenza. "Sarà un caso" - afferma l'eurodeputato e vicesegretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini - "che i paladini della standardizzazione a discapito della salute e della libertà, per i consumatori, di fare scelte consapevoli, provengono spesso e volentieri da quegli Stati membri che con una certa frequenza sono il fulcro di scandali legati alla catena alimentare, ultimo dei quali quello della carne equina non segnalata in etichetta". "A questi giochetti sulla pelle dei cittadini la Lega Nord non c'è stata" -continua Salvini -"e ha votato contro l'abrogazione, ma è stata lasciata sola. Fa specie che i deputati italiani, a parte alcune lodevoli eccezioni, abbiano votato compatti a favore di questo scempio. Cari colleghi, con quale faccia di bronzo lo andrete a raccontare ai nostri malati e alle nostre aziende?"

Ufficio Stampa Matteo Salvini Parlamento Europeo ASP 07H242 60, rue Wiertz B-1047 Bruxelles


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