CS Trasferimento detenuti stranieri nel Paese d'origine

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COMUNICATO STAMPA Sistema carcerario italiano al collasso, Fontana presenta petizione al Parlamento Europeo: “Parte la raccolta firme per far scontare la pena ai detenuti stranieri nel loro paese d’origine”. Tosi: “L’iniziativa è partita da Verona dopo una serie di colloqui con le forze dell’ordine”. Salvini: "Presidente Napolitano si esprima su nostra proposta". Verona, 15 febbraio 2013 – “Normalizzare la situazione negli istituti di pena italiani, ripristinare un ambiente di lavoro sostenibile per la polizia penitenziaria e restituire la dignità ai connazionali detenuti, migliorando le loro condizioni di vita”. Lorenzo Fontana, capo della delegazione della Lega Nord a Bruxelles, spiega in questi termini gli obiettivi di un’iniziativa popolare finalizzata a promuovere il trasferimento dei detenuti stranieri nei rispettivi paesi. “Nelle carceri italiane – spiega l’eurodeputato, nell’ambito di una conferenza stampa –, ci sono quasi 19.000 persone in più rispetto a quanto sarebbe consentito: il 35% arriva da altri paesi. In Veneto, la capienza nominale dei dieci penitenziari – ammontante a circa 2.000 posti – è quasi interamente occupata da detenuti provenienti da altri paesi: 1.918 unità, circa il 60% della popolazione carceraria presente nella regione; il costo relativo alla loro gestione e al mantenimento è stimabile intorno agli 80 milioni di euro annuali”. “Come testimonia la recente sentenza di condanna inflitta all’Italia dalla Corte dei Diritti Umani di Strasburgo – prosegue Fontana –, questa degradante situazione non è più sostenibile: le condizioni di lavoro del personale sono esacerbate da un numero impressionante di atti di autolesionismo e tentativi di suicidio. Così non si può andare avanti: servono regole comuni e condivise dall’Europa che consentano il trasferimento automatico dei detenuti stranieri nei penitenziari dei rispettivi paesi”. Il Segretario veneto della Lega Nord, Flavio Tosi sottolinea che “l’iniziativa è partita da Verona dopo una serie di colloqui con le forze dell’ordine, che hanno spiegato come una delle cose che i criminali stranieri temono di più sia quella di scontare la pena nel loro paese d’origine”. “Credo – prosegue Tosi –, che l’iniziativa sia condivisa anche dalla maggior parte degli stranieri residenti a Verona, quasi il 14% dell’intera popolazione, che per la stragrande maggioranza sono perfettamente integrati con la realtà territoriale. In questa campagna elettorale si parla pochissimo di sicurezza tema invece molto sentito dai nostri cittadini”. Sull'argomento è intervenuto anche il Segretario della Lega Lombarda Matteo Salvini che afferma: "Ho già chiesto al Presidente Napolitano di esprimersi pubblicamente su questa


petizione. Sono curioso di sapere se è d'accordo che per affrontare e ridurre il problema del sovraffollamento carcerario, i detenuti stranieri - anche quelli comunitari - scontino la pena nei loro paesi di provenienza. Amnistia, indulto o scarcerazioni di massa sono un insulto alla gente perbene. La proposta della Lega è quella di rimandare a casa loro tutti i carcerati stranieri che ci costano milioni di euro '' All’iniziativa popolare, condotta attraverso la raccolta firme, si affiancano due proposte di risoluzione, presentate dagli Onorevoli Fontana e Salvini, che sollecitano l’UE ad implementare misure che favoriscano il trasferimento automatico dei detenuti nei penitenziari dei rispettivi paesi.


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