La sconfitta c'è, ma non è una bastonata. Abbiamo perso voti e ce lo siamo meritato.
Invece di pensare a Como, Monza o Erba parlavamo di diamanti, lingotti, autisti di Renzo Bossi e tangenti inventate.
Siamo stati oggetto di un bombardamento senza precedenti. Nessun complotto, perché se un consigliere regionale, anzi un ex consigliere, va a prendersi una laurea in Albania e un ex tesoriere investiva soldi in lingotti, poi al leghista di Bergamo e all'imprenditore di Brescia gli girano le balle.
In questa sconfitta c'è un risvolto positivo: chi votava Lega e oggi è deluso non ha votato a destra o a sinistra, ma è rimasto a casa. Si è astenuto e questo vuol dire che se ora lavoriamo bene ci possiamo riprendere il suo voto.
Sui ballottaggi, la mia posizione personale è che siamo partiti da soli e finiremo da soli.