Una delle ipotesi è di non candidarsi alle nazionali ma solo alle locali.
L'idea di un cambiamento che parta dalle regioni e che non passi più da Roma è un'ipotesi su cui stiamo ragionando.
A me non interessa cambiare nome, simbolo, inno. Io ho un progetto.
La politica non deve dare risposte alle alleanze e alle alchimie, ma alla vita quotidiana dei cittadini. Su questo stiamo facendo autocritica.
Abbiamo capito la lezione che ci viene dal voto a Grillo, che rispetto e che sono contento possa essere messo alla prova dei fatti. L'errore di qualche leghista, che è stato allontanato, non ci ferma minimamente. Abbiamo perso questa volta, vinceremo la prossima.