Direzione e segreteria: Via Murri, 26 - 48011 ALFONSINE (RA) Codice Ministeriale RAIC81200T Codice Fiscale: 80101290395 Telefono: 0544 82620 - Fax: 0544 84735 http://www.icalfonsine.it; E-mail: raic81200t@istruzione.it, PEC: RAIC81200T@PEC.ISTRUZIONE.IT
ANNO SCOLASTICO 2013/14
Cos’è l’Istituto Comprensivo . . .. . . . . . . . p.3 Che cos’è il P.O.F. . . . . . . . . . . . . . . . . . p.4 Contesto socio-economico e culturale. . . . . p.4 Organizzazione dell’Istituzione scolastica . . . p.5 Organigramma d’Istituto. . . . . . . . . . . . . . p.6 Informazioni utili . . . . . . . . . . . . . . . . . . p.7 Struttura dell’Istituto Comprensivo . . . . . . . p.8 Scuole dell’Istituto. . . . . . . . . . . . . . . .
p.9
Flessibilità didattica e organizzativa . . . . . . p.14 Linee guida. . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . p.16 Criteri per la scelta dei contenuti. . . . . . . . . p.17 Regolamento d’Istituto . . . . . . . . . . . . . . . . p. 18 Valutazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p.21 Integrazione alunni con disabilità . . . . . . . .
p.26
Intercultura. . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . .
p.28
Tecnologia e informatica . . . . . . . . . . . . .
p.30
Risorse educative e didattiche. . . . . . . . . .
p.31
Sicurezza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p.31 Iniziative di formazione e aggiornamento.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p.32 Valutazione globale del POF . . . . .. . . . . . . . p.32 Progettazione d’Istituto . . . . . . . .. . . . . . . . p.33
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COS’È L’ISTITUTO COMPRENSIVO L’Istituto Comprensivo aggrega in un solo organismo le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado di uno stesso territorio per migliorare e rendere più coerente il progetto educativo dai 3 ai 14 anni. Tutti gli ordini di scuola funzionano secondo proprie caratteristiche (programmi, orari, insegnanti) all’interno di un quadro organizzato e coordinato. Infatti, nell’Istituto Comprensivo si costituiscono una sola Presidenza, un solo Consiglio di Istituto, un Collegio dei Docenti unitario, per affrontare in modo integrato i vari aspetti della vita della scuola, come ad esempio le scelte educative e didattiche, la valutazione degli alunni, l’amministrazione dei finanziamenti.
IN PARTICOLARE L’ISTITUTO COMPRENSIVO OFFRE LE SEGUENTI OPPORTUNITÀ:
Un’efficace continuità educativa didattica (curricolo)
Gli insegnanti e il dirigente dell’I.C. possono conoscere e seguire il processo educativo di ogni alunno dalla scuola dell’infanzia fino all’esame della scuola secondaria di 1° grado, scambiarsi informazioni sui ragazzi e sulla loro valutazione, intervenire in tempo utile di fronte alle varie difficoltà.
Un’organizzazione più flessibile (autonomia)
Nell’Istituto Comprensivo si mettono in comune molte risorse: i docenti, le attrezzature, i finanziamenti, per migliorare i metodi e le attività di insegnamento.
Rapporti più stretti con il territorio (integrazione) e le famiglie
L’istituto comprensivo è la scuola del territorio in grado di dialogare con gli enti locali, la famiglia, le associazioni, il volontariato, gli istituti culturali, affinché tutti contribuiscano ad arricchire l’offerta formativa della scuola.
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CHE COS’È IL P.O.F.
POF Il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.), secondo il regolamento sull'autonomia scolastica, è il documento fondamentale della scuola che la identifica dal punto di vista culturale e progettuale, ne esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa. Esso è lo sviluppo della pratica didattica di ciascuna scuola ed è costruito su criteri di fattibilità, verificabilità e trasparenza in modo da consentire all’istituzione scolastica la massima apertura nei confronti dei genitori e dell'intera comunità. Il POF inoltre è coerente con gli obiettivi generali e educativi determinati a livello nazionale e locale, tiene conto delle esigenze del contesto sociale e, nello stesso tempo, prevede un'organizzazione della didattica che assicuri il successo formativo di ogni alunno. Il piano dell'offerta formativa è adottato dal Consiglio d’Istituto ed è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali definiti dallo stesso Consiglio d’Istituto, tenuto conto delle proposte formulate dai genitori e dagli organismi presenti nel territorio. Il POF è flessibile e aperto, come tale è soggetto ad aggiornamenti nel corso dell'anno scolastico in funzione dell'evoluzione del sistema formativo ed organizzativo della scuola. Costituisce quindi un impegno per la comunità scolastica in quanto rappresenta l'offerta globale di tipo educativo e didattico della scuola. Esso contiene, oltre alle scelte curricolari ed extracurricolari che l’Istituto Comprensivo adotta nell'ambito della propria autonomia, i servizi offerti, le scelte organizzative e le modalità di valutazione degli interventi. Il piano dell'offerta formativa è reso pubblico e disponibile sul sito dell’Istituto. E’ oggetto di periodiche valutazioni da parte sia della commissione che l'ha elaborato, sia degli insegnanti incaricati a svolgere le funzioni strumentali relative al coordinamento del piano stesso.
CONTESTO SOCIO – ECONOMICO – CULTURALE L’I.C. di Alfonsine comprende le scuole dell’infanzia, primaria di Alfonsine e secondaria di primo grado di Alfonsine e Longastrino. Il bacino d'utenza dell’Istituto comprensivo è diventato piuttosto eterogeneo come il complesso della popolazione residente nel Comune. Questa è costituita da famiglie complessivamente ben integrate nel contesto socio-culturale ed operanti nei settori agricolo, artigianale, industriale e dei servizi. L'eterogeneità delle situazioni comporta che, accanto a famiglie con elevate aspettative nei confronti della scuola, si affianchino casi di svantaggio più o meno grave. La presenza, inoltre, di un crescente flusso di immigrazione pone il tema della multiculturalità. Il denominatore comune dell'azione educativa va dunque trovato non solo nel raggiungimento di obiettivi di tipo cognitivo rapportati individualmente alle condizioni soggettive di partenza, ma anche e soprattutto nella crescita della "persona" in termini di responsabilizzazione, acquisizione di autonomie operative e decisionali. I problemi che la scuola, nel suo complesso, deve affrontare sono quelli inerenti: la costruzione di un’identità personale l'acquisizione di una chiara immagine della realtà circostante l' elaborazione di un’autentica cultura dei valori civili.
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DIRIGENTE SCOLASTICO
COLLABORATORI: Collaboratore vicario (con esonero parziale)fiduciario per la scuola secondaria di 1°grado fiduciari di plesso -uno per la scuola secondaria di 1° grado di Longastrino -2 per la scuola dell'infanzia -uno per la scuola primaria “Matteotti” -uno per la scuola primaria “Rodari”
AMMINISTRAZIONE: Responsabile amministrativo Assistenti amministrativi Collaboratori scolastici
ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
ORGANI COLLEGIALI: Consiglio di intersezione Consiglio di interclasse Consiglio di classe Collegio dei docenti Consiglio d’Istituto
DOCENTI FUNZIONI STRUMENTALI e relative Commissioni di lavoro: - Gestione POF – Autovalutazione d'Istituto - Area BES ( n.2 funzioni, interventi e servizi per gli studenti disabili, disagio, immigrati, integrazione) - Area orientamento/continuità/valutazione alunni/prove INVALSI - Rapporti con il territorio, legalità e sicurezza
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ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO
Dirigente Dirigente Scolastico Scolastico Prof. Prof. ssa ssa Daniela Daniela Geminiani Geminiani Collegio Collegio dei dei Docenti Docenti
Consiglio Consiglio di di Istituto Istituto
DSGA DSGA Sig. ra Sig. ra Marina Marina Cenni Cenni
Personale Personale ATA ATA
Collaboratore Collaboratore vicario vicario prof. prof. ssa ssa Cosetta Cosetta Dragoni Dragoni
Responsabili Responsabili di di Plesso: Plesso:
Bruco-Samaritani: Bruco-Samaritani:Donà DonàRosaria, Rosaria, Pozzati Sabrina Pozzati Sabrina Rodari: Rodari:Magnani MagnaniMaria MariaAntonietta Antonietta Matteotti: Matteotti:Orselli OrselliClaudia Claudia Oriani: Oriani:Dragoni DragoniCosetta Cosetta Sede di Longastrino: Sede di Longastrino:Saverioni SaverioniIvana Ivana
Funzioni Funzioni Strumentali: Strumentali:
GESTIONE GESTIONEPOF-Maccagni POF-MaccagniChiara, Chiara, Melandri MelandriGiada Giada AREA AREABESBES-Affabile AffabileCarmela Carmela (disabili), (disabili),Manini Maninimilena(DSA), milena(DSA), Antonellini AntonelliniDonatella Donatella((stranieri) stranieri) AREAORIENTAMENTO/CONTINU AREAORIENTAMENTO/CONTINU ITA’/ ITA’/VALUTAZIONE VALUTAZIONE ALUNNI/PROVE ALUNNI/PROVEINVALSI INVALSI (Simoncelli (SimoncelliSergio) Sergio) RAPPORTI RAPPORTICON CONIL ILTERRITORIO, TERRITORIO, LEGALITA’ E SICUREZZA LEGALITA’ E SICUREZZA(Coatti (Coatti Celeste) Celeste) SOSTEGNO SOSTEGNOAL ALLAVORO LAVORODEI DEI DOCENTI E MULTIMEDIALITA’DOCENTI E MULTIMEDIALITA’(Balzani (BalzaniMaurizio) Maurizio)
Referenti Referenti di di macro-area: macro-area:
Formazione: Formazione:Dragoni DragoniC. C. ED. alla salute: ED. alla salute:Marani MaraniF. F. Espressività: Espressività:Laghi LaghiB. B. Ed. Ed.alla allacittadinanza cittadinanzaeesicurezza: sicurezza: Balzani BalzaniM., M.,Antonellini AntonelliniD. D. Ambiente, scienze e tecnologia: Ambiente, scienze e tecnologia: Coatti CoattiC. C. Lingue Linguestraniere: straniere:Montanari MontanariE. E.
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SCUOLE PRIMARIE
SCUOLE DELL’INFANZIA
IL BRUCO Tel.0544/81198 Sezioni 5 Bambini 140
SAMARITANI Tel.0544/81198 Sezioni 3 Bambini 84
G.RODARI Tel.0544/80598 Classi 11 Alunni 297
MATTEOTTI
MATTEOTTI Tel.0544/82157 Tel.0544/82157 Classi Classi 8+29 Alunni163 172 Alunni
SCUOLE SECONDARIE DI 1^ GRADO
A.ORIANI Tel.0544/82620 Fax 0544/84735 Classi 12 Alunni 294
A.ORIANI Sez.distaccata di Longastrino Tel./fax 0532/806018 Classi 3 – Alunni 71
UFFICI – DIREZIONE – SEGRETERIA
Sede:A. Murri,26 Tel.0544/82620 Fax 0544/84735 Apertura al pubblico :dal lunedì a sabato 7,45-9,00/12,00-13,15 Martedì 15,00-17,00
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L’Istituto comprende La scuola dell’infanzia (3-6 anni) Il primo ciclo di istruzione costituito dalla scuola primaria 6-11 anni con eventuale anticipo a 5 anni e mezzo) e dalla scuola secondaria di primo grado (11-14 anni)
Durata e passaggi
La scuola dell’infanzia ha una durata di tre anni. Il passaggio alla scuola primaria non prevede alcun tipo di valutazione delle competenze acquisite dai bambini, tuttavia le scuole dell’infanzia compilano un profilo dell’alunno e una scheda di passaggio dove si indicano i traguardi delle competenze riferite ai diversi campi di esperienza.
Il primo ciclo d'istruzione ha la durata di otto anni e costituisce il primo segmento in cui si realizza il diritto-dovere all'istruzione e formazione. La scuola primaria, della durata di cinque anni, è articolata in un primo triennio (1°,2°, 3°) teso al raggiungimento di obiettivi disciplinari e in un biennio volto allo sviluppo delle competenze definite nelle “Indicazioni per il curricolo”. Il passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado avviene a seguito di una valutazione positiva al termine del secondo periodo didattico.
La scuola secondaria di primo grado, della durata di tre anni, si articola in un unico periodo didattico (classi 1^- 2^ 3^), che completa il percorso disciplinare ed assicura l'orientamento ed il raccordo con la scuola secondaria di secondo grado. Il percorso si conclude con l'esame di Stato.
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LE SCUOLE DELL’ISTITUTO Orario di funzionamento SCUOLA DELL’INFANZIA “BRUCO-SAMARITANI”
ORARIO DI FUNZIONAMENTO
SERVIZI OFFERTI
LABORATORI E LOCALI ATTREZZATI
Dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 16.30. Dalle 8.00 sono presenti le insegnanti. 8.00/9.00: ingresso e accoglienza. Dalle 10.30 alle 12.30 entrando in servizio le insegnanti del turno pomeridiano ,viene attivata un’organizzazione flessibile dell’orario per garantire all’utenza il massimo delle ore settimanali di compresenza. 11.40: uscita antimeridiana 13.00: ingresso/uscita pomeridiani 16.00/16.30: uscita Dalle 7.30 alle 8.00 le educatrici della cooperativa “Il Cerchio” effettuano il servizio prescuola. La scuola Bruco-Samaritani dispone di: - 8 sezioni - 1 spazio polivalente esterno all'edificio ma collegato - 2 /3 dormitori - 1 atelier - 3 zone cortilizie esterne - 1 sala morbida - 1 spazio laboratoriale - 1 sala mensa - 2 spazi destinati ai servizi igienici - 1 spazio adibito a salone e/o sala audiovisivi - 1 angolo strutturato per varie attività - 1 palestra esterna all’edificio
I RAGGRUPPAMENTI DEGLI ALUNNI
Si opera per gruppi-sezione e per gruppi-intersezione
ATTIVITÀ EXTRASCOLASTICHE POMERIDIANE
Non si effettuano attività pomeridiane extrascolastiche
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SCUOLA PRIMARIA RODARI - MATTEOTTI Differenziazione del servizio attraverso due modelli: Organizzazione a tempo normale Matteotti ORARIO DI TEMPO NORMALE (27 ore per 6 giorni alla settimana); FUNZIONAMENTO Ingresso 8,10 Uscita: lunedì, mercoledì, sabato ore 12,10 Martedì, giovedì, venerdì ore 13,10 Ingresso e uscita da via Murri, 29. L’arrivo del pullman è previsto per le 8,00 e la partenza per le ore 12,05/13,05 Tempo pieno 40 ore suddivise in 5 giorni da 8 ore Ingresso 8,05 Uscita 16,10 Uscita ore 16,05 per chi usufruisce del servizio trasporto alunni Per gli alunni autorizzati è prevista l’uscita alle ore 12,05 e il rientro alle ore 14,00 Ingresso via Samaritani, 1 per tutti gli alunni dalle 8,05 alle 8,10 Uscita dall’ingresso principale per le classi 1^,2^,3^ Uscita dall’ingresso mensa per le classi 4^ e 5^ SERVIZI OFFERTI Matteotti e Rodari Servizio di prescuola dalle ore 7,30 presso il plesso Rodari PLESSO RODARI PLESSO MATTEOTTI Uso flessibile delle aule Palestra Oriani e palestra arti marziali LABORATORI E - 8 aule 3 piccole aule per attività di sostegno, LOCALI ATTREZZATI - Laboratorio artistico una delle quali con pc - Laboratorio informatica 1 aula per attività a piccoli gruppi - Aula polivalente Aula audiovisivi - Zona cortilizia esterna Biblioteca con due postazioni - Palestra Oriani e palestra arti marziali multimediali - Laboratorio di biologia-microscopia 2 zone cortilizie esterne Sala mensa Locali in comune con la scuola sec. di 1° grado Palestra – Auditorium - Laboratori di informatica e linguistico – Laboratorio di biologia-microscopia I RAGGRUPPAMENTI DEGLI ALUNNI ATTIVITA’ EXTRA SCOLASTICHE POMERIDIANE
Si opera per gruppi-classe e per gruppi formati da alunni di classi parallele Plesso Rodari: attività serali non gestite dall’Istituto Comprensivo ( italiano L2, università della terza età)
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Monte ore delle discipline del Plesso Rodari discipline
I classe
II classe
III – IV- V classe
matematica scienze tecnologia italiano storia Geografia inglese arte musica motoria Religione/ alternativa Totale ore
7 2 1 8 2 2 1 2 1 2 2
7 2 1 7 2 2 2 2 1 2 2
6 2 1 7 2 2 3 2 1 2 2
30
30
30
Monte ore delle discipline del plesso Matteotti discipline italiano matematica Tecnologia scienze inglese storia geografia arte ed. motoria Musica religione Totale ore
I classe 8 5 1 2 1 2 2 2 1 1 2 27
II classe 7 5 1 2 2 2 3 1 1 1 2 27
III-IV-V classe 7 5 1 2 3 2 2 1 1 1 2 27
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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
ORARIO DI FUNZIONAMENTO
LABORATORI E LOCALI ATTREZZATI
ATTIVITA’ EXTRA SCOLASTICHE POMERIDIANE
Sede di Alfonsine Tempo scuola 30 ore settimanali. Ingresso ore 8.05 Uscita ore 13.10 Al suono della campanella delle ore 8.05 gli alunni, a gruppi, salgono ai piani e alle relative classi. Gli insegnanti li attendono e le lezioni iniziano alle ore 8.10 Alle ore 13.10 gli alunni, in ordine per classe, accompagnati dall’insegnante dell’ultima ora, scendono e escono. Sede di Longastrino Tempo scuola 36 ore settimanali Ingresso ore 8.25 Uscita ore 13.30 martedì-giovedì-venerdì-sabato Uscita ore 16.30 lunedì-mercoledì Al suono della campanella delle ore 8.25 gli alunni, a gruppi, entrano e raggiungono le relative classi. Gli insegnanti li attendono e le lezioni iniziano alle ore 8.30 Alle ore 13.30 e, nelle giornate di lunedì e mercoledì, alle ore 16.30 gli alunni, in ordine per classe, accompagnati dall’insegnante dell’ultima ora, escono. La sede è dotata di una mensa, utilizzata nelle due giornate lunghe dagli alunni, i cui genitori ne fanno richiesta all’Amministrazione Comunale. La sede di Alfonsine è dotata di aule speciali e laboratori. Aula di Arte Aula di Musica Auletta per attività a piccoli gruppi Laboratorio di informatica Laboratorio di fisica e chimica Laboratorio di biologia e microscopia Laboratorio di cucina Auditorium Palestra
La sede di Longastrino è dotata di Due aulette per attività a piccoli gruppi (piano terra) Una auletta per attività a piccoli gruppi (primo piano) Mensa Laboratorio di microscopia Laboratorio di informatica, condiviso con la Scuola primaria di Longastrino (Argenta) Palestra
Dal corrente anno scolastico, presso la Scuola Primaria “Matteotti”, Via Murri 28, funziona in via sperimentale un laboratorio dedicato a tutti gli alunni della Scuola secondaria di 1° grado con difficoltà di apprendimento, dovute sia ad un disturbo specifico, sia alla mancanza di un buon metodo di studio o di motivazione. Il laboratorio, organizzato dalla Cooperativa Sociale “Il Cerchio” in stretta collaborazione con la Scuola secondaria “A.Oriani”, si tiene nelle giornate di Lunedì e Giovedì dalle 14 alle 16.30.
DISCIPLINE DEL CURRICOLO 12
Tempo Normale
Tempo Prolungato
(30 ore)
(34 ore + 2 ore mensa)
Italiano
6
8
Storia - Geografia
4
4
Lingua Inglese
3
3
Lingua Francese/Spagnolo Inglese potenziato
2
2
Matematica e scienze
6
8
Tecnologia
2
2
Musica
2
2
Arte e immagine
2
2
Corpo, movimento e sport
2
2
Religione
1
1
Totale
Ore 30
Ore 34
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La normativa vigente prevede diverse situazioni didattiche e organizzative flessibili:
articolazione del gruppo classe, delle classi o sezioni, anche nel rispetto del principio dell'integrazione scolastica degli alunni con handicap iniziative di recupero e sostegno realizzazione di compensazioni tra le discipline e le attività previste dai progetti del curricolo locale
Una flessibilità didattica e organizzativa ha bisogno di vincoli ridotti e di disponibilità di personale docente. Attualmente non è certo, se non anno per anno, il numero degli insegnanti disponibili e per quanto riguarda la Scuola secondaria di 1° grado sono molto numerosi anche i vincoli, in particolare gli orari dei docenti che insegnano in più scuole. Da quest’anno, con l’attuazione dei regolamenti, il nostro Istituto non è più in grado, se non in misura ridotta e marginale rispetto agli anni precedenti, di applicare situazioni didattiche e organizzative flessibili nella Scuola primaria e nella Scuola secondaria di 1° grado.
SCUOLA DELL’ INFANZIA L’Offerta Formativa, nella Scuola dell’Infanzia, fonda sulle seguenti scelte educative: Favorire l’accoglienza e l’integrazione in modo da creare un contesto che persegua la possibilità di: esprimere i propri punti di vista formare una positiva immagine di sé avere fiducia in sé e desiderio di apprendere favorire la socialità, l’amicizia e la collaborazione garantire pari opportunità di sviluppo delle potenzialità a tutti i bambini senza discriminazioni dovute al sesso, alla provenienza e all’handicap valorizzare le diversità culturali Elaborare un curricolo base in grado di garantire a ciascun bambino il successo formativo coerente con i potenziali individuali di apprendimento; Valorizzare la conoscenza e l’integrazione di tutti i linguaggi: verbale e non, corporeo, gestuale, iconico, musicale, multimediale... Promuovere la valutazione formativa dei bambini, finalizzata allo sviluppo delle capacità, delle attitudini di ciascuno e ad esplicitare i progressi individuali, piuttosto che esprimere i confronti, (progetto “Pronti per la scuola insieme”). Attuare la continuità educativa e didattica sia verticale, sia orizzontale, attivando il coordinamento dei curricoli degli anni ponte. Utilizzare le risorse umane, strutturali e finanziarie del territorio (Biblioteca, Museo del Senio, Casa dei due Luigi, Genitori, AVIS, Enti Locali, Scuole, Associazioni, Aziende, Gruppi culturali…) in coerenza con le finalità e gli obiettivi formativi della scuola. Progettare percorsi didattici finalizzati competenze.
per il consolidamento e allo sviluppo delle 14
Integrare il curricolo nazionale con l’introduzione di iniziative, attività, progetti coerenti con le esigenze formative. “Per ogni bambino o bambina, la scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza”.
SCUOLA PRIMARIA La flessibilità oraria nella scuola primaria determina per alcuni momenti della settimana la contemporaneità di due insegnanti che: favorisce interventi individualizzati mirati al recupero, al superamento di disagi e al consolidamento di capacità e conoscenze; promuove l’organizzazione di attività di ampliamento dell’offerta formativa, a piccolo e a grande gruppo.
SCUOLA SECONDARIA DI 1^ GRADO La Scuola secondaria di 1° grado attua contemporaneità solo nel plesso di Longastrino, dove permane un corso a tempo prolungato. Nel plesso “Oriani” i laboratori che necessitano di una suddivisione della classe in gruppi di lavoro numericamente ridotti e omogenei (es. attività di recupero e approfondimento disciplinare) sono possibili solo con ore aggiuntive degli insegnanti e con l’ausilio di ex docenti, a titolo gratuito, organizzati nell’Associazione AUSER (Associazione per l’autogestione dei servizi e la solidarietà).
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LINEE GUIDA
SCELTE CULTURALI E FORMATIVE Maturare l’identità personale. Favorire nell’alunno la conoscenza di sé. Imparare ad operare scelte autonome. Favorire il processo di interazione con i compagni, gli adulti e l’ambiente. Valorizzare le potenzialità di tutti e ridurre eventuali svantaggi iniziali, garantendo continuità nel processo formativo. Offrire a tutti la possibilità di vivere attivamente la propria crescita culturale in un clima di collaborazione, convivenza democratica, uguaglianza nella diversità. Sviluppare e migliorare le competenze individuali attraverso piani di studio adeguati. Innalzare il tasso di successo scolastico. Perseguire il raggiungimento di una formazione culturale di base che si fondi sul riutilizzo critico delle conoscenze e sulla disponibilità ad accogliere il “nuovo” modificando il dato acquisito.
SCELTE METODOLOGICHE E STRATEGIE
Stabilire un clima relazionale e comunicativo sereno, ricco, in un contesto favorevole alla promozione delle capacità relazionali e sociali. Attivare una didattica centrata sulla persona, che permetta alle alunne e agli alunni di essere protagonisti dei loro percorsi educativi. Rafforzare l’identità personale attraverso lo sviluppo corporeo, intellettuale, psicodinamico. Utilizzare attività ludiche e di simulazione per soddisfare le esigenze di esplorazione , conoscenza, comunicazione e socializzazione. Proporre interventi educativi orientando alla responsabilità, all’autonomia e all’acquisizione delle regole. Utilizzare un’attività di apprendimento che coinvolga la persona nella sua globalità e non solo nella sua dimensione cognitiva. Sollecitare ogni alunno ad esprimere le proprie potenzialità anche attraverso laboratori, flessibilità oraria. Guidare le allieve e gli allievi ad appropriarsi dei contenuti attraverso impatti reali e vivi con situazioni concrete Progettare percorsi in verticale utili al raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze definite nelle “Indicazioni per il curricolo”1. Attivare una valutazione formativa che aiuti l’allievo ad apprendere e che contribuisca alla regolazione continua dei suoi apprendimenti.
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E’ in corso di completamento un’APPENDICE contenente l’aggiornamento dei curricoli verticali per la definizione delle competenze in uscita al termine del Primo Ciclo d’Istruzione, che sarà allegata al presente documento (rif. Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, nota MIURAOODGOS prot. 5559 del 4/09/2012).
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CRITERI PER LA SCELTA DEI CONTENUTI I contenuti delle singole discipline non sono considerati fini a sé stessi, ma strumentali al processo formativo. Vengono scelti dai docenti sulla base delle indicazioni per il curricolo, coordinati dai gruppi di disciplina e ambiti e dai team di lavoro ed indicati nelle programmazioni. I contenuti, e cioè i concetti e le nozioni che costituiscono la materia delle discipline di studio e dei campi di esperienza andranno scelti secondo i seguenti criteri: Congruenza didattica rispetto agli obiettivi e alle intenzioni educative; Interesse e motivazione degli alunni; Correlazione agli stili di apprendimento ed ai livelli di maturazione; Gradualità: dal facile al difficile, dal noto all'ignoto, dal vicino al lontano; Sequenzialità: articolazione progressiva dei nuclei di intervento; Attualità: in relazione sia ai rapidi cambiamenti della realtà sociale, sia al progredire delle conoscenze; I contenuti vengono trattati avvalendosi di molteplici strumenti tra loro complementari quali: testi scolastici, libri della biblioteca, sussidi audiovisivi, cartine, riviste, materiale tecnico/scientifico, strumenti musicali, attrezzature sportive, computers, visite guidate... Particolare punto di riferimento per i docenti è il documento “I contenuti essenziali per la formazione di base” redatto dalla Commissione dei Saggi, che ha individuato ed illustrato i contenuti irrinunciabili del sapere per la scuola di base. Questo documento è stato elaborato partendo da un principio cardine condiviso da tutti i membri del gruppo: “…occorre muovere non da un a-priori ideologico, dall’immagine di un individuo ideale, ma dall’esigenza di definire saperi e valori che possano risultare comuni a tutti i cittadini, indipendentemente dalla religione, dall’etnia, dallo stato sociale, dal sesso, al termine del percorso della scolarità obbligatoria…”
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Il diritto all’istruzione, sancito dall’art. 33 della Costituzione, si esplicita attraverso l’istituzione scolastica che si configura come luogo nel quale i processi formativi dei bambini sono posti al centro di ogni azione educativa. In questo percorso la scuola è chiamata a cooperare con la famiglia, tessendo con essa una fitta rete di rapporti interpersonali, sociali, culturali ed educativi. Rendere questo rapporto decoroso, agevole, sicuro, sereno e collaborativo spetta in eguale misura a tutti i soggetti che, a vario titolo e con ruoli diversi, sono chiamati a collaborare: genitori, insegnanti, alunni, dirigente, personale amministrativo e ausiliare. In prima istanza il rapporto tra scuola e famiglia si realizza nel perfetto collegamento degli insegnanti di classe con le singole famiglie. Gli insegnanti organizzano la vita di classe in piena autonomia, nel rispetto della normativa vigente, formulando linee di comportamento che, spiegate e motivate ai genitori, costituiscono patrimonio di regole comuni da rispettare. La scuola, consapevole che è solo nel rispetto dei doveri di ognuno che si garantiscono i diritti di tutti, redige il REGOLAMENTO D’ISTITUTO che, dopo l’approvazione degli organi competenti, entra in vigore e deve essere rispettato da tutti coloro che a qualsiasi titolo accedono o fruiscono della scuola. Il documento è affisso all’Albo di ogni plesso e si può visionare anche sul sito dell’istituto. Il Regolamento d’Istituto è conforme ai principi e alle norme dello “Statuto delle Studentesse e degli Studenti”, emanato con il D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249, del Regolamento dell’Autonomia delle Istituzioni scolastiche, emanato con il D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, del D.P.R. 10 ottobre 1996, n. 567, e sue modifiche e integrazioni. E’ coerente e funzionale al Piano dell’Offerta Formativa adottato dall’Istituto. I contenuti del Regolamento d’Istituto individuano i seguenti aspetti: Funzionamento degli organi collegiali: Consiglio d’Istituto, Giunta esecutiva, Collegio docenti, Consiglio di classe S.S.1°, Consiglio di interclasse S.P., Consiglio d’Intersezione S.I., Assemblee dei genitori). Norme generali: ingresso, uscita e vigilanza degli alunni; prescuola/postscuola; ritardi, assenze e uscite anticipate degli alunni; divieto di ingresso degli estranei nella scuola; consulenze ed interventi di esperti; aule speciali; mensa; somministrazione di cibo agli alunni; relazioni docenti-genitori;forme e limiti della partecipazione dei genitori alla vita della scuola; uscite didattiche, visite guidate e viaggi d’istruzione; criteri relativi alla formazione delle classi; criteri per l’accoglienza delle domande di iscrizione alla scuola dell’infanzia e alle classi a tempo pieno nella scuola primaria in caso di esubero; criteri relativi alla assegnazione degli insegnanti alle classi; sicurezza ed infortuni; occorrente scolastico; cambiamento di domicilio; utilizzo di materiale fotografico e filmico; materiale pubblicitario nelle scuole; uso degli edifici e delle attrezzature scolastiche. Regolamento di disciplina della scuola secondaria di primo grado: doveri degli studenti, mancanze e sanzioni, organo di garanzia. L’Istituto Comprensivo di Alfonsine, in piena sintonia con quanto stabilito dal “Regolamento delle studentesse e degli studenti”, propone a famiglie ed alunni della Scuola Secondaria di 1° il PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (D.P.R. 245/2007), al fine di condividere diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica, famiglie e studenti. In forma ridotta, il documento è proposto anche agli alunni e alle famiglie della Scuola Primaria.
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SCUOLA SECONDARIA 1°
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (ai sensi del DPR 245/2007) La scuola è il luogo in cui promuovere la formazione di ogni studente, la sua relazione sociale, la sua crescita civile. L’acquisizione e il rispetto delle regole può avvenire solo con una concreta e consapevole collaborazione con la famiglia; pertanto la nostra scuola intende costruire una alleanza educativa con i genitori, mediante rapporti costanti e costruttivi nel rispetto dei reciproci ruoli. La Scuola si impegna a: creare un clima di collaborazione sereno e corretto, favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la maturazione dei comportamenti e dei valori e il rispetto delle altre culture, il sostegno nelle diverse abilità, l’attenzione e l’aiuto nelle situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione realizzare i curricoli disciplinari nazionali e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche elaborate nel Piano dell’Offerta Formativa, tutelando il diritto ad apprendere procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto ai programmi e ai ritmi di apprendimento, chiarendone le modalità e fornendo eventuali indicazioni per il miglioramento comunicare costantemente con le famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle discipline di studio oltre che ad aspetti inerenti il comportamento e la condotta prestare ascolto e attenzione ai problemi degli studenti così da favorire l’interazione pedagogica con le famiglie I genitori si impegnano a: instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro competenza valutativa tenersi aggiornati su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente il diario e le comunicazioni scuola-famiglia partecipando con regolarità alle riunioni previste far rispettare l’orario d’ingresso a scuola, limitare le uscite anticipate, contenere le assenze non dovute a motivi di salute, giustificare in modo plausibile le assenze (con la necessaria certificazione medica dopo le malattie superiori a cinque giorni) verificare attraverso un contatto frequente con i docenti che lo studente rispetti gli impegni di studio e le regole della scuola, prendendo parte attiva e responsabile ed essa intervenire, con coscienza e responsabilità rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a carico di persone, arredi, materiale didattico, anche provvedendo al risarcimento del danno. Il genitore dichiara di prendere visione del regolamento d’Istituto affisso all’albo e presente sul sito della scuola: www.racine.ra.it/ddalfonsine/ Lo studente si impegna a: considerare i seguenti criteri di condotta, responsabilizzandosi in tal senso: RISPETTO: di persone, di leggi, di regole, di consegne, di impegni, di strutture, di orari CORRETTEZZA: di comportamento, di linguaggio, di utilizzo della strumentazione didattica ATTENZIONE: ai compagni, alle proposte educative dei docenti LEALTA’: nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni DISPONIBILITA’: a migliorare, a partecipare, a collaborare. IL DIRIGENTE SCOLASTICO _______________________ ____________________
IL GENITORE
LO STUDENTE ______________________
SCUOLA PRIMARIA PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (ai sensi del DPR 245/2007) La scuola è il luogo in cui promuovere la formazione di ogni studente, la sua relazione sociale, la sua crescita civile. L’acquisizione e il rispetto delle regole può avvenire solo con una concreta e consapevole collaborazione con la famiglia; pertanto la nostra scuola intende costruire una alleanza educativa con i genitori, mediante rapporti costanti e costruttivi nel rispetto dei reciproci ruoli. La scuola s’impegna a: Creare un clima di collaborazione sano e corretto, favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la maturazione dei comportamenti e dei valori e il rispetto delle altre culture, il sostegno nelle diverse abilità, l’attenzione e l’aiuto nelle situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione; Realizzare i curricoli disciplinari nazionali e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche elaborate nel Piano dell’Offerta Formativa (POF), tutelando il diritto di apprendere; Procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto ai programmi e ai ritmi d’apprendimento, chiarendone le modalità e fornendo eventuali indicazioni per il miglioramento; Comunicare costantemente con le famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle discipline di studio oltre che ad aspetti inerenti il comportamento in condotta;
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Prestare ascolto e attenzione ai problemi degli studenti così da favorire l’interazione pedagogica con le famiglie. I genitori s’impegnano a: Instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà d’insegnamento e la loro competenza valutativa; Tenersi aggiornati su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente il diario o il quadernino degli avvisi e le comunicazioni scuola-famiglia partecipando con regolarità alle riunioni previste; Far rispettare l’orario d’ingresso/uscita a/da scuola, limitare le uscite anticipate, contenere le assenze non dovute a motivi di salute, giustificare in modo plausibile le assenze (con la necessaria certificazione medica dopo le malattie superiori i 5 (cinque) giorni); Verificare attraverso gli incontri previsti con i docenti che lo studente rispetti gli impegni di studio e le regole della scuola, prendendo parte attiva e responsabile ad essa; Intervenire, con coscienza e responsabilità rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a carico di persone, arredi, materiale didattico anche provvedendo al risarcimento del danno. L’alunno si impegna a dimostrare (leggere insieme al bambino) :
RISPETTO:
di persone, di leggi, di regole, di consegne, di impegni, di strutture, di orari.
CORRETTEZZA:
di comportamento, di linguaggio, di utilizzo della strumentazione didattica.
ATTENZIONE:
ai compagni, alle proposte educative dei docenti.
DISPONIBILITA’:
a migliorare, a partecipare, a collaborare.
Nota: conservare a casa (Ritagliare e riconsegnare firmato all’insegnante) PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (ai sensi del DPR 245/2007)
IL DIRIGENTE SCOLASTICO ______________
IL GENITORE
L’ALUNNO
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La valutazione, affidata al team docenti, è parte integrante delle attività didattiche e consiste nel controllo degli apprendimenti, del comportamento e nella certificazione delle competenze acquisite da ciascun alunno. Gli insegnanti dell'Istituto effettuano tre fasi di valutazione. 1. Una fase iniziale (valutazione diagnostica) finalizzata all'accertamento della situazione di partenza e volta alla raccolta di informazioni sull'alunno, grazie alla collaborazione con le famiglie e con i docenti coinvolti nelle esperienze scolastiche precedenti. 2. Una fase intermedia, interna al percorso didattico (valutazione formativa), che prevede verifiche in itinere, indirizzate a controllare, nelle singole discipline, le competenze cognitive acquisite dagli studenti rispetto ai diversi obiettivi specifici. In base ai risultati ottenuti, gli insegnanti propongono poi le strategie più idonee per "ottimizzare" i processi di insegnamento-apprendimento: "sentieri individualizzati", attività di consolidamento e potenziamento. 3. Una fase finale (valutazione sommativa), rivolta a misurare il perseguimento degli obiettivi che qualificano i percorsi didattici e capace di rendicontare complessivamente sulle padronanze cognitive acquisite dagli alunni e sui comportamenti socio-affettivi maturati negli stessi. Per la verifica del raggiungimento degli obiettivi i docenti utilizzano diversi strumenti. Prove di varie tipologie (scritte, orali, pratiche, grafiche, …), presentate in forma strutturata, semistrutturata e libera; proposte individualmente, sottoforma di lavoro di gruppo, come esercitazioni per livelli differenziati. Osservazioni sistematiche che registrano i cambiamenti rispetto alla situazione iniziale e/o al gruppo di riferimento. La sommatoria delle prove e delle osservazioni trova una sintesi, per le scuole primaria e secondaria di 1° grado, nella scheda personale dell'alunno. La scheda personale dell'alunno presenta una scansione quadrimestrale e si articola in tre sezioni. La prima parte riporta per ogni disciplina una valutazione in decimi. Nella scuola primaria il comportamento è valutato in base ad un giudizio sintetico, mentre nella scuola secondaria è espresso con una valutazione in decimi. Ogni rilevazione rimanda ad un’informazione, ad un enunciato verbale sul grado di apprendimento, di progressione e di autonomia dello studente, riferito ad uno standard accettabile di competenza. Solo per l’insegnamento della religione cattolica resta la valutazione attraverso un giudizio sintetico formulato dal docente.
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Ecco le griglie di valutazione per le discipline e per il comportamento elaborate dalla Commissione di valutazione, tenendo presente la normativa vigente (Schema di regolamento n.169 – 2008, D.M. n.5 – 16 gennaio 2009)
GRIGLIE PER LA VALUTAZIONE DELLE DISCIPLINE
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5
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SCUOLA SECONDARIA DI I^ GRADO L’alunno ha acquisito la piena e sicura competenza delle dimensioni trattate, operando rielaborazioni ed applicazioni personali e creative L’alunno ha acquisito molte conoscenze che sa rielaborare; possiede gli strumenti della disciplina e li sa utilizzare autonomamente L’alunno ha acquisito conoscenze che sa rielaborare secondo indicazioni date; possiede gli strumenti della disciplina e spesso li utilizza autonomamente L’alunno ha acquisito le conoscenze fondamentali e possiede gli strumenti principali della disciplina che, in situazioni semplici, sa utilizzare autonomamente L’alunno ha acquisito le conoscenze essenziali e possiede gli strumenti minimi della disciplina anche se a volte sa utilizzarli solo se guidato L’alunno non ha acquisito le conoscenze essenziali e non possiede gli strumenti minimi della disciplina L’alunno non ha acquisito le conoscenze essenziali e non possiede gli strumenti minimi della disciplina. Mostra una preparazione molto frammentaria e lacunosa.
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LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
La Scuola, oltre che all’istruzione e all’educazione degli alunni, è impegnata in un costante processo di formazione che aiuti l’alunno a diventare un cittadino rispettoso delle regole che disciplinano i rapporti di convivenza civile in una comunità. Il voto di comportamento, o voto di condotta, ha la funzione di registrare e di valutare l’atteggiamento e il comportamento dell’allievo durante la vita scolastica e di suggerirgli un ripensamento di eventuali comportamenti negativi. La valutazione sul comportamento è espressa in giudizi (da Non sufficiente a Ottimo) nella Scuola Primaria e in decimi (da 5 a 10) nella Scuola Secondaria di 1°grado. I criteri di valutazione del comportamento degli alunni in ambito scolastico sono i seguenti: - Consapevole rispetto di sé, degli adulti, degli altri e dell’istituzione scolastica - Interesse e partecipazione alle attività scolastiche - Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche - Osservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza - Rispetto del regolamento scolastico - Frequenza scolastica puntuale ed assidua. La declinazione dei criteri in voto e in giudizio è compito del Consiglio di classe o del team, tenendo in considerazione le situazioni e i percorsi formativi dei singoli alunni. Nella Scuola Secondaria di 1° grado, per norma di legge (art. 2, comma 3, legge 30 ottobre 2008, n. 169) e a seguito del “Regolamento sulla valutazione degli studenti” (13 marzo 2009), la valutazione del comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio di Classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso e all’esame conclusivo del ciclo. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale e' decisa dal Consiglio di Classe nei confronti dell'alunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare ai sensi dell'articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, e al quale si possa attribuire la responsabilita' dei comportamenti: a) previsti dai commi 9 e 9-bis dell'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni cioè azioni che violano la dignità e il rispetto della persona umana o generano pericolo per l’incolumità della persona; o in caso di recidiva atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale. b) che violino i doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 dell'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni cioè violazioni all’obbligo di frequentare regolarmente i corsi ed assolvere assiduamente gli impegni di studio, di rispettare anche formalmente il Dirigente Scolastico, i docenti, il personale tutto della scuola e i compagni, di utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici, non arrecando danni al patrimonio della scuola. La seconda parte del documento è riservata alla valutazione delle attività facoltative e opzionali, attraverso un giudizio sintetico. Nella scuola primaria, la terza ed ultima parte delinea un profilo di sintesi, relativamente ai progressi formativi dell'alunno e al suo sviluppo personale. Per la stesura di questa valutazione complessiva, il team docenti tiene conto di precisi criteri di orientamento, sperimentati
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positivamente da alcuni anni dai docenti. Tali criteri, fortemente intrecciati tra loro, sono raggruppabili attorno a determinati indicatori (partecipazione, impegno, comportamento, socializzazione, organizzazione del lavoro, conoscenze e competenze). Ogni aspetto viene rilevato-valutato secondo enunciati, più o meno convenzionali, esplicitati con un linguaggio chiaro, semplice, pertinente e definiti in base al grado di padronanza dell'apprendimento, al livello d'interesse, alla maturità nel comportamento. Nell' ottica di una continuità tra gli ordini scolastici nella valutazione, vengono compilati documenti di passaggio utili a fornire informazioni sugli alunni. Le schede delineano un profilo che punta alla conoscenza dello studente e contribuisce ad un'opportuna coordinazione curricolare tra i gradi scolastici interessati. Inoltre dall’anno scolastico 2006/07 è obbligatoria la certificazione delle competenze a conclusione della scuola secondaria di 1° grado. Alla valutazione “interna” finora delineata, si accompagna una valutazione “esterna”, che investe sia il sistema scolastico, sia gli apprendimenti. L’Istituto Nazionale di Valutazione svolge tale compito ed effettua la propria azione in seguito ad eventuale richiesta delle scuole sul territorio nazionale; agli alunni, in tal caso, vengono somministrate prove di apprendimento nelle discipline di Italiano e Matematica. Criteri di ammissione o di non ammissione alla classe successiva o all’esame di stato Nella Scuola Primaria: la non ammissione è un evento eccezionale e comprovato da specifica motivazione, condivisa da tutto il team docente. L’alunno non ammesso deve avere conseguito in tutte le discipline una votazione di insufficienza piena (inferiore a cinque decimi), unita ad una valutazione negativa del comportamento. Nella Scuola Secondaria di 1° grado: La normativa stabilisce che la validità dell’anno scolastico è subordinata alla frequenza da parte dello studente di almeno tre quarti dell’orario annuale delle lezioni (D.P.R. 122/09). Sulla base della circolare ministeriale n. 20 del 4/3/2011, si comunica l’orario annuale personalizzato e il relativo limite minimo di ore di frequenza complessive per assicurare la validazione dell’anno scolastico in sede di scrutinio.
Classi a tempo normale (30 ore settimanali) Classi a tempo prolungato (34 ore settimanali)
Monte ore annuale delle lezioni (ordinamentale)
Numero minimo di ore di frequenza
Per chi NON si avvale dell’insegnamento della religione cattolica né partecipa ad attività alternative
990
743
718
1122
842
817
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Il Collegio dei Docenti in data 3 ottobre 2012 ha approvato i criteri di deroga che il Consiglio di Classe può adottare al suddetto limite: Assenze per gravi motivi di salute adeguatamente documentati e per terapie e/o cure programmate Assenze per gravi disagi socio-familiari supportate da documentazione redatta da parte degli operatori dei Servizi Sociali Assenze per partecipare ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.
Assenze per adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che recepisce l’intesa con la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno, Legge n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra lo stato e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sulla base dell’intesa stipulata il 27 febbraio 1987) Possono essere ammessi alla classe successiva o all’esame di Stato tutti gli alunni che hanno raggiunto gli obiettivi didattici minimi (possesso delle conoscenze di base relative agli argomenti trattati nelle varie discipline, uso di un linguaggio chiaro e corretto, capacità di operare semplici collegamenti) e hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal Consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline, compreso il voto in condotta. Al termine del Primo ciclo d’Istruzione verrà rilasciata una certificazione delle competenze in uscita, espressa mediante descrizione analitica dei diversi traguardi di competenza raggiunti, accompagnata da valutazione in decimi, ai sensi dell’articolo 8, c. 1, del Decreto n. 122/2009.
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La scuola, basata su principi egualitari e democratici, ha come valore irrinunciabile l’integrazione degli alunni con deficit e la ricerca di dimensioni di lavoro che qualifichino il processo di integrazione. Gli alunni con deficit presenti nell’Istituto Comprensivo sono a tutti gli effetti parte integrante della comunità scolastica e dei rispettivi gruppi-sezione e gruppi-classe,pertanto sono coinvolti nelle attività e nei progetti previsti per le rispettive sezioni e classi di appartenenza e/o,nell’ottica della flessibilità,nei progetti di plesso e di istituto. Esiste uno stretto legame tra “integrazione scolastica” ed “integrazione sociale” e l’Istituto Comprensivo ha individuato alcune dimensioni di lavoro che interagiscono per favorire lo “star bene a scuola” di tutti. Flessibilità e varietà dell’offerta formativa Elaborazione/Realizzazione di percorsi personalizzati; conoscenza e valorizzazione dei diversi stili cognitivi. Progetti realizzati Svolgimento di percorsi di continuità tra i diversi ordini di scuole finalizzati a favorire la conoscenza delle nuove realtà e delle diverse figure educative, nell’ottica della reciprocità alunno/docente e docente/alunno. Costruzione di una rete di risorse per il sostegno Attivazione di gruppi di Lavoro e Studio all’interno dell’Istituto (Commissione Handicap,Gruppo H); conoscenza e collaborazione con i Gruppi di Lavoro dell’Ufficio Scolastico Provinciale, con il Centro di Documentazione di Faenza e con il Centro di Documentazione per l’Handicap di Bagnacavallo; creazione di raccordi continuativi con le risorse presenti nel territorio (Gruppo esperienziale, Centro Free to fly); acquisto di strumenti, sussidi, materiale necessario per facilitare l’apprendimento degli alunni; partecipazione in rete alla Mediateca per l’handicap di Bagnacavallo insieme alle istituzioni scolastiche ed agli enti locali del Distretto di Lugo; adesione ad iniziative di formazione sulla dislessia nell’ambito del distretto scolastico di Lugo; adozione di un modulo per l’elaborazione del P.D.F. utilizzato in tutte le scuole della provincia di Ravenna. Creazione di un rapporto costruttivo con le famiglie e i servizi Collaborazione per la stesura della documentazione (P.D.F., P.E.I. e Percorso Didattico Specifico per alunni con Disturbi Specifici d’Apprendimento); condivisione della scelta per l’Orientamento.
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Realizzazione di un clima di collaborazione e solidarietà Insegnante di sostegno a supporto del lavoro della sezione/classe; attenzione ai diversi stili di apprendimento degli alunni ed utilizzo di strategie e strumenti funzionali; creazione di situazioni/attività “aggreganti”: attività a sezioni/classi aperte,lavori di gruppo,feste scolastiche ,ecc. Conoscenza degli alunni e dei loro bisogni Organizzazione di progetti di accoglienza/continuità/orientamento; osservazioni sistematiche e prove d’ingresso personalizzate. Valorizzazione della risorsa compagni Tutoring; proposte di attività di gruppo,giochi di squadra,attività di studio a coppie; sollecitazione ad instaurare un rapporto di aiuto e collaborazione didattica. Utilizzo delle nuove tecnologie Utilizzo dei Laboratori di Informatica; acquisto e utilizzo di Programmi specifici per alunni con handicap; utilizzo della rete telematica per la raccolta di informazioni,il confronto e lo scambio di esperienze. Ruolo specifico del GLIS Il GLIS dell’Istituto Comprensivo di Alfonsine ha elaborato un protocollo d’intesa approvato dal Collegio dei Docenti che viene periodicamente aggiornato. Tale documento mira a rendere più efficace il processo di inclusione degli alunni diversamente abili fornendo e specificando le condotte educative che tutto il personale della scuola, docente e non, dovrebbe mettere in atto.
Inoltre, per i casi di alunni con DSA, dall'anno scolastico 2011-2012, il nostro istituto ha adottato un PEP (Piano Educativo Personalizzato) stilato dal Consiglio di classe e condiviso dai genitori, in recepimento del DM 5669 del 12 luglio 2011 e relative Linee Guida. Per ulteriori dettagli si fa riferimento al “Protocollo d’intesa per migliorare l’integrazione degli studenti disabili e degli alunni con disturbi specifici dell'apprendimento”.
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Il contesto socio-culturale del nostro territorio sta risentendo dei cambiamenti in atto in Italia. Assume sempre più il profilo di una società che muta, che ascolta e parla lingue diverse, che ha pensieri, memorie e radici differenti, ma che si sforza di costruire dimensioni nuove. Anche la scuola cambia e la presenza dei bambini stranieri è in continuo aumento. Il lavoro di sensibilizzazione verso la diversità, attraverso i progetti specifici attuati dai docenti nelle classi, ha una ricaduta positiva facilitando l’accoglienza e l’integrazione dei nuovi arrivati. La collaborazione con le istituzioni e le agenzie del territorio, permette di usufruire di risorse quali il Mediatore Linguistico, professionista che facilita la comunicazione con il bambino, i genitori stranieri, gli insegnanti. Nella prospettiva di garantire a tutti il diritto allo studio, il nostro Istituto intende perseguire l’obiettivo della piena integrazione in ambito scolastico degli alunni provenienti da altre culture, migliorando la qualità dell’integrazione. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E ACCOMPAGNAMENTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI MIGRANTI
Finalita’ Il PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E ACCOMPAGNAMENTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI MIGRANTI è il documento con il quale la scuola esplicita il proprio impegno nell’accogliere ed integrare gli alunni migranti. Esso è adottato dal Collegio dei docenti al fine di rendere operative le indicazioni contenute nell’art.45 del DPR 31/08/99 n°394. Caratteristiche Il Protocollo è un documento di lavoro che individua le buone pratiche scelte dalla scuola per accogliere gli alunni migranti e favorire la loro integrazione culturale e sociale. In quanto tale, esso è continuamente integrato e rivisto sulla base delle esperienze realizzate. Il Protocollo è parte integrante del POF e insieme a questo è reso pubblico e perciò visionabile sul sito della scuola, in segreteria o all’albo di ogni plesso. Per gli alunni migranti e le loro famiglie si cercherà di provvedere, in collaborazione con il CRT (Centro Risorse Territoriali) a tradurlo nelle principali lingue madri presenti a scuola. Obiettivi Il Protocollo si pone l’obiettivo di: definire pratiche condivise all’interno della scuola in tema d’accoglienza degli alunni migranti; sostenere gli alunni neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto e rafforzare la loro autostima e la motivazione allo studio; favorire nelle classi la realizzazione di un clima educativo fondato sull’incontro e il rispetto tra culture diverse e lo sviluppo socio-affettivo degli studenti; raccordare l’accoglienza e l’integrazione degli alunni migranti con la progettazione curricolare, educativa ed organizzativa della scuola; promuovere la comunicazione e la collaborazione fra la scuola ed il territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione multiculturale; qualificare la comunicazione e la collaborazione con le famiglie degli alunni migranti; monitorare la situazione relativa all’inserimento degli studenti migranti e del loro successo formativo.
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Contenuti Il Protocollo delinea prassi condivise di carattere: amministrativo e burocratico (l’iscrizione), comunicativo e relazionale (prima conoscenza), educativo – didattico (proposta di assegnazione alla classe, accoglienza, insegnamento dell’italiano seconda lingua, educazione all’intercultura, valutazione degli allievi), sociale (rapporti con le famiglie, rapporti col territorio). Esso si suddivide in due parti: 1. ACCOGLIENZA, per gli alunni migranti neo-arrivati nel nostro paese e che si iscrivono per la prima volta a scuola; 2. ACCOMPAGNAENTO ALLO STUDIO, per gli alunni migranti che si iscrivono dopo aver già vissuto una presenza più o meno lunga (da almeno un anno) nel nostro sistema di istruzione. CRITERI DI ASSEGNAZIONE ALLE CLASSI DEGLI ALUNNI MIGRANTI NEO-ISCRITTI COLLEGIO DOCENTI:
APPROVATI DAL
Evitare, per quanto possibile, la concentrazione degli alunni migranti in una o poche classi e in un corso solo, favorendo la loro equa distribuzione in tutte le classi e in tutti i corsi; tener conto del numero di alunni della classe; tener conto della complessità del gruppo classe e dell’eventuale presenza di alunni in condizione di handicap o con evidenti disturbi di apprendimento/comportamento non certificati; privilegiare (come da normativa vigente) l’inserimento dell’alunno migrante nella classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che un diverso ordinamento di studi del paese di provenienza, o una particolare situazione di competenza linguistica e disciplinare, determini un maggiore beneficio nell’inserimento dell’alunno stesso in una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella anagrafica; non trascurare, nella valutazione dell’assegnazione, fattori quali: - la lontananza della lingua conosciuta dall’alunno neo-arrivato rispetto all’italiano e i tempi necessari all’apprendimento della L2; - il periodo dell’anno scolastico nel quale viene fatta l’iscrizione, onde evitare situazioni che possano richiedere il cambio classe nell’anno successivo. Nel rispetto delle prassi individuate dal presente Protocollo, l’assegnazione alle classi avverrà tenendo conto della specificità di ogni caso, ispirandosi tuttavia ai criteri individuati tesi a favorire: - il benessere dell’alunno - il buon inserimento scolastico - la prosecuzione degli studi di tutti gli alunni migranti iscritti.
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L’Istituto comprensivo ha operato scelte di indirizzo tali da promuovere, all’interno dell’autonomia, attività di laboratorio inerenti alla tecnologia, all’informatica e alla multimedialità. Queste scelte hanno consentito la realizzazione di due laboratori di informatica (plesso Oriani e plesso Matteotti 2) e due laboratori di microscopia (plesso Oriani e Longastrino). Inoltre, dall’a.s. 2012-2013 tutti corsi (A-B-C-D-AL) della scuola secondaria Oriani con il laboratorio di microscopia, n. 3 aule della scuola secondaria di primo grado di Longastrino, n.9 aule del plesso Rodari e n.5 aule del Plesso Matteotti 2 sono dotati di una lavagna multimediale.
Gli obiettivi generali delle attività di laboratorio sono i seguenti:
conoscere le potenzialità della tecnologie e dell’informatica da utilizzare nelle didattiche disciplinari; aiutare gli alunni ad utilizzare il PC nella pratica didattica, tenendo un comportamento senza rischi per se stessi e corretto verso la strumentazione e gli utenti della rete. conoscere le potenzialità della LIM da utilizzare nelle didattiche disciplinari
Gli obiettivi specifici riguardano: l’utilizzo di software didattico l’uso del computer e la gestione dei file l’utilizzo della videoscrittura, del foglio di calcolo, di strumenti di presentazione la conoscenza e l’utilizzo di un programma per creare pagine web la navigazione in Internet per scopi didattici, utilizzando i principali motori di ricerca. Utilizzo della LIM per le attività disciplinari Tutte le attività vengono svolte nei laboratori di informatica, dove gli alunni accedono preferibilmente a piccoli gruppi.
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Le risorse interne
Un numero consistente di docenti stabili, disponibili all’aggiornamento e a riqualificare la propria professionalità rispetto alle nuove realtà umane e strutturali Docenti per il progetto di integrazione degli alunni in situazione di handicap Educatori per l’ integrazione degli alunni in situazione di handicap Le famiglie degli alunni che collaborano al processo educativo Le Commissioni di progettazione per proposte strutturali nell’ambito dell’autonomia La contemporaneità dei docenti (ove possibile) per attività di recupero, rinforzo, laboratorio, integrazione.
Le risorse esterne
Le Amministrazione Comunale e Provinciale e le loro strutture di servizio (sociali, culturali, sportive e ambientali) Il Museo del Senio L’Istituto Storico della Resistenza L’ASL I numerosi soggetti ed enti con finalità sociali e culturali: AVIS, Associazione Musicale AMR, Casa Monti, Esperti COOP, Cooperativa Atlantide, CNA, Comitato per l’anziano, C.R.I., Pubblica Assistenza, RISEA, Polizia ambientale. Le agenzie che forniscono tecnici funzionali alla realizzazione di progetti particolari
In base al D.Lgs 81/08 (Sicurezza nei luoghi di lavoro), l’Istituto Comprensivo ha redatto un piano di sicurezza e individuato i “rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza”. Il piano d’evacuazione di tutte le persone che giornalmente frequentano la scuola è operante da diversi anni e la documentazione è situata in ogni plesso. Per sviluppare la cultura della protezione civile, da estendere dalla scuola a tutte le famiglie, vengono inoltre effettuate simulazioni di evacuazione almeno due volte l’anno e regolarmente controllati e verificati tutti i sistemi d’allarme e la funzionalità dei vari strumenti necessari in caso di calamità. Il personale interno dell’Istituto partecipa periodicamente a corsi di aggiornamento e rinnova annualmente il piano d’evacuazione con la descrizione puntuale di tutte le operazioni da compiere in caso di emergenza. Infine, nella consapevolezza che le tematiche sulla sicurezza ed i comportamenti che coerentemente vanno adottati hanno una forte valenza educativa e sociale, nei vari plessi si svolgono attività didattiche volte alla prevenzione degli incidenti e alla protezione della salute.
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Al fine di migliorare le conoscenze e le competenze dei docenti, sono previsti dei corsi di aggiornamento predisposti secondo quanto emerso da un’indagine relativa ai bisogni formativi:
Corso di formazione sulla Sicurezza (primo soccorso – antincendio) e formazione generale/ specifica prevista dall’Accordo Stato Regioni Corso di formazione DSA. Corso di formazione sull’utilizzo delle LIM. Corso di formazione sull'utilizzo del registro elettronico. Corsi di formazione rivolti ai docenti della scuola dell'infanzia: “Non solo yoga” e “Gli spazi per crescere ”
Per il monitoraggio, il controllo e la valutazione del piano dell'offerta formativa ci si avvale di strumenti di analisi sociale: forme di autovalutazione elaborate dal Collegio dei docenti; sondaggi di opinione rivolti alle famiglie; sistema di tabulazione e lettura dei dati e delle informazioni; confronto fra risultati attesi e risultati ottenuti; introduzione di miglioramenti per contenere lo scarto tra l'offerta formativa progettataerogata dalla scuola e il servizio percepito dagli utenti.
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