2023 Maurizio Cavalli
Viaggi, Vigne, Emozioni
Parma, settembre 2001
Parma, settembre 2001
è sufficiente imbattersi in un sor so di tutto questo per rest arne coinvolti Non bast a una vita per poter dire di averlo davvero compreso
Di Vini sono quelli che portiamo con noi, mobili nel bicchiere, ma ben fermi in testa e in base ai quali confrontiamo gli altri…. ……i Barbaresco di Bruno Giacosa, lo Sfursat di Rainoldi, i "vecchi" bianchi di Terlano, il Merlot di Miani, il Sangiovese di Valdicava a Montalcino e di De Marchi nel Chianti Classico, il Verdicchio di Garofoli dopo qualche anno, il Sagrantino di Bea non sovraestratto, i Taurasi di Mastroberardino "maggiorenni", il Negroamaro, Patriglione e Taurino, il Nero d'Avola secondo Feudo Montoni e lo Zibibbo di Murana
….ma anche Krug quando millesima, Domaine Gros perché "vola" in Borgogna, Caymus e la forza della California, la setosità di Valandraud a Bordeaux e l'esplosiva fruttosità di Vall-Llach nel Priorato…..
Di Terre…. le ritroviamo come fotografie nei "liquidi salati" che ci fanno viaggiare anche in luoghi dove non siamo mai stati, fortemente espressive come sono delle origini….
….Serralunga a Barolo, la Val di Mezzane e di Illasi in Valpolicella, il Collio a San Floriano, a Dolegna e sul versante sloveno, il Monte Gemola sugli Euganei, la conca di Panzano in Chianti, le terrazze delle Cinque Terre, i suoli vulcanici delle vigne ai piedi del Vesuvio e sulle pendici dell'Etna
….e poi le marne della Marna, il Silicio a Pouilly s/Loire, l'effetto di Rangen de Thann sul Riesling, la Llicorella a Gratallops in Catalogna….
D Di Uomini…. indissolubilmente legati alla vigna che ci comunicano il loro sentire attraverso il frutto del loro lavoro….
….maniacale e consapevole come Roberto Voerzio, paziente come Bepi Quintarelli, esperto e minimalista come Josko Gravner, attuale come Fabio Chiarelotto di Montepeloso, di respiro internazionale, eppure contadino, come Annamaria Toni, poliedrico e trasparente come Kurt Wachter di Buranco, umile conoscitore della vite come Luigi Moio….
….come una foto dal satellite sulla Borgogna è il talentuoso Sylvain Pitiot di Clos de Tart, raffinate e accessibili le creature alsaziane di Madame Faller e le sue figlie, solide e di sostanza le bollicine di Anselme Selosse e Marie-Noëlle Ledru, e, ancora, Javier Ajenjo irriverente e futurista con la sua banda del Conde…
….(continua)….
Dalla Champagne alla Provenza, dal Jura a Iroleguy, senza tralasciare gli altri terroirs vinicoli francesi, sembra sparita questa nobile figura nella concezione quasi mitologica che ormai si avverte in giro per il mondo.. Ovvero, non fraintendeteci. I vini ci sono, sono anche migliorati rispetto al passato, ma qualcosa è cambiato. Sono diventati umani, con vizi e debolezze annesse. Si sono trovati in casa gli improvvisati adulatori, le speculazioni e i contingentamenti sulle materie secche, le gelate, la siccità e la peronospora, i nuovi compratori, i colossali rincari sui trasporti, il solito telegiornale terrorista e tanto altro. Oggi per una bella foto Instagram, per un articolo su riviste patinate o meglio ancora su carta ecologica riciclata, per un riconoscimento su guide discutibili, si venderebbe la madre. E poi ci sono le vacanze obbligatorie, i ponti infrasettimanali, il perenne desolé, il ripetitivo malheuresement, il sempiterno merci de vôtre compréhension a fare da sfondo a ogni ordine o richiesta.
Abbiamo iniziato l’anno con progetti di nuovi inserimenti. Subito un bell’avvio a Chablis, in Borgogna e a Bergerac per poi confrontarci con tutta una serie di bidoni vanesi che ci hanno procurato solo voltastomaco.
Parole disattese, falsità, megalomania, prezzi cambiati dopo quindici giorni, ma che sta succedendo? Ad aprile la decisione di fermarci e riconfrontarci con le 130 cantine in portafoglio..
E ripartire migliorando la nostra operatività, il rapporto coi nostri ambasciatori privilegiando quelli che hanno la maglia sporca di sudore e soprattutto coi nostri fantastici clienti che da tanti anni, pur con qualche fraintendimento continuano a seguirci appassionatamente. E che speriamo abbiano compreso che i disagi e i continui cambiamenti dell’ultimo periodo hanno una radice germogliata altrove.
In quarta di copertina David Barrault, Chateau Tire Pé, col vigneto nella Gironda figlia di un Bacco minore. E le parole a fianco sono quelle presenti sull’home page del suo sito:
“Il mestiere del vigneron è un insieme, un lavoro di equipe dove ciascuno apporta un contributo preciso. È questo che gli conferisce la sua ricchezza, ma anche la sua complessità, dove può essere facile perdersi; sta a noi saperci prendere il tempo per (ri)definire il nostro corso, restare in ascolto delle nostre intuizioni in connessione con una natura che continua i suoi cicli e le sue evoluzioni. Un grande grazie a Hélène, i “miei” figli, Karine, i “miei” lavoratori stagionali e più in generale alla famiglia senza la quale questa avventura non potrebbe esistere.”
Il pianeta ha un disperato bisogno di persone così e noi vogliamo dargli voce urlando la loro positività e gioia di vivere. Ricominciamo dai luoghi, dal clima, dalla geologia, da quell’insieme fantastico che contraddistingue un territorio da un altro. E che abbia come interprete chi pone rispetto e giusta sensibilità.
Champagne: un nome che evoca tutto il fascino e il piacere del più conosciuto e rinomato vino con le bollicine del mondo. Un mito che ha attraversato secoli di storia connotando, con il proprio allure, non solo eventi di levatura straordinaria ma anche piccoli istanti di gioia familiare.
La danza del suo fine perlage che nobilita le tinte del giallo oppure del rosa, gli eleganti profumi, la struttura avvolgente e screziata, la freschezza e la longevità, sono solo alcuni degli aspetti che rendono davvero unico e inimitabile questo vino.
Champagne è una regione, un lembo di Francia dove da cinquecento anni si producono, appunto, i più prestigiosi vini con le bollicine del mondo.
Champagne è anche un luogo dove la terra, le pietre, le colline hanno una composizione unica e irripetibile; il gesso e le fossilizzazioni marine sono la dimora su cui si appoggiano e crescono splendide vigne. In questa area geografica c’era un mare. Un mare che, presumibilmente settanta milioni di anni fa, ritirandosi, regalò al suolo stratificazioni gessose alte anche più di duecento metri (chiamate craie). In seguito a un terremoto poi, circa quindici milioni di anni fa, si aprirono falde enormi tra i gessi che si mescolarono con la terra e con molti minerali. Un’area del tutto peculiare che connota fortemente l’uva e il vino. Il gesso del sottosuolo assorbe il calore dei raggi solari durante il giorno, la notte lo rilascia lentamente e regola inoltre assai bene il flusso delle acque, trattenendo quelle in eccesso per poi rilasciarle in caso di siccità. La terra sa anche assecondare i fattori atmosferici e climatici: l’area della Champagne si trova, infatti, nel nord della Francia e il sole non è così forte come in altre aree vocate alla viticoltura. Alcune zone sono collinari e boschive, l’aria dell’Oceano non fatica, però, ad arrivare. Questo è un perfetto microequilibrio territoriale che concorre a determinare la finezza delle uve, l’importante acidità che permette una lunga conservazione del vino e l’eleganza dei suoi profumi.
Attualmente nella regione della Champagne la vigna coltivata è innestata su ceppi di vite americana, necessità imposta dal flagello della filossera che ha distrutto tutti i vigneti europei tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900. In Champagne questa calamità appare attorno al 1890 e raggiunge il suo apice nel 1911, quando si inizia decisamente a ripiantare con viti innestate. Oggi esistono, nella regione, solo due piccoli appezzamenti di mezzo ettaro ciascuno con viti su piede originario: si trovano ad Aÿ e sono di proprietà della Maison Bollinger che vi ricava 2000 bottiglie all’anno di Champagne “Vieilles Vignes Françaises”
Come ormai tutti sanno le uve quasi per intero coltivate sono tre: Lo Chardonnay (uva a bacca bianca) che apporta freschezza, finezza e nerbo agli assemblaggi. Se vinificato in purezza (viene chiamato Blanc de blancs) origina vini leggeri, adatti da aperitivo o apertura pasto.
Il Pinot Noir (a bacca rossa) conferisce corpo e spessore agli uvaggi anche se risente in modo particolare degli andamenti climatici. Vinificato da solo o con il Pinot Meunier dà origine al “Blanc de Noirs”.
(a bacca rossa) dona ai vini fruttuosità e immediatezza grazie anche a una acidità contenuta. Serve spesso a legare i due caratteri, solitamente inconciliabili, di Chardonnay e Pinot Noir. Prima di parlare, nello specifico, della aree di produzione è necessario introdurre il concetto di Cru, che non significa solo vigneto ma è vocabolo a cui è stata attribuita, nel tempo, una valenza molto complessa e difficilmente traducibile con una sola parola. Il termine indica insieme i concetti di notorietà, originalità e qualità di un vigneto, quindi esprime le caratteristiche “superiori” di un particolare terreno, dei vitigni che vi sono coltivati e delle uve che vi vengono raccolte. In Champagne la scala dei Cru sta ad indicare la classificazione dei vigneti su tassi percentuali qualitativi rispetto al migliore a cui si attribuisce il 100%. Esistono
17 cru al 100% (Grand Crus) che sono: Ambonnay, Avize, Aÿ, Beaumont-sur-Vesle, Chouilly, Cramant, Bouzy, Louvois, Mailly, Le Mesnil-sur-Oger, Oger, Oiry, Sillery, Puisieulx, Tours-sur-Marne, Verzenay e Verzy. Come dicevamo, la natura del sottosuolo e l’esposizione degli appezzamenti hanno determinato la distribuzione dei vitigni della Champagne nei diversi territori.
La Côte des Blancs, la Côte de Sézanne e Vitry-le-Francois poggiano su terreni gessosi affioranti esposti a est. Qui si coltiva in prevalenza lo Chardonnay, che richiede un regime idrico regolare.
Esposta a mezzogiorno, con gli strati gessosi sepolti a profondità maggiori, la Montagne de Reims è soprattutto coltivata a Pinot Noir.
La Vallée del la Marne, con le piccole vallate e i massicci che circondano Reims (Massiccio di St-Thierry, Vallata dell’Ardre, Montagna occidentale) sono tendenzialmente marnosi, argillosi o sabbiosi, con esposizione variabile tra sud, est e nord. I terroir locali sono coltivati per lo più a pinot meunier.
Nella Côte des Bar, costituita in ampia misura da marne, i vigneti più comuni sono di Pinot Noir.
Agli inizi del secolo scorso, i vigneti contavano un gran numero di vitigni differenti.
La selezione qualitativa dei vitigni è uno dei fattori alla base della qualità dei vini della Champagne e ha progressivamente condotto gli esperti, come in precedenza riferito, a raccomandare l’impiego di Pinot Noir, Chardonnay e Pinot Meunier, seppure siano ancora presenti e permessi dal Disciplinare AOC-Champagne (oggi riscoperti e rilanciati) altri 4 vitigni. Si tratta del Pinot Blanc, dell’Arbanne, del Petit Meslier (tutti a bacca bianca) e del Fromentau (a bacca grigio-ramata, parente diretto del Pinot Gris). Per la sensibilità di alcuni produttori in alcuni vigneti queste 4 insolite uve sono state protette e tramandate e da esse vengono realizzati interessantissimi Champagne.
Le ricerche sugli esemplari di più elevata qualità hanno condotto alla selezione di questi tre vitigni, in virtù delle loro caratteristiche ottimali: equilibrio particolare tra zuccheri e acidità, armonizzato con l’effervescenza; ricchezza e delicatezza di gusto, propensione alla presa di spuma.
Benché la AOC abbia confermato la scelta di questi tre grandi vitigni, che occupano oggi la quasi totalità della superficie a vigneto, la loro selezione è oggetto di attenzione costante.
Per questa ragione si parla di selezione massale.
In generale, ogni vignaiolo tenta di selezionare le piante da vite “ideali”. La vite ideale deve essere innanzitutto in grado di dare piena soddisfazione sotto il profilo della salute delle uve, che devono essere belle e integre.
In secondo luogo, deve regalare grande piacere al palato. L’espressione consacrata dall’uso per descrivere questa operazione, quella appunto di “selezione massale”, sottende la ricerca dei piedi di vite che producono le uve migliori al fine di moltiplicarli. La selezione clonale invece serve a individuare una serie di ceppi sani e di soddisfacente qualità e si attua grazie all’analisi scientifica e costante dell’evoluzione delle migliaia di campioni prelevati in vigneto e reimpiantati a fini di ricerca.
Il terroir della Champagne si distingue dagli altri per la collocazione geografica a latitudini settentrionali e per la duplice influenza climatica, oceanica e continentale, a cui è sottoposto.
La vite esige condizioni climatiche particolari. Nell’emisfero boreale, è difficile ottenere uve di qualità a nord del 50° parallelo e a sud del 30°. La particolarità del territorio della Champagne è di trovarsi al limite settentrionale della coltivazione della vite (Reims è 49,5° latitudine nord, Épernay a 49°), dove la temperatura media annua, l’isoterma, è di 10°C e il clima è quindi severo per la viticoltura.
Il clima oceanico apporta al terroir acqua in quantità regolari e con sbalzi termici poco significativi tra stagione e stagione.
Il clima continentale è invece responsabile di gelate talvolta devastanti in inverno, ma anche di preziose giornate soleggiate d’estate.
L’irraggiamento dei vigneti in Champagne è pari a 1650 ore in media, contro le 2069 ore nel Bordolese e le 1910 ore in Borgogna. Di conseguenza, crescita e sviluppo della vite sono limitati, mentre la maturazione delle uve è consona alla freschezza e alla finezza propria dei vini della Champagne. Dell’influsso continentale, la vite teme le terribili gelate primaverili e invernali.
Le gelate primaverili si verificano al momento del germogliamento, ossia nel momento in cui erompono le gemme, che possono andare distrutte.
Le gelate invernali (in media 3,8 giorni a temperature inferiori a -10°C) possono colpire le gemme, ma anche i ceppi della vite.
La duplicità del clima (lo ribadiamo ancora una volta, oceanico e continentale) assicura al territorio della Champagne una piovosità regolare (influsso oceanico) e moderata (influsso continentale) e favorisce un apporto idrico ideale, essenziale per la qualità delle uve.
I rilievi del terroir champenois sono sufficientemente inclinati e interrotti da valli da consentire l’adeguato irraggiamento solare delle viti. L’inclinazione media dei pendii, del 12%, con punte fino al 59%, facilita inoltre l’eliminazione dei ristagni d’acqua.
I vigneti sono tipicamente impiantati sui versanti, esposti per lo più a sud, sud-est e est. Questa dislocazione spiega l’immagine tipica delle colline della Champagne, con sommità boscose che dominano ampi dorsi coltivati a vigneto, tanto che, nel Seicento, lo Champagne era anche noto con il nome di “vino di collina”.
Ogni anno, il Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne (C.I.V.C.) fissa la data di inizio delle vendemmie per ogni comune viticolo in funzione del grado di maturità delle uve. Stabilisce anche, in accordo con l’Institut National des Appellations d’Origine (I.N.A.O.), la quantità di uva per ettaro che avrà diritto alla denominazione Champagne. La regolamentazione, in particolare quella relativa alla potatura, alla densità di piantagione e alla limitazione della resa, garantisce un livello minimo di maturità. Tuttavia, la determinazione della data ottimale per la vendemmia è sempre un’operazione delicata. La legislazione impone la torchiatura dell’uva intera. Per questo motivo, la vendemmiatrice, allo stato attuale delle tecniche, è rigorosamente vietata. L’uva viene raccolta in casse di plastica traforate. Per evitare che si schiacci, le casse ne contengono soltanto 45-50 chilogrammi.
LA PRESSATURA
Una caratteristica della vinificazione in Champagne è la produzione di un vino bianco, per i due terzi a partire da uve con buccia nera.
Per questo motivo, vengono imposte regole di torchiatura molto severe: torchiatura di uva intera per evitare la macerazione; bassa resa di pressatura: 160 kg di uva per 102 litri di mosto; frazionamento dei mosti.
A partire da un “marc” di 4.000 chilogrammi di vinaccia, l’unità tradizionale di torchiatura, si estraggono 20,50 hl di cuvée (mosto fiore) e 5 hl di taille, in due spremiture, chiamate “serrage” o “serre”.
Nel caso di un torchio tradizionale, tra una spremitura e l’altra, l’uva situata alla periferia del torchio che è stata sottoposta a una pressione più debole ed è quindi meno ben pressata, viene riportata verso il centro. Le norme specifiche di pressatura permettono di ottenere mosti con caratteristiche analitiche ben specifiche. Nello stesso modo il frazionamento ha un’importanza considerevole ai fini della qualità dei vini ottenuti. I vini prodotti con la cuvée hanno in effetti una maggior finezza e freschezza e una miglior tenuta nel tempo rispetto a quelli ottenuti con la taille Parallelamente i torchi sono stati adattati per ottenere una qualità di mosto ottimale. Sono caratterizzati da un rapporto superficie di spremitura/volume molto importante, che porta all’estrazione dei mosti a pressioni molto ridotte.
La chiarificazione dei mosti si limita il più delle volte a un illimpidimento statico di 12-15 ore, praticato sul luogo di pressatura in tini riservati a quest’uso, che prendono il nome di “belons”.
La decantazione permette di eliminare dopo sedimentazione l’insieme dei depositi contenuti nei mosti. Dopo la decantazione, i mosti travasati vengono trasportati nelle sale di vinificazione dove vengono messi a fermentare senza stoccaggio preliminare.
La fermentazione alcolica
Dal momento del ricevimento, i mosti schiumati sono sottoposti a zuccheraggio, se necessario (per ottenere 11% di alcool).
Per molto tempo, la fermentazione alcolica è stata effettuata in fusti di legno da 250 litri. Attualmente la vinificazione si svolge il più delle volte in tini di acciaio inossidabile con un volume che varia da 50 a 100
hl. Anche se in questi ultimi anni si assiste a un ritorno della vinificazione in legno.
La regolazione della temperatura permette di mantenere una temperatura di 16-20°C, nel corso della fermentazione. In Champagne si fa largo uso dell’inoculo di lieviti secchi attivi. Questi preparati sono aggiunti direttamente, con un dosaggio di circa 10 g/h, dopo reidratazione nel mosto.
L’impiego di ceppi di lieviti selezionati permette un miglior controllo del processo di fermentazione, in particolare con: ridotta formazione di schiuma nel corso della fermentazione; assenza di zuccheri residui; tenore ridotto di acidità volatile del vino (inferiore a 0,4 g/l di acido solforico); nessun aumento del tenore di anidride solforosa.
La fermentazione malolattica
La fermentazione malolattica, che si svolge al termine della fermentazione alcolica, trasforma l’acido malico in acido lattico. Come qualsiasi fermentazione, essa comporta l’evoluzione degli aromi del vino. La fermentazione malolattica non è obbligatoria, tanto che alcuni produttori della Champagne preferiscono evitarla per conservare la freschezza e gli aromi floreali e fruttati delle uve. I più, tuttavia, preferiscono indurla al fine di ottenere un bouquet più morbido, maturo e leggermente lattico.
L’assemblaggio, frutto dell’esperienza di maestri di cantina ed enologi, permette di conferire al vino la personalità che sarà la firma del vinificatore e che potrà ess ere ricostruita nel corso degli anni.
L’elaborazione dell’assemblaggio o “cuvée” viene effettuata a partire da vini di diversi vitigni, di diversi Cru, provenienti dall’ultima vendemmia, ma anche con vini di riserva di altri anni, a eccezione dei millesimati che sono l’espressione di una sola annata.
Le caratteristiche di ogni cuvée sono strettamente collegate al terroir di origine dei vini e alla percentuale di vitigni diversi che la compongono.
Come abbiamo già ricordato in precedenza, lo Chardonnay apporta finezza ed eleganza; il Pinot noir struttura e corposità e il meunier aggiunge aroma fruttato e rotondità.
I criteri di valutazione delle cuvée rimangono quindi essenzialmente collegati all’analisi sensoriale. Tuttavia, un certo numero di criteri analitici, in particolare l’acidità totale e il PH, possono fornire indicazioni sulla qualità delle cuvée e, più particolarmente, sulla loro predisposizione all’invecchiamento
La seconda fermentazione in bottiglia, tipica del metodo champenois, è destinata a rendere effervescente il vino. Il metodo, almeno nel principio di base, non ha subito molti cambiamenti da quando è stato messo a punto nel XVII secolo.
La prima operazione è l’imbottigliamento, che non può avvenire prima del 1° gennaio successivo alla vendemmia. I vini destinati all’imbottigliamento hanno un tenore in zuccheri inferiore a 1 g/l e sono filtrati. Per garantire la seconda fermentazione, è necessario aggiungere il cosiddetto “liqueur de tirage” con concentrazione variabile da 500 a 750 g/l, uno sciroppo a base di zucchero di barbabietola o di canna sciolto in vino e lieviti. Questi lieviti (Saccharomyces cerevisiae) sono incorporati sotto forma di coltura liquida preparata in vino zuccherato.
Le bottiglie vengono poi chiuse ermeticamente con l’aiuto di una capsula metallica, munita di otturatore in plastica chiamato comunemente “bidule”, e quindi portate in cantina a una temperatura di 10/12°C.
La fermentazione dello zucchero ad opera dei lieviti permette di ottenere una pressione di CO2 vicina a 6 atmosfere. La crescita dei lieviti (2-3 generazioni) è all’origine del deposito che si forma sul fondo della bottiglia.
La presa di spuma dura da sei settimane a due mesi. Le bottiglie sono disposte in cataste (sur lattes) per tutto il periodo di invecchiamento.
La legislazione impone un tempo di permanenza in cantina di 15 mesi per i vini non millesimati e di tre anni per i millesimati, con decorrenza dalla data di imbottigliamento.
A questo punto l’I.N.A.O. procede all’analisi e alla degustazione obbligatoria previste dalla legislazione per poter rivendicare la denominazione di origine controllata Champagne.
Nel corso dell’invecchiamento il vino beneficia del contatto prolungato con i lieviti. Durante questo periodo, i lieviti liberano nel vino alcuni loro componenti, poi muoiono con un processo di autolisi. Questi fenomeni complessi permettono l’evoluzione di un certo numero di composti, in particolare amminoacidi, precursori degli aromi di invecchiamento caratteristici dei vini effervescenti ottenuti con il metodo champenois. Questi aromi terziari o di invecchiamento sono estremamente raffinati e hanno bisogno, per esprimersi al meglio, di un vino di base con buone caratteristiche organolettiche. Il metodo champenois costituisce per questo una soluzione ideale per realizzare un invecchiamento dei vini su fecce di vari anni, il che è materialmente impossibile per il metodo in autoclave.
Dopo l’invecchiamento, si procede all’operazione di remuage . Tradizionalmente, il remuage viene effettuato sui cosiddetti “pupitres”, cavalletti di legno. Una volta al giorno, mediante rotazioni e sollevamenti successivi, l’operatore fa scivolare il sedimento fino al collo della bottiglia, lasciando il vino perfettamente limpido. Un buon remueur è normalmente in grado di trattare 40.000 bottiglie al giorno. L’insieme dell’operazione, ossia allestimento dei locali, caricamento dei pupitres , remuage , dépointage (operazione che consiste nell’impilare le bottiglie con il tappo verso il basso), dura almeno sei settimane.
La meccanizzazione delle operazioni di remuage, grazie ad apparecchi (gyropalette) che permettono in particolare la rotazione di intere gabbie, consente un notevole risparmio di spazio e di tempo poiché le macchine computerizzate funzionano 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, e la durata del remuage può essere ridotta a una quindicina di giorni. Molti test effettuati hanno dimostrato che il passaggio al remuage meccanico non modifica in alcun modo la qualità del prodotto.
È l’operazione che consiste nell’eliminare il deposito che il remuage ha concentrato nel collo. Un tempo, questa operazione veniva effettuata a mano, “a la volée”. E come sapete è ciò che ancora e da sempre ha scelto di fare Marie Noëlle Ledru: ad una, ad una tutte le bottiglie vengono degorgiate da lei… Oggi, pressoché tutti i produttori, grandi e piccoli hanno automatizzato la sboccatura con l’impiego del freddo artificiale. Le bottiglie, sempre con la punta in basso, circolano su una piattaforma mobile e il collo è immerso in un bagno refrigerante, che racchiude una salamoia a -20/22°C. Il deposito rimane così intrappolato in un cilindro di ghiaccio alto circa 4 cm, che può quindi essere facilmente espulso. La meccanizzazione delle operazioni di remuage, grazie ad apparecchi (gyropalette) che permettono in particolare la rotazione di intere gabbie, consente un notevole risparmio di spazio e di tempo poiché le macchine computerizzate funzionano 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, e la durata del remuage può essere ridotta a una quindicina di giorni. Molti test effettuati hanno dimostrato che il passaggio al remuage meccanico non modifica in alcun modo la qualità del prodotto.
Appena dopo la sboccatura, si svolge il “dosaggio”. Si tratta dell’aggiunta del cosiddetto “liqueur d’expédition” (sciroppo di dosaggio), concentrato preparato con zucchero di canna (600/700 g/l) e vini invecchiati, che permetterà di ottenere vini corrispondenti alle diverse qualità dei vini effervescenti definiti dalla legislazione:
- Demi-Sec tra 33 e 50 grammi
- Sec tra 17 e 35 grammi
- Extra Dry tra 12 e 20 grammi
- Brut meno di 12 grammi
- Extra Brut tra 0 e 6 grammi
- per un tenore inferiore a 3 grammi, si possono anche utilizzare le diciture Brut Nature, Pas Dosé” (non dosato) o Dosage Zéro (dosaggio zero).
Dopo il dosaggio, le bottiglie vengono tappate. I tappi impiegati sono di sughero agglomerato e hanno generalmente un’altezza di 48 mm e un diametro di 31 mm.
I tappi sono applicati mediante compressione (riduzione del diametro a circa 17 mm), infilati a forza nel collo della bottiglia per circa la metà della lunghezza, poi schiacciati a forma di fungo e sormontati da una gabbietta metallica tenuta ferma da una capsula. L’ermeticità della tappatura è fondamentale e il sughero utilizzato deve essere di prima qualità. Dopo un’altra permanenza in cantina per permettere una perfetta omogeneità del contenuto, la bottiglia viene “vestita” con un collare e con una capsula (che nascondono tappo e gabbietta) e infine viene applicata l’etichetta.
Il sughero è un materiale elastico ricavato dalla corteccia dell’albero da sughero, un sempreverde con corteccia molto grossa e porosa con piccole foglie ovali. Le principali aree di diffusione della quercia da sughero, tutte localizzate nel Mediterraneo occidentale, sono il Portogallo, la Spagna, la Sardegna, la Sicilia, la Maremma grossetana, la Corsica, il sud della Francia e il Nord Africa. L’estrazione avviene solo nel periodo che va dai primi di maggio a fine agosto, quando il sughero si distacca più facilmente senza causare danni alla pianta. La prima decortica di una giovane quercia, la “demaschiatura”, si effettua quando la pianta ha circa 25-30 anni e una circonferenza non inferiore ai 60 cm. Le successive estrazioni avvengono a intervalli di almeno dieci anni, come previsto dalle normative.
Ad ogni vino il suo tappo
Un tappo viene scelto in base alla tipologia di vino, alla pressione che esso esercita e al diametro del collo della bottiglia. L’esercizio della pressione è evidente nel tappo a fungo, tipico degli Champagne e degli Spumanti in genere, in cui la metà che sporge assume la classica forma a causa della pressione esercitata all’interno della bottiglia. Il tappo determina la conservazione del vino perché impedisce l’entrata di aria.
Tappo agglomerato
Il tappo agglomerato è ottenuto interamente da un agglomerato di sughero e collante. Questa tipologia di tappo in sughero è usata principalmente per vini fermi, frizzanti e spumanti.
Tappo agglomerato con rondelle
Questa tipologia è detta anche Twintop o birondellato o 1+1, 0+1, 0+2. Il tappo agglomerato è composto nella parte centrale da sughero triturato e alle estremità da una o due rondelle di sughero naturale. A seconda del numero di rondelle e della loro posizione si dice: 1+1 se una rondella è posta ad una estremità e l’altra rondella all’altra estremità, 0+1 se una sola rondella è posta ad una sola estremità, 0+2 se due rondelle sono poste in coppia ad una stessa estremità. Il tappo agglomerato con rondelle 0+1 e 1+1 è usato per tappare i vini fermi, lo 0+2 è utilizzato per vini frizzanti e spumanti.
Tappo agglomerato di nuova generazione
Il tappo di sughero di nuova generazione è composto in prevalenza da micro-granina e legante alimentare. Questo sughero unisce tradizione e innovazione, infatti può essere efficacemente sterilizzato in modo ripetibile in modo da eliminare quasi totalmente la molecola di TCA (tricloroanisolo), principale responsabile dell’odore di tappo.
I nostri produttori
Quasi la totalità dei nostri produttori di Champagne utilizza bouchons in sughero naturale con due rondelle, di altissima qualità. Mai come ora si è investito in questo delicato e determinante “strumento”. Pensate a quanto sia rilevante la funzione del tappo tra i produttori che realizzano Cuvée Bouchon liège. Qualche esempio.
Sébastien Mouzon richiede solo qualità EXTRA ma anche con una certificazione FSC, cioè prodotti provenienti da foreste lavorate senza l’utilizzo dei pesticidi.
Frédéric Savart ha scelto Amorim NDtech, una nuovissima e costosissima selezione di screening per il controllo di qualità individuale dei tappi di sughero naturale monopezzo, in grado di garantire il primo tappo al mondo con TCA non rilevabile. Al momento in Champagne solamente Dom Perignon, Bollinger, Savart e Bérêche possono contare su questa gamma.
Raphaël Bérêche aggiunge che: -“ i nostri tappi sono della migliore qualità esistente; l’intera gamma prodotta sta per passare a un sughero naturale senza gusto di tappo con 3 rondelle (al posto di 2). Tutti i nostri tappi sono ordinati un anno prima del loro utilizzo, massima qualità.
Per contro, Marie Noëlle Ledru da sempre lavora con tappi tecnici di nuova generazione in DIAM che sfrutta le proprietà della CO2 supercritica per estrarre le componenti volatili del sughero e quindi eliminare le molecole che possono dare un sapore al vino, in particolare il rischio di “gusto di tappo”, un prodotto di sughero che concilia scienza e natura incorporando un’emulsione di cera d’api e un legante composto di polioli al 100% vegetali.
Anche Aurélien Laherte utilizza il DIAM: “da oltre 15 anni utilizziamo i tappi Diam. sughero naturale con trattamento per rimuovere la molecola di TCA. Il grado di permeabilità del tappo è sempre lo stesso rispetto a un tappo convenzionale. Ecco perché i nostri vini sono freschi e mantengono sensazioni fruttate e vinosità per molto tempo. E tutte le bottiglie sono identiche. Da diversi anni esiste un altro tappo DIAM che consente una maggiore permeabilità al vino. Abbiamo fatto 2 anni di test e oggi le cuvée Ultradition e Bdb Nature utilizzano questo tipo di materiale. Essendo vini a rotazione più rapida e un poco più giovani dei Millesimati, ciò consente di portare una generosità e un aroma più interessante, forse regalano più morbidezza, vinosità a metà palato, ma senza perdere tensione alla fine. Certo, è sempre il lavoro in vigna e la vinificazione che ci permettono di fare grandi vini, ma la scelta del sughero, come la scelta del dosaggio, rende possibile evidenziare davvero tutto il lavoro da noi svolto.
Fino a una decina di anni fa, pressoché la totalità dei produttori di Champagne fermentava e affinava le proprie basi in acciaio termocondizionato. La fermentazione in legno era cosa antica, da vecchia cantina dei nonni che, non avendo possibilità per l’acquisto di contenitori di nuova generazione, si adattava a fare il vino base in botti vecchissime, spesso sporche e completamente esauste. Sull’onda di alcuni esempi storici, da Bollinger a Jacquesson, solo per citare i più noti, molti vignérons hanno riletto in chiave contemporanea la fermentazione e/o l’affinamento in legno (totale o parziale), forse strizzando un poco l’occhio allo stile della vicina Borgogna.
Oggi è un fatto acclarato: moltissimi produttori scelgono il legno come principale materiale di fermentazione, tra i nostri, a vario titolo e con metodologie anche molto differenti tra loro, Fabien Cazé, Emmanuel Brochet, Frédéric Savart, Raphaël Bérêche, Mouzon Leroux, Stéphane Regnault, Etienne Clasac, Jean-Marc Sélèque, Aurélien Laherte, Jérôme Coessens utilizzano barriques, tonneaux, fûts.
Molto interessanti le parole di Raphaël Bérêche a riguardo: “I legni. Noi non acquistiamo più botti usate da 3 anni (fatta eccezione per le botti vuote del rosso della Romanée Conti). Oggi compriamo solo nuovi legni identitari della Champagne, in questo modo abbiamo le nostre sfumature per il legno e non le caratteristiche della Borgogna, perché non è lo stesso terroir, evidentemente... Utilizziamo le botti il primo anno con le seconde spremiture dello Chardonnay per avvinarle e solo dal secondo anno, usiamo poi i legni per le nostre cuvée. Per noi questo è centrale: rispettare l’origine dello champagne. Non è coerente utilizzare botti di Sancerre, Borgogna o Jura in Champagne perché le sfumature non sono le stesse. Lavoriamo solo con tonneaux da 350 litri, per noi offrono un migliore equilibrio e un migliore rispetto per il vino. Niente barriques e solo legni nobili, Allier e Tronçais da quattro diversi fornitori… un’unica regola solo la prima qualità.
Sébastien Mouzon utilizza solo legni usati che abbiano 4 o 5 passaggi perché non vuole che il contenitore sia un elemento coprente rispetto alla finezza dei vini di Verzy. Per Séb il legno serve solamente per una naturale micro ossigenazione delle basi che in esso fermentano e affinano. Cerca di acquistare legni che provengano dal Domaine Leflaive in Borgogna (per la scelta comune della biodinamica) oppure dalla Tonnellerie Cadus.
Frédéric Savart cerca solo il meglio tra le tonnellerie francesi e solo da 350 litri e 500 litri, perché ritiene sia la misura idonea per i propri Champagne.
Aurélien Laherte “… il legno e Laherte, è una storia lunga oltre 30 anni. Oggi abbiamo 350 fûts, 5 cuves troncoconiche e 3 foudres. Circa il 75% dei vini dell’azienda è fermentato e affinato in legno. Per quanto riguarda le scelte: barriques, solo da 228 litri. Diversi fornitori, ma la maggioranza proviene da Tonnellerie François Frères. Tostatura generalmente leggera da foreste del Tronçais o Vosges. Desideriamo avere una grande diversità di legni per poter affinare ogni vino nel miglior contenitore. Sta a noi assaggiare i mosti e quindi scegliere le botti. Le botti da 54 ettolitri sono adatti a grandi appezzamenti di Meunier o Chardonnay, proprio per lavorare di più la vinosità e il frutto, come per l’Ultradition e il BdB Nature. I troncoconici da 30 a 50 ettolitri che hanno dai 2 agli 8 anni di vita anni, offrono un maggiore contatto con le fecce fini perché c’è più larghezza nella parte inferiore della botte e sono molto interessanti per la materia, lo sviluppo aromatico e l’equilibrio di volume/freschezza. Lavoriamo generalmente con due bottai: Rousseau e Allary, dalle foreste dei Vosgi, grana fine. Abbiamo una grande diversità nei vigneti e vogliamo avere la stessa diversità in cantina. Il rapporto legno/vino è molto importante perché determina la naturale evoluzione dei nostri mosti portando complessità insieme alla freschezza del frutto. Non cerchiamo mai note di legno che coprirebbero il “terroir”. Attraverso i legni cerchiamo invece uno scambio e un processo di riduzione dell’ossidazione. È così che possiamo utilizzare poca solforosa, gli Champagne hanno una bellissima energia che deriva dal lavoro in vigna e che la vinificazione in legno ha permesso di mantenere”.
Da qualche anno non si può più chiamare Rosé Oeil de Perdrix. Si chiama solo Occhio di Pernice, ma questo Champagne dal delicato ed elegante colore è diventato un successo. Nasce da un soffice, quanto attento contatto diretto (pressurage) di alcune ore (in genere mai più di tre) con le bucce del solo Pinot Noir da cui è prodotto. Creato alla fine del 1700 quando, per ragioni tecniche e di conoscenza, non sempre si riusciva a decolorare perfettamente la massa vino delle uve nere da spumantizzare: l’obiettivo sarebbe stato dunque quello di fare un Blanc de Noirs ma occasionalmente capitava di ottenere uno Champagne dal colore ramato, salmone tenue, simile in tutto e per tutto all’occhio della pernice. Un prodotto antico e molto radicato, in particolare nelle vocatissime zone della Montagne de Reims dove impera il Pinot Noir. Oggi si contano sulle dita di una mano i Vignérons che portano avanti la tradizione di questa cuvée tanto rara quanto difficile da realizzare, proprio perché necessità di estrema attenzione e sensibilità al momento del contatto con le bucce: bastano solo alcuni minuti di differenza per estrarre troppo colore (e di conseguenza materia e profumi) o troppo poco (e si ricadrebbe in un Blanc de Noirs classico). Delphine Vesselle, alla guida della sua Maison familiare dal 1993 ha sempre fortemente creduto nell’Occhio di Pernice e nella sua estrema versatilità: dall’aperitivo al pasto, dal fuori pasto alla fine di tutto, è un calice di assoluta piacevolezza.
Il Rosé de Saignée, intensità, colore e gusto.
Nel variegato mondo degli Champagne Rosé, due sono le grandi famiglie che distinguono nettamente i prodotti ottenuti da metodi di vinificazione molto diversi tra loro.
Il primo, quello più diffuso e più facile da ottenere (usato dalla stragrande maggioranza dei produttori, in primis dalla grandi Maisons), è quello chiamato per Assemblaggio.
Si realizza partendo da un vino base bianco, poco importa se da sole uve bianche, da sole uve nere o da uve bianche e uve nere, a cui al momento dell’assemblaggio, appunto, si aggiunge vino rosso, ottenendo così una base rosata.
Il rosé per macerazione carbonica sulle bucce, chiamato Saignée, prevede passaggi più difficili e una maggiore attenzione. Saignée letteralmente significa sanguinamento ma, nel lessico enologico, si riferisce all’estrazione del colore attraverso il contatto del mosto con le bucce. Dunque per fare uno
La Vallée de la Marne è caratterizzata da una elevata presenza di Pinot Meunier quindi di vini semplici e di immediata bevibilità, soprattutto nel versante che va da Epernay a Château Thierry. Nella parte invece più orientale (da Cumières a Mareuil s/Aÿ) il Pinot Noir è particolarmente espressivo e nelle grandi annate dimostra una notevole longevità.
cl. 75 cl.150
Legenda
I Vignérons oggi alla moda, richiesti in tutto il mondo, sono quelli che interpretano profondamente il concetto di contemporaneità. In cantina conoscenze approfondite di vinificazione, barriques e tonneaux di vario uso e provenienza. Le cuvée sono parcellari e identitarie, si ama bloccare la malolattica, prediligendo l’acidità e la sapidità, la tensione e i dosaggi al minimo.
Poi c’è chi lavora sodo in maniera tradizionale, chi sa e conosce ciò che la propria terra può dare e si impegna a rispettare gli assunti del passaggio generazionale da padre a figlio. Sono, questi, produttori per lo più di aree classiche, il proprio village e la storia sono le basi fondamentali del loro modo di pensare.
Per questa categoria di produttori il centro di tutto è la vigna, intesa come unico luogo di espressione dei propri Champagne, senza chimica, all’insegna di una condotta “supernatural” anche nei lavori in cantina.
Ed ecco a voi l’oggetto di design trendly ormai presente sui muri degli u ci o nel salotto buono dei Vignerons francesi: il mappamondo con le bandierine.
Cosa signi ca?
Rappresenta l’espansione planetaria del marchio, la conquista dei nuovi mercati, l’ego ormai proiettato nello spazio.
È moda passata la romantica paletta per il Giappone in bella vista tutto l’anno o la celebrazione del viaggio di lavoro a Manhattan, simpatiche parentesi tra sagre paesane, le giornate cantine aperte, le visite dei belgi a degustare e comprare in gruppo.
No, oggi valgono i ag sulla Lapponia, sull’Estonia, su Macao, sulla Cordigliera Andina, sui monti dello Yukon, su Tonga, sul Madagascar e se vogliamo proiettarci nel futuro, la s lata inaugurale dei giochi olimpici fa capire quanto spazio ci sia ancora.
C’è un malcelato orgoglio dietro questa esibizione. Come dire, io umile contadino sono e sarò apprezzato ovunque. E tu italiano che sei stato il mio primo cliente e che avevi un bancale in assegnazione ora devi dividere con questi nuovi soggetti e accontentarti di 120 bottiglie.
E guai a lamentarti, tanto se non vuoi la roba sono già pronti il texano, il cambogiano, l’uzbeko, l’esquimese, il venusiano e così via. E lavorare così diventa sempre più complicato.
Vi chiediamo comprensione ogni qual volta non siano disponibili certe referenze o ci sia d’attendere l’uscita dei vini secondo natura, secondo la loro disorganizzazione, e capita sempre più spesso la voglia di fare i capricci.
Buona continuazione.
Maurizio Cavalli100% Pinot Meunier
Proprietà: 1 ettari Bottiglie: 2004
Champagne Blanc de Noirs
Dosage Zero 2015
100% Pinot Meunier cl.75
Le sabbie in impasto fine di argille e calcari, assorbono il calore del giorno e lo rilasciano di notte, drenando l’acqua in eccesso, incamerandola in profondità. I sali minerali sono uno tra i costituenti più rilevanti per uno Champagne giocato sulla freschezza, l’eleganza e l’estrema bevibilità. No malolattica. Il palato è asciutto e sapido, su nuance di agrumi. Straordinaria la beva e accattivante la fase retrogustativa. ESAURITO
Alexandre Grimée è un ragazzo di nemmeno trent’anni. Abita nella parte più estrema del dipartimento dell’Aisne, ad Azy-Sur-Marne. Suo padre non ha vigna, il suo nonno materno, sì. E così, a soli 18 anni, decide che farà uno Champagne da quel poco meno di un ettaro avuto in prestito in famiglia. La vigna è a Bonneil, sono pochi filari di una parcella esposta a pieno sud che si chiama Sous Les Trous, impiantata nel 1973, di solo Pinot Meunier, con qualche grappolo di Pinot Noir di un altro piccolo appezzamento. I suoli sono di sabbie fini e argillo-calcare. Il lavoro in vigna è il meno interventista possibile: no a diserbi intrafilare, no ai sistemici, cura maniacale dei grappoli.
33% Chardonnay - 34% Pinot Meunier - 33% Pinot Noir
Proprietà: 9 ettari Bottiglie: 80000
Champagne Mercier, una fotografia della tradizione nell’Aisne più profonda. Una famiglia, una casa dove predomina il colore viola di lillà, un’inclinazione per lo Chardonnay anche se ci troviamo a ovest della Vallée, luogo in cui è il Pinot Meunier l’uva principale. Per chi ama bollicine fresche e croccanti, immediate, da bere in ogni occasione
di disimpegno. Da qualche anno ormai il passaggio generazionale è avvenuto per intero. Il figlio Romain, pur sempre coadiuvato dal padre, ha preso in mano le redini della cantina, inaugurando nuovi lavori strutturali e di immagine, nel solco della tradizione di famiglia. Gli Champagne sono affidabili e i prezzi super concorrenziali.
Champagne Sagacité Brut s.a.
40% Pinot Meunier - 40% Pinot Noir - 20% Chardonnay (base 2018)
cl.75
Lo Champagne della tradizione, giocato su freschezza e soavità, nella frutta rossa che domina come richiamo. Ideale come aperitivo tradizionale, morbido e cremoso ma anche come intermezzo. Negli anni il produttore ha attenuato il residuo zuccherino per renderlo più snello e dinamico.
Champagne Blanc de Blancs
Holo Brut s.a.
100% Chardonnay (base 2019)
cl.75
Lo Chardonnay in solo di casa Mercier è l’archetipo di quest’uva quando coltivata nella Valle della Marna: morbido, elegante e soave, senza le note sapide e minerali della Côte. Uno Champagne per accompagnare pesci grassi e salsati, ma anche antipasti con creme di formaggi freschi.
Champagne Blanc de Noirs
Neon Brut s.a.
100% Pinot Meunier (base 2020)
cl.75
È il vino di punta di casa Mercier, quello che noi consideriamo il biglietto da visita più efficace per raccontarne lo stile e il luogo. Un Blanc de Noirs soffice, soffice, di un bel colore oro intenso, su toni fruttati e fini che stimola e aiuta il palato ad avvicinarsi al cibo, accompagnandolo.
Champagne Blanc de Noirs
BLCK Brut s.a.
100% Pinot Noir (base 2019)
cl.75
Un’altra cuvée monovitigno, in questo caso di Pinot Noir. in casa Mercier, si muove su toni di albicocca, pesca e mela cotogna. Champagne ideale per la tavola, sui primi e secondi piatti anche ricchi e saporiti. Tutto giocato sui volumi e sull’armonia.
Brut s.a.
80% Chardonnay - 20% Pinot Meunier (base 2018)
cl.75
Lunga sosta sui lieviti, affinamento altrettanto lungo in botti di legno tradizionali per uno Champagne ampio, ricco, avvolgente, tutto giocato sulla maturità, nei toni di pasticceria all’uovo, glassa, mandorla. Perfetto in abbinamento ai cibi generosi, sui formaggi e per un fine pasto da divano.
Champagne
Cuvée Louis Hurtebisse
Brut s.a.
40% Pinot Noir - 40% Pinot Meunier20% Chardonnay (base 2020)
cl.75
Cuvée tradizionale dalle tre uve in assemblaggio sinergico: bollicine fini, dal tono fruttato di pesca e albicocca, buono, piacevolissimo e non impegnativo. Sta su tutto e accompagna quasi tutto. Fermentazione malolattica completata.
Villers-sous-Chatillon
55% Pinot Meunier - 25% Pinot Noir - 20% Chardonnay Proprietà: 17 ettari Bottiglie: 170000
Champagne Tradition Brut s.a.
100% Pinot Meunier (base 2019)
cl.75
Champagne d’ingresso della gamma, esempio chiaro di ciò che è il Pinot Meunier a casa Charpentier. È il figlio più giovane della famiglia e la sua freschezza fa sì che si possa bere in tutte le occasioni e in svariati abbinamenti gastronomici.
Champagne Réserve Brut s.a.
80% Pinot Meunier - 20% Pinot Noir (base 2018)
cl.37,5 | cl.75
cl.150 | cl.300
LaVallée de la Marne più tradizionale, ci troviamo sulla riva destra del fiume, dove gli Champagne si producono ancora come una volta: il Pinot Meunier a farla da padrone, con quei suoi toni fruttati e freschi, in uno stile classico e piacevolmente facile. Oggi a guidare la casa è JeanMarc Charpentier: savoir-faire spigliato e quell’attitudine alla politica e alle pubbliche relazioni anch’essa ereditata dal padre, Jacky, presente tutt’ora in azienda con i suoi consigli e l’esperienza famigliare acquisita prima e tramandata ora. Si è affiancata recentemente alla guida anche la giovane sorella di Jean-Marc, Elise, portando una ventata di entusiasmo e volontà di fare.
Difficile trovare questa piacevolezza e fragranza, abbinati a una precisione nel fare il vino assoluta, segno di forte identità del luogo. Questo è il campione di casa: immediato, fragrante e soffice, lo si può usare sempre, dall’aperitivo alla tavola.
Champagne Rosé Réserve
Brut s.a.
80% Pinot Meunier - 20% Pinot Noir (base 2019 + 8% di vin rouge)
cl.37,5 | cl.75
cl.150
Stessa cuvée del Réserve per uve e millesimo di riferimento della base, anche nella versione Rosé, sorella gemella per stile e concetti, con la sola aggiunta in più dell’8% di vin rouge. Perfetto sull’antipasto mediterraneo.
Champagne Origine Brut
Nature s.a.
45% Pinot Meunier - 55% Pinot Noir (base 2017 + vins de réserve)
cl.75
Cuvée giocata sulle due uve rosse in versione completamente secca a dare corpo e sostanza alla bevuta. Svolge per intero la malolattica. Chiude sapido e profondo. Dall’aperitivo in avanti.
Brut s.a.
100% Chardonnay cl.75
Da 30 a 36 mesi sui lieviti. Un insolito quanto piacevole monovitigno bianco nella Marna. Qui lo Chardonnay é suadente e fruttato. Accompagnerà perfettamente i vostri aperitivi ma anche qualche piatto di pesce fresco e leggero, fino a sconfinare in un fine pasto morbido e rinfrescante.
60% Pinot Noir - 20% Chardonnay20% Pinot Meunier (base 2017) cl.75
È di grande fascino il colore di questo
Champagne: quel giallo paglierino dai riflessi intensi composto dai toni screziati del Pinot Noir. Assaggiandolo, emerge una bocca complessa, dalle forme rotonde, fruttate e sensuali. Bottiglia liberty in stile “Belle Epoque”: ideale per cadeaux speciali.
Brut s.a.
60% Pinot Noir - 20% Chardonnay20% Pinot Meunier (base 2017) cl.75
Anche qui, come per il Réserve, c’è il fratello rosa, stessa Cuvée più vino rosso, stesso stile, maggiore espressione fruttata fragrante e intensa. Sempre minimo 3 anni di affinamento sui lieviti. Per gli amanti del classico abbinamento Champagne rosè e crostacei pregiati.
Extra Brut 2018
55% Chardonnay - 45% Pinot Noir
cl.75
Lo stile dei Millesimi chez Charpentier è fedele e trasparente alla tradizione: è l’anno a parlare, nelle sue caratteristiche. Ecco allora il 2018, in cuvée sulle due uve, ampio, fruttato, ma anche molto profondo e salino per chi cerca uno Champagne pronto subito, dal basso dosaggio zuccherino. Per accompagnare tutta la tavola, in particolare con carni bianche.
Pierre-Henri Extra Brut s.a.
100% Pinot Meunier (base 2009 - 2010) cl.75
Dalle vigne più vecchie (50 anni e oltre) si ottiene un mosto ramato che fermenta in barrique. È l’unico Champagne della gamma a non svolgere la malolattica. L’affinamento sui lieviti dura almeno 5 anni, ma attenzione, con un sapiente controllo della vinificazione, risulta fresco e scattante.
Veuve Clesse
Champagne Black Label
Brut s.a.
100% Pinot Meunier (base 2019) cl.75
Da utilizzare alla mescita, rivelerà tutto il suo easy drinking, in quei richiami alla frutta rossa, ai fiori di pesco. Gradevolissima la bollicina, fine e suadente. Un primo prezzo dall’eleganza e bevibilità senza rivali.
*ordine minimo 60 pezzi
Châtillon-sur-Marne
30% Chardonnay - 70% Pinot Meunier
Proprietà: 2,6 ettari Bottiglie: 14000
Citroviamo sulla riva destra della Marne, a Châtillon, dove una famiglia di Vignérons alla decima generazione lavora queste vigne con la dedizione e la cura tramandatasi nei secoli. Oggi alla guida della casa c’è Fabien, produttore con idee e conoscenze contemporanee: assoluta naturalità in vigna, no a insetticidi
ed erbicidi, esclusivo lavoro manuale, dalle potature alla vendemmia. In cantina, scavata di recente nel gesso e sempre in continua espansione, i vini sostano un lungo periodo sur lie (dai 24 ai 72 mesi) per complessarsi e armonizzarsi al meglio.
ae Cazé
Dosage Zero s.a.
100% Pinot Meunier (base 2020) cl.75
Il monovarietale Meunier interpretato in stile contemporaneo: lieviti indigeni, 100% fermentazione in legno, malolattica parzialmente effettuata, no a filtrazioni e stabilizzazioni a freddo, per uno Champagne davvero intenso e pulsante, di uva e di profondità. Non si usano liqueurs di alcun genere.
ESAURITO
Les Fourches Extra Brut 2018
100% Chardonnay cl.75
Parcella vocata per lo Chardonnay sulla riva destra della Marne, su suoli argillo-sabbiosi e gessi. Prodotto di una sola annata, fermentazione spontanea in legno, senza collazione né filtrazione. Grande espressione di Blanc de Blancs rotondo e sapido, di crema soffice e burro salato. ESAURITO
Extra Brut 2017
100% Pinot Meunier cl.75
Eccoci alla prova del Millesimato, dal timbro più convenzionale e generoso, seppure vinificato come le altre referenze, fermentazione in legno, lieviti indigeni, no filtrazione. Di stampo naturale, di cesello enologico da fuori classe. Sorprende per lo strano colore: autentica sorpresa.
ESAURITO
Extra brut 2018
45% Pinot Meunier - 45% Chardonnay10% Pinot Noir Complantées cl.75
Complantation: ovvero la capacità di condurre insieme differenti varietà mescolate in un’unica parcella di vigna. Champagne che guarda al passato per vivere la contemporaneità, sapido, avvolgente, dinamico. Una prova da fuoriclasse per il giovane Fabien. Senza solfiti aggiunti. ESAURITO
Rosè Nature s.a.
100% Pinot Meunier (base 2020) cl.75
Rosè da macerazione di solo Pinot Munier proveniente dalla vigna Reuil. Fermentazione spontanea in fut de chene, passaggio a freddo naturale, senza filtrazioni né collazioni di alcun genere. Solo 2500 bottiglie prodotte.
Nature s.a.
100% Pinot Noir (base 2018) cl.75
Dalla parcella Vandières, con esposizione a sud-est, su suoli di argille e calcari. Anche in questo caso fermentazione esclusivamente con lieviti indigeni, affinamento in fut de chene nella profonda cantina scavata nel gesso di Fabien. Nessun dosaggio alla sboccatura.
Pinot Noir - Chardonnay - Pinot Meunier
Proprietà: 4,5 ettari Bottiglie: 5000
Nature s.a.
75% Pinot Meunier - 25% Pinot Noir (base 2018)
cl.75
Un Blanc de Noirs di soffice estrazione, giocato sulle increspature sottili delle due varietà che qui si esprimono sulla verticale sapida e sullo scheletro marino del suolo. La voce della terra, non l’estrazione fruttata rossa che ci si aspetta nella Marne. ESAURITO
Nature s.a.
75% Pinot Meunier - 25% Chardonnay (base 2018)
cl.75
Su suoli di sabbie, argille e limo, fermentazione e affinamento in legno per 20 mesi, sempre più di 24 mesi in bottiglia a raccontare attraverso l’eleganza della vinificazione, un’identità territoriale unica e non replicabile altrove. ESAURITO
Extra Brut s.a.
100% Chardonnay (base 2018)
cl.75
Thibaut Legrand, trent’anni, capelli lunghi legati a coda, tra i tunnel scavati dal padre portando alla luce reperti fossili del Cretaceo e del Paleocene. Lunghissimi cunicoli, intere pareti ricoperte di conchiglie di ogni forma e misura, una disposizione come il più accurato museo geologico sotterraneo. Da sempre proprietaria di vigna, la famiglia Legrand conferiva le uve alla cantina sociale del paese, fino al nuovo progetto di Thibaut: fare Champagne per fascia geologica su cui insistono le proprie vigne. Parte agronomica in bio, affinamento e sboccatura nelle viscere della terra, la sua terra, al fianco dei fossili, con un equilibrio climatico stabile durante tutto l’anno. Così le ere geologiche diventano i nomi degli Champagne.
Lo Chardonnay in purezza di casa Legrand, da suoli di sabbie calcaree, ricordo di un antico mare tropicale di 45 milioni di anni. Affinamento di 12 mesi in fûts de chene. La base 2018 ha dato mosti ricchi, maturi ed eleganti, che hanno lasciato un residuo zuccherino naturale intorno ai 5 gr/l. ESAURITO
Champagne Campanien
Nature s.a.
100% Pinot Meunier (base 2018)
cl.75
Solo Meunier da suolo argilloso con substrato di gesso e limo. Una fotografia della riva sinistra della Marna, sempre con l’interpretazione personale di Thibaut. Un anno per la vinificazione e l’affinamento in legno, poi tre anni di sosta sui lieviti. Nessuna aggiunta zuccherina alla sboccatura. ESAURITO
Legran
40% Pinot Noir - 35% Chardonnay - 24% Pinot Meunier - 1% Petit Meslier
Proprietà: 2,3 ettari Bottiglie: 2000
Coteaux Champenois Blanc
Les Crayeres du Levant 2020
Pinot Meunier - Chardonnay cl.75
Dalla parcella omonima, un Coteaux bianco da complantazione di Pinot Meunier e Chardonnay. 23 mesi di affinamento in fut de chene sulle fecce fini. Solo 258 bottiglie prodotte.
ESAURITO
Coteaux Champenois Rouge
Meunier a l’État pur 2020
100% Pinot Meunier cl.75
Dalle parcelle Barbières e Traverses, 28 giorni di macerazione con il 40% di grappoli interi. Seguono 20 mesi di affinamento in fut de chene. Nessun lievito selezionato, nessuna aggiunta di solforosa, nessun collaggio né filtrazione. Solo uva e niente più.
ESAURITO
Coteaux Champenois Rouge
Les Forcières à l’État pur 2020
100% Pinot Noir cl.75
Unuomo, solo con sé stesso, le sue idee, la sua sensibilità verso la natura e una passione morbosa per la vigna. Quasi un unicum in Champagne, nelle sue parcelle, oltre a una conduzione rigorosissima che supera i concetti della biodinamica, non si cima, si procede alla legatura e non si taglia l’erba per mantenere il più stretto rapporto tra piante, suolo e interazione di diverse specie vegetali, insetti e altri elementi vitali. La sua piccola cantina è uno scrigno di botti e tonneaux, dove tutto fermenta su lieviti del luogo e sosta lungamente sulle fecce fini.
Solo Pinot Noir della parcella Forcières, 27 giorni di macerazione con il 20% di grappoli interi in botti di medie dimensioni. Poi 25 mesi di affinamento in legno. Una sola barrique prodotta, da sola uva e nient’altro. Nascono così le sole 197 bottiglie prodotte (più 20 introvabili magnum). ESAURITO
Cumières
Pinot Noir - Pinot Meunier - Chardonnay Proprietà: 5,5 ettari Bottiglie: 35000
Champagne Blanc de Noirs
Les Vignes de Mon Grand-Pére
Nature s.a.
60% Pinot Noir - 40% Pinot Meunier (base 2017)
cl.75
Da uve della vigna di Damery. La sua verticalità trova un perfetto contrappunto nella pienezza espressiva del suo corpo: frutta matura, accenti d’agrume, palato iodato e appena speziato.
Champagne Mes Trois Terroirs
Nature s.a.
60% Pinot Noir - 20% Pinot Meunier20% Chardonnay (base 2017)
cl.75
Champagne Le Guédard è la storia di una famiglia: casa fondata nel 1950 a Cumières, nel tempo, attraverso il lavoro del nonno prima e del padre poi, riesce ad acquistare l’equivalente di quasi sei ettari di vigna su 4 differenti villages. La cantina, è oggi guidata da Sébastien che, a partire dalla metà dei 2000, ha convertito l’intera proprietà al bio. Gli Champagne prodotti hanno una visione tradizionale, si lavora con torchio in legno, affinamento in legno sul 30% delle basi, rigoroso remuage manuale e, prima, vendemmia a maturità fenolica piena (spesso anche una settimana dopo i vicini di vigna), rincorrendo quell’idea classica, tuttavia da queste parti sempre idonea, di Champagne complessi, maturi, vinosi.
Champagne proveniente da tre differenti villages: Damery, Cumières e Oger. Le uve rosse su suoli di argillocalcare donano mineralità e freschezza, il gesso di Oger, la salinità. Al palato toni di frutta rossa fragrante ed uno scheletro nervoso.
Champagne Grand Cru Flore
Extra Brut s.a.
100% Chardonnay (base 2018)
cl.75
Blanc de Blancs Grand cru di Oger, dalle vigne del nonno Sanchez, partito dalla Spagna circa un secolo fa per trovare fortuna in questo lembo di terra. Versione Ogeriana di potenza tipica della mano di chi, soprattutto, ha dimestichezza con le uve rosse.
Champagne
Mon Rosé de Saignée Brut s.a.
100% Pinot Noir (base 2017) cl.75
Il Rosé di casa trova la sua coerente visione dal Pinot Noir di Damery, diraspato, non a grappolo intero. Si cerca intensità, compattezza e toni fruttati, nei richiami ai piccoli frutti rossi croccanti. Molto versatile: dall’aragosta, alle capesante, dalle carni salsate alle insalate di frutta.
Completa il quadro: Champagne Special Club Sanchez - Le Guédard Brut 2014
85% Pinot Noir - 15% Chardonnay
Proprietà: 7 ettari Bottiglie: 50000
Champagne Grand Cru
Tradition Brut s.a.
80% Pinot Noir - 20% Chardonnay (base 2019)
cl.75
È la cuvée base in cui la personalità del pinot nero di Aÿ reso più elegante da un tocco di Chardonnay si esprime con nitidezza, senza fronzoli. Accenni rosati all’aspetto lasciano il posto a profumi vinosi e bocca tesa e croccante.
Champagne Grand Cru
Réserve Brut s.a.
80% Pinot Noir - 20% Chardonnay (base 2018)
cl.75
Proviene da una selezione più accurata con presa di spuma minima trentasei mesi e conseguente profondità. Qualche istante di macerazione lo porta ad essere quasi un occhio di pernice non dichiarato. di salinità e spessore.
Champagne Grand Cru
Millesimé d’Aÿ 2012
90% Pinot Noir - 10% Chardonnay
cl.75
Ci troviamo ad Aÿ, un Grand Cru, unico e diverso per le peculiari conformazioni del suolo. Ci pensa il clima e l’esposizione a fare il resto, e voilà il Pinot Noir più dinamico, fragrante e poivré dell’intera regione. Anche in casa Gatinois le giovani leve crescono in fretta e oggi, dopo la scomparsa di Pierre Cheval, c’è il figlio Louis a gestire interamente la Maison. Tutte le cuvée sono improntate al rigore enologico e alla giusta tensione gusto-olfattiva, anche perché da queste parti affinamenti un poco più lunghi sono ideali all’equilibrio e alla eleganza dei prodotti. Non si fa uso di botti di legno a eccezione del vino rosso utilizzato per dare colore e sostanza al Rosé.
Da anni ripetiamo questo mantra: ”Signori questo è un Grand Cru!”. E non ci stancheremo mai di ripeterlo. Burroso e nocciolato, contemporaneamente generoso e prospettico. Questo squillare di trombe prelude però a un piccolo problemuccio: il 2012 è ESAURITO
Il 2014 arriva ad Ottobre.
Champagne Grand Cru
Rosé Brut s.a.
90% Pinot Noir - 10% Chardonnay (con 8% di vin rouge. Base 2018) cl.75
È un rosé gustoso e croccante con base
Pinot Noir vinificato in bianco a cui viene aggiunto del Rosso d’Aÿ ottenuto da vigne di cinquanta anni e maturato in botti di rovere, unica presenza di legno nella sua cantina.
Cheva
Chavot
50% Chardonnay - 45% Pinot Meunier - 3% Pinot Noir - 2% altre varietà
Proprietà: 11 + 6 in affitto ettari Bottiglie: 165000
Champagne Ultradition
Extra Brut s.a.
60% Pinot Meunier - 30% Chardonnay10% Pinot Noir (base 2020)
cl. 75 cl.150
cl.150
Con le medesime connotazioni che aveva l’Ultradition Brut, ecco la versione super secca che ne ha preso definitivamente il posto, il cui gusto nudo mette ancor più in risalto il lavoro di Aurélien sui vini di riserva in legno.
Champagne Blanc de Blancs
Brut Nature s.a.
100% Chardonnay
cl. 75 | cl.150 | cl.300
Un Blanc de Blancs puro e crudo, in versione Nature, dove l’anima del suolo e il respiro delle vigne sono i costituenti principali, elementi che lo rendono tanto peculiare. Il carattere che rivela è tagliente, molto sapido, giocato sui toni del gesso.
Champagne Premier Cru
Blanc de Noirs Les Longues
Voyes Extra Brut 2017
100% Pinot Noir
Aurélien Laherte, è uno dei produttori ormai affermati e di successo nel segmento Bio della Champagne. Ha saputo, nel tempo, convincere il padre, la cui visione è sempre stata improntata al classico, alla pratica della biodinamica. L’azienda ha una storia ultrasecolare: produce, infatti, dal 1889. Le vigne sono situate in una decina di villaggi lungo la Marna, a sud di Epernay e nella Côte des Blancs. E lentamente sono state convertite a una conduzione del tutto naturale. In cantina si fa ampio uso di botti e batonnage per esaltare gli aromi dell’uva e raggiungere l’equilibrio fra zuccheri e acidità. Alcune vigne sono in affitto ma, comunque, sempre seguite direttamente da Aurélien (ecco perché sono considerati Négociants).
cl.75
Il Pinot Noir Chez Laherte:
contemporaneo, affilato, profondissimo e salino ma con un’ampia fase retrogustativa. Prima fermentazione e affinamento in barriques.
Champagne Premier Cru
Nature de Craie
Dosage Zero s.a.
100% Chardonnay (base 2021) cl.75
Da vecchie vigne a Vertus e Voipreux nasce lo Chardonnay selezionato per creare questa prova di vinificazione. Solo il miglior mosto è raccolto in barriques per la fermentazione e l’affinamento. Senza solfiti aggiunti.
rélie Lahere
Nature s.a.
50% Pinot Noir - 50% Pinot Meunier (base 2021) cl.75
Uve rosse provenienti dalla Coteaux sud d’Epernay per il Pinot Noir e dalla Vallée per il Meunier. L’affinamento avviene sempre in barriques e l’aggiunta di solfiti è minimale. L’assemblaggio è studiato per metà da vini di riserva degli anni precedenti, che danno vinosità e profondità alla cuvée.
Extra Brut 2017
50% Chardonnay - 50% Pinot Noir cl.75
Assemblaggio di due parcelle tra le più espressive della proprietà. Lo Chardonnay da Les Chemins d’Epernay da vigne impiantate negli anni cinquanta, il Pinot Noir: Les Rouges Maisons, da suoli ricchi e argillosi a mezza collina. Fermenta spontaneamente in barriques e non svolge la malolattica.
Extra Brut 2018
100% Pinot Meunier cl.75
Uve provenienti da due parcelle impiantate su suoli calcarei nel 1947 e 1964 a Chavot e Mancy. Servono poi 36 mesi di riposo sui lieviti per delinearne la purezza espressiva. Al termine, non è nemmeno necessario esagerare con la liqueur. Un Meunier in purezza di taglio fragrante e verticale.
Extra Brut 2018
100% Chardonnay
cl.75
Da una nuova parcella acquistata da poco, ma già lavorata in affitto, dal cui nome si evince la connotazione gessosa del suolo, ecco questo straordinario Blanc de Blancs in legno, profondissimo e minerale, lungo e avvolgente in quei tocchi di burro salato agli agrumi.
Extra Brut s.a.
100% Petit Meslier (base 2020 - 2019) cl.75
Da una antica varietà tra le sette consentite dal disciplinare, un rarissimo Petit Meslier in purezza, vero e proprio pallino di Aurélien. Si muove su nuance tropicali, mango e ananas, e un contrappunto freschissimo di kumquat e pompelmo rosa. In aperitivo ma anche sul sushi. ESAURITO
Extra Brut s.a.
Pinot Meunier - Pinot Noir - Chardonnay
Arbanne - Petit Meslier - Pinot BlancFromenteau
cl.75
Tutte e 7 le varietà del disciplinare, anche le meno usate, compongono la base, vigne vecchie e in parte ripiantate. Basi di sette diverse annate senza malolattica e realizzato con il Méthode Perpétuelle.
Extra Brut s.a.
100% Pinot Meunier (base 2020) cl.75
Il rosé d’assemblaggio di casa Laherte: il 30% del Meunier in macerazione, il 10% come vino rosso e il 60% con vinificazione in bianco. Vengono utilizzate solo vecchie vigne di Meunier, vinificazione in legni di diversa misura, per dare quel giusto equilibrio da fragranza e profondità.
Les Beaudiers Extra Brut s.a.
100% Pinot Meunier (base 2017) cl.75
Da tre parcelle a Chavot piantate nel 1953,1958 e 1965. L’unione delle stesse porta ad un perfetto equilibrio tra suoli di argille, scisti e silici e sottosuolo gessoso. Severissima selezione degli acini diraspati, per una macerazione di 12-14 ore. Nessuna malolattica svolta.
Pierry
50% Chardonnay - 40% Pinot Meunier - 10% Pinot Noir
Proprietà: 9 ettari Bottiglie: 100000
Èil 1965 quando Henri Sélèque pianta le prime vigne. Nel 1974 il figlio Richard, dopo essersi diplomato in enologia, torna a casa e inizia a vinificare le proprie uve, la prima annata di casa. Gli anni passano e crescono proporzionalmente gli investimenti in vigna e in attrezzature di cantina, fino al 2008 quando Jean-Marc, nipote del fondatore Henri, dopo avere
portato a termine gli studi di agronomia ed enologia e avere viaggiato il mondo, prende in mano l’azienda, innervando la propria visione della Champagne con uno stile molto personale, nell’elaborazione dei vini. Un nuovo modello che impara dal passato per interpretare il contemporaneo.
Champagne Cuvée
Solessence Extra Brut s.a.
50% Chardonnay - 40% Pinot Meunier10% Pinot Noir (base 2020)
cl. 75 | cl.150
cl.300
Ecco il biglietto da visita di JeanMarc Sélèque: vinificazione delle basi 2/3 in acciaio e 1/3 in legno, struttura e freschezza si contrappongo creando una piacevolissima armonia al palato. Champagne passepartout, dall’aperitivo al tutto pasto.
Champagne Cuvée
Solessence Nature s.a.
50% Chardonnay - 40% Pinot Meunier10% Pinot Noir (base 2017)
cl.75
Tre parcelle Premier Cru di Pierry, Dizy e Vertus, a comporre questa cuvée che sosta lungamente sui lieviti. Dagli aromi molto fruttati al naso e maturi al palato. Ideale accompagnamento per piatti anche di sostanza, trova un connubio felice con la cucina fusion anche su nuance piccanti.
Solessence Rosé Extra Brut s.a.
45% Chardonnay - 40% Pinot Meunier15% Pinot Noir (base 2020)
cl. 75
cl.150
Ecco il rosé di casa, di assemblaggio, con maquillage di Pinot Noir di Pierry della parcella Les Tartières. Molta freschezza e molta sostanza fruttata, per una bevuta non impegnativa, di facile interpretazione sia in aperitivo che in chiave gourmand.
Champagne Quintette
Extra Brut s.a.
100% Chardonnay (base 2019)
cl. 75
cl.150
Cuvée delle più belle parcelle di Chardonnay nei territori di Pierry, Vertus e Dizy da vigne di oltre 45 anni. Fermentazione alcolica 50% in acciaio e 50% in legno, 30 mesi di affinamento sui lieviti. Un Blanc de Blancs di carattere e spessore. Ideale per le carni bianche e il pesce nobile.
Champagne Premier Cru
Soliste Les Gouttes d’Or
Extra Brut 2018
100% Pinot Meunier
cl. 75
cl.150
Pinot Meunier mono parcellare, realizzata sull’estrazione fresca e fragrante della frutta. Champagne contemporaneo che si invera perdendo le classiche connotazioni di provenienza (Marne) e gioca al servizio di una vinificazione tutta incentrata sull’estrazione leggera della materia.
Champagne Premier Cru
Soliste Les Gayeres
Extra Brut 2018
100% Pinot Noir cl. 75 cl.150
Pinot Noir di nuova generazione, tutto giocato sulla tensione e su una dinamica snella, tesa e prospettica. Poca materia, molta profondità. La capacità di leggere i legni e l’utilizzo del bouchon liège offrono un differente approccio all’uva rossa. Sono questi i vini che vanno di moda a Manhattan...
Champagne Premier Cru
Soliste Le Tartières
Extra Brut 2018
100% Chardonnay cl. 75 cl.150
Lo Chardonnay da due parcelle impiantate nel 1990 e nel 1985. Da suoli di argille profonde con inclusioni calcidiche e silicee, oltra a un impasto di gessi. Vino di struttura e rigore enologico, complesso, teso, perfetto davanti a tutto.
Champagne Cuvée Partition
Extra Brut 2018
72% Chardonnay - 14% Pinot Noir -
14% Pinot Meunier cl. 75 cl.150
Lo spartito di 7 territori vocatissimi. Fermentazione lenta in legno, dosaggio minimal per uno Champagne che guarda all’antico ma è tutto contemporaneo, dove le note divergenti di freschezza, spessore, lievi ossidazioni trovano un suono, un’armonia, una musica. Spettacolare con i crostacei.
50% Chardonnay - 40% Pinot Meunier - 10% Pinot Noir
Proprietà: 3 ettari Bottiglie: 8000
Extra Brut s.a.
100% Chardonnay (base 2018 - 2019)
cl.75
Dal Village di Brugny, nel lieu-dit Terre de Breux, su plateau geologico di gessi del Campanien, vinificazione in tonneaux 11 mesi sulle fecce fini per la base 2019 e 3 mesi per la 2018. La malolattica viene svolta interamente. Di crema agli agrumi e sale.
50% Pinot Noir - 40% Chardonnay - 10% Pinot Meunier (base 2018 - 2019)
cl.75
Da suoli di gessi, marne e argille dei periodi Campanien e Yprésien, uno Champagne di luce e purezza su accenti di fiori bianchi. Uve provenienti da Brugny e, in parte per le rosse, da Pierry. Lungo affinamento in tonneaux per le circa 2300 bottiglie prodotte.
Alexandre Chaillon, ingegnere di formazione, nel 2017 decide di tornare in Champagne, rilevando i vigneti della madre, ramo della famiglia Vollereaux, piuttosto celebre in Champagne. I vigneti si trovano sull’appendice meridionale di Epernay: a Pierry e Brugny. È stato necessario ricostituire una vera azienda agricola, e, da subito, Alexandre ha avviato la conversione all’agricoltura biologica. In vinificazione, la fermentazione e l’affinamento dei vini avviene in botti da 228 e 300 litri e in 4 uova di gres. Gli Champagne di Alexandre offrono un profilo sensoriale molto gourmand, innervato su uno scheletro sapido e fresco, alla ricerca di quell’equilibrio tanto sottile, quanto emozionante nell’espressione.
85% Pinot Noir15% Pinot Meunier
cl.75
Dal Lieu-dit Terre de Breux, un solo tonneau da 228 litri, 12 mesi sulle fecce fini. I due Pinot esprimono materia e volume senza mai cedere in grassezza e opulenza. Lo scheletro del vino è sapido e dritto, le increspature al naso fini ed eleganti. Solo 318 bottiglie prodotte.
50% Pinot Noir - 50% Chardonnay cl.75
La sinergia delle due varietà in un solo village, Brugny, in esposizione est, nord-est, suoli di limo e argille. Vinificato in un solo tonneau nuovo, si esprime per nitore e profonda lunghezza.
Completa il quadro:
▪ Champagne Lamier des Renards 2018
70% Pinot Noir - 30% Pinot Meunier cl.75
50% Chardonnay - 40% Pinot Meunier - 10% Pinot Noir Proprietà: 4 ettari Bottiglie: 5000
Champagne Cuvée Origines
Extra Brut s.a.
70% Chardonnay - 30% Pinot Meunier (base 2019)
cl.75
Affinamento in legni di 600 litri maturi, vino di riserva in acciaio, no malolattica. I volumi della frutta trovano la sapidità di uno scheletro agrumato e fragrante. Champagne di nuova generazione che legge il passato con rispetto.
Champagne Nuances de Blanc Extra Brut s.a.
100% Chardonnay (base 2019)
cl.75
Dai vigneti di Vinay e Moussy su tre differenti parcelle, questo Blanc de Blancs di grande finezza e profondità. No malolattica, sì fermentazione in legno (tonneaux da 600 litri). Dosaggio minimale per un aperitivo super rinfrescante nelle calde giornate estive.
Champagne Les Rigoblins
Extra brut s.a.
50% Chardonnay - 33% Pinot Meunier17% Pinot Noir (base 2019)
Antonin Michel, nipote di José Michel con cui abbiamo lavorato lungo tempo in passato, è un giovanissimo vignéron cresciuto in due famiglie di produttori, la Wirth, per parte di madre, e la Michel per parte di padre. Dopo un corso in amministrazione d’impresa in Messico nel 2014, rientra in Francia per un Master in commercio internazionale di vino e liquori a Digione. Nel 2018, a Saint-Aubin, sempre in Borgogna, lavora con quello che considera il suo mentore, Olivier Lamy del Domaine Hubert Lamy, da cui apprende il rigore del lavoro in vigna e in cantina. Oggi le sue vigne sono per lo più da selezione massale, condotte senza l’uso di erbicidi e insetticidi. I vini hanno solfitazioni bassissime, malolattiche non cercate, lunghi affinamenti.
cl.75
Cuvée di due singoli vigneti: Le Rigoblins di solo Meunier, impiantato nel 2000 e Sur Le Rigoblin di Meunier, Chardonnay e Pinot Noir, impiantati nel 1957 e 2001. Assemblaggio di grande fascino, giocato su elementi molto freschi ma anche avvolgenti e ricchi.
Champagne Les Meuniers de Raoul Extra Brut s.a.
100% Pinot Meunier (base 2019) cl.75
100% Meunier di Moussy, su cinque differenti parcelle: lettura trasversale di un luogo, di una varietà, di un microclimat, di una fermentazione in legno su tonneaux da 600 litri senza malolattica. Fotografia di un’idea d’identità moderna della valle della Marne.
toni Miche
La Montagne de Reims è la zona dei Grands Crus di Pinot Noir; Ambonnay e Bouzy, i più completi ed armoniosi. Verzy e Verzenay dove, da terreni più freddi, si ottengono vini più nervosi che spesso
Vrigny
50% Pinot Meunier - 25% Chardonnay - 25% Pinot Noir
Proprietà: 1,86 ettari Bottiglie: 6000
Champagne Premier Cru
Les Prés Dieu Extra Brut s.a.
100% Chardonnay (base 2021) cl.75
In questa parte della Montagne a fare la differenza è il suolo, completamente di sabbie fini da sedimenti di conchiglie marine su estrusioni calcaree. Gli Chardonnay hanno toni suadenti ed elegantissimi. L’attenzione e la cura di Guillaume fanno il resto, ricercando verticalità e acidità.
Champagne Premier Cru
Blanc de Noirs
Bossa Nova Extra Brut s.a.
Pinot Meunier - Pinot Noir (base 2021) cl.75
PerGuillaume Sergent la vigna è il centro di tutto, si tratta quasi di un attaccamento morboso. Le vigne dei poco meno di due ettari di proprietà le lavora solo lui, le pota solo lui e le vendemmia solo lui. Le parcelle sono nella Petite Montagne, nei villages di Vrigny e Coulommes, su suoli di sabbie fini. Les Prés è esposto a nord-est a Vrigny. Les Vignes Dieu è in pieno sud a Coulommes. Dalla sinergia delle due parcelle, Guillaume produce uno Chardonnay di assoluta eleganza e bevibilità. A Vrigny, due altri vigneti: Le Grand Chemin, est, nord-est di Pinot Noir, e Les Chappes ovest-est di Pinot Meunier. In cantina la vinificazione è in tonneaux, senza utilizzo del freddo, senza collazioni e filtrazioni di sorta.
In questo millesimo estremamente difficile per quanto riguarda le quantità, non è stato possibile ricreare il classico Chemin de Chappes. Nasce così, solo per quest’anno, questa cuvée. Uno Champagne dall’aperitivo al fuori pasto, sulle conchiglie e sui crostacei nobili ma anche, sulla cucina etnica.
Champagne Premier Cru
Pataphysique Nature 2017
100% Pinot Meunier cl.75
Per lo scrittore francese Alfred Jarry, nel libro Gesta e opinioni del dottor Faustroll, patafisica è una locuzione che indica una logica dell’assurdo, qualcosa di metafisicamente eccentrico. Ecco allora questo, insolito per il produttore, Champagne 100% Meunier.
Pinot Noir - Pinot Meunier - Chardonnay
Proprietà: 13 ettari Bottiglie: 15000
Champagne Premier Cru
Cuvé Brut s.a.
70% Pinot Meunier - 15% Pinot Noir15% Chardonnay (base 2019)
cl.75
Champagne ancora appartenente all’epoca paterna ma indicatore di tutto il potenziale che può esprimere non appena saranno fatti propri i cambiamenti che sta apportando Maxime. Per adesso ci gustiamo il prezzo e la sua finezza e avvolgenza.
Champagne Premier Cru
La Petite Montagne
Extra Brut s.a.
40%Pinot Meunier - 40%Chardonnay20% Pinot Noir (base 2018)
cl.75
Maxime Ponson ha grinta da vendere e determinazione. A vent’anni ha iniziato a lavorare una piccola porzione della vigna del padre, Pascal Ponson (scomparso qualche anno fa prematuramente), chiedendogli che quella fosse una sorta di sua eredità in anticipo, si parla di un ettaro e tre. Al padre imputa di avere una visione troppo tradizionale in vigna; dal 2009, Maxime, nel suo piccolo giardino vitato, non utilizza prodotti sistemici, niente chimica, solo natura. Nella cantina familiare vinifica le sue 6.000 bottiglie complessive di una sola cuvée, La Petite Montagne, il nome di questa parte un poco defilata dell’area, dove i suoli sono sabbiosi e friabili e conferiscono agli Champagne freschezza e grande bevibilità.
Il giochino perfetto, anticipatorio e rivelatore del potenziale di questa cantina. Nel 2012 l’inizio, con vinificazione naturale, senza filtrazioni, né passaggi termocondizionati né stabilizzazioni a freddo.
Champagne Premier Cru
Barbaries Extra Brut 2016
100% Chardonnay cl.75
Monoclimat di Ville-Dommange, villaggio ancora troppo sottovalutato. Chardonnay dal naso agrumato che devolve in una bocca fine, precisa e viva con il lato interessante dal basso dosaggio che gli garantisce una deliziosa bevibilità all’aperitivo.
Champagne Premier Cru
La Croisettes Nature 2019
100% Pinot Noir
cl.75
Una sola parcella di Pinot nero vinificato senza solfiti e senza dosaggio. Tutto giocato sul frutto puro che richiama gioventù e freschezza. La mancanza totale di solforosa lo fa compagno ideale di bevute tra amici senza l’assillo della rigida perfezione olfattiva tecnica.
ESAURITO
Écueil
60% Pinot Noir - 40% Chardonnay
Proprietà: 4 ettari Bottiglie: 58000
Champagne Premier Cru
L’Ouverture Brut s.a.
100% Pinot Noir (base 2021)
cl.75
La base 2021 ha dato un Pinot Noir ricco e profondo, con un tocco di colore in più, quasi un Oeil de Perdrix. Quest’anno sono confluite in questa cuvée alcune parcelle che hanno prodotto troppo poco per essere vinificate singolarmente. Sosterrà ogni vostro piatto e ogni vostro brindisi.
Champagne Premier Cru
L’Accomplie Vieilles Vignes
Extra Brut s.a.
80% Pinot Noir - 20% Chardonnay (base 2018)
cl.75
Stile easy ma con una maggiore sosta sui lieviti, con quel tocco di Chardonnay che gli offre maggiore freschezza e crema. Lo consigliamo con qualcosa di buono.
Champagne Premier Cru
Mont des Chretiens
Extra Brut 2019
100% Chardonnay
Savart, talento e tecnica, carattere guascone e modi da istrione, compagno perfetto di serate in qualche bar à vin a bere cose buone; e non solo Champagne, ma anche Borgogna e Piemonte, le sue passioni. Noi riflettiamo, e non poco, sul modello Vignéron che abbiamo sempre conosciuto e che nel tempo si è arricchito di questa diversa forma: una sorta di nouvelle vague dei produttori di Champagne: nuove idee, nuove modalità, nuovi stili. La lettura del passato è vista come bagaglio per il presente ma anche come limite e zavorra per esprimere appieno la propria personalità e le proprie ambizioni. Il futuro non è contadino, sembra essere questo il messaggio che si respira. Ben vengano tocchi glamour e feste alla moda, possibilmente con belle donne.
cl.75
Ampio e ricco, cremoso e avvolgente, Chardonnay in purezza. L’affinamento in legno e la lunga sosta sui lieviti fanno il resto. Per chi ama la struttura gastronomica coniugata a un’invitante frutta fresca.
DA FINE ANNO
Champagne Premier Cru
Mont Benoît Extra Brut 2019
95% Pinot Noir - 5% Chardonnay
cl.75
Siamo sul Mont Benoit, in una diversa parcella rispetto a Brochet. Frédéric, alla prova della maturità, in luoghi diversi, manifesta tutta la sua sicurezza enologica della vinificazione in pressatura diretta di Chardonnay e Pinot Noir.
DA FINE ANNO
édéri Savar
Champagne Premier Cru
Les Noues Extra Brut 2019
100% Pinot Noir cl.75
Solo Pinot Noir, fermentazione ed elevage in tonneaux, bouchon liège. Le capacità, le conoscenze, la sensibilità nella vinificazione in legno sono la cartina di tornasole di un nuovo modo di pensare lo Champagne. Questo è lo stile Savart e si sta diffondendo in tutto il mondo.
DA FINE ANNO
Champagne Grand Cru
Haute Couture Extra Brut 2018
100% Chardonnay cl.75
Dalla culla dei migliori Chardonnay della regione, ecco alcune delle parcelle più vocate della Côte de Blancs. Un Grand Cru di gesso e profondità, sempre sapientemente affinato da Frédéric con i migliori legni borgognoni in circolazione. Anche alla prova dell’uva bianca, non sbaglia un colpo.
DA FINE ANNO
70% Pinot Noir - 22% Chardonnay8% Vin Rouge cl.75
Champagne Rosé che difficilmente trova modelli di comparazione: qui c’è il Savart Style, intuizioni e vinificazioni diverse, una parte in legno, il resto in acciaio. Il legno traccia le curve ma mai in maniera marcata, amplificando i toni già pronti e delicatamente aggraziati della frutta rossa.
100% Pinot Noir
cl.75
Solo Pinot Noir da vecchie vigne a selezione massale. Un rosè di frutto e corpo, legno sempre presente ma perfettamente bilanciato dalla mancanza di dosaggio. L’anima pura del terroir storico e amato da sempre dalla famiglia Savart.
DA FINE ANNO
100% Chardonnay cl.75
Premier
Da vigne di Chardonnay dei due villaggi Premier Cru, nasce, probabilmente solo per quest’anno, questa cuvèe giocata sulla cremosità e la freschezza. L’annata 2021 ha decimato molte delle vigne di proprietà e per questa cuvée sono state acquistate delle uve da conferitori di fiducia.
DA FINE ANNO
Les Gillis Extra Brut 2018
100% Chardonnay cl.150
Una delle migliori parcelle di vecchie vigne da selezione massale di Pinot Noir di Ecueil dà vita a questa rarità.
Lunghissima sosta sui lieviti, imbottigliati solo 400 magnum, per dare la massima espressione possibile alle migliori uve del villaggio della Petit Montagne dove è di casa Savart.
DA FINE ANNO
Extra Brut 2018
74% Chardonnay - 26% Pinot Noir
cl.75
Fréd ha tanti amici, ama condividere e confrontare. Da questa passione e da tanti incontri, si inserisce in questo progetto chiamato Éphémère. Dalla cantina del produttore Drémont, ha scelto, per il 2018, un’idea che nasce dalle vigne più espressive del millesimo in corso. L’assemblaggio a base Chardonnay proveniente dalla Côte, con una parte di Pinot Noir dalla Montagne, ha dato vita a questo Champagne paradigmatico. C’è tutta la forza, la profondità e la mineralità che si può desiderare dai vigneti Grand Cru di provenienza. Come sempre dosaggio minimale, per lasciare massima espressività alle uve.
35% Pinot Noir - 35% Chardonnay - 30% Pinot Meunier Proprietà: 2,5 ettari Bottiglie: 11200
Champagne Le Mont Benoit
Extra Brut s.a.
35% Pinot Meunier - 40% Pinot Noir25% Chardonnay (base 2019)
cl.75
Esempio perfetto di tecnica nella vinificazione in legno, di conoscenza della materia, di idee chiare e ben realizzate: naso ricco e fine, fresco e ampio, toni floreali, fruttati, speziati, liquidi e solidi, poi nuances di eleganza e raffinatezza. ESAURITO
Champagne Les Hauts
Chardonnays Extra Brut 2015
100% Chardonnay
cl.75
Da vigne piantate nel 1962, esposizione a sud-est, queste le basi uva che vengono vinificate e affinate in legno con assoluta tecnica e maestria.
Champagne aereo e profondo, in toni tanto divergenti quanto perfettamente assemblati. ESAURITO
Champagne Les Hauts
Meuniers Extra Brut 2016
100% Pinot Meunier
cl.75
All’ingresso di una casa privata nel villaggio di Villers-aux-Noeuds, nella Montagne de Reims, un uomo alto e quieto, con il sorriso intelligente: Emmanuel Brochet. La sua è una cantina accogliente, piacevole, appassionata. Mobili di recupero, quadri, elementi di arredo insolitamente accostati, cantautori francesi in sottofondo. Emmanuel Brochet produce circa 11.000 bottiglie l’anno da due ettari e mezzo. Innovazioni stilistiche, in particolare in vinificazione, certo, ma anche un sentito e fortissimo legame con la tradizione. Tutte le sue cuvée nascono e maturano nel legno per oltre un anno, ma il timbro boisé non è mai troppo evidente e si lega a doppio filo a una verve acido-citrica di incredibile equilibrio.
Il millesimo 2016, elegante e prospettico, trova la sua massima espressione grazie alla vinificazione in pregiatissimi legni di Borgogna, dalla media tostatura. Le pochissime bottiglie disponibili sarebbero da dimenticare in cantina. ESAURITO
Champagne
Rosé de Saignée Extra Brut s.a.
100% Pinot Meunier (base 2020)
cl.75
Da uve di proprietà della sorella, una vigna del 1965 nel lieu-dit “La Motelle”, sempre a Viller-aux-Noeuds, esposizione sud-ovest, questo rosé è realizzato da macerazione di 24 ore, vinificazione di 11 mesi in legno, bassissimo solfitaggio. Naso di agrumi e frutta rossa, sapido e avvolgente. ESAURITO
40% Pinot Meunier - 30% Chardonnay - 25% Pinot Noir - 5% Petit Meslier
Proprietà: 2,4 ettari Bottiglie: 3500
Champagne Premier Cru
Cuvée Totum Nature 2018
Chardonnay - Petit Meslier cl.75
In questa cuvée, per questo millesimo, cambio di rotta nella composizione degli uvaggi. A differenza del millesimo precedente si parla solo di Chardonnay, con (forse?) una piccola percentuale di Petit Meslier. Émilien è allergico alle schede tecniche e noi ci adeguiamo.
ESAURITO
Champagne Premier Cru
Les Ruisseaux Nature 2018
100% Pinot Meunier cl.75
Fermentazione in legno, tonneaux usati, su lieviti indigeni, senza filtrazioni, collazioni e utilizzo del freddo. Champagne elegante e profondo. Tutta l’essenza di questo villaggio con un Meunier di tanti tanti anni fa.
ESAURITO
Champagne Premier Cru
Rosé de Saignée Les Puits
Nature 2018
Èunastoria di un uomo quella che raccontiamo, perché è la sua visione identitaria a dirci ciò che fa, ciò che sceglie, come lavora e quali vini ritiene di realizzare. Ci troviamo a Sermiers, un piccolo villaggio, poche case, dove il tempo sembra non scorrere come altrove. Tutte attorno le vigne a est, ovest e nord, quasi a mezza strada tra Reims ed Epernay, su suoli frammisti di sabbie, marne, argille e calcari; ovvero la salinità. È qui che lavora Emilien, lui che è innanzitutto e prima di tutto uno straordinario lavoratore di vigna. Perché qui partono le scelte: lasciare esprimere al suo massimo volume il suono di questi luoghi, le sue parcelle, favorendo le diversità sottili, le increspature e poi seguendo le intuizioni.
100% Pinot Noir cl.75
La pienezza armonica che solo i Pinot Noir in legno sanno trasmettere, intero e vibrante come se il sale della terra potesse innervarsi in un frutto fragrante, aereo. Da scaraffare, da aerare, da roteare il bicchiere tante tante volte.
ESAURITO
Champagne Premier Cru
Rosé de Saignée Les Goulats
Nature 2018
100% Pinot Noir cl.75
La frutta croccante, la fragranza e la passione. Il rosé da macerazione mette alla prova la sensibilità di Emilien, che anche in questa referenza trova la strada nell’estrema conoscenza della materia.
ESAURITO
Le Craon de Ludes
38% Pinot Noir - 33% Chardonnay - 29% Pinot Meunier
Proprietà: 11,5 ettari Bottiglie: 100000
Raphaël Bérêche, talento puro, grande visione e quella intraprendenza e volitività che lo fanno primeggiare tra i Vignerons di nuova generazione, che hanno ereditato l’azienda dai genitori e l’hanno trasformata, contestualizzandola al “contemporaneo”. Paradigma di un modello che sta primeggiando in Champagne, natural style alla moda: in vigna sono banditi i trattamenti sistemici e gli erbicidi mentre in cantina si dà ampio spazio alle fermentazioni
spontanee e all’uso delle botti di rovere di varia provenienza e capacità, sia per le vinificazioni che per l’affinamento. Cesello obbligato, poi, sono i tirage effettuati con tappi di sughero (bouchon liège) per maturare le cuvée in “ossidazione controllata”. La conoscenza delle tecniche di vinificazione del passato, quella dei nonni, è ricontestualizzata con sensibilità, consapevolezza e ambizioni, aggiungiamo noi, contemporanee.
Champagne Réserve Brut
30% Pinot Noir - 35% Chardonnay35% Pinot Meunier (base 2020)
cl. 75
cl.150 ESAURITO
cl.300 ESAURITO
La complessità dei terroirs offre una composizione ricca e saporita. I tre cepages, in parti uguali col 35% di vini di riserva, esaltano il messaggio dei suoli apportando vinosità e persistenza aromatica. Una bolla cremosa dove il gesso, ben presente nel finale, consente una bocca lunga e sapida.
Champagne Premier Cru
Les Beaux Regards
Extra Brut 2019
100% Chardonnay cl.75
Due parcelle vicino a Ludes offrono questa atipica cuvée della Montagna Nord leggermente agrumata, precisa e dal potenziale d’invecchiamento incredibile. Potenza, pietra, personalità forte, la struttura si mostra grassa e vivace con la bolla ben fusa e dal finale iodato.
Champagne Rive Gauche
Extra Brut 2019
100% Pinot Meunier cl.75
A Mareuil le Port, scrigno dei grandi meuniers della Marne, coi suoi suoli argillo-marnosi, questa vigna piantata su una parcella del 1969 completata da un’altra in forte pendenza, offre una cuvée gourmand e piacevole, dal finale salino che gioca sugli amari dissetanti.
Champagne Premier Cru
Rilly-la-Montagne
Extra Brut 2019
100% Pinot Noir
cl.75
Ultima puntata per questo Pinot nero da uve prese in affitto nel villaggio di Rilly-la-Montagne. Contratto scaduto e dal 2020 vigne riprese dal proprietario. Fermentazione in legno, 36 mesi sui lieviti, bouchon liège, non filtrato. Adatto alla tavola ma anche a momenti di convivialità. ESAURITO
100% Pinot Noir cl.75
Parcelle “Froide Terre”e “Brise Pot” da vigne, belle e vigorose, con più di mezzo secolo, esposizione a sud e in altitudine. Fantastica espressione intensa e raffinata con passaggio in legno che esalta i sapori. Potenza vinosa ed elegante per questo cavallo di razza che sfiderà il tempo.
ESAURITO
Champagne Reflet d’Antan
Extra Brut s.a.
30% Chardonnay - 35% Pinot Noir -
35% Pinot Meunier
cl.150
Réserve perpétuelle iniziata da Jean-Pierre Bérêche nel 1990 e da quest’anno solo in formato magnum. Aromi maturi e complessi di frutta candita, nocciola e pan di Spagna. Ma anche terziari di sottobosco e spezie. La bocca è vellutata, quasi calda con finale di gesso e sale.
Remensis Extra Brut 2019
60% Pinot Noir - 35% Chardonnay5% pinot Meunier5% Coteaux Champenois cl. 75 cl.150 ESAURITO
Campania Remensis è la prima denominazione data dai Romani ai territori intorno a Reims. Rosato non dichiarato in etichetta vanta un 75% di Pinots e il restante Chardonnay. La parcella “Les Ormes” su suoli leggeri e sabbiosi permette un prodotto fine, vibrante con quel bel finale di ciliegia.
Saranno disponibili solo dal 2024:
▪ Champagne Grand Cru Mailly Extra Brut 2018
▪ Champagne Grand Cru Cramant Extra Brut 2018
▪ Champagne Grand Cru Ambonnay Extra Brut 2018
▪ Champagne Premier Cru Le Cran Extra Brut 2016
▪ Coteaux Champenois Blanc Mont Fournois 2022
▪ Coteaux Champenois Rouge Les Ormes 2022
60% Pinot Noir - 35% Chardonnay - 5% Arbanne - Pinot Gris - Pinot Blanc - Pinot Meunier...
Proprietà: 8 ettari Bottiglie: 60000
Mouzon Leroux, ovvero la biodinamica rigorosa e l’espressione più profonda del terroir. Ci troviamo a Verzy, al timone del Domaine c’è oggi Sébastien, idee concrete e una visione larga della biodinamica, intesa come massima espressione del vigneto e dei cépage: sono infatti presenti e utilizzati ancora vecchie piante di Arbanne, Petit Meslier, Pinot Gris, Pinot Blanc, oltre ai 3 classici. Una filosofia, un modo di pensare l’agricoltura e il vino: non una moda.
Anche l’utilizzo del cavallo in vigna non serve per le fotografie e i dépliants ma per evitare la compattazione dei suoli. Le vinificazioni mantengono gli stessi assunti: fermentazione solo con lieviti indigeni, affinamento sia in legno che in acciaio per rendere le cuvée complesse. Il lavoro di Sébastien è questo: produrre Champagne di intensità e vigore che rappresentino le delicate sfumature delle vigne di Verzy.
Champagne Grand Cru
l’Atavique Extra Brut s.a.
65% Pinot Noir - 35% Chardonnay (base 2019)
cl.75
Fermentazione alcolica naturale in legno e piccole cuves d’acciaio con lieviti indigeni senza filtrazioni, stabilizzazioni e collaggi. Al naso frutti bianchi, ma anche vaniglia e spezie delicate. In bocca delicatezza e voglia di proseguire senza indugi. Da non servire troppo freddo.
Champagne Grand Cru
l’Ascendant Extra Brut s.a.
60% Pinot Noir - 40% Chardonnay (solera dal 2014 al 2017)
cl.75
Partire dall’Atavique per creare questo Solera dal naso possente, generoso sui frutti bianchi con un tocco di zenzero. In bocca è opulento e cremoso. Adatto per la tavola o per quei bei dibattiti sui massimi sistemi. “Talking about” del bel lavoro di Sébastien.
Champagne Grand Cru
l’Angelique Nature 2016
100% Chardonnay
cl.75
Il Blanc de Blancs di Verzy col suo carattere nobile e preponderante e quasi sessanta mesi di lieviti indigeni. Naso solare fresco e fruttato evocante la pesca bianca, il kumquat, il quetsche, bocca ricca dalla trama brioché e finale profondo e salino. ESAURITO
100% Chardonnay (senza solfiti) cl.75
Ecco l’altro gioiello a bacca bianca in versione extreme con la totale mancanza di solfiti, la vinificazione e l’affinamento in legno e una lunga permanenza sui lieviti. C’è tensione, rigore, dinamicità. Consigliato lo scaraffamento con aerazione lunghetta e temperatura intorno ai 10 gradi.
ESAURITO
Champagne Grand Cru
l’Ineffable Extra Brut 2016
100% Pinot Noir cl.75
Il Pinot Nero di Verzy rivisitato secondo i suoi dettami filosofici. Rimane quel tono, come dire, metallico rappresentativo della zona. Ma qui non è difetto ma segno distintivo con la sua generosità, potenza e cremosità. L’affinamento è in legno, ma impercettibile.
ESAURITO
Champagne Grand Cru
Les Fervins Nature 2016
Le 7 uve in parti uguali cl.75
Pinot Noir/Chardonnay/Pinot Meunier/Arbanne/Pinot Blanc/ Fromentin/Petit Meslier: sono 7, i 7 cepages ufficiali della denominazione. In parti uguali, con solforosa sotto i 20 mg e il gesso a far da colonna sonora a un metro di profondità. Fine, lungo, aereo.
ESAURITO
Champagne Grand Cru Rosé de Saignée Incandescent
Extra Brut s.a.
100% Pinot Noir (base 2019) cl.75
Sono 25 le ore di contatto sulle bucce e la consueta vinificazione sous bois. Inutile specificare che parliamo del glorioso Pinot di questo lembo verzyniano. Frutta rossa intensa e fragrante con bocca generosa e gourmet. A tavola sicuramente il suo momento di gloria.
Coteaux Champenois
Blanc 7 Cepages 2019
Le 7 uve in parti uguali cl.75
Leggere paragrafo dedicato a
Les Fervins. Questa è la versione Coteaux con gli stessi vitigni in parti uguali, l’annata 2019 e una sbalorditiva e spiazzante sorpresa nel bicchiere. Le avvertenze sulla controetichetta annunciano l’arrivo di benessere e felicità. Per 599 fortunati.
80% Chardonnay - 20% Pinot Noir
Proprietà: 9,2 ettari Bottiglie: 95000
Champagne Premier Cru
l’Equilibre Brut s.a.
50% Chardonnay - 50% Pinot Noir (base 2020)
cl.75
Super prezzo per questo cinquanta e cinquanta, un modello per l’intera
Champagne: andrebbe fatto assaggiare, nell’ora di didattica, a certi ambiziosi vignerons o a certe pretenziose Maisons. Fresco, suadente, morbido e dinamico al palato.
Champagne Premier Cru
Terre d’Origine Brut s.a.
100% Chardonnay
cl.75
Blanc de Blancs, soffice, elegante, affidabile e performante, cartina di tornasole dello Chardonnay di VillersMarmery. Bell’attacco, delicato, cremoso e ampio, poi citrino in bocca. Per chi ha molta sete e deve dissetarsi. Da usare anche al posto del the alle 5 del pomeriggio.
Champagne Premier Cru
Zero Liqueur s.a.
100% Chardonnay
cl.75
Un’enclave di uva bianca, nella rossa Montagne di Reims: Villers-Marmery e Trépail sono i due village che smentiscono il dominio del Pinot Noir, a favore dello Chardonnay. La gamma di famiglia è ampia e ricca di cuvée, ma che si tratti di prodotti più semplici, oppure di millesimati, lo stile è sempre quello di concretezza e sostanza prima di ogni altra cosa. Il classico come dovrebbe sempre essere, alla ricerca della bevibilità e della fragranza. A partire dalla primavera del 2020 la famiglia, grazie all’apporto della figlia Cindy e del marito, ha deciso di passare ad una conduzione sempre più naturale delle vigne, ammodernando costantemente anche lo stile in cantina e rivisitando graficamente le etichette con nuovi nomi per le cuvée.
La versione Blanc de Blancs senza zucchero amplifica il frutto agrumato della base, i vini di riserva ne strutturano il volume, grazie anche a una maggiore permanenza sui lieviti. Gusto molto secco e verticale per sposare le piccole conchiglie dell’”aperò” alla francese ma non solo.
Champagne Premier Cru
Les Cretes Brut s.a.
100% Chardonnay
cl.37,5 | cl.75
cl.150 | cl.300
cl.600
Ci piace molto questa cuvée affinata in botte grande da 20 hl con la giusta sensibilità. Qui troviamo le migliori connotazioni dello Chardonnay di VillersMarmery, dove le vigne più vecchie conferiscono una maggiore profondità. Il periodo di affinamento sui lieviti è di almeno 36 mesi.
Champagne Premier Cru
Vintage Brut 2014
100% Chardonnay
cl.75
Il millesimé di casa Sadi Malot, da sole uve Chardonnay, effettua sempre una lunghissima sosta sui lieviti. Svolge per intero la malolattica. Fine, setoso, su toni di miele d’acacia, apre e accompagna il pasto con un’eleganza forse poco alla moda ma molto classica.
Champagne Premier Cru
Bulles de Rosé Brut s.a.
84% Chardonnay -
16% Pinot Noir in Coteaux Champenois (base 2019)
cl.75
Rosé ottenuto per aggiunta di vin rouge su una base bianca: fine, fragrante, ideale in aperitivo, oppure sulla tavola, sa recitare la sua parte in diverse situazioni, sia ittiche che di terra, con la sua fresca vinosità e quell’accenno acido e salino che lo rende intrigante.
Rouge 2019
100% Pinot Noir
cl.75
Rosso fermo 100% Grand Cru di Verzy, vinificato in stile borgognone e affinato per almeno due anni il legno. Fine e sottile, è perfetto sulle carni bianche o sulle grigliate.
Champagne Premier Cru
Les Alouettes Extra Brut s.a.
100% Chardonnay (base 2014)
cl.75
Vinificazione in legno, di una parcella di vecchie vigne di proprietà a Villers-Marmery: un nuovo modo di interpretare il Terroir. Almeno 5 anni di bottiglia, bassissimo dosaggio e ricerca dell’acidità differenziano questa cuvée dall’altra storica della cantina con affinamento in legno: Les Cretes.
Champagne Grand Cru
Les Champs Romés
Extra Brut 2019
100% Chardonnay
cl.75
A causa della perdita quasi totale della produzione della parcella Suzaines, per il millesimo 2019 abbiamo la parcella adiacente: Les Champs Romés. Sempre con vinificazione ed affinamento in uovo di cemento. Sempre con ottima mineralità. Si differenzia per una maggiore avvolgenza al palato.
Champagne Grand Cru
Les Goisses Extra Brut s.a.
100% Pinot Noir (base 2019) cl.75
Il nuovo corso della cantina prevede la vinificazione in uovo di cemento da 950 litri, per valorizzare al meglio l’identità territoriale della parcella di Pinot Noir Grand Cru di proprietà, nel comune di Verzy. Seguono sempre almeno 48 mesi di affinamento in bottiglia.
Champagne Grand Cru
Rosé de Maceration
Extra Brut 2018
100% Pinot Noir cl.75
Le uve per realizzare questo intenso, fragrante ed elegante Rosé da macerazione provengono dal comune di Verzy, dove il Pinot noir trova, nei suoli di silicio, tensione e freschezza. Vinificazione in acciaio dopo 24 ore di macerazione, poi i soliti 48 mesi di sosta sui lieviti.
Ambonnay
90% Pinot Noir - 10% Chardonnay
Proprietà: 1,5 ettari Bottiglie: 13.000
Quali parole potremmo usare per tracciare il profilo di Marie-Noëlle Ledru? Di lei tutto si è detto e tutto si è scritto. Qualche volta a ragione, il più delle volte con superficialità. Produttrice presente nel nostro catalogo fin dalla prim’ora, ci ha accompagnato in questi anni di enormi cambiamenti, stilistici, di mercato, di tendenze e di gusto, con il valore assoluto dei suoi vini, con la sua forte identità, con la sua coerenza personale, umana, di relazione e di scambio.
Ci disturba parecchio e ci fa incazzare vedere, oggi, i suoi Champagne oggetto di speculazioni economiche assurde: tristi figuri che acquistano il poco trovabile e lo rivendono, quintuplicandone il prezzo. Aste per aggiudicarsi le esigue bottiglie presenti sul mercato, la febbre del rilancio pur di averle, quasi fosse uno status symbol bere Ledru. Preda da mostrare agli amici, con le immancabili foto sui social.
Il suo rigore morale e la sua generosità non meritano questo tipo di consumatori e acquirenti. Per questo mai lo faremo, mai lucreremo su di lei. Il nostro legame è troppo forte e troppo profondo per non cercare, attraverso il nostro lavoro, di tutelarne l’immagine e l’etica che sempre ha contraddistinto la sua quotidianità: in vigna, in cantina, nella vita di tutti i giorni.
E lo ribadiamo ancora una volta, per chi avesse perso di vista le sue vicende personali, ostinandosi a volere a tutti i costi le sue bottiglie, chiedendole con arroganza e non comprendendo che Marie Noëlle, nel 2011, per spiacevoli vicissitudini ereditarie con i fratelli, ha perso i due terzi della vigna che da sempre conduceva come affittuaria alla sua stessa famiglia, avendo loro deciso di vendere. Nel 2017 ha definitivamente smesso di mettere vini in bottiglia, preferendo conferire il mosto.
Nel 2020 ha lasciato, infine, il lavoro in vigneto, affittando a persone fidate e rispettose il suo ettaro e mezzo rimasto. Oggi, Anno Domini
2022, quando, per sua libera scelta, senza condizionamenti di sorta o richieste pressanti da parte nostra, ci manda qualcosa dalla sua cantina, sboccata come sempre alla volée, la proponiamo a chi voglia comprendere il senso di questo acquisto, con un sentito legame di affetto, ricordando come i suoi Pinot Noir di Ambonnay, nelle sfumature più austere, trovassero nel suo lavoro la più profonda espressione, senza orpello, senza finzione. Nelle sue cuvée non si è mai usato il legno e quel tocco gentile che riusciva a imprimere non è mai stato atto di piacioneria ma il riflesso di un’anima sensibile che mitiga la mascolinità di questo peculiare ed espressivo lembo di terra della Montagne, con il soffio dell’eleganza.
Champagne Grand Cru Brut s.a.
85% Pinot Noir - 15% Chardonnay (cuvée 2016 + 50% vins de réserve)
cl.75
Uno Champagne preciso e affidabile, non appariscente ma di grande fermezza, asciutto, austero, di volume al palato, in quel controluce tra frutta croccante e acidità verticale. La pietra calcarea del villaggio sale per le narici e mantiene la propria solidità anche su lingua e palato. Abbondate pure con le salse perché questo Champagne sosterrà qualsiasi abbinamento, anche il più tosto.
Champagne Grand Cru
Extra Brut s.a.
85% Pinot Noir - 15% Chardonnay (cuvée 2016 + 50% vins de réserve) cl.75
La profonda mineralità del Pinot Noir di Ambonnay, messa a nudo dall’assenza di zuccheri aggiunti, e sostenuta al contempo dalla più lunga sosta sui lieviti, ci offre questo prodotto che non può mancare mai nel vostro personale frigorifero. Ogni accento, ogni tono trova qui la sua più nitida espressione: la frutta, il sale, contrappunti vegetali sottili, poi la polpa al palato, ricca e succosa. Uno Champagne maschio, senza compromessi.
Champagne Grand Cru Blanc de Noirs Cuvée du Goulté Extra Brut 2015
100% Pinot Noir cl.75
Ecco il paradigma: esempio di ciò che significa Blanc de Noirs ad Ambonnay nella lettura che propone Marie-Noëlle Ledru. Complessità, spessore, austerità, sottile eleganza, quasi a ricordarci che il lusso è qualcosa di sfumato e fine. Da bere nel tardo pomeriggio, prima della cena, da solo, assaporandolo lentamente, oppure a tavola, dinamico e potente, su ogni portata. Da bere con le giuste persone, gli amici veri.
Bouzy
80% Pinot Noir - 20% Chardonnay
Proprietà: 16,9 ettari Bottiglie: 150000
Delphine Vesselle ha saputo costruire lentamente e pazientemente una vera e propria Maison, pur rimanendo fedele alla visione e agli insegnamenti del padre scomparso prematuramente molti anni fa. Insieme al marito, con tenacia, lavoro, garbo e savoir-faire, è riuscita a creare un forte marchio e una identità di gamma davvero convincente. Nel tempo, ha esteso la superficie dei vigneti di proprietà con l’acquisizione
di nuove parcelle nella Côte des Bar, portandola complessivamente a 15 ettari, quasi tutti a Pinot Noir. In cantina ha saputo ammodernare gli impianti e trovare una linea espressiva di alto valore enologico: la conseguenza è evidente nella definizione di tutti gli Champagne prodotti. La gamma delle bollicine è piuttosto estesa, con Cuvée e Millesimati, Grands Crus e non, dosaggi minimali e generosi, insomma ce n’è per tutti i palati.
80% Pinot Noir - 20% Chardonnay (base 2020)
cl.37,5
cl. 75
cl. 150
Un Brut classico piuttosto dosato e beverino, comodo come due calde pantofole, la sera. Lo stile enologico si è molto raffinato e alquanto cesellato nel corso degli ultimi anni. Bevuta generosa, di frutta ben matura, cremoso, molto cremoso e vellutato.
Champagne Extra Brut s.a.
80% Pinot Noir - 20% Chardonnay (base 2020)
cl.37,5
cl. 75
cl. 150
Andiamo matti per questa cuvée quasi sugar free, dove il carattere del Pinot Noir, appena ingentilito dallo Chardonnay, dona al palato una verticale piacevolezza, fruttata e fragrante. È ideale per gli appassionati del molto secco ma può invitare a nuove esperienze un pubblico più allargato.
Nature s.a.
80% Pinot Noir - 20% Chardonnay (base 2019)
cl.75
La versione senza zucchero ci convince per i volumi e la struttura. Le basi piuttosto mature lo rendono idoneo a un utilizzo gastronomico, ma la sua carica citrica può anche affiancare macedonie di frutta o semplicemente togliere la sete.
Prestige Brut s.a.
70% Pinot Noir - 30% Chardonnay (base 2016)
cl.75
Questa Cuvée sosta per quasi 4 anni sui lieviti, complessando le ricche sostanze aromatiche del Pinot Noir di Bouzy: frutti rossi, funghi e sottobosco, in bollicine dal tocco setoso e complesso. La base monoannata gli dona ulteriore precisione e raffinatezza.
Prestige Brut 2011
70% Pinot Noir - 30% Chardonnay
cl.75
Un millesimato di ampiezza e grande struttura. La base ricca e armonica si rivela sontuosa e progressiva. Lenta l’evoluzione sui lieviti (oltre gli 10 anni), molto sfaccettato il risultato. Chiama cibi di classe. È lo Champagne Maison-style per eccellenza di questa cantina.
Champagne Grand Cru
Le Petit Clos Brut 2010
100% Pinot Noir
cl. 75
cl.150
Le Petit Clos è una micro-vignagioiello di 0,08 ettari a cui si accede dal cortile aziendale. L’età media dei ceppi è attorno ai 70 anni. Il vino base matura in barrique bourguignonne per circa 4 mesi. Dopo il tiraggio sosta sui lieviti per circa 14 anni. Circa 700 le bottiglie prodotte.
Champagne Oeil de Perdrix
Brut s.a.
100% Pinot Noir (base 2021)
cl.37,5 cl. 75
cl. 150
«Occhio di pernice» è tinta appena accennata e si ottiene con una breve macerazione diretta del Pinot Noir; è necessario avere grande attenzione, tecnica ed esperienza per non portare sgradevoli toni amari nel vino. Questo metodo offre una grande piacevolezza di bevuta proprio per la sua purezza.
Champagne Rosé de Saignée
Brut s.a.
100% Pinot Noir (base 2019)
cl.37,5
cl. 75
cl. 150
Bisogna raccogliere uve sane e ben mature per macerare a lungo senza estrarre tannini amari. Se va tutto bene si fa un Saignée pieno, da pasto, rosso come il sangue e carico di aromi. Si abbina con diverse portate: dal salame, al maialino al forno, ai lamponi al naturale.
DISPONIBILE ANCHE IL DEMI SEC
Tours-sur-Marne
66% Pinot Noir - 34% Chardonnay
Proprietà: 6 ettari Bottiglie: 60000
Tours-sur-Marne, un village tagliato dal fiume, anello di congiunzione fra la Vallée de la Marne e la Montagne de Reims (pur appartenendo geograficamente a quest’ultima), dove la famiglia Lamiable produce Champagne da oltre sessant’anni. Siamo oggi a una nuova generazione, l’impronta paterna rimane come modello a cui rifarsi, e rimangono i consigli nel suo profilo severo. Spetta ora alla figlia Ophélie portare
avanti il lavoro della famiglia. In questo comune classificato Grand Cru ci si dedica maggiormente al Pinot Noir e i Lamiable possiedono un vigneto dal 1955 davvero unico: Les Meslaines da cui oggi viene prodotta una preziosissima selezione monoparcellare. Ophélie, come leggerete nelle schede, ha deciso di cambiare la veste grafica ai suoi prodotti e i nomi alle cuvée.
Champagne Grand Cru
Terre d’Étoiles Brut s.a.
60% Pinot Noir - 40% Chardonnay (base 2019)
cl. 75
cl.150
cl.300
In questo assemblaggio il carattere del Pinot Noir è ben delineato, quasi esuberante, addirittura esaltato dallo Chardonnay, utilissimo elemento di contrasto per ammorbidirne l’austerità. Il dosaggio abbastanza generoso lo rende perfetto per accompagnare tutto il pasto.
Champagne Grand Cru
Souffle d’Étoile Extra Brut s.a.
60% Pinot Noir - 40% Chardonnay (base 2019)
cl.75
La stessa composizione anche per questa cuvée, forse l’ideale per esprimere al meglio questo luogo: il carattere è ancora più asciutto, per chi ama la risolutezza, bollicina di attacco austero, ideale in aperitivo e su piatti non salsati dai gusti nudi, anche sulle carni crude.
Champagne Grand Cru
Graine d’Étoiles Nature s.a.
60% Pinot Noir - 40% Chardonnay (base 2017)
cl.75
L’anima di Tours-sur-Marne in versione non dosé. Perfetto in aperitivo, oppure per chi voglia un vino puro, nelle due diverse costituenti di Pinot Noir e Chardonnay. Accompagna comunque, per contrasto, pietanze salsate.
Champagne Grand Cru
Cuvée Phéérie Extra Brut 2016
100% Chardonnay
cl.75
Dopo qualche anno di oblio, abbiamo ridegustato la cuvée Phéérie e ci ha davvero convinto. Chardonnay di eleganza e avvolgenza. Ricco e profondo, si esprime su toni di frutta gialla croccante e matura, chiude sugli agrumi. Da tavola. Solo 1500 bottiglie prodotte.
Champagne Grand Cru
Cuvée Les Meslaines Brut 2014
100% Pinot Noir
cl.75
Les Meslaines è una piccola vigna di 60 anni interamente coltivata a Pinot Noir che nelle migliori annate dà origine a questo fragrante e strutturato Blanc de Noirs. Bellissima tensione e ottime prospettive gastronomiche, nei più svariati abbinamenti. Sono 3.200 le bottiglie prodotte.
Champagne Grand Cru
Cuvée Heliades Brut 2013
80% Chardonnay - 20% Pinot Noir cl.75
Un profondo e multidimensionale Mono Cru da tre parcelle impiantate a metà degli anni 50. Vinificato e affinato in legno, sosta di almeno 7 anni in bottiglia prima della sboccatura. Champagne per la tavola, su accenti di agrume, tropicali e una bella chiusa rotonda sulla vaniglia.
Champagne Grand Cru
Eclat d’Étoiles Rosé Brut s.a.
70% Pinot Noir - 30% Chardonnay (base 2020)
cl. 75
cl.150
Le percentuali di uve in cuvée sono ricorrenti chez Lamiable e la bevibilità è garantita anche in versione rosa. Champagne molto piacevole in quella lunga sensazione fresca sul palato, sapida e fragrante. Un Rosé gastronomico ma non solo. BOTTIGLIE ESAURITE PER QUEST’ANNO
Champagne
Lapie-Lamiable Brut s.a.
30% Pinot Noir - 40% Pinot Meunier30% Chardonnay (base 2019)
cl.75
Dalle vigne di proprietà della famiglia del marito di Ophélie, una cuvée primo prezzo realizzata dalla nostra produttrice, all’insegna della facilità di beva. Uno Champagne versatile, classico, dall’aperitivo al cibo.
La Côte des Blancs È il regno dei grandi Chardonnay. Finezza e freschezza che assumono connotazioni più o meno incisive a seconda della stile aziendale. Chouilly, Avize, Cramant, Oger, Le Mesnil-sur-Oger sono i comuni più vocati (Grands Crus).
Coteaux Sud d’Epernay
È una zona cuscinetto tra la Côte des Blancs e la Vallée de la Marne.
Côte des Blancs et Sézannais (Val du Petit Morin)
Anche questa è una zona cuscinetto fra la Côte des Blancs e il Sézannais.
La Côte de Sézanne Considerata per lungo tempo il prolungamento della Côte des Blancs, vive oggi un felice momento di espressione propria. Anche qui lo Chardonnay è dominante, ma non mancano anche dignitosi Pinot Neri. A Bethon, Villenauxe la Grande e Montgenost ci sono i vigneti più importanti.
90% Chardonnay - 10% altre varietà
Proprietà: 3 ettari Bottiglie: 27000
Champagne Premier Cru
Échappée Belle
Extra Brut s.a.
100% Chardonnay (base 2020)
cl.75
Da suoli di argille e calcari su bellissime esposizioni est, nord-est questo Blanc de Blancs gioca con la profondità del sale e l’armonia gentile di Chardonnay da malolattica svolta. È un piacevolissimo aperitivo.
Champagne Premier Cru
Le Rocheforts Extra Brut s.a.
100% Chardonnay (base 2019)
cl. 75
cl.150
Eccoci nella parcella Les Rocheforts nel comune di Bisseuil, su suoli di calcare e gessi affioranti, esposizione sud. 50% fermentazione in acciaio, 50% in legno. Fine e sapido, avvolgente e profondo.
Champagne Les Revenants
Extra Brut s.a.
50% Pinot Blanc - 43% Petit Meslier7% Arbanne (base 2020)
Etienne Calsac appartiene alle nuove leve dei Vignérons: idee chiare, dedizione assoluta al lavoro in vigna ed enorme rispetto per l’ecosistema, in modo che i differenti suoli possano esprimersi nelle loro diversità. Come la terra anche il vino è un elemento vivo. È anche per questo che Etienne vinifica quasi esclusivamente per parcelle: proprio per sottolineare le differenze tra i diversi Cru. I suoi Blanc de Blancs provengono da 3 differenti Villages: Avize e Grauves nella Côte des Blancs e Bisseuil nella Grand Vallée de la Marne, a pochi minuti dalla Côte. Tutti i suoi Champagne svolgono la fermentazione malolattica. Completano il quadro uve di alcune vecchie varietà lavorate direttamente da Etienne nella Côte de Sezanne, a Montgenost e nell’Aube.
cl.75
Sulla parcella di Montgenost Etienne ha ereitato dalla nonna uve di antiche varietà, Pinot Blanc, Arbanne e Petit Meslier. Su suoli caldi di sabbie e argille. Vinificazione in botte da 600 litri, tirato bouchon-liège, come vuole la tradizione, oggi rivisitata. ESAURITO
Nature s.a.
100% Pinot Noir (base 2019)
cl.75
La famiglia Calsac possiede in tutti i suoi rami parcelle disseminate in ogni angolo nascosto di tutta la Champagne. Vuoi non avere un po’ di Pinot Nero nell’Aube e, giocando con i legni, creare un prodotto non convenzionale? Quantità ridicola, dovrebbe essere solo una barrique. ESAURITO
Calsa
Chouilly
95% Chardonnay - 5% Pinot Noir
Proprietà: 11 ettari Bottiglie: 80000
Jean-Pierre Vazart è un omone gioviale alto quasi due metri. I suoi Champagne Blanc de Blancs ci raccontano tanto del suo village Grand Cru, Chouilly. Siamo all’inizio della Côte des Blancs, vicinissimo ad Épernay, casa ideale per lo Chardonnay di frutta e crema. Solo su questo vitigno, naturalmente, l’azienda nel tempo sta progredendo verso il Bio
(a breve le prime cuvée certificate) e, a partire dalla vendemmia 2022, interamente con lieviti propri. L’intera gamma si esprime nei toni più classici della tipologia, con una beva sempre comprensibile e sboccature regolari, affidabili. Sono disponibili vecchi millesimi in versione R.D. L’elenco completo sul listino settimanale.
a-Pere Vazar
Champagne Grand Cru
Réserve Brut s.a.
100% Chardonnay (base 2020)
cl.37,5
cl. 75
cl. 150
La freschezza delle nuove basi viene integrata dal 50% di Vins de Réserve delle tre precedenti annate. È il vino migliore per approcciare lo stile di casa: freschezza, armonia, cremosità. Su tutto ciò che è morbido ma in particolare come aperitivo. I dosaggi si stanno abbassando.
Champagne Grand Cru
Extra Burt s.a.
100% Chardonnay (base 2019)
cl.75
Ovvero quando uno Chardonnay fruttato e fragrante trova una veste più asciutta e minimal. Concepito come il Réserve Brut, ma meno dosato, sa valorizzare le note sapide e minerali, evidenziando tocchi citrini molto piacevoli e rinfrescanti. Con le ostriche, soprattutto, ma non solo.
Champagne Grand Cru
Dosage Zéro s.a.
100% Chardonnay (base 2016)
cl.75
Lungo affinamento in cantina, di almeno 6 anni, che conferisce complessità e struttura al vino e ci permette di apprezzarlo in versione nature, puro e generoso come i grandi Chardonnay di Chouilly.
Champagne Grand Cru
Spécial Club Extra Brut 2015
100% Chardonnay cl. 75
cl.150
Lo Chardonnay come è qui: non gli si chieda l’anima gessosa di Les Mesnil, piuttosto quella fragranza croccante e armonia che lo rende piacevole a tutti. Lo Spécial Club è frutto di un’accurata selezione effettuata nelle parcelle più vocate del circondario, con affinamento bouchon Liége.
Champagne Grand Cru
Rosée de Saignée
Special Club Extra Brut 2018
100% Pinot Noir
cl.75
Da una rarissima parcella di Pinot Noir impiantato nella Cote: Le Revers de Plumecoq. Vinificazione in acciaio termoregolato, poi affinamento in bottiglia con blocco della malolattica. Dosaggio di soli 3 gr/l. Il tutto per mantenere il più possibile inalterata la fragranza pura del frutto rosso.
Champagne Grand Cru
TC (Terre Cuite) Extra Brut 2017
100% Chardonnay
cl.75
Il lavoro di sperimentazione di Jean-Pierre si esplicita in prove di vinificazioni diverse di una singola parcella: ecco la Terra cotta toscana ma termocondizionata, per mantenere la freschezza e l’integrità del vino sulle fecce fini. Il risultato è straordinario: profondo e di materia.
Champagne Grand Cru
Grand Bouquet Extra Brut 2016
100% Chardonnay
cl.75
Il Grand Bouquet è davvero buono, sia nelle annate grandi più ampie e potenti, sia in quelle piccole, dove si scopre l’anima più vera del village. La costante stilistica è qui data dalla bevibilità fresca e grassa, insieme: tocchi di pasticceria fine, miele d’acacia e sottile vaniglia polinesiana.
Champagne Grand Cru
Cuvée 82/16 Solera Nature s.a.
100% Chardonnay
cl.75
Un grandissimo Champagne gastronomico, ricco e avvolgente, prodotto secondo il Metodo Solera, ma sempre in acciaio termoregolato, con tutte le annate dal 1982 al 2016. La cuvée è rinnovata ogni anno con il 40% del nuovo millesimo. Straordinaria espressione di complessità.
60% Chardonnay - 30% Pinot Meunier - 10% Pinot Noir Proprietà: 9 ettari Bottiglie: 70000
Champagne Cuvée
Accord Majeur Brut s.a.
70% Pinot Meunier - 15% Pinot Noir15% Chardonnay (base 2016)
cl.75
Abbiamo deciso di puntare anche su questa cuvée seppure le uve non provengano per intero dalla Côte. Ci è piaciuta la fragranza e la facilità di approccio per uno Champagne che fa della versatilità il proprio punto di forza: ideale per la mescita.
Champagne
La Dame du Lac Brut s.a.
100% Chardonnay (base 2019)
cl.75
Questa cuvée è realizzata assemblando uve provenienti da diverse parcelle del Coteaux Sud d’Epernay (Monthelon e Mancy). Modello di Blanc de Blancs dal perimetro enologico super studiato, sapido e fresco, dalla cremosità accattivante. Evoca la leggerezza di un bouquet di fiori.
Champagne Grand Cru
Cuvée Table Ronde
Extra Brut s.a.
100% Chardonnay (base 2018)
Cramant è uno dei village Grand Cru più celebri e rinomati della Champagne. Ci troviamo su colline appena accennate con una magnifica esposizione al sole di sud, sudovest. Un luogo noto in particolare grazie a Mumm che qui, prima fra tutti, decise di produrre il primo Blanc de Blancs monocru prodotto con un tenore di anidride carbonica più gentile e tenue, uno stile che ha fatto scuola. Gilles Lancelot, alla quarta generazione di proprietà, ha imparato bene le sfumature di questo village: gestisce infatti l’azienda di famiglia dal 1995, dopo avere terminato gli studi di enologia a Reims. Questo è Cramant e questi sono Champagne unici per morbidezza, rotondità e cremosità.
cl.75
Champagne di grande fascino, aggraziato, solare e mediterraneo nei profumi di fiori d’arancio amari, fine e fresco nel palato tenue, morbido e fruttato. Vinificazione in acciaio termoregolato.
Champagne Grand Cru
Cuvée Marie Lancelot
Extra Brut 2015
100% Chardonnay cl.75
Solo le migliori uve Chardonnay raccolte dalle vigne Grand Cru di Cramant vanno a comporre questa cuvée armonica, ricca, avvolgente e, ancora, straordinariamente raffinata. Tutto armonia e solarità.
100% Chardonnay
Proprietà: 7 ettari Bottiglie: 40000
Champagne Grand Cru
Extra Brut s.a.
100% Chardonnay (base 2017)
cl.75
Didattico esempio di quello che può essere un Blanc de Blancs Grand Cru senza la voglia di stupire il mondo all’insegna del “famolo strano”. Ottimo riferimento varietale si delinea nella sua fragranza e cremosità.
Champagne Grand Cru
Cuvèe de Réserve Brut s.a.
100% Chardonnay (base 2020)
cl.37,5
cl. 75
cl. 150
cl. 300
In questa versione arriva il vento del cambiamento di gusto secondo moda o stile di vita odierno. Si allungano i tempi di permanenza sulle pupitre, si abbassano i dosaggi e la bevuta diventa più rigida e asciutta.
Aude Vauban-Menuel, dopo la scomparsa di Denis Bonnet, sta gestendo la cantina con attenzione e sensibilità, permettendo inoltre un ingresso morbido in azienda alla figlia di Denis, Carla. La traccia da seguire è lineare: senza errori tecnici in cantina, concentrando l’attenzione sulle espressioni delle differenti vigne di proprietà lavorate con passione e dedizione. La tenuta può contare, infatti, su vigne in luoghi privilegiati: stiamo parlando di Oger, Avize, Le-Mesnil-sur-Oger e Villeneuve. Nelle cuvée di casa Bonnet-Gilmert si è sempre andati oltre la matrice del solo terroir, le uve, sono come una parte del piano, ciò che dà al taglio; il resto proviene dalla vinificazione, in parte svolta in legni di differente provenienza.
Champagne Grand Cru
Millésimé Extra Brut 2013
100% Chardonnay
cl. 75
cl.150
Millesimato con dosaggio che si abbassa di anno in anno, tutto uva, con affinamento in acciaio e nove anni di permanenza sui lieviti. Parliamo dei migliori grappoli del millesimo colti sulle vigne più vecchie per offrire ampiezza e spessore da malolattica svolta.
de Vaua-Menue
Chardonnay - Pinot Noir - Pinot Meunier
Proprietà: 6 ettari Bottiglie: 35000
Champagne Cuvèe
Racines de Trois Brut s.a.
60% Chardonnay - 30% Pinot Noir10% Pinot Meunier (base 2018)
cl.75
Da vigneti di più di cinquant’anni situati nella Côte des Blancs, nella Côte des Bar e nella Montagne, una cuvée che fermenta in parte in acciaio e in parte in legno grande, malolattica parzialmente svolta. Champagne trasversale e versatile.
Champagne Grand Cru
Particules Crayeuses
Extra Brut s.a.
100% Chardonnay (base 2016)
cl.75
Ecco lo Champagne che più degli altri racconta l’anima di questa Maison, nella cuvée della Côte des Blancs, presentata in versione super secca, con affinamento il legno. Toni iodati, lemonglass e gesso.
Champagne Grand Cru
Ses Arts Brut s.a.
100% Chardonnay (base 2015)
cl.75
Figli che interpretano, cambiandolo radicalmente, il lavoro dei genitori. È questo il caso della cantina Waris-Larmandier: ci troviamo ad Avize, in un Domaine fondato nel 1989 da Marie-Hélène e Vincent Waris. Dal 2000, con la prematura scomparsa del marito, è Marie-Hélène a trasferire l’amore per la terra e per il vino ai tre figli: Jean-Philippe, Pierre-Louis e Inès, la sesta generazione di viticultori di casa. Nuove generazioni e nuove pratiche: così si è passati alla biodinamica, un modo di sentire e custodire la vigna che viene prima delle tecniche di produzione e delle scelte di cantina. Gli Champagne definiscono profondamente il concetto di luogo e natura, in quell’intreccio di storia, tradizione e riscoperta che delineano uno stile produttivo fortemente identitario.
Blanc de Blancs leggero e aereo, frutto di una fermentazione in solo inox, giocato su una elegantissima florealità che trova un impianto mineralegessoso come tema dominante. Per piatti raffinati che richiedano tensione dinamica allo Champagne. Le capesante, ad esempio.
Champagne Grand Cru
Regards d’Avize Nature 2014
100% Chardonnay
cl.75
Da una parcella del 1963, esposizione est-ovest, su gessi affioranti, vinificato in legno, sosta di almeno 5 anni sui lieviti, racconta di come la geologia di Avize sia autorevole trovi la massima espressione nella crema agli agrumi.
Pere-Li Wari
Cramant Les Bauves
Nature 2014
100% Chardonnay cl.75
Da una parcella di vigne impiantate nel 1962, 1986 e 1998, in quest’ultimo anno proprio dal padre dei fratelli Waris, poco prima della sua prematura scomparsa, nasce questo splendido vino minerale e carnoso. La finezza del millesimo freddo viene amplificata dai gessi affioranti.
Grand Cru
Cramant Terres des Buissons
Nature 2014
100% Chardonnay cl.75
Dal Lieu-dit situato all’intersezione di 4 villaggi Grand Cru, ma appartente al comune di Cramant, questo Champagne viene creato solamente in poco più di un migliaio di bottiglie. Da suoli ricchi e minerali, con gessi affioranti, nasce questo Chardonnay elegante, profumato, fine e delicato.
Grand Cru Oger
Montchenevaux au Levant
Nature 2014
100% Chardonnay cl.75
Da una singola parcella situata nella parte alta della collina a ridosso di Oger, vengono prodotte solo 500 bottiglie. Lo Chardonnay qui raggiunge la piena maturità, con un’ottima ricchezza di frutto, sia al naso che in bocca. Il sottosuolo di gessi affioranti fa il resto, aggiungendo mineralità.
Cuvée Haute Volèe
Extra Brut s.a.
Pinot Noir - Pinot Meunier (base 2018)
cl.75
Da parcelle al confine fra la Montagne e la Vallée, viene assemblato questo Blanc de Noirs dalle note delicate e soavi. I terroirs sono principalmente argillo-calcarei, frammisti a gessi e silici. Accompagnerà entratine ed antipasti, carni bianche e brindisi gioviali.
L’Instant du Passion Rosé
Extra Brut s.a.
80% Chardonnay - 20% Pinot Noir (base 2015) cl.75
Di un bel colore rosa salmonato brillante, al naso ci porta verso frutta gialla (pesca, albicocca), su tocchi di lampone e mentolati. Al palato si segue una dorsale salina e gessosa che lo rende profondo ed elegante, chiudendo su tocchi tropicali. Per la tavola.
Champenois Blanc
La Montagne Sacré 2020
100% Chardonnay
cl.75
Da uve provenienti dalle più belle vigne di Oger nasce questo Coteaux, dedicato al padre scomparso che tanto ha amato questa terra, definendola lui stesso, appunto, “la Montagna Sacra”. Senza solfiti aggiunti. Per accompagnare le serate nostalgiche e rinfrancar lo spirito.
Champenois Rouge
Les Furieuses 2019
100% Pinot Noir
cl.75
Pinot nero da pressatura manuale casalinga, come si faceva una volta. Un rosso vivo e vibrante, prodotto in pochissimi esemplari. Nessuna aggiunta di solforosa. Per accompagnare gli aperitivi con gli amici, le chiacchere, le risate e la voglia di condividere.
Completano il quadro:
▪ Champagne Grand Cru Oenothèque Extra Brut 2007 100% Chardonnay - cl 150
▪ Champagne Grand Cru Oenothèque Extra Brut 2008 100% Chardonnay - cl 150
▪ Champagne Grand Cru Oenothèque Extra Brut 2010 100% Chardonnay - cl 150
▪ Champagne Grand Cru Oenothèque Extra Brut 2011 100% Chardonnay - cl 150
Le Mesnil-sur-Oger
100% Chardonnay
Proprietà: 5,5 ettari Bottiglie: 65000
Questo è il Luogo; il più autorevole ma anche austero suolo della Côte des Blancs, dove il gesso e gli altri minerali connotano fortemente le uve: Le Mesnil-sur-Oger. La casa è oggi guidata da Clément e Didier Vergnon, con il gradito ritorno di Christophe Constant, il precedente enologo e gerente, come consulente tecnico. Chez Vergnon non
cambiano gli assunti interpretativi: leggere con grandi capacità tecniche ma anche con dinamica vivacità commerciale, i Blanc de Blancs che rivelano l’anima più vera del famosissimo village. Lo consigliamo vivamente a chi cerca Champagne da attendere, verticali e lenti a rivelarsi, minerali e salini.
Champagne Premier Cru
Murmure Nature s.a.
100% Chardonnay (base 2019)
cl. 75
cl.150
Pochissimi mesi sui lieviti da parcelle di proprietà a Vertus e Villeneuve. Champagne furbo e alla moda, a cominciare dall’etichetta total white: un po’ limone, un po’ boisé (per il 50% della base), e la ricetta è presto fatta: freschissimo, da bere in ogni momento. Dissetante più di un Gatorade.
Champagne Grand Cru
Conversation Brut s.a.
100% Chardonnay (base 2017)
cl.37,5
cl. 75
cl. 150
Uve di 3 vocatissimi villaggi: Le Mesnil, Oger, Avize, vinificazione in acciaio e 3 anni sui lieviti per uno Champagne fragrante, di volume, tutto giocato sulla freschezza: un po’ di zucchero lo aiuta a esprimersi, con il tono della conversazione, come riporta il nome.
Champagne Grand Cru
Eloquence Extra Brut s.a.
100% Chardonnay (base 2017)
cl. 75
cl.150
Extra Brut, pochissimi fronzoli alla scoperta delle sensazioni acidominerali. Molto asciutto, vigoroso e austero, perfetto paradigma del suo autorevole terroir. In aperitivo con le conchiglie e le ostriche. Ma compenserà assai bene anche prodotti grassi come il Parmigiano Reggiano.
Champagne Grand Cru
Hautes Mottes Nature 2013
100% Chardonnay cl.75
La parcella Les Hautes Mottes in un grandissimo millesimo: il modo migliore per dare risonanza al gesso e all’esposizione sud, sud-est. L’espressione più vera del terroir di Le Mesnil. Forza, tensione, sale. nella vinificazione in legno, trova il giusto equilibrio.
Champagne Grand Cru
Msnl Extra Brut 2012
100% Chardonnay cl.75
Più materia e più ampia fragranza, con il solo affinamento in acciaio. Annata bella, per un Blanc de Blancs anche e soprattutto gastronomico. Il naso può tardare qualche istante, ma poi si manifesta in tutta la sua ampiezza con toni confit e tostati. Sta bene con piatti di sostanza.
DA FINE ANNO
Champagne Grand Cru
O.G. Nature 2015
100% Chardonnay cl.75
Cuvée parcellare di Oger “Chemin de Flavigny”, vinificato solo in acciaio, almeno cinque anni di affinamento in bottiglia e nessun dosaggio alla sboccatura. DI freschezza e rotondità al palato, spazia dai tocchi di pasticceria, allo zest d’arancia, ai frutti bianchi, alle note tostate.
Le Mesnil-sur-Oger
100% Chardonnay
Proprietà: 1,5 ettari Bottiglie: 15000
Stéphane Regnault rivela idee chiare, sensibilità ed enormi conoscenze di vinificazione. Dopo alcune diverse esperienze professionali, come sommelier a Londra e in uno studio di ingegneria aerospaziale a Parigi, nel 2007 torna a casa, dove comincia a lavorare le vigne del padre. Fin da subito interrompe l’utilizzo di erbicidi e pesticidi e nel 2017 parte con le pratiche di certificazione bio
(lo sarà quindi dal 2020). Il suo lavoro è su tre parcelle, due nel comune di Oger, Les Chemin de Flavigny e Le Moulin, e una su Le Mesnil-sur-Oger, Les Hautes Mottes. Nella costruzione degli Champagne l’idea portante è di utilizzare una parte di riserva perpetuale per ogni referenza: come a complessare con il tempo l’immediatezza di un istante.
Champagne Grand Cru
Lydien n°62 Extra Brut s.a.
100% Chardonnay
(base 2017 + 2016 + 2015 + 2014)
cl.75
La parcella di questo Champagne è Le Chemin de Flavigny, pieno sud, calda ed espressiva su gessi piuttosto compatti, lieviti autoctoni, 70% vinificazione inox, 30% barrique, malolattica completa per le basi. Champagne, di profondità salina ma ampio e generoso, caldo e gioioso.
Champagne Grand Cru
Mixolydien n°45 Extra Brut s.a
100% Chardonnay
(base 2016 + 2015 + 2014)
cl.75
Ci troviamo sulla parcella Le Moulin a Oger, esposizione est, su suoli di gesso in impasti frammisti e inerbimento in vigna. Vinificato con lieviti indigeni per il 40% in barrique no malolattica, 60% in inox sì malolattica. Champagne di equilibrio, finezza, profondità.
Champagne Grand Cru
Dorien n°45 Extra Brut s.a
100% Chardonnay
(base 2016 + 2015 + 2014)
cl.75
Siamo a Le Mesnil-Sur-Oger, alla parcella “Les Hautes Mottes”. Esposizione sud, su suoli fini e strutturati, completamente inerbiti. Sottosuolo di gesso estremamente puro. Si sono usati come di abitudine lieviti indigeni, per una vinificazione il 40% in legno e il 60% in acciaio.
Champagne Grand Cru
Chromatique T20 Extra Brut s.a.
100% Chardonnay (base 2019)
cl.75
Assemblaggio delle differenti parcelle della proprietà, in particolare su LesMesnil-sur-Oger, di pianura, molto gessose e ricche. Nessun trattamento sistemico in vigna come di consueto: fermentazione a metà tra legno e acciaio, malolattica completata. La gioia e la passione per lo Chardonnay!
È per certo il Village Grand Cru della Côte de Blancs più conosciuto e rinomato, reso celebre da alcune Maison che qui hanno vigna (Salon e Krug su tutte, con il suo Clos du Mesnil), deve però la sua fama principalmente a elementi geologici e di esposizione (pieno est). In questa porzione geografica c’era un mare. Un mare che, presumibilmente settanta milioni di anni fa, ritirandosi, regalò al suolo stratificazioni gessose alte anche più di duecento metri (chiamate craie). In seguito a un terremoto poi, circa quindici milioni di anni fa, si aprirono falde enormi tra i gessi che si mescolarono con la terra e con molti minerali. Un’area del tutto peculiare che connota fortemente l’uva e il vino. Il gesso del sottosuolo assorbe il calore dei raggi solari durante il giorno, la notte lo rilascia lentamente e regola inoltre assai bene il fl usso delle acque, trattenendo quelle in eccesso per poi rilasciarle in caso di siccità. A Mesnil-sur-Oger, paese che conta solo 1.200 abitanti, sono circa 435 gli ettari coltivati (di cui 432 a Chardonnay), con 75 diversi lieux-dits.
Villenauxe R.M.
45% Chardonnay - 35% Pinot Noir - 20% Pinot Meunier Proprietà: 9 ettari Bottiglie: 60000
Blanc de Blancs Brut s.a.
100% Chardonnay (base 2018)
cl.75 | cl.150
Il nostro talismano, il primo Champagne Vigneronesco da noi importato nel 1996. Melange di tre annate monovarietali di Chardonnay dove la base più giovane si coniuga con quelle più mature e affinate. Trama convincente, piacevole e dal gusto facile ma non banale.
Alexandrine Brut s.a.
100% Chardonnay (base 2014)
cl.75
Lo stesso giochino del piano di sopra con tre millesimi datati qualche anno in più. Su suoli di argille frammiste a gessi leggeri mantenendo l’identità di luogo, in questo caso il Sezannaise. Una volta si chiamava Marie Eugene.
Marie-Laure, figlia del produttore Jacques Copinet, oggi ritiratosi definitivamente a vita privata, ha preso, insieme al marito Alexandre, la conduzione di questa bella realtà, in un luogo piuttosto defilato della regione: ci troviamo nella Côte de Sézanne, una diramazione a sudovest della Côte des Blancs. La varietà principale dei vigneti è naturalmente lo Chardonnay che qui viene interpretato su basi molto fresche e dinamiche, che vanno a delineare Champagne di grande fragranza e piacere. L’insolita provenienza e uno stile di vinificazione facile e gradevole hanno garantito a Marie-Laure Copinet di portare avanti un’idea di vino contemporanea, giocata su toni fruttati primari, freschezza, bevibilità.
Monsieur Leonard Brut 2013
100% Chardonnay
cl.75
La mitica Marie-Etienne, nostra portabandiera nella seconda metà degli anni novanta. Parliamo dei grandi millesimi di Montgenost dove è obbligatorio predisporre un affinamento almeno decennale. Grasso, rotondo, energetico.
Nature s.a.
100% Chardonnay (base 2012) cl.75
Ultima edizione per questa prova d’artista che nel corso dell’anno cambierà identità. Piccola parcella di vigna vecchia, anima e spirito della Côte de Sézanne. Chardonnay cristallino puro e minerale.
100% Chardonnay (base 2017) cl.75
Sempre dal vigneto di Villenauxe una differente versione rispetto a quella sopracitata. Qui è il legno, piccole barrique da trecento litri a dettare i tempi con un successivo affinamento sous liège. Il risultato parla di verticalità e rigidità senza indulgenza alcuna verso la piacioneria.
100% Pinot Meunier (base 2019) cl.75
Ci spostiamo a Cuchery, Rive Droite de la Marne, luogo natale di Alexandre, marito di Marie-Laure. Cambia il mondo Copinet, cambia il vitigno che diventa il Pinot Meunier, sovrano di queste contrade. La versione in oggetto è contemporanea, meno rotondo e fruttato e più diritto.
100% Pinot Meunier (base 2019) cl.75
Blanc de noirs col Meunier maggioritario. Siamo a Montigny-sous-Chatillon sempre nella Marne con la caratteristica dei terreni sabbiosi. Bouchon liege in affinamento, dosaggio minimale, colore dorato brillante esprime personalità nella sua ricerca interpretativa del luogo.
Nature s.a.
100% Chardonnay (base 2019)
cl.75
Un po’ la moda, un po’ la voglia di cimentarsi in questa originale sfida. Questo progetto parte dall’argilla raccolta nei suoli di Villenauxe per costruire un buffo uovo adatto a fermentare uve raccolte nella stessa località. Lo spirito del villaggio che rivela profondità e finezza.
Nos Pas Dans la Craie
Nature s.a.
100% Chardonnay (base 2017)
cl.75
Ovvero il gesso, ovvero Montgenost, ovvero il villaggio dove nel 1975 Monsieur Jacques Copinet ha dato il via a questa avventura. In questa linea tutti i prodotti sono nature. E cosa vuoi aspettarti da uno con questo nome? Asciutto, minerale, verticale.
Champagne
Nos Pas Dans l’Argile
Nature s.a.
100% Pinot Meunier (base 2018)
cl.75
Ritorno a Cuchery dove si ripresenta una versione di Meunier tratta da suoli più ricchi e grassi e con la volontà di andare oltre la contemporaneità. Ci sono volumi, è vero, ma anche quelle sfumature e sfaccettature che spiazzano il degustatore abituato alla tradizione.
Champagne
Nos Pas Dans la Pierre
Nature s.a.
100% Pinot Noir (base 2018)
cl.75
Verpillières-sur Ource nel Barséquennaise, ovvero nell’Aube, dove il Pinot Nero ha una maggioranza bulgara. E anche in questo caso la volontà di esprimere un trait d’union con gli altri Champagnes di questa linea porta alla scelta di amplificare forza, vigore e luminosità.
Champagne Nos Pas Dans la Terre
Complanté Nature s.a.
Pinot Meunier - Pinot Noir (base 2018)
cl.75
E vai con le lame affilate. Piccolo appezzamento a Brouillet nella valle dell’Ardre a nord ovest di Reims dove le temperature sono di media le più rigide della regione. E’un complantée tra Pinot Noir e Pinot Meunier su terreni argillo sabbiosi. Rigorosamente da aperitivo.
Montgueux
Attraversando l’interminabile circonvallazione di Troyes, sulla destra compare una collina: è l’enclave di Montgueux dove lo Chardonnay è uva maggioritaria ed è grazie a un microclima particolarmente favorevole che dona fruttuosità e leggerezza tali per cui molte grandi Maisons, in primis Heidsieck e Veuve Clicquot, se ne approvvigionano lasciando al palo quello coltivato nell’Aube.
Aube
Diviso in due sottozone, la Côte de Bar e il Barséquanais, è da sempre fonte di approvvigionamento per le grandi Maisons, incentrato al 90% su un Pinot noir più delicato. Oggi, una nuova generazione sta reimpostando un discorso alla borgognona con rese più basse e interessantissime vinificazioni parcellari.
95% Pinot Noir - 5% Chardonnay
Proprietà: 8,4 ettari Bottiglie: 60000
Champagne Blanc de Noirs
Brut s.a.
100% Pinot Noir (base 2019)
cl.37,5 cl.75
cl.150
Eccolo il paradigma di Channes e della famiglia Brigandat, la bottiglia da avere comunque nel frigorifero, per tutte le occasioni. Solo Pinot Noir vinificato in bianco, estrazione della frutta polposa e fine, bella sostanza, armonia tra toni freschi e appena maturi.
Champagne Pinot Noir de Channes Nature s.a.
100% Pinot Noir (base 2018)
cl.75
Siete alla ricerca di un Pinot Noir fragrante, fresco e versatile? Lo avete trovato. Perfetto al momento dell’aperitivo, servitelo ghiacciato per ristorarvi con uno sferzante effluvio di sensazioni agrumate e iodate. Prezzo angelico, tanta tanta richiesta.
Champagne Blanc de Noirs
Millésime Brut 2016
100% Pinot Noir
cl.75
Brigandat, dopo la recente scomparsa del padre Pierre, vigneron autentico, ha ereditato i consigli e la visione di famiglia. Ci troviamo a Channes, un luogo davvero periferico rispetto alle strade classiche della regione, il Domaine sorge in una foresta, tra fauna selvatica e varietà boschive di interesse botanico. Non è certo l’Aube battuta dai turisti parigini in cerca di natura e bollicine a basso costo, ma piuttosto una sorta di Grand Cru del Barséquanais dove l’espressione di vini contadini, è un valore, una diversità e un modo di pensare e produrre Champagne diversi. Questo è lo stimolo, questa è la curiosità, senza altri riferimenti e senza preconcetti.
Il Pinot Noir nelle grandi annate si fa millesimato per soddisfare le esigenze di una tavola ricca. Tocchi morbidi e volumi ci fanno ricordare la tradizione di queste terre differenti, dove il vino è sempre al servizio del cibo. Il tipo di prodotto amato Gianni Mura al seguito del Tour de France.
Champagne
Rosé de Saignée Brut s.a.
100% Pinot Noir (base 2020) cl.75
Champagne che ricalca in tutto e per tutto lo stile di famiglia. Fresco, fragrante nei richiami al lampone e alla prugna, è un rosé di facile collocazione e consumo, con gamberi crudi per esempio. Abbinato con frutti di bosco rossi dovrebbe sostituire gli spritz a livello planetario.
100% Pinot Noir
Proprietà: 5 ettari Bottiglie: 5000
Nature s.a.
100% Pinot Noir (base 2019)
cl.75
La purezza del Pinot Noir: senza zucchero aggiunto (esiste solo lo zucchero naturale residuo) e senza liqueur, l’espressione più vera di un vitigno e di un luogo. Servitelo sui frutti di mare e anche sul sushi. Occhio di Pernice senza che sia indicato in etichetta.
Extra Brut s.a.
100% Pinot Noir (base 2019)
cl.75
Il Pinot Noir de Les Riceys si esprime in modo identitario sui volumi e sulla freschezza, di tocchi floreali e frutta gialla matura. Versatile e dinamico. Chiuso in gioventù, d’altra parte i suoli ed il clima non ispirano certo gentilezze tra questi boschi dell’Aube.
Soazick e Florent Grados hanno deciso di lavorare la terra ritornando alle origini familiari nel solco di quel buon senso contadino, fatto di amore e osservazione per le pratiche viticole. Fratello e sorella, dunque, differenti caratteri e visioni che trovano la strada comune nel fare vino. Ci troviamo a Les Riceys, nelle parcelle di Tronchois e Val du Clos. L’osservazione della natura senza preconcetti li ha portati, nel 2019, alla loro prima vendemmia bio. La vigna vive e la vigna si confronta con un ecosistema ricco: in questo senso la riforestazione intrapresa dalla proprietà protegge e compendia la forza delle piante e le loro sfumature.
100% Pinot Noir (base 2020)
cl.75
Ecco il rosè de Saignée alla sua prima apparizione. Assemblaggio di 1/3 delle parcelle Val du Clos e 2/3 Tronchois, per donare il miglior equilibrio possibile a questo vino perfetto con gli antipasti. Dosaggio minimale per far esprimere al massimo il Pinot Noir al confine con la Borgogna.
Flen e Sazic Grado
Landreville
Pinot Noir - Chardonnay
Proprietà: 3 ettari Bottiglie: 14000
Nature 2019
100% Chardonnay cl.75
Questa parcella di Chardonnay vicino a Celles-sur-Ource è esposta a nord Ovest, su un sottosuolo di argille brune, e garantisce una maturazione lenta e regolare. Vinificazione in fût de chéne e anfore. Le fermentazioni, chiarificazioni e stabilizzazioni sono spontanee, senza interventi del vigneron.
Nature 2019
100% Pinot Noir cl.75
Una parcella di Pinot Noir impiantata dal nonno di Thibaut in selezione massale, esposizione pieno sud, suoli di argille e calcari. Maturazioni rapide ed intense donano una materia prima ricca e profonda. Nessun intervento in cantina per la vinificazione ed affinamento in legno e anfora.
Nature 2019
70% Pinot Noir - 30% Chardonnay cl.75
Uncambio generazionale, anni di compromessi con i genitori e poi la decisione di partire da soli: questa, in breve, la vicenda di Thibaut et Alizée Tassin che, nel 2019, riescono a farsi dare come anticipo di eredità poco più di un ettaro, su due appezzamenti a Celles-sur-Ource. I due innamorati trovano anche una vecchia fattoria a Landreville e lì fanno base e cantina. In vigna le scelte sono guidate dall’analisi e dall’osservazione dei suoli: studiare in primis la flora autoctona che cresce tra le viti e poi un integralismo del bio, dal modo di potare badando al flusso della linfa, alla lavorazione del suolo, apportando concime organico. La conversione al bio inizia nel 2021, quindi il primo Champagne organic biologico sarà nel 2023.
Assemblaggio delle due parcelle precedenti, le cui percentuali variano di anno in anno per rispettare al massimo il carattere del millesimo. La massima espressione dei terroirs è raggiunta, come spesso accade, dall’incontro dei due vitigni prìncipi della Champagne: eleganza, freschezza, profondità.
Domaine Lucienne Perrinot
Alizée è originaria di Beaune, et voilà. Fresco fresco da vigneti di famiglia il:
100% Pinot Noir cl.75
Buxeuil
75% Pinot Noir - 25% Chardonnay
Proprietà: 15 ettari Bottiglie: 80000
Vincent Couche porta avanti l’azienda famigliare con attenzione e sensibilità avendo da tempo intrapreso la strada degli Champagne bio. Dal 2008, infatti, ha impresso un radicale cambiamento di rotta alla cantina paterna, scegliendo di convertire tutti i vigneti alle pratiche biodinamiche. I Couche possiedono il vigneto più grande piantato a Pinot Noir
nel 1973 a Buxeuil e uno più piccolo a Montgueux, con Chardonnay dal 1985. Il clima è mediamente più caldo rispetto alla zona classica, ma la presenza della Senna nel fondovalle garantisce un apporto prezioso di umidità. In cantina quasi tutte le basi maturano in botti di rovere e si dà ampio spazio all’utilizzo dei vins de réserve.
85% Pinot Noir - 15% Chardonnay (base 2019) cl.75 cl.150
Il suo biglietto da visita. Un po’ scolorito dato che questa cuvee la vendevamo già 15 anni con tutto il suo bel pedigree bio in attesa di essere anche biodinamico. Vini di riserva anche stagionati per garantite il mix frutto/complessità senza bisogno di aggiunte di zuccheri di vario tipo.
65% Pinot Noir - 35% Chardonnay (solera) cl.75
Un bel concerto di prugna sciroppata, mandorla amara, verbena ma anche pompelmo rosa e cioccolato al latte. E’un solera e le note di rancio mixate con la freschezza iodata apportano una piacevolezza gourmand senza limiti. Senza dimenticare che qua non abitano solfiti.
63% Pinot Noir - 37% Chardonnay cl.75
I suoli argillo calcari e marne di Buxeil che incontrano i gessi e i silicati di Montguex. Naso mielato con accenni di quel pain d’epices borgognone con la confettura d’albicocca che poi vira sui fiori bianchi e zenzero. Bocca tonica e sapida con finale agrumato. Da settembre il 2015.
Nature s.a.
99% Pinot Noir - 1% Chardonnay cl.75
La frutta rossa, compatta e fragrante, è screziata, dai delicati tocchi di agrume. Nuances fini e persistenti per uno Champagne versatile che sottolinea il volume del cibo, senza appesantirlo. A tutta tavola, ma anche prima e dopo.
85% Pinot Noir - 15% Pinot Blanc
Proprietà: 7,5 ettari - Bottiglie: 10.000
Frédéric e Evelyne Petit-Camusat, marito e moglie che per passatempo producono un’unica cuvée in circa diecimila bottiglie l’anno, abitano in un piccolissimo village dell’Aube. Sfidate pure il navigatore più aggiornato di Francia a trovarlo… e, una volta individuata la loro abitazione, fate attenzione al portone, è strettissimo e non ci passa una macchina…
L’uva Pinot Nero coltivata è interamente venduta.
Champagne Blanc de Blancs Brut s.a. 100% Pinot Blanc (cuvée 2016/2015/2014)
cl.75
Un luogo lontanissimo dalla modernità, nel tempo e nello spazio, una casa, un caminetto, la testa di un grande cervo e una elegante signora che serve su un vassoio il proprio Champagne. Unica cuvée prodotta da uve Pinot Blanc. Vecchie vigne di oltre cinquant’anni e un’idea di Champagne giocato sull’eleganza e sulla raffinatezza, con quel tocco gentile di una varietà tanto insolita quanto affascinante. Il perfetto aperitivo che sconfina sulla tavola.
Ville-sur-Arce
100% Pinot Noir
Proprietà: 2 ettari Bottiglie: 20000
Lacollezione di luoghi diversi e poco battuti si arricchisce di una nuova realtà: da cinque generazioni la famiglia Coessens possedeva vigneti qui a Ville-surArce. Nel 2006, dopo avere lavorato per anni in un grande gruppo champenois, Jérôme ha deciso di fondare la propria Maison. La sua idea ruota attorno al lavoro in vigna, con una conduzione agronomica a regime di lotta integrata
e l’inerbimento dei suoli per permettere alle uve di esprimere l’essenza più vera di un territorio (argilla e calcare) come valore unico e autentico della propria produzione. Ci troviamo nella Côte des Bar, su un solo cru Ville-sur-Arce, su una sola parcella di cui la famiglia Coessens detiene il monopolio, chiamata Largillier, e con un’unica varietà coltivata: il Pinot Noir.
Champagne Blanc de Noirs
Largillier Brut s.a
100% Pinot Noir (base 2018)
cl.75
cl.150
Qui i Pinot Noir sono così: hanno volume, frutta, polpa e qualche morbidezza in più di quelli della Montagne. Mantengono inoltre un nervo acido che li sostiene. Un Monocru tutto frutta rossa molto carnosa, ribes e fragola. Attacco al palato verticale e rinfrescante.
ESAURITO
Champagne Blanc de Noirs
Largillier Nature s.a
100% Pinot Noir (base 2017)
cl.75
Profumi ricchi e caldi si alternano a sensazioni vinose e croccanti e offrono una piacevole bevibilità, accentuata dai tocchi rinfrescanti che richiamano lo zenzero. Per un aperitivo di carattere ma anche per una frittura di gamberi o una tempura di verdure.
Champagne Blanc de Noirs
Largillier Brut 2017
100% Pinot Noir
cl.75
Il Millesimato di casa Coessens. Fotografia di un anno, di un luogo, di una singola vigna, di un microclimat unico. Stupenda la sua possanza a tavola. Prodotto solo in annate dove Jerôme intravede il suo personale rayon vert (cit. movie Eric Rohmer).
Champagne Blanc de Noirs
Largillier Rosé Brut s.a.
100% Pinot Noir (base 2020)
cl.75
Chi ama mangiare il salmone grigliato, le aragoste o le capesante ha trovato il suo perfetto connubio. L’intensità e la materia di questo Rosé de Saignée, ottenuto per macerazione pellicolare, ci offrono un palato croccante e sapido, nei toni rossi di amarena e ciliegia.
Vendage
100% Pinot Noir
cl.75
Se cercate un grande vino rosso di Borgogna lo avete trovato. Jérôme si sente a tutti gli effetti borgognone per geologia dei vigneti, clima e idee. Il Rosso da grappoli senza raspo più fine ed elegante trova nella fermentazione in legno la sinuosità e le curve delle migliori espressioni del Pinot.
Vendage Entière 2018
100% Pinot Noir
cl.75
Il rosso a grappolo intero ha più anima e corpo, più sinuosità. I concetti restano i medesimi, cambia l’approccio degustativo per un Pinot Noir che si fa davvero gastronomico, in particolare per i volatili nobili. Non dimentichiamo che il suo garzone di bottega si chiama Yves Confuron.
70% Pinot Noir - 15% Pinot Meunier - 15% Chardonnay
Proprietà: 3,5 ettari Bottiglie: 35000
un bel racconto da zone peculiari, siamo a Rouvres les Vignes, zona Barsur- Aube e Nathalie Falmet, vigneronne-oenologue, elegante e raffinata, più tailleurino e tacchi a spillo che divise da lavoro, dopo alcuni anni passati in grandi Maisons con ruoli tecnici, ritorna a casa, riprende le vigne dei genitori e apre un laboratorio d’analisi.
Vigneto curato come un giardino, agricoltura in regime di lotta integrata, in cantina spazio a vinificazioni precise e coerenti, dal puntiglioso perimetro enologico. Gli Champagne prodotti sono puri e cristallini, aerei e piacevolissimi. Nathalie sa presentarsi a livello mediatico, fioccano i riconoscimenti e le disponibilità si assottigliano.
Champagne Cuvée Brut s.a.
70% Pinot Noir - 30% Chardonnay (base 2020) cl.75
Ovvero la struttura e la vinosità contrassegnate da frutti maturi che sfociano in un finale lungo, lungo. Benvenuti nella Côte des Bar, benvenuti da Nathalie Falmet. Borgogna? Champagne? É lecito porsi alcune domande su questa zona di frontiera.
Nature s.a.
100% Pinot Noir (base 2019) cl.75
Essenza di un Blanc de Noirs nuovo, senza concessione al barocco, lontano da troppa muscolarità e potenza, alla ricerca dell’equilibrio tra persistenza e freschezza. L’assenza del dosaggio apporta a questa cuvée una bocca ampia e nervosa con una freschezza inconfondibile.
Le Val Cornet Brut s.a
50% Pinot Noir - 50% Pinot Meunier (base 2015) cl.75
Champagne con un boisé elegante e sottilmente speziato, risultato evidente della vinificazione di una parte dei vini di base in botti di quercia. Denso e minerale, il bel terroir della parcella di Val Cornet gioca sulla prugna e i frutti rossi. L’est side della Côte de Bar.
en Jarre Extra Brut 2014
100% Chardonnay cl.75
La cuvée Terra è vinificata in anfore di terra cotta che permette una micro ossigenazione alla base, trovando nuove espressioni allo Chardonnay di una sola parcella, raccolta in una sola annata. Perimetro enologico netto e capacità di leggere luoghi insoliti in insolite modalità.
2008/2014 Extra Brut s.a
50% Pinot Noir - 50% Chardonnay cl.75
Sono 7 le vendemmie, dal 2008 al 2014, che concorrono alla realizzazione di questo Metodo Solera. Champagne gastronomico, sui volumi, ricco e intenso, complesso, dalla chiusa sapida senza alcun zucchero aggiunto. Prodotto alla moda e con le basi appartate che ha non poteva esimersi.
Oeil de Perdrix Brut s.a.
100% Pinot Noir (base 2019) cl.75
L’occhio di Pernice di Nathalie è fine, sottile, elegante: il breve contatto con le bucce conferisce alla cuvée un luminoso colore rosa pastello. Trova la sua migliore espressione in aperitivo con salumi nobili, ma anche solo come intermezzo.
Glera - Pinot Grigio e altre varietà coltivate nelle tenute di proprietà in zone differenti Proprietà: 80 ettari Bottiglie: 250000
Brut s.a
100% Glera cl.75
Di colore giallo paglierino molto tenue e riflessi verdolini, al naso è fresco nei richiami ai fiori di campo, bianchi, e alla polpa di mela verde. Al palato è persistente e abbastanza marcato. Un Prosecco che vi consigliamo come aperitivo, in accompagnamento a piccole tartine con robiola.
Tenuta Civranetta
Col Fondo s.a.
100% Glera cl.75
Prosecco a rifermentazione in bottiglia: secondo la tradizione locale del vignaiolo del passato, caratterizzato dal deposito di lieviti, dopo una seconda fermentazione in bottiglia senza sboccatura. Quello che si ottiene è un vino secco, fruttato, fresco e minerale.
Rosé Nature 2021
90% Glera - 10% Pinot Noir cl.75
Perché un Prosecco Doc in un catalogo di vini francesi? Perché crediamo al valore di un luogo, all’importanza della Natura, alla scelta radicale della biodinamica, intesa come concetto allargato al mondo botanico, agronomico e agricolo. Incuriositi dall’aver letto che questa tenuta è l’unica nella denominazione Prosecco ad avere la certificazione Demeter, ci siamo andati. Qui la famiglia Fidora, nella Tenuta Civranetta, è dedita alla coltivazione della vite da quasi un secolo. Nel 1974 Guido Fidora ha deciso di convertire l’azienda di famiglia all’agricoltura biologica. Oggi Tenuta Civranetta è uno dei più longevi esempi di ambiente coltivato in bio nel nostro paese e il più vecchio in Veneto.
La prima fermentazione ha luogo dopo la pigiatura delle uve ed in questa fase Glera e Pinot Noir sono separati. Poi si procede alla cuvée e si dà il via alla fermentazione con metodo Charmat, che dura almeno 10 settimane. Freschezza dinamica su volumi fruttati, anche sulla tavola.
Pinot Grigio “Venezia” 2022
Valpolicella Lorenzo Fidora 2020
Valpolicella Ripasso Lorenzo Fidora 2019
Valpolicella Amarone Lorenzo Fidora 2015
Montecchio Emilia
Lambrusco Varie Cultivar, Malvasia, Syrah, Varietà Caucasiche
Proprietà: 25 ettari Bottiglie: 65000
Malvasia Frizzante Secca 2022
100% Malvasia di Candia cl.75
Ci piace lo stile di questa Malvasia, dal colore giallo tenue, dall’ingresso citrico che prelude a chiari sentori di frutta polposa, nei toni dell’albicocca, arancio e fiore di sambuco. Palato molto piacevole e non stanca nemmeno con quel finale assai asciutto.
DISPONIBILE ANCHE LA VERSIONE DOLCE
Lambrusco Emilia
Nero di Cio 2022
Salamino - Maestri - Malbo Gentile cl.75
Di colore rosso rubino molto intenso con riflessi viola, al naso è ricco di frutta polposa: prugna, ciliegia, ribes rosso dopo qualche minuto i profumi diventano confettura fresca con aromi di viola in controluce, ma anche un tono caldo di fieno.
Giuseppe Fontana non è il solito produttore che se la tira, esibendo le foto aziendali con l’iPad che parla di premi, riconoscimenti, profumi secondari, tecniche di vinificazione. È un uomo affabile, gioviale, simpatico, che nell’intercalare utilizza volentieri il suo dialetto. Suo padre, Licinio Fontana, nel 1967 vendeva principalmente vini sfusi. Sono passati cinquant’anni, Licinio non c’è più, ma Giuseppe continua, dal 1999 è al timone della Tenuta La Piccola, agricoltura biologica come unica scelta possibile, non certo per moda. Rese in vigna basse, uva principale la Lambrusco, nelle sue declinazioni migliori: Salamino, Ancellotta, Malbo Gentile e Picol Ross (Il peduncolo rosso).
Lambrusco Emilia Picol Ros 2022
100% Lambrusco Picol Ros cl.75
Eccoci arrivare questo Lambrusco davvero avvolgente, bello, pulito, terso, nelle note accese di viola e frutta a polpa rossa croccante. Freschissimo e fragrante al palato, è un vino da bere sempre, di nerbo, ben saldo. Lo consigliamo con pane di montagna e salame di Felino, duro, ben stagionato.
Spumante Cuvée Z Brut s.a.
Valdobbiadene Prosecco Frizzante sui Lieviti Livei 2022
Valdobbiadene Prosecco Superiore VLDB Brut 2022
Valdobbiadene Prosecco Superiore Cartizze Brut 2022
In Francia esistono anche delle ottime alternative allo Champagne: i Crémants. Con questo termine fino al 31 agosto 1994 venivano indicati gli Champagnes elaborati in modo da sviluppare meno anidride carbonica quindi con una spuma più delicata di quelli tradizionali. La pressione nelle bottiglie risultava di circa 3 atmosfere, invece delle 4 e mezzo degli Champagnes tradizionali. (es. Mumm de Cramant)
Oggi la definizione Crémant viene riservata esclusivamente:
• Ai vini elaborati in Francia o nel Lussemburgo.
• Ai vini che rispettano le norme particolari emanate dallo stato membro per regolarne l’elaborazione (vale a dire che un decreto o una legge devono stabilire le regole che si applicano a tutti i vini che verranno denominati “Crémant”).
Il nome Crémant viene riservato ai soli vini a denominazione (i produttori di Champagne hanno, però, progressivamente abbandonato la definizione).
Crémant d’Alsace (Pinot Blanc, Riesling, Chardonnay, Pinot Noir, Pinot Gris)
Crémant de Bourgogne (Chardonnay, Aligoté, Pinot Noir)
Crémant de Loire (Chenin Blanc, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc)
Crémant de Bordeaux (Sémillon, Sauvignon, Ugni Blanc, Cabernet Sauvignon, Merlot)
Crémant de Limoux (Mauzac, Chardonnay, Chenin Blanc, Pinot Noir)
Crémant de Die (Clairette)
Crémant du Jura (Savagnin, Chardonnay, Poulsard, Pinot Noir, Pinot Gris, Trousseau)
Crémant de Luxembourg (Pinot Blanc, Riesling, Chardonnay, Pinot Noir, Pinot Gris)
Crémant de Savoie (Jacquère, Altesse, Chardonnay, Aligoté, Mondeuse, Chasselas, Molette)
ALSACE
Domaine Allimant-Laugner (Orschwiller)
• S.A. Crémant d’Alsace Brut cl.75
• S.A. Crémant d’Alsace Brut cl.150
• S.A. Crémant d’Alsace Brut cl.300
• S.A. Crémant d’Alsace Rosé Brut cl.75
• S.A. Crémant d’Alsace Rosé Brut cl.150
• S.A. Crémant d’Alsace Rosé Brut cl.300
Domaine Meyer-Fonné (Katzenthal)
• S.A. Crémant d’Alsace Extra Brut cl.75
Domaine Barmes-Buecher (Wettolsheim)
• BIODIN. 2020 Crémant Zero Dosage cl.75
Domaine Bott-Geyl (Beblenheim)
• BIO S.A. Crémant d’Alsace Paul-Ed. E.B. cl.75
• BIO S.A. Crémant d’Alsace Absolu E.B. cl.75
BOURGOGNE
Domaine Theulot-Juillot (Mercurey)
• S.A. Crémant de Bourgogne B.d.N. Brut cl.75
Martine et Pierre-Marie Chermette (St. Verand)
• S.A. Crémant de Bourgogne B.d.B. Brut cl.75
• S.A. Crémant de Bourgogne B.d.B. E.B. cl.75
• S.A. Crémant de Bourgogne B.d.B. E.B. cl.150
JURA
Domaine Pignier (Montaigu)
• BIODIN. S.A. Crémant du Jura Nature cl.75
• BIODIN. S.A. Crémant du Jura L’Autre Nat. cl.75
SAVOIE
André et Michel Quenard (Tormery Chignin)
• S.A. Crémant de Savoie Extra Brut cl.75
LIMOUX
Domaine J. Laurens (La Digne d’Aval)
• 2020 Crémant de Limoux Graimenous Brut cl.75
• 2020 Crémant de Limoux Demoiselles Brut cl.75
• 2018 Crémant de Limoux Demoiselles Brut cl.150
• S.A. Crémant de Limoux La Rose N° 7 Brut cl.75
• S.A. Blanquette de Limoux Le Moulin Brut cl.75
BORDEAUX
Château Rioublanc (Saint Ciers d’Abzac)
• BIO S.A. Crémant de Bordeaux Nature cl.75
• BIO S.A. Crémant de Bordeaux Rosé Nature cl.75
Domaine des Huards (Cour-Cheverny)
• BIODIN. S.A. Crémant de Loire Initia Brut cl.75
• BIODIN. S.A. Crémant de Loire Amiral E.B. cl.75
Château Bois Brinçon (Blaison-St. Sulpice)
• BIODIN. 2020 Crémant de Loire Nature cl.75
• BIODIN. 2019 VdF Pet Nat Rosé Opaline cl.75
Domaine Les Sablonnières (Doue La Fontaine)
• BIO S.A. Crémant de Loire Brut cl.75
• BIO S.A. Saumur Blanc Brut cl.75
DIE
Monge Granon (Vercheny)
• S.A. Crémant de Die Brut cl.75
• BIODIN. S.A. Clairette de Die Doux Origine cl.75
LOIRE
Les Vins de la Madone (Champolieu)
• BIO S.A. Bulles Rouge de Madone cl.75
Patrice Colin (Thore-la-Rochette)
• BIODIN. S.A. Pétillant Perles Rouges cl.75
• BIODIN. S.A. Pétillant Perles Grises cl.75
Domaine Carême (Vouvray)
• BIO 2020 Vouvray Brut cl.75
• BIO 2021 Vouvray Ancestrale cl.75
François Chidaine (Montlouis-sur-Loire)
• 2019 Vdf Pétillant (2,5 Atmosphère) cl.75
Domaine Bellivière (Lhomme)
• S.A. Mét. Trad. Le P’tit Vélo à Pignon Fixe cl.75
Bois Vaudons (St. Julien-de-Chédon)
• 2018 Mét. Trad. J’Ose Les Fines Bulles Brut cl.75
Domaine Rénardat-Fache (Merignat)
• BIO S.A. Vdf En Blanc Aussi Ancestrale cl.75
• BIO S.A. Bugey Cerdon Anc. Initiale Demi Sec cl.75
• BIO 2021 Bugey Cerdon Ancestrale Demi Sec cl.75
• BIO S.A. Bugey Cerdon Ancestrale Sec cl.75
GAILLAC
Domaine de Plageoles (Cahuzac-sur-Vere)
• BIO 2020 Gaillac Mauzac Nature cl.75
BERGERAC
Albert De Conti (Saint-Julien d’Eymet)
• BIO 2021 Pétillant Naturel Blanc cl.75
Il Jura è una piccola regione vinicola della Francia posta ad Est, dove lo stile tradizionale si abbina a note peculiari. Questa regione, equidistante (56 Km) dalla Borgogna a ovest e dalla Svizzera a est è caratterizzata da un meraviglioso paesaggio boschivo e dalla sinuosità della catena montuosa del Jura. La parte coltivata a vigneto copre appena 1850 ettari, formando una stretta lingua di terra che misura circa 80 Km da nord a sud. La superficie totale in acri si sta sviluppando stabilmente ma rappresenta ancora meno di un decimo dell’area coltivata a vigneto che esisteva due secoli fa, prima che la filossera decimasse le vigne della regione. I vini del Jura sono venduti sotto cinque denominazioni, le più importanti delle quali, in termini di quantità, sono Arbois e Côtes du Jura Sono utilizzate cinque principali varietà di uve nella cultura dei vigneti della regione: tre tradizionali e due più moderne d’importazione. La prima delle varietà locali è il Poulsard, uve rosse che coprono almeno un quinto della coltivazione regionale. Il Poulsard è usato per la maggior parte per vini rossi secchi, ma anche per vini rosati frizzanti.
Il Trousseau, l’altra varietà di rosso locale, richiede esposizioni molto soleggiate per maturare adeguatamente e copre solo il 5% del Jura nella sua parte più temperata e calda. Cresce per lo più intorno ad Arbois dove vengono prodotti vini varietali in piccole quantità. Il bianco Savagnin (conosciuto anche come Naturé) è utilizzato in tutte le denominazioni della regione ed è responsabile per i peculiari Vins Jaunes (vini gialli letteralmente). Meglio conosciuti come i vini principali dei vigneti della Borgogna, il Pinot Noir e lo Chardonnay sono le due varietà di uve internazionali che si usano qui. Nonostante il relativo isolamento della Regione del Jura, anche qui lo Chardonnay ha avuto un impatto molto imponente così come si è verificato in altre regioni vinicole francesi. Localmente è conosciuto come Melon d’Arbois o Gamay Blanc e viene ormai coltivato nella metà dei vigneti ed è usato per produrre vini con stile più moderno, fresco e fruttato. Insieme al suo straordinario e unico Vin Jaune, il Jura è tradizionalemte rinomato per i suoi vini dolci Vins de paille. Non hanno una vera e propria denominazione, ma possono essere prodotti con l’appéllation Arbois, l’Etoile e Côtes du Jura. Anche i Vins Jaunes possono avere queste denominazioni, ma la denominazione più pregiata e importante è l’esclusiva Château Chalon. A partire dal 18° secolo si sono prodotti anche vini frizzanti. La loro produzione tocca almeno 210 ettari di vigne che dal 1995 hanno Appellation Crémant du Jura. Non dovrebbe risultare inatteso che il tipico suolo del posto sia formato da pietre calcaree o dalla marna del periodo giurassico. Il clima del Jura non è dissimile da quello della Côte d’Or o persino dell’Alsazia del Sud con estati calde, relativamente secche e inverni freddi. Le variazioni climatiche fra le zone a valle e le zone collinari sono qui abbastanza evidenti a causa della maggiore altitudine. Mentre le aree montagnose del Jura che si protendono ad Est raggiungono altezze fino ai 1370 m, la cintura principale ove sorgono i vigneti è ristretta nelle terre più a ovest che raggiungono un’altezza massima di 305 m. La maggioranza dei vigneti qui sono piantati su pendii affacciati a sud per meglio sfruttare i raggi solari in questo clima freddo.
Ci troviamo in una zona cuscinetto tra Jura e Savoia. Nel Medioevo l’area era appannaggio della Borgogna, gestita e normata dagli ordini monastici cattolici (cistercensi e non). Oggi l’estensione della vigna si estende per circa 430 ettari in 65 comuni. La denominazione comprende rossi, rosati e bianchi e, come dicevamo, insiste nella parte occidentale del Paese. L’ex area VDQS si chiamava Vin du Bugey fino al 1989 ed è stata classificata come AOP nel 2009.
Per i vini bianchi sono consentite le varietà Chardonnay, Roussette (Altesse), Aligoté, Mondeuse
Blanche, Jacquère, Pinot Gris, Molette. Per i rosati e i rossi, Gamay, Pinot Noir, Poulsarde Mondeuse Noir e un massimo del 20% di Chardonnay, Roussette, Aligoté, Mondeuse Blanche, Jacquère, Pinot Gris e Molette. Per certo di grande interesse la produzione di bollicine: l’AOP Bugey Mousseux è dedicata ai vini spumanti fermentati in bottiglia, mentre l’AOP Bugey Pétillant agli spumanti.
La zona AOP Roussette du Bugey, geograficamente afferente, è invece per vini bianchi con uve Altesse e Chardonnay. Oltre al semplice AOP Bugey, ci sono tre zone a maggiore vocazione, con discipliari più rigidi e stringenti (per resa massima e peso del mosto):
Bugey Manicle (per vini fermi): nei comuni Cheignieu-la-Balme e Pugieu.
Bugey Montagnieu (per vini fermi e spumanti): nei comuni di Briord, Montagnieu e Seillonnaz.
Bugey Cerdon (per vini spumanti ralizzati da Metodo Ancestrale: nei comuni di Abergement-deVarey, Bohas-Meyriat-Rignat, Boyeux-Saint-Jérôme, Cerdon, Jujurieux, Mérignat, Poncin, SaintAlban, Saint-Jean-le-Vieux e Saint-Martin-du-Mont.
Situati fra laghi e montagne, i vigneti di Savoia hanno una superficie di circa 2.200 ettari e si estendono su vari dipartimenti: principalmente la Savoia, ma anche l’Alta Savoia, l’Isère e l’Ain.
I vigneti della Savoia sono organizzati in quattro denominazioni d’origine (Aoc): vin de Savoie, Crépy, Seysel e Roussette de Savoie, che determinano inoltre 22 Cru. Il vino fu introdotto in queste zone attorno al primo secolo a.C. dai Romani, che piantarono le vigne nelle valli formatesi nel corso dell’ultima glaciazione attorno al massiccio del Monte Bianco, ma quest’attività agricola ebbe una forte espansione solo tra il XVII e il XVIII secolo, prima dell’avvento della fillossera, che nel 1878 debellò la maggior parte dei vigneti. Nell’Alta Savoia, situata a ridosso del lago di Ginevra, vi è un forte influsso di correnti oceaniche che rendono il territorio più freddo rispetto alla zona a sud, dove l’influenza mediterranea si manifesta con inverni temperati e un irraggiamento solare più perpendicolare, che aumenta le temperature medie annue anche di 2 gradi. Tali diversità climatiche, contraddistinte dalla presenza di numerosi laghi glaciali, dall’esposizione e dalle diverse altitudini di giacitura, comprese tra i 220 e i 550 metri, hanno indirizzato la produzione verso vini più freschi, soprattutto vitigni bianchi precoci, a nord e vini prevalentemente rossi nella Savoia meridionale.
I due dipartimenti sono a loro volta suddivisi in nove sotto-regioni al cui interno si trovano i cru, che possono essere indicati in etichetta omettendo il nome del vitigno.
I vitigni tradizionali sono: Jacquère: è il più esteso e occupa il 50% dei vigneti di Savoia. Produce vini di colore chiaro e per lo più freschi; si declinano su note minerali e di fiori bianchi. Con quest’uva vengono prodotti questi Cru: Apremont, Chignin, Saint Jeorie Prieuré, Abymes, Jongieux, Cruet.
Altesse: occupa il 10% dei vigneti, ma è in fase di grande crescita. Permette di realizzare vini complessi, floreali e fruttati che combinano ricchezza e freschezza. Cru: Marestel, Monthoux, Monterminod, Frangy, Seyssel.
Roussanne: rappresenta solo il 4% dei vigneti. Produce il famoso Chignin-Bergeron (monovitigno), vino spesso dagli aromi di frutta e miele.
Chasselas: rappresenta il 5% dei vitigni. Produce vini dagli aromi di burro fresco, di pane tostato e di frutti secchi. Cru: Crépy, Marignan, Marin, Ripaille
Montaigu
Chardonnay - Savagnin - Trousseau
Proprietà: 15 ettari Bottiglie: 60000
Sono tre i fratelli alla guida di questa casa storica del Jura risalente al XVIII secolo, Jean-Etienne, Antoine e MarieFlorence, dove si pratica la biodinamica in vigna dalla fine degli anni 90 su impianti di vecchie vigne, in particolare delle varietà tradizionali, Pulsard, Trousseau e Savagnin. Le cantine del Domaine risalgono al XIII
secolo e furono fatte scavare dai monaci Certosini. Oggi contengono botti grandi, barriques e cuvée ovoidali in cemento. I vini rivelano una forte personalità, in uno stile enologico preciso e puntuale che affonda le proprie radici nella tradizione senza, però, perdere mai di vista la bevibilità.
85% Chardonnay - 15% Pinot Noir
cl.75
Bollicina in stile tradizionale, cremosa e avvolgente, dalla verve acidula, dinamica nel suo svolgersi al palato: tocchi di mela renetta si alternano a nuance floreali e agrumate. Ideale in accompagnamento a insalate e stuzzichini con verdure. Zero zucchero aggiunto.
La versione senza solfiti a € 22,80.
Gps 2022 *senza solfiti aggiunti
40% Chardonnay - 40% Poulsard20% Savagnin
cl.75
Senza solfiti. Bianco ricco e fruttato all’insegna della tradizione nella cuvée delle uve bianche locali. Per la tavola, dalle carni bianche anche salsate, con un particolare suggerimento per formaggi a latte vaccino, giovani o di media stagionatura. ESAURITO
Ouillé Reculée 2022
100% Chardonnay
cl.75
Suoli di marna calcarea dove lo Chardonnay si rivela ampio e vigoroso con chiusa retrogustativa minerale, tipica del “vignoble” giurassico. Elegante e profondo, non è un vino in stile ossidativo. Con primi piatti e carni bianche. La Borgogna non è poi così lontana.
Cellier Chartreux 2019
100% Chardonnay
cl.75
Chardonnay che passa tre anni “sous voile”, di evoluzione nobile e armonica. I richiami gustativi ricordano i canditi e le scorzette di arancio, cedro e bergamotto. Si abbina perfettamente con formaggi cremosi di capra. Rispetto al Savagnin mostra più rotondità e morbidezza.
Côtes du Jura Blanc
Sauvageon 2020
100% Savagnin
cl.75
Ecco il nome accordato da queste parti al Savagnin Ouillé. La famiglia Pignier lo vinifica in uovo di cemento. Tradizionale e tipica espressione di questa antica varietà locale. ESAURITO
Côtes du Jura Rouge
Trousseau 2022
100% Trousseau
cl.75
Un vino classico dal colore tenue e dalle sensazioni fruttate di bosco, delicate ma intense e persistenti. Accompagnerà i piatti con personalità, nel piacere accordato alle gradazioni contenute, su tocchi delicatamente speziati. Si esprime al meglio se servito fresco.
Côtes du Jura
Vin de Paille 2015
Chardonnay - Savagnin - Poulsard
cl.37,5
Vino liquoroso prodotto dai migliori grappoli lasciati appassire in cassette di frutta nei solai della cantina. La tradizione locale lo vuole servito in aperitivo, noi lo preferiamo con dolci al cioccolato, oppure con biscotteria secca.
100% Savagnin
cl.62
2016
Caldo e avvolgente sui toni di mandorla e uva sultanina è ricco e persistente. Trova la sua migliore collocazione con il formaggio Comté.
Mérignat
Gamay - Poulsard
Proprietà: 12,5 ettari Bottiglie: 90000
Vdf En Blanc Aussi
Ancestrale Nature s.a.
100% Chardonnay cl.75
Chardonnay in purezza vinificato con metodo ancestrale, imbottigliando il mosto ancora in fermentazione. Gli zuccheri residuali sono svolti quasi completamente, dando vita a questa bollicina molto secca, fine e dalla buona acidità, perfetta per rinfrescare i vostri aperitivi.
Bugey Cerdon
Ancestrale Initiale Demi Sec s.a.
95% Gamay - 5% Poulsard cl.75
Mérignat, piccolo villaggio di impianto medievale, si trova sui contrafforti del massiccio giurassico, tra Lione e Ginevra. È qui che la famiglia Renardat-Fache, da otto generazioni, vive e lavora, dapprima come frutticultori (mele, noci, ciliegie e fragole), poi come produttori di vino. Ci troviamo nel cuore dell’area produttiva Bugey, nel cru Cerdon, da cui proviene l’omonimo petillant rosé a basso grado alcolico (8 gradi), ottenuto dalle uve Gamay e Pulsard, secondo il metodo ancestrale. Nelle vigne di proprietà (su suoli di argillo-calcare) dal 2008 si pratica l’agricoltura biologica (certificata poi definitivamente nel 2012 da Ecocert).
Metodo ancestrale, realizzato senza l’aggiunta di lieviti o zucchero: il vino ancora in fermentazione è messo in bottiglia e crea naturalmente la sua effervescenza. 8 gradi di alcol, di un bellissimo rosa luminoso, fruttato e fragrante. Da servire freddissimo. Dagli aperitivi al fuori pasto.
Bugey Cerdon
Ancestrale Demi Sec 2021
60% Gamay - 40% Poulsard cl.75
Da un vigneto situato a Mérignat, ai piedi del massiccio del Jura meridionale. Il Cerdon in ogni annata rivela la sua anima e la sua espressione più vera. Nel 2021 la percentuale di Poulsard è molto più generosa. Provatelo sulla cucina orientale speziata, vi stupirà!
Bugey Cerdon
Ancestrale Sec s.a.
85% Gamay - 15% Poulsard cl.75
Dieci gradi di alcol nella versione Sec (per chi non conosce la scala del residuo zuccherino francese, è paragonabile al nostro Dry, da 17 a 35 g/litro) sempre morbido, dunque, e perfettamente idoneo per aperitivi anche con sostanze grasse. Con la pancetta è davvero top.
Mondeuse - Jacquère - Roussanne - Altesse
Proprietà: 26 ettari Bottiglie: 215000
Extra Brut s.a.
100% Jacquère
cl.75
A partire dalla raccolta 2014 la Savoia ha raggiunto la famiglia dei grandi Crémants di Francia, come ottava zona ammessa da disciplinare. Jacquère in purezza, rese molto basse, freschezza e curve gourmands per questa bellissima, insolita bollicina.
Blanc Altesse 2021
100% Altesse
cl.75
Vino fine da aperitivo, appena morbido e suadente su profumi di nocciola, miele e frutta a polpa gialla. Troverà il suo matrimonio d’amore con formaggi di montagna giovani a latte crudo vaccino.
100% Roussanne
cl.75
La famiglia Quenard non ha scelto di fare le cose facili. Coltivano infatti su vigneti terrazzati, per le forti pendenze del Coteaux de Torméry, le varietà del luogo più conosciute. Le vigne sono per lo più esposte a pieno sud, in modo da catturare al massimo l’irradiazione solare e si trovano tra i 450 e i 300 metri di altitudine. Le scelte sono quelle di lavorare secondo la tradizione: vini in tutto e per tutto savoiardi con il massimo rispetto dell’espressione delle uve locali. I bianchi sono piuttosto generosi e ricchi in toni fruttati, i rossi eleganti e ben connotati da una buona conoscenza enologica.
Qualcosa di molto semplice e molto buono per capire la Savoia in bianco. Freschezza sì, ma anche volume e armonia. Non solo acidità e toni verdi. Dall’aperitivo ai primi piatti, ma anche e soprattutto con pesci di fiume salsati.
Terres Brunes 2020
100% Mondeuse
cl.75
Che bellezza questo rosso screziato, a cui non manca né il volume, né la densità, pur mantenendosi fine, profondo e lungo, nel solco della varietà di montagna. Perfetto sui volatili, con anatre, faraone ma anche con i formaggi savoiardi.
amiglia Quenar
Cento chilometri di vigna che si estendono per 13 mila ettari nel nord-est della Francia, fino alle porte di Strasburgo.
Il clima è semicontinentale, molto soleggiato e secco, protetto a ovest dalla catena montuosa dei Vosgi che frena le correnti atlantiche. La scarsa piovosità consente un ciclo vegetativo piuttosto lungo che determina la possibilità di raccolte tardive.
Tutto ciò porta allo sviluppo di aromi particolarmente fini e di grande persistenza. In più l’estrema variabilità nella composizione del suolo (granito, calcare, gres, scisti) conferisce diverse personalità ai vitigni coltivati.
Le principali varietà di uva sono a bacca bianca:
Sylvaner, Pinot blanc, Riesling, Muscat, Tokay, Pinot Gris Gewürztraminer, ma esiste anche una piccola percentuale di Pinot Noir.
Il Sylvaner, piuttosto precoce, dà origine a vini leggeri, secchi, delicatamente fruttati e versatili da consumare giovani.
Il Pinot Blanc unisce freschezza, morbidezza e un moderato tenore di aromaticità. Viene utilizzato anche come base spumante per il Crémant d’Alsace.
Il Riesling è il vino che più manifesta le caratteristiche del suolo su cui è coltivato. Generalmente acido e nervoso in gioventù, sviluppa grande complessità in evoluzione dimostrando forza ed eleganza, persistenza e mineralità.
Il Muscat ha sensazioni di frutto primarie molto vive senza, però, la caratteristica dolce degli altri moscati. È un piacevole aperitivo e accompagna degnamente piatti a base di asparagi.
Il Pinot Gris dona vini grassi ma altrettanto freschi se adeguatamente coltivato. Si presta anche a essere raccolto tardivamente, talvolta intaccato da muffe nobili. Può incontrare piatti a base di carni bianche, foie gras e arrosti.
Il Gewürztraminer manifesta l’aromaticità più spiccata fra i vini della regione.
La versione secca accompagna gli aperitivi, i formaggi freschi e i piatti della cucina esotica. Vendemmie tardive e selezione acini nobili sono grandi vini da foie gras, da formaggi erborinati e da meditazione.
Il Pinot Noir, originario della Borgogna trova qui diverse condizioni climatiche, dando sostanza a vini di medio corpo da consumarsi in gioventù; se ben vinificato diventa un affidabile “tutto pasto” a prezzi competitivi.
Uno dei problemi principali dei vini alsaziani che è difficile sapere cosa si ci aspetta allorché si apre una bottiglia che non si è mai assaggiata in altre occasioni. L’estrema diversità del vigneto e dei Vignerons ha spinto il Domaine Zind-Humbrecht a partire dal millesimo 2001 (subito imitato dai produttori più attenti) a creare una scala di note da 1 a 5 in funzione della percezione gustativa degli zuccheri residui. In effetti, non si può semplicemente stabilire criteri qualitativi in funzione di un’analisi di laboratorio. Per esempio può capitare che vini estremamente dolci possano sembrare più leggeri di vini secchi massicci e pesanti. La scala si basa sulla percezione ed è legata a un approccio globale del vino, al suo equilibrio in generale, alla sua materia (zuccheri residui e alcool), alla sua concentrazione, alla sua acidità e alla sua morbidezza.
I cinque livelli:
1. Vino tecnicamente secco (< 2 a 6 g/l)
2. Non tecnicamente secco, ma gli zuccheri non sono così evidenti al palato. Alcuni degustatori possono trovare in bocca una leggera rotondità nel finale.
3. Zuccherosità media, importante nella gioventù del vino, ma che si smorzerà progressivamente con l’età.
4. Vin moelleux (traduzione maccheronica: morbidone)
5. Vin moelleux, quasi una vendemmia tardiva.
Le Denominazioni
Alsace:
è generalmente accompagnata dall’indicazione del vitigno ad esempio: Riesling Alsace A.o.c.
Alsace Grand Cru:
(solo per Muscat, Riesling, Gewürztraminer, Pinot Gris) contraddistingue vini provenienti da zone strettamente limitate (circa 50) che vengono indicate in etichetta insieme al vitigno e all’annata. Le rese più basse determinano vini più riccamente espressivi.
Un esempio: Riesling “Schlossberg” Alsace Grand Cru 2000
Alsace Vendanges Tardives e Sélection de Grains Nobles: provengono dagli stessi vitigni dei Grand Cru raccolti in stagione avanzata in cui la parziale disidratazione dell’acino concentra i succhi, determinando maggiore forza espressiva e dolcezza.
Sono adatti con foie gras, alcuni desserts o anche da soli.
I Sélection de Grains Nobles si ottengono da uve colpite da muffa nobile (Botrytis Cinerea) che caratterizza il raccolto donando sentori caratteristici (simili ai Sauternes).
Se adeguatamente conservati possono affinarsi per decenni.
Infine i Crémant d’Alsace: si ottengono dalla spumantizzazione con il metodo classico (rifermentazione in bottiglia) di vini a base Pinot (bianco, grigio, nero)
Sono adatti sia per aprire che per accompagnare il pasto.
Orschwiller
Pinot Blanc - Pinot Noir - Pinot Gris - Riesling - Gewürztraminer
Proprietà: 12 ettari Bottiglie: 250000
Una storia di successo, nel cuore dell’Alsazia: questa, in estrema sintesi, la fotografia del Domaine. Vini di assoluta bevibilità, informali e super competitivi nel prezzo, il che non guasta. Non aspettatevi i palestrati, opulenti, grassi, minerali, tipici di queste zone, ma una serie di prodotti
non impegnativi ed estremamente gustosi. I suoi Crémants, in modo particolare il Rosé, sono da noi proposti con spettacolari risultati di vendita da molti anni (era il 1999). Sempre un evergreen, accanto ad altri campioni che lo stanno diventando…
70% Pinot Blanc - 20% Riesling10% Pinot Gris
cl. 75
cl.150
cl.300
Cuvée di differenti varietà alsaziane: Il Pinot Bianco apporta delicatezza ed equilibrio, il Riesling aromaticità e mineralità, mentre il Pinot Grigio conferisce grasso e rotondità. Sono tra i 12 e i 18 i mesi di affinamento sui lieviti. Bolle fini per un elegante aperitivo a garganella.
Brut s.a.
100% Pinot Noir
cl. 75
cl.150
cl.300
Freschezza e gioventù, aromi di fragola con sorprendente mineralità. Per tutte le occasioni. Bello il colore, bello il perlage, bello il gusto e imbattibile il rapporto qualità/prezzo, per questa cuvée che rappresenta quasi la metà della produzione complessiva della famiglia.
100% Gewürztraminer
cl.75
La più aromatica tra le uve alsaziane, riesce in questa interpretazione a non sbordare su toni eccessivamente intensi e stucchevoli, mantenendo tutto il bello del suo corredo: speziato, aromatico, morbido e grasso. Da aperitivo, foie gras e formaggi della regione.
100% Pinot Gris cl.75
Bel colore giallo dorato con una grande complessità al naso di frutta candita, albicocca e miele delicato. Perfetto con il Foie Gras, con i formaggi della Regione, ma adattabile anche sulle carni bianche e sui pesci grassi. Morbido ed avvolgente.
Riesling 2021
100% Riesling cl.75
Un Riesling fresco, aromatico, fine, giocato su toni morbidi e seducenti, classici del vitigno, su suoli bene esposti al sole. Da aperitivo o da pesci grassi e salsati. Rapporto prezzo/qualità imbattibile tra quelli prodotti fra il Reno e la Mosella.
Riesling Grand Cru
Praelatenberg 2019
100% Riesling cl.75
Da una vecchia parcella su suoli ricchi di graniti e porfidi quarziferi, già coltivata nell’823 dai Monaci di Ebersmunster ecco un perfetto vino da gastronomia, morbido, soffice, gustoso, con una gradevole mineralità e un’intrigante complessità con lieve zucchero residuale.
Pinot Noir 2021
100% Pinot Noir cl.75
Da belle vigne di Pinot Noir reintrodotte in Alsazia dopo tanto tempo, si ottiene questo rosso di facile beva. Una settimana di macerazione è necessaria per donare note di frutti rossi a bacca nera ed un finale con buona tannicità. Vigne in conversione Bio.
Beblenheim
Riesling - Pinot Gris - Gewürztraminer - Muscat
Proprietà: 14,5 ettari Bottiglie: 85000
Crémant d’Alsace
Paul-Edouard Extra Brut s.a.
Pinot Blanc - Chardonnay - Pinot Noir cl.75
Ventiquattro mesi sui lieviti, naso elegante con tocchi floreali bianchi e di agrume, di marzapane e brioche. Molto asciutto al palato, è perfetto in tutte le declinazioni dell’aperitivo e per i fuoripasto, quando sopraggiunge la sete. Produzione in crescita, domanda sempre più alta.
Crémant d’Alsace Absolu
Grande Cuvée Extra Brut s.a.
50% Chardonnay - 30% Pinot Blanc20% Pinot Noir cl.75
Un Metodo Classico in versione riserva, con base del 2014, più vini di riserva 2013 e 2012. Più di 80 mesi sui lieviti. Nessuna aggiunta zuccherina, solo un leggerissimo residuo di 1 gr/l. Avvolgente e cremoso. Dall’aperitivo, sconfina al pasto.
Alsace Métiss 2021
Pinot Blanc - Chardonnay - Pinot Noir cl.75
Testimone familiare del Domaine nato nel 1953 con quattro ettari, ma con una tradizione genealogica che risale al 1795, Jean-Christophe Bott fa parte della nouvelle vague di vignerons appassionati, che vedono la vigna come nucleo fondante del fare vino. Fedele alfiere dell’agricoltura biodinamica, dal 1993 lavora su 14 ettari, ripartiti in sette comuni alsaziani tra i più belli e i più vocati, su sei Grands Crus e 4 Lieux-Dits. I vini prodotti sono ampi e soavi, piuttosto tesi, con una piacevole progressione in bocca.
Vino fresco, giovane e fruttato, per apprezzare ogni sfumatura del vigneto alsaziano in cuvée, al giusto prezzo. Un vino da tavola e per la tavola, dall’aperitivo in giù. È l’equivalente del Gentil d’Alsace: assemblaggio di uve non selezionate per i Grand Cru o i Lieudit.
Muscat Les Eléments 2018
100% Muscat cl.75
Da vigne nei comuni di Riquewihr e Beblenheim nasce un vino tutto giocato su aromaticità, rotondità e sapidità. Per aperitivi con un tocco di morbidezza, ma non solo e non dimentichiamo che i sacri testi della sommelerie lo maritano con gli asparagi.
a-Christhe Bo
100% Pinot Gris cl.75
Intensa e vibrante versione di Pinot Gris, di suolo e di espressione minerale. Sono suadenti le note appena fumé che richiamano spezie d’oriente, tabacco, tè in infusione. Il palato chiude verso la frutta matura confit. Con la cucina fusion.
100% Riesling cl.75
Riesling fresco dal tocco florealevegetale, perfetto per l’aperitivo e per tutte le occasioni di consumo non impegnative, come con la tempura, i frutti di mare e i crostacei. Non è Mosella, Non è Pfalz, non è Wachau: è semplicemente Alsazia.
100% Riesling cl.75
Il Kronenbourg, luogo vocato come prolungamento del Grand Cru Schoenenbourg è esposto a sud-est su suoli di marne brune, calcari e quarzi, condizioni perfette, queste, per il Riesling che trova un carattere puro. Fini note di agrumi preludono a un finale minerale e sapido.
100% Riesling cl.75
Uno dei Grand Cru più celebri d’Alsazia: il Schoenenbourg, in forte pendenza su marni e gres e molti elementi minerali. I Riesling qui prodotti rivelano austerità ma anche una fine acidità e un’elegante complessità aromatica.
100% Riesling cl.75
Dallo straordinario vigneto esposto a sud, sud-ovest ricco di inclusioni calcaree, di magnesio e gessi, nasce uno dei migliori Riesling della regione. La sua buona acidità e le note che richiamano le mandorle lo abbinano perfettamente alle capesante o i pesci salsati e alla griglia.
Schlossberg 2018
100% Riesling cl.75
Il livello di armonia che raggiunge l’uva di questa selezione è straordinario. Sono necessari più passaggi in vigna per raccogliere solo i grappoli più sani, al miglior punto di maturazione. Consigliamo di degustarlo su pesci salsati o carni bianche.
Les Eléments 2018
100% Gewürztraminer cl.75
Ovvero, alla scoperta del varietale nella sua espressione giovanile, in versione secca. Sentori di rosa canina, chiodi di garofano e spezie. Per gli amanti dell’aromaticità, dall’aperitivo al fuori pasto. Il bicchiere giusto per far felici tante belle donne durante le movide o similarie.
100% Gewürztraminer
cl.75
Grazie a un climat caldo e solare e molto secco, sul Sonnenglanz nascono Gewürztraminer dal tocco tropicale intenso, complesso e ricco. Le sfumature aromatiche non perdono freschezza e delicata suadenza di pompelmo rosa, ananas e fiori gialli. Un vino, questo, adatto ai formaggi cremosi muffati.
Katzenthal
Gewürztraminer - Pinot Gris - Riesling - Pinot Blanc
Proprietà: 12 ettari Bottiglie: 120000
Extra Brut s.a.
60% Pinot Auxerrois - 20% Chardonnay15% Pinot Blanc - 5% Pinot Noir
cl.75
Questo Crémant si distingue per la sua finezza aromatica su toni floreali, accenti vegetali e una croccante e delicata verve fruttata. Il poco dosaggio gli conferisce una bevuta poco piaciona ma intrigante.
Gewürztraminer - Riesling - Pinot Blanc
cl.75
Inseguendo l’aromaticità, tocco leggero e fragranza di frutta gialla tropicale, appena muschiata. Dall’aperitivo, anche accompagnato da formaggi freschi e vol-au-vent, a tutto il pasto. Vedi paragrafo dedicato al Métiss di Bott-Geyl.
Pinot Blanc
Vieilles Vignes 2022
100% Pinot Blanc
cl.75
In pochi anni Félix Meyer si è forgiato una solida reputazione. E questo non per caso. È un viticultore attento e preciso, vinifica in botti grandi seguendo il metodo di Leonard e Olivier Humbrecht. Il terroir granitico di Katzenthal, anche se già rinomato, ne ha tratto un’ulteriore nobilitazione perché, fino a ora, in quest’area mancavano grandi produttori.
Adoriamo i Pinot bianchi espressivi e dinamici, dove il luogo incontra la varietà. Ricchezza nella solarità alsaziana, finezza ed eleganza nel più nobile dei vitigni a bacca bianca. Per piatti di verdure, fini, delicati, eleganti e dalle note soavi.
Riesling Réserve 2021
100% Riesling
cl.75
Naso di purezza luminosa di minerali e lime. Secco, asciutto e profondo è il biglietto da visita della Maison Meyer Fonné, sulla tavola con le proposte della cucina alsaziana e pesci di fiume ben salsati.
100% Pinot Blanc
cl.75
Alcune parcelle per realizzare questo vino insistono sul Grand Cru Kaefferkopf: ecco il profumo di spezie, appena fumé. Il più degno compagno di abbinamento per le carni bianche e le terrine francesi. La morbidezza che lo contraddistingue facilita l’incontro con i bei formaggioni di queste parti.
100% Gewürztraminer
cl.75
Il côté aromatico su toni di rosa, spezie e frutto esotico è morbido e rotondo al palato (repetita iuvant). Sempre in aperitivo e sempre con quelle belle ragazze di cui parlavamo prima.
100% Riesling
cl.75
I suoli calcarei del Terroir di Pfoeller garantiscono un naso molto identitario su note di limone e pietra. Attacco fine al palato, con sostegno acido e spalla salina. Per gli amanti della mineralità, per coloro che non apprezzano le sfumature ma filano dritti al dunque.
100% Riesling cl.75
Una così lunga e duratura reputazione per uno dei Grand Cru più ammirati della regione (se ne parla già a partire dal 1328) non può che farci riflettere sul valore della storia nel vino. Purezza minerale assoluta. Bella la scritta stile Hollywood che ìmpera sulle vigne.
Kaefferkopf 2021
100% Pinot Gris cl.75
Anche il Pinot Gris abita qui e si esprime su toni rotondi e armonici nel centro bocca, per poi insediarsi in profondità sulle pietre blu della collina. Non è il Riesling, ma il suolo, questo sconosciuto, gli ricorda che comunque qui siamo sul Kaefferkopf.
Furstentum 2019
100% Gewürztraminer cl.75
Altro nome celeberrimo tra i Grand Cru. Autorevole è la parola che descrive al meglio le potenzialità di un luogo che trova nella varietà il suo attore protagonista. Vino per la tavola, con utilizzo abbondante di salse alla francese.
Wettolsheim
Gewürztraminer - Pinot Gris - Riesling - Pinot Blanc
Proprietà: 16 ettari Bottiglie: 100000
Zéro Dosage 2020
Chardonnay - Pinot Noir
cl.75
Freschissimo, fragrante Champenoise dalla bollicina fine, in versione sugar free. Ideale in aperitivo con tocchi di agrume e fiore bianco gradevoli e sottili, ma anche con qualche piatto di entrata. Nessun dosaggio, solfiti minimali, Biodinamica al potere.
100% Muscat Ottonel
cl.75
Vino senza artifici, offre tutta la sua tavolozza aromatica per un piacere immediato. Ideale in aperitivo nelle calde serate estive con una fresca insalata oppure abbinato con la leggera amarezza vegetale degli asparagi (repetita iuvant adhuc).
Unafamiglia di vignérons appassionati, a raccontarci un angolo bellissimo d’Alsazia. Il lavoro di François Barmès, iniziato nel 1985 è oggi portato avanti dalla moglie
Geneviève e dai figli Sophie e Maxime. La prematura scomparsa del padre ha responsabilizzato il figlio, allora ventunenne verso una continuità di idee e concetti che toccano la biodinamica e la viticoltura naturale. Sono sedici gli ettari di vigna lavorati, tutti molto bene posizionati nei pressi di Wettolsheim. In cantina Maxime ha ridotto drasticamente l’utilizzo dei legni nuovi sui rossi e ha sperimentato alcuni delicati passaggi sui bianchi, intesi come tocchi di stile. Per il resto, massima espressione dei vitigni classici d’Alsazia, letti sempre come cartina di tornasole del millesimo.
100% Pinot Gris
cl.75
Dal Lieu-dit nel comune di Wettolsheim, questa vigna giova dell’esposizione est, nord-est, da suoli con infiltrazioni di arenaria su un coteau argillo-calcareo.
Il Pinot Gris raggiunge la piena maturità, con una buona grassezza, eleganza e personalità marcata.
100% Riesling
cl.75
Il Riesling più giovane e fresco tra la produzione del Domaine va a ricercare l’immediatezza e la facilità di bevuta. Con ostriche e frutti di mare in aperitivo. Per rinfrescare le belle serate in compagnia. Per togliersi la sete e ripetere come un mantra “com’è minerale..”
100% Riesling
cl.75
Il “lieu-dit” Rosenberg trova nel Riesling la sua perfetta espressione. Corpo, mineralità, eleganza che, anche e soprattutto nella versione secca, dona una inconfondibile cifra stilistica a qualsiasi tipo di abbinamento.
100% Riesling
cl.75
Il vigneto Leimental si trova su un piccolo altopiano appena fuori Wettolsheim. È rivolto a est e copre appena 24 acri di suolo in cui le radici delle vigne di 40 anni serpeggiano attraverso strati e strati di calcare in un terreno ricco di argilla. Nasce così un Riesling purosangue e maturo.
Hengst 2021
100% Riesling cl.75
Maestoso e ricco: aromi di frutta gialla matura confit, in quel riverbero profondamente minerale e sapido che rimane al palato. Un vino da dimenticare in cantina e attendere nel tempo, figlio di una grande annata, che ci riserverà belle sorprese. Con risotti alle verdure.
100% Riesling cl.75
Proprio ad ovest di Wettolsheim insiste questo Grand Cru con esposizione pieno est, su ripidi pendii. Dona un Riesling pieno, profondo, complesso, dalle note agrumate, di frutta secca e con un tocco di affumicato. Il leggero residuo zuccherino e la grassezza sono bilanciati da una delicata acidità.
Gewürztraminer Gewurz 2021
100% Gewürztraminer cl.75
Un Gewurz delicato e giovane, dal carattere e dai profumi decisi, tra le rose morbide ed una buona tensione. In bocca è come una coperta di velluto, di carattere, amerà i contrasti. Perfetto con la cucina Thailandese, le tajine, i contrasti agro-dolci.
Gewürztraminer
4 Grands Terroirs 2017
100% Gewürztraminer cl.75
Gewurtraminer proveniente da 4 vigne fra le più vocate: Rosemberg, per le note gourmand, Hengst, per i tocchi speziati, Steingrubler per la mineralità, Pfersigberg per luminosità e raffinatezza. Con le tapas e i formaggi leggeri, ma meglio ancora da solo, per apprezzarne appieno le sfaccettature.
Lo avevamo annunciato: prima o poi saremmo tornati in Borgogna, poi il Covid ha fermato tutto. A noi non è restato che studiare, immaginare e pianificare. Abbiamo colto al balzo la possibilità di un mini viaggio, compulsivo negli orari e nelle visite, e qualcosina abbiamo portato a casa. Ma, lo ribadiamo, non è che l’inizio di un progetto più lungo e strutturato che ci vedrà impegnati almeno nei prossimi tre anni. Quello che trovate ora è un germe iniziale, certo disomogeneo e molto personale, seguendo l’impulso di un incontro in cantina, uno sguardo d’insieme e una degustazione seria e meticolosa dei vini. Il solito, nostro, modo di fare. Non finisce qui, naturalmente perché la Borgogna è materia difficile e ancor più difficile è tracciare un piano omogeneo. Per ora abbiamo trovato una Borgogna diversa (mancavamo da qui da almeno dieci anni), anche e soprattutto nello stile dei vini, nell’approccio alla parte agronomica, nell’ossessivo rimando alle enormi variabilità geologiche che questo affascinante lembo di Francia porta con se da dieci secoli, una lingua di terra verticale, un poco irregolare, che accompagna il dolce inizio delle colline esposte al nascere del sole, nella celeberrima Côte d’Or, che parte da Dijon e arriva Dezize-les-Maranges. È la regione mondiale che più delle altre invita a riflettere sulle sfumature: diversità e variabilità. Lo sviluppo pedologico di queste terre, frammentato attraverso la formazione di faglie, determina significative differenze anche a pochi metri di distanza una dall’altra. Una spaccatura del terreno può rappresentare una discrepanza geologica di milioni di anni e conseguenti, differenti sfumature significative nei vini.
Si è soliti suddividere quest’area in due grandi zone, la Côte de Beaune e la Côte de Nuits. Entrambi i due magici luoghi, appunto, sono esposti a sud, sud-est. I suoli sono la vera, straordinaria ricchezza su cui poggiano queste vigne e si sono formati da una serie differente di eventi geologici che hanno stratificato fossili, calcari, sabbie, argille, gessi, marne. I Grand Cru sono per lo più in alto alle colline dove i pendii sono più ripidi e i suoli calcarei, duri, di grande profondità. Più nello specifico, in Côte de Beaune troviamo:
Aloxe-Corton, uno dei tre villages alle pendici della Montagne di Corton, all’estremo nord della Côte. Qui le aree migliori si trovano negli ondulati pendii su suoli di marne e calcari.
Pernand-Vergelesses: area geografica alla congiunzione di due vallate distinte, dove si producono vini molto fini, magri, secchi e tannici ma anche molto potenti. CortonCharlemagne: signore e signori, eccoci in uno dei Cru più assoluti e vocati per l’uva Chardonnay. La storia vuole che Carlo Magno in persona si facesse produrre qui vini bianchi per non avere la barba insozzata dai rossi, bevendo egli smodatamente e in modo rozzo. Oltre al mito, qui il potenziale di invecchiamento dei più celebri bianchi del mondo è davvero straordinario. Pommard è zona molto
conosciuta, su terreni di calcare friabile e idoneo alla coltura del Pinot Noir. I vini qui prodotti sono molto colorati, tannici, piuttosto austeri. Volnay: la finezza screziata dei vini di Volnay, eleganti, su frutti rossi e viola, è celebre in tutto il mondo. Scendendo da nord, troviamo tre villages di Pinot Noir: Saint-Romain, AuxeyDuresses e Monthelie, per poi sfociare nel comune di Meursault, l’appéllation che produce più Chardonnay della regione. Qui non troviamo Grand Cru ma tre famosissimi Premier Cru: Les Perrières, Les Genevrières, e Les Charmes, pazzeschi, non c’è che dire. Ma il viaggio in Borgogna deve necessariamente fare tappa a PulignyMontrachet, e alzi la mano chi non lo ha mai sentito nominare. Il luogo dello Chardonnay per antonomasia (la cui superficie non arriva alla metà di Meursault), vini da invecchiamento scoccati da magiche vigne dei Grand Cru: Montrachet, Bâtard-Montrchet, BienvenuesBâtard-Montrachet, Chevalier-Montrachet, sopra tutti. La vinificazione in legno si combina straordinariamente con la qualità dell’uva che trae sostanza dai minerali del suolo, creando la magia.
E poi Chassagne-Montrachet, delinea il confine a sud della Côte de Beaune per i bianchi, tra i comuni di Puligny-Montrachet e Santenay. Qui i bianchi sono solitamente molto floreali e asciutti. Nella Côte de Nuits, Nuits Saint-Georges, percorrendo la statale 74 in direzione nord, è il più grande comune da cui prende appunto il nome. La sua fama è mondiale e sebbene nelle sue vigne non sia presente nessun Grand Cru, si trovano alcuni Premier Cru come Saint Georges, Aux Boudots e Les Pruliers davvero avvincenti. Solo tre chilometri ci separano da Vosne-Romanée, il più celebrato paese del mondo del vino. Innumerevoli visitatori ogni anno si avvicinano alla croce del più unico e straordinario vigneto esistente con un religioso silenzio. Un museo a cielo aperto, in cui trovano spazio architettura, artigianalità e cultura ma anche studio, lavoro e tradizione. Romanée Conti non è certo solo un ettaro abbondante di vigna, ma il frutto di una evoluzione sinergica tra uomo e vite che in questo sito ha trovato un irraggiungibile picco celestiale. I vini sono tra i più austeri e longevi della regione, necessitano di tempo e di spirito di osservazione. Tra i Grand Cru, oltre all’inaccessibile Romanée Conti, memorabili La Tâche, Romanée-Saint-Vivant, Richebourg, Grands Echézeaux ed Echézeaux. Rari ma emozionanti i Premier Cru Malconsorts e Aux Brulées. Discorso a parte per il più frazionato vigneto del mondo, il Clos Vougeot dove le differenze di interpretazione possono regalare sorprese entusiasmanti ma anche cocenti delusioni. Ancora tremila metri e troviamo Chambolle-Musigny, 300 abitanti praticamente tutti coinvolti nel mondo del vino. Il villaggio ideale, verrebbe da pensare, un Grand Cru sublime, Musigny, uno condiviso con Morey-Saint-Denis, il Bonnes Mares e un Premier Cru folle e meraviglioso, Les Amoureuses. Esiste qui anche una piccola parcella di Musigny Blanc, l’unico Grand Cru bianco della Côte de Nuits. Morey-Saint Denis è un centro diverso, è il villaggio delle vigne recintate, dei Clos, come avviene nelle più interessanti parcelle della Champagne: Clos de Lambrays, Clos de Tart, Clos Saint-Denis e Clos de la Roche. Alcuni di questi sono effettivamente o praticamente dei Monopole (Grand Cru tutto appartenente a un’unica cantina). Pochi minuti ci separano da Gevrey-Chambertin, altro inimitabile paese di Borgogna. I suoi più celebri Grand Cru, semplicemente Chambertin o Chambertin Clos de Béze brillano come stelle incontrastate nell’olimpo dei vini più fini e complessi del mondo.
Eccoci attorno alla cittadina di Chablis , a metà strada (dista da entrambi circa 160 Km) tra Beaune e Parigi, capoluogo della regione viticola costituita da circa 20 villages, tra colline, piccole vallate e vigneti che corrono lungo il corso del fiume S erein. Ci troviamo nella parte più a nord della Borgogna, su vigne quasi esclusivamente di Chardonnay che generano vini bianchi secchi rinomati per purezza e mineralità. Il clima più freddo rispetto alla Borgogna classica produce vini con più acidità e sapori meno fruttati rispetto agli Chardonnay della Côte d’Or, con quelle note di pierre à fusil , e appena metalliche, che li rendono tanto riconoscibili quanto piacevoli. Rispetto ai vini bianchi del cuore della Borgogna, Chablis è quasi mai vinificato e affinato in legno. Si preferisce l’acciaio in vinificazione e la scelta dell’affinamento parzialmente o completamente in legno è accordata al singolo produttore.
L’AOC Chablis dal 1938 non prevedeva il Petit Chablis , entrato poi nel gennaio 1944. Tutti i vigneti Chablis rientrano in quattro denominazioni con diversi livelli di classificazione: sono solo 7 i Grand Cru e tutti situati su una singola collina vicino alla cittadina di Chablis.
Auxerre è il capoluogo del dipartimento di Yonne . Situata sui fianchi e sulla sommità di una collina che sorge sulla riva sinistra del fiume Yonne, appunto, ed è contornata da vigne di una macro area molto estesa che copre una moltitudine di sottozone chiamate, tutte insieme Grand Auxerrois:
Bourgogne Chitry, Bourgogne Côte
Saint-Jacques, Bourgogne Côtes
d’Auxerre, Bourgogne Coulangesla-Vineuse, Bourgogne Epineuil, Bourgogne Tonnerre, Bourgogne
Vézelay . Le zone che più ci interessano, però, tra le Appellations Régionales
Villages della Yonne, sono Irancy e Saint-Bris
Irancy è nota per il suo Pinot Noir da cui si ricava un Borgogna leggero ma fragrante.
Il Sauvignon Blanc che cresce intorno a Saint-Bris-le-Vineux, insolito in questa parte della Francia, ha la sua appellation dal 2001, appunto, SaintBris.
Curioso il fatto che sempre in questa area, però, i vini prodotti da Chardonnay e Pinot Noir vengano commercializzati sotto un’altra denominazione: Bourgogne Côte-d’Auxerre (fatta eccezione per quello prodotto a Chitry che esce come Bourgogne Chitry ).
Quale rabbia si prova assistendo al progressivo “sputtanamento” del nome Beaujolais , una delle aree viticole di maggiore interesse per suoli, climi e vitigni che si estende dall’estremo sud della Borgogna, sotto Macon, coprendo una zona collinosa fino al nord di Lione, tra la valle della Saona a est e la valle della Loira a ovest. Qui è il vitigno Gamay che prospera come in nessun altro luogo.
Attecchisce straordinariamente in un terreno granitico, dando origine a vini fruttati, freschissimi e straordinariamente beverini. Oltre al popolarissimo e quanto mai avvilito da scellerate scelte di marketing, Beaujolais Nouveau, possiamo annoverare altre 11 appellations: Beaujolais , Brouilly , Chénas , Chiroubles , Côte de Brouilly , Fleurie , Juliénas , Morgon , Moulin-à-Vent , Régnié e Saint-Amour
Le vigne e le colline racchiudono paesini di grande suggestione: Beaujolais Villages occupa sostanzialmente la parte centrale del vigneto e disegna a nord un arco attorno ai 10 cru settentrionali, la maggior parte dei quali è concentrata attorno a un paese che ne porta il nome.
Il più meridionale e vasto dei cru del Beaujolais è il celebre Brouilly, vino considerato ricco, completo, con sapori molto fruttati di mora e ciliegia nera, di terra. Il cru (distinto) Côte de Brouilly, è noto per il colore molto intenso e profondo, polpa e materia nei vini. Ci spostiamo in direzione Morgon, la cui area di appellation è, dopo Brouilly, la più estesa del Beaujolais, e si contraddistingue per la presenza di vini forti e fruttati (aromi di amarena). A Chiroubles, il più alto dei cru del Beaujolais, si ammira un vasto panorama davanti a uno “chalet des crus” che propone una ricca gamma di chirouble di diverse tenute. I vini di Chiroubles, molto intensi nel colore, sono tra i più raffinati e fruttati de l Beaujolais.
Più lontano, Chénas , la più piccola appellation del Beaujolais, vanta una reputazione d’eccellenza. Saint-Amour, dove si danno appuntamento gli innamorati, è l’ultima tappa di questo ipotetico viaggio del gusto.
Quintessenza della sensualità, i suoi vini possono maturare a lungo, anche oltre i dieci anni, e svelano aromi fruttati, di viola, kirsch, cassis e frutti ros si.
A ovest del territorio, un nuovo scenario: la vigna lascia il posto agli abeti. Per monti (fino a 1.000 m di altezza) e vallate, il Beaujolais verde offre anch’esso dei piaceri gustativi sorprendenti, fra cui formaggi, varietà di miele e salumi.
Saint-Bris-le-Vineux
Sauvignon - Chardonnay - Aligoté - Pinot Noir
Proprietà: 29 ettari Bottiglie: 150000
Ci troviamo nell’estremità nord della Borgogna, vicino a Chablis, più precisamente nella zona dell’Auxerrois, all’interno dell’appélation Saint Bris.
Per Guilhem e Jean-Hugues Goisot la qualità di un vino comincia in vigna. I loro bellissimi vigneti insistono su suoli calcarei (siamo davvero vicini a Chablis), ricchi
di minerali che offrono ai vini sensazioni raffinatamente aromatiche. La tutela della terra si dichiara subito: no a trattamenti sistemici, no alla chimica di sintesi, no a insetticidi e diserbanti. La pratica dell’agricoltura biodinamica certificata è qui un assunto fondamentale. E non da pochi giorni, ma da una vita
Bourgogne Côtes d’Auxerre
Blanc Corps de Garde 2021
100% Chardonnay cl.75
Bellissimo bianco d’ingresso a denominazione Bourgogne. Fragrante e facile, accompagna bene le vostre pietanze di pesce, primi piatti, anche saporiti. Ma è perfetto anche per un calice rigenerante.
DALL’AUTUNNO
Bourgogne Côtes d’Auxerre
Blanc Gueules de Loup 2020
100% Chardonnay cl.75
Proveniente da suoli minerali, bilancia una armonica e piacevole cremosità con una verve acido/ agrumata che gli conferisce freschezza e bevibilità.
Rouge Corps de Garde 2021
100% Pinot Noir cl.75
Rosso rubino con riflessi violetti, ha naso intenso e penetrante nei toni di frutta nera: mirtillo, mora e ribes. Tocchi speziati si amplificano al palato, lasciando spazio a sensazioni di cacao e di torrefazione. Tannini molto fini, chiusa di liquirizia.
DALL’AUTUNNO
Bourgogne Côtes d’Auxerre
Rouge La Court Vit 2019
100% Pinot Noir cl.75
Una parcella su suoli a inclusione ferrosa. Vibrante e intenso. Su carni appena al sangue, magari una costata alla griglia, troverà il suo abbinamento più azzeccato.
Blanc Gondonne 2019
100% Chardonnay cl.75
Suoli di marne e calcari, note minerali molto fini al naso, più persistenti al palato, frutta a polpa bianca, accenti floreali e, ancora, quella nota tanto avvincente di spezie accennate, pepe bianco e vaniglia polinesiana. Su filetti di pesce in salsa, volatili, oppure carni bianche.
Blanc La Court Vit 2019
100% Chardonnay cl.75
Su suoli più ricchi di ferro, uno Chardonnay ancor più verticale. Un tocco sempre oculato degli ottimi legni usati in cantina dona un calice da sbicchierare in aperitivo, da solo o con piccole stuzzicherie.
Irancy Les Mazelots 2020
100% Pinot Noir cl.75
Profumi intriganti e compositi che dal floreale di viola vanno al frutto rosso, lampone e ciliegia si spostano verso il nero, mirtillo e mora di gelso. Palato ricco, vinoso, speziato, pepato, con toni di cioccolato dark e caffè.
Irancy La Voie de Cravant 2020
100% Pinot Noir cl.75
Un parcellare ad Irancy, più polposo e rustico rispetto ai rossi prodotti nella Côtes d’Auxerres. Un bel tocco tannico sul finale ne sostiene perfettamente la lunghezza e la bevibilità. Vi soddisferà appieno con le carni alla griglia, o in generale con quelle poco cotte.
Chardonnay
Proprietà: 15 ettari Bottiglie: 100000
Petit Chablis 2022
100% Chardonnay
cl.75
Fratellino minore del vino di casa, fragrante, citronné, ideale per la sete e l’aperitivo. Prezzo, qualità e nessun rimpianto. Ancora non siamo riusciti a trovare un altro produttore con tutte queste, ormai uniche, caratteristiche.
Chablis 2022
100% Chardonnay
cl.75
Fresco, preciso, finemente gessoso e invitante, richiama profumi di fiori bianchi con leggeri tocchi vegetali. Al palato è polposo nella frutta gialla con un finale armonico e minerale. Perfetto per una cena di pesce o un piatto di molluschi.
Chablis Premier Cru
Côte de Léchet 2021
100% Chardonnay
cl.75
Frédéric Prain ha creato un’azienda di successo mondiale: oggi, in particolare all’estero, tutti conoscono Domaine d’Elise. E lui, l’eclettico ingegnere parigino, innamorato della sua magione in mezzo al bosco che domina la vallata, ha fatto fortuna a Chablis. Niente Grands Crus, ma, nonostante ciò, ha cercato, nel tempo, di ottimizzare al meglio le sue selezioni.
Chablis elegante e raffinato, dalle note minerali gessose su un tessuto fresco di frutta a polpa bianca, accenti di agrume nella scorza di limone e arancia, chiude con quel tocco boisé di grande classe. Perfetto sulla cucina di pesce, in particolare con filetto di ombrina alle olive taggiasche.
édéri Pai
Chardonnay - Pinot Noir
Proprietà: 16,3 ettari Bottiglie: 110000
Chablis 2020
100% Chardonnay
cl.75
Di colore giallo paglierino e ottima mineralità, con note di selce e agrumi. In bocca risulta ditto e preciso, con il classico finale salino e citronnée tipico della denominazione. Solo lieviti indigeni per la fermentazione ed affinamento di dodici mesi in acciaio.
100% Chardonnay
cl.75
Da una singola vigna di poco più di un ettaro, con piante di età compresa fra i 50 e i 70 anni. Solo lieviti indigeni e uso dell’acciaio, per conservare al massimo le caratteristiche dell’uva: naso di frutta bianca, toni di gesso e calcare, un finale lungo e persistente.
Nella genealogia della famiglia si possono trovare solo generazioni di viticoltori. Nessuno era quindi sorpreso quando Valentin e Amandine, la giovane generazione di Duprè, hanno deciso di unirsi all’avventura e di prendersi cura delle vigne di famiglia che hanno visto crescere.
I vigneti si estendono su più di 16 ettari a Courgis, un piccolo villaggio a pochi km da Chablis. Dopo aver conferito la propria produzione alla cooperativa per molti anni, nel 2019 hanno iniziato a produrre in proprio. Con Valentin capofila, tutta la famiglia ha sostenuto il progetto. Dal 2019 il Domaine è certificato HEV e da molti anni la pratica agricola esclude pesticidi, erbicidi, eccetera. Una scommessa per il futuro.
Chablis Premier Cru
Butteaux 2020
100% Chardonnay
cl.75
Solo mezzo ettaro di vigna per questo Premier Cru su suoli del kimmeridgiano argillo-calcarei. Età media delle vigne 40 anni. Il risultato è un vino austero, di maggiore potenza rispetto ai fratelli minori. Vinificazione solo con lieviti indigeni in acciaio. Ottimo potenziale di invecchiamento.
Chardonnay
Proprietà: 26 ettari Bottiglie: 200000
Petit Chablis 2022
100% Chardonnay cl.75
Da vigne con età media 30 anni, nasce questo vino semplice, fine e beverino. Dieci mesi di affinamento in acciaio. Con i crostacei, i frutti di mare, soprattutto quelli crudi. Tipologia un po’ troppo sottovalutata: Chablis è anche il Petit.
Chablis 2021
100% Chardonnay cl.75
Dai suoli argillo-calcarei della regione, con buon apporto di calcari e piccoli ciottoli, nasce questo Chablis paradigmatico. Fermentazione ed affinamento in piccoli contenitori d’acciaio per vinificare separatamente le parcelle e poi assemblarle al meglio per esprimere al massimo ogni millesimo.
Chablis Premier Cru
Fourchaume 2021
100% Chardonnay cl.75
Èunastoria che parte da lontano, dal 1713. Attraverso vari passaggi, evitando di raccontare tutto quanto fatto durante il corso dell’albero genealogico, arriviamo ai nostri giorni con Huguette, Christine, Clémentine, Yvonne e Laurent, hanno sempre la stessa motivazione per questo appassionante mestiere. Riconoscenti e rispettosi, continuano a scrivere il romanzo di una famiglia di vignerons umili ma determinati affinchè la nobiltà dei loro vini possa tramandarsi tra i clienti di tutto il mondo. Lotta ragionata, belle parcelle in Premier Cru a Fourchaume e Homme Mort di grande rilievo. Età media delle vigne 45 anni, quasi 18 ettari, ovviamente di solo Chardonnay, su suoli prevalentemente di argillo-calcarei.
Suoli ricchi di pietre e calcari su marne del Kimmeridgiano. Uno Chablis più profondo e strutturato, ampio in bocca. Uno dei Premier Cru più estesi e ricorrenti quando si parla di belle riuscite. Per le capesante, le triglie, i pesci grassi e salsati.
Chablis Premier Cru
Homme Mort 2021
100% Chardonnay cl.75
Il Premier Cru più a nord della denominazione, vicino a quello di Fourchaume. Gode di un’esposizione a sud-ovest, che permette una perfetta maturità fenolica, mantenendo un’ottima mineralità. Un vino che merita di essere conservato in cantina per qualche tempo.
Gevrey-Chambertin
Chardonnay - Pinot Noir
Proprietà: 2+5 di acquisto uve ettari Bottiglie: 34000
Mark Haisma è un australiano nato da madre francese e padre olandese che, a un certo punto della sua vita, dopo aver lavorato in patria per 10 anni nella cantina Yarra Yerring, ha puntato a ovest ed è arrivato in Borgogna. Ha iniziato, come fanno in molti qui, una attività di négoce che lo ha portato, nel tempo, a conoscere bene le delicate sfumature dei migliori Cru. Oggi vinifica in proprio uve acquistate da fidati agricoltori
(per lo più in bio), con mano di assoluta eleganza su un perimetro enologico preciso e fermo. I suoi sono vini di grande scheletro e profondità, il legno non è che un elemento tra i tanti, ma è più giù, nelle faglie di sali e minerali che Mark ricerca la strada e l’espressione delle proprie cuvée. Nel 2017, sogno di una vita e debiti per una vita (così ci ha raccontato…) ha acquistato alcune parcelle a GevreyChambertin.
Le Jarron 2021
100% Chardonnay cl.75
Di finezza e sapida armonia. Avevamo ricordi differenti di questo Village, in passato un poco snobbato, ma continui rialzi dei prezzi borgognoni lo fa addirittura diventare appetibile. Le uve di SaintRomain si esprimono in delicate sfaccettature agrumate e saline.
Cru En Caradeux 2021
100% Chardonnay cl.75
Da una parcella certificata Bio, un vino che gioca fra la scorza di agrumi, l’albicocca, leggere note tropicali, perfettamente bilanciate dai tocchi rotondi di ricordi di miele ed una delicata grassezza sul finale.
100% Pinot Noir cl.75
La soave leggerezza sul centro bocca fruttato, succo e armonia. Fixin spesso non offre queste espressioni dinamiche. Ma qui esiste una nuova lettura della parte nord della Côte d’Or che si impone sempre di più al centro dell’attenzione.
100% Pinot Noir cl.75
Ne avevamo intuito le potenzialità degustandolo ancora in barrique. Finalmente pronto, ancora giocato sull’estrazione succosa e l’avvolgenza del legno. Annata complicata, ma il vero talento si manifesta soprattutto in queste occasioni.
100% Pinot Noir cl.75
I nostri parametri su Volnay ci dicevano: vino austero e rigido. E invece ancora, come per i bianchi, qui si legge una interpretazione personale sempre verso l’equilibrio, naso elegante di frutti rossi, corpo snello e dinamico. Versatile e super soave.
Volnay Premier Cru
Les Fremiets 2021
100% Pinot Noir cl.75
Un Premier Cru che ci parla di un nuovo corso a Volnay. Vino dinamico e bevibile, sapido e profondo. Un Pinot Noir di seta che non resta imprigionato su tannini verdognoli e amari, anzi, si muove sinuoso come una ballerina.
Pommard Premier Cru
Clos des Arvelets 2021
100% Pinot Noir cl.75
E che dire di Pommard? Il succo spremuto da un terroir ricco in minerali e oligoelementi, sul volume, dalle curve sinuose, tocchi di frutta nera del bosco, il cacao in polvere. Un riassunto assoluto di eleganza e materia.
Cornas 2021
100% Syrah cl.75
Il nostro Mark, da bravo australiano, pur con un pedigree abbastanza eterogeneo, ama il Syrah: per questo ha cercato e trovato una bella parcella a Cornas dove potersi divertire. Sui toni speziati e sulla frutta nera. Potenza e frutto: dimenticare i vecchi canoni “cornassiani”
d’antan.
Beaune
Pinot Noir - Chardonnay
Proprietà: 8 ettari Bottiglie: 38000
Savigny-Les-Beaune Blanc
Premier Cru La Bataillere
Monopole 2020
100% Chardonnay cl.75
Chardonnay su suolo calcareosabbioso ed esposizione sud/sud-est. Ottima grassezza, per accompagnare i pesci salsati o le preparazioni al burro, bilanciata da un naso di frutta esotica.
ESAURITO
Savigny-Les-Beaune Rouge
Premier Cru La Bataillere
Monopole 2020
100% Pinot Noir cl.75
La parcella interamente di proprietà del Domaine prende il nome da un antico proprietario, un certo sig. Bataille. Rosso dal naso delicato e buona ricchezza, accompagna i volatili e i piatti a base di funghi.
Beaune Premier Cru
Les Bressandes 2020
100% Pinot Noir cl.75
L’area vitata di Beaune è la più estesa dell’intera Côte de Beaune, con oltre 400 ettati di estensione, correndo tra Savigny e Pommard per 5 chilometri su 42 climats in Premier Cru. Zona non straordinariamente reputata ma di grande interesse per il taglio che i Pinot Noir qui hanno: vini di morbida eleganza ed equilibrio, seppure poco profondi. Il Domaine Albert Morot insiste sullo Château de la Creusotte. Oggi alla guida della casa viticola è Geoffroy Chopin de Janvry. Oggi gli ettari di proprietà sono 8 in bio (certificazione per intero a partire dal millesimo 2015), e le referenze da noi selezionate provengono da questi vigneti lavorati secondo natura.
In esposizione sud-est questa parcella è chiamata Les Bressandes: forse in onore di un canonico del XIII secolo, Johannis Bressand, oppure per il climat di Bressandes ad Aloxe-Corton che sarebbe appartenuto a tre zitelle di Bresse… Qui troviamo grandissima finezza, di dolce voluttà.
Beaune Premier Cru
Les Greves 2021
100% Pinot Noir cl.75
Piccolissima vigna di proprietà di appena 12 are. Ottima finezza sia al naso che in bocca, con i suoi piccoli frutti rossi e neri. Da accompagnamento ai funghi, i formaggi da media stagionatura, le carni al sangue.
oo Choppi de Janvr
Pinot Noir - Chardonnay
Proprietà: 10 ettari Bottiglie: 50000
Bourgogne Chardonnay
Les Riaux Blanc 2022
100% Chardonnay
cl.75
Da vigne situate nella parcella Corpeau, poche centinaia di metri ad est di Chassagne Montrachet. Selezione manuale dei migliori grappoli alla raccolta, affinamento di almeno dieci mesi in barrique di secondo e terzo passaggio. Grande espressione aromatica e minerale. DA OTTOBRE
Ladoix Rouge 2021
100% Pinot Noir
cl.75
Assemblaggio di tre parcelle di Ladoix, da vigne di alemno 40 anni. L’affinamento di almeno dodici mesi in barrique, di cui il 20% nuove, crea un vino elegante e bilanciato, ricco e vellutato, intenso e carnoso, con un finale sottile e raffinato.
Rouge 2022
100% Pinot Noir
cl.75
Unborgognone simpatico, merce rara. Gentile, allegro, baracchiero e poco incline ai prezzi speculativi. È vero che non siamo al Domaine de la Romanée Conti, ma poter offrire una bella gamma senza sbavature, di territorio a questi prezzi nel momento attuale, merita uno sperticato elogio. La maggior parte delle vigne sono situate nel misconosciuto comune di Ladoix, ma non mancano appezzamenti sulle Autes Côtes oltre al vicino Nuits Saint Georges e l’onnipresente in tutti i portafogli: Pommard. Anche qui non fa eccezione lo scarso raccolto del 2021, ma già da ottobre qualcosa sarà disponibile del ben più ricco 2022.
Dai villaggi di Corgoloin e Comblanchien, questo Pinot Noir impiantato su dolci pendii fra gli anni ’70 ed ’80. Vendemmia manuale, selezionando solo i migliori grappoli e poi 12-14 mesi di affinamento in barriques, delle quali almeno la metà nuove.
DA OTTOBRE
Nuits-Saint-Georges
Rouge 2021
100% Pinot Noir cl.75
Anche in questo caso da vigne di almeno 40 anni, nasce la punta di diamante del domaine. Affinamento di almeno 14 mesi di barriques di cui il 50% nuove, per esprimere al naso e coerentemente alla bocca tutte le note vellutate e marcate che vanno dalla moka, alla ciliegia e ai tocchi di spezie.
Chardonnay - Aligoté - Pinot Noir
Proprietà: 15,5 ettari Bottiglie: 55000
Larinascita di questo affascinante luogo parte dal 2009 quando Willy Roulendes, precedente lavoro al Domaine de Montille, arriva qui al mulino e inizia con la conversione dei vigneti in bio fino ad arrivare alla biodinamica. Il suo lavoro si esplicita poi con fermentazioni in cemento su lieviti indigeni, lunghe macerazioni (anche fino a 20 giorni) uso ridotto di barrique nuove, basso utilizzo di solfiti e nessuna filtrazione.
Ma è il luogo che è magico: il Moulin è stato, per oltre mille anni, sotto l’egida dei monaci dell’abbazia di Cluny e di quelli di Citeaux che, dal 960, lavorarono queste terre per circa seicento anni. Entro le mura c’è una stupenda cappella benedettina del 1650, una colombaia, e una casa nobiliare circondata da Clos che cingono i vigneti, proprio al confine tra i comuni di Auxey-Duresses e Meursault.
100% Aligoté cl.75
Antica varietà trattata con la massima cura ed attenzione, Vigne condotte solo in biodinamica, uve raccolte a maturità ottimale, permanenza di 10 mesi in acciaio, ed una piccola parte in legno. Nessuna aggiunta di solforosa, tappo in vetro, fine e slanciato per aperitivi e pietanze leggere.
Sous le Cellier 2020
100% Chardonnay cl.75
Che fragranza e che sapida mineralità (la selce emerge in tutto la sua tensione) a fare da contraltare alla rotondità della frutta nei richiami agli agrumi. Villaggio ancora poco considerato, ma di grandi prospettive grazie anche ai cambiamenti climatici.
100% Chardonnay cl.75
Eccoci al Monopole che si trova proprio di fronte alla tenuta nel comune di Auxey-Duresses, al confine con Meursault. Identità sui volumi, centro bocca di frutta tropicale. Boisè il giusto, fotografia didattica del luogo. ESAURITO
Les Combottes 2020
100% Chardonnay cl.75
Altra bella denominazione della Côte, su suoli geologicamente eterogenei, che donano vini un poco più grassi e aperti. L’unico scoglio è la difficoltà nel pronunciare bene questo nome. Bianco per la grande tavola di pesce.
Vdf Pinot Noir 2022
100% Pinot Noir cl.75
Con il tappo in vetro, rosso per la tavola in stile naturale, biodinamica certificata. Nessuna aggiunta di solforosa. Di intensità di frutta e dolcezza. Giovane e irruento. Da bere a secchiate. Belle le etichette di Durrbach.
Aux Seurrets 2021
100% Pinot Noir cl.75
Un rosso a denominazione regionale ma proveniente solo da appezzamenti di grande valore. Fine e armonioso, gioca sui richiami alla ciliegia e al cacao. Lo step giusto per chi vuole intraprendere il viaggio nell’universo borgognone, viaggiando in seconda classe.
Auxey-Duresses Rouge
Vieilles Vignes Monopole 2019
100% Pinot Noir cl.75
Da suoli di marne, argille e calcari, vecchie vigne piantate nel 1952; resa bassissima, intorno ai 30 hl/ ettaro, e circa diciotto mesi in barrique. Stupendo, paradigmatico rosso. Meno noto del bianco, sa farsi rispettare ad apprezzare.
Saint-Romain Rouge
Sous Roches 2020
100% Pinot Noir cl.75
La cifra connotante del luogo è lo scheletro salino che si allunga nel finale, dopo avere donato frutta e rossa e tocchi di cacao e torrefazione. Un profondo Pinot Noir. I prezzi vertiginosi spingono sempre di più verso questi lidi i produttori d’eccellenza.
Chardonnay - Pinot Noir
Proprietà: 7 ettari Bottiglie: 40000
Lemigliori vigne nel comune di Meursault e una visione tradizionale e molto rispettosa, questo in estrema sintesi la fotografia del Domaine di Jean-Michel Gaunoux che ha ereditato dalla madre (acquistata nel 1978) questa straordinaria piccola cantina. In vigna si pratica la lotta integrata, non si usano pesticidi, erbicidi e altri prodotti di chimica di sintesi
e si prevede un ricco inerbimento. In cantina è la storia del luogo a dettare il ritmo delle fermentazioni: i legni nuovi solo per un 15-20%, affinamento di 15-20 mesi, no filtrazioni e stabilizzazioni forzate. Il Domaine possiede inoltre alcune parcelle anche a Puligny, Volnay e Pommard. Gente di poche parole e grandi fatti.
Meursault Village 2021
100% Chardonnay cl.75
Bianco di eleganza e avvolgenza. Il luogo è l’attore protagonista ma il produttore sa leggere le sfumature di questo millesimo così avaro e così complicato. Produzione al 10%. Domani è un altro giorno, si vedrà.
Puligny-Montrachet
Premier Cru Les Folatieres 2021
100% Chardonnay cl.75
Non solo Meursault, dunque, ma anche una delle più belle espressioni di Puligny… che dire… Il luogo è attore protagonista nelle mani di un grande produttore. Anche qui qualcosina nel 2021 è stato salvato e ve lo sottoponiamo con il giusto pudore.
Meursalut Premier Cru
Les Perrières 2020
100% Chardonnay cl.75
Classificato Premier Cru dal 1861, ma meriterebbe ampiamente l’attribuzione Grand Cru, Perrières è uno dei più assoluti vigneti del mondo. Profondissimo, minerale e salino. Storia e leggenda.
Meursault Premier Cru
Les Gouttes d’Or 2020
100% Chardonnay cl.75
Altro Premier Cru di altissimo livello “geologico”. La più piccola delle parcelle di proprietà, su suoli a inclusione ferrosa, rivela una armoniosa rotondità senza perdere la tensione. E non dimentichiamo che, pur esaurito, esiste anche il Genevrières.
Meursault Premier Cru
Les Charmes 2020
100% Chardonnay cl.75
Un altro grandissimo Premier Cru celebrato per l’eleganza e l’avvolgenza della frutta gialla matura e salina. Il 5% sopravvissuto del 2021 arricchisce il Meursault Village. ESAURITO
Meursault Rouge
Les Criots 2020
100% Pinot Noir cl.75
Un vino rosso che assomiglia a un bianco per eleganza e sfaccettature. Luminoso e dinamico, dal naso sottile e dal corpo di seta. Sono poche le vigne in rosso, tra l’altro poco considerate, ma in questo caso naturale il balzo sulla sedia.
100% Pinot Noir cl.75
Una volta si diceva dei vini Pommard che bisogna essere pazienti e concedere un tempo idoneo affinché esprimano tutto il loro potenziale. Non è più così…qui si trova freschezza, oltre la struttura, ma aspettarlo un po’ non è poi un grande peccato.
Premier Cru 2019
100% Pinot Noir cl.75
Attorno al 1885 Dom Bavard, curato di Volnay scriveva: “I vini di Volnay sono lo specchio complessivo del suo Terroir, un suolo leggero, di argilla, pietre calcaree e silex. E qui si producono vini delicati e leggerissimi”. Ecco, queste parole valgono ancora!
Chardonnay - Pinot Noir - Aligoté
Proprietà: 12 ettari Bottiglie: 70000
Etvoilà l’ingegnere. 35 anni, ma ne dimostra almeno 10 di meno, quel briciolino professorale di chi ha fatto la solita banale scelta di vita abbandonando studi di progettazione ben avviati per affrontare il più duro e bel mestiere del mondo: il vigneron borgognone. E così, tra un’annata persa per la grandine, un’altra per la gelata, un’altra dimezzata, prova a raccogliere i cocci di una produzione
infinitesimale e a presentarci quel poco di questo disgraziato millesimo: il 2021. Ci ha convinto il fatto che, nonostante le avversità, la tempra sia bella tosta e quando girerà la ruota delle contrarietà, saprà esprimere il meglio dai suoi terroirs. Vigneto variegato in tante parcelle sia nei nobili Meursault e Chassagne-Montrachet, passando da Auxey-Duresses per terminare nel proletario Santenay.
100% Chardonnay cl.75
Da vigneti degli anni ’60 e ‘70 sull’altopiano che domina AuxeyDuresses. Suoli leggeri di natura marnoso-calcarea, sempre ben drenati con leggera pendenza. Si raggiungono maturità sempre molto buone. Affinamenti in legno di 12 mesi, di cui il 30% legni nuovi.
100% Chardonnay cl.75
Il Meursault Village proviene da 3 arcelle: Limozin, Gruyaches e Vireuils. Queste ultime due si trovano ai margini dei Premier Cru Les Charmes e Les Genevrières che portano il lato fruttato profondo, grasso e goloso e la terza porta il lato minerale, di nocciola/mandorla con una bella tensione.
Charmes 2021
100% Chardonnay cl.75
Nasce da un unico appezzamento, situato proprio nel mezzo della collina, su duri calcari giurassici e calcari marnosi che danno uve molto concentrate, intense. Queste uve daranno al vino un eccezionale potenziale di invecchiamento.
Premier Cru Morgeot 2021
100% Chardonnay cl.75
Cuvée proveniente dal Clos Charreau, che è uno dei climat presenti sotto il nome di Morgeot (quindi un climat nel climat). I terreni sono sassosi, calcarei con poca argilla, ben drenati con leggera pendenza. Dona aromi di pera, pesca gialla, note di vaniglia. Equilibrato e pieno. ESAURITO
La Comme 2021
100% Pinot Noir cl.75
Dalla parte più meridionale della Côte de Beaune, zona spesso ventosa, che aiuta a proteggere dai marciumi. Le vigne esposte a sud, sud-est, con buona pendenza, su suolo ricco di ghiaioni ferrosi, ci donano richiami di uva spina, prugna e amarena, incalzati da richiami di pepe bianco e kirsch.
Santenay Premier Cru
Clos Rousseau 2021
100% Pinot Noir cl.75
Sempre dalla parte meridionale di Santenay, su terreno più argilloso de la Comme e ben drenato grazie al calcare oolitico e in leggera pendenza. Si trova a sud-ovest della frazione di Saint-Jean e ai piedi del Monte de Cène. Le maturazioni sono molto buone, i vini abbastanza potenti e strutturati.
Chassagne-Montrachet Rouge
Premier Cru Morgeot 2021
100% Pinot Noir cl.75
Da una sola parcella piantata sia a Chardonnay che a Pinot Noir, un rosso di leganza dai riflessi granati, naso intenso sui frutti rossi, anche canditi. Bocca di materia, polposa, leggermente pepata e sostenuta da un buon tannino.
Mercurey
Chardonnay - Pinot Noir
Proprietà: 12 ettari Bottiglie: 70000
Iltermine matrilinearità indica in antropologia sociale un sistema di discendenza per linea materna, nel quale i figli ereditano la posizione sociale e il possesso dei beni dalla madre. Così nel 1987 Marguerite Juillot, cede
l’azienda alla nipote Nathalie Theulot. Una trasmissione da “donna” a “donna” piuttosto rara, peculiarità e impronta inconfondibile, caratterizzata dai sei Premier Cru che il domaine possiede e lavora nell’appéllation Mercurey Village.
100% Pinot Noir cl.75
Il Blanc de Noirs da uve raccolte a Mercurey da una sola parcella di uve rosse. Bollicina di bel volume e di nuance sui frutti rossi. Farà la sua parte accompagnando ed esaltando la tavola, soprattutto sui piatti saporiti, ricchi e avvolgenti.
DA
OTTOBRE100% Aligoté cl.75
Varietà che sta tornando sempre più in auge, dopo essere caduta nell’oblio per molto tempo. Il riscaldamento climatico, la ricerca di vini più rinfrescanti e leggeri, poco impegnativi ha riaperto la curiosità per quest’uva. E questa etichetta toglie egregiamente questa curiosità.
100% Pinot Noir cl.75
Assemblaggio di tre parcelle, appunto, di vecchie vigne, situate una nella parte alta della collina di Mercurey, da cui si producono al massimo 40 hl/ha, una a mezza altezza e la terza nella parte bassa, per bilanciare la freschezza, la complessità e la maturità delle uve.
Cailloute Rouge Monopole
2021
100% Pinot Noir cl.75
È uno dei Premier Cru più emblematici di Mercurey, su suoli di calcari giurassici di colore rosso. Sono due le selezioni parcellari di Pinot Noir presenti in questa cuvée, impiantate nel ‘79 e nell’80. La foto di questa collina è emblematica di come i francesi abbiano imparato a classificare.
Les Croichots Rouge 2021
100% Pinot Noir cl.75
Les Croichots è formato da 4 differenti parcelle che conferiscono eterogeneità di piante d’origine ed età differenti al quadro generale del vino. Pinot nero classico paradigmatico della Côte Chalonnaise, si esprime dando il meglio con quello che, ormai, sulle tavole francesi si chiama “volaille”.
Les Combins Rouge 2021
100% Pinot Noir cl.75
Pinot Noir da selezione massale su marne chiare beiges del periodo oxfordiano, esposizione a mezza costa in pieno sud, 275 metri di altitudine: vino ricco e caldo, more mirtilli, ricchezza, volume ma tannini vellutati. ESAURITO
Les Champs Martins Rouge 2021
100% Pinot Noir cl.75
Da due differenti parcelle, su vigne di 30/40 anni, esposizione sud, sudovest, qui il Pinot Noir esprime sottile e profonda mineralità, precisione aromatica, purezza ed equilibrio su finale salino.
Rouge 2020
100% Pinot Noir cl.75
Esposizione pieno sud, soleggiamento eccezionale, vigna del 1963, Pinot Noir à petit grains, macerazione prefermentativa a freddo per 5-6 giorni, poi fermentazione e sosta in legno (20% di barriques nuove), per un anno.
Chardonnay
Proprietà: 1 + 6 in affitto ettari Bottiglie: 40000
Viré-Clessé 2020
100% Chardonnay
cl.75
Su suoli di calcari e marne, da vigne di circa 40 anni, esposizione est, vinificazione con lieviti indigeni, per il 65% in acciaio e 35% in barriques da primo a secondo passaggio, ecco un bianco su tocchi di mango e pesca gialla, con nuance di salvia e lavanda. Bel vino davvero!
Les Cornillaux 2020
100% Chardonnay
cl.75
Vigne sulle alture di Leynes a sud della denominazione, su esposizoni sud-ovest, suoli di argillo-calcare, rese bassissime, pressa a grappoli interi, lieviti indigeni, barriques da primo a quarto passaggio: il vino ha eleganza e profondità.
Non è affatto facile raccontare di un incontro con Denis Jeandeau. Mentre parla senza soluzione di continuità, tra un campione e l’altro di vini prelavati con la pipetta, una risata improvvisa, fragorosa, assurda e inattesa vi potrebbe atterrire… in poche parole è pazzo! Artigiano vignéron, come si definisce lui, lavora al cavallo e in bio un ettaro di vigna che completa con l’acquisto di uve che lui stesso lavora e vendemmia su circa 6 ettari. Il suo approccio al vino è semplice e rigoroso. I vini prodotti sulle denominazioni Pouilly- Fuissé, SaintVéran, et Viré-Clessé giocano su una sapida eleganza e dinamicità.
Vieilles Vignes 2020
100% Chardonnay
cl.75
Vigne di oltre cinquant’anni, esposizione est sul village di Pouilly, suoli di argilla, per questo vino di trama salina, fermentato in barriques da primo a quarto passaggio che ci regala una strordinaria frutta sul centro bocca, ananas e albicocca, per chiudere iodato.
100% Chardonnay cl.75
Sulle marne di Lias del Giurassico inferiore, vigne a 350/400 metri di altitudine, esposte a est, sud-est, uve raccolte a estrema maturità, ma mai toccate da muffe, un vino di grande finezza su nuance agrumate, centro bocca di pesca e papaja. Vino di fascino e versatilità abbinativa.
Romaneche-Thorins
Gamay - Chardonnay
Proprietà: 8 ettari Bottiglie: 40000
Moulin-à-Vent
Empreinte 2021
100% Gamay cl.75
Cuvée di tre parcelle con vigne di circa 30 anni, su suoli di graniti e vecchi depositi alluvionali. Il maniacale lavoro in vigna e selezione dei grappoli porta ad una raccolta di soli 20 Hl/Ha. Una fotografia del savoir-faire di casa, tramandato da più di 100 anni, per un vino vellutato e carnoso.
Moulin-à-Vent
Les Vignes du Tremblay 2021
100% Gamay cl.75
Il Cru per eccellenza: suoli di granito bianco e rosa da antichi depositi alluvionali, vecchie vigne, dai 40 ai 70 anni, rese molto basse (vale a dire 24 ettolitri prodotti per ogni ettaro). Un Gamay di grande eleganza e tessitura fine, armonica ma persistente e pulsante.
Moulin-à-Vent
Héritage du Tremblay 2021
100% Gamay cl.75
Eric Janin ha realizzato la sua prima vendemmia nel 1983: guida con sensibilità questa tenuta familiare, su otto ettari di vigna. Il padre, in pensione dal 2008, osserva il lavoro del figlio, dando buoni consigli. Le parcelle di proprietà insistono su diversi Cru: alcune sono centenarie come Les Greneriers, impiantata nel 1914 nel celebre Moulin-à-Vent; altre hanno circa 80 anni, come quelle del Clos de Tremblay sul terroir di Burdelines. Lo stile di casa ci porta ai richiami del passato: vini poco estratti, sempre giocati sulla finezza e su una materia delicata e pulsante.
Ecco l’eredità della famiglia: le vecchie vigne, tra gli 80 e i 100 anni, che insistono sul più bello tra i Cru dei graniti, il Moulinà-Vent. Un frutto superbo, ben maturo, su note di ciliegia e prugna, di trama carnosa e volume al palato setoso.
Morgon
Gamay
Proprietà: 11 ettari Bottiglie: 50000
Unfratello e una sorella, trentenni, al timone di questo storico Domaine familiare se è vero, come è vero, che siamo all’ottava generazione che si succede in cantina. E sono loro a raccontarci di come i loro vini, nel solco della tradizione, ricordino le pietre delle loro vigne, robuste, usurate ma ben
attaccate al suolo. Gamay che non temono il tempo, anzi, lo accompagnano. I Cru di Morgon sono preziosi; formatisi dalla disgregazione di rocce cristalline friabili, ricche in ossido di ferro e attraversati da venature di manganese, scisto e depositi eruttivi.
Beaujolais Blanc
Sans Bois ni Lois 2022
100% Gamay
cl.75
Chardonnay In versione base. Un fragrante e minerale Beaujolais per l’aperitivo o un divertimento informale, stile bar à vin. Affinamento di sette mesi in uovo di cemento, buona acidità, scheletro minerale, sui fiori bianchi, tutto giocato su finezza e freschezza.
Beaujolais Rouge 2022
100% Gamay
cl.75
Come per il bianco, anche questo rosso d’ingresso è proveniente dalle giovani vigne al confine tra la denominazione Beaujolias e Morgon Côte du py. 20% di uve diraspate prima della pressatura ed affinamento di sette mesi in uovo di cemento, per un rosso fresco a tutta frutta rossa.
Morgon
La Voûte Saint-Vincent 2022
100% Gamay
cl.75
Vigne di 45 anni, convertite al Bio, il 50% dei grappoli diraspati, 8 mesi di affinamento in cemento. Ricco e scuro, nei richiami alla mora, al ribes e all’amarena, ha una trama tannica vellutata e gentile. La pulsante freschezza è la sua migliore connotazione per abbinamenti con carni al sangue.
Morgon
Château Gaillard 2022
100% Gamay
cl.75
Da una singola parcella con vigne di 80 anni, su sabbie e graniti, in conversione Bio. Sempre solo affinamento in cemento per sette mesi. L’anima più vera di Morgon, in questa parcella. Descrittori di frutta nera, sapidità e profondità, una lunghissima persistenza.
100% Gamay cl.75
Da una parcella nell’area ovest di Morgon, vigne di 50 anni su graniti rosa polverizzati con esposizione sud. Che bel rosso succoso e fresco, tanto piacevole quanto versatile nei molteplici abbinamenti gastronomici. In estate servitelo tra i 12 e i 14 gradi.
Morgon Montpelain 2022
100% Gamay cl.75
Nuova cuvée parcellare disponibile a catalogo che racconta da un altro punto di vista questa denominazione, vigne di 80 anni su sabbie e argille esposte ad est. Naso di more selvatiche e grafite, palato strutturato e succoso, ottima lunghezza. Di eleganza e bevibilità.
Javernières 2022
100% Gamay cl.75
Da suoli di profonde argille impregnate di ossidi di ferro, vigne di almeno 40 anni lavorate esclusimante a mano. Nove mesi di affinamento in cemento. Si sente davvero l’uva matura e pura, di frutta fragrante, l’armonia e la struttura raffinata e concentrata.
Morgon Côte du Py 2022
100% Gamay
cl.75
Il più celebre tra i Cru di Morgon. Su scisti e rocce eruttive disgregate, vigne di 70 anni esposte a sud-est. Frutta compatta, intensa su nuance lievemente speziate e sensazioni sapide e minerali. Un vino di grande classe, da conservare in cantina, anche per diversi anni.
Morgon Javernières Aux Pierres 2022
Morgon Javernières Les Impénitents 2022
St. Verand
Gamay - Chardonnay - Pinot Nero
Proprietà: 35 ettari Bottiglie: 200000
Martine e Pierre-Marie Chermette sono i produttori di un nostro cavallo di battaglia tra le bollicine non Champagne. Il loro Crémant di Borgogna Blanc de Blancs tutto da uve Chardonnay coltivate su un terreno argillocalcareo è da tempo uno tra i vini più apprezzati e venduti del nostro catalogo. La qualità del vino è cartina di tornasole della costante
attenzione messa dai coniugi Chermette alla selezione delle uve: gli acini sono raccolti a mano e posti in cassette aerate che lasciano colare il succo, evitando così l’ossidazione. In cantina poi, scelta stilistica che condividiamo, l’assemblaggio di tre millesimi, elaborati secondo il metodo tradizionale, a garantire equilibrio e armonia nelle cuvée.
Blanc de Blancs Brut S.A.
100% Chardonnay
cl.75
Eleganza, finezza, piacevole, sottile effervescenza per un crémant davvero ben realizzato. Aromi di fiori bianchi freschi, frutta a polpa bianca, volumi ben delineati in un palato sempre rinfrescato da una verve agrumata. L’aperitivo non è che il preludio di un utilizzo più ampio.
Blanc de Blancs Extra Brut S.A.
100% Chardonnay
cl.75
cl.150
Quanto detto qui sopra con un tenore zuccherino minore, per garantire maggiore tensione e sapidità alla cuvée. Incontrando le conchiglie dell’Atlantico, sarà un matrimonio d’amore, con tortini di verdura per un rapporto duraturo e solido.
Collanges 2021
100% Chardonnay cl.75
Che succo fresco e agrumato, di avvolgenza, ricco e grasso, questo bianco di casa Chermette. Vinificato in acciaio e per il 10% in barriques, pochissimi solfiti aggiunti per una lenta fermentazione a temperatura controllata. Perfetto in aperitivo, sconfina su pietanze a base di verdura.
Beaujolais Rouge
Vignes Centenaires
Coeur de Vendange 2021
100% Gamay
cl.75
Da vecchissime vigne centenarie, su suoli di graniti con esposizione sud-ovest, vinificazione tradizionale “Beaujolaise” semi-carbonica. Affinamento in parte in cemento ed in parte in barriques fino alla primavera successiva. Un miracolo di frutto succoso ma complesso.
Brouilly Les Pierreux 2021
100% Gamay cl.75
Dal più meridionale dei Crus di Beaujolais, questa bellissima e assolata parcella di Gamay da vecchie vigne (60 anni) ai piedi del monte Brouilly. Caldo, profondo, da servire leggermente fresco, soprattutto nelle giornate estive.
Fleurie Les Garants 2021
100% Gamay cl.75
Il “Grand Cru” del Beaujolais, fruttato, armonico e di facile beva. Macerazione in contenitori di cemento per 12 giorni, pochissimi solfiti aggiunti. La densità e persistenza suggeriscono un buon potenziale d’invecchiamento.
Moulin-a-Vent
Les Trois Roches 2021
100% Gamay cl.75
Tre diverse parcelle da suoli di granito e manganese, con esposizioni sud-est. Vendemmia esclusivamente manuale a piena maturità. Vinificazione semicarbonica e macerazione di 10-12 giorni. Potenziale di invecchiamento straordinario.
Saint-Amour
Les Champs-Grillés 2021
100% Gamay cl.75
Saint-Amour è il Cru più settentrionale del Beaujolais (si trova solo a 12 km più a sud di Macon) e uno tra i più reputati per qualità dei suoli: sono nobilissimi infatti i graniti di quest’area esposta a sud, sud-est. Profumi floreali, di eleganza. Palato sottile e armonico. Un amore di vino.
Nel Nord della Francia, lungo il corso di questo fiume, per più di mille chilometri si susseguono le vigne che danno origine a una molteplicità di vini: un fronte molto esteso da est verso ovest con climi, terreni e varietà eterogenei.
Il clima è un fattore fortemente condizionante per la qualità: in tutte le zone situate verso il NordEuropa la diversità fra le annate è molto accentuata. Nelle annate più miti, qualora si possa prolungare il tempo della vendemmia, si ottengono bianchi di grande espressività e rossi di struttura. Se, invece, le temperature e le piogge anticipano la stagione, i vini prodotti potranno risultare troppo duri o troppo semplici.
Sicuramente i vitigni a bacca bianca trovano in queste condizioni il loro ambiente ideale. Le uve rosse, invece, raggiungono livelli di interesse solo in alcune zone e a condizioni climatiche favorevoli. Lo Chenin Blanc dà origine a quattro stili di vino del tutto distinti: secco, amabile, dolce e spumante grazie all’acidità naturale che lo contraddistingue.
Il Cabernet Franc è di origine bordolese ma è presente da secoli in varie parti della Loira. Qui si esprime secondo latitudine e clima donando quindi vini più magri e più nervosi che a Bordeaux. I sentori erbacei che lo identificano sono comunque sempre presenti.
Grolleau, Gamay, Malbec (localmente Côt), Pinot Noir sono gli altri vitigni a bacca rossa che prendono parte da soli o più spesso in uvaggio alle appellations: Anjou, Touraine e Sancerre.
Il Muscadet (Melon de Bourgogne) solo mezzo secolo fa originava dei Vin de Pays. Oggi è un vino di successo, prodotto nei Pays Nantais verso la foce della Loira. La struttura piuttosto semplice lo rende di facile approccio. Generalmente viene utilizzato come aperitivo o con i frutti di mare crudi della costa nord atlantica.
La messa in bottiglie sur-lie è una tecnica tradizionale regolamentata della regione nantese. Per beneficiare di questa menzione i vini devono passare l’inverno in acciaio o in legno e devono trovarsi ancora sui loro lieviti o dentro il loro ambiente di vinificazione al momento della messa in bottiglia. La commercializzazione può essere effettuata soltanto a partire dal 1° giovedì di marzo. Questo procedimento permette di accentuare la freschezza, la finezza e il bouquet dei vini. I magnifici pendii marno-calcarei di Sancerre, Morogues e di Pouilly-sur-Loire sono vocati a Sauvignon di finezza estrema.
Il terreno magro e siliceo e un clima soggetto a sbalzi di temperatura sviluppa vini nervosi ed eleganti, con aromi caratteristici ed ineguagliabili.
Conosciamo meglio le zone di produzione:
Sancerre (2815 ettari complessivi)
Sancerre si trova sulla costa occidentale del fiume Loira. In questa zona si trovano ottimi vigneti, con terreni composti da sedimenti di gesso e silicio, e fra questi i migliori sono Le Grand Chemarin, Chêne Marchand e Clos de la Poussie. I magnifici pendii marno-calcarei di Sancerre, Morogues e di Pouillysur-Loire sono coltivati a Sauvignon.
Menetou-Salon (487 ettari complessivi)
Parente minore del Sancerre con cui condivide il Sauvignon Blanc e il Pinot Noir. Senza avere la stessa capacità di invecchiamento, ma di rimando una maggior bevibilità in gioventù.
Quincy (240 ettari complessivi)
Si distingue per la sua rusticità che vede la presenza solo di vini bianchi.
Reuilly (196 ettari complessivi)
Oltre al Sauvignon che produce bianchi secchi e fruttati, ma con le spalle larghe, è da ricordare un Pinot Grigio che fornisce un Rosé morbido e delicato ormai in estinzione sostituito dal più massiccio Pinot Nero.
Pouilly-Fumé (1200 ettari complessivi)
Sulla costa orientale del fiume Loira si trova invece la città di Pouilly-sur-Loire, celebre per la produzione del Pouilly-Fumé. I terreni di quest’area sono più ricchi di calcare, una caratteristica ritenuta responsabile per il pronunciato aroma di affumicato dei vini che qui si producono. Le tecniche enologiche utilizzate in questa regione tendono a conservare il carattere fresco dei vini, pertanto il metodo tradizionale prevede la vinificazione in contenitori inerti, come il cemento e l’acciaio. Negli anni 80 alcuni produttori introdussero l’uso di barrique con lo scopo di aumentare la complessità e il corpo dei vini, ottenendo risultati apprezzati da molti ma anche contestati da altri poiché molto distanti da ciò che è considerato il modello classico della Valle della Loira.
Nella Touraine si distinguono:
Coteaux-du-Loir (75 ettari complessivi)
Con il Jasnières è il solo vigneto della Sarthe. É rinato dopo essere praticamente scomparso negli anni ‘70. I vigneti sono piantati sull’argilla silicea che copre il tufo. Il Pineau d’Aunis in blend con il Cabernet, il Gamay e il Côt ( Malbec) dà dei rossi leggeri e fruttati.
Jasnières (65 ettari complessivi)
É il Cru del Coteaux du Loir, ben delimitato su un unico versante esposto a Sud su 4 chilometri di lunghezza. É l’accompagnamento ideale per la “marmite sarthoise” specialità locale con pollame vario, coniglio, tagliati a fette sottili e legumi cotti a vapore.
Coteaux-du-Vendômois (153 ettari complessivi)
Qui irrompe il Pineau d’Aunis con il quale si producono dei Vin Gris originali, dagli aromi pepati. In rosso a volte viene vinificato in purezza ma, quasi sempre, si mescola con la finezza del Pinot Nero, i tannini del Cabernet Franc e il fruttato del Gamay. Per il bianco solo lo Chenin.
Touraine-Mesland (80 ettari complessivi)
Bianchi in Chenin completati da un po’ di Chardonnay e Sauvignon e rossi con il Gamay più Cabernet e Côt.
Vouvray (2175 ettari complessivi)
Praticamente di fronte a Tours. I vini tranquilli sono di gran razza: possono recare la dicitura sec, sec tendre, demi sec, doux. Le tipologie si alternano a seconda delle annate, comunque mantenen
do l’idoneità ad un lungo invecchiamento capace di valorizzare al meglio la loro complessità. I pétillants elaborati secondo il metodo tradizionale sono bevuti giovani. Pesci e formaggi di capra andranno bene coi primi, mentre i piatti delicati, senza dimenticare l’aperitivo, con gli altri vini.
Montlouis (385 ettari complessivi)
La Loira a Nord, la Foresta di Amboise a Est e il Cher a sud. Di fronte a Vouvray, con il quale condivide le caratteristiche senza averne la profondità sul lungo periodo. I suoli di argilla silicea localmente ricoperti di sabbia lo rendono più leggero e adatto alla spumantizzazione.
Touraine (4475 ettari). É una denominazione regionale. È situata da Montsoreau ovest fino a Blois e Selles-sur-Cher a est.
Il tufo affiora raramente, l’argilla silicea è dominante. In Rosso predomina il Gamay (usatissimo anche per i vini novelli), spesso e volentieri accompagnato dal Cabernet e dal Côt. I bianchi, prevalentemente a base Sauvignon sono vinificati secchi.
Si devono comunque menzionare le sottozone:
Touraine-Noble-Joué (28 ettari complessivi), Vin Gris.
Touraine-Amboise (167 ettari complessivi) Rosé e rossi da Gamay e Cabernet.
Touraine-Azay-le-Rideau (54 ettari complessivi) bianchi in Chenin e rosati composti dal Grolleau (60% minimo dell’asemblaggio) Gamay, Côt e Cabernet. Completano il quadro Cheverny (525 ettari), Cour-Cheverny (51 ettari), Orléans (83 ettari), Orléans-Cléry (28 ettari) e Valençais (139 ettari).
Bourgueil (1407 ettari complessivi)
Denominazione in rosso e talvolta rosato con l’uso esclusivo del Cabernet Franc (qui detto Breton). Se provengono da suoli con il tufo hanno una buona attitudine all’invecchiamento nei buoni millesimi. Se invece la provenienza sono i terrazzamenti dal suolo ghiaiosi e sabbiosi sono più fruttati.
St Nicolas-de-Bourgueil (1073 ettari complessivi)
Con caratteristiche simili a quelle del vicino Bourgueil hanno una riconoscibilità dovuta alla maggior freschezza e leggerezza.
Chinon (2350 ettari complessivi)
Attorno alla vecchia città medievale, nella terra di Gargantua e Pantagruel, è prodotto sui terrazzamenti ghiaiosi di Véron, su quelli sabbiosi della vallata di Vienne e sui pendii della Valle di Sazilly. A parte un 1% bianco tratto dallo Chenin, il resto è rosso o rosato a base di Cabernet Franc.
Saumur (3100 ettari complessivi)
Denominazione a dominanza spumanti (60%), soprattutto di grandi numeri. Completano il quadro le altre uve tipiche di tutta la regione.
Si devono ricordare inoltre le altre micro appéllations: Cabernet de Saumur (87 ettari) e Coteaux-de-Saumur (11,5 ettari).
Saumur-Champigny (1585 ettari complessivi)
Il Cabernet Franc, completato a volte dal Cabernet Sauvignon è qui presentato nella sua versione più fruttata e morbida.
Anjou (4693 ettari complessivi).
200 comuni per alcuni dei vini dolci o “moelleux” più particolari del Mondo. Chiaramente domina lo Chenin Blanc. Completano il quadro un po’ di Chardonnay o Sauvignon (consentiti fino a un limite massimale del 20%). Il Rosso parla Cabernet.
Ci sono anche: Anjou-Gamay (157 ettari), Anjou-Village-Brissac (87 ettari), Rosé d’Anjou (1880 ettari), Cabernet d’Anjou (4335 ettari), Anjou Coteaux-de-la-Loire (28 ettari).
Coteaux-de-Layon (1645 ettari complessivi)
Demi Secs, moelleux o liquorosi dal solo Chenin sui Coteaux coltivati sulla riva sinistra della Loira ai bordi di Layon, da Noueille a Chalonnes. Dal 2002 hanno diritto alla menzione “sélection de grains nobles” allorché la ricchezza naturale minimale della vendemmia è di 234 gr./l. o 17,5°C senza nessun arricchimento. Non possono essere commercializzati prima dei 18 mesi dal raccolto.
Chaume (51 ettari complessivi)
Altra piccola enclave della zona. Gli zuccheri residuali non possono essere inferiori a 68 g/l o 16°C.
Bonnezeaux (67 ettari complessivi)
Inimitabile vino da dessert è, oggi, parecchio apprezzato anche all’aperitivo.
Profumatissimo, da invecchiamento. Deve tutte le sue qualità al terroir eccezionale situato
nei pressi del villaggio di Thouarcé.
Quarts-de-Chaume (28 ettari complessivi)
Praticamente la zona migliore della Vallata del Layon. Nell’antichità il “Signorotto” si riservava il quarto della produzione e da qui l’origine del nome.
Coteaux de l’Aubance (179 ettari complessivi)
Piccolo affluente della Riva Sinistra della Loira, esattamente come il Layon che sfocia un po’ più a Ovest, l’Aubance è circondato da rocce di scisto su cui dimorano vecchie vigne di Chenin, dai rendimenti ristrettissimi, ideale per un bianco dolce da lungo invecchiamento.
Savennières (120 ettari complessivi)
Situato sulla riva destra della Loira, a una quindicina di chilometri da Angers questo vigneto si distingue per la sua produzione di bianchi secchi unica in tutto il dipartimento. Invecchiano a meraviglia e sono perfetti per preparazioni di pesce.
Naturalmente citiamo: Roches-aux-Moines (19 ettari) e Coulée-de-Serrant (7 ettari) per la loro fama secolare.
Infine, vicino alla foce atlantica ecco
Côtes
tes du Pays Nantais
Sauvignon - Roussanne - Gamay
Proprietà: 10,5 ettari Bottiglie: 60.000
Bulles Rouge de Madone
Brut s.a.
100% Gamay cl.75
Un metodo ancestrale di solo Gamay, con un leggero residuo zuccherino, mantiene perfettamente la freschezza per le insalate di frutta e i dessert alla crema ma anche per una merenda estiva con i crostini al formaggio caprino e sui salumi grassi.
Urfé Roussanne de Madone 2022
100% Roussanne
cl.75
Che straordinario bianco, grasso per la varietà, minerale per i suoli, avvolgente e fine, persistente e dinamico. L’affinamento in legno dona struttura ed eleganza, chiudendo comunque dritto, su tocchi di agrume del mediterraneo.
Il Domaine si trova tra Saint-Etienne e Clérmont-Ferrand e in nostro interesse è scaturito, in questo caso, per la geologia. Le Côtes du Forez, presentano una duplice matrice di grande diversità, su una faglia che risale all’era terziaria, quella cioè della formazione delle Alpi. I due plateau sono: uno di formazione basaltica, quindi vulcanica e l’altro di graniti. Gilles Bonnefoy ha da subito intuito il potenziale della tenuta, tutte le parcelle di proprietà sono vendemmiate a mano e vinificate separatamente le une dalle altre. In cantina si utilizzano lieviti propri, a partire dal 2005. Tra le due aree geologiche abbiamo scelto i vini prodotti su suoli vulcanici, come a dire, con un poco di ironia: vini della Madonna sul vulcano.
Côtes du Forez
Gamay sur Vulcan 2022
100% Gamay
cl.75
Come ci dice l’etichetta, Gamay sul vulcano: suoli sia vulcanici che argillogranitici. Basso rendimento in vigna, solo lieviti indigeni, bassissimo solfitaggio. Rosso da servire fresco, ottimo sui salumi e sugli antipasti saporiti.
Côtes du Forez Vieilles Vignes
Memoire de Madone 2022
100% Gamay
cl.75
I basalti più autorevoli: rocce vulcaniche che permettono alla pianta di nutrirsi di sali minerali. Vecchie vigne di cinquant’anni, basse rese, lieviti indigeni, affinamento in anfora. Vino minerale e fresco ma anche molto profondo. Con i formaggi ma anche con le carni di maiale.
Aligoté - Gamay
Proprietà: 5 ettari Bottiglie: 30000
100% Aligoté cl.75
Nei quasi 5 ettari di vigna di proprietà solo mezzo ettaro è coltivato ad Aligoté. Fermantato in acciaio, sulle fecce fini per circa 10 mesi, ha toni suadenti di limone e pera, giocando tra freschezza e sapidità. Per rinfrescarsi nelle accaldate giornate di tarda primavera.
100% Aligotè cl.75
La vinificazione in anfora conferisce all’Aligoté maggiore sostanza e una dinamica di bocca più sfaccettata e ampia, amplificando la matrice sapida. Si aprono anche nuovi abbinamenti con il cibo, dai formaggi a pasta molle alle alici marinate. DA FINE ANNO
Vincent Giraudon parte con una vigna di mezzo ettaro solamente, vendendo il suo vino nel ristorante di famiglia, oggi è alla guida di un Domaine di 4 ettari convertito al Bio nel 2015. È stato il nonno, sommelier in importanti ristoranti a educarlo al vino. In seguito, il sodalizio con il suo amico Romain Paire, altro viticultore di grande talento al Domaine des Pothiers. Oggi i due sono soci in quest’avventura sui contrafforti del Massiccio Centrale: Vincent in vigna e Romain alla vinificazione. Ci troviamo in un’area di graniti dove si coltiva per lo più il Gamay e l’Aligoté. Il tratto dei vini? Inseguendo la mineralità e il sale…
Tentation 2021
100% Gamay cl.75
Il Gamay qui trova nuove espressioni: dall’antica varietà Gamay St. Romain, di buccia grossa e molto succo. Parziale macerazione carbonica, fermentazione in acciaio da 6 a 10 mesi, solforosa totale a 30 milligrammi litro. Profumi di violetta e frutti neri.
100% Gamay cl.75
L’anfora e il Gamay: nuove visioni non ortodosse. In totale 15 mesi di permanenza in anfora fra vinificazione ed affinamento. Freschezza, ampiezza, sapidità nella dorsale minerale dello scheletro. Un “famolo strano” per gli amanti delle cose insolite. DA FINE ANNO
Sauvignon
Proprietà: 24,5 ettari Bottiglie: 135000
Reuilly Blanc
Les Demoiselles Tatin 2021
100% Sauvignon cl.75
Da selezioni massali di Sauvignon provenienti da tre sole parcelle e vinificato solo con lieviti indigeni, nasce questo Reuilly dall’ottima mineralità. Perfetto in accompagnamento a crostini di formaggi freschi e frutta a polpa bianca.
Reuilly Rouge
Cuvée Écarlate 2021
100% Pinot Noir cl.75
Questa selezione di Pinot Noir impiantati su suoli di ghiaia e argilla a Preuilly e di argille calcaree del Kimmeridgiano a Les Cignons, regala vini freschi, carnosi, rotondi. Ciliegie, lamponi su un bouquet di spezie e cacao. Perfetto da aperitivo, con salumi e carni alla griglia.
Quincy Cuvée Vin Noble
Domaine Tremblay 2022
100% Sauvignon cl.75
TreDomaines di un’unica proprietà a darci una fotografia d’insieme dell’appéllation
Quincy-Reuilly. Creati dalla passione di una coppia Chantal Wilk e Jean Tatin, entrambi ingegneri con specializzazione in agronomia, sono aiutati oggi dalla giovane figlia Maroussia che conduce con energia e determinazione le tenute.
Annata minerale e di grande eleganza, valorizza i profumi primari di fiori e frutta bianca. Il Sauvignon riesce a esprimersi in lunghezza accentuando i caratteri verticali della sua spiccata mineralità. Con frutti di mare e ostriche, ma anche su formaggi erborinati.
Quincy Cuvée Vieilles Vignes
Domaine Tremblay 2022
100% Sauvignon cl.75
Da vigne di almeno 45 anni nasce questo vino ampio e armonico di frutta a polpa gialla e sottili tocchi vegetali; è la sua straordinaria mineralità a renderlo tanto elegante, quanto bevibile. Con il fois gras, ma anche con le conchiglie Saint Jacques.
Beaulieu - sur - Loire
Sauvignon - Pinot Noir - Gamay
Proprietà: 3 ettari Bottiglie: 20000
Coteaux du Giennois Blanc
Champ Gibault 2020
100% Sauvignon
cl.75
Bianco di leggera estrazione, affina sur lie per circa 7 mesi in acciaio. Di facile approccio su tocchi minerali e frutta gialla croccante. Perfetto in aperitivo. Il sauvignon dall’altra parte del fiume rispetto alle denominazioni storiche.
Coteaux du Giennois Blanc
Coulée des Moulins 2021
100% Sauvignon
cl.75
Avvolgente e sinuoso, seppure mantenga uno scheletro minerale di profondità e sale, quasi un piccolo Sancerre, più beverino e versatile. La gelata del 2021 ha grandemente ridotto le quantità. Dal millesimo 2022 si tornerà alla normalità. DA FINE ANNO
Siamo nella denominazione Coteaux-duGiennois, piccola quanto un francobollo sul bordo orientale della Loira, 20 km a nord di Sancerre. La miscela del sottosuolo composto da argilla e pietra focaia su base gessosa fa sì che i vini prendano una connotazione minerale. Florian Roblin, ha iniziato a produrre vino nel 2008 su un piccolo appezzamento, Champ Gibault, un tempo coltivato dal nonno. Ora gestisce una minuscola area di 3 ettari, in fase di conversione al biologico.
Flia Robli
Sauvignon Blanc - Pinot Noir
Proprietà: 40 ettari Bottiglie: 350000
Il giovane Paul-Henry Pellé, con il suo lavoro, è il portabandiera più autorevole della piccola denominazione MenetouSalon, con estensioni nel più nobile vicinato (Sancerre e Pouilly-Fumé).
Idee, sensibilità e grande rispetto per la tradizione familiare sono i caratteri guida di questo produttore, pochi fronzoli e molto lavoro, sia in vigna che in cantina.
Da quattro generazioni, del resto, in famiglia si ascoltano i padri. Ha iniziato Paul Pellé agli inizi del 1900, poi il figlio Ernest, poi Henry che negli anni 70 ha dato al Domaine un impulso decisivo, con una visione qualitativa del vino: oggi, appunto, tocca a Paul-Henry raccogliere un’eredità fatta propria e arricchita di spunti quanto mai stimolanti e dinamici.
Les Bornés 2022
100% Sauvignon Blanc cl.75
Fresca, aromatica espressione del Sauvignon, da suoli argillosi rivela una polpa molto concentrata e fragrante nei toni gialli e tropicali. Il richiamo vegetale di foglia di pomodoro e peperone non è che una citazione lontana, affascinante.
Morogues 2022
100% Sauvignon Blanc cl.75
È questo un assemblage di 7 diverse parcelle tra le zone più alte della denominazione Menetou-Salon. Suoli marnosi, clima più freddo rispetto al fondo valle, maggiori escursioni termiche. Perfettamente didattico per la comprensione di quest’angolo della Loira centrale.
Le Carroir 2022
100% Sauvignon Blanc cl.75
Continua la zonazione delle migliori aree dell’appéllation. Le Carroir: un ettaro e due, suolo di silex, sosta sur lie in legno. Eleganza, profondità e nitore, peccato, peccato ancora, che nel 2021 sia andato completamente perso tutto il raccolto. ESAURITO
Menetou-Salon Blanc
Morogues Vignes de Ratier
2021
100% Sauvignon Blanc cl.75
Ampio e armonico negli accenti di frutti a polpa bianca, è minerale e delicatamente speziato. Cifra stilistica di un terroir solare e ricco. Il 2022 esce in anticipo, un po’ per le caratteristiche vendemmiali, un po’ per sopperire ai vuoti sugli scaffali.
Menetou-Salon Blanc
Les Blanchais 2021
100% Sauvignon Blanc cl.75
Intrigante e voluttuoso Sauvignon nei toni di agrumi succosi ha un palato armonico e vibrante. Il più sancerrois della denominazione coi varietali che inducono il degustatore avveduto alla distinzione senza mai essere sicuro di cosa stia bevendo fra le due.
Sancerre Blanc
La Croix au Garde 2022
100% Sauvignon Blanc cl.75
Dal 1982 il Domaine coltiva 4 ettari a Sancerre, nel comune di Montigny. Siamo poco più ad est di morogues, ma i suoli cambiano drasticamente: argille e calcari. Nasce così questo vino emblematico, un primo prezzo per un Sancerre.
Menetou-Salon Rouge
Les Cris 2019
100% Pinot Noir cl.75
Su suoli kimmeridgiani, questo rosso da invecchiamento rivela la versatilità di questo vitigno. Stupendo l’affinamento in legno che conferisce curve eleganti alla centralità della frutta a bacca rossa e nera.
Sauvignon Blanc - Pinot Noir
Proprietà: 15 ettari Bottiglie: 100000
InFrancia si parla e parecchio bene, da molto tempo, di questa maison familiare con molti secoli di storia alle spalle. Guidata oggi da Florent e Clément Pinard è da considerarsi una delle migliori del Sancerrois. Idee e lavoro in vigna di stampo naturale, vini freschi e super
bevibili; oltre alla gamma superlativa di Sauvignon in tutte le sfumature possibili, possiedono belle parcelle di Pinot Noir sempre contingentate. Sancerre informali e di grandissimo livello qualitativo, per chi ama la varietà, non teme rivali.
100% Sauvignon Blanc cl.75
Verve vegetale-floreale su toni verdi e bianchi di grande pulsazione, note fragranti di frutta a polpa bianca, sensazioni minerali e sapide. Con un risotto agli asparagi è la morte sua. Se volete capire cosa è Sancerre, eccovi il prototipo.
Sancerre Rouge
Charlouise 2020
100% Pinot Noir cl.75
Da una parcella di un ettaro e mezzo, su suoli di argillo-calcare, ecco questo vino rosso di assoluta bevibilità ed eleganza. Sono lecite domande di vario tipo sulla varietà e adattabilità in Loira e sulle capacità del produttore.
Petit Chemarin 2021
100% Sauvignon Blanc cl.75
Ricco, opulento, cremoso e avvolgente ma mai stucchevole, giocato su quella precisione enologica, perimetro netto e meticoloso, che Vincent sa sempre mantenere. Frutta turgida e quasi confit, riflessi di una vegetazione abbondante, accenti minerali e iodati, fino alle spezie fini d’oriente.
Grand Chemarin 2021
100% Sauvignon Blanc cl.75
Tensione verticale nelle note minerali, struttura, ricchezza olfattiva, opulenza mai eccessiva in quella sottile linea di demarcazione che rivela una condizione agronomica rigorosissima e una indiscussa capacità enologica. Non può che esserne questo il risultato, questo è Sancerre, questo è Pinard.
Sancerre Blanc
Chêne Marchand 2021
100% Sauvignon Blanc cl.75
Selezione parcellare di una vecchia vigna da cui prende il nome, esempio nitido del suolo minerale-calcareo del Sancerrois. Sono piacevoli e fragranti gli accenti agrumati che si fondono nella materia fruttata matura del tropicale, frutto della passione, pesca gialla e melone.
Sancerre Rouge
Vendanges Entières 2020
100% Pinot Noir cl.75
Pinot Noir di corpo e materia dal naso fragrante di frutti rossi e dal palato asciutto con accenti di grafite e cacao. È un vino gastronomico, di grande bevibilità. Sarebbe riduttivo fare paragoni con la Borgogna, dato che vive di luce propria.
Saint - Andelain
Sauvignon Blanc Fumé
Proprietà: 22 ettari Bottiglie: 100000
Renardière 2021
100% Sauvignon Blanc Fumé cl.75
L’inconfondibile cifra stilistica fumé della pierre à fusil si intreccia in una freschissima polposa frutta gialla tropicale su accenti vegetali; note sapide, minerali e di buccia d’agrume come il cedro e il mandarino, rendono invitantissima la bevuta.
Argile à Silex 2022
100% Sauvignon Blanc Fumé cl.75
Vino di assoluta eleganza, fine e gentile, nonostante la cifra fumé, comunque sottile e armonicamente espressa. Aromi eleganti di frutta nella polpa bianca e gialla. Bellissimo attacco acido al palato, sempre ben bilanciato, nei toni di cedro e lime. Lunga e piacevole persistenza retrogustativa.
Stile moderno, atipico nel genere, tutto basato sull’export, eppure rigorosissimo nei vini, senza concessioni ai gusti internazionali. Il fascino è tutto lì, tra le vigne: Pouilly è dolce collina della riva orientale, è tratteggio del segno, è quadro impressionista ma è forza nel vino: ardesia, selce riscaldata dal sole, argilla, conchiglie fossili, iodio, pietre e sali minerali che saturano l’uva di aromi inconfondibili. Il Sauvignon Blanc in questa sponda del fiume trova la sua migliore veste; non esistono altri luoghi in grado di condizionare tanto fortemente la varietà dell’uva. Cantina esistente dal 1930, al timone è il turno di Arnaud Bouchié che, nei suoi vini, predilige la freschezza e l’armonia in un giusto rapporto con il prezzo
Premier Millésimé 2021
100% Sauvignon Blanc Fumè cl.75
Un Pouilly di grande portata, volume e struttura, pur non mancando mai una linea armonica ed elegante. Pietra focaia, tocchi minerali e speziati, zenzero, scorza di limone, impreziosiscono il tessuto di frutta gialla ben matura. Su piatti importanti di pesce e carni bianche, anche su volatili.
Mareau-aux-Prés
Chardonnay - Pinot Gris - Pinot Noir - Pinot Meunier - Cabernet Franc
Proprietà: 17 ettari Bottiglie: 80000
Blanc 2021
100% Chardonnay
cl.75
Monovitigno classico giocato sulla finezza di fiori bianchi, frutti gialli e scorzette di mandarino e arancio. Vivace all’inizio, il palato diventa poi caldo e cremoso con un finale salino. Si abbinerà perfettamente ad aperitivi e piatti iodati.
Rouge 2020
Pinot Noir - Pinot Meunier
cl.75
Vino che nasce dall’assemblaggio inconsueto (per questi luoghi) di Pinot Noir e Pinot Meunier. Dona toni di frutta rossa matura, tocchi speziati, finezza aromatica. Succoso e tonificante, perfetto per accompagnare carni bianche, ma anche pesce alla griglia.
La famiglia Montigny-Piel coltiva con passione e dedizione la vite nella regione di Orléans dal 1635. Bénédicte e Hubert
Piel, a partire dal 2001 a capo del Clos Saint-Fiacre, sono vignaioli indipendenti e appassionati, lavorano in vigna e in cantina, rispettosi del terroir e dell’ambiente con una viticultura ragionata e molto tradizionale. Le vigne situate a sud del fiume Loire, insistono su tre diverse tipologie di suoli: sabbioso, ciottoloso con substrati di calcare, solo sabbio-argilloso o anche di argille calcare. Per questo i vini di Clos Saint-Fiacre offorno sfumature differenti, rispetto alle varetà coltivate, come a dire che la geologia ha una forte influenza sulle varietà.
Rouge 2020
100% Cabernet Franc
cl.75
Altra micro denominazione per la nostra collezione, Cabernet Franc su tocchi di cassis, nuance speziate, tannini ben fusi. Da vecchie vigne di 50 anni, con rese di soli 36 ettolitri ad ettaro, vinificazione ed affinamento in acciaio. Per carni rosse al sangue, piatti speziati e selvaggina.
Romorantin - Chardonnay - Sauvignon - Pinot Noir - Gamay
Proprietà: 34 ettari Bottiglie: 180000
La famiglia Gendrier lavora queste terre e queste vigne dal 1846. Ci troviamo nel comune di Cour-Cheverny, a soli quattro chilometri dal castello di Cheverny e a 15 da quello di Chambord. Un’area che respira la storia e dove la storia ha salvato e tramandato una varietà antica, la Romorantin, che qui, e solo qui, esiste. Sono oggi Michel Gendrier e sua moglie Jocelyne a condurre il
Domaine su trentacinque ettari, alfieri di una viticultura artigianale di alta qualità, certificata bio che punta tutto su vini identitari, fortemente connotati dal luogo e dalle tradizioni in cui nascono. Ma è con l’avvento del figlio Alexandre che la cantina ha avuto un forte impatto di comunicazione sul mercato francese e internazionale.
Initia Brut s.a.
85% Chardonnay - 15% Pinot Noir cl.75
Una bolla freschissima e fine, su un tessuto elegante che gioca tra frutta bianca e agrumi. Dissetante, sapido, profondo. La Biodinamica che viene da lontano e consente, in una zona poco vocata per le bolle, l’elaborazione di un prodotto originale e senza paragoni.
Amiral Nature s.a.
85% Chardonnay - 15% Pinot Noir cl.75
Cuvée non dosata di maggiore struttura e complessità, da lungo affinamento sui lieviti, almeno 36 mesi, poi lunga sosta in cantina di 24 mesi dopo la sboccatura. Uve mature che ne permettono un utilizzo anche gastronomico, in particolare su carni bianche.
Romo 2019
100% Romorantin cl.75
Bellissimo vino, dal naso franco ed equilibrato dal tocco minerale, di agrumi (il mandarino è così in evidenza) e un ricordo di miele. In bocca armonia fra una potenza vigorosa ed una morbidezza tattile. Persistenza molto lunga, ricca di freschezza.
Cuvée François 1er
Vieilles Vignes 2019
100% Romorantin cl.75
Da vecchie vigne di almeno 75 anni, un Romorantin elegante. Molto ampio in bocca nei richiami di pesca Bianca e albicocca, svela equilibrio, lunga persistenza aromatica e un coté minerale e sapido. Perfetto con le capesante spadellate, gli asparagi, le carni bianche salsate.
65% Sauvignon - 35% Chardonnay cl.75
Dagli aromi freschi, precisi, netti di agrumi: cedro, arancio, mandarino e lime preludono a un timbro di frutta gialla di pesca. Bocca diretta e verticale, un martello pneumatico di freschezza, perfetto con i frutti di mare, i pesci alla griglia o il sushi.
Pinot Noir - Gamay cl.75
Il sapiente incontro fra il Pinot Noir e il Gamay con una sapiente leggerissima macerazione, crea un vino fresco, luminoso di bella finezza e con una buona struttura. Per accompagnare le insalate estive, le verdure alla griglia e rinfrancar lo spirito.
40% Pinot Noir - 30% Gamay30% Cabernet Franc cl.75
Rosso giovane, fresco e fruttato. Toni di ciliegia, di prugna, accenti di sottobosco, sensazioni di terra, giocano in contrappunto sul palato regalando un’armonica e ricca persistenza. Vino per la tavola, con carni rosee, grigliate e salumi.
Cheverny Rouge
Le Pressoir 2018
80% Pinot Noir - 20% Gamay cl.75
Cuvée parcellare su suolo molto calcareo. A maggioranza Pinot Noir questa bella cuvée fresca, dinamica ed elegante. Naso marcato di frutti rossi, per l’abbinamento con i salumi in genere o la selvaggina da penna.
Gamay - Cabernet Franc - Pinot Noir - Malbec - Sauvignon Blanc - Chardonnay
Proprietà: 26 ettari Bottiglie: 170000
Touraine Blanc
Sauvignon 2022
100% Sauvignon Blanc
cl.75
Per le torte di verdura, quiche, stuzzichini. Guardate il prezzo, difficile trovare di meglio in Italia, in Loira o altrove: la freschezza e la fragranza di un Sauvignon blanc senza note piraziniche. Va giù senza ritegno, dove si trovano altri vini così piacevoli con questa beva?
Touraine-Oisly
Sauvignon Vieilles Vignes
Fabel Barbou 2021
100% Sauvignon Blanc
cl.75
Citroviamo in un piccolo paese della Loira, Oisly, nell’area della Touraine. Il Domaine, al cui timone siede Dominique Barbou, è conosciuto per i suoi Sauvignon. Vigna lavorata secondo i dettami della lotta integrata, basse rese e vinificazioni poco interventiste sono la cartina di tornasole per leggere questi interessanti prodotti. Noi ci siamo concentrati sui vini bianchi, seppure la tenuta produca anche buoni e tipici rossi nell’appellation Touraine Rouge. I Sauvignon di quest’area rivelano un’avvolgenza ricca, vellutata, gastronomica, su toni di frutta bianca e tropicale, piuttosto floreali al naso e non vegetali. I suoli qui sono poco profondi, di argille, grassi e ricchi, e i vini assorbono questa espressione ideale per la tavola.
Ecco, secondo noi, il campione di casa. Da vigne mature ed espressive, dai 40 ai 55 anni, questo elegante e avvolgente Sauvignon per la tavola, che noi immaginiamo soprattutto in accompagnamento a pesci salsati. Troverà anche un giusto connubio con caprini freschi e torte di verdura e ricotta.
Côt - Pineau d’Aunis - Sauvignon - Chenin - Gamay - Cabernet Franc
Proprietà: 32 ettari Bottiglie: 90000
Touraine Méthode Traditionnelle
J’Ose les Fines Bulles Brut 2018
60% Menu Pineau - 30% Chardonnay10% Chenin Blanc
cl.75
Il colore è giallo pallido con riflessi dorati. Piacevole al naso con note di frutta bianca, le bolle fini delizieranno il vostro palato in aperitivo, primi leggeri, ma anche, sulla cucina fusion.
Touraine Sauvignon Blanc
l’Arpent des Vaudons 2022
100% Sauvignon Blanc
cl.75
Si presenta con un bel colore oro pallido con riflessi argentati. Da subito deciso e prorompente ma svelerà tutta la sua rotondità e finezza in un finale lungo e persistente. Ottimo da aperitivo o su antipasti di crostacei.
Touraine Gamay
Le Bois Jacou 2020
100% Gamay
cl.75
Il profilo di un uomo, sorridente, aperto e guascone nei modi, Jean-François Mérieau, alla guida del Domaine di proprietà della famiglia da più di tre generazioni, posizionato su un terroir ricco e complesso che permette la produzione di una vasta gamma di vini provenienti sia da vigne recenti che da vigne più vecchie, alcune di Pineau d’Aunis hanno più di 100 anni. Qui si lavora con basse rese, vendemmie per lo più manuali e un approccio tradizionale e naturale. Parla il terroir, parlano le uve.
Di colore rosso rubino intenso è un vino fruttato e gradevole sugli aromi di frutta rossa. Vinificato in parte con macerazione carbonica ed in parte tradizionale. Da consumare giovane, servendolo fresco, su carni alla griglia o formaggi morbidi.
Touraine Côt Cent Visages 2020
100% Côt (Malbec)
cl.75
Sono gradevolissimi i profumi di frutta matura (more e bacche rosse) uniti a note di prugna e violetta. Il colore è un bel rosso granata. Vino rustico che svelerà la sua piacevolezza con il tempo.
Mériea
Thoré-la-Rochette
Gamay - Pineau d’Aunis - Chenin - Cabernet Franc - Pinot Noir
Proprietà: 24 ettari Bottiglie: 75000
Patrice Colin, un nome da annotarsi e ricordare per diversi motivi: portabandiera di un’appéllation minore, di un vitigno quasi scomparso e tenacemente riportato in auge, il Pineau d’Aunis, e di un modo di fare vino arcaico e ancestrale. In questa direzione si legge tutto il lavoro di Patrice: alfiere dell’agricoltura bio certificata (AB), un’indipendenza sbandierata sia per il lavoro, sia per le vendite e, quel che più conta, idee solide e concrete;
territorio, territorio e ancora territorio. Quasi venticinque ettari (non sono pochi) per cinque varietà coltivate, Gamay, Pineau d’Aunis, Chenin, Cabernet Franc e Pinot Noir, alcune vecchie vigne molto espressive (in particolare quella di Pineau d’Aunis risalente al 1890 circa e quella di Chenin che ha oltre ottant’anni) tecnica sopraffina, grande piacevolezza nel bere le sue referenze, in particolare le sue rifermentazioni in bottiglia.
Pétillant Perles Grises s.a.
100% Pineau d’Aunis
cl.75
Rifermentazione in bottiglia, metodo ancestrale, e quindi non sboccato e dosato, rivela un sottile, fine e delicato perlage. Di colore buccia di cipolla-occhio di pernice (a seconda delle annate) è fresco, fragrante, floreale con accenti di geranio e pepe. Dall’aperitivo al tutto pasto.
Pétillant Perles Rouges s.a.
100% Gamay
cl.75
Fermentazione naturale in bottiglia di diverse varietà di uva del Domaine, dopo 24 ore di macerazione sulle bucce. Bollicina pétillant, fragranza ed estrazioni di polpa di frutta, accenti di zenzero, pepe, cumino. Perfetto su piatti della cucina fusion orientale anche piccanti.
Coteaux Vendômois
Sec Pierre à Feu 2022
100% Chenin Blanc
cl.75
Da vigne di 25 anni impiantate su terroir di silici. Questo vino ci dona un bel côté fumé al naso, in bocca una nota appena morbida, segno di una buona maturità, seguita da un finale fresco e cristallino. Per gli antipasti di pesce e soprattutto i crostacei.
Coteaux Vendômois
Sec Vieilles Vignes 2022
100% Chenin Blanc
cl.75
Rese bassissime di appena 35 hl/ha, per le vecchie vigne tra i 60 e i 90 anni. Sei mesi di affinamento in fûts donano un naso ricco che ricorda la mela candita e la mineralità. Al palato ritroviamo ugualmente la frutta matura e tocchi di spezie. Per i formaggi a media/lunga stagionatura.
COMPLETA IL QUADRO:
Nella vendemmia 2021 l’unico bianco prodotto è stato:
Vdf Chenin Blanc Sec 2021
Coteaux Vendômois
Pente des Coutis 2022
100% Chenin Blanc cl.75
Da suoli calcarei e argillo-silicei esposti pieno sud. Uve raccolte a piena maturità e vino affinato in parte in barriques in parte in cemento. Chenin da pasto, dai primi burrosi, ai secondi salsati, fino ai formaggi francesi o i dessert, magari di frutta cotta.
Coteaux Vendômois Rouge
Vieilles Vignes 2021
Pineau d’Aunis - Pinot NoirCabernet Franc cl.75
Tre varietà vinificate separatamente e poi assemblate ci offrono questa cuvée di impatto gustativo; il legno supporta un tessuto fruttato rosso e nero, prugna, ciliegia, mora di gelso, con tocchi di pepe rosa, nero, cardamomo e cumino. Invitante la chiusa con richiamo al cacao.
Coteaux Vendômois
Emilien Colin 2021
100% Pineau d’Aunis cl.75
Sono queste alcune vecchissime vigne piantate dal bisnonno di Patrice nel 1890. Uve vendemmiate a metà ottobre, macerazione di più di un mese: vino di struttura e carattere, dal tannino fine. Note di prugna, amarena, contrappunto decisamente speziato, rotondo, armonico molto persistente.
Coteaux Vendômois
L’Intuition 2020
100% Pineau d’Aunis cl.75
L’amore di Colin per la varietà
Pineau d’Aunis si rivela in questa cuvée selezionata dalle più vecchie vigne risalenti al 1890. Macerazione ed affinamento di almeno 1 anno in legno ed in anfora. Matura, speziata e leggera insieme, aerea e volubile come alcuni cieli di Loira. Un grande vino.
Lhomme
Chenin Blanc - Pineau d’Aunis
Proprietà: 13,5 ettari Bottiglie: 42000
Signore e signori, giù il cappello: qui troverete alcuni tra i più buoni vini della Loira. Eric e Christine Nicolas, sono i portabandiera della Sarthe, superbi interpreti dei grandi Chenin Blanc compatti, raffinati e dalla mineralità esibita come bandiera. Produttori legati a doppio filo al rispetto della natura, hanno convertito l’intera proprietà delle
loro vigne all’agricoltura biodinamica, nel 2008. Una scelta radicata che gli permette di cogliere con maggiore trasparenza le diverse sfumature delle parcelle di cinque diversi comuni (Lhomme, Ruillé sur Loir, Chahaignes, Marçon e Dissay sous Courcillon). bicicletta a scatto fisso in strada libera.
100% Chenin Blanc cl.75
Una bollicina sottile e divertente, fragrante e agrumata che porta il buonumore, anche in versione morbida-dolce nella suggestione della bicicletta a scatto fisso in strada libera. Cosa voglia dire questa cosa della bicicletta lo sanno solo loro.
Tendre 2021
100% Chenin Blanc cl.75
Se questa è l’entry level della gamma… siamo a posto: affascinanti profumi di agrumi, in particolare di pompelmo rosa, si intrecciano a toni bianchi di fiori e frutta. Palato slanciato, di bella acidità, con un tocco di zucchero residuo per questa annata.
Sec 2020
100% Chenin Blanc cl.75
Da vigne di più di 50 anni, rivela un colore giallo tenue con screziature verdoline, naso “citronné” con toni di mela verde e mela renetta. Al palato è elegante, verticale, freschissimo. Chiusa minerale di grande profondità. Con risotto alle ortiche.
Moelleux 2020
100% Chenin Blanc cl.75
Le rare annate propizie a creare vini dolci permettono l’elaborazione di questa cuvée Moelleux che parte dai migliori acini di Chenin lasciati a surmaturare in pianta e raccolti al climax del loro sviluppo zuccherino senza perdere in acidità, freschezza e generosità aromatica.
Coteaux du Loir L’Effraie
Sec Tendre 2020
100% Chenin Blanc cl.75
Gli aromi complessi che donano tocchi di fiori, frutta e spezie, fanno da preludio a un palato ricco e armonico, soave e piacevole molto lungo e persistente. Perfetto con pesci grigliati.
Coteaux du Loir
Vieille Vignes Eparses
Demi Sec 2020
100% Chenin Blanc cl.75
Vino secco con chiusa appena morbida. Tutto si gioca su equilibri di frutto e mineralità. Fine e delicato in bocca. Accompagna bene gli aperitivi, gli asparagi, il pollo arrosto, il luccio in salsa di burro.
Coteaux du Loir
Rouge Gorge 2020
100% Pineau d’Aunis cl.75
Di colore rosso tendente al granata, esprime un naso sottile ed intenso di frutti rossi maturi, tè nero Assam e spezie fini. Lo consigliamo con l’agnello e i formaggi a media stagionatura.
Coteaux du Loir Rouge
Hommage à Louis Derré 2020
100% Pineau d’Aunis cl.75
La cuvée in rosso più importante di casa Nicholas: da vigne tra gli 80 e i 100 anni. Espressione fine, compiuta e cesellata di Pineau d’Aunis generata dall’età delle vigne. Elogio della raffinata spezia.
Montlouis-sur-Loire
Chenin Blanc
Proprietà: 37 ettari Bottiglie: 150000
Produttore capofila e modello per l’intera denominazione, ha iniziato nel 1989 a Montlouis con qualche ettaro di vigna e una idea in testa: fare grandi Chenin. Di strada ne ha fatta, François, e oggi nei suoi vini si leggono le sfumature sottili, le increspature, le tinte: ogni parcella lavorata esprime sapori diversi legati alla natura del suolo, al
contesto geografico (esposizione, clima, microclima) e all’età del vigneto. Così nascono le sue cuvée, seguendo l’anima più autentica di ciascuna vigna. Convinto assertore del bio, è passato interamente all’agricoltura biodinamica nel 1999. I suoi Montlouis, interpretati secchi, amabili o liquorosi, hanno una precisione fuori dal comune.
Vdf Petillant 2019 (2,5 Atmosphere)
100% Chenin Blanc cl.75
Bollicina fine, con pressione di 2,5 atmosfere. Solo Chenin proveniente da suoli argillo-calcarei di Vouvray, vinificazione ed affinamento in legni da 620 litri solo con lieviti indigeni per sei mesi, a cui segue una presa di spuma di 18 mesi in cantina. Solo pochissimo zucchero residuale.
Montlouis-sur-Loire
Clos de Breuil Sec 2021
100% Chenin Blanc cl.75
Annata davvero bella: affilata, tesa eppure anche ricca e rotonda. Uno Chenin in versione secchissima per un aperitivo di enorme suggestione, che sconfina facilmente in un pasto fresco ed appagante. ESAURITO
Vdf Les Argiles Sec 2020
100% Chenin Blanc cl.75
Vigna di Vouvray: che splendida annata questa 2020, per lo Chenin. Precisione enologica assoluta, freschezza, sapidità ed eleganza. Non ci sarà scritto Vouvray in etichetta, ma ben pochi vini di questa denominazione possono tenergli testa.
Montlouis-sur-Loire
Les Choisilles Sec 2020
100% Chenin Blanc cl.75
Un bellissimo Chenin di ampiezza e rotondità, tutto giocato sulla freschezza dell’agrume, cedro e limone e su una composita mineralità/acidità fatta di richiami leggeri al silex, insieme a sensazioni saline. In abbinamento a pesce salsato ma soprattutto con formaggio di capra a pasta molle. ESAURITO
Vdf Baudoin Sec 2021
100% Chenin Blanc cl.75
Anche in questo caso un Vin de France, ma da vigne esclusivamente a Vouvray. Solo lieviti indigeni per la fermentazione, affinamento in botti da 620 litri per 6-8 mesi. Leggerissimo residuo zuccherino inferiore a 1,5 g/l. Sui fiori bianchi, la mimosa ed i tocchi di miele d’acacia.
Montlouis-sur-Loire
Les Bournais Sec 2021
100% Chenin Blanc cl.75
Rara espressione di eleganza e raffinatezza per questo Chenin profondo e minerale, sapido e armonico nei toni di scorza di agrume e frutta a polpa gialla. Per le grandi occasioni sulla cucina di pesce.
Montlouis-sur-Loire
Les Tuffeaux Tendre 2018
100% Chenin Blanc cl.75
Dall’invitante e luminoso giallo oro, regala profumi di mela e pera decana. Il moderato residuo zuccherino lo rende fragrante e beverino. Sia in aperitivo, che con formaggi di capra cremosi.
Montlouis-sur-Loire
Clos Habert Tendre 2019
100% Chenin Blanc cl.75
Veste dorata, luminosissima e brillante, toni tropicali si intrecciano ad accenti bianchi confit. Dolcezza fusa nella materia del vino. Perfetto su una crostata di pere, oppure con il Roquefort.
Chenin Blanc
Proprietà: 14 ettari Bottiglie: 61000
Vouvray Brut 2020
100% Chenin Blanc
cl.75
Metodo Classico dalla verve mineraleagrumata. Sono sottili i profumi di frutta bianca e gialla, con riverberi floreali delicati. Al palato la carbonica accentua la sapidità minerale. Bollicina fresca e corroborante. In aperitivo e su primi piatti di verdura.
Vouvray Plaisir Ancestral
Nature 2021
100% Chenin Blanc
cl.75
Grande interpretazione di Chenin Blanc a rifermentazione in bottiglia, corre sul filo dell’eleganza, sempre in equilibrio tra accenti freschi e complessi, quest’anno molto secco. La frutta a polpa gialla, incontra il floreale, il minerale incontra la scorza d’agrume. Piacevolissimo e seducente.
Vouvray Sec 2021
100% Chenin Blanc
cl.75
Vincent Carême rappresenta compiutamente, oggi, la nuova immagine di Vouvray: forte legame con la tradizione rurale, interprete naturalista di questo terroir, ha scelto l’agricoltura bio (è infatti certificato AB) come di filosofia di pensiero e metodo di conduzione agronomica. Per fortuna sono superati gli anni 90 e quel percepito di vino facile e a basso costo da vendere ai turisti e da svendere all’export. Vincent ha una ferma volontà: rappresentare Vouvray, non solo come luogo da sempre reputato, ma anche come cartina di tornasole di un vitigno, lo Chenin, e di valori esperienziali che si tramandano di generazione in generazione. I Pétillant rappresentano, proprio in questa direzione, una perfetta sintesi del suo lavoro.
Di grande impatto olfattivo, così fine e persistente, appena acidulo e agrumato. Si appoggia al palato con delicatezza nei richiami alla frutta a polpa gialla, ai fiori bianchi e a quella piacevole estrazione aromatica che porta con sé fragranti accenti di pompelmo rosa. Finale minerale.
Vouvray Sec
Clos de la Roche 2021
100% Chenin Blanc
cl.75
Vinificato e affinato in barrique per 18 mesi, questo Chenin esprime la finezza e la mineralità del suo suolo calcareo di Vouvray. Con la sua rotondità, eleganza e grassezza controbilanciata dall’acidità, accompagna frutti di mare e primi piatti di pesce.
Bourgueil - Restigné - Cabernet Franc
Proprietà: 38 ettari Bottiglie: 200000
Bourgueil Franco de Porc 2019
100% Cabernet Franc
cl.75
Da terrazze alluvionali, fermentato in acciaio, con belle note di frutti neri ed erbe essiccate gioca con i suoi tannini invitanti per aumentare la bevibilità. Scrivono sul loro sito che può accompagnare il maiale all’orientale del macellaio del loro paese.
2017
100% Cabernet Franc
cl.75
Proveniente dai due coteax alle estremità del domaine, con vista sul fiume, fermentato sempre in acciaio, rivela la sua gourmandise con una rotondità, morbidezza e avvolgenza. Non mancano richiami ad aromi floreali e ai frutti rossi.
Bourgueil Peu Muleau 2018
100% Cabernet Franc
cl.75
La Chevalerie. Questa è una lunga storia di famiglia iniziata oltre 400 anni fa e che vede oggi al comando Emmanuel Caslot, coadiuvato da Laurie, dopo la tragica scomparsa della giovane sorella Stéphanie nel febbraio 2021. IL Cabernet Franc è qui vinificato con reale morbidezza per esprimere al meglio i terreni di sabbie, di argille e calcari. Ogni etichetta rappresenta giudiziosamente l’intensità e la complessità del vino, dal rosso vivo del Peu Muleau al violetto profondo per il Grand Mont.
Posizionato sulle alture del coteax, millesimo dopo millesimo, si rivela con uno stile morbido e charmant. Tutto giocato sulla dolcezza del frutto, può invecchiare tranquillamente ed è l’ideale per i secondi piatti di carni leggere con accompagnamento di verdure.
Bourgueil Les Galichets 2018
100% Cabernet Franc
cl.75
Da suoli argillo/sabbiosi con affinamento in acciaio e in legno. Presenta una bella intensità aromatica e persistenza fruttata. Non mancano accenti di ciliegia e prugna, sensazioni erbacee fini. Calore espresso in tannini eleganti e gentili, accenti poivrées.
Emanue Caslo
Cravant-les-Côteaux
Cabernet Franc - Chenin Blanc
Proprietà: 30 ettari Bottiglie: 140000
Chinon Blanc 2021
100% Chenin Blanc
cl.75
Da parcelle diverse argillo/calcaree con vigne di 12/13 anni, fermentazione lenta in tonneau di 500 litri, si ottiene un vino di charme, con le sue note di frutti bianchi e agrumi, secco, ma con una rotondità che permette di apprezzarlo nella sua giovinezza.
Chinon Rouge Domaine 2021
100% Cabernet Franc
cl.75
Da parcelle su suoli calcarei e ghiaiosi, da vigne trentennali, con un affinamento in contenitori di cemento, legno e poi ancora cemento, si ricava un vino strutturato con una bella freschezza e tannini fini. Per la tavola, per l’aperitivo, per la compagnia.
Chinon Rouge Grézeaux 2021
100% Cabernet Franc
cl.75
in una famiglia di vignérons originari di Cravant-les-Coteaux, Bernard Baudry, è cresciuto professionalmente come consigliere viticolo presso il Laboratorio di Tours, al fianco di Jacques Puisais, dopo avere compiuto i suoi studi di enologia a Beaune. Nel 1975 fonda il suo Domaine (all’epoca di soli due ettari). Da allora le cose sono cambiate, ma non lo spirito e l’idea: Chinon, compatti e fragranti. Dal 2000 il figlio Matthieu lavora a fianco del padre, nel solco della tradizione. Oggi la proprietà lavora su 30 ettari su suoli di diversa formazione: sassosi-ciottolosi in pianura, argille e calcari sulle coste e calcari sabbiosi più in alto. Questa estrema differenziazione permette di lavorare su vinificazioni parcellari.
Da terreni sassosi con fermentazione e affinamento in cemento, les Grezeaux è un vino concentrato con una materia densa ma sempre setosa dovuta all’influenza dei graviers (ghiaini) presenti in quantità nel terreno. Perfetto con la selvaggina da pelo.
Chinon Rouge Clos Guillot 2021
100% Cabernet Franc cl.75
Da un mix di coteaux calcare/argilloso su vigne piantate tra il 1993 e il 2000 fermentato in legno e in cemento per poi passare 12 mesi in barrique e completare in cemento non rivestito. Vino raffinato con aromi di amarena griottina e frutti neri.
Saint-Nicolas-de-Bourgueil
Cabernet Franc
Proprietà: 26 ettari Bottiglie: 70000
Saint-Nicolas-de-Bourgueil
La Croisée 2021
100% Cabernet Franc
cl.75
Vellutato e intenso nei richiami di frutta rossa, respiro del sottobosco, palato carnoso e denso. Avvincente davvero la struttura e l’integrità di questo vino fresco e armonico insieme. Spalle larghe, frutta matura, note ricche, accenti di spezie, caldo e vellutato al palato con tocchi boisé.
Saint-Nicolas-de-Bourgueil
Pigeur Fou 2021
100% Cabernet Franc
cl.75
Il legno tradizionale e l’uva spremuta. Un vino da tavola, per la tavola, nelle sfumature del colore bordeaux, di frutta succosa e intensità nei profumi primari, molto avvolgente al palato.
Gérald Vallée è il fratello di Mathieu. Nell’eredità paterna a lui è toccato la proprietà di di Saint Nicolas de Bourgueil. Il Domaine è incantevole e risale al 1800. Dal 2009 Gérald Vallée ha intrapreso il percorso di conversione al biologico, cercando di fare vini fedeli a questo terroir molto variegato che, a seconda delle zone, produce vini con tipicità organolettiche molto differenti.
Saint-Nicolas-de-Bourgueil
L’Envolée 2018
100% Cabernet Franc
cl.75
Da vecchie vigne di 60 anni, rese bassissime, selezione acino per acino dopo la diraspatura completa. Segue macerazione di 15-20 giorni e poi affinamento in botti nuove e fermentazione solo con lieviti indigeni. Ricco, complesso, vellutato, per i piatti speziati, o carni da lunghe cotture.
Parnay
Chenin Blanc - Cabernet Franc
Proprietà: 3 ettari Bottiglie: 15000
Saumur Blanc
Château Yvonne 2021
100% Chenin Blanc
cl.75
Elegantissimo Chenin negli accenti di pesca gialla e agrumi. Il sapiente ed oculato uso di legni di altissimo livello apporta eleganza che si riverbera in quella delicata nota di mandarino, sottile e fragrante. Per una raffinata cucina di pesce. ESAURITO
Saumur-Champigny
La Folie 2022
100% Cabernet Franc
cl.75
Ecco il Cabernet Franc nella sua veste setosa e gourmand. Facile all’approccio, ma non banale. Da bere nel medio periodo senza dimenticare la possibilità di un invecchiamento più consistente.
Saumur-Champigny
Château Yvonne 2021
100% Cabernet Franc
cl.75
Vallée è proprio simpatico. Indossa sempre, anche in estate, una sciarpa alla francese, un poco bohémien e parla buffamente qualche parola di italiano, ridendosela di gusto. La sua è una piccola proprietà fra i comuni di Parnay e Montsoreau. Qui lo Chenin è il re, seppure il nostro Mathieu se la cavi, e assai bene, in particolare con i rossi da uve Cabernet Franc. Il lavoro in vigna è legato a una visione antica: tecniche tradizionali, preparazione del terreno, trattamenti minimi e sempre biologici, per ottenere le giuste rese. Questa esigenza di rigore si unisce al lavoro nella cantina pluricentenaria di famiglia: vinificazione e affinamento in barrique, senza lieviti esogeni, senza filtrazioni e collage.
Intenso e vibrante, questo Saumur Champigny si amplifica al palato su aromi di frutti neri e spezie, con tannini morbidi. Vino fine ed elegante, paradigmatico della denominazione.
Saumur-Champigny
Beumerais 2019
100% Cabernet Franc
cl.75
4 settimane di macerazione e poi vinificazione ed affinamento per 12 mesi in barrique ed ulteriori 12 mesi in botti grandi danno vita a questo monumentale Cabernet Franc di Saumur Champigny. Gioca su richiami di ciliegia e lampone, note affumicate e di cacao. ESAURITO
Doué-La-Fontaine
Chenin Blanc - Chardonnay - Cabernet Franc
Proprietà: 18 ettari Bottiglie: 45000
Crémant de Loire Brut s.a.
100% Chardonnay
cl.75
Sottile la bollicina su toni d’agrume e fiori bianchi al naso. Fermentazione in legno e poi 24 mesi sui lieviti in bottiglia. Tutto giocato in freschezza ed acidità.
Saumur Blanc Brut s.a.
100% Chenin Blanc
cl.75
Su suoli di argille e calcari, ecco il vino di casa: gioca anch’esso su leggerezza e freschezza, con maggiore tensione e sapidità, un classico per lo Chenin Blanc, arrotondato da un oculato dosaggio al degorgement. Diciotto i mesi sui lieviti.
Unastoria da raccontare nel cuore dell’Anjou. Tony Raboin e Pascal Busson sono i due soci e gerenti del Domaine. Qui si crede fortemente nell’agricoltura Bio e la si pratica con passione e dedizione. A noi hanno colpito in particolare le bollicine: vini veri, non artificiali, frutto di una trasformazione dell’uva attenta e rigorosa, senza fronzoli. Ma anche nei vini fermi, pur essendo lontani dalle nostre abitudini gastronomiche, si trova un’inconsueta piacevolezza per la tavola. Citazione speciale per la morbida eleganza ed il prezzo celestiale dello Chardonnay.
Val de Loire Chardonnay 2022
100% Chardonnay
cl.75
Un vino da sbicchierare: di bella finezza aromatica su fiori bianchi, agrumi e frutta a polpa bianca. Leggero e fine, va servito freddo e usato in aperitivo o su frutti di mare. Darà soddisfazione e rinfrescherà il palato.
Saumur Rouge 2021
100% Cabernet Franc
cl.75
Rosso giovane e fruttato come servizio al ministero della tavola e su pietanze differenti. Il senso del vino sta nella freschezza e nella dinamica di bocca. Prezzo d’altri tempi, un buon approccio popolare per la conoscenza di questa varietà.
Blaison-Saint-Sulpice
Chenin Blanc - Cabernet Franc - Gamay - Pineau d’Aunis
Proprietà: 10 ettari Bottiglie: 70000
Géraldine et Xavier Cailleau sono alla guida dello Château de Bois-Brinçon dal 1991. La storia viticola inizia nel 1219 e continua con alterne fortune, anche arricchendo la produzione di uva con quella di mele. Nel 1990 Bois- Brinçon aveva 23 ettari di meleti e 22 ettari di vigna. All’arrivo di Xavier cambia tutto: inizia a lavorare su 8 ettari e parte con un inerbimento complessivo del vigneto, dismettendo pratiche agronomiche
impattanti. La biodiversità forestale e la presenza di animali in vigna (mucche Higland Cattle) completano il quadro nell’equilibrio e nell’armonia della natura La scelta di vinificare per parcelle segnala la ricerca di una profonda identità nei vini che si producono, cartina di tornasole di un luogo, l’Anjou, ancora da scoprire appieno nelle differenti sfumature che presenta.
85% Chenin Blanc, 15% Cabernet Franc
cl.75
Un Crémant, questo, pensato e prodotto da una sola parcella dedicata, dove il gres trova substrati di gesso e tufo. Prima fermentazione in acciaio, seconda fermentazione solo con zuccheri dell’uva.. Sosta sui lieviti tra i 15 e i 24 mesi. Dorsale sapida ma anche bella vinosità.
80% Gamay - 20% Pinot d’Aunis
cl.75
C’è tanto fondo e i profumi non sono proprio quelli di una signora che partecipa alla notte degli Oscar, eppure i vini del genere stanno spopolando in tutti i bar-àvin parisién. Scherzi a parte, pet-nat di successo, un po’ sperimentale che vi ammalierà con il suo colore occhio di pernice.
100% Chenin Blanc
cl.75
Da una parcella di un ettaro e mezzo su suoli di Gres su inclusioni di gesso e tufo, questo Chenin dalla resa per ettaro molto bassa (40 ettolitri per ettaro), fa fermentazione e affinamento in barrique mai nuove. Mineralità, freschezza e complessità.
Anjou Blanc
Le Clos des Cosses
Monopole 2020
100% Chenin Blanc cl.75
Una magnifica estrusione geologica di marne e gusci di ostrica, nel comune di Gohier. Vinificazione in legno troncoconico. Di struttura, ma sempre di taglio minerale e grandissimo succo agrumato. Su pesci salsati.
Anjou Rouge
La Seigneurie Chemellier 2019
100% Cabernet Franc cl.75
Cabernet Franc da vigne di almeno 45 anni, diraspato e macerato fino a 15 giorni in acciaio. Segue poi la fermentazione in parte in acciaio in parte in legni troncoconici. Nasce così un vino fine, dai tannini delicati e i richiami ai frutti neri.
Anjou Villages Rouge
Le Clos des Cosses 2019
100% Cabernet Franc cl.75
Su suoli di marne e gusci di ostrica, da vigne giovani (del 1999), un vino rosso pulsante e succoso, dal naso super fragrante e netto: macerazione da 25 a 28 giorni, affina poi 20 mesi in vasi vinari di cemento interrato. Perfetto su filetto di manzo appena al sangue.
100% Pineau d’Aunis cl.75
Su suoli di gres e gessi tufacei, da vigne di 80 anni, la varietà Pineau d’Aunis si esprime su toni di pepe Sichuan e violetta. Elegantissimo vino, gentile e speziato, da servire fresco (11-12 gradi) anche sul pesce.
100% Chenin Blanc cl.75
Eccoci nella tipologia Moelleux, soavemente dolce ma su scheletro salino. Fermentazione lunga in barrique. Accenti di pera e miele d’acacia, per l’aperò alla francese, sui toast, oppure, per noi, su tortini di robiola, formaggi caprini e dolci al cucchiaio (mascarpone).
Chenin - Chardonnay - Gamay - Cabernet - Sauvignon - Pinot Noir - Pineau d’Aunis
Proprietà: 9 ettari Bottiglie: 70000
Val de Loire Blanc
Vendée à L’Orée 2021
50% Chardonnay - 50% Chenin cl.75
Fermentazione in acciaio, freschezza iodata, tocchi di agrume. Assemblaggio di Chadonnay e Chenin, per un perfetto equilibrio fra freschezza e acidità. Darà il massimo in aperitivo, con stuzzicherie salate chiamerà un calice dietro l’altro, di fronte ad un tramonto atlantico.
Val de Loire
Vendée Altérites 2020
100% Chardonnay cl.75
Su suoli di quarzi e scisti, affina per 12 mesi in cemento e in barriques, trova un’espressione ricca e generosa, mantenendo la schiena dritta del sale oceanico. Perfetto fra gli antipasti, sconfinerà egregiamente sui primi e secondi di pesce.
Fiefs Vendéens-Brem
Rouge à l’Orée 2020
100% Chardonnay cl.75
Ivigneti di Orée du Sabia insistono su terreni ricchi di quarzo, scisto e granito. Négrette, Pinot Noir, Chenin, e Chardonnay, sono i vitigni coltivati in bio e biodinamica, permettendo così ai vini di esprimere appieno le sfumature del proprio terroir. Aiutato dal padre, Alain Mousset, ha dato vita al suo progetto vinicolo. Il luogo è il vero e proprio patrimonio da valorizzare, attraverso i vini.
Solo le migliori uve selezionate manualmente, diraspatura totale e poi macerazione per 7-14 giorni. Solo lieviti indigeni per la fermentazione e 6 mesi di affinamento in acciaio, per preservare al massimo il frutto, la delicatezza e la fragranza donata dai suoli oceanici.
Val de Loire Vendée
Rouge Les Barrellières 2020
100% Negrette cl.75
Un terreno ricco di quarzo, arenaria scistosa, rioliti e ftaniti dal periodo Siluriano, per questa selezione dei migliori grappoli di Negrette, sempre diraspato prima della macerazione. Seguono 12 mesi di barrique e cemento.
Saint-Fiacre-sur-Maine
Melon de Bourgogne - Chardonnay
Proprietà: 65 ettari Bottiglie: 430000
Tre cantine sotto il comando di Madame Véronique Günther-Chereau, nobilissime origini e un fare spigliato e determinato. Molto diversi fra loro i Domaines per i differenti tipi di terroir. La Gravelle situata a Gorges garantisce vini più freschi e minerali. Lo Château du Coing, situato
sulle pendici del Massiccio Armoricano, esposto a sud, si affaccia sull’Oceano, mantiene uno stile più classico. La Cormeraie è più rustico e qui si producono vini dalla forte personalità e struttura. In azienda oggi c’è anche la figlia Aurore.
100% Melon de Bourgogne cl.75
Vino fruttato con profumi di mela verde e frutti esotici, ha note floreali di gelsomino e fiore d’arancio. Da bere giovane insieme a frutti di mare e pesce alla griglia.
2021
100% Melon de Bourgogne cl.75
Vino strutturato dai ricchi e spiccati profumi vegetali, di erba fresca tagliata, frutti tropicali, ananas e mango, albicocca. Muscadet di grande personalità, ottimo con i frutti di mare, i crostacei e pesci saporiti.
100% Melon de Bourgogne cl.75
Abbiamo deciso di proporvi qualche millesimo che sosta più anni sur lie e recentemente imbottigliato. Il 2020 gioca ancora sulla tensione minerale e sull’avvolgenza della frutta a polpa gialla. Lunghissimo. Quest’anno anche con una nuova veste grafica.
Muscadet Sur Lie Sèvre et Maine Château Gravelle 2020
100% Melon de Bourgogne cl.75
Straordinariamente elegante, leggermente pétillant, segno della conservazione sur lie, oltre al tradizionale plateu di frutti di mare può accompagnare la tagliata di Capesante aromatizzata al tartufo.
Completano il quadro i nuovi parcellari:
▪ Muscadet Sur Lie Sèvre et Maine Château Thebaud 2020
▪ Muscadet Sur Lie Sèvre et Maine La Haye-Fouassiere 2020
▪ Muscadet Sur Lie Sèvre et Maine Monnieres St.Fiacre 2017
▪ Muscadet Sur Lie Sèvre et Maine Gorges 2020
La Corsica è una tra le regioni viticole più antiche e tradizionali del mondo. Molto più Italia che Francia, deve al clima e alle condizioni del terreno la sua fortuna e il suo fascino un poco selvaggio. Attorno agli anni sessanta del secolo scorso, anche grazie ai francesi fuggiti dall’Algeria e stabilitisi in Corsica, riprende forte la produzione di vino che arriva, oggi, a livelli soddisfacenti. Cresce una nuova generazione di produttori che ha decisamente elevato gli standard qualitativi sia delle strutture che delle tecniche di coltura e vinificazione, pur rimanendo fedelmente ancorati alla propria terra di origine, alle uve e agli stili. Coteaux d'Ajaccio - Qui si produce in particolare un vino rosso, profumato e aromatico nei richiami alle erbe selvatiche del maquis e ai pepi, bianco e rosa: lo Sciacarello.
Patrimonio - Patrimonio è l’appéllation più vecchia dell’isola: risale infatti al 1968. Le peculiarità di quest’area sono da ricercarsi in particolare nel clima di una regione ben protetta dai venti grazie alle montagne circostanti e nelle terre calcaree mescolate all'argilla. I vitigni qui coltivati sono il Nielluccio, rosso, e il Vermentino, bianco.
Cape Corse - L'estremità nord dell'Isola, «une péninsule, que dis-je, un cap »... ha bellissime coltivazioni di Muscats, del curioso Rappu e di uve tradizionalmente italiane come l'Aleatico e il Codivarta. Sono ricorrenti le tecniche di appassimento delle uve al sole ched regalano ottimi vini da dessert.
Calvi - Vin de Corse-Calvi, nome famoso per la cittadina in cui l'ammiraglio Nelson perse un occhio, più che per le vigne, molto più presenti attorno a Balagne, la Toscana della Corsica, decantata dallo scrittore latino Seneca e area per ottimi vini rossi.
Sartenais - Dove termina l’appellation di Ajaccio il cui limite sud è tracciato dalle coste del fiume Taravo, inizia l'AOC Vin de Corse-Sartène, patria di rossi che profumano di frutti di bosco e macchia mediterranea e di bianchi sottili e aromatici.
Figari - Qui crescono le vigne più a sud della Corsica. Il vento si riversa sul golfo di Figari e soffia sulla piana semi-alluvionale, con suoli di granito; un’area secca e calda, molto adatta alla produzione di rossi potenti e un poco rustici.
Porto-Vecchio - Zona piuttosto isolata e difficile per la coltivazione dell’uva, anche se con ricche varietà territoriali, ideale per la produzione di vini rossi da invecchiamento, bianchi di grande struttura e, ultimamente, anche gradevoli rosé.
Costa Orientale - Una lunga piana che si estende dal sud di Bastia a Solenzara per quasi 80 km dà spazio a colture piuttosto meccanizzate dove spesso, però, i vini mancano di personalità, varietà e carattere a favore del numero e della serialità di etichette da tavola spesso generiche.
Il paesaggio viticolo della Provenza è composto da nove denominazioni ben diverse fra loro. La zona si estende dalle pendici delle Alpi nizzarde, fino a Les Baux con les Alpilles che delimitano il nord e il Mediterraneo il sud. Le differenze di terroirs, i capricci del clima con le sue improvvise precipitazioni e i suoi venti spesso violenti ci offrono vini dallo stile molto diverso fra loro.
• Côtes-de-Provence zona che si estende da Aix-en-Provence fino al Fréjus e rappresenta più di tre quarti della produzione della Provenza. È rinomata per i suoi rosé che costituiscono il 75% della produzione. Questa denominazione, per le differenze dei terroirs, si esprime in una vasta gamma di vini con caratteristiche proprie.
• Coteaux-d’Aix-en-Provence vigneto molto esteso fra 47 comuni del dipartimento di Bouches du-Rhône e 2 di Var produce vini rossi, rosati e bianchi molto interessanti.
• Coteaux-des-Baux-de-Provence questa denominazione produce i vini della zona delle Alpilles.
• Coteaux-Varois-en-Provence si trova fra il massiccio roccioso di Sainte-Baume e Bessillons.
• Pierrevert piccolo vigneto situato nel dipartimento Alpes-de-Haute-Provence, la frontiera di Vaucluse delle Bouches-du Rhone e di Var. I comuni che lo compongono si trovano ripartiti fra le rive della Durance che attraversa il vigneto da nord a sud.
• Bandol vigneto storico coltivato in otto comuni del dipartimento di Var dove si producono dei vini rossi molto rinomati, così come degli ottimi vini bianchi e rosati.
• Bellet si situa su un territorio delimitato di 650 ettari nella città di Nizza. In questo contesto molto urbanizzato la superficie utilizzata a vigneto si è ridotta ormai a soli 50 ettari.
• Cassis vigneto storico, ora protetto, che possiede un magnifico terroir che deve essere ogni giorno preservato dall’avanzare continuo dell’urbanizzazione e del turismo.
• Palette fra i comuni di Meyreuil, Tholonet e per una minima parte Aix -en-Provence. È una delle denominazioni più antiche e piccole della Provenza.
Un successo di immagine e comunicazione, oppure un vero e proprio legame tra varietà e territorio, è la domanda che ci si pone nei confronti dei Rosé di Provenza. In effetti, negli ultimi trent’anni, la regione è passata dal produrre vini piuttosto rustici, utilizzati per lo più entro i confini locali, a fenomeno di moda che coinvolge un export fortemente capillare in tutto il mondo. Certo, l’anticipo vendemmiale e la tecnologia hanno aiutato in maniera significativa il processo di innalzamento qualitativo dell’intero comparto se è vero come è vero che, attorno al 1988, un poco ovunque, anche in cantine di piccoli produttori, si inizia a vinificare con il controllo della temperatura e contestualmente si fa il pressurage, con macerazione diretta durante la pressatura, appunto. Fatto, questo, che ha permesso di avere vini luminosi, dal colore screziato e poco intenso ma, soprattutto, profumi fruttati e fini, oltre a una grande freschezza al palato.
Ma andiamo con ordine: come si ottiene un vino rosato? I rosati posso essere:
Da pressatura diretta o macerazione molto breve (durata meno di due ore): questa tecnica consiste nel pressare direttamente i grappoli interi o diraspati subito dopo la vendemmia con una macerazione pellicolare piuttosto breve, fino a ottenere il tono rosato chiaro desiderato. Il succo, separato dalle bucce, viene quindi messo in contenitori di vario genere (per lo più acciaio) in cui inizia il processo di fermentazione.
Rosato da macerazione pellicolare (durata superiore a due ore): questo tipo di vino rosato viene normalmente elaborato a partire da uve rosse immesse direttamente nei vasi vinari (acciaio per lo più) con una macerazione più o meno lunga prima della fermentazione alcolica, al fine di liberare i costituenti della buccia e della polpa per ottenere un tono rosato, più o meno scuro. Il succo, separato dalle bucce con o senza pressatura, viene quindi passato nei contenitori in cui inizia il processo di fermentazione.
Rosato da salasso: questo tipo di vino rosato viene normalmente elaborato a partire da uve rosse immesse direttamente nei serbatoi con una macerazione più o meno lunga prima della fermentazione alcolica, per fare sviluppare i componenti della buccia e della polpa fino a ottenere il tono rosato desiderato. Una parte del succo viene separata e trasferita in un altro contenitore per l'elaborazione del vino rosato, mentre il resto del raccolto continua la macerazione e la fermentazione per l'elaborazione del vino rosso. Miscela di mosti o di vini bianchi e rossi (chiamati taglio): questa pratica è regolamentata in modo differente in base ai Paesi. Sebbene all'interno dell’UE sia stata esclusa per i vini senza indicazione geografica, è prevista (oppure no) dai disciplinari dei vini con indicazione geografica ed è autorizzata per l'elaborazione dei vini spumanti, sebbene sia utilizzata più correntemente nel resto del mondo. È inoltre possibile arricchire i vini bianchi con dei mosti colorati concentrati e ottenere così vini rosati. La pratica enologica che definisce l'arricchimento con mosti, e mosti concentrati, non specifica l'obbligatorietà dell'uso di un mosto concentrato di colore simile a quello del mosto che riceve l'arricchimento. Sono i primi anni 2000, dunque, quando si inizia a parlare di rosati provenzali un poco ovunque, sia per un grande ritorno di richiesta in Francia, sia all’estero.
Nel 2001 i produttori delle aree vinicole maggiori, Côtes de Provence, Coteaux Varois e Coteaux d’Aix-en-Provence decidono di unire le proprie forze, iniziando a etichettare i vini con la dicitura: Vins de Provence. Da vent’anni, per contro, alcuni vignérons hanno intrapreso una strada differente da quella della moda, lavorando fortemente all’idea di un rosé di luogo, di terroir. Anche per questo sono state riconosciute alcune piccole denominazioni, come Sainte Victoire (2.000 ettari a est di Aix-enProvence), Fréjus (8 comuni del Var), La Londe (1.800 ettari 4 comuni a est di Toulon), Pierrefeu e Notre Dames des Anges. Oggi il sistema Provenza ci dice che pressoché il 90% dei vini prodotti in regione sono rosati, sulle principali Aoc: Côtes de Provence, Coteaux d'Aix-en-Provence, Coteaux Varois en Provence, Les Baux-de-Provence, Palette, Cassis, Bandol e Bellet
Per capire i vini, bisogna conoscere i luoghi: sono oltre 200 km di area che si dipana tra le Alpi Marittime e il Mediterraneo. La luce è immensa, il vento Mistral lambisce la costa, a volte dolcemente, a volte impetuosamente, ed è il vento che determina il successo o l’insuccesso di un’annata, preservando l’uva dall’umidità e dalle malattie, oppure, con il calore a rinsecchire i grappoli. È sempre il vento a toccare i vini di salinità e di garrigue (macchia mediterranea che solo qui è così).
Le varietà utilizzate sono solitamente le Grénache, le Mourvèdre e le Cinsault, in alcuni casi modulate con le Syrah, le Tibouren (un parente stretto della Rossese) e le Cabernet Sauvignon. Seguite, come viaggiando, il nostro catalogo e scoprirete molti angoli di Provenza davvero affascinanti.
Vermentino - Nielluccio - Sciaccarello - Minustello - Morescola - Montanaccia - ecc...
Proprietà: 20 ettari Bottiglie: 100000
IlDomaine si trova nella parte sud dell’isola, proprio nel cuore della valle del Taravo, a un’altitudine media di 100 metri sul livello del mare e qui si coltivano vecchie vigne di varietà tradizionali del luogo, un vero patrimonio viticolo di grande valore. Per le uve bianche ricordiamo il Biancogentile, il Barbarossa, il Biancone, il Brustiano, il Carcajolo Bianco, il Genovese, il Paga Debbiti, il Rossola
Brandinca, il Rossola Bianca e il Riminese, oltre naturalmente al Vermentino che la fa da padrone. Per le uve rosse: il Nielluccio e lo Sciaccarello e poi Aleatico, Carcajolo Nero, Minustello, Morescola, Morescono, Montanaccia. L’agricoltura è biodinamica, le vendemmie sono manuali e la vinificazione solo su lieviti indigeni. I vini, neanche a dirlo, i migliori dell’isola.
100% Vermentino cl.75
Su arenarie granitiche con inclusioni sabbiose, ecco il Vermentino, tutto giocato su finezza e sapidità. Buona aromaticità ma mai stucchevole. Il sogno di una notte di mezza estate con la cucina mediterranea in un bel posto di mare.
Rouge 2020
70% Sciaccarello - 30% Nielluccio cl.75
Uve diraspate per una macerazione pellicolare in contenitori di cemento di circa un mese. Fermentazioni spontanee e poi affinamento in acciaio per almeno sei mesi. Sui profumi di ciliegia, frutti rossi e bacche selvatiche, dai riflessi rubini. Chiude splendidamente su note speziate. QUALCOSA ANCHE DI 2019
General de la Révolution 2021
Vermentino - Carcajolo biancoRosso Brandinca - Biancone - Pagadebit cl.75
Da una singola parcella “complantée” con tutte le uve bianche locali, pressate insieme, scegliendo gappolo per grappolo se dirasparlo oppure no. Vinificazione ed affinamento in legno per almeno 9 mesi. Malolattica bloccata.
Vermentino - Brustiano - Bianco gentileGenovese - Rossola bianca cl.75
Assemblaggio di diverse parcelle, in parte unite in pressa, in parte dopo l’affinamento, quindi 9 mesi in demi muids e poi ancora 6 mesi in acciao per l’assemblaggio. Sui fiori bianchi e gialli, dalla camomilla ei fiori di limone. Poi frutta gialla, solare e ben matura, su un finale speziato.
100% Sciaccarello
cl.75
Pressa diretta in vendemmia, decantazione di 1 o 2 giorni, poi fermentazione in acciaio termoregolato. Asciutto, fine, aromatico. Rosé che non teme abbinamenti con piatti fusion e saporiti.
Vdf Rouge Monte Bianco 2021
100% Sciaccarello cl.75
Su graniti, esposizione nord. Macerazione in legni troncoconici termoregolati, poi pressatura ed affinamento in demi-muid per un anno, e poi altri sei mesi in acciaio dopo l’assemblaggio. Coniuga spessore e volume con una chiusa di invidiabile freschezza e dinamismo.
Vdf Rouge
Ministre Impérial 2021
Morescola - Morescono - Aleatico Carcajolo Nero - MontanacciaSciaccarello - Nielluccio cl.75
Ecco lo straordinario rosso di casa Abbatucci. Cuvée di 8 diverse varietà locali: per dinamica e elegantissima bevibilità. Anche in questo caso utilizzo sapientissimo dei legni di diverse capacità per cesellare al meglio il vino. Il paragone con lo stile Bruno Giacosa è quasi possibile..
Marsanne - Roussanne - Chardonnay - Grenache Blanc - Cabernet Sauvignon - Syrah
Proprietà: 17 ettari Bottiglie: 65000
Alpilles Blanc 2021
45% Marsanne - 45% Roussanne5%Chardonnay - 5%Grenache Blanc
cl.75
Bellissimo bianco vinificato e affinato in legno (il 50% in barriques nuove), rivela la luminosità e il sole di questa terra di calcari bianchi. Toni floreali gialli, accenti di erbe, la verbena, e poi la pesca, l’albicocca e nuances speziate annunciano un palato fresco e cremoso.
ESAURITO
Cabernet Sauvignon - Syrah
cl.75
Come tutti sanno, Trévallon è uno dei nomi enologici più cool di Francia.
René Dürrbach, pittore e scultore amico di Léger, di Delaunay e di Picasso si installa a Trévallon nel 1955 e inizia la sua avventura nel vino, con scambi a volte sereni, a volte tormentati, con il figlio Eloi. Il 12 novembre 2021, all’età di 71 anni, Eloi Dürrbach è mancato improvvisamente. Lo ricordiamo come uno dei viticoltori più famosi al mondo, attraverso il suo lavoro, ha saputo creare un fenomeno di successo mondiale. Trévallon cambia etichetta ogni anno come ultimo testamento artistico di René e, ancor più ora, di Eloi. Ce ne sono una cinquantina appartate che verranno usate in futuro a seconda delle caratteristiche del vino.
Un rosso di grande portata nell’intreccio di due vitigni sinergici, che trovano il loro perfetto punto di incontro grazie a suoli e climi favorevoli. Note di frutto rosso maturo, accenti speziati e pepati, pepe nero e pepe rosa, tocchi iodati, elegante la concentrazione aromatica.
ESAURITO Alpilles Rouge 2015
Cabernet Sauvignon - Syrah
cl.75
Trevallon, saltuariamente regala splendide annate, custodite in cantina in quantità limitate. Annata molto calda e asciutta, giova fortemente del lunghissimo affinamento. L’avvolgenza è sul centro bocca fruttato, con nuance mediterranee, di mirto, ginepro, vegetazione ricca ed elegante.
ESAURITO
Rolle - Ugni Blanc - Sauvignon Blanc - Carignan Blanc - Mourvèdre - Grenache - Cinsault - ecc...
Proprietà: 30 ettari Bottiglie: 100000
Coteaux d’Aix-en-Provence
Blanc Château 2022
50% Rolle - 30% Ugni Blanc20% Sauvignon Blanc
cl.75
Vendemmia manuale, delle varietà separate, pressa dopo 6 ore di macerazione, fermentazione su lieviti indigeni e malolattica svolta. Freschezza e dinamica di bocca.
Méditerranée
Le Grand Blanc 2021
75% Chardonnay - 12% Ugni Blanc -
11% Sauvignon Blanc - 2% Rolle
cl.75
30% vinificato in acciaio, il 40% in barriques nuove, di secondo, terzo, quarto passaggio e il 30% in legno da 25 ettolitri, il tutto su lieviti indigeni. Grande bianco per la bouillabaisse, per le carni bianche o sul formaggio Munster.
Coteaux d’Aix-en-Provence
Rosé Château 2022
65% Grenache - 15% Cabernet Sauvignon
10% Cinsault - 5% Carignan -
Unangolo di bellezza, nel cuore della Provenza, 30 chilometri a nord di Aix-enProvence, nella città di Jouques. Revelette è un luogo rimasto vergine, intatto, selvaggio e misterioso, quasi come fuori dal tempo. Al riparo dal monte Sainte-Victoire, c’è la tenuta e i vigneti, tutt’attorno: 30 ettari di vigneto, 17 parcelle situate tra i 330 e i 400 metri sul livello del mare, 11 varietà coltivate.
Poi c’è il lavoro: coltivazione biologica, aratura dopo la raccolta e in primavera. Manto erboso naturale durante l’inverno. Letame di pecora per concime secondo necessità. Trattamenti con bassissime dosi di rame, oligoelementi, compost di ortica ed equiseto, succo di alghe, zolfo. E poi ci sono i vini: ma i vini parlano da soli.
5% Ugni Blanc
cl.75
Che splendido rosato di agrumi e fiori bianchi: elegante ma avvolgente. Le varietà, separate, fanno una macerazione pellicolare di 15 ore.
Coteaux d’Aix-en-Provence
Rouge Château 2020
40% Syrah - 30% Cabernet Sauvignon15% Grenache - 10% Carignan5% Counoise
cl.75
Vinificazione tradizionale per il 40% delle basi tra i 20 e i 25 giorni di macerazione e il 60% a grappoli interi. Rosso sui volumi, di frutta intensa.
Le Tholonet
Ugni Blanc - Clairette - Mourvèdre - Grenache - Cinsault
Proprietà: 5 ettari Bottiglie: 50000
Sainte-Victoire Rosé 2022
85% Grenache - 15% Cinsault cl.75
Sono quasi argentati i riflessi di questo vino, dal colore salmone chiaro. Il profilo aromatico si rivela delicatamente, su una bella mineralità e un contrappunto agrumato. Al palato è ampio, fresco, sapido, su note di fiori bianchi.
Grenache - Mourvèdre - Cinsault cl.75
Rosé fresco e fragrante per accompagnare le vostre pietanze estive. Con le insalate e con il pesce, sotto il solleone. In Francia, al ristorante, un terzo dei consumi è dato da rosati di questo genere, anche se, spesso e volentieri, questa qualità se la sognano.
Grenaceh - Mourvèdre - Cinsault cl.75
Spitzglaus, rappresenta la terza generazione di contadini nati nel Domaine. È stato allevato dal nonno Henri Bonnaud che gli ha trasmesso la passione per la vigna e per il vino. La denominazione, Palette, è una delle più piccole e antiche della Provenza. Il Domaine è situato in una posizione privilegiata dentro un anfiteatro naturale che lo protegge dalla forza del vento Mistral e da dove si può ammirare la Montagne Saint-Victoire. Quasi un riassunto di bellezza e suggestione. E i vini non sono da meno.
Vino aromatico che si esprime con finezza ed eleganza. Ha note floreali di rosa che si contrappongono mirabilmente a una punta di mineralità. Colore rosa scarico che prelude ad una bevuta gourmand e persistente.
Mourvèdre - Grenache - Cinsault - Syrah cl.75
Cuvée di punta della Maison. I grappoli sono selezionati a uno a uno, con una attenta selezione degli acini. Fermentazione e l’affinamento per 8 mesi in barrique. Rosa fresco, fragrante e fruttato, su toni di pesca gialla, spezie delicate, morbido e suadente.
Roquefort-La-Bedoule
Ugni Blanc - Clairette - Marsanne - Grenache - Cinsault - Syrah - ecc...
Proprietà: 5 ettari Bottiglie: 50000
30% Ugni Blanc - 30% Clairette30% Marsanne - 10% Sauvignon
cl.75
Bianco ampio e generoso, caldo e aromatico, nei toni di frutta gialla e tropicale, su piacevolissimi tocchi minerali e di scorza d’agrume che lo rinfrescano. Grasso ma non molle, è ideale con pesci salsati e carni bianche.
Cinsault - Syrah - Grenache
cl.75
Ecco lo spirito verde di casa Barbanau: 100% bio, i cartoni per le bottiglie sono fatti con carta riciclata, la bottiglia più leggera proviene da smaltimento eco, la capsula è riciclabile. Vinificato secondo metodi naturali, non perde la sua identità di luogo, nella fragranza e nella bevibilità.
50% Cinsault - 30% Syrah - 20% Grenache
cl.75
Sonodue diverse tenute della medesima proprietà quelle lavorate dalla famiglia
Simonini- Cerciello. La prima e storica
Clos Val Bruyère ha oltre 100 anni di storia e si trova nell’AOC Cassis, la seconda, Château Barbanau, riportata alla luce nel 1989, nell’AOC Côtes de Provence. Luoghi incantevoli, vecchie vigne condotte in agricoltura biologica e massima attenzione allo stile pulito e solare dei vini.
Il colore è una bellezza: petalo di rosa nelle nuance più vivaci. Ottenuto da macerazione sulle bucce di Grenache, Syrah e Cinsault, con controllo della temperatura che ne preserva i toni freschi, ha naso delicato e intrigante di pompelmo rosa e fiori d’agrumi.
Côtes de Provence Rosé
Et Cae Terra 2021
90% Grenache - 10% Syrah
cl.75
Macerazione pellicolare, pressatura soffice. Rosé di grande impatto olfattivo e gustativo. Naso elegante negli accenti di fiori bianchi, pesca di vigna, piccoli frutti rossi. Palato armonioso, delicato e persistente. Da bere con carni bianche, oppure in aperitivo e sulle insalatone estive.
Shie e Ddie Cerciel-Simonin
Ugni Blanc - Rolle - Clairette - Mourvèdre - Grenache - Cinsault
Proprietà: 17 ettari Bottiglie: 20000
Eccoci alla Begude, signori, in uno degli angoli più belli di Francia, dove la luce è immensa e il clima sempre mite. La tenuta si trova in un vasto territorio di 500 ettari, di cui solo 17 impiantati a vigna, con più di 2000 ulivi nel mezzo della pietraia assolata, spazzata dal mistral che si affaccia sul Grand Bleu da un’altitudine di 400 metri. Il vitigno Mourvèdre qui regna
sovrano da sempre e i vini prodotti gli assomigliano: potenti e focosi in gioventù, si temperano dopo 5 anni, esprimendo tutta la loro eleganza. L’anno scorso, il buon Guillaume Tari, proprietario dal 1996, ha passato le redini a Monsieur Christian Roulleau, ambizioso nuovo patron con idee di sviluppo, sempre innalzando la bandiera dell’ecosostenibilità.
45% Grenache - 35% Cinsault15% Rolle - 5% Syrah cl.75
Il rosé cadetto, vale a dire da viti giovani, rivela un super fragrante profumo di amarene e di macchia mediterranea. Fruttato al palato è un vino per le insalate estive, soprattutto quelle di pesce. Sempre più alta la domanda per queste tipologie di vino.
100% Mourvèdre en Amphore cl.75
Mourvèdre in purezza, affina per 6 mesi in anfora, e prende il nome da Thyrsus, lo scettro ligneo di Bacco intrecciato con tralci di vite. Vitigno affascinante, dritto, esuberante nella freschezza del frutto. Il luogo fa il resto: siamo su suoli di argille e calcari, affacciati sul Mediterraneo.
80% Mourvèdre - 15% Grenache15% Cinsault cl.75
Rosa corallo è il suo colore, profumi che ricordano i frutti rossi, lampone, ribes nero, su note agrumate, e sentori di violetta, rosa e giacinto. Al palato ritroviamo le stesse caratteristiche, con note di spezie oltre a una bocca sapida e succosa, lunga, equilibrata con un’acidità rinfrescante.
90% Mourvèdre - 10% Grenache
cl.75
Affinato almeno 18 mesi in barriques, macchia mediterranea e vento dal mare: annata soleggiata con note di frutti rossi e neri. La finezza aerea è negli aromi di menta piperita, violetta e fiori di ribes nero. Al palato rivela note di frutti rossi, spezie e un finale molto seducente.
95% Mourvèdre - 5% Grenache
cl.75
La Brulade è il nome del lieu dit, una microparcella di 1,8 ettari. È una meraviglia il naso intenso, profondo, accattivante, che unisce frutta matura e fresca, balsamica. Al palato è setoso, ampio, elegante, fruttato di ribes nero, ciliegia, pepe, alloro, balsamico, china.
65% Mourvèdre - 35% Grenache
cl.75
Dal colore lampone, intensamente brillante. Profumi di frutti rossi si fondono con spezie e sentori di garrigue. In bocca i frutti rossi incontrano note di scorza d’agrume, spezie e timo. Un finale leggermente iodato, sapido e rinfrescante. Per le triglie, i crostacei, i piatti mediterranei.
Partendo da sud di Lione fino ad Avignone, la Vallée du Rhône rivela un’infinità di sfumature, dall’estrema diversità dei vitigni coltivati, agli stili di vinificazione nelle caratteristiche peculiari dei suoli: un’identità geografica che non corrisponde a un’identità di luogo. Syrah, Grenache, Mourvèdre, Cinsault, Marsanne, Roussanne, Viognier, solo per fare qualche nome, sono gli attori principali della regione.
Questo importante, maestoso, eterogeneo vigneto, situato nel sud della Francia, è spesso identificato come Côtes-du-Rhône ed è composto da due settori geografici molto distinti fra loro. Il Vigneto settentrionale si estende su una superfice di circa 3.300 ettari coltivati, con le appéllations CôteRôtie, Condrieu, Château-Grillet, Saint Joseph, Cornas, Saint Péray, Hermitage, Crozes-Hermitage e Diois.
Côte-Rôtie, ovvero della Syrah, varietà per lo più coltivata sulla riva destra del Rodano. Lo stile di vinificazione qui è fine ma intenso, cifra caratterizzante il vitigno, spesso riconoscibile proprio per quei suoi fragranti richiami alla violetta.
Condrieu, luogo dedicato in particolare al Viognier, uva di grande aromaticità che genera vini grassi e freschi, apprezzati per i loro tocchi fruttati-gourmands in gioventù, oppure nuance minerali e da idrocarburi se affinati anche oltre i dieci anni.
Château-Grillet, denominazione interamente dedicata alla varietà Viognier, per lo più fatta maturare nel tempo e messa in commercio più tardi rispetto alla vicina Condrieu, per rivelare le potenzialità di un grande vitigno identitario.
Saint-Joseph, una lunga e stretta fascia si terra (si estende infatti per circa 80 km) sulla riva destra del Rodano da cui provengono Syrah asciutti, di corpo e di grande vigore e bianchi piuttosto grassi da uve Marsanne (qualche volta in assemblaggio con la Roussanne).
Crozes-Hermitage, è la più grande tra le appéllations del nord e l’unica, insieme a Hermitage, sulla riva sinistra del fiume: i rossi qui sono da bere per lo più giovani, alla ricerca della fragranza. Che dire poi di uno dei più eccezionali Cru di Francia? L’Hermitage, ovvero il Syrah per antonomasia, accordato alle mani di grandi produttori, rivela il suo eccezionale valore nel lungo e lunghissimo periodo di affinamento. Ma anche tra i vini bianchi il concetto è lo stesso: maturazione in cantina per una compiuta e complessa pienezza aromatica.
L’area meridionale del Rodano rivela un’unità geografica più marcata rispetto a quella settentrionale, si estende per quasi 75.000 ettari vitati su terroirs variegati e complessi, nati dalla convergenza dei depositi alluvionali del fiume Rodano e dei suoi affluenti alpini. A differenza del vigneto settentrionale, che si dipana in una stretta fascia verticale lungo il fiume, quello meridionale forma una sorta di cerchio attorno alla città di Orange. L’assortimento varietale di quest’ultimo è il più complesso di Francia. Per la maggioranza i rossi e i rosé sono composti con Grenache Noir cultivar di corpo e calore, dallo Syrah al Mourvèdre che rinforzano l’acidità e
il colore, così come dal Cinsaut ideale per i rosé e il Carignan si producono per lo più cuvée d’assemblaggio, di personalità e di grande volume. Per i vini bianchi, spesso ampi e avvolgenti si utilizzano la Clairette, la Grenache Blanc, la Bourboulenc, la Marsanne e la Roussanne.
Il Rodano Sud ha addirittura 15 appéllations: oltre alle due generiche regionali che qui insistono, Côtes-du-Rhône e Côtesdu-Rhône Villages, cinque sono le più importanti: Châteauneuf-du-Pape, Gigondas, Vacqueyras, Lirac e Tavel. Tavel si trova sul confine tra Rodano e Languedoc, è l’unica denominazione interamente dedicata a un vino rosato. Quasi sempre ricco e complesso, è di utilizzo gastronomico ed è da annoverare tra i più grandi vini di Francia. Lirac, denominazione situata nel dipartimento di Gard, produce per lo più vini bianchi, floreali e fruttati con una bella persistenza in bocca e interessanti rossi di corpo e tessitura che possono essere lasciati invecchiare. Gigondas, situata ai piedi delle Dentelles di Montmirail, ci regala vini rossi potenti e corposi, ricchi e speziati molto interessanti anche se meno famosi di quelli della vicina Châteauneuf-du-Pape, fiore all’occhiello del patrimonio viticolo del Rodano meridionale, e dei più grandi terroirs francesi. Vacqueyras, invece, si dipana lungo le rive del fiume Ouvèze. Qui si producono principalmente vini rossi rustici e tradizionali. Ritornando a Châteauneuf-du-Pape, ricordiamo che Avignone fu residenza pontificia a partire dal papato di Giovanni XXII, figura decisiva per i vini di questa zona perché fece recuperare appezzamenti di terra di precedente proprietà dei templari, trasformandoli in vigna, grazie a contadini del luogo, dando così impulso allo sviluppo del vigneto di Châteauneuf-du-Pape. Ci riferiamo a quel periodo storico, partendo dal 1378, detto Grande Scisma d’Occidente, con la contrapposizione delle gerarchie ecclesiastiche e lo svilupparsi della Cattività Avignonese. Il vino così come lo “vediamo” ora, nasce nel 1937 con uno scudo impresso a simboleggiare una tiara papale posta sopra le chiavi di San Pietro. A incorniciare questo emblema vi è poi la scritta: Châteauneuf-duPape in lettere gotiche. Il fascino di questo vino, oltre al nome, risiede nella sua composizione geologica: suoli sassosi a sedimenti e terrazze, sabbiosi e di arenaria e ciottolosi su substrato calcareo. E poi il clima, di influenza mediterranea, caldo, secco, arido e ventoso, mitigato dal soffio del Mistral che, oltre a moderare le temperature, contribuisce ad assicurare una perfetta sanità delle uve.
Condrieu-Côte-Rôtie-Saint Joseph
Viognier - Roussanne - Syrah
Proprietà: 17 ettari Bottiglie: 60000
Collines Rhodaniennes Blanc
Primavera 2022
100% Viognier
cl.75
Da differenti cru su suoli di sabbie granitiche (discioglimenti di gneiss e scisti), a esposizione sud, sud-est, un vino che profuma di primavera, di fiori bianchi, su tocchi vegetali, dalla polpa carnosa e sensuale.
Collines Rhodaniennes Blanc
Esprit d’Antan 2022
100% Viognier
cl.75
Attorno alla città di Vienne, già nel II secolo Plinio il Vecchio cita il vigneto allora chiamato “vitis allobrogica”. Suoli di scisti e quarzi ricoperti di argille. Vendemmia a grappoli interi, contatto con le bucce a temperatura controllata per 24 ore, vinificazioni in legno, grès e giare.
Saint-Joseph Blanc
Saut de l’Ange 2022
100% Roussanne
cl.75
Apartire dalla giovinezza Pierre-Jean, con smodata curiosità, visita cantine e degusta vini con un solo sogno che si realizza nel 2009, quello cioè di creare il proprio Domaine nel cuore del Rodano settentrionale. 17 ettari, distribuiti sulla sponda destra e sinistra del fiume: CôteRôtie, Condrieu, Saint-Joseph, Crozes, eremo sulle pendici del Seyssuel. In breve, si attiene a una ferrea etica del lavoro e alla produzione di vini fedeli al proprio terroir, con una politica di cantina minimamente interventista: lieviti indigeni, rispetto del calendario lunare per i lavori di svinatura e imbottigliamento. È così che ha ottenuto risultati straordinari con vini molto riconoscibili che lo affermano tra i migliori produttori del luogo.
Carlo Magno apprezzava i vini qui prodotti, chiamati: “vins des Mauves”. Siamo sulla riva destra del Rodano su suoli di scisti, gneiss e graniti, l’uva Roussanne offre un centro bocca di pesca e albicocca, armonia e rotondità ma anche uno scheletro minerale davvero profondo. Super vino.
Condrieu
Jardin Suspendu 2022
100% Viognier cl.75
Su suoli di sabbie poco profonde, ciottoli e graniti e un clima continentale, molto caldo e siccitoso d’estate ma con piogge regolari negli altri periodi, sono il quadro in cui cresce l’uva Viognier di questa cuvée fermentata in legno e giara in grès.
Pere-a Vla
100% Syrah cl.75
Dall’assemblaggio di due giovani vigne a Saint-joseph ed a Côte Rôtie, nasce questo rosso giovane e leggero, fragrante e vellutato, fermentazione in acciaio e affinamento in legno grande. Succo e armonia per la cucina.
100% Syrah cl.75
Super denominazione che esiste dal 1937, sulla riva sinistra del fiume. Su suoli di ciottoli e loess, vigneto giovane per questo rosso esplosivo da uve diraspate, macerate per quindici giorni. Nella frutta rossa croccante, di ciliegia e prugna.
100% Syrah
cl.75
I Carmina Burana raccolti da Carl Orff sono la fonte di ispirazione per questa cuvée. Uve solo parzialmente diraspate, poi macerate per 20 giorni; 2 anni di sosta in legni troncoconici. Passione e forza, purezza e sensualità, lo racconta Pierre-Jean, così il vino, uno Syrah di assoluta grandezza. Qualcosa anche di 2019
Côte-Rôtie
100% Syrah
cl.75
Il lieu-dit Fongeant è uno dei più begli appezzamenti di vigna della Côte su terrazze di graniti ricoperti di gneiss, argilla e ossidi di ferro. Una straordinaria composizione che genera vini dalla tessitura ricca e tersa, profonda e avvolgente, vellutata ed elegante. Grandissimo Syrah.
100% Syrah cl.75
Quanto succo in questo rosso fragrante, uve diraspate parzialmente, da macerazione fine di 20 giorni circa e affinamento di 14 mesi in legno da 500 litri che plasma la materia dando sinuosità e dinamica alla bevuta.
100% Syrah cl.75
Una referenza che racconta la visione del produttore, del suo lavoro, su vigne di almeno 40 anni: 24 mesi di affinamento in legno da 500 litri alla ricerca di una sottile identità di luogo e di vitigno, nella sottolineatura alle sue origini spagnole.
Completano il quadro:
in arrivo i vini della Famille Ugo e Pauline Villa:
▪ Collines Rhodaniennes Blanc
Nuances de l’Aube 2022
cl.75
▪ Collines Rhodaniennes Blanc
Question d’Equilibre 2022
cl.75
▪ Condrieu 2022
cl.75
▪ Vdf Rouge
Chemin de la Croisette 2022
cl.75
▪ Collines Rhodaniennes Rouge
Histoire de Gosses 2022
cl.75
▪ Saint-Joseph Rouge 2022
cl.75
▪ Crozes-Hermitage 2022
cl.75
Viognier - Syrah
Proprietà: 5,8 ettari Bottiglie: 35000
100% Viognier
cl.75
Il vino dedicato al bisnonno, fondatore della casa, Frédéric Caillet. Su suoli di granito, questo fantastico Viognier, dal potenziale di invecchiamento quasi infinito, vinificato e affinato in barrique, lo consigliamo vivamente in abbinamento alle capesante.
93% Syrah - 7% Viognier
cl.75
Un piccolo apporto di uva bianca, come storicamente qui si faceva, a dare un tocco di frutta gialla a questo elegantissimo e fragrante Côte-Rôtie che sosta almeno 20 mesi in barriques mai nuove, prima di uscire sul mercato. Pronto e succoso per la vostra tagliata leggermente al sangue.
97% Syrah - 3% Viognier
cl.75
Citroviamo in un angolo di Francia di una bellezza austera e suggestiva. Luoghi di profondo richiamo storico, questi. I primi terrazzamenti della Côte-Rôtie furono, infatti, costruiti al tempo dei romani. Da quando il bisnonno ha acquistato la tenuta nel 1928, i Duclaux sono alla quarta generazione di viticultori. Benjamin e David, due fratelli che, con costanza e dedizione, continuano a mantenere e a restaurare i muri di pietra a sostegno dei ripidi terrazzamenti su cui insistono le loro parcelle, 5,8 ettari incredibili, in assurda pendenza sulla riva destra del Rodano, situati a Tupin e Semons nel settore meridionale della Côte-Rôtie, che danno vini identitari e dal forte carattere, nella matrice che l’uva Syrah sa regalare.
Il nome deriva da un lieu-dit molto reputato nel comune di Tupin. I vigneti di questa cuvée insistono sulle terrazze in forte pendenza dai suoli di Gneiss. Macerazione sulle bucce di tre settimane con il controllo della temperatura. Legni elegantissimi dalla grana morbida. Sul barbecue.
100% Syrah
cl.75
Da un lieu-dit di rocce madri di Gneiss. Vecchie vigne di Syrah con rendimenti da 40 hl/ha, affinamento di 18 mesi in barriques di cui il 40% nuove, straordinario passo, al palato, succo, tocchi di cacao in polvere e torrefazione su texture di ciliegia e amarene a trama fitta e setosa.
Muscat - Chardonnay - Clairette - Aligotè
Proprietà: 37 ettari Bottiglie: 30000
83% Clairette - 15% Aligotè - 2% Muscat cl.75
Metodo Classico fine ed elegante, giocato sui toni di fiori bianchi. Una lunga permanenza sui lieviti di circa 30/40 mesi offre alla cuvée una buona struttura. Da aperitivo, solo con il Cassis, che sia sciroppo o liquore. Da queste parti, più che di viticoltura, si parla di rafting.
85% Muscat - 15% Clairette cl.75
Eccoci al Metodo “Dioise Ancestrale” dalla lunga fermentazione parziale a basse temperature, che viene poi messo in bottiglia dove gli zuccheri naturali portano circa a 8° l’alcol, e non viene effettuata alcuna sboccatura. In aperitivo, con la frutta, oppure su dolci morbidi e cremosi.
Cantina nata nel 1985 dall’unione di due famiglie: la Monge e la Granon, entrambe legate a doppio filo alla vigna e al vino da quattro generazioni. Oggi qui si lavora su 37 ettari, nel cuore dell’appéllation Clairette de Die. Le vigne sono tutte in agricoltura convenzionale: per produrre invece queste due referenze certificate Bio e Biodinamiche le uve vengono acquistate con grande attenzione.
Monge
Viognier - Chardonnay - Sauvignon - Grenache - Syrah - Mourvèdre
Proprietà: 4 ettari Bottiglie: 30000
L’Ardèche, oltre a essere un affluente della riva destra del fiume Rodano è un’area vinicola poco conosciuta e di grande interesse, in continuità territoriale con la Vallée du Rhône, quasi un cuscinetto tra il Vigneto settentrionale e quello meridionale. François Tissot produce sette vini, alcuni dei quali
portano le appéllations del Rodano Nord, Condrieu, Saint Joseph, Cornas, altri la generica Côtes-du-Rhône, altri ancora quella del Sud, Côtes du Vivarais e poi, appunto, l’indicazione IGP Ardèche. L’attore principale del lavoro di François è l’uva Syrah, a volte sola, a volte in assemblaggio.
Blanc 2021
Viognier - Sauvignon - Riesling cl.75
Risultato di un assemblaggio atipico, svolge la vinificazione e l’affinamento in barrique, bianco ampio, solare e generoso. Una buona complessità aromatica, fra le note floreali, la frutta gialla, di polpa e succo. Per le carni bianche.
Rouge 2021
90% Syrah - 10% Grenache cl.75
Un sottile velluto di frutta. L’espressione più vera dell’Ardèche, su suolo di scisto e lastre di ardesia. Chiude gradevolmente con richiami di torrefazione e spezie. Con carni poco cotte.
Syrah - Grenache cl.75
Da suoli alluvionali, questo assemblaggio classico del Rodano. Vinificazione ed affinamento in cemento per mantenere l’eleganza e la freschezza semplici e apprezzabili su piatti speziati e leggeri.
Roussanne - Marsanne cl.75
Vigne installate a terrazze, con pendenze molto forti, su suoli granitici acidi. Anche in questo caso solo 30 hl/ha prodotti mediamente ogni anno. Lunga permanenza in legno che dona rotondità, eleganza e profondità.
Marsanne - Roussanne
cl.75
Fermentazione alcolica, malolattica ed affinamento in barriques mai nuove, per almeno 7 mesi, segue solo poi l’assemblaggio delle due uve, differente ogni anno, per garantire il migliore equilibrio possibile. Dalle pesche, ai fiori bianchi, ai ricordi di miele. Finale lungo e minerale.
100% Syrah
cl.75
La nobiltà di Cornas: profondità, complessità e ricchezza, in quelle increspature di tannino vellutato e struttura verticale. 30% di legni nuovi per i 12 mesi minimi di affinamento. Grande vino da carne alta e appena al sangue.
100% Viognier cl.75
Dalle più belle vigne di Viognier, con una resa di soli 30 ettolitri per ettaro. Raccolta manuale in piccole cassette per non rovinare i grappoli. Poi vinificazione ed affinamento in legni non di primo passaggio. Fiori, frutta a polpa gialla, albicocche, pesca e tropicale: verso il mango e l’ananas.
Vinsobres
Viognier - Marsanne - Roussanne - Caladoc - Merlot - Mourvèdre - Grenache - Syrah - Cinsault
Proprietà: 38 ettari Bottiglie: 150000
Marsanne - Roussanne - Viognier
cl.75
Un bianco caldo e avvolgente del sud, nei profumi di frutta gialla matura, albicocca e pesca nettarina, su contrappunto balsamico. Rotondo e morbido, per la cucina generosa di pesce salsato o carni bianche.
Grenache - Syrah - Cinsault
cl.75
Da vigne giovani di meno di vent’anni, nelle pianure precollinari di Vinsobres ecco il rosso da tavola per la condivisione con gli amici: fruttato e caldo, da sbicchierare sempre, ha struttura e freschezza.
Grenache - Syrah - Mourvèdre
cl.75
Ci racconta il produttore che, fino al 1956, c’erano più ulivi che viti nei comuni di Vinsobres e St Maurice, ma una notte di febbraio tutti gli ulivi morirono in seguito a una tremenda gelata. All’epoca le coltivazioni erano sapientemente suddivise tra alberi di albicocco, cereali, lavanda, ulivi e vite. C’era, inoltre, sempre un gregge di pecore; un modello agricolo che è andato via via perduto ma che oggi è tornato a sembrare logico. Dal 2003 l’intera azienda agricola è condotta secondo i dettami dell’agricoltura biodinamica. Dalla vigna ai vini, perché i concetti di Philippe e Valérie sono gli stessi.
La più meridionale delle cuvée prodotte da Chaume-Arnaud: come una notte d’estate, mentre soffia il Mistral… Elegante espressione del Mediterraneo nel contrappunto di frutta nera e bacche intense.
Grenache - Syrah - Mourvèdre - Cinsault Counoise cl.75
Eccoci alla cuvée più rappresentativa del Domaine, che significa, peraltro, il 50% della produzione complessiva.
È la denominazione Vinsobres su un plateau dal terreno argilloso-calcareo e ciottoloso con belle esposizioni sud, proprio di fronte al Mont Ventoux. Di grande struttura e calore.
Bourboulenc - Clairette - Grenache - Syrah - Mourvèdre - Cinsault
Proprietà: 66 ettari Bottiglie: 380000
Tavel Rosé 2022
45% Grenache - 15% Cinsault20% Clairette - 6% Syrah - 8% Mourvèdre
4%Bourboulenc - 2% Picpoul cl.75
Di un bellissimo colore rosa acceso, bouquet complesso di fragole, lamponi, ciliegie e un contrappunto di menta e anice. Elegante e armonioso, con una bella freschezza e intensità aromatica. Perfetto per la cucina orientale, la zuppa di pesce e la paella.
Citroviamo in un luogo di grande suggestione: 98 ettari di proprietà, di cui 66 coltivati a vigneto, tra cui spicca Tavel, l’unica denominazione in rosa della zona, e poi sole, luce, caldo, uve che maturano in vigna in un ecosistema di grande fascino. Siamo allo Château d’Aqueria oggi condotto con cura e attenzione dalla famiglia De Bez. Morto Vincent De Bez, oggi tocca al fratello Bruno portare avanti la tenuta. La proprietà si estende inoltre nell’appéllation Lirac, in cui si realizzano rossi di stoffa e corpo, ma anche bianchi avvolgenti.
Brun De Be
Grenache Blanc - Clairette - Mourvèdre - Marsanne - Roussanne
Proprietà: 25 ettari Bottiglie: 100000
Côtes-du-Rhône Blanc
Le P’Tit Gars 2021
Marsanne - Roussanne - Grenache Blanc
cl.75
Bianco fresco e fragrante che gioca sui volumi delle uve e l’avvolgenza della frutta. Perfetto primi piatti e pesce, ma da sbicchierare sempre, quando si ha voglia della giusta compagnia accompagnata dal giusto calice.
DA SETTEMBRE IL 2022
Côtes-du-Rhône Rouge
Le P’Tit Gars 2021
Grenache - Cinsault
cl.75
I frutti rossi emergono fragranti e ricchi, tra tutti la ciliegia e il cassis. Accenti leggermente speziati arricchiscono il tono di confettura di fragola, al palato. In accompagnamento a salumi e formaggi. Gli gioverà essere un po’ rinfrescato prima di essere servito.
DA SETTEMBRE IL 2022
Côtes-du-Rhône Cairanne
Rouge Seigneurs 2020
Grenache - Mourvèdre - Syrah
cl.75
Oltre trecento anni di storia, dieci generazioni della stessa famiglia si sono succedute al timone del Domaine e alla coltivazione di queste meravigliose vigne. Dal 1984 la famiglia Alary ha delineato una cantina di altissima qualità, conosciuta e stimata in Francia come una tra le migliori dell’appélation Côtes-du- Rhône Villages. Oggi il Domaine ha cambiato proprietà, essendo stato acquisito da Château MontRedon, importante realtà produttiva di Châteauneuf-du Pape. La nuova proprietà si impegna a mantenere i medesimi assunti: agricoltura bio su bassissime rese per ettaro. Dopo avere sperimentato vari tipi di affinamento, si è ritornati alle vecchie, carissime botti grandi: elemento che oggi connota tutta la produzione.
Il profumo di questa cuvée ci racconta di toni profondi e terrosi, di frutti rossi, cuoio e tabacco. Al palato accenti di pepe e spezie orientali garantiscono una ricca trama tannica. Per piatti robusti.
Côtes-du-Rhône Cairanne
Rouge Les Douyes 2019
Grenache - Mourvèdre
cl.75
Le vigne centenarie di questa parcella offrono un attacco salino che si interseca a nuance di frutta di bosco matura e sensazioni di muschio, spezie, pepe e liquirizia. Ideale con formaggi di media stagionatura.
édéri e anç Alar
Gigondas
Grenache - Cinsault - Syrah - Mourvèdre
Proprietà: 15 ettari Bottiglie: 40000
Gigondas Rouge 2020
70% Grenache - 15% Cinsault - 14% Syrah
1% Mourvèdre cl.75
Il millesimo 2020 si aggiunge a molti dei precedenti, ricchi e generosi, ma con un tocco di eleganza ancor più spiccato. A casa Cayron il risultato è davvero eccellente: naso profumato reso singolare da note di basilico e di ribes molto maturo. La bocca è di una dolcezza squisita con un frutto superbo, tannini morbidi, ma di carattere. Come se fosse uno Châteauneuf a metà prezzo, fate le vostre considerazioni.
Il Domaine esiste dal 1840. La Famiglia Faraud ormai arrivata alla quinta generazione è rappresentata dalle tre sorelle Delphine, Cendrine e Roseline con l’occhio lungo del padre Michel. Botti grandi e fedeltà bulgara alla tradizione. Uno Gigondas tradizionale: concentrato, ricco, vecchio stile, sempre affidabile.
Châteauneuf-du-Pape
Roussanne - Barboulenc - Clairette - Grenache - Syrah - Carignan
Proprietà: 46,5 ettari Bottiglie: 180000
Un atto notarile del 1547 fa riferimento alla vendita di una parcella di vigna chiamata: “ad montem oliveti”. È probabile quindi che la storia di questa tenuta abbia come minimo 600 anni. Ma è dagli inizi del 1900 che la famiglia Sabon vive e lavora in questi luoghi altamente vocati alla produzione di uve rosse. Il Domaine è stato creato nel 1932,
oggi condotto con grande sensibilità e attenzione da Céline, David e Thierry Sabon. Lo stile aziendale è tradizionale. Questi Châteauneuf si esprimono al meglio dopo circa 10 anni, e noi avremo la pazienza di attenderli… Nel frattempo è in atto l’espansione con vigneti ai margini della denominazione.
95% Grenache Blanc - 5% Ugni Blanc
cl.75
Bianco di struttura e avvolgenza, ricco nei toni di frutta gialla matura, idoneo in abbinamento a carni bianche o pesci nobili salsati. C’è una ricchezza ed una solarità da bevute antiche, di quelle dei lunghi ed interminabili pranzi di mezzogiorno della domenica.
40% Clairette - 30% Roussanne14% Bourboulec - 10% Grenache Blanc2% Clairette Rosè - 2% Picardan1% Picpoul - 1% Grenache Gris
cl.75
Un vino di profondità, sale, eleganza e incredibilmente pronto per essere di struttura così importante e avvolgente. Vinificato per l’85% in acciaio, per l’11% in barriques nuove e per il 4% in barriques di più passaggi.
40% Carignan - 35% Grenache15% Syrah - 10% Merlot
cl.75
Su suoli di sabbie fini molto ricche di quarzi si ottengono uve soffici per vini di facile approccio e di pronta beva. Il lavoro in cantina è all’insegna della tradizione, con vinificazione in cemento e affinamento in legno. Servitelo fresco, sarà un degno compagno sulla tavola.
80% Grenache Noire - 10% Carignan10% Syrah cl.75
Che rosso bellissimo! Gradevole, pieno e rotondo, dal tannino vellutato, nei toni della frutta rossa croccante e matura. Perfetto in abbinamento a carni rosse, la grigliata mista sarà un ottimo banco di prova.
60% Grenache - 20% Syrah - 20% Cinsault cl.75
I terreni, ricchi di sabbie plioceniche e, su alcuni appezzamenti, la silice rossa mista a pochi ciottoli sparsi, conferiscono profondità e freschezza ai vini. Fermentazione in cemento per questo rosso di grande volume, giocato su compattezza della frutta: erbe officinali, tabacco, frutta nera.
2021
78% Grenache Noir - 11% Syrah8% Mourvèdre - 3% Cinsault cl.75
Uno dei migliori rapporti prezzo/ qualità di tutto il Rodano. Di stampo tradizionale senza perdere di vista la contemporaneità. Bevuta calda ma fresca e pulsante di frutta come un soffio di Mistral. Note di pepe bianco, tocchi mentolati, a bilanciare il corpo di questo vino.
DISPONIBILE IL 2019 A € 37,50
80% Grenache - 10% Syrah6% Mourvèdre - 4% Cinsault cl.75
Prodotto solamente nelle grandi annate, è denso e carnoso ma con note floreali a ingentilire il corredo aromatico. Una complessità unica, una lunghissima capacità di invecchiamento. Per cacciagione e piatti di carne da lunga cottura.
È la regione viticola con la più vasta estensione di vigneti al mondo, eppure risulta ancora essere spesso marginale e poco considerata per un recente passato fatto di anonime produzioni di vins ordinaires, ottenuto da vigne esaurite da coltivazioni intense.
Ci troviamo in quell’arco di terra che incontra il mare tra le città di Nîmes, Montpellier e Pérpignan, di fianco ai Pirenei Orientali. Mare, vento, sole e terra fino a perdita d’occhio, luoghi di suggestione tanto che la produzione di vino qui è attestata dall’epoca della colonizzazione Romana. Come dicevamo, fino a un decennio fa la regione si distingueva per una massiva produzione seriale; solo a partire dagli inizi del 2000, non solo grazie a qualche produttore illuminato ma anche con aiuti istituzionali da parte dello stato francese e dell’Unione Europea, si è tentato di colmare una enorme lacuna giuridica visto che i vigneti Languedoc non sono qualificati per l’AC. Sussiste ancora oggi, per la stragrande maggioranza di agricoltori, l’abitudine di appoggiarsi alle cantine sociali (ve ne sono, ancora oggi, oltre 200), fatto questo che non stimola certo produzioni di qualità e una conseguente richiesta da parte del mercato. I portabandiera di una viticultura di qualità, originale e significativa, come cartina di tornasole di un territorio tanto bello quanto climaticamente ricco, sono ancora pochi, ma stanno crescendo, in uno con l’interesse che lentamente si sta svelando, anche grazie all’esempio di quell’Aimé
Guibert di Mas de Daumas Gassac cha ha saputo farsi conoscere anche fuori dai confini regionali. La strada è tracciata: oggi tocca ai vari Goumard, Chabanon e Peyrus procedere a passo spedito su quella strada. Buon viaggio!
Grenache Blanc - Sauvignon - Chardonnay - Cabernet Sauvignon - Cinsault
Proprietà: 120 ettari Bottiglie: 350000
Louis Gris de Gris 2022
Grenache Gris - Grenache Noir - Cinsault cl.75
Si distingue per il suo color salmone brillante, albicocca. Questo vino con aromi di frutta bianca si sposa meravigliosamente con un’insalata estiva con tapenade e gli antipasti a base di pesce. Sarà anche molto piacevole come aperitivo.
Mam’Zelles Gri-Gri…s 2021
Grenache Noir - Merlot cl.75
Specialità dei vini Sable de Camargue, dai toni rosa tenue impreziositi da bei riflessi malva, con un naso di fiori, fragoline di bosco, mirtillo rosso. Ben equilibrato al palato, dove rotondità e vivacità sono accompagnate da sapori di frutta esotica e lampone.
All’ultimo salone Millésime Bio abbiamo scoperto cosa vuol dire il mare d’inverno in Francia. Un solo ristorante aperto per tre giorni, in una cittadina capace di ospitare d’estate fino a mezzo milione di persone. L’oste ci ha servito uno dei Vins de Sable, che già conoscevamo come porcherie adatte al turismo di questo affascinante e paludoso angolo di Mediterraneo.
Scopriamo che tante aziende hanno investito e spalmato di vigne le sabbie degli stagni, migliorando il livello tecnico e degustativo. Per l’amor del Cielo, niente di strabiliante, ma rosatino scarico con una bella acidità. Con la Zuppa di pesce simil-bouillabaisse o altre amenità touristfriendly, si passa una piacevole serata con la divagazione enologica allo spirito del luogo.
Naalie e Brigie Brue
Lauret
Maccabeu - Roussanne - Clairette - Mourvrèdre - Grenache - Syrah - Carignan
Proprietà: 22 ettari Bottiglie: 85000
Manon 2021
Maccabeu - Roussanne - ClairetteGrenache Blanc
cl.75
Bianco grasso e avvolgente, affinato in barriques, ma fine ed elegante, grazie a una sublime mano nella vinificazione. Perfetto sulla cucina etnica, i formaggi francesi, ma anche su accenti molto saporiti e piccanti.
48% Syrah - 2% Mourvèdre - 50% Grenache
cl.75
Se avete in programma una grigliata nei prossimi giorni, prenotatene due casse. Rosso dai toni fruttati neri, mora e ribes, poi nuances di liquirizia, accenti speziati, note di thé, una bontà. Where the dreams have no end.
Grenache - Syrah - Mourvèdre
cl.75
e signori ecco a voi i vini di Christophe Peyrus, considerato a buon diritto uno dei migliori Vigneron natural bio di Francia. Ve lo garantiamo: è davvero difficile poter arrivare a vendere le sue produzioni, spesso assegnate solo en primeur. Clos Marie è certamente il faro della piccola appéllation Pic Saint-Loup, attiva dai primi anni ’90, ha da subito optato per l’agricoltura biodinamica. In questo caso, come in pochi altri, servono a poco le parole: lasciate spazio ai vini, così eleganti, raffinati, fini. Come sapete, qui non riportiamo giudizi di critici e guide: Christophe è ampiamente incensato, con punteggi stratosferici in tutte, anche in quella dell’americano…
Quattordici mesi di affinamento in legno arrotondano i tannini succosi di questo assemblage tradizionale. Di precisione enologica assoluta, fine e voluminoso assieme. Toni diversi diventano un unico quadro aromatico, con carni ma anche con formaggi di media stagionatura.
Grenache - Syrah - Carignan cl.75
Eccoli i toni speziati di pepe e cannella a rendere completa la texture aromatica della frutta rossa croccante e generosa. Fragranza a più non posso, succosità, polpa, lunghezza, surplace. Super vino.
Viognier - Chenin - Chardonnay - Clairette - Mourvèdre - Syrah - Grenache - Cinsault - Merlot...
Proprietà: 9 ettari Bottiglie: 30000
Saint-Guilhem-Le Desert
Blanc 2020
Chenin - Vermentino - ClairetteViognier - Chardonnay - SauvignonRoussanne
cl.75
Complantation in vigna di una decina di cépage, affinamento in barrique per un bianco avvolgente e ricco, di struttura e trama fruttata fragrante e intensa. Stupendo sul pesce grigliato, e preparazioni con tartufo nero.
Saint-Guilhelm-Le Desert
Rouge Chasseur Brousses 2021
50% Mourvèdre - 50% Merlot
cl.75
Nel 1997, una coppia legata a doppio filo al terroir di Puéchabon Géraldine Combes e Xavier Peyraud, hanno intrapreso quest’avventura produttiva in Languedoc. Appassionati e soprattutto convinti del potenziale dei loro luoghi, la coppia ha iniziato, agli albori degli anni 2000, un enorme lavoro di valorizzazione viticola che ha contribuito, agendo da modello, anche alla metamorfosi dei vini languedocien in generale, fino al riconoscimento, nel 2014, dell’AOC Terrasses du Larzac. La tenuta si compone di 9 ettari di vigneti che si estendono prevalentemente su suoli di ghiaia o ciottoli calcarei. I vitigni a bacca rossa rappresentano il 90% sul totale, un terzo di questa superficie è coltivato a Mourvèdre.
È il variopinto uccello Gruccione, chiamato anche Cacciatore d’Africa, che sorvola l’appezzamento di Merlot con vigne di età superiore ai 40 anni, che dà il nome a questa cuvée. Fresco e multidimensionale, preannuncia buoni aperitivi con salumi, gourmandies e anche la pizza.
Languedoc Rouge
Cléo des Brousses 2020
20% Mourvèdre - 30%Syrah50% Grenache
cl.75
Ultimo nato, Cléo, Cléopatre, il limone di Provenza, la piccola farfalla giallo limone che annuncia la primavera, definisce questa cuvée caratterizzata da toni super fruttati e da tannini morbidi. Per la griglia, la brace e la carne al sangue.
Terrasses du Larzac
Mas des Brousses 2019
50% Mourvèdre - 30%Syrah20%Grenache
cl.75
La cuvée più significativa della tenuta che rivela la finezza, la struttura e l’eleganza delle Terrasses du Larzac. Affina un anno in botti da 400 l, gioca su accenti di frutta nera, spezie e bacca mediterranea. Sulle carni da tagli magri, fino alle lunghe cotture.
Mourvèdre - Carignan - Syrah - Chenin
Proprietà: 20 ettari Bottiglie: 70000
Pays de l’Hérault Blanc 2021
70% Carignan - 30% Chenin Blanc
cl.75
Vino di estremo nitore: dall’anima di bianchi del sud e dal respiro elegante e fine del nord continentale. Di assoluta precisione enologica, sapiente uso dei legni, rivela una versatilità e un’abbinabilità fuori dal comune. Con carni bianche e pesci salsati; anche su tocchi piccanti e etnici.
Coteaux du Languedoc
Rosé 2022
40% Mourvèdre - 30% Cinsault15% Carignan - 15% Grenache
cl.75
Un rosé di eleganza straordinaria e profondità multidimensionale. La capacità del produttore di raccogliere uve succose e al pieno punto di maturazione, permette una vinificazione classica in rosato che trova la pienezza espressiva della frutta e il profumo di garrigue Mediterraneo.
Jullien è un vero fuoriclasse per l’estrema autorevolezza dei suoi vini, per l’esempio tracciato: del resto, sono i produttori di tutta la Languedoc a portarlo come modello e paradigma della rinascita qualitativa della regione. Il suo lavoro si esplicita con grande rigore qualitativo in vigna, alla ricerca delle espressioni più vere de suoli nelle sfumature che le Terrasses du Larzac rivelano. E poi la visione, immaginare e realizzare cuvée tradizionali ma contemporanee insieme, generose, profonde e intense.
Coteaux du Languedoc
Terrasses du Larzac
Autur de Jonquières 2020
40% Mourvèdre - 40%Carignan20%Syrah
cl.75
Rotondo e setoso, ampio e generoso, avvolgente e nervoso, quasi all’attacco da tanto è combattivo. Ovvero quando toni differenti, suoni eterogenei, trovano la perfetta armonia, grazie alla sensibilità del produttore. Una meravigliosa espressione da suoli di gres e scisto.
Completano il quadro:
• Coteaux du Languedoc Terrasses du Larzac
Carlan 2021
• Coteaux du Languedoc Terrasses du Larzac
Lous Rougeos 2021
Vermentino - Chenin - Mourvèdre - Carignan - Grenache - Syrah - Merlot
Proprietà: 7 ettari Bottiglie: 45000
Le Petit Merle aux Alouettes 2020
100% Merlot
cl.75
Fratello minore del Merlot da lunga sosta in legno, si rivela un vino giovane, fruttato e succoso, abbinamento perfetto per il magret de canard, rivela setosità ed eleganza su note tartufate e sottobosco caldo.
Pays d’Oc Le Merle aux Alouettes 2017
100% Merlot
cl.75
Il grande Merlot come piace a noi, ovvero sull’affinamento in legno. Vino di volume e morbida, suadente eleganza da clima caldo: 36 mesi di affinamento, di cui 24 in barriques. Buonissimo sulla tavola, con le carni al sangue.
Eccoci chez Alain Chabanon, produttore tanto stimato e premiato in Francia, quanto poco conosciuto in Italia. Fare introverso, modi timidi ma vini eccezionali, e noi scegliamo sempre i vini… Allievo di Alain Brumont a Madiran, debutta con la prima vendemmia nel 1992. Da sempre in agricoltura biologica sotto il controllo ecocert. Le uve sono vendemmiate a mano solo la mattina per evitare la calura pomeridiana, poi deposte in cassette forate. L’eliminazione degli elementi indesiderati si fa al pomeriggio grazie al passaggio su una “table de tri”che permette un’ulteriore selezione. Niente lieviti industriali, ma solamente quelli che vivono naturalmente da mesi sotto la buccia. Assolutamente da provare.
Esprit de Font Caude 2018
45% Syrah - 45% Mourvèdre10% Grenache
cl.75
Ecco la cuvée più importante di Alain: vinificata in contenitori a forma di uovo in cemento, rivela tutta l’anima dell’uva Mourvèdre, calda, materica, ampia e generosa ma sempre molto elegante. Su carni a lunga cottura e sughi speziati.
Saut
90% Mourvèdre - 10% Syrah
cl.75
Ecco la fotografia di Montpeyroux. La parte nobile di questo lembo di terra. Lungo passaggio in legno di 24 mesi, seguiti da altri 12 di affinamento, donano profondità ed equilibrio. Lunga capacità d’invecchiamento.
Rieux Minervois
Viognier - Chardonnay - Grenache - Cinsault - Syrah
Proprietà: 20 ettari Bottiglie: 30000
Pays d’Oc Le Chardonnay 2022
100% Chardonnay
cl.75
Chardonnay fine e sottile dagli accenti floreali. Una mano sapiente lo ha vinificato cercandone l’ekeganza e non la concentrazione esuberante che può essere trovata nella zona di Minervois. Perfetto su primi di pesce, si presta allo sbicchieramento in qualunque occasione conviviale.
DA SETTEMBRE
Pays d’Oc Le Viognier 2021
100% Viognier
cl.75
Vino bianco elegante e nobile, il Viognier, che da queste parti riesce a dare toni fruttati molto intensie armonici, coadiuvando i tipici descrittori del varietale. Non è il Rodano, ma la calda ed assolata piana di Minervois.
Eccoci nel cuore del Minervois, tra Carcassonne e Narbonne, area viticola molto rinomata fin dal tempo dei Romani, che qui coltivavano, oltre all’olivo, uve bianche e rosse. La proprietà è della famiglia de Crozals da tre generazioni: oggi è condotta con grande attenzione e cura da Jean-Marc e dalla moglie Anne, entrambi diplomatesi all’Université Internationale du Vin de Suze-La Rousse. Qui si producono vini di terroir alla ricerca della sua espressione più vera nei vitigni di antica coltivazione ma anche nelle tecniche di vinificazione, molto rispettose della tradizione, seppure con saperi contemporanei.
Vdf Rouge Cinsault
L’Amandier 2021
34% Grenache - 33% Cinsault - 33% Syrah cl.75
Rosso di estrazione leggera, vinificato come un rosé a temperatura controllata senza solfiti e coni solilieviti indigeni. Con l’aperitivo accompagnato a Tapas, sui salumi giovani, gli antipasti finger-food.
Minervois Clots de Pals 2021
Syrah - Grenache
cl.75
Rosso succoso e profondo, nella frutta a polpa matura. Ideale per tutte le questioni da sbrigare a tavola, dai primi piatti ricchi, al salume, dalla carne ai formaggi. Vin de soif, da servire freschino, per chi non vuole rinunciare mai al vino rosso a tavola.
Fontjoncouse
Maccabeu - Carignan - Grenache - Syrah
Proprietà: 12 ettari Bottiglie: 15000
Ci troviamo nell’appéllation Corbières una delle più estese della regione e qui, nel villaggio di Fontjoncouse, una giovane coppia, marito tedesco, moglie borgognona, ha acquistato una bella frazione di vigne centenarie e ha iniziato un lungo lavoro di tutela e salvaguardia che si traduce nella pratica biodinamica, concretamente, lontano
da ogni forma di esoterismo. Anche in cantina si ragiona sulla naturalità, alla ricerca dell’espressione più vera del luogo: lieviti indigeni in contenitori di cemento, affinamento in legno, guardando a un’idea borgognona ma rispettando profondamente i vitigni autoctoni, Maccabeu, Carignan e tutte le famiglie della Grenache.
80% Maccabeu - 15% Grenache Blanc5% Vermentino cl.75
Pressatura a grappoli interi, fermentazione a temperatura ambiente su lieviti indigeni, malolattica svolta e affinamento in barriques con successivo travaso in inox. Grande bianco, generoso, ricco, elegante e gastronomico.
Roussanne Blanc 2022
100% Roussanne cl.75
Una stupenda interpretazione di vino bianco, su suoli di argillo-calcare dell’età giurassica. Fermentazione con lieviti indigeni senza controllo della temperatura e affinamento in barriques. Straordinaria profondità e ampiezza: per il pesce e le mille declinazioni che richiedano eleganza al calice.
Grenache Noir 2021
100% Grenache Noir cl.75
Rosso, anzi nero, come il colore della Grenache. Di struttura, intensità e vibrazione, nei profumi di bacca mediterranea, mirto, frutti neri ma una chiusa di grande freschezza.
70% Carignan - 30% Grenache Noir cl.75
Un rosso importante, ricco e generoso, dalla trama fitta e dal volume avvolgente. La mano femminile di chi lo produce e uno stile à la Bourguignonne lo rendono elegante nonostante il tenore da “sud” francese. Perfetto su carni rosse.
50% Carignan - 25% Grenache Noir25% Syrah cl.75
Le tre varietà vengono raccolte e lavorate separatamente in fase di pigiatura. Poi insieme in cuvée di cemento per 10 mesi, l’8% della massa in barrique di terzo passaggio. Il rosso fragrante e fruttato con il volume e l’intensità per essere servito su tutto. Servitelo fresco!
Mauzac - Chardonnay - Chenin Blanc - Pinot Noir
Proprietà: 13 ettari Bottiglie: 130000
Storia di un ingegnere informatico originario della regione che al momento della pensione si reinventa vigneron. L’azienda già impostata, nel tempo, da Michel Dervin, “champagnard” in trasferta, ha tutto per ben figurare nel contesto generoso, ma piuttosto chiuso, del Limoux. Basse
rese, interventi il meno invasivi possibili, cantina tecnologicamente avanzata. Solo bollicine come vuole la secolare tradizione di questo territorio. Fioccano i riconoscimenti, basati, soprattutto, sullo stratosferico rapporto prezzo/qualità e sulla piacevolissima bevibilità dei suoi prodotti. Bravo Jacques Calvel!
Les Graimenous Brut 2020
60% Chardonnay - 30% Chenin5% Mauzac - 5% Pinot Noir
cl.75
Crémant di colore oro pallido, perlage fine, agrumi e frutta secca al naso e una rotondità in bocca con aromi delicati di fiori bianchi e tocchi citrini. Oltre all’aperitivo si presta bene anche con le tapas, le grigliate di pesce, le carni bianche, i formaggi di pecora.
Clos des Demoiselles Brut 2020
60% Chardonnay - 30% Chenin Blanc10% Pinot Noir
cl.75
cl.150
Per questa Cuvée è utilizzata solo la prima spremitura. Bollicina fine e leggera, i profumi floreali di biancospino, preludono a un palato armonioso, dalle note agrumate. Ha il suo matrimonio d’amore con cappone e pollame nobile, ma anche con il sushi.
La Rose N°7 Rosé Brut s.a.
60% Chardonnay - 30% Chenin10% Pinot Noir
cl.75
Crémant rosé elegante, dagli aromi delicati, dal bel colore rosa, dai profumi freschi e avvolgenti di fragoline di bosco, il suo stile è allo stesso tempo aereo e nervoso, di verve acido-minerale al palato. Dissetante e fragrante.
Le Moulin Brut s.a.
90% Mauzac - 5% Chardonnay5% Chenin
cl.75
Freschezza negli aromi di mela verde, di fiori di acacia e di albicocche. Perfetto all’aperitivo, accompagna infinite varietà di crostini. Ricordate che per questa tipologia le cantine producono milioni di bottiglie. In questo caso potete contare su un prodotto realizzato con cura e attenzione.
Espira de L’Agly
Grenache Noir - Syrah - Mourvèdre - Roussanne - Macabeu
Proprietà: 35 ettari Bottiglie: 95000
Ci troviamo in un’area selvaggia e isolata, vicino ai contrafforti dei monti Corbières, su suoli di scisti neri e calcari: luoghi spesso battuti da venti mediterranei forti. Qui lavora Jean Gardiés, assieme al figlio, su parcelle condotte in biologico, alla ricerca dell’espressione più vera del
suolo, nelle sue increspature. Le vigne si diramano su suoli di scisti e argille, ripartite su 43 parcelle. I suoi vini potenti e generosi, un tempo segnati dal legno, si sono evoluti verso una maggiore finezza e precisione ed ora fanno parte dell’élite del Roussillon.
Côtes-du-Roussillion Blanc
Les Glaciaires 2022
40% Grenache Blanc et Gris40% Roussanne - 20% Macabeo cl.75
Su suoli di argillo-calcare, scocca questo bianco di avvolgenza e complessità, prodotto da soli 30 ettolitri per ettaro, riposa 8 mesi in legni di media grandezza. Il contrappunto di fiori bianchi sfuma nei toni di frutta gialla compatta. Alta bevibilità.
Côtes-du-Roussillion Blanc
Clos des Vignes 2021
60% Grenache Blanc35% Grenache Gris5% Macabeo e Roussanne cl.75
Il vigneto di Grenache Blanc che compone questa cuvée ha 70 anni e apporta profondità e sale. Fermentazione ed affinamento in legni pregiati di medie dimensioni. Vino gastronomico, elegante, sottile perfetto sui pesci salsati.
Côtes-du-Roussillion Blanc
La Torreta 2021
Malvoisie - Macabeu cl.75
La Malvoise dona freschezza ed un tocco di acidità, bilanciata dal tocco di Macabeu che apporta rotondità e mineralità. Affinamento di 12 mesi in demi-muids ed a seguire altri 12 mesiin bottiglia.
Les Millières 2020
40% Grenache - 30% Syrah20% Carignan - 10% Mourvèdre cl.75
Rese bassissime in vigna con selezione rigorosa dei grappoli, che porta in cantina solo 30 ettolitri ad ettaro. Affinamento per metà in cemento e per metà in legno. Capacità di estrazione fruttata su tannini setosi e rotondi.
Rouge
Clos des Vignes 2020
70% Grenache - 20% Syrah10% Mourvèdre cl.75
Da vecchissime vigne di Grenache e Carignan di più di sessant’anni, su suoli argillo-calcarei del comune di Vingrau, vendemmiate solo a mano. I mosti sono affinati per almeno 12 mesi in barruques di piccole e medie dimensioni. Per arrosti e lunghe cotture.
Rouge La Torre 2020
Village
70% Mourvèdre - 20% Grenache10% Carignan cl.75
Dopo la macerazione di venti giornisi va in legno per complessare lentamente l’enorme ricchezza di queste uve succose. Il suolo di scisti fa il resto. Per i grandi brasati, o anche solo da meditazione.
Rouge
Tautavel Les Falaises 2020
50% Carignan - 30% Syrah20% Grenache Noir cl.75
Il vino più importante di casa Gardiés: di struttura e complessità, avvolgenza e salda mano di chi lo ha prodotto. Rosso che chiede carni al sangue, la bistecca sulla brace sta aspettando un incontro d’amore.
Saint-Martin de Fenouillet
Grenache Blanc e Noir - Roussanne - Rolle - Carignan - Syrah
Proprietà: 39 ettari Bottiglie: 80000
Côtes-du-Roussillon
Blanc Eos 2022
65% Grenache Blanc - 35% Maccabeu
cl.75
Profumi di timo e fiori bianchi, preludono a un volume intenso e fruttato nei toni di albicocca. Palato ampio e armonico, sempre giocato sulla forte presenza minerale a dare vivacità e nerbo al vino.
Côtes-du-Roussillon
Blanc Le Ciste 2021
20% Marsanne - 20% Roussanne - 25% Rolle - 25% Grenache Blanc10% Maccabeu
cl.75
Eric Laguerre ha affinato “le armi” enologiche chez Gerard Gauby. Lo abbiamo scoperto infatti tra la fine degli anni 90 e i primi 2000 presso il Domaine La Soula a creare uno dei più convincenti bianchi della regione: una pietra liquida e profumata che, sulle terrazze granitiche della regione dei Fenouillèdes, scoccava. Ora Eric ha il suo domaine, proprio lì, su quelle alture. Vigna bio certificata, grande lavoro agronomico alla ricerca della matrice più vera del suolo. Così nascono le sue cuvée, tutte giocate su quel raffinato equilibrio di mineralità e avvolgenza.
Vino salino, dal carattere fortemente minerale, dove i riverberi acidi trovano uno svolgimento ampio e armonico nella trama della frutta intensa e pulsante: mango, passion fruit, albicocca, mandarino.
Côtes-du-Roussillion
Rouge Eos 2021
80% Grenache Noir - 20% Syrah
cl.75
Fresco e fruttato, solare come può esserlo un rosso giovane in quella zona, con richiami speziati. Poliversatile su tante preparazioni, ideale per essere sbicchierato nei wine-bar. Il Roussillon è la nuova terra promessa per i giovani vignerons con tanta voglia, idee e pochi soldi.
Côtes-du-Roussillion
Rouge Le Ciste 2018
40% Grenache Noir - 35% Syrah15% Carignan - 10%Mourvèdre cl.75
Ampia struttura e finezza insieme, ancora il suolo minerale a farne da richiamo. La frutta è più compatta e serrata, i tannini si stanno aprendo, i tocchi di grafite e cacao rendono più suadente i toni rossi di bosco. Con carni poco cotte.
Ci troviamo in un angolo di Francia davvero suggestivo, un punto protetto nella complessità della conformazione geografica, insieme alle tradizioni socio culturali e di relazione di origine contadina. Questi luoghi, dentro a un luogo, sono scorci che esprimono la sottile diversità di climi e geologia, quasi una “babele” atemporale di un Terroir unico.
L’intelligenza contadina, la prassi del lavoro, si è quindi stratificata sui differenti profili territoriali dei luoghi, a sottolineare il fascino di una tra le regioni viticole più evocative di Francia. Le diversità, anche sostanziali, di suolo e microclima però non dividono e disperdono gli elementi comuni, anzi li rafforzano, svelando una identità di relazione tra vitigni afferenti in zone viticole vicine tra loro: il Tannat si arrotonda con l’aria sottile del Madirannaise, il Malbec a Cahors si nobilita con il calore secco della valle del Lot, a Gaillac è il vento d’Autan che accarezza il vitigno Ondenc, così come nel Jurançon è il vento che soffia dalla Spagna che concentra i grappoli di Manseng, il clima temperato a Duras e a Bergerac fa maturare i Merlot e i Cabernet, mentre quello oceanico influenza i Gascogne nella freschezza e nell’espressione aromatica delle uve Uni-Blanc e Colombat, così come, infine la Négrette Frontonnaise trova il calore di cui ha bisogno per sviluppare la sua pienezza aromatica sulle terrazze di Tarn.
I vignérons che vi presentiamo in questo catalogo hanno imparato dal tempo, dal clima, dai suoli, dalla storia e dalle tradizioni dei loro padri, e prima dei loro nonni, a fare emergere queste caratteristiche nel modo più vero e più sincero.
I loro vini sono le loro migliori parole…
Un centinaio di chilometri a est di Bordeaux, la città di Bergerac è situata sulle rive della Dordogna che scorre serpeggiando attraverso le valli di roccia calcarea in una vasta pianura alluvionale.
I vigneti di Bergerac, oltre la piana, sono essenzialmente posizionati sulle colline circostanti che
abbracciano una zona per 40 Km da est a ovest e per 30 km nella direzione nord-sud.
A circa 100 chilometri dall’Atlantico, il Bergerac ha un clima oceanico mite e umido con influenze continentali che attenuano gli effetti dovuti all’esposizione.
I molteplici substrati geologici portano ad una grande varietà di suoli. Su questi terroirs si dipanano le diverse appéllations della regione con le loro diversità e tipicità. Monbazillac è la più celebre delle appellazioni della regione, dove si producono vini dolci utilizzando i vitigni di Sémillon.
Il microclima, grazie alle nebbie che si dissipano lentamente, favorisce lo sviluppo delle muffe nobili e un’elevata concentrazione di zuccheri nelle uve. Queste condizioni permettono l’elaborazione di un vino dal colore giallo oro, con un aroma di miele, di frutta candita, pieno e lungo in bocca che per di più può essere conservato a lungo.
Nel Bergerac abbiamo una miriade di “appellazioni” per i vini rossi e rosati, così come per i vini bianchi secchi e abboccati. Contigui ai vigneti di Bordeaux in essi si ritrovano gli uvaggi di questa regione e quindi i vini prodotti sono molto vicini come personalità a quelli bordolesi.
I Bergerac bianchi sono vini nervosi, floreali e fruttati al palato, da consumarsi giovani.
I Bergerac rossi sono principalmente a base Merlot e Cabernet Franc, leggeri, morbidi e fruttati anch’essi da bere giovani.
I Bergerac rosé sono pieni di freschezza, aromatici da bersi nell’anno di produzione.
I vini “Côtes de Bergerac” rossi sono ben strutturati, con aromi di frutta candita e prugne, e in grado di invecchiare. La percentuale dei diversi vitigni varia da un produttore all’altro, ma la base è in gran parte il Cabernet Sauvignon, che conferisce una bella struttura.
Tra Albi e Tolosa il vigneto di Gaillac è uno dei più originali di tutta la Francia.
C’è una biodiversità stupefacente, il suolo calcareo è perfetto per rare varietà bianche, mentre la parte ghiaiosa è riservata a quelle rosse.
Il Mauzac è un modello di versatilità: sicuramente il progenitore dello Champagne come dimostrano gli scritti del poeta provenzale Auger Gaillard magnificanti il metodo rurale o “gaillacoise” ben prima dell’avvento di Dom Pérignon.
Oltre che in bolle, può essere vinificato in verde (secchissimo), semidolce, dolce e perfino con l’utilizzo sous voile, come nel Vin Jaune. È delicatamente profumato con sfumature di mele e di pere che sottolineano un retrogusto gessoso. L’altra maggiore varietà è il ” len de l’el” che in occitano significa “lontano dall’occhio”.
Varietà autoctone tra i rossi sono il Duras e il Braucol (detto anche Fer) che di solito vengono abbinati alle varietà bordolesi arrivate abbastanza in forze anche da queste parti.
Il Jurançon prodotto sulle pendici dei puntuti Pirenei è uno dei vini bianchi fra i più eleganti di Francia. Il vigneto è situato nel Bearn in un territorio ben delimitato fra le città di Oloron-Sainte-Marie e Pau e i due corsi d’acqua omonimi.
Il vitigno Gros Manseng è responsabile delle versioni secche con vendemmie precoci, così come il Petit Manseng dai piccoli acini e dalla buccia spessa può restare in vigna fino a novembre e talvolta anche fino a dicembre al fine di appassire così da concentrare gli zuccheri e l’acidità. Questi vini dolci, abboccati sono abbastanza vivaci da essere bevuti con il foie gras locale e hanno uno stile probabilmente più affine a un Vouvray che a un buon Sauternes.
Ondenc - Mauzac - Braucol - Duras - Prunellart - Syrah - ecc...
Proprietà: 22 ettari Bottiglie: 90000
Gaillac Mauzac Nature 2020
100% Mauzac rose
cl.75
Gradevolissimo questo pétillant, prodotto con l’antico metodo “Gaillacoise”, cioè seconda fermentazione con gli zuccheri residui della prima, senza sboccatura. Rimarrà alla fine un vino péillant con un leggero residuo fra i 5 ed i 10 gr/l.
100% Syrah
cl.75
Vinificazione in parte da uve diraspate, in parte intere, solo lieviti indigeni, senza filtrazioni. Vino dall’attacco fresco e dalla bella acidità, concentrato e ricco. Aromi di frutta rossa, che si amplificano su toni speziati e liquirizia.
Al Domaine de Plageoles sono inossidabili: si continua imperterritamente a difendere i valori territoriali, producendo, al di là delle mode e dei sentieri battuti, vini dalla forte personalità grazie agli autoctoni locali e alle tecniche di vinificazione ancestrale. Il tutto senza perdere di vista la purezza e la linearità, stando alla larga dagli stereotipi.
Completano il quadro:
• Gaillac 1ere Côte Mauzac Vert 2020 -
• Gaillac Duras 2018 -
Gaillac Braucol 2019
100% Braucol
cl.75
Da uve diraspate e vinificate in cemento. Leggero e fresco è un vino ideale per tutto il pasto, negli aromi di frutta rossa e nella persistenza sottile che rivela. Da servire sempre intorno ai 15 gradi.
Gaillac Doux Ondenc 2019
100% Ondenc
cl.50
Quindici giorni di appassimento dei grappoli prima della vinificazione solo, sempre, con lieviti indigeni. La freschezza e la dolcezza: toni di frutta confit, note di fico incontrano lo zafferano.
Chenin - Sémillon - Liliorila - Negrette - Syrah - ecc…
Proprietà: 30 ettari Bottiglie: 100000
Fronton Rouge
Château Plaisance 2019
54% Negrette - 26% Syrah - 10% Cabernet Franc - 10% Cabernet Sauvignon cl.75
La tipicità di un territorio in una cuvée la cui uva più utilizzata è la Negrette. Rosso rubino profondo, toni speziati e liquiriziati, vino di volume, ideale sulla tavola con formaggi di media stagionatura e carni anche piccanti.
Fronton Rouge Negrette
Alabets (Et Alors?) 2019
100% Negrette cl.75
Da uve provenienti da suoli freddi, segnati da un alto tenore di argilla, che permettono una lenta maturazione dei grappoli, rivela la sua anima più vera, quel legame a un luogo tanto forte quanto difficile. Un rosso intenso, dai profumi e dalle sensazioni antiche.
Unluogo di grande suggestione, coltivato da innumerevoli generazioni e ripreso da Marc Penavayre che lo eredita da suo padre Louis nel 1991. Siamo agli inizi del 2000 quando il lavoro in vigna diventa il centro di tutto, prodotti naturali, no al diserbo, no a trattamenti sistemici, vendemmia di uve sane e una vinificazione guidata da un solo concetto portante: fare parlare la terra con il vino. Ecco perché qui si utilizzano solo lieviti indigeni. L’uva maggiormente coltivata è la tradizionale Negrette (60%) ma troviamo anche il Syrah, il Cabernet Franc, il Cabernet Sauvignon, e il Sauvignon.
Fronton Rouge
Tot Ço Que Cal 2020
70% Negrette - 30% Syrah cl.75
Rosso dalla struttura generosa e ricca, affinato per 16 mesi in barrique di cui solo il 20% nuove, rivela un’avvolgenza setosa, di fine quanto corposa persistenza. Nuance di liquirizia, tè nero, mora, ribes nero, si rincorrono trovando un giusto equilibrio tra forza e armonia.
Vdf Lakaat-E-Barzh
Moelleux 2020
100% Muscat de Hambourg cl.75
Dopo aver vendemmiato le uve al limite dell’appassimento, questo Muscat de Hambourg presenta circa 40 gr/l di zucchero residuale, ma rimane un vino fresco e leggero, che nel sudouest viene tradizionalmente servito in aperitivo. Si sposerà benissimo con le macedonie di frutta o i dolci di crema.
Malbec - Merlot - Tannat
Proprietà: 21 ettari Bottiglie: 85000
Cahors Le Combal 2018
100% Malbec
cl.75
Vino di grandissima versatilità. Nero, avvolgente, super fruttato. Perfetto sulle carni al sangue e per chi chiede frutti a tutto volume. I francesi chiamano il Malbec “Le vin noir” e Cahors è l’epicentro di questo vitigno.
Cahors La Fage 2019
100% Malbec
cl.75
I descrittori neri del Malbec: liquirizia, cacao, torrefazione, mora, ribes nero dalla texture avvolgente e dinamica. Lunga fase retrogustativa. Non è l’Argentina, Mathieu Cosse, burbero ed imponente, concede un altro top di gamma.
Cahors Les Laquets 2019
100% Malbec
cl.75
Matthieu Cosse è un bel personaggio: vigneron per scelta, enologo di formazione, ha un debole per un’uva in particolare, la Malbec. Così, a partire dal 1999 inizia a dedicarsi completamente al vino nero di Cahors. Insieme a Catherine
Maisonneuve, lavora oggi una ventina di ettari di vigna in biologico e biodinamico. Matthieu ama le increspature, ecco allora, nei suoi vini emergere le sottili differenze di suolo, sottolineate da una grande precisione enologica. I vini non sono certo i classici Cahors, ricchi di espressioni eterogenee, esprimono pienezza di frutto ma sono anche insolitamente eleganti e rotondi, per niente vicini a quel modo rustico della vecchia scuola enologica che le persone spesso associano ancora ai Malbec di questa area.
Uno splendido Malbec: lieviti indigeni, affinamento in barriques nuove dai 18 ai 22 mesi per un rosso, anzi un nero, di spessore ampio e generoso, di tannini vellutati. Scala evolutiva nella concentrazione, rispetto agli altri fin ora descritti.
Cahors La Marguerite 2021
100% Malbec
cl.75
Una bomba di finezza setosa, disegnata in un perimetro enologico serio e puntuale. Matthieu ci racconta: da suoli di calcare, per la ricchezza e di argille fini per l’eleganza. Volevo creare qualcosa di eccezionale, spero di esserci riuscito. Noi pensiamo proprio di sì.
Proprietà: 17 ettari Bottiglie: 100000
Pacherenc-du-Vic-Bilh
Blanc Sec 2021
70% Gros Manseng - 30% Petit Manseng
cl.75
Gradevolissima freschezza nei toni di agrumi e frutta a polpa bianca. Chiude armonioso nei tocchi minerali che lo rendono ideale dall’aperitivo ai primi piatti. Nessuno residuo zuccherino. Fratellino minore ed impertinente del celebrato Jurançon.
Madiran Rouge Tradition 2019
65% Tannat - 20% Cabernet Sauvignon15% Cabernet Franc
cl.75
Aromi di frutti neri, ciliegia, mora, ribes. Ampio e denso, è caratterizzato da una bella freschezza, tannini setosi e spezie. Compagno ideale per aperitivi o cene a base di tapas, ma anche con carni rosse alla griglia o preparazioni a base di cacao.
Una storia al femminile. Nel 1993 Christine Dupuy, terminata la scuola di enologia, riprende i sei ettari di vigna dei genitori e diventa la più giovane viticultrice della sua appellation (Madiran). Il suo progetto è chiaro: combattere contro l’idea imperante in quel tempo dei vini stereotipati, uguali ovunque. Si parte dalla vigna: buone esposizioni, suolo di argilla e ciottoli, basse rese e biodinamica. La vinificazione è in legno. Una particolarità del Domaine è quella di avere un patrimonio di vitigni molto antichi, tra cui uno degli ultimi appezzamenti di Tannat prefillosserico, risalente alla fine dell’800. Nelle grandi annate viene vinificato separatamente e dà vita a un vino complesso, fine, con una lunghezza in bocca eccezionale.
Madiran Rouge
Vieilles Vignes 2018
Tannat - Cabernet SauvignonCabernet Franc
cl.75
Dalle vecchie vigne di Tannat e Cabernet, vino di struttura e intensità: sono gradevoli e armonici i tannini, sui toni della frutta rossa e nera matura e fragrante. Una bomba di potenza, eleganza e piacevolezza. Ideale con grandi carni.
Vdf Tan naT 2021
100% Tannat
cl.75
Un rosso super naturale, senza solfiti da bar à vin francese o per tutti quei locali che ne subiscano il fascino… Struttura, potenza, calore, ma anche una invidiabile cura enologica che lo contraddistingue (rispetto a tutti i rossi “naturali” puzzoni senza solfiti che imperano oggi).
Petit Manseng - Gros Manseng - Courbu
Proprietà: 10 (più 2 in affitto) ettari Bottiglie: 45000
50% Gros Manseng - 35% Petit Manseng15% Petit Courbu cl.75
Un ottimo vino per la tavola, ricco in volume e struttura. Avvolgente e vellutato nei toni della frutta fresca, pesca bianca e agrumi in particolare, rivela inoltre un fresco carattere minerale. L’acidità non manca, la longevità neppure.
33% Courbu - 34 % Petit Manseng33% Gros Courbu cl.75
Bianco secco di rara eleganza che dimostra quanto quest’area considerata minore sappia offrire anche nelle versioni non moelleux. Affinamento in legno, avvolgente e fresco. Fuoriclasse assoluto, ambasciatore di queste varietà.
Iltratto distintivo è un approccio globale volto alla salute del suolo. In concreto: lavorazione del terreno e inerbimento con cereali o legumi tra i filari, diserbo meccanico sotto filare, eventuali aggiunte di compost e rocce naturali. Il Béarn appartiene, oggi, al dipartimento dei Pirenei Atlantici. Il luogo dove Jean-Marc fa vino è davvero eccezionale, nel senso letterale del termine: l’atmosfera è unica, i colori, i rilievi, il clima, le persone, tutto è diverso e unico. In questo luogo il clima è favorevole, connotato da temperature miti e abbondanti risorse idriche Qui si è perfettamente acclimatato un vitigno: il Petit Manseng. È lui il protagonista indiscusso di questa storia.
Gros Manseng - Petit Manseng cl.75
La dolcezza e la passione, con le uve degli amici, questo dice l’etichetta. Un poco morbido, con lo zucchero a segnalare la sinuosità della dorsale sapida… e se lo mettete in aperitivo non starà affatto male.
67% Gros Manseng - 33% Petit Manseng cl.75
Un piacere poter degustare vini di tanta ricchezza e finezza insieme. Note di fico, albicocca secca, ananas, mandarino, buccia di cedro si intrecciano con sensazioni di miele, di tartufo, di zafferano. Anche se nessuno chiede più queste cose, provatele.
Cabernet Franc - Cabernet Sauvignon - Tannat - Gros Manseng - Petit Manseng - Courbu
Proprietà: 10 ettari Bottiglie: 30000
Tannat - Cabernet Franc
cl.75
Le vigne sono curate maniacalmente e le rese sui ripidi pendii dell’Arradoy sono bassissime, 25 ettolitri per ettaro, un’inezia. 23 giorni di macerazione sulle bucce, poi 12 mesi di affinamento in cemento. Lavoro naturale, tantissimo. Rosso di profondità e succo.
100% Tannat
cl.75
Vigneto esposto a pieno sud, in forte pendenza su terrazze, suolo di rocce di gres affioranti, chiamate Lapitza, resa per ettaro di 22 ettolitri. L’affinamento è in legno da 400 litri per lungo tempo. Rosso dai volumi, di profondità. D’altra parte siamo nei Paesi Baschi francesi.
Dagli anni ‘80, quando la famiglia Reca ha iniziato a lavorare al Domaine, è stata fatta tanta strada. Attualmente la tradizione familiare è portata avanti da Elorri Reca e Brice Robelet. L’azienda agricola si trova di fronte a Saint Jean Pied de Port, abbarbicata sulle ripide pendenze dell’Arradoy. Qui, il terreno composto da limo ed arenaria rossa molto ricca di ferro, gioca un ruolo determinante grazie alla intensa capacità drenante, risultando perfetto per la coltivazione della vite. I vini prodotti, a base Tannat, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon per i rossi ePetit e Gros Manseng e Petit Courbou per i bianchi, si rivelano così essere molto espressivi, con interessantissime tensioni e con dinamiche di bocca esplosive.
Fer Servadou - Mauzac - Ondenc - Chenin - Muscadelle - Muscat à Petit Grains
Proprietà: 14 ettari Bottiglie: 70000
Marcillac Rouge Peïrafi 2013
100% Fer Servadou (Mansois) cl.75
Da suoli di ciottoli e particolarmente pietrosi, ecco questa parcella dove la chimica non è mai entrata. Da 12 o 15 giorni di macerazione, affinamento in botti di legno vecchie per almeno 20 mesi, aprire qualche ora prima e scaraffare.
Da 30 anni Jean-Luc Matha lavora i suoi quattordici ettari di vigneto sui pendii terrazzati argillosi-calcarei del piccolo villaggio di Bruéjouls, nell’ area di Marcillac. Jean-Luc Matha, è viticoltore rispettoso della natura e produce vini autentici a base Fer Servadou il vitigno autoctono locale e unico di tutta la denominazione. Il suo Mansois è un pensiero: qualcosa che rimane, traccia per chi non ha dimenticato che il vino è vivo ed è pronto ad ascoltare una storia di circa 250 milioni di anni fatta di rocce morbide, di erosioni, avvallamenti, fatta di fatica e sudore, fatta di mani sporche di terra, questa terra di colore rosso intenso.
Montréal-du-Gers
Colombard - Chardonnay - Gros Manseng - Merlot - Tannat - ecc…
Proprietà: 19 ettari Bottiglie: 60000
Vdf Blanc Sec Vain de Rû 0202
100% Colombard
cl.75
Bianco natural style, macerazione della varietà Colombard, fatta con tecnica e comprensione dei tempi di contatto sulle bucce. Ne emerge un vino ricco nei toni di frutta gialla, e infusione di erbe, versatile, ampio e generoso. Con primi piatti e non solo.
Vdf Blanc Sec Chut ! 0202
100% Sauvignon Rose
cl.75
La rarissima varietà Sauvignon rose, di un bel colore buccia di cipolla luminoso, trova nel contatto pellicolare, eleganza, morbidezza, avvolgenza. Lieve residuo zuccherino, dato dal fruttosio dell’uva.
E, come dice il produttore stesso in etichetta: non ce n’è molto..
Vdf Blanc Sec Les Pissenlits 9002
100% Chardonnay
cl.75
Dominique Andiran con passione si è avvicinato alle vigne per merito dello zio, a partire dal 1988. Ma è il 2001 il primo millesimo prodotto da solo. Da quell’anno il lavoro è stato impostato sulle conoscenze tradizionali dell’agricoltura naturale, i cicli lunari, il sovescio e tutte le tecniche del biologico. Qui si coltivano una moltitudine di varietà a bacca bianca e rossa, divisi principalmente in tre comuni: Lauraet, Montréal e Vopillon. Ma qui si fa soprattutto sperimentazione sui vini ossidativi, la vera passione di Dominique! E le tipologie di ossidazione vengono studiate tutte: da quelle sous voile a quelle per contatto con la luce in una vasca completamente trasparente…
L’ossidazione controllata alla prova del tempo. Il produttore ama le sperimentazioni: fatelo anche voi! Qui siamo altrove: un vino che non ha paragoni o riscontri con nessun’altra tipologia. Estremo? Forse oltre, verso il fetish… più raffinato.
Vdf Rouge Petit Magnus 1202
60% Merlot - 40% Tannat cl.75
Su suoli di argilla e limo esprime la sua freschezza fruttata su note un poco astringenti di vegetazione, ma di grande pulsazione. L’annata 2021 ha dato un mosto leggero e fragrante, portando ad una gradazione alcoolica di soli 12 gradi. Per questo, il cambio di nome per l’annata in corso.
Saint-Antoine-de-Breuilh
Sémillon - Sauvignon - Muscadelle - Merlot - Cabernet Franc…
Proprietà: 42 ettari Bottiglie: 350000
Montravel Sec Sauvignon 2022
60 % Sauvignon - 10% Sémillon30% Sauvignon Gris
cl.75
Un vigneto piantato con orientamento nord-sud dà vita a questa bella cuvée che si esprime sui toni freschi della frutta tropicale, con accenti di albicocca e agrumi. Con le conchiglie, ma anche con i formaggi di capra.
Bergerac Rouge Merlot 2020
100% Merlot
cl.75
Da un plateau con ottima esposizione al sole, un monovarietale fresco, fragrante, fruttato, more e cassis, da bere a tavola con la carne. Gradisce essere rinfrescato prima del servizio, anche fino a 16 gradi.
Etvoilà! Una bella famiglia unita. Della stessa proprietà a partire dal 1749, Moulin Caresse si trova a soli 20 km a est di Saint Emilion, alle porte del Périgord e domina la valle della Dordogne. Sono 42 gli ettari di vigneto su suoli argillo-calcarei. Le varietà classiche del Bergerac e un clima mite garantiscono la produzione di vini di grande bevibilità a prezzi super accessibili.
Côtes de Montravel Moelleux
Sémillon 2022
100% Sémillon cl.75
Dopo una macerazione di 48 ore ed una fermentazione entrambe a temperatura controllata, nasce questo vino dolce e fragrante, di facile utilizzo per la sua versatilità, dall’aperitivo alla francese, al fois gras, ai formaggi. Leggete il prezzo…
Haut Montravel Moelleux
Cent Pour 100 2016
34% Muscadelle - 33% Sémillon33% Sauvignon cl.50
Lunga sosta in barriques francesi, per buona parte nuove, lunga 10 mesi. Profumi di frutta confit, accenti di miele, palato ampio e dolce, toni aciduli di limone, cedro e buccia di pompelmo. Da solo per il fine pasto, oppure, un azzardo, con il cioccolato fondente nero.
Merlot - Malbec - Cabernet Franc - Cabernet Sauvignon - Sémillon - Muscadelle - Chenin - ecc…
Proprietà: 24 ettari Bottiglie: 80000
de Duras Blanc
La Pie Colette 2019
50% Sémillon - 35% Sauvignon - 15%
Chenin
cl.75
Bianco secco di gradevolissimo impatto olfattivo, tutto giocato sulla florealità accesa e una frutta ben matura nei toni dei frutti gialli, delle pere e delle mandorle. Un Bordeaux bianco leggermente fuori zona per introdurre al tema in oggetto.
Côtes de Duras Rouge
La Pie Colette 2020
85% Merlot - 15% Malbec
cl.75
Ecco a voi un ottimo giovane, fresco, invitante vino per i salumi, di polpa ricca e fruttata, nei toni della fragola, della ciliegia e dell’amarena, bassi tannini, semplicemente beverino. Un Bordeaux rosso, leggermente fuori zona, per introdurre al tema in oggetto.
Catherine e Jean-Marie Le Bihan sono vignérons appassionati: nel 2000 hanno fortemente voluto e creato il loro Domaine, cercando di dedicare la massima attenzione alla vigna, alle espressioni territoriali più forti di questo luogo. Sono stati banditi i trattamenti sistemici in vigna e l’utilizzo di tecnologia in cantina. Vini naturali, dunque, in tutto e per tutto nelle varietà bianche e rosse dove si trovano i classici (per il luogo), Sémillon, Muscadelle e Sauvignon, oltre ai Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Malbec.
Sauvignon - Chenin - Muscadelle - Sémillon - Malbec - Cabernet Sauvignon...
Proprietà: 47 ettari Bottiglie: 180000
Bergerac Blanc Sec
Jour de Fruit 2022
70% Sauvignon - 30% Sémillon
cl.75
Un bianco secco voluminoso, fresco ed elegante. Macerazione pellicolare di 12 ore, pressa e fermentazione a basse temperature per più di venti giorni. Note di agrumi e scorze di cedro, frutta a polpa bianca, accenti vegetali invitanti.
Bergerac Rouge
Jour de Fruit 2021
80% Merlot - 20% Cabernet Franc cl.75
Uve raccolte a piena maturità, quattro giorni di fermentazione. Affinamento di almeno 10 mesi, con travasi regolari ogni 2. Di colore rubino profondo e vivace, offre una consistenza fruttata intensa e pulsante.
Monbazillac Jour de Fruit 2021
90% Sémillon - 10 % Muscadelle
cl.37,5 cl. 75
quinta generazione di coltivatori di vigna, Christian Roche eredita una parte della proprietà nel 1984 e cinque anni più tardi decide di iniziare a vinificare in proprio. Dopo anni di sperimentazione e di studio, la scelta decisiva di orientarsi all’agricoltura bio. Oggi Domaine l’Ancienne Cure ha 47 ettari di proprietà con una netta prevalenza di uve bianche (32 ettari). L’approccio inizia in vigna con lavorazioni profonde per un migliore radicamento, la scelta nell’impianto dei vitigni così come nelle selezioni massali. Si prosegue con affinamenti in acciaio, barriques o botti grandi. Tutto ciò contribuisce a raggiungere un perfetto equilibrio tra potenza e frutto nel modo più naturale possibile.
Selezione dei migliori grappoli botritizzati. Decantazione e fermentazione di 20 giorni. Vino elegantissimo, fine e armonico, nei toni di pesca bianca, frutta confit, miele, cedro. Palato ampio e grasso, in quella chiusa affascinante di zafferano.
Monbazillac L’Abbaye 2018
60% Sémillon - 40 % Muscadelle cl.75
Minuziosa selezione degli acini botritizzati, fermentati in barriques nuove a temperatura stabile per 180 giorni. Un piccolo calice di eleganza pura in quel contrasto apparente tra acidità e dolcezza, tra grassezza e freschezza.
Sémillon - Sauvignon - Muscadelle - Cabernet Sauvignon
Proprietà: 31 ettari Bottiglie: 150000
Pétillant Naturel Blanc 2021
80%Sauvignon - 20%Semillon cl.75
Dopo la pressa, svolge una fermentazione parziale in acciaio prima di essere direttamente imbottigliato per terminarla. Nessun filtraggio. Nessun lievito selezionato. Nessun solfito aggiunto. Nessuna sboccatura. Solo una bollicina aromatica con ancora tutta la sua polpa.
Bergerac Blanc Sec
Cuvée des Conti 2022
45% Sémillon - 45% Sauvignon10% Muscadelle cl.75
Françis de Conti era cooperatore e conferiva le sue uve prima di associarsi in un fermage (fondo rustico in affitto) con suo fratello Luc de Conti allo Château la Tour des Gendres. Nel 2001 i figli Guillaume e Paul, accompagnati dal maitre de chai, hanno recuperato, per produrre in proprio sotto il nome Albert de Conti, la proprietà. Ed è subito BUM. Questi tre hanno tanti progetti in testa: ci sono già 30 ettari coltivati in organico, con l’ambizione di aggiungerci i cardini guida della biodinamica e dell’agroforesteria. La denominazione guida è chiaramente il Bergerac, ma non si disdegna l’utilizzo dell’IGP Périgord, che permette di poter utilizzare vitigni non consentiti nell’altro disciplinare.
Tutte le uve diraspate. Macerazione di due giorni per il Sémillon, pressatura diretta per le altre due varietà. Fermentazione in acciaio termocondizionato. Poi affinamento di 8-10 mesi. Superba complessità aromatica, al palato unisce rotondità e vivacità.
Bergerac Blanc Sec
Conti-Ne Périgourdine 2021
100% Muscadelle cl.75
Muscadelle in purezza da suoli calcareisabbiosi, completamente diraspato. Fermentazione ed affinamento in botti grandi per 12 mesi. Una delle uve locali per eccellenza che gioca fra florealità e spezie dolci. Per accompagnare i piatti speziati: Tajine, Jampalaya, ma anche quelli a base di curry.
Cotes de Bergerac Rouge
Chez Paul 2019
100% Cabernet Sauvignon cl.75
Cabernet Sauvignon in purezza impiantato su suoli sabbiosi ma su un profondo plateau calcareo affiorante. Diraspatura totale, 30 giorni di macerazione, un anno di affinamento in botti da 30 ettolitri. Nasce così un rosso ricco e profondo, tra i frutti neri, lamponi, violette, tannini fini e lunghi.
Non è questa breve, iniziale selezione, che ci vedrà impegnati anche nel prossimo futuro, una fotografia d’insieme di un’altra Bordeaux. È piuttosto, un piccolo antipasto, un frammento d’immagine, di ciò che vogliamo raccontarvi attraverso le nostre scelte. Qualcosa che si completerà nei prossimi anni perché i tempi del nostro studio e della selezione sono piuttosto lunghi se fatti con metodo, attenzione, passione. La nostra Bordeaux, quella che immaginiamo, è la vicenda umana, personalissima, identitaria di chi, attraverso i propri vini, voglia cantare fuori dal coro, non certo una banale collezione di luoghi differenti, messi insieme senza un’idea, un fil rouge che, al contrario, noi abbiamo ben chiaro in mente.
Bordeaux è materia difficile, molto frammentata e legata a doppio filo a una visione che non ci appartiene: quella degli Châteaux conosciuti in tutto il mondo, molti dei quali di proprietà di fondi d’investimento o di altre realtà di diversa provenienza, assicurazioni, banche, aziende multinazionali, dei vini en primeur, delle speculazioni finanziarie, di un allure di marchi e di annate celebri. La nostra Bordeaux è fatta di uomini e donne che lavorano nel solco di una tradizione contadina di concretezza, di radicamento al lavoro e alla propria terra, alle proprie vigne, che certo è ben presente anche qui, ma è anche di chi qui è arrivato per cercare qualcosa, per reinventarsi e trovare un’altra strada, proprio attraverso il vino.
È piuttosto un diario di viaggio, il nostro, dove abbiamo annotato buoni indirizzi a cui fermarci per trovare qualcosa di vero e non artefatto nelle convenzioni e nella forma, vini pensati per essere portati sulla tavola, condivisi e apprezzati perché leali.
E il viaggio a Bordeaux non è mai banale perché quest’area rappresenta un punto di riferimento, una pietra miliare dell’enologia mondiale. Bordeaux è intelletto, ragione, razionalità e compostezza, eleganza assoluta e armonia. La grandezza enologica della Francia si è basata per dieci secoli quasi unicamente attorno ai vini di questa regione, una storia resa possibile dalle particolari condizioni ambientali e climatiche che hanno consentito sia lo sviluppo di una produzione enologica di qualità, sia un fiorente commercio, in particolare verso la vicina Inghilterra. Qui, come già ricordato, si producono vini tra i più costosi e rinomati del mondo, ed è proprio da qui che si è creato il modello di enologia più imitato, non solo per la produzione di vini rossi, ma anche per vini muffati o botritizzati. Nonostante i più rinomati di Bordeaux siano celebri in tutto il mondo, questi costituiscono una minima percentuale della produzione totale della regione. La maggior parte dei vini prodotti, circa 650 milioni di bottiglie l'anno, non godono della stessa fama, appunto. Ed è qui che noi abbiamo cercato e continuiamo a cercare, tra vignérons autentici, e ve lo assicuriamo, non sono molti. La regione di Bordeaux si trova nella costa occidentale, sull'oceano Atlantico e le caratteristiche climatiche sono largamente regolate dall'estuario della Gironda e dai due fiumi che scorrono lungo la regione: il Dordogna e il Garonna. Proprio grazie a questi corsi d'acqua si deve il suo sviluppo commerciale: i porti lungo la Gironda consentivano un facile attracco per le navi mercantili che
potevano essere rifornite di vino. Dopo il carico le navi partivano verso l'Inghilterra. Le condizioni ambientali sono favorevoli per la coltivazione della vite: il clima temperato dovuto ai due fiumi che scorrono nella regione, unitamente all'influsso dell'oceano Atlantico, assicurano stabilità grazie anche alla presenza di foreste che isolano la regione da un clima altrimenti rigido.
La zona del Médoc è la più famosa di Bordeaux e si trova a nord della regione lungo l'estuario della Gironda. Il Médoc è suddiviso in due parti: la zona a nord porta lo stesso nome della regione (Médoc), mentre la parte più a sud prende il nome di Haut-Médoc, ed è proprio in quest'area che si trovano le zone enologiche più interessanti e famose.
I celebri comuni di St-Estèphe, Pauillac, St-Julien e Margaux sono tutti nell'Haut-Médoc e rimangono, di fatto, le denominazioni più ricercate e prestigiose dell’area: non a caso la maggior parte degli Châteaux più rinomati si trovano proprio in questa zona.
Continuando a visitare idealmente le denominazioni bordolesi, troviamo Les Graves, a sud del Médoc, dove la produzione si può considerare equamente divisa fra vini bianchi e rossi. Quest'area è nota per la sua favorevole composizione del suolo, caratteristica da cui deriva il suo nome (sassi/ciottoli). Qui, proprio nei pressi della città di Bordeaux, si trova la zona di Pessac-Léognan. Scendendo a sud delle Graves, e seguendo il corso del fiume Garonna, troviamo i due comuni più celebri per la produzione di vini dolci e muffati: Sauternes e Barsac. La produzione di queste due aree riguarda quasi esclusivamente uve attaccate dalla muffa nobile, Botrytis Cinerea. I vini dolci così prodotti sono eleganti e rivelano un incredibile equilibrio, complessità aromatica e gustativa: è classico l’abbinamento con il Foie Gras. I due comuni presentano le perfette condizioni per lo sviluppo della Botrytis, grazie all'influsso umido dei fiumi Garonna e Ciron.
Nella parte orientale della regione, piuttosto lontano dall'estuario della Gironda, si trova Saint-Emilion. Quest'area appartiene al Libournais, lungo il corso del fiume Dordogna e si producono esclusivamente vini rossi. Contrariamente all'area del Médoc, il terroir di St-Emilion è prevalentemente collinare, condizione che marca fortemente lo stile dei vini qui prodotti, utilizzando principalmente o in maniera largamente maggioritaria, il solo Merlot. Sempre nell'area del Libournais, a ovest di St-Emilion, si trova Pomerol, considerata fra le più famose e importanti zone vinicole del mondo. Come nella vicina StEmilion, anche la produzione di Pomerol riguarda esclusivamente vini rossi e le uve principali sono il Merlot e il Cabernet Franc. Qui i vini, grazie alle condizioni ambientali e all'uso ancora maggioritario del Merlot, sono vellutati, eleganti e morbidi, straordinari. La regione è infine composta da decine di denominazioni A est della città di Bordeaux si trova l'ampia area di Entre-Duex-Mers in cui si producono prevalentemente vini bianchi secchi da uve Sémillon, Sauvignon Blanc e Muscadelle. Più a sud troviamo le aree di Cérons, Loupiac e SainteCroix-du-Mont, zone queste da vini dolci con uve Sémillon, Sauvignon Blanc e Muscadelle. A nord della città di Bordeaux si trovano le aree di Côtes de Bourg e Côtes de Blaye, lembi collinari fra i più antichi della regione in cui si producono vini rossi, poco impegnativi e non certo comparabili a quelli del Médoc, principalmente da uve Merlot. A ovest di Pomerol si trovano infine le due denominazioni Fronsac e Canon-Fronsac in cui si producono esclusivamente vini rossi da uve Merlot e Cabernet Franc con piccole aggiunte di Cabernet Sauvignon. Stay tuned…
Merlot - Cabernet Franc - Cabernet Sauvignon
Proprietà: 16 ettari Bottiglie: 42000
Pomerol
Château de Valois 2019
75% Merlot - 25% Cabernet Franc
cl.75
Al naso è aromatico e rivela freschezza e intensità su note di cassis selvatico e piccoli tocchi di lampone maturo e violetta, sentori molto discreti di tabacco oltre a un sottile effluvio di cardamomo e tè nero. Al palato la frutta si fa croccante, sinuosa nel ricordo di cacao e cioccolato.
Pomerol L’Eclat de Valois 2019
82% Cabernet Franc - 18% Merlot
cl.75
Elegantissimo vino dalla corsa lunga, potrà esprimersi tra vent’anni e oltre. Affina per diciotto mesi in barriques nuove. Bouquet di frutta matura, tocchi floreali, una vaniglia plinesiana e legno speziato. Golurmand e delizioso, rotondo e fresco, sostenuto da tannini setosi.
Saint-Emilion Grand Cru
Château Leydet Valentin 2019
63% Merlot - 33% Cabernet Franc4% Cabernet Sauvignon
nel 1862 sulla denominazione Pomerol, la tenuta di Château Leydet, ribattezzato Château de Valois nel 1886, ha attraversato quattro generazioni, tramandate di madre in figli Nel 1996, appena laureato in enologia, Frédéric Leydet affianca il padre nell’azienda di famiglia. Fa parte della proprietà Leydet anche lo Château de Valois, entrambi possedimenti della famiglia. Le aziende vinicole distano meno di 10 km l’una dall’altra e si trovano in una delle zone più reputate dell’intera regione. Qui i suoli sono composti da sabbia, ghiaia fine su inclusioni ferrose. Come Cheval Blanc, anche Valois e Leydet- Valentin hanno un’alta percentuale di Cabernet Franc, varietà che definisce perfettamente i terroir di quest’area.
cl.75
L’eleganza della frutta succosa in vinificazione e affinamento di legni bordolesi, la seta del Merlot che incontra toni lievemente speziati del Cabernet Franc, in una struttura fine.
Saint-Emilion Grand Cru
L’Eclat de Valentin 2019
70% Merlot - 30% Cabernet Franc 2019
cl.75
Di quale eleganza e finezza sono capaci i Saint-Emilion? Il Merlot maggioritario esprime la sua morbida rotondità, il Cabernet Franc un contrappunto di spezie e effluvi neri. L’armonia del legno, fa il resto, per un equilibrio straordinario.
édéri e Stéphanie Leyde
Puisseguin
Merlot - Cabernet Franc - Carmenère
Proprietà: 20 ettari Bottiglie: 50000
Côtes de Bordeaux 2018
100% Merlot
cl.75
Vino fruttato e leggero affinato per 12 mesi in barriques di cui la metà di primo passaggio. Ricordi di ciliegie e frutti di bosco, dai tannini rotondi. Facile da bere e da proporre sulla tavola con formaggi, salumi, tapas e quant’altro.
85% Merlot - 15% Cabernet Franc
cl.75
Ecco il rosso paradigmatico dell’altopiano di Saint-Émilion. Assemblaggio storico con Merlot dominante, per generare l’avvolgenza, la potenza ed il frutto che lo hanno reso famoso in tutto il mondo. Ed a che prezzo! È ormai ora di mettersi in mente che non sempre Bordeaux è il diavolo.
Nel 2009 il sogno di Olivia e Didier Le Calvez prende la forma di un’autentica proprietà girondina con pietre a vista, azienda vinicola con magnifiche cantine, immersa nel verde paesaggio della riva destra e circondata da un bellissimo vigneto arroccato sull’altopiano di Puisseguin. Solo un piccolo ruscello, il Barbanne, li separa dall’illustre città fortificata. Terroir e clima ideale, combinati con vitigni sani e robusti di Merlot e di Cabernet Franc, conferiscono ai loro vini ricchezza di fragranze e tantissima arguta sottigliezza.
Vieilles Vignes 2018
85% Merlot - 15% Cabernet Franc
cl.75
Vecchie vigne, come cita l’etichetta, di più di 70 anni. Rese ridotte, affinamenti più lunghi, fino a 14 mesi in barriques, il 50% nuove. Naso sui frutti neri ben maturi, spezie dolci. Perfetta corrispondenza in bocca: ricco, di frutta matura, vellutato. Finale lunghissimo, boisé e vanigliato.
Merlot - Cabernet Sauvignon - Petit Verdot
Proprietà: 6,5 ettari Bottiglie: 28000
50% Merlot - 25% Cabernet Sauvignon25% Petit Verdot
cl.75
Le uve provengono da vecchie vigne di oltre settant’anni. Affina per 14 mesi in barriques, il 25% delle quali sono nuove (legni di Alliet: Taransaud, Berthomieu, Ermitage e Orion). Elegantissimo vino della tradizione, morbido e avvolgente. DA SETTEMBRE IL 2021
70% Cabernet Sauvignon - 30% Merlot
cl.75
Questa micro cuvée proviene da alcune parcelle situate ad Arsac e a Macau su suoli di ciottoli e pietre. Affina per 14 mesi in barriques, il 40% delle quali sono nuove (legni di Berthomieu e Orion). Quanta eleganza e profondità in questo vino.
Moutte Blanc, è proprio il caso di dirlo… quando il caso nella vita gioca un fattore determinante. Nei primi anni ‘80, Guy, disegnatore pubblicitario e Josette, rappresentante farmaceutica, vanno in pensione, decidono di rilevare un terreno di 1 ettaro appartenente alla famiglia di Josette. Restaurano la vigna, ammodernano la cantina,acquistano qualche bella botte e la passione mette radici. Château Moutte Blanc è una piccola proprietà di 5,5 ettari situata a Macau, a 6 km da Margaux, gestita con passione dalla famiglia Bortoli-Déjean. L’emozionante alchimia tra il terroir di Palus, la mano dell’uomo e le antichissime vigne si palesa completamente e profondamente nei loro vini prodotti.
Moisin 2021
100% Petit Verdot
cl.75
Da una sola parcella di cento anni di Petit Verdot con il pensiero e il durissimo lavoro nella valorizzazione di questa straordinaria varietà. Vinificata in acciaio, affina diciotto mesi in legno il 70% dei quali sono nuovi. Il profumo della passione per questo vitigno… elegante e scorbutico.
Margaux 2021
100% Merlot
cl.75
Signore e signori, Margaux: da una piccola parcella di 0,75 ettari, unicamente a Merlot, su suoli autorevolissimi di Graves Garonnaises, uno pulsante, rotondo, elegante vino che affina per 18 mesi in barriques, al 70% nuove, andando in bottiglia senza filtrazione. Solo 2400 le bottiglie prodotte.
Merlot - Cabernet Franc - Malbec - Castets - Pineau d’Aunis
Proprietà: 12 ettari Bottiglie: 50000
Bordeaux Rouge
Tire Pé Diem 2021
100% Merlot
cl.75
Da vigne giovani in conversione bio, è il vino quotidiano, affinato in cemento per 6-10 mesi, solforosa totale bassissima (30 mg/litro). Fruttato, facile, semplicemente buono. Per la tavola di tutti i giorni, per essere sbicchierato in ogni occasione, non stancherà mai.
Bordeaux Rouge Tire Pé 2019
Cabernet Franc - Malbec
cl.75
Affinamento lunghissimo, fino a 30 mesi in cemento, per questo assemblaggio ottenuto da vigne in selezione massale. Solforosa totale inferiore ai 30 mg/l. Una complessità aromatica senza eguali per questo “semplice Bordeaux”.
Vdf L’Echappée 2019
100% Malbec
cl.75
Arroccato su pendii argillosi-calcarei, questo luogo unico e bucolico ci riporta compiutamente alla contemplazione della natura. Il rispetto per l’uva e la costante ricerca della tipicità da parte di David Barrault, rivelano l’autenticità di questo terroir unico e privilegiato. In biologico dal 2008, la tenuta è certificata (Ecocert) dal 2014. Per la proprietà essere viticoltori significa fare funambolismo sulla corda, alla costante ricerca di un equilibrio tra vigna e cantina, mirando alla più trasparente espressione del luogo, restando sempre sintonizzati sulle proprie intuizioni, interconnessi alla natura che persegue quotidianamente i propri cicli e la propria lenta evoluzione.
Due varietà antiche e rare: la Castet, scoperta in Gironda verso il 1870 e annientato quasi del tutto dalla fillossera, il secondo, Mancin des Palus, di origine medievale. Il vino affina per 16 mesi in giare di terracotta: liquirizia, fiori bianchi, spezie, bocca carnosa e croccante. Che scoperta!
Vdf La Nomade 2019
100% Pineau D’Aunis
cl.75
Non solo in Loire, dunque, troviamo questa interessante varietà. Anche per questa cuvée affinamento in terracotta per almeno 16 mesi, solforosa totale bassissima (30 mg/litro) e i tanto cari al vitigno tocchi di pepe, spezie, fragola, piccoli frutti rossi. Palato fresco, croccante e delicato.
Saint-Ciers-d’Abzac
Merlot - Cabernet Franc - Malbec - Sauvignon - Semillon - Colombard
Proprietà: 47 ettari Bottiglie: 120000
Nature s.a.
80% Sémillon - 20% Colombard
cl.75
Bellissimi profumi per questo Crémant: naso intenso e complesso su toni
agrumati: arancio, mandarino, lime e pompelmo, al palato tocchi di burro, frutta esotica, rotondità e sapidità. Ottimo in aperitivo, sconfina facilmente su antipasti e primi piatti, la sua spalla larga li sosterrà.
Rosé Nature s.a.
34% Merlot - 33% Cabernet Sauvignon33% Cabernet Franc
cl.75
Uve rosse vendemmiate a mano, breve macerazione di 4 ore in pressa pneumatica per questo bel rosé, sui delicati toni fruttati di pera e floreali bianchi, accenti di pasticceria, in un quadro fresco e dinamico.
Bordeaux Blanc 2022
70% Sauvignon - 22% Sémillon8% Colombard
cl.75
Lo Château è un domaine familiare guidato da Philippe Carretero dal 1989, si trova su un plateaux di argille e silici, con profonde inclusioni ferrose. L’intero patrimonio viticolo è certificato bio e le uve coltivate sono: Merlot, il Cabernet Sauvignon, un poco di Malbec per le varietà a bacca rossa; Sauvignon, Sémillon e Colombard, tra le bianche, quest’ultima usata anche per i Crémants che riteniamo davvero interessanti.
Uve raccolte a perfetta maturazione, brevissima macerazione separata delle tre varietà per estrarre i profumi dal Sauvignon, la struttura dal Semillon, la freschezza dal Colombard. Bianco classico per la zona, intenso: su toni di fiori bianchi, pera, pesca, agrumi. Super bevibilità.
Bordeaux
Rouge Supérieur 2018
70% Merlot - 20% Cabernet Sauvignon6% Cabernet Franc - 4% Malbec
cl.75
Vendemmia manuale con cernita dei grappoli in vigna ed in cantina, interamente diraspati. Solo lieviti indigeni e nessuna aggiunta di solforosa alla fermentazione, portando la So2 totale al di sotto dei 40 mg/l. Ricchezza, complessità e rotondità.
Merlot - Cabernet Franc - Cabernet Sauvignon - Semillon - Sauvignon - Muscadelle
Proprietà: 2 ettari Bottiglie: 5000
Graves Rouge 2020
50% Merlot - 50% Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon cl.75
In questa cuvée parte del Merlot viene vinificata con macerazione semi carbonica, mentre i due Cabernet, congiuntamente, vengono fermentati e vinificati in rosso tradizionale. Pulsante, fruttato, terragno, vitale nella sua espressione più vera. Solfitaggio a soli 25 mg, consigliamo di scaraffarlo.
Vdf Rouge
Les Ongles Noirs 2019
100% Merlot cl.75
Normalmente Vincent Quirac produce un rosso anche a Sauternes (per questo è Vin de France) su legni vecchi, dove riesce a fare parlare una materia prima di altissimo valore: Un Merlot in purezza che dona toni di frutta rossa matura, tocchi di liquirizia, scheletro salino.
LeClos19 Bis è costituito da due piccoli appezzamenti “bijoux” coltivati in agricoltura biologica e certificati da Ecocert. Un ettaro nelle Graves, nella città di Illats e un ettaro nella denominazione Sauternes. Vincent Quirac, uomo dalla vita atipica, prima guida turistica in Sahara, Yemen e Uzbekistan e poi impiegato contabile, decide fin dalla sua prima annata, la 2008, di vinificare le sue uve in maniera naturale cioè senza additivi chimici o pratiche tecnologiche (certificato bio a partire dal 2012). Si limita all’aggiunta di zolfo il minimo indispensabile per assicurare un buon sviluppo in bottiglia, il resto è solo moltissimo lavoro manuale.
Vncen Quira
Merlot - Cabernet Sauvignon - Syrah - Sémillon - Sauvignon
Proprietà: 4 ettari Bottiglie: 25000
Sémillon - Sauvignon
cl.75
Macerazione di tre mesi di Sauvignon e Sémillon, in parte diraspati e in parte a grappolo intero, fermentazione su lieviti indigeni in anfore da 750 litri, affinamento di tre mesi in botte da 300 litri e anfora. No filtrazione, no collazione, né solfiti aggiunti.
Sémillon - Malbec
cl.75
Un metodo Solera in rosso, per andare oltre il senso del millesimo e delle varietà. Grappoli pigiati con i piedi, fermentazione sia in legno che in anfora e affinamento in anfora per tre mesi. Anche qui zero solfiti aggiunti per questo tuttofrutto natural style per le enoteche di moda di oggi.
Merlot - Cabernet Sauvignon - Syrah
cl.75
Quando abbiamo conosciuto Anne e Grégoire Buiatti, ci hanno colpito i loro vini… sempre che di vini si possa parlare, perché a noi sembrano più estratti naturali di uva. L’azienda si dipana su 2 ettari nelle Graves di Bordeaux, e 2 ettari a Calce nel Roussillon con conduzione delle vigne iper naturale, con certificazione Demeter. Un fienile trasformato in cantina a Saint- Morillon in Gironda che è diventata la loro casa. Il lavoro in cantina è interamente manuale e del tutto empirico: diraspatura e cernita dell’uva su cesto di vimini, pigiatura con mani e piedi, fermentazioni su lieviti indigeni. I vini sono affinati in anfore di terracotta da 750 litri e botti da 300 litri. Nessuna chiarifica o filtrazione.
Merlot su silici, Cabernet Sauvignon sulle argille e un vibrante Syrah, fermentazione in cemento su lieviti indigeni, affinamento in legno e anfora per poi riunirsi in una botte troncoconica per terminare l’élevage. Alla ricerca del velluto. Senza solfiti aggiunti.
Merlot - Cabernet Franc - Cabernet Sauvignon - Sémillon - Sauvignon - Muscadelle…
Proprietà: 40 ettari Bottiglie: 100000
Cadillac
Château Frappe Peyrot 2021
90% Sémillon - 10% Muscadelle cl.75
La collezione delle denominazioni doveva farci fermare a Cadillac, dove si fanno bianchi dolci da aperitivo e da formaggi. Oro brillante, limpido, il colore non lascia dubbi sull’intensità di questo vino dolce. Nuance di fiori, frutti gialli e un tocco di ananas tostato. Ampio e armonico.
Loupiac Château Mazarin 2021
Sauvignon Blanc - Sémillon cl.75
Un’altra denominazione minuscola dedicata ai moelleux, perfetto con i formaggi a pasta molle, oppure da usare in aperitivo alla francese. Dolcezza non stucchevole e avvolgenza fruttata.
Latenuta è stata fondata da Michèle e Jean-Yves Arnaud, nel 1981. Entrambi provenienti da famiglie di viticoltori, hanno iniziato acquistando 2 ettari di vigneto e gradualmente hanno ampliato la superficie del Domaine, pur continuando a esercitare le rispettive attività professionali, dedicando il loro tempo libero (serate, fine settimana, festivi) ai lavori di vigna. Nel 2013 è subentrato il figlio Mathieu. È stato un ritorno a casa, il suo, potendo contare sull’esperienza del padre e sulla consulenza di quell’André Lurton che per quarant’anni ha seguito i Vignobles Arnaud. Oggi il padre Jean-Yves non c’è più e Mathieu continua l’attività con la madre e con l’aiuto di altri validi collaboratori.
J. Charpentier, Champagne Blanc de Blancs Brut s.a.
100% Chardonnay
Sadi Malot, Champagne Premier Cru Blanc de Blancs
Les Crêtes Brut s.a.
100% Chardonnay
Vazart-Coquart, Champagne Grand Cru Blanc de Blancs Réserve Brut s.a.
100% Chardonnay
Lancelot Pienne, Champagne Grand Cru Blanc de Blancs Table Ronde Extra Brut s.a.
100% Chardonnay
J.L. Vergnon, Champagne Grand Cru Blanc de Blancs Eloquence Extra Brut s.a.
100% Chardonnay
Marie Copinet, Champagne Blanc de Blancs Cuvée Monsieur Léonard Brut 2013
100% Chardonnay
CASSA 2 / PINOT NOIR/FOTOGRAFIA DEL VITIGNO
Pierre Brigandat, Champagne Blanc de Noirs Tradition Brut s.a.
100% Pinot Noir
Nathalie Falmet, Champagne Blanc de Noirs Brut Nature s.a.
100% Pinot Noir
Le Guédard, Champagne Special Club Premier Cru Sanchez-Le
Guedard Brut 2014
100% Pinot Noir
Lamiable, Champagne Grand Cru Cuvée
Les Meslaines Brut 2014
100% Pinot Noir
Mercier, Champagne Cuvée BLCK Brut s.a
100% Pinot Noir
Sadi Malot, Champagne Grand Cru Les Goisses Extra Brut s.a.
100% Pinot Noir
CASSA 3 / SCORCI & LUOGHI/AL GIUSTO PREZZO!
Petit-Camusat, Champagne Blanc de Blancs Pinot Blanc Brut s.a.
100% Pinot Blanc
Marie Copinet, Champagne Blanc de Blancs Brut s.a.
100% Chardonnay
Alain Mercier, Champagne Sagacité Brut s.a.
40% Pinot Meunier - 40% Pinot Noir - 20% Chardonnay
Bonnet-Gilmert, Champagne Grand Cru Blanc de Blancs Cuvée de Réserve Brut s.a.
100% Chardonnay
J. Charpentier, Champagne Réserve Brut s.a.
80% Pinot Meunier - 20% Pinot Noir
J. Vesselle, Champagne Réserve Brut s.a.
80% Pinot Noir - 20% Chardonnay
CASSA 4 / DOSAGE ZERO: L’ANIMA PURA DELLO CHAMPAGNE
Lamiable, Champagne Grand Cru Grain d’Etoile Nature s.a.
60% Pinot Noir - 40% Chardonnay
Le Guédard, Champagne Premier Cru Mes Trois Terroirs
Zero Dosage s.a.
60% Pinot Noir - 20% Pinot Meunier – 20% Chardonnay
Sadi Malot, Champagne Premier Cru Blanc de Blancs Brut Nature s.a.
100% Chardonnay
CASSA 5 / ROSE: LE VISIONI IN TECHNICOLOR
Sadi Malot, Champagne Rosé Brut s.a.
82% Chardonnay - 18% Pinot Noir in rosso
J. Charpentier, Champagne Rosé Prestige Brut s.a.
60% Pinot Noir - 20% Chardonnay - 20% Pinot Meunier
Gatinois, Champagne Grand Cru Rosé Brut s.a.
90% Chardonnay - 10% Pinot Noir
V. Couche, Champagne Zero Dosage s.a.
85% Pinot Noir -15% Chardonnay
J. Vesselle, Champagne L’Expression Nature s.a.
80% Pinot Noir - 20% Chardonnay
Brigandat, Champagne Pinot Noir de Channes Brut Nature s.a.
100% Pinot Noir
J. Vesselle, Champagne Rosé de Saignée Brut s.a.
100% Pinot Noir
Le Guédard, Champagne Mon Rosé de Saignée Brut s.a.
100% Pinot Noir
Brigandat, Champagne Rosé Brut s.a.
100% Pinot Noir
Bott-Geyl, Crémant d’Alsace Méthode Traditionelle
Paul-Edouard Extra Brut s.a.
Pinot Blanc - Chardonnay - Pinot Noir
Pierre-Marie Chermette, Crémant de Bourgogne
Blanc de Blancs Brut s.a.
100% Chardonnay
Domaine Laurens, Crémant de Limoux Clos des Demoiselles Brut
2020
60% Chardonnay - 30% Chenin Blanc - 10% Pinot Noir
CASSA 7 / VIGNERONS DE BORDEAUX
Château Clarisse, Puisseguin Saint-Emilion 2018
Vignobles Leydet, Saint-Emilion 2019
Château Tire Pé,Bordeaux Rouge La Côte 2020
CASSA 8 / RHÔNE, LA VALLÉE
Benjamin et David Duclaux, Côte-Rôtie La Chana 2021
Château d’Aqueria, Tavel Rosé 2022
Chume-Arnaud, Vinsobres Rouge 2019
Domaine de l’Oratoire St.Martin, Côtes-du-Rhône
CASSA 9 / VALLÉE DE LA LOIRE
Les Vins de la Madone, Côtes-du-Forez Rouge
Migmatite Granit 2022
Domaine Bouchié-Chatellier, Pouilly Fumé
Premier Millésimé 2021
Domaine des Huards, Cour-Cheverny Cuvée François 1er 2019
CASSA 10 / LA BOURGOGNE
Domaine Duprè, Chablis 2020
Albert Morot, Savigny-Les-Beaune 1er Cru
Rouge La Bataillere 2020
Clos du Moulin Aux Moines, Monthélie Blanc
Sous le Cellier 2020
Domaine des Sablonnieres, Crémant de Loire Brut s.a.
40% Chenin - 20% Chardonnay - 20% Cabernet Franc
20% Cabernet Sauvignon
Chateau Rioublanc, Crémant de Bordeaux
Blanc Brut Nature s.a.
50% Sémillon - 35% Sauvignon - 15% Colombard
Monge Granon, Cremant de Die Brut s.a.
83% Clairette blanche - 15% Aligoté - 2% Muscat à petits grains
Château Moutte Blanc, Haut-Medoc
Marguerite 2021
Clos 19 Bis, Graves Rouge 2020
Ad Vinam, Vin de France L’Allumée Rouge s.a.
Cairanne Rouge Les Douyes 2019
Domaine du Cayron, Gigondas Rouge 2020
Clos Mont-Olivet, Châteauneuf-du-Pape
Rouge 2021
François Chidaine, Montlouis-sur-Loire
Les Bournais Sec 2020
Château de Bois-Brinçon, Anjou Blanc
Le Clos des Cosses 2020
Vignobles Günther-Chereau, Muscadet Sur Lie
Sèvre et Maine St.Hubert Coing 2020
Domaine Piguet-Girardin, Santenay 1er Cru
La Comme 2021
Domaine Theulot-Juillot, Mercurey 1er Cru
Les Champs Martins Rouge 2021
Denis Jeandeau, Pouilly Fuissé Secret Minéral 2021
Pag. 1 L’editó
Pag. 2 Tutto quello che avreste voluto conoscere sullo Champagne
Pag. 11 Legenda
Pag. 12 Mappamondo, ovvero perchè ci vengono sottratte bottiglie
Pag. 13 Alexandre Grimée
Pag. 14 Alain Mercier
Pag. 16 J. Charpentier
Pag. 18 Cazé-Thibaut
Pag. 20 Legrand-Latour
Pag. 21 Aurélien Lurquin
Pag. 22 Le Guédard
Pag. 23 Gatinois
Pag. 24 Laherte Frères
Pag. 26 J-M Sélèque
Pag. 28 Alexandre Chaillon
Pag. 29 Wirth-Michel
Pag. 32 Guillaume Sergent
Pag. 33 Maxime Ponson
Pag. 34 Frédéric Savart
Pag. 36 Emmanuel Brochet
Pag. 37 Emilien Feneuil
Pag. 38 Bérêche et Fils
Pag. 40 Mouzon-Leroux
Pag. 42 Sadi Malot
Pag. 44 Marie-Noëlle Ledru
Pag. 46 Jean Vesselle
Pag. 48 Lamiable
Pag. 51 Etienne Calsac
Pag. 52 Vazart-Coquart
Pag. 54 Lancelot-Pienne
Pag. 55 Bonnet-Gilmert
Pag. 56 Waris-Larmandier
Pag. 58 J.L. Vergnon
Pag. 60 Stéphane Regnault
Pag. 62 Marie Copinet
Pag. 65 Pierre Brigandat
Pag. 66 Emile Grados
Pag. 67 Thibaut et Alizée Tassin
Pag. 68 Vincent Couche
Pag. 69 Petit-Camusat
Pag. 70 Jérôme Coessens
Pag. 72 Nathalie Falmet
Pag. 74 Fidora Tenuta Civranetta
Pag. 75 Zucchetto/Tenuta La Piccola
Pag. 76 Introduzione al Crémant
Pag. 77 I Crémants & Altre bolle
Pag. 78 Terroirs Jura, Bugey et Savoie
Pag. 80 Domaine Pignier
Pag. 82 Renardat-Fache
Pag. 83 Domaine André et Michel Quénard
Pag. 84 Terroir d’Alsace
Pag. 86 Domaine Allimant-Laugner
Pag. 88 Domaine Bott-Geyl
Pag. 90 Domaine Meyer Fonné
Pag. 92 Domaine Barmès-Buecher
Pag. 94 Terroir de Bourgogne
Pag. 98 Guilhem et Jean-Hugues Goisot
Pag. 100 Domaine d’Elise
Pag. 101 Domaine Duprè
Pag. 102 Domaine Vocoret
Pag. 104 Mark Haisma
Pag. 106 Domaine Albert Morot
Pag. 107 Domaine Pillot-Henry
Pag. 108 Clos du Moulin Aux Moines
Pag. 110 Domaine Jean-Michel Gaunoux
Pag.112 Domaine Piguet-Girardin
Pag. 114 Domaine Theulot-Juillot
Pag. 116 Denis Jeandeau
Pag. 117 Paul Janin
Pag. 118 Domaine Luis-Claude Desvignes
Pag. 120 Pierre-Marie Chermette
Pag. 122 Terroir de Loire
Pag. 126 Les Vins de la Madone
Pag. 127 Vincent Giraudon
Pag. 128 Domaines Tatin
Pag. 129 Domaine Florian Roblin
Pag. 130 Domaine Pellé
Pag. 132 Vincent Pinard
Pag. 134 Domaine Bouchié-Chatellier
Pag. 135 Clos Saint-Fiacre
Pag. 136 Domaine des Huards
Pag. 138 Domaine des Corbillières
Pag. 139 Bois Vaudons
Pag. 140 Patrice Colin
Pag. 142 Domaine de Bellivière
Pag. 144 François Chidaine
Pag. 146 Domaine Carême
Pag. 147 Domaine de la Chevalerie
Pag. 148 Bernard Baudry
Pag. 149 Domaine de la Cotelleraie
Pag. 150 Château Yvonne
Pag. 151 Domaine des Sablonnières
Pag. 152 Château de Bois-Brinçon
Pag. 155 Orée du Sabia
Pag. 156 Domaines Günther-Chereau
Pag. 158 Terroir de Corse et Provence
Pag. 160 Domaine Comte Abbatucci
Pag. 162 Domaine de Trévallon
Pag. 163 Château Révelette
Pag. 164 Château Henri Bonnaud
Pag. 165 Château Barbanau
Pag. 166 Domaine de La Begude
Pag. 168 Terroir du Rhône
Pag. 170 Pierre-Jean Villa
Pag. 172 Benjamin et David Duclaux
Pag. 173 Monge Granon
Pag. 174 Les 7 Pierres
Pag. 176 Chaume-Arnaud
Pag. 177 Château d’Aqueria
Pag. 178 Domaine l’Oratoire Saint-Martin
Pag. 179 Domaine du Cayron
Pag. 180 Clos du Mont-Olivet
Pag. 182 Terroirs de Languedoc et Roussillon
Pag. 184 Petit Chaumont
Pag. 185 Clos Marie
Pag. 186 Mas des Brousses
Pag. 187 Mas Jullien
Pag. 188 Domaine Alain Chabanon
Pag. 189 Domaine des Homs
Pag. 190 Domaine Des Deux Clés
Pag. 192 Domaine J. Laurens
Pag. 194 Domaine Gardiés
Pag. 196 Domaine Laguerre
Pag. 198 Terroir du Sud-Ouest
Pag. 200 Domaine Plageoles
Pag. 201 Château Plaisance
Pag. 202 Domaine Cosse & Maisonneuve
Pag. 203 Domaine Labranche-Laffont
Pag. 204 Camin Larredya
Pag. 205 Domaine Bordaxuria
Pag. 206 Domaine Matha
Pag. 207 Dominque Andiran
Pag. 208 Château Moulin Caresse
Pag. 209 Domaine Mouthes Le Bihan
Pag. 210 Domaine l’Ancienne Cure
Pag. 211 Domaine Albert De Conti
Pag. 212 Terroir de Bordeaux
Pag. 214 Vignobles Leydet
Pag. 215 Château Clarisse
Pag. 216 Château Moutte Blanc
Pag. 217 Château Tire Pé
Pag. 218 Château Rioublanc
Pag. 219 Clos 19 Bis
Pag. 220 Ad Vinam
Pag. 221 Vignobles Arnaud
Pag. 222 Una bella serata: le nostre casse tematiche
Pag. 224 Indice analitico
• I prezzi sono unitari esclusa IVA secondo aliquota vigente.
• Porto franco e minimo di fatturazione € 400,00 (imponibile). Con un minimo di € 250,00 (imponibile) contributo di trasporto € 15,00. Sotto non si spedisce.
• Per Sicilia, Sardegna, Liguria e località disagiate minimo di fatturazione € 500,00(imponibile). Per ordini di importo inferiore è previsto un contributo di € 20,00 ma il minimo non può essere inferiore a € 300,00.
• Isole Minori (Eolie, Elba, Ponza, Ischia, Capri etc.), Costiera Amalfitana, Venezia e Laguna, Cinque Terre: porto franco € 650,00 (imponibile)o addebito di € 25,00 in fattura con minimale a € 400,00.
• Lo scarico in cantina o ai piani superiori non è contemplato, salvo su espressa domanda del cliente che si accolla l’addebito del costo (€ 10,00 ogni 100 kg di peso/merce per piano). Quantità inferiori hanno comunque lo stesso importo.
In caso di rotture o mancanze è indispensabile la riserva in bolla controfirmata dal trasportatore. La dicitura “Con riserva di controllo” non vale niente.
• Pagamento: l’anticipato si considera tale dopo il ricevimento del bonifico bancario. In caso di pagamento non pervenuto entro 15 gg dall’invio della pro forma, l’ordine viene rimodulato secondo disponibilità o annullato. Riba 60 giorni fine mese o Titolo nel rispetto dell’Art. 62. Nuovi clienti non segnalati da agenti: pagamento anticipato.
• Sentori di tappo: devono essere restituite all’agente per la prima verifica le bottiglie colme e il relativo tappo specificando anche il numero di lotto entro e non oltre i 3 giorni dall’avvenimento. Termine massimo per la contestazione: un anno dall’acquisto.
• I cartoni sono normalmente da 6 bottiglie. È possibile la vendita anche singolarmente.
• Validità Prezzi: fino a revoca o per cause indipendenti dalla nostra volontà, salvo variazioni relative a cambi di annata o a impreviste turbolenze economiche.
• In caso di controversie il Foro competente è quello di Parma.
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“Le métier de vigneron est un tout, un travail d’équipe où chacun d’entre nous apporte sa précieuse contribution.
C’est ce qui en fait sa richesse mais aussi sa complexité, où il peut être facile de se perdre;
A nous de savoir prendre le temps de (re)définir nos caps, de rester à l’écoute de nos intuitions, en lien avec une nature qui, elle, poursuit ses cycles et évolutions propres.”
Un grand merci à Hélène, “mes” enfants, Karine, “mes” saisonniers de passage et plus largement à la famille sans lesquels cette aventure ne pourrait exister.
David B