PARROCCHIA Santi FILIPPO e GIACOMO
CAMMINIAMO INSIEME ANNO XXXIII - N° 1 - 2018 GENNAIO/FEBBRAIO/MARZO
In questo numero: descrizione articolo
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L’orologio nevrotico
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Il tempo non si trattiene..
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Centrafrica ci chiama ancora.
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Per ricaricarci... e ripartire!
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Grazie, Signore...
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In comunione con suor Delia...
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Rivestitevi della Carità.
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L’attesa... dei più piccoli
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Ricordando suor Celestina
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Il Presepio... all’Oratorio.
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Un sorriso di gioia... con i piccoli.
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Giovani... all’opera
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La Luce di Betlemme...!
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Bambini e ragazzi della Catechesi...
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Natale in Parrocchia...
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Anno nuovo, Vita nuova.
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Lo Spirito Santo sempre all’opera...
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Con la musica nel cuore...
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Festeggiamo don Bosco...
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In preghiera con la Madonna di Lourdes
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Carnival Party.
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Ciclostilato in proprio ad uso manoscritto della parrocchia di Predazzo -2-
L’ OROLOGIO NEVROTICO Una storiella per farci riflettere…
C’era una volta un orologio di bell’aspetto che troneggiava su un elegante comò e faceva con entusiasmo il suo lavoro. Come ogni buon orologio aveva un cuore che ticchettava due battiti al secondo: «Tic-tac, tic-tac, tic-tac…» Così fin dal giorno in cui era uscito dal laboratorio di uno dei migliori orologiai della città. La sua vita scorreva tranquilla finché nel suo cervello di luccicanti ingranaggi, quasi fosse un granellino di micidiale polvere, si insinuò un dubbio. «Due battiti al secondo significano cento e venti ticchettii al minuto, settemila e duecento battiti all’ora, centosettantaduemilaottocento al giorno, un milione duecentonovemila e seicento alla settimana, sessantaduemilioni ottocentonovantanovemila e ottocento ticchettii all’anno…» I delicati ingranaggi dell’orologio emisero un cigolio lamentoso. «Sessantaduemilioni ottocentonovantanovemila e ottocento ticchettii all’anno! È impossibile. Non ce la farò mai!» In breve, il dubbio si trasformò in panico e poi in profonda depressione. Così, un giorno, l’orologio prese appuntamento dal miglior psicoorologiaio della città. «Qual è il suo problema?» chiese gentilmente il dottore. «Oh, dottore» si lamentò, «mi è stato affidato un compito immane, nettamente al di sopra delle mie forze. Devo emettere due battiti al secondo, cioè cento e venti ticchettii al minuto, settemila e duecento battiti all’ora, centosettantaduemilaottocento al giorno, un milione duecentonovemila e seicento alla settimana, sessantaduemilioni ottocentonovantanovemila e ottocento ticchettii all’anno! E per molti anni! Non posso farcela». «Un momento!» interloquì lo psichiatra. «Quanti ticchettii devi fare alla volta?» «Un tic alla volta, poi un tac, poi un altro tic e così via». -3-
«Questa è la cura che ti consiglio: vai a casa, mettiti tranquillo e pensa ad un tic alla volta: concentrati su ogni tic e goditelo. Uno alla volta: non ti preoccupare del successivo! Pensi di riuscirci?» «Un tic e un tac alla volta! Ma certo!» rispose l’orologio. Tornò a casa e non si preoccupò più.
«Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena» (Matteo 6,31). Ogni istante che Dio ti dona è un tesoro immenso. Non buttarlo. Non correre sempre, alla ricerca di chissà quale domani. Vivi meglio che puoi, pensa meglio che puoi e fai del tuo meglio oggi. Perché l’oggi sarà presto il domani e il domani sarà presto l’eterno.
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Un augurio all’inizio di questo nuovo anno:
Non TI AUGURO di essere felice ma di saper trovare la felicità nelle piccole cose Non ti auguro il meglio ma di saper trarre il meglio da ogni situazione in cui ti troverai Non ti auguro di non aver paura ma di trovare sempre il coraggio di andare avanti Non ti auguro di non sbagliare mai ma di avere sempre una possibilità per rimediare ai tuoi errori Non ti auguro di non avere mai bisogno di nessuno ma di essere abbastanza umile da saper tendere la mano per farti aiutare Non ti auguro di avere tanti amici ma di saper essere un amico per tante persone. Thomas Merton
Questo il mio augurio: viviamo in pienezza l’OGGI, non affanniamoci inutilmente, ma diamo la priorità a ciò che veramente conta e rimane! Il
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Parroco don Giorgio
IL TEMPO NON SI TRATTIENE La vita è un compito da fare e che ci portiamo a casa. Quando uno guarda e… sono già le sei del pomeriggio. Quando uno guarda ed è già venerdì. Quando uno guarda ed è finito già il mese. Quando uno guarda ed è già finito un anno. Quando uno guarda e già sono passati 50 o 60 anni. Quando uno guarda e si accorge di aver perso un amico. Quando uno guarda l’amore della propria vita andarsene e accorgersi che è tardi per tornare indietro… Non smettere di fare qualcosa che ti piace per mancanza di tempo, non smettere di avere qualcuno accanto a te o di goderti la solitudine. Perché i tuoi figli subito non saranno piú tuoi e dovrai fare qualcosa con questo tempo che resta. In quanto l’unica cosa che ci mancherà sarà lo spazio che solo si può godere con gli amici di sempre, quel tempo che purtroppo non torna più… Prova ad eliminare il “dopo”… dopo ti chiamo… dopo lo faccio… dopo lo dico… dopo io cambio… ci penso dopo… Lasciamo tutto per dopo come se il dopo fosse il meglio, perché non capiamo che: dopo il caffè si raffredda… dopo la priorità cambia… dopo l’incanto si perde… dopo il presto si trasforma in tardi… dopo la malinconia passa… dopo le cose cambiano… dopo i figli crescono… dopo la gente invecchia… dopo le promesse si dimenticano… dopo il giorno é notte… dopo la vita finisce… Non lasciare niente per dopo perché nell’attesa del dopo puoi perdere i migliori momenti, le migliori esperienze, i migliori amici, i migliori amori…
Ricordati che il dopo può essere tardi, il giorno è oggi, non siamo più nell’età in cui ci è permesso di posticipare. -6-
CENTRAFRICA… CI CHIAMA ANCORA Solidarietà con le scuole di Dekoà “ L’istruzione è l’arma più potente che si possa utilizzare per cambiare il mondo “ Nelson Mandela
Magari c’è chi si chiede come mai, nonostante padre Fiorenzo sia ormai in Italia, noi sorelle continuiamo a fare il mercatino per la sua missione. Ecco la risposta: noi ci appoggiamo all’associazione “ Amici per il Centrafrica”, fondato nel comasco da Carla Pagani che due volte all’anno si recava in questo Paese per seguire i molti progetti da lei avviati: scuole, dispensari,
formazione per insegnanti, e varie attività lavorative…sarte ecc. Padre Fiorenzo l’ha conosciuta personalmente prima della sua scomparsa e, tramite lei, il progetto “Scuole Dekoà” trova il -7-
suo proseguimento anche se, a causa della grande povertà causate dalla guerra, tale scuola apre a singhiozzo. Noi cerchiamo che anche questa zona poverissima dell’Africa possa avere il suo sviluppo.
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Questa associazione sta realizzando nella capitale BANGUI un centro chiamato “ LA GIOIA DI VIVERE “ dove sono state aperte scuole materne – elementari – medie – superiori, un dispensario medico con dentista e aiuto oculista. Si è partiti anche con la costruzione di una “scuola dei mestieri”. Ecco quindi il perché del nostro “ perseverare” nella realizzazione dei mercatini, proprio per aiutare queste realtà dove, tempo fa, operava il nostro fratello padre Fiorenzo. Approfittiamo di queste pagine per ringraziare tutti per la partecipazione sempre costante e generosa a questo mercatino che annualmente facciamo a metà novembre a nome di padre Fiorenzo. Ringraziamo anche tutte quelle persone che ci hanno dato una mano in vari modi: facendo lavoretti, confezionando dolci e altre cose belle e preziose! GRAZIE DI CUORE !!! Luciana e sorelle
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PER RICARICARCI… E RIPARTIRE ! Incontro di riflessione e condivisione
Ogni tanto c’è proprio bisogno di ricaricarsi! Anche nel nostro ruolo di “catechisti parrocchiali” è così: siamo sempre un po’ tutti di fretta, attenti a far incastrare questo impegno con il lavoro, la famiglia e tutto il resto. L’incontro con don Michele, organizzato per noi da don Giorgio sabato 25 novembre, è stata proprio un’occasione per fermarci un po’ a pensare, per ricaricare le “pile” della nostra fede. Tanti gli spunti offerti da don Michele : ma quelli che personalmente ho portato via con me sabato sera sono : Quando siamo con i bambini/ragazzi dei nostri gruppi catechistici, come parliamo loro? Come persone ben informate e ben documentate sui fatti della Chiesa o come TESTIMONI, cioè come persone che sentono cosa significhi “essere di Cristo” e dunque lo sanno dire e dimostrare ai ragazzi? Ci preoccupiamo di programmare e preparare materiale per gli incontri di catechesi e questo ha certamente il suo valore; ma quante volte ci ricordiamo ad esempio di affidarci a Gesù con una preghiera prima degli appuntamenti con i ragazzi? Probabilmente tranquillizzerebbe tutti noi pensare ogni tanto che
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il buon catechista non è in fondo chi possiede le migliori tecniche pedagogiche, ma chi si lascia guidare dall’Amore di Cristo, dalla gioia che si prova nel sentirsi amati in questo modo. Come non esserne testimoni! Altro spunto. Annunciare la GIOIA del Vangelo è la missione che il Signore ha affidato alla Chiesa. E la Chiesa è consapevole di possedere “ciò che fa la forza e la bellezza dei giovani: la capacità di rallegrarsi per ciò che comincia, di darsi senza ritorno, di rinnovarsi e di ripartire per nuove conquiste” (Messaggio del Concilio Vaticano II ai giovani, 8 dicembre 1965). Quindi interroghiamoci quando la fatica sembra prendere il sopravvento e non riusciamo più ad affrontare gli incontri di catechesi con il sorriso. Quando accade, niente paura, ma forse che è giunto il momento di fermarci un attimo e ripensare che il Vangelo non può che essere annunciato con gioia! Don Michele, durante l’incontro, ha organizzato anche alcuni momenti di scambio tra i vari gruppi presenti: è sempre interessante e formativo confrontarsi e prendere spunto dalle esperienze altrui Non è mancato alla fine un momento conviviale per chi ha potuto fermarsi anche a cena, dopo un pomeriggio in compagnia. Si sa che a tavola, tra chiacchiere e qualche risata, si cementano le relazioni! Grazie a don Michele: lo aspettiamo ancora per un altro momento formativo! E grazie anche a don Giorgio che ci ha offerto questa opportunità! Tatiana Soraperra
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GRAZIE, SIGNORE... TERRA, REALTA’ DA CUSTODIRE “ Nella fertilità della terra che ci dà di che vivere lo sguardo del credente scorge un’espressione forte dell’amore di Dio per le sue creature, cui nella preghiera si indirizza il ringraziamento “ (dal messaggio CEI 67ª Giornata nazionale del Ringraziamento)
per i frutti della terra… e per il nostro amore!!! Ricordando gli anniversari di matrimonio TESTIMONIANZE…..
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omenica 26 novembre, Festa di Cristo Re, nella nostra Parrocchia si è celebrata la festa del Ringraziamento, per manifestare gratitudine al Signore per i prodotti della Terra, nonché per ricordare comunitariamente in modo particolare gli anniversari di Matrimonio nella ricorrenza dei 5 lustri e dei multipli. Nei banchi riservati alle coppie ci siamo ritrovati numerosi e in tutti si poteva vedere la gioia per il traguardo raggiunto, ancor di più nelle coppie più longeve. Veramente bisogna ringraziare il Signore per il dono che ci ha fatto nel farci trascorrere tanti anni assieme ! I fili che il Parroco ha fatto svolgere e intrecciare sono quelli che hanno tenuto assieme le nostre vite e che continueranno a farlo con l’aiuto di Cristo, Re dell’Universo, che, come disse don Pierino, viene in mezzo a noi a portarci la Sua gioia. Certo, la vita non è tutto rose e fiori, sarebbe anche una monotonia, ma con la pazienza e la forza che ci viene anche dalla Fede, tutto si può superare, anche le prove più difficili, quando si ha vicino la persona a cui si vuol bene. Rinnovando le promesse matrimoniali abbiamo, credo - 12 -
tutti, rivissuto con emozione quel giorno di tanti anni fa. Tanti, ma sembra ieri. L’augurio che ci sentiamo di fare a tutti, è quello di poter vivere una vita sia di coppia che familiare come noi l’abbiamo vissuta e che la Provvidenza ci riservi ancora molti anni assieme. Al termine della celebrazione, dopo la consegna di un ricordo di questa S. Messa, ci siamo recati presso l’asilo per un gradito rinfresco in compagnia e lo scambio di quattro chiacchiere. Infine, è doveroso ringraziare in primis il Signore per tutti i suoi doni, poi il Parroco per le sue parole e i suoi gesti così significativi, il coro delle Voci Bianche che ha animato la S. Messa, don Pierino per la saggezza del suo aneddoto, e quanti hanno collaborato per la riuscita di questa bella, apprezzata e partecipata celebrazione Bepi Cursor e Valentina
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i è stato chiesto di scrivere una piccola testimonianza del nostro 60° di matrimonio per il giornalino parrocchiale.” Camminiamo insieme” La nostra vita a due è iniziata il 24 giugno 1957 con il sacramento del matrimonio benedetto da don Valentino, mio fratello (consacrato sacerdote l’anno prima) Il viaggio di nozze l’abbiamo fatto a Lourdes con un pellegrinaggio UNITALSI del Triveneto, che si svolgeva proprio in quel periodo, affidando a Maria il nostro nuovo cammino. Per un giorno abbiamo fatto anche l’esperienza di dama e barelliere, così abbiamo subito capito che nella vita non c’eravamo solo noi, ma anche“ gli altri”. Passano gli anni e, pur desiderando una nostra famiglia (…i miei pensieri non sono i vostri pensieri - Isaia 55, 8 - ) con un po’ di buona volontà c’era sempre qualcuno nelle nostre famiglie da aiutare o sostituire nelle varie necessità. Per me i nipoti che crescevano ogni anno, per Clemente i lavori di campagna per i suoi fratelli, i genitori che diventavano anziani. Aggiungiamo anche le varie associazioni parrocchiali, soprattutto il CORO e l’OSPITALITA’ con i vari pellegrinaggi, Lourdes e Loreto con gli ammalati e altre iniziative che ci hanno arricchito molto umanamente e spiritualmente. Al posto delle ferie abbiamo avuto la fortuna di fare anche qualche viaggetto e visitare parecchi santuari oltre confine, gite - 14 -
e passeggiate con numerosi amici: anche di tutto questo rendiamo grazie a Dio. Non è mancato però, in questo lasso di tempo, come per tutti, qualche malattia e lutti familiari, ma la grazia di Dio aiuta a superare tutto, nonché piccole o grandi difficoltà che mettono a prova l’Amore. Ora però è GIUSTO , DOVEROSO E SALUTARE ringraziare il SIGNORE in questa giornata del ringraziamento preparato in parrocchia oltre che per i frutti della terra, anche per le coppie di sposi che hanno festeggiato in quest’anno i loro anniversari più importanti. Così eccoci anche noi fra i tanti a ringraziare per questo nostro 60° nella S. Messa celebrata con grande fede e solennità dal parroco don Giorgio e don Pierino concelebrante. Non solo le parole, ma le letture, l’omelia, le preghiere dei fedeli, tutto vissuto con grande commozione e riconoscenza al Padre. Allora un sincero e grande GRAZIE a don Giorgio, la comunità, la famiglia e quanti si sono prestati per preparare con cura ogni cosa, in particolare i segni così significativi e importanti nella celebrazione in chiesa, come pure “ DUCIS IN FUNDO” il rinfresco seguito poi all’asilo per tutte le coppie partecipanti. Tutto è stato molto bello e questo ci ha fatto sentire ancora una volta famiglia parrocchiale e famiglia di Dio Armanda e Clemente - 15 -
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on passati 40 anni da quell’8 gennaio 1977, giorno nel quale ci siamo sposati nella chiesetta di Paneveggio. L’idea di Paneveggio venne a Celso che, da buon uomo del bosco, solitario e un po’ orso, non voleva “spettatori”. Infatti non ci sono stati, in cambio i guardia caccia del Parco al nostro “SI’” hanno sparato a salve. Io non ho sentito niente, ma il Buon Dio si sarà chiesto sicuramente cosa stesse succedendo nella foresta di Paneveggio, e si sarà anche un po’ preoccupato pensando ad una guerra. Ma quando gli angeli gli hanno riferito il motivo di tanto chiasso, il Signore di certo avrà sorriso e pensato che regali poteva fare a questi due sposi un po’ orsacchiotti. Mandò due figli che divennero grandi e si sposarono, dando ai nonni poi 4 nipotini Elargì tante grazie: la salute, il lavoro e lo stare insieme. Ma, caro il mio Signore, è fatica camminare insieme per tanti anni. Tu queste cose non le hai sperimentate. ..eri giovane e te ne sei andato presto al sicuro… Detto questo ci auguriamo che nel “ pacco-dono” che avevi preparato, ci siano ancora cose belle da godere e, se ci saranno cose faticose, dovrai pensarci Tu, caro Gesù, a tirare la slitta ora che è venuta anche la neve… Auguriamo a tutte le coppie tanta serenità Paola e Celso
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olto emozionante la celebrazione della Messa, con la presenza di molte coppie: in ognuno di noi, penso, ci sia stato una grande lode al Signore. Prima dell’offertorio abbiamo rinnovato le promesse battesimali e matrimoniali, mano nella mano, a coppie, stringendo dei fili intrecciati fra di loro uno rosso, significato del nostro amore, e uno bianco segno dello Spirito Santo, accompagnato da due candele fatte a gomitolo degli stessi colori. Molto significativo questo gesto : che bello vedere tutte queste coppie ( veramente tante !) che, l’uno di fronte all’altro, si guardavano profondamente negli occhi stringendosi la mano riempiendo tutta la navata centrale della chiesa! Anche noi fra tutte queste per festeggiare i nostri 45 anni assieme: che bel traguardo! Ricordi di grandi gioie, di qualche difficoltà, di pazienza, ma con l’aiuto del Signore e il dialogo fra coppie e figli, tutto si risolve e si sperimenta la vera fiducia in quel Gesù che ogni giorno cammina con noi. Ecco la gioia di essere genitori, di diventare nonni e di coccolare ed essere coccolati dai nipoti! Un grazie a don Giorgio e alla commissione famiglia, sempre aperti a condividere momenti belli della vita come questi, rivivendo la gioia della fede e l’importanza della fiducia in quel Dio che con la sua presenza ci aiuta nell’affrontare ogni difficoltà stringendoci la mano! GRAZIE SIGNORE! Giovanna ed Aldo - 17 -
IN COMUNIONE CON SUOR DELIA… ..che ci scrive dal Congo
Carissimi Predazzani Immagino che in questi giorni abbiate sentito parlare del nostro amato Paese; o forse no perchè non so se in Italia arrivano le notizie di qui. Domenica 21 gennaio il Movimento di Coordinamento cattolico aveva organizzato la 2° marcia per protestare contro il mantenimento al potere del nostro Presidente. Già il 31 gennaio 2017, giorno della prima marcia, a Kinshasa, la polizia è intervenuta davanti a processioni di fedeli con la Bibbia in mano, crocifissi e rosari, e con gas lacrimogeni e tiri di fucile aveva fatto una decina di morti e tantissimi feriti. Domenica scorsa, stessa scena: ci sono stati 6 morti e una cinquantina di feriti. Ieri sono stati rapiti un sacerdote e tre laici nella diocesi - 18 -
di Beni, della nostra Provincia. Sempre ieri, nella nostra Parrocchia di Baraka a 90 km da qui i ribelli hanno attaccato la cittadina dal lago e hanno lanciato una bomba nel centro del grosso villaggio. Due giovani sono morti e quattro sono i feriti. C’è molta tensione in tutta la regione. Movimenti insurrezionali sorgono ovunque per protestare contro il governo che non vuole mollare il potere. Il Papa si è mosso con i suoi appelli, diversi Stati hanno dato il loro sostegno alla chiesa cattolica in questo momento difficile. L’orizzonte è oscuro, ma noi continuiamo a tener viva la speranza. In tutte le chiese del Paese, in tutte le comunità cristiane anche le più piccole sperdute nella foresta o sulle montagne, si prega per la pace, per i Governanti, perchè il Signore ci doni dei profeti che sappiano dirigere il Paese verso la Pace e l’alternanza del - 19 -
potere. Contiamo sulla vostra preghiera e vi assicuriamo la nostra. Grazie di cuore e un forte abbraccio a tutti gli amici della missione. Portiamo nel cuore tutti i missionari di Predazzo che nel mondo seguono Cristo e lo annunciano nel loro quotidiano insieme ai loro popoli, Un forte abbraccio caldo africano, con tutto il bene che giĂ conoscete Delia
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“RIVESTITEVI DELLA CARITA’ Avvento: tempo di riflessione con don Giampaolo Anche quest’ anno durante il periodo d’ Avvento il Gruppo di Ospitalità Tridentina della Valle ha organizzato un “incontro ritiro” in preparazione del S. Natale. Evento che si è tenuto nella Cappella Maria Immacolata di Predazzo giovedì…. Questo DIO AMORE che viene verso di noi, Amore gratuito, dono, dentro la storia di ogni uomo, vive dentro di noi, ci porta ad andare verso gli altri, a creare intesa e interessi comuni, a condividere gioie e sofferenze. Mentre l’ amore umano è limitato, cerca il proprio interesse, il proprio bene, più che il bene degli altri, un amore egoistico. Gesù dentro il Natale è uno di noi, si è fatto uomo, non superuomo, si è fatto vicino ad ognuno di noi, ha voluto il bene degli altri, ha portato la CROCE con AMORE, si è fatto solidale con l’ uomo, ha trasfigurato la nostra vita, si è fatto ultimo con gli ultimi. La CARITA’- AMORE – DIO è un bene che viene dallo Spirito Santo Noi come figli cerchiamo, abbiamo bisogno di questo AMORE, che è VOLONTA’ di DIO che ci aiuta ad essere vicini e solidali con gli ultimi. Siamo fratelli perché in tutti c’ è DIO CARITA’- AMORE - 21 -
CARITA’ CHE E’ VINCOLO DI PERFEZIONE Tutta la BIBBIA è storia di relazione e AMORE Un grande grazie a don Giorgio che con il momento di Adorazione e raccoglimento ci ha aiutato a interiorizzare e fare nostra questa riflessione in modo che ci aiuti a vivere con più autenticità questo Santo Natale Grazie don Giorgio e Gruppo di Ospitalità di Fiemme Due dame di Ospitalità Tridentina
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L’ ATTESA … DEI PIU’ PICCOLI Fra canti e preghierine…. pensiamo a Gesù che viene
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nche per i bambini da 0 fino ai 6 anni il tema della catechesi è la veste e sono stata ben felice di partecipare alla preparazione dell’incontro a loro dedicato che si è svolto sabato pomeriggio 2 dicembre per l’inizio dell’avvento. Il mio piccolo ormai frequenta la prima elementare e, quando è arrivato l’invito con il suo nome, non vedeva l’ora di partecipare alla “sua” catechesi. Il primo momento dell’accoglienza è stato molto bello; perfino i più piccoli hanno detto a voce alta il loro nome e hanno cantato con Don Giorgio facendo il girotondo. Quando facciamo insieme il segno della croce, lentamente e pensando a quello che stiamo facendo, mi viene da sorridere vedendo piccole manine farlo al contrario o alla rovescia! I nostri bambini si sono spostati in un’altra sala dove hanno colorato un mondo tutto da vestire durante l’avvento; hanno ricevuto delle piccole immagini da colorare ed attaccare sul loro pianeta durante questo magico periodo di attesa per prepararsi ad accogliere Gesù con lo stesso amore che Dio ha messo nella sua Creazione. Per noi genitori c’è stato invece un breve momento di formazione in cui abbiamo potuto - 23 -
riflettere, con l’aiuto di Don Giorgio e poi in un piccolo gruppo, sull’importanza della testimonianza della fede nelle nostre famiglie e soprattutto con i nostri bambini. Il primo incontro di quest’anno si è concluso con la merenda, con l’augurio di un sereno Avvento e di un felice Santo Natale con Gesù. Vorrei concludere con un pensiero. Ho scoperto che cantare sorridendo, guardando i bambini uno a uno, incoraggiarli a partecipare mettendomi in gioco in prima persona, mi riempie il cuore di gioia.
Elisabetta Tonini
IL CAMMINO DEI PICCOLI CONTINUA ANCHE DOPO NATALE…
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empre emozionante vedere i nostri bambini mettersi davanti al presepe e sentirli cantare con gioia domenica 21 gennaio Accompagnati poi dalla chitarra di don Giorgio, si sono avviati al fonte battesimale tenendo in mano due fili: uno rosso, segno del sangue versato da Gesù e uno bianco simbolo di luce che, intrecciandosi, formavano un solo filo. Con parole semplici, adatte ai bambini, don Giorgio ha spiegato il perché di questi fili! Questi piccoli hanno la capacità di stupirci e di accogliere la gioia di Gesù molto più di noi adulti Per me ogni volta - 24 -
che partecipo a questi incontri, è una ricarica di energia e un ripartire alla scoperta della fede assieme a loro. Una mamma
Salve! Sono la mamma di Nicola , un bimbo che frequenta l’ultimo anno di asilo. Domenica 21 gennaio, dopo aver partecipato con altri bambini all’ incontro gioioso di preghiera in chiesa, siamo andati all’oratorio per condividere un momento di festa. Abbiamo così potuto sperimentare insieme l’attività ricreativa dell’oratorio. Devo ammettere che sono rimasta impressionata positivamente da questa esperienza, soprattutto Nicola, che non vede l’ora di tornarci. C’erano dei bambini più grandi di lui che nei suoi confronti sono stati molto affettuosi. Hanno giocato insieme a calcio. Poi è arrivata l’ora della merenda che ha creato un ambiente molto sereno e giocoso. Anche gli animatori sono molto bravi, riescono a farsi rispettare, creando un pomeriggio molto divertente e nello stesso tempo protetto per tutti i bimbi e i ragazzi che frequentano l’oratorio.
Lucia - 25 -
RICORDANDO SUOR CELESTINA A un anno dalla sua morte.
...ci scrive la suora provinciale della Bolivia
Carissimi Amici Missionari di Predazzo Ciao a tutti voi Come state? Io sono Sr. Matilda, l’attuale responsabile delle suore della Provvidenza, Provincia San Luigi, che abbraccia tre Paesi, Uruguay, Argentina e Bolivia. Voglio raggiungervi prima di tutto per farvi gli auguri di un Anno appena iniziato, pieno di Benedizione di Dio, pieno di pace nei cuori e nelle vostre famiglie. Che possiate davvero godere dell’Amore di Dio tutti i giorni. Poi, sento il dovere di ringraziarvi, per tutto il bene cha avete fatto e state facendo per la bella missione di Bolivia. Come suore, abbiamo perso Sr. Celestina, però l’abbiamo guadagnata come una santa in più in cielo, una santa che intercede per noi e anche per voi. So che, anche se Sr Celestina non é piú fra noi in Bolivia, voi in suo nome, avete continuato e continuerete (finché potete) a sostenere la nostra e vostra missione qui in Bolivia. In San Carlos, si continua con il Centro di Denutrizione dei bambini; negli ultimi due anni, abbiamo cercato di introdurre le mamme. Abbiamo visto che è molto importante la presenza delle mamme vicino ai loro figli, perciò anche quest’anno, vogliamo continuare così. Questo ci chiederà più costo, perchè si dà una - 26 -
formazione alle mamme, però confidiamo nella Provvidenza di Dio. In Cochabamba, il centro medico per i più poveri funziona molto bene. Quest’anno vogliamo compiere il sogno di Sr Celestina: costruire una piccola scuola materna per i figli delle famiglie più povere della zona. L’ internato di Chivimarca ha funzionato molto bene l’anno scorso con 67 ragazzi. Quest’anno continueremo, con l’aiuto di Dio. Questa missione, anche se da lontano, è parte della vostra vita. Concludo ringraziando ancora con tutto il cuore di nuovo per la vostra generosa offerta, ricavata dalla vendita delle corone di Avvento! Ricordiamo ciascuno di voi nelle nostre preghiere, affinchè il Signore sia la ricompensa per tutto il bene che avete fatto e farete. Insieme con il popolo Boliviano vi auguro ogni bene. Con tanta stima e riconoscenza
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Sr Matilda
IL PRESEPIO… ALL’ORATORIO Spettacolo natalizio dei ragazzi dell’oratorio
Ancora una volta bambini e ragazzi domenica 17 dicembre, ci hanno allietato con un recital bellissimo! Ecco cosa si legge nel testo distribuito in sala prima dello spettacolo : “IL PRESEPIO…ALL’ORATORIO ( e nel mondo ) si può considerare un testo “ storico” per gli spettacoli natalizi. Per questa revisione è stato inserito il Coro Giovanile, che da più di dieci anni collabora per questo spettacolo. Il filo narrativo è sempre lo stesso: si prende spunto dalla costruzione del presepio in Oratorio per toccare molti temi: violenza, razzismo, superficialità, consumismo, magia, ecc. Molte persone che l’hanno “recitato” ora si trovano sedute ad aspettare l’uscita del proprio figlio presente su quel palco che tante gioie, messaggi ed emozioni, ha saputo dare in tutti questi anni…è la realtà dell’Oratorio che continua a proporre quegli ideali semplici e validi che aiutano a vivere meglio. Il recital è solo la punta di un iceberg che è costituito soprattutto da tante domeniche passate insieme, animatori e ragazzi, che si ritrovano cercando di costruire un po’ di fraternità nel gioco e nel divertimento. Come di consueto, il nostro GRAZIE va alle famiglie che credono in questa iniziativa ed ai ragazzi che, nonostante i mille impegni, hanno voluto collaborare con gioia e disponibilità”. Con il canto finale” FACCIAMO FESTA A GESU’ CHE VIENE” un caloroso augurio a tutti con un …arrivederci!: - 28 -
Un’animatrice scrive…..
Prendi un vasto gruppo di bambini dalla prima elementare alla terza media. Amalgali con una dose di animatori volenterosi, aggiungi poi un pizzico di pazienza, un cucchiaio d’amore e un kilo di impegno. Versa il tutto su un palcoscenico, cuoci a fuoco lento per un mese di prove, impiatta con l’aiuto di tecnici validi e impegnati. Guarnisci con dello spirito natalizio e con una spolverata di applausi. Et voilà, un altro splendido spettacolo natalizio! Questa ricetta si ripete di anno in anno e fa scoprire e riscoprire quello spirito del Natale cristiano che spesso viene perso in questi anni. Ogni anno il gruppo degli animatori accoglie questa sfida. Sfida nel vero senso della parola. Non parlo solo di responsabilità, che ovviamente è determinante nel ruolo dell’animatore. Parlo del gestire, dell’organizzare, dell’insegnare e del far fruttare i talenti dei nostri bambini. Parlo del trovarsi più volte in settimana, secondo i vari impegni di tutti e cercare di trasmettere ai propri ragazzi non solo il testo della loro scenetta o i passi di un balletto, ma soprattutto di farli convivere insieme, nonostante le differenze d’età o di interesse. Eppure la stanchezza e l’impegno che le prove pretendono, vengono completamente surclassati dall’emozione che trasmettono quei bambini che recitano e ballano su quel palcoscenico. Vederli impegnati e seri nei loro bei costumi non solo è motivo di orgoglio, ma sono anche, e soprattutto, una rappresentazione del vero senso del Natale che tutti noi dovremmo trasmettere ogni giorno. Natale è collaborazione. Natale è impegno. Natale è ascolto. Natale è aiuto. Natale è stare insieme per far felici gli altri. Giulia Piazzi - 29 -
Una mamma scrive…. Chi l’avrebbe detto che l’emozione di assistere da mamma sarebbe stata ancora più forte dell’ emozione che ormai tanti (troppi) anni fa provavo ad esibirmi io stessa sul palco dell’oratorio. Vedere mio figlio insieme ai suoi amici mettere in scena uno spettacolo sul senso del Natale, ha fatto tornare anche me un po’ bambina. Ricordo ancora l’odore del dietro le quinte, l’agitazione delle prove generali - quando sembrava sempre che tutto andasse storto - l’emozione degli ultimi preparativi, il batticuore e la paura di sbagliare e, infine, quella gioia immensa al momento degli applausi, mentre con lo sguardo si cercavano i propri genitori perché il loro applauso valeva più di tutti gli altri. È bello vedere che passano gli anni, ma che l’entusiasmo dei bambini e degli animatori nel preparare lo spettacolo è sempre lo stesso. Ed è bello vedere il teatro pieno e tanti papà, mamme e nonni emozionati. Perché quando si condividono emozioni, momenti densi di significato ed esperienze, si cresce insieme e si diventa più ricchi.
Monica Gabrielli
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UN SORRISO DI GIOIA…CON I PICCOLI Festa di Natale con anziani e bambini delle elementari
Martedì 19 dicembre, nella palestra delle scuole elementari, i volontari di Ospitalità Tridentina hanno preparato la tradizionale festa natalizia per gli anziani del paese. Dopo il saluto della prof. Puosi Anna Paola, della segretaria Bosin Alberta, della Sindaco Bosin Maria e di don Giorgio, la Presidente Mirta Giacomelli ha ricordato con affetto e riconoscenza Sonia Bosin, che ha sempre organizzato con passione e impegno le edizioni precedenti. Hanno collaborato anche gli alunni di prima, seconda e terza elementare, offrendo con entusiasmo e spontaneità alcuni canti, coreografie e una scenetta, accompagnati dai loro insegnanti e dal nuovo tecnico. Ecco alcune considerazioni dei bambini di seconda: ◊ Mi è piaciuta la scenetta del Nonno Giacomin e vedere gli anziani che si sono commossi (Eleonora e Corinne) ◊ Mi è rimasta nel cuore la poesia “Spendi l’amore a piene mani” e quando i nonni applaudivano (Chiara) ◊ Mi è rimasta nel cuore la stretta di mano che abbiamo dato agli anziani e quando abbiamo cantato con don Giorgio “Bambino nella culla” (Elena e Gaia) ◊ Mi è piaciuto cantare “Tu scendi dalle stelle” con i nonni e quando abbiamo dato loro la mano.(Tommaso) ◊ A me è piaciuta la poesia “Il dono del sorriso” (Veronica) e a me è rimasto nel cuore il sorriso dei nonni (Luca)
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La coreografia finale è stata dedicata a tutti i volontari presenti, come segno di riconoscenza per la loro dedizione verso gli anziani della nostra comunità e per la loro testimonianza di disponibilità e gratuità. Anche da loro i bambini hanno capito che donare tempo e amicizia, con semplicità e buona volontà, fa nascere nel cuore tanta gioia. Dopo lo spettacolo, la festa è proseguita solo per gli anziani, che hanno potuto gustare i dolci preparati dai genitori degli alunni e ricevere in dono un regalino ciascuno, preparato da Ospitalità Tridentina. Elena e Lara
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Inutile nascondere la mia grande emozione nel vedere questi piccoli che con entusiasmo e gioia ci hanno regalato momenti direi quasi“ magici“! Come nonna di due splendidi bimbi mi sento in dovere di ringraziare di vero cuore chi ha preparato questi nostri bambini infondendo loro amore e sensibilità verso gli anziani. E‘ un valore questo molto importante, in un mondo che sempre più emargina chi non è più ritenuto utile alla società. Per questo dico col cuore: grazie maestre che avete dato tempo ed energia per allestire questo meraviglioso spettacolo, grazie bambini che con la vostra spontaneità ci fate ritornare indietro nel tempo, grazie don Giorgio che con la tua semplicità e capacità di coinvolgimento hai entusiasmato i bimbi e anche noi ( anch‘ io cantavo a suo tempo… questa filastrocca…che bella !) ed infine, e non certo per ultimo di importanza, ma direi per primo Grazie volontari e volontarie di ospitalità che sapete donarci questi momenti attesi da tutti noi con gioia G.G.
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GIOVANI … ALL’OPERA Insieme per riflettere e divertirci
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iamo un gruppo giovani dai 14 ai 20 anni. Un giorno alla settimana abbiamo Estendi i tuoi deciso di ritrovarci in oratorio per confini. approfondire un tema proposto dal Vai oltre gli ostacoli gruppo stesso o su suggerimento e i problemi. di alcuni animatori più grandi che ci Espandi le tue idee, accompagnano nel nostro cammino. i tuoi sogni, le tue Questi incontri sono preceduti da speranze, i tuoi un’ ottima cena insieme, che diventa una bella occasione per ritrovarsi, talenti. discutere, scherzare e anche pregare. Se vuoi, puoi! Passa Il ritrovarsi in gruppo per noi è parola. importante per confrontare le nostre (titolo del film - La teoria continue e diverse esperienze e capire del tutto) quindi come poter vivere la nostra fede all’interno della società di oggi. Naturalmente tutti coloro che volessero unirsi a noi sono sempre i benvenuti! È un’ esperienza che consiglio a tutti i ragazzi: è un’ opportunità per stare tutti insieme facendo molte attività proposte da noi o dagli animatori più grandi. È un’ esperienza che risponde a tante domande che ci facciamo quotidianamente, è un gruppo che ti accoglie sempre, che ti aiuta a fare nuove amicizie… Gruppo giovani è anche essere fortemente coinvolti nella vita - 36 -
organizzativa e ricreativa della parrocchia in modi diversi. Gruppo giovani è avere spirito “giovanile” a cui piace vivere la vita in modo semplice e informale… Gruppo giovani è divertirsi insieme alternando lo svago al momento di riflessione e preghiera… Gruppo giovani è stare tutti attorno al fuoco con la musica, i marshmallow sul bastoncino, le castagne in mano, cantando e ballando tutti insieme… Gruppo giovani è semplicemente guardare la gara di sci tutti insieme con un pezzo di pandoro in mano ed esultare tutti nello stesso momento mentre gli animatori grandi girano tra noi ragazzi a fare le foto più “sciocche”, ma che rimarranno per sempre per ricordo nel nostro cuore… Gruppo giovani è avere molti interessi su nuove attività e svolgerle INSIEME con degli esperti che ti aiutano: tipo cucinare biscotti, creare cocktail (analcolici), lavorare a maglia, fare lavoretti e tutte queste piccole cose che poi fanno nascere un mercatino fatto da noi ragazzi! Ma la cosa più bella per me è l’ essere riusciti a realizzare questo mercatino che ci ha dato un sacco di soddisfazioni: vedere la gente che si fermava…che ci sorrideva…che aveva capito il nostro intento e apprezzato il nostro lavoro, tutto questo per me è stato stupendo! Sara Morandini
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uello che mi è piaciuto di più nella realizzazione dei prodotti per il mercatino è stata la libertà che ci è stata data di poter organizzare qualcosa in cui credevamo, visto che l’idea era partita da noi. Questo ci ha coinvolto molto anche perché condividevamo un obiettivo comune e ciò ci ha reso ancora più uniti. Noi ragazzi abbiamo scoperto di avere tutti due cose in comune: la voglia di imparare e quella di stare insieme. Infatti ognuno di noi, in base al gruppo scelto, ha imparato a fare ciò che voleva. Io ero nel gruppo dei biscotti e mi sono divertita molto nella preparazione. Il giorno del mercatino, è stato molto bello perché, alla fine, eravamo tutti molto soddisfatti del nostro operato ed è stato molto gratificante vedere che tante persone hanno apprezzato il nostro lavoro. Alice Rivaroli
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uest’anno noi ragazzi di Predazzo abbiamo deciso di cambiare il programma del nostro “Seratorio”. Tutti assieme abbiamo avuto l’idea di costruirci un viaggio per - 38 -
condividere emozioni, ma soprattutto per conoscerci meglio. Per realizzare tutto ciò abbiamo bisogno di un finanziamento, quindi dividendoci in vari gruppi abbiamo realizzato un mercatino con prodotti esclusivamente nostri. Alcuni di noi hanno imparato a cucinare biscotti con le cuoche. Altri hanno confezionato molti lavoretti di legno per la casa, collane, portacandele e con l’aiuto di qualche mamma hanno imparato a lavorare a maglia cucendo quindi dei berretti e delle fascette in lana colorata. Altri invece con l’aiuto di Giuseppe Facchini hanno imparato a fare dei cocktail analcolici veramente deliziosi. Personalmente mi sono divertita molto, abbiamo fatto un ottimo lavoro di squadra e siamo riusciti a realizzare un bel mercatino. Nel giorno della vendita ho potuto passare molto tempo con i miei piÚ cari amici e, oltre ad aver venduto molto, abbiamo trascorso un momento felice e pieno di atmosfera natalizia. Sofia Boninsegna
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na bella musichetta natalizia proveniente da sotto il portico della canonica ha attirato l’attenzione mia e di mio marito in vacanza per alcuni giorni a Moena, ma esperti conoscitori di questa bella borgata di Predazzo. Che bella sorpresa vedere il volto sorridente e gioioso di alcuni ragazzi e giovani che, in modo cordiale e simpatico, offrivano ai passanti i loro “ lavoretti”….biscotti…alberelli e altre cose fatte con le loro mani, ( così ci hanno detto ) Ci hanno dato l’idea di una parrocchia vivace e allegra! E’ sempre segno di speranza poter constatare che questa gioventù sa “ mettersi in gioco” e donarci momenti di allegria e condivisione. Grazie cari giovani Marinella e Franco
NON SOLO MERCATINO…. MA ANCHE….
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artedì 16 gennaio noi ragazzi del Gruppo Giovani invece del solito incontro con la cena nelle sale dell’oratorio, abbiamo deciso una serata diversa: i nostri animatori ci hanno proposto una bella passeggiata in Val - 40 -
Venegia! È stata una serata veramente bella, diversa e divertente. Siamo saliti fino al Pian dei Casoni con i pulmini, gentilmente prestati dalla Dolomitica,e poi abbiamo continuato a piedi lungo la strada battuta che porta alla Malga. (Alcuni di noi, però, un po’ più sfaticati … sono andati alla Malga a bordo della motoslitta.) Era una serata stupenda, le temperature erano abbastanza miti, il cielo non era nuvoloso e quindi ci siamo gustati un bellissimo cielo stellato. Arrivati alla malga ci siamo accomodati e abbiamo gustato un buonissimo piatto di lasagne, e, non poteva mancare un dolcissimo dessert. Successivamente alcuni di noi hanno cominciato a suonare alcuni strumenti: chitarra e fisarmonica che hanno allietato la serata. Ci siamo divertiti molto, stando allegramente in compagnia . All’esterno della malga abbiamo accese delle candeline che facevano un effetto stupendo e abbiamo recitato alcune preghiere sotto le stelle.
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Don Giorgio ci ha invitato ad un momento di silenzio per poter gustare lo splendore del creato e ringraziare Dio: è stato un momento molto molto bello! È arrivato il momento più aspettato: la discesa con le slitte e gli “spintoni” che ci siamo dati per tuffarci nella neve fresca. Secondo me è stata una serata molto apprezzata da tutti noi giovani e adulti ! Bisogna ringraziare gli animatori che l’hanno proposta e tutte le persone che hanno contribuito a realizzarla. Speriamo che di queste iniziative ce ne siano altre in futuro, magari ancora più divertenti. W IL GRUPPO GIOVANI! Manuel
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opo le vacanze di Natale, il primo incontro del Gruppo Giovani è stato un po’ insolito: siamo andati a cena in Val - 42 -
Venegia. L’idea di questa uscita, di fare una camminata notturna sulla neve, era nata tra noi ragazzi. La proposta è stata accolta con entusiasmo dagli animatori e da tutti i ragazzi, anche da alcuni che non frequentano sempre il gruppo. Alla fine eravamo una cinquantina tra animatori e ragazzi, accompagnati da Don Giorgio e da Suora Maria Cristina. Arrivati con i pulmini che la Dolomitica ha messo gentilmente a nostra disposizione, ci siamo incamminati lungo la strada innevata, sotto un bellissimo cielo stellato ai piedi delle Pale di San Martino, che si intravvedevano alla luce della luna. Camminavamo chiacchierando a bassa voce, ma non ci è sfuggita la bellezza del paesaggio che ci circondava. Tutto bianco e soffice, i rami degli alberi ancora ricoperti di neve grazie alla nevicata del giorno prima. Arrivati alla malga abbiamo cenato in allegria tra risate e chiacchiere tra amici allietati da canti. Ăˆ stata una serata piacevole in allegria, di amicizia, di condivisione e che ci ha permesso di ammirare lo spettacolo della natura nella notte. Federico Morandini
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o accompagnato volentieri questi ragazzi come autista di uno dei pulmini della Dolomitica che hanno portato questi giovani in val Venegia. Devo dire che sono stato piacevolmente sorpreso e positivamente impressionato e contagiato dall’allegria di questi giovani. Una serata all’insegna dell’amicizia e della condivisione, dell’incanto della natura che ha regalato momenti quasi magici in mezzo al candore delle nevi con delle montagne stupende. Abbiamo ammirato anche un cielo stellato: nonostante le previsioni del tempo non buone il buon Dio ha voluto fare loro un bel dono! Abbiamo anche assaporato in certi momenti un silenzio pieno di vita vera. Mi hanno accolto come uno di loro e mi sono sentito completamente a mio agio!
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LA LUCE DI BETLEMME… …. domenica 24 dicembre è arrivata anche a Predazzo portata da alcuni scouts
La pace non può regnare tra gli uomini se prima non regna nel cuore di ciascuno di loro.
Signore Dio, Signore del tempo e dell’eternità, tuo è l’oggi e il domani, il passato e il futuro, e, all’inizio di un nuovo anno, io fermo la mia vita davanti al calendario ancora da inaugurare e ti offro quei giorni che solo tu sai se arriverò a vivere.
Oggi ti chiedo per me e per i miei la pace e l’allegria, la forza e la prudenza, la carità e la saggezza. Voglio vivere ogni giorno con ottimismo e bontà, chiudi le mie orecchie a ogni falsità, le mie labbra alle parole bugiarde ed egoiste o in grado di ferire, apri invece il mio essere a tutto quello che è buono, così che il mio spirito si riempia solo di benedizioni e le sparga a ogni mio passo.
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Riempimi di bontà e allegria perché quelli che convivono con me trovino nella mia vita un po’ di te. Signore, dammi un anno felice e insegnami e diffondere felicità. (Arley Tuberqui)
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BAMBINI E RAGAZZI DELLA CATECHESI…
….alla scoperta del “vestito”… della carità!
“…Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia…” ( Lc.2 )
Lo avvolse in fasce… Dio in Gesù si lascia avvolgere dalle fasce umane… è Lui che accetta di mettere i nostri panni… per RIVESTIRCI delle “ vesti” divine del suo Amore. Con il Natale Dio inizia ad “ intessere” una relazione d’amore viva e vera con tutti noi. Intessiamo la nostra vita con la vita di Gesù e indosseremo sempre “gli abiti alla moda” …“ alla moda della carità”! Noi bambini e ragazzi durante la catechesi nel periodo dell’avvento ci siamo impegnati a “scoprire” il vero vestito di Gesù, il vestito della carità! I vari tessuti colorati ci stavano ad indicare il modo per avvicinarci sempre più a Gesù. - 47 -
A Natale il Bambino GesÚ ci è apparso in tutto il suo splendore! Durante la novena di Natale, aiutati anche da un sacerdote cinese, don Gattuso, a gruppi ci siamo fermati in silenzio davanti a GesÚ Eucaristia!
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NATALE IN PARROCCHIA…. Riflessioni ed emozioni…
Intensa, solenne, suggestiva, in grado di regalare forti emozioni e di risvegliare anche le coscienze più intorpidite è stata la Messa della notte di Natale. La processione iniziale con il Bambin Gesù, i canti, le preghiere, i simboli, gli addobbi (bellissime le balaustra adornate con rami di abete, candele e rose bianche) tutto ha concorso a rendere questa celebrazione coinvolgente, direi unica, al punto che alla fine, dopo gli auguri del parroco, l’assemblea si è sciolta in un convinto applauso. Da molti anni non partecipavo alla messa della notte di Natale, l’ho fatto quest’anno per l’orario anticipato a me più consono e devo dire che è stato un momento di alta spiritualità e, per me, fonte di arricchimento. Ho assaporato e gustato quella pace interiore che soltanto certe emozioni possono donare, in sintonia con la scritta PACE posta sotto l’altare e con il canto degli angeli “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà”.
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Credo che l’augurio migliore che ciascuno può rivolgere prima di tutto a se stesso è che la luce del Natale non duri lo spazio di un giorno, ma che si rinnovi continuamente, in particolare ogni volta che amiamo, ogni volta che doniamo. È indubbio che don Giorgio cerchi attraverso le celebrazioni, attentamente preparate e intensamente vissute, di avvicinare gli uomini a Dio (credo sia lo scopo precipuo della missione di un sacerdote) ed io penso che ci riesca. Grazie quindi don Giorgio, davvero grazie e grazie, Signore, per averci donato un così bravo parroco! G.M
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PRESEPI
Interno Chiesa
Esterno Casa Riposo
Esterno Chiesa
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Casa Riposo
Oratorio
Cantori della Stella
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ANNO NUOVO, VITA NUOVA Dalla Bolivia don Bruno ci scrive…
Carissimi/e amici/che della missione, auguri per le feste natalizie e un anno nuovo di pace. Mi trovo nella canonica di Chimoré, aspettando l´anno nuovo e preparandomi a rientrare sul nuovo fronte tra qualche giorno: ho passato la settimana di Natale nella comunitá di S. Miguelito sul rio Isiboro, e sono stati giorni molto intensi. Da una parte perché ho dovuto fare il falegname per sistemare la casa parrocchiale che mi hanno affidato, e dall´altra per le celebrazioni e la catechesi. Anche se non ci sono i professori perché siamo in tempo di ferie, la comunitá é abbastanza numerosa: ci sono una sessantina di famiglie; la metá di loro pure sono ancora piuttosto presi dai lavori in casa per via del ¨plan vivienda¨, un programma del governo che ha costruito 30 nuove case di mattoni con la collaborazione delle famiglie interessate. La mia casetta invece é di legno ed é facile sistemarla: per prima cosa ho installato il sistema di acqua piovana, e dopo 2 giorni avevo l´acqua in casa perché ha piovuto abbondantemente... Poi ho fatto una parete, ho aperto una finestra e ho provvisto vari scaffali per organizzare padelle, alimenti e vestiti. Grazie anche all´esperienza precedente a s. Isabel, non é stato un lavoro difficile e ho potuto anche accompagnare un gruppetto di ragazzi per prepararli alla prima comunione il giorno di Natale. - 53 -
Celebravo la messa alle 7 la mattina, alle 4 del pomeriggio un’ ora di catechesi e la sera novena per tutti. La novena di Natale, come pure altre celebrazioni, la conducono i catechisti e a me hanno chiesto di fare un breve pensiero dopo la lettura biblica. Devo dire che questa comunitá é di un’ altra etnia e di un altro stampo, molto diversa da quelle che ho tentato di accompagnare sul rio Ichilo. Lí erano maggiormente Yuracaré, piuttosto indifferenti alle proposte religiose, e invece a s. Miguelito sono quasi tutti Trinitariosmoxeños, evangelizzati dai gesuiti. I Trinitari sono molto devoti e tradizionalisti: hanno una maniera tutta speciale di suonare le campane (che in realtá sono una vecchia bombola di ossigeno e un cerchione di un camion) e usano abbondantemente incenso e candele. Cantano accompagnati ora da violino, ora da chitarra, e immancabilmente, a ritmo di tamburo. Per Natale hanno un ballo tipico chiamato los angelitos, e ballano instancabilmente per tre giorni consecutivi: é la loro forma di adorazione, difatti in vari momenti inseriscono una genuflessione al bambinello. - 54 -
A inizio dicembre mi avevano confermato che accettavano la mia proposta di andare a vivere con loro per un anno e cosí all´assemblea diocesana di Aiquile ho chiesto al vescovo: sulle prime non era molto d´accordo, ma poi ha consentito, alla condizione che resti come campo base a Chimoré, che é una delle parrocchie della sua diocesi. Sono a piú di 100 km da s. Miguelito, peró in compenso arrivo piú vicino con la macchina, a un quarto d´ora di barca in questa stagione. I miei propositi sono di aiutare i catechisti nella formazione biblica e magari anche insegnare un po´ nel collegio. Inoltre ci sono alcune altre comunitá nella zona che possono essere visitate periodicamente. Il fiume Isiboro é piú piccolo dell´ Ichilo, peró puó essere impetuoso: al mio primo tentativo di pesca, ho quasi perso la rete! L´avevo fissata a due rami vicino a riva e, in poco tempo, l´acqua é cresciuta di due metri e non son riuscito a toglierla in tempo; solo dopo alcuni giorni, quando é calato il livello, sono riuscito fortunatamente a riscattarla, tutta arrotolata e in parte sepolta, e impiegheró varie ore ad aggiustarla... Per fortuna nei tre giorni dei balli di Natale c´era il pranzo comunitario e cosí ho avuto cibo e tempo per i miei lavoretti di sistemazione. Queste sono le novitá per incominciare l´anno nuovo con nuovo entusiasmo e belle speranze. Auguro lo stesso a tutti voi, nella fede di chi fa nuove tutte le cose. A metá gennaio saró al ritiro diocesano dei preti e vi chiedo e prometto il ricordo. Buon anno e buona missione a tutti! Don Bruno
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LO SPIRITO SANTO SEMPRE ALL’OPERA… Due giorni interparrocchiali di amicizia e condivisione con i ragazzi del post-cresima Noi catechiste di terza media abbiamo proposto al nostro gruppetto di ragazzi un’esperienza di due giorni insieme ai ragazzi, loro coetanei, di Ziano e Panchià, con gli obiettivi di allargare gli orizzonti, scoprire nuove amicizie, fare vita insieme e condividere delle esperienze. La proposta è stata accettata con molto entusiasmo dai ragazzi, così il 4 gennaio ci siamo recati a Ziano, nella casa parrocchiale dove ci ha accolti calorosamente Suor Maria Cristina che ci ha subito proposto dei giochi per conoscerci meglio e iniziare questa nuova esperienza con una bella carica di positività. Durante questi due giorni abbiamo collaborato tutti insieme nei diversi momenti di vita comunitaria, preparando la pizza per la cena, tagliare la frutta per la macedonia, preparare la tavola, sparecchiare, lavare i piatti, preparare le camere per la notte… tutto ciò ha creato una bella e sana sintonia nel gruppo. I ragazzi avevano una gran voglia di fare e di stare insieme, di divertirsi e di ridere, sapendo apprezzare la semplicità delle piccole cose. Abbiamo alternato questi momenti pratici con varie attività studiate appositamente per affrontare il grande tema dell’amicizia, discutendo dei vari tipi di amici e dei vari comportamenti da assumere nelle varie circostanze arrivando a capire che Gesù è il nostro più grande amico e se seguiamo i suoi insegnamenti metteremo delle radici stabili e profonde nella nostra vita. - 56 -
Sono stati dei momenti intensi dove si potevano esprimere le proprie idee e opinioni e, soprattutto, imparare ad ascoltarci e condividere pensieri diversi. E’ stata per me un’esperienza nuova e molto significativa, sicuramente da riproporre… Nadia Dallalibera
E’ stato molto bello per me conoscere nuovi ragazzi e ritrovarmi con i miei amici, soprattutto parlare e scherzare con loro tramite giochi divertenti assieme a Suor Cristina, le catechiste e Don Giorgio. Ci sono stati momenti di riflessione che mi hanno fatto pensare e riflettere sull’importanza dell’amicizia e del rispetto reciproco. Questi momenti comunitari sono sempre delle bellissime esperienze arricchenti che auguro a tutti di poter fare Grazie per avermi dato questa possibilità Damiano
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CON LA MUSICA NEL CUORE… Il coretto VOCI BIANCHE “incanta” gli ospiti della Casa di Riposo
Venerdì 5 gennaio 2018 alle 15.30, annunciati dal suoni dei campanellini e con in testa i rossi berretti, ecco entrare nella sala ricreativa della Casa di Riposo S. Gaetano, i bambini e le ragazze del Coro Voci Bianche di Predazzo. Ad aspettarci numerosi ospiti accolti nella struttura e i loro accompagnatori. Dopo una breve presentazione con Marika e Cristina ai loro strumenti, siamo pronti a partire con i canti natalizi, da quelli tradizionali a quelli più moderni, con le voci che si uniscono in coro e anche con i solisti Iris e Manuel che cantano in inglese e polacco…. ma cosa importa non comprendere il significato delle parole? Su ogni viso c’è un sorriso, perché l’importante è stare insieme, gioire ascoltando la musica! Cosa curiosa…: Uno studio svedese ha scoperto che cantare in coro fa vivere meglio. Ci si rilassa, si rafforza il sistema immunitario e migliora l’umore, i battiti del cuore si sincronizzano con quelli degli altri, già dalle prime note… Ecco che allora , con la musica di “ Tu scendi dalle stelle”, come per magia, il piccolo Coro diventa un grande CORO, con voci bianche e voci d’argento che si mescolano insieme per un’unica - 58 -
bellissima musica, quella del CUORE !!! E alla fine‌ una buonissima torta di frutta e crema che il cuoco super gentile ha voluto preparare proprio per noi, ci ha fatto chiudere in dolcezza questo pomeriggio molto partecipato ed emozionante, dopo essere stati accolti a braccia aperte fra sorrisi ed applausi! Un grande GRAZIE a tutti! Giuliana Bernard
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FESTEGGIAMO DON BOSCO… Il santo dei giovani ci parla ancora
Sabato 3 febbraio, in occasione della festa di “Voglio regalarti don Bosco del 31 gennaio, i gruppi dei giovani di la formula della Predazzo, Ziano e Panchià, si sono incontrati all’oratorio santità: di Predazzo per vivere un Primo: Allegria. momento particolare di festa! Secondo: Doveri di studio e Dopo un aperitivo di preghiera. preparato dal gruppo Terzo: Far del bene agli altri”. giovani di Predazzo per accogliere gli ospiti, Don Bosco
due salesiani di Verona ci hanno proposto delle attività prendendo spunto da alcuni importanti incontri che don Bosco ha avuto nella sua vita. Siccome erano presenti persone di diversa età e provenienti da parrocchie diverse, queste attività ci hanno permesso di capire la difficoltà e l’imbarazzo che si trovano nel dialogare e confrontarsi con persone che non si conoscono. L’augurio o consiglio che ci hanno dato i salesiani alla fine dell’incontro è stato molto bello: ci hanno detto di non pensare solamente a noi stessi e al nostro piccolo mondo, ma di incontrare - 60 -
e conoscere gli altri per cercare di aiutarli secondo le nostre possibilità e qualità, come ha fatto don Bosco e come continuano a fare anche oggi i salesiani con i giovani. Dopo l’incontro abbiamo condiviso la cena e abbiamo partecipato alla messa delle 20 a Predazzo. Sicuramente nel cuore di ognuno di noi è rimasto impresso qualcosa di importante per la nostra vita: sono queste occasioni che ci aiutano a crescere dentro per essere felici e donare gioia anche agli altri! GRAZIE a tutti, in particolare a DON BOSCO!
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Davide
IN PREGHIERA CON LA MADONNA DI LOURDES A Maria affidiamo i nostri ammalati
Ho sentito proprio Maria accanto a me questa sera 10 febbraio sia durante la breve processione che ci ha portato dalla Casa di Riposo alla Chiesa, sia davanti a GesÚ Eucaristia quando, subito dopo la Messa vespertina, ci siamo raccolti in preghiera. Ho pensato alle tante sofferenze che ci sono anche qui nel nostro paese, alle persone anziane ospiti della casa di riposo, alle tante situazioni difficili presenti in vari modi all’interno delle nostre famiglie.
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E ho sentito la mano di Maria che si posava con tenerezza su di me e su ciascuno dei presenti. Bellissima la preghiera che don Giorgio ha letto durante la breve adorazione e che vorrei condividere: Guardami, Signore, guardami poiché sono senza forze e sono caduto come una foglia di autunno lungo il cammino. Avvicinati a me, Signore, come il buon samaritano e benda le mie ferite; cura con la tua tenerezza e la tua misericordia le mie povere piaghe; portami con te, Quando non comprendo più nulla e le forze giungono allo stremo, non lasciarmi perire! Fa’ che senta la tua presenza e il tuo amore,
Domenica pomeriggio, invece, i nostri anziani ed ammalati hanno potuto ricevere il sacramento dell’Unzione degli Infermi inserito nella messa celebrata alla casa di Riposo! E’ sempre un grande dono avere la possibilità di vivere questo sacramento in piena coscienza e consapevoli che siamo immersi nella grazia di Dio che dona Vita. - 63 -
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CARNIVAL PARTY Giovani e ... meno giovani in festa
Come abbiamo passato le vacanze di carnevale? In “ Danzala la vita modo originale, incredibile tua, al ritmo del e divertente!!! Noi ragazzi del gruppo giovani martedì tempo che va... 13 febbraio abbiamo rìdila la tua organizzato una festa di carnevale con musica, giochi, allegria...” fortaie e con la possibilità (Branduardi) di imparare a ballare con esperti! Abbiamo mangiato delle ottime fortaie con nutella e/o marmellata cucinate da alcune fantastiche cuoche dell’ ospitalità tridentina e poi?
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Nella “ valigia dei travestimenti” del campeggio parrocchiale, sempre ben attrezzata, chi non aveva il vestito mascherato, ha potuto trovare ciò che voleva! E dopo… tutti in sala degli specchi ad imparare a ballare con Enzo e Paolo. Provando a muoverci prima da soli in cerchio e, successivamente, a coppie, siamo stati molto orgogliosi e divertiti dal nostro provare e riprovare. Enzo ci ha spiegato come eseguire i passi e Paolo con la “cavia” Sara faceva la dimostrazione. Enzo ci ha dato dei suggerimenti molto preziosi (in effetti molti di noi non sanno ballare…per questo a suo tempo avevamo chiesto ai nostri animatori di poter imparare…per non fare la figura dei “grulli” quando ci troviamo alle feste con i nostri coetanei..) Dobbiamo imparare ad ascoltare
il ritmo, se si vuole ballare “bene”… bisogna ascoltare la musica… ed essere in sintonia col nostro partner. Il cd con le canzoni da ballare presentava una bella varietà di musiche : dalle canzoni folk, a quelle spagnole più movimentate, quindi ci siamo lanciati, sempre seguendo la “ cavia”…, prima singolarmente in cerchio e poi a coppie. È stata una serata indimenticabile, ricca di emozioni che ci ha dato la possibilità di conoscerci meglio! E non è poco! Inoltre abbiamo finalmente capito che il ballo è un modo simpatico per esprimere se stessi, per mettersi - 66 -
in gioco senza paura…( in effetti all’inizio alcuni di noi erano impacciati… e facevano fatica a buttarsi…) così, superando la paura di sbagliare e del giudizio altrui, ci siamo messi a provare e riprovare …con la speranza che , continuando il nostro “ corso “ di ballo… finalmente potremo raggiungere l’obiettivo di riuscire ad invitare il/la ragazzo/a che ci piace…senza far figuracce. Allora …arrivederci alla seconda tappa del “ corso” e… grazie Enzo e Paolo! Sara Morandini
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Voglia di musica e …balli anche alla Casa di Riposo
Puntuale arriva il Carnevale e…puntuali e sempre efficienti le nostre care “ ragazze” e “ragazzi” del gruppo ospitalità che, come di consueto, il martedì grasso hanno condiviso la loro allegria e gioia con gli ospiti della Casa di riposo che li aspettano sempre con ansia. Quest’anno BIANCANEVE E I SETTE NANI hanno fatto da padroni e da leitmotiv per un pomeriggio simpatico e all’insegna della convivialità. Belle, vestite ad hoc, sorridenti e sempre molto motivate eccole nei loro costumi pronte a regalare gioia e sorrisi. Non poteva mancare la “perfida” strega che di perfido aveva solo la facciata...per il resto un “ cuore d’oro” sempre disponibile a donare tempo e gioia. Fra risate, canti e balli il pomeriggio è passato in fretta, lasciando il ricordo sempre prezioso di “volontari” che sanno darsi gratuitamente e con un’allegria contagiosa che sa coinvolgere queste persone a volte così sole e tristi. GRAZIE !!!
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dal 1 dicembre 2017al 28 febbraio 2018 HANNO CELEBRATO...
le Esequie dei
il Sacramento del
Defunti
Battesimo UGOLOTTI DANIEL
MORANDINI IDA (nel trimestre prec.)
ZANON DIANA
MORANDINI ALMA
AGNOLETTI FANNI
BOMBARDELLI FILIBERTO
DEFLORIAN TANIA
BONINSEGNA ROMIRO
BOSIN AURORA
SOMMAVILLA RENZO
PIERRO NOEMI TERESA
GIACOMELLI MARIA DELLAGIACOMA DARIO DELLANTONIO GIUSEPPINA TRENTADUE LILIANA BARBOLINI LINA TRENTINI GIUSEPPE DELLANTONIO GIUSEPPINA
il sacramento del Matrimonio
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Accetta che GesÚ Risorto entri nella tua vita, accoglilo come amico, con fiducia. LUI E’ LA VITA!
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Papa Francesco
s q a u a P a n o u