Giornalino Cassa Rurale Fiemme n°4 dicembre 2014

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Anno XIV - Numero 3 Quadrimestrale - Poste italiane SpA - Spedizione in AP 45% art 2 comma 20BL 662/96D.C.I. TRENTO - Dicembre 2014

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DICEMBRE 2014

foto Massimo Piazzi


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DICEMBRE 2014

Editore/Proprietario:

Comitato di redazione:

CASSA RURALE DI FIEMME Predazzo, via Garibaldi 10 Tel. 0462.815700 Fax 0462.815999 E-mail: info@cr-fiemme.net www.cr-fiemme.net Direttore Responsabile: MARIO FELICETTI

GOFFREDO ZANON PIERPAOLO DELLANTONIO PAOLO NONES TULLIO CAPOVILLA MASSIMILIANO DEFLORIAN DENIS VINANTE PAOLO DEFRANCESCO CHRISTIAN LARENTIS MASSIMO PIAZZI

Impaginazione: PRIMA SRL Stampa: LITOTIPOGRAFIA ALCIONE

Foto: MARIO FELICETTI MASSIMO PIAZZI ARCHIVIO CASSA RURALE

Periodico di informazione della Cassa Rurale di Fiemme Banca di Credito Cooperativo Autorizzazione Tribunale di Trento n. 1083 del 4.05.2001 Gli interessati a ricevere il “Crescere Insieme” possono farne richiesta ai nostri sportelli


Alcuni suggerimenti per un regalo di Natale: perdono per un tuo nemico, tolleranza per un tuo avversario, il tuo cuore per un tuo amico, un buon servizio per un tuo cliente. CaritĂ per tutti e buon esempio per i bambini. Rispetto per te stesso. OREN ARNOLD

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EDITORIALE

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EDITORIALE

Il presidente Il direttore

In primo piano

La banca

Indice

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COMUNITÀ E TERRITORIO

Calendario fotografico MARIO FELICETTI

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COMUNITÀ E TERRITORIO

Tripolar work in progress Angelo Felicetti

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CULTURA

Welfare e sanità integrativa MARIO FELICETTI

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GIOVANI

Premi di studio e benvenuto ai nuovi soci LAURA GABRIELLI


IN COPERTINA

Noi con voi

Magia d’inverno - Massimo Piazzi

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CULTURA

Imparare divertendosi

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MARIO FELICETTI

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cr-fiemme.net

COMUNITÀ E TERRITORIO

Scommettiamo che qualcosa si può fare? LAURA GABRIELLI

COMUNITÀ E TERRITORIO

Bucarest, i castelli della Transilvania

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CULTURA

L’angolo della poesia

LICIA DEFLORIAN

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LA BANCA

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COMUNITÀ E TERRITORIO

Mettiamoci la faccia! Gli auguri di Natale La nuova sede del soccorso alpino MARIO FELICETTI

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COMUNITÀ E TERRITORIO

Intervista a Luca De Marco MARIO FELICETTI

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PRODOTTI E SERVIZI

Finanziamenti STEFANIA RIGONI

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SALUTE

La malva POSTA

La posta INIZIATIVE

In memoria di Giuliano Iellici

LA BANCA COMUNITà E TERRITORIO CULTURA GIOVANI PRODOTTI E SERVIZI SALUTE POSTA INIZIATIVE


Il ruolo assunto della Cassa Rurale in un periodo così problematico per l’economia

L’editoriale del Presidente Cari Soci, con l’approssimarsi delle festività natalizie ed in concomitanza dell’uscita del nostro periodico Crescere Insieme, colgo l’occasione per fare alcune considerazioni e riflessioni sull’anno che sta per concludersi. Dal lontano 2008 stiamo vivendo una crisi che non sembra poter avere, nell’immediato futuro, una conclusione. Probabilmente è il periodo critico più lungo che la nostra economia abbia mai dovuto affrontare. Anche la nostra Cassa è coinvolta in queste problematiche. Economia in stallo per non dire in recessione, aziende e famiglie che non investono, edilizia pressoché ferma concorrono a far si che le richieste di finanziamento stiano continuamente calando. Ed allora quale deve essere il ruolo della Cassa Rurale? È il quesito che noi amministratori ci poniamo. Da un lato dobbiamo assicurare ai nostri risparmiatori, che quotidianamente ci danno la loro fiducia (ricordo che la raccolta sta crescendo) di remunerare in maniera giusta i loro investimenti e garantire al contempo una sana e prudente erogazione del credito a tutela dei loro investimenti. Dobbiamo però fare ogni sforzo anche per contribuire alla ripresa dell’economia con iniziative che la possano rilanciare.

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LA BANCA

In questo senso il nostro Consiglio di Amministrazione ha deliberato dei mutui a condizioni assolutamente interessanti sia sull’investimento per la prima casa, sia per aziende che vogliono ristrutturarsi per migliorare la propria produttività. Maggiori dettagli saranno esposti nelle pagine seguenti. Gli adeguamenti alle continue e stringenti normative che Banca d’Italia ci impone, rende il lavoro del Consiglio di Amministrazione sempre più impegnativo. Vogliamo però mantenere, nella maniera più assoluta, il ruolo per il quale le Casse Rurali sono nate. Conoscenza del territorio e delle persone devono essere sempre la nostra linea guida con quella sensibilità che deriva solamente da amministratori nati e cresciuti nei nostri paesi. Senza comunque dimenticare che come ho già detto prima, dobbiamo anche garantire i risparmi dei nostri soci e clienti.


Editoriale Presidente

Il nostro Consiglio di Amministrazione ha deliberato dei mutui a condizioni assolutamente interessanti sia sull’investimento per la prima casa, sia per aziende che vogliono ristrutturarsi per migliorare la propria produttività.

CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE Zanon Goffredo, Dellantonio Pierpaolo, Brigadoi Clotilde, Capovilla Tullio, Deflorian Massimiliano, Dellagiacoma Franco, Demarchi Claudio, Gilmozzi Valter, Lazzeri Mauro, Nones Paolo, Tomasini Luca, Varesco Andrea, Vinante Denis COLLEGIO SINDACALE Dalpalù Renato, Delladio Carlo, De Zordo Mario

Come Consiglio di Amministrazione continuiamo in un percorso di formazione anche dal punto di vista professionale per poter svolgere al meglio il nostro lavoro. In prospettiva futura ci aspettano delle sfide importanti e forse decisive per il nostro venire ma cercheremo, con dedizione ed impegno, di essere all’altezza del compito che l’Assemblea dei soci ci ha affidato. Come molti avranno notato l’immobile ex Casa Moco di Ziano di Fiemme è in fase di ultimazione. Nei primi mesi del prossimo anno potremmo inaugurare la nuova sede della Cassa Rurale. Con questa opera, oltre ad avere una filiale più accogliente e funzionale, crediamo anche di aver contribuito alla valorizzazione della piazza e dell’edificio comunale nato nella nuova struttura. Tutto questo anche a favore della collettività. Voglio ricordare che nella realizzazione sono state in gran parte coinvolte aziende della valle a beneficio delle stesse e dell’economia locale. Concludendo, voglio ringraziare tutta la struttura con in primis il direttore Paolo Defrancesco per il lavoro svolto con competenza e dedizione.

Un grazie particolare a voi tutti, Soci e Clienti, per il vostro supporto di fiducia e colgo l’occasione a nome di tutto il Consiglio di Amministrazione di augurare a tutti un Felice Natale e un Buon Anno Nuovo.

LA BANCA

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Lavori in corso

Pensieri e parole del Direttore

Non so quanti di voi se ne siano ancora accorti ma il sistema bancario nazionale è in fase di profonda e radicale trasformazione. È un cambiamento indotto da diversi fattori. Innanzitutto va evidenziato che la normativa ha stabilito per tutte le banche il passaggio da un controllo nazionale (svolto Banca d’Italia) ad un controllo europeo (svolto dalla Banca Centrale Europea). Di pari passo sono state riscritte anche le regole che verranno applicate in caso di default di una qualsiasi banca del vecchio continente. È stato così reciso il cordone ombelicale che finora legava indissolubilmente le sorti delle banche a quelle delle proprie nazioni di appartenenza e viceversa. Per questo ora le banche devono essere più forti di prima. Infatti la prima azione dalla nuova vigilanza europea è stata quella di verificare la solidità di tutti i principali istituti di credito. Nel corso del 2014 gli ispettori della BCE sono stati dentro le banche considerate “sistemiche” per accertarsi sia della qualità degli attivi (operazione Asset Quality Rewiew) sia della capacità di tenuta anche in caso di scenari ulteriormente negativi (operazione Stress-Test). Gli esiti di questa prima verifica “europea” sono stati confortanti per il sistema bancario italiano, eccezion fatta per il Monte dei Paschi di Siena e per Carige, che dovranno capitalizzarsi rapidamente.

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LA BANCA

Ma la trasformazione in corso risponde anche a logiche di tipo industriale ed organizzativo. Questa lunga crisi ha messo ha nudo le debolezze strutturali, le inefficienze, la compressione dei margini reddituali, l’insostenibilità di certi costi; tutte cose che mettono in discussione i vecchi modelli produttivi, distributivi ed organizzativi. Ecco quindi lo sfoltimento della rete degli sportelli, gli esuberi del personale, la vendita o lo smantellamento di assets ritenuti non strategici. Insieme a questa drastica cura dimagrante assistiamo però a grandi investimenti in tecnologia e comunicazione, che servono ad offrire nuovi servizi e aprire nuovi canali di contatto e di business con i clienti. Pensiamo ai prodotti assicurativi, alla banca on-line, ai servizi offerti sul web, alla consulenza avanzata, ai pagamenti tramite smartphone. Anche il credito cooperativo si trova nel mezzo di questi profondi mutamenti, di scenario e di


Editoriale Direttore

mercato, che non possono lasciarci indifferenti. Dobbiamo riflettere seriamente sia a livello di singola Cassa Rurale sia a livello di sistema provinciale e nazionale. Anche noi dobbiamo trovare il modo per uscire dalla crisi più forti ed efficienti, con rinnovata capacità di sostenere lo sviluppo dei nostri territori. È una sfida decisiva per il nostro futuro. Concludo con una riflessione. La persistenza della crisi sta impoverendo le persone anche culturalmente. Osservo con preoccupazione le crescenti tensioni sociali che si manifestano nel nostro Paese. Avverto gli inquietanti sintomi della ricerca di un “nemico”, di un capro espiatorio su cui riversare la responsabilità, le colpe, il malcontento, la rabbia. Aumenta l’invidia, la litigiosità, il contenzioso. Purtroppo qualche segnale si avverte anche in Trentino. La storia ci insegna che questi germi sono forieri solo di grandi sventure e quindi dobbiamo combatterli con grande determinazione. L’augurio che faccio a tutti per il Santo Natale ed il prossimo nuovo anno è quello di resistere alle facili tentazioni della demagogia, lasciando aperta la mente al pensiero ed il cuore alla solidarietà. Solo così riusciremo davvero a voltare pagina per scrivere una storia migliore del nostro Paese.

La persistenza della crisi sta impoverendo le persone anche culturalmente. Osservo con preoccupazione le crescenti tensioni sociali che si manifestano nel nostro Paese. Avverto gli inquietanti sintomi della ricerca di un “nemico”, di un capro espiatorio su cui riversare la responsabilità, le colpe, il malcontento, la rabbia.

La storia ci insegna che questi germi sono forieri solo di grandi sventure e quindi dobbiamo combatterli con grande determinazione.

LA BANCA

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I mestieri artigiani di Fiemme

L’artigianato in mostra nel calendario 2015

Ancora una iniziativa di successo per la Cassa Rurale di Fiemme, con le suggestive immagini di un mondo affascinante e creativo per la nostra realtà e le nostre tradizioni

di MARIO FELICETTI

Dopo il successo del 2013, la nostra Cassa Rurale ha deciso di esplorare ancora una volta, attraverso la fotografia, il nostro mondo ed un altro comparto importante della nostra economia, quello dell’’artigianato, diventato protagonista di una seconda rassegna che ha coinvolto 22 fotografi appassionati della valle. Ai promotori della mostra, il vicedirettore Massimo Piazzi, Christian Larentis e Stefania Rigoni, sono state recapitate una sessantina di fotografie, tra le quali ne sono state scelte 27, selezionate da una apposita giuria presieduta dalla giovane fotografa Alice Russolo ed esposte poi in una splendida mostra allestita prima (dal 3 al 9 ottobre) nella Sala Rosa del municipio di Predazzo e quindi (dal 13 al 19) presso il Centro Alimentare della Famiglia Cooperativa di Cavalese. Va ricordato che questa iniziativa, patrocinata dal Comune di Predazzo, è stata infatti promossa, oltre che dalle due Casse Rurali di Fiemme, anche dalle Famiglie Cooperative di Fiemme (con sede a Predazzo) e di Cavalese e dalla Associazione Artigiani di Fiemme, a ribadire il valore di una cooperazione unita sull’intero territorio valligiano. Immagini di straordinaria bellezza, a documentare la passione con la quale gli artigiani, pur alle prese con il difficile momento attuale che non risparmia nessuno, siano ancora capaci, parole di Piazzi durante la cerimonia inaugurale dell’esposizione, “di guardare lontano”.

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COMUNITÀ E TERRITORIO

2015 i mestieri artige iani di Fiemm

MARROZZINI GIOVANNI - Giuseppe Nones (Falegname)


Primo piano

i mestieri artiegiani di Fiemm

i mestieri artige iani di Fiemm

PIAZZI MASSIMO

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...capaci di guardare lontano

GUALDI PIERO

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i n ia ig t r a i r ie t s i me di Fiemme

Nell’atrio del municipio di Predazzo sono intervenuti il sindaco Maria Bosin, il presidente della Cassa Rurale di Fiemme Dino Zanon, la presidente della Cooperativa di Fiemme Paola Dal Sasso, lo Scario della Magnifica Comunità Giuseppe Zorzi, il presidente della Comunità Territoriale Raffaele Zancanella ed il consigliere provinciale Piero Degodenz. Successivamente sono state anche scelte le tredici fotografie che faranno parte del Calendario 2015. In copertina, una immagine scattata da Giovanni Marozzini su “Giuseppe Nones (falegname). Le altre, per i dodici mesi, sono “Il fascino del restauro” di Lauro Defrancesco, “Giuseppe” di Roberta De Palo, “Il ceppo riprende vita” di Piero Gualdi, “Un taglio… con il passato” di Ivan Iellici, “Charme” e “Signori e signore, il porfido!” di Massimo Piazzi, “Il fabbro, la creatività a colpi di luce e raggi” e “Marmista, giochi d’acqua e la precisione del taglio” di Massimo Vaia, “Cuoio: work in progress” di Stefania Vareschi, “Maniscalco moderno” di Jacopo Zeni, “Infinite dolcezze” e “Antichi saperi” di Viviana Cassani

GENNAIO

FEBBRAIO

MARZO

APRILE

DEFRANCESCO LAURO Il fascino del restauro CASTELLO DI FIEMME

VAIA MASSIMO Il fabbro - La creatività a colpi di luce e raggi - CARANO

GUALDI PIERO Il ceppo riprende vita ZIANO DI FIEMME

CASSANI VIVIANA Infinite dolcezze PREDAZZO

MAGGIO

GIUGNO

LUGLIO

AGOSTO

ZENI IACOPO Maniscalco moderno LOC. LA MOREA BELLAMONTE

DEPALO ROBERTA Giuseppe - ZIANO DI FIEMME

PIAZZI MASSIMO Charme - CARANO

PIAZZI MASSIMO Signori e signore, il porfido! CASTELLO DI FIEMME

SETTEMBRE

OTTOBRE

NOVEMBRE

DICEMBRE

VAIA MASSIMO Marmista - Giochi d’acqua e la precisione del taglio - CAVALESE

CASSANI VIVIANA Antichi saperi - ANTERIVO

IELLICI IVAN Un taglio… con il passato TESERO

VARESCHI STEFANIA Cuoio: work in progress CAVALESE

Sono figlio di un artigiano, un piccolo artigiano, e ho un sacco di amici tra di loro. Ho imparato che aldilà della retorica che li vede solo romanticamente e nostalgicamente appassionati al loro lavoro devono invece fare quadrare un monte di cose apparentemente impossibili da fare combaciare. Imprenditori e operai, concorrenza e vita privata, clienti e burocrazia… COMUNITÀ E TERRITORIO 11 La cooperazione e l’Associazione Artigiani, in valle di Fiemme, hanno realizzato questo calendario e, per quello che puòpag contare la mia opinione, credo che renda l’idea di come funziona la loro vita.


Tappe e tracce che hanno dato e che continuano a dare un’identità al movimento cooperativo.

Tripolar Work in progress

Parlare di cooperazione é come fare un viaggio, un lungo viaggio che attraversa secoli di storia. Lo sanno bene i pionieri di Rochdale.

di Angelo Felicetti

Il progetto Tripolar é un viaggio nel viaggio, incominciato nel novembre del 2013 (vedi nr. 3/2013 del Crescere Insieme) quando la Cassa Rurale di Fiemme ha attraversato l’Oceano per iniziare un percorso di condivisione dell’esperienza cooperativa con altre due realtà latino americane, la COAC Maquita Cunsunchic di Quito (Ecuador) e la COAC Ètica di Huancayo (Perù).

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COMUNITÀ E TERRITORIO

Il primo incontro, svoltosi in Ecuador, ha permesso alle tre cooperative del credito di confrontarsi su temi fondamentali come il microcredito; l’importanza della base sociale; il ruolo del socio e il ruolo di una cooperativa del credito all’interno di una Comunità. Le cooperative latino americane sono inserite in contesti socio-politici ed economici molto differenti dal nostro, ma è proprio su queste differenze che si é venuto a costruire un tavolo di lavoro fertile, che ha portato a riflessioni e a ripensamenti del ruolo del credito cooperativo. Un ruolo che non può essere ricondotto a mera elargizione di prestiti, dove l’unico valore di differenziazione é il tasso di interesse. Il credito cooperativo é, o comunque, dovrebbe essere, un credito etico, un credito sociale, un credito rivolto a membri di una comunità e diretto a mantenere viva la comunità stessa. Questo é quello che volevano i nostri fondatori, questo é quello che portano avanti le cooperative di Huancayo e di Quito, cooperative che finanziano soggetti infinanziabili e che si legano alla cooperativa con un patto solidale di reciprocità.


Primo piano

Tripolar, grazie anche all’esperienza internazionale dell’Associazione Il Canale, ha posto le basi per un’amicizia cooperativa, per un progetto che ha permesso, nel mese di ottobre di quest’anno, alle delegazioni, tutta al femminile, di Huancayo e di Quito di partecipare della realtà cooperativa trentina in generale e della Cassa Rurale di Fiemme e della Comunità di Fiemme in particolare.

A Trento sono state ospiti della Federazione, dove hanno potuto avere una visione della cooperazione trentina nel suo insieme, un movimento che si ramifica su tutto il territorio salvaguardando tutti i settori dall’economico al sociale, dal credito al culturale. La Val di Fiemme ha offerto loro un viaggio nella storia di una Comunità che affonda le radici fin dal medioevo, hanno potuto sentire storie di un tempo andato e che rimangono indelebili nelle stanze del palazzo della Magnifica, ma hanno anche toccato con mano la vita attuale di una comunità incontrando i maestri cooperatori di oggi impegnati con le cooperative di consumo, con il caseificio sociale e con la Cassa Rurale a mantenere vivo lo spirito cooperativo che la modernità a volte sembra celare. Il viaggio é stato anche occasione per far le conoscere alcune delle eccellenze del nostro made in Trentino, aziende storiche della Valle di Fiemme che hanno attraversato generazioni e che si sono affermate nel mercato con prodotti di nicchia, come il Pastificio Felicetti, La Sportiva e Starpool, realtà che vivono il territorio e che oltretutto offrono opportunità di lavoro alle famiglie residenti. Altrettanto importanti sono stati i lavori in aula dove sono emerse tematiche legate al presidio del territorio; ad essere ancora, e sopratutto in questa situazione di crisi, banca di riferimento, banca del territorio; a come mantenere standard di qualità ed eccellenza a fronte di continui adeguamenti burocratici da una parte e neces-

sità tecnologiche e professionali dall’altra. Le cooperative d’oltreoceano ci hanno permesso di rievocare quella purezza della mutualità che é stata la spinta al nostro movimento. La serata organizzata per i soci della Cassa Rurale è stato un fervido esempio di come si può fare credito con il cuore e con professionalità in un contesto globalizzato e fortemente competitivo.

É stata una settimana dove si è potuto riprendere il percorso iniziato oltreoceano con la consapevolezza di non aver perso tempo, ma di aver meritato del tempo e di aver aggiunto tasselli importanti nella storia della cooperazione.

COMUNITÀ E TERRITORIO

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Interessante e partecipata riunione presso l’auditorium della Cassa Rurale di Fiemme a Tesero

Welfare e sanità integrativa Come salvaguardare il futuro di MARIO FELICETTI

L’incontro è stato promosso dalla stessa Cassa Rurale, in collaborazione con l’Agenzia Assicura, confermando il grande interesse dei cittadini per la problematica della sanità pubblica, che appare sempre più in discussione, con sicure eccellenze in alcuni settori, ma con indubbie criticità in molti altri. Ha introdotto la serata il presidente della Rurale Dino Zanon, presentando i due relatori che poi sono entrati concretamente nel vivo del problema, Cristiano Carlin, responsabile commerciale di Assicura Agenzia, e Mico Imperiali, consulente esterno di Milano. Quest’ultimo ha parlato subito di “luci e ombre del sistema sanitario nazionale” e dell’importanza quindi di parlare di welfare integrativo, portando all’attenzione dei presenti una serie di dati di fatto, di numeri e di statistiche, dai quali sono emerse delle situazioni per molti aspetti preoccupanti. Non pochi gli interrogativi sul il futuro della sanità pubblica, richiamata direttamente dalla Costituzione Italiana come un diritto fondamentale non solo del cittadino ma dell’intera collettività, anche se costa allo Stato circa 400 miliardi di euro all’anno (metà della spesa pubblica complessiva) e deve affrontare le grandi sfide del futuro, condizionato dalle nuove dinamiche demografiche (cresce il numero degli anziani), dai costi in aumento delle nuove tecnologie, dal mutamento delle cronicità (aumentano infatti le patologie legate alla non autosufficienza), alla attuale situazione di crisi economico-finanziaria ed ai vincoli di una finanza pubbli-

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CULTURA

Si è parlato di welfare e sanità integrativa lunedì 10 novembre a Tesero, presso l’auditorium della Cassa Rurale di Fiemme, dove si sono ritrovate oltre un centinaio di persone di tutta la valle.

ca che taglia i fondi alle Regioni, aumentando il rischio di una preoccupante contrazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie. L’Italia, è stato ricordato, è il terzo paese al mondo (dopo Germania e Giappone) per l’età media dei suoi abitanti sopra i 44 anni. Nel nostro paese, gli abitanti con più di 60 anni erano il 12,2% nel 1950, oggi sono saliti al 21,1% e nel 2050 si arriverà al 38,3%.


Primo piano

Il Servizio Sanitario Nazionale (SNN), nato nel 1978 come servizio pubblico a carattere universalistico (garanzia di assistenza a tutti), è finanziato dalle tasse e dai ticket ed è gestito dalle Regioni (molte per altro sono oggi nell’occhio del ciclone perché “poco virtuose”) e dalle Province Autonome.

Pur senza dimenticare, come si diceva sopra, alcune eccellenze (in particolare nelle cure dell’ischemia, della neonatalità, dei tumori al seno), si registrano purtroppo anche dei limiti che sanno preoccupando i cittadini. Tra essi, l’allargamento dei tempi di attesa per visite specialistiche ed esami diagnostici, le spese per alcune prestazioni, la sanità negata a quanti (nove milioni dicono gli ultimi dati) non sono nella condizione di far fronte a determinati oneri, la riduzione drastica dei posti letto (in Italia erano 286.000 nel 2000, sono diventati 230.000 nel 2012, con una diminuzione del 22%), l’eccessiva rapidità delle dimissioni post ricovero, senza la garanzia di una adeguata assistenza a domicilio, l’aumento esponenziale di chi ha bisogni di aiuto (con il boom delle bandanti), tenuto conto che ci sono oggi 2.615.000 persone che vivono in uno stato di totale inabilità e che una famiglia su dieci è direttamente coinvolta. Aumenta l’aspettativa di vita, ha sottolineato Imperiali, ma questo non è sinonimo di buone condizioni di salute e gli italiani si sentono sempre meno tutelati. Di qui, come ha precisato subito dopo Carlin, l’aumento del ricorso alla sanità integrativa privata, per avere le spalle coperte, potendo contare su una gamma di prestazioni molto ampia, costi contenuti, un’efficace copertura delle varie prestazioni ospedaliere ed extraospedaliere, importanti strutture convenzionate, una notevole snellezza nelle procedure burocratiche (e, aggiungiamo noi, in un mondo fatto di carte, sicuramente non guasta), agevolazioni nei pagamenti ed indubbi vantaggi di natura fiscale. Le Casse Rurali trentine hanno aderito a questa campagna informativa (prima di Tesero c’era stato un incontro a

Rovereto ed altri ne sono seguiti a Trento, Borgo, Cles e Tione), per garantire risposte adeguate ai problemi della gente tramite il mondo cooperativo, al quale si legano grandi principi di umanità e solidarietà che ne hanno accompagnato la nascita. Per informazioni nello specifico, basta rivolgersi ai nostri sportelli.

...sanità pubblica, diritto fondamentale non solo del cittadino ma dell’intera collettività

CULTURA

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Un viaggio con la Cassa Rurale

Premi di Studio e Benvenuto ai Nuovi Soci

Quest’anno sono stati 64 i ragazzi premiati e ben 118 i nuovi soci.

di Laura Gabrielli

Venerdì 28 novembre i ragazzi premiati per i risultati conseguiti negli studi e i nuovi soci sono stati accolti presso il Centro Polifunzionale di Castello, per la serata di consegna dei premi e delle borse di studio e di benvenuto ai nuovi soci: quest’anno sono stati 64 i ragazzi premiati e ben 118 i nuovi soci. Massimo Piazzi e Isabella Corradini sono stati presentatori e guide della serata: un percorso che attraverso varie tappe ha permesso di conoscere e riconoscere la Cassa Rurale e i suoi valori da punti di osservazione diversi, così da avere un panorama più ricco e colorato. Alessandro Arici ci ha permesso di cogliere con il sorriso ciò che significa essere parte di una Cassa Rurale. Il Presidente Goffredo Zanon e il Direttore Paolo Defrancesco hanno offerto uno sguardo su ciò che significa fare credito cooperativo

oggi, attraverso i dati presentati e i riferimenti al bilancio sociale. I giovani hanno raccontato le loro storie, in particolare alcuni pezzetti di viaggio condivisi con la Cassa Rurale: la cooperazione continua a vivere lì dove c’è il passaggio di testimone per una continuità di valori fra passato, presente e futuro. Infine un augurio a tutti i giovani presenti, attraverso le parole di Rita Levi Montalcini, interpretate da Silvia Dellagiacoma: “L’impegno, la fiducia in voi stessi, la serenità e il coraggio nell’affrontare le difficoltà sono le doti che io mi augurerei che ognuno di voi possedesse”.

la cooperazione continua a vivere lì dove c’è il passaggio di testimone per una continuità di valori fra passato, presente e futuro.

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GIOVANI


Primo piano

QUALIFICHE PROFESSIONALI

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GILMOZZI MICHELA

TESERO

1

BRIGADOI SIRIA

PREDAZZO

8

MISCONEL ANDREA

CAVALESE

2

DEFLORIAN ELISA

ZIANO DI FIEMME

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TROTTER FRANCESCO

PREDAZZO

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GABRIELLI ALEX

PREDAZZO

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VANZETTA CARLOTTA

ZIANO DI FIEMME

4

MARCH ENRICO

CASTELLO DI FIEMME

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ZANON ROBERTA

ZIANO DI FIEMME

5

MORANDINI VERONICA

DAIANO

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ZENI MELANIA

TESERO

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TONINI MICHELA

PANCHIA’

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ZENI SEVERINO

TESERO

LAUREE

DIPLOMI PROFESSIONALI 1

BRIGADOI ELISA

PREDAZZO

DIPLOMI

1

DALLIO VALENTINA

CAPRIANA

2

TURRISI IRENE

PREDAZZO

3

ZENI RENZO

TESERO

1

BARBIERI IVAN

PREDAZZO

BORSE DI STUDIO

2

BOSIN MATTIA

PREDAZZO

1

CAPOVILLA BEATRICE

CAPRIANA

3

CAPOVILLA ANNA

CAVALESE

2

CORRADINI STEFANIA

CASTELLO DI FIEMME

4

CASAL MATTEO

CAPRIANA

3

DEGREGORIO FRANCESCO

PREDAZZO

5

DELLASEGA ANGELICA

PREDAZZO

4

DELLASEGA CHIARA

CASTELLO DI FIEMME

6

DONDIO ALICE

MOLINA DI FIEMME

5

DEZULIAN BENJAMIN

PREDAZZO

7

FONTANARI ADRIANO

ZIANO DI FIEMME

6

GIACOMELLI DANIELA

PREDAZZO

8

FRIGO TAMARA

CARANO

7

GIACOMUZZI MARTINA

ZIANO DI FIEMME

9

MICH DANIELE

CAVALESE

8

MAZZERBO VERONICA

CAPRIANA

10

MORANDINI MANUEL

PREDAZZO

9

MICH STEFANO

TESERO

11

PULISCI ANDREA

PREDAZZO

10

MISCONEL ANDREA

CAVALESE

12

SANTODONATO STEFANO

PREDAZZO

11

PARTEL MARIA

ZIANO DI FIEMME

13

SCARIAN EVELJN

TESERO

12

PAU JULIA

CAVALESE

14

SEGAT MARIA TERESA

MOENA

13

PEDROTTI JONATHAN

ZIANO DI FIEMME

15

TAMUSSIN MARIANNA

PREDAZZO

14

PIAZZI ARIANNA

CASTELLO DI FIEMME

16

TOMASINI SIMONE

TESERO

15

SCARAMUZZI FABIO

PREDAZZO

17

VINANTE LUANA

TESERO

16

SEGAT MARIA TERESA

MOENA

17

VARESCO MATTEO

PANCHIA’

18

VARESCO VALERIA

PANCHIA’

LAUREEBREVI 1

CESTARI LEONARDO

PREDAZZO

19

VENTURA BEATRICE

PANCHIA’

2

DEFLORIAN MANUEL

TESERO

20

ZANON DOMINIK FABIAN

TESERO

3

DEFRANCESCO ROBERTA

PREDAZZO

21

ZANON ELISA

ZIANO DI FIEMME

4

DESILVESTRO ILENIA

FORNO DI MOENA

22

ZENI MARTINA

ZIANO DI FIEMME

5

DOLIANA DANIEL

PREDAZZO

23

ZORZI NICOLA

ZIANO DI FIEMME

6

GABRIELLI CINZIA

PREDAZZO

24

ZORZI NICOLO’

ZIANO DI FIEMME

GIOVANI

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Dal 10 novembre al 10 dicembre, nelle Scuole Primarie dei paesi dove opera la nostra Cassa Rurale

Imparare divertendosi la cooperazione ed il risparmio

Chi dice che un sano divertimento non può essere occasione importante per imparare determinati valori?

di MARIO FELICETTI

Chi dice che un sano divertimento non può essere occasione importante per imparare determinati valori? Se c’è qualcuno che nutre ancora questa convinzione, la smentita, clamorosa, viene dagli incontri che la Cassa Rurale di Fiemme ha programmato, dal 10 novembre al 10 dicembre, in tutte le Scuole Primarie dei paesi dove è presente con i propri uffici e le proprie filiali. Si è parlato di “Educazione al risparmio”, in modo divertente e ad un tempo straordinariamente serio, che ha visto protagonisti l’attore e regista Alessandro Arici, il cui carisma è ormai da tempo cosa nota, così come le sue grandi doti comunicative, e la consorte Charlotte Moingart, che eguaglia il marito per le sue straordinarie qualità espressive. Davanti a loro, prestigiosi referenti della compagnia teatrale “La Pastiere”, i giovanissimi scolari delle classi quarte e quinte dei vari plessi, accolti uno ad uno da Arici con una stretta di mano di benvenuto e che hanno seguito nel più rigoroso silenzio lo spettacolo offerto dai due protagonisti. Il tutto coordinato da Stefania Rigoni, con la presenza dei funzionari della Rurale, che poi hanno avuto il compito di illustrare agli stessi scolari il significato, il valore e le funzioni dell’Istituto di Credito sul territorio di competenza.

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CULTURA

I dieci incontri sono stati ospitati a Capriana lunedì 10 novembre, quindi a Valfloriana martedì 12, a Molina di Fiemme mercoledì 13, a Predazzo (due appuntamenti nella stessa mattinata) lunedì 17, a Ziano giovedì 20, a Panchià mercoledì 26, a Tesero (due volte) giovedì 27, infine a Castello di Fiemme mercoledì 10 dicembre. Praticamente hanno sostituito la “Festa del risparmio” che era stata promossa nel 2013 presso l’Auditorium della Casa della Gioventù di Predazzo, in un’unica mattinata.


Primo piano

“lavorare insieme”, “contribuire ciascuno per quello che può”

Al centro dell’attenzione, dopo l’accattivante introduzione di Alessandro, il racconto interpretato da Charlotte. La storia degli abitanti di un paesino che, per liberarsi dai gatti che miagolano, ovviamente disturbando, li allontanano con la forza, per poi rimanere vittime della voracità dei topi. E allora deve intervenire la pifferaia magica che porta i topi nella foresta, per poi essere ripagata con l’ingratitudine del paese, il quale, tramite il capo villaggio, prima le promette 1.000 monete d’oro e poi gliele dà di cioccolato. La pifferaia se ne va ma poi ritorna e, con il suo piffero magico, incanta tutti i bambini e, nella notte, li porta via. Per riaverli, la gente fa fronte al suo debito e inoltre, su sollecitazione della stessa pifferaia, si rende disponibile ad una raccolta di fondi per realizzare insieme alcune iniziative importanti: un nuovo negozio, una “banca delle sementi”, una diga per difendersi dalle piogge torrenziali e dalle alluvioni. Questo, il messaggio finale, è il significato di cooperazione: “lavorare insieme”, “contribuire ciascuno per quello che può”,

come hanno detti gli stessi ragazzi, sollecitati da Charlotte, convinti che tante cose si possono creare con la disponibilità e la collaborazione di tutti. A Predazzo è intervenuto il responsabile della sede Lorenzo March, per ribadire come “in Cassa Rurale ci sono delle persone che lavorano per creare vantaggi economici, sociali e di cultura a beneficio di tutta la comunità. Qui non c’è un solo capo che comanda, ma 5.000 soci”. Ai ragazzi delle classi quarte sono stati donati 25 euro da versare sul loro libretto di risparmio. “I primi mattoncini” ha precisato March “per costruire nel tempo una casa più grande, in grado di contenere tutti i vostri sogni”. Di questa iniziativa sarà realizzato anche un video, a cura di Graziano Bosin di Predazzo

Educare al risparmio in modo divertente e ad un tempo straordinariamente serio

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...alla scoperta della leggenda di Dracula….

Bucarest, i castelli della Transilvania

Bucarest – Sinaia – Castello Peles - Castello Bran – Brasov – Sighisoara – Sibiu – Monasteri dell’Oltenia - Bucarest

di Licia Deflorian F.A. Viaggi- Tesero

21/25 maggio 2014 Un viaggio nel paese delle contraddizioni. Siamo partiti di buon mattino, in una primavera che sembrava non arrivare mai, sotto la piaggia battente, per trovare finalmente un po’ di sole tiepido e caldo in Romania. Incontriamo già all’aeroporto la nostra guida locale Rasu che ci ha dato subito un’ottima impressione di persona competente, colta e disponibile a spiegarci con orgoglio di patria le origini del popolo romeno: non Rumeno, come noi siamo abituati a dire, ma “Romeno” perché discendente direttamente da una colonia romana. Il giro turistico di Bucarest ci ha fatto vedere una città in costruzione, con un grandissimo traffico dovuto al fatto che i Romeni che possono finalmente possedere e guidare un veicolo, vanno in macchina anche a comprare il pane! Visitiamo immediatamente il museo del villaggio Muzeul Satului, una interessante ricostruzione dei vari villaggi romeni, costituito da abitazioni quasi tutte arredate, aperte e visitabili, risalenti ai vari periodi storici del paese e provenienti da varie zone della Romania. Vale la pena una visita a questo museo all’aria aperta. Finiamo la giornata in una locale molto in voga in città, il “Caru’ cu Bere”.

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Il giorno seguente è prevista la visita al castello reale di Peleş, una grande e sontuosa villa in stile alpino, in grado di unire diverse caratteristiche dei classici stili europei, per lo più seguendo l’eleganza italiana e l’estetica bavarese lungo le linee rinascimentali. Da sottolineare che è stato il primo castello al mondo completamente alimentato da energia elettrica prodotta localmente. Proseguiamo poi il viaggio verso Bran, la bellissima fortezza che fungeva da avamposto e che sorge sull’antico confine tra la Transilvania e la Valacchia. Questa costruzione ha ispirato la descrizione del castello di Dracula nel romanzo di Bram Stoker, nonostante non fosse il vero maniero storicamente appartenuto al voivoda (principe) Vlad III di Valacchia, soprannominato l’Impalatore. Finiamo la giornata visitando Brasov, città della Transilvania, capoluogo della zona omonima e fondata dai “sassoni”, un antico popolo tedesco. Ad una prima impressione l’atmosfera è tipica di una cittadina della Germania, con le piazze e la zona pedonale piena di negozi e bar, ma guardando


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della dittatura di Ceauşescu che nascondeva nel nome di “Casa del Popolo” la sua megalomania e sete di potere.

con attenzione sia nelle vetrine dei negozi che nei visi delle persone, si notano le differenze economiche e sociali degli abitanti. Il terzo giorno visitiamo Sighisoara, bellissima città medioevale dove nacque Vlad III e dopo aver mangiato nel ristorante che si vanta di essere la casa natale di Dracula, proseguiamo verso Sibiu. Questa città ci dimostra come l’intraprendenza e la caparbietà delle persone alla guida di un popolo possono migliorarne le condizioni di vita. Infatti l’aria che si respira in questa città è veramente quella di una qualsiasi città tedesca. Tranquillità, pulizia e ordine, dovuti alla guida del sindaco di origini sassoni, in carica da ben quattro legislature. Proseguiamo il nostro viaggio visitando due monasteri ortodossi che ci emozionano per l’atmosfera di serenità e fede che vi respiriamo. Abbiamo l’opportunità di assistere ad una funzione e ci colpiscono i canti e le gestualità delle preghiere che, anche se diverse da quelle cattoliche, dimostrano la stessa devozione e speranza. La cena dell’ultima sera è proposta in un locale molto elegante a Bucarest, in riva al fiume e con spettacolo folcloristico, balli e canti tipici delle diverse regioni romene. L’ultimo giorno non poteva mancare la visita all’attuale Palazzo del Parlamento, voluto e quasi totalmente costruito nel corso

Alla fine di questo viaggio ed in seguito alle spiegazioni di Rasu, che non ha lesinato commenti anche molto pesanti sulla dittatura e tutto ciò che ne è derivato, abbiamo l’impressione che la rinascita della Romania non sarà veloce, perché dopo anni di persecuzioni e sottomissioni, la mentalità degli abitanti è ancora remissiva e dovrà essere rinforzata a piccoli passi e con grande impegno e lavoro dalle prossime generazioni. La vita nelle campagne è quella dei nostri anni ‘50, con il lavoro della terra eseguito a mano o, nelle zone più “ricche”, con l’aiuto degli animali. Abbiamo anche incontrato i carri degli zingari esattamente uguali a quelli descritti nei film di “Stanlio e Ollio” e che ci hanno fatto riflettere su questo popolo molto diverso e mal tollerato da tutti.

Un viaggio diverso, affascinante per certi versi, triste per altri. Sicuramente un viaggio che ci resterà dentro e che ci ha aiutato a capire molte persone che siamo ormai abituate a vedere ed incontrare agni giorno anche a casa nostra. Vorrei esprimere un sentito grazie a tutti i partecipanti per la simpatia e l’attenzione dimostrata nel corso del viaggio e naturalmente un grande ringraziamento alla Cassa Rurale di Fiemme che mi ha dato l’opportunità di organizzare questo viaggio.

Alla prossima!

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L A VO S T R A C A S S A RU R A L E V I AU G U R A U N F E L I C E N ATA L E E U N O S P L E N D E N T E A N N O N U OVO !


È stata inaugurata ufficialmente a Tesero lo scorso 4 ottobre

La nuova sede del Soccorso Alpino

Un riferimento di sostanza per l’intera comunità

di Mario Felicetti

Il Soccorso Alpino di Fiemme ha una nuova sede, semplice, sobria ma estremamente funzionale, dove organizzare al meglio la propria attività. L’inaugurazione ufficiale, dopo la articolata serie di lavori di sistemazione, utilizzando in parte i locali già occupati per anni dalle Aziende Agrarie della Famiglia Cooperativa (oggi trasferite a Piera), si è svolta nel pomeriggio di sabato 4 ottobre, alla presenza di numerose autorità e di molti volontari del soccorso, cittadini e valligiani. Tra gli intervenuti, ovviamente il capostazione Claudio Iellici, l’assessore provinciale alla Protezione Civile Tiziano Mellarini, il sindaco di Tesero Franco Zanon, il

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presidente della Cassa Rurale di Fiemme (che ha garantito il proprio sostanziale contributo) Dino Zanon, la responsabile di Trentino Emergenza di Fiemme e Fassa Nicoletta De Giuli, il presidente del Soccorso Alpino trentino Adriano Alimonta, la presidente della Conferenza dei sindaci di Fiemme Maria Bosin (sindaco di Predazzo), il presidente della Vallata dell’Avisio del Bim Adige di Trento Armando Benedetti, rappresentanti del Soccorso Alpino di Fiemme e Fassa, oltre che delle stazioni di Tieres e della Bassa Atesina, in Alto Adige. La nuova sede, data in comodato d’uso dal Comune, è stata benedetta dal parroco don Bruno Daprà. Ci sono i garages per due automezzi, il magazzino dove sistemare le varie attrezzature, ed i locali di servizio. “Questa sede” ha sottolineato, con giustificata soddisfazione, il capostazione “è nata grazie ad una forte spinta dei miei soccorritori ed all’aiuto che ci è stato garantito dall’Amministrazione comunale e da altri enti, oltre che dalle Casse Rurali di Fiemme e Centrofiemme”.


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Della nuova sede come “occasione per far avvicinare i giovani, uomini e donne, alla grande famiglia del soccorso” ha parlato l’assessore Mellarini. “Sarà” ha aggiunto”la dimora di tanti volontari che da sempre trasmettono valori importanti”. Per Alimonta “un significativo momento di partecipazione alla vita della valle”, mentre il sindaco Zanon ha evidenziato “il valore di un servizio svolto gratuitamente e volontariamente a beneficio della comunità valligiana e di quella turistica”. La festa è poi proseguita per tutto il pomeriggio, anche con la degustazione di un buffet preparato dagli allievi dell’Istituto Professionale Alberghiero.

“La sede è nata grazie ad una forte spinta dei nostri soccorritori ed all’aiuto che ci è stato garantito dall’Amministrazione comunale e da altri enti, oltre che dalle Casse Rurali di Fiemme e Centrofiemme”.

I 60 anni del soccorso Lunga e significativa la storia del Soccorso Alpino di Fiemme, che l’anno scorso, la sera del 1° dicembre 2013, a Ziano di Fiemme, presso l’Hotel Nele, ha celebrato la festa del Sessantesimo di vita e di attività. La prima stazione, tutta teserana, venne infatti costituita nel 1953, promotori il dottor Mario Romanese e l’allora comandante dei Vigili del Fuoco Evaristo Longo, dopo che, l’anno prima, a Trento, Scipio Stenico e Mario Smadelli avevano fondato il Soccorso Alpino della Sat. Sarebbe diventata Stazione Val di Fiemme, sempre con sede a Tesero, nel 1997, dodici i fondatori che condivisero subito questa iniziativa. Tra essi Dario Zeni, capostazione dal 1967 al 1989, ed i fratelli Giovanni e Bruno Zeni, premiati con una targa l’anno scorso. Mario Iellici fu capostazione dal 1990 al 1998, Gianpiero De Zolt lo ha seguito in questo ruolo fino al 2008, quando è subentrato Claudio Iellici, figlio di Mario. Molto vasta la zona di competenza, che va da Valfloriana e Capriana fino a Ziano.

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Giovane, determinato, intelligente, disponibile, dotato di ammirevole spirito collaborativo, appassionato delle lingue, in possesso di chiarezza di idee e di proposte, amante della propria terra.

Amore per la storia, attenzione al presente e uno sguardo nel futuro

Intervista a Luca De Marco di Mario Felicetti

Lo scorso 5 novembre ha compiuto 24 anni. È nato a Panchià, dove risiede, ed ha già avuto modo di esprimere compiutamente il proprio carattere, la propria intelligenza, la propria attenzione all’evoluzione economica della sua terra, l’impegno culturale nei settori più diversi. Si occupa un po’ di tutto anche se predilige la storia, soprattutto quando ha a che fare con quella tragedia politica ed umana che è stata la prima guerra mondiale. Parliamo di Luca De Marco, giovane che ormai da tempo si è distinto come volontario nei settori più diversi della vita sociale, dimostrando ovunque chiarezza di idee, disponibilità, determinazione, voglia di fare, unite a quel senso di umiltà attiva e responsabile che è la virtù dei forti. Ha frequentato le scuola Elementare nel suo paese, quindi le Medie a Tesero e la Ragioneria a Predazzo, per poi laurearsi in “Gestione aziendale” presso l’Università di Trento, nel gennaio del 2014, discutendo una tesi sulla “pianificazione finanziaria a medio termine relativa alla ditta DKZ (Fiemme 3000)” di Predazzo, con la quale ha analizzato l’evoluzione dell’azienda negli ultimi tre anni e studiato le previsioni per i prossimi quattro. Nell’ultimo anno è stato quattro mesi a Monaco ed altrettanti a Londra, per imparare il tedesco e l’inglese, presso due scuole private, mentre ora sta pensando di acquisire anche la conoscenza del francese e dello spagnolo. Tornato in valle in agosto, con il 1° settembre ha iniziato a lavorare a Predazzo (paese al quale si sente

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particolarmente legato, al punto da essere tentato di trasferirsi qui un domani in via definitiva), presso la DKZ, azienda della quale il padre Umberto (originario di Siror) è socio, assumendo il ruolo di collaboratore degli architetti per la predisposizione dei vari progetti e di responsabile del mercato estero. “Sono particolarmente contento” dice “ di poter girare e conoscere il mondo, anche se porto nel cuore la valle di Fiemme, assieme alla Val Badia, terra di origine di mia madre, dove fin da piccolo ho imparato a parlare la lingua ladina”. Ma è la storia il settore culturale che lo ha sempre appassionato di più.


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“È una passione, quella della storia, nata quasi per caso, alcuni anni fa, quando, con degli amici, mi trovavo in località “Cheta”, sopra Bellamonte.

“È una passione nata quasi per caso, alcuni anni fa, quando, con degli amici, mi trovavo in località “Cheta”, sopra Bellamonte. Era una bellissima giornata e Renzo Daprà, funzionario della Cassa Rurale di Fiemme e papà di uno dei ragazzi, ci ha invitati a fare un salto fino al Forte Dossaccio. Sono rimasto talmente colpito da questa storica fortezza che ho deciso di approfondire quanto è accaduto durante la prima grande guerra in val di Fiemme. Ho preparato una tesina sull’argomento per la maturità, ho cominciato a cercare testi per conto mio, divorandoli uno dopo l’altro, fino a quando, grazie alla collaborazione con il Circolo Culturale del mio paese, guidato dal presidente Marco Defrancesco, nell’estate del 2011 è nata l’idea di allestire una mostra. Fondamentale la disponibilità di Ermanno Deflorian di Ziano, vero esperto della materia, oltre che la collaborazione con il Comitato Manifestazioni sempre di Ziano, Carlo Alberto Spazzali di Cavalese, gli Alpini di Caoria, il Museo storico di Rovereto. Ho così potuto raccogliere fotografie, materiali vari, documenti ed è nata la prima esposizione presso il teatro di Panchià, qui ho presentato anche il film “Montagne in fiamme” ed organizzato delle belle serate con Luca Girotto e lo stesso Deflorian. Un gran lavoro ma tanta soddisfazione, con la mostra successivamente allestita anche a Varena”. Da allora è stato un crescendo continuo di iniziative e di proposte, che hanno sempre visto De Marco in prima linea.

Nell’agosto del 2012 la mostra a Panchià sul trenino della val di Fiemme, con le fotografie di Walter Zorzi e di vari collezionisti, la collaborazione in ottobre alla terza edizione della ormai notissima Oktoberfest di Predazzo, la serata culturale del 29 novembre dello stesso anno promossa dalla associazione”Aragosta” sempre a Predazzo sul tema “L’autonomia del Trentino tra storia e attualità”. Poi, nel 2013, la conferenza ed il filmato in occasione della mostra e dell’apertura delle celebrazioni per il cinquantenario della dismissione della ferrovia OraPredazzo, dal 9 al 20 gennaio a Cavalese, la serata, insieme all’Aragosta, “sui fronti di Galizia” l’11 aprile, la collaborazione, nello stesso mese, con i promotori della mostra di Levico sempre sulla prima guerra mondiale, la mostra sul trenino di Fiemme ad Ora dall’11 al 18 giugno, la collaborazione con l’esposizione allestita a Predazzo dal Gruppo Fotoamatori dal 21 giugno al 28 luglio, la mostra sul trenino dal 14 al 25 luglio a Tesero. E ancora la mostra sul periodo napoleonico a Predazzo dal 27 luglio all’11 agosto, curata da Mauro Nequirito di Trento, ad anticipare la celebrazione, lo stesso 11 agosto, a Panchià, del Bicentenario della battaglia di Venzan contro le truppe napoleoniche, iniziativa nata dopo il ritrovamento, da parte di Marco Defrancesco, di un libro che parlava appunto di questa vicenda dal 1813. In quella occasione, presenti gli Schuetzen del Trentino, di Cortina, di Ampezzo e di Livinallongo, è stato anche inaugurato il monumento che ricorda quella drammatica epoca di grandi sconvolgimenti (vedi foto a pagina 29). “Una bella commemorazione” sottolinea Luca “molto corretta dal punto di vista politico e molto condivisa dalla gente, nel ricordo delle sofferenze di chi ha combattuto in difesa della nostra valle”. Da non dimenticare la mostra ancora sul trenino a Montagna in agosto, quella di Trodena, con i soli quadri di Giovanni Beltrami esposti nel Centro di Documentazione, la quarta Oktoberfest.

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Infine, nel 2014, la preziosa collaborazione per l’allestimento della mostra estiva, nel primo centenario della grande guerra, presso Villa Flora a Ziano e, in autunno, la presenza alla quinta edizione dell’Oktoberfest, che lo scorso 11 ottobre ma soprattutto il 19 ha vissuto l’ultimo straordinario successo.

Luca è stato anche chiamato a far parte del tavolo di lavoro costituito dalla Comunità Territoriale di Fiemme per i progetti del Centenario della Prima Guerra Mondiale ed ha conosciuto Giovanni “Vanni” Defrancesco di Cavalese, esperto di storia fiemmese, che gli ha fornito libri, documenti, indicazioni e notizie, avviando con lui un fruttuoso rapporto di collaborazione che continua tuttora. Un’esperienza che ritiene importante è quella legata all’Oktoberfest. “Quando ho saputo di questa manifestazione di Predazzo” ricorda “ho contattato l’associazione Aragosta mettendomi a disposizione per dare una mano. Poi quest’anno sono entrato nel gruppo come socio e come presentatore dei vari momenti della festa, grazie anche alla mia conoscenza del tedesco e del ladino, vista la partecipazione di gruppi altoatesini e bavaresi. Le lingue non devono creare divisioni e la presenza di tre ceppi linguistici, ladino, italiano e tedesco, ha reso ancora più significativa questo incontro con la cultura e la tradizione. E poi la soddisfazione degli organizzatori è stata resa ancora maggiore dal fatto che tutto è filato liscio, senza eccessi e senza alcun problema, grazie alla massima attenzione alla scurezza, al puntuale controllo della situazione in ogni momento ed al senso di responsabilità di tutti i partecipanti”. Tanta giovinezza ma già tante iniziative portate a termine. E adesso?

È necessario recuperare i valori storici della nostra terra, rilanciandone i prodotti sul mercato nazionale ed internazionale

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“Lavoro alla DKZ, ma coltivo molti altri progetti che riguardano questa valle. Mi appassiona il discorso riguardante la cura del territorio, la necessità di recuperare i suoi storici valori, rilanciando i prodotti della nostra terra e portandoli sul mercato nazionale ed internazionale. Ritengo indispensabile avere maggiore cura del nostro ambiente, come accade nelle vallate altoatesino, nella convinzione che le nostre sono altrettanto belle e ricche di contenuti straordinari. E poi ho un altro auspicio, quello che si possano superare le divisioni ed i contrasti che ancora esistono tra paesi e magari purtroppo anche all’interno delle singole realtà. Bisogna

andare d’accordo ed aiutarsi, specie in questi momenti di difficoltà. Insomma, come dice il titolo del nostro periodico, crescere insieme. Io sono pronto a fare la mia parte”. Parole stimolanti e mature, in un giovane che guarda davvero al futuro con il giusto spirito creativo e con quella chiarezza di idee e di proposte che si spera possa dare frutti importanti, coinvolgendo al meglio soprattutto le giovani generazioni di oggi, alle quali è affidata la società di domani.

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La sfida contro il gioco d’azzardo

Scommettiamo che qualcosa si può fare? di LAURA GABRIELLI

Lavorare in banca, farlo bene, significa prepararsi tecnicamente, aggiornarsi costantemente su ciò che accade nel mondo, ascoltare i clienti, i soci, essere loro accanto per trovare la soluzione giusta, quella che risponde nel miglior modo alle loro esigenze. Lavorare in Cassa Rurale significa qualcosa in più, significa fare tutto quanto descritto sopra avendo sempre bene in mente un obiettivo finale: creare valore per la nostra comunità, lavorare per lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio e delle persone che lo vivono. Un valore inteso in senso ampio, non solo dal punto di vista economico, ma come sviluppo di relazioni e di opportunità di crescita per le persone che qui vivono. Lavorare in una Cassa Rurale significa quindi lavorare con e per le persone che della Cassa Rurale stessa sono parte. Per fare ciò non basta essere preparati solo dal punto di vista tecnico, tramite la conoscenza dei prodotti e delle normative. Non sono solo queste le questioni che ci riguardano. E a volte ci troviamo impreparati, perché alcune domande non sono esplicite: le leggiamo negli occhi, le cogliamo nella preoccupazione di chi parla. Ma non siamo sempre attrezzati ad affrontarle. E allora ci dobbiamo fermare, per capire cosa possiamo fare. E prima ancora capire con che cosa ci stiamo confrontando: conoscere.

Ecco perché di fronte alle sempre più frequenti situazioni di dipendenza dall’azzardo, abbiamo chiesto all’associazione A.M.A. (Auto Mutuo Aiuto onlus Trento) di accompagnarci in un percorso per conoscere le dinamiche della dipendenza, il mondo di interessi economici che si nasconde dietro l’azzardo. Non ultimo per capire cosa possiamo fare per essere accanto a chi sta affrontando questo problema. Guide del nostro percorso sono stati Stefano Bertoldi, ideatore e fondatore dell’associazione AMA di Trento, e Marino Pederiva, facilitatore dei gruppi di mutuo aiuto nelle valli di Fiemme e Fassa e ideatore di numerose campagne di sensibilizzazione nelle nostre valli. Gli incontri ci hanno permesso di conoscere i numeri dell’azzardo, vietato in Italia salvo deroghe… e siamo nel Paese delle deroghe.

Obiettivo della Cassa Rurale: creare valore per la comunità e sviluppo del territorio

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Noi con Voi

- Abbiamo il primato mondiale pro-capite di spesa per il gioco d’azzardo: 1.600,00 euro a testa all’anno; - Nel 2012 il gioco d’azzardo ha registrato 90 miliardi di fatturato (considerando solo quello legale). In Spagna si arriva a 17 miliardi, in Francia a 19 miliardi. Il fatturato è aumentato esponenzialmente negli ultimi anni, senza che vi sia stato però un proporzionale aumento fiscale (10 miliardi nel 2012), che rimane comunque un’entrata importante per lo Stato (ecco perché tante deroghe). - Oltre ai 90 miliardi tolti dall’economia reale, creando povertà, bisogna considerare i costi sociali dovuti alla minor occupabilità e resa economica, agli interessi della criminalità organizzata (riciclo del denaro) e dell’usura, alle spese per i controlli e ai costi per le cure sanitarie.

Soprattutto bisogna considerare le difficoltà delle persone nell’affrontare il gioco più importante, quello in cui rischi di perdere tutto: denaro, famiglia, affetti. Quando il gioco diventa dipendenza non si accontenta infatti del superfluo, ma prende il necessario, in un sistema costruito in modo da far sì che alla fine chi vince sia sempre il banco. In questo gioco, contro l’azzardo, accanto alle persone, vogliamo esserci, per scommettere che… qualcosa si può fare, basta non fare a finta di niente. I dipendenti della Cassa Rurale sono a disposizione per fornire i contatti con l’associazione. Nelle prossime settimane una campagna specifica di sensibilizzazione passerà sugli ATM (bancomat) della Cassa Rurale di Fiemme con i riferimenti dell’associazione AMA.

Hai un problema di gioco d’azzardo? Conosci qualcuno che lo ha? Puoi trovare aiuto anche in Val di Fiemme: chiamaci 342 8210353 – 0461 239640 Associazione A.M.A. Auto Mutuo Aiuto

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La rubrica che permette ai nostri soci di essere ancora più protagonisti

L’angolo della poesia

Mattina d’incanto sul Lagorai (Cavelonte)

Brase...

DI Franco Tonini

DI Corrado Zanol

Come una bella giovane da un bacio dell’aurora ridestata coi suoi laghetti alpini come gli occhi d’un innamorata Questa è la nostra terra, questo il Trentin selvoso dove ancor puoi trovar dolce il riposo. Vien su dalle nevrotiche metropoli all’armonia fantastica dei monti e in fulgori d’autore e di tramonti il cuor tuo nuova forza troverà; e la quieta beltà di paschi in fiore a tutto l’esser tuo darà vigore.

Mi... come sfòi de carta ‘sorbènte ciucio tut bèl e brut de ‘sto mondo canàia! Mi... come paia ciapo defàta fòch ma, al’ocorènza sai anca èsser ciòch de làres ... mantègno le brase e no’ gh’è vèrs che tase... “Bàit de le Scaranzìe” undese de nòt passade, tase ‘l fòch umega le brase!

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Carboni accesi... Io... / come foglio di carta assorbente / aspiro tutto / bello e brutto / di questo mondo canaglia. / Io... / come paglia / mi accendo all’istante / ma, all’occorrenza / so anche essere ceppo di larice / ... mantengo vive le braci / e non c’è verso che rimanga zitto! / “Baita delle Scaranzìe” / undici di notte oltrepassate / tace il fuoco / gemono le braci!


Noi con voi

S’inchinava, proteso in ascolto di Angelo Felicetti

Ho sentito perle in parole tra le palme notturne il vento zittiva s’inchinava, proteso in ascolto. Nebbia azzurra sorvola versi come sangue in rincorsa in tuffo nel cuore a rammendare emozioni squarciate al plenilunio. Ho rincorso il polverone al mattino splendeva il sole,

su fieri stendardi che in muscoli e cuore scioglievano il tempo, incarnavano passati lontani, ricreavano storia. Ho la notte vestita di bianco, percorsa in poesia, svestita in penombra, ad aggraziarmi il sonno, a pennellarmi il domani.

Se hai scritto una bella poesia e vorresti condividerla con gli altri Soci, inviala alla redazione di Crescere Insieme all’indirizzo redazione@cr-fiemme.net

CULTURA

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Finanziamenti di STEFANIA RIGONI

Ci si domanda quanto ancora durerà questa insicurezza congiunturale e che cosa possono fare le banche per migliorare la situazione. Aspettare che passi, confidando nella buona sorte o impegnarsi ognuno per quanto gli compete e provare ad agevolare la ripresa? La Cassa Rurale di Fiemme può fare qualcosa anche solo attraverso i nuovi prodotti mirati alle esigenze primarie dei propri soci e delle proprie aziende clienti alle migliori condizioni di mercato e con un occhio di riguardo al volano economico del territorio. Costruire, acquistare o rendere confortevole la propria abitazione, accrescere il valore della propria azienda sono ancora i sogni e gli obiettivi della nostra gente e in quest’ottica la Cassa Rurale non può che esserle affianco e allo stesso tempo farle strada.

Agevolare la ripresa senza attendere la buona sorte

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PRODOTTI E SERVIZI

La Cassa Rurale di Fiemme amplia la sua gamma


Noi con Voi

Il mutuo “IoSocio ed. Speciale” è il finanziamento a condizioni speciali, pensato per soci, per l’acquisto e la costruzione della prima casa di abitazione. Ma se la casa è già di proprietà ma necessita di qualche intervento di riqualificazione? Per questo c’è il, già conosciuto, mutuo “Valore Casa” che agevola l’accesso al risparmio fiscale privilegiando la manodopera delle aziende di Fiemme. Per quest’ultime è stato pensato il finanziamento “Valore Aziende” che sostiene gli imprenditori che intendono investire in interventi di valorizzazione della propria azienda.

Mutuo IoSocio ed. Speciale, muto Valore Casa, mutuo Valore Azienda: non solo finanziamenti ma soluzioni per progettare il tuo futuro e quello della tua azienda.

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Le condizioni economiche complete sono indicate nei Fogli Informativi e nel Foglio comparativo contenente informazioni generali sulle tipologie di mutuo offerte se il finanziamento è destinato ad abitazione principale messi a disposizione del pubblico presso gli sportelli della banca e nella sezione “Trasparenza e Normative” del sito internet www.cr-fiemme.net. La concessione del finanziamento è rimessa alla discrezionalità della banca previo accertamento dei requisiti necessari in capo al richiedente.

PRODOTTI E SERVIZI

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Nome Scientifico: MALVA SYLVESTRIS fam. MALVACEAE (volgari: MALVA SELVATICA, RIONDELA, MALEVA)

La malva Pianta perenne raramente annua, di aspetto erbaceo, pubescente, con fusti robusti, striati, ispidi, molto ramificati, legnosi alla base. Strisciante oppure eretta raggiunge generalmente i 60 cm di altezza, ma talvolta è dotata di steli che possono raggiungere 1,5 m di lunghezza. La lunga e carnosa radice fittonante, nel primo anno, produce una rosetta di foglie basali dal lungo picciolo, palmato-lobate, le cauline sono stipolate, profondamente divise, alterne, con lamina fogliare pubescente, pentalobate, palminervie a margine crenato. All’ascella delle foglie cauline sono inseriti i fiori, solitari o raggruppati 2÷6, hanno lungo peduncolo, il calicetto è costituito da 3 piccole brattee, calice a cinque sepali triangolari, la corolla è formata da 5 petali bilobati, di color rosa-violaceo con striature più scure, numerosi stami con filamenti saldati. I carpelli sono 10÷12, disposti a verticillo. I frutti sono poliacheni circolari, glabri o pubescenti, appiattiti sul dorso e reticolati; si dissolvono in 15-18 mericarpi monospermi. HABITAT: Si può trovare negli incolti, in luoghi calpestati, ambienti ruderali, ai margini delle strade, frequente anche nei campi e nei prati; da 0 a 1.600 m.s.l.m.

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SALUTE

ETIMOLOGIA: Il nome del genere, assonante con il greco “malátto” (io rammollisco) e con “malákhe” (emolliente, benevola) con riferimento alle proprietà emollienti di queste piante. COSTITUENTI PRINCIPALI: Mucillagini, flavonoidi, antociani complessi vitaminici B1, B2 e C, carotene e potassio. PROPRIETÀ: emollienti, calmanti, antinfiammatorie, espettoranti, antispasmodiche e lassative. Erba indicata contro gli stati infiammatori delle mucose, della bocca, della gola, gengive fragili, nevralgie dentali, pelli arrossate, pruriti. Utilizzata da sempre come blando lassativo, è un buon regolatore intestinale, importante per l’azione protettiva che esercita a livello della mucosa intestinale infiammata. In medicina per uso interno è utile in caso di bronchiti, tosse, infezioni della gola, catarro, asma, gastrite. Per uso esterno, trova applicazione come collutorio, nei casi di ascessi den-


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tari e gengive sanguinanti. In caso di mal di denti si possono fare sciacqui con un infuso di fiori e foglie, oppure si possono applicare le foglie direttamente sulla parte dolorante, avendo l’avvertenza di schiacciarle leggermente. Indicata come impacco ed infuso per mucose irritate congiuntiviti, ulcerazioni, ascessi, emorroidi, stomatiti, infiammazioni vaginali e per detergere la pelle colpita da eritemi solari o comunque irritata. Il cataplasma ottenuto con la radice è un ottimo rimedio contro i foruncoli, per ridurre il gonfiore, o far sparire il livido degli ematomi. In cucina le foglie e i getti giovani possono essere consumati in insalata, ma conviene mescolarli con altre verdure per nasconderne il gusto forte e non sempre gradito, o cotti come verdura. Le capsule acerbe possono essere aggiunte all’insalata. I suoi rami più giovani cotti e conditi con olio, sale e aceto o limone, possono essere usati come contorno o entrare nella preparazione del minestrone. Quest’erba può essere usata anche come ingrediente per la farcia di ravioli, nelle polpette e per cucinare gustose frittate. Ottimi sono i risotti con la malva, i fiori possono essere fritti in pastella. La Malva è inoltre una pianta mellifera (ovvero usata per produrre miele dalle api). In cosmesi grazie alle sue proprietà emollienti, la troviamo in dentifrici, colluttori, colliri, creme per combattere la couperose, saponette, bagnoschiuma. Fino a qualche anno fa veniva impiegata per la preparazione casalinga di creme da notte emollienti e antirughe. Può inoltre, essere utilizzata per rinforzare i capelli, i fiori usati nel risciacquo eliminano il colore giallastro dai capelli bianchi.

CURIOSITÀ: Nei secoli la malva ha avuto molti estimatori illustri: Marziale la usava per dissipare i fumi dei bagordi; Cicerone e Catone la usavano a tavola in grande quantità; Orazio si ritemprava con malva, cicoria e olive; Plinio la considerava una panacea, con azione anche afrodisiaca; nel Medioevo e durante il Rinascimento invece si riteneva favorisse una condotta morigerata e divenne il rimedio per tutti i mali e veniva definita “omnimorbia”. L’imperatore Carlo Magno volle che nel suo giardino venisse coltivata, in un’aiuola particolare, dove si raccoglievano foglie, radici e fiori per la preparazione di tisane e decotti destinati a curare i membri della famiglia imperiale. In tempi remoti si usava la malva per verificare la verginità delle fanciulle: versando l’urina di queste sulle foglie,che non dovevano seccare.

Molte specie di Malva presentano gli stessi principi attivi: Malva moschata L., che però è meno efficace; Malva neglecta Wallr.; dalle proprietà più marcate. Tutte le specie sono comunque considerate meno efficaci dell’ Althea officinalis L.

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In Egitto la malva è ingrediente di un piatto nazionale, pasto comune dei contadini, la “melokia”. Nel linguaggio dei fiori significa pacatezza. Nel passato negli alpeggi dell’altopiano di Asiago, i montanari, la chiamavano “pappala” o “malbe” e la impiegavano per impedire l’irrancidimento del latte. Da questa pianta o meglio dal colore dei suoi fiori, l’origine del colore detto “malva”. Qualche specie viene usata anche come pianta da bordura essendo di facile coltivazione e di ottima resa anche su terreni poveri.

PREPARAZIONE E USO USO INTERNO Per le tossi, i raffreddori, le costipazioni intestinali. Decotto di malva Fate sbollentare per 1 minuto 50 g di malva (parte aerea) in 1 litro d’acqua. Trascorso questo periodo lasciate riposare per 15 minuti e filtrate. Consumatene 3 tazze al giorno a digiuno, come cura, meglio se preventiva, contro le emorroidi. Decotto di malva Ponete 40 g di malva (parte aerea) e 20 g di erica (sommità fiorite) a bollire per 10 minuti in 1 l d’acqua. Trascorso questo periodo filtrate. Consumate 3 tazze al giorno di questo decotto (mattino, pomeriggio e sera), sempre lontano dai pasti, come rimedio contro la cistite. Infuso di malva Fate sbollentare 1 manciata di malva (foglie fresche) in 1 l di latte. Filtrate e aggiungete miele a piacere. Consumatene 4-5 tazzine al giorno contro la tosse Infuso Preparare un infuso con una manciata di foglie e fiori di malva, freschi o essiccati, ponendoli in 1 litro d’acqua bollente. Lasciate riposare per 10 minuti, filtrate accuratamente e dolcificate con zucchero o miele a piacere.

Usata da sempre come lassativo, è un buon regolatore intestinale ad azione protettiva

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LA MALVA IN CUCINA USO ESTERNO Per le infiammazioni delle mucose della bocca e della gola, gengive fragili, nevralgie dentarie, pelli arrossate, formicolii, pruriti. Infuso 5 g di fiori e foglie in 100 ml di acqua. Fare sciacqui, gargarismi, lavaggi, applicare compresse imbevute di infuso, più volte al giorno. Infuso di malva Fate riposare 50 g di malva per 10 minuti in 1 l d’acqua. Filtrate e utilizzate per detergere gli occhi stanchi. Impacco di malva Ponete in infusione 40 g di malva essiccata in 1 litro d’acqua bollente per 5 minuti, lasciando poi riposare fino a raffreddamento: Ha un effetto emolliente se viene utilizzato per lozioni, impacchi e risciacqui. Compressa di malva Ponete 10 g di malva (parte aerea) a bollire 10 minuti in 2,5 dl d’acqua. Lasciate in infusione finché intiepidisce, quindi filtrate accuratamente. Applicate sulle palpebre, al mattino e alla sera, compresse bagnate con questo decotto per dare sollievo agli occhi affaticati. USO COSMETICO Bagni emollienti e idratanti si ottengono aggiungendo all’acqua decotti di fiori e foglie. Crema alla malva fresca Ponete 120 g di malva fresca (parte aerea) sminuzzata a bollire con 150 g di burro e 80 g d’acqua a fuoco lento finchè tutta l’acqua sarà evaporata. Quindi filtrare bene per mezzo di una tela sottile. Pulite perfettamente il viso e applicate la crema massaggiando con cura per attenuare le rughe.

Famosa fin dall’antichità per l’ottimo sapore, la malva ha mantenuto tale fama fino ai giorni nostri. Può essere mangiata cruda, sola o in unione con altre insalate oppure essere cucinata come gli spinaci. Grazie al suo sapore leggermente dolciastro, usata nei risotti o nelle minestre è in genere eccezionale. Ottima anche per preparare polpette e ripieni per ravioli. I fiori possono ingentilire le pietanze essendo commestibili al pari delle foglie.

ATTENZIONE! Tutte le notizie riportate in questo articolo hanno solo uno scopo informativo. In nessun caso si vuole indurre ad auto-diagnosi o auto-terapia, questo può essere molto pericoloso. Solo un medico può effettuare diagnosi o terapia, per problemi di ordine sanitario rivolgersi al consiglio di un medico.

BIBLIOGRAFIA: - SITO INTERNET: WWW.ACTAPLANTARUM.ORG - SITO INTERNET: WWW.ERBEMEDICINALI.NETSONS.ORG - SITO INTERNET: WWW.GIARDINAGGIO.IT

PRODOTTI E SERVIZI

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Le vostre lettere

La posta

Hanno espresso la loro gratitudine Iva Berasi, presidente di SportAbili Onlus di Predazzo, Massimo Cristel, presidente della Banda Sociale “Erminio Deflorian” di Tesero (per l’organizzazione del 72° Concertone). Angelo Corradini, presidente della Marcialonga di Fiemme e Fassa (per l’organizzazione della 12. Marcialonga Running), Dino Degaudenz, presidente della Pro Loco di Bellamonte, Candida Pizzardo, dirigente dell’Istituto Comprensivo PredazzoTesero-Panchià-Ziano, Olga Scarian, presidente del Centro Danza Tesero, Silvano Longo, assessore della Comunità Territoriale di Fiemme (grande successo hanno ottenuto anche quest’anno le iniziative dell’estate, Estate Baby, Estate Ragazzi ed Estate Sport, confermato anche da un questionario distribuito alle famiglie), Renato Dellagiacoma, presidente di Predazzo Eventi (organizzatore della Dieci Giorni Equestre di Predazzo, che ha definito ”un formidabile veicolo promozionale per l’ambiente dolomitico e la proposta turistica di Fiemme e del Trentino)”), Quirina Tomasini, presidente del Circolo Anziani di Castello, Graziella Ventura per il

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POSTA

Numerose come sempre, anche in quest’ultimo periodo, le lettere di ringraziamento inviate alla Cassa Rurale per i contributi generosamente erogati a sostegno delle più diverse iniziative e manifestazioni organizzate in tutta la valle. Riportiamo quelle più significative.

Coro Parrocchiale di Molina, il Gruppo Missionario di Ziano (ha firmato Saveria ”per tutte”), Angelo Dalla Libera, presidente della Sezione “Valle dell’Avisio” della Associazione Nazionale Carabinieri, Luigi Felicetti, responsabile degli “Amici del Presepio” di Predazzo, Raffaella Zeni del Gruppo Missionario di Tesero, Massimo Girardi, presidente di Transdolomites (per la manifestazione di Vapore Vivo tenuta a Predazzo i giorni 11-12-13 luglio 2014 e che verrà riproposta anche nel 2015 nell’ambito di una “Settimana della ferrovia”), Carlo Zanon, presidente della Cauriol di Ziano, Robert Brugger, presidente dell’Asuc Rover Carbonare, il direttivo di Admo Trentino (per la serata di luglio con il “Freedom Gospel Choir” a Predazzo).


Noi con voi

Maria Domenica Lazzeri Su Crescere Insieme edizione speciale assemblea, è stato pubblicato un articolo su Maria Domenica Lazzeri, donna che ha reso famosa Capriana nel mondo quasi due secoli orsono per la sua storia di dolori tremendi attraverso i quali partecipò per quattordici anni alla Passione del Divin Redentore come una crocifissa con le stimmate, dalla corona di sopine e la flagellazione alla ferita al costato alle trafitture alle mani e ai piedi. Da tutte perdeva ogni venerdì copioso sangue, in atroci spasimi, più l’impossibilità di ingerire cibo e bevanda alcuna né poter dormire. Di questa martire del perdono che essa chiedeva per redimere i peccatori. Quanto conversioni si sono avute per sua intercessione! Dario Simonazzi di Carbonare, mentre mi accompagnava a casa, mi chiese una poesia-preghiera dedicata alla Meneghina. Cosa che ho fatto dopo un’attenta documentazione: ognuno venera i santi che gli sono più congeniali e li elegge ad intercessori per ottenere questo o quel favore celeste. Sono fermamente convinto che il Signore, tramite Lei, ne abbia elargiti molti, ma assai piùdi salute spirituale che…materiale. Ringrazio per l’attenzione che riservate a quanto vi scrivo e l’augurio perché possiate svolgere al meglio il vostro compito di Amministratori del nostro Istituto di Credito Franco Tonini

Società Cooperativa “Il Canale” Desideriamo ringraziare vivissimamente, a nome de Il Canale e delle delegazioni di Huancayo e di Quito, per la splendida accoglienza a Predazzo e per il tempo e la competenza messi a disposizione del gruppo. È molto raro, in pochi giorni, riuscire a mettere in comune tante informazioni e tante esperienze, nonostante le differenze linguistiche ed ambientali. Il terzo incontro tripolare è previsto, salvo difficoltà, a Huancayo (Perù) presso Coac Etica nella settimana 4-11 ottobre 2015. Grazie ancora di tutto. A presto. Giovanni Peterlongo

Estimados amigos Acabamos de llegar a nuestra querida ciudad de Huancayo, hoy par la manana. A traves de la presente comunicacion queriamos hacerle Hegar nuestros agradecimientos por su hospitalidad carino, acompanamiento y sobre todo por compartir con el equipo y abrirnos sus puertas para conocer de mas cerca todo el avance de la Cassa Rurale di Fiemme y las demas experiencias que hemos compartidos estamos comprometidos y motivadas a mejorar nuestro trabajo creemos que todos lo que ustedes han logrado se puede replicar aqui si se pone carino, trabajo con stancia especializacion y mucha creatividad que los hemos visto y estimo aprendiendo de ustedes. Que Dios les siga benedicendo a ustedes y a su familia Sinceramente Iris Vilchez Huancayo – Perù

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Aiutiamoli a vivere

Lions Club

Esprimo, con pensiero condiviso anche dai miei collaboratori, un sentito ringraziamento per la sollecita attenzione con cui è stata accolta la nostra domanda di sostegno per l’ospitalità dei bambini bielorussi dell’Istituto per audiolesi di Kobrin. Sono stati ospiti per la quarta volta a Lago di Tesero, presso la Villa Madonna del Fuoco, accolti da una comunità generosa e sensibile. Solo la certezza di poter contare sulla vostra collaborazione e sull’aiuto di chi ci segue ci permette di donare ancora un periodo di felice e salutare soggiorno a tanti bambini svantaggiati, che già hanno portato nella loro terra sicura testimonianza del cuore della nostra gente. Proprio a Tesero, in occasione del Ventennale della nostra ospitalità verso i piccoli bielorussi, abbiamo organizzato il Convegno regionale dell’associazione trentina “Aiutiamoli a vivere”, lo scorso 16 novembre.

Il Campo Italia Lions 2014, organizzato da Lions di Rovereto, è terminato, ma è tuttora forte in me e in tutti i membri dello staff la soddisfazione di aver centrato anche quest’anno in maniera più che egregia l’obiettivo fondante del service. Offrire ogni anno a migliaia di giovani la possibilità di girare il mondo, di conoscere genti, storie e costumi diversi, di vedersi accogliere in luoghi per loro tutti da scoprire, dà loro una straordinaria opportunità di crescita e a tutti noi un’enorme gratificazione. Tutto questo è possibile grazie anche alla preziosa rete di collaborazione creatasi con enti, aziende e semplici cittadini. Anche il Campo Italia 2014 di Rovereto ha beneficiato della vicinanza e dell’aiuto di molti soggetti amici, come Voi, che con queste nostre poche ma sentite parole, desideriamo sinceramente ringraziare di cuore. Nel luglio 2015 vivremo una nuova edizione del Campus, la terza ed ultima da organizzare per noi Lions d Rovereto, alla quale stiamo già pensando, auspicando di poter contare ancoran sulla vostra preziosa vicinanza. Grazie ancora per la gentile e fattiva attenzione che ci avete riservato.

Con profonda gratitudine saluto e ringrazio di cuore. Maria Pia Valentini

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Queste sono solo alcune delle apprezzatissime lettere giunte alla Cassa Rurale di Fiemme

POSTA

CAMPO ITALIA LIONS 2014

La Direttrice Giovanna Bronzini


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In memoria di Giuliano Iellici

Raccolta fondi per il restauro dell’organo della Chiesa Parrocchiale di Tesero In memoria di Giuliano Iellici, che amava la musica, affinché da un evento doloroso nasca qualcosa di positivo e duraturo per la Comunità. Con questo spirito, la moglie Luisa ha voluto aprire presso la nostra Cassa Rurale di Fiemme il conto IBAN: IT 40 B 08184 35640 0000021563577 (intestato: Mich Luisa - Restauro organo chiesa parrocchiale Tesero) dove è possibile effettuare i versamenti per contribuire all’iniziativa.

INIZIATIVE

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Cassa Rurale di Fiemme

Tel: 0462/ 815700

Banca di Credito Cooperativo - SocietĂ Cooperativa

Fax: 0462/ 815999

Piazza C. Battisti, 4

E-mail: info@cr-fiemme.net

38038 Tesero (TN)

E-mail certificata: info@pec.cr-fiemme.net


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