Museo Marmolada Grande Guerra

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IL MUSEO MARMOLADA GRANDE GUERRA 3000 m MARMOLADA GRANDE GUERRA 3000 m è il museo più alto d’Europa e si trova al centro della Zona Monumentale Sacra, a pochi passi dal ghiacciaio della Marmolada e dalle postazioni di guerra italiane e austro-ungariche, perfettamente agibili e visitabili durante il periodo estivo, dove dal 1915 al 1917 migliaia di soldati si affrontarono in condizioni climatiche proibitive. L’origine del museo risale al 9 giugno 1990 quando venne inaugurato per la prima volta, all’interno della stazione di arrivo della funivia a Serauta, su volontà del dr. Mario Bartoli e del dr. Bruno Vascellari, due grandi precursori dei musei dedicati alla memoria dei Caduti nella Grande Guerra, a cui ancora oggi è dedicato. Nel 2015, in occasione della commemorazione del Centenario della Prima Guerra Mondiale, l’associazione "Museo della Grande Guerra in Marmolada Onlus" che gestisce il museo MARMOLADA GRANDE GUERRA 3000 m grazie ad un comodato d’uso gratuito e ventennale concesso dalla società "Marmolada Srl", ha deciso di ampliarlo e ristrutturarlo ex novo con l’obiettivo di rendere la visita al museo un’esperienza dinamica, interattiva e coinvolgente, capace di far comprendere in modo approfondito le principali tematiche della guerra in alta montagna attraverso il punto di vista delle persone che ne furono coinvolte. Il costo dell’opera è di circa 1.400.000 € finanziato dalla società Marmolada srl, con un piccolo contributo della Regione Veneto.

CONCEPT MUSEOGRAFICO ED ESPOSITIVO Nella sua nuova veste il museo MARMOLADA GRANDE GUERRA 3000 m trova fondamento in un approccio narrativo che racconta la guerra dalla parte del soldato e ha la finalità culturale di mantenere viva la memoria storica del conflitto vissuto in alta montagna sulla Marmolada. Il visitatore viene idealmente preso per mano e guidato lungo un percorso multimediale e multisensoriale che parte dalla realtà d’inizio Novecento e prosegue nella quotidianità della guerra condotta in condizioni estreme tra rocce, neve, ghiaccio e temperature polari. Il filo conduttore di questo percorso è rappresentato da stralci di diario e lettere che descrivono il vissuto, l’interiorità e gli stati d’animo dei soldati. La parte principale del museo è costituita dalla rivisitazione di una trincea e da un tunnel espositivo che mette l’accento sulle diverse realtà della guerra, sia nel suo senso più ampio che, nello specifico, di questo settore del fronte: la vita nelle baracche, gli aspetti sanitari, il duro lavoro e la lotta contro le forze della natura. L’allestimento, curato dall’architetto Claudine Holstein di G22 Projects Srl con i grafici della Gruppe GUT, è estremamente innovativo e fa uso di moderne tecnologie per consentire al visitatore di immedesimarsi realmente nelle condizioni climatiche d’alta quota (da non perdere gli apparecchi che simulano il freddo patito dai soldati e la difficoltà a respirare ad una altitudine superiore a 3000 metri). Il risultato è un museo di grande impatto che coinvolge e invita alla riflessione alternando vetrine tematiche a numerose fotografie, reperti, contenuti multimediali. MUSEO DELLA GRANDE GUERRA IN MARMOLADA ONLUS Via Malga Ciapèla, 48 32023 Rocca Pietore (BL) Tel. +39 0473 522984 www.museomarmoladagrandeguerra.com


GLI AMBIENTI Il nuovo museo MARMOLADA GRANDE GUERRA 3000 m si sviluppa su un’area di 300 mq al secondo piano della stazione di arrivo della funivia a Serauta. Il percorso espositivo inizia con la rampa d’ingresso che rievoca un ponte che attraversa un crepaccio. Da qui si ha accesso alla sala che illustra la vita delle popolazioni locali prima dell’evento bellico e subito dopo alle sezioni dedicate al primo anno di guerra e alla trasformazione da uomo a soldato che costituiscono la premessa a quello che è il cuore del museo. Il visitatore può quindi scegliere di entrare nel lungo tunnel, caratterizzato da diversi ambienti tematici, tra i quali spiccano le ricostruzioni simboliche della baracca italiana e di quella austroungarica. Oltre ad esse, nel tunnel s’incontrano le sezioni dedicate ai lavori di scavo, al soccorso dei feriti e alle cure mediche e alla vita nel ghiacciaio. A fianco del tunnel corre l’ambiente espositivo della trincea, che illustra la realtà della vita in guerra. Dalle grandi vetrate, affacciate sul ghiacciaio e su uno spettacolare panorama, alcuni punti d’osservazione con cannocchiali permettono di vedere le principali postazioni di combattimento della Marmolada. Nel punto di giunzione dei due percorsi paralleli, l’esposizione prosegue con la parte dedicata allo spostamento del fronte, avvenuto alla fine del 1917, e all’ultimo anno di guerra. Segue un approfondimento sull’immediato dopoguerra, con la ricostruzione e il lento ritorno alla normalità. Nella parte finale del percorso museale un’intera parete è adibita all’esposizione di documenti cartacei, sistemati in appositi cassetti che li proteggono dalla luce e dall’usura. Tra gli altri spiccano alcune testimonianze relative al capitano Arturo Andreoletti e al tenente Flavio Rosso, le cui figure vengono approfondite nella sezione successiva, insieme a quella dell’ideatore della Città di Ghiaccio, il tenente ingegnere Leo Handl. Dopo questo viaggio nel passato, si torna all’attualità con le ultime vetrine, nelle quali è illustrato quello che rimane di questi tragici eventi, la triste eredità della guerra. La sala video con alcuni filmati d’epoca è il punto di arrivo di un percorso molto emozionante e vuole essere uno spunto di riflessione e di meditazione su quanto visto durante la visita.

I SERVIZI DEL MUSEO Sala multifunzionale: a disposizione delle scolaresche e dei gruppi di studenti e docenti e adulti, per momenti di incontro, riflessione e laboratori a tema. La sala è anche usufruibile per convegni, conferenze e sala stampa. Materiale didattico: nella sezione “didattica” del sito www.museomarmoladagrandeguerra.com sono presenti schede e itinerari di approfondimento che focalizzano l’attenzione sulla specificità del conflitto sulla Marmolada. I singoli file in formato PDF sono scaricabili da tutti. Visite guidate: su richiesta viene fornita una guida per visitare il museo, le trincee e le gallerie. Obbligatoria la prenotazione: tel. +39 0437 522984 - info@museomarmoladagrandeguerra.com

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Pubblicazioni in vendita: all’entrata del museo si possono acquistare il catalogo museale (testi di Lucia Dellagiacoma, Alberto Burbello e Mario Fornaro) e il libro “La Città di Ghiaccio” (testi di Mario Fornaro Gian Rodolfo Rotasso e Mario Bartoli). Zona Monumentale Sacra: a circa 5 minuti di cammino dal museo. Sono presenti breve tratti di ferrata, gallerie, trincee, camminamenti e postazioni militari. L’accesso è a proprio rischio e pericolo. Munirsi di attrezzatura e vestiario appropriato. Bar / Ristorante Self-Service: con 120 posti a sedere e vista panoramica sulle vette più belle delle Dolomiti e sulle vicine postazioni di guerra italiane e austro-ungariche. Parcheggio gratuito: alla partenza della funivia di Malga Ciapèla.

ULTERIORI OPPORTUNITÁ Shop: alla stazione di Serauta è presente un piccolo negozio di souvenir e idee regalo a ricordo della visita in Marmolada. Terrazza panoramica: si può salire al terzo tronco della funivia a 3265m e si arriva alla spettacolare terrazza panoramica, dove dal punto più alto si possono ammirare le cime più belle delle Dolomiti e di tutto l’arco alpino. Grotta della Madonna: sempre al terzo tronco della funivia si può visitare la Grotta della Madonna, dove S.S. Papa Giovanni Paolo ha celebrato la Santa Messa in occasione della sua visita.

COME ARRIVARE Il museo MARMOLADA GRANDE GUERRA 3000m di Punta Serauta è raggiungibile solo in funivia da località Malga Ciapèla ai piedi della Marmolada, la montagna più alta delle Dolomiti. Malga Ciapèla si trova nella parte nord-orientale della Provincia di Belluno (Regione Veneto), a poco più di 100 km da Venezia e a sud del confine con il Trentino. Ci si arriva facilmente in auto attraverso le seguenti vie d’accesso: 

da Venezia è l’autostrada A27 Mestre-Belluno, si prosegue sulla Strada Statale 203 Agordina e si giunge a Cencenighe; da qui, seguendo le indicazioni per la Marmolada, si giunge direttamente a Rocca Pietore. Durata del percorso poco più di un’ora.

dall’autostrada A22 del Brennero fino ad Ora, si percorrono poi la Val di Fiemme e la Val di Fassa fino a Canazei dove si imbocca il Passo Fedaia per giungere infine a Malga Ciapèla e a Rocca Pietore. Durata del percorso poco più di un’ora.

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Gli aeroporti più vicini sono quelli di Bolzano (75 km), Venezia (126 km), Treviso (106 km) e Verona (206 km) mentre le stazioni ferroviarie più comode sono quelle di Belluno (56 km) e Venezia-Mestre (168 km).

INFO E CONTATTI Il museo MARMOLADA GRANDE GUERRA 3000 m è visitabile sia d’estate (giugno-settembre) che d’inverno (dicembre-aprile) secondo l’orario dell’esercizio funiviario. Durante la stagione estiva 2015 il museo sarà aperto da domenica 28 giugno a domenica 13 settembre, dalle ore 9.00 alle ore 16.00. L’entrata al museo è gratuita, si paga solo la salita in funivia: 24,00 € andata/ritorno fino a Punta Rocca, con riduzioni per ragazzi e gruppi . Oltre al museo, il prezzo della funivia include la visita alla Zona Monumentale Sacra, alla Terrazza Panoramica e alla Grotta della Madonna. Sito web: www.museomarmoladagrandeguerra.com Info e prenotazioni: info@museomarmoladagrandeguerra.com Su facebook e twitter: MuseoMarmoladaGrandeGuerra

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LA GRANDE GUERRA IN MARMOLADA Durante la Prima Guerra Mondiale i soldati si scontrarono per la prima volta nella storia tra le cime e i ghiacciai delle Alpi, posizioni strategiche fondamentali per il controllo delle valli sottostanti. Presto vennero costruiti strade e sentieri per rifornire in modo veloce e con il minor sforzo possibile le truppe dislocate nelle postazioni d’alta quota. Dove le strade non potevano arrivare, il trasporto avveniva a spalla o con colonne di muli. Nelle zone più impervie si costruirono le teleferiche, sia a mano che a motore, le quali permettevano di portare munizioni, viveri, attrezzi, materiale da costruzione e legname fino alle posizioni più inaccessibili. Resti di queste strutture riemergono ancora oggi dai ghiacci della Marmolada.

LA ZONA MONUMENTALE SACRA La Zona Monumentale Sacra di Punta Serauta è stata istituita con legge 5/12/1975 n. 719 e a norma del D.L. 29/10/1922 n.1386, convertito nella legge 16/6/1927 n.983 e affidata alla tutela del Commissariato Generale Onoranze Caduti in Guerra (Min. Difesa) per ricordare e onorare gli Uomini che combatterono sulla Marmolada durante la Prima Guerra Mondiale. I soldati Italiani, occupata Forcella Serauta il 30 aprile 1916, costruirono sul massiccio roccioso di Punta Serauta un vero e proprio fortilizio, formato da numerose grotte collegate da facili camminamenti in roccia. Qui vissero fino a novembre 1917 in una estenuante guerra di posizione contro lo sbarramento austriaco Forcella V - Sasso delle Undici. Insieme al museo MARMOLADA GRANDE GUERRA 3000 m, la Zona Monumentale di Punta Serauta racconta quindi la storia di uomini ed eroi che nel rispetto di un’obbedienza hanno scritto la storia con la loro sofferenza e con la propria vita. Durante la stagione estiva è possibile visitare il Fortilizio Italiano di Punta Serauta che comprende posti di comando, osservatori, postazioni, ricoveri, baracche, trincee e camminamenti realizzati dai soldati italiani del 51° e 52° Reggimento Fanteria Brigata Alpi, dai nuclei della 206° Compagnia del Battaglione Alpini Val Cordevole e dal 18° Battaglione Bersaglieri del 9° Corpo d'Armata della 4° Armata. Giunti in funivia alla stazione intermedia di Serauta, sede del museo MARMOLADA GRANDE GUERRA 3000 m, si scende brevemente alla sottostante forcella Serauta, dove è presente un cartello esplicativo con la pianta del percorso che si articola lungo uno stretto sentiero sul versante sud-est della Punta Serauta, ben tracciato e segnalato, nonché agevolato con una fune metallica nei passaggi più stretti ed esposti. Lungo i camminamenti si possono vedere la caverna del posto di comando, l’osservatorio, l’infermeria e la stazione della teleferica.

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Si può salire anche alla cresta raggiungendo una stretta punta rocciosa e proseguire fino ad un'ampia caverna oltre la quale, attraverso una finestra nella roccia, si accede alla via Ferrata Eterna, riservata solo ad escursionisti esperti ed attrezzati. La visita della Zona Monumentale Sacra di Punta Serauta richiede circa 2 ore, il percorso è ad ingresso libero e non presenta particolari difficoltà, sebbene sia tutto su sentiero roccioso ed in alcuni punti piuttosto esposto e attrezzato con funi di acciaio. Per raggiungere la cresta e l’ultima caverna si consiglia l’utilizzo d'imbrago, cordino e moschettoni.

LA CITTÁ DI GHIACCIO Sulla Marmolada l’esercito austro-ungarico realizzò un’opera unica nel suo genere: la Città di Ghiaccio. Un complesso labirinto di gallerie scavate nel cuore del ghiacciaio, dentro profondi crepacci, che metteva in collegamento le basi logistiche ai piedi del monte, sul versante trentino, con le posizioni più elevate di Punta Rocca (3265 m) e Forcella V. Il cuore del sistema sotterraneo si trovava presso il Sasso delle Dodici. Qui era stata creata una cittadella che comprendeva dormitori, infermeria, latrine, depositi, ricoveri, osservatori e perfino una cappella, l’Eisdom, dove padre Matschik celebrava la messa. Per garantire l’orientamento, all’interno delle gallerie furono posizionati cartelli con pittoreschi nomi come ad esempio Kaffee Zentral, Kristallwand e Stephansdom, che in alcuni casi richiamavano luoghi della capitale austriaca, Vienna. La sistemazione sotto la superficie del ghiacciaio portava diversi vantaggi, tra cui la possibilità di spostarsi al riparo dalla vista e dai colpi del nemico, la protezione dalle valanghe e dalle basse temperature esterne. L’idea della costruzione di una città nel ghiaccio fu del tenente Leo Handl, ingegnere di Innsbruck: durante la realizzazione dell’opera egli compì studi approfonditi di glaciologia, nivologia e tecniche di costruzione sul ghiaccio, mai eseguiti prima e illustrati in diversi articoli che l’ufficiale pubblicò sia durante che dopo la guerra. La Città di Ghiaccio resistette per alcuni anni, poi venne distrutta dai movimenti del ghiacciaio. Di essa rimane una cospicua documentazione fotografica. Ultimi residui della geniale opera sono alcune baracche a poche decine di metri da Forcella V, che affiorano dal ghiaccio nelle estati particolarmente calde.

LA GUERRA IN ALTA MONTAGNA La vita nelle baracche Unico luogo di riparo per un po’ di riposo era la baracca. Non esisteva prato sicuro o roccia abbastanza grande da poter nascondere la stanchezza. MUSEO DELLA GRANDE GUERRA IN MARMOLADA ONLUS Via Malga Ciapèla, 48 32023 Rocca Pietore (BL) Tel. +39 0473 522984 www.museomarmoladagrandeguerra.com


Dopo i giorni in prima linea, le truppe ricevevano il cambio. Si ritiravano dunque nelle baracche appena dietro la trincea di prima linea per un po’ di riposo. In Marmolada e nei tratti del fronte in alta montagna, la costruzione delle baracche diveniva complessa: il pericolo di frane e valanghe era sempre in agguato e le poche e strette zone pianeggianti erano facile bersaglio per il nemico e di solito si trovavano ai piedi dei pendii rocciosi, zona di raccolta di grossi cumuli di neve e facilmente soggetta a valanghe. Sulla Marmolada furono costruite per necessità baracche in punti davvero impossibili: attaccati alle rocce o in caverne di roccia o ghiaccio. I rifugi ricavati dalle caverne con scavi o mine, erano i più sicuri. Rivestendo di legno le pareti rocciose e poi di carta, per non disperdere il calore, le baracche non avevano nulla da invidiare alle vere baite da montagna. All’interno si trovava una stufa e il magazzino per viveri e materiali. Chiuse da una doppia porta, né il nemico né le intemperie potevano danneggiarle, se non con lo scoppio di mine. Le baracche ospitavano fino a 30 uomini. Il freddo Primo nemico in assoluto nella guerra in alta montagna fu l’inverno. Il freddo non si poteva sconfiggere con nessun mezzo: qualche stufa nelle baracche, ma nelle postazioni le giacche in dotazione erano le uniche protezioni, tanto che gli uomini usavano tenere sotto alcuni vestiti personali. Molti furono infatti i casi di assideramento, drammatiche le spedizioni di pattugliamento e le risalite dei costoni per le vedette. La neve era insieme all’aspra roccia il vero ostacolo per le operazioni. Il disagio delle bufere obbligava all’immobilismo i soldati in trincee, gallerie e baracche e coglieva di sorpresa le vedette e i portatori, lasciando alcuni presidi isolati anche per giorni, ad esempio quello austriaco di Punta Penia a 3344 m. Le valanghe seminarono moltissimi morti. Proprio in Marmolada il 13 dicembre 1916 si avventò sulla postazione austriaca di Gran Poz la slavina più grossa della Prima Guerra Mondiale che seppellì senza possibilità di scampo 300 uomini.

CRONOLOGIA Dichiarazioni di guerra 23 maggio 1915: 27 agosto 1916:

Italia contro Austria-Ungheria Italia contro Germania

Principali eventi bellici nel settore della Marmolada 8 giugno 1915: fino al 20 dicembre 1915: 20 marzo 1916: 8 aprile 1916: 17 aprile 1916:

conquista italiana del settore Ombretta – Ombrettola tentativi italiani falliti per la conquista della Mesola gli austriaci occupano stabilmente Forcella Marmolada prima occupazione italiana di Forcella Serauta continui passaggi di mano della zona di Serauta MUSEO DELLA GRANDE GUERRA IN MARMOLADA ONLUS Via Malga Ciapèla, 48 32023 Rocca Pietore (BL) Tel. +39 0473 522984 www.museomarmoladagrandeguerra.com


30 aprile 1916: 9 giugno 1916: 18 giugno 1916: 1 luglio 1916: 3 luglio 1916: 22 settembre 1917: 26 settembre 1917: 24 ottobre 1917: 10 novembre 1917: 28-31 ottobre 1917: 4-5 novembre 1917: 3-4 novembre 1918: 11 novembre 1918:

occupazione definitiva di Serauta da parte degli italiani combattimenti sulla Collinetta della Morte (settore della Mesola) attacco italiano fallito a Forcella V attacco italiano fallito a Forcella V e Sasso delle Undici attacco italiano fallito a Forcella V conquista italiana di Forcella V mina austriaca a Forcella V e morte del ten. Flavio Rosso e 14 fanti mina italiana a Forcella V fine battaglia di Caporetto scalata e conquista italiana di quota 3153 metri abbandono delle posizioni sul fronte dolomitico dopo Caporetto armistizio tra Italia e Austria-Ungheria a Villa Giusti, Padova armistizio di Compiègne tra Germania, Triplice Intesa e Usa

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MARMOLADA: LA REGINA DELLE DOLOMITI La Marmolada è il gruppo montuoso più imponente dell’intero arco alpino e non a caso viene denominata Regina delle Dolomiti. Si sviluppa tra la provincia di Belluno e la provincia di Trento raggiungendo il suo punto più alto con Punta Penia (3343 m). Ai piedi del massiccio si trova Malga Ciapela (1450 m), una piccola conca circondata da alte vette in cima alla Val Pettorina che dista circa 10 km dal Comune di Rocca Pietore (BL). L'accesso alla Marmolada, con le sue nevi perenni, è reso possibile dai tre tronconi della funivia che parte da Malga Ciapèla (1450 m): il primo tratto è un impressionante muro di roccia verticale in cima al quale si trova la stazione di Banc d’Antermoja (2350 m), il secondo tratto conduce alla stazione Serauta (3000 m) che ospita il Museo Marmolada Grande Guerra, mentre l'ultimo tratto attraversa quasi totalmente il ghiacciaio fino a raggiungere la stazione di Punta Rocca (3265 m).

LA FUNIVIA DELLA MARMOLADA La costruzione della funivia della Marmolada e la conseguente apertura della strada della Val Pettorina costituirono una vera rivoluzione per la valle Agordina e la comunità di Rocca Pietore. In soli quattro anni nel 1969 fu messa in funzione la funivia fino a Serauta e a marzo 2005 vennero conclusi i lavori dell‘ultimo tronco della funivia da Serauta a Punta Rocca. L’investimento fu straordinario ma permise di far arrivare il turismo in aree cronicamente soggette all’emigrazione forzata e fino ad allora periferiche rispetto alle grandi direttrici turistiche. Dislivello totale: 1810 m Lunghezza impianto: 4365 m Velocità massima: 12 m/sec Capacità massima: 960 persone/ora Capacità posti: 70+1 Durata del viaggio Malga Ciapèla - Punta Rocca: 12 minuti

MUSEO MARMOLADA GRANDE GUERRA e ZONA MONUMENTALE SACRA MARMOLADA GRANDE GUERRA 3000 m è il museo più alto d’Europa e si trova al centro della Zona Monumentale Sacra, a pochi passi dalle postazioni di guerra italiane e austroungariche, perfettamente agibili e visitabili durante il periodo estivo. MUSEO DELLA GRANDE GUERRA IN MARMOLADA ONLUS Via Malga Ciapèla, 48 32023 Rocca Pietore (BL) Tel. +39 0473 522984 www.museomarmoladagrandeguerra.com


PUNTA ROCCA: TERRAZZA PANORAMICA e GROTTA DELLA MADONNA In cima alla stazione di Punta Rocca (3265 m) nel 2011 è stata inaugurata la terrazza panoramica più alta delle Dolomiti. Un punto di osservazione di grande fascino, comodamente raggiungibile da tutti, anche dalle persone diversamente abili: arrivati all’interno della stazione di monte, ampiamente finestrata, infatti, non ci sono scalini e si può salire alla terrazza tramite l'ascensore. Da lassù si può godere di una bellissima vista a 360° sulle Dolomiti, Patrimonio Naturale dell’Umanità. A Punta Rocca c’è anche la Grotta della Madonna: una caverna simile a quelle che i soldati scavarono negli anni 1916-1917 per ripararsi dalle intemperie e dal nemico. La grotta-cappella, simbolo di pace, ospita la statua della Madonna donata e consacrata da Giovanni Paolo II, in occasione della sua visita sulla Marmolada il 26 agosto 1979. Su prenotazione si può celebrare la Santa Messa.

I SERRAI DI SOTTOGUDA La stretta gola dei Serrai che unisce l'abitato di Sottoguda a Malga Ciapela è la più suggestiva porta d'accesso alla Marmolada. Un canyon naturale di circa 2.5 km prodotto nei millenni dall’erosione dei ghiacci e dalle acque del torrente Pettorina. Una meraviglia unica nel suo genere nell’area delle Dolomiti e per questo divenuta riserva naturale protetta. Il luogo ideale, d'estate, per una fresca passeggiata con tutta la famiglia, lontano da smog e traffico, lungo la stradina pedonale che costeggia il torrente, alla base delle pareti verticali. D'inverno, invece, i Serrai di Sottoguda sono percorribili con gli sci o con le ciàspole tra mirabili cascate di ghiaccio che tingono la roccia d’azzurro e ospitano quotidianamente ice-climbers provenienti da tutta Europa.

MONUMENTI STORICI Di notevole interesse i monumenti storici presenti sul territorio:  la chiesa di Santa Maria Maddalena (1442) in stile gotico col campanile a guglia ghibellina che domina su Rocca Pietore;  la chiesetta di Sottoguda (1486) in stile gotico, affacciata su una bella piazzetta circondata da rustici e vecchi fienili, d’estate ben adornati di fiori e gerani, come impone la migliore tradizione di montagna; MUSEO DELLA GRANDE GUERRA IN MARMOLADA ONLUS Via Malga Ciapèla, 48 32023 Rocca Pietore (BL) Tel. +39 0473 522984 www.museomarmoladagrandeguerra.com


 la chiesa di San Gottardo a Laste (1863), posta su un piccolo colle in posizione panoramica di straordinaria bellezza, da cui si domina gran parte della sottostante vallata dell’Alto Cordevole;  il santuario di Santa Maria delle Grazie (1947), impreziosito da opere di famosi artisti contemporanei.

CULTURA e TRADIZIONE Ai piedi della Marmolada si trovano i pittoreschi villaggi di Rocca Pietore e Sottoguda, luoghi ricchi di cultura e tradizione dove ancora oggi si possono scorgere e visitare le botteghe artigiane del legno e le fucine dei maestri del ferro battuto. La Fosina Produzione e vendita di oggetti realizzati in ferro battuto e lavorato a mano. Un'arte sviluppatasi fabbricando attrezzi e utensili per boscaioli e contadini, poi specializzatasi nella realizzazione di pezzi ornamentali e d'arredo unici nel loro genere per originalità e finiture dei particolari. Dolomitiart Produzione e vendita di sculture e oggetti in legno: arte sacra, presepi, rilievi scolpiti, quadri dipinti, fate, gnomi, troll, oggetti per la casa e molto altro ancora.

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