PW 08
PLACESWEB INTERNATIONAL CONTRACT DIGITAL ONLINE MAGAZINE
INTERVIEW GREEN ZERO BY DANIELE MENICHINI
CASE HISTORY CANTINA MORI COLLI ZUGNA BY ANDREA TOMASI ASSOCIATI
HOSPITALITY KLIMA HOTEL MILANO FIERE BY STUDIO BOZZINI
MUSEUM MUMAC BY P. BALZANELLI V. COMETTI
HOSPITALITY PARKROYAL HOTEL BY WOHA ARCHITECTS
PLACESWEB 08 APRILE / APRIL 2014
CONTENTS COVER Cantina Mori Colli Zugna STUDIO ANDREA TOMASI
ANNO 4, NUMERO 8 2014 Aprile / April
YEAR 4 / NUMBER 8
LIBRI / BOOKS DEDICATI ALLA PROGETTAZIONE CONTRACT 4 Dedicated to the Contract Design AA. VV.
TRIMESTRALE / QUARTERLY
Direttore responsabile
Monica Zani EDITOR IN CHIEF
Direttore esecutivo
Erika Gagliardini EDITOR
EDITORIALE / EDITORIAL RINNOVABILI 7 CITTA’ Renewable Cities AA. VV.
Direttore editoriale MANAGING DIRECTOR
Dario Gagliardini
INTERVIEW HOSPITALITY
Art Director
Hanno collaborato a questo numero
Judith Alexanders Isabel Galan Marina Bottonds Carolina Alessandri
CONTRIBUTORS TO THIS ISSUE
REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI MILANO
Registered to Court of Milan
MENECHINI 8 DANIELE Suite eco-chic / Green_Zero Erika Gagliardini
INTERVIEW HOSPITALITY
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CABERLON CAROPPI Enjoy Garda Hoyel
n. 213 del 15/04/2011
Monica Zani
WWW.PLACESWEB.NET
PROJECT / HOSPITALITY BOZZINI 36 STUDIO Klima Hotel Milano Fiere Milan - Italy J. A.
PROJECT / MUSEUM ARKISPAZIO E V12 DESIGN 44 MuMac, Museo della Macchina per caffè Binasco MI – Italy
D. G.
PROJECT / CASE HISTORY STUDIO ANDREA TOMMASI ASSOCIATI 50 Cantina Mori Colli Zugna M. B.
PROJECT / HOSPITALITY CASE HISTORY STUDIO ANDREA TOMASI 565 WOHA Cantina Mori Parkroyal Hotel Colli Zugna Mori TN –ofItaly Republic Singapore D. A. C. G.
PROJECT / RETAIL
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REPORT
71 81 73 73 71 81 79 77 79 77 71 77 75 79 75 75 77 81 71 81 79 73 73 75
CALLIGARIS CORO GATTONI INDA JEREMY COLE JUST ONE PIECE LINEA LIGHT GROUP LOLLI E MEMMOLI MANUTTI MICROFLOOR MODUS PHILIPS PORCELANOSA KRION® RDZ SCAB SIMES TARGETTI TEUCO LINE + NOVAS DESIGN VIEGA VIESSMANN VILLEROY & BOCH VITRA WINDFALL
PRODUCT
TOFFOL ARCHITETTO 66 MARCO Hotel Garnì Paradisi
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P LACES WEB
E. G.
BOOKS
EDIFICI VERDI DEL MONDO
LEED MATERIALI: UNA GUIDA DELLE RISORSE DI 'GREEN BUILDING'
Dalle ricerche condotte dal dipartimento BEST del Politecnico di Milano deriva la stesura di una pubblicazione scientifica che illustra i criteri progettuali ma soprattutto raccoglie una casistica di interventi relativi al settore degli ZEB. L'acronimo ZEB può avere una duplice valenza. Zero Energy Building è quell'edificio che consuma un'esigua -se non nullaquantità di energia per espletare il complesso delle funzioni per le quali è vocato. Zero Emission Building è, invece, quell'edificio che emette modestissime quantità di anidride carbonica nell'ambiente. Plus Energy Building è, infine, quell'edificio che oltre a garantire la sua autosufficienza è capace di contribuire con un surplus alla rete globale. La pubblicazione scientifica si articola in tre parti. L'insieme dei primi tre capitoli ha carattere analitico; in essa vengono prese in considerazione le conoscenze attuali ('Definizioni di ZEB'), le normative in vigore in Europa e negli USA ('Orientamenti normativi internazionali') e le tecnologie ad oggi disponibili ('Criteri progettuali e soluzioni tecniche'). La seconda parte del testo include delle schede di analisi di edifici ZEB e Plus Energy. Tali schede sono composte da sezioni interne in cui affrontano tutte e tre le macrocategorie sopra esposte; in ultima analisi formulano un giudizio complessivo sull'esempio in oggetto. Questa sezione risulta essere la più innovativa per l'approccio olistico con cui vengono descritti i differenti progetti. L'ultimo capitolo ('Criticità degli ZEB e approccio al ciclo di vita') espone le criticità di tali sistemi afferenti l'impatto ambientale dell'intero ciclo vitale nonché le difficoltà applicative nell'ambito dell'integrazione, o meno, delle energie rinnovabili in reti urbane o di quartiere.
Gli autori Jerry Yudelson e Ulf Meyer hanno esaminato centinaia di grandi edifici verdi tra i più quotati del mondo e hanno chiesto ai proprietari di fornire i dati reali delle prestazioni, per dimostrare le loro richieste di sostenibilità. Questo libro presenta una panoramica dei sistemi di valutazione e mostra le migliori prestazioni di edifici in Nord America, Europa, Medio Oriente, India, Cina, Australia e nella regione Asia-Pacifico: esempi pratici di quali sono le migliori pratiche per edifici 'green' sia nuovi, sia esistenti; un riferimento pratico per come gli edifici verdi devono essre effettivamente eseguiti al più alto livello, che guida passo-passo attraverso molte soluzioni progettuali diverse. Una ricchezza di studi, di casi esemplari di successo, di progetti di bioedilizia utilizzando dati reali: prestazioni da cui imparare, interviste con architetti, ingegneri, proprietari di edifici e sviluppatori ed esperti del settore, per fornire un'ulteriore comprensione del processo di greening. Questa guida svela alcune delle insidie che attendono il design sostenibile, indica la strada verso il rapido progresso del prossimo decennio e offre ad architetti, ingegneri e sviluppatori di progetti un nuovo modo per capire come possono essere progettati e costruiti edifici ad alte prestazioni.
Partendo da un approccio basato sui materiali e mirato al design sostenibile, LEED Materiali: Guida alle risorse di Green Building, presenta quasi 200 materiali innovativi, prodotti e servizi, e mostra come utilizzarli per ottenere i migliori risultati. Il libro contiene anche il 'codice' per le nuove costruzioni, rivelando le insidie e le mosse positive ottenute utilizzando i prodotti per il massimo dei crediti (alcuni prodotti possono anche essere utilizzati per raggiungere diversi crediti LEED a seconda del modo in cui viene applicato il materiale) e mettendo a portata di mano l'ambita valutazione Platinum. Il testo non vuole concentrarsi sulla filosofia della bioedilizia o le ragioni per cui è una valida scelta. La maggior parte delle persone capisce il motivo per cui vale la pena di 'cotruire verde', ma alla fine, ciò che fa la differenza sono le decisioni che le persone prendono, i prodotti e materiali che vengono applicati. Questo libro è il primo passo verso un modo più sensibile di costruire, in modo 'ecologicamente sano'.
BONANOMI M. - DE FLUMERI C. - LAVAGNA M.
Edifici a consumo energetico zero
JERRY YUDELSON, ULF MAYER
MAGGIOLI EDITORE - 2012
ROUTLEDGE – 2013
LEED Materials: A Resource Guide to Green Building
WWW.MAGGIOLI.IT
WWW.ROUTLEDGE.COM
Orientamenti normativi, criteri progettuali ed esempi di Zero Energy e Zero Emission Buildings
The World’s Greenest Buildings
ARI MEISEL
PRINCERON ARCHITECTURAL PRESS - 2010
WWW.PAPRESS.COM
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PL A CES WEB
EDIFICI A CONSUMO ENERGETICO ZERO
OSLO ARCHITECTURE TRIENNALE 2013: DIETRO LA PORTA VERDE
EDIFICI A ENERGIA NETTA PARI A ZERO
TERRA BATTUTA: TECNICA COSTRUTTIVA E RECUPERO
Oslo Architecture Triennale è il più grande 'festival dell'architettura del nord, con espositori, dibattiti, conferenze...il catalogo della quinta edizione (19 settembre / dicembre 2013). Contiene un'indagine critica e giocosa dell'influenza della sostenibilità in architettura, nel corso degli ultimi 70 anni. Gli studi storici di pratiche di bioedilizia per eccesso di consumismo e spreco, dall'ecologia alle innovazioni, sono indagati in modi nuovi. I lettori sono invitati a un pensiero-risveglio e a un divertente percorso visivo su uno dei termini più usati del nostro tempo. Nell'introduzione, i curatori chiedono: "la diffusione dell'aggettivo 'verde' ha portato ad un'erosione quasi completa del significato?" È una buona domanda che risponde al dilagante uso della parola 'sostenibilità' e la collocazione dell'aggettivo 'sostenibile' di fronte a qualsiasi cosa ..."
Edifici al netto di energia, edifici di equilibrio o città carbon neutral: la varietà di termini in uso indica che un metodo scientifico manca ancora - che è un problema non solo per la comunicazione internazionale, ma anche rispetto ai processi di pianificazione come risposta alle sfide energetiche. Il chiarimento e significato dei termini più importanti in uso è estremamente importante per la loro attuazione. Dall'ottobre 2008, un gruppo di esperti provenienti da una agenzia internazionale dell'energia si è interessato a questi argomenti come parte di un progetto dal titolo 'Verso Edifici Net Zero Energy Solar'. L'obiettivo è quello di analizzare gli edifici esemplari che si trovano nei pressi di un saldo pari a zero-energia, al fine di sviluppare metodi e strumenti per la pianificazione, la progettazione e il funzionamento di tali edifici. I risultati sono documentati in questa pubblicazione: oltre alla presentazione di progetti, vi è una trasmissione di conoscenze ed esperienza acquisita dai progettisti e costruttori. Anche se molte domande rimangono senza risposta, esempi di progetti già realizzati dimostrano, in maniera concreta, che l'obiettivo di un bilancio energetico pari a zero, oggi, è già possibile.
Concepito a metà tra manuale e guida operativa, il presente volume indaga efficacemente le potenzialità di un antico materiale da costruzione, la terra, svelandone caratteristiche, peculiarità e limiti, rammentandoci che 'laddove sia impiegata, la terra non è altro che una risorsa come molte altre'. Il focus della trattazione è la terra battuta, una delle tecniche di costruzione utilizzate in Italia ed in particolare nel territorio piemontese ricompreso nell’area fra Alessandria, Novi Ligure e Tortona. Il testo – articolato in tre sezioni, tre appendici e quaranta box di approfondimento – affronta il tema delle criticità tecniche correlate al recupero del patrimonio esistente e si propone come strumento capace di colmare l’interruzione di memoria e l’oblio culturale che hanno causato la perdita di conoscenza sia del materiale (la terra), sia del saper fare (progettuale e tecnico). L’attenzione dell’autrice si è concentrata soprattutto sul corretto impiego della terra (battuta) – con incursioni nel mondo dell’architettura contemporanea – nel tentativo di recuperare quella confidenza e familiarità necessarie al mondo professionale, alle maestranze e alla committenza affinché la terra torni ad essere riconosciuta, innanzitutto, come materiale da costruzione.
HELLE BENEDICTE BERG
Oslo Architecture Triennale 2013: Behind the Green Door
KARSTEN VOSS, EIKE MUSALL
Net Zero Energy Buildings
Terra battuta: tecnica costruttiva e recupero. Linee guida per le procedure d'intervento
2013
DETAIL BOOKS - 2012
EDICOM EDIZIONI - 2014
WWW.OSLOTRIENNALE.COM
WWW.SHOP.DETAIL.DE
WWW.EDICOMEDIZIONI.COM
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PL A CES WEB
GAIA BOLLINI
Informazione pubblicitaria
Efficienza su tutta la linea.
Caldaie a condensazione a gas e gasolio
Pompe di calore
Sistemi solari
Micro- e cogenerazione
Caldaie a biomassa
Caldaie di grande potenza
Viessmann a MCE 2014 Appuntamento con l’innovazione e la sostenibilità Lunedì 17 marzo Viessmann invita progettisti, architetti e professionisti del settore della progettazione al Convegno dal titolo: Efficienza - Sostenibilità - Innovazione Fonti energetiche ed evoluzione della tecnologia: la cella a combustibile da futuribile ad attuale
Viessmann Srl - www.viessmann.it - info@viessmann.it
L’incontro avrà il prof. Mario Tozzi come moderatore e vedrà la partecipazione dell’arch. Mario Cucinella e di Roberto Snaidero. Per informazioni e iscrizioni: www.viessmannconvegno.it
17 Marzo ore 16.00 ATAhotel Expo Fiera (Milano-Pero) Sala Europa
Per la 39a edizione di Mostra Convegno Expocomfort Viessmann si propone con uno stand grande e innovativo. 1.000 m2 di innovazione ed efficienza su tutta la linea. L’azienda ribadisce così il proprio ruolo come produttrice di soluzioni per tutte le fonti di energia, combinando in modo efficiente fonti rinnovabili e fossili e per tutti i campi di impiego. Maggiori dettagli su www.viessmann.it
Fiera Milano Rho – 18-21 marzo 2014 PAD. 7 – Stand G31-K52 Vi aspettiamo
Seguiteci su
Competenze distintive del Gruppo Viessmann: caldaie a condensazione a gas e a gasolio, pompe di calore, sistemi a energia solare, cogenerazione, caldaie a biomassa, caldaie industriali.
CITTÀ RINNOVABILI
PLACESWEB, con questo numero, prosegue la serie dei numeri speciali trattando uno dei temi più attuali: la sostenibilità. Argomento caro e attuale per i progettisti più attenti. Infatti negli ultimi dieci anni in Italia sono stati utilizzati circa 40 ettari di suolo al giorno. Quota che porta il territorio italiano ad una copertura artificiale pari al 7,3 per cento del totale, contro il 4,3 della media dell'Unione Europea, trend che ha portato a costruire quasi 1.560.000 nuovi edifici. Questi dati evidenziano una grave emergenza, perché non è solamente una questione di quantità: il problema rilevante è anche, e soprattutto, la fragilità idrogeologica del territorio, il pericolo sismico. Ecco dunque che il concetto di ciclo di vita e di rinnovabilità, che fino ad ora sono stati riservati alle questioni energetiche e tecnologiche, si sta evolvendo evidenziano altri quadri di riferimento. Nelle varie forme d’incentivazione al risparmio si fa anche esplicito riferimento al progetto RI.U.SO - Rigenerazione Urbana Sostenibile -, che l'Associazione Nazionali Costruttori Edili, il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori Paesaggisti Conservatori e Legambiente, hanno elaborato, promosso e presentato nelle principali sedi istituzionali e culturali. PLACESWEB vuole presentare alcuni progetti che hanno saputo concretizzare alcuni principi del riutilizzo, nonostante una serie di fatti che hanno reso difficoltosa la loro realizzazione quali: la normativa aberrante sia dal punto di vista della enorme quantità di leggi e regolamenti, che spesso sono anche sbagliati e contraddittori, sia un'ignoranza diffusa sulle questioni etiche e ambientali, oltre a un mediocre senso di responsabilità nel governo del territorio. Nonostante l'ambito d’intervento è quello appena descritto, alcuni esempi dimostrano che la situazione reale è migliorabile e che parlare di demolire gli edifici che sono energivori o staticamente pericolosi, per sostituirli, rasenta l'utopia. Cosa deve prevedere un programma di promozione e incentivazione delle città rinnovabili? In sintesi: favorire economicamente gli interventi sul patrimonio edilizio esistente; uniformare, per quanto possibile, i diversi regolamenti edilizi presenti sul territorio nazionale; risolvere la questione dei tempi di approvazione delle pratiche, promuovere la cultura dello sviluppo sostenibile. In attesa di questa rivoluzione, PLACESWEB si conferma attenta alle problematiche ambientali ed ecologiche, proponendo prodotti in grado di garantire un ottimale inserimento nel paesaggio circostante.
PLACESWEB WITH THIS ISSUE, CONTINUING ITS SERIES OF SPECIAL ISSUES DEALING WITH ONE OF THE MOST TOPICAL ISSUES: SUSTAINABILITY. SUBJECT DEAR TO DESIGNERS AND PRESENT MORE CAREFUL. IN FACT, OVER THE LAST TEN YEARS IN ITALY HAVE BEEN USED ABOUT 40 ACRES OF LAND PER DAY. SHARE WHICH LEADS ITALIAN TERRITORY WITH AN ARTIFICIAL COVERING EQUAL TO 7.3 PERCENT OF THE TOTAL, COMPARED TO 4.3 IN THE EUROPEAN UNION AVERAGE, A TREND WHICH HAS LED TO NEARLY 1,560,000 TO BUILD NEW BUILDINGS. THESE DATA HIGHLIGHT A SERIOUS EMERGENCY, BECAUSE IT IS NOT ONLY A QUESTION OF QUANTITY: THE RELEVANT QUESTION IS ALSO, AND ABOVE ALL, THE FRAGILITY OF THE HYDROGEOLOGY OF THE AREA, THE SEISMIC HAZARD. HERE, THEN, THAT THE CONCEPT OF LIFE CYCLE AND RENEWABILITY, WHICH UNTIL NOW HAVE BEEN RESERVED TO ENERGY ISSUES AND TECHNOLOGY IS EVOLVING HIGHLIGHT OTHER FRAMEWORKS. IN THE VARIOUS FORMS OF INCENTIVE TO SAVING IS ALSO MADE EXPLICIT REFERENCE TO THE PROJECT RI.U.SO SUSTAINABLE URBAN REGENERATION - THE NATIONAL ASSOCIATION OF BUILDERS, THE NATIONAL COUNCIL OF ARCHITECTS, PLANNERS, LANDSCAPERS AND CONSERVATIONISTS LEGAMBIENTE, HAVE DEVELOPED, PROMOTED AND PRESENTED IN THE MAIN INSTITUTIONAL AND CULTURAL. PLACESWEB WANT TO PRESENT SOME OF THE PROJECTS THAT HAVE BEEN ABLE TO REALIZE SOME PRINCIPLES OF REUSE, DESPITE A SERIES OF EVENTS THAT HAVE MADE IT DIFFICULT TO ACHIEVE THEM, SUCH AS: THE ABERRANT REGULATION FROM THE POINT OF VIEW OF THE HUGE NUMBER OF LAWS AND REGULATIONS, WHICH ARE ALSO OFTEN WRONG AND CONTRADICTORY, IS WIDESPREAD IGNORANCE ABOUT THE ETHICAL AND ENVIRONMENTAL ISSUES, AS WELL AS A POOR SENSE OF RESPONSIBILITY IN THE GOVERNMENT OF THE TERRITORY. DESPITE THE SCOPE OF INTERVENTION IS THE ONE JUST DESCRIBED, SOME EXAMPLES SHOW THAT THE ACTUAL SITUATION CAN BE IMPROVED AND THAT TALK OF DEMOLISHING THE BUILDINGS THAT ARE ENERGY-STATICALLY OR DANGEROUS TO REPLACE THEM, IT BORDERS UTOPIA. WHAT MUST PROVIDE A PROGRAM FOR THE PROMOTION AND ENCOURAGEMENT OF RENEWABLE CITIES? IN SUMMARY: TO PROMOTE ECONOMIC INTERVENTIONS ON EXISTING BUILDINGS; STANDARDIZE AS MUCH AS POSSIBLE, THE VARIOUS BUILDING REGULATIONS ON THE NATIONAL TERRITORY, RESOLVE THE QUESTION OF THE TIME REQUIRED FOR APPROVAL OF THE PRACTICE, TO PROMOTE THE CULTURE OF SUSTAINABLE DEVELOPMENT. WAITING FOR THIS REVOLUTION, PLACESWEB CONFIRMS SENSITIVE TO ENVIRONMENTAL ISSUES AND ECOLOGICAL, OFFERING PRODUCTS THAT CAN GUARANTEE AN OPTIMAL INTEGRATION INTO THE SURROUNDING LANDSCAPE.
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PL ACESW EB
EDITORIALE
RENOVABLE CITIES
INTERVIEW
HOSPITALITY
SUITE ECO-CHIC
GREEN ZERO DANIELE MENICHINI WWW.STUDIOMENICHINI.IT BY ERIKA GAGLIARDINI
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PL ACESW EB
Il progetto GREEN_ZERO è il nuovo modulo abitativo dedicato all’ospitalità: una suite racchiusa in un guscio eco-sostenibile da installare nel bosco, in riva al mare, in piena campagna o ovunque il territorio lo consenta
Daniele Menichini, architetto e designer, nasce ad Engelberg in Svizzera nel 1968. Nel 1995 si laurea presso la Facoltà di Architettura di Firenze e nel 1996 fonda lo Studio di Architettura Daniele Menichini, che si occupa di progettazione, interni, allestimenti, design, comunicazione visiva ed art direction di aziende nel settore dell’arredamento home e contract. All’accurata ricerca teorica affianca un attento lavoro pratico nel campo dell’architettura degli interni dedicandosi allo studio delle problematiche dell’abitare, del vivere contemporaneo, dell’ospitalità, della ricettività, della vendita in showroom, della ristorazione, del di-
vertimento e del benessere. Sin dagli inizi dell'attività lo stile progettuale si è subito contraddistinto per la contemporaneità delle linee, la matericità, il colore, l'atmosfera, l'emozionalità e la multisensorialità dello spazio con particolare attenzione allo sviluppo di concept eco-based ed al dettaglio a partire da un percorso formativo tecnico, creativo e manageriale basato su ricerche e progetti in tema di progettazione integrata e sostenibile riferita ai paesi del nord europa che con le esperienze maturate hanno portato alla stesura dei progetti 'green room' e 'green_zero'.
PROGETTO STUDIO DANIELE MENICHINI - CONCEPT
T ARCH. DANIELE MENICHINI SCALA 1:100 SU A2
INTERVIEW
HOSPITALITY Per affrontare la complessità di una moderna struttura ricettiva, qual è la sua idea progettuale di fondo? on ho un'idea progettuale di base adatta ad ogni situazione di progetto dell'ospitalità, perchè ogni concept ha le sue necessità e i suoi desideri ma la funzionalità è sicuramente l'elemento che assume la valenza maggiore. L'hotel è una macchina delicata e raffinata in cui le scelte distributive, oltre a quelle estetiche, diventano basilari sia per i costi costruttivi, sia per quelli successivi della gestione. Il progetto si costruisce quindi intorno al concetto che un'ottima pianta è già la definizione di tutti gli elementi di prospetto, sezioni, volumi e dettagli. Questo metodo non viene applicato solo ai progetti per l'ospitalità, ma è la nostra metodologia di approccio al progetto, che vede l'intersecarsi e l'integrarsi delle varie figure professionali alla ricerca del risultato ottimale: quello che, in sintesi, viene definita 'progettazione integrata'.
N
L'idea di base per il progetto GREEN_ZERO è quello di creare un'architettura modulare dedicata all'ospitalità diffusa, che possa ospitare una suite di lusso, con un progetto in cui l'interno è pensato in base all'esterno e viceversa, integrandosi al paesaggio circostante, diventandone parte ed inglobandolo in alcuni elementi. Il design generale del modulo è un tratto essenziale messo in evidenza dalla fascia perimetrale, come se un elemento piano si fosse ripiegato su se stesso a formare una 'C' ricucita su un lato da sottili fili metallici, lasciando che all’interno si sviluppi naturalmente il progetto. Dentro questa struttura una camera da letto, un ampio bagno, un living all'aperto e l'indispensabile locale tecnico necessario a far funzionare tutta la 'macchina'.
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PL ACESW EB
Qual è il concept del progetto architettonico?
INTERVIEW
HOSPITALITY Come sintetizza il progetto? Il progetto è assolutamente nello stile del nostro studio da un punto di vista della caratterizzazione estetica e impiega materiali e tecnologie a basso impatto ambientale sia per la struttura, sia per gli interni.
Com’è il suo approccio alla progettazione sostenibile, quindi secondo quali criteri avviene la scelta dei materiali e quali applicazioni trova nell’edificio? Prima di tutto preferisco definire la nostra progettazione eco-responsabile, termine nel quale è compresa ovviamente anche la sostenibilità, ma che vuole evidenziare che il progettare green è una vera e propria responsabilità oltre che una filosofia o, peggio ancora, una tendenza. Ogni progetto ha la sua scelta di materiali che devono essere perfettamente integrati e scelti da una filiera di produzione che sia certificata da un punto di vista ambientale: non si tratta quindi di fidarsi ad occhi chiusi di una scheda tecnica che definisce un prodotto sostenibile o bio, ma di conoscere la vera modalità di produzione, perchè anche questa deve avere un impatto ambientale il più basso possibile: è questa la eco-responsabilità. Faccio l'esempio banale di un pavimento in legno che, forse, ha caratteristiche assolutamente sostenibili in se stesse, ma che viene, magari, prodotto da un'azienda energivora o che percorre migliaia di chilometri per arrivare nel ciclo produttivo senza una provenienza tracciabile; non è un caso assurdo, ma più frequente di quanto si pensi. Analizzare il materiale e magari andare anche a vedere la produzione e conoscela non è male. Principalmente nelle costruzioni di questa tipologia il materiale più utilizzato è il legno nelle sue varie forme di struttura primarie e secondaria, di isolante o di finitura d'interni, ma resta un luogo comune perchè tutti i materiali metallici o plastici che provengono da percorsi di riciclo o che possono entrare nel riciclo alla fine della loro vita sono altrettanto importanti ed utili.
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INTERVIEW
HOSPITALITY L’illuminazione e il risparmio energetico come sono stati risolti? Risparmiare energia non significa solo agire sull'illuminazione, ma anche su tutta una serie di paramentri. Il progetto GREEN_ZERO inizia il suo percorso sul risparmio energetico, andando a ridurre al minimo i consumi di tutte le utenze elettriche che sono impegnate nelle varie fasi di utilizzo della struttura, oltre ad agire sulla trasmittanza dei layout di parete affinchè sia quasi non necessario andare a riscaldare o raffrescare gli ambienti, anche se non ci siamo spinti fino al concetto della ventilazione meccanica controllata che, teoricamente, dovrebbe ridurre quasi a zero la necessità di condizionamento o riscaldamento, ma
che è un'estremizzazione che in una struttura ricettiva è di difficile impiego se il cliente non è educato all'utilizzo di una macchina così delicata, se pur perfetta, nel trattamento dell'aria. L'illuminazione è comunque uno degli elementi importanti nei consumi delle strutture ricettive ed è stato necessario fare in modo che la potenza complessiva installata fosse molto bassa, mediante l'utilizzo della tecnologia del led ad alto rendimento, con cui si riducono i consumi di almeno 1/5 rispetto ad un hotel tradizionale.
Come avete ottenuto lo ‘zero energy’ e quali interventi sono stati necessari per il risparmio energetico del progetto? Pensare a un edificio a energia zero significa avere un bilancio tra energia consumata ed energia prodotta uguale a zero e quindi, oltre ad agire su tutta una serie di parametri per ridurre al minimo il fabbisogno energetico, è necessario equipaggiare la struttura con un sistema di produzione di energia elettrica da fonti alternative ed inesauribili come il pannello fotovoltaico integrato con la copertura, che è in grado di produrre un massimo di 6kw che potrebbero anche essere accumulati in un sistema, se pur costoso, di accumulo a batterie. Non si tratta chiara-
mente di raggiungere solo l'obiettivo dell'energia zero, ma di pensare ad un consumo delle risorse ambientali vicino allo zero, attraverso il recupero delle acque piovane e il loro trattamento per il reimpiego nella struttura stessa. Cercare di raggiungere l'impatto ambientale zero è ancora realisticamente impossibile, ma si può cercare di avvicinarsi molto se si utilizza un metodo di progettazione integrata e una filiera di realizzazione molto corta e vicina anch'essa al km 0.
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INTERVIEW
HOSPITALITY SCHEDA TECNICA PER REALIZZAZIONI / PROJECT SHEET Nome realizzazione / Name creation: SUITE ECO-CHIC/GREEN_ZERO
Luogo / Place: REVINE LAGO TV - ITALY
Indirizzo / Address Location: VIA G.GRAVA 2
Anno di realizzazione / Year of construction: 2013
Committente / Customer: HOTEL AI CADELACH
Progetto architettonico / Project: STUDIO DI ARCHITETTURA DANIELE MENICHINI
Progetto architettura d’interni / Interior design project: STUDIO DI ARCHITETTURA DANIELE MENICHINI
Progetto illuminotecnico / Lighting design: STUDIO DI ARCHITETTURA DANIELE MENICHINI
Superficie edificata fuori terra / Above Ground built area: 2000 MQ
Realizzazione / Contracting: GREEN_HUB
SCHEDA FORNITORI PRODOTTI / PRODUCTS SUPPLIERS SHEET Pavimenti e rivestimenti / Floors and walls: PORCELANOSA/MANTESE LEGNAMI
Tendaggi / Curtains: PELLINI / INVENTA CONTRACT
Sanitari / Ealth: NOKEN
Rubinetterie / Taps: NOKEN
Tessuti / Tissues: BEATRIX
Porte / Doors: TONDIN PORTE
Letti / Beds: DORSAL
Corpi illuminanti / Light fixtures: MARIONI / SENSAI BY CHECK UP
Vernici / Paints: OIKOS
Infissi / Frames: REVEANE SERRAMENTI
Imbottiti / Upholstered: ARTEX ITALIA
Profumatori ambienti / Fragrancers: OIKOS FRAGRANCES
SCHEDA FORNITORI 'EDILI' / SUPPLIERS BUILDERS Impresa edile / Construction company: TIROLHAUS ITALIA
Impianti meccanici ed idraulici / Mechanical and hydraulic systems: SCANFERLA IMPIANTI/HAIER
Impianti elettrici / Electrical systems: SCANFERLA IMPIANTI/VIMAR
Pannelli fotovoltaici / Photovoltaic panels: BRANDONI SOLARE
Coperture in zinco titanio / Covers titanium zinc: VM ZINC
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INTERVIEW
HOSPITALITY
E N J OY
GARDA HOTEL CABERLON CAROPPI HOTEL&DESIGN www.caberloncaroppi.com BY MONICA ZANI
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Un quattro stelle ormai obsoleto e senza attrattiva è stato trasformato in poco più di sei mesi, in hotel di design capace di attirare famiglie, uomini d'affari e sportivi legati al turismo ciclistico ed escursionistico del nord Italia ed Europa
Dalle diverse esperienze maturate da Chiara Caberlon ed Ermanno Caroppi, nasce nel 2004 CaberlonCaroppi HospitalityDesign. Lo studio, con sede a Milano, Fermo, Pechino e Mosca, è specializzato nella progettazione di hotel e resorts per le maggiori catene internazionali e per privati, ma si occupa anche di residenze di lusso, design industriale e corporate identity. Negli anni gli architetti hanno preso parte a numerosi eventi culturali e fieristici di settore e hanno tenuto diverse lezioni per la Domus Accademy, il Politecnico di Milano e la Tsinghua University di Pechino. “Esperienza, specializzazione e professionalità sono ingredienti essenziali per un buon lavoro. Crediamo che nel nostro settore l’aspetto più importante del progetto Hotel sia partire dal 'genius
loci:' dal rapporto con il territorio, con le tradizioni locali, con la storia. Cercando di individuare le caratteristiche socio-culturali, architettoniche, di linguaggio e di abitudini che caratterizzano un luogo, un ambiente, una città. L’hotel è per noi un luogo pubblico pur mantenendo un frammento di privato della propria abitazione: piscina, hamman, spa, fitness sono solo alcuni dei servizi che l’hotel contemporaneo deve offrire, non solo all’ospite, ma attraverso pacchetti personalizzati, anche al pubblico, diventando così, oasi di relax e d’incontro dopo una stressante giornata lavorativa. Possiamo concludere che l’hotel è un 'edificio ibrido', un luogo pubblico e nel contempo privato, un edificio urbano, ma anche autoreferenziale, che esalta sia il comfort, sial’immagine architettonica complessiva”.
INTERVIEW
HOSPITALITY
Quali sono state le fasi del progetto? ella prima fase del progetto si è proceduto, mediante la consulenza di Mauro Santinato della Teamwork di Rimini, nell'identificazione della nuova idea di marketing con un confronto sulle necessità d’investimento e, conseguentemente, alla definizione del prodotto. Si è così individuata la vocazione leisure per le attrattive legate alla famiglia (Lago di Garda e Gardaland) e quella business per la clientela d'affari in cerca di un'alternativa agli alberghi standardizzati, fondendole in un prodotto che sapesse rispondere alle esigenze contemporanee. In questo modo, gli elementi tipici dell'ospitalità per famiglie, quali la presenza di un design piacevole e con tocchi di colore, gli ambienti dal gusto 'domestico' e gli spazi adatti ai bambini, vanno ad unirsi alle esigenze legate al mondo del lavoro, come la necessità di luoghi d'incontro e di riunione, la presenza di reti di connessione e il comfort legato alle moderne dotazioni della camera. La fase successiva della ristrutturazione ha coinvolto Marco Pignocchi della Hospitality Project di Rimini, che si è occupato sia di ridistribuire gli spazi attraverso lo sviluppo di un corretto layout funzionale che ha portato l'hotel a 42 camere da tre tipologia e tre suite, sia di sviluppare un budget cost di dettaglio, indispensabile strumento per una attenta gestione dei costi sia in fase di progettazione, si a durante gli acquisti.
N
Come è avvenuta la scelta dei materiali? I materiali e i colori utilizzati rispecchiano la filosofia del marketing e rimandano ad una sensazione di freschezza e luminosità. Il pavimento in linoleum richiama un legno chiaro e venato, quello delle finiture e il bianco poro aperto creano un contrasto piacevole e non troppo marcato, arricchito da uno dei due colori che variano da piano a piano: il verde mela e il rosso. Il tocco di colore caratterizza il fondo dell'armadio a giorno, l'interno delle nicchie decorative e la carta da parati della testa letto. L'ecopelle utilizzata e gli altri materiali seguono i toni del beige e del nocciola, scaldando l'ambiente senza appesantirlo.
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PL ACESW EB
Forte di una mirata connotazione, l'interior design curato dallo studio CaberlonCaroppi, ha puntato subito a precisi obiettivi estetici e funzionali. La divisione dei piani camere è rimasta pressoché invariata, tranne che per l'ampliamento dei bagni la cui superficie è stata portata ad almeno quattro metri quadrati, sia per questioni legate alla categoria, sia per una maggiore comodità del cliente, ed ognuno è stato dotato di ampia cabina doccia. L'arredo camera, prodotto da LeFablier, è stato ottimizzato posizionando tutti gli elementi di servizio (frigobar, cassaforte, armadio e scrittoio) e un televisore LCD di dimensioni considerevoli, nella parete attrezzata di fronte al letto, diventando l'elemento decorativo e connotativo della camera. Grazie a questo espediente tutte le camere sono state dotate di un divano letto che, nel caso non sia utilizzato per un ospite in più, permette di avere una piccola zona relax da 'junior suite'.
INTERVIEW
HOSPITALITY
Quale zona ha subito un intervento di ristrutturazione più massiccio?
La zona che ha subito i cambiamenti più rilevanti è sicuramente quella delle aree comuni. Originariamente divise tra il piano terra (hall, sala colazione e sala meeting) e il quarto piano (ristorante), sono state riunite tutte al piano terra, costruendo ex novo il blocco cucine/servizi e sfruttando così il quarto piano per la realizzazione delle suite. Il riutilizzo di pareti mobili esistenti, ha inoltre permesso la modularità di alcuni ambienti e la possibilità di isolare una zona del ristorante in tre diverse configurazioni: ampliamento sala ristorante, sala meeting, ampliamento area bar. Tuttavia, nel caso di una ristrutturazione che impone anche un rinnovo radicale dell'immagine, il recupero dell'area reception diventa simbolo del nuovo stile di ospitalità. Così, pur avendo conservato la conformazione del banco esistente e l'intera pavimentazione in marmo, si è scelto di inserire un elemento fortemente caratterizzante come il dogato in wengé, che delimita altre due aree importanti: il nuovo bar che guarda verso la piscina e parte della sala ristorante. In linea generale, da un lato c'è stata la volontà di evidenziare la duttilità stagionale della struttura. L'impiallacciato wengé di alcuni arredi e del dogato ricordano i toni scuri per le stagioni invernali, così come il camino ad olio e le poltrone in pelle scura. Mentre ritorna il poro aperto bianco che, oltre a legarsi all'ambiente della camera, dà la freschezza necessaria alle stagioni estive, insieme ai tessuti utilizzati per l’internet point e lobby, dal sapore volutamente domestico. Dall'altro, si è puntato sull'impatto visivo dato da alcuni 'scorci'. All'ingresso la reception nella 'nicchia' in doghe scure, verso il bar la zona relax con mobile tv e camino, verso il ristorante il buffet quasi monumentale che occupa un'intera parete. Le sue forme essenziali e pulite lasciano spazio alla ricercatezza del rivestimento in lastre ceramiche ad effetto ossidato di Laminam e al gioco di riflessi del fondo in vetro laccato bruno, assumendo il ruolo di elemento qualificatore dell'intera area ristorante. Completano l'arredo alcuni mobili in wengè dall'aspetto più 'domestico', tavoli di diverse forme, le poltroncine in pelle bicolore di Varaschin e la varietà dell'illuminazione. Per quest'ultima si è scelto per lo più Light Contract di Flos che, oltre a fornire prodotti da catalogo, ha personalizzato alcuni modelli e seguito la fase di installazione in cantiere in maniera veloce e dettagliata.
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INTERVIEW
HOSPITALITY
Come è possibile per un albergatore italiano, in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, organizzare una ristrutturazione di qualità, ma con costi contenuti? Che vantaggi può ricavare da una scelta che al momento può sembrare inutile, se non addirittura dannosa, per l’intera attività (giornaliera)? Avendo appena terminato un’importante ristrutturazione e non avendo però un numero di esperienze sufficienti per valutare se la spesa è stata alta o bassa rispetto alla media, si può dare un suggerimento importante: non iniziare la ristrutturazione dalle strutture murarie, ma dagli arredi. Un bravo architetto d’interni, con esperienza specifica nel campo alberghiero, con un occhio del proprietario all’economicità delle soluzioni proposte, può cambiare le sorti del cantiere, sia in termini di costi, sia di velocità di esecuzione. Se si dovesse fornire una ricetta, gli ingredienti sarebbero: squadra affiatata di consulenti per l’individuazione del prodotto e lo sviluppo dell’immagine che si vuole dare allo stesso; verifica delle varie possibilità di progetto e modifiche che si possono apportare alla struttura esistente; sulla base della struttura esistente e delle varianti che si possono apportare alla stessa (ampliamenti, modifiche interne,...) progetto degli arredi interni; studio e programmazione del cantiere a tavolino con consulenti specifici del settore alberghiero; incarico ad imprese conosciute o con referenze accertabili; nomina di un proprio coordinatore del cantiere che di fatto dovrà viverlo quotidianamente; gli errori e i ritardi che si possono evitare avendo un proprio coordinatore ne ripagheranno ampiamente il costo. In sei mesi si può ristrutturare un albergo partendo dal rifacimento degli impianti (quindi di fatto portando la struttura completamente a nudo) sino alla sostituzione totale di tutti gli arredi. Nel nostro caso abbiamo anche aggiunto qualche camera e modificato la parte dedicata alla ristorazione.
La generale armonia tra materiali e forme aveva però bisogno di un elemento che desse all'ambiente una maggiore attrattiva estetica e ludica. In linea con il principio iniziale di 'rinfrescare', si è scelto di puntare sul muschio vegetale da rivestimento (Moss Design) di Profilo Verde. Con esso si è realizzato il rivestimento dei pilastri che, insieme al legno e l'illuminazione Led, crea un gioco di luce e riflessione di grande suggestione e richiama il verde che ritorna nei tocchi di colore di complementi e oggettistica. Nell'ottica della ristrutturazione innovatrice e veloce, senza dubbio la maggior attenzione è stata data all'interior design, anche perché l'edificio presenta un aspetto già contraddistinto dalle grandi finestre circolari del piano terra e dalla colonna dell'ascensore esterno. È bastato quindi, un velocissimo restyling attraverso pulitura, tinteggiatura e illuminazione ad hoc. L'intera area comune è stata installata in circa tre settimane, grazie al coordinamento e al supporto diretto delle varie figure partecipanti che, attraverso il costante interfacciarsi dello studio con il responsabile del cantiere e le aziende, hanno potuto risolvere velocemente i problemi di fornitura e produzione.
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Come sintetizza il progetto?
INTERVIEW
HOSPITALITY
SCHEDA TECNICA / PROJECT SHEET Nome realizzazione / Name creation: ENJOY GARDA HOTEL
Luogo / Place: PESCHIERA DEL GARDA – VERONA ITALY
Indirizzo / Address Location: VIA VENEZIA, 26
Anno di realizzazione / Year of construction: 2012
Committente / Customer: LUSITALIA
Progetto architettura d’interni / Interior design project: CABERLONCAROPPI HOTEL&DESIGN
Direzione dei lavori / Supervision of works: ARCH. ALFREDO PASQUETTO
Coordinamento dei lavori / Coordination of work: GEOM. ROBERTO GOLDONI
Fotografie e immagine coordinata / Photographs and images: SANTACROCE DDC
SCHEDA FORNITORI 'EDILI' / SUPPLIERS BUILDERS Marketing di prodotto / Product marketing: TEAMWORK
Impianti / Haier: MARZIMPIANTI
Progettazione impianti / Plant planning: ING. CORRADO PROSPERI
SCHEDA FORNITORI PRODOTTI / PRODUCTS SUPPLIERS SHEET Pavimenti e rivestimenti / Floors and walls: PORCELANOSA, LAMINAM
Rivestimento buffet / Coating buffet: LAMINAM
Tendaggi / Curtains: CRDI
Sanitari / Ealth: DURAVIT, CATALANO
Rubinetterie / Taps: HANSGROHE
Tessuti / Tissues: CRDI
Carta da parati camera / Wallpaper room: CRDI, JANNELLI & VOLPI
Porte / Doors: ZANINI PORTE
Mobili, complementi, camere / Furniture, accessorier, rooms; LE FABLIER
Mobili e complementi aree comuni / Furniture and accessories areas: GABELLIERI ARREDAMENTI, H&H
Arredo di serie aree comuni / Furniture series of areas: BILLIANI, VARASCHIN, MOROSO
Corpi illuminanti / Light fixtures: ARTEMIDE, FLOS/LIGHT CONTRACT
Muschio / Moss:
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MOSS DESIGN PROFILO VERDE
PROJECTS
HOSPITALITY Studio Bozzini
Klima Hotel Milano Fiere Il primo albergo a Milano totalmente ecosostenibile
Milan - Italy
www.klimahotelmilanofiere.it
Costruito con le più innovative ed avanzate tecniche nel settore edilizio e con le più recenti tecnologie antisismiche, l’hotel, firmato Studio Bozzini, rispecchia tutti i parametri ecologici di riferimento ambientale, vantando, per questo, l’etichetta di GREEN HOTEL. La progettazione e la realizzazione di questo albergo nascono dall'idea di creare un edificio leggero, che respira. L'edificio è costituito da due volumi, una torre di sedici piani fuori terra e una palazzina bassa di tre piani fuori terra, comunicanti al piano terra, al piano primo, al piano secondo e sulla copertura del corpo più basso. La torre è circondata da frangisole, lamelle orizzontali, che frammentano lo spazio dando opportunità al sole e all'aria di attraversarli, conferendo un senso di leggerezza che è sempre stato alla base del progetto dell'edificio. Tutta la torre è rivestita da una parete ventilata in gres porcellanato bianco, un materiale che conferisce una certa luminosità legata ad una praticità di manutenzione e pulizia. Protagonista di questa realizzazione è la luce, che di notte illumina la struttura tra-
mite barre posizionate lungo i frangisole che conferiscono slancio e visibilità alla realizzazione. Il progetto dell'hotel si sviluppa su 16 piani fuori terra e tre piani interrati nella torre e su tre piani fuori terra e uno interrato nel corpo basso. La facciata anteriore dell’albergo è composta totalmente da pannelli fotovoltaici che forniscono buona parte dell’energia necessaria alla struttura per il suo funzio-
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Klima Hotel Milano Fiere
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namento, la parete posteriore invece è un verdeggiante giardino verticale. L’Hotel, classificato 4 stelle Superior, ha 115 camere e 5 sale riunioni nelle quali può ospitare eventi da un minimo di 20 ad un massimo di 400 persone. Tutte le camere, molto spaziose, hanno una metratura circa di 25 mq e sono dotate di tutti i comfort per un piacevole soggiorno all’insegna della quiete e del relax. Le camere sono dotate di un sistema particolare di insonorizzazione con vetri a 4 strati per garantire il massimo della quiete. Sono disponibili anche 8 camere per disabili e un accesso facilitato all’interno della hall e due piani con camere ad uso esclusivo dei fumatori. Tutte le aree pubbliche e il resto dei piani sono totalmente No Smoking. Il Klima Hotel Milano fiere è dotato di un importante centro convegni composto da 5 sale, tutte dotate di luce naturale e di attrezzature di ultima generazione, con una capienza da 10 a 400 persone per una capacità totale complessiva di 600 persone. La sala plenaria, Sala Expo, è ubicata al piano terra e dispone di due entrate principali e di tre entrate laterali per accogliere eventi e manifestazioni durante le quali sia necessario esporre materiali voluminosi quali, ad esempio, auto o attrezzature particolari. Le altre sale dell’hotel sono ubicate al primo piano, un vero e proprio business centre. La Sala Duomo,che è la sala principale, ha la capacità di ospitare fino a 110 persone. Vi sono inoltre altre tre sale per incontri riservati quali la Sala Brera, la Sala Navigli e la Sala La Scala. Tutte le sale sono dotate delle attrezzature più avanzate di ultima generazione e nella sala Expo è disponibile per i nostri ospiti un’ampia cabina regia con due aree separate per traduzioni simultanee. Oltre a ciò, un attrezzato centro benessere e SPA. J. A.
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Klima Hotel Milano Fiere
SCHEDA PROGETTO NOME REALIZZAZIONE / NAME CREATION: Klima Hotel Milano Fiere ARCHITETTI /ARCHITECTS: Studio Bozzini COLLABORATORI / COLLABORATORS: Arch. Lucia Bozzini, Arch. Marco Benedetti, Arch. Annalisa Ubezio, Ing. Andrea Vago PROGETTO INGEGNERISTICO / ENGINEERING PROJECT: Servizi Di Ingegneria: Società S.P.S. S.R.L. IMPRESA DI COSTRUZIONI / CONSTRUCTION COMPANY: Paganoni Costruzioni Srl of Sondrio IMPIANTI DI RISCALDAMENTO / HEATING: Progettista: Ing Giorgio Ferraro della Ditta Thermoteam di Legnano (MI)
FORNITORI:
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RIVESTIMENTO ESTERNO / OUTER COATING: Superfici S.r.l. di Cremona; Giardini verticali: Verde Profilo S.r.l. di Agrate COMMITTENTE / CUSTOMER: Immobilare Giulia Venezia S.r.l. SUPERFICIE COSTRUITA / BUILT AREA: 15000 mq ANNO / YEAR: 2013 LUOGO / PLACE: Milano - Italy
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Klima Hotel Milano Fiere
PROJECTS
MUSEUM Arkispazio e V12 Design
MuMac, Museo della Macchina per caffè Cento anni di storia delle macchine da caffè
Binasco, Milan - Italy
www.mumac.it
Photo credits: John Gollings, Patrick Reynolds
Progettato dagli architetti Paolo Balzanelli e Valerio Cometti rispettivamente titolari dello studio Arkispazio e V12 Design, in occasione del centenario del Gruppo Cimbali, il MuMac, Museo della Macchina per Caffè, racconta 100 anni della storia di questi oggetti meravigliosi e si trova nello stabilimento di Binasco del Gruppo Cimbali all’interno dell’edificio precedentemente adibito a magazzino dei ricambi e si sviluppa su una superficie di 1.800 mq. Il tema del progetto è stato quello di creare un’architettura di pregio e fortemente caratterizzata, senza tuttavia celare completamente l’edificio esistente, anzi valorizzando la realtà industriale pienamente operativa nella quale è immersa. Per i visitatori del MuMac è stato creato un nuovo ingresso attraverso il quale si accede a un’area delimitata da un articolato setto color caffè. La parete di fondo di tale setto è scandita da nove alberi che la dividono in 10 spazi uguali: dieci decenni che simboleggiano il secolo di vita e di successi de LaCimbali. Una nuova facciata in doghe di metallo curvilinee di color 'rosso Cimbali', ancorata all’edificio esistente, crea una sorta di grande parete ventilata che, con il suo movimento sinuoso, accompagna nel percorso il visitatore verso il grande serramento d’ingresso.
Questa delicata composizione di curve e controcurve, che vista dall’alto ricorda i caldi flutti dell’aroma del caffè che si sollevano dalla tazzina, si compone in modo riuscito con la geometria diagonale che sottende il progetto e che si ritrova come principio generatore della divisione degli spazi interni. Il serramento d’ingresso presenta un disegno scandito da elementi verticali, in riuscita contrapposizione con l’andamento orizzontale delle doghe metalliche.
SCHEDA PROGETTO NOME: MuMac ARCHITETTO: Arkispazio e V12 Design SUPERFICIE: 1800 mq COMMITTENTE: Gruppo LaCimbali ANNO: 2012 LUOGO: Binasco, MI, Italy
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MuMac, Museo della Macchina per caffè
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Grande attenzione è stata prestata all’illuminazione notturna, posizionando dei corpi illuminanti fra la parete in cemento esistente e la sinuosa facciata in metallo, si è riusciti ad illuminare la griglia regolare degli interstizi fra le doghe metalliche: un reticolo di luce che avvolge l’edificio, regalando energia e solennità. Da questo lato si può accedere sia all’area espositiva del Museo del Centenario, sia all’Area Espositiva Temporanea, impiegata secondo un calendario di eventi e presentazioni. Il lato opposto dell’edificio, rivolto perciò a nord verso l’interno della proprietà industriale, prevede l’ingresso per i visitatori 'Corporate'. Tale facciata presenta la medesima giustapposizione di doghe metalliche contro la facciata esistente, ma secondo una geometria differente, ovvero sfoggiando una suggestiva curvatura, estremamente ampia, interrotta al centro da due piani verticali convergenti, che vanno a formare l’area coperta dell’ingresso 'Corporate'. Attraverso questo ingresso si accede a un’area legata a un impiego didattico, la cosiddetta 'Area della Cultura del Caffè', dove il visitatore potrà prendere confidenza con le attuali macchine per il caffè de 'LaCimbali' e capirne il funzionamento oltre a poter degustare la bevanda. Questo blocco si sviluppa in altezza su due livelli ed è incastrato tra l’area espositiva del Mumac e quella temporanea, diventando così una presenza vitale e dinamica grazie ad affacci e percorsi che volutamente restano visibili dalle rispettive aree espositive. D. G.
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MuMac, Museo della Macchina per caffè
PROJECTS
CASE HISTORY Studio Andrea Tomasi e Associati
Cantina Mori Colli Zugna Rispetto dell’ambiente e del paesaggio, ottimizzazione delle risorse energetiche e attuazione del ciclo produttivo 'per caduta'
Mori, Trento - Italy
www.cantinamoricollizugna.it
La Cantina Mori Colli Zugna è ubicata nel territorio della Vallagarina, dove la vite si diffuse in maniera sistematica già negli ultimi anni dell’800. Creata da pochi soci e con minime disponibilità finanziarie, la cantina si è sviluppata notevolmente dopo gli anni sessanta grazie al forte spirito cooperativo dei propri viticoltori. La situazione economica che ha proiettato la cooperativa nel terzo millennio ha portato con sé nuove sfide da intraprendere: competitività ed efficienza. Gli amministratori della cooperativa hanno quindi deciso, come passo iniziale di risposta a questo scenario, di progettare una nuova cantina con criteri innovativi, moderni, razionali e tecnologicamente avanzati. Entrata in funzione nel 2010, porta la firma dello studio Andrea Tomasi e Associati ed è la più grande cantina ipogea del Trentino. L’opera si mimetizza tra i terrazzamenti coltivati a vite delle prealpi trentine: dei 100.000 m3 soltanto 1500 emergono dalla terra, visibili ma inseriti in piena armonia nel contesto agricolo. Il grosso della nuova struttura è infatti to-
SCHEDA PROGETTO NOME: Cantina Mori Colli Zugna ARCHITECT: Studio Andrea Tomasi e Associati SUPERFICIE: 6.500 mq ANNO: 2008-2012 LUOGO: Mori, TN, Italy
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talmente incassato in terra, secondo il modello reso celebre in Italia dalla cantina Antinori, progettata da Archea sulle cantine toscane. Capace di contenere una quantità record di vino, pari a 100.000 ettolitri, la nuova cantina di Mori si dedica alla vinificazione, all’affinamento e allo stoccaggio delle uve provenienti da 580 ettari di vigneti e produce vini di prestigio quali Marzemino, Teroldego, Pinot grigio, Lagrein e spumanti. L’organicità di questo spazio, il taglio del crinale in corrispondenza del punto vendita, la continuità delle superfici vetrate, sono tutti elementi che, nel rispetto dell’ambiente agricolo, vengono a comporre il segno dell’architettura, che è sempre presente, senza mai prevaricare l’aspetto naturale. A dimostrazione di questa sorta di gerarchia, la natura stessa diviene architettura, attraverso il reimpianto del vigneto su gran parte della copertura della cantina interrata e l’utilizzo del tetto-giardino per il volume degli uffici. La superficie interessata è di circa 6.500 m2, con una profondità media di 15 metri. Il volume interrato corrisponde invece a circa 100.000 m3. Tre sono gli obiettivi dichiarati: il rispetto dell’ambiente e del paesaggio, l’ottimizzazione delle risorse energetiche e l’attuazione del ciclo produttivo 'per caduta', secondo i migliori criteri enologici. Il conferimento delle uve avviene nella parte alta del lotto e tutte le successive fasi di lavorazione si sviluppano a cascata. In questo contesto, l’azienda Viessmann ha fornito gli impianti per soddisfare l’enorme fabbisogno di riscaldamento e di acqua calda sanitaria dell’intera struttura, fabbisogno coperto da due pompe di calore Vitocal 300-G in cascata di Viessmann. Si tratta di due pompe di calore geotermiche bistadio, che permettono il funzionamento contemporaneo in modalità riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria. M. B.
Studio Andrea Tomasi e Associati
Cantina Mori Colli Zugna
PROJECTS
HOSPITALITY WOHA
Parkroyal Hotel Integrazione tra vegetazione ed architettura
Republic of Singapore
www.parkroyalhotels.com Tra i grattacieli del quartiere centrale degli affari di Singapore, tra Hong Lim Park e i condomini HDB di Chinatown, sorge l'Hotel Park Royal Tower on Pickering. Lo studio di architettura WOHA, da sempre attento alle tematiche green, ha realizzato un giardino verticale che si sviluppa su tutta l’altezza dell’albergo, costituendo una vera e propria oasi verde nel cuore della città asiatica. L’Hotel Park Royal Tower on Pickering si distingue anche per il suo massiccio utilizzo di energia solare, per l’efficiente sistema di raccolta di acqua piovana e per i sensori di movimento sparsi al suo interno: un vero e proprio hotel green. I giardini pensili posti sulle grandi terrazze antistanti le vetrate dell’hotel danno quasi l’effetto di una cascata verde fatta di piante tropicali e palme che, oltre a rendere gradevole l'impatto ambientale della struttura alberghiera, contribuisce a rinfrescare in modo naturale l’edificio. L’intero arredamento all’interno, richiama il rapporto con la natura attraverso l’uti-
SCHEDA PROGETTO NOME: PARKROYAL on Pickering ARCHITETTO: WOHA COMMITTENTE: PARKROYAL Collection Hotel ANNO: 2013 LUOGO: Singapore, Repubblica di Singapore
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lizzo di materiali quali i ciottoli, l’acqua ed il legno. L’hotel ha ricevuto il punteggio più elevato per il BCA Green Mark Platinum, riconoscimento che viene assegnato agli hotel più green di Singapore. Gli architetti hanno progettato l’edificio cercando di far interagire in armonia vegetazione ed architettura. La pavimentazione in legno della terrazza delle camere si protrae all'interno della stanza per legare, visivamente, il terrazzo alla suite. Le tre diverse zona della suite (soggiorno, notte, bagno) sono diversificati dai materiali, a parete e a soffitto. La zona centrale è determinata da pannelli di legno di melo a parete e soffitto, tinti nei colori del mare con finitura lucida. Il bagno e la toilette sono in parte in legno, in parte (nelle zone umide) in brillante ceramica. L'illuminazione dell'hotel è stata risolta con lampade a sospensione, che mettono in risalto le aree di consumo fondamentali con un effetto di luci d'atmosfera; con applique da parete che prevedono una luce leggera, unitamente a faretti-scultura. C. A.
PROJECTS
RETAIL Marco Toffol Architetto
Hotel Garnì Paradisi Strutture ricettive sostenibili: a Primiero il primo Garnì certificato LEED
Mezzano, TRENTO - Italy
www.gbcitalia.org
l nuovo Hotel Garnì Paradisi a Mezzano (TN) ha raggiunto la certificazione LEED Italia NC, livello ORO qualificandosi come il primo garnì in Europa certificato con il sistema di valutazione della sostenibilità più diffuso al mondo, con il supporto del gruppo di lavoro di LEEDme, greenbuilding unit di Essedi Strategie d’Impresa, socio di GBC Italia. Lo stile dell’edificio rispetta la tradizione architettonica della zona del Primiero. La copertura è a falde rivestita in coppi, le falde con esposizione ottimale sono attrezzate per la produzione di energia da fonti rinnovabili: sono infatti installati in coper-
tura collettori solari e moduli fotovoltaici dimensionati in funzione del fabbisogno energetico dell’edificio. L’involucro e le componenti impiantistiche, dalle elevate prestazioni energetiche, hanno permesso di ridurre al minimo il fabbisogno energetico dell’edificio nel periodo invernale e di eliminare la necessità di climatizzazione nel periodo estivo. Per il riscaldamento degli ambienti e dell’acqua l’edificio non consuma combustibili fossili: è infatti collegato al nuovissimo sistema di teleriscaldamento che serve l’abitato di Mezzano, alimentato con scarti di lavorazione del legno. Infine, per quanto ri-
SCHEDA PROGETTO NOME: Hotel Garnì Paradisi ARCHITETTO: Marco Toffol SUPERFICIE: 1.615 mq COMMITTENTE: Studio Servizi Aziendali sas di Castellaz Marino E C. ANNO DI CERTIFICAZIONE: 2013 LUOGO: Mezzano, TN, Italy
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Vincenzo Bafunno
Hello Bike Shop
zionati materiali di provenienza regionale come il legno della Magnifica Comunità di Fiemme - e utilizzati materiali a contenuto di riciclato - come i pannelli isolanti in fibra di legno e le piastrelle -. Per garantire la salubrità dell’ambiente interno sono state impiegate esclusivamente pitture e vernici a basso contenuto di VOC ed è stato implementato un Piano di Qualità dell’Aria Interna durante la costruzione. Il progetto usufruisce anche del concetto del riciclo, rivalutando materiali e oggetti come una lamiera forata arrugginita e recuperata per realizzare la zona riparazione bici e per parte della struttura delle vetrine espositive, che espongono componentistiche di pregio. Sottolinea il concetto la maniglia della porta di ingresso, ricavata da un cerchione compreso di raggiera. L’area riparazione bici, gli arredi, le lampade in metallo petrolio, gli impianti elettrici e di condizionamento a vista, il pavimento effetto ruggine, la struttura in ferro delle vetrine, contribuiscono a ricreare un ambiente 'officina' accogliente e funzionale. E. G.
PRESTAZIONI LEED® PUNTEGGIO LEED Sostenibilità del Sito Gestione delle Acque Energia e Atmosfera Materiali e Risorse Qualità ambientale Interna Innovazione nella Progettazione Priorità Regionale
GOLD 67* 21/26 9/10 19/35 3/14 6/15 5/6 4/4
*massimo punteggio: 110 punti
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guarda l’energia elettrica, è stato stipulato un contratto di fornitura di sola energia certificata prodotta da fonti rinnovabili. Il consumo di acqua all’interno dell’edificio è stato ridotto attraverso apparecchiature a basso flusso installate su lavelli, lavandini, docce, bidet e wc. La piantumazione con piante autoctone a fabbisogno idrico nullo, ha permesso di annullare il consumo d’acqua potabile per irrigare gli ampi spazi esterni a verde. Gli spazi esterni pavimentati sono stati ridotti al minimo e in fase di scelta delle finiture sono state scelte soluzioni come il verde grigliato e piastre ad elevato SRI, che hanno permesso di minimizzare l’effetto isola di calore. Per incentivare la mobilità sostenibile sono stati riservati spazi a parcheggio per carpool/vanpool e per veicoli a bassa emissione, sono inoltre a disposizione sia degli ospiti del Garnì, sia del personale un deposito biciclette coperto e rastrelliere esterne. Per quanto riguarda la sostenibilità nella fase costruttiva dell’edificio sono stati sele-
PRODUCTS MODUS
NOME PRODOTTO DESIGNER
TOP LINE + NOVAS DESIGN
APRIL SIR KENNETH GRANGE E JACK SMITH
NOME PRODOTTO DESIGNER
MOVIA XL WERTHER TOFFOLONI
CARATTERISTICHE TECNICHE Linea di imbottiti composta da poltrona, divano 2 posti, E DIMENSIONI divano 3 posti, pouf, unità d'angolo e divano curvo, fi-
CARATTERISTICHE TECNICHE Seduta con distanziali in metallo che creano un vuoto tra E DIMENSIONI il perimetro della seduta, lo schienale e i braccioli. L’in-
nalizzata a garantire una buona postura, eleganza scultorea e distinzione, con particolare attenzione alle combinazioni di tessuto e dettagli per elevare la qualità del design
tercapedine che si forma permette una più agevole e rapida pulizia del sedile e una maggiore aerazione. Anche per questo motivo la linea Movia è particolarmente indicata per l’arredo di lounge di grandi hotel e ristoranti. La struttura è realizzata in faggio massiccio. Il sedile è in multistrato rinforzato, cinghie elastiche ed imbottiture a base di espansi a densità differenziata, garantiscono il massimo comfort
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WWW.TOPLINE-ITALIA.COM
CALLIGARIS
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NOME PRODOTTO DESIGNER
WEB DONDOLI E POCCI
NOME PRODOTTO DESIGNER
RECHRYSALIS JEREMY COLE
CARATTERISTICHE TECNICHE Sedia impilabile che può inserirsi facilmente sia nel conE DIMENSIONI testo domestico, sia nelle più diverse situazioni di lavo-
CARATTERISTICHE TECNICHE Lampadario fatto a mano in bone china, disponibile singolo e E DIMENSIONI in versione a tre. Ogni pezzo, che si rifa al bozzolo della far-
ro offrendo soluzioni personalizzate per qualsiasi necessità e con l’ambizione di avvicinare il design al grande pubblico. Ha la struttura in tubo metallico cromato o verniciato in 5 colori, la maniglia superiore in cromato o verniciato in tinta come la struttura o in contrasto, la seduta e lo schienate in rete con cuciture in tinta. Disponibile in vari colori, misura L48xP54,5xH83xH seduta 45 cm
falla, monta una lampada alogena G5 o LED. Il singolo bozzolo misura 300h x 140 mm, mentre la versione con tre bozzoli, misura 600h x 400 mm
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NOME PRODOTTO DESIGNER
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FLY PIETRO GAETA
CARATTERISTICHE TECNICHE Miscelatore monocomando disponibile in ottone cromaE DIMENSIONI to e proposto con due soluzioni per lavabo (lavabo, con
PRODUCT NAME DESIGNER
SQUARO EDGE 12
SPECIFICATIONS AND DIMENSIONS
Collezione di vasche da bagno in Quaryl con bordo sottile da 12 mm, composta da sei differenti misure. La scelta è fra una forma rettangolare con spigoli vivi nella versione ad incasso, disponibile in quattro differenti dimensioni e una versione da 180x80 cm con angoli arrotondati, disponibile sia nella versione a incasso, sia freestanding. Il troppopieno e la piletta di scarico, cromati o bianchi sono perfettamente integrati nella superficie per un'elegante effetto a scomparsa. La profondità interna della vasca di soli 45 cm consente un minor consumo d’acqua
un’altezza di 172,7 mm e lavabo alto, con un’altezza di 352,20 mm; per entrambi la lunghezza della leva misura 210,48 mm), lavabo a muro, bidet, incasso vasca/doccia, incasso vasca/doccia con deviatore e incasso doccia. La serie è abbinabile all’ampio programma doccia dell’azienda, comprendente anche i soffioni cromoterapici
WWW.GATTONIRUBINETTERIA.COM
WWW.VILLEROY-BOCH.IT
VITRA
INDA
NOME PRODOTTO DESIGNER
MEMORIA CHRISTOPHE PILLET
NOME PRODOTTO DESIGNER
ONE - LOUNGE COLLECTION MATTEO THUN E ANTONIO RODRIGUEZ
CARATTERISTICHE TECNICHE Lavabi in MineralCast® e ceramica verniciati con un E DIMENSIONI procedimento speciale in modo da restare bianchi e bril-
CARATTERISTICHE TECNICHE Linee semplici e rigorose in grado di interpretare i diverE DIMENSIONI si stili dell’abitare. Questa è la serie di accessori per il ba-
lanti come quando erano nuovi. I lavabi a ciotola da 80 centimetri hanno posto fine al problema degli spruzzi d'acqua, ma ci sono anche lavabi da 40 centimetri per spazi più ristretti. L'eliminazione del foro del troppopieno conferisce al bagno un look integrato e igienico
gno. Una linea di accessori completa, dalle linee pulite con finitura in ottone cromato (dal portasapone al portasalviette). La vastità dell’assortimento e la chiarezza formale la rendono una soluzione particolarmente flessibile dal punto di vista stilistico e pratico, in grado di adattarsi sia ad ambienti pubblici, sia residenzialiI
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CARATTERISTICHE TECNICHE Panchina realizzata in KRION® Snow White, una superE DIMENSIONI ficie solida di nuova generazione. Si tratta di un materiale
CARATTERISTICHE TECNICHE Drop di Scab Design è la seduta dalle linee morbide e avE DIMENSIONI volgenti. Con la sua tonda comodità, è caratterizzata da
caldo al tatto e simile alla pietra naturale, composto da due terzi di minerali naturali (ATH: alluminio triidrato) e da una piccola percentuale di resine ad alta resistenza. Tale composizione conferisce al KRION® alcune particolarità esclusive: assenza di pori, proprietà antibatteriche senza alcun tipo di additivo, durezza, resistenza, durevolezza, manutenzione ridotta, nonché riparazione e pulizia agevoli
una struttura a pozzetto, per una sensazione di rotondo comfort a 360°. Perfetta dentro casa sia nella versione Natural con gambe in legno, con telaio in acciaio cromato, diventa un arredo ideale per l’esterno nella versione con telaio zincato e verniciato. Drop è impilabile e realizzata in tecnopolimero, con struttura a 4 gambe cromata o verniciata con polvere poliestere. Disponibile in diversi colori come azzurro, rosso, lino, tortora e antracite, rappresenta con grinta e carattere la modernità by Scab Design
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KEEN KLAUS BEGASSE
CARATTERISTICHE TECNICHE Proiettore illuminotecnico per esterni: lo speciale doppio E DIMENSIONI snodo consente di orientare l’apparecchio verso infinite
direzioni, dando vita a regie luminose sempre diverse. Disponibile in due dimensioni, Keen è dotato della tecnologia Led più avanzata che, abbinata alla scelta di ottiche diverse, assicura un’illuminazione performante all’insegna della sostenibilità energetica
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NOME PRODOTTO DESIGNER
BALANCE CLARISSA DORN E ROEL HAAGMANS
CARATTERISTICHE TECNICHE Lampadario in cristallo, che si adatta ai più diversi proE DIMENSIONI getti d’illuminazione ed è particolarmente avanzato per
quanto riguarda la dispersione fluttuante della luce
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NOME PRODOTTO DESIGNER
PRODUCTS LOLLI E MEMMOLI
NOME PRODOTTO DESIGNER
PHILIPS
VIET 52 - VIET 65 IVAN LOLLI E MARIO MEMMOLI
NOME PRODOTTO DESIGNER
INSTANTFIT
CARATTERISTICHE TECNICHE La nuova lampada VIET 52 e la più grande VIET 65 riE DIMENSIONI prendono la forma essenziale delle campane. Sulla strut-
CARATTERISTICHE TECNICHE Nuovo tubo a LED retrofit, che consente di ridurre il coE DIMENSIONI sto per la gestione degli impianti grazie alla possibilità
tura quasi inesistente, si adagia morbida come un tessuto, una complessa maglia di cristalli che riflettono bagliori di colore verde dispide e blu tanzanite
di sostituire l’illuminazione tubolare fluorescente lineare con la tecnologia a LED energeticamente efficiente. Le lampade tubolari a LED offrono risparmi energetici fino al 50% rispetto all'illuminazione dei tubi fluorescenti lineari e richiedono meno manutenzione grazie alla loro lunga durata
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TARGETTI
MICROFLOOR
NOME PRODOTTO DESIGNER
KEPLERO
NOME PRODOTTO DESIGNER
METAL LINE CEMENT DESIGN GROUP
CARATTERISTICHE TECNICHE Inground per l’illuminazione degli spazi outdoor, nelle due E DIMENSIONI versioni ZOOM e GIMBAL. Nell'immagine, Keplero Zoom,
CARATTERISTICHE TECNICHE Microcemento zinco, alluminio, ottone e bronzo, per la E DIMENSIONI realizzazione di superfici in ossido di rame e ferro-rug-
32W di potenza, la cui scelta dell’effetto luminoso può avvenire in qualsiasi momento, anche dopo all’installazione. Il sistema ottico, in attesa di brevetto, è rivoluzionario. Tre opzioni di movimento – estrazione - traslazione – rotazione permettono al proiettore di assumere configurazioni diverse e di generare innumerevoli effetti di luce. Ogni movimento è guidato da ghiere graduate per facilitare la riconoscibilità del puntamento su installazioni in linea. Il bloccaggio è garantito per ogni singolo movimento per mantenere il puntamento nel tempo
gine, per rivestimenti continui senza fughe, sia per interni, sia per esterni, a basso impatto ambientale. La collezione può essere posata a parete o a pavimento ed è composta da elementi naturali minerali e polimeri all’acqua, non tossici, non contaminanti, certificati a bassissimo impatto ambientale e bassissimo contenuto di composti organici volatili (VOC), nel rispetto dell’ambiente e della salute. Spessore da 1 a 3 mm ed elevata aderenza alla maggior parte dei supporti nuovi o già esistenti
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PRODUCTS RDZ
NOME PRODOTTO DESIGNER
VIESSMANN
WI-TP PRO
NOME PRODOTTO DESIGNER
VITOSORP 300-W
CARATTERISTICHE TECNICHE Le centraline elettroniche sono sistemi di regolazione che E DIMENSIONI permettono di controllare e gestire in modo preciso e
CARATTERISTICHE TECNICHE Pompa di calore ad assorbimento a gas che che lavora E DIMENSIONI a ciclo continuo per mezzo di un liquido assorbente e di
puntuale gli impianti di riscaldamento e raffrescamento a pavimento, soffitto e parete di diverse dimensioni. Il pannello di controllo Touch-Screen Wi-TP Pro permette di visualizzare, controllare e modificare in modo semplice e intuitivo le funzionalità base dell’impianto sia in locale, sia da remoto tramite qualsiasi tipo di apparecchiatura che utilizzi una connessione Web (PC, Laptop, Smartphone, Tablet, ecc.)
un liquido refrigerante. La combinazione della pompa di calore con la moderna tecnica della condensazione a gas comporta un notevole risparmio di energia, che può raggiungere il 40% in più rispetto a quello di una classica caldaia a condensazione. Inoltre, grazie alla continuità del processo di assorbimento, è possibile ottenere rendimenti molto elevati, fino al 150% (Hi)
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LINEA LIGHT - MARCHIO LINEA LIGHT GROUP
MANUTTI
NOME PRODOTTO DESIGNER
OH! MARS
NOME PRODOTTO DESIGNER
AIR
CARATTERISTICHE TECNICHE La perfezione della sfera, la naturalezza della luce, la piaE DIMENSIONI cevole presenza in ogni spazio: sola o in compagnia, una
CARATTERISTICHE TECNICHE Divano da outdoor, con la base in metallo e piano superioE DIMENSIONI re in legno Iroko. Grazie ai suoi 5 moduli, può essere tra-
lampada che sa arredare ed illuminare con semplicità e spontaneità. Ha il corpo diffondente in polietilene lineare traslucido di colore ligneo e la base in polietilene lineare bianco
sformato da una chaise longue a un divano angolare 5 posti. Il telaio è realizzato in acciaio inossidabile verniciato a polveri, nelle finiture Bianco o Lava. La base in legno è disponibile in legno Iroko, con doghe dalle linee sottili e gli angoli smussati e in alluminio verniciato a polveri. Gli schienali in alluminio, verniciati a polveri, disponibili in Lava o Bianco, sono regolabili. Completano il divano morbidi e grandi cuscini rivestiti con tessuto Manutti in acrilico riciclato e in poliolefine (100% riciclabile
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PRODUCTS CORO
NOME PRODOTTO DESIGNER
JUST ONE PIECE
ICONA MATTEO NUNZIATI
NOME PRODOTTO DESIGNER
LINFA ALESSANDRO GEDDA
CARATTERISTICHE TECNICHE E DIMENSIONI Sabal non è solo un divano, ma un vero e proprio si-
CARATTERISTICHE TECNICHE E DIMENSIONI Divano monoscocca, realizzato con materiale composi-
stema, dove sedute formali ed informali si alternano a tavolini di appoggio. L’idea nasce dalla volontà di pensare al prodotto in relazione allo spazio e alle molteplici funzioni dell’outdoor. La vasta variabilità delle configurazioni modulari dei divani è resa ancor più ampia e completa dalle finiture dei tavolini che possono essere richiesti in marmo, vetro o Corian integrati alla infinita varietà dei tessuti Coro per esterno, proposti in texture e colori armonici
to in fibra di vetro e resina, dalla caratteristica forma del 'frutto proibito': la mela. Apre una collezione di opere da esterno con cui l’artista designer vuole dare nuova forma, colore e freschezza all’arredo outdoor. Ampi e confortevoli, la seduta e i morbidi cuscini sono imbottiti e rivestiti in tessuto indicato per l’esterno
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JUSTONEPIECE.IT
TEUCO
VIEGA
NOME PRODOTTO DESIGNER
ACCADEMIA POP CARLO COLOMBO DESIGN
NOME PRODOTTO DESIGNER
FONTERRA RENO
CARATTERISTICHE TECNICHE Vasca Limited Edition realizzata in Duralight®. Icona di E DIMENSIONI pura tendenza, POP è un pezzo unico, da collezione che
CARATTERISTICHE TECNICHE Sistema radiante realizzato con lastre modulari di gesE DIMENSIONI sofibra per l’applicazione a secco che si distingue per la
ha nel mix di classicismo e postmoderno il suo principale atout, sintetizzando al meglio l’incontro fra tecnologia e design. Misure: 180x80x59 lxpxh cm
velocità di intervento. I pannelli si posano in poco tempo e anche i tempi di fermo del cantiere si riducono al minimo, poiché può essere applicato su pavimentazioni esistenti e non richiede la gettata di massetto sopra il pannello. L’intervento si chiude, infatti, con la stesura di un rasante che va a livellare la superficie e sigilla le tracce in cui è alloggiato il tubo. In questo senso, Fonterra Reno si fa apprezzare anche nei cantieri in cui l’umidità di un massetto nuovo creerebbe problemi, ad esempio in situazioni di veri e propri restauri
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Milan 8 / 13 april 2014
hall 12 stand D 03
concept: romanoassociati.com
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clei è.
PATENTED PRODUCTS. ECOSUSTAINABILITY. TECHNOLOGY. INVENTION. PASSION. FEELINGS. SOLIDITY. KNOW-HOW. BENEFITS. INTUITION. COMPETENCE. COURAGE. CREATIVITY. EXPERIENCE. INNOVATION. SUCCESS.
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Salone Internazionale del Mobile Fiera Milano, Rho 08/13.04.2014
Padiglione 5 Stand F08