Sighinolfi
Fantini
Da te sia l’inizio, Feb o...
Medea da Valerio Flacco, Argonautica, libri VI-VII
Medea da Ovidio, Metamorphoses, Liber VII
“il mare: la sua fuga, duro aiuto – non questo buio, la notte della mente – o tornassi (passato mio) presente (fuggissi orrore di fatto compiuto)»
stringevi a mani nude (e afferri nulla) il palpitare delle stelle (arioso) – la sconfinata pace del riposo –: guarda la luna la (sua) terra culla
“ dentro di te (in silenzio) io sprofondo – è muta ombra tremante apparizione il caos di vita sogno, di passione (come la notte che trasforma il mondo)”
dura l’angoscia pura (nulla cura): vuoi abbracciarlo (stringersi felici) – stella accerchiata, da tutti i nemici non può temere nulla (e tu hai paura)
“guarisci notte – dal ricordo infetto – torni l’alba (la luce antica amica) brezza dolcezza, a lenire fatica: la fiamma (dello sguardo) brucia il petto” “quale dio qui condusse le tue rotte? chi sei brivido azzurro della notte?”
ti sperdi, poi ti scopri (nel suo volto): di stella il suo sorriso – come il vento trasforma in fuoco ciò che pare spento – quando l’ardore cade (e credi tolto) se solo si avvicina, e ti fa bella mai più ti salverai (dalla tua stella)
Febo, la luce: il giorno che nasce, all’inizio del
della figura – afferrata, scossa, violata,
viaggio, di ogni viaggio. Le cose definite, chiare: figlie
posseduta e fecondata dalla forza indomita
di intenzione, ragione e progetto. Ma ogni viaggio
della materia – si fa oscura: inafferrabile,
giunge infine a conoscere (anche) la notte; il suo
infinita. Come nel punto irreversibile del
palpito, il segreto. Le cose smisurate, senza legami,
suo (di ogni) destino: quando Medea sentirà
senza confini: madri di apprensione, sogno, presagio.
nel fondo cupo di se stessa, lo schianto della
La storia di Giasone incontra la storia di Medea:
resa finale (e fatale) alla perdizione di quel
la
primo sguardo (sconosciuto, irresitibile) –
volontà
si
muta
in
caso
(o
destino).
Così il mito, nell’avventura di Apollonio; nelle
quando fu resa corpo; corpo trepidante di stelle,
metamorfosi di Ovidio, di Valerio Flacco.
corpo illimitato e fragile, il suo corpo nella notte,
Così, nelle opere di Fabrizia Fantini in
il suo corpo, la notte.
contrappunto con le immagini di Alessandra Sighinolfi: la chiarezza
nicola ferrari
Approdo dinamico, stampa laser su cartone riciclato, cm 25x25, 2016.
Isola, terra vicentina ossidi e vetrina, diametro cm 30, 2011.
Approdi, refrattario, ossidi,vetrina e vetrofusione, cm 28x25, 2015.
Attesa, stampa laser su cartone riciclato, cm 25x25, 2016.
Orizzonte, stampa laser su cartone riciclato, cm 25x25, 2016.
Afrodite, refrattario, ingobbio e vetrina , cm 12x30x12, 2016.
Orizzonte alternativo, stampa laser su cartone riciclato, cm 25x25, 2016.
Roccia di vento, refrattario e vetrina, cm 30x35x20, 2010.
Folgori, stampa laser su cartone riciclato, cm 25x25, 2016.
Olimpo, refrattario e vetrina, cm 40x38x20, 2016.
Approdo statico, stampa laser su cartone riciclato, cm 25x25, 2016.
Toro di fuoco, refrattario e vetrina, cm 30x25, 2016.
?, stampa laser su cartone riciclato, cm 25x25, 2016.
Medea, terra, refrattario ossidi e vetrina, diametro cm 32, 2016.
Fabrizia Fantini E’ nata a Genova nel 1969. Frequenta il Civico Liceo Artistico Nicolò
Alessandra Sighinolfi Alessandra Sighinolfi si diploma all'istituto statale d'arte di Chiavari
Barabino e l’Accademia Ligustica di Belle Arti dove si diploma nel 1991.
per poi proseguire gli studi alla scuola di design Byron dove si appassiona
Dal 1994 al 1999 si occupa di didattica museale presso il Civico Museo di
alla grafica e fotografia.
Archeologia Ligure Villa Durazzo Pallavicini (Genova Pegli) curando
Dopo brevi collaborazioni con studi di architettura trova la sua strada
graficamente numerose pubblicazioni e manifestazioni e l’allestimento
lavorando con i bambini e organizzando laboratori pittorici, grafico
di nuove sale espositive e mostre temporanee: 1996 Guida per il Museo;
espressivi.
1997 opuscolo e copertina per il video “I primi secoli di Genova”; 1998
Dal 2010 collabora con un'associazione di solidarietà famigliare
allestimento mostra “Provenienza sconosciuta”; “Io vivrò per sempre”,
occupandosi di bimbi 12/23 mesi ed insegnando a neo genitori il
Palazzo Ducale, Genova, 1 aprile - 6 giugno 1999. Segue alcuni corsi di
massaggio infantile.
ceramica presso la scuola comunale di Albissola. Nel 2000 collabora con
Attualmente sta studiando per diventare arteterapeuta presso Aerea,
il Centro Didattico del Settore Musei del Comune di Genova ed il Museo
scuola di arteterapia di Milano.
d’Arte Moderna Raccolte Frugone Villa Grimaldi Fassio.
“La fotografia rimane sempre una mia passione ma non sono una foto-
Approfondisce lo studio della tecnica del terzo fuoco su porcellana.
grafa, gioco con le immagini che mi trasmettono emozioni”
Nello stesso anno cura l’allestimento e la conduzione del laboratorio di-
“Sono sempre in viaggio dentro me stessa per ritrovare e rinnovare la
dattico di ceramica precolombiana in collaborazione con il Museo Etno-
gioia di fare e appassionare per poi portarla fuori... all'esterno”.
grafico Castello D’Albertis di Genova in occasione della mostra “Tiwanaku, Città Eterna delle Ande”, Palazzo Ducale; da novembre 2000 a maggio 2001 presso il Museo di Sant’Agostino di Genova. Nel 2001 si specializza presso lo studio del maestro Romano Ranieri a Deruta (Perugia) nell’apprendimento della tecnica della decorazione classica della maiolica secondo gli stilemi tradizionali. Dal 2002 opera nel suo studio a Santa Margherita Ligure.
Per informazioni: F. Fantini cell 338 5004494 A. Sighinolfi cell 338 7897737