Albenga appartiene ad un territorio dal tessuto storico, urbanistico e architetarchitettonico di grande interesse e dal patrimonio artistico di grande valore. La storia e l’arte hanno profondamente segnato la città divenendone una caratteristica peculiare. La mostra “Opera prima” prosegue questa tradizione di apertura sui temi del bello e dell’arte proponendo a Palazzo Oddo un’esposizione di opere di primario interesse. L’iniziativa, ideata e curata con competenza, energia e passione da Pierluigi Luise titolare della GroundZero Art Gallery, col supporto della Fondazione Gian Maria Oddi, dimostra come la collaborazione tra soggetti diversi, accomunati dall’avere a cuore la valorizzazione del territorio, sia strumento efficace di promozione e di sviluppo culturale. L’incontro fra artisti di differenti ambiti culturali e dai difformi mezzi espressivi si sviluppa entro un percorso espositivo appositamente allestito nello storico palazzo cittadino per offrire ai visitatori uno spaccato d’arte internazionale, proponendo una particolare chiave di lettura che confronta i nuovi stilemi dell’arte italiana, croata e romena, stimolando al contempo il dialogo artistico fra i diversi autori. Un evento di alto livello culturale fondato sulla ferma convinzione che l’arte sia mezzo straordinario per valorizzare il territorio a dimostrazione di quanto cultura e turismo, intrattenimento e accoglienza, divertimento e approfondimento, siano engagement vincente. Le opere esposte di fatto catturano lo sguardo e svelano la capacità dei diversi artisti di esibire talento, creatività, bellezza. Naturalmente sono grata a Pierluigi Luise per avermi voluto quale madrina del prestigioso evento e per il bellissimo e prezioso regalo che ha voluto farmi scegliendo a logo della manifestazione un mio ritratto fotografico. Giorgia Cassini
GROUNDZERO ARTGALLERY Bucarest - Romania
+39 366 7053843 (Italy) +40 734 363201 (Romania)
groundzeroart@gmail.com www.artgallerygroundzero.com
Patrocinio Regione Liguria Provincia di Savona Comune di Albenga
Testi Giorgia Cassini
Organizzatore e Curatore Pierluigi Luise
Curatori catalogo Pierluigi Luise Pasquale Meli
Grafica Pascal McLee
Š Copyright 2014 GROUNDZEROART
08 - 23 febbraio 2014
Palazzo Oddo Albenga (SV)
ARTISTI ITALIANI
AMADÉ
ROBERTO
Cantautore e pittore Italiano Nasce a Vercelli il 3 aprile del 1982. Laureato in Pittura all’Accademia Albertina Delle Belle Arti di Torino, divide la sua sensibilità tra Musica e Arte Pittorica. Nel 2011 sale sul Podio del 61° Festival di Sanremo nella Categoria Giovani classificandosi Terzo e la Major discografica Universal Music pubblica il suo Album d’Esordio “Come Pioggia”. Diventa Supporter Teatrale 2011 di Francesco Renga e attualmente collabora con il celebre cantautore Cristiano De Andrè per il quale è autore e compositore nell’Album “Come in Cielo così in Guerra”, registrato a Los Angeles da Corrado Rustici. È il Vincitore assoluto del Premio Nazionale della Musica d’Autore Italiana 2010 “Umberto Bindi” ed ottiene la Vittoria di Area Sanremo e di Napoli Cultural Classic come miglior Cantautore. Nel 2011 riceve un’importante Menzione d’Onore al Conservatorio Luca Marenzio di Brescia per l’arrangiamento per Orchestra Sinfonica del brano “Cara” di Lucio Dalla eseguito dall’Orchestra Sinfonica di Sanremo, presso il prestigioso Teatro Donizzetti di Bergamo. Ha duettato con Gianni Morandi in diretta su Rai Uno nel 2011 nel programma pomeridiano “Domenica In”, con Irene Fornaciari al Palafiori Sanremo e con Cristiano De Andrè e Francesco Baccini al Teatro Arcimboldi di Milano. Le sue opere pittoriche sono vendute periodicamente dalla prestigiosa Casa d’Aste d’Arte Contemporanea “Meeting Art” insieme ad artisti celebri come Lodola, Omar Ronda, Scanavino, Camillo Francia e molti altri.
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Omaggio a Bindi colori e pastelli ad olio cm 120 x 120
ANDY Andy nasce a Monza nel 1971. Da sempre attratto dalle arti visive, si forma accademicamente presso l’Istituto d’Arte di Monza e l’Accademia delle Arti Applicate di Milano, fino alla specializzazione in illustrazione e grafica pubblicitaria. Andy consolida negli anni il suo fortissimo codice pittorico e lo applica non solo alle tele, ma anche alla decorazione di oggetti di design, stoffe, strumenti musicali… sviluppando così una carriera di ampio respiro internazionale attraverso l’esposizione delle sue opere in mostre personali, collettive e fiere d’Arte che lo fanno conoscere in Italia e all’estero, valendogli collaborazioni, sotto forma di Arte Applicata con grandi marchi quali Coveri, Carlsberg, Iceberg, redbull, fiat, nodis, too late, uki e Valtur... Artista a tutto tondo, Andy è anche un musicista di talento: nei primi anni 90 fonda con Morgan i Bluvertigo, dove contribuisce con sax, tastiere, voce e sintetizzatori alla composizione di tre album, e alla pubblicazione di un live nonché di una raccolta di successi, attività che insieme a Livio Magnini e Sergio Carnavale lo impegna per diversi anni tra palcoscenici, interviste, apparizioni TV. É tutt’ora molto attivo nel mondo della musica come compositore di colonne sonore, produttore di band emergenti, conduttore di programmi musicali sia televisivi che radiofonici. Acuto osservatore della realtà musicale contemporanea, da dieci anni si dedica anche alla ricerca e sperimentazione, mixando sonorità dal sapore electro minimal con sfumature wave ‘80 nei club di tutt’Italia. Andy è anche fondatore di FluOn, suo quartier generale e nucleo creativo, che riassume nel nome una filosofia di arte e di vita: “FLU” come la fluorescenza, ma anche l’inFLUenza, entrambe da emettere e ricevere in flusso continuo e in un costante mode “ON”: acceso. Vive e lavora a Monza.
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Lady Royal acrilicofluo e foglia d’oro su tela cm 80 x 100
BUBBA
FRANCESCO
Fondatore dell’informale figurinista nel 2002, i suoi lavori sono una concentrazione di ceramica scultura pittura. L’ “informale” comprende il gestuale il materico il segnico lo spazialismo, mentre il “figurinismo” comprende la figura classica la figura di fantasia il paesaggio la grafica il designer e la fotografia. L’unione dei questi due estremi gli permette di usare l’informale come paesaggio o sfondo e con il figurinismo dargli un pensiero, creando con questa unione un linguaggio e un nuovo realismo informale figurativo. Ha partecipato a mostre a New York, Washington, Sedona, al Circolo degli Artisti di Albissola Marina, Orvieto, al Museo d’Arte Moderna di Ramnicu Vâlcea, Bruxelles, Museo di Arte Contemporanea ad Albissola Marina. Ha eseguito l’opera di un giorno all’interno della Fortezza del Priamar di 900 metri quadri. Ha ideato un omaggio al grande cantautore Fabrizio De Andrè dipingendo 13 sue canzoni, che sono state accompagnate da poesia ballo canto e teatro, inaugurato al Museo d’Arte Contemporanea di Albisola Marina il Manifesto informale figurinista accompagnato dalla prima mostra internazionale con 6 artisti partecipanti, che hanno aderito al movimento.
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La fabbrica perfetta tecnica mista
CARDINI
MARCO
Nasce nel 1954. Frequenta il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti a Carrara. Dipinge, ma la pittura tradizionale non lo soddisfa appieno. Quando vede suo figlio giocare con il computer, si incuriosisce della tecnologia informatica e nella metà degli anni ‘90 si avvicina al computerART Lab del C.N.R. di Pisa, diretto da Leonello Tarabella – qui aveva già avuto la fortuna di incontrare il M° Pietro Grossi nel pieno della sua ricerca musicale/tecnologica. Collabora alla realizzazione di una serie di applicazioni software per dipingere in modo nuovo, al passo con i tempi. PAGe (Painting by Aerial Gesture) è il sistema informatico che usa per le sue performance. Nel 1996 è invitato alla New York University e nel 1999 al “Columbia University Interactive Arts Festival” dove esegue una performance al Merce Cunningham Dance Studio di New York. Nel 2002 gli è stato assegnato il Premio G. Marconi per l’Arte Tecnologica. É invitato a Congressi Internazionali di Arte e Tecnologia in Italia e all’estero e i risultati della sua ricerca artistica sono presentati in trasmissioni RAI di carattere artistico tecnologico. É nel Bunker Poetico della Biennale di Venezia 2001. Collabora con musicisti classici (Heinrich Unterhofer) componendo un’opera di pittura cibernetica eseguita in tempo reale assieme all’Orchestra Haydn di Bolzano. Collabora con musicisti jazz (Umberto Petrin, Max De Aloe, Roberto Dani). Trasferisce sulla composizione musicale la sua esperienza creativa di pittore e compone musica per le sue performance. Scrive poesie. Attratto dalla Fisica, in particolar modo dalla meccanica quantistica, si documenta sull’argomento con letture di divulgazione scientifica traendone motivi per le sue creazioni artistiche. Lucrezia de Domizio Durini, con la quale da anni ha un’intensa collaborazione artistica ed umana, lo invita nel 2001 al Museo d’Arte Contemporanea di Sarajevo dove esegue l’opera cibernetica “Semina”. É negli Eventi della Biennale di Venezia 2007. Mario Costa e Giuseppe Siano, studiosi e ricercatori di estetica contemporanea e di nuove tecnologie, hanno parlato e scritto della sua ricerca artistica. Ha eseguito performance in Italia e all’estero: Pisa, Bologna, Sarajevo, Dakar, New York, Parigi, Amsterdam, Tessaloniki, Lucca, Catania, Madrid. Quello che vediamo non è necessariamente quello che è What you see is not necessarily what is
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Visibile con occhiali anaglifici rosso e ciano Visible with red end cyan anaglyph glasses
Stella 3D cm 142 x 142
CARDONA GIULIO
Giulio Cardona nasce a Verona nel 1967. Inizia a fotografare giovanissimo nello studio dello zio Dalmazio, in Liguria. La passione per l’arte figurativa è immediata e lo immerge totalmente in questo mondo, che egli vive totalmente, da fotografo professionista e da collezionista di macchine fotografiche antiche, stimolato dalla loro aura evocatrice. Non a caso l’evoluzione personale e lavorativa di Cardona lo ha portato ad interpretare la fotografia moderna, in un modo che egli ama definire pittorico, per il legame con l’immagine, che non è mai il frutto dell’ elaborazione tecnica di un qualche raffinato software, ma che è la semplice espressione di una personale e irripetibile sensibilità. Il suo lavoro ha ormai una storia di trent’anni, durante i quali ha collaborato per riviste, presentazioni di moda a Milano dove si è dedicato alla ricerca dell’immagine naturalistica, spesso frutto di esperienze di viaggi. Oggi l’artista sceglie la via dell’esposizione personale e collettiva, nelle gallerie d’arte e negli spazi espositivi, non solo italiani, che meglio paiono adattarsi alle sue modalità espressive. Ha opere in esposizione permanente presso Palazzo Savoia e la Biblioteca Nazionale a Roma ed ha esposto in personali presso Palazzo Oddo di Albenga (SV), Castello di Vignale, la galleria Albona (riconosciuta dal Ministero dell’Arte croato) a Labin (Croazia), Museo di arte moderna di Pola Istria e presso “la galleria degli Angeli” (riconosciuta dal Ministero dell’Arte croato) a Varazdin (Croazia). Ha presentato i suoi lavori in collettive presso il Museo delle Scienze Naturali di Torino, alla 54ma esposizione della Biennale di Venezia, sala Nervi, padiglione Italia ed alla Biennale croata presso Pola 2012, Artexchange 2012, Rovigno, Croazia.
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Yin Yang opera fotografica - stampa su alluminio tamburato cm 113 x 170
CASARIN
MAURO
Mauro Casarin è nato a Venezia il 14.03.1958. All’inizio c’è il fumetto, piccole storie senza parole. Una passione per il colore che riempie campi delimitati da segni incerti e sottili. Ricordi di animazioni slave anni sessanta o di Pino Pascali, per contenitori pubblicitari televisivi allora rigorosi. Frequentare l’Istituto d’Arte di Venezia gli fa scoprire l’arte grafica. Si stampa con la pietra, il legno, la seta, il linoleum e lo zinco, il rame: materiali in festa. Nel 1977 è invitato da Luciano De March a collaborare con la stamperia Multigraphic. Conosce Hugo Pratt e lavora su nove serigrafie di Corto Maltese. Conosce e lavora con Emilio Vedova (Lettera Aperta, 1979), Armando Pizzinato, Giuseppe Santomaso, con il quale collaborerà sino al 1990. Contemporaneamente si iscrive al corso di pittura di E. Bacci all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Corso che frequenta assieme a Maurizio Favaretto e Paolo Furlanis, con i quali condivide uno studio e interventi comuni e multipli su tele, pannelli, manifesti. Nel ‘79 si dedica ad una sorta di diario pittorico (Esistere seduti) che lo porta ad una sintesi astratta di Personaggio (totem), che si evolverà guerriero-sentinella, sino all’archetipo del cavallo e cavaliere nel 1983 (W Chisciotte e il suo cavallo). Tra il 1980 e il 1983 dilata lo spazio interno al Personaggio (io) con segni che sviluppano, moltiplicano e falsano le prospettive e le distanze: un surrealismo più Sebastian Matta che Mirò. Un surrealismo che nell’81 ricerca nell’imprimere sulla carta ogni sorta di materiale (gommapiuma, legno, polistirolo, paglia, lana, cartone): Vestiti a festa - storie di materiali. Lo affascina il frottage di Max Ernst, il collage, l’accostare ombre di volti, appendiabiti (Man Ray), martelli (Jim Dine), lampadine a materia-colore spessa e friabile, che poi userà sempre più spesso come piano altro, finto cartone, quasi cemento, quasi lamiera. Nel 1983 con l’aiuto di Nicola Descovich traduce in incisione acquatinta la dimensione della Favola, del Cavaliere, della Luna nel pozzo e dei Mangiatori di patate. Per la grafica e la pittura in questi anni gli vengono riconosciuti piccoli premi alle esposizioni collettive della Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia a favore dei giovani artisti. Inizia ad esporre in personali e collettive in Italia, Svizzera, Stati Uniti, Giappone.
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Doppio scultura in legno e metallo cm 57 x 18 x 31
COMELLI
ROBERTO Roberto Comelli nasce a Cremona l’8 gennaio 1951. L’artista da anni porta avanti una ricerca sul colore, la luce ed il movimento, tre aspetti che fanno parte della sua personalità, che è riuscito ad unire e mettere in sintonia nelle sue opere che risultano animate in un armonico dinamismo. Nelle sue opere la luce emana in superficie e dà vita ai colori che, in un cromatismo ricco e completo, permettono di leggere anche le zone d'ombra in un'atmosfera suggestiva che conduce dentro l’opera.
Essendo un artista poliedrico e costante nella ricerca, non accusa mai periodi di stanca, la sua inarrestabile ascesa non è per raggiungere una meta ma una naturale evoluzione artistica ed è quello che lo ha portato alla scomposizione visiva. Con questo nuovo concetto della scomposizione visiva, egli completa la sua sperimentazione dove l'immagine si frammenta non solo sul piano del supporto ma, giocando sulla sovrapposizione distanziata di superfici trasparenti sulle quali le spatolate a olio creano un gioco ottico tridimensionale. Queste composizioni sono costrutti assai complessi, che prima catturano lo sguardo con l'effetto immediato dell' illusione ottica che deriva da una visione proiettata e moltiplicata di profondità, ma che poi coinvolgono l'osservatore alla ricomposizione dinamica dell'immagine dopo la sua fratturazione in schegge cromatiche. Distanziati come in un filmato proiettato all’inverso, i frammenti di un’esplosione sembrano muoversi in una sorta di riflusso, fino a ricomporsi definitivamente in un oggetto visivo compatto. E tuttavia questo processo appare interrotto in una fase intermedia, in una sospensione dinamica, in una dimensione fluttuante non solo nello spazio ma anche nel tempo. Sue opere risultano in permanenza in varie gallerie e raccolte private e pubbliche in Italia ed all'estero.
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Ingranaggi d’orologi d’epoca e sfere scomposizione spaziale temporale cm 60 x 80 x 30
LICATA
RICCARDO
Riccardo Licata nasce a Torino il 20 dicembre del 1929. Dopo una breve parentesi parigina la sua famiglia si trasferisce a Roma dove vive dal 1935 al 1945. Nel 1946 si trasferisce con la madre a Venezia. Nel 1947, dopo aver visto alcuni suoi disegni, Giuseppe Mazzariol lo convince ad iscriversi al Liceo Artistico dove è allievo di Luciano Gasperi e Mario De Luigi. L'architetto Antonio Salvatori lo avvicina alla cultura artistica della Bauhaus, mentre il pittore Romualdo Scarpa lo inizia all’arte del mosaico in una esperienza che si rivelerà decisiva per il suo futuro. Nel 1948 visita ripetutamente la Biennale Internazionale di Venezia, la prima dopo la Liberazione, dove “scopre” la collezione di Peggy Guggenheim (in particolare le opere di Jackson Pollock) e conosce gli artisti del Fronte Nuovo delle Arti (Santomaso, Birolli, Pizzinato, Vedova, Guttuso, Turcato, Viani ecc.), animatori del dibattito sul rinnovamento dell'arte italiana nel dopoguerra. Nel 1950 si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Venezia e partecipa alla Mostra Collettiva della Fondazione Bevilacqua La Masa. I più importanti critici d’arte veneziani del tempo (G.Mazzariol, G.Marchiori, U.Apollonio, S.Branzi, B.Morucchio e T.Toniato) si interessano al suo lavoro. È presente alla Biennale di Venezia del 1952. Nel 1953 partecipa alla Triennale di Milano e vince il Primo Premio per l'incisione alla Biennale dei Giovani di Gorizia. L'anno successivo, espone ancora alla Biennale di Venezia. Incontra Gino Severini e nel 1955 partecipa alla Biennale di San Paulo del Brasile e vince il Primo Premio per la pittura alla Biennale dei Giovani di Gorizia. Nel 1956 è invitato alla Quadriennale di Roma, espone con una mostra personale di incisioni alla Biennale di Venezia e vince il Primo Premio della Fondazione Bevilacqua La Masa. L'anno successivo ottiene una borsa di studio e si trasferisce a Parigi come assistente di Gino Severini alla cattedra di mosaico. Dal 1957 vive a Parigi (con frequenti e regolari soggiorni di lavoro anche a Venezia dove ha sempre conservato una casa studio) ed inizia a frequentare con assiduità gli ateliers di Stanley Hayter, Johnny Friedlaender ed Henri Goetz, oltre ad artisti e critici quali Matta, Brauner, Huntertwasser, Lebel, Jouffroy e gli italiani Tancredi e Mondino. Nel 1962 la Scuola di Mosaico viene integrata all'interno dell'Accademia di Belle Arti di Parigi dove Licata è tuttora docente, mentre dal 1970 insegna tecniche incisorie sperimentali alla Scuola Internazionale di Grafica di Venezia. Nel 1963 ottiene il Premio Michetti e nel 1975 il Primo Premio alla Rassegna della grafica di Forlì. Licata ha partecipato successivamente alle edizioni della Biennale di Venezia del 1964, 1970 e 1972, alla Quadriennale di Roma, alle Biennali di Parigi, Alessandria d'Egitto, San Paulo del Brasile, ed alle più importanti Biennali internazionali di grafica (Lubiana, Tokio, Mulhouse, Cracovia, Reikiavik, Berlino ecc.). Sue mostre personali sono state allestite nelle maggiori città italiane ed a Parigi, Helsinki, San Paulo del Brasile, Londra, Dublino, Malmoe, Mulhouse, Lilla, Poitiers, Auxerre, Rouen, Barcellona, Bruxelles, Nizza, Amterdam, Grenoble, Taipei, Gand, Stoccolma, Monaco ecc. Il Maestro è considerato un’icona vivente in ambito artistico.
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mosaico in vetro
MARON
RAFFAELLA
Raffaella Maron, nasce a Torino il 7 Agosto del 1971. Nei primi anni 2000 inizia la sua carriera artistica, creandosi uno spazio tra culture antiche, mitologiche, odierne ed aliene. È stata scoperta da un gallerista londinese che l’ha lanciata nel mondo dell’arte. Nel suo lavoro non considera come priorità il colorare o dipingere la tela, ma crea su di essa delle costruzioni, che mostrano agli occhi del passante la domanda più antica del mondo: “Da dove veniamo?” Ha realizzato la copertina dell’ultimo successo dei New Trolls “Do ut des” nel 2013 ed una sua effige vi compare. Ha esposto al Museo d’Arte di Londra, a Parigi, Lione e a Nizza, in Romania, ospite d’onore della Galleria ARTEX di Ramnicu Vâlcea, ed alla Prima Biennale in Romania, in una miniera di sale. Ha partecipato all’Internazionale “<< Rewind” di Finalborgo, nei Chiostri di Santa Caterina, alla Bipersonale “Universo Femmineo” a Laigueglia. Personale alla Galleria GroundZero.
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Monolite scultura con testa in bronzo cm 200 x 100 x 50
SPIGNO
CARMEN
Nasce a Diano Marina, in Liguria. Ha studiato disegno e pittura presso il Centro Italiano Artistico Culturale di lmperia, sotto la guida del maestro Giuseppe Balbo. Fondamentale è stato nel 1997 l’incontro con il pittore genovese Andrea Bagnasco, fondatore del “Gruppo delle Terre”, che segna una svolta nella sua pittura, indirizzandola verso nuove ricerche cromatiche e stilistiche. Da allora si dedica alla pittura con i pigmenti e le resine naturali, portando avanti una continua ricerca sulle tracce e i segni che essi lasciano sui diversi materiali, quali carta, legno, tela, sacco, vetro, metallo, ardesia… Si occupa della preparazione di manifestazioni e mostre d’arte, patrocinate da Enti pubblici o privati. Critici e giornalisti hanno scritto di lei, fra i quali W. Accigliaro, L. Caprile, C. Paternostro, E. Cerruti, S. Bottaro, U. Ronfani, C. Orlando, F. Molteni, A. Fontana, R. Valentini, W. Meixner, M. Scavuzzo, C. Cormagi, F. Gallea, P. Gioia. Ha partecipato a numerose mostre in Italia ed all’estero: “Mediterraneo” a Trier, “Italinischer Sommer” a Schoenecken, “Arte italiana in Provenza” ad Aix-en-Provence e nel 2008 “Tellus”, nei Chiostri di S. Caterina di Finalborgo, col maestro Carlos Carlè. Nel dicembre del 2010 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano le ha conferito l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” per meriti artistici. L’artista vive e lavora a Garlenda in Liguria, dove ha l’atelier e la mostra permanente.
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Ritorno alla Terra installazione con terre e resine naturali su tela cm 300 x 300
TUMBARELLO GINO
“Gino Tumbarello è un fotografo autodidatta ingauno molto apprezzato in Liguria. Sempre attivo per mostre ed eventi, si distingue per la sua innata capacità di cogliere gli aspetti più significativi, sia in ambito paesaggistico che nei ritratti e negli scatti d’interno. La foto da lui scattata in occasione della Mostra bipersonale “Universo Femmineo” ritrae l’opera dell’artista Raffaella Maron con il riflesso dell’immagine della Critica d’Arte, Dott.sa Giorgia Cassini. Il fotografo è riuscito in questo scatto ad interpretare in modo efficace e pulito il significato dell’opera. Questa immagine mi ha profondamente colpito nel suo insieme, tanto da farla divenire il simbolo di questa Internazionale.” Pierluigi Luise
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Opera Prima fotografia su pannello cm 100 x 70
ARTISTI CROATI
ŠAINA
VINKO Vinko Šaina è nato a Pola nel 1953. Si è laureato presso Dipartimento di Grafica della Scuola di Arti Applicate a Spalato nel 1972. Al ritorno a Labin dipinge, lavora con la grafica, il design, le decorazioni murali ed attrezzature d’arte, divenendo membro del Labinski Atelieri e partecipando a mostre collettive in Labin e in numerosi spazi di tutta la ex Jugoslavia. Dal 1971 ha esposto in oltre 40 mostre personali e più di un centinaio di mostre collettive in Croazia e all’estero. Dal 1986 ha organizzato mostre, prima al RE Bar Gallery e poi in una parte del suo atelier. Alla fine del 1991 in collaborazione con lo scrittore Danijel Načinović ha prodotto un progetto multimediale dal titolo “Croazia: Segnale ‘92”. Dal 1991 al 1993 è stato coinvolto nella vasta ed esigente riparazione, ricostruzione e restauro dell’oggetto sacrale che era anche un monumento culturale protetto di Labin, rivitalizzata da un team di esperti che aderiscono a rigorosi standard professionali.
Nella chiesa di Nostra Signora del Monte Carmelo ha fondato Galerija Alvona. Ogni anno organizza e presenta numerose mostre personali e collettive a seguito delle più recenti produzioni di artisti croati e stranieri, in collaborazione con gli storici dell’arte di fama e critici d’arte tra cui: Gorka Ostojić Cvajner, Ervin Dubrovic, Boris Toman, Berislav Valušek, Mladen Lučić, Darko Glavan, Maja Briski, così come scrittori e poeti, tra cui Danijel Načinović, Drago Orlić e altri. Progetti significativi di Galerija Alvona ugualmente presenti eccellenti fotografi, traduttori e oltre all’autore stesso, designer di fama internazionale: Predrag Spasojevic, Vesna Rozman, Alfio Klarić e altri. Vinko Šaina è un membro di HDLU di Zagabria e HDLU dell’Istria (Società croata dei Pittori). Vinko Šaina è stato presidente della HDLU dell’Istria nel periodo tra il 1996 e il 1999, durante il quale la Società ha ottenuto il progetto più ambizioso e preparato meglio catalogo di materiale della società. Le sue opere possono essere trovati in numerose istituzioni galleria-museo e collezioni private in Croazia e all’estero.
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olio su tela
ŠTIMAC
GORAN
Goran Štimac è nato nel 1959 a Fiume. Si è laureato in Belle Arti presso l’Università di Rijeka nel 1986 ed in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Zagabria. Dal 2004 al 2010 è il decano dell’Accademia di Arte Applicata presso l’Università di Rijeka, ed è attualmente docente presso l’Accademia dello stesso nome. Fra le ricche attività espositive di Goran Štimac si annoverano oltre cinquanta mostre personali di sculture, dipinti e disegni, e più di centoventi collettive in Patria e all’estero. Per il suo lavoro artistico è stato insignito di numerosi premi e riconoscimenti. Le sue opere sono nelle aziende della Galleria Moderna di Zagabria, il Museo di Arte Moderna e Contemporanea Art in Rijeka e la Collezione di Scultura Contemporanea Croata, Slavonski Brod. Goran Štimac vive e lavora a Rijeka e Opatija.
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HOB O ferro cm 500 x 400 x 220
VERBANAC IVONA
Ivona Verbanac nasce il 20.08.1977 a Pula, in Croazia. Nel ‘95 si diploma presso la Scuola di Belle Arti e Design a Pula (Pola), in Croazia, indirizzo Design grafico, nella classe dei prof. Eros Čakić e prof.Ivan Obrovac. Dal ‘96 al ‘99 è studente presso la Facoltà di filosofia a Rijeka (Croazia), dipartimento di insegnamento artistico, indirizzo incisioni grafiche nella classe della prof. Maja Franković e successivamente presso la Nuova Accademia di Belle Arti a Milano indirizzo Design grafico nella classe del prof. Angelo Collela. Nel 2002 frequenta un semestre presso l’Accademia di Belle Arti, Università di Barcellona (Spagna), dipartimento per il Design, ove ha realizzato la tesi di laurea in collaborazione con il prof. Jesus de Hoyom e l’anno seguente si laurea alla Nuova Accademia di Belle Arti Milano (Italia), indirizzo Design grafico. È borsista della città di Labin (Croazia). Fra i suoi impegni in ambito artistico si rileva che dal 2003 è membro del HDLUI (Associazione croata degli artisti di belle arti istriani), dal 2009 al2013 è stata membro del Comitato per la cultura della città di Labin, dal 2011 è membro di ULUPUH (Associazione degli artisti di belle arti per l’arte applicata), dal 2012 al 2013, membro del gruppo del sviluppo della Strategia culturale della Città di Labin (coordinatore Davor Mišković), dal 2013 è membro di HZSU (Associazione croata degli liberi artisti) ed infine dallo scorso anno a tutto il 2017 è membro del Comitato per la cultura della città di Labin. La sua arte si esprime attraverso l’esecuzione di installazioni multimediali e performance, design grafico, design d’interni, progetti ecologici (performance, installazioni, mostre, progetti educativi), allestimenti di gallerie, installazioni ambientali e luminose, esecuzione di materiale grafico e progetti educativi di belle arti per bambini. Ha esibito le sue performances artistiche in numerosissime locations del suo Paese ed all’estero conseguendo premi e riconoscimenti.
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Performance
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ARTISTI RUMENI
DICAN
GHEORGHE “George Dican è senza dubbio il più prolifico e uno dei più importanti artisti che hanno lavorato o stanno lavorando l’arte in Vâlcea. (Dan Tudor, scrittore, 2008) Nato il 25.02.1960 a Cernisoara, in Vâlcea, ha compiuto gli studi alla Facoltà di Design e Arti di Timisoara. È membro dell’Unione degli Artisti di Romania, del Rotary Club e della Fondazione HAR (Habitat e Arte in Romania). Con Alexander Nancu e Luiza Barcan è stato promotore e organizzatore della mostra “Arte sulla strada per il museo”, Esposizione Nazionale (1999), del “Salone del Sud”, organizzatore del Simposio “ Art Campus” negli anni 1992, ‘93, ‘94 e ‘95, promotore e organizzatore del Simposio di Scultura “10 Scultori per Ramnicu” (1997).
Ha curato oltre 100 mostre nella Galleria Artex e nel Museo d’Arte di Ramnicu Vâlcea. Dal 1989 collabora a diversi giornali e riviste con alcuni suoi articoli, grafica, caricature,… Ha illustrato libri per bambini, libri di poesia, copertine di libri e altro. Con Alexander Nancu e Luiza Barcan ha dato il via al Simposio Nazionale “Tradizione e PostModernità”, nel 2002, partecipa alla rivista “Janus” e alla serie di monografie “Chiese di legno di Vâlcea”. È stato l’organizzatore del Simposio Nazionale di Pittura di Bradisor - Vâlcea (edizioni 2005 e 2006), terminato con la creazione di una collezione d'arte contemporanea rumena presso il Grand Hotel Sofianu. Ha illustrato la collana di volumi di poesie “Etica ed Estetica”, antologia della poesia rumena, raccolta dallo scrittore George Astaloš (2010). Dal 2000 si occupa anche di realizzazione di manufatti in vetro.
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Composizione olio su tela cm 50 x 50
NEACSU
CONSTANTIN
Constantin Neacsu nasce nel 1952 a Bran in Romania, nella regione storica della Transilvania. Dopo gli studi presso il Liceo d’Arte di Targu Mures, nel 1975 si è laureato in pittura all’Istituto di Belle Arti “Ion Andreescu” di Cluj-Napoca, in Romania. Successivamente, attraverso un rigoroso iter richiesto dal suo Paese, ha ottenuto il riconoscimento di Artista Professionista, divenendo membro dell’U.A.P. – Unione degli Artistici Plastici della Romania. Ha partecipato a numerose mostre sia in Romania che all’estero (1994, “Gallerie des Jeunes”, “Gallerie de L’est” – Antibes/Francia, 1995, “Gallerie du Port” – Marsilia/Francia, Bamberg/ Germania, 1996, Salone internazionale “D`ART” – Nizza/Francia, 1999, Centro Internationale di Mostre/Artisti Romeni – Shanghai/China, 2005, Comune di Kromeriz / Gli Artisti di Vâlcea/ Cehia, 2011 e 2012, ArteGenova). Realizza opere pittoriche e grafiche, nelle quali la struttura materica e astratta si affiancano e si sdoppiano dialogando. Accanto alla produzione pittorica, si dedica alle opere su carta, dove il segnico-cromatico diviene gesto e scrittura. Vive e lavora in Italia, ad Albenga.
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Red & White acrilico e fibre naturali su tela cm 80 x 80
TAMÁIAN ION
Ion Tămâian, maestro del vetro, si è diplomato all’Accademia delle Belle Arti “Ion Andreescu” di Cluj- Napoca nel 1982. Ha partecipato ed è stato apprezzato in numerose mostre internazionali di prestigio, collettive e personali, sia in Romania sia oltre i confini nazionali, come membro dell’UAP (Unione Artisti Plastici della Romania). Attualmente è Senatore del Parlamento della Romania. Artista molto prolifico, partecipando alle mostre più prestigiose del suo genere nelle città più importanti della Romania (Sibiu, Cluj-Napoca, Baia Mare, Bucarest), con una consistente presenza internazionale (Cornig Museum, USA 1984, Coburg, Germania 1985, Losanna, Svizzera 1986, Kanatzawa, Giappone 1988, Norvegia 1991, Galleria Herriger, Fraunau Passau e Hannover, Germania 1992), ha sviluppato la lavorazione del vetro a partire dal 1992, ma in pratica ha creata una scuola, soprattutto nel campo della pittura su vetro. Dopo il 1992 ha partecipato a mostre a Parigi (Francia 1993), Heilbron (Germania 1996), Koblenz (Germania 1997), Francoforte (Germania 1998), Würzburg (Germania 1999). Con la sua ditta “Ion Art Glass” ha creato una linea di prodotti in vetro in piccola serie o in modello unico, che possono essere trovati nelle gallerie d’arte, sia in Romania che all’estero, in Germania, Svizzera, Svezia, Norvegia, Francia e Stati Uniti d’America.
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opera in vetro
TOLAN
VASILE
Nato a Buru, Cluj, in Romania, il 10.03.1953, si è diplomato all’Istituto di Arti Plastiche “Ion Andreescu” di Cluj-Napoca e, in seguito, all’Università Nazionale d’Arte di Bucarest. Ha conseguito il dottorato in Arti Visive, sempre all’Università Nazionale d’Arte, Bucarest. È stato Presidente della Filiale UAP di Cluj- Bistrita dal 1990 al1993. Vice-presidente dell’UAP di Romania, dal 2001 è professore accademico presso l’Università Nazionale d'Arte di Bucarest. Ha presentato più di 20 mostre personali in Europa e in America. Oltre 70 le sue partecipazioni ad importanti mostre e simposi nazionali ed internazionali. Collabora con gallerie e istituzioni culturali in Europa e in America. Conduce una ricca attività curatoriale e manageriale nell’ambito artistico. Le sue opere sono attualmente presenti in collezioni private e pubbliche in Europa, America , Africa e Asia. Dal 1983 gli sono stati attributi più di dieci premi nazionali ed internazionali per la pittura. Vive e lavora a Bucarest, in Romania.
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Senza Titolo tecnica mista cm 140 x 140
TOPESCU Ț MIHAI
Mihai Țopescu è nato il 21 febbraio 1956 a Ţicleni, nella provincia di Gorj. Maestro del vetro, si è diplomato all’Istituto di Belle Arti “Ion Andreescu” di Cluj-Napoca, specializzazione in vetro (classe 1981 del prof. Cornel Ailincai). Ha conseguito ulteriori specializzazioni all’Accademia del Vetro di Baden, Vienna, in Austria, nel 1985. Ha partecipato al Simposio del Vetro di Novy Bor, Repubblica Ceca (1985, 1988), al Concorso Internazionale del Vetro ad Ebelfort, Danimarca (1987), a Knazawa, Giappone (1988, 1991), all’American Interfaith Institute, Philadelphia, USA (1992), al Simposio Internazionale del Vetro a Vilnius, Lituania (1990). Ha delle opere in mostra permanete presso il Museo della Ceramica e Vetro di Bucarest, al Museo d’Arte di Targu Jiu, al Museo del Vetro di Praga, a Novy Bor e Yablonec, in Repubblica Ceca, a Ebeltoft in Danimarca, al Banitz Museum in Cottbus, Germania, nonché in collezioni private in Romania, Europa, America e Asia. Nel 2013 ha partecipato alla biennale di Venezia con la perfonmance “SacrifIce”. È membro del UAP di Romania e del Rotary Club.
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Ottobre ritratto in vetro e metallo cm 52 x 26 x 12 cm
ARTISTI STORICI Joseph Beuys Joan Mirò Opera del ‘700 Russo
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