DAL PROFONDO, RINASCERE MOSTRA PERSONALE DI
ROBERTO AMADÉ 19 MARZO - 21 APRILE DOGMART GALLERY ALBENGA
Roberto Amadè è un Cantautore e Pittore Italiano. Nasce a Vercelli il 3 Aprile del 1982. Laureato in Pittura presso l’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino divide la sua sensibilità tra Arte Sonora e Arte Pittorica. Nel 2011 sale sul Podio del 61° Festival di Sanremo nella Categoria Giovani classificandosi Terzo (diretto dal Maestro Massimo Morini) e la Major discografica Universal Music pubblica il suo Album d’Esordio “Come Pioggia”, pubblicato da Bruno Tibaldi (Ex Direttore Artistico della EMI). Firma un contratto manageriale con Michele Torpedine (Manager storico di Zucchero, Bocelli, Il Volo). Diventa Supporter del Tour Teatrale 2011 di Francesco Renga e collabora con il celebre cantautore Cristiano De Andrè per il quale è autore e compositore nell’Album “Come in Cielo così in Guerra”, scrivendo insieme al poeta Oliviero Malaspina il brano “Disegni nel Vento”, registrato ed arrangiato a Los Angeles da Corrado Rustici. È il Vincitore assoluto del Premio Nazionale della Musica d’Autore Italiana 2010 “Umberto Bindi” ed ottiene la Vittoria di Area Sanremo e di Napoli Cultural Classic come miglior Cantautore. Nell’ottobre 2011 partecipa, come docente, al Convegno Internazionale di Foniatria diretto dal Dott. Franco Fussi presso il Teatro Alighieri di Ravenna tenendo una lezione sulle “Analogie tra Suoni e Colori”. Nel 2013 riceve una importante Menzione D’Onore dal Conservatorio Luca Marenzio di Brescia per l’arrangiamento per Orchestra Sinfonica del brano “Cara” di Lucio Dalla eseguito dall’Orchestra Sinfonica di Sanremo presso il prestigioso Teatro Donizzetti di Bergamo. Ha duettato con Gianni Morandi in diretta su Raiuno nel 2011 nel programma pomeridiano Domenica in, con Irene Fornaciari al Palafiori di Sanremo e con Cristiano De Andrè e Francesco Baccini al Teatro Arcimboldi di Milano. Nel febbraio 2014 partecipa come Pittore alla collettiva “Opera Prima” presso il
“Palazzo Oddo” di Albenga, curata da PierLuigi Luise, insieme a numerosi celebri artisti contemporanei come Andy, Scanavino, Licata, Beuys. Sempre nel febbraio 2014 realizza un grande concerto presso il Teatro Impero di Marsala (Sicilia) organizzato dal Centro culturale ed Artistico di Ignazio Boschetto, membro del celebre trio internazionale Il Volo (Vincitori del 65° Festival Di Sanremo e del Latin Billboard 2014, con due milioni di dischi venduti in tutto il mondo). Una sua Opera intitolata “Abbado” è custodita presso le Sale della Filarmonica della Scala di Milano.
Nell’Ottobre 2014 Amadè presenta la Mostra d’Arte Personale “Never Forget” presso Palazzo Ottolenghi di Asti curata dall’Assessorato alla Cultura della Città di Asti. Nel Dicembre 2014 partecipa alla Mostra d’Arte “In my Secret Life” curata dal Critico Massimo Cotto insieme ai più importanti cantanti e cantautori del panorama Italiano e Mondiale; 150 opere, quadri, ma anche disegni, collage, che raccontano un tratto insolito di musicisti e personaggi dello spettacolo del calibro di Leonard Cohen, Bob Dylan, Frank Zappa, Miles Davis, Johnny Cash e Elvis Costello ed anche nomi illustri italiani come Tiziano Ferro, Francesco Renga, Noemi, Laura Pausini, Giorgia, Paolo Conte e tantissimi altri. La Mostra viene allestita anche nel Febbraio 2015 durante il Festival di Sanremo presso il Palazzo dei Fiori di Sanremo. Nel Gennaio 2015 viene incaricato dal Governo di Dubai (Emirati Arabi) a partecipare, in veste di arrangiatore e cantante, all’Evento “ArtMob in Dubai”, esibizione artistica e musicale che unisce artisti da diverse parti del Mondo come Africa, America, Giappone e Italia collaborando con il celebre cantante AfroAmericano di Black Music Joey Blake ed il giapponese, campione mondiale di BeatBox, Gene Shinozaki. Nell’Ottobre 2014 Amadè pubblica il Progetto di VideoArte internazionale “Let’s Feel Better” al quale hanno partecipato numerosi Artisti di fama Internazionale come Omar Ronda, Camillo Francia, Alex Caminiti, il critico d’arte Philippe Daverio ed il critico Musicale, Assessore alla Cultura di Asti, Massimo Cotto. Le sue opere sono vendute periodicamente dalla prestigiosa Casa d’Aste d’Arte Contemporanea “Meeting Art” di Mario Carrara per la quale Amadè cura la Regia e la Produzione musicale dello Spot/Sigla di Presentazione dell’Azienda sui canali TV.
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DAL PROFONDO, RINASCERE Le opere di Roberto Amadè raccontano. La narrazione si snoda, fin dai primi lavori, attraverso una grammatica e una sintassi formale chiara. Protagonista il tema della nascita, quindi anche quello della gestazione e del corpo femminile con gli infanti: tutto ciò trova la propria spazialità su tele di medio e grande formato ad acrilico e pastelli a olio. Almeno un paio di queste risentono della fascinazione di Klimt nella campitura ostinata a cerchi, a spirali ossessivamente ripetute sullo sfondo e sui corpi stessi di tutte le figure, quelle femminili in inevitabile postura orizzontale (Madre, Nascita). La primitiva spirale, aperta e più chiusa, è il simbolo del labirinto-utero, prima casa del futuro essere che nello squarcio di una lama di luce verrà al mondo. Cromie smorte e violente, gialli che virano verso l’oro,
blu molto spirituali: chissà mai che questa magia di colori profusa da Amadè sulla tela voglia visionariamente farsi girandola di sensazioni immaginate come già vissute in un istante almeno di ogni genesi. Invece nella tela Fecondazione l’esplosione energica, gestuale e la gamma cromatica evocano l’espressionismo astratto di Pollock, raffigurando il misterioso viaggio competitivo degli spermatozoi e di quello più forte che nel caos riuscirà a farsi strada. Eccolo lì, il miracolo della vita. Lasciando ora da parte le suggestioni personali di chi osserva e qui scrive (condizionate dalla Storia dell’arte e perfino da alcune altre tentazioni analitiche che è bene subito abbandonare) va pur detto che non sarebbe cosa disdicevole se l’artista, visti gli studi di pittura compiuti presso l’Accademia Albertina, si fosse lasciato andare a omaggi, magari inconsci. Comunque sia prepotentemente ineludibili. E tali legittimamente restino pure, appunto: perché, in realtà, il tema sviluppato porta ben più lontano dai presunti o presumibili modelli, scendendo nel profondo della individualità dell’artista. Complessa vicenda di un giovane dotato dalla natura di talento musicale e pittorico, ma che, tuttavia, malgrado molte conferme, ancora va cercando se stesso, con l’umiltà commovente di farne dichiarazione, molto esposta, nella poetica d’arte. Una poetica che fin dall’intitolazione delle opere paga il debito a un percorso iniziatico doppio: tutto sembra, infatti, come prima ho detto, fare riferimento alla nascita, ma soprattutto a un’indispensabile rinascita. Bisogna non essere più un bambino, senza sacrificare l’ingenuità e la freschezza delle sue emozioni, bisogna smettere di essere un adolescente, senza dimenticare i sogni e le delusioni: dal ragazzo “vecchio” deve rinascere il giovane uomo nuovo. La memoria di quel che si è stato è ciò che resta comunque da coltivare: crescere è un’avventura meravigliosa e difficile: in un certo senso, dunque, la citazione cruciale di Nietzsche, scelta tra le tante possibili da Roberto, pone il suo suggello. Nei lavori più recenti si rivela, dunque, un cambiamento: il processo di maturazione stemperato nell’energia di linee morbide ma decise. Ora più nervose, ora più languide e appagate dai colori pastello dell’azzurro, del beige, le linee s’innervano su altre più scure, a contrasto. Segni grafici sulle tele che qualora siano retroilluminate produrranno effetti di luci e
ombre inaspettate: penso al Trittico Infine la comprensione. Un artista oggi perfettamente consapevole della propria libera immaginazione, il nuovo Amadè. In grado di lasciarla spaziare più gioiosamente, più estrosamente nel realizzare sculture polimateriche divertenti che conciliano il mondo della musica e quello dell’arte in “confusione” di materiali: ferro, fiori, nylon, corda, spago, legno, pelli, porfido… Nascono nuovi strumenti: s’innestano su supporti originali, s’intersecano, si ricompongono fantasiosi violini, mandolini, chitarre, tamburi africani, contrabbassi, trombe, ottoni… Residui di altro, ritrovati dall’affezione di Roberto per le potenzialità della materia trascurata, rotta, pronta per essere buttata via per sempre: per tutti una sorta di rito di rinascita. Gli oggetti suonano nelle orecchie di chi guarda improbabili melodie. Più tattili e più visive che acustiche, perlomeno in senso stretto. Infine, ciò che piace di questo giovane artista è la grazia leggera che lo governa: che Amadè suoni, o canti, o crei opere d’arte la raggiunta armonia con se stesso è la gratuità di un dono prezioso elargito a chi lo circonda. Luisa Facelli
NON PIÚ IN ME, MA IN OGNI COSA FUORI
2016 FERRO, PELLI DI BATTERIA, MENTONIERA VIOLINO, LEGNO, PIETRE 150 x 77 x 40 CM
UCCIDIMI ANCORA UNA VOLTA, RINASCERÓ SEMPRE
2016 LEGNO, MANDOLINO ANTICO, FIORE DI PLASTICA, FERRO, PIETRA 98 x 36 x 42 CM
IMPARANDO L’IMPERFEZIONE
2016 LEGNO, MANDOLINO ANTICO, TAMBURO AFRICANO, FIORI DI PLASTICA, SPAGO 102 x 27 x 33 CM
SE TI SLEGHI A ME RINASCONO LE OMBRE
2016 OTTONE, FERRO, FIORI DI PLASTICA, LEGNO 97 x 67 x 50 CM
RINASCERANNO GIURAMENTI
2016 CHITARRA CLASSICA, FERRO, PELLI DI BATTERIA, FIORI DI PLASTICA 77 x 55 x 25 CM
DAL PROFONDO, RINASCERE
2016 OTTONE, PORFIDO, FIORE DI PLASTICA 56 x 30 x 20 CM
UNISCITI A ME, COME UNA VOCE NEL CANTO
2016 OTTONE, FERRO, FIORI DI PLASTICA 110 x 30 x 27 CM
VITA NUOVA, OLTRE IL MURO DELLE ONDE
2016 CHITARRA CLASSICA, FERRO, PONTE CONTRABBASSO, MANICI DI CHITARRA, CORDE DI NAYLON, SPAGO 80 x 70 x 18 CM
FECONDAZIONE
2009 ACRILICO E PASTELLO AD OLIO SU TELA 174 x 174 CM
NASCITA
2009 ACRILICO E PASTELLO AD OLIO SU TELA 210 x 250 CM
GESTAZIONE
2009 ACRILICO E PASTELLO AD OLIO SU TELA 160 x 65 CM
MADRE
2013 ACRILICO E PASTELLO AD OLIO SU TELA 105 x 74 CM
TRITTICO - INFINE LA COMPRENSIONE
2015 ACRILICO SU TELA 70 x 40 CM x 3 TELE
ROBERTOAMADÉ
CANTAUTORE E PITTORE
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pubblicazione a cura di Pascal McLee
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