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1E~ EDITORIALE
ADDIO AD UN FRENETICO 2006
DELLA FUNZIONE DELLA STAMPA LOCALE Eccovi servita un'altra perla del nuovo clima instaurato dalla imperante Amministrazione comunale: la correttezza e cortesia di rapporti tra potere e cittadini e, in particolare. tra potere politico e stampa locale. Il cittadino scrive al Sindaco? Ma come si permette? Non sa che quello ha tanto da fare? Se proprio bisogna rispondere. che se la veda il funzionario di turno. E capitato al comune cittadino (vi ricordate la polemica tra il nostro lettore Giuseppe Maniglio e il Sindaco sul problema della raccolta notturna dei rifiuti?) e. poi. con regolarità cronometrica, è capitato anche a noi di questo giornale e della Associazione sua editrice. Con nostra lettera del IS ottobre 2006 chiedevamo al "Sen. Antonio
Azzollini Sindaco di Molfetta - Palazzo di Città via Tattoli" di volerci rimettere le "delibere e determinazioni dirigenziali per informazione a mezzo stampa", precisando ulteriormente che la richiesta veniva avanzata "a solo scopo informativo per la nostra rivista mensile". Ebbene, dopo un certo numero di giorni. riceviamo una risposta non già dal Sindaco ma dal "Capo Settore AA.GG. don. de Michele Vincenzo". Evidentemente non meritiamo neppure un contatto epistolare col signor Sindaco. oltre che un contatto personale sempre richiesto e mai accordato. Ma (quel che è peggio) la laconicità della risposta è pari alla sua scortesia sia istituzionale che personale. Scrive l'emerito funzionario: "Con
riferimento alla Vostra richiesta di pari oggetto, si specifica che l'Associazione può collegarsi al sito comaa pac. 4i
Corrado Germinario Salutiamo con questo numero un anno "frenetico" mo poco rivoluzionario per lo nostro città. A cominciare da quello che è avvenuto in ambito politico. Il passaggio dall'amministrazione guidato da Tommaso Minervini o quello di Antonio Azzollini non pare over coricato di evidenti e nuove forze vitali il mondo politico cittadino. Anzi, forse abbiamo assistito all'ennesima confermo che in questa città lo -cosa pubblico" continua od essere prerogativa dei soliti noti. Non è una colpo di chi oggi siede o Palazzo di Città ed in consiglio comunale ma é un demerito che sentiamo di imputare od uno cittadinanza che, in tutti i suoi strati sociali, ho dimenticato la passione per l'impegno civico e per il coinvolgimento. Certo ci sono in giro tante vecchie volpi che preferiscono tenere i "cuccioli" ben lontani dal miele. Ed allora il 2006, nonostante la crisi amministrativa aperta e chiusa da Tommaso Minervini, nonostante la battaglia elettorale tra Olino di Gioia ed Antonio Azzollini, nonostante i dibattiti, le promesse ed i "bellicosi" ~asili di qualcuno, ci ha lasciato in eredità una città che continua a sembrare intorpidita ed abulica. Insomma il carrozzone si muove ma di darsi da fare per consentirgli di accelerare non se ne parla. Inutile ritornare ancora uno volta sul lodevole impegno del nostro sindacosenatore: ottimo il suo lavoro nelle stanze romane; apprezzabile mo macchinoso quello in via Carnicella. A mesi di distanza dal suo insediamento, Antonio Azzollini continuo a guidare una squadro in cui lui si presenta come unico fuoriclasse e gli altri sono ridotti al ruolo di gregari. Gregari cui però sembra impossibile svolgere anche l'ordinaria amministrazione senza il consenso del "capitano. Uno scelto strategica che,
vorremmo sbagliarci, non potrà pagare allo distanza e che sinora, anche se ufficialmente nessuno parlo ed anzi tutti si affrettano a magnificare l'attuale maggioranza, sta portando i primi "mal di pancia". Scontenti alcuni personaggi che gravitano attorno o Forza Italia, insofferenti quelli di UDC ed Alleanza Nazionale, in ceno di cosa gli ex Molfetta Prima di Tutto. Dall'altra porte poi, non è che se lo passino assai meglio: uno minoranza che si sa dove comincia ma non si sa mai dove Finisco con consiglieri che se da un loto dichiarano di non stare con il sindaco, dall'altro si tengono ben lontani da schierarsi apertamente con l'opposizione. E poi le lotte intestine nei pormi, il caso Margherita è emblematico, che tonto bene allo politico non fanno. Uno situazione quella del partito di Rutelli (e di Guglielmo Minervini o Molletta) che resto a metà tra il ridicolo e l'incomprensibile, con consiglieri comunali appartenenti nella massima assise cittadina o due differenti gruppi politici e poi riuniti sotto un unico simbolo quando si deve pallore di congressi di partito e di tesseramenti "chirurgicamente" predisposti. Un minestrone in cui tra volponi del centrodestra ed altrettanti validi esemplari del centrosinistra, i pochi neofiti appaiono come pecorelle lasciate sole al pascolo. Mo lo città, è questo il problema,
non sta nemmeno a guardare. E questo quello che ci consegna questo 2006 oltre ai tonti altri fatti di cronaca di cui abbiamo parlato nei numeri precedenti e di cui parliamo nelle pagine che seguono. La speranza, che si sa resta sempre l'ultima a morire, è che il nuovo anno possa portare buoni consigli a noi tutti ed a quelli che degnamente o indegnamente oggi ci rappresentano. Da parte nostro l'unico promesso è che, per i prossimi dodici mesi, saremo qui o raccontarvi la quotidianità di Molfetta e dei molfettesi. E, come si dice: "buono fine e buon inizio!".
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EDITORIALE111 (segue da pag.31
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Direttore Responsabile Corroda Germinarlo Vice Direttore Onofrio Losilo Comitato di Redazione bigi Albcnese, Antonio De Gioia, Corrado NataTicdio, Angelo Panini, GiuseppeuTi Collaboratori Gírni Mak Nicoh Ano, Wig "negre, Mele Argeb Alleno Care, Getta Catene, G.ceppe de Gemere, Remo de Gemere, Corrado deG1013, MOM de Ciao, Giuseppe Moina de Robarts, Dosi& Deboli, Anosbski Funi, Anno Grado, Ado De &daini lisce, Carindo dio ft Gmcppe Porcri, Mirino Pompalo, NIA1Zi3 Mon Zeza,Mtmelo Zar° Segretario Domenico Bini
Fotografie Giuseppe Turi
Impaginazione Giorgio Godetela Associazione Culturale Editoriale
EDIRESPA Presidente Avv. Nicola Morgese Direzione, Redazione Amministrazione Vio G. Pcnuruio, 17 - 76056 MOUETTA (8A) Telefono e Fax 080.334.90.18 e-mail: redozione@laltramolfetta.it www.laltramoifetta.it powered by MEDIALABO5 baie d Ree. Nay_ dello Ssimpo d n. .58a2 di reo Conto Corrente Postole n. 39857057 Reaizirdo al TnbM.6 Tori ci n. 197 del 24/7/1985 Stampo [IMMAGINE sol Zona Industriale Lotti B/12 - 70056 Noli," (BA) Tel. 080.3381123, Fax 080.33812.51 sinnv.limmagine.net - e-mail: infAtlimmegine.net Abbonamento Molfetta Euro 1500 Abbonamento Italia Euro 17;00 Abbonamento sostenitore Euro 25,00 Abbia Poeti europei Euro 50,00 Abbia Paesi extroeuropei via aerea: Arnetiche e Oceania Euro 50,03 Tiratura: 2.600 copio
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Dicembre 2006 eelaltramolfettait
naie www.comune.molfetta.balt., che è aggiornato in tempi reali". Di "saluti" (più o meno distinti) nemmeno a parlarne! Che dire? Sic transit gloria mundi. direbbe il nostro Presidente del Consiglio comunale, notorio appassionato della lingua madre... E allora forse è il caso di ricordare al Sindaco e al suo portavoce che, chiedendogli di farci tenere le delibere comunali "a solo scopo informativo per la nostra rivista", siamo noi quelli che rendono. un favore alla Amministrazione comunale; peraltro gratis et amore dei, laddove esistono altre amministrazioni che pagano (e giustamente) per far conoscere al meglio la loro attività. Ancora. La nostra funzione di far conoscere l'attività di Sindaco e Giunta è da ritenersi altamente meritoria e degna non solo di attenzione ma anche di incoraggiamento e addirittura di sollecitazione. La informazione, quanto più possibile obiettiva e capillare, è il sale della democrazia e della massima trasparenza di comportamenti. Quanto alla notizia fornitaci dal dott. de Michele ("L'Associazione può collegarsi, ecc.. ecc...."), grazie per il suggerimento. Noi veramente non sapevamo neppure cosa fosse un "sito" e cosa fosse un "collegamento", alla stessa maniera di come (purtroppo) non lo sanno ancora migliaia e migliaia di cittadini. Dei quali che dobbiamo fare? Buttarli a mare? Tenerli nell'ignoranza? Crocifiggerli per il fatto che ancora non hanno capito che devono munirsi di un bel personal computer. provvedere al collegamento del medesimo sulla rete Internet (è vero dott. de Michele?). provvedere ad una panico-
lare bolletta telefonica per poter scorazzare sull'autostrada informatica. collegarsi col sito del nostro Comune e li, finalmente!, potersi adeguatamente informare circa l'attività dei propri amministratori, sulle sorti della propria città? Quanto il tutto scada nel ridicolo lo possono constatare tutti, tranne qualcuno che invece dovrebbe essere interprete delle esigenze e dei problemi di tutti. E. visto che qualche nostro funzionario fa finta di non sapere (ma questa volta si parla a nuora perché suocera intenda...). ci permettiamo informarlo che, oltre al diritto di cronaca, in Italia esiste ancona il diritto di critica. Ne discende che il cittadino, o il mero lettore del nostro giornale, può lasciarsi andare ad ogni tipo di commento che, trattandosi ancora una volta dell'ineffabile dott. de Michele, ancora una volta riescono solo negativi su tutta la linea. Chiediamo troppo se pretendiamo l'intervento del Sindaco, almeno in questo caso? * s * Alla stessa serie di cui innanzi appartiene il vezzo di qualcuno di voler relazionare alla cittadinanza molfettese attraverso una stampa nazionale che (anche giustamente) non sempre si cura di loro. Recentemente l'assessore regionale Guglielmo Minervini per relazionare ai molfettesi ha scelto di farsi intervistare dai rappresentanti della stampa regionale. ignorando del tutto la stampa locale, tutta sicuramente vivace ed attenta. Bene. Trattiamo questi amici allo stesso modo con cui ci hanno trattato. vale a dire ignorandoli. ma pregando i nostri lettori di tenerne conto. L'editore
In copertina Non saremmo "l'altra Molfetta" se non proponessimo, mese per mese, copertine comunque interessanti sia sotto il profilo artistico sia sotto quello della attenzione che un'opera deve suscitare per essere valida. In oltre ventuno a * è il caso di dire che... ne sosto passati di tutti i colori, beninteso non sempre "digeriti" alla stessa maniera, ma sempre forieri di discussioni, polemiche, distinguo e, quindi, di interesse. C'è chi pretende che la nostra vetrina sia riservata solo ad artisti di chiara fama, chi storce il naso per la presenza di artisti di avanguardia, chi non sopporta i dilettanti (ma, attenzione!, con la D maiuscola), chi non capisce coloro che si servono di nuove tecniche. Ebbene, questa è proprio la nostra forza: porte aperte a tutti ma ...cum grano salis; comunque, possibilità di espressione a chi se Io merita. Michelangelo De Virgilio scolpisce l'acciaio inossidabile, non solo mostrando abilità tecnica non comune ma esprimendo momenti di vita, tradizioni, addirittura movimenti attraverso una materia ostica e fredda. La sua opera corrisponde, peraltro, ad un augurio generale per le danze delle prossime festività, al quale ci uniamo tutti.
ATTUALITÀ
QUESTIONE SICUREZZA: COSA NE E STATO? L'allarme sicurezza lanciato negli scorsi mesi e certamente accentuato in manieri più che strumentale ha partorito una bolla di sapone. A parte il successo operativo conseguito dalle Forze dell'Ordine che nel giro di poche settimane hanno tratto in arresto Massimiliano de Bari, autore della triplice sparatoria dello scorso IO ottobre. e quattro pregiudicati coinvolti a vario titolo nella vicenda, il mondo politico cittadino è stato capace unicamente di proporre alla città un ordine del giorno del consiglio comunale in cui si evidenziavano le necessità per assicurare la dovuta serenità e sicurezza ai cittadini. Un ordine del giorno per giunta non votato unitariamente dalla massima assise cittadina. NIa andiamo con ordine e facciamo un passo indietro di alcuni mesi, partendo dalla primavera scorsa. Prima in sordina poi sempre più prepotentemente, da alcune voci. viene lanciato l'allarme sicurezza in città. Un allarme che non tarda a diffondersi nonostante i dati ufficiali del Ministero degli Interni raccontino ben altra storia: NIolfetta, dicono i documenti, è una città in cui il numero dei reati è in diminuzione rispetto agli anni precedenti e comunque al di sotto di quanto avviene in altre città. anche del circondario. Ma questa versione. evidentemente per motivi che poco hanno a che fare con il comune interesse, non è condivisa da coloro che avevano lanciato l'allarme e che. anzi, alzavano il tiro. Nei mesi estivi si è poi assistito, guarda caso in concomitanza con la scarcerazione di noti pluripregiudicati locali che hanno beneficiato dell'indulto, ad una recrudescenza dei fenomeni di microcriminalità e contestualmente alla consumazione di tre fatti di sangue. i cui responsabili sono finiti tutti in manette, che pur non essendo ascrivibili ad una lotta riapertasi nel mondo della criminalità organizzata locale, hanno comprensibilmente provocato un allarme sodale ed una tensione che non si respirava per le vie cittadine da oltre un decennio. Una situazione evidentemente delicata e da tenere sotto stretta sorveglianza. Certamente non una emergenza come si è voluto fare credere. Subito dopo la triplice sparatoria del 10 ottobre, su giusta ed apprezza-
bile richiesta dei consiglieri comunali della minoranza. è stato convocato un consiglio comunale per discutere la situazione e ricercare gli strumenti più idonei per contrastare il fenomeno criminale. Ne è venuto fuori un documento (come già detto non votato unitariamente per ragioni politiche che non analizzeremo in questa sede) con cui il Consiglio comunale ha disposto un incontro urgente con il Prefetto di Bari (così urgente che ad oggi non è ancora avvenuto), una azione coordinata delle Forze dell'Ordine, il completamento in città della presenza di operatori di polizia (forse ci si riferiva al pluricitato ma mai realizzato Com-
concreto e meno fumoso. Nessuno ha infatti tenuto conto delle necessità sociali di determinate fasce della popolazione: del reinserimento degli oltre 100 In detenuti tornati liberi grazie all'indulto e che oggi si permettono, anche attraverso la stampa. di "chiedere" con preoccupante insistenza, ricordando il loro passato criminale, maggiore considerazione da parte dell'Amministrazione comunale. Ci saremmo aspettati di vedere in prima linea l'assessorato ai Servizi Sociali. Ed invece la verità dei fatti è che, appurato che una emergenza criminalità non esiste, nessuna risposta è giunta dalle Istituzioni. Per lo meno
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missariato di Polizia di Stato?). l'ottimizzazione dell'attività del corpo dei Vigili Urbani, e poi, in sintesi, una maggiore opera di controllo sull'intero territorio urbano, anche dal punto di vista amministrativo. Tante belle parole ma. a parere nostro, fatti concreti pochi. Infatti. salvo l'apprezzabile volontà di aumentare il controllo, anche amministrativo, del territorio (cosa che non ci sembra stia avvenendo considerando la comparsa in città di enormi gazebo istallati su aree pubbliche e nei quali viene smerciata frutta e verdura), il coordinamento delle Forze dell'Ordine, il loro dislocamento in città ed il loro potenziamento non sono di competenza di una amministrazione comunale. Ci saremmo invece aspettati dai consiglieri di maggioranza e opposizione (giacché il documento presentato da questi ultimi differisce di assai poco da quello approvato) qualcosa di più
una risposta che alle belle parole associasse i fatti concreti. Del resto, seppure è vero che questa Amministrazione ha provveduto a realizzare un posto di controllo dei Vigili Urbani nel Centro Storico (con quali risultati saremmo curiosi di saperlo), se è vero che il sindaco Azzollini nelle sue vesti di senatore ha interessato il governo affinché vengano stanziati i fondi per il reinserimento degli ex detenuti (ma questi fondi tanto promessi finora non sono ancora arrivati), è anche vero che Molfetta ed i molfettesi di un Ordine del Giorno poetico ma poco funzionale non sanno che farsene. Nel frattempo i -boss cinematografici" continuano a comportarsi da divi ed a infischiarsene delle regole della sodelà civile. Anche con la complicità di qualcuno. indipendentemente da come va la politica cittadina, che siede su comode poltrone degli unici comunali. Corrado Germinario Dicembre 2006 alaliral,Io< lretinJI
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RUBRICA
PROVIAMO A PUURE LA POUTICA "SPORCA" Negli ultimi giorni vi sono stati due episodi che ci hanno colpito e che, a nostro modesto avviso, si prestano a considerazioni più approfondite. Possono sembrare perfino banali, ma tali non sono se, appunto, ci si lascia andare a qualche riflessione obiettiva. In occasione della discussione sull'ordine pubblico, il nostro Consiglio comunale (da qualcuno definito "il miglior consiglio dal dopoguerra in poi". ma doveva essere ...in istato di ebrezza alcolica) non è riuscito a trovare la unanimità su un ordine del giorno che noi anticipatamente definimmo un "monumento al bla. blaida". Lasciamo stare i discorsi seri sulla qualità e sulla serietà dei nostri rappresentanti politici. Siamo rimasti colpiti, invece, dalla posizione assunta in tale occasione dal consigliere Pino Amato che ha dichiarato di uscire dall'aula. affermando: "Non è possibile dividersi sull'ordine pubblico, mi chiamerete quando vi deciderete a discutere di cose serie". Intendiamoci. Non è che i problemi si risolvono nel modo scelto da Pino Amato, per carità! Ma Amato, nella sua (come dire?) largheggiante ingenuità politica, finisce per esprimere genuinamente l'atteggiamento di chi non ne può più di diatribe e politichese. Nessun apprezzamento politico. insomma, ma almeno riteniamo l'episodio la spia di ciò che molti pensano. tranne magari... ad andare a votare per i Pino Amato di turno.
I consiglieri comunali Giovanni Mezzina e Luigi Roselli, unici eletti nel movimento civico "Molfetta prima di tutto" con Enzo dc Cosmo, hanno preso cappello abbandonando il loro movimento. ma continuando a rimanere in Consiglio comunale come indipendenti. Essi contestano "la conduzione verticistica e totalitaria del movimento". riscontrando "assenza di collegialità e scarsa partecipazione ad ogni forma interna di dibattito politico e decisionale". Fuori del linguaggio politichese, i due consiglieri in buona sostanza lamentano che. nel decidere di alcune nomine nei consigli di amministrazione di enti cittadini, il loro movimento non avrebbe tenuto conto del loro "peso politico", insomma non ha riservato loro alcuna nomina. Ha controdedotto loro il sen. De Cosmo. Egli. senza arrivare a definirli (come fece Togliatti con Cucchi e Magnani) "due pidocchi annidatisi nella criniera di un cavallo baio", li ha L'altra questione ci sembra più seria, ugualmente liquidati con un significaal punto che su di essa (a nostro mode- tivo "auguriamo loro buon viaggio", sto avviso) si potrebbe aprire un pub- non mancando però di fare talune blico, spassionato dibattito politico. affermazioni di estremo interesse politico. specie in un periodo come quello che stiamo vivendo. Dice. tra l'altro, De Cosmo: "loro possono rappresentare solo i loro voti. ma non quelli di una intera lista guadagnati anche grazie alla credibilità politica di Enzo De Cosmo", a parte altre considerazioni di merito. Ebbene, tutto questo ci offre lo spunto per stigmatizzare in questa occasione quanto va accadendo spesso negli ultimi tempi. Gente che sicuramente dà il suo contributo al partito in cui si candida (ma che sicuramente riceve almeno carisma dallo stesso partito). una volta eletta, si ritiene al centro del mondo, dimenticando in un sol colpo il
partito di appartenenza, i problemi da portare avanti a nome di quel partito, la organizzazione che comunque sta dietro la lista che lo ha espresso, la validità della dirigenza politica retrostante. ecc., ecc. Questo, purtroppo, avviene in quanto si è perduto il senso stesso del "partito" o comunque della organizzazione politica che va a svolgere un certo ruolo politico. E il discorso, come è ovvio, non salva nessuno, né a destra né a sinistra. Al centro, poi, non ne parliamo proprio, attesa la concezione più "svincolata" che di solito si usa avere di un partito di centro. Non a caso qualche comico ci guazza parlando di "casa della libertà" come di un posto dove si possa fare tutto. Nulla di personale, sia chiaro. nei confronti degli amici Mezzina e Roseili (di cui auspichiamo gli interventi su questo stesso giornale), ma è necessario farsi l'un l'altro un discorso serio. Ad avviso di chi scrive. sono i partiti (o comunque le organiravioni politiche) quelle che, organizzandosi e coagulando le forze, lavorano per arrivare ad esprimere le proprie rappresentanze. Ma questo essi sono legittimati a fare ad ogni livello e sempre. Chi è stato eletto (anche per meriti propri, si capisce) ha ricevuto dal proprio partito un certo tipo di delega a rappresentarlo, non una ...procura generale a nominare a sua volta tutto e tutti. Non può essere cosi, se non andando incontro al caos che. infatti, spesso si verifica. Quando tutti insieme avremo chiarito questi concetti, e soprattutto li avremo fatti propri. sicuramente avremo contribuito non poco al miglioramento della politica attuale che. diciamola tutta, anche per questi aspetti viene spesso ritenuta "sporca". Uppercut Dicembre 1 006 ari wwwiallramolfeltait
ATTUALITÀ
Sospesi i lavoratori Co.Co.Co. 1 cittadini che nell'ultima domenica di ottobre hanno deciso di trascorrere la mattinata al cine-teatro Odeon di Molfetta per ascoltare il resoconto amministrativo del Sindaco Azzollini sui suoi primi cento giorni di governo nella città e che lo hanno calorosamente applaudito, all'indomani della manifestazione sono stati costretti in parte a ricredersi. Infatti, nonostante il tono fraterno e confidenziale del consesso e le promesse elargite a favore dei lavoratori precari, il Sindaco in persona, a pochi giorni dalla sua dissertazione, si è visto costretto a dissotterrare l'ascia di guerra e a cancellare con un colpo di spugna una dozzina tra tecnici e addetti
sociali e un addetto di ragioneria per il quale il contratto di collaborazione scade a gennaio 2008. Questo tipo di contratto è stato utilizzato nel nostro Comune a partire dall'anno 2001. in seguito alla stabilizzazione di alcuni lavoratori socialmente utili. In quel periodo per il Comune di Molfetta, come d'altronde per altri Comuni d'Italia. incombeva la necessità di attuare alcune stabilizzazioni in vista di allettanti incentivazioni governative a livello contributivo. ma soprattutto per il bisogno impellente di mano d'opera qualificata dovuto al blocco delle assunzioni. Le incentivazioni di carattere contributivo, pari a circa 70.000 curo com-
plessivi (fonte Sett. Rag. Comune di Molfetta), potevano essere utilizzate per un periodo massimo di cinque anni. I cinque anni sono trascorsi e i contratti co.co.co. sono ormai in scadenza e, nonostante sia stata prevista la copertura finanziaria sia nel Bilancio di Previsione 2006 che nel triennio successivo, sui lavoratori co.co.co. gravano le limitazioni imposte dal decreto Bersani che stanno costringendo gli Enti Locali a rivedere interamente la questione. A tale proposito, anche la legge 30 di riforma del mercato del lavoro, meglio nota come legge Biagi. aveva imposto delle limitazioni ai contratti di tipo co.co.co., vincolando la normativa ad
Assessori al palo?
alla Socialità utilizzati dal Comune nell'ambito dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (Co.Co.Co.. ndr). "Colpa delle casse vuote" - ha tuonato il Sindaco dal palco dell'Odeon — "e degli sprechi, che hanno costretto il Comune di Molfetta a non rispettare il cosiddetto patto di stabilità, nonostante il saldo attivo degli investimenti". "Colpa del recente decreto Bersani" — ha dichiarato invece il dirigente del Settore Ragioneria - "che ha modificato la possibilità di ricorrere ai contratti di collaborazione per le amministrazioni pubbliche. limitandoli solo alle alte professionalità". Nel Comune di Molfetta. i lavoratori soggetti a collaborazione coordinata e continuativa sono tredici, per lo più geometri che lavorano nell'ufficio tecnico comunale, più due o tre assistenti
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Se dovesse andare in porto la nuova legge sulla Finanziaria 2007. la giunta comunale della nostra città subirà sicuramente un duro colpo. Infatti, la commissione parlamentare, il 3 novembre scorso, ha accettato la sostituzione integrale dell'art. 76 del disegno di legge che prevede la riduzione del numero degli assessori fino ad un quarto del numero dei consiglieri. Essendo il nostro consiglio comunale formato da trenta consiglieri, la giunta municipale sarà di conseguenza ridotta ad un numero massimo di otto assessori (arrotondato per eccesso), più il Sindaco. Fino ad oggi, con la vecchia legge il numero massimo degli assessori poteva essere pari ad un terzo del numero dei consiglieri. Ma non è finita qui. Lo stesso emendamento prevede che il gettone di presenza percepito dai consiglieri comunali subisca un aumento massimo pari al 30% dello stipendio del Sindaco (adesso è il 20%) e che il Sindaco avrà diritto ad una sorta di liquidazione nel caso in cui il suo mandato dovesse superare i trenta mesi di governo continuato. A questo punto, alcuni interrogativi sono leciti. Chi saranno gli assessori confermati e chi invece quelli bocciati? E al Sindaco quanto spetterà di buonuscita? Nel primo caso, sarà sempre il Sindaco a decidere sulla sorte
della propria squadra e. quindi, sui nomi degli assessori da confermare e da bocciare. Ma non va messo da parte il peso politico dei vari partiti. Per tale motivo, nell'attuale giunta a rischiare il posto potrebbero essere l'assessore al Bilancio D. Corrieri per palese carenza di consiglieri appartenenti al movimento politico che lo sostiene (gli unici due consiglieri eletti nella lista "Molfetta prima di tutto" sono stati ultimamente espulsi dal movimento e, attualmente, risiedono in Consiglio Comunale conte indipendenti ndr) e l'assessora al Personale e alla Polizia Municipale D. Carabellese la quale, pur essendo in quota Forza Italia, sembra sia •'sponsorizzata" da movimenti politici locali che non sempre si dichiarano in Consiglio a favore di questa maggioranza. In ogni caso, l'ultima parola spetta al Sindaco. Anche sull'eventuale buonuscita del Sindaco ci sarebbe qualche perplessità in quanto, allo stato attuale, la legge non gli consente di percepire alcuna indennità perché già stipendiato conte Senatore della Repubblica. Conoscendo, però, il buon cuore del nostro primo cittadino, si può prevedere che egli rinunci anche a tale indennità nel caso in cui i fatti dovessero dargli ragione. Le casse comunali potranno finalmente sorridere. C.N.
ATTUALITÀ un contratto "a progetto". Il 24 ottobre 2005, in virtù di tale normativa, ebbe termine la fase transitoria che aveva prolungato di fatto le collaborazioni coordinate e continuative nell'ambito dei settori privati, producendo notevoli disfunzioni all'interno del rapporto di lavoro tra imprenditoria privata e lavoratori precari, ma soprattutto creando un disagio esistenziale alle famiglie di quei lavoratori che, costretti a diventare sempre più precari, furono praticamente obbligati in molti casi ad abbandonare il proprio posto di lavoro. Una legge. la Biagi. che secondo i piani del governo di centro destra doveva rivoluzionare il mondo del lavoro a beneficio di tutti, lavoratori ed imprese. riservare ai primi una maggior tutela lavorativa con una riduzione drastica del precariato e soprattutto fare emergere il lavoro nero e stanare gli speculatori. gli schiavisti e i falsi imprenditori. Una legge. però. che in sostanza, stando ad una indagine hes per Nidil Cgil, oltre a non creare nuovi posti di lavoro stabili e a non funzionare come avrebbe dovuto, non ha prodotto alcuna nuova prospettiva per i lavoratori co.co.co., trasformando il vecchio contratto di collaborazione in un altro del tutto analogo. L'indagine parla chiaro: nel 2005 (oggi la situazione è ulteriormente peggiorata) soltanto il 6,5% degli ex lavoratori co.co.co. aveva un contratto a tempo indeterminato. il 73% era senza lavoro, il 6% sperava di esser assunto alla scadenza del contratto, il 5,8% era stato persuaso dal proprio "datore di lavoro" ad aprire la partita I.V.A. per rendersi autonomo, il 23% era rimasto come co.co.co. nel pubblico impiego, il 46% continuava a lavorare a progetto con poca speranza di continuità e del restante 5.4% non si ha più alcuna traccia. In tale scenario il lavoro nero, l'asservimento a cena imprenditoria privata e l'evasione fiscale continuano ad imperare come se nulla fosse accaduto. Ritornando in ambito locale. Al Comune di Molfetta. la volontà da parte dell'amministrazione comunale di proseguire nella riconferma dei contratti. stando alla valutazione del doti. Luigi Panunzio, dirigente di Ragioneria. è fortemente osteggiata dal recente decreto Bersani che garantisce la prosecuzione dei contratti solo per i lavoratori dotati di alta professionalità. Alcuni funzionari del Comune. nel tentativo di interpretare la norma e di assicurare ai lavoratori co.co.co. in scadenza di contratto la prosecuzione del rapporto di lavoro. hanno partecipato recentemente a Bari ad un semi-
nario tenuto dal prof. Di Cocco, noto consulente del lavoro. il quale ha escluso categoricamente la possibilità per i Comuni di ricorrere ai contratti di tipo co.co.co per alcune figure ritenute tipiche, come quella dei geometri. mentre presumeva che per avere i requisiti di alta professionalità occorre essere laureati e dotati di esperienza e di competenza specifica. Di contro, altre scuole di pensiero la pensano in modo del tutto diverso. Allora, come è possibile attuare la prosecuzione dei contratti e non licenziare i lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa in scadenza, evitando le possibili sanzioni da parte della Corte dei Conti? 11 Sindaco, pur dichiarando apertamente di stare dalla parte dei lavoratori, è stato per il momento costretto a sospendere le collaborazioni. promettendo di ripristinarle al più presto.
Si sta cercando di ricorrere ad una funzione a tempo determinato oppure di far transitare i lavoratori co.co.co. in scadenza di contratto presso un'agenzia interinale per poi richiedere nominativamente la collaborazione. In entrambi i casi, però. si è costretti a ricorrere a nuove risorse finanziarie in virtù della maggiore spesa per oneri contributivi e per il compenso dovuto all'agenzia interinale. Un aiuto potrebbe venire dalla Finanziaria in discussione alle Camere. Se dovesse andare in porto. potrebbe consentire ai lavoratori co.co.co. di essere stabilizzati definitivamente dagli Enti Locali. Speriamo bene. Comunque vada, al Comune garantiscono che la situazione di stallo verrà sbloccata in una ventina di giorni. forse ancora prima dell'uscita in edicola del nostro giornale. Corrado Natalicchio
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IL MAGGIORE VINCENZONI SALUTA MOLFETTA Al suo posto il capitano Pierluigi Buonomo Dopo sei anni di onorato comando della Compagnia Carabinieri di Molfetta ha lasciato la nostra città il maggiore Paolo Vincenzoni. trasferito per normale avvicendamento al comando del Nucleo Operativo Provinciale di Rimini. Il maggiore Vincenzoni, arrivato a Molfetta nell'ottobre 2000 con il grado di tenente. lascia nella nostra città un ottimo ricordo, frutto dell'impegno operativo e degli ottimi rapporti stretti con le istituzioni, gli enti, la stampa ed i comuni cittadini. Nel suo curriculum di servizio molfettese il maggiore Vincenzoni può sicuramente inserire importanti operazioni di contrasto alla criminalità, dalla "Ombra" contro lo spaccio di sostanze stupefacenti alla 'By-pass" con cui è stato stroncato un giro di estorsioni. Numerose le indagini anche in campo
amministrativo, da "autopoli" a quella sull'assegnazione di case popolari. E poi decine di arresti. frutto di un costante controllo del territorio e di una efficace opera si prevenzione svolta in collaborazione con i comandi superiori e con il Nucleo Operativo guidato dal tenente Francesco d'Ecclesiis e con la stazione comandata prima dal luogotenente Vito Levino ed attualmente dal maresciallo Nicola Patrono. Tra le operazioni che rimarranno nella storia cittadina anche quella che ha portato al recupero della "Pergamena dei Privilegi" antico documento molfettese. recuperato dai militari dell'Arma. Brillante, per arrivare a momenti più recenti, l'operazione che ha portato all'arresto di Massimiliano de Bari. autore della triplice sparatoria dello scorso IO ottobre, e di altre quattro per-
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sone coinvolte nell'episodio criminale. Nei sei anni a Molfetta. grazie all'interessamento personale del maggiore Vincenzoni, la nostra città ha ospitato una rappresentanza di Carabinieri a Cavallo in occasione dei riti della Settimana Santa ed ha visto la intitolazione della strada su cui sorge la caserma dell'Arma ai Caduti di Nassiriya. Ottimi i rapporti istaurati tra noi de "l'altra Moffetta" ed il maggiore Vincenzoni nei confronti del quale sussiste un rapporto di affettuosa amicizia. Un rapporto sottolineato anche dal saluto che l'intera redazione ha voluto rivolgere all'ufficiale dell'Arma, ricevuto nella sede del giornale ed al quale è stata donata una targa ricordo oltre che il dizionario "Italiano-Molfettese" in ricordo della sua esperienza in città. Vincenzoni nel ricevere i doni, commosso, non ha potuto che ringraziare
con cui ho avuto l'onore di condividere questi sei anni di comando". Il comando della Compagnia di Molfetta è stato assunto lo scorso 9 ottobre dal capitano Pierluigi Buonomo, originario di Napoli, laureato in giurisprudenza e scienze strategiche e proveniente dal nucleo operativo della compagnia Roma esssia. Il capitano Buonomo ha frequentato la scuola militare "Nunziatella" di Napoli e successivamente l'Accademia Militare di Modena. Nel suo curriculum operativo sono presenti anche le esperienze di addestramento e comando presso la Scuola Marescialli di Firenze e la stessa Accademia di Modena, oltre che l'insegnamento presso cattedre di Diritto dell'Università di Modena. Al maggiore Paolo Vincenzoni ed al capitano Pierluigi Buonomo gli auguri per l'affetto, la collaborazione e l'ami- di buon lavoro, all'insegna delle tradicizia riservatagli dall'intera redazione. zioni e dell'impegno che da sempre sottolineando che "tra di voi mi sento contraddistinguono l'operato dell'Arcon degli amici, un gruppo di persone ma dei Carabinieri. per bene che tanto fanno per la città e Corrado Cerminario
Franco Andriani consigliere nazionale AIPPE Il prof. Franco Andriani, responsabile della Sezione di Molfetta dell'A.I.P.P.E (Associazione Italiana per il Partito Popolare Europeo) su proposta del Vice Presidente nazionale Sen. Prof. De Cosmo è entrato a far parte del Consiglio Nazionale dell'Associazione ed è stato confermato quale componente della Commissione di studio dei problemi economico-sociali del Partito Popolare Europeo a Bruxelles. Nella stessa riunione dell'Ufficio di Presidenza dell'A.I.P.P.E a Roma il 6 novembre u.s. il Presidente nazionale e fondatore del P.P.E On. Antonioni ha espresso all'On. De Cosmo il vivo compiacimento per lo sviluppo significativo dell'Associazione in Puglia ed a Molfetta in particolare.
RUBRICA
SATYRICON CITTADINO di M. Luigi Albanese • Quanto costa alle tasche di innumerevoli massaie. di giovani nullafacenti, di pensionati il quotidiano approccio amoroso con quella dannatissima adescatrice, chiamata Fortuna? E chi lo saprà mai! Fatto sta che, in barba alla tanto sbandierata povertà (di nazionale memoria), tale nuova schiera di "pellegrini" trova il tempo (ed il denaro) per frequentare i nuovi santuari dell'elevazione del corpo e dello spirito: le tabaccherie, ove sono esposti in bella mostra i santi "Gratta e vinci". Autentica ressa (in determinati giorni), lino ad impedire l'ingresso ad altri che ivi si recano per diverse ragioni. Viene voglia di chiedersi: visto l'alto costo dei tagliandi (innumerevoli e ingannatori) e le esigue vincite, non sarebbe già un affare risparmiare questi curo, buttati al vento (sarebbe meglio dire nelle casse del fisco), sperperati senza senso di colpa alcuno? • Che sia giusto liberare da ingombri le anguste viuzze del Centro storico di Moffetta. non c'è da discutere. Che il tessuto architettonico complessivo del quartiere debba essere tutelato da invadenze scomode è oltremodo scontato. Ma ciò che sorprende è la sbrigativa soluzione adottata alle volte da taluni Enti con disinvoltura. Come l'ultima decisione in ordine di tempo, assunta dall'ASM. Ve li immaginate gli anziani del Centro storico portare i vari sacchetti dei rifiuti (dando per scontato che essi provvedano alla raccolta differenziata) fin nei pressi dei Seminario Vescovile. sul Lungomare Colonna o davanti al monumento al Marinaio? Ebbene sì. questo succede! E allora? Ecco indicati, con maggiore raziocinio, i posizionamenti più consoni: banchina Seminario, di fianco al mastodontico ricovero per ricchi epuloni (lato parcheggio). Piazza Municipio (in deroga al parcheggio selvaggio di auto abusive), parcheggio antistante l'arco della Terra (un lato strada da rendere privo di auto). Ecco. per concludere, l'incongruenza: ciò che da tempo offende il cittadino e storiche pietre può essere tenuto e tutelato in modo inamovibile (tukul. gazebo. recinzioni, parcheggi..). mentre un posto striminzito per accogliere i cassonetti. no! Meditate gente. meditate. • Piazza Garibaldi, altezza palazzo vescovile, un'ora qualunque di un giorno feriale. All'improvviso... un intero gabinetto, debitamente
smontato, compare sul selciato. Evidentemente, nell'attuale clima di impunità. la Ditta esecutrice dei lavori domiciliari ha pensato bene di disfarsi di vecchi sanitari, donandoli alla comunità. Queste gentili maestranze saranno state prese da un raptus di alto senso civico solidaristico, a fronte della penuria di cessi pubblici in Città. Ignorano, però, i bravi signori che per il conferimento di siffatto materiale di risulta in apposita discarica esiste ed è vigente un apposito regolamento comunale che disciplina il tutto. Se simili episodi accadono alla luce del sole. figuriamoci di notte! • Ci risiamo! I.a bruttura di Piazza Principe di Napoli ora rischia di diventare oscenità. A pane il disamore dei progettisti (ma i progettisti non dovrebbero essere orgogliosi delle loro opere realizzate. di tal che divenire vigili tutori per la loro salvaguardia?), è dato registrare la totale noncuranza degli uomini del locale Ufficio Tecnico, i quali stentano a recepire l'urgenza del momento e lasciano che l'area continui a deteriorarsi sempre più nella spietata indifferenza delle menti. Danni su danni. ignavia su ignavia. Ricordiamo, però. che Molfetta resta sempre "Città d'Arte" (sic). • Le avevano ripulite da poco tempo. Riecco la spazzatura a cielo aperto all'interno delle aiuole di Piazza A. Moro (stazione FS), nel mentre offrono ai viaggiatori forestieri che giungono in Città col treno, la prima carta d'identità della nostra comunità: sporcizia, indecenza, stato dei luoghi in abbandono, inciviltà. In più, ad "abbellire" il tutto ... erbacce infestanti di pessimi pascoli. In cosa consiste l'errore? Visto che ci sono innumerevoli cavernicoli a piede libero. giovinastri e giovinastre con anni d'arretrati di scudisciate sul sedere, si provveda a ripulire le suddette zone (e le similari) con sistematicità e non saltuarietà. "Che ci vuoi fare, qui siamo nel :Medioevo". Dicembre 2006
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GIUDIZIARIA
NON È LECITO DENIGRARE CHICCHESSIA Conclusa la vicenda processuale contro "Quindici On Line" per diffamazione a mezzo stampa - Condannato il direttore de Sanctis - Le delicate questioni giuridiche connesse alla pubblicazione di notizie non vere. Ancora un episodio di diffamazione a mezzo stampa addebitato ad una pubblicazione locale ed ancora una sentenza emessa dal Giudice Unico presso la Sezione di Molfetta del Tribunale di Trani, dott. Lorenzo Gadaleta. Questa volta al centro della vicenda processuale, in qualità di imputato, è stato ti giornalista professionista Felice de Sanctis, nella sua qualità di direttore responsabile del periodico telematico "Quindici On Line", al quale è stato addebitato di avere offeso la reputazione dell'avvocato Leonardo lannone mediante la pubblicazione di un articolo dal titolo "Omicidio Bufi. a giudizio 4 carabinieri e il difensore di (lindi, lannone", nel quale. tra l'altro. era riportato che "oltre ai quattro militari è stato rinviato a giudizio anche il difensore... Si tratta dell'avv. Leonardo lannone, accusato di favoreggiamento perché conte difensore del presunto assassino avrebbe aiutato i militari della caserma dei carabinieri di Molfetta indagati nel procedimento connesso a quello dell'omicidio Itufi ad eludere le investigazioni dell'autorità giudiziaria". Come poi è stato ricordato nella sentenza che per ora ha concluso la vicenda, la notizia pubblicata non era vera. Era, invece, vero che era intervenuta la richiesta di rinvio a giudizio del Pubblico Ministero presso il Tribunale di Potenza. sicché sia per l'avvocato lannone sia per i quattro carabinieri vi era stata solo la richiesta di rinvio a giudizio e non era ancora intervenuto il vaglio dell'organo giudicante. Peraltro, quella richiesta del P.M. era destinata a non avere alcun effetto, atteso che il giudice di Potenza si dichiarava poi incompetente per territorio a giudicare l'avv. lannone. Il procedimento veniva quindi trasferito a Trani e il Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica di Trani chiedeva ed otteneva dal al.P. decreto di archiviazione per insussistenza dell'accusa. A seguito della querela sporta dall'avvocato lannone, il de Sanctis veniva rinviato a giudizio dinanzi al G.U. di Molfetta, davanti al quale si svolgeva il processo per diffamazione. L'avv. lannone si costituiva parte civile a mezzo dell'avv. Felice Petruzzella. mentre il dott. de Sanctis veniva difeso dall'avv. Nunzio Palmiotto. A conclusione del dibattimento (nel corso del quale il difensore dell'imputato sosteneva l'innocenza del proprio assistito perché la notizia data era frutto di un errore per averla egli tratta dalla agenzia Ansa e comunque per avere successivamente pubblicato una rettifica)
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la parte civile e il pubblico ministero avv. Vincenzo Liso concludevano chiedendo la condanna dell'imputato. Il G.U. dott. L. Gadaleta riteneva il de Sanctis colpevole del reato ascrittogli e lo condannava alla pena di curo 600 di multa, oltre al pagamento delle spese processuali, nonché al risarcimento dei danni subiti dalla parte lesa lannone mediante il pagamento della somma di curo 3.000 da rivalutare fino al completo soddisfo, ed infine alle spese processuali di parte civile liquidate in ulteriori curo 1500. TRIBUNALE DI TRAINI
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SEZIONE DI MOLFETTA RETURRLIC.A ITALIANA IN NOME DEI. POPOLO n ALIANO
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Nelle motivazioni della sentenza il Giudice, tra l'altro, osserva: "La diversità della notizia pubblicata è eclatante, stante la netta distinzione tra la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla parte pubblica e il rinvio a giudizio disposto a seguito dell'udienza preliminare... Resta ferma al riguardo la considerazione che l'infondata asserzione del rinvio a giudizio di un avvocato in un procedimento penale valga a ledere la sua reputazione professionale... ed ha una sicura valenza denigratoria della figura del legale minandone la professionalità in modo devastante di fronte all'opinione pubblica ed alla propria clientela". Dopo avere affermato che il de Sanctis non poteva ignorare la distinzione esi-
stente tra ìa richiesta dei P.M. ed il decreto che dispone il giudizio, "sia perché trattasi di cognizioni ormai Agisse nella pratica giornalistica" sia perché egli "era stato coinvolto in altro procedimento nel quale gli era stata addebitata in concorso una analoga falsa affermazione", il dott. Gadaleta ricorda come, a parte la Costituzione, anche la legge sull'ordinamento della professione di giornalista fissi "l'obbligo inderogabile del rispetto della verità sostanziale dei fatti e il dovere di lealtà e buona fede". Venendo, quindi. all'errore in buona fede prospettato dalla difesa dell'imputato. perché quest'ultimo sarebbe stato indotto in inganno dalla notizia riportata in quei termini dall'Ansa, il dott. Gadaleta prospetta la delicata questione relativa alla natura del reato di diffamazione, il quale. essendo perseguibile a titolo di dolo generico (che può assumere addirittura la forma del dolo eventuale). mal si concilia con il concetto di colpa. Peraltro, il propalare una notizia tanto diversa dal vero (tra la richiesta di rinvio a giudizio ed effettivo rinvio a giudizio c'è... un abisso) assume portata intrinsecamente diffamatoria. Senza dire che anche le notizie che si assumono da altre fonti informative devono essere sottoposte a controllo. laddove la informazione asseritamente assunta dall'Ansa —scrive il Giudice— "non fu riportata nei medesimi termini proposti da quest'ultima fonte", visto che il giornalista de Sanctis "aggiunse espressamente il nome del difensore del Bindi• benché l'avv. lannone non fosse più difensore a quella data". Insomma, non si può propinare come mero errore il fatto di avere "rimodulato la notizia". Infine il Giudice ha osservato, in linea con la corrente giurisprudenza della Suprema Corte, che "Né la rettifica né la pubblicazione della smentita proveniente dalla persona offesa valgono a rendere lecita la diffusione della precedente notizia diffanzatoria". * * * Fin qui la sentenza e la cronaca della vicenda giudiziaria. Non c'è che da prenderne atto, sia perché in precedenza questo giornale è stato vittima di analogo trattamento operato dalla medesima pubblicazione On Line (la vicenda si concluse con una nostra remissione di querela e avversa lettera di scuse), sia perché i lettori non mancheranno di apprezzare la differenza di comportamenti giornalistici tra chi si professa leader non si sa bene di cosa e chi sa fare la sua parte anche al di là delle cartuccelle.
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POLITICA
IL DIFENSORE CIVICO: UNA FAVOLA MODERNA Nicola Morgese C'era una volta e c'era...il difensore civico. Era costui.... ecc..., ecc. Così forse suonerà l'incipit di una delle tante favole moderne che ineluttabilmente tra alcuni anni sostituiranno quelle che hanno allietato la nostra fanciullezza. Si favoleggerà. dunque. di un signore fatto così e così, che aveva il compito di garantire ai cittadini "il buon andamento, l'imparzialità, la tempestività e correttezza dell'crione amministrativa". che veniva eletto in un certo modo. che durava in carica non più di sci anni, che racchiudeva in sé una serie di funzioni sempre e solo nell'interesse dei cittadini. I bambini dell'avvenire forse sgraneranno gli occhi a sentir descrivere un "animale" del genere, forse si chiederanno che bisogno c'era che quel signore ci fosse. probabilmente qualcuno manderà un pensiero grato agli avi che ebbero tanta lungimiranza da prevederlo. Il tutto, però. sempre e solamente a conclusione del racconto di una bella favola.
Problema irrisolvibile Il difensore civico, problema per il quale si è scomodata una pane (l'opposizione) del nostro Consiglio comunale. arrecando un po' di fastidio (a pagamento) anche alla 3' Commissione consigliare presieduta dalla signorina Picaro. è destinato a non essere mai risolto. E ciò, per una serie di motivi, il più importante dei quali attiene alla volontà di chi governa di ...non avere tra i piedi una istituzione del genere. Se a questo si aggiunge che l'attuale maggioranza non ha mai avuto nei suoi programmi (?) la istituzione del difensore civico. ed infine si mette per SOVT3Mefeal0 la fisiologica mancanza di fondi economici necessari a sostenerne la spesa, il quadro è completo. E allora perché noi per primi ne scriviamo? Lo facciamo unicamente per chiedere un po' a tutti i nostri rappresentanti politici: per favore, almeno non prendeteci in giro! Impiegate meglio il vostro tempo. visto che quel tempo vi deve poi essere ricompensato, sempre da noi. I cittadini, però. devono sapere di che parliamo. Parliamo del "decentramento e partecipazione". così conte sono previsti e stabiliti nel nostro Statuto comunale. L'uno e l'altro si esplicano (ma meglio dire "si dovrebbero esplicare") attraverso le Circoscrizioni (inesistenti). gli istituti di partecipazione (ridotti alle interrogazioni e all'albo delle asssociazioni) e al difensore civico (inesistente).
Che dice lo Statuto
le aziende dipendenti o collegate, per assicurare che il procedimento amminiL'istituzione del difensore civico è pre- strativo abbia regolare cono e che gli atti vista negli articoli da 62 a 69. Dopo aver siano tempestivamente emanati". Peraldefinita la figura del difensore come tro (e sintetizzando), il difensore civico "garante del buon andamento, dell'ira- dovrebbe intervenire nel caso di abusi o parzialità, della tempestività e della cor- violazione dei principi di imparzialità da rettezza dell'azione amministrativa", parte della pubblica amministrazione. viene affermato un principio basilare di garantire la puntuale ammissione di istanestrema importanza: "II difensore civico ze, petizioni e proposte presso l'amntinínon è sottoposto ad alcuna forma di strazione comunale senza che gli possa dipendenza gerarchica e funzionale essere opposto il segreto di u fficia ed infidagli organi del Comune". sicché esso ne "i! difensore civico può intervenire non ha nulla a che fare con gli organi anche di propria iniziativa a fronte di comunali. né può avere altro tipo di vin- casi di particolare gravità e lui noti" e colo, considerato che l'incarico non solo addirittura "deve essere ascoltato obbliè incompatibile con ogni altra carica elet- gatoriamente dal Consiglio comunale e tiva pubblica ma lo è anche con l'eserci- dal Sindaco ogni qualvolta egli ne farà zio di qualsiasi attività di lavoro autono- richiesta". Qualcuno è ancora convinto che ci sia mo o subordinato: inoltre. deve trattarsi di cittadino che non abbia partecipato in giro (specie tra chi detiene il potere) chi quale candidato alle ultime elezioni abbia ancora voglia di -regalare" ai molregionali, provinciali. comunali e circo- fettesi il difensore civico? Nel mentre attendiamo di constatare scrizionali. Insomma, un raro caso di uomo dabbene. preparato tecnicamente. qual'è il numero di ingenui che ancora si corretto, imparziale (e via discorrendo) aggira in città, per mera completezza di che peraltro sia sfuggito ad ogni legitti- esposizione aggiungiamo che al difensore ma tentazione politica, e che non abbia civico deve essere assegnato "il personaun lavoro nè dipendente nè autonomo. le, i locali ed i mezzi necessari alle funInsomma. una assoluta rarità umana da zioni istituzionali", nonché una "indennifare invidia all'uomo di cui Diogene tà mensile pari al 50% di quella dovuta per legge agli Assessori comunali, oltre andava in cerca col lanternino. Ma. subito dopo queste belle afferma- al rimborso delle spese documentate'. La domanda retorica di cui innanzi è zioni il nostro -caro" (proprio nel senso di costoso) Statuto prevede la prima grossa sempre valida. Lo è ancora di più se si incongruenza. Un honto sapiens del pensi che un homo unicus come quello genere non solo dovrebbe essere scelto dal che abbiamo innanzi prospettato possa poi Consiglio comunale (dal quale non essere mortificato con un compenso dovrebbe avere alcun forma di dipenden- dimezzato di un qualsiasi Issessore che. za gerarchica o funzionale!), ma una tale come tutti sanno, può essere benissimo un scelta dovrebbe avvenire "nell'ambito di analfabeta, visto che la legge elettorale una rosa di singole designazioni formu- richiede solo che si sappia appena leggere late rispettivamente dai Consiglieri e scrivere. comunali, dai Consigli di Circoscrizione, dalle Consulte e dalle Associazioni..." Perché poi la misura sia colma. è prevista che la elezione del difensore avvenga "con deliberazione del Consiglio comunale a maggioranza dei due terzi dei consiglieri assegnati al Comune, nelle prime tre votazioni e con la maggioranza assoluta degli stessi nelle successive". Ogni commento sul controllore eletto dai controllati ci pare superfluo. specie considerando che per la revoca del difensore civico è richiesta una delibera adottaè in vendita ta con la maggioranza dei due terzi del Consiglio. Insomma, più facile entrare il video-dcturnentario che uscirne...
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Le funzioni Venendo, poi. al punto nodale del prO. blema (le funzioni che il difensore civico deve esercitare), è previsto che "a richiesta di chiunque vi abbia interesse, il difensore civico interviene presso l'aniministrazione comunale, presso gli enti e
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POLITICA
Nominato il nuovo Dirigente del Territorio La minoranza contesta Corrado Natalicchio
Con provvedimento sindacale n.51880 del 25 settembre 2006. emesso ai sensi dell'art. 110 comma 2 del Testo Unico delle leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, a sua volta disciplinato dal Decreto Legislativo n. 267 del 18.08.2000. il Sindaco Antonio Azzollini ha deciso di conferire all'ing. Rocco Altomare, nato a Moffetta. l'incarico della direzione del Settore Territorio. La nuova nomina ha effetto immediato e validità per la durata del mandato elettivo del Sindaco, "in considerazione della comprovata professionalità ed esperienza nel settore urbanistico del nuovo dirigente". In virtù di tale incarico e del contratto sottoscritto dalle parti, il nuovo Responsabile del Territorio in seno al Comune di Molfetta percepirà un compenso lordo pari a 74.360,48 euro più la retribuzione di risultato prevista dal C.I.D. Personale dirigente risalente al 25.05.2001 ed espleterà le seguenti funzioni: I) coordinamento amministrativo del Settore Tenitorio: 2) gestione del "budget" assegnato al medesimo Settore: 3) verifica e controllo di gestione del Settore; 4) gestione delle risorse umane assegnate al Settore: 5) pubblicazione e gestione degli atti amministrativi di competenza del Settore concernenti le determinazioni dirigenziali ed ogni qualunque altro atto e/o provvedimento e documento espressamente richiesti in via esclusiva al Dirigente dalla Legge. dallo Statuto e dai Regolamenti comunali. L'ing. Rocco Altomare sostituisce nella mansione l'ing. Giuseppe Parisi, messo in pensione da una norma governativa che impone l'interruzione del rapporto lavorativo per raggiunti limiti d'età (oltre 67 anni, ndr).
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Dicembre 2006 • wwwJaltramolfettait
Si tratta di un professionista noto nella città, oltre che per i suoi meriti professionali, anche per aver ricoperto cariche politiche ed amministrative in seno al Comune di Molfetta negli anni '90. E' considerato un esperto della materia, sia per la sua comprovata esperienza nel campo della progettazione e dell'urbanistica territoriale, sia per le pubblicazioni edite in materia di urbanistica. La sua nomina, però, non è esente da critiche, specialmente ! . da parte di alcuni consiglieri 11 Sindaco comunali di minoranza, primo fra tutti Nicola Piergiovanni della "Rosa nel pugno" il quale, pur concordando sulle capacità umane e professionali del nuovo dirigente, critica il metodo usato nel conferimento di tale importante incarico. Egli sostiene che l'incarico in questione può essere considerato per ceni versi inopportuno, sia per l'esistenza nell'ambito dell'Ufficio Tecnico Comunale di professionalità in grado di reggere ad interim tale mandato in attesa del bando di concorso pubblico, sia per la mancata comparazione dei titoli e delle esperienze con altri tecnici altrettanto seri ed esperti che avrebbero potuto aspirare a tale incarico, ma anche perché il nuovo dirigente nella sua ex veste di presidente di compatto e consulente tecnico di alcuni consorzi passerebbe, con l'assunzione del nuovo incarico, dalla veste di "controllato" a quella di "controllore". AI di là di quanto sopra affermato, il consigliere Piergiovanni si appella anche ad una precedente deliberazione del 6 aprile 2005 a firma della giunta presieduta dall'ex Sindaco Tommaso Minervini, attraverso la quale fu disposta una integrazione all'art. 13 del vigente Regolamento sull'ordinamento generale degli uffici comunali che statuiva quanto segue: "per i casi di assenza dei dirigenti, ovè non sia possibile conferire l'interinato ad altro dirigente in servizio come previsto dall'art. 26 del presente regolamento, il Sindaco può affidare la supplenza a funzionari subapicali del medesimo settore (ove possibile). in possesso dei requisiti previsti per la qualifica dirigenziale da ricoprire, mediante contratto di diritto pubblico a tempo determinato ai sensi dell'art. 110 c. I del D.to Lgs. N. 267/2000". Naturalmente, non la pensa allo stesso modo il Sindaco di Molfetta, Antonio Azzollini, il quale oltre a non avere dubbi sulla legittimità della nomina, ha conferito l'incarico all'ing. Rocco Altomare soprattutto "in considerazione della comprovata professionalità ed esperienza possedute". ma anche per "l'impossibilità di conferire l'incarico in questione ai Dirigenti attualmente in servizio, atteso che a fronte di una dotazione organica che prevede n. 8 Settori e n. 3 Unità Autonome, i dirigenti in servizio a tempo indeterminato si sono ridotti a sole n. 3 unità". Abbiamo. comunque. ritenuto di ascoltare anche la voce del nuovo dirigente di cui segnaliamo, nella pagina successiva, una sua esclusiva intervista.
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Intervista all'Ing. Rocco Altomare nuovo responsabile del Settore Territorio Lei è stato nominato, con decreto del Sindaco, Dirigente Responsabile del Territorio al Comune di NIolfetta. Quanto ha pesato in questa scelta la sua adesione a "Forza Italia"? Conosco Antonio Azzollini da decenni. Con lui ho percorso e sto percorrendo una strada politica comune. Eravamo assessori della stessa giunta e consiglieri di opposizione nell'Amministrazione di Guglielmo Minervini. Per cinque anni in Consiglio Comunale abbiamo tentato di porre un argine ai disastri di quella gestione che ora mi ritrovo per intero nel Settore Territorio. Le qualità umane, politiche e professionali di Antonio non si discutono: lo seguirei ovunque decidesse di andate.
che tutti loro saranno determinanti. Lei, oltre che valido progettista. ha ricoperto anche ruoli di presidente di un comparto e consulente nell'ambito di alcuni consorzi edilizi. Ciò può essere visto come conflitto di interessi in questo nuovo ruolo di Dirigente del Settore Urbanistico? Prima di accettare l'incarico di Dirigente ho rimosso ogni possibile collegamento con l'attività precedente. I consorzi nei quali rivestivo qualche carica amministrativa non retribuita sono stati da tempo completati e sono in fase di chiusura. Non è un mistero che ho partecipato. insieme ad altri colleghi. alla redazione di diversi re. Ci siamo impegnati a consegnare comparii: questa esperienza ventenna- al Consiglio Comunale entro il 2007 il le mi servirà nel nuovo incarico. Piano dei Servizi (da tempo richiesto Il suo è un incarico a tempo inde- Quello che lei chiama "conflitto di e mai avviato). Stiamo preparando il terminato? interessi", entrato in voga per indicare Programma di Riqualificazione delle Il mio incarico è di stretta compe- genericamente possibili interrelazioni Periferie (PIRP) che dovremmo contenza del Sindaco. Egli lo affida a per- economico-imprenditoriali, è impro- segnare entro aprile alla Regione per sona di sua fiducia e termina con il prio per una attività professionale. un finanziamento di quattro milioni di mandato del Sindaco o con la revoca. L'avvocato chiamato a ricoprire la curo. Entro l'anno riusciremo a precarica di difensore civico o il medico sentare il nuovo Piano di Recupero Perché un professionista esperto divenuto direttore sanitario non pos- del Centro Antico. Personalmente sto come lei, con uno studio tecnico ben sono mica cancellare di colpo un'atti- curando la redazione di un atto di avviato, decide di abbandonare da vità pregressa quando essa stessa è il indirizzo per la corretta applicazione un giorno all'altro i propri impegni motivo del nuovo incarico. Avrebbe del Regolamento Edilizio in modo da per dedicarsi a questo nuovo com- dovuto. il Sindaco. scegliere il neo unificare e omogeneizzare le varie pito di Responsabile dell'Urbanisti- laureato o chi, come me. ha una spe- pratiche per le diverse richieste. Con ca nel Comune di Molfetta, che cializzazione in Urbanistica c Pianifi- questo atto saranno consegnati e pure non è esente da difficoltà cazione del Territorio? Per ceno può riportati sul sito web comunale tutti i oggettive? registrare che non possiedo un solo modulari per ogni tipo di intervento Forse per l'idea di rimettersi in di- metro quadrato di terreno nel PRGC. edilizio. Potrei continuare con il scussione o per la necessità ad un né sono socio di alcuna impresa edile. Piano dell'Agro, il Piano delle Coste, certo punto di confrontare le proprie l'adeguamento del PRGC al PUTT/P capacità e esperienze con gli altri Entrando nel merito delle respon- e altro ancora, ma credo che avremo oppure per il desiderio di collaborare sabilità e dell'organizzazione del- modo di incontrarci di nuovo. per tentare di migliorare un territorio l'Ufficio del Territorio, quali sono le troppo spesso mortificato dall'incapa- novità da lei promosse? Il fatto che il Sindaco abbia volucità e dalla superficialità. Il Sindaco E' il metodo che è cambiato. Ogni to integrare il Settore dell'UrbaniAntonio Azzollini mi ha chiesto di provvedimento importante. ogni deci- stica con altri assessorati (Centro contribuire all'attuazione del suo pro- sione strategica. ogni qualvolta è antico e Pianificazione del Territogramma e ho accettato volentieri pur necessario fare una scelta operativa, il rio) facilita in qualche modo il suo sapendo di dover lasciare una realtà confronto con il Sindaco è continuo. lavoro e il settore delle opere pubconsolidata. Non mi aspetto. come ho costante e produttivo. Mi ha indicato bliche? potuto per la verità già riscontrare. gli obiettivi del breve e medio termine Anche questa scelta, prima criticata vita facile, tanti e tali sono i problemi e stiamo lavorando per raggiungerli. dai più. è risultata vincente. Il Sindache quotidianamente assediano il mio E' già partito, per il momento in fase co aveva intuito che gli interventi sul Settore. Lavorando ininterrottamente sperimentale. lo Sportello Unico per Territorio sono complessi e che solo per 12-13 ore al giorno si cerca di rad- l'Edilizia e il Territorio con l'indivi- un team di assessori avrebbe potuto drizzare la barca. Con fatica sto rior- duazione di cinque aree funzionali c ottenere risultati. Il Settore si occupaganizzando tutto il Settore ereditato in altrettanti responsabili del procedi- va già del Centro antico e della pianistato comatoso. Vorrei aggiungere mento che provvederanno a curare l'i- ficazione. solo che tutto il carico della qualcosa sui miei collaboratori: fun- struttoria delle pratiche e a propone il programmazione e dell'indirizzo era zionari e impiegati. Non mi ha sorpre- provvedimento finale. Mai nella sto- affidato a una sola persona. Anche il so la loro capacità che ben conoscevo, ria del Comune di Molfetta il Dirigen- nostro lavoro è migliorato, avendo quanto la fiducia riposta nel metodo te si è spogliato delle sue prerogative come interlocutori tre amministratori di lavoro del nuovo Dirigente. Credo per distribuirle al personale del Setto- oltre al Sindaco. (C.N.) Dicembre 2006 wwwJaltramolfeltait
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ATTUALITÀ
PALAZZO DI GIUSTIZIA: l'Associazione Avvocati prende posizione Antonio De Gioia
Il 14 novembre scorso "Il Corriere del Mezzogiorno" ha pubblicato con grande evidenza l'iniziativa di alcuni deputati pugliesi del centrosinistra (Servodio, Sasso, Balducci, Durante, Belisario e Grassi) che hanno presentato un emandamento all'art. 187 della legge finanziaria per uno stanziamento di 45 milioni di euro in tre anni ai fini "della realizzazione di interventi di edilizia giudiziaria nel Comune di Bari". L'iniziativa ha avuto il parere favorevole del Vice Ministro Visco. Ho letto con estremo interesse l'articolo nella speranza di trovare qualche citazione per la costruzione del Palazzo di Giustizia a Molfetta. Eppure tra i firmatari figura anche l'on. Grassi che è di Terlizzi e più di chiunque altro avrebbe dovuto conoscere le esigenze del suo Comune i cui cittadini e gli operatori di giustizia del circondario avrebbero maggiore interesse e comodità a venire a Molfetta anziché a Trani come avviene adesso, o a Bari quando sarà operante la nuova provincia BAT. Non mi risulta che neppure il nostro sindaco Azzollini, che nelle passate legislature è stato tanto attivo nel far dirottare fondi statali al la nostra città, avesse preso Avv. Donato De Tullia iniziative del genere. È chiaro a tutti che con questi chiari di luna e con questa legge finanziaria che è diventata come una coperta troppo piccola che lascia sempre allo scoperto alcune pani del corpo, è difficile inserirsi ma se non proviamo nessuno ci può venire in aiuto. Del resto Bari è sulla dirittura d'arrivo. Per Molfetta non occorrono 45 milioni di euro ma solo 6-7 milioni considerato che il suolo l'aveva donato al Comune il comm. Ilarione Azzollini a condizione però che fosse utilizzato come verde pubblico. Nel caso in cui il Comune gli cambi destinazione ra M Novembre 2006 16 wwwialtramolfettait
Il progetto del nuovo Palazzo di Giustizia
1. In vista del preannunciato riordino dei distretti giudiziari, esiste la possibilità che la Sezione distaccata del Tribunale di Molfetta venga esclusa dal circondanio del Tribunale di Trani e venga inclusa in quello del Tribunale di Bari. - Siete favorevoli all'inglobamento di Molfetta nel circondario del Tribuna-
le di Bari? SI 0%
NO 100%
2. Molfetta è attualmente dotata di un Palazzo di Giustizia, sia pure adattato rispetto alla originaria destinazione di Scuola Materna.
- Ritenete sufficiente l'attuale struttura ai fini del decoroso esercizio della professione forense? SI 0%
NO 80%
- Ritenete necessario che la città di Molfetta si doti di un nuovo Palazzo di Giustizia? SI 99,2%
NO 0,2%
3, L'Amministrazione comunale sta valutando l'opportunità di dotare la ala di Molfetta di un nuovo Palazzo di Giustizia c sono di questi giorni le polemiche sui giornali circa alcuni progetti di privati, che prevedono tra l'altro la realizzazione di un nuovo palazzo di Giustizia.
- Ritenete opportuno che l'Amministrazione Comunale si impegni a realizzare il nuovo Palazzo di Giustizia ricorrendo a finanziamenti di soggetti privati? SI 64%
NO 46%
4.11 Comune di Molfetta e l'Associazione Avvocati Molfetta nel 1993 sottoscrissero un protocollo d'intesa relativamente ai criteri da adottare per il conferimento degli incarichi di rappresentanza e difesa in giudizio del Comune di Molfetta; tale accordo venne recepito con delibera di C.C. n. 105 del 15-121993.
- Conoscete il contenuto di tale accordo? Si 55% NO 45% (con molti distinguo finalizzati a sottolineare la Montò della categoria a tenersi lontana da polemiche e strummtalizzazioni soprattutto politiche)
- Se sì, ritenete condivisibile le linee guida e i criteri ivi indicati? SI 100 %
NO
- Ritenete che tale accordo sia stato fino ad oggi rispettato? Si 0% NO 100% - Ritenete utile riproporre all'attuale amministrazione un accordo di tal fatta, magari con qualche aggiustamento?
Si 100%
NO O%
ATTUALITÀ l'impresa edile pretenderà il risarcimento secondo i prezzi di mercato, e mi risulta che la stessa abbia già messo le mani avanti aprendo il relativo contenzioso. Ma nel caso in cui non si riuscirà a spuntarla con la legge finanziaria si potrebbe pensare anche ad un project financing perché è probabile che qualche grosso imprenditore o un istituto bancario potrebbe avere convenienza ad un simile investimento che avrà come moneta di scambio il pagamento del fitto che il Ministero di Grazia e Giustizia dovrebbe devolvere per un determinato numero di anni. A questo punto non è inopportuna la domanda: Se non c'era la volontà della costruzione di una simile struttura che potrebbe dar lustro alla città. perché allora è stato dato incarico allo studio Valle di Roma di redigere il relativo progetto che è costato alla comunità circa centoventi mila euro? Senza dimenticare un primo incarico dato all'arch. De Simone. In proposito abbiamo voluto sentire il presidente dell'Associazione Avvocati di Molfetta. avv. Donato De Tullio il quale nel corso del colloquio ha mostrato vivo interesse affinché l'attuale edificio provvisoriamente adibito a sezione del Tribunale venga restituito alla sua destinazione originaria che è
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quella di scuola materna, e che la Giustizia venga amministrata in una sede idonea quale può essere un palazzo di giustizia costruito ad hoc. In proposito l'Associazione da lui presieduta ha formulato il questionario che riportiamo nel riquadro e che ha fatto distribuire ai 141 soci su 269 avvocati molfettesi iscritti all'Albo.
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Stupisce che il 45 per cento degli avvocati non conosce l'accordo siglato nel lontano 1993 per una equa distribuzione degli incarichi legali agli avvocati. Di questa ...ignoranza i politici ne hanno approfittato per dare incarichi agli amici degli amici e addirittura favorire anche avvocati dei paesi limitrofi.
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AnuAug Viaggio tra le nostre associazioni
ICTIÙS: dal 2000 associazione per la promozione del turismo Corrado de Gioia L'amore per la nostra terra. La voglia di scoprirla. E la scoperta ogni volta è sempre più piacevole. Questi sono gli dementi fondamentali dell 'ICTICIS, associazione di promozione turistica. Già il nome rappresenta una peculiarità tutta molfettese: "Ictiùs", dal greco pesce, riprende il nome dalla caratteristica pianta a "spina di pesce" del nostro Centro Storico. rappresentato anche nel logo dell'associazione. Ho incontrato nella piccola ma accogliente sede dell'Ictiùs la presidente e la vicepresidente: Patrizia Salvemini e Simonetta Spaccavento. Entrambe insegnanti di lettere nelle scuole superiori. Hanno mostrato un grandissimo entusiasmo nel mostrarmi le foto e le locandine delle manifestazioni organizzate in passato: hanno tenuto top-secret le manifestazioni future in attesa dei contatti con l'Amministrazione comunale che rappresenta il principale sostenitore. Grazie al Comune e all'amministrazione di Tommaso Minervini hanno, avuto in concessione un locale ìn via Termiti al numero 45, che dal 2004 ospita le riunioni organizzative. Dal 2000 l'Ictiùs ha preso vita in seguito ad un corso di guida turistica organizzato nel 1999 dalla Pro Loco di Molfetta, una decina di ragazze ed un ragazzo decisero di far diventare realtà un loro sogno. Anziché lasciarsi prendere dallo sconforto o dal luogo comune tristemente famoso per cui a Molfetta non si fa mai niente di creativo, misero in ballo la loro anatività, la voglia di fare, di divertirsi, associata alla loro competenze in ambito storico, artistico e letterario. Si sono buttati a capofitto in un sentiero, a Molfetta, ancora poco battuto: la promozione turistica del territorio non solo molfettese ma anche pugliese. È un vero peccato che il loro sia un lavoro da volontari. Ceno se ci fossero le risorse necessarie, la loro attività di promozione turistica potrebbe divenire un vero lavoro: tutto questo a vantaggio di Molfetta, che potrebbe divenire un polo turistico ed una vera città d'arte. A fronte di spese irrisorie e di una quota associativa altrettanto bassa, questi ragazzi lavorano alacremente per Molfetta. Può sembrare una goccia nclDicembre 2006 wwwJaitramolfettail
l'oceano, ma rappresenta un ottimo trampolino di lancio. Sfogliando il materiale, che ho potuto consultare durante il nostro colloquio. mi sono reso conto che numerose sono le attività che si organizzano: visite guidate anche in lingua straniera (inglese. francese e tedesco), pacchetti turistici di varia durata, manifestazioni culturali con itinerari naturalistici. percorsi eno-
con un viaggio che è partito dal Cinquecento ed è finito poi nel Settecento. Peccato non abbiano un sito Internet: sarebbe un'ottima vetrina per far conoscere quanto lavori bene 1'w:oda-Lione. Ci è stato assicurato che sarà approntato a breve. La lctiùs collabora con l'associazione Teme di Ruvo. con la cooperativa di Trani Mediterranea, con Terre del
gastronomici, organizzazioni di passeggiate in bicicletta. L'associazione, si legge in una delle brochure. "rivolge particolare attenzione alle scuole, che rappresentano il canale preferenziale per sensibilizzare i ragazzi alla scoperta ed alla conoscenza delle risorse del territorio". A tal proposito si organizzano visite guidate a siti di particolare interesse per le scuole. attività ludico-didattiche, laboratori creativi a tema. Meni una sera a cena... è dell'estate del 2000: un progetto che consisteva in visite guidate nelle tortuose viuzze della città vecchia. Questo è stato il primo evento istituzionale che hanno organizzato e che ha costituito il primo incentivo ad andare avanti con convinzione. L'estate del 2003 ha costituito il punto di svolta: l'organizzazione dell'evento Le chiese del centro antico tra arte, tradizione e musica ha visto la partecipazione attiva dei cittadini molfettesi. L'ultimo evento in ordine cronologico è stato quello della primavera del 2006 con Il camntino delle arti con tre appuntamenti domenicali. articolati con visita guidata. recitazione di brani letterari e concerto sul tema dei mutamenti di gusto e di cultura nel corso dei secoli
Mediterraneo di Bari, ma anche con l'associazione degli scouts di Bisceglie. Attività di collaborazione e di intensi rapporti. che permettono di creare delle sinergie e dei progetti in comune.
Carta di identità dell'associazione Nome: lctiùs Nascita: 2000 Ubicazione: via Termiti, 45 Ambito di intervento: promozione turistica e-mail: info.ictius@gmail.com Telefono: 080 3344740 349 8957 152 Presidente: Patrizia Salvemíni ‘'ice presidente: Simonetta Spaccavento Segretaria: Giulia Finzi Per chi volesse maggiori informazioni: la sede è aperta il giovedì dalle 1930 alle 2130 e la domenica dalle 12 alle 13 e dalle 1930 alle 2130.
~MI RUBRICA
Dalla parte del cittadino e del consumatore
ORIENTARSI NELLA GIUNGLA DEI MUTUI di Daniele Mann "
La crisi economica ed il caro vita assottigliano sempre più i nostri salari: eppure per un numero crescente di Italiani l'acquisto del bene casa è diventato un obiettivo irrinunciabile. A tale tendenza non si sottraggono i cittadini molfettesi. da sempre notoriamente disposti a sborsare cifre considerevoli pur di assicurarsi un tetto nell'amata città natia. Sono tuttavia pochi i fortunati che dispongono delle risorse finanziarie per comprare un immobile: per tutti gli altri è inevitabile il ricorso ad Istituti di Credito per ottenere un mutuo. Ma quali insidie possono celarsi dietro questo tipo di operazioni? E come orientarsi e scegliere, tra le molteplici soluzioni offerte dal mercato. quella più adatta alle proprie esigenze? Il mutuo informato, ovvero la chiarezza del contratto. Ai sensi del Codice del Consumo (D.Igs.206/2005) i consumatori —e dunque anche gli aspiranti mutuatari— hanno diritto ad una informazione esauriente, chiara e comprensibile. Tale principio trova applicazione anche nella nuova disciplina nazionale sulla trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari. In virtù della citata normativa il cliente, una volta individuata la Banca finanziatrice, ha diritto di ricevere da quest'ultima —con congruo anticipo rispetto alla stipula— una copia completa del testo contrattuale, in modo da effettuare una ponderata valutazione del suo contenuto. E senz'altro da raccomandare un effettivo e tempestivo esercizio di tale diritto, perché solo avendo tempo di leggere le clausole economiche e normative del contratto, ovvero di farle esaminare dal notaio o dal legale di fiducia, si potranno richiedere eventuali modifiche o correzioni, evitando le classiche sorprese dell'ultimo minuto. fl tasso di interesse e la durata: l'importanza del piano di ammortamento. Il tasso di interesse e la durata sono senz'altro gli elementi principali da tener presenti nella valutazione della convenienza di un mutuo. Il tasso di interesse applicato alle rate di rimborso
può essere fisso, variabile o misto. Il tasso fisso presenta il vantaggio di preservare il mutuatario da variazioni sfavorevoli dei tassi di interesse, legate all'andamento dei mercati finanziari: di contro, non consente di beneficiare di eventuali oscillazioni favorevoli del saggio di interesse. Il tasso variabile è invece soggetto a periodiche revisioni legate alle variazioni dell'indice Euribor, oltre ad essere maggiorato di una commissione a favore della banca (c.d. Spread), compresa tra lo 0.5 e il 2%. Il c.d. tasso misto, infine. è preferibile se non altro per la sua flessibilità, giacché prevede l'applicazione di un tasso fisso per un periodo determinato contrattualmente, al termine del quale si può optare per il tasso variabile fino all'estinzione del mutuo, ovvero ci si può riservare la facoltà di scegliere tra tasso fisso e variabile ogni due anni. Ad ogni modo, al fine di avere un quadro chiaro degli obblighi cui si dovrà far fronte, si raccomanda di richiedere alla Banca copia del piano di ammortamento, documento che deve indicare tutte le rate da pagare (suddivise tra capitale e interessi) con le relative date di scadenza. Si osservi, infatti, che spesso viene applicato alle prime rate un tasso ed. di ingresso. più basso rispetto a quello delle rate successive. ragion per cui l'importo della prima rata non sempre è indicativo di quanto si dovrà pagare successivamente. Occhio alla spese accessorie. Al costo complessivo del mutuo contribuiscono, oltre agli interessi, anche le spese accessorie, il cui importo è bene valutare per tempo. A tal uopo il cliente ha diritto di conoscere prima della stipula del contratto l'Indicatore sintetico di costo (ISC). indice calcolato in conformità al Tasso annuo effettivo globale (TAEG). in modo da poter confrontare su base omogenea il costo reale dei mutui. È altresì opportuno informarsi preventivamente presso il proprio notaio di fiducia dell'importo delle spese notarili. L'insidia dei tempi di istruttoria ed erogazione. Di norma i tempi per l'erogazione di un mutuo ipotecario si aggirano intorno ai 60 gg: tuttavia, anche un minimo slittamento nell'erogazione può costare caro, qualora ci si sia impegnati ad acquistare un immobile entro un dato termine, con obbligo di versare una
penale per il ritardo o l'inadempimento. Per ovviare a tali inconvenienti alcuni istituti bancari mettono subito a disposizione del cliente la somma mutuata. in virtù di un contratto di cd. prefinanziamento, i cui costi potranno essere però significativi. Deve considerarsi poi che a volte la Banca trattiene la somma mutuata finché l'iscrizione ipotecaria non sia perfezionata: ciò può significare attendere anche due o tre settimane dopo la stipula prima di ottenere il denaro. Occorre dunque rivolgersi all'Istituto di Credito con congruo anticipo rispetto ai tempi dell'acquisto. E se non potessi più pagare? È necessario valutare attentamente anche l'eventualità che circostanze sfavorevoli ed impreviste impediscano di pagare puntualmente le rate. In detta evenienza la Banca, al fine di disincentivare il ritardo nei pagamenti, applica un tasso di mora superiore a quello ordinario: sovente si aggiungono altresì ulteriori voci passive, quali commissioni di insoluto, spese recupero crediti ecc., la cui consistenza va accuratamente valutata. Nel caso poi di ritardi reiterati o di mancato pagamento, si arriva alla decadenza dei termini di rateizzazione o alla risoluzione del contratto per inadempimento, con conseguente obbligo di restituzione immediata dell'intero capitale e di tutti gli accessori maturati. La mancata restituzione apre la strada al recupero coattivo del credito. mediante la vendita forzata dell'immobile concesso in ipoteca. La commissione per estinzione anticipata. Viceversa il mutuatario —se tale facoltà è prevista in contratto— può ad un certo punto decidere di restituire il capitale ancora dovuto, sul quale smette di pagare gli interessi. A fronte di questo mancato guadagno la banca può richiedere un compenso (cd. commissione o penale). che deve però essere fissato in via esclusiva ed onnicomprensiva. bene sapere che, da ultimo, il famigerato decreto Bersani ha introdotto alcuni dubbi sulla legittimità del compenso per anticipata estinzione, dubbi la cui risoluzione è allo stato rimessa al vaglio della giurisprudenza, in attesa di ulteriori interventi normativi. In sintesi: muoversi per tempo e attenti alle trappole. Casa dolce casa sì. ma occhi aperti!. * AIT00010 in Molfena e
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ATTUALITÀ
Centro storico: il grande incompiuto dio in questione alle ore 20.00 è già completamente chiuso, nonostante siano numerose le attività che rimangono Il nostro centro storico, uno dei più ancora aperte e la gente che passeggia? Per non parlare poi belli della Puglia, ma chissà per quale che questo bene o male? detto indulto, ha contribuito a far ragione, non ha quel grande esalto che aumentare il fenomeno della microcriminalità andando dai meriterebbe, declassato a pura attrattiva piccoli furti allo spaccio che sembra un'attività ben svilocale e non nazionale, come forse luppata nella zona. Stiamo attenti, però, perché sarebbe troppo semplice meriterebbe. Ci siamo, quindi, recati presso la città attribuire il malessere del centro storico ad un unico provecchia per vedere cosa sta cambiando all'interno, e come blema, che tra l'altro se considerato in proporzione alla si stanno muovendo le varie attività commerciali e non, grandezza dell'intera zona non risulta essere poi così tanto allarmante. Certo il problema persiste, e non può essere legate al Centro storico. Innanzitutto, desidero farvi un invito. Provate a recarvi risolto, come qualcuno invece sosteneva, con la semplice presso il centro, possibilmente di sera, entrando da via istituzione di un presidio di polizia che stenta a penetrare Piazza e provate a fermarvi al primo incrocio che trovate, completamente nel tessuto della zona. Il problema non va eliminato in visione repressiva, ma quello che si forma tra via Piazza e via Amente. Provate a Ninfa Arte re
va esaminato dalle radici, e le radici portano, in questo guardarvi prima a sinistra e poi a destra. Notato nulla? Noi sì. Abbiamo notato che via Piazza, caso, ad una cultura decisamente poco affine al senso civioltre che rappresentare la strada principale del borgo ami- co. E sempre per rendere più chiara la situazione, vi porrò co, rappresenta anche un vero e proprio divisorio fra la un altro esempio. Nei primi giorni del mese. la sede delparte più bella, quella sinistra (da via Piazza verso il l'associazione teatrale "Il carro dei comici", da tempo preDuomo), e quella più degradata. quella destra (da via Piaz- sente nella zona, ha subito un incendio presso la sua sede. L'autore? Niente piromani, niente vandali, nessuna venza verso Piazza Municipio). La parte sinistra è piena di negozi, luce e movimento. detta, ma solo un "innocuo' gioco di un bambino che tra L'esatto contrario avviene invece nella parte destra, dove l'altro ha anche liberamente ed apertamente confessato. tanto per cominciare, manca l'illuminazione stradale gli scusandosi. Ma il colmo non è tanto il fatto che l'autore dell'incenesercizi sono pochi ed ovviamente essendo pochi lamentadio sia un bambino, ma quanto il fatto che lo stesso bamno un certo isolamento. Insomma, la parte destra rappresenta un'ottima zona bino la sera dopo l'avvenimento, e tutte le altre sere a venidove esercitare attività poco raccomandabili, nonostante la re, era costantemente presente nella piazza centrale del presenza del Presidio della Polizia Municipale a pochi centro storico a giocare a calcio con altri ragazzi della passi. Ed a proposito di sicurezza... Sapevate che il presi- zona, incurante dei passanti e delle automobili che entrano, parcheggiano ed escono liberamente dalle piccole viuzze del centro Carpenterie storico. Ma non è giusto fare di tutta l'erba Sentezedeper.c. Murature un fascio, anche perché il bambino in questione non abita neanche nel centro antico e poi la gente del posto ha Ristrutturazioni favorevolmente accolto iniziative in genere volte a riqualificare la zona, come ad esempio l'apertura di laboratori ed attività commerciali. Infatti grazie J, Garanzia di alla maggior presenza di attività proprofessionardd duttive si è notato un certo aumento affidabilità del flusso di gente nella zona. e sicurezza Sono aumentati anche i gruppi turiTel. ab. 080 3340458 - Cell. 347 6184836 al servizio stici che visitano la zona, che passegdella clientela. t-4 giando ammirano le bellezze attigia-
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11111. ffiA 111111. nali esposte nelle vetrine della varie botteghe. Ma chissà perché. non comprano, o meglio, non possono comprare, e non perché soldi non ce ne sono o gli articoli sono cari, ma perché la maggior parte delle botteghe sono chiuse! E non ci sono neanche gli orari d'apertura e di chiusura! La situazione inerente le botteghe. quindi, rappresenta un altro spinoso problema. I locali nelle quali vengono esercitate le varie attività commerciali sono di proprietà del comune, che li affida ai privati, alcuni gratuitamente, in cambio di laboratori gratuiti, ed alcuni invece vengono fittati ai privati. Questa divisone, avvenuta tramite graduatoria, ha portato anche qui ad una rottura fra i commercianti della zona ed i laboratori. La situazione è semplice. Chi ha un locale in concessione gratuitamente è poco stimolato a tenere aperta la propria bottega, visto che spesso, il gestore ha già un lavoro fisso, che iter forza di cose gli impedisce di aprire il proprio negozio presso il Centro stonco. I poveri concessionari in affitto invece, avendo delle spese da dover coprire. devono rimanere aperti per sopperire alle spese, ma essendo in minoranza non creano molto movimento e quindi rimanere, ad esempio, aperti di domenica non risulta molto efficace. E così tornando ai turisti. la gente passa ma i negozi sono chiusi. È un circolo vizioso, che va al più presto interrotto poiché non porta beneficio per nessuno, anzi. Va comunque dato merito a quelle piccole realtà che si sono unite ed hanno portato alla realizzazione di varie manifestazioni che hanno contribuito alla diffusione del prodotto "centro antico". Il Comune, specialmente nella persona dell'assessore lurilli, visto il periodo di vacche magre che stiamo attraversando, fa quel che può proprio per riordinare la situazione dei locali in concessione e ha deciso di riunire tutti i concessionari in sede per cercare di sbloccare questa situa-
zione di stallo che si è venuta a creare. In questa visione globale della situazione non poteva mancare il Duomo. Abbiamo parlato con il parroco don Ignazio Pansini, che onestamente mi ha fatto riflettere molto su alcune cose. Lo sapevate, ad esempio, che su ben quattro diverse guide realizate dalla regione, non c'è un piccolo trafiletto per la nostra città? Eppure su un bellissimo calendario realizzato a Firenze, inerente le più belle città italiane, Molfetta ha una pagina a sé dedicata. Oppure lo sapete che non c'è una vera e propria piazza dove la gente può sedersi e chiacchierare in tutto il centro storico? Come vedete, tutto ciò porta il nostro bellissimo centro storico a vivere in una situazione alquanto ambigua che non permette di fare quel salto di qualità, che decisamente menta. È come una cosa fatta a metà, e si sa. le cose fatte a metà o riescono male o non riescono proprio.
Atti di vandalismo nel centro storico Da qualche tempo il centro storico sta diventando teatro di Furti e atti di vandalismo. Lo scorso 2 novembre tra le 22 e le 23, degli sconosciuti si sono introdotti nella sede associativa dell'Ictiùs sito in via Termiti, 45, impossessandosi di un cellulare e di alcune lattine di olio in esposizione all'interno della sede. Questo episodio si va ad aggiungere ad altri tentativi di scosso presso alcune botteghe artigiane dislocate nel centro antico. Una commerciante esasperata ha dovuto lasciare la propria bottega di via Piazza in seguito o due furti avvenuti nell'arco di poco tempo. lc.d.g.)
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Finestra sulla città a cura di Giuseppe l'ansini
• È morto il 19 ottobre scorso, padre Leonardo Lotti. rettore della chiesa del SS. Crocifisso, più nota come Chiesa dei Cappuccini. Aveva 71 anni ed era originario di l_atiano, in provincia di Brindisi. Studioso, aveva pubblicato numerosi libri, tra i quali. diversi per bambini come "Favole ed altre favole-, libro nel quale dedica una favola proprio a Molfetta. La comunità francescana di Molfetta. in sua memoria, ha pubblicato, per conto delle edizioni Insieme. un libro sulla vita e le opere del frate, che ha lasciato un segno indelebile del suo passaggio. Ricordiamo che, grazie al suo amore per Molfetta, curò e seguì da rettore, il restauro della chiesa molfettese ove operava. A Lui, si deve l'avvio del culto cittadino a san Pio da Pietrelcina.
• Sarà attivato nelle prossime settimane, presso l'Istituto Giallo Cozza, su via Berfinguer, nel rione Poggiofiorito, il corso universitario in Scienze Infermieristiche, grazie ad una convenzione siglata tra il Comune di Molfetta e l'Università degli studi di Rari. Dopo un sopralluogo congiunto si è deciso di assegnare un'ala dello stesso edificio per questa destinazione. Per tale motivo, il Comune di Molfetta si è fatto carico di eseguire tutti i lavori richiesti dalla Università come tramezzature ed adeguamenti mari, nonché gli arredi necessari. Dopo il ~mento di Chimica dell'Università, che ha sede a palazzo Tunur nel Centro Storico, ora giunge anche il corso di laurea in Scienze Infermieristiche, dando prestigio e lustro alla nostra città, che,» ricordiamo, è anche sede della Facoltà Teologica pugliese. • Novità nelle nostre zone produttive. L'Ufficio Tecnico comunale ha approvato molte varianti ai progetti per aziende che si stanno insediando: tra le altre, varianti sono state concesse per la Zicom nel lotto D/3 ed Euro Blindo nel lotto F/I I della seconda zona artigianale. Nella stessa zona, altre varianti sono state concesse per Papagni. nel lotto E/10. Nella zona ASI. varianti sono state concesse per Giacomo Germinario lotto IIA. La Macchia degli Esperti per la maglia P. Power Flor spa del gruppo Ciccolella. che invece si insedierà nella maglia P e per Punto Porte lotto GIB. Ha iniziato i lavori il gruppo Kopron spa di Milano nella zona ASI. mentre hanno ritirato la concessione edilizia la Fin Video Holding di Bari per insediarsi nella maglia F della zona ASI e la Grossano edilizia che costruirà un ulteriore opificio sul lotto C assegnato. attiguo a quelli già esistenti. Ha chiesto ed ottenuto la proroga di anni due per completare il capannone la ditta ErnmeviBimaut, che si insedierà nella prima zona artigianale. Infine. nei giorni scorsi, ha inaugurato la Giesse Impianti nella prima PIP.
• Lo stesso Ufficio Tecnico, ha approvato anche numerosi progetti di edilizia residenziale. In particolare. il progetto della Cooperativa edilizia Sogno, predisposto da un gruppo di tecnici. relativo alla realizzazione di n. 5 villette a schiera nel campano 78 e di n. 4 villette a schiero nel comparso n. 9. Varianti sono state concesse per le cooperative Giglio 8 nel comparto n. 9 e per la cooperativa Garden nel campano n.4. • II 25 novembre scorso, il Vescovo di Moffetta. mons. Luigi Martella. ha inaugurato gli avvenuti restauri della vecchia chicsetta della Madonna delle Rose sulla provinciale per Bitonto e della chiesa di San Gennaro, restauri effettuati grazie a fondi governativi. Adesso. si attende l'avvio dei lavori per la chiesa di
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S. Andrea. nel centro antico e per la Basilica della Madonna dei Martiri. Sono stati invece appaltati. ed inizieranno a breve, i lavori per il restauro dell'abside della Cattedrale di Molfetta. grazie a fondi regionali per le Cattedrali. Ditta esecutrice Rossi Stefano di Turi.
• Il Consiglio comunale, in una delle ultime sedute. ha approvato in via definitiva la pane privata. relativa ai componi 4 e 9 della nuova 167. L'augurio è che la maggior pane dei comparsi privati si avvii al più presto per consentire un maggior numero di alloggi a disposizione dell'utenza, che continua a chiedere case. Dalle comunicazioni del Presidente, la nrassima assise cittadina è stata informata che la conferenza dei sindaci della ML Bari due. ha eletto presidente il Sindaco di Bitonto Nicola Pice con cinque voti favorevoli contro i due ottenuti dal Sindaco di Molfetta sen. Antonio Azzollini, candidato alla stessa presidenza dal sindaco di Contro. Molfetta, dopo aver perso la vice presidenza dell'area metropolitana ha perso anche questa presidenza. • L'artista molfettese Francesco Bisceglie è uno dei vincitori del premio Mercurio d'oro 2(X)6. assegnato dal Comune di Portovenere a diversi artisti italiani. La premiazione. si è svolta il 25 novembre scorso nel corso di una solenne cerimonia, alla quale hanno preso parte, autorità civili. politiche e militari ed alcuni personaggi del mondo dello spettacolo.
• L'Ufficio Tecnico comunale. nella seduta del 26 ottobre scorso, ha approvato la variante al progetto presentato dalla società Tender, che realizzerà su via Terlizzi angolo via Berlinguer una struttura ricettiva e turistica, un bed and breakfast. su progetto dell'architetto Antonio Grasso. Ricordiamo che attualmente sono in costruzione un albergo nell'area retrostante la stazione ed un motel in zona A51. nonché l'ampliamento dell'Hotel Garden. • La Giunta regionale pugliese ha finanziato nei giorni scorsi il progetto presentato dal Comune di Molfetta. relativo al bando "Bollenti spiriti", per la ristrutturazione dell'ex capannone dell'ASNI, su via Bisceglie, da adibire a Cittadella delle Arti, progetto elaborato con il concorso di alcune associazioni. Il progetto complessivo prevede una spesa di 700 mila curo, dei quali 560 mila a totale carico della Regione Puglia e gli altri 140 mila come quota di compartecipazione a carico del Comune. Sarà una struttura interamente dedicata alle arti, dalla musica, al teatro molto altro.
• Nel 2007Ia sezione cittadina l'associazione volontari italiani del sangue. compirà 40 anni di vita: un grande traguardo per una associazione di volontariato che in tutti questi anni è riuscita davvero a raggiungere traguardi molto importanti. Previste numerose iniziative celebrative e la pubblicazione di un giornale a Ornalo:re interna per i numerosissimi soci. Sempre il prossimo anno saranno cinquanta gli anni della Mostra Filatelica che ogni antro il benemerito Circolo ~estese. il più antico della regione. organizza. • La ASL Bari/2 ha nei giorni scorsi aggiudicato il servizio di ristorazione degenti e mensa self service del presidio ospedaliero di Moffetta. Ad aggiudicarsi la gara una società di Roma, per un importo a base d'asta di oltre un miliardo di vecchie lire.
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liana e quella di intitolare la stradina attigua alla basilica della Madonna dei Maniri, quella della caserma della Guardia di Finanza, a Santa Chiara d'Assisi.
• Riqualificare il Rione Madonna dei Maniri è una delle priorità contenute nella candidatura che il Comune di Molfetta si appresta a fare, nell'ambito dei PIRR piani integrati recupero delle periferie. Sono previsti sia interventi di riqualificazione ambientale e di arredo urbano che residenziale, grazie anche ad un accordo con lo IACP, proprietario di alcune palazzine nel rione.11 termine ultimo per l'invio della documentazione è fissato ai 31 dicembre prossimo. Nei giorni scorsi. c'è stata anche una assemblea cittadina per iissare le priorità.
• Molti lo ricordano, stiamo parlando di Piripicchio, personaggio molto discusso di origini barlettane, ma il cui ricordo è ancora vivo anche qui a :l'offerta e al quale la casa editrice il Gelso Rosso di Bari ha dedicato una simpatica pubblicazione. La stessa è stata presentata nei giorni scorsi alla presenza del giornalista Michele Mirabella. • Per le vie cittadine da intitolare, oltre a quelle ricordate nello scorso numero. all'attenzione della nuova commissione toponomastica.che vede due esponenti de "l'altra Molfetta". il direttore Corrado Cumulano e chi scrive, ce ne sono altre. ll gen. Michele Palmiottidinnoso per la trasvolata atlantica con Italo Balbo: l'ex Vescovo Aldo Garzia, esponenti politici nazionali come Giorgio ~frame e Giovanni Spadolini, il filosofo Pantaleo Carabelles& l'ex sottosegretario e giornalista nonché rettore dell'Università di Perugia on. Sergio Parando e molti altri ancora. W è anche una proposta del Centro Studi Molfettesi di intitolare il nuovo parco di mezzogiorno, quello attiguo alla scuola elementare Zagami, alla memoria del prof. Raffaele Connio, noto xilologa molfettese. che a Milano fondò la più grande siloteca ita-
• Una bella notizia arriva dalla Telecom Italia, che nell'ambito della programmazione delle sue schede telefoniche per cabine stradali, ne ha dedicata una al faro di Moffetta, con una tiratura di 4.2.000 esemplari, «fini in tutta Italia. La serie è quella dei più bei fin italiani, per la serie della Marina Militare Italiana. Ricordiamo che il faro di Molfetta è il più antico della regione, come affermò il noto nuotatore Paolo Pinto in una sua pubblicazione e di recente è rientrato anche in una pregevole pubblicazione sui fari. presentata in tutta Italia. Un ulteriore motivo di orgoglio per noi molfettesi.
PRECISAZIONE In merito alla notizia sulla raccolto differenziata pubblicata in questa rubrica nel numero di novembre, l'ASM precisa che nel 2006 sono state raccolte in totale 22.660 tonnellate di rifiuti di cui ton. 18.086 di RSU e ton. 4.576 di raccolta differenziata nelle diverse categorie merceologiche, a differenza di quanto scritto. Per l'involontario errore chiediamo scusa all'Azienda e ai lettori.
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DONARE VITA Lei è Sabrina Campo. mamma energica e volenterosa. che da soli quattro mesi, in concomitanza con la nascita della sua seconda bambina. persegue un obiettivo con tenacia e risolutezza: informare tutte le neo-mamme della possibilità di donare latte materno. La "Giovanna d'Arco della donazione". come si definisce scherzando. ha intrapreso da sola, con l'esclusivo aiuto della sua determinazione, una campagna di sensibilizzazione della sfera femminile. presso pediatri, medici di base. negozi di abbigliamento prenatale. ma anche presso il consultorio diocesano e quello ospedaliero. fammele e scuole, portando la sua esperienza personale. Ogni giorno. infatti, in soli cinque minuti riempie i biberon del suo latte, aspettando il corriere del presidio ospedaliero "Di Venere" di Bari e riprende la sua vita normale. Nel Sud dell'Italia, infatti, l'unica banca del latte materno ha sede a Bari, ma le donatrici della Puglia. per conoscenza diretta di Sabina Campo. sono davvero poche. addirittura meno di una decina. In realtà, fare questo gesto d'amore è davvero semplice. poiché la mamma è fornita gratuitamente di tutto l'occorrente (biberon sterili, tiralatte). il prelievo del latte avviene tra le mura domestiche in tutta tranquillità. in base alle esigenze della donna e la raccolta è effettuata settimanalmente dal domicilio delle donatrici. Naturalmente, per essere ritenute idonee a donare, bisogna soddisfare dei requisiti. analizzati attraverso un colloquio preliminare, in cui si accerta lo stile di vita (niente fumo, non più di quattro tazzine di caffè e di un bicchiere di vino al giorno): viene effettuato inoltre il prelievo del sangue. per escludere la presenza di malattie infettive e si aiuta la mamma con un supporto educativo, basato su nozioni pratiche ed igieniche per la manipolazione e la conservazione del latte umano. Una volta giunto al Lactarium, questo prezioso liquido viene analizzato. pastorizzato e congelato in attesa di somministrarlo
agli infanti bisognosi. Se per alcuni bambini, infatti, il latte materno costituisce il nutrimento base, per altri bimbi nati prematuri, con patologie metaboliche. congenite. gastrointestinali. gravemente denutriti, esso rappresenta un vero supporto icrapeutico che nessun altro prodotto artificiale può sostituire. Il latte umano ha delle qualità uniche. come vitamine, proteine c fornisce una solida protezione contro batteri e microrganismi: per questo motivo, come conferma anche la stessa Sabrina Campo. donare è un gesto di estremo altruismo, che fa sentire mamma tante volte" e che aiuta anche le stesse donne con esuberi di latte a non sprecare questo prezioso alimento (per forza di cose, spesso il latte va buttato). regalandolo ai piccoli pazienti meno fortunati dei propri figli. Monica Cipriani
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LETTERE AL DIRETTORE Centro sinistra svegliati! Gentile direttore, su uno degli ultimi numeri de "l'altra Molfetta" è stato pubblicato un articolo interessante dell'avvocato Nicola Morgese che sollecitava il centro sinistra di Molfetta, dopo la sconfitta elettorale alle ultime elezioni comunali, a ritrovarsi, come spesso accade a livello nazionale, in un posto tranquillo (se non ricordo male lui citava eufemisticamente un convento) per discutere delle cause della sconfitta elettorale e per valutare soluzioni programmatiche e gestionali che ricompattavano il centro sinistra, anche alla luce di un auspicabile e futuro Partito Democratico, di cui tanto si parla. Purtroppo. a quanto mi risulta, questo utile e saggio consiglio non è stato recepito. Poteva essere un segnale importante in quanto intelligentemente poteva essere aperto al contributo di tutti i cittadini. Nel ringraziarLa per la Sua cortese disponibilità. La saluto cordialmente. Dott. Giovanni Petruzzella L'invasione dei ...pappagalli Ill.mo Signor Sindaco, Ill.mo Signor Assessore all'Ambiente, la sottoscritta. in nome e per conto del Comitato di Quartiere Madonna della Rosa, rappresenta quanto segue. - da oltre un ventennio nel quartiere Madonna della Rosa si sono insediati dei pappagalli della specie -Monaco" originari del Sud Amenca (Argentina) che con l'andare del tempo si sono prolificati a dismisura tant'è che oggi non vi è nella zona e dintorni un albero che non abbia uno o più nidi; - detti pappagalli, diventati numerosissini, forniti di becchi adunchi e formidabilmente potenti, vuoi per la costruzione di nuovi nidi vuoi per la loro alimentazione, hanno danneggiato ed in alcuni casi distrutto alberi ornamentali della zona, nonché alberi di ulivo e da frutta emettendo - tra l'altro - nel corso di tutta la giornata grida stridule con grave inquinamento acustico. - detto fenomeno all'inizio osservato con interesse. di poi con indulgenza, è divenuto allo stato tanto dannoso per quanto innanzi esposto ed anzi pericoloso per gli escrementi che vengono riversati in ogni dove e la possibile trasmissione di virus per cui si rende urgente e indispensabile l'intervento della Pubblica Amministrazione per eliminare tale inquinamento ambientale anche perché detta specie non è autoctona. né congenialc con il nostro ambiente: - da informazioni assunte siamo venuti a conoscenza che è possibile procedere alla incruenta bonifica del territorio, attraDicembre 2006 wwwlaltramolrettait
verso l'uso di falconi che spingerebbero i pappagalli verso posti e località da convenirsi con le guardie zoofile-provinciali e/o con le guardie forestali in maniera da poterli recuperare e collocare in ambienti a loro congeniali: - ci risulta, inoltre, che presso l'aeroporto di Palese vi è una Cooperativa Falconieri che recentemente ha proceduto a bonificare il suddetto aeroporto, 1"intera zona di Caste! del Monte - invasa da fastidiosi e dannosi piccioni - e ora sta occupandosi della bonifica di altri areoponi, di piazze e monumenti d'arte della nostra Regione: - naturalmente esistono altri gruppi di falconieri (per es. a Melfi e in altre località montane) che potranno essere opportunamente interpellati. al fine di ottenere preventivi di spesa e assicurazioni sul risultato: - rivolgiamo. pertanto, alla S.V. viva istanza perché voglia attivarsi per procedere all'eliminazione del fenomeno ovviamente nella maniera che riterrà più idonea e rappresentandole che il problema è tanto pressante da non poter essere differito. p. il Comitato di Quartiere Madonna della Rosa -Molfetta Angela Centrone Ancora sulla foto trovata in Germania Gent.ma Valeria, è con immenso piacere che rispondo ad alcune delle tue domande in merito alla foto pubblicata sul numero di ottobre de "l'altra Molfetta" dal titolo "Un pezzo di Molletta ...in Germania". Non posso nasconderti l'emozione di vedere in quella foto la persona più cara che ho incontrato nella mia vita e che resterà sempre nel mio cuore. Erano i tempi in cui passavo insieme a mia madre davanti a quell Circolo in Corso Dante, a sinistra della Cattedrale. per salutare il mio adorato nonno sempre lì nel suo solito posto e col cappello in testa e magari chiedergli di comprarmi un gelato, che non tardava mai ad arrivare insieme ad una 500 lire in carta. Che buffo: al ricordo di quell'immagine ferma nella mia mente adesso riaffiora una vera foto! L'uomo col cappello in testa alla destra della porta è il mio caro nonno Adesso Andrea, carpentiere navale. nato a Molfetta l'8 gennaio 1915 e purtroppo deceduto il 2 maggio 2002. Che dirti di più, in merito al periodo della foto posso dirti con piena certezza che la foto risale ai primi degli anni '80. La certezza deriva dal fatto che come già detto, io da quel Circolo ci passavo ogni giorno o quasi con la mia mamma e tenuto conto che sono del '75, gli anni dovrebbero essere quelli. Avendo scoperto questa
Potete spedire le vostre lettere all'indirizzo 'Via G. Ponunzio, 17 - 70056 Molfeno (BA)' o via e-mail a: redazioneOlaltromolfetta.it
foto vorrei possa diventare una realtà nelle mie mani. In ogni caso rimango a tua disposizione per altre domande e/o chiarimenti. I miei più cordiali saluti Andrea Minatili° Un cortese riscontro Gentile M. Luigi Albanese Le scriviamo privatamente, e lungi dal voler essere intesa questa nostra come polemica. in riferimento al breve articolo inserito nella rubrica Satyricon cittadino, il quale si riferisce all'annosa questione degli oleandri siti in Corso Umberto I, in Molfena. La definiamo annosa perché è da tempo ormai che occhi esperti di tecnici di passaggio avevano già notato un proliferare di insetti su di essi. Il contenuto dell'articolo porta alla nostra attenzione due punti. Il primo è che chi scrive appartiene ad una Commissione nata in seno all'Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Bari: è questo un Ente che fa capo, a sua volta, alla Federazione Regionale dei singoli ordini provinciali. Non siamo a conoscenza dell'esistenza di una famosa Associazione barese di Agronomi. Vorremo cordialmente chiedere quali notizie ne abbia al fine di fare conoscenza con gli eventuali simpatici colleghi fondatori della medesima. In realtà ipotizziamo che Lei si sia confuso con la nostra Commissione, allorché intervenimmo sulla vostra rivista con un nostro parere sulla questione delle potature degli alberi nelle città. Il secondo punto è che la nostra Commissione ha scopo di promuovere attività di interlocuzione professionale con ogni soggetto fisico o giuridico, privato o pubblico, che intende rifarsi alla commissione stessa per motivi attinenti le problematiche del restauro vegetazionale in ambito urbano e periurbano. Non abbiamo purtroppo potere esecutivo tale da costringere le amministrazioni ad attuare provvedimenti relativi alle tematiche sopra citate. E tanto per dare una più ampia visione sullo stato di fatto scriviamo a malincuore che molte sono ormai le nostre proposte di collaborazione, pareri, consulenze ignorati dalle varie amministrazioni comunali. anche su richiesta delle stesse, che (fatte salve le difficoltà amministrative, gestionali e pecuniarie che da molto tempo. stranamente. attanagliano i Comuni). tra i vari compiti, dovrebbero avere quello di salvaguardare il verde pubblico e promuoverne la cultura ai fini salutistici, estetici, paesaggistici e di ricreazione cittadina. Con stima per l'operato della rubrica sempre puntuale nel mettere in evidenza alcuni particolari degni di nota relativi nella città di Molfetta, porgiamo saluti. Commissione Vegetazione Urbana ORDAF Bari
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I mille mesi del Prof. Giovanni De Gennaro Michele &fritteci Gli amici del Centro Culturale Auditorium (Presidente Damiano D'Elia) hanno voluto rendere omaggio al prof. Giovanni De Gennaro. insigne figura culturale della città. al compimento del suo -Millesimo Mese" (83 anni e 4 mesi) di vita. Le affettuose testimonianze (e i relativi "medaglioni") sono state affidate a Tommaso Minervini, recente sindaco di Molfetta. Nicola Morgese presidente della cooperativa editoriale Edirespa. Antonio Panunzio dell'Università Popolare Molfettese e al docente di Belle Lettere Antonio Onofrio Ragno. Hanno dato un ulteriore tocco di finezza alla serata i brani operistici dell'Ottocento Italiano interpretati dal Soprano Lucia De Bari e dal BassoBaritono Onofrio Salvemini accompagnati da Adriana De Serio al pianoforte. Sono state molto apprezzate bravura tecnica e sensibilità interpretativa delI 'affiatato terzetto. Il prof. Giovanni De Gennaro è stato un'onestissima eminenza della politica amministrativa di Molfetta. esponente. al tempo delle ideologie. della Sinistra Socialista di Riccardo Lombardi; uomo di scuola e appassionato cultore di studi sul rapporto tra cultura e politica occupandosi di Gaetano Salvemini e Tommaso Fiore ma anche di Benedetto Croce e altri. Tema preferito: i caratteri del Meridionalismo Riformatore in Terra di Bari. Preside dei Licei Scientifico e Classico di Molfetta, è stato spesso chiamato dal Provveditore a presiedere gruppi d'eccellenza per la formazione dei docenti anche fuori provincia e fuori regione. Di uno di questi gruppi fece pane l'attuale Presidente del C.C.Auditorium Damiano D'Elia. Il prof.De Gennaro è Presidente dcl Comitato Provinciale dell'Istituto per la Storia del Risorgimento italiano e dirige la rassegna di studi storici "Risorgimento e Mezzogiorno': è socio dell'Accademia Pugliese delle Scienze. Tra le ultime pubblicazioni va citata -La città di Salvemini" da cui si dovrà ripartire per una storia generale paludata della Città dopo quella di Antonio Salvemini. Nel primo medaglione della serata Tommaso Minervini ha evidenziato i suoi incontri pubblici con il prof. De Gennaro privilegiando quelli avvenuti all'interno della scuola e sulla scuola fatti anche di spazi e sperimentazioni
anticipatrici dell'attuale normalità. Nicola Morgese. dopo aver lodato i tempi in cui gli amministratori della città si chiamavano De Gennaro. Boccardi. Finocchiaro. Fiore. Carabellese. Camporeale e compagnia cantando, si è soffermato sul contenuto innovativo che il festeggiato ha fatto confluire all'interessantissimo -Diario? di 17 giorni di viaggio del Settembre 1943 attraverso il mezzogiorno sconvolto dall'invasione alleata. È l'emergere
nale. Per suo merito la Regione ha in altissima considerazione l'agenzia educativa molfettese. Antonio Onofrio Ragno ha lodato l'intraprendenza e l'attivismo intellettuale del Maestro. La prima caratteristica da cui Ragno rimase colpito fu quella di -conversatose malizioso" che ti svela tutti i segreti di un argomento. E poi l'antipessimismo, la cultura dell'onestà e Insomma. un educatore di
Da sinistra: O. A.Ragno. T. Minervini. a de Gennaro. A. Parlando, N. Morgese confuso agli occhi del giovane Giovanni di una solidarietà di un popolo intorno ai valori di libertà e di identità che gli fece pensare con felice intuizione a una "Resistenza del Sud" (sua locuzione originale) organica alla resistenza armata e culturale espressasi meglio altrove e opposta alla disgregazione sociale e alla sopraffazione di due eserciti in guerra tra di loro. Antonio Panunzio, portavoce anche dell-11PM, ha esaltato l'impulso dato dal Presidente Dc Gennaro all'Università Popolare con la moltiplicazione delle attività e per gli interventi di studiosi molfettesi di caratura intemazio-
razza, un Maestro, un Buon Maestro. A nessuno dei 4 oratori-testimoni è sfuggito di mettere in evidenza le doti umane del prof. De Gennaro come il rispetto per tutti, fatto non solo di formalità esteriori ma di considerazione, la disponibilità e la cortesia d'altri tempi. Fortemente sentiti gli applausi finali e il Maestro ringraziando tutti "per i miei difetti" ha sostenuto umilmente che -Noi siamo quello che siamo portati ad essere da coloro che vivono con noi. La nostra vita, i nostri meriti dipendono dal rapporto con gli altri". E anche questa è stata una grande lezione!
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Povero Liceo. Ancora problemi... Gli studenti del Ginnasio di Molfetta continuano a vivere giornate "tormentate". È ormai cosa risaputa che l'ala dell'Istituto Apicella riservata a cinque classi ginnasiali è insufficiente. Gli alunni lamentano, ormai da tempo. la situazione precaria in cui sono costretti a svolgere l'attività scolastica. Le temperature rigide che caratterizzeranno il nostro inverno mettono a rischio la permanenza nelle classi riservate alle quarte e quinte. Oltre allo spazio insufficiente per gli alunni e, di conseguenza, ad un piano di sicurezza che mette a repentaglio l'incolumità dei presenti in caso di evacuazione, le aule presentano estese zone intaccate dall'umidità. I ripetuti scioperi degli studenti e le continue lamentele dei genitori degli stessi hanno messo in allarme il dirigente scolastico, la Prof. Depalma che, resasi conto della gravità della situazione ha subito denunciato le carenze della succursale agli organi provinciali a cui spetta la manutenzione straordinaria dell'Apicella. Nelle frequenti missive, visionate da chi scrive, inviate nel mese di novembre all'ing. Anastasia. responsabile dell'Uff. Tecnico ai lavori pubblici della Provincia di Bari, si sottolinea la gravità della situazione e si sollecita all'urgente intervento. Ma le richieste sono rimaste, ad oggi, inascoltate. Risulta che la Provincia non abbia ancora incaricato suoi responsabili per effettuare un sopralluogo e, pertanto, la precaria situazione dei ragazzi rimane inalterata. Già in passato una lettera inviata dagli alunni all'ente provinciale. per denunciare la fatiscenza della palestra di via Felice Cavallotti non era servita a mettere in moto la macchina burocratica, sempre più lenta nel suo progredire. Magari la Provincia ha cose più importanti da risolvere, ma non è forse importante lo stato di salute degli studenti ginnasiali, da anni costretti a rimanere "decentrati" dal Liceo? E le continue richieste di portare il Ginnasio nelle aule di corso Umberto rimangono pura fantasia. D'altro canto lo stanzone rimasto inutilizzato dopo lo smantellamento dell'ex biblioteca comunale sarebbe usualmente insufficiente per ospitare tutte le classi ginnasiali. Ma questa è un'altra storia. Ritornando alla questione Apicella c'è da sperare che non si arrivi ad inverno inoltrato perché il penoso problema dell'umidità venga risolto. Inoltre non c'è da sottovalutare un'altra questione. Causa degli scioperi e delle proteste dei ragazzi c'è anche un altro problema altrettanto importante: la mancanza di uno spazio
Gli alunni del Liceo nel momento della protesta
idoneo a svolgere l'attività fisica. Alcune classi del Ginnaio si recano in "centrale" per svolgere l'ora di educazione fisica. Ma cosa succede quando il docente non è disposto ad incaricarsi del tragitto? Gli alunni rimangono in classe e trascorrono l'ora a fare educazione stradale (non prevista dal programma). Tralasciando l'opinabilità del comportamento del docente incaricato. è possibile che i ragazzi devono essere costretti a compiere due volte il tragitto che separa il Liceo dal Ginnasio sottraendo venti minuti all'ora di lezione? L'interessamento dell'Assessore Provinciale Antonello 7117a, nostro concittadino, è apprezzabile e l'impegno che egli si è preso ai fini della manutenzione del fabbricato nei confronti degli alunni fa ben sperare. Ma ci sarà ancora molto da attendere? Giuseppe Marino de Rohcrtis
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Molfetta Shopping: tanta volontà autofinanziata L'associazione Molfetta Shopping ha la funzione di promuovere l'immagine del commercio e del turismo locale favorendo un ottimo rapporto con i cittadini. Il piano d'azione prevede iniziative nell'ambito artisticoculturale per il miglioramento della qualità della vita urbana. Felice Visaggio è il neo Presidente della Molfetta Shopping. In relazione all'assetto organizzativo del prossimo Natale e alle manifestazioni che Malfetta Shopping potrebbe promuovere, afferma che la volontà da parte dei commercianti esiste, ma mancano i finanziamenti e l'entusiasmo. Pertanto. si sta cercando di dialogare con tutte le aggregazioni di soggetti interessati al conseguimento dello stesso scopo. al fine di creare una diffusa convergenza di interessi. Il sindaco. sen. Antonio Azzollini. ha dichiarato pubblicamente la sua collaborazione economica, ma i finanziamenti all'associazione saranno disponibili da gennaio 2007 in poi. Priorità del sindaco sono, giustamente, i diversamente abili, i pensionati e i bisogni dei cittadini. L'autofinanziamento è proprio ostacolato da parte di alcuni commercianti, soprattutto delegati di grandi aziende, che non partecipano all'abbellimento della città non pagando la quota e parandosi sempre dietro la frase "l'azienda ha detto no!". Al contrario i negozianti. particolarmente quelli del Corso. sono propensi a raddoppiare la cifra pur di rendere la nostra città più calorosa e natalizia. Queste problematiche potrebbero essere risolte se ogni quartiere organizzasse le proprie lumino rie. cercando di realizzare, almeno in parte. questo progetto. Per comprendere l'utilità sul commercio locale è essenziale che ogni operatore s'interroghi sul futuro della sua attività. In quest'analisi bisogna considerare il reale rapporto di concorrenza in atto fra il sistema commercio urbano e quello extraurbano. Per raggiungere gli scopi dell'associazione non è necessario avere una identificazione politica, in quanto solo coinvolgendo la città in tutte le sue espressioni. si potranno mettere in atto meccanismi di trasformazione intesi al miglioramento delle qualità della vita urbana dell'intera collettività. L'utilità di appartenere ad una associazione che sia interlocutrice e rappresentativa, vale anche per i commercianti delle zone periferiche e di nuova espansione. Le iniziative
potranno essere raccordate con i ogni caso. scopo del Presidente e dei responsabili di zona per rappresentare componenti della Molfetta Shopping i loro interessi e le loro esigenze. è quello di aiutare i cittadini a vivere Preoccupante è anche l'organizza- un Natale felice c sereno e se non zione delle periferie, che non sono potranno farlo attraverso manifestamolto disponibili a raddoppiare la zioni e sagre tutto il ricavato che quota. Importante. comunque, restano riusciranno a raccogliere sarà devolui principi e valori dei commercianti to in beneficenza. molfettesi: la cura della clientela e il Con queste idee si vive il vero senso rapporto qualità-prezzo. del Natale, dando precedenza a chi sta Il programma dell'Associazione peggio di noi e non è cosi fortunato. Il Molfettese prevede l'organizzazione vero augurio natalizio è rappresentato della Notte Bianca. vale a dire l'aper- dal pensiero e dal modo in cui un tura continuata dei negozi per tutta la dono, anche il più semplice. è realiznotte, ín uno dei giorni natalizi. zato. Un dono, dunque, che vada oltre Saranno presenti musicisti e artisti di il mero significato materiale per strada e non mancherà, altresì, la col- abbracciare il cuore e il nostro desidelaborazione con il Comune e con rio di donarci all'altro ('aierino Sal% cinini l'Amministrazione per nuove idee. In La rpia casa e il [bio inondo. Al sicuro, con
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1.111.1111~1. AnumsrA UN CALDO NATALE... IN VETRINA Mentre l'autunno alita sulla città un respiro gelido, aumentando le foglie rossicce da calpestare lungo il Viale, costringendo tutti a tirar fuori la cara piuma d'oca che riscalda notte e giorno dalle prepotenti incursioni del freddo. Molfetta si tinge a festa. Ebbene sì. dimenticando afa, estate torrida e aridi meriggi. tutto si prepara ad accogliere la festività che rende più buoni: il Natale. Passeggiando per le strade della città, da quelle principali alle strettoie più impervie. notiamo nei negozi. nelle botteghe del centro storico o nelle grandi vetrine che affiancano il lungo "Corso Umberto" un tripudio di colori, luci e suoni che c'infondono dolcemente quell'atmosfera calda e rasserenante che prima o poi investe tutti, nolenti o volenti. L'aria del Natale, infatti, è come un flusso positivo che nel grigiore di dicembre dipinge su tutti i volti degli irradiati sorrisi e forse anche qualche preoccupazione sul regalo da fare che, diciamo la verità, nonostante la possibile superficialità, ci piace nutrire. Quest'anno però non dovrebbero presentarsi problemi di questa natura, in quanto, facendo un giro nella bella Molfetta, ci balzano alla mente innumerevoli idee, solo guardando le vetrine, accuratamente allestite in abiti natalizi. Alberi, fiocchi, puttini sono i veri protagonisti, per esempio, della colorata esposizione di "Ideaerre", lungo l'arteria principale di "Corso Umberto": in un caldo mèlange di rosso e dorato si possono scrutare importanti vasi decorati con rose e bacche. eleganti ampolle portacandele. ghirlande di fiori e foglie oppure natività, angioletti e abeti in legno. Continuando la passeggiata. il rosso vermiglio è il vero protagonista anche tra i capi d'abbigliamento per uomo e donna, ma sicuramente domina incontrastato nella vetrina principale de "La vie en rose". lungo Via Baccarini. In una perfetta disposizione simmetrica. si erge al centro un imponente presepe dalle laminature dorate, racchiuso a cornice da un fitto avvicendarsi di oggetti, tutti caratterizzati dalle sfumature rosse: dall'alto pendono due stelle, mentre ai lati sono sistemati due vasi che si allungano e abbracciano rami di rose; ancora lateralmente sigillano l'esposizione due tipici alberi di Natale, addobbati con nastri, sfere, festoni di stoffa. tutti rigorosamente in rosso. lo stesso colore del tessuto che
l'articolare della vetrina del negozia -1.a Vie en Rose"
ricopre centralmente un ripiano sul quale si trovano mille idee per trasformare gli ambienti in impeccabili volti natalizi: calici di vetro, cornici, teneri angeli che pregano o sonnecchiano. portacandele. Insomma, le idee non mancano: abeti, ghirlande di pino, mele e pigne lucidate, campane e pupazzi di neve, ma anche dolciumi, calze come ne "Il vetrino" (C. Umberto), in cui tra Babbi Natale, scatole e borse piene di leccornie i bambini saranno tutti più felici. Per la gioia dei grandi. invece, le agenzie di viaggio sono piene di offerte per un 25 dicembre più glamour o romantico, da Praga a Barcellona, da Vienna a Parigi. Molfetta. quindi, si prepara celermente alla festività che piace un po' a tutti, che riscalda i cuori, che fa disperare i sociologi per il presunto consumismo: un avvenimento dalla duplice faccia, che però la maggior parte della gente ama, anche per la sentita religiosità che, come tutti sappiamo, è il motivo principale per il quale si festeggia il Natale. La città, quindi, si agghinda di una veste nuova, si cobra di rosso, oro e argento, prospettando anche una serie di eventi che rendono piacevole anche la più semplice passeggiata tra le strade comunali. Monica Cipriani
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l'altro Natale... Giungi Avuto
uesi. anno non vi parlo. come ho fatto altre volte, del Natale dell'inlinzia e della tradizione. ma di quella festona "lunga" e "larga" che a preso il posto e che è simile dappertutto nel mondo, a Mobilia come a New York. Natale giunge anche quest'anno con le sue dolcezze e le sue falsità, le sue convenzioni. Così "per contratto" si compravende bontà: bontà venduta a chili nei mercati. nei supermercati e nei negozi sotto casa. Una bontà distribuita agli incroci. ai marocchini lavavetri. alle gitane con i loro bambini tra le braccia, ecc. Poi passa il periodo e i "buoni bontà" finiscono, fiorisce l'albero delle sgarbatezze. Questo non più finto! In tale ricorrenza spendiamo di più per vivere peggio, per mangiare in modo eccessivo. per scambiarci pacchi inutili, per incolonnarci nel traffico. per soffrire il gelo in montagna. il disagio in aeroporto. la ressa al ristorante. la fila in autostrada o per svenarci con l'agenzia di viaggio che ci promette paradisi a orologeria "las' minute" da sabato a sabato.
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• Addobbi di fastosa pacchianeria! Natale stravolge l'arredamento domestico, gravato da una serie infinita di bagattelle lampeggianti, di fronzoli stucchevoli. di fregi e addobbi di una fastosa pacchianeria. Come è bello e significante il semplice presepe! Ci attrezziamo di tovaglie e mutande rosse che, secondo i superstiziosi, portano bene se indossate tra Natale e Capodanno. Nei negozi vedi otarie. con glutei sconfinati, che comprano slip rossi per rendere in technicolor la loro cellulite....e poi la corsa al parrucchiere. ai centri estetici. al fiorista... È il trionfo del pacchiano!
• La profusione del "dono molesto"! Natale è la ricorrenza "ideale" e "aspettata" per fare e ricevere doni! Così inizia la frenesia del regalo. Regalando ti predisponi a ricevere un altro inutile oggetto, perché impegni l'altro a ricambiare e a sentirsi grato e debitore e. intanto. ingombri la sua casa. il suo guardaroba. la sua mente, con un oggetto non desiderato e forse. anche detestato. Il problema. in realtà. non è avere altri oggetti ma ridurre le cose che ci sommergono. Il regalo migliore sarebbe eliminare il superfluo!
• Panza mia fatti capanna! Ma perché si deve festeggiare Gesù Bambino con la sovralimentazione e l'obesità? Qual è il nesso simbolico e religioso tra l'abbuffata e la natività. tra la preghiera e la pana. tra la Madonna e il capitone. tra S. Giuseppe e lo zampone. tra il bue e il panettone, tra l'asino e lo spumante? A Natale piovono vagoni di fichi secchi, di datteri farciti, di cioccolate travestite in tutti i modi, finanche il pandoro e i panettoni sono diventati "garage" di ogni stomachevole intruglio cremoso. ... Un albero di diabete altro che albero di abete! • Il
cinema
Chi va al cinema solo a Natale danneggia il cinema più di chi non ci va mai. Perché lo degrada a Luna Park e a parcheggio natalizio, lo riduce ad evento eccezionale, premia i film peggiori. va in sala al puro scopo di digerire. di appaparazzarsi e si ingozza di risate grosse e fesse.
• Le vacanze
Ah. i viaggi. Marrakech. Sharm EI Sheik. Maldive. Caraibi....: il "miglior modo" per fuggire Natale è viverlo come un Ferragosto! Le agenzie di viaggi che propongono luoghi dove godere l'ebbrezza della lontananza in luogo straniero... con il rischio. sempre più probabile, di sentire per le strade una voce dal tipico accento molfettese "vaite ci ste ddo!"... ed ecco ricreata la commentre minézze o +Purghe. Così, questa festona. in pieno periodo inveniale, oscilla tra la noia e il fastidio, l'agitazione e lo spreco del tempo in una serie di preparativi inutili, grotteschi e dispendiosi. Se mai mi candiderò al Parlamento, la mia prima proposta di legge sarà l'istituzione di un periodo postvacanziem per rimettersi dalla fatica delle vacanze. È vero che l'aumento dei consumi porta un aumento del PII (Prodotto Interno Lordo), ma non sempre l'aumento del PIL denota miglioramento delle condizioni di vita dei più svantaggiati. dei più bisognevoli. Anzi spesso non è così! Guardiamoci allora intorno. sul serio. Guardiamo a questo mondo che straparla di diritti dell'uomo. della donna, del vecchio, del malato e nel quale tuttavia abbondano non solo le nuove povertà ma perfino le vecchie schiavitù. Un altro Natale non solo è possibile, ma addirittura dovrebbe essere doveroso per tutti quanti noi. Dicembre 2006 I CIM 31 wwwialtramoirettaii
iimomimiraar ATTUAUTÀ
L'importanza di chiamarsi Orazio Il 26 ottobre, nell'Aula Magna del Seminario Vescovile, è stato presentato l'ultimo libro di Orazio Panunzio "L'importanza di chiamarsi Orazio". A presentare l'ultimo capolavoro di un protagonista della cultura di Molfetta erano presenti il giornalista Gaetano Centrone, autore dell'introduzione del libro, edito dalla tipografia dell'amico Angelo Alfonso Mezzina, e mons. Luigi de Palma. Lo stesso autore non ha voluto definire il genere del suo libro, sottolineando la sicura non attribuzione a un testamento. Orazio Panunzio è l'autore di Molfetta, la memoria e la storia della nostra città: infatti la Molfetta che racconta è la realtà storica locale. Orazio Panunzio ricerca una Molfetta ingenua. com'era un tempo. e spera di poterne vedere il futuro e sognarlo. Ha sempre scritto
romanzi sulla nostra città, ha dato voce al popolo. al luogo e all'anima di Molfetta. Sfogliare quest'ultimo libro è come sfogliate una commedia: in questo "romanzo", se così ci è permesso definirlo, ci sono due protagonisti: lui stesso e Molfetta. Orazio Panunzio rappresenta Molfetta e racchiude i più profondi e tradizionali valori della vita cittadina e di tutti coloro che ci vivono. È una delle poche persone. se non l'unica, che si sofferma a riflettere su cosa è diventata la nostra città e dove sono finite le bellezze artistiche e caratteristiche di Molfetta. Noi, che viviamo in città ricoperte di cartelloni pubblicitari e circondati dalla moderna tecnologia, osserviamo con superficialità Molfetta e raramente ne elogiamo le qualità.
Con Orazio Pfintliniti. da sinistra il <bili. 6 t' entreine r Mons. .1.1. L. De Panna
ORAZIO PANUNZIO
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L'IMPORTANZA DI CHIAMARSI
ORAZIO
Insomma, Orazio Rinunzio attraverso le sue numerose opere come 11 monacello", "Il pierrot "Cento anni di immigrazione" desidera ricordarci come siamo fortunati ad essere molfettesi e quanta cultura e storia rappresentiamo. Il suo è un omaggio a quella Molfetta che non esiste più, mutata dal passare del tempo, dal sopravvenire di eterogenee costumanze ed innovate regole esistenziali. Caterina Satvemini
A colloquio con l'Autore Al termine della manifestazione seguita con palpabile affetto dal numeroso pubblico che ha gremito l'Aula Magna del Seminario Vescovile abbiamo intervistato Orazio Panunzio. Nonostante l'omonimia personaggio-autore, la materia trattata sviluppa evidentemente una storia di finzione. Conte nasce l'idea? Si potrebbe dire trattarsi di un'idea "fissa": reale o immaginaria, che differenza fa? Come nascono le idee? Ritengo che esse non nascano, ma che esistano in noi. Da quando? Dall'infanzia? Dall'adolescenza? E, come nel mio caso, si rivelino nella vecchiaia, allorché non c'è più ritegno di perdere la faccia, che già si è perduta nelle vicende avverse dell'esistenza. Certamente si tratta di una "storia di finzione", di simulazione, di una veste ricucita per coprire la propria nudità, come espresse Pirandello in "Vestire gli ignudi" Nelle ultime pagine dell'opera si parla in maniera "dolorosa" della città.... Come è cambiato il suo rapporto con la città? E quanto è cambiata negli ultimi decenni? Si può parlare ancora dell'anima di un popolo"? Il rapporto con la mia città, Molfetta, non è cambiato (l'amore per il "luogo" della propria nascita e della propria crescita generalmente non si attenua con il trascorrere del tempo) pure se la città è cambiata, e quanto! Anche CI
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Molfetta è mutata, come le altre città d'Europa — per non parlare di altri continenti — specie dopo la seconda guerra mondiale. Tranne il centro abitato, essendosi estese le periferie, non soltanto gli edifici ma la "vita" medesima degli abitanti non è più la stessa. Molteplici i mutamenti: abitudini, usanze, rapporti interpersonali, con:portamenti, perfino il linguaggio, l'alimentazione... Per dirla con Oscar ',Wide, come "cose cene" di una volta sono rimaste soltanto la morte e le tasse da pagare allo Stato. Si può ancora parlare di "un'anima" del popolo molfettese? Certamente sì! La pane immateriale degli uomini di tutto il mondo, per cui essi sentono ed operano, s'impone malgrado la pena, l'affanno, sovente l'angoscia del vivere quotidiano. All'apparenza potrebbe anche sembrare diversamente. Ma il popolo di Molfetta ha tuttora un'anima, che si identifica col proprio passato, con la memoria storica: dall'isola di Sant'Andrea in poi..., al suo destino... il mare".
Angelo Alfonso Centrone
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L'80° ANNIVERSARIO DEL PONTIFICIO SEMINARIO REGIONALE DI MOLFETTA Corrado Minervini
Il 4 novembre 1926 il Legato Pontificio card. Gaetano Bisleti, Prefetto della Sacra Congregazione dei Seminati. inaugurò solennemente a Molfetta il Pontificio Seminario Regionale Pugliese. Essendo ricorso 1'80° anniversario dell'evento. si è ritenuto di ripercorrerne brevemente le vicende. Sebbene già nel XVI secolo il Concilio di Trento avesse deliberalo la
fondazione di istituti per la formazione dei giovani chierici, solo dalla seconda metà dell'800 iniziò a manifestarsi l'idea di un grande seminario finalizzato alle esigenze delle diciotto diocesi pugliesi. E si dovette attendere il 1908 perché. con lettera del 6 novembre. papa Pio X ne disponesse l'istituzione per "conoscere la vocazione di tanti giovani, assisterli nella pietà. farli crescere nella virtù, poter infondere e conservare in loro quel tenore di vita che fosse pari all'altezza del ministero al quale aspiravano". 1: artis ità del Seminario ini/iò uffi"
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LECCE • Collegio argento
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cialmente I' I I novembre 1908 presso il Collegio Argento di Lecce (ne presentiamo una veduta tratta da una cartolina d'inizio '900) sotto la direzione dei padri Gesuiti; poiché alle dirette dipendenze del Vaticano. assunse sin da allora il titolo di "Pontificio-. Sopraggiunta la Prima Guerra Mondiale il collegio fu requisito come ospedale militare ed il Seminario si (segue a pag. 34)
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NUMISMAT1CA Indiana • Seminarlo PordlNio
(segue da pag. 33;
trasferì nel novembre 1915 a Molfetta presso il Seminario Vescovile. Di quest'ultimo proponiamo le immagini della biblioteca e del -reffettorio" (sic!) riprodotte da due cartoline spedite nel 1901. Quando anche il Seminario Vescovile venne requisito, il Regionale si spostò a Terlìzzi presso la Casa delle Ancelle del Santuario. Terminato il conflitto ritornò definitivamente a Molfetta, iniziando ad accogliere anche i chierici della Basilicata; assunse pertanto la denominazione di "Appulo-Lucano". Allorché furono inaugurati i Pontifici Seminari Regionali della Basilicata (a Salerno nel 1932) e della Capitanata (a Benevento nel 1934) l'istituto di Molfetta rimase la sede del Seminario maggiore per le diocesi della Puglia centro-meridionale. Il numero sempre crescente degli alunni (ben 169 nell'anno di corso 1924-25) indusse Pio XI. divenuto pontefice nel 1922. ad avviare la costruzione del nuovo seminario. Il sito prescelto, alla periferia, era all'epoca uno dei più ameni e suggestivi nell'ambito cittadino. configurandosi come un'estesa terrazza ad un centinaio di metri dal litorale di levante; l'azzurra distesa del mare e l'ampio scorcio del cielo, visione ormai soffocata dagli edifici circostanti. avrebbero offerto una palese testimonianza dell'infinita grandezza di Dio. L'incarico del progetto fu affidato dalla Santa Sede all'ing. Giuseppe Momo di Torino, che firmò anche la chiesa coeva del Sacro Cuore di Gesù. Si adottarono criteri moderni e Dicembre 2006 1,14 libratimi rettiti(
razionali per consentire ospitalità a trecento alunni: al pianterreno gli uffici e i luoghi di riunione (aula magna, biblioteca, sale di ricreazione, refettorio con annessa cucina). al primo
piano la direzione e le aule. al secondo il dormitorio. I lavori, appaltati alla ditta Leone Castelli e Poletti di Milano. iniziarono il 7 giugno 1925 protraendosi per
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diciotto mesi; furono diretti dallo stesso íng. Momo, che si valse -in loco" della collaborazione dell'ingegnere molfettese Domenico Valente. Sia per i 700 pilastri portanti che per le capriate e le travi del tetto si adoperò il cemento armato. all'epoca innovativo; occorsero 350 tonnellate di ferro. 3.000 di cemento, 150.000 tegole e 70.000 mq. d'intonaco per 6300 mq. di tetto. 18.000 di pavimentazione e 2 Km. di murature. Questi dati testimoniano eloquentemente l'imponenza dell'edificio. dotato di 600 finestre ed il cui prospetto. dalla sobria architettura. si estende per 120 m.
L'interno presenta un ampio porticato, abbellito da una fuga di colonne romaniche delimitanti un chiostro quadrato di 75 m. di lato con piante sempreverdi. Al centro è posta una fontana in ghisa. dono dell'Ente Autonomo Acquedotto Puglicse, costituita da due vasche sovrapposte. La vasca superiore. dal cui contorno fuoriescono 54 zampilli, sostiene una grande anfora centrale emanante cinque potenti getti di varia altezza e circondata da altrettante anfore più piccole coricate da ciascuna delle quali scaturisce un rivolo d'acqua. Al Seminario sono annesse quattro cappelle nonché una chiesa centrale
la cui facciata è abbellita da un grande rosone e da elementi decorativi e stilistici attinti dalle più note cattedrali pugliesi: notevoli all'interno i mosaici dell'abside centrale, raffigurante Cristo Redentore, e dell'arco trionfale. La biblioteca custodisce antichi e pregevoli volumi; tra i donatori vi furono papa Pio XI. la Biblioteca Vaticana e don Domenico Piacente di Bitonto. ricordato con una via ubicata nella zona 167. Il Seminario fu intitolato a Pio XI, il cui semibusto in bronzo, opera di (segue a pag. 36)
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(segue da pug. 35)
Luigi Schingo. è visibile all'interno non appena varcato l'ingresso principale: ne presentiamo un'immagine tratta da una rara cartolina spedita il 22 giugno 1928 dallo stesso Schingo. Nel 1926 assunse il nome del Pontefice anche l'originaria strada campestre che consentiva di raggiungere il Seminario. divenuta nel tempo un ampio e signorile viale alberato. Con Pio X1 riprese nel 1929. all'indomani dei Patti Lateranensi che sancirono la nascita dello Stato della Città del Vaticano, la monetazione pontificia interrottasi nel 1870 con la
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presa di Roma. Si ebbero coniazioni in oro (100 lire), argento (IO e 5 lire), nichelio (lire 2 e 1: 50 e 20 centesimi) e rame (10 e 5 centesimi). Presentiamo quale esempio la moneta da 10 lire (diametro mm. 27. peso g. 10. titolo 835%0) recante al diritto il busto del Pontefice con zuc-
chetto, mozzetta e stola ed al verso la Madonna della Pace seduta con alla base l'iscrizione "Regina Pacis". Improntano il contorno le lettere PCIRC. iniziali del motto "Pax Christi in Regno Christi": "stabilire la pace di Cristo nel regno di Cristo" costituì infatti il cardine dell'operato di Pio XI.
. 1. 110010. 0. ATTUALITÀ
LA COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI Parole dispensatric di speranza quelle espresse dal nostro Vescovo Mons. Luigi Martella nell'omelia della Santa Messa celebrata per commemorare tutti i fedeli defunti alle ore 10.00 del 2 Novembre nella Cappella Maggiore (fuori pioveva) del Cimitero. L'omelia di questa ricorrenza sta diventando uno dei momenti forti della catechesi del nostro Presule che nello sviluppo del tema della morte c della vita ultraterrena non ha trascurato citazioni bibliche e letterarie (Foscolo, Platone. Papini) sottolineando la Speranza cristiana che dà valore aggiunto alla morte, sempre un evento di tragica eccezionalità per tutti. L'antico battesimo dei Catecumeni, ha detto tra l'altro il Pastore, avveniva per triplice immersione in un sarcofago, affinché fosse sottolineato che il battesimo è morte alla vita di peccato e che Gesù morendo anticipò la nostra morte e nel 3° giorno la nostra Risurrezione a vita nuova e a vita eterna. Alla celebrazione hanno partecipato rappresentanti della Amministrazione Comunale (in testa il Sindaco Sen. Antonio Azzollini) col gonfalone, dei Vigili Urbani, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto. Cospicua anche la presenza delle Associazioni con la propria bandiera e numerosissimi i fedeli. In apertura il coro "Sergio Binetti" accompagnato dal pianista Leo Binetti ha eseguito "Lacrimosa" dal Requiem di Mozart: ha quindi guidato il popolo ncì canti liturgici durante la S. Messa e, ai termine di questa. con l'apporto della direttrice e soprano Lucia de Bari, ha cantato la prima terzina dello Stabat Mater musicato da G. Rossini. Un altro momento toccante della cerimo nia religiosa è stato vissuto subito dopo il rito dell'introduzione quando il giovane trombettista della banda cittadina "S. Cecilia" Antonio Valerio Gadaleta ha eseguito "Il silenzio-. Prima della benedizione finale il Vescovo ha esortato a pregare per i defunti della Comunità molfettese sparsa in tutto il mondo e per i nostri amministratori che assumono per noi compiti delicati e molte volte difficili da gestire. e soprattutto per i sindaci defunti sulle cui tombe si è recato a rendere omaggio con il Sindaco Azzollini e tanti dei presenti. Presso la Parrocchia Cuore Immacolato di Maria la sera del 5 il gruppo Ars Har nonia. coadiuvato dal quartetto Melphicia. nella trascrizione per soli archi del giovane componente violinista e compositore Francesco Lisena, ha eseguito un applauditissimo Requiem di Mozart. Il novello parroco don Vincenzo de Palo ha detto che la contemplazione del Mistero della Morte ma anche della gioia della Speranza è certamente resa più emozionante dalla Musica che aiuta a interiorizzare il Messaggio evangelico. Su questa manifestazione Telesveva ha trasmesso un bel servizio nei telegiornali del giorno 8 novembre. La composita formazione aveva già eseguito il Requiem la sera del l° Novembre in S. Domenico per invito dell'attivissimo parroco don Franco Sancilio e del prof. Damiano
D'Ella. ottimo direttore del centro Culturale Auditorium. Altre manifestazioni con la doppia valenza di omaggio ai defunti per il contenuto. e di onoranza artistica alla protettrice dei Musicisti (22 Novembre festa di S. Cecilia), si sono tenute il IS c il 19 nella parrocchia S. Gennaro e nella Cattedrale, dove rispettivamente le bande "Angelo Inglese" diretta da Giuseppe Inglese e "Città di Molfeua-S. Cecilia" diretta da Michele Consueto hanno eseguito marce funebri della tradizione molfettese, come è ormai consuetudine. Da segnalare la riesecuzione di "Migrante" composta da don Giuseppe De Candia sempre nella parrocchia S. Gennaro dove l'anno scorso avvenne la prima assoluta. Michele Carlucci Federazione Italiana Mediatori Agenti d'Atta:I
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Magica Vittoria Conferito a Vittoria Facchini il premio Andersen 2006 Tre anni fa. in piena estate. mi trovavo a Berlino e dalla mitica Alexanderpia:: mi apprestavo a raggiungere il Prendauer Berg. celebre quartiere proletario attraversato fino a pochi anni prima dal ripugnante muro che divideva in due la capitale tedesca. Fui attirato da un vocio festante di bambini che affollavano la Kollwitzplatz. Si rincorrevano. saltellavano, ruzzolavano. strillavano. Si divenivano, seguendo il proprio naturale istinto, nonostante la presenza di alcuni resti dell'orribile muro. simbolo di discriminazione ed affronto alla libertà dei popoli. Al centro della piazza. sostava una moltitudine di tele e supporti da disegno su cui gli allegri marmocchi. armati di pennelli e di una grande quantità di barattoli di vernice multicolore. si dilettavano ad esprimere la propria creatività macchiando i loro dipinti con colori vivaci oppure elaborando rappresentazioni mentali che richiamavano alcune scene della terra natia e momenti della loro quotidianità. E'. appunto, in tale dolce baraonda che ho sempre sognato di scorgere all'opera l'artista molfettese Vittoria Facchini. vero talento naturale, intenta a dirigere con il suo magico flauto il lavoro di quei piccoli artisti e a seguirli nel loro inconlaminato mondo di giochi e di fantasia. Un mondo di fiabe e di illusioni, ma talmente genuino da agognarlo come unico universo possibile. "Quell'isola che non c'è". così brillantemente descritta da .I. M. Baule, che ci spinge a sperare in un mondo più semplice ed umano. estraneo ad ogni tipo di prevaricazione. Vittoria Facchini da anni si aggira in questo mondo cristallino e si diverte a progettare le sue creazioni, ormai famose in mezza Europa. tanto da vederla premiata con alcuni riconoscimenti di nnomanza internazionale. Durante la sua
nazionale tra cui Mondadori. Feltrinelli. Einaudi Ragazzi. Fammi. Tolbà, Giannino Stoppani. Arti& Editori Riuniti e Treccani. Nell'anno 2002 è stata scelta dal MiniDall'Azzurro alla Zebra stero per la Cultura Francese con altri sessanta autori per rappresentare l'Italia Vittoria Facchini al Salone del Libro di Parigi e nel 2006 Pota. ~rum XOS le è stato conferito a Scuri Levante l'imbaie enti% Mia portante "Premio Andersen" per la migliore illustrazione dell'anno. Ma Vittoria Facchini non dimentica di essere anche una valente artista, elaborando opere di indubbia qualità e partecipando a rassegne culturali di interesse nazionale. La ricordiamo. l'anno scorso. tra gli artisti in mostra alla Sala dei Templari di Molfetta. luogo in cui la sua opera "Grazia. Graziella e Graziellino". rivisitazione del celeberrimo tema delle tre Grazie, fu giudicata dagli esperti del settore come la più apprezzabile ed innovativa dell'intera manifestazione. Dal 4 al 30 novembre di quest'anno è stata invece protagonista di una importante vernissage organizzata a Putignano dall'Associazione Culturale delle Arti Visive. Per non parlare dei suoi lavori editoriali. La recitino del Santo Natale, Piselli e Farfalline. La ballata di Pinocchio, Il Vemessege sabato a novembre 2000 Mie or• 1630 libro dei perché, La Gioconda e il nobile dal 4 al 30 novembre 2006 sosia sono solo alcuni dei titoli pubblica4.11vried si ...si h 17.10.IV.10 go w ipp•neent(moi ti dalle migliori case editrici italiane. PVT1GNA5O. OL5 l. MS. la Grecs. Mai una donna, a Molletta, è arrivata Td. 019.1116$501 • «IL 3/137J7110 tad: ItaiSie•ite.“ così in alto nel difficile mondo dell'illustrazione e dell'arte e se Vittoria Facchicarriera ha illustrato una ventina di libn ni è riuscita a farsi spazio in un settore per l'infanzia e creato di sana pianta culturale cosi intricato e. spesso. dominumerose immagini per important' nato dai colleghi maschi, lo deve soltanto al suo straordinario talento e alla sua manifestazioni culturali. forra di volontà. I suoi albi sono stati tradotti e pubbli Il nostro auspicio è vederla ancora cali in Francia. Portogallo. Giappone i. trionfare nei prossimi importanti appunCorea. Al suo lavoro di illustratrice e d autrice di testi per l'infanzia si sono tamenti. interessate case editrici di importanza Corrado Natalicchio
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ATTUALITÀ
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rassegna musicale cittadina
Nell'ambito delle manifestazioni organizzate per Telethon. sabato 9 dicembre. alle ore 19. presso l'Auditoriun "Regina Pacis" della chiesa Madonna della Pace, avrà luogo una attraente rassegna musicale organizzata dall'Associazione Culturale Musicale "Musica e Tradizioni" in collaborazione con l'Agenzia di Moffetta della Banca Nazionale del Lavoro e con il patrocinio del Comune di Molfetta. Nella serata, che sarà presentata da Angela Pansini. saliranno in pedana i gruppi musicali molfettesi. Diambar. The Echoes. Flash Back Music. G.B.N. Band. Lost. Spice Pepper. La
Strana Sensazione. Superband nonché il piccolo Giovanni De Bari, appartenenti ad un'associazione, che si compone di oltre cento soci, guidata dall'attivissimo Antonio Sciancalepore, presidente del sodalizio musicale. Il presidente dell'Associazione "Musica e Tradizione", non nuovo nell'organizzazione di spettacoli ed eventi musicali, testimonia con quest'ultima fatica come dall'attività svolta dall'associazione, nella sua pur breve vita, si evince un forte impegno e un fervido desiderio dei soci nell'organizzare manifestazioni di musica leggera: tra queste, le edizioni di "Solo Musica Italiana", ormai un appuntamento
annuale. "Cantando sono le stelle". "Estate musicale molfettese" ed ha annunciato che in seguito saranno organizzate nuove manifestazioni musicali. Il pubblico che presenzierà avrà modo di respirare aria di musica leggera. Sarà l'occasione, per "cantare" e "vivere" assieme il panorama musicale con i gruppi musicali della nostra città. Insomma, i buoni propositi ci sono tutti. E' indubitabile. dunque, che anche in questa occasione i musicisti e gli ospiti che parteciperanno alla kermesse musicale non mancheranno di coinvolgerci ed emozionarci. Valeria Amato
ll restauro dell'edicola in via S. Antuono La notizia fu dato da Giuseppe Pansini nello sua rubrica "Finestra sulla città". L'inedita immagine mostra ai lettori l'edicola di Via S. Antuono gratuitamente restaurata dalla grande sensibilità dell'imprenditore Luciano Gadaleta e del pittore Leonardo Roselli. 11 manufatto era in uno stato più degradato di quello che appare nella riproduzione bianconera, a pag. 16, del 15 ° quaderno del Centro Culturale Auditorium "Monumenti sacri ed edicole devozionali a Molfetta" di Corrado Pappagallo, studioso storiografo molfettese, secondo il quale lo pitturo su intonaco, in pessimo stato già prima del 2001 (anno di edizione del quaderno), riproduceva lo Madonna dei Martiri. L'ipotesi non è sostenibile perché la nostra protettrice sostiene il Bambino sul braccio sinistro mentre la Madonna dell'edicola regge Gesù sul braccio destro (questo si vede chiaramente nella foto del citato quaderno). A causa di scorticate incrostazioni l'anno di edificazione fu letto come 1785 ma, prudentemente, fu
riportato col punto interrogativo nel preziosissimo lavoro del Pappagallo. L'alloro illeggibile iscrizione Ave Maria posta di sotto della cornice di pietra fu supposto dal Pappagallo come lettere di una dedica". 11 lodevole restauro permette ora uno corretta lettura dell'anno di edificazione 1733 e dell'invocazione Ave Mario. Quello che è rimasto della superficie pittorica interna dell'edicola, ormai illeggibile, è stato sapientemente conservato dal Gadaleta il quale, avendo stabilito sulla base della attendibilissima testi• monianza orale di un certo Vito, pescivendolo, che l'immagine raffigurata ero la Madonna della Grazia (infatti si faceva festa davanti all'edicola nel mese di maggio) ha invitato il suddetto pittore amatoriale Leonardo Roselli ad eseguire per l'edicola lo copia del quadro della Madonna della Grazia venerata nell'omonimo santuario di Ruvo di Puglia, città di cui Ella è protettrice con San Biagio. Michele Carlucci
Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili - Sede Provinciale Bari Delegazione di Molfetta E' attiva dal 2003 in Molfetta. Largo Michiello n. 23. la Delegazione per il nord barese dell'ANMIC. Ente morale riconosciuto dal DPR del 23/12/1978 e dalla Legge Regione Puglia n. 6 dcll'8/3/2002. L'Associazione ha il compito di tutelare e rappresentare gli invalidi civili e, nei suoi 50 anni di attività, ha promosso e contribuito a conquistare tutti i diritti che attualmente operano a favore della categoria. L'Associazione tutela i disabili in ogni loro necessità ed interviene presso le istituzioni pubbliche per impegnarle ad attuare gli obblighi civili e sociali nei confronti di ogni cittadino con handicap aiutandolo a risolvere i problemi di collocamento obbligatorio. di pensione. di educazione. di protesi, di assistenza.
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In sede istituzionale l' ANMIC è rappresentata per legge in tutte le Commissioni mediche per il riconoscimento dell'invalidità civile di Prima Istanza presso le ASL e presso la Commissione Superiore del Ministero del Tesoro (Ospedale Militare); presso le Commissioni per il collocamento al lavoro e la Commissione Ministeriale della Sanità per il Nomenclatore tariffario delle protesi. I servizi offerti dall'ANMIC sono: segretariato sociale. disbrigo pratiche amministrative, consulenza medica, consulenza legale. sportello informativo, pratiche per il riconoscimento della qualifica di Invalido Civile e per tutti i benefici previsti dalla Legge 104/92.
Referente della Delegazione di Molfetta è Benedetta Salvemini, Tel. 347.774.77.66. che riceve dal lunedì al venerdì dalle ore 18 alle ore 2030 previo appuntamento.
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L'arte del gusto: riscopriamola "Al Duomo ricevere con arte" Dicembre. mese di feste. tradizioni e piacere di stare con le persone più care. Famiglie riunite davanti ad un tavolo per riscoprire il piacere della conversazione, del ricordo e. perché no. del gusto. Del resto la storia culinaria della nostra terra non ha rivali e proprio nei periodi delle festività conquista il primo posto nei nostri pensieri quotidiani. C'è qualcuno che al gusto. all'arte del ricevimento. alla riscoperta dei sapori antichi, dedica ogni giorno il suo impegno e la sua professionalità. Si tratta del maestro pasticcere Franco Lanza che presso la pasticceria "Al Duomo, ricevere con arte", assieme ai suoi collaboratori Domenico Inglese. Giuseppe de Candia e Antonella Pazzolungo, ha fatto della riscoperta del gusto lo scopo principale della sua attività. In ambienti eleganti capaci di portare l'ospite indietro nel tempo, Franco Lanza ed il suo staff sono capaci di guidare e consigliare anche le persone più indecise. facendo incontrare con maestria i piaceri della vista e del gusto. "Un gusto che non può che rifarsi alle tradizioni ed ai prodotti della nostra terra" dice Franco Lanza che tra le altre cose è anche membro dell'Associazione Cuochi Baresi e dell'ordine interna-
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/innate "Les Disciples d'Auguste Esco -fieri "Per quest'anno proponiamo ai nostri clienti oltre che la Molfettese. il nostro cavallo di battaglia, che può essere gustata secca all'ora del tè oppure accompagnata da una crema al moscato per renderla un dessert di fine pasto. i nostri dolci tipici. torte. mousse. e prodotti della nostra agricoltura biologica: dalle marmellate alle conserve. dai vini ai liquori". Molte sono le novità che verranno proposte a partire da dicembre. prima fra tutte un cofanetto di cartoline arti-
stiche rappresentanti i dolci tipici molfettesi. Nei mesi successivi verrà invece presentata una nuova linea di snack artigianali dedicati ai più piccoli ed infinite soluzioni per i clienti più esigenti. Dopo Natale al via la produzione di una nuova e gustosa linea di cioccolatini artigianali. Insomma tutto quello che è necessario per rendere speciali le prossime festività si può trovare presso "Al Duomo ricevere con Arte" facendosi consigliare dal maestro pasticcere Franco Lanza.
Tiziana Marseglia
The walking man Gianni Veneziano tra Arte e Design
Raramente ci capita di raccontare di luoghi e contesti culturali che si immergono perfettamente nella realtà circostante. Raramente è possibile assistere alla simbiosi più completo tra sintesi creative di oggetti all'avanguardia, eppur così comuni. The wolking man, l'ultima mostra, parlando in termini cronologici dell'architetto e designer Gianni Veneziano, ripercorre in modo quanto mai esteso ed appropriato i segni distintivi di un design che sembravo ormai perduto. Rivalutando il materiale povero per eccellenza, la ceramica, in uno spazio ricco di storia e tradizione come il "Museo Nuovo Ero", situato nel centro storico di Bari, i suoi grandi vasi inneggianti a matrici totemiche paiono immergersi in un'atmosfera di assoluta
sobrietà volto olla più candido purezza, espressa a pieno regime dal bianco, il non-colore caratterizzante l'intera esposizione. l'icona dell'amino vagante, riproposta nella quasi totalità delle creazioni, sembro invitarci ad osservare con sguardo critico e passionale, un percorso emotivo di stampo dichiaratamente sentimentale, come Fossimo davvero noi gli sperduti dello situazione, bloccati da un pervadente immobilismo volto allo ricerco di un significato e di un valore intrinseco alle creazioni stesse. Un amino che prosegue lungo il suo percorso, forse in un viaggio ideale verso urto meta irraggiungibile. E siamo paradossalmente pietrificati. Un esile corpo metallico posto ol di sopra di un altare quasi metafisico, sembra assumere una valenza animata, come fosse davvero in vita, come se potesse decidere il destino di noi comuni mortali con il suo semplice e apparente disinteresse verso i curiosi che lo contemplano. Così nasce la fusione di argento e ceramica in un unico corpo. Così si sviluppo l'assalto alla quotidianità, alla routine, alle terribili abitudini che ci rendono sempre più simili o macchine viventi. l'arte e lo poesia si incontrano nel design e proseguono di pari posso, senza ostacolare il proprio reciproco percorso. l'armonia delle creazioni arriva finalmente o suscitare emozioni finora nascoste. Giuseppe de Gennaro I A4 Dicembre 2006 I CI sua mia ltraniolfettait
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La poesia di Ada De Judicibus Lisena Anestesia Favuzzi
Con una serata all'insegna della cultura, lo scorso 7 novembre presso la sede dell'Università Popolare Molfettese, la prof.ssa Ottavia Sgherza ha voluto rendere il giusto omaggio all'arte del poetare dell'ormai conosciuta ed apprezzata Ada De Judicibus Lisena. La sua poesia. infatti, non nasce come scarno e sterile gioco intellettualistico, ma altro non è che completa adesione alla realtà, nella quale si identifica in toto con la natura, ed essendo fucina traboccante di emozioni permette alla mente di librarsi nella fantasia. Il suo stile riposa pienamente nel solco della tradizione intimistica degli anni 90, raccogliendo però l'eredità dell'intera poetica novecentesca. che ha fatto da filtro alla nostra società, in principio schiacciata da un rigido ermetismo di chiara ascendenza ungarettiana e montaliana, poi dominata dallo sperimentalismo sfrenato e violento di Franco Fortini ed Andrea Zanzotto ed infine affidata alla comunicazione di una poesia più autentica e non falsata né distorta da canoni letterari. tipica di Vittorio Sereni e Giovanni Giudici, che ha aperto la via al silenzio. al ripiegamento interiore ed all'autoanalisi. Ed è proprio a questa
ultima corrente di pensiero che si riconduce la poetica della De Judicibus Lisena. I suoi versi lineari implicano, attraverso un continuo interrogarsi. la ricerca di se stessi e dove. bandendo l'orfismo ed il surrealismo. lasciano ampio respiro ad una scrittura lucida. fluida ed onesta che permette una visione disincantata del mondo. Emerge un viaggio spirituale. scandito dalla perenne tensione alla bellezza e all'assoluto che sublima il grigiore della quotidianità. Qui la De Judicibus Lisena chiede perentoriamente la fine del caos, quale condizione imprescindibile per il raggiungimento dell'equilibrio e della serenità. Ella concepisce la poesia come compagna fedele, guida costante, pienezza di vita, valore supremo e rifugio dalla solitudine: distaccarsene significherebbe piombare inevitabilmente in una sorta di danmatio memoriae dominata dalla perdita, dall'angoscia se non addirittura dalla morte. Il suo è uno stile sferzatamente energico, un passaggio dal buio alla luce, un viaggio dal labirinto del cuore alla dimensione cosmica, che trascende la meschinità del presente attraverso un'evasione nelle piaghe dell'inconscio, con un incedere tipicamente fanciullesco. La De Judicibus Lisena è ben consapevole dei propri limiti ed in virtù di questo tenta caparbiamente e con incalzante inquietudine di date senso ad una vita sfuggente e che forse non è mai esisti-
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per strade disabitate. Piccolo, smunto, senza un padrone. I suoi occhi, nel manto notturno, invocano speranza. Il gemito si perde
nel silenzio buio di una notte ingrata.
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Notte ingrata n gatto nero vagabon-
ta. Ed ecco che improvvisamente l'incanto tanto ricercato e desiderato si tramuta in smarrimento: ma l'interrogazione senza risposta non rappresenta una dolorosa sconfitta bensì un tenace aggrapparsi alla felicità ove si fa strada il travaglio dell'animo con i suoi dubbi e fragilità. Nel poetare della De Judicibus Lisena irrompono prepotentemente sentimenti contrastanti: slanci d'amore, senso di vuoto ed annullamento, ansia di infinito e di libertà che però non cede mai il passo all'astrazione metafisica, poiché sostenuta da un robusto tessuto meditativo ed infine il canto e la celebrazione della natura personificata che, matrigna e madre, ci culla e ci schiaccia con la sua violenza e le forze dirompenti, incutendoci tintore per il suo mistero e volubilità. Insomma, una poesia che non si caratterizza come rimpianto di un'infanzia perduta, ma che, anzi, viene rivissuta con nostalgica ed intima gioia. inducendo ad una riconciliazione con il mondo. La serata si è conclusa con la declamazione di alcune delle più suggestive liriche della poetessa. riconducibili ai motivi topici del suo percorso esistenziale quali le incantevoli bellezze paesaggistiche. gli affetti familiari, i detti popolari e le vecchie tradizioni: il tutto sapientemente condito da un bagaglio di intensi ricordi sbiaditi dal tempo ormai andato. ma pur sempre attuali grazie alla loro freschezza e genuinità.
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Dopo l'album di debutto **Tolleranza Zero' (2006) il rapper molfettek Vito Raguseo in arte Puni. classe TI. sta già lavorando ad un progetto che molto probabilmente sarà finanziato da una grande casa discografica. Influenzato dal panorama hip hop statunitense (Notorious BIG. Cypress Hill. Nas. Snoop Dogg. 50 cent, solo per citarne alcuni). l'uni è partito dalla scena underground italiana degli anni '90 in gruppi come Menti Deviate e Apulian Soldierz. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare come è nata questa passione per la musica e quali prospenive scorge nei suoi prossimi impegni discografici. Come mai hai scelto questo genere per la tua musica? Perché è l'unico genere musicale che non richiede grandi budget e grandi conoscenze di composizione: all'inizio basta un microfono c una base. poi è ovvio che col tempo la cosa si fa ben più complessa... Di solito gli artisti considerano tutte le proprie opere come dei figli: Tuttavia .sapresti dirci quale è il pezzo clic ti rappresenta di più? Sicuramente Ieri. Oggi e Domani è il pezzo più realistico e più eludo del disco. insieme a Dove sei, altro brano che amo tanto. Cosa ti ispira maggiormente quando devi comporre la base di un pezzo? 11 mio stato d'animo, le situazioni che vivo, la musica che ascolto, le gioie. i problemi, qualsiasi cosa. Adoro il Rap per questo. non esistono limitazioni. è un genere
C•
Nel Rap i testi sono una componente molto importante. Da dove nascono? Nascono dalla mia passione per la poesia e per le liriche e dalla mia voglia di comunicare al mondo gioie e dolori dei miei coetanei: non c'è modo più diretto per farlo. Differenze tra "Tolleranza 2:ero" e l'album in uscita, se ce ne sono. -Tolleranza Zero" ha segnato un periodo ben preciso della mia vita: ero arrabbiato col mondo. Ora le cose sono cambiate. si sono fatte più serie e sicure e questa serenità si riscontra nei nuovi brani. Penso sia questa la differenza sostanziale tra i due dischi, per il resto continuo a portare avanti Io stesso mio stile di sempre. Puoi darci qualche anticipazione sul nuovo album? Non so ancora il titolo. dovrebbe essere di una decina di tracce c. oltre a me. vi parteciperanno artisti conte Pk. Kalic. Damaxx. lady 13. Frequenza Mista. Naghi. AlphaAlpha: DSkillz. Stuta-P. c tanti altri della scena pugliese e non. Non posso dirvi altro per il momento, sicuramente avrà maggior esposizione e sarà supporta«) da una grassa etichetta. un video e tanta promozione. Come ti sembra la situazione locale? Ottima. la Puglia pullula di gruppi potenti, c'è tanta voglia di fare da parte di ognuno e sicuramente si sentirà sempre più parlare di queste zone, bisogna estere pazienti e rimboccarsi le maniche... Credi si possa parlare di scena musicale a Molfetta? Oppure ogni gruppo combatte da solo per emergere?
Personalmente mi sono fatto strada da solo non mi sono mai appoggiato a nessuno. Sicuramente c'è una grossa scena musicale a Molfetta. ma non c'è coesione tra i pulivi. ognuno persegue la propria strada. Dove vuole arrivare l'uni? Vorrei far conoscere la mia musica ovunque e poter vivere decentemente facendo solo questo lavoro. Al momento. ahimè. non è ancora passibile. Vuoi dire qualcos'altro ai nostri lettori? Sì. vorrei ricordare il mio sito www.puni.biz da visitare per tenersi aggiornati sulle ultime novità. le date, le uscite discografiche. scaricare brani inediti, video. testi, ecc... Inoltre vorrei ricordare che -Tolleranza Zero" è distribuito dalla Family Affair ed è in vendita in tutta Italia e presso la Feltrinelli. mentre il nuovo album uscirà per Maggio. Daniela Delzotti
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Il Circolo Filatelico Molfettese, col della Patrocinio Regione Puglia, Provincia di Bari e Comune di Molfetta, ha organizzato la 49' Mostra Filatelica Molfettese "Puglia 2006" nella Fabbrica di San Domenico dal 29 ottobre al 10 novembre. All'inaugurazione. tenutasi il 29 ottobre, erano presenti il Presidente del Circolo Filate. lico. prof. Onofrio Ragno, il Presidente onorario dott. Vito Mancini e il Sindaco di Molfetta, senatore Antonio Azzollini. II Circolo Filatelico Molfettese nasce il 16 novembre 1958 e da questa data è socio della Federazione tra le Società Filateliche Italiane. La prima mostra si tenne proprio nello stesso anno, dal 26 dicembre al 2 gennaio 1959 usufruendo della gentile cessione di alcune aule del Liceo Classico. da parte dell'allora preside Draetta. Il primo annullo postale fu semplice e non figurato. Nel corso degli anni, le mostre sono state organizzate in collaborazione con altre città pugliesi e ogni anno è stata pubblicata una cartolina con un annullo speciale. Lo scopo di ogni mostra è quello di far conoscere e diffondere la filatelia e la numismatica attraverso un tema d'verso. Il sindaco stesso ha affermato che la filatelia è cultura e che la numisma ica è una scienza e ha confidato di possedere buste della trasvolata atlantica di Italo Balbo. Anche l'indimenticabile Giovanni Paolo II, nel corso del suo pontificato, ha elogiato il francobollo come mezzo di fratellanza e unione dei popoli. Infatti, tra le meravigliose esposizioni citiamo. per la filatelia. "Con i francobolli in giro per il mondo" di Paolo Ciarlo, raccolta di buste c francobolli provenienti da ogni parte del mondo, "I massoni della filatelia" di Alfredo Bruni, personaggi iscritti alla massoneria commemorati in questi piccoli capolavori in miniatura ricchi proprio di storia. arte e cultura ovvero i francobolli. Tra i vari massoni risaltano agli occhi i nomi e le foto di Antonio de Curtis, cioè il mitico Totò, il grande Giuseppe
Verdi. scrittori famosi come Arthur Conan Doyle e attori americani. che tutte le donne hanno sognato di incontrare. come Clark Gable e John Wayne. Osservando attentamente, scopriamo la storia de "I premi Nobel" di Pietro Silvestri: chi ha istituito il Premio Nobel. cioè Alfred Nobel e chi ne è stato onorato. Ancora possiamo trovare delle collezioni tematiche sulla Puglia e sulle sua visione panoramica da tutti i punti di vista. una di Giuseppe Colamonaco intitolata "Puglia" e un'altra di Leonardo Conoci, il cui titolo era "La Puglia". Di particolare attinenza a Molfetta è la collezione di Vincenzo Scicutel la "La Santa Pasqua" dove si possono notare le cartoline maximum ovvero l'insieme di francobollo. cartolina e annullo. Le collezioni filateliche comprendono tante raccolte, molto belle e interessanti. Un valido collaboratore de "l'altra Molfetta". Corrado Minervini, ha esposto alla mostra le "Monete medievali pugliesi", collezione appartenente alla
numismatica e unica nel suo genere. Collocate nel periodo Normanno Svevo. le pregiate e rare monete riproducono volti di imperatori e personaggi illustri dell'epoca. Per esempio, il ducale è una moneta molto importante e rara, difficile da trovare come. del resto, tutte le altre. Per la cartofilia, Corrado Magarelli presenta la sua collezione "Molfetta: il lungomare" con foto del lungomare di Molfetta da com'era tempo fa a com'è attualmente. Insomma, l'augurio del Presidente e di tutti noi è che queste manifestazioni attirino soci prevalentemente giovani, i quali potrebbero scoprire un mondo nuovo e una passione nascosta per la filatelia o numismatica e imparare una cultura, spesso ingiustamente oscurata e possano rendere merito a tutti i collezionisti. che ripropongono egregiamente la storia e l'arte del nostro mondo.
ATTUALITÀ,
Il Concerto di Natale della "Capotorti" Natale e Molfetta... quante le sensazioni sul Natale a Molfetta, già descritte e raccontate nel corso degli anni sulla carta stampata! E quante tradizioni! Si potrebbe temere, nel continuare a raccontarle. di finire nella banalità. Eppure c'è qualcosa. un punto di forza, che lo fa essere sempre unico ed originale ogni anno, che lentamente passa. Fateci caso. A pensarci. Natale, nel suo rinnovamento. nella sua capacità di modellarsi ai cambiamenti dei gusti e dei comportamenti sociali riesce benissimo a sopportare le influenze della "globalizzazione" e a non venirne mai scalfito! Oggi. nell'epoca del tutto atelematico". in cui i nostri più bei sentimenti sono spesso affidati a un min. chi non ricorda più le serate a casa dei nonni, in cui si aspettava la mezzanotte, insieme, giocando e non potevi addormentarti perché a te. proprio a te. il più piccolo della famiglia toccava il compito di far nascere il Bambino Gesù? Chi non ricorda il profumo intenso delle bucce di mandarino che riempivano le tante caselle della tombola? E le mille luci degli alberi di Natale? E la domanda che da sempre tormenta un po' tutti i bambini sull'assenza di un camino in casa, dal quale possa passare Babbo Natale? Meravigliose semplicità, che pur mutando nella forma non mutano nella loro sostanza, partendo sempre dal cuore. Sul Natale quindi sarà difficile cadere nel bana-
le. Natale della semplicità e Natale dei canti. Prima lo facevamo per strada, ora anche nelle chiese c il sapore non cambia. La bellezza è sempre quella. autentica e originale. Ed è per amore di questa semplicità. che l'Associazione "Luigi Capotorti" ha voluto preparare per tutti il Concerto di Natale 2006. Un evento per noi imponante.che sentiamo il desiderio di donare a tutti voi, con tutto l'entusiasmo e la semplicità che ci accompagna. con la voglia e la speranza di accontentare tutti i gusti musicali, per far rivivere dentro ciascuno di noi la bellezza dei propri e più bei ricordi. Un concerto che richiama in tutti i ritmi che da sempre accompagnano l'evento della nascita di Gesù, dalla tradizione popolare molfettese agli spirituals. da Mozan a S. Alfonso Maria de' Liguori: ritmi dolci e cadenzati che si alternano a ritmi più grintosi e gioiosi. Un concerto che quest'anno ha un valore aggiunto: la nostra orchestra giovanile, che accompagnerà magistralmente i canti del coro e delizierà con sue interpretazioni. Il tutto diretto dalle maestre Tonia De Gennaro e Mariella Sasso, che
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ringraziamo per il massimo impegno profuso e la loro immensa bravura. I concerti di Natale del coro e orchestra Capotoni" saranno due nella città di Moffetta: il 13 dicembre 2006 presso la Parrocchia "Sacro Cuore di Gesù" alle ore I9.30 e il 17 dicembre 2006 presso la Basilica della Madonna dei Martiri, sempre alle ore 1930 e con l'occasione ringraziamo dori Gianni e padre Filippo per la loro squisita cordialità. Successivamente il coro porterà il canto molfettese in varie città della nostra bella Regione. Noi vi aspettiamo per ripercorrere con voi... Natale a Molfetta! Voi. segnatelo in agenda! doti. Vita Mastrorilli Presidente Assoc. "t. Capelloni"
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6a Edizione della Mostra Mercato "Arca di Filo" Tra qualche giorno si alzerà il sipario sulla sesta edizione della Mostra Mercato "Arca di Filo" organizzata dall'Associazione Don Ambrogio Grittani Onlus di Molfetta. Fervono i preparativi. C'è concitazione e ansia nella sede associativa. Non si possono certamente deludere le aspettative per un evento che è il fiore all'occhiello tra le attività promosse dall'Associazione. Occorre naturalmente superarsi rispetto ai risultati conseguiti nelle precedenti edizioni. Tanti gli apprezzamenti espressi in passato, ma non bastano, bisogna meritarne altri. Ecco allora che tutte le socie sono all'opera per ultimare i loro lavori, per apportare le ultime rifiniture a capi che già così sono dei capolavori. Sono 11 da mesi, in quelle stanze dell'Associazione adibite a laboratorio. Sono tante, più o meno anziane. con molta esperienza sartoriale alle spalle. e tutte animate dalla voglia di proporre non solo novità, ma lavori sempre più carichi di impegno e difficoltà, per far sì che passano essere apprezzati pure da un pubblico intenditore ed esigente. Si pensa già a come esporre quel determinato capo per valorizzarne il lavoro, a quale complemento di arredo accostarlo o sotto quale luce sistemarlo. Se ne discute e ognuna esprime la propria idea. Ma la mostra non è solo esposizione di lavori artistici di gran pregio. Accanto a
aie 1) l omone JI Molteita
z•I Associazione
I
t hm Orinarli uni u, lenzuola, federe, tovaglie e altri capi finemente ricamati vi è una serie innumerevole di articoli di minore valore artistico, ma tutti 68 ugualmente pregevoli per lavoro e qualità. E in ognuno tanto impegno c amore che solo le donne di un tempo sanno metterci. Se grande è l'attesa delle Saranno esposti lavori reafizzati dai soci • anziane socie dell'Associazioclell'Assccazicce Don A. GnttaN Onlus ne. non meno grande è l'attesa del pubblico che non vuole mancare all'ormai tradizionale appuntamento decembrino. L'occasione è propizia per S Sala dei Templari acquistare capi pressoché unici, per arricchire il proprio corredo di biancheria o da portare in Inaugurazione dote. e domenica 10 dicembre ore 18,00 Ma è anche l'occasione per acquistare qualcosa da regalare nelle prossime festività. Regali La mostra resterà aperta foo al 17 ckertre non soliti, che denotano gusto «e 140043,00 • %Arma non solo per chi li acquista ma anche per chi li riceve. Pialn Va comunque sottolineato che •~m 1.~ tutto il ricavato della mostra sarà devoluto per le finalità associative e per contribuire, come già 10 al 17 dicembre. dalle ore 10.00 alle accaduto nel passato. a qualche progetto di 13.00 c dalle 17,00 alle 21DO. L'inaugurasolidarietà. zione avverrà il IO dicembre alle ore La mostra quest'anno sarà allestita pres- 18,00. so la Sala dei Templari e resterà aperta dal Mino Mastropasqua
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Serata di beneficenza pro UNITALSI
besciàie o è ovéiere!?" Organizzata dall'AVIS di Molfetta si è tenuta una serata di beneficenza "pro Unitalsi". presso il nuovo e confortevole Auditorium "Regina Pacis" della parrocchia Madonna della Pace, con la rappresentazione teatrale "È bugia o ventà". commedia dialettale in due atti, libero adattamento di Dario R. Uva. Protagonista il Collettivo Teatrale Molfettese "Dietro le Quinte" che ha intrattenuto il pubblico, il quale ha partecipato numeroso visto per lo scopo benefico della rappresentazione. La commedia. è un divertente intreccio di equivoci originati dall'inveterato vizio di "spararle grosse" da parte di un maturo promesso sposo, al quale viene posta la condizione di non dire più bugie se vuole che il suo matrimonio vada a buon fine. La candidata sposa. da parte sua, avendo un altro spasimante non è disposta al matrimonio "combinato". Il congenito vizietto del padrone di casa crea una serie di equivoci che coinvolgono le persone che gli ruotano intorno, ognuna con il recondito fine di trarre vantaggio per le proprie aspirazioni. Personaggi e interpreti: don Vito Esposito. padrone di casa. Dario R.
Un momento della rappresentazione (Foto Angelo)
Uva; donna Concetta. commerciante. Carmela Amato; Amalia, sua figlia promessa a don Vito. Angela Caputi; Giulio. innamorato di Amalia. Raffaele De Musso; donna Maria, madre di Giulio. Susanna Salvemini; Filomena. domestica di don Viro, Patrizia Vendola; Luciella, domenica di don Vita, Rosaria Piccininni; Felice. innamorato di Luciella, Corrado Spadavecchia.
A conclusione il presidente dell'AVIS. dott. Domenico Silvestri, ha detto che la donazione è solidarietà ed insieme si trasforma in beneficenza. Ha sottolineato l'intenzione di raccogliere fondi per donare un pullmino all'UNITALSI. Lella Catino, presidente dell'Unitalsi. ha ringraziato l'AVIS e i presenti per la partecipazione. (g.t.)
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Apre la multisala: crisi per l'unico cinema cittadino 28 Settembre 2006: apre CINESTAR Molfetta Outlet, :negastruttura per spettacoli cinematografici articolata in 12 sale. CINESTAR è concepito c strutturato come parte integrante del grande complesso commerciale Fashion District. noto anche come Città della Moda, inaugurato lo scorso anno. A due mesi, dunque, dall'apertura della "Multisala", è possibile tentare un primo bilancio: cosa rappresenta CINESTAR nella realtà molfettese. sc e come si sono modificate le abitudini degli spettatori e. soprattutto. quali conseguenze ha provocato nella attività del Cinema Teatro ODEON. storica e da qualche anno anche unica sala cinematografica della nostra città. E ancora. il CINESTAR, per la cui realizzazione sono stati investiti alcuni milioni di curo, sta rispondendo alle attese previste in termini di ritorno economico? Per saperne di più. abbiamo rivolto alcune domande ai diretti interessati: il Signor Carlucci -responsabile del Cinema ODEON- e il dottor Albano -direttore del CINESTAR- che con molta disponibilità e squisita gentilezza hanno risposto ai nostri interrogativi. Il sig. Carlucci ha delineato per l'ODEON un quadro a tinte fosche, non esitando a definire la situazione attuale "disastrosa e allarmante": i dati rivelano una tendenza negativa che sta andando oltre le più pessimistiche previsioni, considerato che in questi due mesi le presenze hanno subìto un calo quantificabile nell'ordine dell'80% circa. La "Fantareas movie s.r.l." società titolare e gestore del cinema ha subito provveduto a inviare una relazione al Comune di Molfetta per rappresentalo la gravità del momento e richiedere misure di intervento c sostegno. Carlucci ha aggiunto. inoltre, con grande amarezza. che "quest'anno l'ODEON non ospiterà alcuna stagione teatrale di circuito nazionale, da sempre punto forte e prerogativa della struttura, perdendo un altro considerevole cespiVENDESI APPARTAMENTI VIA L. DA PALESTRINA SPLENDIDO QUADRIVANI, CUCINA, DUE BAGNI, AMPIA VERANDA, BOXAUTO VIALE PIO XI AMPIO TRIVANI, CUCINA, DUE BAGNI, RIPOSTIGLI, RIFINITISSIMO N.I premi dl VIA ANNUNZIATA SOLUZIONE INDIPENDENTE DI 2 VANI CON
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ad investire in complessi multisale, per nulla preoccupata dalla crisi del settore. Se CINESTAR gode quindi di ottima salute e rappresenta ormai una potenzialità enorme per l'economia del territorio. le preoccupazioni restano per la sorte dell'ODEON, tanto che il sig. Carlucci è portato a dire senza tanti giri di parole che "o le cose cambieranno o Moffetta perderà l'ultimo suo cinema: a breve ci troveremo nella impossibilità di sostenere le spese generali e i costi d'acquisto delle pellicole. Perciò auspichiamo un serio intervento del Comune, un interessamento che si trasformi in aiuto concreto perché questo luogo così caro ai molfettesi possa sopravvivere e superare il momento negativo". Non possiamo che raccogliere il messaggio e farcene portavoce; non ci si può scordare di un pezzo di storia della nostra città. per decenni luogo di incontri e scambi culturali e umani, che rischia di scomparire per sempre. L'appello lanciato è forte e chiaro, si attendono risposte... Domenico Mancini
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1~11111 ArruAng Nuovamente in scena Il gruppo teatrale "Oratorio Circolo Apulia Seminario Regionale di Molfetta" e la Confraternita di S. Antonio hanno messo in scena in diverse sente del mese di ottobre la commedia in tre atti in vernacolo molfettese dal titolo "Mè ci è u pazza.. r. Il teatro utilizzato, come prassi vuole da alcuni anni, è stato quello dei Salesiani. allogato di fianco alla chiesa di S. Giuseppe. Questo gruppo, composto da adulti ascrivibili ad eterogenee attività lavorative. non è nuovo ad imprese del genere; infatti, il pubblico affezionato ben conosce le loro prestazioni, gradevoli. appropriato. intrise di efficacia interpretativa. Sono "attori" improvvisati. questo ben si sa! Però, a loro merito. va attribuita la forte volontà di Mettete fuori e veicolare al meglio la innata propensione a gestire la voce, i movimenti del corpo. la ge.stualità nel sincronismo dell'azione scenica. Vengono da lontano i veterani del gruppo: in primis il bravo e simpaticissimo Mauro Petruzzella e poi lsa e Tonia Squeo. A loro si sono aggiunti via via gli altri, che hanno saputo esprimere al meglio le proprie performance. La trama della commedia ha inteso presentare uno squintemato gruppo di attori d'infima specie: tra questi il capocomico Michele (interpretato da Mauro Petruzzella) si trova coinvolto in una vicenda in cui si intrecciano storie di tradimenti, equivoci, scambi di persona con inevitabili e grottesche situazioni. fortemente ironiche. Al "pasticcio" che sí attorciglia sempre più si uniscono fatti che rasentano la follia. ingenerati da circostanze del tutto casuali. Il capocomico Michele, sempre martirizzato. si troverà, poi, a dover pagare le pazzie altrui con comprensibili colpi di scena.
Insomma? Insomma, tre ore di puro c sano divertimento, vissute in compagnia di questi amici, che vanno ammirati per il costante affinaniento del proprio saper "fare teatro". Il nostro dialetto, autentico protagonista dialogico, ha reso meglio le espressioni mimiche di ciascun attore, amplificando al massimo la godibilità delle battute. Nella senta conclusiva del 29 ottobre il nostro Vescovo. mons. Luigi Manetta. ha espresso il suo compiacimento per l'operato di questo gruppo, il quale rende proficuo l'impiego del tempo libero e che tiene a mente l'importanza della Solidarietà. Infatti, l'intero ricavato delle serate sarà devoluto in beneficenza, secondo i bisogni della comunità diocesana. È questo un esempio da imitare, che si discosta dagli schemi correnti, nei quali imperano l'egoismo. l'isolamento, l'edonismo e la scarsa sensibilità verso i bisogni dei fratelli. M. Luigi Alhanese
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RECENSIONE
"INTERMITTENZE D'AUTORE" del Liceo Ginnasio "L Da Vinci" È al secondo numero e si presenta in elegante veste ti grafica (Pubblicità e Stampa Modugno con copertina riproducente l'olio su te a "Dedalo" del bravo Paolo Scioncalepore, la rivista di letteratura greca e latina "Intermittenze d'autore", scritta dai giovani del nostro storico Liceo Classico nell'ambito del progetto Interpretare i classici", curata dall'egregia professoressa Natalizia Ciannamea. E il prodotto che con altre manifestazioni dà visibilità esterna al lavoro compiuto dai docenti del Liceo-Ginnasio. Si leggono con piacere le validissime tesi esposte che vengono rinforzate da criteri di scientificità all'indomani della riflessioni scaturite in aula durante lo studio di un autore, di una sua opera in particolare, di un argomento generale anche attuale che va a radicarsi in quel passato che ha valenza di eterno presente: ad esempio, cosa importerebbe ai nostri bravi giovani dell' `Essere donna nel V sec. a.C', se non ci fosse l'interesse per l'essere donna oggi? Tutti i saggi evidenziano in piccolo caratteristiche di studio metodologicamente valido. In sintesi intermittenze d'autore" è una rivista do tenere d'occhio (chi la desidera può ottenerla gratuitamente rivolgendosi alla Sede storica in C.so Umberto) e che fa onore anche alla Dirigente Maria De Palma che ne ha caldeggiato la nascita. Michele Caducei
Lodevole iniziativa dell'ANT L'Associazione Nazionale Tumori con la creazione degli 0.1).0. (Ospedale Domiciliare ~logico) dal 1985 assiste domiciliarmente sofferenti terminali affetti da patologie tumorali, senza alcun limite di età. In tal modo è ridotto all'indispensabile il numero di ricoveri in strutture ospedaliere e viene ridotto il disagio emotivo dell'ammalato (soprattutto quando di tratta di bambini) che vuole essere circondato giustamente da chi di solito gli è vicino. Per sostenere questo e altro tipo di assistenza il giorno di Ognissanti la Sezione :INT di Molfetta, che ha sede in Corso Margherita 18, ha venduto piante di crisantemi e ciclamini sotto uno stand installato all'interno del centro vivaisticolloricolo commerciale "Punto Garden" in contrada S. Margherita, contigua al Cimitero, il cui titolare si è reso oltremodo meritevole per aver messo a disposizione dell'ANT gratuitamente le composizioni floreali. Questo lodevole sodalizio ha visibilità anche in altri momenti dell'anno. Prossimo appuntamento: la vendita delle cosiddette "Stelle di Natale".
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ArrumrrA
La convw . ialità delle differenze L'associazione socio culturale "Logos" di Molletta, presieduta dal dottor Corrado de Gennaro, in collaborazione con "l'altra Molfetta" ha indetto un concorso di grafica e poesia dal temo "La Conviviolità delle Differenze — Il piacere e il dovere dello solidorietà", allo scopo di sviluppare un'azione di sera• sibilizzozione sulle differenze aggregotive nell'ambito sociale. II concorso è rivolto a bambini e bambine, ragazzi e ragazze di scuola elementare e scuola media inferiore, poiché si ritiene ineludibile il coinvolgimento della scuola, nel suo ruolo di strumento di crescita umana dei giovani e nei suoi compili educativi volti al rispetto degli esseri umani. Gli alunni della prima e seconda classe di scuola primario parteciperanno al concorso con un disegno corredato, o volontà dell'autore, da uno frase chiarificatrice, mentre gli alunni di terzo, quarto e quinta elementare e di scuola media inferiore parteciperanno con una composizione poetica. I lavori degli studenti dovranno essere consegnati, nelle modalità riportate nel regolamento consegnato negli istituti, entro il 15 dicembre presso le segreterie delle scuole. Gli elaborati successivamente verranno valutati da una giuria di esperti che assegnerà tre premi per il primo ciclo e tre per il secondo della scuola primaria e tre premi per lo scuola media inferiore. La premiazione del concorso avverrà nel mese di gennaio 2007. L'associazione "Logos" promotrice dell'iniziativa, svolge da poco meno di un anno attività di promozione culturale e sociale rivolta ai cittadini, di ogni età, desiderosi di essere parte della quotidianità della nostra città.
Ancora un trionfo per Giancarlo de Trizio Il giovane musicista molfettese Giancarlo de Trizio (20 anni a dicembre) è il vincitore della W edizione del "Concorso Internazionale per Strumenti a Percussione e Batteria**. L'importante concorso si è svolto a Fermo dal 17 al 21 ottobre 2006 sotto la direzione artistica del Maestro Antonio Santangelo. delegato per l'Italia della organizzazione internazionale "Percussivc Arts Society'. con la presenza di una giuria Internazionale altamente qualificata e con partecipanti provenienti da tutto il mondo (USA. Giappone. Cina. Portogallo. etc.). Giancarlo de Trizio si è imposto nella categoria A (concorrenti fino a 21 anni di età). mentre nella categoria 13 (concorrenti 21-28 anni) è risultato vincitore il musicista trapanese Antonino Entra. Per Giancarlo de Trizio. prossimo al conseguimento del Diploma Accademico di primo livello in Strumenti a Percussione presso il Conservatorio "Niccolò Piccinni" di Bari, questo importante riconoscimento internazionale segue di pochi mesi il l° posto ottenuto al "Concorso Internazionale di Tamburo** tenutosi a Bari.
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SPORT
Molfetta Calcio: il sogno continua! Giuseppe Turi
Proprio così! Finché il sogno continua godiamocela. In effetti, pur avendo attrezzato una buona squadra, in pochi pensavano ad un "exploit" di questa portata. Sicuramente. molti lo speravano ma dal sogno alla realtà il passo. questa volta, è stato breve e siccome sognare non costa nulla, fintanto che continua va bene così. Tuttavia. non facciamo voli pindarici. rimaniamo con i piedi per terra e applaudiamo questi ragazzi che ci stanno dando belle soddisfazioni. Capitolo a parte merita l'uscita dalla Coppa Italia: si è passati da un roboante 4-I ad un tennistico 5-4. Forse si è "voluto" perdere per dedicarsi soltanto al campionato. Gli addetti al lavori si dicono ...adirati per l'inopinato esito dell'incontro. Anche la tifoseria non ha digerito l'assurda sconfitta di una partita già stravinta; se si voleva uscire lo si poteva fare con un pareggio. Ma veniamo al commento delle partite disputate.
Fasano - Molletta 3-1 Una partita dal risultato scontato? Forse sì. ma soprattutto nel calcio mai dire mai. Infatti, nei primi venti minuti il Molfetta ha fatto tremare la capolista. Poi è successo quello che si può immaginare; ma finché non avviene non ci vuoi credere: rigore inesistente ed arbitraggio a senso unico. Peraltro, riconoscere la superiorità della "corazzata" fasanese è come scoprire l'acqua calda, per cui una squadra di livello superiore non abbisogna di favori. Altrettante perplessità ha sollevato negli spettatori di fede biancorossa il clima intimidatorio che aleggiava intorno al campo. negli spogliatoi. ed anche sul terreno di gioco. Questa atmosfera può aver condizionato l'arbitro fatto venire da Frattamaggiore? Chi lo sa! Noi possiamo solo esprimere le nostre sensazioni. D'altronde, non era proprio col Fasano che dovevamo vincere a tutti i costi. La nostra rete è stata segnata dal solito Corrado Uva.
Molfetta - Apricena 2-1 Una vittoria più sofferta del previsto, di fronte ad un'Apricena scorbutico e chiuso a riccio. nel senso che ogni tanto pungeva pure. Un preciso compito quello dei garganici: spezzare e spazzare, eseguito alla perfezione. Con questa tattica hanno ottenuto un duplice risultato: impedire il gioco e innervosire l'avversario. Infatti, i biancorossi hanno dovuto sudare le classiche sette camicie (anche per il caldo) per avere ragione di un
avversario tignoso ed un arbitro dai cartellini e rigori facili. La partita si è sbloccata con un tiro ad effetto di Lobascio. che da poco aveva rilevato Baldassane: ma l'arbitro aveva deciso che l'incontro doveva finire in parità assegnando un dubbio rigore. Pareggio e sullo stadio. nonostante il caldo, cala il gelo. Coraggiosa reazione e con un forcing rabbioso il baby Patruno. che aveva sostituito Paparella. fa esplodere lo tifoseria con un gran gol.
Nardò - Molfetta 0-0 Un buon punto fuori casa, su un campo ostico per tutti. Per la verità. è stata una partita combattuta con alterne azioni dall'una e dall'altra parte. Nei minuti finali il Molfetta. priva di alcuni titolari (Campanella, Carlucci. D'Aloia) ha rischiato di ...vincere, ma il pareggio è giusto. perché nessuna delle due squadre meritava di perdere. D'altra parte, non c'è neanche il tempo per rifiatare. visto che ci attende il secondo turno infrasettimanale con l'Ostuni. In effetti, dal 15 ottobre al 12 novembre. 29 giorni, sono state giocate ben 9 partite, cioè una ogni tre giorni e meno: un vero "tour de force" che richiede un obbligato e salutare "turnover". Per fortuna, possiamo dire che la squadra non avverte segni di scompenso con gli avvicendamenti; tutt'altro. anche perché i panchinari sono validi e hanno tanta voglia di giocare.
Molfetta - Ostuni 2-0 Partita vibrante e bella vittoria, ottenuta contro una signora squadra. I brindisini, consci della propria forza, hanno iniziato l'incontro con il piglio della grande squadra. Il Molfetta senza sfigurare poco a poco e con la grinta che la contraddistingue ha preso le contromisure ed è salita in cattedra, specie nella ripresa quando sono entrati Uva e D'Aloia. La loro velocità e imprevedibilità ha seminato il panico tra i pur bravi difensori ostunesi. La prima rete è scaturita da una punizione dal limite di D'Aloia che, scavalcata la barriera, era diretta tra le braccia del portiere, ma un guizzo felino di Corrado Uva lo ha anticipato lasciandolo con le braccia vuote. La seconda rete è il frutto dell'ennesimo scambio in velocità tra D'Aloia e Uva con tiro angolato di quest'ultimo che ha fissato il risultato.
Molfetta - Massafra 1-0 Una vittoria ottenuta con il cuore e la caparbietà contro un Massafra che ha dato parecchio filo da torcere. Da notare un arbitro "protagonista" con sci ammonizioni ed un espulso in una partita combattuta sì, ma corretta. Come al solito. nella prima parte dell'incontro il Molfetta fatica a prendere le misure sull'avver-
Corrado (tea, capocannoniere con 9 reti
sano di turno, poi impone la legge del più forte. La rete della vittoria, ancora una zampata vincente del super "goleador" Corrado Uva, che non è un "bomber" nel senso delle cannonate, ma un astuto rapinatore d'area col fiuto del gol, finte e controfinte, guizzi felini assolutamente imprevedibili. Ad ogni modo. dobbiamo riconoscere il disperato ma inutile "forcing" finale dei tarantini in dieci. D'altra pane consigliamo ad Angelo Carlucci qualche rito scaramantico per rompere l'incantesimo del gol che non arriva... Infatti, se il suo ennesimo incrocio dei pali fosse entrato probabilmente avrebbe smorzato l'assedio finale dei giallorossi tarantini.
Francavilla - Molfetta 0-0 Ancora una bella partita, combattuta da ambo le pani alla ricerca della vittoria, scacciacrisi per il Francavilla e di ulteriore conferma per il Molfetta. In effetti, i delusi biancoazzurri, partiti con ben altre aspirazioni dopo il cambio del tecnico (il molfettese Ragno). stanno cercando di risalire dalle scomode posizioni frutto del disastroso inizio di campionato. Il Molfetta, da parte sua, partito senza troppe velleità, tipico per una matricola, sta disputando un campionato da sogno. Quindi, il risultato di O a O. solitamente ritenuto deludente, in questa circostanza è stato il giusto premio per due squadre che si sono affrontate senza timori riverenziali, giocando un apprezzabilissimo calcio. Qualsiasi altro risultato avrebbe fatto torto sia ai biancoazzurri che ai biancorossi. anche se le occasioni da rete più limpide le abbiamo avute noi. Per il Molfetta. però, il preggio ha consentito al lanciatissimo Cerignola di scavalcarci in classifica e domenica i gialloblu dauni scenderanno al Paolo Poli in un match davvero incandescente. Dicembre 2006 II CIM 55 .lattramolrena
SPORT
Al Milan Club il primo derby della stagione Calcio di rigore. penalty. tiro dal dischetto o dagli undici metri. chiamatelo come vi pare. il nome non importa molto, quanto ciò che sia a significare. "Lo tiro a destra ed angolato" o io tiro a sinistra e di potenza" oppure "mo je faccio er cucchiaio" come direbbe Francesco Toni. Ne sa qualcosa Raffaele Facchini. giovane centrocampista della Valentino Mazzola. che si è trovato sulle spalle il peso di una tale decisione in quella che è stata la gara più importante di questo avvio di stagione in Terza Categoria. ovvero il derby tra la sua squadra cd il Milan Club di mister Mininni. Quindi al fischio del direttore di gara. Facchini ha preso la sua decisione calciando un rigore impeccabile a fil di palo, peccato che sulla sua strada si trovasse l'ottimo poni= Detaro che gli ha negato casi la gioia del goal. Ma ora meglio andare con ordine. Dopo più di un mese di intenso lavoro finalmente domenica 29 ottobre ha preso il via il Campionato Regionale di Terra Categoria. che vede impegnate ben tre compagini molfettesi. ossia Milan Club. Valentino Mazzola ed Atletico Molfetta. Tutto secondo copione nella prima gara per la squadra amaranio che batte di misura la modesta Biteuese. grazie alla rete di Samarelli in avvio. Sconcertante invece l'esordio dei ben più quotati rossoneri di patron Binetti, umiliati tra le mura amiche dal Gioventù Andria che infligge un pesante 7-2. La vera sorpresa la regala l'Atletico che espugna il campo dei Nuovi Galletti Bari con un pirotecnico 5-3. con poker di De Candia e cilicgina sulla torta del giovane Marino. mandato in mischia solo nella ripresa. Nella seconda giornata invece i biancorossi non vanno oltre il pari interno contro il Sant'Erasmo. mentre è da incorniciare la rimonta della Mazzola in terra altamurana. dato che è riuscita a rimontare il doppio svantaggio solo negli ultimi minuti e per giun-
ta in inferiorità numerica. grazie al solito Samarelli ed alla giovane punta Bue°. Nella stessa giornata il Milan Club 4uadagna finalmente i pnmi tre punti, avendo la meglio sul campo del Bitetto con lo show di La Mastra. a segno due volte, e reti di Altamura ed Altomare che arrotondano il 5-3 finale, completato dall'autorete di un difensore avversario. uhlsport La domenica seguente ancora tutti in campo. ed Onofrio Sulrrmini diari Sporti ancora un altro pareggio per i ragazzi allenati da Luca Polito, questa volta con ro l'Altamura con un 3-3 che sa di beffa. visto che a nulla sono salse le belle reti di De Candia. De Gennaro e Modugno che per tre volte hanno portato in vantaggio í nostri, ma proprio nelle battute conclusive l'arbitro si è inventato un calcio di rigore che ha permesso di agguantare un pareggio ormai insperato per gli ospiti. Ma la terza giornata è quella della tanto attesa stracittadina tra Milan Club c Mazzola. "Pronti. via!" e già rossoneri in vantaggio. merito della marcatura messa a segno. direttamente su calcio di punizione. da Messina. La truppa di mister Amendolagine va più volte vicina al pari. ma l'occasione più ghiotta è proprio quella del calcio di rigore neutralizzato alla grande da Detaro c fallito da Facchini, che di sicuro quella notte non ha chiuso occhio. La sconfitta nel derby forse ha lasciato di sasso la formazione del presidente La Forgia che ha steccato anche la gara successiva contro il Calcio Palo. facendosi rimontare il doppio vantaggio firmato da De Noia e La Rocca, finendo col perdere 42. L'Atletico invece conosce il sapore della prima sconfitta stagionale in casa del Gravina per 5-2. mentre la gara Milan Club-Altamura è stata rimandata per indisponibilità del campo a data da destinarsi. Salendo in Seconda Categoria ecco che il Bari Sport di Carlo Tattoli sembra essere uscito dalla crisi di risultati, racimolando perciò otto punti nelle ultime cinque gare di campionato e regalando casi un po' di ossigeno a mister Genninario. L'unica sconfitta è quella per 3-I sul campo del Real Conto, mentre le vittorie sono arrivate a discapito di Putignano (3-1)e Bitritto (2-1). Infine i pareggi sono arrivati contro Altamura (1.1) c Riletto (2-2), entrambe ai piani alti della classifica. Quest'ultima gara ha visto protagonista il giovane trequanista. Onottio Minenini. che segna e storna assist. Ne sentiremo parlare. Giuseppe Facchini
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SPORT
Calcio a 5 femminile: il pallone è anche affar loro! Da quest'anno il panorama sportivo molfettese si arricchirà di una nuova realtà a livello agonistico: si tratta della Don Tonino Bello Molfetta, prima società nostrana di calcio a 5 femminile dopo vent'anni di buio totale. La squadra del patron Mimmo De Candia, alla presenza di numerose autorità sportive cd istituzionali, è stata presentata ufficialmente al pubblico il 25 ottobre, presso la sala convegni della Fabbrica di San Domenico. I gruppo. capitanato dall'esperta Gadaleta. comprende ragazze provenienti anche da altre città pugliesi e sembra sin dall'inizio avere idee abbastanza chiare sui traguardi da raggiungere: l'obiettivo è vincere il Campionato Regionale nel giro di un paio d'anni per accedere poi alle finali nazionali. Bisogna, però. rimanere con i piedi per terra, altrimenti si rischia di rovinare tutto; le capacità, inutile negarlo. ci sono: ora sta alle dirette interessate dimostrare che, con umiltà e sacrificio (e con qualche sponsor in più, che non guasta mai), ci si può togliere grandi soddisfazioni. La società, inoltre, volendo dare continuità al suo ambizioso progetto. è in cerca di giovani giocatrici per costituire un vivaio da cui attingere in futuro per lanciare nuove promesse: ce n'è abbastanza per fare del
Molfetta uno dei punti di riferimento del calcetto femminile a livello perlomeno regionale. La formula del torneo al quale le sedici componenti della rosa prenderanno parte prevede due gironi da quattro squadre con successive semifinali ad incrocio tra le prime due di ciascun raggruppamento: sia la fase a gironi che quella ad eliminazione diretta saranno caratterizzate da partite di andata e ritorno. Questi i risultati conseguiti nel mese scorso dalle nostre atlete. tra le quali si è distinta La Rossa, autrice di ben dodici segnature nei primi quattro match. Vincenzo Drago
Gruppo A: risultati e classifica dopo la quarta giornata Bisceglie - Molfetta 4.8 Molfetta - Foggia 3-4 Ruvo - Molfetta 2-3 Molfetta - Ruvo 6-3 9 Molfetta 8 Foggia 5 Bisceglie O Ruvo
Tennistavolo L'Azzurro Molfetta 4 - Arezzo I Siamo giunti alla quinta giornata del campionato nazionale di serie B femminile dove la nostra squadra. l'Azzurro Molfetta. ha superato brillantemente "l'esame" Areno con il punteggio di 4 a I in una partita avvincente se consideriamo che ogni set si è concluso, quasi sempre, ai vantaggi. Una vittoria che permette il sorpasso sulla squadra toscana e che lancia l'Azzurro al quarto posto nella classifica generale. La prossima gara. le atlete dell'Azzurro IMinervini Nicoletta. Minervini Simona, !Mauro Barbara e Di Giovanni Andai la giocheranno domenica 26 a Castellana Grotte. Di seguito la classifica alla 5A giornata: TERNI 8, EUREKA ROMA 8, CASTELLO ROMA 6, L'AZZURRO MOLFETTA 4. AREZZO 2, MATERA, GALLIPOLI, CASTELLANA GROTTE O. (Sa.Mi.)
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SPORT
LASSÙ IN ALTO C'È LA VIRTUS Giuseppe il. de Robertis
È passato un mese da quando la Virtus. in una bella domenica di fine ottobre. si è congedata dal pubblico del PalaPoli con la meritata vittoria ai danni dell'Ostuni. Era la terza affermazione consecutiva nei primi quattro incontri stagionali e qualcosa lasciava intendere che da quel momento sarebbe stato difficile per chiunque affrontare il Molfetta senza troppi paterni. Dalla vittoria nel derby si capiva che la sconfitta all'esordio in quel di Aprilia era ornai un lontano ricordo, servito da stimolo per rinforzare la detemunazione in un gruppo solido e già altamente competitivo. Da allora niente è cambiato: tale è rimasta la Virtus. tali sono rimasti i tifosi che con sempre più passione seguono da vicino le sorti della squadra. Perché questo gruppo entusiasma. tiene desta l'attenzione dell'appassionato, delle famiglie. dei più piccoli. I 1500 spettatori che riempiono mediamente la bolgia del PalaPoli e il gruppo di fedelissimi che segue la squadra in trasferta sono i sintomi di "un'influenza contagiosa" che fa crescere la pallacanestro nella nostra città. Nelle tre gare successive la Virtus allungava la striscia positiva a sei incontri consecutivi meritandosi l'appellativo di "matricola terribile" del girone e affcrman-
dosi al comando della graduatoria. Molfetta imponeva la propria legge nelle tre partite seguenti sbaragliando la concorrenza di Melfi. Bemalda c Maddaloni. Quasi un alone di invincibilità rivestiva la capolista che riusciva a meritare le vittorie grazie alla solidità del quintetto c il valido apporto degli under che. quando chiamati in causa. garantivano il giusto contributo. Una vera c propria rivelazione per il campionato che scopriva un'altra concorrente spietata per la lotta ai playoff. Come se ce nc l'asse ancora bisogno. Il grande equilibrio che caratterizza questa stagione di B2 è un'incognita anche per le compagini che. almeno sulla carta. hanno allestito un raster dall'altissimo tasso tecnico. Era risaputo che la Virtus potesse dare del filo da torcere a chiunque nel corso dell'anno ma che arrivasse a toccare la vetta solitaria della classifica dopo sette giornate erano in pochi a crederlo. All'ottava giornata di campionato il calendario presentava uno dei pnmi scontri diretti della stagione. big match. il "derbissimo" tra Virtus Molfetta e Ruvo di Puglia. Dalle giornate che precedevano all'incontro si capiva che non sarebbe stato il solito incontro di pallacanestro. Il PalaPoli avrebbe ospitato una "prima" di assoluto prestigio che opponeva la capolista alla diretta inseguitrice. nonché favorita del girone. In un palazzetto straboccante di gente le due compagini in campo davano vita ad un incontro degno del blasone rappresentato
dalle due società. Alla sirena era il Ruvo. però. a spuntarla grazie ad un ultimo quarto magistrale che capovolgeva le sorti della gara dopo ché la Virtus aveva toccato le 13 lunghezze di vantaggio mettendo già le mani sulla vittoria. La prima sconfitta interna del Molfetta (la terza in un anno) non destabilizzava gli uomini di mach Carolillo che, nonostante dovesse fare i conti con il precario stato di fonna di alcuni elementi riusciva a preparare al meglio la trasferta di Giulianova che Molfetta faceva sua senza troppi affanni. Ancora cinque gare da giocare per la Virtus (Molfetta osserverà il turno di riposo all'ultima giornata) e poi il girone d'andata sarà terminato. I prossimi incontri vedranno i biancazzurri impegnati tra le mura amiche contro Canicattì c Corato, poi saranno di scena a Potenza nel turno infrasettimanale del 7 dicembre. prima di tornare al PalaPoli contro Catania e successivamente "salutare" il gratificante 2006 in quel di San Severo. Solo dopo questi incontri sarà possibile delineare un primo significativo bilancio per la Virtus in previsione del prosieguo della stagione. LA CLASSIFICA: Molfetta Conto, Potenza 14. Ruvo 12, Catanzaro, Canicattì, Ostuni, Bemalda 10, Aprilia 8, Catania, Pozzuoli, Maddaloni 6, San Severo 4, Molti 2. Giulianova O.
Per l'Azzurra Volley avvio niente male Carmela Vagare li
Dopo l'esordio non molto felice nel campionato di serie C regionale (sconfitta in casa del San Severo). le ragazze dell'Azzurra Volley stanno cominciando ad ingranare la marcia tentando così di scalare la classifica che per ora le vede in una posizione intermedia. Una buona posizione ottenuta grazie a quattro nette vittorie per 3 a O e ad una sola amara sconfitta maturata sul difficile campo dell'Acquaviva. Fino ad ora le ragazze guidate dall'allenatrice Anna Grazia Matera risultano imbattute in casa dove peraltro. Poni del sostegno del pubblico, sono riuscite sinora ad ottenere tutti i dodici punti in palio. Tutto ha avuto inizio con la facile vittoria, con un parziale netto di 3-0. contro il modesto Capurso. matricola del campionato: una partita comunque importante dove si sono potuti provare schemi e dove l'importante era non adattarsi al gioco espresso dalla squadra avversaria: un errore in cui non sono incorse le ragazze capitanate dalla De Gennaro. La serie positiva ha avuto seguito con la bella vittoria nel derby contro la formazione del Molfetta Volley ancora con un parziale di 3-0. Un successo dai
molteplici significati, necessario non solo ad acquistare ulteriori punti ma anche a rinforz.are gli animi delle ragazze. Una partita bella da vedere in cui entrambe le squadre hanno giocato con il cuore mostrando al numeroso pubblico del Pala Poli il buon livello agonistico di cui entrambe le squadre sono capaci. Pochi gli errori commessi dalle ragazze dell'Azzurra: eccellente la prestazione della palleggiatrice Di Bari che da ottima "regista" ha saputo distribuire precise palle alle attaccanti che hanno saputo gestirle al meglio. Ottime anche le giocate delle centrali e. soprattutto. lodevole postazione della libero Cestino che con ricezione c difese preci• se ha fatto si che il gioco potesse esprimersi al meglio. Dopo la vittoria nel derby l'Azzurra ha affrontato in casa l'OR.VEMA. Bari. Anche questa volta la partita è stata facile per le ragazze molfettesi: ciò ha permesso ad Anna Grazia Matera di provare tutte le possibili combinazioni ed i possibili cambi. Nell'occasione ha fatto il suo esordio in serie C la giovanissima e promettente palleggiatrice De Vincenzo che sarà chiamata a sostituire anche una imprecisa De Bari nella partita successiva contro l'Acquaviva. Una partita quest'ultima caratterizzata dalla disattenzione, dalla confusione, dalla "paura" di riuscire a portare a casa anche solo un punto che avreb-
bc avvicinato maggiormente le ragazze dell'Azzurra alla vetta della classifica. I punti persi sono stati tanti e a nulla sono serviti i cambi effettuati: alla fina la sconfitta è stata netta con il parziale di 3-0. Dopo Acquaviva c'era bisogno di riprendersi subito dalla cocente sconfitta e l'occasione ghiotta arrivava e si materializzava con i tre punti conquistati contro il Barletta. La partita non cominciava benissimo con il primo set vinto dalle avversarie ma grazie ai colpi da maestro della Francioso. agli attacchi efficaci della Racanati e alle ottime palle gestite dall'opposta Giovine la partita si evolveva a favore dell'Azzurra. La squadra guidata dalla Matera portava così a casa altri tre punti che l'avvicinavano alle posizioni più alte della classifica e che certamente sono stati importanti per il morale di questa giovane squadra. La prossima partita vedrà le "azzurre" affrontare il Ruvo. squadra ostica che reduce dalla sconfina contro il Terlizzi avrà voglia sicuramente di rifarsi. Le ragazze dell'Azzurra non staranno certamente a guardare e tenteranno di riuscire a guadagnare punti essenziali per l'obiettivo stagionale: la salvezza. Quello che rimane da fare è un grosso in bocca al lupo alle ragazze e ad Anna Grazia Matera augurandosi che riescano a realizzare altri importanti risultanti c guadagnare altri preziosi punti. Dicembre 2006 wwwJaltramolfettait
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SPORT
TENNISTAVOLO: IL TT INOTTICA VOLA ALTO A distanza d' due mesi dall'avvio dei Campionati a squadre nazionali e regionali. dopo le aspettative iniziali. cominciano a delinearsi le posizioni in classifica per le società molfettesi. Sicuramente è il 11' INOTTICA ad imporsi all'attenzione generale in virtù non solo della partecipazione alle prime due serie nazionali femminili. ma anche dei risultati finora conseguiti. Infatti. Il bilancio è più che positivo per le squadre guidate dal coach Giuseppe Del Rosso in quanto, pur avendo disputato un incontro in meno in Serie AI il TT INOTTICA è in quarta posizione con una partita in meno ed in Serie A2 è addirittura in testa alla classifica. Nella massima serie nazionale la squadra di Wang Yu. Han Yan c Valentina Racanati dopo la vittoria a Saint Vincent e la sconfitta a San Donatese con la seconda classificata nella scorsa stagione. ha dovuto subire un'altra sconfitta per 3 a I con lo Sterilgarda Tetra Pak Castelgoffredo. Eppure l'INOTTICA ha combattuto strenuamente e non ha affatto sfigurato: anzi ha costretto la società mantovana ad impegnarsi a fondo per conquistare i due punti in palio perché il team molfettese si è portato addirittura in vantaggio grazie alla inaspettata vit-
toria di Wang Yu su Nikoleta Stefanova per 3 a I (10, IO, -9, 7). Dopo la sconfitta subita dalla stellare società mantovana. il Team molfettese ha reagito con due vittorie consecutive: la prima in trasferta contro il Il' Muravera e la seconda in casa contro il Monte dei Paschi Financc Libenas Siena. Dopo un turno di sosta per il Torneo Nazionale di Terni è arrivato l'atteso incontro con il Monte dei Paschi Siena: un match che senza ombra di dubbio possiamo definire storico per la società e per la nostra città scelta dalla FITeT per la prima volta. dopo oltre trentacin qua anni di attività pongistica, per la trasmissione di un incontro di tennistavolo in diretta televisiva su RAI SPORT SAT! E questo nuovo esordio assoluto per la squadra molfettese. dopo quello nella ETTU CUP, non poteva che essere bagnato da un'altra vittoria per 3 a I delle nostre ragazze al termine di un incontro molto tirato che ha riscaldato gli spettatori presenti sulla gradinata nonostante l'orario, l'improvviso maltempo ed il freddo glaciale nell'impianto (ci risiamo In Serie A2 la seconda squadra del TT INOTTICA ha emulato in pieno le gesta delle compagne conquistando in due
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giorni altrettante vittorie con l'identico punteggio di 5 a I! La prima vittoria in trasferta è stata ottenuta a Messina a spese del TT Universitaria. Tornata in nottata a Molfetta. il giorno dopo la squadra molfettese. confermata in blocco. è scesa nuovamente in campo nel Palatennistavolo di Via Giovinazzo per recuperare l'incontro con l'altra squadra messinese del Ti' Confartigianato Assoan. Nonostante il tour de torce le nostre ragazze hanno superato le incs‘inesi con l'identico punteggio di 5.i \a
inasrrA FOPOIARE MaFEFfESE Queste le conferenze programmate per il mese di dicembre, presso la sede sociale in Corso Umberto 102. • Martedì 12 dicembre, ore 18,30 L'Educazione Musicale Prof. don Salvatore Pappagallo Presid. Ass. Musicale A. 'bord' • Martedì 19 dicembre, ore 18,30
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SPORT
AL VIA L'AVVENTURA DELLA RAGNO VOLLEY L'Indeco Ragno Volley Molfetta ha cominciato la sua prima avventura nel campionato di serie B2 maschile di pallavolo. L'esordio in casa con il Potenza non passerà alla storia né per il risultato ( I- 3). né per la prestazione: infatti, i molfettesi hanno sentito più del dovuto la prima gara casalinga fallendo l'approccio. Ad ogni modo, va sottolineato che i più esperti, Massimiliano Traversa e Michele Ballabene, sono scesi in campo con piccoli acciacchi successivamente superati. Nella trasferta di Cassano, i rossoblu di mister Avellis si sono subito riscattati: il risultato di 3-0 per l'Indeco non ammette repliche. Ad un inizio difficile dove i murgiani hanno messo in difficoltà la Ragno Volley. ha fatto seguito una prestazione superlativa degli ospiti che non si sono lasciati imbrigliare e hanno risposto colpo su colpo. dominando gli ultimi due set. Nella terza di campionato, ha fatto visita al Palapoli la squadra abruzzese del Franéavilla a Mare che ha subito lo stesso trattamento del Cassano. Il 3 -O per l'Indeco è stato perentorio. Solo nel secondo set i rossoblu si sono concessi una pausa senza pere, correre eccessivi rischi. Terzo set senza storia
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e seconda vittoria consecutiva conquistata dalla Ragno Volley Molfetta. La settimana successiva ad Acquaviva i molfettesi hanno fatto karakiri. perdendo 3-2 e regalando i primi due punti della stagione ai padroni di casa. costruita da zero, stiamo ottenendo dei Archiviata la scoppola di Acquaviva, buoni risultati e sono fiducioso in un la Ragno Volley è chiamata a riscattar- progressivo miglioramento nell'imsi contro la capolista Galatonc che si mediato futuro. I ragazzi sono davvepresenta a Moffetta con un organico di ro bravi: qualche giovane sta acquiprim'ordine. I molfettesi si confronta- sendo la giusta cattiveria agonistica no ad armi pari senza timore reveren- che su molti campi è importante quanziale e giocano con la giusta grinta e to il valore tecnico. La società sta personalità. Risultato finale di 3 a 2 facendo tutto il possibile per consentire all'intero staff di lavorare al dopo una gara entusiasmante Il consuntivo dello scorcio del cam- meglio. Esorto il pubblico a seguirci pionato sinora disputato è affidato al con costanza e piacere perché abbiapatron del team rossoblu. Paolo Garo- mo progetti seri e ambiziosi ed i risulfoli: "Siamo soddisfatti fino a questo tati attesi dipendono anche dalla fidumomento del nostro rendimento. cia dei nostri tifosi". Ignazio Mezzina Tenendo conto che la nostra squadra è
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SPORT
Polisportiva Libertas Molfetta: fucina di campioni Grande soddisfazione per il presidente avv. prono Amato e tutto lo staff tecnico e dirigenziale della Libertas, per i prestigiosi risultati ottenuti dai suoi rappresentanti nel judo. lotta e pesistica. Successi che confermano la serietà e la vitalità della Polisportiva che da cinquant'anni di attività valorizn c diffonde k discipline olimpiche come il Aldo, la Lotta e la Pesistica. attraverso corsi di avviamento allo sport, finalizzati alla scoperta e alla formazione di atleti. Un vero punto di riferimento per i giovani che rappresentano lo sport molfettese. Sono tre i giovani molfettesi che hanno ottenuto risultati esaltanti nelle varie competizioni di judo e lotta sotto l'egida della Pol. Libenas Molfetta. • Judo: Francesco Pansini, detto 'Ciccia". 18 anni, classe Juniores Kg 60. l'atleta di punta della società, judoka Cintura nera 2° dan e lottatore di livello nazionale. nel giro di 21 giorni ha portato a termine un grossa impresa. Ha partecipato a quattro manifestazioni di grande spessore tecnico ed agonistico. disputato quindici combattimenti c vinto un Trofeo, due Ori e un Argento. Salerno 22 ottobre: Oro al Trofeo Internazionale Olimpica Judo. Bari 29 ottobre: Oro al Campionato a squadre. A seguire, nella stessa manifestazione ha vinto l'Oro al Torneo Nazionale Cinture Nere l ° e 2° dan. Infine, il 4 novembre, ad Ancona ha vinto l'Argento al Campionato Italiano lotta Greco-Romana. Ancora un'esperienza positiva che arricchisce ulteriormente il suo bagaglio tecnico. (n.p.) • Lotta greco-romana: molfettesi protagonisti, sabato 28 ottobre ad Ostia, vicino Roma, si sono tenuti i campionati italiani di lotta greco-romana a cui ha partecipato la Polisportiva "Libenas" di Molfetta. che
Da sinistra: 31rka Sigrisi, Luca Amato e Cielo Panini aveva già conseguito altri eccellenti risultati nelle passate edizioni. La completa dedizione a questa disciplina e un costante allenamento settimanale. seguito dagli allenatori Mauro Sciancalepore e Claudio De Mita. hanno premiato due giovanissimi atleti, quali Amato Luca e Sigrisi Mirko rispettivamente 1° e 3° classificato nella categoria cadetti. Il giovane Amato Luca, dunque è il nuovo campione italiano cadetti di lotta greco-romana nella categoria pesi massimi. La società molfettese, invece, si è classificata al 3° posto nella classifica generale per società. grazie anche ai risultati ottenuti dagli altri lottatori Pignatclli Vito. 5° posto Kg 76: Catacch io Giuseppe. 5° posto Kg 54: Sigrisi Nicolò. posto Kg 76: Muralo Luigi. 7° posto Kg 63: Pctruzzella Alessandro. 9° posto Kg 63: De Ruvo Pasquale. 12° posto Kg 58: De Candia Cosimo. 17° posto Kg 69. Alla manifestazione hanno partecipato circa 200 atleti, provenienti da tutta Italia. Dunque il "cuore" c la "costanza" hanno animato questi due giovanissimi c li hanno
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portati al successo, consentendo loro di buttarsi nella mischia ed esprimersi al meglio delle loro potenzialità. L'allenatore Sciancalepore si dice soddisfatto dei risultati conseguiti. "Andremo avanti così come abbiamo sin qui fatto -dice il tecnico- continueremo ad impegnarci. perché quando ti prefiggi un obiettivo è facile ritrovarsi in testa nella classifica. Sono risultati questi che. ci auguriamo, possano servire da imput per i giovani che vogliono affacciarsi a questo bellissimo sport". Per il successo conseguito, formuliamo ai due campioni gli auguri più sinceri, con la speranza che questo non sia solo un punto d'arrivo, ma soprattutto un punto di partenza per ambire a traguardi più prestigiosi e ad obiettivi più importanti. In bocca al lupo ragazzi! (n.a.)
PENSIONE
Auguri, auguri, auguri! Con tre facce come queste non potevano che diventare dottori! Hanno perciò brillantemente conseguito il titolo di laurea nei mesi di ottobre e novembre, Paola Leone, Davide de Palmo e Francesca Amato. Gli amici euforici per il traguardo raggiunto augurano loro un felici avvenire professionale ed una vita ricco di soddisfazioni. Oh coro Mimmo Abbattista Quanto questo evento ci rattristo! Nell'accompagnarti allo pensione Ci prende uno gronde emozione. Non è facile per noi dimenticare Lo tua vita passato o timbrare Arduo per noi sarà non ritrovarti Dietro quello sportello o lamentarti Giovani signore, colleghi e direttore Già o tal pensiero provano dolore Direttore e colleghi tutti Poste Moffetta Centro
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SPORT
Grande successo alla "CorriMolfetta" La società podistica A.S.D. Free Runners Molfetta, organizzatrice della prima edizione della torriMolfetta". ha raccolto unanimi consensi da tutti i partecipanti cd autorità per l'evento sportivo svoltosi su un piacevole percorso urbano che ha toccato i punti di maggior interesse turistico della nostra città. Dopo le trepidazioni organizzative di rito, alle ore 10,00 la partenza degli atleti. amatori, assoluti e liberi avviene regolarmente e secondo i dovuti criteri che il regolamento tecnico federale impone. Al termine di una combattuta gara è stato Rocco Nini della società "E. Manzari" di Casamassima a giungere per primo al traguardo con un tempo di tutto rilievo, vincendo la gara di corsa amatoriale riservata ai tesserati FIDAL. su un impegnativo percorso della lunghezza di km. 14 circa. Una gara che ha raccolto la partecipazione di oltre 55 società provenienti non solo dalla Puglia, ma anche dalla Basilicata e persino dall'Emilia Romagna per complessivi 700 atleti, tra amatori e liberi che hanno effettuato un solo giro di km. 7. Partendo dal porto, per le vie di Molfetta i cittadini hanno incitato i corridori, ricordando loro anche la posizione occupata nel gruppo. Un percorso di 14 km che non ha fatto distinzioni tra uomini e donne. giovani e meno giovani. Tutti, chi primo chi ultimo, hanno concluso la gara. Prima nella categoria femminile, nel settore assoluti, è giunta la molfettese Imma Ventrella dell'AS. Olimpia Club. "Una splendida organizzazione". ha ribadito il testimoniai Domenico Ricatti. atleta dell'Aeronautica Militare, che ha guidato. fuori classifica, il gruppo dei corridori. "CorriMolfetta" ha unito la solidarietà e il ricordo. Poco prima della partenza la tromba ha suonato il silenzio per tutti i militari italiani caduti nelle missioni all'estero. Presente una delegazione dell'Esercito Italiano con uno stand informativo al quale tantissimi giovani hanno chiesto notizie sull'operato dell'arma e sull'arruolamento. "Abbiamo voluto dedicare questo evento ai militari dell'esercito caduti durante le tante missioni di pace svolte all'estero e devolvere la quota di partecipazione in beneficenza tra le associazioni di volon. lodato che hanno collaborato con l'organizzazione". ha ricordato il Presidente della Free Runners, Sergio E. Gervasio. "Una città onorata di accogliere tra i suoi splendidi monumenti tanti partecipanti". ha sottolineato il Sindaco Antonio Azzollini. "una Molfetta che mostra il suo lato migliore". Il successo della manifestazione fa ben sperare per i prossimi eventi, organizzati dall'Associazione Concluso l'impegno per l'organizzazione dell'evento sportivo ed i bilanci
della stessa. la società è stata presente a Firenze alla XXIII edizione della più antica maratona d'Italia. Ben 12 atleti si sono cimentati sulla mitica distanza dei km 42.195. tra i quali quattro erano alla loro prima esperienza: Andrea Calò. Minimo Fasciano, Checco Dc Gennaro e Antonio Provino, che
hanno ben figurato come del resto il gruppo di veterani composto dal presidente Sergio E. Gervasio, Michele Guatino. Pietro Rosai. Nico Mangiavano. Giuseppe De Gioia, Gaetano »Ione, Domenico Gadaleta. e Nicola De ludicibus. Molti hanno migliorato il loro tempo personale, scendendo sotto le tre ore e mezza.
LAUREE Il 6 ottobre. presso l'Università degli Studi di Bari. Roberto Ruggiero ha conseguito. con un eccellente 110 e lode, la laurea in Ingegneria Gestionale discutendo la tesi 'Tecniche di Time Comptession per il settori. ealzaturicro" con il chiar.mo pmf. Luigi Maria Galantucci. Felicissimi ed orgogliosi gli zii e tutti i cugini augurano al neo dottore ogni ulteriore successo e il raggiungimento di soddisfazione professionali. • • • Il 19 ottobre. presso l'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma, la sigma linda Alternare si è brillantemente laureata con 110 e lode in Urbanistica e Sistemi Informarivi Territoriali. discutendo la tesi: "Le reti nel Programma Integrato Territoriale (PIT) della Comunità Montana Altosangm e Altopiano delle Cinquemiglia". Relatori la profssa arch. Susanna Mcnichini e il pmf. arch. Andrea Sillani. Orgogliosi i genitori Luigi e Maria che. nel ripensare alla sua determinazione e al suo impegno profusi per raggiungere l'ambizioso traguardo. augurano alla neo dottoressa una luminosa carriera professionale.
• • • Il 20 ottobre. presso l'Università degli Studi di Bologna. Facoltà di Economia, ha conseguito la laurea in Economia Aziendale Salvatore Maurizio Esposito, discutendo la tesi "Sponsorizzazioni. eventi e testimoniali il valore aggiunto della comunicazione aziendale". Al neo-laureato i genitori Gianni e Rita. i parenti e gli amici augurano un futuro brillante, ricco di soddisfazioni. • • • Presso l'Università degli Studi di Bari, il 26 ottobre, si è brillantemente laureata in Lingue e Letterature Straniere Angela Piergiovan ni. discutendo con la chiar.ma profssa Carmela Ferrandes la tesi in Francese: "Les jeans C1 ICS chantiers dc travail". I genitori Lorenzo e Nella, il fratello Giuseppe e la nonna Maria augurano alla neo-dotton.ssa una luminosa carriera. • • • Il IO novembre Claudia Calvario ha concluso un importante percorso laureandosi in Ingegneria Gestionale relazionando con il chiarito prof. ing. Nicola Costantino la resi "Usi e utilizzazione dell'energia fotovoltaica e valutazioni economico finanziarie". Con brillante risultato. Gli amici augurano anni di successo ricchi di soddisfazioni ed il raggiungimento di ambiziosi traguardi. Dicembre 2006 l'aM 63 ussw.laltramolfettait
NECROLOGI
Celebrata la "Giornata della Memoria" Come ogni anno, allo terza domenica di novembre, a curo dell'Associazione Molfettesi nel Mondo, si è celebrato la ricorrenze annuale della Giornata della Memoria. aventi:inno, per evitare la concomitanza con altra manifestazione, è stata anticipata al sabato. La Parrocchia di San Gennoro, come per tradizione, è la sede che ospito una toccante manifestazione che ricordo tutti gli emigranti defunti, con la celebrazione dello Santa Messo ed un compendioso programma di marce funebri. Le celebrazione religioso è stata officiata dal parroco don Giuseppe de Candia, direttore regionale 'Migranti" e presidente regionale UCEMI (italiani nel mondo) nonché sodo fondatore dell'Associazione Molfettesi nel Mondo. Lo cerimonia di quest'anno si è avvolse, tre le oltre autorità, della presenza del Sindaco sen. Antonio Anellini oltre ad una folta partecipazione di soci e di cittadini. Dopo la celebrazione religiosa il complesso bandistico, diretto dal maestro prof. Angelo Inglese, dell'Associazione Culturale Musicale "A. Inglese Città di Molletta", ha eseguito il seguente programmo: Migrante, di don Giuseppe de Conche; Simon soccanegra, di G. Verdi; Palmieri, di Palmieri; Conza Siegge, di V Volente; L'ultimo addio, di V. Valente; Patetica, di F. Peruzzi; Crepuscolo, di A. Inglese Jr.; Stabat Mater, di G. Rossini. A conclusione il Sindaco Azzollini, a nome dell'Associazione Molfettesi nel Mondo ha consegnato targhe ricordo o don Giuseppe de Candia e al maestro direttore d'orchestra Angelo Inglese. (g.t.)
LUTTI Maria Drago nata Nuovo
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Luminoso esempio di dedizione alla famiglia e rigore morale. lascerà per sempre il ricordo del suo dolce sorriso nel cuore di tutti coloro che le vollero bene in particolar modo al marito, ai figli. alla sorella, al fratello e agli amatissimi nipoti. • * • La Redazione tutta de 'altra Molfetta" prende viva pane al dolore dei familiari per la dipanita della affezionata lettrice Maria Drago. i• Nunzio d'Agostino nata Vista 31.10-2004 13-1-1932 Il Signore l'ha chiamata e lei docilmente ha accettato la sua volontà. Nella sua semplicità e umiltà ha amato il marito Gennaro cd i figli. perché forte era il MIO per la famiglia. Noi la ringraziamo per tutto quello che ha fatto e per tutto quello che dal ciclo farà per noi. La famiglia
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NECROLOGI ANNIVERSARI Dino (Leonardo) Lepore 2-1-2006 2-1.2007
Un destino crudele ha concluso la vita terrena del giovane avvocato Luigi Squeo, destando generale cordoglio in città. Nel pubblicare qui di seguito un ricordo struggente degli amici più intimi di Luigi. Nicola Morgese e tutti gli amici della Redazione del giornale si uniscono al dolore della sua famiglia, ricordandone la figura di giovane avvocato emergente, spesso irruente> ma sempre coraggioso e stimolante nel sostenere le proprie idee, con una visione della professione veramente libera e liberale.
Nel primo anniversario della sua dolorosa dipartita. la moglie Maria Casucci assieme ai figli Nico. Renato e Maria Rosaria ricordano agli amici il suo profondo senso di umanità e il culto della famiglia. che ha sempre dimostrato Ciao Luigi. nella vita terrena. per sempre antico più caro. Una santa Il tuo sorriso. la tua generosità, la ma leab messa in suffratà, impressi. in:mortali, stella mente di chi ti gio sarà eckbra- ha voluto bene davvero e mai offuscati: dal ta nella chiesa di fato come da quella la di fumo e tabacco San Bernardino. che spesso ti trascinavi appresso. martedì 2 genUn pensiero fisso nel rettilineo del tempo. naio, alle ore Uno sguardo perso nel vuoto. 17,45. Tante le immagini in dissolvenza. E. dallo scrigno della vita vissuta. ecco sbui i* care, indelebili, i ricordi di ieri. Interminabili praterie marine, spensierate Dott. Vito Antonio Spagnoletta serate giovanili trascorse al bowling, le cene 10-1-2006 10-1.2007 nella tua villa - ma rigorosamente quando E trascorso un anno dalla tua dipartita ma non c'erano i tuoi. momento spesso inseguito noi tutti ti sentiamo vicino, perché siamo da tutti con ansia -. ie gite fuori porta a bordo della tua auto e quella tua guida scansicuri che tu zonata che spesso induceva alla goliardia. continui a guiLa speranza di M futuro radioso ed I sogni dorati di ragazzi che, travolti darci come hai dal fluire del tempo, divengono uomini. Insieme. sempre fatto I primi sofferti successi professionali, le tante fattale trascorse su codici e la tua con pandette. illuo impegno, il tuo partito: e le prime delusioni di una vita in semplicità e perenne credito con ice buona sorte. tanto affetto. Ma tu credevi nel tuo lavoro. E ci tenevi unito. La moglie, i Quanta emozione quel pomeriggio, quando. al ~affermo. avevi sopafigli c la famitofronteggiare a testa alta Fintplacabde Pubblico Ministero detantimafia! glia intera lo Fiero del tuo operato. stringevi forte tra le mani la tua toga nuova di zecca a ricordano e sognavi di indossarla. un giorno, in Corte di Assise. quanti lo stiSognavi Luigi. Sognavi lontano. marono e amaSognavi di vivere fino in fondo la tua vita. Attorniato dai tuoi amici. rono con la I tuoi amici storici: i nostri amici più cari. Oggi monadi sperdute, ognuno celebrazione di incamminato lungo la sua strada. inghiottito dai meandri della vita e della una messa di suffragio che sarà celebrata il grigia quotidianità: quella stessa che impone antagonismi esasperati e ci 10 gennaio presso la chiesa del Sacro Cuore disorienta. facendo dimenticare i valori più sani. di Gesù. alle ore 19. E poi i giorni delle immense compagnie. Un sogno azzurro di tanto tempo fic, una magica serata mondiale vissuta i s i in gruppo dinanzi alla tivù. nel tuo giardino. Suonavano le note dell'inno di Manteh e la voglia di vincere sembrava luna riflessa nei tuoi occhi: proprio tu che detestavi il gioco del calcio. Ii mitico Brasile che in quella maledetta Emilia Amato ved. Marzo lotteria dei calci di rigore - spietata metafora della vita - spezzava l'ap304-1931 3040.2006 In un ospedale del New Jersey (USA) è puntamento con la gloria ed un ricco buffa vicino a stemperare la delusiostata raggiunta dalla morte la nostra concitta- ne. Ma anche il tuo fermo rimprovero, per averti lasciato solo ad organizdina. trasferitasi a Hoboken nel dopoguerra. zare l'intera serata. Fugaci i momenti più lieti! Ne piangono la Quante speranze disilluse. oggi che un destino terribile ci ha allontanati scomparsa le per sempre. figlie Tina e Scusa Luigi se talvolta possiamo essere stati ingiusti nei tuoi confronti. Ma Rosa, i nipoti e sapevamo chc con la tua bontà d'animo. non avresti mai ripagato nessuno i parenti, non- della stessa moneta. ché tutta la Sapevamo, anzi. di poter contare su dia. Sempre. comunità di Poi il fato crudele - lo stesso che. beffardo, ci aveva risparmiati sull'ara americani di d'asfalto di una curva maligna quel lunedì di pasquetta - ha compiuto fino origine molfet- in fondo la SUO opera devastatrice. tese residenti Destino perfido ed infame: non distingue i buoni dai cattivi, la generosità nell'area di dalla slealtà. la sincerità dall'ipocrisia. E colpisce. cinico, nel mucchio. New York che La vita come la morte non premiano mai i più meritevoli! aveva Emilia in Ciao Luigi. fiore reciso. grande affetto. Ciao. antico dei giorni più belli. (g.)
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COMPLEANNI Domenica 24 dicembre il vispo Paolo Strippoli spegnerà la sua prima candelina tra gli applausi di papà Domenico e mamma Giusy Dilauro. Felicissimi ed emozionati. i nonni Cosimo e Carmela augurano al nipotino tanta felicità. •
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Guardatelo! Ha un sorriso che incanta il mondo intero!! Il 5 dicembre l'adorabile e dolce Gabriele Sergio Germinario spegnerà la stia prima candelina. circondato dall'affetto e dall'immensa gioia di mamma Anna e papà Angelo. dei nonni Sofia, Sergio e Caterina, degli zii Gigi e Romina e da tutti coloro che gli vogliano bene. ▪
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1:8 novembre il piccolo raggio di sole Saverio Poli ha spento la prima candelina tra l'amore e la gioia di mamma Stefania e papà Gianvito. A festeggiare il suo primo anno di vita con tanta emozione e felicità i nonni Anna c Saverio, Rosa e Stefano, gli zii, la bisnonna, i cuginetti e parenti tutti con l'augurio di un sereno e radioso futuro. Buon compleanno, cuoricino!
NOZZE DE NICHILO - MIRANTE Sabato 7 ottobre. nella Basilica Madonna dei Martiri. celebrante frate Gianni Mastall dino. hanno consacrato il loro amore Ignazio De Nichilo e Rossella Mirante. Testimoni per lo sposo Maurizio e Antonella De Nichilo. per la sposa Sergio e Rosa Mirante. Dopo la cerimonia religiosa i raggianti sposini hanno ricevuto parenti ed amici presso la Sala "Tenuta Cocevola" di Andria. Felicissimi poi sono partiti in viaggio di nozze per Barcellona (Spagna). *** Da pane de "l'altra Molfetta" gli auguri di felicità coniugale all'amico Ignazio, valido -collaboratore" nella vendita e diffusione del nostro mensile presso l'edicola della Stazione FS.
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Il Direttore Silvio Binetti
Sindaco Antonio Azzollini