La Chance 2010-2

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Foto: Othmar Seehauser

Poste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, CNS BOLZANO Periodico trimestrale, Iscrizione al Tribunale di Bolzano N°3/2003

La Chance Periodico dell’Assistenza Tumori Alto Adige

giugno 2010 | Nr. 11

Assemblea provinciale: altro che appuntamento di routine!


Indice Pag 2 – 7 Altro che appuntamento di routine! Assemblea provinciale

8 – 9 Incontro a porte chiuse del consiglio direttivo centrale 9 Competenze manageriali

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10 Non si deve morire di cancro al seno!

13 Portare in scena la vita Corso psicodramma quest’autunno a Bressanone

14 – 15 Liberare l’anima dipingendo Pag. 8

16 - 17 Scuola del paziente: Sfuggire al cancro col movimento 18 - 19 Informazione medica: Usare tutti i sensi in modo intuitivo 20 – 21 Partire preparati e tranquilli Proposte per la farmacia da viaggio

Pag. 14

22 – 23 A spasso in Val di Non Gita annuale del circondario Val d’Isarco Bressanone 24 – 25 Il ritratto Renate Daporta Jöchler: Sogni coi piedi per terra

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25 Le vostre lettere

26 Servizio hospice: Assistere e accompagnare – fino alla fine

27 – 30 Cosa succede nei Circondari

31 – 32 Manifestazioni

Pag. 23

Parliamone Care lettrici, cari lettori,

allora da dove devo cominciare? Il mese scorso sono stata eletta all’unanimità presidente della Assistenza Tumori. Lo sento come un grande onore e Vi assicuro che prenderò molto sul serio questo mio incarico e che metterò tutte le mie forze al servizio della buona causa. Nei prossimi quattro anni mi impegnerò affinché i servizi dell'Assistenza Tumori vengano adeguati ancora meglio ai bisogni dei soci. Il mio sogno è che il cancro un giorno la smetta di essere un tema tabù, e mi adopererò quindi per conseguire questo obiettivo e per mantenere vivo l’interesse del pubblico su questo tema. Lo stesso vale per il lavoro di

informazione dell'Assistenza Tumori riguardo la prevenzione. Un compito per me molto importante, che nei prossimi anni dovrà essere ampliato e potenziato. Naturalmente ringrazio i consiglieri uscenti per il loro impegno e saluto cordialmente i consiglieri appena eletti. L’ultimo numero della Chance sul tema "uomo" era un piccolo capolavoro. Non sempre possiamo ambire a tanto. Questa volta, per esempio, abbiamo bisogno di molto spazio per temi istituzionali. L’assemblea generale in aprile, il convegno del nuovo consiglio, una conferenza stampa sul tema tumore al seno.

Renate Daporta Jöchler Presidente Spero che ciononostante possiate trovare interessante anche il numero estivo della Chance. Per l’autunno è in cantiere comunque un’altro numero monografico. E adesso non mi rimane altro che augurarVi una bellissima estate e buone ferie.

La Vostra Renate Daporta Jöchler - presidente -

IMPRESSUM: LA CHANCE: Periodico gratuito per i soci dell'Assistenza Tumori Alto Adige. Editore: Assistenza Tumori Alto Adige, Via Tre Santi 1, 39100 Bolzano, Tel: 0471 28 33 48, Fax: 0471 28 82 82 ,e-mail: info@krebshilfe.it Iscritta nel reg. prov. delle oragnizzazioni di volontariato Decr. n. 199/1.1-28.10.1997 Iscrizione al Tribunale di Bolzano N°3/2003 Caporedattrice: Dr. Nicole Dominique Steiner Segreteria: Assistenza Tumori Alto Adige Layout: Studio Mediamacs, Bolzano Stampa: Tipografia Athesia Druck Srl, Bolzano Prossima edizione: agosto 2010


Assemblea provinciale

assemblea pr ovinciale

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Altro che appuntamento di routine! Assemblea provinciale

Musica, ospiti d’onore, discorsi di lunghezza ragionevole, congedo dei collaboratori benemeriti e saluto di quelli nuovi, soci accorsi numerosi e attenti con domande interessanti e come conclusione un buffet invitante su una terrazza assolata. All’assemblea provinciale del 17 aprile 2010 non mancava niente!

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a prima volta non più nella Waltherhaus, ma nella nuova sede dell’Associazione degli Artigiani ai Piani di Bolzano. Come accade di solito, all’assemblea provinciale a Bolzano sono arrivati numerosi soci da tutte le parti dell’Alto Adige. Questa assemblea per molti non è tanto un appuntamento obbligatorio quanto un'occasione per rinnovare vecchie conoscenze o conoscere soci di altre sezioni.

Ogni socio ha il diritto di informarsi Come dichiarava la (nel frattempo rieletta) presidente Renate Daporta Jöchler, l’assemblea provinciale non è un dovere

fastidioso "ma il momento nel quale diamo conto del nostro lavoro, ed è diritto di ogni socio partecipare e informarsi!" Renate Daporta Jöchler voleva sfatare il pregiudizio che i numeri siano indigesti e i rendiconti noiosi. E ci è riuscita. "Abbiamo cercato di rappresentare meglio i numeri visivamente, abbiamo poi diviso in tre parti il rendiconto e ci siamo adoperati per rendere gradevole l’evento." Una buona notizia per tutti quelli che non abitano nei comprensori di Merano o Bressanone: "Dal 2011 le conferenze nell’ambito della Scuola del Paziente non si svolgeranno solo a Merano e Bressanone, ma anche in altre sezioni."

Stimmulantia ha pensato a rallegrare l'atmosfera Un grande contributo al buon andamento dell’assemblea non l'hanno dato soltanto gli oratori che si sono impegnati ad essere stringati nei loro interventi – considerato che si tratta di un’assemblea provinciale - ma è arrivato soprattutto dai quattro cantanti del gruppo Stimmulantia: Hannes, Martin, David e Philipp che si sono conosciuti durante gli studi all’Università di Innsbruck. I musicisti hanno subito messo in guardia la platea: "Chi ci ascolta troppo a lungo, corre il rischio di diventare dipendente!" E bisogna dar loro ragione! I loro intermezzi musicali nello


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Il podio dell'assemblea

stile dei Comedian Harmonist, sia tra una relazione e l'altra che poi durante il buffet, sono stati accolti dai presenti con calorosi applausi.

senti 295 soci, dei quali 152 ordinari, 124 con delega e 19 di supporto. Ad eccezione di Josef Brugger era presente tutto il consiglio centrale appena eletto.

La prima volta con traduzione simultanea

Come presidente dell’assemblea è stata eletta all’unanimità la rappresentante della SVP, Martha Stocker, che ha svolto il suo compito in modo abile e appassionato. "Da dieci anni noi donne della SVP per la Festa della donna vendiamo le primule con lo scopo di aiutare la ricerca sul cancro. L’ultimo 8 marzo 2010 siamo riuscite a raggiungere un nuovo record di vendite."

E' stata anche la prima volta di un'assemblea provinciale con traduzione simultanea. David Casagranda traduceva in italiano gli interventi in tedesco in modo veloce e comprensibile per quei soci che si sentono un po’ a disagio con i numeri nell’altra lingua. In tutto sono risultati pre-

Un minuto di silenzio per le vittime dell’incidente ferroviario della Venosta Nel suo intervento Marta Stocker ha accennato anche all’incidente ferroviario della Val Venosta, accaduto appena pochi giorni prima. Con un minuto di silenzio si sono volute quindi ricordare le vittime di questo tragico avvenimento. Insieme a lei si trovavano sul palco la presidente Renate Daporta Jöchler, Mariangela Berlanda, Christine Plank, Monika Gurschler, Margit Drabek Thies, Helga Helene Wallnöfer, Bernadette Oberhollenzer, il coordinatore Markus Unterkircher e Ida Schacher. L’ex vicesindaco di Bolzano, Oswald Ellecosta, portava il saluto del sindaco Luigi Spagnolli impossibilitato a essere presente. "Per Spagnolli" così Ellecosta, "un’associazione come questa non è una semplice società ma una comunanza di destini. Avrebbe tenuto moltissimo a partecipare."

Ulrich Seitz: la salute è un regalo che bisogna tenere d’occhio

Abile e appassionata, la presidente dell'assemblea Martha Stocker (seconda da dx).

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L’assessore provinciale alla Sanità Richard Theiner era sostituto dal direttore d’ufficio Ulrich Seitz. Seitz ha sottolineto l’importanza degli esami di prevenzione e del lavoro intenso di informazione dell'Assistenza Tumori. "Il cancro è ancora la causa di morte numero due. Non dovrebbe esserlo. La salute è un regalo a cui bisogna prestare attenzione. Ognuno è responsa-


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bile per se stesso." Il problema è che questa responsabilità viene delegata troppo spesso all’ospedale e al medico. "Non dobbiamo avere paura del cancro, ma dobbiamo cambiare il nostro modo di vivere. Più di un terzo delle malattie può essere evitato con uno stile di vita adeguato." Il cancro, così Seitz, non dovrebbe più essere un tabù. "Dobbiamo strappare i segreti di questa malattia, investire nella ricerca, cercare con pazienza nuove idee. Questa malattia può essere combattuta." Nella terapia stessa del cancro, così Seitz, assume sempre più importanza la psicooncologia. Vista dalle istituzioni, inoltre, l’Assistenza Tumori è un alleato insostituibile della Sanità pubblica.

assistite dall'associazione, di cui 196 con un aiuto concreto economico. A 680 soci è stato concesso invece un sostegno per l’acquisto di mezzi sanitari, mentre 20 famiglie sono state aiutate assieme all’associazione "Alto Adige Aiuta".

Il consuntivo L'Assistenza Tumori ha cominciato l’anno scorso con il sostegno di nuovi progetti di ricerca che hanno come scopo l’ottimizzazione dell’assistenza sociale e psicologica dei malati di tumore. In più si è investito nel lavoro d‘informazione sui temi della prevenzione e del tumore al seno, così come sono stati anche offerti nuovi servi-

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zi nell'ambito delle consulenze giuridiche riguardanti questioni di diritto familiare e in materia di eredità. A leggere il rendiconto consuntivo dell’associazione è stata Mariangela Berlanda. Un compito non proprio agevole, con numeri a molte cifre. Lo scorso anno l'Assitenza Tumori ha avuto a disposizione un budget di 1,724 milioni di Euro. Più del 50% proviene dall'autofinanziamento, cioè da offerte e quote sociali, così come da introiti di eventi. L’esercizio si è chiuso con una perdita di 1.333 Euro. Il presidente del collegio dei revisori dei conti ha dato quindi il via libera all’assemblea per l’accettazione del consuntivo.

Dopo l’intervento degli ospiti d’onore, Monika Gurschler e Mariangela Berlanda hanno letto il resoconto dell'attività svolta. In breve i dati più importanti:

L'Assistenza Tumori 2009 L’Assistenza Tumori Alto Adige esiste dal 1981 e si compone di sei circondari. Conta 8.006 soci, dei quali 2.946 ordinari e 5.060 promotori. L’associazione si propone come interlocutore per persone malate di tumore e per i loro parenti.. Nel 2009 si è riusciti a raccogliere mezzo milione di euro grazie alle offerte. 896 persone colpite dalla malattia sono state

I revisori dei conti Giovanni Paulato (secondo da sx) e Luca Palatiello con Mariangela Berlanda e Renate Daporta Jöchler.

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. . e infine un ricco e gustoso buffet al sole

Christine Plank aveva invece il compito di presentare all’assemblea il preventivo per l’anno 2010. In tutto sono previste spese per circa. 1,714 milioni di euro di cui

circa 570.000 € per costi di personale. Dopo l’accettazione all'unanimità del preventivo è stato congedato il vecchio direttivo e presentato il nuovo. Christine Plank, Helga

Helene Wallnoefer e Josef Brugger escono dal consiglio. Come nuovi consiglieri sono stati salutati Sigrid Alber Burger (Venosta) e Marta Erlacher Feichter (Bassa Pusteria).

La Presidente Renate Daporta Jöchler

Helga Helene Wallnöfer

No alle parole vuote: la rappresentante politica Martha Stocker "Personalmente" è una delle sue parole preferite. E lo dice sul serio. La referente per le donne della SVP, Martha Stocker che ha presieduto l’assemblea provinciale, può contare su un decennale rapporto personale con l'Assistenza Tumori. Anni in cui le donne della SVP hanno fatto molto per sostenere il lavoro dell’associazione. "E siamo fiere di poter mettere a dispo-

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sizione anche quest’anno una grossa somma per la ricerca sul cancro." La Signora Stocker è stata legata da una lunga amicizia alla defunta presidente Christine Mayr. Di Renate Daporta Jöchler apprezza il modo conincente e positivo di porsi e il suo pragmatismo. "L'Assistenza Tumori, grazie alle persone che s’impegnano, è come un essere vivente."

Martha Stocker


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I revisori dei conti… …non sono poi così severi come vuole la loro fama e svolgono il loro compito dal 1998 senza mai perdere di vista le finalità sociali dell’associazione. I revisori dei conti sono Luca Palatiello, Giovanni Paulato e Norbert Alber. "Possiamo solo fare un complimento all'Assistenza Tumori per il modo assolutamente trasparente in cui tiene la contabilità. Durante i nostri controlli periodici, all'incirca quattro volte all’anno, non

abbiamo mai avuto qualcosa da contestare" dichiarano Palatiello e Paulato. "Anche se controlliamo solo i numeri e la contabilità, siamo comunque consci della grande importanza che il lavoro dell’Assistenza Tumori ha per tante persone." Anche per il Collegio dei revisori dei conti quindi l’assemblea provinciale non è solo un appuntamento di routine!

Da sx: Giovanni Paulato e Luca Palatiello

Non più nel direttivo… …ma sempre attivi. All’assemblea provinciale si doveva anche prendere congedo da qualcuno. Almeno pro forma. Perché, anche se non fanno più parte del direttivo, parteciperanno lo stesso attivamente al lavoro dell'Assistenza Tumori. Stiamo parlando dei membri uscenti Christine Plank, Josef Brugger e Helga Helene Wallnoefer. La Chance ha parlato con Christine Plank. Era dal 1992 nel direttivo della sezione Bassa Pusteria, per otto anni è stata presidente del circondario e per dodici anni membro del direttivo centrale. "È stato un periodo bello e molto gratificante" dichiara. "Ma

adesso vorrei far posto ai giovani, e poi mi aspettano i miei nipotini." Christine Plank se ne va contenta ma dispiaciuta nello stesso tempo. "Abbiamo raggiunto molto a Brunico, cominciato molte iniziative, ma adesso basta!" Il Suo ricordo più bello con l'Assistenza Tumori? "Il concerto di beneficenza della banda di Riscone. Ci abbiamo lavorato tutta l’estate e alla fine è stato infatti un successo enorme!" Però niente paura, non la perdiamo completamente. "Farò regolarmente visita alle segretaria in ufficio, e se poi mi viene una buona idea …" Tante grazie!

Christine Plank

Simpatici e con voce piena… …sono i quattro cantanti del gruppo Stimmulantia che hanno allietato l’assemblea con uno spettacolo nello stile dei Comedian Harmonist. Senza strumenti, la polifonia raggiunta solo con le loro voci. Si sono conosciuti a Innsbruck dove hanno cantato

insieme nel coro dell’università. Il medico Philipp, l’architetto Martin e i due ingeneri Hannes e David. Vari come i loro indirizzi di studio sono anche i luoghi di provenienza. Bressanone, S. Genesio, Siusi e Sarentino. A Innsbruck si esibivano nei ritrovi per stu-

denti. In Alto Adige hanno già tenuto più di 50 concerti. Il loro repertorio spazia dai Comedian Harmonists alle canzoni degli anni Venti fino ai suoni moderni delle canzoni tedesche e italiane. E si possono anche prenotare: www.stimmulantia.com. n

Sulle orme dei Comedian Harmonists

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Incontr o a porte por te chiuse

Incontro a porte chiuse del consiglio direttivo centrale Più moderno. Organizzato in modo più lineare. Con un‘ offerta unitaria e un’unica corporate identity. Così sarà l’Assistenza Tumori Alto Adige in futuro. Il consiglio direttivo centrale (c.d.c.), nel suo incontro a porte chiuse dell’11 maggio scorso, ha tracciato le linee guide per il lavoro dei prossimi anni.

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requenti incontri a porte chiuse, la redazione di una nuova immagine dell’associazione, una nuova pagina web per i festeggiamenti per il trentennale dalla fondazione e la possibilità di poter utilizzare la liquidità sui conti circondariali per far fronte alle spese generali senza dover ricorrere a un fido bancario che genera tassi d’interesse – questi sono i punti più importanti decisi. In riunione dalle 9 alle 16 all’Hotel Scala a Bolzano, i sette consiglieri Renate Daporta, Mariangela Berlanda, Margit Drabek, Ida Schacher, Siegrid Burger, Monika Gurschler e Martha Erlacher con il coordinatore Marcus Unterkircher hanno discusso come affrontare il futuro dell’associazione. Incontri più frequenti degli organi decisionali sono importanti per dare un’immagine unitaria

dell’associazione e per fornire un’ offerta più uniforme sul territorio.

Corporate Identity e comunicazione Sono trent‘anni che esiste l’associazione. Trent’anni in cui le modalità di comunicazione sono state soggette a numerose trasformazioni a cui è stato ed è necessario adeguarsi. Lo statuto necessita di essere rinnovato e riordinato. Inoltre dovrebbe essere redatte delle linee guida che definiscano gli scopi associativi. Per rafforzare il riconoscimento da parte della popolazione (soci, donatori, enti pubblici e privati…) sarà uniformato inoltre il modo dell’associazione di presentarsi verso l’esterno nelle comunicazioni, nelle lettere di ringraziamento, di condoglianze, di augurio ecc.

Tramite una programmazione dettagliata semestrale delle attività dei circondari sarà unificata anche l’offerta delle diverse attività quali corsi, conferenze, gruppi di auto aiuto ecc. Modello di riferimento sarà il circondario Val Isarco. Si è ritenuta opportuna anche l’elaborazione di un programma base per la fondazione e la definizione delle modalità di lavoro dei gruppi di auto aiuto.

Aggiornamento dei consiglieri Si è discusso anche delle competenze dei diversi organi decisionali. Le presidenti sezionali/circondariali fungono da anello di collegamento tra direttivo centrale e direttivi sezionali/circondariali. È loro compito informare i consigli sezionali/circondariali, informare e sottoporre ai consiglieri le

Il nuovo direttivo centrale. Da sx a dx.: Monika Gurschler Robatscher, Martha Feichter Erlacher, Margit Drabek Thies, Mariangela Berlanda Poles, Renate Daporta Jöchler, Siegrid Burger Alber, Ida Schacher Baur

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porte Incontr o a por te chiuse

delibere approvate e poi bilanci, relazioni, etc. del consiglio direzionale centrale (cdc). Per questo i consiglieri devono ricevere in tempo utile i verbali del cdc. Appuntamenti importanti stabiliti dal cdc devono inoltre essere recepiti a livello sezionale/ circondariale. Tutti i consiglieri del cdc sono invitati a partecipare regolarmente a corsi di aggiornamento per poter acquisire le competenze necessarie allo svolgimento della loro funzione direzionale (gestione di incontri o di discussioni plenari, nozioni di programmazione e budget ecc.).

Definizione delle mansioni del personale dipendente Il coordinatore Marcus Unterkircher è responsabile per la gestione del personale dipendente dell’Assistenza Tumori. Le mansioni dei dipendenti saranno da rivisitare e da ridefinire tenendo conto delle esigenze dell’associazione. È compito del segretario informare il cdc. Rispetto reciproco tra personale dipendente e volontario sono fondamentali per un sano clima lavorativo. Per garantire la comunicazione interna e favorire l’identificazione dei soci con l’associazione saranno anche in futuro orga-

nizzate una gita sociale a base provinciale e delle gite a base circondariale. Saranno favorite e sostenute anche in futuro ulteriori attività come pellegrinaggi, camminate, castagnate ecc. Un punto di discussione controverso è stato il servizio trasporto da parte dei volontari offerto in Bassa Atesina. Il servizio di trasporto deve integrare quello della Croce Bianca e non sostituirlo. Devono quindi essere trasportati solo pazienti che non possono essere trasportati dalla Croce Bianca. Il servizio di trasporto deve essere regolamentato dal momento che non é più un servizio sporadico, e questo per evitare troppe ore di guida/servizio in una giornata con sovraccarico di lavoro dei conducenti. Vanno stabiliti dei requisiti fisici dei conducenti che dovranno inoltre frequentare un corso di primo soccorso.

Collaborazione con ospedali e reparti La prima informazione sui servizi dell’associazione dovrebbe avvenire attraverso i rispettivi reparti dell’ospedale. Per favorire questa attività informativa è necessario un contatto continuo con i vari responsabili degli ospedali e dei reparti interessati quali il direttore del comprensorio, il direttore

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sanitario, il dirigente infermieristico e i primari dei singoli reparti. Solo un’attività di informazione continua e il coinvolgimento del servizio garantiscono un’attività di informazione indiretta a favore dell’associazione.

Finanze e liquidità Un altro punto controverso e oggetto di discussione riguarda la gestione finanziaria dell’associazione. Al momento l'Assistenza Tumori sta gestendo un conto economico e diversi conti circondariali. Per poter far fronte alle spese correnti, quali costi del personale, remunerazioni dei collaboratori esterni, ginnastica in acqua, gruppi di mutuo auto aiuto, affitti delle sedi, cancelleria, assicurazioni, ecc. ogni anno l’associazione é costretta ad ampliare il fido bancario. Questo ampliamento comporta un costo pari a ca. € 20.000,00 all’anno di interessi passivi. Un’assurdità, visto che i conti circondariali dispongono di liquidità. Si è deciso quindi che la liquidità presente sui conti circondariali deve essere utilizzata per ridurre gli interessi passivi. A questo scopo il coordinatore Unterkircher è stato incaricato di predisporre una pianificazione di budget/liquidità al fine di ottenere una concreta riduzione degli interessi passivi. n

Competenze manageriali

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nche chi sta a capo di un’associazione di volontari ha bisogno di competenze manageriali. Chi vuole essere informato e tenere la propria associazione al passo coi tempi deve sapersi muovere nella giungla delle direttive giuridiche e tributarie che si evolvono in continuazione. La personalità giuridica delle associazioni e il diritto tributario sono stati soggetto di un corso di

perfezionamento della durata di un anno, frequentato dalla presidente dell’Assistenza Tumori Alto Adige, Renate Daporta Jöchler assieme a 17 dirigenti e collaboratori di associazioni altoatesine. A fine maggio è stato consegnato il diploma di partecipazione a tutti e diciotto i partecipanti. Il corso è stato organizzato dall’Università Popolare/ Südtin roler Volkshochschule.

Consegna del diploma

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cancr c ancr o al seno

Non si deve morire di cancro al seno! Se ogni donna, dai vent’anni in poi, una volta al mese si esaminasse il seno col metodo giusto, nessuna morirebbe più di cancro al seno! Perchè questo non rimanga solo un desiderio, ma diventi realtà, l'Assistenza Tumori Alto Adige si rivolge al pubblico.

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l tumore al seno e la sua prevenzione riguardano tutti quindi si è deciso di scendere in campo con una conferenza stampa molto speciale. Moltissimi i media presenti, che hanno garantito una copertura dell'evento

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veramente notevole. E' stato presentato un metodo di autocontrollo proveniente dagli USA per il quale il Centro senologico di Bressanone-Merano offre dei corsi che possono essere frequentati gratuitamente.

Sì certo, i giornalisti maschi si saranno sentiti un po' fuori luogo quando i referenti della conferenza stampa su tumore al seno e prevenzione hanno fatto circolare due modelli di silicone con i quali le donne possono imparare meglio a esaminarsi da


cancr c ancr o al seno

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Da sinistra: Erika Laner, mamazone – Donne e Ricerca contro il cancro alla mammella in Alto Adige; Dott.ssa Sonia Prader, reparto ginecologia ospedale Bressanone; Martina Ladurner, socia fondatrice mamazone; Renate Daporta Jöchler, presidente Assistenza Tumori Alto Adige

sole, ma non fa niente! Hanno scritto lo stesso!

La terapia migliore è il riconoscimento precoce Il tumore al seno è la malattia oncologica più frequente nelle donne. Otto o nove donne su dieci al mondo si ammalano di questa malattia e sempre più spesso sono donne giovani. Il Dott. Herbert Heidegger, primario di ginecologia all’ospedale di Merano, non ha dubbi: "La terapia migliore è la diagnosi precoce. Più è piccolo il tumore, più sono grandi le possibilità di guarigione." Accanto a mammografia e ultrasuoni è soprattutto l’autopalpazione che aiuta a riconoscere un tumore ancora allo stadio iniziale. Il Centro senologico Bressanone-Merano, insieme a Mammazone, ha elaborato un opuscolo nel quale le donne trovano una guida precisa per l’autocontrollo mensile. Le dottoresse Sonia Prader e Serena Rizzolli propongono un metodo che è certificato negli USA da alcuni anni con il quale ogni donna è in grado di riconosce

da sola un tumore di 0,3 cm. Ovviamente il presupposto è che serve un po’ di esercizio e che i controlli devono essere regolari, in modo tale da conoscere bene il tessuto del proprio seno.

L'importante è che la donna esegua comunque regolarmente anche tutti gli altri esami di prevenzione.

Chi si conosce bene, prova meno paura

"La nona donna è chiunque" dice in modo provocatorio Renate Daporta Jöchler, la presidente dell'Assistenza Tumori Alto Adige. "Non io e nessuno della mia famiglia: così pensano tutte. E se invece fosse così?" Le donne devono imparare a non guardare sempre altrove, sostiene Daporta. "Bastano alcuni minuti – una volta al mese!"

"Dai 20 anni in avanti, ogni donna dovrebbe cominciare a controllarsi. Meglio si conosce il proprio seno, più grande è la possibilità di sentire anche variazioni minime" così le dottoresse che però mettono anche in guardia da paure immotivate. "Almeno l’80% dei noduli sentiti sono di natura benigna. Meglio si conosce la donna, meno cadrà nel panico!" Nel centro senologico Bressanone-Merano, le donne sotto la loro guida possono imparare a controllarsi correttamente. "Le punte delle dita sono molto sensibili. Bisogna trovare il giusto metodo di palpeggiare, la pressione giusta, la posizione giusta." Il corso di due ore comincia con esercizi effettuati tramite i modelli di silicone che abbiamo menzionato prima. Poi ogni donna esamina il proprio seno.

Prendi in mano la tua salute

Citando liberamente Saite-Exupéry, Martina Ladurner e Erika Langer di Mammazone sottolineano "L'importante è invisibile per gli occhi". Uno degli obiettivi della loro organizzazione è di rafforzare l'autocoscienza delle donne rispetto al proprio seno e in generale rispetto al proprio corpo. "Sapere è potere" dice Martina Ladurner. "E sapere rende la paura meno forte ." La percentuale mortale di tumore al seno potrebbe essere portata a zero, così Erika Laner, se le donne prendessero in mano il loro destino in modo cosciente. Segue

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cancr c ancr o al seno

Un tema che riguarda tutte Sensibilizzare. Rendere pubblico. Appello alla responsabilità. Scuotere. Informare. Questo è il loro intento per poter combattere il cancro al seno. Voci contro il carcinoma alla mammella.

Martina Ladurner: "Per noi di Mammazone è importante trasmettere la conoscenza a donne sane e informarle per sensibilizzarle a un maggiore autocoinvolgimento. E poi vogliamo aiutare le donne colpite dalla malattia attraverso informazioni specifiche e più mirate. L’incontro con Ursula Goldmann Posch, la fondatrice di Mammazone Germania, che proprio poco tempo fa ha ricevuto la Croce al Merito per questo suo lavoro, "per me è stato decisivo fare di questo tema il compito della mia vita. Ci sono ancora troppe donne che muoiono di questa malattia per ignoranza. Non è necessario. Io stessa mi controllo regolarmente." Dott. Herbert Heidegger: "Le donne devono conoscere meglio il loro corpo. Sono di natura molto sensibili. Molte sentono comunque che qualcosa non va. Oggigiorno

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tante donne si fidano troppo poco di se stesse. Farmaci come la pillola o anche semplicemente lo stress, fanno si che le donne tendano a perdere la consapevolezza del proprio corpo. Però è davvero così che la maggior parte delle donne trova il tumore da sola. Poi un consiglio per l’autocontrollo: con le mani umide o con crema diventa ancora più facile!" Dott.essa Serena Rizzoli: "Questo tema ci riguarda tutte. Nessuna donna può far finta di non essere interessata. Anche quelle che fino ad oggi non facevano parte delle "none", che (ancora) non sono colpite, devono dimostrare responsabilità verso se stesse. Anch’io una volta non mi controllavo con metodo. Qualche volta mi controllavo e qualche altra volta no. Ma consiglio a tutte le donne di prendersi questi pochi minuti di tempo una volta al mese. Anche se non è

il periodo consigliato dal medico. Funziona lo stesso, fa solo un po’ più male." Dott.essa Sonia Prader: "La mia motivazione è che ancora troppe donne si ammalano. Le donne ancora non hanno capito l’importanza di queste azioni preventive. Tutte noi vogliamo invecchiare in salute e vivere bene godendoci tutte le stagioni della nostra vita. Il controllo del seno è un passo in questa direzione." Erika Laner: " Io sono interlocutrice di Mammazone perché sono io stessa paziente di tumore al seno. Ho saputo del mio tumore tramite l’annuale controllo di routine. Sono stata fortunata, ma se mi fossi controllata regolarmente da sola, avrei potuto curarlo prima e in modo meno invasivo. Voglio aiutare le donne a scoprire il tumore in tempo. n Non solo quando è troppo tardi."


psicodramma Corso psicodr amma

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Portare in scena la vita Corso psicodramma quest’autunno a Bressanone Chi si ammala diventa più sensibile, più ricettivo e più riflessivo. Spesso la malattia va di pari passo con una crisi esistenziale, una crisi che coinvolge tutto – corpo, anima e rapporti sociali. Se l’anima sta male, il corpo fatica a guarire. Bisogna occuparsi di tutti e due. A ottobre inizia un corso a Bressanone che mira a ristabilire l’equilibrio dell’anima. Il nome ha un suono tragico, ma quello che si nasconde dietro ha a che fare con il mettersi in gioco, con la nostalgia e con lo schiudersi: psicodramma.

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e due psicoterapeute Eva Pircher e Regina Bogner sono legate da amicizia anche nella vita privata. Grazie alla loro età, 36 anni Eva e 60 Regina, sono un team perfetto e riescono ad immedesimarsi in chiunque voglia partecipare al corso.

Una terapia costruita sul teatro spontaneo secondo la teoria di Jakob Levy Moreno Eva e Regina si ispirano a Jakob Levy Moreno (1889 – 1974), un allievo di Freud che prese le distanze dal suo professore quando ancora ne frequentava i corsi. Moreno parte dal teatro spontaneo e dalle dinamiche di gruppo per entrare nella psiche. La rappresentazione (pseudo)teatrale ovvero lo psicodramma, come definì Moreno il suo approccio all’anima, è „quel metodo che rivela la verità dell’anima tramite un azione con lo scopo di liberare la spontaneità umana integrandola in modo sensato nel progetto di vita della persona interessata."

Regina ed Eva a Londra, dove hanno frequentato un corso di aggiornamento

Nella realizzazione teatrale ognuno diventa regista della propria vita, sia nel passato che nel presente e nel futuro. Tutto è permesso: la rappresentazione simbolica, lo scambio di ruoli. Tramite la messa in scena del proprio psicodramma e dello psicodramma di altri, i partecipanti vivono la possibilità dello schiudersi, del lasciarsi andare. Liberandosi di tensioni e di sensazioni imprigionate da troppo tempo, i partecipanti si possano liberare dalla loro stagnazione esistenziale, iniziata con la malattia se non addirittura prima. Il gruppo, spiegano le due terapeute, si formerà e si unirà durante il corso. Si formeranno dinamiche tipiche ed esclusive di questo particolare modo di fare gruppo. "Si tratta di incontrare la propria vita e la vita d’altrui giocando, in modo benevolo, cambiando prospettiva anche diverse volte."

Far rivivere il vissuto Psicodramma, spiegano Eva e Regina è una terapia del cambiamento composta da giochi di gruppo, giochi singoli, giochi

corporei, disegnando, parlando, cantando – perché no anche danzando. Anche la spiritualità può entrare nel gruppo – sempre che i partecipanti lo desiderino. Si tratta di sviluppare una sensibilità per tutte le particolarità del proprio io. Risvegliando e rivivendo sogni e desideri che non si sono mai vissuti, mescolandoli poi con la vita vissuta. Psicodramma è un corso rivolto a tutti. Chi sta vivendo la malattia, chi l’ha superata. È una terapia che accompagna la vita, con lo scopo di ristabilire l’equilibrio interno. Ognuno è libero di portare la sua vita sul palcoscenico scegliendosi il ruolo o i ruoli che desidera. A settembre c’è la possibilità di partecipare ad una specie di "iniziazione" al corso per chi è interessato. Il corso vero e proprio comincerà invece fine settembre e durerà fino a giugno 2011. Il gruppo s’incontrerà ogni tre settimane, un pomeriggio di un giorno settimanale ancora da definire, sempre dalle ore 17 alle 19.30. Informazioni dettagliate all’ufficio di Bressanone. n

Gruppo chiuso da 8 a 14 partecipanti Cosa aspettarsi dal corso psicodramma? Sarà un gruppo a numero chiuso con al massimo quattordici partecipanti. Un gruppo il cui lavoro s’orienterà all'analisi delle proprie risorse interne, cioè verrà elaborato tutto ciò che emerge dai singoli partecipanti e dalla successiva interazione a livello di gruppo. Anche i temi trattati variano a seconda di quello che emerge dal gruppo: sicurezza e insicurezze, paure e desideri, difetti e pregi, sentimenti come rabbia, disperazione, speranza saranno rappresentati sul palcoscenico.

Eva Pircher

Regina Bogner

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Tema

Dipingere

Liberare l’anima dipingendo Per i più piccoli è un bisogno. Molti lo fanno senza pensarci, altri per passione o per talento. Lasciare tracce, dipingere, disegnare, scarabocchiare. Un bisogno fondamentale dell’uomo. Un bisogno liberatorio. Ma per molti è qualcosa che si perde una volta incamminati sulla via dell’adolescenza. Riscoprire la creatività può essere salutare anche nella terapia del tumore. Il metodo della pittura espressiva assistita aiuta ad aprire una strada verso se stessi.

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a sempre l’uomo ha il bisogno di essere attivo in modo creativo e di esprimersi dipingendo e creando, come dimostrano le pitture rupestri primitive o, come già accennato, la gioia dei più piccoli quando lasciano tracce su un foglio con i colori o con una matita e le presentano orgogliosi come fossero capolavori. Più volentieri però i bambini dipingono con le mani. E' questo immergersi nei colori, questo lasciare via libera alle mani escludendo la ragione, che gli adulti devono spesso imparare di nuovo.

Perché, nel tempo, molta di questa spontaneità primitiva si perde. Non si ha il coraggio di creare qualcosa senza la pretesa di un rendimento, qualcosa che non deve essere per forza bello e piacevole, qualcosa che è fuori, al di là, degli schemi di giudizio. Con l’uso dei colori e delle mani può prendere forma quello che dorme nel profondo dentro di noi, inconsciamente. A Bressanone, la terapeuta Magdalene Kofler ha tenuto da gennaio a maggio un

corso di pittura espressiva assistita per malati di tumore e uno per i loro figli. Un incontro una volta la settimana, per gli adulti di due ore e mezza, per i bambini di 90 minuti.

Guarigione attraverso l’agire attivo e creativo "Quando le persone non sono più spettatori, ma attori attivi, sentono la guarigione. Allora sono creativi, sono ‘creatori’ della loro vita" diceva già il noto artista

Saluto della Presidente, Renate Daporta Jöchler

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Dipingere

Tema

Un'inaugurazione con un grande afflusso di visitatori

tedesco Joseph Beuys. "L’accesso diretto attraverso le mani apre cancelli e agisce in modo liberatorio" dichiara Magdalene Kofler. "Però è importante imparare a lasciare libere le mani e i colori e a non guidare l’azione con la mente." Il risultato di questo lavoro, circa venti opere, è stato esposto fino a metà giugno al Café vis@vis a Bressanone. "Non è facile alleggerire vecchi schemi di pensare, lasciarsi andare e cominciare a dipingere liberamente e in modo liberatorio" dichiara la responsabile del corso.

"Però è possibile impararlo di nuovo." In autunno verranno riproposti tutti e due i corsi di pittura espressiva assistita, per adulti e per bambini.

Dipingere in piedi con le mani La "pittura espressiva assistita" si appoggia al metodo di Arnold Stern "Malort" e al metodo della "Pittura assistita" della nota terapeuta svizzera Bettina Egger. "Anche se dietro la pittura espressiva non c’è nessun intento artistico, non è da escludere che nascano vere opere d’arte". Ma questo è un effetto secondario.

"Importante è solo la gioia di essere attivi in modo creativo, l’agire sul quadro. La pittura in piedi davanti alla parete, il fatto di intingere le dita nei colori", così la terapeuta, " può muovere qualcosa dentro di noi. La fonte della creatività può sgorgare di nuovo e ravvivarci e forse guarirci un po’. " Guarire, perché dipingere aiuta a superare le ferite dell’anima. In questo senso, la pittura espressiva assistita con le tempere è una via per arrivare a se stessi, una possibilità di elaborare temi personali, ma è anche una forma creativa del dipingere insieme perché già l’esperienza comune può avere conseguenze positive.

Esposizione nel Cafè vis@vis di Bressanone I quadri esposti nel Cafè vis@vis sono stati creati da dentro, spesso senza idee precostituite. Quadri che hanno toccato spesso temi molto personali degli autori, che per questo rimangono anonimi. Perché si è fatta comunque una mostra? "Volevamo dimostrare cosa può significare esprimersi con mezzi diversi dalle parole e come può essere difficile e lungo questo percorso". Di grande importanza è l’assistenza durante il processo creativo, spiega la terapeuta Magdalene Kofler. Ogni quadro è accompagnato da una spiegazione sul n processo di formazione.

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Tema

Scu ola del paziente Scuola

Sfuggire al cancro col movimento Muoversi fa bene. Sempre e comunque. Anche quando si è malati, o meglio proprio in quell’istante. L’uomo moderno passa la maggior parte del suo tempo sdraiato, seduto o in piedi. In media si muove meno di un’ora al giorno. Troppo poco. Decisamente. E questo vale sia per persone sane sia per quelle malate (di tumore). E pensare che muoversi ha un effetto salutare, meglio di tanti farmaci messi insieme. E non costa niente!

C

he l’interesse per questo tema non manchi, l’ha dimostrato il numero delle persone arrivate al Forum di Bressanone per ascoltare la terza relazione nell’ambito della serie "scuola del paziente". Tema della serata: "Muovendosi sfuggire al cancro". Molti sono rimasti in piedi, perché sono state più di 200 le persone venute per ascoltare la relazione della primaria del reparto di Fisioterapia dell’ospedale di Bressanone, dott.essa Gertraud Gisser e della fisioterapista Martina Pojer. Tra il pubblico anche il direttore di ripartizione e presidente della fondazione Vital, Dott. Florian Zerzer. Prima di entrare nello specifico della serata, Gisser e Pojer hanno fatto un piccolo excursus sul movimento in genere. Muoversi vuol dire vivere. Il movimento aumenta la tensione muscolare, fortifica il cuore e stabilizza la pressione, rende flessibili e favorisce un buon portamento. Chi fa sport e chi si muove in genere non

manca di autostima e riesce a socializzare più facilmente. Il movimento ci fa star bene, aiuta nello studio e protegge da malattie – e tutto ciò già a partire dall’infanzia. É stato evidenziato che il movimento influisce anche sullo sviluppo neurofisiologico e quindi sullo sviluppo dell’intelligenza.

Bisogna educare i bambini al movimento L’educazione al movimento deve iniziare appena si inizia a camminare. La maggior parte dei bambini di oggi si muove troppo poco. Meno di un’ora al giorno, con delle conseguenze pesanti. Responsabili sono i cambiamenti della società e il consumismo nel quale siamo immersi. Quello che un tempo era il giocare in strada è stato sostituito dal consumo passivo di televisione o di videogiochi. La conseguenza è che malattie come il diabete e l’obesità aumentano già nei bambini. Da

notare bene: l‘obesità favorisce lo sviluppo di tumori. Chi è abituato a muoversi regolarmente in genere ha un buon feeling con il proprio corpo e lo conosce bene. Questo è un fattore determinante sia nella prevenzione sia nella cura dei tumori. La dott.essa Gisser: "Il movimento abituale rafforza tutto l’organismo. Ma non solo. Chi si muove è facilitato nella comunicazione e nel rapportarsi agli altri."

Muovendosi si acquisisce un rapporto positivo con il proprio corpo Chi si muove regolarmente, anche dopo la malattia, in genere ha meno difficoltà ad accettare i cambiamenti nel proprio corpo dovuti alla malattia, ha sottolineato Martina Pojer. Anche dopo la malattia poter contare sul proprio corpo aumenta il benessere psichico. Porsi dei traguardi aiuta a guadagnare di nuovo confidenza con se stessi e regala gioia e coraggio. E non

Una sala stracolma

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Scu ola del paziente Scuola

conta se si tratta solo del mezzo minuto guadagnato rispetto all’ultima corsa. L’attività corporea aumenta la produzione dei cosiddetti ormoni della felicità (endorfina e serotonina) e favorisce l’eliminazione degli ormoni da stress: adrenalina e noradrenalina o dopamina. Oggi i medici non raccomandano più di riguardarsi nella fase dopo l’intervento e durante la chemioterapia o la radioterapia. Con la necessaria precauzione il paziente può, anzi, deve muoversi. I primi gruppi sportivi di malati di tumori sono sorti in Germania già all’inizio degli anni Ottanta. Studi effettuati alla fine degli anni ‘80 hanno evidenziato che un movimento moderato, come per esempio la corsa può aiutare a ridurre la massa

Dott.ssa Gertraud Gisser

tumorale e può contribuire a diminuire il numero delle metastasi.

Friluftliv In Norvegia è stato elaborato un concetto specifico di movimento per pazienti di tumore, il friluftliv. La base è il movimento all’aria aperta, nella natura, partendo dalla convinzione che muoversi all’aria aperta rafforza l’organismo, fa trovare la calma interiore e aiuta a mettere in sintonia anima e corpo. E non cambia nulla se si tratta di una passeggiata, alpinismo, sci di fondo, nordic walking, bicicletta o tipi di movimento in compagnia come tai chi o yoga. Chi sente il vento o la pioggia mordere la pelle, chi sente il calore dei primi raggi

Martina Pojer

Tema

di sole sulla pelle o il freddo pungente di una giornata in gennaio, chi può inalare i profumi della natura che sanno di erba, terra, fiori o bosco, chi è in grado di fare almeno una di queste cose si sente tutt’uno con la natura e riesce più facilmente ad accettare la propria condizione. Ricaricare le proprie cellule di ossigeno, così come gli effetti positivi dei raggi di sole, sono fattori fondamentali per il proprio benessere e la propria salute. Dott.essa Gertraud Gisser e Martina Pojer: „Il movimento ha una molteplicità di effetti positivi, come forse nessun altro farmaco. È molto efficiente e costa soltanto un po’ di tempo. Ma il tempo sicuramente non è perso. E i costi sono zero!!" Quand’è n che cominciate?

Dott. Florian Zerzer

Renate Daporta Jöchler

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Informazione medica

Usare tutti i sensi in modo intuitivo

Il medico di base o piuttosto il medico generale è l’unica figura che ha una visione completa del paziente. Della vita, del corpo e della psiche."L’arte del medico di famiglia è ottenere molto con mezzi semplici" dice Adolf Engl. Da 30 anni è medico generico e come presidente dell’Accademia per la Medicina Generale a Bressanone è coinvolto nei programmi di formazione e ricerca

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uando si tratta di un tumore, il medico di base inizialmente è solo una figura di secondo piano. Terapia e cura sono nelle mani di uno specialista. Qualche volta viene consultato il medico di famiglia quando si tratta dell’anamnesi, cioè la storia del malato. Il compito del medico generico si svolge quindi prima e dopo la malattia e la terapia. Anche se il normale programma di prevenzione è condotto senza il medico di famiglia (la popolazione viene invitata ai vari esami in base al registro dei tumori), in questo ambito si ritaglia però una importante funzione di consulenza.

Gli esami preliminari non sono un’assicurazione Dott. Engl: "Spesso vengono da me pazienti con domande riguardo la prevenzione o chiedono prescrizioni per l’analisi del sangue o indagini simili." Cosa che accade soprattutto dai 50 anni in su. "I sistemi di riconoscimento precoce delle malattie servono a poco se il paziente non conduce uno stile di vita adeguato" dice in modo provocatorio il medico di famiglia. "Molti vedono questi controlli come una assicurazione e si sentono al sicuro. Se il check-up è a posto, posso continuare a vivere come prima." Questo però è un errore. "Ricerche

Dott. Adolf Engl Medico di famiglia

preliminari servono a poco, lo stile di vita invece a molto!" L'importante è informare ogni paziente prima di qualsiasi controllo. Per fare questo servono molto tempo e una competenza adeguata, non solo in ambito medico. E' richiesta capacità psicologica e capacità di instaurate un colloquio con il paziente. "Chi

Ognuno è responsabile della propria salute. I check-ups servono a poco, se non si conduce uno stile di vita sano

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Informazione medica si rivolge a noi deve sapere esattamente quello che succede durante un esame e soprattutto che cosa fare se il risultato non è come aveva sperato." Nel caso di una diagnosi di tumore, molti pazienti, soprattutto nelle zone rurali dove il rapporto tra medico di famiglia e paziente è più stretto che non in città, si rivolgono subito dopo al medico di famiglia. "Perché hanno bisogno di sostegno psicologico." Durante la terapia vera, la fase di cura, il medico generico ha un ruolo marginale. "Non ci immischiamo, ma naturalmente siamo sempre a fianco del paziente per consigli e sostegno."

famiglia ha un ruolo attivo nello scambio di informazioni col paziente e con i suoi parenti e in qualitò di coordinatore delle altre figure coinvolte nella terapia: infermieri, fisioterapisti ecc. "In Val d' Isarco si svolge da alcuni anni con successo un progetto di medicina palliativa. Per questo, l’80% dei nostri pazienti muore a casa." Una quota eccezionale per l’Alto Adige e per l’Europa. Questo progetto dovrà essere esteso a tutto l’Alto Adige. Questo è il motivo per cui proprio in ambito oncologico, della medicina palliativa e della formazione al colloquio, c’è una fitta offerta di corsi di perfezionamento rivolta ai medici generici.

Ruolo attivo nelle cure palliative

Rapporto a lungo termine con il paziente

Nelle cure palliative dove si tratta di garantire al paziente assenza di dolore e una certa qualità della vita, il medico di

La cosa speciale del medico di famiglia è il suo rapporto a lungo termine con il

paziente. Adolf Engl: "Questo ha anche i suoi lati negativi perché si può essere prevenuti, ma il medico di famiglia è il primo ad essere interpellato per tutto e spesso ha un’esperienza decennale con il paziente. Il medico generico è in grado di risolvere da solo circa l'80% dei casi, il resto lo inoltra allo specialista. "Qui è importante il momento" sottolinea il Dott. Engl. "La medicina specialistica da sola porta a una totale iperassistenza." Che cosa consiglia a un giovane collega Dott. Engl con la sua più di trentennale esperienza? "Consiglio a ciascuno di usare tutta la propria sensibilità, di lavorare in modo intuitivo e di imparare a fidarsi dei propri sensi. E' un mezzo che tutti possiedono: ognuno sente, annusa, ascolta, tasta e vede. Bisogna far fruttare questa abilità". n

Statistiche: Il medico di base in Alto Adige In Alto Adige ci sono ca. 275 medici generali. Ognuno di loro conta mediamente 1.700 pazienti iscritti. Il numero massimo consentito di pazienti è 2.000. La media nazionale è nettamente più bassa. Un medico generale nelle altre regioni d’Italia si occupa mediamente di 1.100 pazienti fino ad un massimo di 1.500. La riforma sanitaria in Alto Adige persegue una rivalutazione del servizio medico sul territorio, anche per garantire cure domiciliari adatte a pazienti con malattie gravi o terminali. A Bressanone e a Merano la cura domiciliare integrativa è già stata attualizzata con successo. A parte i vantaggi per il paziente che può rimanere nel suo ambiente abituale, la cura domiciliare conviene anche al servizio sanitario. Mentre un letto ospedaliero costa ca. 700 euro al giorno, l’assistenza domiciliare garantita dal medico generale, dall’infermiere e dal servizio sociale costa 80 euro. Per poter proporre questo servizio ad un numero alto di pazienti è necessario aumentare il numero dei n medici di base.

Ogni medico di base in Alto Adige segue in media 1.700 pazienti. Sono 600 in più rispetto al resto d'Italia

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Tema

farmacia da viaggio

Partire preparati e tranquilli Con l’estate arrivano anche le vacanze. Per potersi godere le vacanze è consigliabile munirsi di una piccola scorta di farmaci prima di partire. Chi è solito prendere delle medicine deve assicurarsi di averne a sufficienza per tutto il periodo della vacanza. I pazienti che invece stanno svolgendo un trattamento chemioterapico devono assolutamente coinvolgere il loro medico nella programmazione delle ferie.

"Q

uali farmaci mettere in valigia?". E stato il tema di una conferenza al Forum di Bressanone. Probabilmente il 22 aprile era ancora troppo lontano dall’estate. O la primavera fredda e piovosa ha fatto sì che l’importan-

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za del tema non sia stata recepita. Fatto sta che la conferenza "Partire sani" al Forum di Bressanone con la farmacista dott.essa Susanne Reiffenstuhl Baumgartner non è stata affollata. Un vero peccato! La relazione è stata molto interessante e utile, come anche la lista dei farmaci necessari per la

piccola farmacia da viaggio distribuita dalla dottoressa a fine serata. Nessuno se lo augura, ma purtroppo anche nelle settimane più belle e più attese dell’anno nessuno è sicuro di non essere colpito di qualche piccolo malanno. Non sempre lo star male è tale da dover ricor-


farmacia da viaggio

Tema

rere alle cure di un medico e non sempre è possibile trovare il farmaco necessario senza ricetta in farmacia. Soprattutto all’estero. È quindi meglio munirsi del necessario già prima di partire.

Discutere con il medico di base o con il farmacista che farmaci mettere in valigia Per essere preparati a ogni evenienza e non portare farmaci inadeguati o inutili, si consiglia di discutere con il medico di base o con il farmacista di fiducia cosa mettere in valigia. I malanni più frequenti durante le vacanze colpiscono stomaco e intestino o il tratto otolaringoiatrico. Indispensabili per chi parte sono quindi lassativi e farmaci contro la diarrea, pastiglie per la gola, spray nasale e gocce per il mal d’orecchio. Altrettanto importanti durante il periodo estivo sono prodotti solari con un fattore di protezione adeguato (e quindi alto!) co-

gio

Proposte per la farmacia da viag

Farmaci individuali • Malattie croniche es, l di mare/ mal di macchina, herp • Predisposizioni particolari ,(ma ) allergie, acidità di stomaco candida he nel caso di una permanenza (anc ri essa nec aci Scorta sufficiente dei farm prolungata) ando la sostanza attiva) Ricetta del medico di base (specific Stati dolorosi e febbrili • Tachipirina, Moment Act o Aspirina • Termometro Stomaco e intestino • Antidiarrea: Reidrax (soluzione elettrolitica), Immodium, Dissenten • Lassativi: Microlist, Frutta e Fibre, Guttalax Pelle

• Protezione solare a sufficienzatidro, Lenirit • Scottature: Bepanthenol, Cor • Protezione insetti: Autan • Punture d’insetto: Fenistil gel, Cortidro Lenirit

nti Occhi e Orecchie, Raffreddame i come Dropstar icial artif ime lacr ati: irrit hi • Occ • Congiuntivite: Tobral • Otite: Anauran • Raffreddore: Otrivin • Mal di gola: Benactiv pastiglie Ferite ant • Freddo instant: compresse cold – hot, Cyro Inst • Disinfezione: Citrosil icina • Crema antibiotica: AureomCero e Compeed, garza 10 x 10 cm, fasc : • Materiale di medicazione cerotti tto Peha di garza, pinzetta, forbice,

sì come creme a base di cortisone contro scottature e contro punture d’insetto.

Calcolare un tempo utile per ordinare farmaci non disponibili Chi è solito prendere dei farmaci deve assicurarsi di averne a sufficienza per tutto il periodo delle vacanze. "Bisogna cominciare ad occuparsi dei farmaci in anticipo", sottolinea la farmacista. "Non tutti i farmaci sono sempre disponibili in magazzino, soprattutto in estate quando tutti stanno per partire." Prima della partenza bisogna anche controllare come un farmaco deve essere conservato. "Eventualmente bisogna metterlo in una borsa frigo ed assicurarsi che la temperatura rimanga inalterata". I malati di tumore dovrebbero sempre parlare con il proprio medico dei loro programmi di viaggio. A seconda della meta necessitano di particolari farmaci per non correre il rischio di ammalarsi. Questo vale ancora di più per chi è sottoposto a chemioterapia. In questi pazienti un cambiamento climatico può destare complicazioni. Susanne Reiffenstuhl: „Mi raccomando però di non avere paura di partire. Con la giusta precauzione si può stare tranquilli e godersi la vacanza." Sperando che la farmacia da viaggio rimanga nella valigia fino n al ritorno a casa!

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Tema

circondario d’Isarco Gita annuale del cir condario Val d’Isar co Bressanone

A spasso in Val di Non Gita annuale del circondario Val d’Isarco Bressanone Non è sempre necessario il bel tempo per divertirsi. La gita annuale del circondario Val d’Isarco Bressanone è stata indimenticabile anche senza sole. Lo dimostrano le facce raggianti dei 55 partecipanti a fine giornata.

S

ono tre anni che Elfriede Burger Scapin e suo marito Oscar organizzano le gite assieme all’amico e ex guida alpina, Narciso Anselmi. Quest’anno è stata scelta come meta la Val di Non, nel vicino Trentino.

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Alle sette del mattino il pullman è partito da Vipiteno con soste a Mules, Bressanone, Funes e Chiusa. La prima tappa è stata Tret, raggiunta attraverso il passo Palade. Per molti partecipanti una zona ancora sconosciuta.

Arrivati a Tret il gruppo si è diviso. I camminatori, guidati da Narciso Anselmi, si sono diretti in direzione dell'omonimo lago, raggiunto dopo una camminata di ca. 40 minuti attraverso un bosco primaverile, per poi


circondario d’Isarco Gita annuale del cir condario Val d’Isar co Bressanone

Tema

Grazie anche al bel tempo, all'atmofera allegra e ad un pranzo particolarmente gustoso, tutti i partecipanti hanno potuto godersi appieno le meraviglie della natura e delle passeggiate. Qualcuno ha giocato a carte, altri hanno chiacchierato con i compagni di viaggio

prendere il sentiero numero nove verso San Felice, dove sono arrivati dopo altre due ore. Chi non è stato in grado di affrontare una camminata lunga si è fermato al ristorante Scoiattolo per passare il tempo giocando a carte o chiacchierando. Alcuni hanno comunque fatto due passi nei dintorni del locale. Il gruppo si è ricongiunto a San Felice, dove i camminatori sono saliti sul pullman che si è poi diretto a Senale San Felice alla trattoria Al Cervo, dove erano attesi per un pranzo ricco di specialità tirolesi.

Finito di mangiare, alle 15.30, i partecipanti hanno assistito a una Santa Messa. Dopo Pietralba, Senale San Felice è la meta di pellegrinaggio più importante dell’Alto Adige. Anche se l’omelia del parrocco è stata giudicata troppo pesante e particolarmente triste da parte di tanti partecipanti, la messa è stata vissuta come momento intenso di comunione.

Purtroppo anche la giornata più bella è destinata a finire e così il gruppo della Val d’Isarco è ripartito alle 16.30 verso casa. Elfriede e Oscar Scapin assieme a Narciso Anselmi stanno già pensando dove portare n i soci l’anno prossimo!

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Tema

Ci presentiamo ci

Il ritratto Sogni coi piedi per terra Fa le cose come devono essere fatte. Ha la necessaria dose di caparbietà quando si tratta di imporre qualcosa, ha una visione delle cose fatta di obiettivi da raggiungere ed ha un atteggiamento di fondo profondamente positivo. E' Renate Daporta Jöchler, presidente dell'Assistenza Tumori Alto Adige appena (ri)eletta. Dalla sua anche la nomina nel 2009 a "Sudtirolese dell’anno", giusto riconoscimento al suo impegno instancabile.

N

on le piace sentire tante storie su di lei e sul suo lavoro. La quarantaduenne Renate Daporta è la donna semplice della porta accanto che riesce ad affascinare con mezzi semplici. Il lavoro di persuasione non le è difficile quando è convinta di qualcosa dal profondo del cuore. E dell’importanza del lavoro dell’Assistenza Tumori Alto Adige è convintissima. Così come della necessità di un cambio generazionale nelle strutture dell'associazio-

ne. Custodisce le esperienze positive del passato come un tesoro, però non esita nemmeno a gettare via zavorre inutili per far posto alle cose nuove.

Da oggi a domani davanti al nulla Ha scoperto sulla sua pelle che cosa significa aver bisogno dell’aiuto dell'Assistenza Tumori quando nel 2002 suo marito Karl, in modo completamente inaspettato

e a soli 40 anni, si è ammalato di cancro allo stomaco. Da un momento all’altro si è trovata davanti al nulla – in più con due figlie piccole. Nell’impresa artigiana di suo marito fino a quel momento aveva solo tenuto la contabilità, per il resto faceva la donna di casa e la madre e probabilmente non si sarebbe mai sognata di stare un giorno sotto le luci della ribalta. Nel 2002 aveva altri problemi. L’impresa del marito doveva chiudere, la giovane famiglia aveva appena acquistato una casa di proprietà. Alla paura di perdere il compagno e il padre dei suoi figli si aggiungeva la nuda paura per la loro esistenza. Quando nello stesso periodo si ammalò di cancro anche una cara amica, Renate promise a se stessa: "Se uno dei due ce la fa, m’mpegnerò personalmente". Per la sua amica ogni aiuto è arrivato troppo tardi, suo marito invece ce l'ha fatta, e in casa Jöchler si è verificato un cambio dei ruoli.

Cambio dei ruoli in casa Jöchler Renate lavora a tempo pieno nella contabilità di un negozio internazionale di arredamento. Non solo è diventata membro attivo dell´Assistenza Tumori, ma subito dopo la sua adesione e stata eletta presidente del circondario Valle Isarco. Due anni fa succedeva alla defunta presidente Christine Mayr. E a maggio è stata eletta all’unanimità per il suo secondo mandato. Il resto è storia. Storia di successo. Attiva com’è, Renate non ha paura di innovazioni e di portare avanti la sua visione: " Il tumore" così Renate Daporta, "non deve restare

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le tttere Le vostre Le tere

un tabù, e le persone che ne sono colpite devono essere trascinate fuori dal loro isolamento." Inoltre Renate si batte instancabilmente per una migliore prevenzione e per la possibilità di estenderla sempre di più, facendone una vera e propria cultura.

Questi colpi o spezzano una persona o fanno scaturire una forza dall’interno. Renate ha trovato una sorgente inesauribile dentro se stessa. Questa sorgente viene alimentata non da ultimo dal sostegno che trova nella sua famiglia. E lei riesce a trasmettere agli altri questa forza e questo

Tema

entusiasmo. Nei prossimi anni ci possiamo aspettare ancora parecchio da lei. C'é un ruolo però che sicuramente non vuol ricoprire: quello di presidente a lungo termine. "Prima o poi farò posto a persone più giovani e con nuove idee." Allora: buon n lavoro!

Conferenze stampa, lavoro mediatico intenso, scuola per pazienti, formazione di gruppi di auto-aiuto, consulenza giuridica gratuita, conferenze e opuscoli, sono solo alcune delle attività da lei create. Renate può essere così attiva perché a casa durante la sua assenza suo marito si occupa delle due figlie di 13 e 18 anni, Sandra e Annika. Il pittore edile di una volta nel frattempo ha cambiato mestiere ed è tornato a lavorare a metà giornata. Nel tempo libero segue la sua passione, la pittura artistica.

Forza dall’interno Da dove prende la sua forza Renate? Spesso non lo sa nemmeno lei. Di aiuto le è stato sicuramente il fatto che non ha avuto certo una gioventù idilliaca. Aveva un rapporto molto difficile e conflittuale con la madre, e da giovane ha perso il fratello per suicidio.

Le vostre lettere Nicole Dominique Stei

ner direttrice

SOS uomini (1) Ho letto con molto interesse l’edizione primaverile de "La Chance", e voglio esprimere la mia stima per Josef e per il coraggio che ha dimostrato raccontando la sua storia. Come lui si sentono tanti altri uomini. A me personalmente ha fatto bene leggere quelle pagine e constatare che non sono solo nelle mia situazione. Non capisco neanch’io perché per noi uomini è così difficile esprimere e condividere quello che ci opprime. Grazie per aver affrontato questo tema così delicato! A. M., Funes

Caro Signor A., la sua lettera ci fa coraggio e ci sprona ad andare avanti in questa direzione. Grazie per il suo apprezzamento, sapevamo che si trattava di un tema delicato. Chissà, forse è anche un incoraggiamento per tanti uomini ad uscire dal loro nd guscio!

SOS uomini (2) L’ultima edizione de "La Chance" con il tema "SOS uomini" mi è molto piaciuta. Non si potrebbe fare un’edizione simile dedicata a noi donne? La nuova Chance mi piace molto. Sono già curiosa di vedere K. U., Pennes la prossima edizione. Cara Signora K., infatti stiamo già programmando una Chance dedicata alle donne. Uscirà in autunno! nd

Una domanda Nella sala d’attesa dell’assessorato alla Sanità ho trovato una Chance e l’ho letta con grande interesse. Mi piacerebbe leggerla anche in futuro. Dove posso trovarla? H. R., Appiano

Cara Signora H., la Chance viene inviata a tutti i soci ordinari dell‘Assistenza Tumori Alto Adige. Esce quattro volte l’anno. nd

Care lettrici, cari lettori, nell’ultima Chance Vi abbiamo chiesto di scriverci una lettera o una mail. Ci interessa entrare in contatto con Voi. Per sapere se vi piace la nuova Chance, per poter rispondere alle Vostre domande, anche di natura tecnica (problemi giuridici, domande legate ai ticket ecc)., per capire cosa Vi interessa leggere. Quindi inviateci le vostre proposte ma anche le Vostre critiche che per noi sono molto importanti per poter migliorare. Devo ammettere che finora non ci sono pervenute tante lettere. Ma è solo un inizio. Speriamo nella prossima volta! Dateci un segno! Via lettera o via mail. Assistenza Tumori Alto Adige, Via Tre Santi 1, 39100 Bolzano o info@krebshilfe.it. A presto Nicole Dominique Steiner

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Tema

servizio ser vizio hospice

Assistere e accompagnare – fino alla fine Morire e accompagnare chi sta morendo – questo tema delicato ma allo stesso momento di grandissima attualità è stato al centro di una serata a Dobbiaco. Da tredici anni il servizio hospice della Caritas è attivo in Alto Adige con più di 150 volontari in tutta la provincia.

L

a sezione Alta Pusteria dell’Assistenza Tumori ha invitato la coordinatrice del movimento hospice della Caritas in Val Pusteria, dott.essa Karmen Rienzner e il responsabile provinciale, Günther Rederlechner, ad illustrare questo servizio importantissimo. La persona che sta morendo ma anche i familiari e il partner hanno bisogno di

particolare assistenza lungo questo difficile cammino conclusivo. Anche a Dobbiaco ci sono tre donne volontarie che si occupano di queste persone. Chi svolge questo compito necessita di una particolare preparazione psicologica per poter dare conforto e reggere il carico, anche emotivo, di questa attività. Il leitmotiv del servizio hospice è: "Dare conforto, sicurezza, sollievo dal dolore e la

possibilità di autodeterminazione a malati terminali, persone morenti e a quanti stanno loro vicino."

I familiari sono spesso troppo coinvolti per dare conforto

Karmen Rienzner (prima da sx) e Günther Rederlechner (al centro) hanno presentato il servizio hospice in Alto Adige

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Nel momento della morte siamo soli, ma il cammino verso la morte può invece essere condiviso. Spesso i familiari, il partner e gli amici non sono in grado di dare conforto e aiuto perché sono troppo coinvolti e troppo imbarazzati. I volontari del servizio hospice hanno invece una formazione specifica per entrare in contatto con la persona morente con calma e con capacità di intendere ed esaudire i loro desideri. In molti tra i pazienti hanno già chiuso con il loro destino e vogliono solo prendere commiato dal mondo. Ognuno ha delle esigenze diverse. Si tratta di entrare con dolcezza in confidenza con queste persone. Chi desidera raccontare e ricordare momenti particolari della propria esistenza, chi desidera invece conforto spirituale, chi vuole solo tenere una mano in silenzio per non sentirsi solo o ascoltare una voce che legge un romanzo o poesie, o infine chi ha bisogno di esprimere la propria rabbia e le proprie paure. L’importante è non essere soli. Chi desidera ulteriori informazioni sul servizio hospice, può rivolgersi alla Caritas Servizio Hospice Brunico, Via Paulvon Sternbach 6, tel. 0474413978, e-mail: n cbo@caritas.bz.it.


COSA SUCCEDE NEI Circondari Bolzano - Salto - Sciliar sx a dx: Torneo di "Watten" a San Genesio, da chler Robatscher; presidente di Circondario Monika Gurs Romen, sindaco Paul ; Franz Locher, sindaco di Sarentino ssociazione dell'a e dent presi e sio Gene San di Di Stasio, tella Dona sio; Gene sportiva San ig Robatscher; PresiLudw iale; ndar Circo tante resen vice rapp . Dieter Steger dente della Giunta Provinciale Dott

Consegna dell'assegno con la cifra corrispondente ai ricavi del torneo di "Watten" da sx a dx: Robert Aster, vicepresidente associazione sportiva San Genesio, Paul Romen, sindaco di San Genesio e presidente dell'associazione sportiva, Monika Gurschler Robatscher, Ludwig Robatscher e Hartmann Gamper

SOS - Cercasi foto! Le pagine "Cosa succede nei circondari?" vivono delle foto che vengono inviate dai circondari alla redazione. Magari qualcuno fra lettrici e lettori si saranno chiesti come mai da alcune sezioni ce ne sono sempre tante e da altre poche. Purtroppo non dipende da noi. Se i circondari non ci inviano materiale, noi non possiamo pubblicarlo! Per poter migliorare anche questo servizio, ecco la mia preghiera non soltanto ai responsabili dei circondari ma a tutti

quanti i soci dell’Assistenza Tumori: se organizzate una festa, una gita, se andate visitare un museo o se vi incontrate per una grigliata o un picnic o un torneo di carte – qualsiasi cosa: portatevi dietro la macchina fotografica e inviateci le foto all’indirizzo: info@krebshilfe.it. Importante: inviate le foto in tempo e non dimenticate di aggiungere una didascalia, spiegando chi si vede, dov’è e di che avvenimento si tratta. Così ci aiutate a migliorare il servizio de "La Chance" e a

fare sì che siamo ancora più vicini a quello che succede in tutto il territorio. Allora, mi raccomando. Non dimenticate la macchina fotografica! E se fate qualcosa di particolare con la famiglia o con i vostri amici durante questa estate, un viaggio, una gita, una grigliata o un picnic – mandateci le foto, rendeteci partecipi. nd

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COSA SUCCEDE NEI Circondari Val Pusteria Come ogni anno: "un fiore per la vita". Vendita di mazzetti di fiori secchi

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Correre per una buona causa: Anche quest'anno la corsa di beneficenza ha avuto un grande afflusso di corridori grandi e piccini


COSA SUCCEDE NEI Circondari

za, da sx a dx: Corsa di beneficen o Guido Pocher, iac bb Sindaco di Do ige nza Tumori Alto Ad ste Presidente dell'Assi chler, Renate Daporta JĂś Baur ariale Ida Schacher Presidente circond

Bassa Pusteria: con il rica vato della vendita delle sue opere Christine Fall De Bortoli, come segno er della sua riconocenza, ha fatto una notevole donazione all'Assistenza Tum ori!

Valle isarco e postura e A scuola per una miglior movimenti nei itĂ stic ela ore ggi ma

Lavorare e creare con la ceramica è rilassante e da' grande soddisfazione

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COSA SUCCEDE NEI Circondari Oltradige – Bassa atesina Lo spettacolo del coro maschile Monti Pallidi

Con l'inizio della primavera tutto e tutti danzano. Il ballo del 21 marzo a Ora Foto di gruppo dei ballerini con i volontari

Val venosta

La ginnastica in acqua fa bene. E quattro chiacchiere non possono mancare.

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Manifestazioni [ Valle Isarco ] Ginnastica in acqua Ogni mercoledì dal 22.09-24.11.2010, Ore 9.10 – 10.00 Iscrizione: dal 1 settembre 2010 presso l’ufficio di Bressanone Tel. 0472 832448 Acquarena Bressanone Relatore: Istruttore di nuoto SSV Bressanone Quota: 20,00 € Da portare: Cose da bagno Necessario: Certificato medico o autocertificazione

Ballo per la mezza età In una atmosfera distesa e rilassata imparerete balli provenienti da diverse epoche e diversi paesi e musiche di vario carattere. A differenza del ballo di societá, si danza in varie formazioni: in due, in tre, in quattro, in cerchio, da sole......il che rende tutto piú divertente. Musica, movimento e compagnia influiscono positivamente sul nostro benessere fisico e psichico. Donne e uomini interessati, di ambedue i gruppi linguistici, sono cordialmente invitati. Non é richiesta alcuna conoscenza preparatoria, é sufficiente il piacere del movimento, della musica e della compagnia. L´apprendimento dei balli avverrá senza alcuno stress da competizione. Ogni lunedì dal 20.09. – 29.11.2010 (lunedì, 1 novembre non si terrà la lezione di ballo) Iscrizione: dal 1 settembre 2010 presso l’ufficio di Bressanone Tel. 0472 832448 Ore 09.30 – 10.30 Sala di ginnastica – Ricovero „Santo Spirito" – Viale Mozart a Bressanone Relatore: Christa Wieland, Bressanone Costo: 20,00 € Da portare: Scarpe leggere comode

do nella forza creativa dentro di noi, ci lasciamo guidare e scopriamo cosí qualcosa di nuovo ed inaspettato. La pittura puó cosí diventare un avvincente ed appassionato viaggio in noi stessi. I quadri von verranno né interpretati, né valutati. Dipingiamo senza alcuna tematica, in piedi, su dei grandi rotoli di carta, con colori a tempera, adoperando pennelli o le mani. Non è richiesta alcuna preparazione particolare. Dal 01 ottobre, ogni venerdí Dalle ore 16.00 alle ore 18.30 Sede dell´Associazione a Bressanone Iscrizione: dal 1 settembre 2010 presso l’ufficio di Bressanone Tel. 0472 832448 Direzione: Magdalena Kofler, terapeuta d‘arte e pittura con lunga esperienza in ambito socialpedagogico. Costo: 20,00 €

Pittura d’espressione guidata per bambini e ragazzi I bambini, i cui padre o madre sono gravemente malati, soffrono con loro – anche se spesso non lo fanno notare. Tuttavia dipingendo riescono a divertirsi e a fare un'esperienza piena di vita – a condizione che possano sentirsi veramente liberi, senza che la loro opera venga confrontata o giudicata. Dipingendo liberamente non devono sentirsi obbligati a spiegare nulla. Con forme e colori possono dar sfogo ai loro sentimenti o semplicemente "fare ciò che vogliono". È una liberazione, perchè: tutto ciò che viene espresso, non ha più una forza opprimente! Data: dal 01 ottobre ogni venerdí Dalle ore 14.00 alle ore 15.30 Iscrizione: dal 1 settembre 2010 presso l’ufficio di Bressanone Tel. 0472 832448

Ginnastica terapeutica e di rilassamento BRESSANONE Ogni giovedì dal 23.09 al 16.12.2010, ore 9.30 – 10.30 Iscrizione: dal 1 settembre 2010 presso l’ufficio di Bressanone Tel. 0472 832448 Sala ginnastica dell’Acquarena - Bressanone Relatore: Saro Scaggiante Quota: 20,00 € Da portare: Cose da ginnastica Necessario: Certificato medico o autocertificazione

Ogni mercoledì dal 22 settembre 2010, Ore 14.00 – 15.00 Iscrizione: Elisabeth Tappeiner Dellago, Ortisei Tel. 0471 796739 Sala di ginnastica della scuola elementare Relatore: Elisabeth Tappeiner Dellago Quota: 20,00 € Da portare: Cose da ginnastica Necessario: Certificato medico o autocertificazione

Pittura d’espressione guidata per adulti Ogni persona sente in se un particolare bisogno di esprimersi. Una produzione creativa ha un effetto liberatorio e dona felicitá. Confidan-

Foto: Jyoti Orlandi

Ginnastica terapeutica e di rilassamento ORTISEI/VAL GARDENA

Sede dell´Associazione a Bressanone Direzione: Magdalena Kofler, terapeuta d‘arte e pittura con lunga esperienza in ambito socialpedagogico. Costo: 20,00 €

Gruppo auto-aiuto guidato aperto per soci di lingua italiana Data: Dal 27 settembre una volta al mese di lunedì Ore 16.30 Sede dell’associazione a Bressanone, Via Brennero 1 Direzione: Bruccoleri Mariana - Bressanone Persona di contatto: Fabbian Nives De Villa

Gruppo auto-aiuto guidato aperto "fidanza" Dal 22 settembre, ogni mercoledì, Ore 15.00 – 16.00 Cafè Terrazza, Ortisei Direzione: Malati di tumore Persona di contatto: Maria Demetz Schmalzl, Ortisei Tel. 0471 796706

Lavoriamo per il mercatino di Natale Ogni lunedì dal 20 settembre 2010 Ore 14.00 – 17.00 Sede dell’associazione a Bressanone, Via Brennero 1 Direzione: Maria Kircher Agostini e Elfriede Burger Scapin - Bressanone

Biblioteca Pazienti Desiderate ulteriori informazioni? Amate la lettura? Allora cogliete l‘occasione di questa offerta gratuita della biblioteca pazienti! Due volte al mese potrete visitarci e prendere in prestito un libro, una VHS od una cassetta. 13 settembre, 11 ottobre, 08 novembre e 13 dicembre 2010 ogni 2° lunedí del mese ore 15.00-17.00 ufficio circondariale a Bressanone, Via Brennero 1


Manifestazioni [ Val venosta ]

[ Val Pusteria ]

Stand informativo „Marmor u. Marillen"

S e z i o n e alta pust e ria

L’Assistenza Tumori circondario Val Venosta si presenta e distribuisce spille per un‘offerta 31.07.2010 – 31.08.2010 Sabato alle 14.00 e domenica, alle11.00 fino alle16.00 Lasa

Concerto Concerto nella chiesa parrocchiale di Prato a favore dell’assistenza tumori di Val Venosta 22.08.2010, ore 20.30 a Prato referente: Guido Elponte

[ Merano-Burgraviato ] Ginnastica di mantenimento in acqua da Ottobre 2010 corso 1: ore 10.00 alle ore 11.00 corso 2: ore 11.00 alle ore 12.00 Fondazione Padri Cappuccini Opera Serafica Referente: Marlene Urthaler Quota partecipazione: € 20,00 Occorre: Attestato medico o autodichiarazione

Blumenaktion Distribuiamo mazzetti di fiori secchi, chiediamo un'offerta libera nella nostra parrocchia il 15 agosto 2010 Davanti alla chiesa dopo la S. Messa

S e z i o n e bassa pust e ria

Ginnastica di mantenimento in acqua Valle Aurina Da metá giugno 2010 orario: Da accordare con il gruppo Hotel Adler, San Giovanni Responsabile: Obermair Maria Maddalena Contributo spese: € 20,00 Prenotazione: da Obermair Schmiedt Maria tel. 0474 652 461 Richiesto: Certificato medico o autocertificazione

Gruppo tempo libero Un gruppo di soci vuol gestire insieme un pomeriggio al mese. Faremo passeggiate, visite, escursioni o altro a seconda del gruppo o del tempo

Ogni primo mercoledì del mese in pomeriggio Partenza da Brunico Nell’ufficio della sezione (tel. 0474 551 237) si ricevono informazione sulla destinazione del prossimo incontro.

Azione „Mortadella" Il gruppo "Gli Sfigati" offre ottimi panini alla mortadella contro un’offerta libero. Il ricavato sará devoluto all’ Assistenza Tumori Alto Adige. Venite e assagiate! 23 e 24 luglio 2010 dalle ore 10 alle ore 14 Davanti alla Banca Popolare in Via Bastioni a Brunico

[ Oltradige Bassa Atesina ] Gita alla malga cislon Passeggiata con S. Messa e pranzo Giovedì 15 luglio 2010, Malga cislon - Trodena Partenza da Ora 08:30 "Al Molino" da Egna: distributore Q8 ore 08.45 contributo spese: Soci ordinari: € 13,00 Accompagnatori: € 15,00

Ginnastica di mantenimento

Foto: Jyoti Orlandi

da Ottobre 2010 Orario: non è ancora fissato ACLI Merano - Karolinum Referente: Christina Pertoll Quota partecipazione: € 20,00 Occorre: Attestato medico o autodichiarazione

Gruppo di auto-aiuto – gruppo B in pausa estiva Per persone che necessitano ulteriori terapie mensile; il martedì dalle ore 9.00 alle ore 11.00 presso la Sede circondariale a Merano Referente: Ulrike Mazza Quota di partecipazione: gratuito Occorre: Quota associativa di 10,00 € INFORMAZIONI DETTAGLIATE TRAMITE CIRCOLARE.

Preavviso: Castagnata Ottobre 2010 – informazioni tramite circolare

I recapiti dell'Assistenza Tumori Alto Adige [ B ol z ano S alto S ciliar ] sede e ambulatorio: Via Tre Santi, 1 - Tel. 0471 283 719 bozen-salten-schlern@krebshilfe.it [ B runico ] sede: Via B. Willram 11 - Tel. 0474 551 327 Ambulatorio: A.Hofer Str. 52 Tel. 0474 550 320 - unterpustertal@krebshilfe.it [ D obbiaco ] sede e ambulatorio: Via Gustav Mahler, 3 Tel. 0474 972 800 - oberpustertal@krebshilfe.it

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[ B ressanone ] sede e ambulatorio: Via Brennero, 1 - Tel. 0472 832 448 Ambulatorio a Vipiteno - Tel. 0472 774 346 Ospedale di Vipiteno 4° piano eisacktal@krebshilfe.it [ S ilandro ] sede: Via Ospedale, 13 Tel. 0473 621 721 ambulatorio: Via Principale, 134 Tel. 0473 736 640 - vinschgau@krebshilfe.it

[ E gna ]

sede e ambulatorio: Largo C. Battisti, 6 Tel. 0471 820 466 ambulatorio: Laives Tel. 0471 820 466 ueberetsch-unterland@krebshilfe.it [ M erano ] sede: Via delle Corse 27 - Tel. 0473 445 757 ambulatorio: Via Roma 3 Tel. 0473 496 715 meran-burggrafenamt@krebshilfe.it


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