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Otto Stili a Confronto, di Cesare Righi

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Special Stars

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Rossella Bertolazzi

Direzione Istituto Italiano Design IED Visual Communication Via A. Sciesa, 4 - 20135 Milano www.ied.it/milano/scuola-arti-visive

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La creatività risiede in un processo che inizia da una passione, continua con una knowledge experience e termina nella ricerca di un metodo che, seppur fondamentale, non deve mai inibire la spontaneità. Elementi altrettanto importanti sono la curiosità, la continua ricerca e la contaminazione. Ciò vale per tutte le professioni creative e, in genere, per i processi di comunicazione.

Oggi, per le scuole di formazione la tecnologia ha un ruolo abilitante anche se sono i docenti e chi progetta a fare la vera differenza. Quando questi sono imprenditori, blogger e innovatori di professione

La creatività è una dote che va coltivata. Metodo, formazione e un lavoro in team consentono di farla diventare uno strumento professionale. Fare l’artista, oggi, è difficile. Può capitare, certamente; abbiamo ex-allievi che raccolgono successi e riconoscimenti in campo artistico. Quello che è veramente importante è insegnare un metodo di lavoro che metta la progettualità al centro, una cultura del progetto solida che consenta alla creatività di ognuno di esprimersi al meglio.

Oggigiorno non si può prescindere dalla tecnologia. I giovani studenti si sono formati su internet. La scuola e la famiglia possono essere uno stimolo a migliorare e non vanno mai sottovalutati, ma è impossibile ignorare l’importanza di un sapere di base comune a tutti i più giovani legato al web. Tenersi al passo è fondamentale, quindi, gli studenti lo pretendono e lo cercano al momento di iscriversi.

Inutile dire quanto sia importante la formazione nella costruzione di una professione. Da sempre IED si avvale della collaborazione di docenti che prima di tutto sono professionisti altamente specializzati nei nostri settori di competenza. A ciò si aggiunge il rapporto costruttivo istaurato con agenzie, aziende, studi professionali, Enti e Istituzioni. La chiave vincente per eccellere, in comunicazione come in tutte le discipline creative, è quindi l’apertura: da parte dei giovani nella voglia di apprendere un metodo, da parte della scuola verso il progredire tecnologico e da parte di agenzie e aziende nel mettersi al servizio dei giovani.

Maurizio Milan

CEO Digital Accademia Tenuta Ca’ Tron-Via Sile, 30 31056 Roncade-Treviso www.digitalaccademia.com portano un’approccio pragmatico sia nei progetti che in aula, in quanto sono persone che si confrontano quotidianamente con il mercato. Altrettanto importante è l’uso di interfacce semplici e fortemente ingaggianti per l’utente finale.

In tutti i settori creativi cresceranno i processi di co-creation dove gli strumenti digitali saranno volani in grado di mettere in contatto professionisti di tutto il mondo. Cambieranno indubbiamente alcuni paradigmi nei processi - crescente inclusione degli utenti finali nella progettazione e ampliamento delle fasi di ascolto e di ispirazione - così come evolveranno le regole del mercato in direzione di piattaforme open dove domanda e offerta si incontreranno. Sono convinto che, oggi, come non mai, il nostro futuro risieda in queste opportunità, da cogliere con coraggio e con spirito imprenditoriale, opportunità legate al web che rende tutto più facile e accessibile.

Floriana Pucci

Docente Comunicazione e Responsabile Pubbliche Relazioni Istituto Italiano Design Via della Canapina, 3 – 06123 Perugia www.istitutoitalianodesign.it

Si può diventare creativi, certamente! La creatività deve essere opportunamente coltivata, incanalata e compresa, come la maggior parte delle facoltà umane. La formazione svolge un ruolo cruciale fornendo stimoli ed educando i ragazzi all’individuazione di percorsi per esprimere il proprio potenziale creativo. L’essenziale è comprendere che la formazione è valida nella misura in cui non si limita a fornire nozioni, ma si incentra sulla trasmissione di un metodo, educa alla comprensione della realtà e allena all’elaborazione di soluzioni personali. Ciò detto, appare fondamentale l’impiego di un metodo congiunto di teoria e pratica e il riferimento costante allo scenario, collaborando con aziende, enti e istituzioni per la realizzazione di progetti, eventi e iniziative. Fornire agli studenti un panorama ampio di esigenze li prepara a dare risposte che anticipano le tendenze future.

Il mercato richiede figure ibride ma competenti, creativi e comunicativi, a cui chiedere percorsi di innovazione su realtà già esistenti. È il caso, per esempio, della contaminazione tra artigianato e design, che sta generando nuove forme di imprenditorialità, ma anche della fusione tra web e social marketing, che da’ vita alla moltiplicazione delle piattaforme e degli strumenti. Per questo è opportuno garantire ai professionisti del domani, una formazione plurima ed esperienziale, coltivando il talento nel generare connessioni e nello stabilire contatti tra codici apparentemente inconciliabili.

Patrizia Moschella

Docente e Coordinatrice del Dipartimento di Comunicazione e Graphic Design NABA Nuova Accademia di Belle Arti Via Carlo Darwin, 20 – 20143 Milano www.naba.it

Come gli scienziati o gli artisti ben sanno, si è già tutti potenzialmente creativi. È compito della formazione far emergere questo potenziale creativo attraverso un percorso di sperimentazione e di ascolto reciproco; un compito che le nuove tecnologie in ambito formativo stanno facilitando, permettendo anche di sfruttare le infinite connessioni e i contributi offerti da altri soggetti esterni alla classe, attraverso un dialogo sempre più interdisciplinare. Occorre sempre più un approccio equilibrato che combini strumenti pratici, teorici e metodologici, propedeutici alla progettazione, dove gli studenti guidati da professionisti affermati nel mondo della comunicazione collaborino con partner esterni - aziende, istituzioni, agenzie - al fine di affrontare al meglio temi di attualità e di innovazione.

L’interculturalità rappresenta poi un altro aspetto importante e arricchente della scuola contemporanea che, nella convivenza di diverse nazionalità, può vedere aprirsi orizzonti inediti a livello progettuale. Benché sia difficile individuare uno scenario futuro della comunicazione, possiamo ipotizzare un aumento della richiesta di figure preparate ad affrontare al meglio i linguaggi multimediali, profili più completi, come il manager della comunicazione visiva o la nuova figura di creative director, capace di gestire i processi sia creativi sia strategici, senza trascurare la valorizzazione del team e del dialogo internazionale.

Italo Spada

Responsabile Area Produzioni Virtuali e Design della Comunicazione CETMA - Centro di Progettazione, Design & Tecnologie dei Materiali S.S. 7 Appia, km 706.030 – 72100 Brindisi (c/o Cittadella della Ricerca) www.cetma.it

In ogni persona c’è creatività: creatività artistica, creatività imprenditoriale, creatività gestionale, creatività culturale, creatività scientifica, creatività sostenibile. Non possiamo standardizzare la creatività e farla dote da costruire, ma possiamo comprendere che tipo di creatività risiede in ognuno di noi. È creativo il ricercatore che pensa e ripensa a soluzioni innovative per l’umanità, è creativo il designer che progetta soluzioni e prodotti funzionali e usabili, è creativo l’imprenditore che da una semplice idea riesce a costruire un business, è creativo un giardiniere che modella le piante e arreda scenari verdi, è creativo un agente immobiliare che allena il suo linguaggio di vendita, è creativa la casalinga che adatta lo spazio domestico alle necessità della sua famiglia. Crediamo che ogni uomo utilizzi strumenti differenti per affinare la propria creatività.

Una valida formazione può creare professionalità nel mondo della comunicazione? Assolutamente si, a patto che sia intelligente basata su un ambiente comune, una comunicazione sociale e consapevole e una condivisione di competenze e di processi.

Non crediamo si possa programmare il futuro della comunicazione o della creatività, ma siamo consapevoli di far parte di un processo frenetico e incontrollato nel quale idee e soluzioni variano in maniera esponenziale, causando spesso gap emozionali o interrogativi ai quali è spesso difficile rispondere.

Milena Bellonotto

Ufficio Stampa e Relazioni Esterne Istituto Italiano di Fotografia Via Enrico Caviglia, 3 – 20139 Milano www.istitutoitalianodifotografia.it

La creatività fa parte dell’indole umana. Il plus che offre una adeguata formazione - che non si fermi alla mera didattica ma che sia in grado di stimolare riflessioni e di creare occasioni di confronto - consiste nel fornire punti di vista nuovi, conoscenze e strumenti utili a confrontarsi con altri, a mettere in comune esperienze, idee e professionalità diverse. L’importanza della scuola consiste nell’insegnare un processo che, una volta acquisito, non finisce mai. Ecco perché se la creatività naturale viene stimolata attraverso la formazione, diventa più semplice lavorare nell’ambito della comunicazione. Si impara a creare sinergie e a formulare nuovi progetti in una sorta di circolo che diventa virtuoso. Oggi il mercato del lavoro richiede professionalità pluri-competenti. Un fotografo, per esempio deve conoscere bene la realtà o il settore in cui desidera lavorare e sviluppare un proprio squardo personale.

Arte, politica, comunicazione, design e nuove tecnologie fanno parte di un contesto a cui il fotografo non può sottrarsi. Spesso, in azienda, è una figura che ne affianca altre impegnate nella comunicazione e nel marketing.

Portali web dedicati alla vendita, canali televisivi e social network, richiedono fotografi di microstock e still-life. La curiosità personale porta spesso il fotografo a impegnarsi in progetti che vanno dalla moda al sociale, dal mondo dello sport a quello pubblicitario. Molti diventano liberi professionisti e lavorano su più settori contemporaneamente.

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