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Leaky Gut Un protocollo efficace per la permeabilità intestinale

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Il termine “leaky gut” o intestino permeabile è controverso. Mentre un numero crescente di medici, scienziati e ricercatori di fama mondiale ritiene che la permeabilità intestinale, svolga un ruolo importante nell’identificazione e cura di diverse malattie croniche, altri medici sono tuttora convinti che si tratti di una condizione non scientificamente comprovata, ma semplicemente utilizzata per vendere integratori.

La permeabilità intestinale esiste?

La permeabilità intestinale è sicuramente reale. Ma gli esperti non sono d’accordo sul fatto che sia o meno una causa di una vera e propria sindrome. Questo perché l’intestino ha comunque un certo grado di permeabilità.

L’intestino è veicolo di sostanze specifiche nel resto del corpo ma principalmente non dovrebbe permettere il passaggio della maggior parte delle molecole del cibo ingerito.

Quando alcune molecole del cibo fuoriescono dall’intestino, il sistema immunitario le individua come corpi estranei e reagisce provocando le varie conseguenze

“dell’intestino permeabile.

Alla base di coesistenza di malattie articolari ed intestinali c’è spesso un’alterazione della permeabilità intestinale. In caso di infiammazione articolare e barriera intestinale danneggiata, alcuni agenti patogeni possono migrare dalle articolazioni infette all’intestino causando gravi disbiosi.

Viceversa, in caso di intestino alterato e membrana permeabile danneggiata, alcuni agenti patogeni, o microrganismi fisiologici nell’intestino, possono arrivare ad insediarsi nelle articolazioni causando infiammazione.

I casi di alterata permeabilità intestinale sono in continuo e rapido aumento soprattutto a causa di fattori sociali (scarsa educazione alimentare e scarsa qualità del cibo) e ambientali (ad es. pesticidi e metalli pesanti).

Nel caso di infiammazione acuta o cronica, l’approccio allopatico utilizza anti-infiammatori non steroidei (FANS), farmaci che provocano o aumentano i danni alle pareti intestinali.

I farmaci inibitori della pompa protonica, definiti “protezioni per lo stomaco” e gli “antiacidi” riducono i sintomi gastrici ma danneggiano l’intestino. L’ambiente alcalino creato nello stomaco permette il transito verso l’intestino di sostanze e batteri normalmente bloccati dagli acidi gastrici.

Come si eseguono test per verificare la presenza di intestino permeabile ?

Ci sono molti modi per testare la permeabilità intestinale. Uno tra i metodi più utilizzati, misura i livelli di una sostanza chiamata ‘zonulina’, nelle feci.

Nel 2013 il professore Alessio Fasano ha scoperto che la zonulina controlla l’apertura e la chiusura di microscopici “fori” della parete intestinale.

Più alti sono i livelli rilevati di zonulina nelle urine, più l’intestino è permeabile. Tuttavia, un risultato elevato di zonulina potrebbe essere causato da altri fattori, per questo il test della zonulina mostra solo uno dei vari elementi da prendere in considerazione quando si esegue una diagnosi dell’intestino permeabile.

Cause e manifestazioni dell’intestino permeabile

La permeabilità intestinale potrebbe manifestarsi con diarrea, costipazione, gonfiore, presenza di malattie autoimmuni, ad esempio l’artrite reumatoide, l’endometriosi o l’eczema.

Una delle cause dell’intestino permeabile potrebbe essere una crescita eccessiva di batteri intestinali nocivi o la presenza di micosi intestinali, che spesso accompagna lo stato di disbiosi (proliferazione di batteri nocivi e diminuzione di batteri benefici). L’assunzione di alcuni medicinali è un’altra tra le cause più comuni dell’intestino permeabile.

La salute intestinale che richiede una parete intestinale sana, viene favorita da una dieta ricca di fibre (cibi integrali e verdure). L’assunzione di verdure nutre i batteri benefici che a loro volta aiutano a ricostruire il rivestimento delle pareti intestinali.

La sindrome dell’intestino permeabile è legata a varie condizioni mediche, tra cui la celiachia, il morbo di Crohn, la sindrome dell’intestino irritabile (IBS) e alcune malattie autoimmuni. Mentre non si sa con certezza se l’intestino permeabile causi queste condizioni, è sicuramente coinvolto nel loro sviluppo e progressione.

L’intestino permeabile può essere riparato?

Si, ma le varie fasi di questo processo devono essere seguite con cura. La fase iniziale che permette di riparare l’intestino irritabile, comporta l’eliminazione dei cibi che lo irritano (il glutine è uno dei cibi più irritanti) e la riduzione di eventuali batteri intestinali nocivi che potrebbero essere all’origine della sindrome.

Uno studio ha rilevato che i bambini celiaci hanno avuto un miglioramento dell’intestino permeabile in pochi giorni eliminando zucchero e latticini, oltre al glutine. Molti studi hanno osservato come alcuni tipi di zuccheri aumentano la permeabilità intestinale.

Minuscole fibre nel cibo che forniscono carburante ai batteri intestinali, i prebiotici sono potenti strumenti per affrontare la permeabilità intestinale. Uno studio ha dimostrato come il prebiotico PHGG (Gomma di Guar Parzialmente Idrolizzata) assunto per 18 settimane abbia migliorato il gonfiore di chi affetto da IBS.

I FOS (o fruttooligosaccaridi, utilizzabili solo nel caso non ci sia presenza di SIBO o presenza sproporzionata di batteri nocivi intestinali) migliorano l’intestino permeabile. I fruttooligosaccaridi si trovano nelle cipolle, nella radice di cicoria, nell’aglio, negli asparagi e nei porri. Si consiglia l’utilizzo dei FOS per due settimane.

L’inulina, carboidrato non digeribile presente in molti vegetali, è utile per la riparazione dell’intestino permeabile. Si trova in asparagi, banane, aglio e topinambur (carciofo di Gerusalemme).

I probiotici sono batteri amici che vivono nel nostro intestino. Il protocollo Bromatech ha dimostrato di contribuire notevolmente alla regolarizzazione del microbiota intestinale, fase cruciale che precede quella della riparazione dell’intestino permeabile.

Il Ruolo Dei Probiotici Nel Protocollo Bromatech

Il protocollo Bromatech è uno dei protocolli più efficaci per effettuare una pulizia profonda dell’intestino, e andrebbe praticato sempre prima di qualunque trattamento naturale, o comunque almeno una volta all’anno come prevenzione/pulizia. Per eseguirlo correttamente, bisogna assumere i prodotti del protocollo nell’ordine seguente:

ENTERELLE Plus per 12 giorni

Favorisce il riequilibrio della flora batterica intestinale in caso di disbiosi dovuta a viaggi, scarsa igiene alimentare, uso di antibiotici, alimentazione non regolare. Enterelle Bromatech è un integratore di microorganismi capaci di inibire numerosi batteri opportunisti e patogeni. Attua una pulizia, prima della reintegrazione della normale flora probiotica.

Posologia: 1 cps dopo colazione e 1 cps dopo cena

BIFISELLE per 15 giorni è un integratore alimentare con fermenti lattici che favoriscono il riequilibrio della flora batterica intestinale e i processi metabolici ad essa collegata. Elimina le tossine alimentari e riduce la formazione di gas intestinali, ideale per avere un intestino sempre giovane e in buona salute.

Posologia: 1 cps dopo colazione e 1cps dopo cena

RAMNOSELLE per 15 giorni

Probiotico che esplica la sua attività principalmente al livello del colon, è utile per ripristinare la flora batterica intestinale e i processi metabolici ad essa collegati. Ramnoselle è un integratore alimentare a base di fermenti lattici specifici, senza lattosio e con miliardi di fermenti vivi per capsula. Il batterio contenuto in Ramnoselle (LGG) è uno dei batteri probiotici piu’ studiati per il trattamento e/o la prevenzione di diversi disturbi intestinali, comprese le malattie infiammatorie intestinali e la diarrea. LGG promuove la digestione, rafforza il sistema immunitario, aumenta la resistenza alle infezioni, inibisce la crescita di batteri nocivi e riduce la permeabilità intestinale.

Posologia: 1 cps dopo colazione e 1 cps dopo cena

SEROBIOMA 3 mesi

Favorisce la scomparsa di colite, acne, candide, reflusso gastrico. Le sua funzione principale è quella di disinfiammare e nutrire nuove colonie. Integratore alimentare di L-Teanina, L-Cistina, vitamina B2 con fermenti lattici. I fermenti lattici favoriscono l’equilibrio della flora intestinale. La vitamina B2 contribuisce alla normalità fisiologica delle mucose e al riequilibrio della parete epiteliale intestinale compromessa.

Posologia: 1 cps dopo colazione

Una volta raggiunto l’equilibrio della flora batterica intestinale, grazie al protocollo Bromatech, è utile assumere nutrienti che contribuiscono con efficacia a ripristinare l’integrità delle pareti intestinali:

- Vitamina D e vitamina A - ottime fonti sono pesce azzurro e fegato. Uno studio ha dimostrato che i pazienti affetti dalla malattia di Crohn hanno notevolmente beneficiato dall’assunzione di vitamina D per tre mesi.

• Gli aminoacidi ed in particolare la glutammina (da assumere per otto settimane) e il triptofano, entrambi presenti nelle uova.

• I polifenoli, sostanze chimiche vegetali che si trovano in legumi, cipolle, aglio, frutti di bosco come mirtilli o lamponi, cacao non raffinato.

• Acidi grassi a catena media come l’acido caprico e laurico, presenti nel latte e nell’olio di cocco.

• Acidi grassi a catena corta che provengono dalla fermentazione da parte dei nostri batteri intestinali benefici, quando essi si nutrono di cibi ricchi di fibre, come frutta, verdura e legumi.

• Acidi grassi EPA e DHA che si trovano in salmone o sardine

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