NOTIZIARIO
R I V I S TA D E L L A F O N DA Z I O N E M E E T I N G P E R L’A M I C I Z I A F R A I P O P O L I
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ANNO XXXVII
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SOMMARIO
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ANNO XXXVII
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Tra amore e oscurità: la mostra su Madre Teresa al Meeting di Rimini Articolo tratto da Zenit.org Di Gabriella Tesoro
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Tessere la Tua lode
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La casa e la cura
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Il saluto di Shodo Habukawa al Meeting
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Mediterraneo, il mare di tutti
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Articolo tratto da Avvenire.it
Leonardo Da Vinci. L'arte dell'invenzione: tra ordine e bellezza. La Rivista Milano Studenti 1958-1963.
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La più bella delle avventure NOTIZIARIO Anno XXXVII - N.3 Agosto 2016 Questo numero è stato chiuso in redazione il 12 agosto 2016 Proprietario/Editore: Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli Autorizzazione del Tribunale di Rimini n. 2008 del 2/11/82 DIRETTORE RESPONSABILE: Alver Metalli COORDINAMENTO REDAZIONALE: Stefano Pichi Sermolli REDAZIONE: Simona Angela Gallo, Melania Rinaldini, Stefano Pichi Sermolli PROGETTO GRAFICO: Davide Cestari, Lucia Crimi IMPAGINAZIONE: R&S&C - Modena REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: Via Flaminia, 18-20 - 47923 Rimini Tel 0541/78.31.00 Telefax 0541/78.64.22 email - press@meetingrimini.org www.meetingrimini.org PUBBLICITÀ: Evidentia Communication (società a direzione e coordinamento di Fondazione Meeting) Tel 0541/18.32.501 Fax 0541/78.64.22
American Dream
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RISTORAZIONE
Ristorazione al #meeting16
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Lotteria #meeting16
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Tra amore e oscurità: la mostra su Madre Teresa al Meeting di Rimini
Fotografie, scritti, ricordi: un’esposizione che racconta la vita straordinaria di un’icona della Misericordia nel XX Secolo. Articolo tratto da Zenit.org Di Gabriella Tesoro
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anca poco all’apertura del Meeting per l’Amicizia tra i Popoli e uno spazio preponderante della fiera sarà dedicato a Madre Teresa di Calcutta, sia perché il prossimo 4
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settembre sarà proclamata santa da papa Francesco, sia perché, in quest’anno Giubilare, nessuno, come lei, è stata nel corso del XX Secolo l’immagine stessa della Misericordia. Dal 19 al 25 agosto, giorni in cui si svol-
gerà la 37° edizione del grande evento di Rimini, sarà aperta al pubblico una mostra sulla vita e le opere di carità della celebre Beata di origini albanesi. “L’idea è stata quella di costruirla come un percorso personale, per dare a tutti i
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visitatori la possibilità di conoscere davvero Madre Teresa - spiega Marina Ricci, la giornalista che ha assistito la Postulazione Generale nell’organizzare l’esposizione -. Ci saranno pannelli con le sue fotografie, da quando era giovane, fino alla sua morte. Il tutto sarà accompagnato da testi, anche privati, come se fosse lei stessa a raccontare la sua storia”. Due sono gli aspetti che avranno maggiore rilevanza ed entrambi sono stati appresi dopo la sua scomparsa, grazie alle lettere indirizzate al suo confessore e all’Arcivescovo di Calcutta. Il primo riguarda l’esperienza del 10 settembre 1946, il cosiddetto “Giorno dell’Ispirazione”, come lo chiamava lei stessa. La religiosa si stava recando in treno a Darjeeling, dove doveva svolgere dieci giorni di esercizi spirituali. Fu lì che sentì la voce di Gesù. Il Salvatore le chiese di fondare un nuovo Ordine, rivolto ai più poveri tra i poveri, in modo tale da portare la luce di Cristo tra di loro. Le indicò anche il classico sari bianco bordato d’azzurro che oggi conosciamo come quello classico delle Missionarie delle Carità. Lui voleva che le suore saziassero la sete di amore di Gesù per gli uomini. “Il Dio cristiano - aggiunge Marina Ricci - è un Dio particolare. Ha bisogno dell’amore degli uomini. Non rimane nell’alto dei cieli a guardarci”. Il secondo aspetto è quello dell’oscurità. A partire dal 1949 e fino alla sua morte, Madre Teresa ha vissuto un periodo buio dove convivevano in lei due sentimenti contrastanti: il forte desiderio di Dio e la paura di sentirsi abbandonata e rifiutata da Dio stesso. “È arrivata persino alla tentazione del dubbio - specifica Marina Ricci - e ha
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mettere i nomi delle suore martirizzate in Sierra Leone e in Yemen”. Infine, il 25 agosto, ultimo giorno della mostra, ci sarà un incontro in cui saranno presenti il Padre Postulatore, la suora missionaria che accompagnò Madre Teresa al Meeting di Rimini del 1986 e Marcilio Haddad Andrino, l’ingegnere brasiliano che nel 2008 guarì da un male incurabile al cervello per intercessione di Madre Teresa. In sostanza, fu il miracolo che aprì la strada della Beata verso la Santificazione. Insomma, nella mostra saranno presenti tanti aspetti di Madre Teresa. “Quale di questi mi è personalmente più caro? - conclude Marina Ricci -. Che è una Santa per tutti, soprattutto per quelli che hanno abbastanza saggezza e umiltà per riconoscere la povertà che c’è in ognuno di noi”.
sofferto molto per questa condizione”. Solo grazie al suo confessore è riuscita a capire che stava sperimentando la sofferenza di Gesù sulla Croce e nell’Orto degli Ulivi. “Noi siamo abituati ai Santi che patiscono le ferite fisiche della Passione, come magari è stato per Padre Pio - prosegue Ricci -. Madre Teresa, invece, ha portato nell’anima la sofferenza spirituale di Gesù, tutto ciò che lui ha patito nei suoi ultimi
giorni, in primis la sensazione di rifiuto. Cristo non le chiese di portare il pane ai poveri, anche se poi ha fatto anche quello. Le chiese di portare Egli stesso nelle case dei poveri. E lei lo ha fatto, non per amore dei poveri, ma per amore di Gesù Cristo”. A rendere speciale questa donna così minuta, ma così grande, premio Nobel per la Pace, Beata e, a breve, anche Santa, è
proprio questa sua condivisione della sofferenza umana e di tutte le oscurità che vivono nel nostro cuore. La mostra, infatti, vuole sottolineare anche il buio in cui vivono molte città occidentali. “Lo spazio dell’esposizione - afferma Marina Ricci - è stato diviso in modo tale da creare un città stilizzata. Non si tratta solo di Calcutta ma di tutti i luoghi in cui è stata. In particolare, lei era colpita dalla povertà spirituale di
queste società urbane occidentali. È un modo per ricordare che questa donna ha attraversato l’oscurità del mondo ma è sempre rimasta legata a Gesù”. Terminato il cammino della mostra, in fondo, ci sarà la riproduzione della cappella che si trova in tutte le Case di Madre Teresa. “Chi è cristiano potrà pregare - dice Ricci - chi non è credente potrà fermarsi a pensare. Sotto la Croce pensiamo di
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Tessere la Tua lode Fotografie, scritti, ricordi: un’esposizione che racconta la vita straordinaria di un’icona della Misericordia nel XX Secolo.
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cura di Associazione Rivela, Ermanno Benetti, Giovanni Bresadola, Roberto Brun, Giambattista Dal Castello, Alessandra Fallanca, Raffaella Grossato, Laura Miceli. Con la collaborazione di Monaci Benedettini Olivetani, Pier Luigi Bagatin, Luciano Rognini, Renata Semizzi. La mostra vuole far incontrare al visitatore il monaco benedettino olivetano fra' Giovanni da Verona (vissuto tra la fine del XV secolo e l'inizio del XVI) proprio nella sua città, nella chiesa di Santa Maria in Organo, dove si trovano il coro e la sacrestia che il Vasari descrive come “la più bella sacrestia che vi fusse in Italia”. Di fra' Giovanni da Verona sappiamo assai poco. Non ha lasciato scritti ma solo i frutti della sua totale dedizione alla Gloria di Dio. Infatti, fra' Giovanni usò tutta la sua arte nella lavorazione del legno affinché ogni suo confratello, nei ritmi propri dell'azione liturgica, e chiunque si fosse lasciato e si lasci oggi avvincere dalla bellezza delle sue opere, potesse fare la stessa esperienza dell'universalità della salvezza cristiana che lui aveva vissuto nella preghiera e nel lavoro (ora et labora). Lo dice con la sua firma: "R.do in Xo p.f. Joai.mo" (al reverendo in Cristo padre frate Giovanni monaco). Fra' Giovanni attraversa la
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INCONTRI
autostrade.it
adr.it
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atlantia.it
tensione dell'umanesimo ad affermare la centralità dell'uomo forte della certezza che Dio non è limite alla realizzazione dell’uomo stesso, ma la pienezza di tutte le sue espressioni. In questa ottica ha fatto sue le innovazioni artistiche del tempo, come la pro-
fondità e la prospettiva nelle immagini, raggiungendo livelli di assoluta eccellenza. Come ha detto Papa Benedetto XVI, «abbiamo bisogno di uomini il cui intelletto sia illuminato dalla luce di Dio e a cui Dio apra il cuore, in modo che il loro
intelletto possa parlare all'intelletto degli altri e il loro cuore possa aprire il cuore degli altri. Soltanto attraverso uomini che sono toccati da Dio, Dio può far ritorno presso gli uomini».
ATLANTIA. NUOVI ORIZZONTI Atlantia è un polo infrastrutturale integrato leader nel mondo per investimenti, know-how e tecnologie al servizio della mobilità con: • una rete di 5000 km di autostrade nel mondo ed uno dei primi scali aeroportuali d’Europa • un piano di investimenti combinato di oltre 20 miliardi di euro in Italia Atlantia: Autostrade per l’Italia ed Aeroporti di Roma insieme. Per portare più investimenti in Italia e più Italia nel mondo
LA PASSIONE DI MUOVERE IL PAESE
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Segreteria di Stato Affari Esteri Segreteria di Stato Affari Interni e Giustizia Segreteria di Stato Finanze e Bilancio Segreteria di Stato Industria, Artigianato e Commercio Segreteria di Stato Istruzione e Cultura Segreteria di Stato Lavoro Segreteria di Stato Sanità e Sicurezza Sociale Segreteria di Stato Territorio e Ambiente Segreteria di Stato Turismo e Sport Istituto per la Sicurezza Sociale Università degli Studi
MOSTRE 2016
La casa e la cura: ti ho incontrato per sempre. A cura della Fondazione Maddalena Grassi.
INCONTRI
PROGRAMMA EVENTI PRESSO LO STAND DELLA REP. SAN MARINO - Pad A1 Stand 2
Venerdì 19 agosto - Formazione, Internazionalizzazione e Sviluppo economico
ore 15 - Presentazione del “Corso di Alta Formazione sui Processi di Internazionalizzazione” Con la partecipazione di Rappresentanti della Segreteria di Stato alla Cooperazione Economica Internazionale e dell’Università degli Studi A seguire - Presentazione dell’offerta formativa dell’Università degli Studi per l’a.a. 2016/2017 ore 17 - Sviluppo economico e innovazione: presentazione casi di successo di start-up dell’incubatore d’impresa Techno Science Park RSM-IT Con la partecipazione dei Responsabili aziendali e del Referente dell’Incubatore
Sabato 20 agosto - San Marino Terra di Dialogo
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na strada lunga 25 anni, un percorso espositivo, che fa entrare i visitatori nella vita della Fondazione Maddalena Grassi, attraverso una serie di “finestre” aperte sulle sue opere. La mostra è particolarmente pertinente al titolo del meeting 2016 "Tu sei un
bene per me" poiché la storia della Fondazione ne documenta il contenuto sia riguardo ai malati sia riguardo agli operatori. A partire dall’intuizione originale del domicilio come luogo di cura, che si esprime sia a casa del malato, sia nelle residenze protette, sono protagoniste
persone all'opera o e malate: con il loro contesto, le loro relazioni, le loro storie, il loro temperamento, i loro desideri che si svelano sempre più grandi di chi li porta. Quel che ne esce è stupore per un fatto e una dimensione impensati ed accaduti, una strada d’affezione maturata tra i fondatori, con i nuovi operatori, con i
ore 12 - Presentazione di “Open Migration: the journey to humanity - unlocked”. La mostra multimediale associa un percorso fotografico d’impatto a un’appassionante indagine infografica Con la partecipazione del Segretario di Stato alla Cultura e di referenti di ONG umanitarie ore 17 - Sviluppo economico e innovazione: presentazione casi di successo di start-up dell’incubatore d’impresa Techno Science Park RSM-IT Con la partecipazione dei Responsabili aziendali e del Referente dell’Incubatore
Domenica 21 agosto - Sviluppo economico e Innovazione ore 17 - Sviluppo economico e innovazione: presentazione casi di successo di start-up dell’incubatore d’impresa Techno Science Park RSM-IT Con la partecipazione dei Responsabili aziendali e del Referente dell’Incubatore
Lunedì 22 agosto - San Marino tutto l’anno: Offerta turistica e sua Promozione ore 15 - Presentazione della nuova campagna di comunicazione turistica e della programmazione dei prossimi eventi Con la partecipazione del Segretario di Stato al Turismo e del Direttore dell’Ufficio del Turismo ore 17 - Sviluppo economico e innovazione: presentazione casi di successo di start-up dell’incubatore d’impresa Techno Science Park RSM-IT Con la partecipazione dei Responsabili aziendali e del Referente dell’Incubatore
Martedì 23 agosto - Filiera agroalimentare ed Enogastronomia dalle ore 16.30 - Presentazione e degustazione di prodotti enogastronomici tipici del territorio da parte del “Consorzio Terra di San Marino” Alla presenza dell’Ecc.ma Reggenza e con la partecipazione del Segretario di Stato al Territorio, Ambiente e Agricoltura e del Presidente del Consorzio
Mercoledì 24 agosto - San Marino Terra di Accoglienza ore 15 - Anteprima della mostra sul tema del dialogo interreligioso “Le Lacrime di Dio: non più (solo) accanto, ma insieme” - tre artisti in rappresentanza delle grandi religioni monoteiste presentano la loro opera collettiva a sei mani e un’anima comune Con la partecipazione del Segretario di Stato alla Cultura e del Curatore Padre Francesco Acquabona ore 16 - Sviluppo economico e innovazione: presentazione casi di successo di start-up dell’incubatore d’impresa Techno Science Park RSM-IT Con la partecipazione dei Responsabili aziendali e del Referente dell’Incubatore
Giovedì 25 agosto - Sviluppo economico e Innovazione
ore 17 - Sviluppo economico e innovazione: presentazione casi di successo di start-up dell’incubatore d’impresa Techno Science Park RSM-IT Con la partecipazione dei Responsabili aziendali e del Referente dell’Incubatore
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Gli eventi di cui sopra sono passibili di modifiche negli orari e/o nelle giornate; AGOSTO 2016 presso lo stand verranno affisse giornalmente comunicazioni su eventuali cambiamenti
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pazienti; una strada di incontri e di cose fatte, non di progetti prestabiliti a tavolino ma di risposte modulate sul bisogno. Abbiamo incontrato cronicità, fragilità, handicap e morte, accompagnate con una presenza discreta e commossa fino a divenire metodo di lavoro. Dall'osservazione delle circostanze in
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cui ci si è trovati implicati si è re-imparato un giudizio ed un metodo di cura che rende autorevoli; quello che dice la norma è utilissimo: protocolli, leggi, linee guida, requisiti strutturali ed organizzativi, budget, competenze, ma non è sorgivo ed è sempre insufficiente. La Fondazione Maddalena Grassi ha
provocato la vita di chi l’ha incontrata; analogamente la mostra che ne celebra i venticinque anni è frutto di un lavoro comune di confronto e ripensamento sulle origini, l’esperienza in atto e sulle speranze suscitate.
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Il saluto di Shodo Habukawa al Meeting Il Professore sarà presente all'edizione del 2017
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hodo Habukawa ha inviato un video messaggio al popolo del Meeting. Habukawa ricorda la fraterna amicizia con Don Giussani -nata con la sua visita al Monte Koya nel 1987- e con il popolo del Meeting e riflette sul significato del titolo di questa edizione, "Tu sei un bene per me". Oltre a salutare, il professore promette la sua presenza alla XXXVIII edizione del Meeting, nel 2017, in occasione del trentennale dell'incontro con Giussani. Ecco il testo integrale del messaggio: "Buongiorno a tutti. Buongiorno al pubblico del Meeting, allo staff ed ai volontari che lo realizzano e a tutti gli amici del Meeting di Rimini. Mi chiamo Shodo Habukawa del Monte Koya in Giappone. Il tema del Meeting di quest’anno “Tu sei un bene per me” è davvero significativo anche per noi, perché il nostro fondatore, il fondatore del Buddismo Shingon, che si chiama Kobodaishi ed è vissuto nel IX secolo, insegna che tutta la vita è legata, infatti la tua vita esiste nella mia vita e la mia nella tua, è quindi un’unica vita e non deve essere divisa. La nostra amicizia è un grande dono del Mistero. E’ un bellissimo fiore, come vedete in questo quadro dell’artista giapponese Shoka Watanabe, del XIX secolo: la bellezza supera i confini, è comune per tutti i popoli nel mondo, è pura, consola tutto ciò che esiste e ci da' la ragione di esistere. Vedete, questa lettera scritta in giapponese significa “fiore”: l'ho scritta con pennello e inchiostro secondo la tradizione della calligrafia giapponese. Se la
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fissate, si può vedere l’immagine di un fiore, non sembra una lettera. Mettendola vicino all'opera di Shoka Watanabe, sembra esprimere una parte dei fiori della sua opera d'arte. La nostra amicizia ha ormai 29 anni di storia, ed è iniziata quando Don Giussani è venuto al Monte Koya
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tendendoci la sua mano fraterna, a cui noi abbiamo risposto stringendola ancor più stretta e siamo diventati uniti. L’anno prossimo, il 2017, sarà l'anniversario dei 30 anni di questa particolare ed importante amicizia di cui siamo orgogliosi, così come l'amicizia con tanti altri popoli, e questo deve essere annunciato
al mondo intero. Vorrei ringraziare con il cuore per la nostra amicizia perché è un grande dono ricevuto dal Mistero, anchegrazie alla guida di Don Giussani dal Paradiso. L’anno prossimo nel 2017, nella occasione dei 30 anni di amicizia, non vedo l’ora di incontrarci qui al Meeting
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Mediterraneo, il mare di tutti Articolo tratto da Avvenire.it Di Alessandro Zaccuri
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oncef Ben Moussa, direttore del Museo del Bardo a Tunisi, è un uomo gentile e sorridente. Parla un ottimo italiano, coltivato in anni di studio alla Scuola di Archeologia della Sapienza, a Roma, e risponde sempre
con pacatezza alle domande che gli si rivolgono. Su un solo argomento reagisce d’istinto: «No, non c’è nessuna differenza tra quello che è accaduto la scorsa settimana a Nizza e l’attentato del 18 marzo 2015 al Bardo – afferma con fermezza –. In primo luogo perché nulla cambia da
una sponda all’altra del Mediterraneo: è sempre lo stesso mare, lo stesso mondo. Più che altro, però, c’è il fatto che il terrorismo ci minaccia tutti, nel Mediterraneo e altrove. Qui non si tratta di religione o di area politica, qui si tratta di valori umani universali da una parte e di nemici
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di quei valori e della vita stessa dall’altra». Poche parole che portano subito al cuore del Meeting 2016, di cui Ben Moussa è uno degli ospiti più attesi: «Credo che questa edizione dell’incontro di Rimini abbia luogo in un momento storico in cui l’umanità ha più che mai bisogno di solidarietà per fare fronte a un nemico comune. Il nemico della vita, ossia l’estremismo», aggiunge. Da dove trae alimento l’odio fondamentalista? «Anzitutto dall’ignoranza del passato. Oggi siamo plurali e diversi, questa è nostra ricchezza, ma le nostre radici affondano in un passato che ci accomuna, rendendoci parte di una sola umanità. Da archeologo e da storico ho il privilegio di riconoscere nella diversità tra le culture un retaggio che appartiene all’umanità intera. Questa consapevolezza è più che mai determinante nella costruzione della pace. Solo l’ignoranza della storia, solo la mancata conoscenza di ciò che già ci accomuna impedisce di condividere il presente con l’altro. L’altro è la parte necessaria nella vita di ogni uno di noi. Ogni volta che rafforziamo questa percezione ci allontaniamo dai nemici della vita che, per ignoranza, vedono nell’altro soltanto il nemico. Bombe e missili non bastano per combattere e il terrorismo: educazione e cultura sono armi altrettanto efficienti». Quindi è l’ignoranza che il pericolo da cui dovremmo guardarci? «Nell’ambiente angusto dei fondamentalisti vige la regola per cui se non sei con me, se non la pensi come me, se non abbiamo le stesse convinzioni, allora sei diverso, sei un altro e di conseguenza sei il nemico, perché la verità mi appartiene e tu sei nell’errore. Questa non più ignoranza, è una patologia mentale, un atteggiamento da squilibrati. Non credo che una persona in salute sia capace di arrecare volontariamente danno alla vita dell’altro, solo i fondamentalisti possono arrivare a tanto». Le città, come i musei, sono luoghi della memoria e della bellezza. Per questo sono tanto bersagliate dal terrorismo? «Nella storia le città sono diventate
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simbolo di accoglienza: sempre aperte e tolleranti, sono il luogo dell’incontro dove non si impongono limiti culturali, religiosi o politici. Le città promuovono le diversità ed è per questo che sono un bersaglio per i terroristi». L’Europa potrebbe fare di più per il Maghreb? «Sta già facendo molto, ma molto di più potrebbe fare per il Maghreb e per il resto del mondo. Dovrebbe superare il pregiudizio per cui l’alto, in quanto tale, può essere un pericolo, perché è su questa base che sono sempre state edificate barriere e muraglie. Allo stesso tempo, sono persuaso che anche il Maghreb potrebbe fare di più per il mondo e per l’umanità, per esempio riconoscendo maggior valore all’educazione e alla cultura. È l’unico modo per proteggere i giovani, per combattere l’estremismo e partecipare alla costruzione di un futuro di pace. Nel Maghreb, come in altre regioni del mondo, l’ignoranza ha danneggiato generazioni e generazioni, fornendo pretesti all’estremismo, al fondamentalismo, all’intolleranza. Sono le questioni che, insieme con la diffusa povertà derivante da scelte politiche sbagliate, diventano drammaticamente evidenti nel fenomeno dell’emigrazione, al quale l’Europa sta cercando di reagire istituendo uno spazio chiuso. Scelta forse comprensibile, ma perdente dal punto di vista storico. Anziché limitarsi a sostenere alcuni regimi politici o, peggio ancora, insistere nel commercio delle armi, sarebbe stato molto più utile se l’Unione europea avesse sostenuto lo sviluppo nel campo dell’educazione e della cultura. Ma per fare questo occorrevano comprensione reciproca e volontà di costruire un mondo di pace. E la comprensione, a sua volta, è un fatto culturale». Che cosa significa, per lei, essere il custode della tradizione storica e artistica del suo Paese? «Con grande orgoglio posso dire che è la più grande responsabilità che abbia mai avuto in vita mia. Non mi intendo di politica , ma dall’inizio della “Primavera tunisina”, alla fine del 2010, avevo il sogno di fare qualcosa per il mio Paese. Potevo
continuare nel mio impegno di docente universitario, che è il mio mestiere da più di vent’anni, ma mi sembrava importante assumere una responsabilità diretta in ambito culturale: farlo dirigendo il nostro museo più importante, il Bardo, mi è parso addirittura eccezionale. Credo che la tradizione storica e artistica sia il tesoro più prezioso di cui possono disporre in questo momento i tunisini, perché è un patrimonio che riguarda il passato, il presente e il futuro. A volte mi trovo in mezzo a difficoltà legate al passato prossimo (al periodo in cui, durante la dittatura, la corruzione distruggeva le ricchezze del Paese) oppure legate alla situazione attuale, con problemi enormi nella gestione della quotidianità. Ci sono giorni in cui sono quasi disperato, ma non mi lascio abbattere. Mi incoraggia vedere un giovane tunisino intento ad ammirare l’effigie di Baal Ammon, il principale dio punico, oppure i mosaici romani, o quelli trovati in una sinagoga del VI secolo, o un battistero di età bizantina. Nella mente di quel ragazzo si sta formando la convinzione che la nostra storia è cominciata molto prima del VII secolo: lui, nelle cui mani sta il domani del Paese, sta capendo che nella nostra cultura condividiamo molto con tanti altri popoli. Ecco, è in queste occasioni che riesco a superare tutte le difficoltà, ritrovando la speranza, la fiducia nel futuro, un motivo valido per lavorare ancora di più. Nessun sacrificio è eccessivo quando si assume l’enorme responsabilità di custodire la tradizione storica e artistica di un Paese come questo. Per la Tunisia non credo di aver fatto ancora abbastanza».
Leonardo Da Vinci. L’arte dell’invenzione: tra ordine e bellezza. A cura di Carlo Teruzzi. Con la collaborazione del Liceo delle Scienze Umane Antonio Rosmini e della Fondazione Dignitatis Personae di Domodossola. Macchine e riproduzione dei disegni di proprietà e gentilmente concessi dalla Fondazione Pierre Gianadda di Martigny.
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on la mostra ci si addentra nell’opera e nel cuore di una delle più grandi figure del Rinascimento. Il percorso espositivo ci presenta il Leonardo ricercatore e costruttore, lo studioso appassionato e l'inventore, mai pago
delle sue scoperte. Un uomo tormentato dal “senso di incompiutezza” di sé e della propria opera e desideroso di una perfezione, a suo dire, mai raggiunta. Ne viene in tal modo, una lettura insolita dell'attività e dell’umanità di questo ge-
nio universale. Il fascino che egli esercita su di noi, è dovuto alla sua curiosità ed alla sua infaticabile esplorazione del creato e dei suoi segreti. Le sue scoperte segnano tappe fondamentali nello sviluppo dell'umanità.
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VILLAGGIO RAGAZZI
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Leonardo accarezzava il sogno di volare e di muoversi con celerità: gli dobbiamo l'invenzione dell'elicottero e del paracadute, della prima automobile mossa dall'energia e della bicicletta. Leonardo ha sviluppato strumenti ottici e si è sempre occupato della misurazione esatta del tempo. I suoi studi vanno dalla macchine idrauliche, sino alle più complesse soluzioni belliche, dagli strumenti di meccanica utilizzabili quotidianamente, sino ai più avanzati studi di anatomia e geometria. Il percorso si articola in nove passaggi, accompagnandoci in un itinerario guidato alla scoperta di alcune delle sue più geniali invenzioni. Sempre in equilibrio tra un ordine, di cui la funzionalità delle sue macchine è chiara espressione ed una indomita curiosità, vera e propria cifra di fondo di una ricerca mai paga. Saremo introdotti da una sezione dedicata all’analisi degli studi prospettici condotti da Leonardo, con particolare riferimento all’opera dell’Annunciazione, vero e proprio capolavoro in cui arte e scienza si fondono in un unico afflato tra “ordine e bellezza”. Ci introdurremo poi agli studi sul “Movimento”, sulla “Meteorologia” e sulla “Stampa”. Le sezioni centrali saranno dedicate a due temi che Leonardo non abbandonò mai: le “Macchine da volo” e la “Misura del Tempo”. Concluderanno il nostro percorso le grandi realizzazioni dedicate da Leonardo agli studi di Ingegneria idraulica e militare, dai “Ponti ai Canali di navigazione”, sino a giungere alle sue più geniali invenzioni dedicate “Macchine da Guerra”.
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Fragola
Agrumi e Pesca
La Rivista Milano Studenti 1958-1963. A cura di Gianpiero e Ester Gamaleri. Milano Studenti è il mensile che a cavallo degli anni ’60 ha accompagnato la nascita e lo sviluppo di Gioventù Studentesca, il Movimento fondato da don Luigi Giussani che poi prenderà il nome di Comunione e Liberazione. Qui presentiamo i numeri che vanno dal 1958 al 1963. Fedeltà, apertura e libertà sono le tre parole chiave attorno a cui si riassume la storia di questa pubblicazione. Fedeltà evoca la sua profonda coerenza con lo spirito del Movimento: impegnarsi in un incontro dell’esistenza puntando su di esso le energie della propria sensibilità e della propria coscienza, cioè la propria umanità. L’incontro è quello con Cristo che illumina gli aspetti oscuri della realtà e ne dà il senso, attraverso la ricerca “nell’oceano della storia di quella Parola che dilaga su tutto e a tutto dà forma e coerenza. L’echeggiare della proposta di quell’Uomo e la verifica di essa è la grande avventura della vita umana, un cammino colmo di senso invece che una dissoluzione di istanti”. Apertura richiama lo sforzo del giornale di mettere a confronto l’ipotesi cristiana con ogni aspetto della realtà contemporanea e della storia, alimentando il gusto della verifica e della scoperta che ogni evento o interpretazione dei fatti non contraddice ma arricchisce l’esperienza cristiana di nuovi elementi capaci di ampliare la nostra umanità.
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Nessun aspetto del mondo che ci circonda è stato trascurato dal giornale. Dalla vita del Movimento alle cronache scolastiche, dall’impegno missionario agli eventi culturali: letteratura, cinema, teatro, arte, architettura, poesia, vagliate con serietà ma anche con profondo senso dello humour. Libertà è stata la cifra con cui il periodico è stato costruito. L’intima coerenza al Movimento non ha significato varcare ad ogni istante la porta dello studio di don Giussani nel mitico palazzo di via Statuto 2. Al contrario il
giornale è stato sempre realizzato in piena autonomia da ragazzi di scuola media superiore alle soglie dell’università. Ma si verificava il contrario, che fosse don Giussani che, leggendo la pubblicazione, ne citasse alcune frasi nei raggi (momenti di incontro con i giovani) e nei suoi testi. Ciò a testimonianza del fatto che la consonanza profonda si realizza quando nella vita della comunità non si è costretti da vincoli e controlli, ma si è tutti mossi dallo stesso spirito.
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MOSTRE 2016
Sai qual è il bello del Benessere Orogel?
La più bella delle avventure. Vita e spiritualità di padre Augusto Gianola. A cura di Gerolamo Fazzini per i testi e di Mariangela Tentori per la grafica
Marco Bianchi Chef scienziato
Il bello è che c’è più gusto a stare bene. Amo la Linea Benessere Orogel perché unisce praticità e varietà al gusto e alla salute. Ci sono tanti prodotti sfiziosi, come la Soia Edamame, i Mini Burger, il Cous Cous, la Quinoa con Verdure e l’Insalata con 5 Cereali integrali. Tutte ricette povere di sale ma ricchissime di gusto che sono per me il piatto unico per eccellenza, grazie alla presenza di tanti micronutrienti importanti per il nostro benessere. Bello no? 30
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La mostra ripercorre la vicenda di padre Augusto Gianola, missionario lecchese del Pime, morto nel 1990 all’età di 60 anni. Un prete “fuori dalle righe”, amante dell’avventura, innamorato di Dio e dei poveri, il cui ricordo è ancora molto vivo, sia in Italia che in Brasile. Padre Gianola ha saputo coniugare in modo originale l’annuncio del Vangelo e il servizio all’uomo. In tempi in cui l’impegno sociale era spesso viziato dall’ideologia, è rimasto ancorato alla fede in Cristo: «Noi abbiamo fatto la nostra rivoluzione non con Marx in mano, ma con il Vangelo». Per dare un futuro ai suoi caboclos – i meticci, figli di indios e di bianchi - li ha educati a passare da cacciatori e pescatori a coltivatori. Con loro ha dato il via alle colonie agricole, dove la popolazione viveva mettendo in comune la produzione di beni e la vita quotidiana, sull’esempio delle prime comunità cristiane. Ha poi fondato una scuola agricola, divenuta un modello per l’intero Brasile. La mostra documenta questo itinerario dando voce a padre Augusto (con brani di lettere e diario), sottolineando come egli sia stato sempre un esploratore capace di aprire piste nuove. La vita di padre Augusto è riletta come una continua ricerca di Dio, a volte anche in condizioni estreme (negli ultimi tre anni in totale solitudine nel fitto della foresta amaz-
zonica). Con la sua esistenza, non esente da dubbi e crisi, padre Augusto ha insegnato che ogni cristiano non può mai sentirsi arrivato nella vita di fede, perché chiamato a una continua conversione.
Il catalogo della Mostra - con una sintetica biografia, un’antologia di testi di padre Gianola e la prefazione del cardinale Angelo Scola - è pubblicato dalla Teka Edizioni di Lecco.
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Meeting 2016 Costruiscilo con noi!
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innovazione, territorio, persone SPETTACOLI 2016
ECCO I VALORI CHE METTIAMO IN BILANCIO 4.180 dipendenti, oltre 1.310 all’estero Sistemi integrati e certificati: qualità, sicurezza, ambiente 350.000 € investiti in salute e sicurezza
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6.471 ore corsi di formazione in sicurezza e ambiente
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486 controlli di salute aggiuntivi
687 dipendenti con fondi pensionistici complementari
90% di acquisti da fornitori italiani 125.000 € per progetti per la comunità locale 3.500 brevetti e domande di brevetto depositate, 77 nuovi brevetti depositati nel 2015
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Attraverso il progetto presente sul sito “VOLONTARI DA TUTTO IL MONDO” per sostenere i ragazzi volontari provenienti da diversi paesi straniei (progetto di Wind for Fun)
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Dal 1919 quando siamo nati come Società Anonima Cooperativa Meccanici di Imola, a oggi che siamo tra i più importanti gruppi internazionali dell’impiantistica industriale per Ceramics, Packaging, Food e Automation. Sappiamo di avere grandi responsabilità nei confronti di molti interlocutori. Significa produrre solide certezze per gli investitori,
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MOSTRE 2016
INCONTRI
American Dream. In viaggio con i Santi americani. uomini veri. La mostra racconta la vita di alcuni Santi, uomini e donne vissuti in America del nord tra il XVII e il XX secolo: i martiri americani Jean de Brébeuf (1593-1639), Isaac Jogues (1607-46) e Charles Garnier (1606-49), insieme a Kateri Tekakwitha (1656-80), canonizzata da Benedetto XVI; Junípero Serra (1713-1784) padre delle missioni in
Villa d'Adda, Luglio 2016
ITALGREEN LANDSCAPE L’erba sintetica per una nuova e rivoluzionaria outdoor experience
A cura di un team di professori e studenti universitari di Stati Uniti, Canada e Svizzera. La mostra presenta la storia di un “sogno americano” che non è stato ancora raccontato. Da sempre l’America è stata la meta prediletta di tanti uomini e donne in cerca di libertà, lavoro e speranza; ma è stata anche la meta di uomini e donne mossi dal desiderio di far conoscere Cristo e condividere la bellezza della fede. Si tratta di Santi, cioè
California, canonizzato da Papa Francesco; Damien de Veuster (1840-89), a servizio dei lebbrosi alle Hawaii; e Katharine Drexel (1858-1955), grande educatrice e costruttrice di scuole e di opere sociali. Il percorso si conclude con la storia delle apparizioni mariane presso il santuario di Our Lady of Good Help, in Wisconsin.
Progetti residenziali, commerciali ad uso pubblico e privato: queste le molteplici applicazioni del manto in erba sintetica. Soluzione ideale per coloro che desiderano dar vita a progetti outdoor dall’impatto scenografico assicurato in ogni stagione dell’anno. Gli spazi verdi rappresentano oggi un aspetto sostanziale poiché le aree esterne di un edificio, di qualsiasi natura esso sia, sono il biglietto da visita che ne denota l’attenzione o meno agli aspetti legati al design. Dal giardino privato al verde aziendale, alle location outdoor dedicate alla grande ricettività, dai parcheggi con isole verdi sino ai dehor del settore hospitality, come resort e spa, l’erba artificiale rappresenta la soluzione perfetta per ognuno di questi utilizzi. La versatilità di utilizzo del manto sintetico, l’affidabilità del prodotto, il risparmio in termini di acqua, energie e tempi di manutenzione sono gli elementi che fanno delle proposte di Italgreen Landscape un prezioso alleato per chi desidera un progetto di alto livello estetico, dalle performance garantite che permette anche di risparmiare sugli ingenti costi di manutenzione delle aree green. L’erba sintetica di Italgreen Landscape costituisce la soluzione perfetta in grado di soddisfare, sia le esigenze estetiche di uno spazio outdoor curato e sempre verde, sia i bisogni di praticità. Le proposte dell’azienda di Villa D’Adda in provincia di Bergamo prendono vita da anni di esperienza nel settore e rappresentano il mix perfetto fra qualità ed efficienza, garantendo 365 giorni l’anno l’effetto di uno spettacolare prato verde, con l’irrinunciabile vantaggio di non doversi più preoccupare delle condizioni climatiche. Oggi, grazie alla costante ricerca e alla continua innovazione tecnologica, questa realtà si posiziona tra i principali player del settore vantando una capacità produttiva unica nel suo genere e una capillarità distributiva in grado di soddisfare il territorio nazionale ed internazionale. Scegliere l’erba sintetica Italgreen Landscape significa scegliere un prodotto Made in Italy, sicuro, resistente e garantito. A riprova della continua attenzione ai metodi di lavorazione e alla qualità dei prodotti, l’azienda si propone con un’organizzazione completa che dal 2000 lavora in un contesto certificato ISO 9001, improntata sulla "customer satisfaction" con continui controlli su materiali e lavorazioni garantite dalle più recenti certificazioni di settore sui nuovi prodotti. Le diverse tipologie di verde, soluzioni proposti – Wild, e Riccio anche - sono perfetto angolo di caratterizzato dalla Dreamy, massima Fine naturalità, in testati in laboratorio e resistenti allo scolorimento e allo stress da strappo; luoghi insoliti, come terrazze e balconi: così Italgreen Landscape consente a l’intera gamma è totalmente atossica e completamente drenante. Un tutti di godere di un prato sempre perfetto, sia in estate che in inverno, senza perfetto manutenzione angolo di verde, caratterizzato dalla naturalità, anche in alcuna poiché non necessita di massima essere tagliato, concimato o luoghi insoliti, come terrazze e balconi: così Italgreen Landscape consente a innaffiato oltre ad essere riciclabile e di facile e veloce installazione. tutti di godere di un prato sempre perfetto, sia in estate che in inverno, senza alcuna manutenzione poiché non necessita di essere tagliato, concimato o innaffiato oltre ad essere riciclabile e di facile e veloce installazione.
Per ulteriori Informazioni:
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Italgreen Landscape è un marchio Italgreen S.p.A. Via Crusnigo, 11 – 24030 – Villa D’Adda (Bergamo) Per ulteriori Informazioni: E-Mail contattaci@italgreenlandscape.com www.italgreenlandscape.com Telefono 035 784178 Italgreen +39 Landscape è un marchio Italgreen S.p.A. Fax +39 035 784144 Via Crusnigo, 11 – 24030 – Villa D’Adda (Bergamo) E-Mail contattaci@italgreenlandscape.com www.italgreenlandscape.com Ufficio stampa Telefono +39 035 784178 Tramite R.P.784144 & Comunicazione Fax +39 035 Sandra Marchetti t. +39 039 8946677 - s.marchetti@tramitecomunicazione.it Ufficio stampa Tramite R.P. & Comunicazione
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Un evento culturale lungo tutto l’anno, in Italia e all’estero. “Explorers”
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ccio “L’Abbircaordioso” miser O DUGNANO N PADERobre 2016 t t o 7 -25 ROMA bre 2016 o 8 -23 ott
“Abramo.
La nascita dell’io”
MADRID 8 -1o aprile 2016 ANCONA 3 -15 maggio 2016
“Migranti: la sfida dell’incontro”
VERONA 7 - 13 settembre 2016 PESARO 7 novembre 2016
2 dicembre 2016
eresa T e r d a “M utta” di Calc ttembre 2016 -7 se
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Le mostre 2016 sono in tour...
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TESTIMONIANZE RISTORAZIONE
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Ristorazione #meeting16: ce n'è per tutti i gusti! Pranzi e cene per tutti i gusti all’edizione 2016 del Meeting di Rimini, dove da Nord a Sud, si potranno gustare menu di tutta Italia!
A
nche per questa edizione una vasta offerta ristorativa per le vostre pause tra una mostra e un incontro. Le vera novità di questa edizione è il Ristorante Orogel dove sarà possibile gustare piatti vegetariani e vegani, leggeri e gustosi. Per chi arriva sulla costa e vorrebbe assaggiare le specialità locali, nel padiglione D5 c’è il Ristorante “Il Romagnolo”, dove a partire da 12€ si potranno assaporare: Tartara di Romagnola con ricottina "del perdono", Misticanza, piada e ½ litro d’acqua oppure Carpaccio di Romagnola, Misticanza e piada e ½ litro di acqua. Sempre a “Il Romagnolo”, per gradire tutte le specialità della riviera, a 14€, c’è il menu "Romagna Mia", che comprende un primo a scelta tra Lasagne; Tagliatelle al Ragù; Passatelli asciutti con pomodorini e guanciale o Strozzapreti al pomodoro, seguiti da un secondo a scelta tra prosciutto crudo, stracchino e rucola o insalata fantasia e verdure gratinate, tutto accompagnato da piadina e ½ litro di acqua e da un sorbetto al limone. Tante altre le specialità della cucina locale al ristorante “Il Romagnolo”, dal Sangiovese alla pasticceria secca tipica romagnola. Per scoprirle, vi aspettiamo al Meeting! Dalla Romagna alla Puglia, nel padiglione A2, al Ristorante Pugliese “Corte San Nicola” il menù “Le Murge”, a 15 €, offre un ricco antipasto delle casa (parmigiana, favetta con cicoriella selvatica in crosta di pane e olio 38
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della Puglia, cipollotto di Margherita gratinato al forno, fiore di zucchina in tempura), Orecchiette con le rape, frutta fresca di stagione, spumone leccese e un calice di vino Cantine San Marzano. Le altre specialità pugliesi si potranno gustare nei menù “Salento” (17 €), all’interno del quale sono comprese le famose Salsiccia al Negramaro con funghi della Murgia e patate sabbiose, mentre e nel menu “Mar Piccolo” (21 €) ci saranno i Cavatelli con le cicerchie di Altamura e cozze e il Polpo alla Teresa. Se per assaggiare i sapori del Salento volete gustare una Terrina alla barese di riso, patate
e cozze per due persone, a 10 Euro e su prenotazione, potrete farlo sempre alla “Corte San Nicola”. Anche al Ristorante Pugliese vino tipico con il Calice di vino Cantine San Marzano. Da Sud a Nord, al Meeting 2016 si potranno assaporare anche tortini di polenta e stracotto d’asino. Al Ristorante Bergamasco “Il Caravaggio”, nel padiglione D5, il menu “SITÀ ÓLTA (città alta), a partire da 13 Euro offre un primo a scelta fra: Casoncelli ravioli di carne e salumi conditi con burro fuso, pancetta e salvia; Riso Freddo “Città dei Mille” con verdure, formaggio Branzi e salsiccia;
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Riccioli di S. Vincenzo al ragù di lepre. A seguire secondo a scelta fra: Coniglio al Valcalepio con tortino di polenta; Stracotto d’asino con tortino di polenta; Salsicce in umido con tortino di polenta; Bertagnì e crostino di polenta baccalà fritto con farina gialla. Per chiudere il pasto, Dolcetto casereccio (tutto servito con Acqua minerale da ½ litro e Pane garibalda) Se invece si sceglie il menù DELLA BASSA (15 €) si potranno gustare Salumi tipici e crostini di polenta crudo del Botto, salame montanaro, salame di cervo, lardo millesimato, coppa, un concerto di formaggi con tortino di polenta strachì tunt, taleggio, formaggella, branzi, Dolcetto casereccio, ½ di Acqua minerale e Pane garibalda. Sempre nel padiglione D5, chi ha voglia di cucina romana potrà recarsi a Ristorante Romano “Apicius”, dove a 14 Euro, servito nel piatto unico, il menù Dei Colli prevede Fettuccine alla Alfredo, Abbacchio al forno con patate, Pane Casereccio, Sorbetto Gran Crema e Acqua ½ litro. Il menu Dell’Imperatore (22 euro), invece, prevede Mozzarella con bruschetta al pomodoro, Rigatoni alla carbonara, Saltimbocca alla romana con patate, Pane Casereccio, Sorbetto Gran Crema e Acqua,½ litro. Naturalmente questi sono solo piccoli assaggi di quello che potrete trovare nei menù dei ristoranti tipici, che comprendono tanto altro ancora. Ogni ristorante prevede anche, a 10€, un menu bambino, studiato apposta per i più piccoli. Buon Appetito!
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Compra un biglietto, incrocia le dita…e segui l’estrazione dei numeri vincenti! BRUNO SPA – EURONICS – ACI VALLELUNGA - INGLESINA mettono in palio 40 fantastici premi: 1° TV LED 55" Panasonic 2° iPad Pro 12.9" 32Gb Wifi 3° iPhone 6S Plus 64 GB 4° iPhone 6S 16 GB 5° PS4 1 Tera + HDD Cover Rossi 6° Passeggino Inglesina Trilogy Colors limited edition 7° Estrattore Succo Smeg 8°-10° Corso di guida avanzata ACI (Vallelunga/Lainate)
11° Seggiolino PRIME MIGLIA Inglesina 12° Cantinetta Vino Candy 13° Cuffie Beats By Dr.dre – mixr 14° Polaroid Snap – Bianco 15°- 18° Biglietto Gp F1 di Monza 19° - 40° Corso di Guida sicura ACI (Vallelunga/Lainate)
Il biglietto, dotato di doppia numerazione, darà la possibilità di partecipare a due estrazioni. L’estrazione dei numeri vincenti avverrà il 25 Agosto, ultimo giorno di Meeting. I premi potranno essere ritirati entro 30 giorni dalla data di estrazione, contattando la Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli al numero 0541/783100 oppure scrivendo a meeting@meetingrimini.org.
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