nguyen dong mai anh
mai anh
about me
Nguyen Dong Mai Anh, nata a Hanoi, Vietnam, si è trasferita a Milano nel 2019 per studiare Design degli Interni presso il Politecnico di Milano.
Il suo approccio progettuale prevede un focus sul benessere dell’uomo e la connessione di esso con la natura. Nei suoi progetti affronta temi come il riutilizzo adattivo degli edifici, l’inclusività e sostenibilità nel design.
Nguyen Dong Mai Anh maianh.nguyen@mail.polimi.it maianhnguyen052001@gmail.com +39 327 0293151, Milano (MI)
educazione esperienze
L.M. in Interior and Spatial design
Politecnico di Milano, 2022 - (2024)
Laurea in Interior design
Politecnico di Milano, 2019 - 2022 Votazione: 110/110
Tesi di laurea: progettazione di un playground plasmabile con elementi componibili
skills lingue
rilegatura di libri realizzazione di plastici fotografia
capacità di adattamento attenzione ai dettagli comunicazione
strumenti
3DS Max autoCAD blender sketchup inglese, C2 italiano cinese vietnamita, madrelingua
illustrator indesign photoshop
AESIR Studio, freelance, 2022
Realizzazione di animazioni in 3D per un nuovo lancio di prodotto
3D Artist Graphic designer
The LEAF Boutique hotel Danang, freelance, 2022
Progettazione di templates e brochures digitali per campagne pubblicitarie su social media
workshop eventi
Trasparenza
Mentor: Enrico Baleri, 2022
Progettazione di un centrotavola componibile in vetro capace di alterare le composizioni floreali tradizionali
Psychological well-being in public space
Mentor: L. Jakobsone, M. Devriendt, C. Lecce, 2022
Trasformazione di un bar self-service in una galleria riempita di cibi e bevande in esposizione
Illuminotecnica
Performance in Lighting & Politecnico di Milano, 2021
Progettazione di un sistema di luci interne per una farmacia
Mostra: Avanzi
Villa Finzi, 2022
Partecipazione all’allestimento in situ, responsabile del contenuto fotografico
indice
la trama
Una selezione di progetti divisi in tre categorie a seconda della scala di ognuno:
Public prevede progetti di landscape oppure strutture a grande scala che coinvolgono il pubblico,
Private raccoglie progetti degli interni con dimensioni minori e più intime,
infine, Personal è una collezione di piccoli oggetti e libri rilegati a mano che funzionano come delle mini strutture.
Public
Esprimersi, 2021
Panta Rhei, 2021
Play!, 2022
Extremis, 2020
3/ Personal
Clara, 2022
Una cosa al giorno, 2022
pg 22
pg 26
Down the rabbit hole, 2020
pg 8 pg 50
2/ Private
pg 14 pg 36
pg 42
Mediterranean Blue, 2020
Summer's End, 2020
pg 32 pg 46
pub -lic
Esprimersi
foreste urbane con strutture per liberarsi
Le strutture sono sviluppate sull’altezza di 2.5m in due piazze adiacenti alla stazione di Akihabara, Tokyo. Il progetto si sviluppa con l’intento di promuo vere l’interazione diretta tra le persone e di permet tere a chiunque lo visiti di liberare i propri pensieri e le proprie emozioni tramite l’utilizzo di dispositivi tecnologici.
Le due piazze sono nominate a seconda delle carat teristiche progettuali. In piazza Onpa si trovano le strutture ondulate che rimandano alle onde sonore, ovvero “onpa” in giapponese. Le persone possono esprimersi in queste strutture via un microfono che contemporaneamente riproduce ciò che viene detto all’interno della foresta. In piazza Moshi-moshi, chia mata così in quanto ‘moshi moshi’ è la formula con cui si risponde al telefono in Giappone, è presente l’utilizzo del telefono fisso per comunicare.
1 - sezione piazza Moshi-moshi
2 - sezione piazza Onpa
3 - pianta piazza Moshi-moshi
4 - pianta piazza Onpa
Laboratorio di Design degli Interni | a.a. 2020/21 team: S. Colucci, D. M. A. Nguyen, Y. Yuan, Z. Zhu
Dettaglio del dispositivo telefono fisso
Dettaglio del giunto dell’altalena
primavera autunno
estate inverno
Punto telefono nella foresta
Vegetazione: alberi di ciliegio Prunus Accolade
Assonometria del “Onpa macchina”
1 - vista telephone station
2 - vista piazza Moshi-moshi
3 - vista piazza Onpa
4 - vista Onpa macchina
Panta Rhei
Il Palazzo Lateranense è un edificio storico si trova al centro di Mortara (Pavia, Lombardia), ormai abban donato e diventato un avanzo in mezzo del quartiere. Panta Rhei nasce dalla ricerca sulla possibilità di ‘ri svegliare’ questo avanzo attraverso la progettazione e l’aggiunta di nuove funzioni all’interno del palazzo, trasformandolo in un luogo di inclusione, creatività, aggregazione, cultura e innovazione.
Tra le varie attività proposte, vi è una mostra perma nente che ogni due settimane inonda gli ingressi e il corridoio. Su apposite sedie uniformate del colore blu vengono poste parte delle cose esposte nella mostra permanente, mescolandosi con la quotidianità delle persone che vivono l’avanzo e rendendo partecipe della loro vita, la storia e le tradizioni collegate al Palazzo. La vita e l’uomo, il visitatore, chi vive l’avan zo, si trasforma così in un’opera d’arte in continuo cambiamento.
a dx:
riqualificazione di un edificio storico a Mortarainondazione degli oggetti della mostra nel corridoio
degrado strutturale
degrado funzionale
degrado estetico
in basso: inondazione della mostra nel corridoio ogni due settimane
4 - il parco giochi e la rampa nel cortile
5 - sala palline, zona relax 6 - il bistrot nel cortile sul retro
progettazione di un playground plasmabile
PLAY! è stato sviluppato come parte della riqualifica zione del Palazzo Lateranense (Mortara, IT), con un focus sul cortile, l’area precedentemente riservata ad un nuovo parco giochi.
Il concept del PLAY! parte dalla metafora iniziale di un flusso che rianima il Palazzo abbandonato. In questo caso, il parco giochi è inondato di un flus so creativo che è in continuo movimento e prende diverse forme sotto la creatività, l’immaginazione e l’intepretazione individuale delle persone. Inoltre, il playground potrebbe diventare un’installazione sen za confini all’aperto, in cui vengono messe in mostra tutte le creazioni degli utenti, dove le persone stesse diventano artisti.
I due elementi componibili hanno curvature legger mente diverse e sono rivestiti in blu per richiamare le onde. Il materiale utilizzato è poliuretano ad alta densità, rivestito in un tessuto per morbidezza e re sistenza (tecnologia dell’azienda EXTEX outdoor fa brics). Il pattern è stampato con un inchiostro fosfo rescente che si illumina al buio. La luce del sole viene assorbita durante il giorno ed emessa in un tono blu neon di notte per ottenere l’effetto surreale delle onde che fluiscono nel cortile.
1:25
Extremis
pilastri per mettersi al centro dell’attenzione
Le aspettative sociali, in base alla persona su cui sono riposte, hanno due esiti: se queste ci creano an sia, falliamo; se invece ci caricano, diamo il massimo. Extremis acuisce tale concetto, sottolineando come talvolta si senta il bisogno di ergersi sopra gli altri, per essere stimati ed emulati, quasi come statue.
Il modello appare essenziale: tre pilastri si staglia no sopra la folla, intenta ad ammirare l’unico uomo in grado di salire sulla cima di questi. Alcuni scalini intagliati e poco agibili conducono alla sommità: me tafora del fatto che solo alcuni riescono ad emergere sopra gli altri.
1 - pilastri identici di partenza
2 - variazione di altezze
3 - rotazione di 45 gradi
4 - deformazione dei pilastri
5 - pilastri dilatati inclinati
6 - l’aggiunta dei gradini
7 - schizzo evocativo
private
Laboratorio di Disegno | a.a. 2019/20 docenti: G. Amoruso, M. Chernicoff, P. Mancini team: S. Colucci, D. M. A. Nguyen
Mediterranean Blue
un albergo nel bosco a San Michele, Capri
Frutto della collaborazione tra Gio Ponti e Bernard Rudolfsky, l’invenzione dell’albergo San Michele a Ca pri è un insieme di elementi che definiscono il Medi terraneo dei due maestri. Il progetto non realizzato consiste in una serie di case-stanze sparse nel bosco: ognuno ha il proprio nome, la propria struttura, oltre ad un patio e muri bianchi caratterizzanti.
Mediterranean Blue è una rinterpretazione della Stanza dei Cavallini, una tra le varie stanze dell’al bergo. Il progetto si basa sulla struttura ritrovata nei disegni di Gio Ponti, aggiungendo nuovi interventi sotto un nuovo punto di vista dopo più di 80 anni.
Oltre all’aggiunta delle piante e dei serramenti per comfort e privacy, il resto dello spazio è inondato da arredi vintage firmati Gio Ponti che insieme richia mano l’atmosfera degli anni trenta del secolo scorso.
Laboratorio di Disegno | a.a. 2019/20
docenti: G. Amoruso, M. Chernicoff, P. Mancini
team: S. Colucci, D. M. A. Nguyen
pianta texturizzata Stanza dei Cavallini
sezione texturizzata Stanza dei Cavallini
prospettiva della zona giorno
prospettiva del bagno
prospettiva dall'esterno
Summer’s End
clothing store nel mondo di Moonrise Kingdom
Il progetto del negozio d’abbigliamento Summer’s End è stato ispirato dal Moonrise kingdom, un film di Wes Anderson.
Ambientato sull’isola di New England dell’estate 1965, Moonrise kingdom dimostra un’avventurosa e appassionante love story del passato. Noto per lo stile cinematografico e l’utilizzo estetico dei colori, Wes Anderson dà vita non solo al racconto ma anche all’ambiente in cui si trovano i personaggi. Nel caso di Moonrise kingdom, oltre all’ambiente, anche il modo in cui essi si vestono aggiunge valore alla lettura del racconto.
Summer’s End è nato dall’unione di queste due sfere di moda e interior, con lo scopo di creare uno spazio per coloro che vogliono entrare in un mondo diversovintage e romantico, per esplorare e sognare.
a dx: 1 - sezione A-A’ 2 - pianta piano terra 3 - pianta piano soppalcato 4 - sezione B-B’
1 - vista frontale
2 - vista del giardino sul retro
3 - vista dell'interno del negozio
personal
centrotavola trasparente: la poesia della quotidianità
Lo scopo principale del workshop è stato quello di creare un oggetto in vetro capace di esprimere le ca ratteristiche speciali dello stesso materiale.
Clara, un centrotavola multifunzionale, nasce come una risposta poetica e delicata a questo tema, evi denziando la fragilità e la forza del vetro. Prendendo ispirazioni dalla natura morta nella pittura storica, dove le composizioni floreali sono sempre state ac compagnate dalla frutta e altri elementi decorativi, Clara offre un sostegno effimero, trasparente che unisce e rende più brillante la bellezza della quoti dianità.
Grazie ai due elementi componibili, uno funge da sostegno-vaso (in vetro scanalato) e l’altro conteni tore-centrotavola (vetro trasparente), gli utenti pos sono sperimentare con una varietà di composizioni e funzioni per creare la propria opera d’arte in casa.
combinazione di fiori e frutta
combinazione di vaso e centrotavola
schizzi inziali dell'oggetto molteplici funzioni
diverse modalità d'uso
Una cosa al giorno
Una cosa al giorno nasce come un quaderno univer sitario con all’interno appunti e immagini di ben oltre 100 opere d’arte contemporanee da tutto il mondo insieme a quelle di 10 maestri di Design italiano. Gli schizzi e appunti sono fatti a mano su fogli separati per ogni opera, con la parte dei testi piegabile e na scosta dietro quella dei disegni quando non servono le spiegazioni.
Il progetto mira a raccogliere e preservare non solo il valore di queste opere di design, architettura e arte, ma anche le osservazioni, discussioni ed i pensieri propri e quelli di altre persone. L’arte non ha una defi nizione predeterminata ma cambia sotto l’interpreta zione di ognuno di noi. Inoltre, il libro rilegato a mano vuole essere un manifesto contro la digitalizzazione della vita umana, proponendo un approccio artigiana le come alternativa.
diagramma del meccanismo del libro
schizzi di alcuni oggetti di design presenti nel libro
schizzo titolo descrizione commenti, riflessioni
autore
Down the rabbit hole
Il progetto Down the rabbit hole tratta le disperce zioni causate dalla Retinite Pigmentosa, una malattia degenerativa data dal deterioramento della retina. È rivolto ad un pubblico ignaro della natura della ma lattia e ha l’obiettivo di far conoscere tramite il libro la realtà di chi ne è affetto.
Down the rabbit hole è un libro a 360 gradi con testi, fotografie alterate e filtri su acetato che combinati tra loro formano scene di vita quotidiana. In oltre, per mostrare la progressione della malattia, ogni filtro ha un foro che man mano si ristringe e l’insieme dei filtri rappresenta il graduale diminuire della visione peri ferica.
La prima configurazione a fisarmonica consente al lettore di costruire una “struttura” dalle pagine al fine di ottenere la vista di chi affetto dalla Retinite Pigmentosa. La seconda configurazione invece è sfo gliabile come un libro normale.
progettazione di un libro alterato
Vista dall’alto
Vista frontale
thank you \ to be continued...