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Afra e Tobia Scarpa Gaetano Pesce
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Mario Bellini
136
Alessandro Mendini
156
Alessandro Pedretti + Studio Italo Rota
168
Marc Newson
174
Fabio Novembre
180
Toshiyuki Kita
190
Carlo Contin
200
Karim Rashid
212
Vittorio Prato
224
Leo De Carlo
268
Dante Benini
278
Pipa Bradbury
284
Marco Piva
300
N.N.
308
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Tobia Scarpa è nato nel 1935 a Venezia. Dal 1959 opera professionalmente sia per il design che per l’architettura, e la sua carriera è ricca di notevoli affermazioni sia in Italia che nel resto del mondo. Tobia Scarpa non distingue i vari modi del progetto, il suo atteggiamento etico è identico sia nella progettazione di una piccola poltrona che nella realizzazione di un grande lavoro di architettura. Tobia Scarpa was born in 1935 in Venice. Since 1959 he has been operating both for design and architecture, and his career is reach of successful works in Italy and all over the world. Tobia Scarpa does not distinguish the different project’s manners, his ethical attitude is the same both in the project of a small armchair and in the realization of a big architecture work.
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Afra e Tobia Scarpa Cesare Cornelia Giulio Romeo Giulietta Auriga Benedetta LibertĂ Libertino Boomerang Eloisa Accademia Olda Rosa Giacomino Tobio Classic Geisha Nilo
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Cesare
Afra e Tobia Scarpa, 1987
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Divani e poltrone con struttura portante realizzata con telai indipendenti per il sedile, lo schienale e i braccioli; sono costruiti con tubolari d’acciaio elettrosaldati. Lo schienale è reso flessibile da speciali balestre in acciaio armonico inserite nella struttura. I molleggi dei sedili e degli schienali sono fatti con cinghie elastiche intrecciate. Le imbottiture sono in poliuretano di diverse densità e di ovatte sintetiche in falde. I rivestimenti sono vincolati alle strutture.
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Sofas and armchairs with bearing frame made of separate structure for seat, back and armrests; they are composed of electrowelded steel tube. Back is flexible thanks to special harmonic steel leaf spring in the frame. The seat and back springs are made of elastic crossed belts. Paddings in polyurethane of different densities and synthetic wadding. Upholstery are fixed to the frame.
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Afra e Tobia Scarpa, 1987
Cornelia Scocca portante in legno compensato multistrato, imbottitura in poliuretano espanso in stampo. Struttura portante in legno massiccio di varie essenze. Rivestimento in pelle o tessuto.
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Monocoque of plywood, padding of expanded polyurethane in mold. Bearing frame of massive wood of different essences. Upholstered in leather or fabric.
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Giulio
Afra e Tobia Scarpa, 1987
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Il modello GIULIO puntualizza la dinamica volontà della ricerca Meritalia che, anche con questo pezzo, intende perfezionare i processi industriali senza rincorrere aspetti tecnologici innovativi fini a se stessi, cercando in continuazione con massimo impegno e serietà un’accurata e raffinata registrazione delle tecnologie esistenti. Struttura in legno, tutti i cuscini sono sfoderabili e appogiati su cinghie elastiche.
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This model emphasizes Meritalia’s dynamic will reflecting in this piece the intention of improving industrial processes as far as possible, without following innovative technological aspects when they are not evolutive, but with a constant research towards a refined storage of the existing technology performed with seriousness and accuracy. Wooden structure, all the cushions are laying on elastic straps. Cover completely removable. Upholstery of the structure is fixed.
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Romeo è un sistema per realizzare letti con la massima semplicità compositiva. Letti elementari nella loro struttura, ma estremamente versatili per qualsiasi necessità ambientale. Con testiere e schienali morbidi o rigidi, alti o bassi, con o senza cuscini ed una ampia gamma dimensionale delle basi, diventano prodotti completamente personalizzabili.
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Romeo is a system to make beds simple in their structure, but extremely versatile for any environmental necessity. With headboards and backsides, either soft or stiff, high or low, with or without cushions and with a wide dimensional range of bases, they become wholly and personally characterized models.
Romeo
Afra e Tobia Scarpa, 1987
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Giulietta
Afra e Tobia Scarpa, 1988
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Struttura portante in legno massiccio di faggio e compensato. Imbottitura in poliuretano espanso. Rivestimento in tessuto o pelle. Montanti in alluminio e acciaio con finiture in verniciatura a fuoco. Ruote o piedini fissi a richiesta.
Bearing frame of massive beechwood and plywood. Padding in expanded polyurethane. Upholstery in leather or fabric. Upright in aluminium or steel with fire varnished finishing. Wheels or fixed feet by request.
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Il progetto Auriga è un sistema di tavoli realizzati con l’uso di materiali pregiati per ambienti particolarmente ricercati. I piani possono essere in cristallo o in legno di teak massiccio con finiture naturali secondo le più antiche sapienze artigianali. Le strutture portanti hanno le finiture in lamina d’oro o in colore laccato e poggiano su fusioni d’alluminio.
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The Auriga project is a system of tables realized with the use of valuable materials for particularly refined ambients. The tops can be in crystal or in solid teak wood with some natural finishings in accordance with the oldest artisan learnings. The loadbearing frames have their finishings in gold leaf or in a lacquered colour and they are based on some fusions in aluminium.
Auriga
Afra e Tobia Scarpa, 1989
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Benedetta
Afra e Tobia Scarpa, 1989
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Struttura portante in profilati d’acciaio con imbottitura in poliuretano espanso a freddo in appositi stampi. Rivestimento in pelle o tessuto sfoderabile. Piedini in fusione con finitura oro, verniciato o cromato.
Bearing frame of steel section with padding in expanded polyurethane in appropriate moulds. Upholstering in leather or removable fabric. Feet in fusion with gilded, varnished or chrome plated finishing.
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Afra e Tobia Scarpa, 1989
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Libertà Libertino Due semplici fogli di lamiera di alluminio opportunamente sagomati vengono piegati con più curvature successive e, misteriosamente, come un gioco giapponese, diventano una sedia. Libertà’ è un divertente esercizio progettuale che si traduce in un prodotto di notevole personalità e dal design inconfondibile. Un prodotto ormai celebrato e consacrato anche dai musei di design come il Louvre.
Two simple aluminium sheets opportunely shaped are folded up more times and mysteriously, like a Japanese game, become a chair. Libertà is a funny project’s exercise which turns into a product of considerable personality and unmistakable design. A product celebrated and consecrated also by some design museums like the Louvre Museum.
Il tavolo da pranzo e il tavolino hanno identica struttura che viene realizzata nelle due diverse dimensioni con lo stesso metodo. Semplici fogli di lamiera di alluminio vengono opportunamente sagomati e per piegatura acquistano consistenza strutturale. Ogni singola componente della struttura, montanti e traversa sono poi assemblate con rivettatura a pressione. La tecnica costruttiva genera quindi la particolare configurazione formale di questo prodotto. Le finiture sono per anodizzazione galvanica o verniciatura ed i piani sono in cristallo con molatura sui bordi.
The dinner table or the small table have the same frame which is made in two different dimensions with the same method. Simple sheets in aluminium are opportunely shaped and they acquire a structural solidity when folded. Each component of the frame, the stanchions and the transom are then connected with some pressure rivets. The constructive technique produces, this way, the particular formal configuration of this product. Finishing are galvanic anodized or painted and the tops are in crystal with a grinding on the borders.
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Afra e Tobia Scarpa, 1993
Boomerang L’apprezzabile conformazione estetica della parte in legno che costituisce la struttura della sedia suggerisce, per affinità formale, il nome. Ma valore di questo progetto è anche tecnico. Notevole è infatti la capacità di costruire una sedia con connessioni solo meccaniche su giunti forgiati di minimo spessore ad alta resistenza strutturale e con componenti tecnicamente eterogenei: legno, acciaio, poliuretano, compensato, tessuti.
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The notable aesthetic conformation of the side in wood, which forms the frame of the chair, suggests its name for formal affinity but the value of this project is also technical. It’s remarkable, in fact, the ability to build a chair with only mechanical connexions on forged joints of the smallest thickness at high structural resistance and with heterogeneous components: wood, steel, polyurethane, plywood, fabrics.
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Eloisa
Afra e Tobia Scarpa, 1993
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La struttura portante della base è realizzata con un profilato metallico stampato per calandratura e verniciato a caldo. Gli schienali imbottiti sono realizzati con strutture portanti in tubolari d’acciaio e schiume poliuretaniche stampate per colata in appositi stampi; sono rivestiti con ovatte sintetiche e fodere di finitura per la sfoderabilità. Gli schienali con stecche di legno sono fissati alla base con appositi incastri e giunti in materiale plastico. Sul perimetro superiore dello schienale viene montato un bordo di cuoio provvisto di borchie elastiche che vincolano le singole stecche in legno compensato flessibile.
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The bearing frame of the base is made of calendered metal profile and warm painted. The padded backs are made with a bearing frame in steel tubes and foams of polyurethane swaged by tapping in appropriate moulds; they are upholstered with synthetic wadding and lininigs for removing the upholsteries. The backs with wooden slats are fixed directly to the base with appropriate joints and grooves in plastic materials. On the back’s upper perimeter is fixed a thick leather strap with elastic studs which bind each laminated wood flexible slat.
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Afra e Tobia Scarpa, 1995
Accademia Un’essenza nobile e ricca quale il teak può essere utilizzato nella sua più nobile varietà. La ricercatezza del dettaglio nella ricca definizione dei particolari costruttivi. L’estrema cura nella progettazione delle proporzioni architettoniche. L’elegante presupposto culturale che ne ha generato l’idea contrasta con l’evidente semplicità funzionale di questo oggetto destinato, tuttavia, ad essere certo protagonista in qualsiasi ambiente.
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A noble and rich essence like Teak can be used in its most noble variety. The detail’s refinement in the rich definition of the building details; the great care of planning architectural proportions; the elegant cultural condition which genereted the idea clashes with the obvious functional simplicity of this object which is still designed to be protagonist in any place.
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Afra e Tobia Scarpa, 1996
Olda Nella tradizione più classica degli arredi si trovano sicuramente dei pezzi che non hanno storia ma appartengono ad essa. Nella sua sobria concezione estetica e tecnica, “Olda” rispetta questa tradizione senza passare inosservata per la qualità e per la cura dei suoi particolari. Notevole è la concezione costruttiva e la cura delle cuciture del rivestimento completamente sfoderabile e la minuziosa attenzione progettuale dell’attacco dei braccioli costruiti in metallo dorato e fissaggio con vite a vista.
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In the most classic tradition of furniture you can surely find some pieces which have no history but belong to it. In its sober aesthetic and technical conception, OLDA respects this tradition without passing unobserved for quality and for care of its particulars. Considerable is the constructive conception and care of sewings of completely removable covers and the precise attention of the project about connection of arms built in golden metal with a screw fixing that stands out.
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Rosa
Afra e Tobia Scarpa, 1996
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La struttura base è costruita con profilati d’acciaio elettrosaldati e verniciati a caldo. Il piano di seduta è realizzato con un intreccio di cinghie elastiche a vista. I piedini sono in legno massiccio fissati alla struttura con viti a vista e poggiano a terra con un puntale in cuoio. I ciscini sono realizzati in poliuretano espanso a caldo in diverse densità, e sono fissati alla base tramite balestre in acciaio temperato e bottoni speciali con ganci elastici facilmente svincolabili.
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The basic structure is constructed with steel sections welded and warm painted. The seat-cushion is composed by an elastic enlaced belts at sight. The feet are in massif wood fixed to the frame through screws at sight, and they lay on the floor with a ferrule in thick leather. The cushions are realized in warm in warm expanded polyurethane in various densities, and they are fixed to the base through steel tempered leafsprings and special bottons with elastic hooks easily removable.
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Giacomino
Afra e Tobia Scarpa, 1998
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Il sedile e gli schienali sono stampati in poliuretano espanso di diversa densità. La struttura portante è in acciaio tubolare con molleggi in cinghie elastiche incrociate. Ogni elemento è rivestito con fodera di protezione imbottita con ovatte sintetiche. I rivestimenti sono realizzati con appositi tessuti elasticizzati. I piedini in alluminio hanno puntalini snodati.
The seat and the backs are made of expanded polyurethane in a variety of densities. The bearing frame is in tubular steel with criss-crossed elastic straps. Each element has a protection lining padded with synthetic waddings. The coverings are made of a particular elastic fabric. The feet in aluminium have jointed ferrules.
La serie di tavoli Giacomino comprende numerose varianti dimensionali sia nelle altezze che nella forma dei piani. La particolarità del progetto è la necessità di realizzare una struttura semplice e leggera che possa essere facilmente adattabile a diverse altezze. La struttura portante in acciaio verniciato è provvista di attacchi filettati ai quali si avvitano le gambe di colore e di finitura contrastante. Il tavolino rotondo è provvisto di piano rotante. La particolare leggerezza estetica è caratteristica dei piedini snodati.
The set of tables Giacomino includes several dimensional variations both in height and in form of the tops. The peculiarity of the project is the necessity to make a simple and a light frame which can be easily suitable, on request, to different heights. The loadbearing frame in painted steel is provided of some threaded connections to which are screwed legs of a contrasting colour and finishing. The round table is provided of a rotary top. The particular aesthetic lightness is the feature of the jointed feet.
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Tobio
Afra e Tobia Scarpa, 1999
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Mobili costruiti con pannelli in fibra di legno e compensato multistrato impiallacciati con lastre di legno. I montanti del mobile sono in metallo cromato.
Furniture built with panels of wooden fibre and multiplywood veneered with wooden sheets. Uprights of furniture are made in chromium metal.
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Classic
Afra e Tobia Scarpa, 2000
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Struttura portante in profilati tubolari d’acciaio elettrosaldati con molleggi a cinghie elastiche intrecciate. Pannellatura con struttura in legno compensato a multistrati imbottita. Le imbottiture sono in poliuretano espanso a caldo di diverse densità e ovatte sintetiche. I rivestimenti tessili sono completamente sfoderabili.
Bearing frame in electro-welded tubolar steel sections with springing in interlaced elastic straps. The paneling knob has a padded structure in multiplywood. Paddings are in hot-cast expanded polyurethane in a variety of densities and synthetic wadding. The textyle coverings are completely removable.
Pensato e realizzato per coordinare le ambientazioni del sistema di divani componibili, il tavolino Classic ne richiama formalmente, in alcuni dettagli, la stessa linea. I piedini in alluminio, nella loro sezione, ed i piani di appoggio, nel loro spessore, trovano esatto riscontro nell’estetica dei divani. Classic offre un’ampia gamma di possibilità funzionali ed esteticamente si presta ad innumerevoli collocazioni ambientali.
Conceived and made to co-ordinate the range of the system of sectional sofas, the “Classic” small table formally recalls, in some particulars, the same style. The feet in aluminium, in their section, and support tops, in their thickness, are found exactly in the aesthetics of sofas. Classic offers a large range of functional possibilities and aesthetically it’s suitable for numberless environmental arrangements.
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Tobia Scarpa, 2004
Geisha Due elementi geometrici, il cerchio e il quadrato, giocano a contrasto nella definizione progettuale di questa poltroncina. Il quadrato da forma al sedile con potenza espressiva e funzionale. Il cerchio descrive in modo armonico, senza interruzioni formali, l’intera curva dello schienale fino a terra con i montanti anteriori in un’unica linea come un nastro elegante e leggero. L’evidente eleganza di questo pezzo viene esaltata dalla qualità delle finiture del rivestimento in cuoio realizzate con attenzione e maestria artigianale.
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Two geometric elements, the circle and the square, play in contrast with each other in the distinctive design of this small armchair. The square gives the seat its shape, with expressive and functional strength. The circle harmonically describes the entire, uninterrupted curve of the back; this curves down to the ground, with uprights at the front, in a single line, like a light elegant ribbon. The unmistakable elegance of this piece is enhanced by the quality of the trimmings on the leather cover, which have been created with careful, skilled craftsmanship.
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Nilo
Tobia Scarpa, 2008
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Prodotto pensato per l’outdoor, realizzato in massello di teak e reimpregnato con appositi olii che lo rendono idrorepellente e morbido al tatto. Poltroncina e lettino con rivestimento in tessuto, top tavolini e tavolo in cristallo trasparente.
Product designed for outdoor, made in solid teak and re soaked in special oils that make it water resistant and soft to the touch. Chair and chaise long with fabric covering, table’s and small table’s top in transparent glass.
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L’architetto Gaetano Pesce è nato a La Spezia nel 1939. Dal 1958 al 1963 ha frequentato la Facoltà di architettura di Venezia. Ha abitato in molte città europee – Padova, Venezia, Londra, Helsinki, Parigi – e ora, dal 1980, vive a New York. La sua opera, caratterizzata da una vocazione multidisciplinare, è presente nelle collezioni permanenti di vari musei di Francia, Finlandia, Stati Uniti, Inghilterra, Portogallo e Italia. Gaetano Pesce insegna da ventisei anni alla École d’Architecture de Strasbourg, e ha tenuto lezioni in alcune delle più importanti università e istituzioni culturali del mondo. Ha lavorato in Francia, in Italia, in Giappone, in Germania, negli Stati Uniti, in Brasile e in Belgio. La sua opera è spesso ricordata per la capacità di declinare in modo inatteso alcuni temi che da quarant’anni la caratterizzano: la “serie diversificata”, la doppia funzionalità di oggetti e architettura, l’uso creativo del colore, la dimensione politica del progetto, la teoria e la pratica del “poveramente eseguito”, l’uso e lo sviluppo dei materiali di sintesi, la teoria della “femminilità” nel progetto d’architettura e nella “cultura degli oggetti”.
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The architect Gaetano Pesce was born in 1939 in La Spezia, Italy. He attended the school of Architecture of Venice from 1958 to 1963. He has lived in many European cities – Padua, Venice, London, Helsinki, Paris – and since 1980, in New York. His multidisciplinary work is present in the permanent collections of Museums in France, Finland, the United States, England, Portugal and Italy. Gaetano Pesce has been teaching for twenty-six years at the École d’Architecture de Strasbourg and has lectured in the most prominent Universities and Cultural Institutions around the world. He has worked in France, Italy, Japan, Germany, the United States, Brazil and Belgium. Pesce’s works are often memorable for their ability to give an unexpected twist to favorite themes: the “diversified series”, the twin functionality of objects and architecture, the creative use of colour, the political dimension of the project, the theory and practice of the “poorly executed”, the use and development of synthetic materials, the theory of the “femininity” of architectural projects and the “culture of objects”.
Gaetano Pesce La Smorfia La Michetta La Pagnotta La Pagnottina La Sfogliata Us & Them Nubola Shadow Mini Shadow Tavolone Colorado Gli Amici Montanara
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Gaetano Pesce, 2003
La Smorfia Lo schienale “manifesto” è realizzato con una lastra laminata di materiale plastico flessibile. La lastra preformata in stampo è fresata nella parte d’appoggio per aumentarne l’elasticità. La superficie esterna è serigrafata con il testo firmato dal progettista, l’architetto Gaetano Pesce. I bordi inferiori in appoggio a terra sono protetti e rinforzati da appositi profilati. Appositi puntoni cilindrici rendono solidali i lembi esterni dello schienale e irrigidiscono la struttura. Il sedile è in poliuretano integrale realizzato con schiuma espansa in apposito stampo, la sua struttura portante è in acciaio elettrosaldato. Il sedile è vincolato al suo basamento con un unico innesto a baionetta. Schienale, sedile e basamento sono resi solidali da semplici serraggi con viti a farfalla che permettono il montaggio senza l’ausilio di utensili. Lo schienale può essere provvisto di un rivestimento in tessuto imbottito con ovatta sintetica trapuntata e fissata alla struttura con semplici bottoni vincolati alla struttura in piccole fresature sul bordo della lastra. Completano La Smorfia come optional tre semplici monoliti con funzione di pouf e di braccioli realizzati in appositi stampi con schiuma poliuretanica integrale.
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The very “apparent” back of the chair is made from a laminated flexible plastic sheet. These heat moulded sheets are compressed in the supporting parts to increase their elasticity. The outer surface has some text screened on to it, signed by the designer – the architect Gaetano Pesce. The lower edges that rest on the ground have been reinforced and protected. The back of the chair is sustained by cylindrical supports making the whole structure more solid. The seat is specially moulded in integrated polyurethane made from expanded foam. It’s framework is made from electro-welded steel. The seat is bound at the base by a bayonet joint. The back, seat and base of the chair are strengthened by simple closures with butterfly screws allowing assembly without any need for tools. The back can be upholstered by a quilted fabric with synthetic filling, that fixes itself to small openings along the edge of the structure with simple buttons. The Smorfia chair is completed by three optional blocks to be used as arms for the chair and as a pouf: specially moulded in integrated polyurethane made from expanded foam.
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foto mancante
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La Michetta
Gaetano Pesce, 2005
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“La Michetta” è il pane più semplice e meno costoso che si sforna a Milano. Le michette non sono mai uguali, anche quando vengono fatte con stampi, in lievitazione e in cottura prendono sempre forme diverse. Meritalia propone “La Michetta” come sistema di elementi componibili, prodotto in serie con processi industriali ma che sarà sempre diverso per composizione e per metodo produttivo di ogni singolo elemento proprio come le “michette”. La varietà delle composizioni per semplice aggregazione dei singoli pezzi scelti, in modo libero e personale, senza alcuno schema precostituito e senza limiti, è propria de “La Michetta”.
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“La Michetta” is the most simple and least expensive bread baked in Milan. No two michettas are ever the same, and even when baked in tins, they always take on different shapes during rising and baking. Meritalia offers “La Michetta” as a system of modular components, though mass-produced with industrial processes, it always remains unique due to the different arrangements and different manufacturing methods used for the individual elements – just like michettas. “La Michetta” is characterized by the variety of compositions that can be achieved by simply grouping the individual pieces chosen in a free, personal way, with no preset scheme and no limitations.
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Le Michette sono singoli elementi che diventano sistema per semplice aggregazione, senza limiti dimensionali. Un semplice giunto in acciaio posato a terra tiene uniti, come una molla, i singoli elementi ad essa sovrapposti in continua successione, assecondando cosĂŹ ogni desiderio compositivo.
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The Michettas are single elements that become a system just by a simple assembly, without any dimensional limit. A simple bracket lying on the floor keeps together, just like a spring, the single elements above displayed in a continuous sequence; pleasing any compositive desire.
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La Michetta rivestita in ecopelle - upholstered in eco-leather
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Il letto Michetta, come tutto il sistema di prodotti di serie realizzato con metodi industriali, non sarĂ mai uguale per composizione e per metodo produttivo in ogni singolo elemento che si collega agli altri con un sistema di giunzione semplice, facilmente manovrabile senza alcun utensile. Questo metodo di produzione traduce in modo nuovo, con tecnologie originali antiche conoscenze artigianali di confezionamento delle imbottiture. Struttura in legno con imbottitura in poliuretano flessibile opportunamente trapuntata. Molleggio mediante rete a doghe flessibili.
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The Michetta bed, just like the entire system of standardized and mass-produced item, will never be the same in terms of a simple composition and production method, because every single element can be connected with others by means of single joint that is easy to handle without any tools. This production method makes it possible to interpret old craftsmanship traditions associated with the production of upholstered furniture in a new way, by means of original technologies. Wood structure with specially upholstered flexible polyurethane padding. Springing is provided by flexible staves.
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Gaetano Pesce, 2005
La Pagnotta “La Pagnotta” una poltroncina con quattordici gambe, flessibili ed articolate con tiranti e puntoni, montabili e smontabili, armata su di un sedile sottile e invisibile, imbottito con un cuscino, calzata da pantofole morbide e colorate. Quattordici gambe, quattordici piedi e quattordici verghe che si muovono assecondando il corpo nei movimenti, quattordici stecche in fibre speciali per armare, contenere e reggere i cuscini antropomorfi, due facce, una maschile e l’altra femminile, una guarda a destra e l’altra a sinistra, facce morbidamente accoglienti.
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“La Pagnotta” (“the loaf”) is a small armchair with fourteen flexible jointed legs which can be mounted and dismounted, constructed with tension rods and braces; they hold up a thin, invisible seat padded with a cushion, and wear soft, colourful “slippers”. Fourteen legs, fourteen feet, and fourteen rods that follow the body’s movements, fourteen special fibre ribs to reinforce, contain, and support the anthropomorphic cushions; two faces – one male and the other female, one looking right and the other looking left – which offer a soft welcome.
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Gaetano Pesce, 2005
La Pagnottina “La Pagnottina”, quattordici gambe in fibra di carbonio, come la poltrona Pagnotta realizzata con le stesse tecnologie, ma più leggera e senza i cuscini di imbottitura dello schienale, che sfrutta la flessibilità del materiale per offrire comodità. Le verghe dello schienale sono interamente rivestite come un guanto. Struttura in fibra di carbonio in lastra opportunamente sagomata. Rivestimento sedile e stecche schienale in tessuto di cotone a vari colori.
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“La Pagnottina” has fourteen legs in carbon fiber, just like the Pagnotta armchair which features the same technology, but it is lighter and has no padded backrest cushions, exploiting the flexibility of the material to guarantee comfort. The backrest uprights are completely covered, like a glove. Carbon fibre structure in shaped slab. Seat covering and back slats coverings in cotton fabric in different colours.
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Gaetano Pesce, 2005
La Sfogliata La sfogliata è un dolce fatto di pasta sfoglia assottigliata con il matterello che avvolge un ripieno. La sfoglia per la poltroncina di Gaetano Pesce è l’involucro in PVC colorato o trasparente e traslucido, infilato sette stecche in vetroresina, che regge un rigido sedile e ne costituisce l’armatura. L’imbottitura facoltativa è un semplicissimo materassino con trapuntature e profili colorati fissato al rivestimento contenitore. Il sedile rigido e robusto sostiene le tredici gambe con tredici impugnature, come mani chiuse. Struttura sedile in fusione di alluminio sostenuto da stecche in fibra di vetro. Guaina perimetrale in PVC disponibile in diversi colori. Cuscini poggiareni in tessuto cotone vari colori.
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La “Sfogliata” is a sweet made with puff pastry, rolled out thin and wrapped around a filling. In Gaetano Pesce’s armchair, the “wrapper” is a shell, either in colourful or transparent and translucent PVC. Held up by seven fibreglass ribs, it is the framework and support for a firm seat. The optional padding is a simple cushion, quilted and with colourful contours, which is attached to the outer surface. The firm sturdy seat holds the thirteen legs in thirteen grips, like closed fists. Structure in fusion of aluminium supported by slats in fibreglass. Perimetrical sheath in PVC available in various colours. Small cushions in cotton available in different colours.
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Gaetano Pesce, 2006
Us & Them Lui e lei, lei e lui, metà lui e metà lei come una sola cosa, una coppia ed un’unica realtà, una sola entità, un oggetto simbolo, un divano a due posti: il mio e il tuo e un bracciolo solo, il nostro. Il divano Us and Them è interamente sfoderabile, i rivestimenti possono essere di diversi colori. Sul lato sinistro i capelli di lei sono una cascata di led luminosi ancorati alla struttura.
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Him and her, male and female, together as if they were one, a couple and a single reality and entity, a symbolic object, a couch with room for two: mine and yours and just one armrest, ours. The cover of “Us and Them” is removable and available in a range of different colours. The cascade of luminous leds, fixed to the structure on the left side, suggests “her” long hair.
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Nubola
Gaetano Pesce, 2007
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“Nubola” è un divano solido, comodo e soffice, dimensionalmente e funzionalmente riconoscibile. Tempestato da grossi bottoni colorati. Sembra creato da un fenomeno atmosferico come una nuvola. La sua forma solida e stabile di un comune sofà si tramuta, si plasma, si gonfia e rigonfia con la stessa consistenza dell’aria, prigioniera dei più vari rivestimenti tessili.
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“Nubola” is a solid, comfortable and soft sofa which can be easily recognized by dimension and functionality. It is fraught of big coloured buttons. The sofa seems to be created from a cloud. Its own solid and steady form of a common sofa changes, moulds, bellies out with the same texture of the air which is prisoner of various textile coverings.
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Shadow Mini Shadow
Gaetano Pesce, 2007
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La tecnologia del poliuretano espanso genera prodotti sempre perfettamente uguali, prigionieri del loro stampo. Shadow si libera da questa prigionia e si genera ogni volta senza stampo, senza vincoli formali e diventa poltrona ogni volta diversa. Il poliuretano espanso direttamente nel rivestimento tessile si espande seguendo unicamente l’impronta del corpo e si solidifica generando imbottitura e struttura, il rivestimento si torce, si piega sempre in modo imprevedibile.
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The technology of the expanded polyurethane generates products which are always prisoner of their own cast and always have the same form. “Shadow� is free from this confinement and it is created every time without cast and formal bounds, and at every turn it becomes a different armchair. The polyurethane expands directly in the textile covering following the body shape and it solidifies generating pudding and structure: the covering is always twisted in a unpredictable way.
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Gaetano Pesce, 2007
Tavolone Il piano del Tavolone, morbido e flessibile è generato da una colata di resina liquida che si solidifica seguendo i lineamenti di un bordo flessibile che circoscrive il perimetro in modo sempre diverso disegnando il profilo di un volto umano o deformando consuete geometrie. Il piano è supportato e irrigidito da un traliccio metallico che ancora e vincola a sé le gambe di sostegno realizzate come contenitori di varie dimensioni e decorati da resine spatolate a mano.
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The top of the “Tavolone”, soft and flexible, is generated from a cast of liquid resin which solidifies following a flexible bord which defines the profile of a human face. The top is supported and stiffed by a metallic crossbar which supports the legs. The legs are made as cases of various dimensions and hand decorated with resins.
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Colorado
Gaetano Pesce, 2009
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Divano modulare di differenti forme e dimensioni che, opportunamente affiancate, creano infinite possibilitĂ compositive. Imbottitura in poliuretano flessibile in differenti densitĂ . Rivestimenti interamente sfoderabili.
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Modular sofa with different shapes and sizes that, properly assembled, creates endless possibilities of composition. Padding in flexible polyurethane foam in different densities. Covers are entirely removable.
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Gaetano Pesce, 2009
Gli Amici Imbottito dalle curiose forme, che caratterizzano un prodotto giocoso e allegro. I vari elementi hanno il rivestimento in cotone con stampa digitale che riprende i tratti disegnati dall’architetto in fase progettuale.
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Padded furniture curiously shaped which characterizes a nice and funny product. The various elements have a cotton upholstery digitally printed which recalls the main features drawn by the architect during the project phase.
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Gaetano Pesce, 2009
Montanara Divano in poliuretano flessibile opportunamente sagomato. Le differenti densitĂ di imbottitura costituiscono la particolare comoditĂ della seduta. Rivestimenti in cotone con stampa digitale che, raffigurando soggetti come laghi e montagne, rende il prodotto unico nel suo genere.
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Suitably shaped sofa in flexible polyurethane. The different densities of padding create the special seating comfort. Upholstery made with cotton fabric digitally printed which, depicting subjects such as lakes and mountains, makes this product unique.
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L’architetto milanese Mario Bellini lega la sua fama internazionale sia alla precoce e vasta opera di designer (premiato con 8 Compasso d’Oro; nel 1987 il Museo d’Arte Moderna di New York gli ha dedicato un’importante mostra personale), sia alle numerose opere di architettura, cui si dedica con crescente successo dagli anni Ottanta, ottenendo impegnativi incarichi e vincendo concorsi in vari Paesi del mondo. Tra le sue realizzazioni più importanti in entrambi i campi, oltre alle macchine per ufficio, alle sedie e agli imbottiti, agli oggetti (disegnati per Olivetti, Cassina, B&B, Flou, Vitra, Rosenthal, Yamaha e altri), sono da ricordare il quartiere Portello della Fiera di Milano, il Centro esposizioni e congressi di Villa Erba sul lago di Como, il Tokyo Design Center in Giappone (dove Mario Bellini ha firmato altri tre rilevanti complessi architettonici), la sede di Natuzzi America negli Stati Uniti, il nuovo quartiere della Fiera di Essen in Germania. Tra i successi più recenti da segnalare tre prestigiosi incarichi acquisiti vincendo concorsi internazionali: la National Gallery of Victoria, a Melbourne, in Australia, inaugurata nel 2003, il nuovo Centro Culturale e Teatro di Torino, i cui cantieri si apriranno nel corso del 2008, e il Museo delle Arti Islamiche al Louvre di Parigi, attualmente in fase di costruzione. Mario Bellini realizzerà, inoltre, il grande Parco scientifico-tecnologico di Genova che aprirà i cantieri nel corso del 2007. È stato, inoltre, direttore della rivista Domus del 1986 al 1991, ha tenuto conferenze e corsi nelle più importanti sedi internazionali, ha ottenuto numerosissimi premi e riconoscimenti per la sua opera di designer e di architetto. Nel 2004 il Presidente della Repubblica Italiana, gli ha conferito la Medaglia d’Oro quale riconoscimento per la sua attività in Italia e all’estero. Suo l’allestimento della mostra che la Triennale di Milano dedica agli anni Settanta nel 2007. Nel 2008 la Triennale di Milano gli dedico una grande mostra retrospettiva sul lavoro di designer e architetto.
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The Milanese architect Mario Bellini owes his international fame both to his precocious and vast production as a designer (he has been awarded 8 Golden Compasses and in 1987 the Museum of Modern Art of New York dedicated him an important individual exhibition) and to his numerous architectural projects. He has dedicated himself to architecture since the Eighties, enjoying a growing success, receiving demanding assignments and winning competitions across the world. His most important achievements in both fields, in addition to office machines, chairs and upholstered furniture, objects (designed for Olivetti, Cassina, B&B, Flou, Vitra, Rosenthal, Yamaha and others) comprise the Portello district of the Milan Trade Fair, the exhibition and congress center of Villa Erba on the Como Lake, the Tokyo Design Center in Japan (where Mario Bellini has designed another three important architectural complexes), the Natuzzi headquarters in the United States, the new Trade Fair district of Essen in Germany. Among his latest successes, three prestigious assignments have been obtained by wining international competitions: the National Gallery of Victoria, in Melbourne, in Australia, opened in 2003, the new Culture and Theatre Center in Turin of which constructions will commence in 2008, and the Museum of Islamic Arts at the Louvre in Paris that is currently under construction. Mario Bellini has furthermore designed the large science and technology park in Genoa, the construction of which commenced in 2007. He has moreover been chief editor of the Domus magazine from 1986 until 1991, has held conferences and courses in prestigious international venues, and has been awarded countless prizes and recognitions for his work as a designer and architect. In 2004 he was awarded the Gold Medal by the President of the Italian Republic as recognition of his activities in Italy and abroad. He designed the exhibition on the Seventies opened at the Milan Triennale on October 2007. A large retrospective exhibition of his work as designer and architect was presented at the Milan Triennale in 2008.
Mario Bellini Stradivani ViaLattea Piccola Via Lattea
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Via Lattea
Mario Bellini, 2008
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La magica polvere di stelle di “Stardust”, realizzato nel 2007 per Meritalia, ritorna nel candido e diafano tessuto di “Via Lattea”: evoluzione di quella serie di sedute, ancora letteralmente imbottite di trasparenti bolle d’aria pura e di luce siderale. Alle forme di Stardust si aggiungono il “Mappamondo”, il “Buco bianco”, la “Galassia”. Un progetto alla ricerca della leggerezza e della semplicità giocato sull’equilibrio elastico tra pressione interna e carichi dinamici del corpo mediato dalla forma dei rivestimenti. Un progetto controcorrente in continua evoluzione basato sull’impiego di sostanze e materiali alieni al mondo consueto degli imbottiti.
The magic “Stardust” created in 2007 for Meritalia returns in the pure white and diaphanous fabric named “Via Lattea”: evolution of the range of padded furniture, again literally filled with transparent bubbles of pure air and sidereal light. To the various Stardust shapes are added the “Mappamondo” (Globe), the “Buco bianco” (White hole), the “Galassia” (Galaxy). This is a project based on the pursuit of lightness and simplicity applied to the elastic balance between internal pressure and the dynamic loads of the body mediated by the form of the coverings. It is a project that goes against the general trend and is in constant evolution, based on the use of substances and materials that are alien to the traditional world of padded furniture.
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I “ravioli d’aria” derivati dal settore degli imballaggi, i tessuti in fibre riciclate usati per l’edilizia o per il trasporto di zucchero, cereali o pietre, sono materiali tecnici a bassissimo costo e ad alte prestazioni che non cessano di stupire ed entusiasmare per i loro risultati pratici ed estetici. A cominciare dal tenace tessuto bianco con trame e orditure distanziate in fili neri di carbonio (con originaria funzione di messa a terra delle correnti elettrostatiche) che ha generato indistruttibili imbottiti di una inaspettata eleganza. Che ricorda quella dei gessati dei gangster di Chicago negli anni Trenta.
The “air ravioli” deriving from the packaging sector, the materials in recycled fibres used in construction or for the transportation of sugar, grains or stones are extremely low-cost and high-pressure technical materials, which never cease to amaze and impress with their practical and appealing results. A fine example is the strong white fabric with distanced warps and wefts in black carbon threads (originally used as earthing for electrostatic currents), which has produced indestructible and surprisingly elegant padded furniture, reminiscent of that of Chicago gangsters in the Thirties.
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Piccola Via Lattea
Mario Bellini, 2009
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Serie di imbottiti dall’estrema leggerezza che crea una giocosità aggregativa infinita. È la versione in miniatura del modello “Via Lattea”. Tessuto in polipropilene, raccoglie l’imbottitura formata da minuscoli pacchettini gonfiati ad aria.
Series of upholstered seats with a sense of extreme lightness that creates an aggregating and infinite playfulness. It’s the miniature version of the model “Via Lattea”. Polypropylene fabric, embraces the padding consisting of tiny packets inflated with air.
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Stradivani
Mario Bellini, 2009
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Serie di imbottiti dalle rigorose forme geometriche poligonali che, aggregandosi nello spazio, ne determinano un’ accogliente seduta. In poliuretano flessibile realizzato con differenti densità è disponibile in tre misure. Rivestimento braccioli e scocca rivestiti in cuoietto. Cuscini seduta e schienali in tessuto.
Series of padded seats with severe polygonal geometric shapes that, aggregating in space, determine a cozy sitting. Made with flexible polyurethane in different densities, it’s available in three sizes. Covering arms and shell coated in leather. Seat cushions and backs in fabric.
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Alessandro Mendini, architetto, è nato a Milano nel 1931. Ha diretto le riviste “Casabella”, “Modo” e “Domus”. Sul suo lavoro e su quello compiuto con lo studio Alchimia sono uscite monografie in varie lingue. Realizza oggetti, mobili, ambienti, pitture, installazioni, architetture. Collabora con compagnie internazionali come Alessi, Philips, Cartier, Swatch, Hermés, Venini ed é consulente di varie industrie, anche nell’Estremo Oriente, per l’impostazione dei loro problemi di immagine e di design. È membro onorario della Bezalel Academy of Arts and Design di Gerusalemme ed è professore onorario alla Accademic Council of Guangzhou Academy of fine Arts in Cina. Nel 1979 e nel 1981 gli è stato attribuito il Compasso d’oro per il design, è “Chevalier des Arts et des Lettres” in Francia, ha ricevuto l’onorificenza dell’Architectural League di New York e la Laurea Honoris Causa al Politecnico di Milano. È stato professore di design alla Hochschule für Angewandte Kunst a Vienna. Suoi lavori si trovano in vari musei e collezioni private. Nel 1989 ha aperto assieme al fratello, architetto Francesco, l’Atelier Mendini a Milano, progettando le Fabbriche Alessi a Omegna, la nuova piscina olimpionica a Trieste, alcune stazioni di metropolitana e il restauro della Villa Comunale a Napoli, il Byblos Art Hotel-Villa Amistà a Verona, i nuovi uffici di Trend Group a Vicenza in Italia; una torre ad Hiroshima in Giappone; il Museo di Groningen in Olanda; un quartiere a Lugano in Svizzera; il palazzo per gli uffici Madsack ad Hannover, un palazzo Commerciale a Lörrach in Germania e altri edifici in Europa e in U.S.A.
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Architect Alessandro Mendini was born in Milan in 1931. He directed the magazines Casabella, Modo and Domus. His focus is on objects, furniture, concept interiors, paintings, installations and architecture. International collaborations including Alessi, Philips, Cartier, Swatch and Hermès. Alessandro Mendini is a design and image consultant to many different kinds of companies, even in the Far East. He is an honorary member of the Bezalel Academy of Arts and Design in Jerusalem. In 1979 and 1981 he was awarded the Italian Compasso d’Oro of design; in France he carries the title of Chevalier des Arts et des Lettres; he is the recipient of an honorary title from the Architectural League of New York and was also awarded an honorary doctorate degree from the Milan Polytechnic. At the Universität für angewandte Kunst in Vienna, Mendini worked as professor of design. His work is featured in many museums and private collections. With his brother Francesco Mendini he opened Atelier Mendini in 1989, designing the Alessi factory in Omegna; the new Olympic pool in Trieste; a series of subway stops in Naples; the refurbishment of the Naples City Hall, the Byblos Art Hotel in Verona; the new Trend Group headquarters in Vicenza, Italy; a commemorative tower in Hiroshima, Japan; the Groninger Museum in Holland; a district of Lugano, Switzerland; the Madsack office building in Hanover, a commercial building in Lörrach, Germany and other buildings in Europe and the USA.
Alessandro Mendini Settecento
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Settecento
Alessandro Mendini, 2009
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Serie di imbottiti dalle forme geometriche tondeggianti caratterizzati da una decorazione a roulant sulla la parte superiore degli schienali. Imbottitura in poliuretano flessibile in diverse densitĂ . Prodotto interamente sfoderabile.
Series of padded seats in geometric shapes characterized by a decorative walkway on the top of the seat backs. Padding in flexible polyurethane foam in different densities. Covers are entirely removable.
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FOTO MANCANTE
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FOTO MANCANTE
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Alessandro Pedretti. Nato a Milano nel 1966. Laurea in Architettura al Politecnico di Milano. Dal ‘93 al ‘97 vive a Parigi e lavora con Pierangelo Caramia.A partire dal ‘96 disegna prodotti nel campo del mobile, dell’ ufficio, illuminazione e arredo urbano per aziende italiane ed estere. Dal 1998 come associato dello Studio Rota & Partners elabora e firma progetti di architettura e interior design, allestimenti per spazi pubblici e privati, commerciali ed espositivi in Italia e all’ estero, mostre di arte, design e moda. Nel 2005 e nel 2006 progetta alla Triennale di Milano l’ allestimento per la Mostra “Star Wars the Show” e per la Mostra “Looking for…”. Consulente per riviste, gallerie ed istituzioni di design in merito alla ricerca, valutazione ed esposizione di oggetti di design presso enti e musei di arte decorativa e design nel mondo. Consulente scientifico per il Nuovo Museo del Design. Dal 1998 docente alla NABA di Milano, Visiting Professor presso l’Università di Disegno Industriale di Milano, di Venezia, presso la Domus Academy e lo Julm di Milano. Dall’ autunno 2006 è docente di Laboratorio Progettazione Luce alla facoltà di Industrial Design di Milano. Italo Rota. Nato nel 1953 a Milano. Si è laureato al Politecnico di Milano. Dopo aver vinto il concorso per gli spazi interni del Musée d’Orsay, alla fine degli anni Ottanta, si trasferisce a Parigi, dove firma la ristrutturazione del Museo d’Arte Moderna al Centre Pompidou (con Gae Aulenti), le nuove sale della Scuola francese alla Cour Carré del Louvre e la ristrutturazione del centro di Nantes. Dal 1996 vive e lavora a Milano. I lavori del suo studio variano per soggetto, scala e tipologia – dal museo alla chiesa, dal casinò all’auditorium e l’intervento urbano – rilevando sempre un approccio globale che deriva dall’esperienza degli allestimenti, degli eventi e delle strutture temporanee. Tra i principali progetti in corso: in Italia – il riassetto di Palazzo Forcella - De Seta a Palermo - Kalsa e la ristrutturazione della Stazione Marittima del Porto, sempre a Palermo; la conversione del palazzo dell’Arengario a Milano in Museo del Novecento; in India: la riconversione del complesso siderurgico di Dolvi, un tempio Indù e una residenza privata a Mumbai. In Spagna a giugno è inaugurato il padiglione espositivo “Ciudades de Agua” per Expo Saragozza 2008.
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Alessandro Pedretti. Born in Milan in 1966. He graduates at Politecnico of Milan in Architecture. From ‘93 till ’97 he lives in Paris and works with Pierangelo Caramia. Since ‘96 he designes products in interior design’s, office furniture’s, lighting’s and urban design’s fields for Italian and foreign companies. Since 1998 as an associate of Studio Rota & Partners develops and signs architectural and interior design projects, fittings for public and private,commercial and exhibition spaces, in Italy and all abroad, art’s exhibitions, design and fashion. In 2005 and 2006 he designs at the Triennale di Milano the layout for the exhibition “Star Wars” The Show and for the exhibition ”Looking for ...“ Consultant on research for magazines, galleries and design’s institutions, evaluation and exhibition of objects of design for institutions and museums of decorative art and design worldwide. Scientific consultant for the New Museum of Design. Since 1998 he is a professor at NABA in Milan, Visiting Professor at University of Design of Milan and of Venice, at Domus Academy and Julm in Milan. Since ‘Fall 2006 he’s a professor of laboratory Light design at the Faculty of Industrial Design in Milan. Italo Rota. Born in 1953 in Milan. He graduated from the Politecnico of Milan. After winning the competition for the interior spaces of the Musée d’Orsay, in late eighties, he moved to Paris, where he signed the renovation of the Museum of Modern Art at the Pompidou Center (with Gae Aulenti), the new rooms of the French School at Cour Carré of the Louvre and the restructuring of Nantes’ center. Since 1996 he lives and works in Milan. The work of his study varies in subject, scale and type from the museum to the church, from the casino to auditorium and urban intervention - always finding a comprehensive approach that derives from the experience of exhibitions, events and temporary structures. Among the major projects under way: in Italy - the reorganization of the Palazzo Forcella - De Seta in Palermo - Kalsa and restructuring of the Maritime Station of the Port, also in Palermo, the conversion of Arengario palace in Milan into the Museum of the twentieth century; in India: the conversion of the Dolvi steel complex, a Hindu temple and a private residence in Mumbai. In Spain in June was inaugurated the exhibition pavilion “Ciudades de Agua” for Expo Zaragoza 2008.
Alessandro Pedretti + Studio Italo Rota Le Club
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Le Club
A. Pedretti + Studio Italo Rota, 2008
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Divano e pouff pensati per un tipo di aggregazione razionale e molto geometrica, dove il piano di seduta spezzandosi ed elevandosi ne crea lo schienale. Imbottitura in poliuretano flessibile a differenti densitĂ , rivestimenti in tessuto o pelle nelle diverse versioni.
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Sofa and pouff designed for a rational and very geometric type of aggregation, since the seat “breaking� and raising creates the backrest. Padding in flexible polyurethane with different densities, covered in fabric or leather in different versions.
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Marc Newson è uno dei designer più raffinati e influenti di questa generazione. Sempre innovativo, è anche prolifico e straordinariamente versatile: le sue creazioni spaziano dagli oggetti di uso domestico, all’arredamento, dai ristoranti agli orologi da polso e fino agli interni di aeromobili. Il suo senso estetico e l’originalità senza compromessi hanno reso celebre nel mondo questo designer di origine australiana che vanta una clientela di prim’ordine. Le sue opere sono presenti nelle collezioni permanenti di prestigiosi enti museali quali il MoMA di New York, The Design Museum di Londra e il Musée National d’Art Moderne, Centre Georges Pompidou, Parigi. Marc Newson is one of the most accomplished and influential designers of this generation. Always innovative, he is also prolific and astonishingly versatile: his creations range from household objects, furniture, restaurants and watches to aviation interiors. His aesthetic vision and uncompromising originality made famous worldwide this Australia-born designer who has a high class clientele. His works are in the permanent collections of the Museum of Modern Art, New York, The Design Museum, London, and the Musée National d’Art Moderne, Centre Georges Pompidou, Paris.
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Marc Newson Prosciutto
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Prosciutto
Marc Newson, 1996
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La particolare forma dei cuscini di questo comodo divano, è l’evidente origine del suo nome. Un divano molto particolare pensato dal famoso designer Australiano, come una scultura, per un arredamento esclusivo. Tuttavia l’inconsueto e personale approccio progettuale rende questo prodotto accessibile ad una casa che non sia solo semplicemente “moderna”, ma insolita e che non rispetti le consuetudini formali imposte dalla moda di mercato.
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The remarkable shape of the cushions on this comfortable sofa is the manifest origin of its name. “Prosciutto” is the Italian word for “Ham”. This is a very special sofa that was created by the famous Australian designer to be like a sculpture, for an exclusively decorated home. However, the unusual, personal design approach makes this product suitable for an house which is not just “modern”, but which stands out from the crowd and does not follow the usual customs imposed by current décor trends.
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Dal 1966 rispondo a chi mi chiama Fabio Novembre. Dal 1992 rispondo anche a chi mi chiama “architetto”. Ritaglio spazi nel vuoto gonfiando bolle d’aria e regalo spilli appuntiti per non darmi troppe arie. I miei polmoni sono impregnati del profumo dei luoghi che ho respirato e quando vado in iperventilazione è soltanto per poi starmene un po’ in apnea. Come polline mi lascio trasporare dal vento convinto di poter sedurre tutto ciò che mi circonda. Voglio respirare fino a soffocare. Voglio amare fino a morire. Since 1966 I call myself Fabio November, and since 1992 I also call myself “architect”. I cut spaces in the void by inflating air bubbles, and I give away sharp needles, in order not to give myself too many airs. My armchairs are imbued with the scents of the places where I have breathed, and when I hyperventilate it is only in order to go under water for a while. Like pollen, I allow myself to be carried by the wind, confident that I will be able to seduce everything around me. I want to breath until I suffocate. I want to love until I die.
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Fabio Novembre Air Lounge System
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Air Lounge System
Fabio Novembre, 2006
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I divani e le poltrone del progetto Air Lounge System sono realizzati per formatura di poliuretano flessibile espanso a freddo in appositi stampi. L’imbottitura ingloba totalmente la struttura portante, costruita con profilati d’acciaio elettrosaldati, i molleggi del sedile sono realizzati con cinghie elastiche tensionate alla struttura base. La particolare forma di questo modello concepito come un anello, rende particolarmente difficile il confezionamento e la calzatura dei rivestimenti, tanto da mettere in evidenza anche ai non esperti, la particolare abilità e cura della sua realizzazione. I rivestimenti sono realizzabili sia in pelle che in tessuto, con possibilità di diversi allineamenti sia per i colori che per i materiali.
The sofas and armchairs of the Air Lounge System collection are made of moulded cold-cure flexible polyurethane foam. The padding completely incorporates the supporting structure, which is made of electro-welded steel plate; the suspension in the seating consists of elastic straps fixed to the basic structure. The unusual ring shape of this model makes the sewing and fitting of the upholstery especially difficult - so much so that the skill with which it has been accomplished is clearly evident even to non-expert eyes. The elements of this series may be upholstered either in leather or fabric, with the possibility of combining different colours and materials.
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Kita esteso il suo campo creativo dal Giappone verso l’Italia e sulla scena internazionale come progettista ambientale ed industriale dal 1969. Ha creato molti prodotti di successo per marchi europei e giapponesi, che vanno dai mobili, TV LCD, robot, articoli per la casa ed elettrodomestici. Molte delle sue opere sono esposte al Museum of Modern Art, New York; al Centre Georges Pompidou, Parigi, o alla Pinakothek der Moderne, Monaco di Baviera, e in altri musei di tutto il mondo. Negli ultimi anni, egli si è impegnato nella promozione dell’educazione tenendo seminari e laboratori non solo in Giappone, ma anche in Europa e in Asia. Continua ad essere coinvolto nella sua devozione di tutta una vita a lavorare con i mestieri tradizionali e lo sviluppo di industrie locali. Kita extended his creative field from Japan to Italy and to the international arena as an environmental and industrial designer since 1969. He has created many hit products for European and Japanese manufacturers, ranging from furniture, LCD TV sets, robots to household goods and appliances. Many of his works are possessed by the Museum of Modern Art, New York, Centre Georges Pompidou, Paris, Pinakothek der Moderne, Munich, and other museums around the world. In recent years, he has been promoting education by holding seminars and workshops not only in Japan, but also in Europe and Asia. He continues to be involved in his lifelong devotion to working with traditional crafts and developing local industries.
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Toshiyuki Kita Toki
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Toki
Toshiyuky Kita, 2008
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Serie di imbottiti dalle forme geometriche semplici, caratterizzato da un sistema di sedute assestabili mediante apposite movimentazioni meccaniche. Rivestimenti abbinabili in diversi colori e tipologie. Elementi interamente sfoderabili.
Series of padded seats with simple geometric shapes, characterized by a settling seating system through an appropriate mechanical handling. Matching coatings in various colours and types. Covers are entirely removable.
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Carlo Contin (1967 Limbiate_Milano), apre il suo studio di design ed architettura d’interni nel 1998, dopo aver lavorato come imprenditore nel campo dell’arredamento. Partecipa a diverse mostre, tra le quali: “the New Italian Design 2007”, “WWW wonderful water world” 2006, “Design alla Coop 2005”, “Made for China” 2005 oltre a diverse edizioni del Salone Satellite. Carlo Contin (1967 Limbiate_Milan), opens his design and interior architecture firm in 1998, after having worked as entrepreneur in the furniture sector. He has participated in various exhibitions, including “New Italian Design 2007”, “WWW wonderful water world” 2006, “Design at the Coop 2005”, “Made for China” 2005 in addition to various editions of the Salone Satellite.
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Carlo Contin Snake Cross Hook
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Carlo Contin, 2006
Snake I piani circolari di diverso diametro, in acciaio lucidato a specchio sono l’elemento piÚ caratterizzante questo prodotto. I diversi diametri della composizione sono a diverse altezze su singoli montanti concatenati tra loro, questo permette alla composizione di snodarsi in posizioni sempre diverse. La svecchiatura dei piani permette, inoltre, di evidenziare il gioco compositivo con i riflessi luminosi nell’ambiente in cui viene collocato. Esiste anche nelle versioni verniciato bianco oppure multicolor.
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The polished steel circular tops of various diameters are the most characteristic feature of this product. The various diameters of the composition are mounted at different heights on individual frames linked together, enabling the composition to be arranged in a variety of positions. The mirrored surface of the tops also emphasises the effect created by reflections in the room in which the product is placed. Also available in matt white varnished and in multicolr version.
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Carlo Contin, 2008
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Cross
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Insieme di ripiani dall’estrema leggerezza supportati da due incroci in legno massello che ne determinano la posizione. Libreria modulare aggregabile, disponibile in due diverse finiture frassino antracite e frassino sbiancato.
Set of shelves extremely light supported by two junctions in solid wood that determine the position. Modular aggregatable bookcase, available in two different finishes ash anthracite and bleached ash.
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Carlo Contin, 2008
Hook Tavolino con top di forma quadrata supportato da steli incrociati con finitura cromo lucido. rivestito in cuoietto termostampato nelle finiture in colore nero, marrone e bianco.
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Coffee table with square top supported by crossed rods in shiny chrome finish. Coated in thick leather thermal printed in black, brown or white finishing.
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Karim Rashid nasce nel 1960 a Il Cairo. Da giovane si trasferisce in Canada, dove nel 1982 si diploma in Industrial Design alla Carleton University di Ottawa. Prosegue gli studi di design in Italia, a Napoli con Ettore Sottsass e a Milano presso lo studio di Industrial Design di Rodolfo Bonetto. Rientrato in Canada, a Toronto collabora con la KAN Industrial Designers e, contemporaneamente, fonda lo Babel Inc. and North Studio (1985-91). Nel 1983 apre a New York un’attività in proprio che annovera tra i suoi clienti CityBank (USA), Edra (I), Estée Lauder (USA), Fasem (I), Flos (I), George Kovacs (USA), Giorgio Armani (I), Guzzini (I), IMAX (CDN), Issey Miyake (JP), Leonardo (D), Magis (I), Maybelline (USA), Nienkamper (CDN), Pure Design (USA), Sony (USA), Tommy Hilfiger (USA), Totem (USA), Villeroy & Boch (D), Yahoo, Yves Saint Laurent (USA), Zanotta (I), Zeritalia (I), ZERODISEGNO (I). Presente come giurato in numerose manifestazioni internazionali, egli stesso è più volte premiato. Tra i riconoscimenti più recenti si ricordano il Canadian Design Hero 2001, il Design Effectiveness Gold Award 2001 e 1999, il Daimler Chrysler Award 1999, il George Nelson Award 1999, il Silver IDEA Award 1999, il Philadelphia Museum of Art Collab Award 1999, il Brooklyn Museum of Art Designer 1998.
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Karim Rashid was born in 1960 in Cairo. As a young man he moved to Canada, where in 1982 he graduated in Industrial Design at Carleton University in Ottawa. He continued his design studies in Italy, in Naples with Ettore Sottsass and Milan at the Studio of Industrial Design by Rodolfo Bonetto. Back in Canada, in Toronto he works with KAN Industrial Designers and simultaneously founds the Babel Inc. and North Studio (1985-91). In 1983 he opened his own business in New York that counts among its customers: CityBank (USA), Edra (I), Estée Lauder (USA), Fasem (I), Flos (I), George Kovacs (USA), Giorgio Armani (I), Guzzini (I), IMAX (CDN), Issey Miyake (JP), Leonardo (D), Magis (I), Maybelline (USA), Nienkamper (CDN), Pure Design (USA), Sony (USA), Tommy Hilfiger (USA), Totem (USA), Villeroy & Boch (D), Yahoo, Yves Saint Laurent (USA), Zanotta (I), Zeritalia (I), ZERODISEGNO (I). Chosen as a member of the Jury in numerous international events, he has won numerous awards as well. Among the most recent awards are mentioned Canadian Design Hero 2001, the Design Effectiveness Gold Award 2001 and 1999, the Daimler Chrysler Award 1999, the 1999 George Nelson Award, the Silver IDEA Award in 1999, the Philadelphia Museum of Art Collab Award 1999, Brooklyn Museum of Art Designer 1998.
Karim Rashid Blobina Kubo Matrix
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Karim Rashid, 2008
Blobina Imbottito in poliuretano flessibile formato in apposito stampo supportato da un guscio in termoplastico basculante. Rivestimenti in tessuto elastico disponibile in tinta unita o stampato digitale.
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Padded seat in flexible polyurethane, made in a special mould supported by a pivoting thermoplastic shell. Elastic fabric covers available in plain colour or digital printing.
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Karim Rashid, 2008
Kubo Serie di contenitori di forma cubica dalla molteplicitĂ di colorazioni e simboliche identificative caratterizzanti il vano interno manufatto. Rivestimento esterno in laminato plastico colorato. Disponibile in due varianti: multicolor e bianco/nero.
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Series of cube-shaped containers in multiple colours and identifying symbols characterizing the interior manufactured compartment. Exterior cladding made in coloured plastic laminate. Available in two versions: multicolour and black/white.
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Matrix
Karim Rashid, 2009
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Divano imbottito modulare caratterizzato da parallelepipedi in poliuretano flessibile a differenti densitĂ che opportunamente accostati ne determinano la forma e le diverse dimensioni. PossibilitĂ di rivestimento con tessuti a stampa digitale.
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Upholstered modular sofa characterized by rectangular blocks in flexible polyurethane in different densities that, suitably matched, determines their shape and different sizes. Possibility of coating with digitally printed fabrics.
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Vittorio Prato è nato a Desio nel 1946 e già dal 1965 collabora con altri progettisti nell’ambito del design e dell’architettura d’interni. Dal 1976 svolge in proprio attività di designer, progettista e consulente, collaborando con numerose aziende. Per Beta Utensili progetta nuovi accessori per officine meccaniche; per Idea un’innovativa poltrona ergonomica per studi dentistici; per Vaghi il primo basamento di sedia per uffici in termoplastico caricato con microfibre. Vittorio Prato was born in 1946 in Desio, few kilometres from Milan. Qualified by “Istituto Statale d’Arte” in Cantù, he has been working as planner since 1965. He has worked as person in charge of the planning for the most prestigious marks and with the most important Italian designer. Since 1976 he been practising the profession as consulant and designer.
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Vittorio Prato Varadero Varadero Two Cubana Dallas John & Jack Ludo Sam Nicole Ice More Ugotto Plaza
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Varadero
Vittorio Prato, 2003
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Basamento di seduta con struttura portante in legno di conifera con molleggi realizzati da cinghie elastiche ad elementi intrecciati. L’imbottitura in lastre di poliuretano espanso di diverse densità, rivestita con ovatte sintetiche completamente foderate con tessuto vellutato. Gli schienali sono realizzati con struttura in legno compensato e rinforzi in legno massiccio. Imbottitura in poliuretano espanso di diverse densità e ovatta sintetica completamente rivestita con fodere in tessuto vellutato. I cuscini sono imbottiti con piuma igienicamente trattata in apposite fodere. Il modello Varadero può essere rivestito con ogni tipo di tessuto o pelle ed è completamente sfoderabile. The seating base has a supporting structure in conifer wood and the springing is composed of interlaced elastic straps. The filling is in polyurethane foam sheets of various densities and covered with synthetic padding entirely lined in velvety fabric. The backrest is created with a structure in plywood reinforced with solid wood. Like the seating base, the filling of the backrest is in polyurethane foam of various densities and synthetic padding, entirely lined in velvety fabric. The cushions are filled with hygienically-treated down sealed in special covers. The Varadero model may be upholstered in fabric or leather. The cover is totally removable.
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Varadero Two
Vittorio Prato, 2004
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Il modello “Varedero Two” presenta le stesse caratteristiche strutturali del Varadero con la sola aggiunta dei cuscini seduta. The model “Varedero Two” has the same structural features of Varadero with the only addition of the seat cushions.
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Vittorio Prato, 2004
Cubana Cubana ha una struttura ben piantata per terra, costruita con profilati metallici, robusta e scattante, calzata con un vestito di cuoio molto aderente e morbido che ne descrive la forma dei fianchi ben modellati e della schiena ricurva.
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Cubana has a very sturdy structure. It is made of metal bars, it’s robust and lithe, and clothed in a very soft and close-fitting thick leather covering which emphasises the chair’s well-shaped flanks and curved back.
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Dallas
Vittorio Prato, 2004
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Il letto Dallas ha una struttura portante in acciaio, realizzata con profilati tubolari elettrosaldati. Le spalliere sono imbottite con resine poliuretaniche e completamente foderate con appositi tessuti. Ogni singolo elemento strutturale è rivestito in cuoio con cura artigianale.
The Dallas bed has a steel frame, made by electrowelded tubular sections. The headboards are padded with polyurethane resins and fully lined with special materials. Each individual structural element is covered in thick leather with the utmost care and craftsmanship.
La cassettiera Dallas realizzata in legno di rovere tinto e in legno laccato lucido si evidenzia per l’essenzialità della sua concezione formale estremamente semplice. Altra evidenza di questo elemento è la cura dei particolari costruttivi e delle finiture; come le maniglie a incasso ricavate per fresature direttamente nello spessore del frontalino del cassetto che evidenziano inoltre la loro funzionalità con raffinata eleganza, senza formalismi inutili e senza fastidiosi ingombri sporgenti. La dimensione ampia dei cassetti permettono una razionale e comoda utilizzazione del loro uso.
“Dallas” is a chest of drawers made in stained oak and glossy lacquered wood, and characterised by the essential simplicity of its form. Another outstanding feature of this element is the great attention to details, with regard both to its construction and finishes, such as the recessed handles milled directly in the drawer front, which combine practicality with refined elegance, avoiding useless formalism and cumbersome protrusions. The large size of the drawers favours a functional and comfortable use of space.
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Vittorio Prato, 2004
John & Jack La concezione strutturale e la tecnica costruttiva sono semplici, privi di meccanismi complicati che ne garantiscono funzionalità e durata. Il piano d’appoggio molto sottile è realizzato con un laminato HPL (High Pressure Laminates) in speciali resine termoindurenti con superficie ad alta resistenza che si può lavare con i comuni detergenti domestici non abrasivi.
John
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Jack
Its structural conception and the manufactoring tecnique are simple, lacking in complicated mechanisms, ensuring functionality and durability. The table top is very thin, made of an HLP (High Pressure Laminates) laminate in special thermoset resins with resistant surfaces can be cleaned which with common, non abrasive household cleansers.
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Ludo
Vittorio Prato, 2004
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Struttura portante in legno massiccio con i molleggi sedile e schienale in cinghie elastiche. Le imbottiture sono in poliuretano espanso di diverse densità e in ovatta sintetica. I rivestimenti sono in tessuto o pelle con imbottitura trapuntata con cuciture continue. Il fissaggio del rivestimento trapuntato alla struttura è realizzato con appositi bottoni a innesto rapido e sono strettamente vincolati alle imbottiture. I braccioli e i montanti piedini sono realizzati in acciaio satinato. La finitura della parte superiore del bracciolo è in pelle.
Load-bearing structure in solid wood with springing in elastic bands. Padding in polyurethane foam with different densities and synthetic wadding. Upholstery in fabric or leather, padding with continuous quilting seams. The quilted upholstery is fixed to the structure by means of special, quickfastening buttons which adheres closely to the padding. Armrests and the uprights with feet in satinized steel. Top of armrest with leather upholstery.
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Sam
Vittorio Prato, 2006
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Sam è strutturato e costruito con due elementi ben distinti la base sedile e lo schienale, imbottiti con poliuretano espanso di densità differenziate, sono divisibili per differenziare i rivestimenti e per manutenzioni straordinarie.
Sam is composed of two distinct structural elements - the seat and the back, which are padded with polyurethane foam of varying thicknesses; these may be separated to create upholstery variations and for special maintenance.
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Vittorio Prato, 2007
Nicole Struttura portante in legno massiccio con molleggi in cinghie elastiche. Imbottitura della struttura in poliuretano espanso, finitura con maglia e ovatta. Cuscini, sedile e schienale con imbottitura di ovatta sintetica e inserti in poliuretano espanso di densitĂ differenziata. Rivestimento tessile completamente sfoderabile. Basamento in acciaio di forte spessore tagliato a laser e tubolari con finitura cromata.
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Solid wood frame with elastic suspension straps. Expanded polyurethane filling with padding and fabric cover. Cushions, seat and back with synthetic padding and expanded polyurethane foam of various densities. Upholstered in fabric or leather. Cover totally removable. Thick chromium plated laser cut steel feet.
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Ice More
Vittorio Prato, 2008
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Tutte le declinazioni esistono nelle versioni destra e sinistra - All variations exist in right and left versions.
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Imbottito componibile caratterizzato dalla possibilitĂ di avere una doppia profonditĂ di seduta con il medesimo modulo. Ne consegue un prodotto dalle molteplici possibilitĂ aggregative che lo rendono ideale in qualsiasi ambiente.
Padded modular sofa with the ability to have a double depth seat with the same module. The result is a product with many aggregatable possibilities that make it ideal in any environment.
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Plaza
Vittorio Prato, 2008
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Letto tessile interamente imbottito con testata avvolgente di conica forma, disponibile nella versione matrimoniale con materasso 170x200. Totalmente sfoderabile con svariate possibilitĂ di rivestimento.
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Fully upholstered bed with a comfortable and enveloping headboard in conical form, available in double bed version with mattress 170x200. Fully removable covers with various possibilities of coating.
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Laureato nel 1998 in Disegno Industriale al Politecnico di Milano, dal 1999 al 2003 ha lavorato a Parigi come designer nello studio di Philippe Starck seguendo, tra i vari clienti, lo sviluppo dei prodotti per Emeco, Target, Salton, Duravit, Hansgrohe e collaborando alla realizzazione di alcuni progetti di architettura d’interni tra cui l’Hotel Clift (San Francisco), e i negozi monomarca di Jean-Paul Gaultier. Nel 2003 ha lasciato lo studio Starck per fondare una propria agenzia a Venezia che si occupa di interior e industrial design. Graduated in 1998 in Industrial Design at the “Politecnico” in Milan, he worked in Paris from 1999 to 2003 as a designer for the office of Philippe Starck, following, among other clients, the development of the products for Emeco, Target, Salton, Duravit, Hansgrohe and cooperating to the realization of some projects of interior architecture as Hotel Clift (San Francisco) and the monobrand shops of Jean Paul-Gaultier. In 2003 he left Starck’s office to found his own agency in Venice which attends to interior and industrial design.
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Leo De Carlo Dandy Resole Chiavari
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Leo De Carlo, 2005
Dandy Una poltrona moderna, ispirata da antiche e recenti memorie. Dandy è un pezzo esclusivo per un uso personale, quasi fosse un trono, è provvista di una lampada ad illuminare la lettura o i riti speciali. Lo schienale alto quanto serve a proteggere le spalle ma tanto da renderlo evidente protagonista. I particolari costruttivi, la linea dei braccioli sottolineata dai profili cuciti con cura descrivono e definiscono in modo evidente anche lo stile. La poltrona Dandy è completamente sfoderabile.
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A modern armchair, inspired by the distant and more recent past. Dandy Chair is an exclusive piece meant for personal use, as if it were a throne, and comes with a lamp to provide light for reading or special private rituals. The high back not only protects the shoulders, but makes this chair a true diva. The design details, like the line of the arms underscored by carefully stitched contours, also clearly delineate and define the style of the armchairs. The covering of Dandy armchair is completely removable.
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Resole
Leo De Carlo, 2005
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Luigi XIV, Luigi XV, Luigi XVI sono la memoria e lo stile di un’epoca che ci porta a conoscere le cose di quel passato come insuperabili e ancora volute da chi le riconosce come simbolo evidente di una esclusiva eleganza e regale ricchezza. Il tavolo ReSole è la reinterpretazione di quello stile e delle sue aspirazioni e viene proposto, in varie versioni di colore e misura, come sicuro protagonista evidente, regale, esclusivo per una casa moderna e contemporanea. Finitura laccata lucida o opaca
Louis XIV, Louis XV, and Louis XVI epitomize the glory and the style of an era; the objects belonging to this period are still unparalleled, and still sought out by those who recognise them as eloquent symbols of exclusive elegance and princely luxury. The ReSole (“Sun King”) table is a reinterpretation of that style and its aspirations. Offered in various colours and sizes, it is majestic and exclusive, sure to play a starring role in the modern, contemporary house. Lacquered finishing, glossy or matt.
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Disponibile in varie misure rettangolari e in una quadrata, il tavolo Chiavari è realizzato in legno massiccio nelle parti tornite; le gambe e il piano con pannelli di fibra di legno a media densità con giunti a quarantacinque gradi (45°). La finitura brillante è realizzata per laccatura con vernici poliesteri lucidate a mano. Le dimensioni indicate sono proposte con i limiti di un prodotto di collaudata qualità.
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Available in different rectangular sizes and a square version, Chiavari has lathed parts in solid wood, while the legs and top are in medium density fibreboard with 45° joints. The glossy finish is created with handpolished polyester varnishes. The sizes indicated are offered within the limits of a product of tried-and-proven quality.
Chiavari
Leo De Carlo, 2006
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Dante Benini nasce nel 1947 a Milano, ma è a Venezia nello studio del Prof. Carlo Scarpa che riceve la sua prima formazione professionale che amplia successivamente in Inghilterra e completa in Brasile, dove si laurea nel 1980. A Londra, città dove attualmente risiede, viene registrato c/o ARB (Architects Registration Board) e R.I.B.A. (Royal Institute of British Architects). Nel 1986 e 1998 viene segnalato inoltre per il premio IN/ ARCH, viene segnalato inoltre nel premio mondiale QUATERNARIO negli anni 87-90-93 e nel 1999 è segnalato nel Benedictus Award AIA Dupont. Nel 1988 “Classe Europe” lo colloca tra i 15 architetti italiani di maggior prestigio in Europa. Seguono a rapida successione la progettazione ed il construction management di edifici quali, Rusconi Spa - sede e C.G.T. dealer Carterpillar Italia - sede. Born in 1947 Dante Benini began his professional trading in Venice, under Carlo Scarpa, continuing in England and then in Brazil, where in 1980, he received his degree in Architecture, from the Federal University of Brazil. In London where he is resident at the moment, he was registered at ARB (Architects Registration Board). and R.I.B.A.(Royal Institute for British Architects). In 1986 and 1998 he was signaled for the prize IN/ARCH, besides he was signaled for the worldwide prize QUATERNARIO in 87 - 90 - 93 and in 1988 “Class Europe” selected him as one of the 15 best Italian architects in Europe. Following, the planning and construction management of Rusconi S.P.A. headquarters and C.G.T. dealer Carterpillar Italia, headquarter.
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Dante Benini Cat Cat Bar
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Cat Cat Bar
Dante Benini, 1993
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Struttura portante interamente costruita in alluminio con finiture in ottone. Rivestimento sedile e schienale in cuoio. Lo schienale è oscillante con perno di rotazione libero (non bloccabile).
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Bearing frame entirely made of aluminium with brass finishings. Seat and back upholstered in thick leather. Tilt back with free rotation hinge (not adjustable).
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Laureata in architettura d’interni all’università “South Australia” di Adelaide, ha vinto un premio come miglior designer australiano nel 1989. Nel 1991 ha vinto una borsa di studio alla Domus Accademy di Melbourne. Nel 1992 ha lasciato l’Australia per viaggiare estensivamente e scoprire le diversità culturali e le differenze architettoniche tra i diversi paesi del mondo. Dopo aver vissuto in Europa e Asia si è stabilità ora negli USA dove lavora come designer. Graduated in interior at the university “South Australia” in Adelaide, she won the premium as better Australian designer in 1989. In 1991 she won an award scholarships by Domus Academy of Melbourne. In 1992 she left Australia in order to travel all around the world and to discover the cultural and architectural differences among the different countries in the world. After having lived in Europe and Asia now shi lives in USA where she works as designer.
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Pipa Bradbury Pipaluk Flight Aurora Chic
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Pipa Bradbury, 1999
Pipaluk Realizzato da elementi strutturati con fusti in legno massiccio, ed imbottiti con lastre di poliuretano espanso di densitĂ differenziata. I molleggi sono in cinghie elastiche intrecciate. I rivestimenti sono solidali alle strutture, quindi non sfoderabili e possono essere realizzati sia in tessuto che in pelle. Le parti decorative dei braccioli e degli schienali sono realizzabili sia in legno che in metallo. Le decorazioni e i piedini sono con finiture coordinate.
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Made by structural elements with stems in massif wood and padded with expanded polyurethane sheets in a variety of densities. The springs are in criss-cross elastic straps. The coverings are fixed to the frames, so they are not removable and they can be made both in fabric or leather. The decorative parts of armrests and backs can be done both in wood or metal. Decorations and feet are coordinated.
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Aurora
Pipa Bradbury, 2001
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La struttura portante è in legno massiccio con molleggi realizzati da cinghie elastiche intrecciate. Le imbottiture sono realizzate con lastre di poliuretano espanso di diverse densità opportunamente sagomate. I montanti di base sono costruiti con profilato d’acciaio di forte spessore e finiti con accurata lucidatura e cromatura in bagno galvanico. I rivestimenti possono essere sfoderabili.
The bearing frame is in solid wood with springing in interlaced elastic straps. Padding is in suitability shaped plates of expanded polyurethane in a variety of densities. The main uprights are built in thick steel sections and are accurately polished and chromed coated in galvanic bath. The covering is completely removable.
La libreria Aurora, come tutti gli altri elementi della serie pensati da Pipa Bradbury, si distinguono per chiarezza e semplicità di linee. I piani di grande spessore in legno laccato lucido, la brillante struttura in acciaio cromato incassata nei piani, sono evidenti elementi caratterizzanti di un mobile che non può passare inosservato e, quale protagonista di ogni ambiente, viene realizzato con grande cura in ogni dettaglio tecnico, come la grande esperienza a cui le più antiche conoscenze artigiane hanno portato.
The Aurora bookcase, like all the other pieces in the series designed by Pipa Bradbury, stands out for the clarity and simplicity of its lines. The thick shelves in glossy lacquered wood, and the shiny chromed-steel structure, embedded into the shelves, are clearly defining features for a piece of furniture that doesn’t go unnoticed and will be the showpiece of any room. It has been crafted with great care and attention in every technical detail, thanks to the extensive experience and knowledge of age-old crafts techniques.
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Chic
Pipa Bradbury, 2002
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Serie di tavoli con piano in cristallo retro verniciato su struttura portante in metallo lucidato.
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Range of tables set with retro varnished crystal top. Bearing frame is made of polished metal.
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Marco Piva, laureato al Politecnico di Milano, è stato membro fondatore dello Studiodada Associati, uno degli studi di design più noti del periodo del Radical Design. Opera in Italia e all’estero per progetti di architettura, interior e industrial design. Dal 1987 al 1990 è membro del Board di Presidenza dell’ADI, Associazione per il Disegno Industriale. Nel 1987 fonda IDA, International Design Agency, interfaccia italiana per un sistema World Design Network. Dal 1988 al 1991 è commissario italiano presso la Comunità Europea per il Progetto Sprint per l’innovazione e il trasferimento di tecnologie. Con designer, sociologi ed esperti di marketing tedeschi, francesi ed inglesi fonda EDEA (European Design Expert Association), società di consulenze strategiche per il Design. Con EDEA organizza la terza edizione del Premio Europeo di Design a Siviglia nel 1992. Dal 1993 al 1997 è consulente strategico di Expo Tour per le aree tematiche della progettazione alberghiera e del contracting internazionale. Dal 1997 al 2002 coordina Hot Group (Hotel Technologies Group),il primo gruppo interdisciplinare di aziende specializzate in tecnologie per l’Hotel ed il Contract. Dal 1998 è art-director di Tecnhotel Hospitality. Dal 1999 coordina Masters post laurea presso il Politecnico di Milano, la Scuola Politecnica di Design e l’Istituto Europeo di Design di Milano. Nel 2000 fonda con Arturo Dell’Acqua Bellavitis “H&C Design” il primo Osservatorio italiano sul Contract Design. Nel 2001 è consulente per il settore Contract di Federlegno Arredo. Dal 2002 è presidente del premio “Contract Design - International Design Award”. Nello stesso anno costituisce “Atelier Design”, atelier dello Studio, centro di ricerca e sviluppo per l’industrial design. Marco Piva Atelier Design disegna per:Arflex, Cabas, Ege, Frati, Gervasoni, Kvadrat, i Guzzini Illuminazione, Leucos, Luminara, Moroso, Novello, Oikos, Omnitex, Pierantonio Bonacina, Rapsel, Serralunga, Sicis, Sirrah, Stella Rubinetterie, Tisettanta.
300
Marco Piva, graduated at the Polytechnic of Milan, was a founding member of the Studiodada Associates, one of the best known design studios in the period of Radical Design. He works in Italy and abroad for architectural, interior and industrial design. From 1987 to 1990 is a Board Member of the Presidency of ADI, Association for Industrial Design. In 1987 he founds IDA, International Design Agency, Italian interface for a Design World Network. From 1988 to 1991 he is an Italian Commissioner at the European Community for the Project Sprint for innovation and technology transfer. With other designers, sociologists and marketing experts from Germany, France and British he founds EDEA (European Design Expert Association), a strategic consulting firm for design. Together with EDEA he organizes the third edition of Premio Europeo for Design in Seville in 1992. From 1993 to 1997 he is a strategic consultant in Expo Tour for the thematic areas of the hotel project and international contracting. From 1997 to 2002 he coordinates Hot Group (Hotel Technologies Group), the first interdisciplinary group of companies specializing in technologies for Hotels and Contract. In 1998 he became art director of Tecnhotel Hospitality. Since 1999 he coordinates postgraduate Masters from the Polytechnic of Milan, the Polytechnic School of Design and the European Institute of Design in Milan. In 2000 he founded with Arturo Dell’ Acqua Bellavitis “H & C Design” the first Italian Observatory on Contract Design. In 2001 he has been a consultant for the contract sector of Federlegno Furniture. Since 2002 he is chairman of the prize “Contract Design - International Design Award”. In the same year he puts together “Atelier Design”, atelier of the Studio, research and development centre for industrial design. Marco Piva Atelier Design designs for: Arflex, Cabas, Ege, Frati, Gervasoni, Kvadrat, i Guzzini Illuminazione, Leucos, Luminara, Moroso, Novello, Oikos, Omnitex, Pierantonio Bonacina, Rapsel, Serralunga, Sicis, Sirrah, Stella Rubinetterie, Tisettanta.
Marco Piva Double Life
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Double Life
Marco Piva, 2008
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Serie di imbottiti in poliuretano espanso flessibile preformato in apposito stampo. La forma ellittica riconducibile a tutte le dimensioni può avere rivestimenti in vari materiali. Elementi interamente sfoderabili.
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Series of padded seats in flexible polyurethane foam preformed in special moulds. The elliptical shape which can be referred to all the pieces in the series, may be covered in various materials. Cover of each element is fully removable.
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Ducrot 1927
1997
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Struttura in legno massiccio (con parti a vista di varie essenze). Imbottitura in poliuretano e resina sintetica. Rivestimento in pelle o cuoietto. Finitura con o senza chiodi a vista.
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Massive wooden frame (with parts at sight of different essences). Padding of polyurethane and synthetic resins. Leather or thick leather covering. Finishing with or without nails at sight.
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Indice Index
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Afra e Tobia Scarpa Cesare _ imbottito Cornelia _ poltrona Giulio _ imbottito Romeo _ letto Giulietta _ poltrona Auriga _ tavolo Benedetta _ poltrona Libertà – tavolo + sedia Libertino _ tavolino Boomerang _ sedia Eloisa _ imbottito Accademia _ libreria Olda _ sedia Rosa _ imbottito Giacomino _ imbottito + tavolino Tobio _ mobile Classic _ imbottito + tavolino Geisha _ poltrona Nilo _ set outdoor
4 6 12 14 20 22 26 28 32 32 36 38 44 48 50 54 62 66 72 74
Marc Newson Prosciutto _ imbottito
174 176
Fabio Novembre Air Lounge System _ imbottito + letto
180 182
Toshiyuki Kita Toki _ imbottito +tavolino
190 192
Carlo Contin Snake _ tavolino Cross _ libreria Hook _ tavolino
200 202 206 210
Karim Rashid Blobina _ pouff Kubo _ libreria Matrix _ imbottito + tavolino
212 214 216 220
Vittorio Prato Varadero _ imbottito Varadero Two _ imbottito Cubana _ sedia Dallas _ letto + cassettiera John & Jack _ tavolino Ludo _ imbottito Sam _ imbottito Nicole _ imbottito Ice More _ imbottito Plaza _ letto
224 226 230 234 236 242 244 250 256 258 264
Leo De Carlo Dandy _ poltrona Resole _ tavolo + sedia Chiavari _ tavolo
268 270 272 274
Dante Benini Cat _ poltroncina
278 280 284 286 288 296
Marco Piva Double Life _ imbottito
300 302
N.N. Ducrot 1927 _ poltrona
308
Gaetano Pesce La Smorfia _ poltrona La Michetta _ imbottito+tavolino+letto La Pagnotta _ poltrona La Pagnottina _ sedia La Sfogliata _ poltrona Us and Them _ imbottito Nubola _ imbottito + letto Shadow_ poltrona Mini Shadow _ poltrona Tavolone _ tavolo + tavolono Colorado _ imbottito Gli Amici _ imbottito Montanara _ imbottito
78 80 84 98 100 102 104 106 116 116 120 124 128 132
Mario Bellini Via Lattea _ imbottito Piccola Via Lattea _ imbottito Stradivani _ imbottito
136 138 144 148
Alessandro Mendini Settecento _ imbottito
156 158
Pipa Bradbury Pipaluk _ poltrona Aurora _ imbottito + libreria + tavolino Chic _ tavolo + tavolino
Alessandro Pedretti + Studio Italo Rota Le Club_ imbottito
168 170
313
Imbottiti, Upholstered
Air Lounge System, Fabio Novembre
Cesare, Afra e Tobia Scarpa
Double Life, Marco Piva
Giulio, Afra e Tobia Scarpa
182
6
302
14
Aurora, Pipa Bradbury
288
Blobina, Karim Rashid
214
Colorado, Gaetano Pesce
124
Classic, Afra e Tobia Scarpa
66
Eloisa, Afra e Tobia Scarpa
388
Giacomino, Afra e Tobia Scarpa
Gli Amici, Gaetano Pesce
128
Ice More, Vittorio Pratoorio Prato
258
Le Club, A.Pedretti & Studio Italo Rota
170
Ludo, Vittorio Prato
244
Montanara, Gaetano Pesce
132
Nicole, Vittorio Prato
256
54
manca foto
La Michetta, Gaetano Pesce
Matrix, Karim Rashid
314
84
220
Picola Via Lattea, Mario Bellini
144
Prosciutto, Marc Newson
176
50
Sam, Vittorio Prato
250
Settecento, Alessandro Mendini
158
Stradivani, Mario Bellini
148
Toki, Toshiyuki Kita
192
Us & Them, Gaetano Pesce
104
Varadero, Vittorio Prato
226
Varadero Two, Vittorio Prato
230
Via Lattea, Mario Bellini
138
Nubola, Gaetano Pesce
Rosa, Afra e Tobia Scarpa
106
315
Poltrone, Armchairs
Benedetta, Afra e Tobia Scarpa
Dandy, Leo de Carlo
28
270
Cat, Dante Benini
280
Cornelia, Afra e Tobia Scarpa
12
Ducrot 1927
308
Geisha, Tobia Scarpa
72
Giulietta, Afra e Tobia Scarpa
22
La Pagnotta, Gaetano Pesce
98
La Smorfia, Gaetano Pesce
80
Mini Shadow, Gaetano Pesce
116
Shadow, Gaetano Pesce
116
316
La Sfogliata, Gaetano Pesce
102
Pipaluk, Pipa Bradbury
286
Tavoli, Tables
Auriga, Afra e Tobia Scarpa
26
Aurora, Pipa Bradbury
288
Chic, Pipa Bradbury
296
Classic, Afra e Tobia Scarpa
66
Hook, Carlo Contin
210
John & Jack, Vittorio Prato
32
Resole, Leo de Carlo
272
Toki, Toshiyuky Kita
192
LibertĂ - Libertino, Afra e Tobia Scarpa
Chiavari, Leo de Carlo
274
Giacomino, Afra e Tobia Scarpa
54
242
La Michetta, Gaetano Pesce
84
Matrix, Karm Rashid
220
Nilo, Tobia Scarpa
74
Snake, Carlo Contin
202
Tavolone, Gaetano Pesce
120
317
Sedie, Chairs
Boomerang, Afra e Tobia Scarpa
36
Cubana, Vittorio Prato
LibertĂ , Afra e Tobia Scarpa
32
Nilo, Tobia Scarpa
Resole, Leo De Carlo
272
234
74
La Pagnottina, Gaetano Pesce
Olda, Afra e Tobia Scarpa
100
48
Librerie, Bookcases Mobili, Cabinets
Aurora, Pipa Bradbury
288
Cross, Carlo Contin
236
Kubo, Karim Rashid
216
Tobio, Afra e Tobia Scarpa
62
Air Lounge, Fabio Novembre
182
Dallas, Vittorio Prato
236
La Michetta, Gaetano Pesce
84
Nubola, Gaetano Pesce
106
Plaza, Vittorio Prato
264
Romeo, Afra e Tobia Scarpa
20
Accademia, Afra e Tobia Scarpa
Dallas, Vittorio Prato
44
206
Letti, Beds
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MERITALIA SPA FURNITURE via Como 76/78 22066 Mariano Comense (CO) Italy tel +39 031 743100 fax +39 031 744460 meritalia@meritalia.it
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