N° 01 ANNO 2012
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nuova
collezione M_26
la Meson’s che verrà è già arrivata
La caffettiera del masochista suggerimenti utili per acquisti irrazionali
nuovo
showroom aziendale la nuova casa delle cucine Meson’s
Testimonianze d’autore le ragioni di una scelta
VETRONICA & K _GOCCIA VETRO
alluminio, vetro (lucido e opaco) e silicone: gli ingredienti dell’innovazione
Parliamo di sostenibilità la durata dei prodotti nel tempo è la chiave del vivere sostenibile
Collezione K _SYSTEM
non è ancora detta l’ultima cucina
Dettagli che fanno la differenza novità e astuzie progettuali
A modo mio l a nostra rubrica di gastronomia
LUGLIO 2012
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N° 01 ANNO 2012
Il nostro nuovo sito www.mesons.it
Servizio clienti T 0434 614923 mesons@mesons.it www.mesons.it
La concretezza esige scelte trasparenti vetronica
Innovare non signiďŹ ca semplicemente sostituire il passato con un presente privo di radici. La ricerca di nuove soluzioni progettuali deve integrare tradizione e attualitĂ , interpretando i cambiamenti attraverso l’esperienza.
MESON’S
MESON’S INTERPRETE DEL CAMBIAMENTO Siamo abituati ad accettare il cambiamento come costante della vita e dell’impresa: ma vi siete mai chiesti il perché di questa continua tensione verso la metamorfosi? Secondo noi cambiare non significa gettare ciò che appare obsoleto per sostituirlo con il nuovo. È qualcosa di molto più profondo. Capitalizzare l’esperienza attraverso la ricerca, valorizzando la storia, è l’unica via per cogliere le nuove sfide del “nostro tempo”.
Da quest’idea nasce il progetto Meson’s: una rivista che intende comunicare informando, con chiarezza e senza slanci autocelebrativi, animati esclusivamente dalla nostra passione per il prodotto e per l’esperienza di chi lo utilizza. Proponiamo materiali compatibili con la qualità dell’ambiente e armoniosi nelle forme e negli accostamenti, perché crediamo che vivere nell’armonia e nella bellezza ci renda persone migliori. Ma il nostro desiderio più profondo è di offrirvi gli strumenti per una scelta coinvolgente e consapevole, attraverso esperienza e innovazione.
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MESON’S
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SOMMARIO 56
TESTIMONIANZE D’AUTORE le ragioni di una scelta
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COLLEZIONE M_26
novità e astuzie progettuali 62
LA CAFFETTIERA DEL MASOCHISTA suggerimenti utili per acquisti irrazionali
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la nuova casa delle cucine Meson’s
PARLIAMO DI SOSTENIBILITÀ la durata dei prodotti nel tempo è la chiave del vivere sostenibile
nuovo
SHOWROOM AZIENDALE
VETRONICA & K_GOCCIA VETRO alluminio, vetro (lucido e opaco) e silicone: gli ingredienti dell’innovazione
la Meson’s che verrà è già arrivata
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DETTAGLI CHE FANNO LA DIFFERENZA
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COLLEZIONE K_SYSTEM non è ancora detta l’ultima cucina
Direttore Responsabile: Meson’s srl / Direttore Artistico: Regìa Caporedattore: Stefano Basso / Progetto grafico: Regia / Editore: Meson’s Cucine srl Segreteria: mesons@mesons.it / Distribuzione esclusiva negli store Meson’s
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A MODO MIO la nostra rubrica di gastronomia
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COLLEZIONE M_26 La Meson’s che verrà è già arrivata
Lo spessore di 26 mm dei frontali è veicolo immediato di valori quali solidità e durata nel tempo. I materiali impiegati sono il legno ed il laccato, segno di qualità tangibile. La collezione M_26 arreda ambienti domestici eleganti e suggestivi
MESON’S
COLORE E MATERIA: I PERCORSI DI UNA SCELTA Artico
Juta
Bianco
Lino
Sabbia
Canapa
Deserto
Tortora
Ambra
Terracotta
Visone
Creta
Ghiaia
Polvere
Ardesia
Fumo
Ferro
Antracite
Nero
Maranello
Amarena
Prugna
Melanzana
Relax
Edera
Muschio
Ghiaccio
Avio
Cobalto
Blu scuro
Cedro
Mostarda
Ocra
Rovere Gesso
Rovere Cotone
Rovere Cenere
Rovere Grigio
Rovere Brown
Olmo Sbiancato
Noce Tecnico
Rovere Termotrattato
Bronzo
Aftereight
Rovere Carbone
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M_26 MANIGLIA SCELTE TATTILI ORGA NIZZATE L’apertura dei contenitori mediante maniglia privilegia la funzionalità ergonomica e la praticità d’utilizzo, identificando allo stesso tempo un segno distintivo del progetto M_26
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Maniglie 1 Maniglia Tube 2 Maniglia Vogue 3 Maniglia Punto 4 Maniglia Slim 5 Maniglia Cube 6 Maniglia Stark
ESSENZE E COLORI REINTERPRETANO IL BIANCO Incursioni di colore per ripensare in libertĂ il bianco assoluto del design contemporaneo. Gli spazi vibrano di nuova luce con un imprevedibile effetto ritmico, che riaccende i sensi ed emoziona.
Contenitore a giorno con interno laccato opaco e bordi in tinta con i frontali della cucina.
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L’anima luminosa e delicata del legno riesce a scaldare anche le superfici più fredde, contaminando la rigida purezza del bianco con un tocco di eleganza dal sapore nordico. Ecco che la cucina riscopre la sua natura accogliente e intima, che la vuole al centro del vivere moderno. Quasi un gioco di camouflage quello tra il bianco e le essenze del legno, che restituisce calore agli ambienti domestici con infinite soluzioni stilistiche.
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Assoluto ed essenziale come vuole la tendenza o reinterpretato con audaci dettagli cromatici, il bianco è protagonista indiscusso degli ambienti moderni, dalla cucina al living, con la sua anima elegante e minimale. Negazione del colore ma anche sua totalità , non ammette mediazioni: sfuma i contorni ma dà vita ai volumi.
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Le maniglie Stark, ergonomiche e dal design moderno e lineare, offrono una presa confortevole. Gli interni delle colonne estraibili scandiscono lo spazio con ripiani di diverse altezze: comodi volumi per il contenimento e l’esposizione di oggetti di ogni dimensione.
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ORGANIZZAZIONE: LA PRIMA REGOLA DI UNA CUCINA EFFICIENTE
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1 Lavastoviglie Rex Tecna green reallife XXL 2 Piano cottura REX pqx 750 v 5 fuochi 3 Cestelli e contenitori organizzano anche uno spazio a volte dimenticato come il sottolavello 4 Un sistema di vaschette e portaccessori per organizzare i cassetti con stile e non perdere neanche un cucchiaino
In cucina la capacità di conservare e ritrovare rapidamente gli oggetti di uso quotidiano è fondamentale. La buona notizia è che si tratta di una realtà possibile: basta organizzarsi.
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M_26 GOLA
L’apertura dei contenitori mediante gola consente una rigorosa pulizia formale. Il segno orizzontale sulle basi e verticale sulle colonne è realizzato nelle stesse ďŹ niture dei frontali, conferendo cosĂŹ alla cucina un aspetto uniforme e monolitico
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4 GOLE IN ALLUMINIO
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GOLE IMPIALLACCIATE ROVERE TINTO
GOLE LACCATE
3 GOLE IMPIALLACCIATE
Colori e Finiture 4 Gole alluminio Zero chimico / Brill / Simil acciaio / Brunito 6 Gole impiallacciate rovere tinto Rovere Gesso / Rovere Cotone / Rovere Carbone / Rovere Cenere / Rovere Grigio / Rovere Brown 35 Gole laccate e lucide opache Bianco / Lino / Canapa / Tortora / Creta / Deserto / Bronzo / Ambra / Terracotta / Visone / Sabbia / Artico / Juta / Ghiaia / Polvere / Ardesia / Fumo / Ferro / Antracite / Nero / Maranello / Amarena / Prugna / Melanzana / Relax / Edera / Muschio / Aftereight / Ghiaccio / Avio / Cobalto / Blu scuro / Cedro / Mostarda / Ocra 3 Gole impiallacciate Olmo Sbiancato / Noce Tecnico / Rovere Termotrattato
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La purezza del bianco contribuisce a illuminare gli ambienti, conferendo linearità e ampio respiro al progetto. Gli spazi si espandono per effetto della luce riflessa dalle superfici, donando alla composizione non solo modernità e un pizzico di astrazione, ma anche leggerezza, in una sintesi disinvolta tra presenza e assenza.
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ACQUA E MATERIA ELEMENTI CREATIVI La rubinetteria non è più considerata un semplice accessorio funzionale, ma un vero e proprio segno distintivo dello stile di una cucina, la cui scelta non è più casuale, secondo la concezione attuale del design che spinge a rielaborare in chiave creativa anche gli elementi razionali. Così tecnologia e stile collaborano per realizzare componenti sempre più efficienti e dalla forte personalità, per un’esperienza armonica della cucina, tra utilità e ispirazione.
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DIFFERENZA “SOSTANZIALE” TRA ESTETICA E UTILITÀ È la cucina, più di tutti, lo spazio domestico in cui sentiamo l’esigenza di un’organizzazione strutturale ma anche formale degli elementi. Il bisogno di razionalizzare gli spazi senza per questo compromettere il segno estetico condiziona la scelta di tutte le unità e degli accessori che compongono l’ambiente, dal piano cottura al lavello, fino all’illuminazione. Al desiderio di
sobrietà formale si accompagna, quindi, la necessità di distribuire i volumi in maniera intelligente, per ottenere un habitat funzionale e allo stesso tempo accogliente. Le cucine Meson’s integrano forma e sostanza, proponendo soluzioni di arredo altamente efficienti e dal design moderno ed elegante, per ridisegnare le geometrie accontentando tutti gli abitanti della casa. Perché quando si tratta di scegliere tra estetica e funzionalità, noi non abbiamo dubbi: li scegliamo entrambi.
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Configurare correttamente gli spazi contribuisce ad aumentare l’usabilità della cucina e degli accessori che la compongono. È possibile progettare infinite soluzioni organizzative, a seconda di ogni specifica esigenza.
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COLLI ORIENTALI DEL FRIULI CORNO DI ROSAZZO
VIA GRAMOGLIANO, 21 I 33040 CORNO DI ROSAZZO I UDINE (UD) I ITALY I T. +39 0432 759427 WWW.CANUS.IT
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M_26 VELA SOT TRARRE PER AGGIUN GERE La lavorazione a vela sul frontale consente di mantenere le stesse funzionalitĂ di una maniglia tradizionale, senza dover aggiungere altro al frontale stesso
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Colori e Finiture 35 Colori laccati lucidi e opachi Bianco / Lino / Canapa / Tortora / Creta / Deserto / Bronzo / Ambra / Terracotta / Visone / Sabbia / Artico / Juta / Ghiaia / Polvere / Ardesia / Fumo / Ferro / Antracite / Nero / Maranello / Amarena / Prugna / Melanzana / Relax / Edera / Muschio / Aftereight / Ghiaccio / Avio / Cobalto / Blu scuro / Cedro / Mostarda / Ocra
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M_26 VELA
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FEMMINILE INNOVATIVA SEMPLICEMENTE UNICA
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M_26 PRESA FUNZIO NALITĂ€ IN SINER GIA Una lavorazione sulla parte superiore del frontale e una sullo spessore del piano di lavoro creano lo spazio per la presa
GOLE PIATTE LACCATE
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GOLE PIATTE IMPIALLACCIATE
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GOLE PIATTE IMPIALLACCIATE ROVERE TINTO
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4 Gole piatte alluminio Zero chimico / Brill / Simil acciaio / Brunito 6 Gole piatte impiallacciate rovere tinto Rovere Gesso / Rovere Cotone / Rovere Carbone / Rovere Cenere / Rovere Grigio / Rovere Brown 35 Gole piatte laccate e lucide opache Bianco / Lino / Canapa / Tortora / Creta / Deserto / Bronzo / Ambra / Terracotta / Visone / Sabbia / Artico / Juta / Ghiaia / Polvere / Ardesia / Fumo / Ferro / Antracite / Nero / Maranello / Amarena / Prugna / Melanzana / Relax / Edera / Muschio / Aftereight / Ghiaccio / Avio / Cobalto / Blu scuro / Cedro / Mostarda / Ocra 3 Gole piatte impiallacciate Olmo Sbiancato / Noce Tecnico / Rovere Termotrattato
Colori e Finiture
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GOLE PIATTE IN ALLUMINIO
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Nella concezione moderna dell’abitare anche gli spazi abituati tradizionalmente a restare divisi, come la Cucina e il Living, sono oggi legati da una necessaria interazione. Da ciò nasce l’esigenza di progettare con canoni estetici e dimensioni tali da garantire coerenza e continuità a questi due ambienti.
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LAMINE ORIGAMI ARTICOLANO LE PARETI SOSPESE DEL LIVING
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Modernità significa anche interpretare il cambiamento, facendo i conti con la trasformazione delle geometrie interne e della distribuzione degli spazi, in un gioco che unisce ciò che fino ad oggi era separato e integra
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ciò che prima era indipendente. Un sistema di pannelli modulari (boiserie) riveste le pareti con superfici laccate o impiallacciate in totale simbiosi con la cucina, su cui si aggancia in sospensione una serie di mensole sottili e contenitori. La boiserie di Meson’s prevede l’inserimento di molti altri “accessori”, come tavoli e barre elettrificate con luci e prese, secondo un approccio olistico all’uso quotidiano della casa.
Contenitori “a giorno� in legno interrompono la sequenza dei frontali laccati, per aggiungere un tocco di carattere personale alla composizione
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1 Colonna con meccanismo estraibile KessebĂśhmer, collezione Arena Style 2 Divisorio in legno per base con cestoni estraibili
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Pannelli 4 e ante racchiudono segreti da svelare con un semplice tocco
3 Colonna con frigorifero ad incasso 4 Base estraibile con piattaia e cassetto interno con portaposate in legno
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M_26 PROFILI
SEGNI STRUT TU RALI
Il metallo riveste i bordi verticali del frontale nonchÊ il bordo superiore, dove una perdita di spessore del frontale genera la presa per l’apertura
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BRILL
C SIMIL ACCIAIO
B BRUNITO
Finiture profili A Profilo alluminio Brill B Profilo alluminio Brunito C Profilo alluminio Simil Acciao
Materiali nobili come il legno e il laccato lucido possono essere associati a tonalità leggere e rassicuranti come il “cenere” e il “corda”.
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Cassetto piĂš scaldavivande sottoforno Siemens HW1405PZ.
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1 Canale attrezzato retro-piano di lavoro 2 Base con cestone estraibile attrezzato con piattaia e portaposate in legno 3 Meccanismo estraibile per base ad angolo, modello Le Mans di KessebĂśhmer (collezione Arena Style)
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Il frontale scorrevole in rovere cenere nasconde uno schienale attrezzato da 90 cm, con pratici e utilissimi scomparti multifunzionali, collocato tra base e pensile. Questa strategia progettuale consente di equipaggiare una parete tipicamente inutilizzata aumentandone lo spazio disponibile, da tenere nascosto o rivelare all’occorrenza.
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LO SPAZIO SI RIVELA
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LA CAFFETTIERA DEL MASOCHISTA* Suggerimenti utili per acquisti irrazionali Se non vuoi mai più provare imbarazzo, di fronte ad un bellissimo oggetto di design che non riesci ad usare, finalmente qualcuno ti spiega che il problema non sei tu, ma è il designer che l’ha progettato. Il titolo della rubrica è un omaggio a Donald A. Norman che scrivendo La caffettiera del masochista a metà degli anni ‘90 ha aiutato molte persone a liberarsi da questo incubo. Ogni oggetto può essere relativamente utile o inutile, un oggetto di design però, per dirsi tale, deve sempre essere funzionale.
* di Cristina Romanello
romanello.cristina@gmail.com
1 Sveglietta vintage 2 Valentine, Olivetti 3 Radiofonografo, Brionvega 4 Emiglio, Giochi preziosi 5 Zuppiera, Ceramica di Bassano 6 Sveglietta, Peter 7 Borsetta anni ‘70 8 Valigia anni ‘50 9 Giradischi, Brionvega 10 Lampada Eclisse, Artemide 11 Sale-pepe in ceramica
Ai piedi del Monte Grappa, sul versante ovest, la stretta e profonda Valsugana conduce da Bassano del Grappa a Trento. In quella valle dove il sole arriva solo per poche ore al giorno, si susseguono paesini che sono rimasti dimenticati, ai margini dell’imponente super strada che collega Padova a Trento. Il fascino di questi luoghi è dato dalla presenza ancora consistente di case costruite con sassi, legno e scaglie di pietre, come si faceva un tempo. Solagna è il primo paesino che si incontra sulla strada statale, lasciandosi Bassano alle spalle: svolto a destra alla ricerca del MAT, centro culturale artistico. Non ho nemmeno bisogno di chiedere informazioni, la segnaletica è buona e di lì a poco mi trovo di fronte al grande cancello di ferro battuto, dietro il quale si erge un enorme edificio a tre piani, ben ristrutturato ma senza “belletto”, semplice e imponente, tipico delle architetture industriali della metà dell’800.
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Una filanda in origine, trasformata più tardi in un magazzino di tabacco, per poi diventare uno spazio comunale in disuso negli anni ‘60. Sul campanello una scritta mi accoglie: le visite sono gradite. Subito mi vengono in mente tutti quei campanelli con su scritto Ai testimoni di Geova Non suonate! oppure Non toccare! Non camminare sull’erba! Non fare la pipì fuori dal buco! Tutti quei divieti che a volte ci fanno sentire meno liberi, e anche un po’ giudicati… qui, invece, sono esortata a entrare. Trovo quell’invito veramente confortevole, controtendenza e un po’ “d’altri tempi”. “D’altri tempi”, del resto, è anche il distinto signore che si presenta sul cancelletto per aprirmi. Ermanno mi accoglie con un sorriso, un viso disteso, luminoso, una bella capigliatura argentata, ben pettinata, l’incedere di un nobiluomo decaduto, ma non direi per motivi economici, forse più perché la società sembra ormai troppo volgare, troppo diversa da lui per rimanere in auge. Il giardino ha il fascino di un capriccio dannunziano, un po’ incolto, con resti di sculture e di capitelli, piante, tavoli e sedie in ferro battuto in pieno e magnifico stile liberty. Ermanno mi accompagna all’interno, cammina davanti a me e mi racconta dell’edificio, della ristrutturazione avvenuta dieci anni prima, lui parla e io sono già rubata dall’infinito mondo che mi si apre di fronte. La grande navata accoglie al suo interno una vera e propria collezione di oggetti dimenticati, pazientemente raccolti, puliti e posizionati in un punto X dell’immenso contenitore. Sedie, tavoli, candelabri, lampade, vasi, sculture, quadri, panche, poltroncine, credenze, armadietti, gioielli, poster, valige, maschere, scatole in latta, giocattoli, piatti, scacchiere... un’intera teca che contiene almeno un migliaio di piccoli “sale-pepe”. Un mondo, il mondo! La varietà più assortita e assurda di tutta la produzione di oggetti dal 1800 a oggi che io abbia mai visto raccolta insieme.
Tre piani di pura follia collezionista, tutto in vendita, odore di legno, di umidità, di tessuti polverosi, di vite passate. Paola ed Ermanno: lei ex commerciante di gioielli e bigiotteria, lui assicuratore in pensione, entrambi ricchi di senso creativo e grande manualità, quindici anni di passione sfrenata per il bizzarro, per il manufatto artigianale e artistico, per la rivalorizzazione dei mestieri d’un tempo. Una specie di arts and craft inglese, ma tutta in stile padano. Ai MAT si fanno corsi di ristrutturazione della ceramica, di falegnameria, di pittura, si organizzano serate di poesia, di teatro. È un centro culturale, un vero e proprio museo di umanità. All’interno pezzi di design storico, come una bellissima Valentine rossa, una delle prime macchine da scrivere portatili dell’Olivetti, progettata con custodia rigida da Ettore Sottsass alla fine degli anni ‘60, vecchie lampade Fontana Arte ormai fuori produzione e un introvabile mobile radio Brionvega, che si mischiano e si armonizzano con cimeli di ogni genere e avanzi di cantina, che però sembrano avere la stessa dignità. I muri trasudano storie da raccontare e anche Ermanno ne conosce parecchie! Mi guardo intorno e mi perdo nelle centinaia di piccoli oggetti. In alto, accatastato sopra uno scaffale, un pezzo cult degli anni ‘80, il desiderio di tanti bambini della mia generazione, simbolo
di tecnologia e progresso di allora: Emiglio, uno strano robottino telecomandabile. Lo slogan diceva Emiglio è meglio!... sorrido pensando che in pubblicità era sempre sembrato molto più grande. Penso a tutte le persone che hanno posseduto questi oggetti, penso a tutte le case che li hanno contenuti in altri tempi, immagino scenari, persone, mi chiedo chi li abbia venduti, abbandonati, ceduti, rubati, persi, mi chiedo chi li abbia acquistati, curati, protetti, esibiti, usati. Percorro incredula i tre piani dell’edificio, dove potrei passare ore e ore. Abbozzo una lista di oggetti che mi servono, in fin dei conti sono qui per lavoro, trovo tutto ciò che speravo, e decisamente anche qualcosa in più, chiedo informazioni sulla tariffa per il noleggio e poi mi accordo per il ritiro. Di tanto in tanto torno al MAT, perché quello spazio non smette mai di stupirmi. Paola ama cambiare un po’ l’allestimento, il che permette ai visitatori di notare oggetti che magari nelle visite precedenti non avevano notato, ma soprattutto permette a lei di godersi il momento, il contatto, di prendere in mano i suoi oggetti e di assaporarne il materiale, la manifattura. La scruto da lontano mentre e tocca le sue ceramiche e sembra mbra accarezzarle, ricorda il ritrovamento di quasi ogni pezzo, provo un senso di piacere per e con lei. A chi non è troppo lontano consiglio una visita al MAT, in fondo è sempre bello essere graditi.
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SHOWROOM AZIENDALE
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Gennaio 2012: apre le porte un nuovo e generoso spazio, per rappresentare al meglio tutta la passione che ci anima
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CASA DELLE CUCINE MESON’S In Meson’s crediamo che l’esperienza diretta sia sempre la più vera ed emozionante, per questo abbiamo allestito il nuovo showroom aziendale nella nostra sede di Pasiano, a Pordenone: un open space di 400 metri quadri, che ospita attualmente sette dei numerosi n modelli di cucine presenti nel nostro catalogo. Uno spazio espositivo pensato per chiunque desideri osservare dal vivo le collezioni Meson’s: chiamateci per prenotare una visita, saremo felici di accogliervi. Vi aspettiamo a casa. mesons@mesons.it
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The new Showroom
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TESTIMONIANZE D’AUTORE Le ragioni di una scelta Marco Antonello, commercialista per lavoro e allenatore di calcio per passione, vive nel centro storico di Castelfranco Veneto con la sua compagna Paola, avvocato. In una suggestiva ambientazione, in cui le mura medievali fanno da cornice alla statua del Giorgione, l’appartamento di Marco ospita una cucina Meson’s. Gli abbiamo chiesto di raccontarci le ragioni di questa scelta.
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Intervista di Valentina Olivieri
La prima cosa che mi colpisce di Marco è la sua disponibilità, propria di quelle persone gentili che fa piacere incontrare in una giornata difficile, magari
“Sono molto esigente quando si parla di ambiente. Razionalità, integrazione e un pizzico di follia sono ingredienti fondamentali per progettare il bello. Per questo Meson’s è stato un alleato speciale.”
dopo una coda alle poste o una seduta dal dentista.Ti mette di buonumore, sorride, parla piano e chiaramente. Subito e da pochi dettagli - tutt’altro che casuali - si capisce che Marco ha fatto suo il nuovo postulato del design contemporaneo, secondo il quale “less is more, vale a dire, “meno è più”. Ambiente minimale, pareti di un candore che nessuna foto o quadro ha osato contaminare, tranne uno, ben in vista in cucina. Un’altra cosa che si intuisce subito è l’interesse di Marco e Paola per il cibo, il vino, gli amici e il buon vivere. Così, tra una fetta di torta e un flûte di vino, cominciamo.
Marco, partiamo dalle origini della tua scelta: come sei venuto in contatto con il marchio Meson’s? Conoscevo già l’azienda, ma non avevo mai avuto l’occasione di osservarne un prodotto dal vivo. Una sera, ero a casa di alcuni amici per la prima volta e sono rimasto colpito dalla loro cucina, tanto da ricordarmene quando ho dovuto scegliere la cucina per casa mia. Perciò li ho chiamati per informarmi ed era una Meson’s. In seguito ho scoperto che anche altri amici l’avevano scelta, così ho raccolto i loro pareri, anche se ormai ero piuttosto deciso. E cosa ti ha “sedotto” di più durante questo primo incontro? Io sono un amante dei particolari, mi piace “fare le pulci” e guardare tutto con occhio critico. La qualità dei dettagli ha subito catturato la mia attenzione e la semplicità ricercata delle linee ha fatto il resto. Mi è piaciuta dal primo momento, istintivamente. Hai valutato molte alternative nella selezione del tuo arredamento? Non molte, a dire il vero. Quando devo fare una scelta, tendo a restringere il campo delle possibilità per decidere tra poche opzioni. In un primo momento ho valutato l’ipotesi di far eseguire il lavoro da un artigiano, ma poi ho capito che la scelta giusta era Meson’s.
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E perché? Sono molto esigente quando si parla di ambiente. Razionalità, integrazione e un pizzico di follia sono ingredienti fondamentali per progettare il bello. Per questo Meson’s è stato un alleato speciale. Anche altri fattori hanno contribuito alla scelta, ad esempio il rapporto che si è creato con il rivenditore: è stato sempre disponibile, mi ha permesso di valutare diverse tipologie di layout e mi ha seguito attentamente anche dopo l’acquisto, in maniera molto professionale. Ora che ne hai fatto un’esperienza diretta, sceglieresti di nuovo Meson’s per un altro progetto? Sicuramente. Mi ha soddisfatto da più punti di vista e l’ho già consigliata a un mio collega. Non credo cambierei qualcosa. Mi piace, e mi piace com’è. Proviamo un gioco: un tuo amico vuole scegliere una nuova cucina e ti chiede un consiglio: descrivigli Meson’s con una frase sola. La sintesi perfetta tra qualità e stile. Grazie Marco. Grazie a voi… ancora un po’ di torta?
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Marco Antonello ha scelto una cucina della collezione K_System, modello K_Goccia, con apertura dei frontali mediante gola. La ďŹ nitura è in laccato opaco bianco, per conferire alla composizione, pulita e lineare, un ulteriore segno di minimale sobrietĂ .
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VETRONICA e K _GOCCIA VETRO Alluminio, vetro (lucido e opaco) e silicone: gli ingredienti dell’innovazione Il peso contenuto dei frontali in alluminio e vetro garantisce una minore sollecitazione dei meccanismi di apertura, come cerniere, cassetti e ribalte, assicurandone una maggiore durata nel tempo
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COLORE E MATERIA: I PERCORSI DI UNA SCELTA Artico
Bianco
Lino
Sabbia
Canapa
Deserto
Tortora
Ambra
Terracotta
Visone
Creta
Bronzo
Juta
Ghiaia
Polvere
Ardesia
Fumo
Ferro
Antracite
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Amarena
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Relax
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Il vetro incontra la morbidezza tattile ed igienica del silicone che caratterizza Vetronica nella pregiata fattura dell’anta, trasformandosi in una gola dalla comoda presa. Un’esperienza visiva coinvolgente e inaspettata che unisce modernità e tradizione, sperimentazione tecnica e cura estetica.
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ACCESSORI: QUESTIONE DI PERSONALITÀ
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1 2 1 Barra elettriďŹ cata su schienale, con accessori 2 Anta lavastoviglie composta 3 Cestone con piattaia 4 Piano in vetro con vasche sotto top 5 Dispensa con ripiani in vetro e cassetti interni
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I materiali del futuro
SILICONE SICUREZZA DI IGIENE E RESISTENZA UNA GARANZIA CHE DURA UNA VITA Negli ultimi anni i produttori di cucine hanno accolto una sfida importante, accettando di “contaminare” la manifattura con materiali innovativi e altamente performanti, che fino ad oggi erano considerati propri di altri settori industriali. L’introduzione di materiali come il silicone, l’alluminio o il vetro, le cui caratteristiche tecnico-strutturali garantiscono solidità, igiene e sicurezza in moltissimi usi, rappresenta un passo decisivo verso un nuovo modo di fare arredamento di qualità. Meson’s crede fortemente nella ricerca di nuovi materiali, che già in fase di progettazione vengono selezionati per ottenere un prodotto finito durevole e affidabile. Per un consumo responsabile ed un design che sia davvero sostenibile.
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VETRO È uno dei materiali più ecocompatibili, riciclabili e a bassa emissione di sostanze tossiche mai prodotto dall’uomo, oltre ad essere estremamente di tendenza. Recentemente il vetro è entrato a pieno titolo nell’elenco dei materiali usati nella produzione di mobili e cucine e sono sempre più numerose
SILICONE
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Quella del silicone è una vasta famiglia di polimeri sintetici dalle sorprendenti caratteristiche tecniche, che ne consentono l’uso in
Leggero, igienico e interamente riciclabile, l’alluminio è un metallo largamente impiegato in ambito industriale, in quasi tutti i segmenti produttivi. Per le sue
cucina, sia in contesti professionali che domestici. Si tratta infatti di un materiale atossico, resistente al calore e refrattario alla polvere, che si ottiene da materie prime completamente naturali, come sabbia, gas e silicio. Meson’s tutto questo lo sa bene, tanto da essere l’unica azienda a possedere il brevetto necessario per l’impiego del silicone nella produzione di cucine.
caratteristiche trova applicazione nei più svariati settori: dall’aeronautica alle costruzioni, ai beni di consumo durevoli, fino ai comuni usi domestici. La praticità e la leggerezza lo rendono particolarmente adatto alla produzione di piani e pannelli da cucina, che risultano non solo igienici e resistenti all’ossidazione, ma anche estremamente contemporanei e versatili nella forma e nello stile.
I profili in silicone colorato di Vetronica svolgono una duplice funzione protettiva ed estetica, offrendo un effetto materico e tattile di grande impatto.
le aziende che lo scelgono, da solo o abbinato all’alluminio, preferendolo a laminati, pietre e materiali sintetici. La resistenza, la facilità di pulizia e, non ultima, l’innata eleganza del vetro lo rendono adatto alla realizzazione di top e pensili dallo stile distintivo.
Non a caso è il materiale più utilizzato nelle cucine destinate all’hotellerie e alla ristorazione professionale.
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Dietro ad un’anta chiusa posso nascondersi inaspettate sorprese, come i profondi cassetti per il contenimento di oggetti voluminosi, o il meccanismo estraibile per base ad angolo, modello Le Mans di KessebÜhmer (collezione Arena Style).
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Una sequenza continua di colonne monocromatiche incornicia la composizione e fa da sfondo al blocco monolitico dell’isola, che integra il design con le funzioni operative in perfetta sintonia con l’ambiente circostante.
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Pigmenti e materiali giocano tra loro con imprevedibili conseguenze visive. Una distintiva linea di profili in silicone colorato richiama le tonalità dei contenitori dell’isola: colonne bianche con silicone arancione e basi arancioni con silicone bianco, per un effetto ottico che dona continuità e si presta a molte declinazioni.
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WHITE BUT NOT ICE VETRONICA INTERPRETA RAFFINATE COMBINAZIONI CROMATICHE E MATERICHE, PER UN DESIGN MINIMALE DALL’ARIA DOMESTICA.
La genuina follia del colore può aggiungere personalità anche al più minimalista degli ambienti. Il bianco, è ben noto, si propone come negazione del colore ma anche come sua sintesi suprema. È luce pura senza compromessi. Tale purezza lo rende adatto ad essere usato come base per le incursioni cromatiche suggerite dall’ispirazione personale: macchie incostanti di toni caldi o un pavimento in rovere sbiancato contribuiscono a creare una dimensione più familiare, seppure dal carattere moderno.
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FunzionalitĂ sospesa
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1 1 Colonna frigo sospesa a parete 2 Base estraibile sospesa a parete, con cestone e cassetto interno 3 Pensile cappa con apertura vasistas 4 Vetronica sospesa in vetro lucido Os_Grigio Ardesia e silicone Os_Prugna, top in vetro Acidato Os_Grigio Ardesia
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Le colonne, le basi e i pensili contenitori possono essere dotati di un robusto sistema di agganci a parete, che ne garantisce la portata e l’usabilità in totale sicurezza. Il risultato è un contesto abitativo armonico dal design leggero e originale, a cui si aggiunge la grande praticità del pavimento libero dai mobili.
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Lo sentiamo dire spesso e lo sperimentiamo ogni giorno, tra figli che tornano a casa affamati e amici dai palati esigenti che si invitano a cena all’ultimo momento: l’organizzazione in cucina è tutto, e non solo per fronteggiare le emergenze, ma anche per scandire con più disinvoltura il ritmo quotidiano della vita tra i fornelli. Lo spazio, infatti, può diventare un prezioso alleato se sappiamo come gestirlo: cestoni, colonne attrezzate, cassetti dotati di portaccessori: in pochi dettagli può nascondersi la soluzione ai piccoli e grandi problemi di organizzazione e contenimento. Per una cucina a portata di mano.
Forno MaxiKlasseTM
NUOVO FORNO TM
MAXIKLASSE
PER UNA COTTURA PERFETTA E UNIFORME.
MaxiKlasseTM è l’innovativo forno multifunzione con vano cottura extra large e teglia MaxiTrayTM, la più grande del mercato. L’esclusivo sistema di ventilazione Thermic Air garantisce una temperatura interna assolutamente uniforme per risultati deliziosi e croccanti. Per scoprire la Neue Kollektion visita il sito www.aeg-electrolux.it
PERCHÉ K _GOCCIA VETRO? Non sempre i frontali in vetro applicati su telai in alluminio prevedono la presenza di un guscio in silicone: K_Goccia Vetro è dotata, infatti, di una semplice guarnizione sul bordo superiore, dove il frontale viene impugnato in fase di apertura. Gli spessori del frontale e delle ante sono evidenziati da una morbida “gola” che ne consente una più comoda presa, caratterizzando la personalità di tutta la composizione. La gola, insieme al fianco della cucina, disegna eleganti linee tra il piano superiore e il frontale del cassetto contenitore. K_Goccia Vetro è una cucina disegnata per essere vissuta insieme alle persone che amiamo, per condividere e rendere speciale uno dei gesti più familiari e caratteristici della vita domestica: cucinare.
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Un progetto coraggioso, spesso, deve prevedere delle contaminazioni. In questa composizione, il vetro opaco bianco fa naturalmente da sfondo ad una serie di inserti in legno, pensati per il contenimento e l’esibizione di oggetti da cucina (e non solo).
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TECNOLOGIA IN CUCINA TRA UTILITĂ€ E DESIGN
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1 Torretta estraibile da piano di lavoro con prese 2 Forni multifunzione Miele 3 Piani cottura Domino di Miele 4 Cappa Down Draft estraibile da piano di lavoro di Falmec
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L’elegante tavolo in vetro trasparente che si sviluppa perpendicolare all’isola operativa è assemblato senza l’ausilio di elementi metallici, ma con un innovativo sistema di incollaggio invisibile. In questo progetto, la raffinata leggerezza del vetro usato in due differenti declinazioni (trasparente per il tavolo e bianco opaco per la cucina) si fonde in totale armonia con la delicatezza decorativa dei contenitori a giorno in legno.
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PARLIAMO di SOSTENIBILITÀ La durata dei prodotti nel tempo è la chiave del vivere sostenibile L’impatto ambientale dei prodotti che consumiamo è una variabile che teniamo sempre più in considerazione durante il processo di scelta e acquisto. Questa crescente attenzione per la questione ecologica nasce dalla nuova consapevolezza che il modello di consumo-incontrollato e menefreghista-adottato in passato ci ha condotti inevitabilmente al deterioramento delle condizioni ambientali e ad una peggiore qualità della vita. Ma secondo quali criteri un consumatore consapevole può misurare l’impatto dei propri comportamenti sull’ambiente che lo circonda? I prodotti che acquistiamo sono ormai pieni di loghi e bollini che dovrebbero garantirne una non meglio identificata compatibilità ambientale. Ma perché non porsi la questione con una semplice e corposa dose di buon senso? È compito di chi fa le leggi stabilire tutte quelle normative che limitino il consumo di risorse durante la produzione e lo smaltimento dei beni di consumo, ma il consumatore ha a disposizione una leva molto più potente:
SCEGLIERE PRODOTTI LA CUI DURATA RENDA INUTILE ED INOPPORTUNO IL LORO RINNOVO. Una cucina, seppur prodotta con criteri ecofriendly, acquistata nel 2012 e sostituita nel 2017 avrà un impatto sul pianeta molto più alto di una cucina la cui qualità, estetica e tecnica, ne consenta la sostituzione nel 2022. Di conseguenza, il principale strumento in mano al consumatore al fine di contribuire alla salvaguardia delle risorse ambientali è l’acquisto di beni durevoli nel tempo: il vero inquinamento è infatti originato dal rapido deterioramento estetico e delle prestazioni dei prodotti che acquistiamo. Meson’s promuove attivamente l’utilizzo di materiali sempre meno impattanti, e allo stesso tempo propone cucine che accompagnino le famiglie il più a lungo possibile, contribuendo quindi a limitarne i nuovi consumi e a ridurre al minimo il conseguente impoverimento ambientale. Stefano Basso s.basso69@gmail.com
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COLLEZIONE K _SYSTEM Non è ancora detta l’ultima cucina
K_System è stato uno tra i primi progetti-cucina a prevedere un numero pressoché illimitato di varianti applicabili ad un’unica griglia progettuale. Il progettista può in questo modo creare liberamente, senza limitazioni nella scelta di colori e finiture
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COLORE E MATERIA: I PERCORSI DI UNA SCELTA
Bianco
Lino
Calce
Crema
Corda
Juta
Os_Senape
Os_Arancio
Os_Rosso
Melograno
Terra
Os_Prugna
Granata
Caffè
Grigio
Os_Grigio Ardesia
Os_Grigio Smog
Os_Grigio Lavagna
Nero
Relax
Os_Verde Oliva
Os_Verde Bosco
Rovere Bianco
Rovere Corda
Rovere Chiaro
Rovere Siam
Rovere Noce
Rovere Ciliegio
Rovere Paduca
Rovere Palissandro
Rovere Montecristo
Rovere Grigio
Rovere Scuro
Rovere Nero
St_Grigio
St_Brown
Burned Wood
Rovere Bruciato
Noce Canaletto
Noce
Ebano
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La maniglia è costituita da un solco sulla parte alta del frontale segnata da una sottile asta in acciaio
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K _ ZEN Linee
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futuristiche e materia senza tempo Le filosofie orientali mettono al centro di ogni attività umana il benessere fisico e spirituale degli individui. A questo principio si ispira K_ZEN, realizzata con materiali naturali declinati in forme sobrie e moderne, le cui linee minimali disegnano una dimensione che appare senza tempo. Questo tipo di design “spirituale” caratterizza un contesto abitativo puro, rilassante e confortevole, che non lascia spazio all’ostentazione del superfluo. Se la serenità interiore nasce dai piccoli gesti quotidiani, l’ambiente domestico deve essere progettato per garantire ai suoi abitanti armonia, bellezza e semplicità di utilizzo: per questo abbiamo creato K_ZEN.
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Progetto silenzioso. La perfezione non ha bisogno di esibizione. Ci sono spazi nei quali il progettista non ostenta la propria creatività ma asseconda senza interferenze l’anima di un luogo, affidando agli arredi una presenza lieve e discreta, perfettamente integrata nello spazio stesso. Come in un percorso interiore, ecco che gli elementi compositivi si fondono armoniosamente con l’ambiente circostante, quasi scomparendo, per esaltarne la naturale essenzialità. In un progetto di questo tipo, la distribuzione razionale dei volumi permette alla composizione di risultare più spaziosa e leggera.
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NUTRIRE IL CORPO PER CURARE LO SPIRITO Lavare, tagliare, spadellare, grigliare... sono questi i nobili gesti ai quali è destinata la parte più importante del progetto-cucina. Superfici generose ospitano gli strumenti di cottura più sofisticati, come il grill giapponese teppanyaki, mentre lo sguardo è libero di perdersi nella natura circostante, grazie alle ampie vetrate. Perché in cucina si può anche meditare.
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In cucina non solo si cucina: il progetto prevede dei piani di lavoro con funzioni di tavolo, accanto al quale le credenze sospese custodiscono stoviglie e utensili.
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Progetto monumentale. Ci sono progetti in cui è l’arredo il protagonista indiscusso dello spazio, per cui quest’ultimo ne diventa un contenitore, in maniera coerente ed omogenea. Dimensioni imponenti e materiali altamente resistenti conferiscono forza e solidità alla realizzazione.
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Alcune cucine sono vissute saltuariamente anche se con intensità, in altre invece si trascorre una gran parte del proprio tempo. Si tratta di ambienti dedicati non solo all’operatività ma anche alla cura della propria collezione di vini, alla sperimentazione di nuove ricette, alla preparazione di conserve e sott’olio. Queste cucine profumano di pane fresco, i frigoriferi sono pieni di prodotti della spesa quotidiana e i cibi raramente sono precotti. Gli spazi ampi e generosi invitano alla convivialità e si prestano ad accogliere ospiti numerosi, come nella migliore delle tradizioni familiari.
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Progetto sofisticato. Anche un contesto operativo come la cucina, con i suoi mille oggetti e le sue contaminazioni olfattive, può essere elegante e raffinato se il progetto lo prevede, perché “sporcarsi le mani” non sia sinonimo di incuria ma di genuina passione creativa.
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Linee orizzontali descrivono una prospettiva fuggente
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K _10
ciò che non sporge “contiene” La precisione tecnica dell’insenatura sulla parte superiore del frontale e la resistenza della placca metallica applicata creano la combinazione da cui nasce la presa di K_10. Lo spazio non viene occupato ma liberato, grazie alla particolare lavorazione che consente di ricavare la maniglia dallo spessore del frontale stesso. Un particolare che impreziosisce esteticamente l’anta rendendola allo stesso tempo più pratica e funzionale, per un risultato unico nel suo genere. Perché a volte solo sottraendo si può davvero aggiungere valore.
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Scolpire sapientemente la materia per dare forma a una visione
L’esclusiva manifattura, che consente una presa comoda e funzionale in assenza di maniglia, può presentare un profilo dall’aspetto naturale, in tinta con la finitura del frontale o in acciaio inox, per un tocco più “tecnico”.
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TECNO-ENOLOGIA FUNZIONALE Il pensiero contemporaneo in tema di arredamento ha rivoluzionato la classica combinazione di elettrodomestici (frigorifero, forno, piano cottura e lavastoviglie) che spesso non basta a soddisfare le esigenze di chi fa della cucina la scenografia preferita del vivere quotidiano. La tecnologia ha “invaso” la cucina con nuove funzionalità dall’appeal sempre crescente, tra cui la conservazione del vino a temperatura e umidità controllate: questo progetto prevede la presenza di una cantina di grandi dimensioni, per la soddisfazione del più esperto collezionista di vino.
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Base con due cestoni e cassetto interno portaposate e portaccessori.
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IceFusion IYP]PKV KP MY\[[H
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Una doppia anima calda-fredda è il segreto di questa innovativa confettura. Può essere scaldata come insolita salsa di abbinamento, oppure servita come dressing freddo o nella preparazione di cocktail audaci.
IceFusion è una novità assoluta per gli amanti della frutta e per chi cerca in ogni assaggio una sensazione nuova e irripetibile.
Da soli o emulsionati a spezie e altri ingredienti, Bolero, Un viaggio intenso nel cuore delle atmosfere caraibiche, Chacha e Mambo sono il tocco creativo ideale per piatti di Oj GRYH LO SLDFHUH FDOGR GL XQҋHVWDWH FKH QRQ À QLVFH PDL ispirazione esotica e ricette a base di curiosi abbinamenti. si mixa con la fresca sensazione di un tuffo capace di risvegliare i sensi. Basta lasciarsi ispirare e seguire la fantasia.
Le Tamerici srl Via Romana Zuccona, 208 - 46031 S. Biagio - MN (Italy) Tel. +39 0376 253371 - Fax. +39 0376 253358 info@letamericisrl.com
Processi creativi che rivelano la nostra passione per un prodotto assolutamente innovativo
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Dettagli che fanno la differenza Novità e astuzie progettuali I pensili dispongono di una nuova ferramenta di fissaggio che non viene percepita quando il contenitore è aperto (a scomparsa), la cui portata è di 200 Kg per ogni contenitore.
Solidità di idee e contenuti. Lo staff tecnico di Meson’s Cucine ha recentemente messo a punto alcuni perfezionamenti costruttivi allo scopo di rendere i contenitori ancora più solidi. Le basi (contenitori a terra su cui poggia il piano di lavoro) sono state irrobustite con l’inserimento di nuove barre longitudinali in metallo che ne irrigidiscono la struttura, garantendo una portata notevolmente superiore. Michele Celotto
Le basi e le colonne sono state dotate di nuovi piedini a 3 punti di fissaggio che conferiscono maggiore stabilità.
La collezione M_26 vanta, inoltre, le nuove cerniere con chiusura rallentata e rinforzate nei movimenti meccanici interni.
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A MODO MIO LA NOSTRA RUBRICA DI GASTRONOMIA
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una diffusa rivalutazione del Cibo sotto l’aspetto comunicativo, soprattutto in virtù del suo indiscutibile potere sociale ed aggregante. Senza entrare in conflitto con questa verità, io ed i miei compagni di viaggio di questa rubrica vorremmo soffermarci di più sull’aspetto “riflessivo” del cibo. Partendo dal dato oggettivo che la quasi totalità delle cellule del nostro corpo si rinnova interamente circa ogni 3 mesi, è lampante quanto l’Uomo sia sostanzialmente ciò che mangia e quindi come l’azione di cucinare sia innanzitutto un atto d’amore verso se stessi. A tal fine, Roberto & Co. desiderano rendere omaggio alle persone addette a questo sacro e quotidiano gesto dispensatore di vita, regalandogli un “pacchetto” di emozioni/sensazioni pronte all’uso composto da: una ricetta gustosa ma, allo stesso tempo, sana ed ecosostenibile; un piacevole cocktail da sorseggiare mentre si procede tra risciacqui, tagli e cotture; una gradevole ed ispiratrice colonna sonora e per ultimo, ma non meno importante, l’armonia visiva di una illustrazione composta da disegni e parole. Non ci resta che augurare… buona cucina a tutti! A MODO MIO è: Roberto Abbadati, uno chef di cucina “sui generis” ed interprete atipico del pianeta Ciboinsieme a Thomas Colombo, mixologist per necessità prima ancora che per passione, Alessia Rubagotti, una fashion designer da sempre legata al mondo dell’Arte e amante del Bello e Miky Boselli, un deejay-speaker di Radio Number One, food lover da sempre. Roberto Abbadati / Chef www.robertoabbadati.it Thomas Colombo / Mixologist www.thomascolombo.com Alessia Rubagotti / Fashion Designer www.lali.it Miki Boselli / DJ www.radionumberone.it
Album Per meglio interpretare e realizzare questa ricetta dal sapore così estivo, vi consiglio di coccolare le vostre orecchie con il suono di “High Times-The Best of Fool’s Garden”. Questa band pop-rock tedesca propone un sano sound rock con armonica melodicità pop, suoni di batteria netti e chitarre morbide che accompagnano la bella voce di Peter Freudenthaler. In particolare, vi propongo come sottofondo musicale “25 miles to kissimmee”: tastiere suonate con maestria, accompagnate da una chitarra presente ma non centrale, che interviene con perfezione (tedesca) arrangiativa. Buon ascolto e buon appetito!
Procedimento: Maneggiare delicatamente i fiori di zucchina e togliere sia gli spuntoni della coroncina alla base del fiore che il pistillo all’interno; in una bacinella, lavorare tutti gli ingredienti della farcia e, dopo averla inserita in un sac-àpoche, farcire delicatamente i fiori; porre i fiori su una teglia rivestita di carta da forno e, dopo averli leggermente pennellati con poco burro fuso, spolverarli di polvere di caffé; nel frattempo, lavare gli zucchini, affettarli di sbieco a rondelle spesse circa 2 mm; affettare sottilmente anche gli spicchi d’aglio e tritare finemente le acciughe; in una padella ampia e bassa con triplo fondo d’acciaio o, della stessa forma ma di ceramica, far stufare dolcemente lo scalogno con l’aglio e le acciughe in poco olio; appena le acciughe si sono sciolte, alzare la fiamma e unire le rondelle di zucchina. Far rosolare a fuoco vivo tenendo mescolato costantemente, alla fine salare, pepare, spruzzare con il timo, l’uvetta (scolata) e i pinoli; far scaldare i crostoni e porli sui piatti, vuotarvi sopra le zucchine trifolate e decorare con i fiori di zucchina farciti passati in forno a 180-200°C per circa 3-4 minuti; decorare con qualche rametto di timo, un filo d’olio e servire immediatamente. Se penso a maggio, oltre che alle giornate infinitamente lunghe mi balza in mente subito sia il caldo quasi estivo che gli improvvisi acquazzoni! Niente di meglio che questa ricetta di veloce e facile esecuzione per descrivere questo mese un po’ ambiguo ma, al tempo stesso, carico di positività che, probabilmente proprio per la sua posizione nel calendario, mi rende estremamente felice e propositivo per l’estate alle porte! Le zucchine, normalmente parche di sapore, vengono qui enfatizzate grazie a degli ottimi compagni di viaggio come le acciughe, l’aglio primaverile e il timo; come se non bastasse, si va ad aggiungervi quel giusto tocco di agro dato dall’uvetta che ben si sposa al sapore tostato dei pinoli e, dulcis in fondo, i fiori che, oltre alla loro farcia cremosa-libidinosa di ricotta, creano un po’ di scompiglio tra le papille gustative con l’abbinamento limone-caffé. Un augurio per una bellissima estate: calda, solare ma... mai scontata! La coppa Martini sempre dallo stelo e, possibilmente, mai dalle pareti del bicchiere per evitare di riscaldare eccessivamente il cocktail.
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Cocktail Vista la classicità del piatto, con un intramontabile abbinamento di zucchine e loro fiori, anch’io non ho potuto fare a meno di ispirarmi ad un miscelato “old-school”. Un ottimo drink, non troppo forte ma al tempo stesso deciso, che ben si presta ad essere sorseggiato durante la preparazione di questo piatto e, perchè no, anche durante il suo consumo: il Garibaldi, ovvero Campari e succo d’arancia. Partendo da questo mitico cocktail, per ovvi motivi di stagionalità, proponiamo una variante creativa che, pur mantenendo la “linea di sangue” con il capostipite, meglio si addice a questo periodo dell’anno: 4 cl di Bitter Campari 1 cucchiaino di Maraschino 3 cucchiaini di marmellata di arance amare 5-6 cubetti di ghiaccio
VARIANTE PER TUMBLER (BICCHIERE CILINDRICO BASSO E LARGO) SERVITO “ON THE ROCKS”. Vuotare tutti gli ingredienti in un tumbler, coprire e chiudere con il coperchio del Boston (la parte in metallo dello shaker), shakerare vigorosamente per qualche secondo, togliere il tumbler e versarvi tutto il cocktail rimasto all’interno del Boston.
VARIANTE PER COPPA MARTINI, SERVITO OVVIAMENTE SENZA GHIACCIO ALL’INTERNO DEL COCKTAIL. Lasciare in freezer una o più coppe Martini, vuotare tutti gli ingredienti nel bicchiere di vetro del Boston, chiudere con il suo coperchio di metallo, shakerare vigorosamente qualche secondo, aprire, porre lo strainer (una sorta di colino che blocca il ghiaccio) sul Boston e versare nella coppa Martini ghiacciata; sorseggiare rilassatamente il cocktail tenendo in mano la coppa Martini sempre dallo stelo e, possibilmente, mai dalle pareti del bicchiere per evitare di riscaldare eccessivamente il cocktail.
“CUCINARE È COME AMARE... O CI SI ABBANDONA COMPLETAMENTE O SI RINUNCIA.” (Harriet Van Horne)
fiori & Zucchini INGREDIENTI (per 4 persone): 12 fiori di zucchina con relativi mini-zucchini attaccati 1 scalogno pelato e affettato finemente 2 spicchi d’aglio rosa primaverile (fresco e ricco d’acqua) 3-4 acciughe sotto sale, dissalate e private della lisca centrale 1 cucchiaio di uvetta ammollata in 3-4 cucchiai d’aceto bianco 1 cucchiaio di pinoli tostati 1 cucchiaino di foglioline di timo 4 crostoni di pane rustico passati in forno a 150°C per circa 3-4 minuti (giusto il tempo di renderlicroccanti) e, se piace, leggermente strofinati con uno spicchio d’aglio tagliato a metà e spruzzati con qualche goccia di olio extravergine d’oliva 5-6 chicchi di caffé sbriciolati finemente poco olio extravergine d’oliva, poco burro fuso, sale e pepe nero al mulinello FARCITURA: circa 250 g di ricotta di bufala 1 cucchiaio colmo di parmigiano grattugiato le foglioline di 4-5 rametti di timo la scorza grattugiata di 1/2 limone (usare il Microplane o una grattugia simile) 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva sale e pepe nero al mulinello
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