Scegliere oggi quale cittĂ vogliamo consegnare alle generazioni future
domenica 18 settembre 2011
UN NUOVO PIANO CON DIVERSI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE
La legge regionale 20/2000 articola il piano tradizionale (ex PRG) in
3 strumenti
di pianificazione
PRG
separati
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UN NUOVO PIANO CON DIVERSI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE
LA VISION
PSC La legge regionale 20/2000 articola il piano tradizionale (ex PRG) in
3 strumenti
di pianificazione
Piano Strutturare Comunale
PRG
separati
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UN NUOVO PIANO CON DIVERSI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE
LA VISION
PSC La legge regionale 20/2000 articola il piano tradizionale (ex PRG) in
3 strumenti
di pianificazione
Piano Strutturare Comunale
LE REGOLE
RUE
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Regolamento Urbanistico Edilizio
separati
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UN NUOVO PIANO CON DIVERSI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE
LA VISION
PSC La legge regionale 20/2000 articola il piano tradizionale (ex PRG) in
3 strumenti
di pianificazione
Piano Strutturare Comunale
LE REGOLE
RUE
PRG
separati
Regolamento Urbanistico Edilizio
IL FARE
POC Piano Operativo Comunale
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IL PIANO STRUTTURALE COMUNALE
PSC
Individua gli aspetti strategici e strutturali del territorio comunale a tempo indeterminato
Componente strategica Dichiara il valore delle risorse presenti nel territorio ed indica lo scenario obiettivo di tutela e di sviluppo urbano e territoriale.
Componente strutturale L’organizzazione e l’assetto del territorio nelle sue forme fisiche, materiali e funzionali, aspetti fortemente legati al Quadro Conoscitivo dello stato di fatto del territorio
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PSC
IL PIANO STRUTTURALE COMUNALE
Il PSC può essere definito come la bussola, lo strumento che traduce in termini territoriali il progetto strategico di città, il suo ruolo, gli obiettivi e le azioni per conseguirli CONTIENE:
- Quadro Conoscitivo - Documento Preliminare - Valutazione di Sostenibilità Ambientale (VALSAT)
Indica le condizioni di sostenibilità degli interventi Individua da riqualificare le parti di città... da consolidare da sostituire
Il PSC non attribuisce edificabilità e non impone vincoli espropriativi
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Soprattutto, la sostituzione dei tessuti insediativi esistenti è il tema fondamentale della Legge Regionale 20/2000 (art.2)
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IL PIANO STRUTTURALE COMUNALE
PSC
Quadro Conoscitivo È il primo atto del processo di pianificazione, e comprende l’aspetto descrittivo, valutativo e il bilancio dello stato di fatto e le tendenze evolutive del territorio. Il Quadro Conoscitivo è strettamente collegato al contenuto del piano perché da esso dipendono le scelte operate (art. 3).
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RUE
IL REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO
Contiene gli aspetti regolamentari e normativi relativi all’attività edilizia Di fatto si configura come la sommatoria del vecchio Regolamento edilizio e di parte delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG Le norme del RUE si applicano al territorio comunale e servono a chiarire: i termini urbanistici e attuativi del PSC e del POC i termini edilizi e le caratteristiche tipologiche ed igieniche degli interventi edilizi diretti
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POC
IL PIANO OPERATIVO COMUNALE
Individua le trasformazioni e gli interventi urbanistici sostanziali da realizzare nel breve periodo (5 anni). Ne assicura la fattibilità tramite contestuale attuazione dei servizi, delle infrastrutture e delle mitigazioni necessarie, prevedendo il coordinamento con i piani settoriali ed i programmi finanziari del Comune. Il POC riguarda solo le parti del territorio comunale interessate all’attivazione delle previsioni del PSC.
In questa sede vengono attribuite le edificabilità e i vincoli che hanno durata quinquennale. Entrambi, se non attuati, decadono.
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LE PROCEDURE DEL PSC
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La Giunta approva il Documento Preliminare sulla base del Quadro Conoscitivo
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Il Sindaco convoca la Conferenza di Pianificazione cui partecipano: Istituzioni (Provincia, Comuni, ecc.) Amministrazioni competenti al rilascio pareri per legge (ARPA-AUSL, AutoritĂ di bacino, Consorzi di Bonifica...) Amministrazioni titolari di strumenti di pianificazione La Conferenza decide di coinvolgere associazioni, categorie economiche ecc.
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La Conferenza si chiude con un documento conclusivo che raccoglie le valutazioni positive o negative dei partecipanti.
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LE PROCEDURE DEL PSC
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In base ai risultati della conferenza viene redatto il PSC
8
Il Comune controdeduce alle osservazioni e alle riserve; formula il testo definitivo e acquisisce su questo, entro 90 giorni, l’intesa provinciale.
9
Il Consiglio Comunale adotta il PSC Entro 60 giorni si possono presentare osservazioni Contemporaneamente, entro 120 giorni la Giunta Provinciale può sollevare eventuali riserve
Il Consiglio Comunale approva il PSC
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I CITTADINI E IL PSC
Tutti i cittadini che vivono o lavorano a Piacenza possono contribuire online sul sito del Comune di Piacenza dove è disponibile la documentazione completa. Per partecipare basta registrarsi con nome, cognome e numero della carta di identità. E’ possibile esprimere la propria opinione sulle diverse aree tematiche fino al 30 novembre U N I TA ’ domenica 18 settembre 2011
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IL DOCUMENTO PRELIMINARE
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Il Documento Preliminare tiene conto delle analisi e delle proposte elaborate in questi ultimi anni e in particolare
Piano strategico Vision 2020 “Piacenza città del ferro” “Una baia sul Po”
che mira alla riqualificazione del quadrante nord della città
“Una campagna per vivere”
Salviamo la campagna per lavorare e vivere meglio tutti”
Documento approvato dalla commissione speciale aree militari Indirizzi per la stesura documento preliminare approvati dal Consiglio Progetto “Territorio snodo” Materiali elaborati dal Politecnico di Milano sulle aree militari
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PIACENZA SNODO DEL CORRIDOIO 5: ADEGUAMENTO INFRASTUTTURE VARIE
PSC
Passante a Nord-Ovest di Piacenza Quarta corsia ponte A1, nel tratto tra Piacenza sud e Piacenza nord Collegamento Guardamiglio- Cremona Variante SS9 con nuovo ponte sul fiume Po a est di Piacenza
(variante alla S.S. n. 9 "Emilia" in complanare all'Autostrada A1 con nuovo ponte sul fiume Po ad Est della cittĂ ed interconnessione con il sistema autostradale, tratto dal casello di Piacenza Sud a Guardamiglio (Lo) )
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PIACENZA SNODO DEL CORRIDOIO 5: ADEGUAMENTO INFRASTUTTURE VARIE
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PIACENZA SNODO DEL CORRIDOIO 5 ADEGUAMENTO INFRASTUTTURE VARIE
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IL SISTEMA INFRASTRUTTURALE
Nuovo Scalo Merci in zona Le Mose
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IL SISTEMA INFRASTRUTTURALE
I territori snodo Configurazione del nuovo scalo merci. Progetto di sviluppo del Polo Logistico che prevede la realizzazione di un nuovo fascio arrivo/partenze e presa/consegna nell’area AP6 allacciato alla linea PC-CR U N I TA ’ domenica 18 settembre 2011
RFI ha sviluppato, in accordo alle previsioni del PRIT 98-2010, una serie di opere che prevedono la realizzazione dello scalo merci pubblico a Le Mose con chiusura dell’attività merci in ambito stazione e la relativa valorizzazione delle aree. D I
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La delocalizzazione dello scalo comporterà la possibile valorizzazione delle aree per una superficie complessiva di 62.200 mq.
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IL SISTEMA INFRASTRUTTURALE
Ipotesi progettuali sulle aree intorno a P.le Marconi
Parcheggio alberato e spazio discoteca nell’area Edipower
Immagine della “Città dei giovani” con il viadotto qualificato e rifunzionalizzato e la “promenade” verso il fiume U N I TA ’ domenica 18 settembre 2011
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GLI AMBITI DELLA TRAFORMAZIONE
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Questi ambiti sono costituiti da insediamenti obsoleti o in via di dismissione o da aree più estese che necessitano di interventi complessi e “scomponibili” in più momenti. (per es. le aree militari o il sistema del waterfront...).
Gli interventi di trasformazione dovranno perseguire: qualità ecologica (prevedere un aumento di superficie permeabile) qualità sociale (affitti convenzionati per particolari classi sociali) qualità della morfologia urbana
(attraverso la multifunzionalità e la qualità di edifici privati e spazi pubblici)
qualità dei servizi.
Il PSC definirà gli specifici obiettivi e prestazioni da perseguire, i carichi urbanistici massimi sostenibili, il ventaglio di destinazioni d’uso opportune, gli standard di qualità urbana ed ambientale, le regole di perequazione urbanistica da applicare in relazione alle condizioni di fatto e di diritto dei suoli.
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GLI AMBITI DELLA TRAFORMAZIONE
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Le aree demaniali e le aree militari U N I TA ’ domenica 18 settembre 2011
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GLI AMBITI DELLA TRAFORMAZIONE
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Le aree militari e l’urbanistica a Piacenza Piacenza è un caso molto speciale nel quale la riutilizzazione (delle aree) e la rilocalizzazione (delle attività) dovrebbero andare di pari passo, e così diventare un punto di forza decisivo nelle linee dello sviluppo strategico della città Dal punto di vista urbanistico il tema delle aree militari inteso come sviluppo e rilocalizzazione è sempre stato presente nell’elaborazione dei vari strumenti urbanistici della città
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GLI AMBITI DELLA TRAFORMAZIONE Le aree militari e l’urbanistica a Piacenza
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Nel 2003 viene riattivato il tavolo tecnico istituzionale con la partecipazione di parlamentari piacentini, amministratori regionali, provinciali e comunali
Il tavolo si pone i seguenti obiettivi: Â
difesa del futuro produttivo degli stabilimenti militari, valorizzandone la vocazione industriale e garantendone una prospettiva occupazionale certa utilizzo di aree e infrastrutture non strategiche per una reale riqualificazione dei servizi e della vivibilitĂ urbana In base alla Legge Finanziaria del 2010 viene trasmessa al Ministero della Difesa una proposta tesa a soddisfare le esigenze del Ministero della Difesa a Piacenza tenendo conto, anche alla luce delle modifiche normative introdotte dalla Legge Finanziaria 2010, degli aspetti urbanistici, storico architettonici ed economici necessari per renderla credibile ed. economicamente sostenibile
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GLI AMBITI DELLA TRAFORMAZIONE
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LE ANALISI E LE ESPLORAZIONI DEL POLITECNICO Le aree militari: Il Masterplan
Le “esplorazioni progettuali” si occupano delle aree definendo differenti possibili configurazioni di trasformazione.
Le tre strategie progettuali Le Esplorazioni progettuali sono state intraprese perseguendo tre differenti strategie di modificazione. Esse fanno capo a tre modi di intendere la costruzione dello spazio abitabile a Piacenza, il ruolo futuro delle aree militari, le conseguenze nella città della loro modificazione, il posto che potrebbero occupare nell’immaginario locale.
Gli scenari Gli scenari sono “racconti al futuro” che illustrano lo sfondo entro il quale le trasformazioni contenute nelle Esplorazioni progettuali potrebbero, al contempo, innestarsi, essere generate e legittimate.
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GLI AMBITI DELLA TRAFORMAZIONE
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Gli scenari in questo modo costruiti sono tre Piacenza città “verde”
Piacenza è una “città verde”, collocata in un territorio di grande qualità ambientale e paesistica. Una “città media” che cresce in modo incrementale, caratterizzata da un’elevata qualità dell’abitare quotidiano grazie a una dotazione rilevante di spazi pubblici. Piacenza città da abitare Piacenza è una città che cresce in modo intensivo, grazie alla realizzazione di ambiti residenziali “densi”, caratterizzati da un’elevata qualità degli spazi e dei materiali urbani, ma anche da una forte diversificazione dell’offerta immobiliare, in grado di recepire la domanda di alloggi espressa da molteplici popolazioni e profili di utenza.
Piacenza città della conoscenza
Piacenza è una città della conoscenza e dei saperi che ospita attività di ricerca e di formazione superiore e che, anche grazie alla sua qualità urbana e residenziale, compete con altre città medie per attrarre talenti e attività ad alto valore aggiunto. Una città che, pur senza rinunciare alla qualità dell’abitare, rimette in gioco il proprio sentiero di sviluppo urbano nella chiave dell’innovazione. U N I TA ’
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GLI AMBITI DELLA TRAFORMAZIONE
CONCLUSIONI
PSC
Il Documento Preliminare del PSC, propone le seguenti indicazioni:
si individuano come aree comprese nel progetto “Aree Militari” tutte le aree oggetto delle varie ipotesi di dismissione e/o valorizzazione, discusse con il Ministero della Difesa compresa l’area del polo logistico ove era stata ipotizzata la costruzione del nuovo PIMP.
le aree verranno inserite nei POC al momento della definizione di più precisi accordi con i Ministeri competenti prevedendo: la localizzazione del nuovo stabilimento, ove ne sia confermata la previsione, o in una delle aree attualmente in uso ai militari, ovvero nell’area già prevista del polo logistico, la trasformazione delle aree militari dismettibili, a seguito della localizzazione del nuovo PIMP, secondo le indicazioni degli accordi tenendo conto di ciò che emerge negli scenari progettuali proposti dal Politecnico per ogni singola area; la conferma della destinazione militare per le altre aree non interessate ai nuovi accordi di tenere conto della volontà espressa da oltre 30.000 cittadini piacentini di destinare l’area della Pertite a parco pubblico.
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GLI AMBITI DELLA TRAFORMAZIONE
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LE AREE MILITARI TABELLA RIASSUNTIVA DELLE QUANTITA’ RELATIVE ALLE ESPLORAZIONI PROGETTUALI
TOTALE AREE MILITARI
876.838
* Aree a prato, boscate, giardini di vicinato, verde sportivo e attrezzato
La Tabella riassume il quadro complessivo dei possibili scenari urbanistici. Non indica quantità, indici e destinazioni di progetto che dovranno invece essere sviluppati e definiti nei POC, qualora tutte le aree rientrassero negli accordi tra il Comune ed i Ministeri competenti.
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GLI AMBITI DELLA TRAFORMAZIONE
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LE AREE DEMANIALI Il decreto legislativo di attuazione della legge sul federalismo demaniale prevede l’individuazione, con uno o più decreti attuativi, di beni statali che possono essere attribuiti a titolo non oneroso ai Comuni. I Comuni sono tenuti a garantirne la massima valorizzazione funzionale dal punto di vista culturale e sociale. In sede di prima applicazione l’art. 5 c. 5 prevede l’attivazione di tavoli istituzionali che, nell’ambito di specifici accordi di valorizzazione e dei conseguenti programmi e piani strategici di sviluppo culturale, possano prevedere il trasferimento al Comune dei beni indicati nei suddetti accordi. Il Comune di Piacenza, primo comune capoluogo dell’Emilia Romagna, ha richiesto ed ottenuto l’attivazione del tavolo per ottenere beni di particolare interesse per la città
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GLI AMBITI DELLA TRAFORMAZIONE
PSC LE AREE DEMANIALI
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Progetto “Parco delle mura” I T T E Bastione e Torrione Borghetto G LI O R Bastione San Sisto I P SSIBI Bastione Cornegliana PO Bastione S. Agostino Torrione Fodesta Ex Rimessa Locomotori Ferrovia Piacenza-Bettola (Arch. Berzolla) Progetto “Cittadella Giudiziaria” Palazzo Madama Scuderia di Palazzo Madama Chiesa di San Lorenzo, Palazzo Landi Ex Palazzo delle Poste Ex Chiesa e Convento delle Benedettine Progetto “Città della Cultura” Palazzo Farnese Parte della Caserma Cantore (e chiesa annessa di Sant’Agostino) Ex Convento del Carmine
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GLI AMBITI DELLA TRAFORMAZIONE
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GLI AMBITI DELLA TRAFORMAZIONE
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Comparto Nord: stato attuale
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GLI AMBITI DELLA TRAFORMAZIONE
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GLI AMBITI DELLA TRAFORMAZIONE
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Progetto waterfront (rafforzare il rapporto tra PC e il Po, grazie alla dismissione delle aree occupate dallo scalo merci e binari RFI)
Il nuovo polo della protezione civile
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LA TUTELA DEL TERRITORIO RURALE
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NO ad un ulteriore consumo di suolo agricolo L’ambito agricolo periurbano deve assumere il ruolo di compensazione ecologica della città, non deve essere un vuoto da riempire, ma deve essere a servizio della città in termini di miglioramento della qualità ambientale. Massima attenzione nel recupero degli insediamenti sparsi nel territorio agricolo. Definizione degli ambiti di valore naturale e ambientale: Parco fluviale Po fiume d’Europa Parco regionale fluviale del Trebbia Progetto di valorizzazione ambientale e territoriale degli ambiti di pertinenza del torrente Nure
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LE UNITA’ DI PAESAGGIO
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Il Piano Territoriale Paesistico Regionale ed il PTCP hanno individuato le unità di paesaggio a livello regionale e provinciale In conseguenza di ciò sono state individuate le Unità di paesaggio di rango comunale per il territorio extraurbano tenendo conto della connotazione paesaggistico/territoriale del Comune di Piacenza In ciascuno di questi ambiti risulta fondamentale consolidare l’assetto vegetazionale quali filari o alberature isolate al fine di conservare gli elementi caratterizzanti il paesaggio fluviale ed agrario, e mitigare i possibili effetti di attività antropiche. Analogamente si rende indispensabile tutelare le specie faunistiche presenti nel territorio.
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LE UNITA’ DI PAESAGGIO
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Le Unità di Paesaggio Comunali
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LA TUTELA DEL TERRITORIO RURALE
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IL TERRITORIO UTILIZZABILE
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Il documento preliminare conferma le previsioni del PTCP, il quale individua l’ambito Borghetto-Roncaglia come Polo Produttivo di Sviluppo territoriale. Il polo sarà attivato con il P.O.C. a fronte di concrete proposte produttive, e dovrà assumere le caratteristiche di APEA.
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LA DISCIPLINA DEL SISTEMA INSEDIATIVO STORICO
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I principi stabiliti dalla legge 20 per i centri storici sono i seguenti: è vietato modificare i caratteri che connotano la trama viaria ed edilizia, nonché i manufatti anche isolati che costituiscono testimonianza storica o culturale; sono escluse rilevanti modificazioni alle destinazioni d'uso in atto, in particolare di quelle residenziali, artigianali e di commercio di vicinato; non è ammesso l'aumento delle volumetrie preesistenti e non possono essere rese edificabili le aree e gli spazi rimasti liberi perché destinati ad usi urbani o collettivi nonché quelli di pertinenza dei complessi insediativi storici.
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A questi criteri si atterrà il RUE nel definire la disciplina di dettaglio di propria competenza, che peraltro confermerà in linea di massima la disciplina di dettaglio già vigente nel PRG, frutto di un’accurata analisi storica e tipologica
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LA CAPACITA’ RESIDUA DEL PRG VIGENTE
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Viene affermato il principio della conferma dello stato di diritto derivante dal PRG vigente Vengono confermate le previsioni per 18 PUA residenziali integrati e per 5 PUA produttivi o polifunzionali non ancora attivati. 7 PUA, non confermati come aree di trasformazione:
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RIASSUMENDO...
Promuovere uno sviluppo sostenibile ed equilibrato - favorendo l’utilizzo di fonti rinnovabili - incentivando misure finalizzate al risparmio energetico e alla bio-architettura
Frenare il consumo di territorio agricolo
Valorizzare il sistema dei parchi e delle aree di interesse naturalistico
La forma urbana rimane compresa all’interno della tangenziale
Valorizzare la collocazione strategica di Piacenza - Piacenza snodo del corridoio 5 - Piacenza città del Po - Piacenza città della via Francigena U N I TA ’ domenica 18 settembre 2011
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Tutelare e valorizzare il centro storico assicurandone la permanenza delle funzioni e dei servizi di base. Puntando sulla via Francigena e il Parco delle mura
Potenziare il sistema ferroviario a livello infrastrutturale e logistico
Riqualificare le aree militari non piĂš utilizzate per tali scopi
Riqualificare le aree urbane con particolare riferimento alla zona della stazione ferroviaria, al waterfront urbano e alle aree obsolete U N I TA ’ domenica 18 settembre 2011
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Puntare alla qualità in termini di servizi (il soddisfacimento degli standard in termini numerici non è più l’unico elemento significativo)
Potenziare il sistema produttivo di rango provinciale
Valorizzare le aree ex demaniali
Favorire la coesione sociale - favorendo le politiche per la casa - favorendo gli spazi di relazione che aumentano il senso di appartenenza U N I TA ’ domenica 18 settembre 2011
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