a cura di MGA COMUNICAZIONE’
Le professioni in Toscana
Studi legali e professioni in Toscana: riforme, novità e consulenze Si è conclusa lunedì 25 Novembre a Roma l’edizione 2013, la settima, dei Top Legal Awards, i premi dedicati all’eccellenza del mondo legale italiano (Fonte AdnKronos). La manifestazione, anche quest’anno, ha registrato un’ampia partecipazione, con ben settantasette studi rappresentati, affermandosi ancora una volta come il premio di riferimento per il settore dei servizi legali italiano. I nomi dei vincitori sono il risultato finale di una selezione basata sulle analisi di mercato elaborate dal Centro Studi Top Legal, a cui si sono sommate le valutazioni espresse da una giuria di esperti, composta da professionisti di spicco del mondo aziendale e finanziario italiano. Il settore legale italiano risulta perciò una di quelle eccellenze da meritarsi un premio specializzato. Non fa eccezione la Toscana, che può vantare studi professionali importanti ed altamente competitivi sul mercato. In questo contesto, ecco di seguito, aggiornamenti e notizie dal mondo delle professioni legali toscane: come muoversi nel mare magnum delle materie legislative, tra novità su accertamenti fiscali, riforme mancate della giustizia, tutela della proprietà industriale e risarcimenti danni.
Il contenzioso tributario La giustizia italiana tra riforme, tagli Costa Concordia: alle spese ed una lontana efficienza i risarcimenti ai passeggeri prendono strade diverse L’avv. Marcello Lastrucci del Foro di Prato, anche quale Presidente della Camera Civile di Prato, pone l’attenzione circa i problemi che affliggono da tempo immemorabile la giustizia italiana. La maggior parte dei provvedimenti adottati in materia dal Legislatore negli ultimi anni, risente della necessità (evidentemente ritenuta prioritaria dallo stesso) di contenere al massimo le spese per l’amministrazione della giustizia. Ciò, però, pone in secondo piano il ben più importante obiettivo di rendere la giustizia stessa ben funzionante per i cittadini e, contemporaneamente, al passo con i tempi attuali ed in linea con il contesto europeo. Esaminando gli ultimi provvedimenti adottati in materia, notiamo, infatti, l’inserimento di norme volte a dissuadere il ricorso alla giustizia, quali la mediazione obbligatoria, il filtro in appello e in Cassazione, già entrate in vigore, e la motivazione succinta della sentenza, di prossima introduzione. A ciò, si è accompagnata la revisione delle Circoscrizioni giudiziarie e, se da un lato può essere condivisibile la chiusura di quelle Sezioni Distaccate dei Tribunali con carichi di lavoro ridotti, non si possono invece condividere altre scelte adottate in merito. Per esempio, quelle operate in quei Fori dove si sono chiuse Sedi distaccate sommerse di lavoro e accorpate inopportunamente alle Sedi centrali di riferimento, senza avere a disposizione neppure gli spazi dove poter operare. In Toscana, è il caso della Sez. Dist. di Viareggio,
Avvocato Marcello Lastrucci accorpata al Tribunale di Lucca, dove ciò ha causato un notevole rallentamento dell’attività. Mentre, in altri casi, si sono chiuse Sezioni Distaccate (per es., quella di Portoferraio all’Isola d’Elba, accorpata al Tribunale di Livorno) con ulteriore aggravio di disagi per gli utenti costretti agli spostamenti, senza alcuna concreta utilità sotto il profilo del risparmio per la collettività. In verità, nonostante l’adozione di detti provvedimenti, niente è cambiato per rendere la giustizia, ed in particolare quella civile, realmente efficiente: per il cittadino è sempre più difficile (vista la complessità delle norme a fronte di una presunta semplificazione dei riti) ed oneroso (vedasi l’esponenziale incremento del costo dei contributi unificati per iscrivere le cause a
ruolo), rivolgersi alla giustizia. L’unico recente provvedimento utile in prospettiva a questi propositi, è quello riguardante il processo civile telematico. Grazie a tale sistema (destinato ad andare a regime entro il giugno 2014), già peraltro introdotto in buona parte presso il Foro di Prato, potranno, infatti, essere più agevolmente espletati tutti i compiti legati al processo civile, come ad esempio il deposito atti e documenti, la ricezione dei provvedimenti emessi, la richiesta copie e quant’altro. L’augurio è quello che, nel prossimo futuro, possa esserci un Legislatore più attento alle esigenze di chi calca quotidianamente le scene dei Tribunali per risolvere, con l’adozione di provvedimenti organici, i problemi che affliggono la nostra giustizia.
L’avv. Alberto Batini di Batini Traverso & Associati (www.bbpartners.it), studio legale marittimista ed internazionalista con sedi a Genova, Livorno, Milano e Ravenna, si è occupato del risarcimento di numerosi passeggeri stranieri a bordo della Concordia la notte del 13 gennaio 2012. Inoltre, ha fornito consulenza alla norvegese Mammoet, una delle tre concorrenti del tender internazionale per l’aggiudicazione del contratto di rimozione del relitto. A questo Avvocato Alberto Batini proposito, l’Avv. Batini ha rilevato, che sulla vicenda risarcimenti ai passeggeri, si tutto Miami – sede della controlsono seguite molte strade diver- lante Carnival Cruise - sperando se con effetti (involontariamente) nella maggior generosità delle distorsivi del principio di equità corti americane in tema di ririsarcitoria. Una prima tranche sarcimento danni alla persona. di passeggeri ha accettato l’of- Speranze infrante per un evidenferta di Costa, nata dall’accordo te difetto di giurisdizione, che il Astoi-Confindustria viaggi, che giudice americano non ha manprevede un rimborso forfettario cato di rilevare sulla base della di 11mila euro a persona a tito- prevalente giurisprudenza statulo di indennizzo, per tutti i danni nitense. Molti passeggeri hanno patrimoniali e non, subiti da ogni tentato invece class actions civili passeggero, bambini compresi. ed azioni collettive supportate Difficile dire esattamente quan- dalle legislazioni nazionali in mati passeggeri abbiano aderito a teria. Così in Svezia e altri paesi scandinavi, in Polonia, in Spagna questo accordo. Le vittime soprattutto francesi, si e Portogallo, in Inghilterra, in Ausono riunite in un’associazione stria e perfino in Italia con esiti nazionale che ha promosso una diversi e per lo più ancora irrisoltrattativa unitaria riguardante cir- ti. Difficile stabilire la forchetta ca 350 passeggeri. L’esito è sta- risarcitoria che tuttavia si attesta to un accordo su livelli risarcitori tra gli euro 11.000 dell’offer“significativamente più importan- ta base e gli euro 35.000 dei ti” per la maggior parte di questi risarcimenti individuali più alti, escludendo ovviamente i naufrapasseggeri, ma non per tutti. Altra nutrita pattuglia è volata ghi deceduti e i membri dell’equinegli USA, tra New York e soprat- paggio.
Il Rag. Francesco Zanobetti, nell’accertamento aveva fatto socio fondatore dello Studio riferimento ad un atto che non Zanobetti Commercialisti As- aveva allegato. sociati di Prato, grazie alla sua In un altro recente caso, l’Ufpluriennale esperienza, è ga- ficio aveva operato, ai sensi ranzia di un’efficace difesa nel- dell’Articolo 39, 2° Comma, le controversie fiscali. Inoltre, lettera d) DPR 600/1973, una presta proficuamente consu- rettifica induttiva ai ricavi per lenza ad altri studi professio- un importo di oltre 2,5 milioni nali che non gestiscono l’area di Euro ma, per i presupposti del contenzioso tributario per i che il caso richiedeva, avrebbe dovuto invece operare una propri clienti. Il contenzioso tributario, con rettifica analitico – induttiva ai l’introduzione del D.Lgs. 31 Di- sensi del 1° Comma, lettera d) cembre 1992 n. 546, è da rite- dell’Articolo 39. nersi un vero e proprio proces- Nel corso del processo fu sufso e, come tale, va affrontato ficiente eccepire come l’Ufficio attenendosi scrupolosamente alle norme che lo disciplinano, pena un esito negativo dello stesso sia per il contribuente che per l’Ufficio. Oggi, gli Uffici Periferici dell’Agenzia delle Entrate risultano meglio organizzati, sia nella fase istruttoria sia in quella processuale, con utilizzo di funzionari sempre più motivati e specializzati. E’ necessario perciò, per l’imprenditore farsi assistere da un professionista competente fin dall’inizio di una eventuale ve- Francesco Zanobetti rifica, per monitorare l’attività giornaliera degli accertatori ed evitare non sia libero di scegliere il metodo da seguire per l’accereventuali rilievi. In un caso, trattato dallo Stu- tamento, ma obbligato ad adotdio Zanobetti, la Commissione tare quello del quale ricorrono Tributaria Provinciale di Cosen- le specifiche condizioni che lo za con sentenza n. 220/08/10 giustificano. del 29 Dicembre 2010, accol- Anche in questo caso, il ricorse il ricorso senza neppure so fu accolto senza entrare nei entrare nel merito della con- motivi di merito della controtroversia in quanto l’Ufficio versia.
La tutela della creatività e del Made in Italy
Avvocato Aldo Fittante L’avvocato Aldo Fittante, fondatore dello Studio Legale Fittante a Firenze, è uno dei massimi esperti in materia di tutela giuridica della proprietà industriale ed intellettuale: professore a contratto presso l’Università di Firenze e di Bari e già consigliere giuridico della Commissione anticontraffazione della Camera dei Deputati. L’avv. Fittante ha peraltro contribuito alla realizzazione di importanti riforme, quali il codice della proprietà industriale ed i tribunali delle imprese, innovazioni che pongono l’Italia tra i paesi più all’avanguardia d’Europa in materia. La tutela delle idee è vitale per proteggere la capacità creativa delle aziende italiane. Chi compra un prodotto Made in Italy, compra tutto il background delle nostre eccellenze. Marchi, disegni e modelli, modelli di utilità, diritto d’autore e tutela della concorrenza costituiscono scelte obbligate dell’imprenditore per rafforzare la posizione nel mercato e migliorarsi in termini di competitività e valore aziendale. Tale tutela è del resto incentivata attraverso consistenti agevolazioni messe a disposizione dall’ordinamento. La delicatezza dell’attivazione concreta dei titoli di proprietà industriale e dell’accesso ai finanziamenti previsti suggeriscono, come sottolinea l’avv. Fittante, il ricorso ad una consulenza specifica.
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AVVOCATI e COMMERCIALISTI - Le nuove frontiere del diritto tributario
Evasione e riciclaggio: evoluzione e sviluppo delle indagini e del monitoraggio dei flussi finanziari nazionali ed esteri Massimo Berni, dottore commercialista e associato dello Studio Fazzini – Berni di Firenze: Le indagini finanziarie per l’Agenzia delle Entrate non rappresentano solo uno degli strumenti per la formazione delle liste selettive dei contribuenti, ma rappresentano, già di per sé, uno dei più importanti metodi per reperire gli elementi su cui fondare accertamenti presuntivi di redditi non dichiarati. Il rafforzamento degli strumenti di cooperazione di scambio di informazione tra le amministrazioni fiscali di un numero sempre più crescente di Stati ha esteso, e sempre più estenderà, il monitoraggio internazionale dei flussi finanziari; l’onere probatorio e la non sempre agevole ricostruzione documentale ricadono esclusivamente sul contribuente
L’emersione dei capitali esteri: il coordinamento tra voluntary disclosure e il nuovo quadro RW ome noto, negli ultimi anni si è sviluppata sempre più la volontà di sottoscrivere accordi internazionali volti a creare e/o rafforzare strumenti di cooperazione in tema di trasparenza e scambio di informazioni tra gli Stati per contrastare l’evasione fiscale internazionale. In questo mutato panorama di cooperazione fra gli Stati per lo scambio di informazioni, si collocano le disposizioni relative alla c.d. voluntary disclosure contenute nel D.L. 28 gennaio 2014 n. 4. In tema di contrasto all’evasione tributaria internazionale, lo Studio Fazzini Enrico Fazzini e Massimo Berni – Berni di Firenze, composto da tre soci, Enrico Fazzini, associato di diritto tributario più favorevole sistema sanzionanell’Università di Firenze, Massi- torio, in ossequio al principio del mo Berni, consigliere dell’Ordine “favor rei”, sia applicabile anche dei Dottori Commercialisti di Fi- alle annualità anteriori al 2013 renze con delega ai rapporti con e che in ogni modo dovrà altrel’Agenzia delle Entrate e Marco sì essere osservato il principio Fazzini professore straordinario del cumulo giuridico, renderanno di economia aziendale nell’U- le sanzioni pregresse molto più niversità di Roma e 12 collabo- sostenibili. ratori, ritiene di grande rilievo E allora è ragionevole ritenere la consistente riduzione delle che la significativa riduzione delsanzioni relative alla mancata o le sanzioni per violazioni relative infedele compilazione del quadro al quadro RW consentirà ai conRW, come disposta dalla Legge tribuenti che, in possesso di attività all’estero non produttive di 97/2013. Come noto, l’eliminazione delle reddito, abbiano “dimenticato” la sezioni I e III del quadro RW ha compilazione del quadro RW per comportato la conseguente eli- gli anni 2012 e precedenti, l’eminazione delle sanzioni relative mersione del monitoraggio con alle violazioni contenute in dette la compilazione del quadro RW sezioni; in più è stata eliminata per l’anno 2013. E ciò anche in la pena accessoria della confisca assenza della volontà di usufruie ridotta, a meno di un terzo di re dei benefici della voluntary diquella precedente, la sanzione sclosure, da parte di chi confida per violazioni nella compilazione nel mancato controllo dell’Ufficio per gli anni precedenti della superstite sezione II. Le circostanze poi che tale nuovo www.studiofazzini.it
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La difesa contro le indagini finanziarie: alla ricerca Il paradiso (fiscale) può attendere. I rischi dei capitali della ricchezza effettiva e della giusta imposizione all’estero e la nuova procedura di voluntary disclosure Uno studio legale caratterizzato da competenze specialistiche ed altamente professionali in diritto tributario, doganale e valutario e informazioni che il Fisco questa celebre sentenza. Le trae dai rapporti intrattenuti verifiche finanziarie, infatti, codai contribuenti con le banche stituiscono, oggi, non solo lo e con gli intermediari finanziari strumento per la redazione delcostituiscono uno strumento di le liste selettive di contribuencontrasto all’evasione oramai ti, ma sono in grado, di per sé, di assoluta rilevanza, probadi fondare accertamenti prebilmente il più penetrante ed suntivi che vedono ricadere sui invasivo. Per troppo tempo gli operatori economici hanno creduto di poter rinvenire, nel segreto bancario, una forte tutela alla pervasività dei controlli fiscali: ma, come acutamente osserva il Prof. Avv. Alessandro Giovannini – Ordinario di diritto tributario nell’Università di Siena e di Pisa, nonché name partner e fondatore dello studio Giovannini & Partners, studio legale con sede in Pisa e, da poco, insediato anche a Lugano – il segreto bancario non ha mai goduto, nel nostro ordinamento, del rango di principio costituzionale. Alessandro Giovannini Come ha cercato di spiegare nel suo ultimo lavoro – Il diritto tributario per principi, recontribuenti un onere probacentemente edito per i tipi deltorio di difficile sostenimento. la Giuffrè – la posizione della Infatti, imprenditori e profesCorte Costituzionale, sul punsionisti sono spesso chiamati to, è da subito apparsa molto a fornire giustificazione di tutchiara. Già nel 1992, con la te le movimentazioni bancarie sentenza n. 51, il Giudice delle e finanziarie relative ai propri conti, anche risalenti nel temleggi ebbe modo di affermare che “il dovere di riservatezza, po, compresi i prelevamenti, pena la loro piena riconduzione connesso con il segreto bancario, non può essere di ostacolo nell’alveo dei ricavi o compensi “in nero”. all’accertamento degli illeciti Lo studio Giovannini & Parttributari”. Il legislatore degli ultimi anni, ners, con i suoi 15 professionisti tra partners, associati e però, sembra essere andato junior, si è oramai da tempo ben oltre i confini tracciati da
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organizzato per fare fronte a questo tipo di verifiche. La difesa, commenta l’Avv. Lorenzo Trombella, partner dello studio, non si riduce mai ad un mero lavoro di collazione di copiosa documentazione – lavoro certamente indispensabile – ma si fonda sempre su analisi, per così dire, sartoriale della fattispecie concreta, sia dal punto di vista fattuale, sia da quello propriamente giuridico. Riconoscimento dei costi, analisi dei riflessi penali di questo tipo di accertamento, studio dei profili riguardanti la riscossione o i sequestri preventivi e conservativi dei patrimoni, fa notare l’Avv. Luigi Murciano, anche lui partner dello studio ed operante nelle sedi di Pisa e Lugano, sono tutte tematiche che impegnano la struttura nella migliore difesa possibile del contribuente, anche in sede processuale tributaria e processuale penale e di fronte alla Corte di Cassazione e alle altre supreme giurisdizioni, comprese quelle europee. L’auspicio è che l’Agenzia delle Entrate, senza rinunciare al rigore che le è istituzionalmente proprio, utilizzi questa forma di accertamento con la dovuta saggezza e col necessario equilibrio: atteggiamento indispensabile perché non si smarrisca la concreta aderenza alla realtà della capacità contributiva che si intende sottoporre a tassazione. www.giovanninilex.it
’UE stima che nel 2012 fossero oltre $ 6500 miliardi i capitali occultati nei paradisi fiscali, una quota significativa dei quali (€ 150-180 miliardi) si troverebbe in Svizzera ed ascrivibile a contribuenti italiani. A seguito delle raccomandazioni elaborate dal GAFI nel G-20 di Londra (3.3.2012) si è aperta una lotta globale all’evasione fiscale internazionale. Da allora, sottolinea il Prof. Avv. Roberto Cordeiro Guerra – Ordinario di diritto tributario nell’Università di Firenze, Direttore del Corso in Diritto Penale Tributario e fondatore di Cordeiro Guerra & Associati, Studio legale con sedi in Firenze e Milano – le azioni delle autorità nazionali ed internazionali hanno prodotto concreti risultati. Restando all’Italia, si ricordano la ratifica del Trattato con San Marino (3.10.2013) e l’adesione al FATCA per lo scambio automatico di informazioni (10.1.2014). In tale contesto, s’inserisce la nuova voluntary disclosure che permette l’emersione ed il rientro dei capitali detenuti all’estero. Secondo l’Avv. Stefano Dorigo – Ph.D. in diritto internazionale e dell’UE – tale procedura è un’opportunità per coloro che abbiano all’estero denaro, partecipazioni, titoli e immobili ignoti al Fisco. La disciplina presenta aspetti interessanti, ma anche criticità che dovranno indubbiamente essere ripensate. Del resto, il fatto che il Governo abbia avvertito la necessità di revisionare il regime originariamente previsto nel D.L. 4/2014, sembra confermare tale sensazione. Fra le novità del DDL presentato pochi giorni fa dall’On. Capezzone, ricorda l’Avv. Cavallaro – salary partner dello Studio – spiccano la riduzione al 50% delle imposte do-
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Studio Cordeiro Guerra vute con possibile rateazione, lo stop al raddoppio dei termini di accertamento e l’esenzione dall’obbligo di segnalazione per professionisti che assistono il contribuente ed intermediari residenti che ricevono i fondi. Aderendo alla procedura si saneranno le violazioni della disciplina sul monitoraggio fiscale (D.L. 167/1990) commesse fino al 31.12.2013 con una notevole riduzione delle sanzioni (fino a 1/6 del minimo). Ma poiché, diversamente dallo scudo fiscale, la procedura impone di fornire all’UCIFI una ricostruzione puntuale di origine, storia e sorte degli attivi esteri, e limita la copertura dei possibili reati connessi (frode fiscale, riciclaggio, false comunicazioni sociali, etc.), l’assistenza di professionisti con comprovata competenza ed esperienza in materia fiscale, domestica ed internazionale, nonché penal-tributaria appare essenziale per il corretto svolgimento dell’istruttoria. Cordeiro Guerra & Associati già da mesi offre – con un team coordinato dal socio responsabile della sede milanese, Paolo Cordeiro Guerra – assistenza ai vari contribuenti interessati,
approfondendo ogni possibile conseguenza giuridica in vista dell’imminente approvazione della disciplina. Sul fronte penale, aggiunge Francesco Navarrini – socio responsabile dell’area antiriciclaggio dello Studio – è prevista la non punibilità per i reati di dichiarazione infedele (art. 4) e omessa dichiarazione (art. 5), conseguenza che il DDL estende anche alla dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici (art. 3). Se verrà introdotto dal 1.9.2014 il reato di “auto-riciclaggio”, ascrivibile a chiunque detenga all’estero attivi frutto di reati fiscali, la voluntary disclosure è un’opzione da valutare con la massima attenzione e sollecitudine. www.cordeiroguerra.it