RELATRICE:
Alessandra Marin
CORRELATRICE:
Claudia Marcon
LAUREANDA:
Michela Spangher
un museo all’aperto per monfalcone
“L’idea è che molte piccole situazioni, se combinate, possono generare storie più grandi e significative.” A. Cibic
INDICE
## Introduzione 1# Polo Museale della Cantieristica Navale 2# Luoghi della valorizzazione della memoria dell’industria 3# Archeologia Industriale in Friuli Venezia Giulia 4# Città Mandamento, archeologia industriale e offerta turistica 5# Stripeware - un museo all’aperto per Monfalcone 6# Stripeware - un progetto per fasi ## Bibliografia
0# INTRODUZIONE
Il polo museale della Cantieristica Navale è un progetto nato per valorizzare i luoghi del lavoro e la storia del villaggio di Panzano. La tesi si articola in due parti: la prima dedicata all’inserimento del progetto del Museo della Cantieristica in un contesto più ampio, la seconda dedicata al progetto dei percorsi tematici all’interno del quartiere di Panzano. Cominciando dalla definizione di archeologia industriale, tema caratterizzante il quartiere di Panzano, si passa alla schedatura di quattro progetti, scelti sulla base di parametri territoriali e tipologici, che valorizzano l’archeologia industriale italiana. L’analisi dei quattro esempi serve a estrapolare le tematiche utili alla redazione del progetto d’interesse. Da una scala nazionale, che comprende tutta l’Italia, si passa ad una regionale. Quali sono i siti di archeologia industriale del Friuli Venezia Giulia? Come vengono valorizzati? Questa prima parte di contestualizzazione si conclude con l’offerta ulturale di Monfalcone. 5
1# POLO MUSEALE DELLA CANTIERISTICA NAVALE estratto delle linee guida Le premesse Nel 1907 i fratelli Cosulich acquistarono una vasta area di terreni nel Golfo di Panzano per realizzare un nuovo grande cantiere navale a Monfalcone, che poteva contare su un’ampia disponibilità di manodopera ed una buona accessibilità marina. Costituirono una società per azioni, il Cantiere Navale Triestino, e nel 1908 venne inaugurato lo stabilimento destinato ad influenzare in modo determinate lo sviluppo industriale ed economico del nostro territorio. Dopo questo primo investimento i Cosulich avviarono a partire dagli anni ‘20 un progetto di villaggio operaio nelle aree limitrofe alla fabbrica. Sorse così alle porte del cantiere un borgo residenziale concepito secondo un piano regolatore funzionale ed armonico che ancor oggi viene citato ad esempio, con tutti i servizi indispensabili oltre ad un teatro, l’asilo nido ed uno stadio. Il quartiere di Panzano è il simbolo dell’identità della nuova Monfalcone sorta con la fondazione del Cantiere Navale per opera della famiglia Cosulich. Monfalcone: un binomio inscindibile di città e fabbrica nel quale l’infrastruttura industriale ha influito in modo determinante e paradigmatico sull’intero territorio strutturalmente, socialmente e culturalmente. Una storia che, attraverso la nascita di una Company Town, arriva fino ai nostri giorni e che ha visto la cantieristica monfalconese e triestina inserirsi tra i promotori di cultura tecnica nel contesto della civiltà industriale italiana ed europea. Da diversi anni l’Amministrazione comunale di Monfalcone si è posta l’obiettivo di studiare, conservare e valorizzare i beni di archeologia industriale presenti sul suo
territorio, frutto dell’attività del cantiere navale, e del villaggio operaio cresciuto intorno alla fabbrica, nel quartiere di Panzano, che si configura come uno stupefacente esempio di quartiere pianificato dell’epoca della prima industrializzazione in una logica di tipo aziendale-familiare che progetta l’intervento immobiliare così come attua miglioramenti al ciclo produttivo industriale, in un concetto di “fabbrica totale”. Pertanto raccontare questa storia, testimoniarla e preservarla in modo permanente nella sua stratificazione è stata ritenuta cosa irrimandabile prima che i cimeli, le memorie, i documenti andassero del tutto dispersi dall’avanzare del progresso che spesso oblitera il passato. Accanto al cantiere navale, Monfal-
cone, nel corso del Novecento, ha progressivamente consolidato un ruolo di polo industriale primario del Friuli Venezia Giulia, che conserva tuttora, tanto che la realtà cittadina rappresenta il 12 per cento dell’intero Pil, prodotto interno lordo regionale.
La Mission Il progetto mira alla realizzazione di un museo che, secondo la normativa dei beni culturali, assicuri la conservazione, la tutela e la valorizzazione del patrimonio della comunità, al fine di preservare i beni materiali ed immateriali ma anche la coscienza storica collettiva ed il senso di appartenenza. Pertanto il polo museale deve porsi l’obietttivo di essere identificato sia come luogo della memoria sia come lugo di progettualità per offrire il patrimonio storicoculturale della città ad un pubblico differenziato, essere generatore di contatti e di servizi mirati alla restituzione alla collettività di occasioni e di opportunità capaci di concorrere al miglioramento della qualità del territorio e della immagine turisticoculturale nel quale esso si colloca. Un Polo museale il cui patrimonio e i cui contenuti andranno a comporre un quadro complessivo a carattere socio-economico, storico-artistico e di costume, testimone della vita di una intera comunità durante l’ultimo secolo, ma nel contempo portatore di conoscenze e tecniche specifiche cariche di valenze didattiche e formative di quella storia e simboli urbani portatori di significati multipli. L’obiettivo è infatti quello di caratterizzare il Polo Museale come uno degli attori fondamentali di auspicate azioni di rete da attivare con altri siti di archeologia industriale già resi operativi o con siti in via di attuazione, per l’incremento e il miglioramento della proposta culturale e dell’offerta turistica diversificata sul territorio regionale.
Gli interventi Il progetto per la realizzazione del Polo museale della Cantieristica navale di Monfalcone prevede i seguenti interventi : 1 - Riuso dello stabile sito al n. 28 di Via Pisani per destinazione a Centro Visite del quartiere operaio di Panzano Per la valorizzazione dell’intero Quartiere di Panzano l’Amministrazione intende realizzare un Centro visite individuando il sito in uno stabile di proprietà comunale, via Pisani n. 28, uno dei luoghi più caratteristici dell’intero quartiere... ... Si intende allestire lo spazio disponibile prevedendo una zona reception per i visitatori che chiedono informazioni, due postazioni informatiche per la consultazione del sito web dedicato al museo, per la visione di documenti multimediali, ed una zona destinata a proiezioni a servizio degli ospiti del centro visite. Il centro sarà dotato di pannelli mono e bifacciali a supporto di testi e grafiche espositive dei percorsi del quartiere, in modo da ospitare anche mostre tematiche, archivi documentativi. L’obiettivo è quello di essere punto di informazione e promozione, un centro di documentazione sulle origini e la storia del quartiere, punto di valorizzazione turistica del territorio. 2 - Sistemazione di porzione del fabbricato denominato “ex albergo operai” e allestimento del Museo di archeologia industriale – cantieristica Navale Il secondo intervento previsto dal progetto è l‘allestimento del Museo di archeologia industriale - Cantieristica navale nell’edificio denominato ex albergo operai. L’edificio occupa una superficie coperta complessiva di quasi 5000 mq e si sviluppa in 4 piani fuori terra più scantinato e soffitte parzialmente praticabili. L’edificio è attualmente in fase di ristrutturazione. La porzione di edificio interessata dall’intervento occupa la parte centrale del piano terra per una superficie complessiva di mq 1.407. L’accesso al piano avviene direttamente ed autonomamente sia da Via del Mercato sia da Piazza della Libertà... ...L’esposizione museale farà largo uso delle tecnologie oggi più all’avanguardia nel settore museale, utilizzando la multimedialità, le ricostruzioni tridimensionali, le
rappresentazioni olografiche tridimensionali, ambienti interattivi, con l’obiettivo di attrarre il visitatore, in particolare i giovani, proponendo un’esperienza conoscitiva coinvolgente e fortemente innovativa che presenti attraverso i nuovi strumenti della multimedialità le testimonianze storiche, riproponendole attraverso una fruizione ad alto impatto tecnologico. Gli allestimenti saranno pensati non solo in forma permanente ma anche per essere riformulati, rinnovati, ampliati. 3 - Realizzazione di percorsi tematici del quartiere operaio di Panzano Il progetto del Polo Museale comprende anche la realizzazione di percorsi tematici interessante l’intero Quartiere di Panzano. L’intervento in questione prevede l’acquisto di rastrelliere e di biciclette da posizionare all’esterno del Centro Visite di Via Pisani, l’organizzazione di percorsi di visita guidata ai principali siti di interesse del Quartiere mediante la realizzazione ed il posizionamento di cartellonistica esplicativa.
4 - Completamento e restyling del sito web www.archeologiaindustriale.it L’amministrazione comunale già nel 2004 ha predisposto un museo virtuale, pubblicando la storia del cantiere navale cittadino sul sito www.archeologiaindustiale. it, attualmente articolato in quattro percorsi: cronologico, tematico, risorse e produzione... 5 - Realizzazione ed attuazione del Piano della comunicazione e promozione del Polo museale Il piano di promozione dedicato al futuro polo museale dovrà prevedere una serie di strategie di comunicazione verso gli stakeholders (conferenze stampa, passaggi sui media, incontri con enti, associazioni sia culturali che economici, tour operators attivi sul territorio per un coinvolgimento di questi attori nella qualificazione dell’offerta locale, sia in veste di cittadini sia come operatori) e verso il pubblico, considerato nei seguenti segmenti: popolazione locale, popolazione studentesca ed universitaria , turismo stagionale, italiano ed estero, turismo della terza età e turismo associato, turismo industriale e clientela di nicchia. Le strategie di promozione saranno in parte comuni ed in parte diversificate per tipologia di clientela. Gli strumenti comuni comprendono: - un logo unico e facilmente riconoscibile, presente sulle indicazioni stradali che conducono al Quartiere di Panzano, sulla cartellonistica disposta lungo i percorsi di visita individuati al suo interno, sui siti Internet e su tutto il materiale pubblicitario che verrà prodotto per promuoverne le attività (depliant, locandine), sulle pubblicazioni tematiche. - la predisposizione di appositi gadget del Polo museale (la cartina dettagliata del Quartiere di Panzano, breve guida esplicativa del museo, dello sviluppo storico del villaggio operaio, ecc..) - la realizzazione di cartellonistica stradale, da posizionare, oltre che agli ingressi a Monfalcone da Ronchi dei Legionari e da Trieste, anche alle uscite di Autovie venete ai caselli di Lisert, Redipuglia, Villesse e presso l’aeroporto Friuli Venezia
Giulia - la realizzazione di un convegno Altri strumenti di promozione saranno invece differenziati per segmento di clientela: quindi materiale depliantistico, passaggi comunicazionali per la popolazione locale, predisposizione di pacchetti didattico-turistici da proporre alle istituzioni scolastiche, partecipazione a Fiere dedicate al turismo scolastico (coordinamento con Agenzia Turismo FVG), per la popolazione scolatica e studentesca, l’utilizzo di internet per la veicolazione del polo museale su siti di interesse turistico, culturali, museali ecc.
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2# LUOGHI DELLA VALORIZZAZIONE DELLA MEMORIA DELL’INDUSTRIA L’archeologia industriale quale disciplina di studio nasce nella prima metà degli anni cinquanta in Inghilterra. I fini dell’archeologia industriale sono essenzialmente la conoscenza dei monumenti e delle strutture industriali e cioè la loro localizzazione e l’individuazione delle loro peculiarità da punti di vista diversi: della storia, dell’architettura, della tecnologia, dell’urbanistica, dell’arte, ma anche del costume e della vita sociale; è quindi una materia interdisciplinare. A differenza dell’Inghilterra, in Italia la rivoluzione industriale arrivò più tardi, tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900. Le prime fabbriche sorsero soprattutto in Lombardia, Piemonte e Liguria, si ha quindi un notevole sviluppo dell’Italia settentrionale che accentua il divario tra Nord e Sud. Non stupisce quindi constatare che i beni di archeologia industriale d’Italia sono localizzati prevalentemente al Nord della penisola; ancor di più si vede questa distinzione con i Musei o comunque i luoghi di valorizzazione della memoria industriale.
Per ogni museo si sono estrapolate le caratteristiche principali dividendole in tre categorie: - area di interesse culturale industriale storico culturale - struttura del museo museo rete di musei percorsi - tipo di industria
Scelta dei casi studio Dovendo progettare un museo di archeologia industriale è stato utile analizzare alcuni progetti già realizzati. Per la scelta dei musei c’è stata una prima selezione ponendo dei criteri territoriali, cioè scegliendo solo musei Italiani, e tipologici, ovvero doveva essere un patrimonio industriale che valorizzi se stesso, venivano in questo modo eliminati tuti i musei di archeologia industriale di costruzione ex novo.
opificio sistemi idrici villaggio operaio miniere
Museo di Architettura Moderna - Ivrea (TO)
Beni di archeologia industriale che valorizzano se stessi
Villaggio Crespi d’Adda - (BG)
CAMPANIA 2 CALABRIA 2 EMILIA ROMAGNA 4 FRIULI VENEZIA GIULIA 5
Villaggio Leumann Colegno (TO)
LIGURIA 3 LOMBARDIA 7 MARCHE 2 PIEMONTE 8 PUGLIA 3 SICILIA 4 SARDEGNA 1 UMBRIA 1 VENETO 2 TOSCANA 7 TRENTINO 1
Parco Geominerario della Sardegna
i musei catalogati rispondenti ai criteri di selezione CAMPANIA Museo del Real Belvedere di San Leucio - San Leucio (CE) Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa - San Giorgio a Cremano (NA) CALABRIA Ecomuseo delle ferriere e fonderie di Calabria - Bivongi (RC) EMILIA ROMAGNA Idro Ecomuseo delle Acque di Ridracoli - Ridracoli (FC) Museo del Patrimonio industriale - Bologna (BO) Musa - Museo del Sale - Cervia (RA) Ecomuseo dell’argenta - Argenta (FE) FRIULI VENEZIA GIULIA MAfc - Museo dell’arte fabbrile e delle coltellerie - Co.Ri.Ca.Ma - Maniago (PN) Museo della Centrale idroelettrica di Malnisio - Montereale Valcellina (PN) Museo d’arte mineraria - Cave del Predil, Tarvisio (UD) Museo ex Miniera di Carbone di Cludinico “Creta d’Oro” - Cludinico, Ovaro (UD) Museo Territoriale della Bassa Friulana - Torviscosa (UD) LIGURIA Museo minerario di Gambatesa - Lavagna (GE) Museo della Carta - Mele (GE)
Ecomuseo dell’Ardesia - Cicagna (GE) LOMBARDIA Civico museo setificio Monti - Abbadia Lariana (LC) Museo del ferro - La fucina di San Bartolomeo - Brescia (BS) Museo dell’industria e del lavoro - Sesto San Giovanni (MI) Villaggio Crespi d’Adda - Capriate San Gervasio (BG) Il Musil - Museo dell’Industria e del Lavoro di Brescia - Brescia (BS) Civico Museo della Seta Abegg di Garlate - Garlate (LC) Museo del Tessile e della Tradizione Industriale di Busto Arsizio - Busto Arsizio (VA) MARCHE Antica stamperia Fabiani - Petritoli (AP) Musei della Cartiera papale - Ascoli Piceno (AP) PIEMONTE Ecomuseo del Biellese - Biella (BI) Museo Alessandro Cruto - Alpignano (TO) Ecomuseo Dinamitificio Nobel - Avigliana (TO) Ecomuseo del Tessile - Chieri (TO) Il Villaggio Leumann - Colegno (TO) Ecomuseo del Freidano - Settimo Torinese (TO) 13
Centro storico Fiat - Torino (TO) Museo di Architettura Moderna di Ivrea MAAM - Ivrea (TO) PUGLIA Museo della Salina di Margherita di Savoia - Margherita di Savoia (BT) Museo dell’olio di oliva - Fasano (BR) Museo Storico della Salina (BT) SICILIA Museo del Sale di Nubia - Paceco (TP) Ex Tonnara Florio - Favignana (TP) Museo delle Solfare - Trabia-Tallarita (TP) Museo della Salina Culcasi - Nubia-Paceco (TP) SARDEGNA Parco geominerario della Sardegna UMBRIA Centro di documentazione sul patrimonio industriale “Locale Antenna Pressa” (TR)
TOSCANA Museo del Ferro e della Ghisa - Follonica (GR) Ecomuseo della montagna pistoiese - Pistoia (PT) Parco archeologico e tecnologico delle Colline Metallifere - Massa Marittima (GR) Parco Minerario dell’Isola d’Elba - Isola d’Elba (LI) Ecomuseo dell’Alabastro - Pisa (PI) Museo del Tessuto di Prato - Prato (PO) Parco museo minerario - Abbadia San salvatore (SI) TRENTINO Museo dell’aeronautica Gianni Caproni (TN) VENETO L’Ecomuseo dell’Archeologia Industriale di Schio - Schio (VI) Museo Geopaleontologico di Cava Bomba - Cinto Euganeo (PD)
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CRITERI DI SCELTA DEI MUSEI
1 - LIMITE TERRITORIALE: ITALIA 2 - MUSEO DI ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE
3 - PATRIMONIO INDUSTRIALE CHE VALORIZZA SE STESSO 4 - PERCORSI TEMATICI 5 - DIVERSE STRATEGIE DI VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO INDUSTRIALE
Il museo all’aperto di Ivrea ha adottato come strategie comunicative delle stazioni informative; tra i casi studio riportati è il progetto più completo.
Museo di Architettura Moderna - Ivrea (TO)
Tra i casi studio, il Villaggio Crespi d’Adda, è quello che ha prodotto meno materiale divulgativo, il museo si basa principalmente su visite guidate organizzate dall’associazione che lo gestisce.
Villaggio Crespi d’Adda - (BG)
Il Villaggio Leumann si avvicina molto, come strategie comunicative, al Villaggio Crespi d’Adda, tuttavia sono presenti all’interno del villaggio targhe esplicative che permettono al visitatore di essere indipendente e di non appoggiarsi all’associazione che gestisce il museo.
Villaggio Leumann Colegno (TO)
Il Parco Geominerario della Sardegna, essendo un museo territoriale che comprende la maggior parte della Sardegna, adotta diverse strategie comunicative. Alcuni percorsi sono infatti segnalati solamente attraverso materiali informativi, altri con targhe esplicative ed altri ancora, essendo compresi in musei dedicati all’architettura industriale della zona, dispongono di vere e proprie sale dedicate al’interno dello stesso.
Parco Geominerario della Sardegna
informazione multimediale
targhe esplicative
materiale informativo
stazioni informative 17
ambito tipologia tema strategia
Villaggio Crespi d’Adda Localizzazione: Capriate San Gervasio, Bergamo, Lombardia Anno di costruzione degli edifici: Il villaggio venne costruito durante l’ultimo quarto del XIX secolo dala famiglia Crespi. La fondazione si fa risalire al 1878, anno in cui Cristoforo Benigno Crespi acquistò 85 ettari di terra dai comuni di Capriate San Gervasio e Canonica d’Adda. Uso antecedente: tessitura con con villaggio villaggio operaio (case operaie, ville per i dirigenti, chiesa, scuola, cimitero, ospedale, campo sportivo, teatro, stazione dei pompieri e altre strutture comunitarie). Anno di riconversione: Il 5 dicembre
1995 il Villaggio operaio di Crespi è entrato a far parte della Lista del Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.Progettista: I lavori di costruzione vennero affidati all’architetto Ernesto Pirovano e all’ingegnere Pietro Brunati Gestione: associazione culturale NEMA, promozione turistica e valorizzazione culturale del villaggio operaio di Crespi D’Adda dal 1991 Tipo di museo: percorsi Area espositiva: tutto il Villaggio Descrizione: è uno degli esempi meglio conservati di villaggio operaio industriale che esistano al mondo. Contrariamente a siti analoghi, la parte industriale è stata funzionante fino al 2004 e le case sono tuttora abitate.
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ambito tipologia tema strategia
Villaggio Leumann
Localizzazione: Collegno, Torino, Italia Anno di costruzione dell’edificio: tra la fine del 1800 ed i primi del 1900 su progetto dell’ingegnere Pietro Fenoglio Uso antecedente: uso residenziale (ville a due piani su lotto per operai e impiegati); servizi (convitto per le giovani operaie, edificio dei bagni, albergo, infermeria, ufficio postale, stazionetta del treno, nido, scuola materna ed elementare, chiesa, circolo per gli impiegati, spaccio alimentare ); cotonificio (tessitura, tintura e finissaggio) Anno di riconversione: stazionetta 19971998; (il cotonificio chiude l’attività nel 2007)-non ci sono altre informazioni
Progettista: vari Gestione: privata (associazione) Tipo di museo: ecomuseo Area espositiva: tutta l’area del Villaggio Descrizione: le abitazioni sono abitate e le strutture di servizio hanno una funzione pubblica (il convitto ospita la Biblioteca Civica, l’albergo ospita due associazioni, la stazionetta è sede di un centro turistico studentesco e svolge servizio di informazioni turistiche, il locale dei bagni ospita un Centro Anziani; l’ufficio postale, la scuola e la chiesa mantengono la loro funzione originaria)
IERI 1.Convitto operaie 2. Bagni e docce 3. Albergo “Persico” 4. Mensa, Teatro, Sport Club 5. Stazionetta 6. Ufficio postale 7. Ambulatorio 8. Scuola elementare e materna 9. Palestra 10. Chiesa 11. Circolo impiegati e Cooperativa alimentare 12. Opificio 13. Case operaie
OGGI 1.Sede della Biblioteca civica 2. Centro Anziani 3. Sede Assoc. Inquilini, Sala delle tessitrici e comunità alloggio. 4. Abitazioni 5. Sede CTS (Centro Turistico studentesco) e Punto informativo 6. Ufficio postale 7. Negozio abbigliamento bimbi 8. Scuola Primaria 9. Palestra 10. Chiesa 11. Sede Associazione Amici della Scuola Leumann, laboratori vari, casa museo e abitazioni. 12. Vedi nuovo utilizzo spazio Opificio 21
ambito tipologia tema strategia
Parco geominerario della Sardegna
Localizzazione: Sardegna, soprattutto nell’area sud-occidentale Anno di costruzione degli edifici: XIX-XX secolo Uso antecedente: lavorazione di materie prime estratte, centrali elettriche Anno di riconversione: dal 2001 a oggi Progettista: vari Gestione: pubblica (comuni, province e università) Tipo di museo: ecomuseo Area espositiva: 8 itinerari, per un totale di 6070 kmq, un sentiero tematico di lunghezza 10,15 km, diversi sentieri per il trekking a cavallo Descrizione: le 8 aree tematiche inclu-
dono diversi itinerari da poter percorrere a piedi, in mountain-bike o in auto, in alcuni punti è necessario utilizzare il traghetto; il sentiero tematico costiero è diviso in tappe per il trekkinga piedi, con diversi gradi di difficoltà, e in sentieri per il trekking a cavallo; i temi individuati riguardano i centri di estrazione e lavorazione di carbone, minerali (ad esempio talco, rame, argento, oro) e rocce (come granito e ossidiana): vengono perciò collegati tra loro tracciati di interesse naturalistico e di ambito industriale, creando percorsi visivi che illustrano le fasi e le vicende dei numerosi centri
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ambito tipologia tema strategia
museo dell’architettura moderna di Ivrea (maam)
Localizzazione: Ivrea, Torino (Italia) Anno di costruzione dell’edificio: 18961988 Uso antecedente: industriale, residenziale, servizi ai dipendenti (per esempio mensa, asilo..) Anno di riconversione: 1997-2001 Progettista: Associazione Archland http://www.archland.it/ Gestione: privata Tipo di museo: museo diffuso + percorsi didattici Area espositiva: si sviluppa lungo un percorso di circa 2 km che interessa
via Jervis e le aree contigue su cui sorgono gli edifici più rappresentativi della cultura olivettiana Descrizione: percorso didattico intervallato da 7 stazioni tematiche informative, lungo i percorsi pedonali pubblici, da punti panoramici posti all’interno degli edifici
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3# ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE IN FRIULI VENEZIA GIULIA Il Friuli Venezia Giulia dispone di un copioso patrimonio industriale da scoprire e valorizzare. La storia produttiva dei cantieri monfalconesi, l’urbanizzazione e gli impianti industriali di Torviscosa, l’opificio del Comune di Ruda, fino al complesso del Porto Vecchio di Trieste narrano solo alcuni esempi tipici della realtà regionale.
Si può in definitiva dire che leggere il patrimonio industriale equivalga a leggere le potenzialità del territorio.
Come già visto prima, in Friuli Venezia Giulia sono presenti 5 musei dedicati a questo tema tutti localizzati tra la provincia di Pordenone e Udine; la realizzazione di progetti già finanziati dalla Regione come il Polo Museale della Cantieristica Navale di Monfalcone e il Porto di Trieste, permetterebbe di creare una rete museale a livello regionale. Il lavoro di catalogazione del patrimonio archeologico-industriale effettuato dal SIRPAC (Sistema Informativo Regionale del Patrimonio Culturale) mette in luce il notevole potenziale che ha questa regione per una rete museale dedicata all’archeologia industriale. La schedatura del SIRPAC è stata qui ripresa e, dopo aver diviso le schede in 5 grandi categorie, si è proceduto mappando tutti i siti di archeologia industriale della regione. Interessante vedere la disposizione dei diversi elementi nel territorio: le fornaci sono localizzate tra la provincia di Udine e quella di Gorizia; le centrali elettriche e idroelettriche seguono l’andamento dei fiumi; gli opifici sono concentrati nei poli produttivi; i mulini sono localizzati nella parte settentrionale della regione e infine i villaggi operai sorgono nei maggiori centri di produione della regione.
fornaci centrali elettriche opifici mulini villaggi operai Le 5 categorie in cui sono state divise le schede di catalogazione del SIRPAC
Una fornace è una costruzione muraria finalizzata alla cottura di materiali da costruzione, come calcari, argille e gesso. Per estensione, il termine suole indicare l’edificio o il complesso di edifici, destinati all’industria laterizia, in cui essa è posizionata. Una centrale elettrica è un impianto industriale atto alla produzione di energia elettrica. La società moderna si basa in maniera imprescindibile sull’uso dell’energia elettrica, perciò la produzione di tale energia e, conseguentemente, le centrali elettriche hanno un’importanza tecnologica e strategica fondamentale. Il principio di funzionamento delle centrali idroelettriche si basa sull’utilizzo dell’acqua, o meglio della sua energia cinetica, al fine di produrre energia elettrica. Per opificio (dal latino opificium, luogo di lavoro) si intende una fabbrica o uno stabilimento industriale all’interno del quale avviene la trasformazione di una materia prima in un prodotto finito. Attualmente la definizione di opificio ha assunto però un significato più ampio, quello di luogo di lavoro dove avviene una qualunque attività industriale. Un mulino (o molino, dal latino molinum derivante da mola[1]), è uno strumento che produce un lavoro meccanico derivato dallo sfruttamento di una forza (prodotta dall’energia elettrica, dal vento, dall’acqua o dalla spinta animale/umana). Storicamente adibiti alla macinazione di cereali od altri alimenti (per esempio per la produzione di farina), i mulini hanno trovato impiego in tempi successivi anche nella produzione di energia eolica. I villaggi operai sono dei complessi residenziali costruiti solitamente da una ditta per l’alloggiamento dei propri operai. Solitamente sono dotati di tutti i servizi propri di una città.
fornaci
centrali elettriche
opifici
nessun uso stesso uso rifunzionalizzato ad uso privato
mulini
villaggi operai
rivalorizzato ad uso pubblico
beni archeologici industriali del Friuli Venezia Giulia
fornaci
centrali elettriche
opifici
mulini
villaggi operai 29
Una rete museale territoriale ... potenziale - in attesa - realizzata
Dalla mappatura già effettuata per categorie, si sono estrapolati tutti i beni di archeologia industriale che ad ora non hanno nessun utilizzo. Inoltre sono stati mappati i beni archeologici che sono già stati rivalorizzati e quelli che invece hanno già un progetto di finanziamento da parte della Regione. Mentre i primi ci danno un colpo d’occhio sulle potenzialità di una rete museale di archeologia industriale, gli altri due ci avvicinano ad una realtà. Con la realizzazione del Polo Museale della cantieristica Navale e di altri progetti, l’offerta culturale del Friuli Venezia Giulia si amplierà notevolmente.
Lista dei progetti approvati e in lista di finanziamento dal bando per la valorizzazione archeologica industriale nel Friuli Venezia Giulia (Decreto n°1766/ CULT) 1. Polo museale del Porto Vecchio di Trieste - Trieste 2. Ex Centrale idroelettrica “A.Pitter” di Malnisio: da polo museale a centro culturale Montereale Valcellina 3. Polo museale della cantieristica navale di Monfalcone - Monfalcone 4. Città dell’autarchia e della cellulosa - Torviscosa 5. Reustauro dell’immobile ex Battiferro Beltrame con finalità museale - Maniago
6. Sciene center Immaginario scientifico a Pordenone - completamento del recupero conservativo e riuso culturale dell’edificio denominato ex Officina Marson Tintorie Cotonificio Olcese Veneziano. - Pordenone 7. Il padiglione della mente - Gorizia 8. Percorso eco museale per la valorizzazione siti di utilizzo industriale dell’acqua sorella acqua - Monfalcone (Ledra Tagliamento) 9. Fatti di mattoni e memorie - San Giorgio di Nogaro 10. Recupero e valorizzazione dell’area urbana dismessa. Interventi per l’accesso e la fruizione del sito “ex macello” di Udine - Udine
udine pordenone pordenone
udine gorizia
trieste
udine gorizia
udine
pordenonepordenone pordenone gorizia
trieste
trieste
gorizia
trieste
udine
udine
udine gorizia
pordenone
trieste
pordenone gorizia
tri
trieste
... potenziale
... in attesa
... realizzata
beni archeologici industriali non sottoposti a progetti di rivalorizzazione culturale
progetti approvato e in lista di finanziamento dal bando per la valorizzazione archeologica industriale nel Friuli Venezia Giulia (Decreto n째1766/CULT)
beni di archeologia industriale valorizzati (con funzione culturale)
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4# CITTÁ MANDAMENTO, ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE E OFFERTA TURISTICA Monfalcone è un importante polo industriale ma anche un centro turistico caratterizzato dalla presenza di emergenze storiche, naturali, culturali e commerciali. La storia viene documentata attraverso la presenza di numerosi musei collocanti in strutture di forte valenza, come la rocca medievale che ospita il museo paleontologico, o il museo tematico della Grande Guerra. Anche le aree verdi diventano strumento di valorizzazione del territorio: sono presenti numerose aree verdi nella città, mentre all’interno dell’area carsica itinerari pedonali e ciclistici accompagnano il visitatore lungo i luoghi della storia. Dal punto di vista culturale Monfalcone offre numerose attrattive come il teatro o le numerose biblioteche. Queste caratteristiche, legate ad una buona presenza di strutture ricettive, fanno di Monfalcone una città dalla concreta valore turistico, considerando anche la facile accessibilità grazie al collegamento con le numerose infrastrutture. Monfalcone: una città, un cantiere. Un binomio inscindibile nel quale l’infrastruttura industriale ha influito in modo determinante e paradigmatico sull’intero territorio strutturalmente, socialmente e culturalmente. L’area di Monfalcone, Ronchi dei Legionari e Staranzano è dotata di una buona rete infrastrutturale: l’aereoporto del Friuli Venezia Giulia a Ronchi, aree portuali, l’autostrada A4 con due caselli e due linee ferroviarie (Trieste -Venezia e Trieste Gorizia - Udine). Monfalcone si configura quindi come uno snodo infrastrutturale di notevole importanza nella regione. La città è inoltre a dimensione “pedone” e il traffico non elevato permette di visitare la città a piedi e in bici.
Klagenfurt
Tarvisio Tolmezzo
Gemona
Udine Lubiana Pordenone
Gorizia Cervignano
Treviso
Mestre
Monfalcone Grado
Trieste
fornaci sistemi idrici villaggi operai opifici cantiere navale
Aree portuali CittĂ Mandamento - Archeologia industriale Aree industriali Scala 1:100.000
Aree estrattive Aree commerciali Cantieri Infrastrutture tecnologiche di pubblica utilitĂ
Archeologia industriale Sulla sinistra i siti di archeologia industriale catalogati dal SIRPAC. Sulla destra la mappa del 1912 elaborata dal PodestĂ Arturo Rebulla.
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biblioteche teatri musei parchi
ospedali aree dei servizi pubblici e privati aree verdi urbane aree commerciali aree sportive e ricreative
Ospedali Città Mandamento - servizi per il turismo Aree dei servizi pubblici e privati Scala 1:100.000 Aree verdi urbane Aree commerciali Aree sportive e ricreative
servizi per il turismo Sulla sinistra son segnati tutti i servizi usufruibili dal turista, tra cui anche le biblioteche, ospedali e parchi. Sulla destra l’offerta turistica della città di Monfalcone compresa la ricettività (alberghi e ristoranti)
alberghi teatri musei parchi ristoranti chiese Monfalcone - Offerta turistica e ricettivitĂ Scala 1:100.000
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porti turistici
infrastrutture
stazione ferroviaria
parcheggi per veicoli privati infrastrutture tecnologiche di pubblica utilità
aereoporti stazione degli autobus casello autostradale
Città Mandamento - accessibilità Infrastrutture Scala 1:100.000
Infrastrutture tecnologiche di pubblica utilità Parcheggi per veicoli privati
accessibiltà Sulla sinistra la lettura della rete infrastrutturale a scala Mandamento caratterizzata da una buona accessibilità. Sulla destra invece, oltre a segnare la stazione degli autobus e dei treni, sono segnati anche i parcheggi, si nota che il vilaggio operaio di Panzano è dotato di parecchi parcheggi che però non soddisfano il fabbisogno del cantiere navale adiacente.
porti turistici stazione ferroviaria stazione degli autobus parcheggi
Monfalcone - accessibilitĂ
39
Monfalcone: un sopralluogo necessario per capire gli spazi aperti, attraversati in bicicletta e a piedi per calarsi nel personaggio abitante, turista, passante. La macchina fotografica a tracolla per non perdere colori e luci del momento, di tutto questo attraversare uno spazio non creato per essere vissuto al suo interno.
L’orizzonte ha due lati: se l’uno è arrestato dagli edifici vicini, dall’altro, verso il mare, è segnato dalle strutture del cantiere navale, leggere ma sempre presenti, che disegnano uno skyline artificiale di dettagli verticali.
Durante la passeggiata un solo elemento riconoscibile accompagna costantemente: la ciminiera, colorata a strisce bianche e rosse, è unica nell’intero stabilimento. Diventa un punto di riferimento soprattutto per la passeggiata, che a ogni svolta incontra quest’oggetto, inaspettatamente.
Il progetto è un percorso: si snoda lungo i luoghi della storia, con lo scopo di guidare nella scoperta dell’architettura storica. E come la ciminiera è un punto di riferimento verticale, il percorso sarà una traccia orizzontale con lo stesso valore.
5# STRIPEWARE - UN MUSEO ALL’APERTO PER MONFALCONE Che cos’è Stripeware Stripeware è il progetto del museo all’aperto, che sarà parte integrante del Museo della Cantieristica Navale di Monfalcone. Si tratta di un progetto strutturato per fasi: ogni fase prevede un incremento del target e degli attori coinvolti (cioè i destinatari e le persone che parteciperanno alla realizzazione del progetto) e, necessariamente, anche un incremento dei costi. La progettazione però non comprende solo le fasi di costruzione, ma anche tutta la fase promozionale. L’idea su cui si basa lo Stripeware è quella di immedesimarsi nel curatore stesso del museo, individuare le strategie di marketing appropriate per ciascuna fase, valutarne i costi e i tempi di realizzazione. Tutte le fasi del progetto fanno parte di una strategia generale finalizzata a far funzionare il museo nel modo migliore possibile, in modo che sia conosciuto, ben pubblicizzato e soprattutto con un afflusso conistente e costante di visitatori. L’intento è quello di far capire che non basta un buon progetto a far si che un museo funzioni, in particolare se si tratta di musei all’aperto. Non è raro che i percorsi tematici, anche se potenzialmente interessanti, cadano nell’oblio nel giro di pochi mesi, lasciando come uniche testimonianze della loro esistenza targhe imbrattate e qualche volantino abbandonato in un ufficio turistico. Per evitare un simile fallimento, queste saranno le armi utilizzate: - guerrilla marketing - linguaggio grafico unitario e riconoscibile in tutte le fasi
6# STRIPEWARE - UN PROGETTO PER FASI 0. Linguaggio grafico uniforme
Il primo passo per la realizzazione del progetto è stato pensare al linguaggio grafico da utilizzare per tutte le fasi. Questo comprende quindi anche l’ideazione di un logo da poter utilizzare sia per il Museo della Cantieristica che per il progetto del percorso tematico. L’utilizzo del logo in tutte le fasi e di una grafica uniforme, permette di avere un collegamento costante tra le diverse fasi, difatti, nonostante il progetto evolva nel tempo, il suo logo e il suo linguaggio rimangono invariati.
1. Creazione del blog Arch Attack (http://attackarch.blogspot.com/)
Il blog serve per dare visibiltà alle azioni di Guerriglia che saranno effettuate successivamente e per spiegare fase per fase il progetto. In seguito sarà sostituito con il sito internet del Museo. Il blog non deve rivelare tute le intenzioni subito, ma passo dopo passo, poco per volta, in modo da suscitare curiosità nel lettore. Per tutte le prime fasi il blog continuerà a funzionare: è un elemento molto importante in quanto funge da connettore tra il progetto e il futuro utente.
2. 1°Arch Attack
Arch Attack è la prima azione di guerrilla marketing prevista: mira a far conoscere il luogo di progetto del museo all’aperto di Monfalcone. Il sito designato per la prima azione è il Molo Audace di Trieste, dal quale si ha una splendida vista verso il golfo e verso la città di Monfalcone distinta anche da lontano dalla ciminiera e dalle gru del cantiere navale. Può sembrare strano che si scelga un luogo così lontano dall’oggetto del progetto, ma tale scelta ha lo scopo di incuriosire la stampa. Un’installazione fatta sul Molo Audace di Trieste ha decisamente più visibilità di una fatta nel quartiere operaio di Panzano.
TARGET TARGET
ATTORI ATTORI
COSTI COSTI
TEMPI TEMPI
--TARGET
io io ATTORI
autopromozione COSTI autopromozione
0 0€ €
4 4 giorni giorni TEMPI
--
io
0€
4 giorni
autopromozione
TARGET TARGET
ATTORI ATTORI
COSTI COSTI
TEMPI TEMPI
Web Web TARGET
io io ATTORI
0 0€ € COSTI
1 1 giorno giorno TEMPI
Web
io
0€
1 giorno
TARGET TARGET
ATTORI ATTORI
COSTI COSTI
TEMPI TEMPI
Trieste Trieste TARGET
io io + ATTORI + amici amici io + amici
70 € € 70 COSTI
1 giorno giorno 1 TEMPI
70 €
1 giorno
TARGET TARGET
ATTORI ATTORI
COSTI COSTI
TEMPI TEMPI
Monfalcone Monfalcone TARGET
io io + ATTORI + amici amici io +
100 100 € € COSTI
1 1 giorno giorno TEMPI
100 €
1 giorno
Trieste
Monfalcone
L’azione consiste nel creare un percorso segnato che porta fino alla fine del Molo Audace, lì una scritta per terra pone un quesito ai passanti: “sai cos’è quello?” La domanda è riferita a Monfalcone, sede del futuro museo della cantieristica.
3. 2°Arch Attack
La seconda azione di Guerrilla Marketing ricalca la prima; questa volta però ci si trasferisce a Monfalcone e più precisamente in Via Pisani (sede del futuro Info Point del Museo della Cantieristica navale di Monfalcone). Avuta una buona visibilità con la prima azione di guerriglia, la seconda si ricollega immediatamente alla precedente. Anche se realizzata in un luogo poco frequentato, ha comunque una sua visibilità come continuazione dell’azione realizzata a Trieste. Per segnare il percorso si utilizzano i pali della luce sulla via (dalla quale si vede la ciminiera della centrale termoelettrica - così il rimando alla città è più evidente) fino ad arrivare all’entrata del futuro Info Point. La scritta per terra questa volta riporta “Sai cosa sarà questo?”. Lo scopo di queste fasi è creare un’aspettativa nelle persone che vivono l’esperienza.
4. Workshop di architettura
Il workshop ha il compito di coinvolgere nuovi attori, cioè l’Università e il comune di Monfalcone. Lo scopo del workshop è quello di lavorare su Monfalcone per valorizzare i siti della memoria del lavoro della città. Come risultato finale ci si aspettano installazioni nei siti di maggior interesse che possano richiamare l’attenzione degli abitanti e dei turisti. Nel frattampo il blog deve far sapere che l’organizzazione del workshop parte dallo stesso gruppo di lavoro che ha effettuato le azioni di guerriglia.
5. STRIPEWARE 20 1.1 - Creazione di una mappa che individua i principali siti di archeologia industriale di Monfalcone
Individuati i punti di maggior interesse riguardanti l’archeologia industriale di Monfalcone, viene creata una mappa che può essere distribuita con Il Piccolo e nei punti di Informazione Turistica della provincia di Gorizia. La mappa è un primo passo verso il museo all’aperto vero e proprio, il turista può già visitare i siti e avere delle informazioni base. L’offerta turistica di Monfalcone si amplia: oltre al Parco tematico della Grande Guerra si aggiunge un nuovo percorso che tocca i principali punti della storia e della memoria del
Web Web
io io
0€ 0€
1 giorno 1 giorno
TARGET
ATTORI
COSTI
TEMPI
Trieste
io + amici ATTORI ATTORI io io + + amici amici ATTORI
70 €
1 giorno
COSTI COSTI 70 € 70 €
TEMPI TEMPI 1 giorno 1 giorno
COSTI
TEMPI
100 €
1 giorno
COSTI COSTI 100 € 100 €
TEMPI TEMPI 1 giorno 1 giorno
COSTI
TEMPI
15.000
7 giorni
COSTI COSTI 15.000 15.000
TEMPI TEMPI 7 giorni 7 giorni
COSTI
TEMPI
2200 €
5 giorni
COSTI COSTI 2200 € realizzazione 2200 €
TEMPI TEMPI 5 giorni 5 giorni
COSTI
TEMPI
70000 €
3 mesi
TARGET TARGET Trieste Trieste TARGET Monfalcone
TARGET TARGET Monfalcone Monfalcone TARGET
io + amici ATTORI ATTORI io io + + amici amici ATTORI
Monfalcone Comune Turisti Università 20 Studenti TARGET ATTORI TARGET ATTORI Monfalcone Comune Monfalcone Comune Turisti Università Turisti Università 20 Studenti 20 Studenti TARGET
ATTORI
Friuli Venezia Comune Giulia Il Piccolo Uffici turistici TARGET ATTORI TARGET ATTORI Friuli Venezia Comune FriuliGiulia Venezia IlComune Piccolo Giulia Il Piccolo Uffici turistici Uffici turistici TARGET
ATTORI
Monfalcone Studenti
Comune
realizzazione e stampa
e stampa realizzazione e stampa
allestimento interattivo
Friuli Venezia Uffici Comune TARGET ATTORI turistici Giulia Il Piccolo Friuli Venezia Uffici Comune turistici Giulia Il Piccolo Uffici turistici
lavoro della città di Monfalcone.
6. Realizzazione dell’Info Point di Via Pisani
L’Info Point di Via Pisani è il punto di riferimento per i primi turisti che vogliono effettuare il percorso tematico di archeologia industriale di Monfalcone. Luogo di interazione tra l’istituzione e le scuole, l’Info Point ha anche funzioni didattiche tra cui visite giudate organizzate. In questa fase il turista deve appoggiarsi alle istituzioni per avere delle informazioni, lo scopo di Stripeware sarà invece rendere il turista sempre più indipendente.
7. Creazione del sito web del museo
Il sito web sostituisce il blog. Il sito permette di avere un target più ampio, comprendendo anche tutti i turisti “fai da te” che utilizzano le risorse informatiche per conoscere l’offerta culturale del posto.
8. STRIPEWARE 20 1.2 - Piattaforma componibile interattiva
Pensando a un progetto che deve ancora decollare, il posizionamento dei totem è come una prova generale del funzionamento del museo. Tramite l’installazione degli stessi e un monitoraggio da parte dei curatori del museo, possono essere raccolte nuove informazioni per poi migliorare il servizio. Nella creazione dei totem c’è un chiaro riferimento alle azioni di guerriglia: riprendendo le strisce bianche e rosse, gli elementi verticali definiscono un percorso, ma in questo caso non portano a luoghi sconosciuti o ancora ignoti. Grazie alle mappe distribuite in precedenza e alle informazioni presenti sul totem stesso si sa perfettamente ciò che si sta osservando.
9. STRIPEWARE 20 1.3 - Rifacimento del percorso
La fase sucessiva del progetto prevede un intervento sugli spazi pedonali. Per rendere il percorso riconoscibile in tutti i suoi punti è utilizzato sempre un unico materiale, il cemento colorato. Il colore utilizzato è il rosso, non solo perchè è il colore predominante del progetto ma anche perchè sia più evidente rispetto al contesto. L’itinerario è inoltre evidenziato da
2200 € COSTI
5TEMPI giorni
2200 €
5 giorni
realizzazione e stampa realizzazione e stampa
TARGET
ATTORI
COSTI
TEMPI
TARGET Monfalcone Studenti TARGET Monfalcone Studenti Monfalcone TARGET Studenti Monfalcone Studenti
ATTORI Comune
COSTI€ 70000
3TEMPI mesi
ATTORI Comune
allestimento COSTI€ 70000 interattivo + software allestimento interattivo 70000 COSTI€ + software allestimento interattivo 70000 € + software allestimento interattivo + software
3TEMPI mesi
TARGET
ATTORI
COSTI
TEMPI
TARGET Web Turisti TARGET Web Turisti Web TARGET Turisti Web Turisti
ATTORI io
COSTI 7000 €
1TEMPI mese
ATTORI io
COSTI 7000 €
1TEMPI mese
io ATTORI
7000 € COSTI
1TEMPI mese
io
7000 €
1 mese
TARGET
ATTORI
COSTI
TEMPI
TARGET Monfalcone Turisti TARGET Monfalcone Turisti Monfalcone TARGET Turisti Monfalcone Turisti
ATTORI Comune
COSTI 2.500 €
TEMPI 2 settimane
Comune ATTORI Comune
ATTORI Comune Comune ATTORI Comune
per singola piattaforma COSTI 2.500 € per singola piattaforma
3TEMPI mesi 3 mesi
TEMPI 2 settimane
2.500 € COSTI
2 settimane TEMPI
2.500 €
2 settimane
per singola piattaforma per singola piattaforma
TARGET
ATTORI
COSTI
TEMPI
TARGET Monfalcone Turisti TARGET Monfalcone Turisti Monfalcone TARGET Turisti Monfalcone Turisti
ATTORI Comune
COSTI 500 € al mq COSTI 500 € al mq 500 € COSTI al mq 500 € al mq
TEMPI 2 mesi
TARGET
ATTORI
COSTI
TEMPI
ATTORI Comune Comune ATTORI Comune
TEMPI 2 mesi 2 mesi TEMPI 2 mesi
informazioni grafiche: scritte per terra segnalano la distanza dalla stazione informativa successiva o il punto del percorso in cui ci si trova.
10. STRIPEWARE 20 1.4 - Creazione di isole funzionali
In questa fase il percorso inizia ad inspessirsi in alcuni punti, con la realizzazione di isole destinate a ulteriori servizi. Le nuove funzioni sono a vantaggio anche del quartiere e non solo per i turisti che usufruiscono del percorso. Queste aggiunte sono caratterizzate dal tema identificativo del progetto: le strisce bianche e rosse posizionate perpendicolarmente rispetto al percorso. Le fasce rosse fungono da connettori con quest’ultimo mentre le fasce bianche ospitano le nuove funzioni. La grandezza delle isole e le funzioni inserite variano da punto a punto del percorso e il contesto aiuta nella loro costruzione.
11. STRIPEWARE 20 3.0 - Implementazione dei servizi
Consolidata la funzionalità del museo all’aperto e completata la sede del Museo della Cantieristica Navale di Monfalcone, devono essere realizzati servizi a supporto del museo. É inoltre previsto il rifacimento della piazza d’entrata al museo, che coincide con l’inizio del percorso, e quello della piazza della torre dell’acqua. L’importanza del percorso a questo punto aumenta, in quanto connettore non solo di elementi museali ma anche di elementi urbani rilevanti.
12. Messa in rete del museo
Assieme agli altri siti di archeologia industriale ora valorizzati, come Torviscosa, la centrale del Malnisio e, in un futuro, il porto di Trieste, il Museo della Cantieristica Navale di Monfalcone va a far parte di una rete museale. Si può quindi iniziare a pensare a un museo diffuso che connetta tutti i siti di maggior interesse della regione, potenziando l’offerta e dando più visibilità a ciascuno dei singoli musei.
TARGET
ATTORI
COSTI
TEMPI
Monfalcone Turisti TARGET
Comune
500 € al mq COSTI
2 mesi
Monfalcone Turisti
Comune
TARGET
ATTORI
COSTI
TEMPI
Monfalcone Turisti TARGET
Comune Sponsor ATTORI
700 € al mq COSTI
6 mesi
Monfalcone Turisti
Comune Sponsor
700 € al mq
6 mesi
TARGET
ATTORI
COSTI
TEMPI
Monfalcone Turisti TARGET
Comune Azienda trasporti ATTORI pubblici Comune Azienda trasporti pubblici ATTORI
Monfalcone Turisti
TARGET Web Monfalcone Turisti TARGET Web Monfalcone Turisti
ATTORI
Comune Azienda trasporti ATTORI pubblici Comune Azienda trasporti pubblici
500 € al mq
--
TEMPI 2 mesi
TEMPI
-COSTI
--
TEMPI --
COSTI
TEMPI
--
--
COSTI
TEMPI
--
--
49
Logo Un logo è la scritta che solitamente rappresenta un prodotto, un servizio, un’azienda o un’organizzazione.
0. Linguaggio grafico uniforme Come prima cosa è stato progettato il logo del Museo della Cantieristica Navale di Monfalcone che è formato dall’unione della M di museo e della N di Navale, le fasce rosse sono invece un richiamo a Monfalcone, caratterizzata dall’imponente presenza della ciminiera della centrale termoelettrica. L’utilizzo del logo in tutte le fasi e di una grafica uniforme, permette di avere un collegamento costante tra le diverse fasi, difatti, nonostante il progetto evolva nel tempo, il suo logo e il suo linguaggio rimangono invariati.
Logotipo É il segno grafico il cui referente è un’espressione fonetica, è un marchio scritto pronunciabile
Marchio Il marchio è un qualunque segno suscettibile di essere rappresentato graficamente, in particolare parole, compresi i nomi di persone, disegni, lettere, cifre, suoni, forma di un prodotto o della confezione di esso, combinazioni o tonalità cromatiche, purché siano idonee a distinguere i prodotti o i servizi di un’impresa da quelli delle altre.
k
k k
k
k k
k k
k k
Lettering pittogramma e inciso Helvetica Neue - Condensed Bold maiuscolo ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ abcdefghijklmnopqrstuvwxyz 1234567890 “,.?!”
Colore C M Y K
Positivo, negativo e scala di grigio 0 100 100 20
0 0 0 100
0 0 0 0
Il logo è stato pensato con i colori bianco e rosso, può comunque essere utilizzato in bianco e nero e scala di grigi sia in versione positiva che negativa. 51
sfondo 100%
Logo su sfondo nero sfondo 50%
Per sfondi neri con trasparenza > del 50% il logo dovrĂ essere utilizzato nella versione nera. Logo su sfondo colorato
sfondo 20%
sfondo 20%
Per sfondi colorati verrĂ utilizzato la versione del logo in bianco per sfondi con trasparenze > del 50% (eccezion fatta per colori molto chiari come il giallo) e il nero per sfondi con trasparenze < del 50%. Il logo nella versione originale, in rosso, non verrĂ mai utilizzato su sfondi colorati.
k
k k 50 mm
< 15 mm
< 15 mm
< 15 mm
Dimensionamento del logo Il logo si può ingrandire senza limitazioni, essendo fatto con un programma vettoriale. Ha comunque una dimensione minima ottimale per la sua leggibilità stabilita a 50 mm. Per dimensioni minori è previsto l’uso del solo logotipo che comunque non può avere dimensioni minori di 15 mm. Il logotipo può
Distanze di sicurezza inoltre essere utilizzato affiancato dalla scritta Museo della Cantieristica Navale di Monfalcone.
Quando il logo è in rapporto con altri marchi, deve essere rispettata un’area di rispetto minima che garantisce la leggibilità. Quando il logo è utilizzato in rapporto con altri marchi può essere utilizzato in nero o scale di grigi (sia negativo che positivo) ma non in rosso. 53
k
k y
y
y
y
y
Stripeware - applicazione del marchio Il logo è utilizzato anche per il marchio del progetto. Il nome scelto, Stripeware, deriva dallâ&#x20AC;&#x2122;unione delle parole stripe (=strisce), che sono il segno distintivo del progetto, e il suffisso ware (=componente, manufatto, oggetto) che in termini informatici indicano un particolare tipo di programma (come free-ware, share-ware ecc). Proprio come un software (o program-
ma), Stripeware amplia le sue funzioni ogni anno con una nuova versione dello stesso. Lâ&#x20AC;&#x2122;utilizzo del logo in tutte le fasi e di una grafica uniforme, permette di avere un collegamento costante tra le diverse fasi, difatti, nonostante il progetto evolva nel tempo, il suo logo e il suo linguaggio rimangono invariati.
Pannello espositivo dei totem: il marchio nella versione disegnata per il progetto Stripeware.
Pieghevole: in questo caso il logo viene utilizzato nella versione originale.
55
APPROFONDIMENTO
guerriglia (s.f) tattica di lotta armata condotta da piccole formazioni irregolari contro un esercito regolare, che si sviluppa con attacchi brevi e improvvisi marketing (s.m) l’insieme delle attività e dei metodi volti a una migliore commercializzazione dei beni e dei servizi prodotti da una società
G N A
B
il guerrilla marketing “Il guerriglia marketing è una forma di promozione pubblicitaria non convenzionale e a basso costo ottenuta attraverso l’utilizzo creativo di mezzi e strumenti aggressivi che fanno leva sull’immaginario e sui meccanismi psicologici degli utenti finali.” Il guerrilla marketing è una forma di comunicazione che si può far risalire agli anni ‘70. Il termine è uscito nel 1984 con l’omonimo libro di Jay Conrad Levinson, ideatore di questa tecnica di marketing. Vedendo che le tecniche tradizionali di marketing iniziavano a diventare
sempre più inefficaci, soprattutto per le piccole imprese che non potevano competere a livello di budget con le grandi imprese, Levinson pubblicò il libro “Guerrilla marketin”. Ed è proprio questo il concetto del guerrilla, la piccola impresa con la sua inferiorità militare (ossia il budget) rispetto alle grandi imprese, deve avere un approccio differente con il pubblico, deve diffati pianificare azioni mirate su target circoscritti. Levinson quindi scrive questo testo rivolgendosi appunto alle piccole imprese americane soppraffate dalle grandi sul mercato.
Ora però il successo del guerrilla marketing si deve soprattutto agli investimenti delle grandi imprese, che hanno fatto tesoro degli insegnamenti di Levinson e utilizzano questa tencinca come trampolino di lancio per campagne pubblicitarie fatte poi con tecniche tradizionali. Le campagne di guerrilla sono oggi utilizzate come campagne complementari in grado di accellerare un posizionamento o sottolineare specifici valori di marca.
...un modo per raggiungere obbiettivi convenzionali attraverso metodi non convenzionali...
...fare marketing usando l’impegno, l’energia e l’immaginazione piuttosto che i sold. Ottenendo il massimo impatto con il minimo investimento...
PIANO MILITARE
azione, imboscata, sabotaggio...
evento street, internet, media
PIANO POLITICO
racconto, folklore, mito...
notizia, passaparola, viralità
OBBIETTIVO
rivoluzione, presa di potere
STRIPEWARE
...l’arma che professionisti e piccole imprese possono usare per mantenere e fortificare la propria posizione in un mercato sempre più difficile...
Il concetto di guerrilla è il più adeguato ed utilizzato per spiegare questa pratica di comunicazione. La guerriglia (o anche guerrilla, dal termine originale spagnolo) è una forma di conflitto armato in cui uno dei due avversari è troppo debole militarmente, o troppo poco organizzato, per sostenere degli scontri in campo aperto con l’esercito nemico. Data questa limitazione, il modo di combattere si trasforma: l’esercito guerrigliero eviterà ogni occasione di confronto diretto, e si nasconderà
disperdendo le proprie forze in unità piccole e molto mobili, che impegneranno obiettivi secondari e poco protetti in continue azioni di disturbo. Si tratta solitamente di una lotta di popolo e per questa ragione il guerrigliero ha una conoscienza diretta del territorio in cui opera e gode del sostegno della popolazione civile. Il Guerrilla non è solo lotta militare, ma anche politica. Le azioni di guerriglia si muovono infatti su questo doppio livello. Le azioni devono difatti avere sempre un ritorno in termini di risonanza
folkloristica. L’azione deve colpire il pubblico direttamente coinvolto, deve essere immediata, facile da ricordare e da raccontare e infine deve poter essere collegata al progetto. La diffusione può avvalersi di altre branchie del marketing alternativo come il Viral Marketing e il Buzz Marketing che si basano fondamentalmente sul concetto del passaparola.
57
1. Creazione del blog Arch Attack Il blog è stato creato il 22 aprile tramite il sito blogspot.com. Il nome scelto è Arch Attack, nome che identifica sia il blog che l’azione di guerriglia che sarà il secondo passo del progetto. Evidente richiamo al celebre programma per bambini Art Attack e alla sua parodia fatta da Fiorello, il blog affronta il tema dell’azione di guerriglia in maniera ironica però allo stesso tempo diretta ed efficace. Vengono infatti date le istruzioni per la realizzazione di un Arch Attack (ossia l’azione di guerriglia) proprio come si stessero dando le istruzioni per la costruzione di un portamatite di stuzzicadenti. Fatto?
Sulla destra il secondo post pubblictato sul blog.
59
Posizionando strisce di nastro adesivo alternate bianche e rosse sulle bitte del molo si segnerà un percorso che terminerà con la scritta “Sai cos’è quello?” riferendosi alla città di Monfalcone. Senza altre indicazioni non si può capire a che cosa ci si riferisce è per questo che grazie a degli adesivi attaccati in giro per la città si indicherà l’indirizzo del Blog che da questo momento inizierà ad avere un target decisamente più alto. Il passo sucessivo sarà quindi spiegare sul blog il vero fine dell’Arch Attack.
COME FARE UN ARCH ATTACK
2. 1°Arch Attack
Materiali occorrenti: - amici - una cassa di birra - nastro adesivo bianco e rosso - forbici - una scritta “SAI COS’E’ QUELLO?” - abbondante colla vinilica
Prendete un gruppo di amici e convinceteli ad aiutarvi (la cassa di birra può aiutare nell’intento). FATTO? Munitevi di forbici, nastro adesivo bianco e rosso e dirigetevi, intorno alle 5 del mattino, verso un posto pubblico abbastanza frequentato durante il giorno. FATTO? Iniziate a scotchare i lampioni (o in assenza, altri elementi verticali) con strisce alternate bianche e rosse; non dovete ricoprire tutto il lampione, basta un pezzetto. FATTO? Attenti ragazzi, i lampioni scotchati segneranno un percorso! La fine del percorso deve essere riconoscibile, ecco perchè dovrà essere segnata in maniera diversa. Prendete la scritta che avrete fatto stampare in precedenza e attaccatela per terra in prossimità del soggetto del vostro attacco. FATTO? La mattina e il pomeriggio documentate le reazioni dei passanti con fotografie o video da postare successivamente sul bloggo di Arch Attack. FATTO? La sera tardi o la notte tornate sul posto e ripulite tutto. E’ un’azione temporanea che non deve imbrattare ma solo valorizzare! FATTO? Bravi ragazzi! Avete realizzato il vostro primo Arch Attack fatto in strada! 61
Bravi ragazzi! Avete realizzato il vostro primo Arch Attack fatto in strada!
La mattina e il pomeriggio documentate le reazioni dei passanti con fotografie o video da postare successivamente sul blog di Arch Attack. FATTO?
5. STRIPEWARE 20 1.1 - creazione di una mappa Individuati i punti di maggior interesse riguardanti l’archeologia industriale di Monfalcone, verrà creata una mappa che potrà essere distribuita con il Piccolo e nei punti di Informazione Turistica della provincia di Gorizia. La mappa sarà un primo passo verso il museo all’aperto vero e proprio, il turista potrà già andare nei siti e avere delle informazioni base. L’offerta turistica di Monfalcone si amplia, oltre al Parco tematico della grande guerra si aggiungerà un nuovo percorso che toccherà invece i principali punti della storia e della memoria del lavoro della città di Monfalcone.
210 mm
Dimensioni del pieghevole Pieghevoli formato 3 pieghe a finestra Carta: 135g patinata opaca Colori: 4/4 colori (stampa su f/r) Piegatura: 3 pieghe a finestra Formato finale: 21 x 42 cm Formato finale piegato: 21 x10,5 cm
105 mm
105 mm
67
Elenco siti di archeologia industriale non compresi nel percorso di Stripeware.
Il marchio utilizzato è quello pensato per il Museo della Cantieristica Navale di Monfalcone. Il nome del progetto indica inoltre la prima fase dello stesso: Stripeware 20 1.1
Fermate del percorso con breve descrizione dei punti d’interesse.
FRONTE
RETRO
INFORMAZIONI Mappa del Friuli Venezia Giulia: le infrastrutture, come arrivare a Monfalcone
Elenco siti di archeologia industriale non compresi nel percorso di Stripeware.
Informazioni: come arrivare al Museo della Cantieristica Navale di Monfalcone da dove inizia il percorso
Fermate del percorso con breve descrizione dei punti d’interesse.
INFORMAZIONI
Schema del percorso e legenda dei servizi di ristoro e pernottamento.
Mappa di Monfalcone con il percorso Stripeware e i punti dâ&#x20AC;&#x2122;interesse.
69
8. STRIPEWARE 20 1.3 - Piattaforma componibile interattiva
I totem fanno parte di un arredo urbano modulare. La base è un blocco di cemento bianco su cui poi vengono appoggiati i diversi elementi. Questi elementi verranno posizionati su tutto il percorso, in modo da renderlo riconoscibile. I Totem esplicativi verranno posizionati solo corispondenza dei punti segnati sulla mappa realizzata nella fase precedente. I pannelli esplicativi avranno dimensioni 60x95 cm.
gennaio 2013
giugno 2012
gennaio 2012
Inizialmente la piattaforma componibile potrĂ avere solo gli elementi base per il corretto funzionamento del percorso, ossia il totem e qualche seduta.
Con il passare del tempo, se il percorso funziona, è possibile aggiungere pezzi di arredo.
Configurazione completa dellâ&#x20AC;&#x2122;elemento.
71
200 500 127 324
241
900
50
50
200 100
615 488
615
1580
superficie espositiva del totem 600x950mm
2000
160 50
totem in materiale plastico rosso carminio (RAL 3002)
basamento in cemento bianco
50 160
Il totem bifacciale Stripeware è realizzato interamente in materiale plastico rosso carminio (RAL 3002). Il totem viene fissato su un basamento di cemento bianco di dimensioni 615x500x420 seduta in materiale plastico rossoespositiva, di dimm. La superficie carminio (RAL 3002) mensioni 500x1000 mm, può essere protetta da due fogli i policarbonato compatto sp 8 mm fissati con appositi basamento in bianco dischi. Tutta lacemento viteria è in acciaio inox. Dimensioni 630x100 mm alla base con altezza 2000 di struttura.
420
30
350
50
il totem
420
1000
675
200 100 200 500
totem
30
615 675
30
242.5 15 242.5 500
150 mm 150 mm 150 mm150 mm
Pannello espositivo, dimensioni 600x950 mm
Scritta STRIPEWARE, altezza 150 mm QR Code - sono dei codici a barre, che contengono informazioni scritte, ed esse possono essere lette, appunto, con un lettore di codice a barre.
73
Nome della fermata e logo del progetto.
didascalie immagini
testo
Informazioni sullâ&#x20AC;&#x2122;area del progetto
Nome della fermata e logo del progetto.
Mappa di Monfalcone
Legenda mappa e schema del percorso 75
615
340
50
515
50
50
900
1000
900
1000
420 80
500
80
225
615 50 50
615 50
515
50
50
la fioriera
615
250
30 220
30 220
420
420
50
500
500
500
1000
fioriera
fioriera in materiale plastico rosso carminio (RAL 3002)
670 420
420
670
250
50
La fioriera Stripeware, di semplice forma rettangolare con bordi stondati, è realizzata in materiale plastico rosso carminio (RAL 3002). La fioriera viene fissata su un basamento di cemento bianco di dimensioni 615x1000x420 seduta in materiale seduta in materiale mm tramite viti in acciaio inox che saplastico rosso plastico rosso carminio (RAL 3002) carminio (RAL 3002) ranno nascosti dalla terra inserita nella fioriera. Dimensionibasamento di 615x1000 mm basamento in in cemento bianco cemento bianco alla base con altezza di 300 mm.
500 1000
fioriera
615
50
900
615
1000
basamento in cemento bianco 5050
900 1000
675 30
615
675 30
30
615 675
30
515 192.5 80 50 207.5 50 615
500
500 192.5
30
675
900 30 1000
307.5
5080
500
515
80
15
335
seduta in materiale plastico rosso carminio (RAL 3002)
420
800
160 50 50 160
basamento in basamento in cemento bianco cemento bianco
380
30
42.5 15 192.5 57.5
30 15 420
615
192.5
seduta in materiale fioriera in materialeplastico rosso plastico rosso carminio (RAL 3002) carminio (RAL 3002)
335
30 220
80 30 50
307.5
42.5 15 192.5 57.5
420
160 50 50 160
420
800
380
Il cestino Stripeware, di forma rettangolare, è realizzata in materiale plastico rosso carminio (RAL 3002). Viene fissato al basamento di cemento bianco di dimensioni 615x500x420 mm tramite viti in acciaio inox. Dimensioni di 615x1000 mm alla base con altezza di 300 mm.
420
500
307.5
il cestino
615
192.5
30 192.5
615
307.5
675
basamento in cemento bianco
50050 192.5 50 207.5 500
30
615
30
8
675
77 cestino
cestino
615 488
324
241
900
1000
50
50
127
350 420
seduta in materiale plastico rosso carminio (RAL 3002)
800
30
350 450
La panca Stripeware, è ricavata da un unico pezzo di materiale plastico di spessore 50mm colore rosso carminio (RAL 3002). La panca viene fissata su un basamento di cemento bianco di dimensioni 615x1000x420 mm tramite viti in acciaio inox. Dimensioni di 615x1000 mm alla base con altezza schienale di 750 mm e della seduta 450 mm.
50
la panca
500
500 1000
panca
basamento in cemento bianco
615
50
200 100
500
200
675
615 340
50
la seduta
615 675
30
900
1000
250 670 420
470
50
seduta in materiale plastico rosso carminio (RAL 3002)
420
basamento in cemento bianco
50
La seduta Stripeware, è ricavata da superficie espositiva del totem 600x950mm un unico pezzo di materiale plastico di spessore 50mm colore rosso carminio (RAL 3002). La seduta viene fissata su un basamento di cemento bianco di ditotem in materiale plastico rosso mensioni 615x500x420 mm tramite viti carminio (RAL 3002) in acciaio inox. Dimensioni di 430x430 mm.
30
420 80
500
80
225
basamento in cemento bianco
242.5 15 242.5
500
615
500
79 seduta
81
STRIPEWARE 20 1.2
STRIPEWARE 20 1.3
Le fasi di STRIPEWARE Il percorso è pensato come a una fascia che con il passare del tempo si inspessisce e si arrichisce con l’aggunta di nuove funzioni. Con Stripeware 20 1.1 il percorso non è ancora segnato in quanto la strategia di valorizzazione utilizizzata in questa fase è il materiale informativo. Fase a SPESSORE 0. Stripeware 20 1.2 prevede un intervento
puntuale sul percorso, l’aggiunta delle piattaforme modulari determina dei punti di sosta ma non ancora una struttura definita del percorso. Fase PUNTUALE Stripeware 20 1.3 è la fase in cui si costruisce il percorso vero e proprio, il rifacimento dei marciapiedi con un materiale e colore uniforme permette una facile lettura del percorso. In questo caso la fascia prende uno spessore definito che equivale allo
spessore del marciapiedi. In alcuni casi è stato necessario aumentare la sezione del marciapiedi ma questo non influisce sulla dimensione della sezione stradale che è stata mantenuta a norma. Fase a SPESSORE 1 Stripeware 20 1.4 è la fase finale del progetto, la fascia si inspessisce in alcuni punti, in particolare in prossimità delle fermate tematiche individuate precedentemente.
STRIPEWARE 20 1.4
STRIPEWARE 20 3.0
Fase a SPESSORE VARIABILE Stripeware è un progetto pensato per essere ampliato nel tempo senza che perda le sue caratteristiche, ecco perchè è stata inserita un’ultimissa fase Stripeware 20 3.0 che simbolicamente indica le potenzialità del progetto. La progettazione di piazze attigue al percorso possono ad esempio essere progettate grazie alle stesse linee guida utilizzate per le isole funzionali.
Concept Il concept del progetto, la ciminiera della centrale termoelettrica di Monfalcone che domina sul suo skyline. Le strisce bianche e rosse sono state utilizzate fin dalla fase 0, ossia la parte grafica. Anche in quest’ultima fase le fasce diventano elementi progettuali che costituiscono le isole funzionali. 83
sezione del percorso scala 1:100
9. STRIPEWARE 20 1.3 - rifacimento del percorso
Per rendere il percorso riconoscibile in tutti i suoi punti la pavimentazione è tutta dello stesso materiale (il cemento) e dello stasso colore: il rosso, non solo perchè è il colore predominante del progetto ma anche perchè sia più evidente rispetto al contesto. L’itinerario è inoltre evidenziato da informazioni grafiche: scritte per terra segnalano la distanza dalla stazione informativa successiva o il punto del percorso in cui ci si trova.
tratto “tipo” stripeware scala 1:100
85
10. STRIPEWARE 20 1.4 - Creazione di isole funzionali
In questa fase il percorso inizia ad inspessirsi in alcuni punti, con la realizzazione di isole destinate a ulteriori servizi. Le nuove funzioni sono a vantaggio anche del quartiere e non solo per i turisti che usufruiscono del percorso. Queste aggiunte sono caratterizzate dal tema identificativo del progetto: le strisce bianche e rosse posizionate perpendicolarmente rispetto al percorso. Le fasce ros-
se fungono da connettori con questâ&#x20AC;&#x2122;ultimo mentre le fasce bianche ospitano le nuove funzioni. La grandezza delle isole e le funzioni inserite variano da punto a punto del percorso e il contesto aiuta nella loro costruzione.
isole Le isole accosteranno il percorso allargandolo ma non alterandolo. Non sarĂ
infatti necessario fare modifiche strutturali, lâ&#x20AC;&#x2122;aggiunta sarĂ indipendente. nuove funzioni Le isole apporteranno nuove funzioni che saranno usufruibili anche dagli abitanti, esse sono situate nelle strisce bianche mentre le strisce rosse fungono da connessione con il percorso.
start
informazione connessione
spazio bar
bike sharing
wifi zone
bazaar
parcheggio bici
servizi connessione
bamboo
l’albero delle storie
tappeto verde
verde connessione
painting floor
Abaco delle funzioni Di seguito vengono riportate le sezioni tipo di tutte le diverse funzioni. Successivamente verranno invece effettuati degli zoom sulle isole progettate. Si è preferito dare una maggior definizione alle sezioni “tipo” in quanto il percorso potrebbe avere ulteriori sviluppi. Gli zoom sul percorso hanno comunque una buona definizione e le funzione
toporafia artificiale
salta bitta
castelli di sabbia
STRIPEWARE
info percorso
playground
aggiunte sono state pensate in base al contesto. Sono state suddivise in 4 categorie: - informazione - servizi - verde - playground
87
connessione con il percorso La pianta mostra un pezzo del percorso e il pezzo di connessione dellâ&#x20AC;&#x2122;isola. Questo parte è trattata come il percorso, ovvero in cemento colorato rosso e con lâ&#x20AC;&#x2122;arredo urbano pensato per il progetto.
informazione - blocco di partenza Questo pezzo è stato pensato per gli estremi del percorso; una maniera diretta per far capire da dove si parte. Stripeware non ha un inizio o una fine e infatti può essere percorso in tutti i due i sensi.
89
playground - painting floor Questo pezzo è stato pensato per gli estremi del percorso; una maniera diretta per far capire da dove si parte. Stripeware non ha un inizio o una fine e infatti può essere percorso in tutti i due i sensi.
servizi - parcheggio bici Monfalcone è una città in cui si usa molto la bicicletta, il percorso stesso prevede l’utilizzo di questo mezzo, ecco perchè sono stati pensati degli spazi appositi per il parcheggio delle biciclette.
91
verde - bamboo Gli spazi verdi vengono inseriti in zone dove non è presente vegetazione oppure sfruttando aree già verdi.
playgroung - salta-bitta Spazio gioco per i bambini, il salta-bitta sono degli elementi verticali alti al massimo 70 cm su cui i bambini possono giocare al gioco della cavallina.
93
ex albergo operai - Museo della Cantieristica Navale di Monfalcone In corrispondenza della prima fermata di Stripeware, verrĂ posizionata unâ&#x20AC;&#x2122;isola funzionale sfruttando il piazzale di fronte al futuro museo.
1
Funzioni aggiunte: - start - bike sharing - info percorso - parcheggio biciclette
3
2
4
il canale dottori
le ville
6
5
4
1000m
470m
3
7
il cantiere navale
460m
campo sportivo oscar cosulich
560m
2
quartiere operaio di Panzano
150m
360m
1
ex albergo operai
1 2 3 4
7
B
IKE SHARING
6
ex albergo impiegati
5
95
quartiere operaio di Panzano Lâ&#x20AC;&#x2122;entrata al futuro infopoint del Museo della Cantieristica è sede di un altro intervento. Le funzioni in questo caso cambiano, essendo nel centro del villaggio devono apportare servizi anche agli abitanti.
1
Funzioni aggiunte: - spazio bar - wifi - bamboo - lâ&#x20AC;&#x2122;albero delle storie - bazaar - topografia artificiale - tappeto verde
3
2
4
5
6
1
7
2
3
97
campo sportivo oscar cosulich In questo caso viene sfruttato il piazzale del parcheggio di fronte al campo sportivo, viene cambiata la viabilità del parcheggio senza però togliere posti auto. Essendo in un’area priva di verde si prevede l’inserimento di aree verdi.
1
Funzioni aggiunte: - l’albero delle storie - parcheggio biciclette - bamboo
3
2
4
5
6
7
99
le ville Il triangolo verde presente nel centro del quartiere delle ville dei dirigenti verrĂ trasformato, pur mantenendo unâ&#x20AC;&#x2122;alta percentuale di vegetazione, si aggiungono funzioni per lo svago dei bambini. Funzioni aggiunte: - painting floor - tappeto verde - lâ&#x20AC;&#x2122;albero delle storie - topografia artificiale
1
2
3
4
5
6
7
101
il canale dottori Il giardino urbano alla fine del canale dottori è il luogo ideale per inserire nuove funzioni. In questo caso le isole inserite sono due, una pensata per i bambini e lâ&#x20AC;&#x2122;altra per gli adulti. Funzioni aggiune: - castello di sabbia - salta-bitta - topografia artificiale - spazio bar - wifi zone - parcheggio bici
1
2
3
4
5
6
7
103
il cantiere navale Lâ&#x20AC;&#x2122;ultima fermata del percorso ha la stessa configurazione della prima in quanto Stripeware è pensato per essere percorso in tutti e due i versi. Funzioni aggiunte: - blocchi di partenza - bike sharing - mappa - parcheggio biciclette
1
2
3
4
5
6
7
1
il cantiere navale
2 460m
quartiere operaio di Panzano
1000m
3 470m
campo sportivo oscar cosulich
4 5
il canale dottori
6
le ville
ex albergo impiegati
560m
7
360m 150m
1 2 3 4
ex albergo operai
IKE SHARING
B
105
107
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