A R C HIT E C T URE
P O R T F O L I O 2019 MI CHEL E SAN T ORO L AVORI ACCADEM ICI
MICHELE SANTORO
25 Giugno 1992, San Giovanni Rtondo (Foggia, Italia)
CONTATTI Telefono 348-5326799
e-mail michele.ap.santoro@gmail.com
linkedin linkedin.com/in/michele-santoro-41a19318b
CURRICULUM VITAE ESPERIENZE LAVORATIVE
ABILITÀ
2018 D&R studio Architetti Associati
Grafica
Pescara (PE), (Italy)
• Adobe Illustrator • Adobe Photoshop • Adobe Indesign
FORMAZIONE
Disegno 2D/3D
2019 Laurea magistrale in Architettura (LM-4)
• • • •
Università degli Studi “G. d’Annunzio”Chieti – Pescara
2014/2017 Workshop internazionali • ”LANDSCAPE INTERVENTATION & HERITAGE MANAGEMENT” 2017, Andora la Vella, Principato di Andorra • ”CROSS BORDER-SCAPES “ 2015, Pas de la Casa, Principato di Andorra • ”CHIETI LAB_Progetto Urbano Sostenibile”, 2014 ,Pescara, Italia
2016/2017 Erasmus Universidad de Zaragoza (Spain) - Escuela de Ingeniería y Arquitectura
2011 Maturità scientifica Istituto Superiore “Gian Tommaso Giordani” Monte Sant’ Angelo (FG), (Italy)
Autocad Archicad Rhinoceros Cinema4d + Vray
Gis • QuantumGIS
Office • Microsoft Word • Microsoft Excel • Microsoft PowerPoint
LINGUE Italiano Madre lingua
Spagnolo Fluente
Inglese Base
CONTENUTI LAVORI ACCADEMICI MUD: Il museo di diffuso per rilanciare la città dei due Siti UNESCO
01
2019| Tesi di laurea magistrale, 110/110 e lode, Relatore: Prof. Massimo Angrilli
HYBRID THEORY: Un Park-silos multifunzionale
02
2017| Laboratorio di Composizione architettonica 4
AN HOME FOR ROM: La casa interculturale
03
2016| Laboratorio di Tecnologia dell’ architettura 2
FILL THE GAP: Il polo della cultura e della conoscenza
04
2017| PSS 2017
SoPASSEJA: Una passerella tra i paesaggi trasfrontalieri 2015| Workshop internazionale: “CROSS BORDER-SCAPES”
05
01 M U D IL MUSEO DIFFUSO PER RILANCIARE LA CITTÀ DEI DUE SITI UNESCO
Tesi di laurea magistrale, 110/110 e lode, Relatore: Prof. Massimo Angrilli 2019
Questo lavoro di tesi affronta il tema della rigenerazione urbana del centro storico della città di Monte Sant’ Angelo, (Foggia, Italia), sede di due siti Unesco: La basilica di San Michele Arcangelo, storico manufatto di epoca longobarda di grande valenza religiosa e artistica, e le la Foresta Umbra con le sue faggete primordiali. Oggi il centro storico di questa cittadina, che vive soprattutto di turismo religioso è ormai privo di vita. L’ obiettivo è stato quello di agire sul tessuto edilizio in abbandono e sul paesaggio rurale periurbano col fine di innescare un processo di recupero di questa parte di città.
01
Analisi dei contesti urbani | scala 1.5000
Axonometric views
Analisi del centro storico | scala 1.1000
MUD
01
Vision
01
Nome elaborato
Axonometric views
Axonometric views
Nome elaborato
Nome elaborato
01
Vision
Nome elaborato
01
Il progetto
A seguito di un’ analisi, le abitazioni abbandonate del centro storico e i terrazzamenti del paesaggio rurale sono stati mappati,”riciclati” e reinseriti nel contesto urbano in uni sistema di Museo Diffuso. Questo rappresenta uno dei primi step che va ad innescare , in uno scenario auspicato, un processo di recupero del tessuto edilizio e di rigenerazione del centro storico. Il Museo diffuso si sviluppa lungo una delle antiche vie percorse dai pellegrini, e ha come estremi la Basilica (sito Unesco) e la ex cava di tufo , all ‘interno del paesaggio terrazzato periurbano. La città storica e il sistema terrazzato diventanto due ambiti fruibili e connessi ,il percorso museale intercetta le case disabitate, ora sale museali, e gli orti su terrazzi come passerella sopraelevata in corten.
N Viste assonometriche
Axonometric views
Planimetria di progetto | scala 1.500
MUD
01
01
Viste assonometriche
Sezione | scala 1.500
N Planimetria di progetto | scala 1.500
MUD
01
01
Sezioni | scala 1.200
Viste
MUD
01
02 H Y B R I D T H E O R Y UN PARK SILOS MULTIFUNZIONALE
Laboratorio di composizione architettonica 4 Professore: Enzo Calabrese 2017
Questo lavoro accademico rappresenta una risposta al tema di un edificio pubblico complesso che includesse un parcheggio multipiano, un kindergarten, un design hotel, un book store, un coffe shop, aree co-working e residenze, e una hall strategica che connettesse tutte le funzioni
02
Il progetto
N
Pianta primo livello | scala 1.500
pianta primo livello scala 1:500 N A’
A
Il progetto nasce da un’ analisi sulla viabilità che ha permesso di individuare nuovi accessi all’ area che hanno “disegnato” il parterre e delimitato gli spazi pubblici. Da questi solchi nascono i volumi che costuiscono L’edificio. Il fattore di spicco è rappresentato dalla facciata mediatica che caratterizza i fronti del parcheggio multipiano. Essa garantisce illuminazione nello scenario notturno e funge da schermo pubblictario in occasione di vari eventi.
B’
B
Diagrammi funzionali
Silos-Park
Car-Sharing Show Room
Co-Working
Strategic Hall
Coffe-Shop/Book-Store/Bus Stop
Apartment/Design Hotel
Diagrammi
Assi principali individuati
ViabilitĂ
Riqualificazione del lotto
Aaccessi all’area di progetto
Planimetria attacco a terra | scala 1.1000
N
HYBRID THEORY
02
02
Prospetto Sud-Ovest | scala 1.200
BIKE SHARING
CAR SH
BIKE SHARING
CAR S
Prospetto Sud-Ovest | scala 1.200
Facciata mediatica
HYBRID THEORY
+
+ corpo parcheggio
blocchi servizi in facciata
involucro a fasce luminose
+ roof_garden
= sistema collegamenti e servizi
facciata esterna
HARING Car Park , Prospetto Sud Ovest_ scala 1:200
SCENARIO_H 21:00
SCENARIO 2_H 22:00
SCENARIO 3_H 24:00
pianta copertura N scala 1:500
Pianta copertura | scala 1.500
+11,5 m
10 m
+0,3 m
SHARING Prospetto Sud Ovest_ scala 1:200
02
02
Sezione B-B’ | scala 1.200
Prospetto Sud-Est | scala 1.200
R
DEN R A G OOF
HYBRID THEORY
Sezione B-B’ scala 1:200
Prospetto Sud_Est scala 1:200
02
03 A N H O M E FOR ROM LA CASA INTERCULTURALE
Famiglie e gerarchie
Struttura in legno indipendente
Anziani
Figli
Nipoti
Laboratorio di Tecnologia dell’architettura 2 Professore: Michele Di Sivo 2016
Questo progetto accademico punta a creare degli spazi abitativi pensati per i membri di una famiglia di etnia Rom, un popolo nomade, che cerca di integrarsi seppur con molte problematiche nella società odierna. L’ intervento è un esperimento di riqualificazione di un edificio in linea di tre livelli , nel quarteiere San Donato di Pescara, una zona con un ‘alta percentuale Rom. Il piano terra e la copertura diventano spazi per la collettività.Gli appartamenti sono stati ripensati per essere più flessibili e adatti alle esigenze di un’utenza numerosa, metre lo spazio abitativo è stato ampliato per addizione tramite una struttura esterna in legno che si aggancia a quella esistente.
All’ interno del nucleo famigliare Rom, costituito da 7/10 membri, si possono individuare 3 generazioni :gli anziani , i figli ed i nipoti. Le 3 generazioni convivono nella stessa casa. Solo il primo dei figli maschi ha diritto a rimanere in casa con la sua cosorte, dopo il matrimonio.
Tutte le attività esterne vengono trasferite sul tetto
La nuova struttura in legno accoglie i possibili ampliamenti
Interazione
Zona relax
Spazi aperti
Zona ricreativa
Orti urbani
03
Pianta attacco a terra | scala 1.250
Pianta livello 1 | scala 1.250
N
Esploso della struttura
AN HOME FOR ROM
STRUTTURA ad
Shigeru Ban
Particolare dell’aggancio della struttura in legno con la struttura in cemento
Tamedia Office Building
03
03
Configurazioni degli spazi abitativi
Camera da letto matrimoniale
Camera
Camera Bagni
Cucina Sala pranzo
Camera
Cucina
Camera ospiti Sala relax
Spaccato dell’ unità abitativa
AN HOME FOR ROM Configurazione A
Camera da letto doppia
Configurazione B
Living
Configurazione C
Veranda
03
03
Sezione | scala 1.50
Giardino d’inverno
9,20 mt
Conformazione A-B 1.
5,90 mt
3.
Conformazione C
2,70 mt
Laboratorio creativo
0 mt
Scala 1:50
2.
Esploso dell’ ampliamento
1. 2. 3. 4.
Rivestimento in metallo Isolante in poliestere Montante in alluminio Pannello in alluminio
Axonometric views
1.
Trance sezione | scala 1.20
AN HOME FOR ROM
03
04 F I L L T H E GAP IL POLO DELLA CULTURA E DELLA CONOSCENZA
Pescara Summer School Professore: Domenico Potenza 2017
“Fill the gap” è l’espressione attraverso la quale si esplical’idea di progetto, che vuole mettere in contatto il Polo Universitario d’Annunzio con Viale Pindaro, sino ad arrivare alla Pineta D’Annunziana, cucendo una trama di spazi pubblici e di i contro dedicati non solo agli studenti universitari che popolano la zona, ma anche agli stessi residenti. Il “gap”, che si materializza lungo il fronte universitario attraverso quello che è un vero e proprio “fossato”, è il punto di partenza dell’intervento a scala urbana, che si sviluppa con la riprogettazione di Viale Pindaro seguendo lo schema del “Woonerf” olandese e rende il viale uno spazio pubblico a tutti gli effetti.
04
Il progetto
L’area di progetto si estende sulla superficie che comprende l’area di servizio dell’Agip sino all’ uscita retro del Polo universitario. E’ qui che l’asse che ricollega lo Stadio, l’università e la futura Mediateca universitaria diventa protagonista del progetto: lo spazio urbano non viene più percepito come la somma di aree differentemente caratterizzate, ma come un “unicum” messo in relazione da una infrastruttura leggera che, come un ramo, si insinua in ogni edificio e comunica a chi vive questi spazi che qualsiasi tipo di barriera architettonica è stata abbattuta. L’edificio di progetto, all’interno del quale si sviluppano attività ricreat vo-culturali, riprende questo concetto ed è concepito come uno spazio pubblico al chiuso: il pian terreno presenta una pianta libera dedicata al ristoro e al relax; ai piani superiori l’accesso alla sala Expo, sala conferenze e laboratori didattici è consentito grazie ad un imponente scalone che si riconnette alla “spalla” infrastrutturale. Anche l’involucro, nella trasparenza dei materiali, comunica la necessità di riconnessione tra spazi chiusi e aperti tramite la fluidità degli spazi architettonici.
Assonometrie
Attività e servizi
F I LL T HE G AP
04
Axonometric views
Flussi
Verde e spazi pubblici
Esploso edificio polifunzionale
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Viste
Sezione | scala 1.200
F I LL T HE G AP
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05 P A S S E J A UNA PASSERELLA TRA I PAESAGGI TRASFRONTALIERI
Workshop internazionale “CROSS BORDER-SCAPES“, Pas de la Casa, Principato di Andorra 2015
Il progetto fa parte di una visione più ampia volta al recupero del fiume e alla ridefinizione dell ‘ ambiente commerciale della realtà trasfrontaliera di Pas de La Casa. La passerella in legno sul fiume , confine tra Androrra e Francia,diventa una “membrana relazionale” tra l’ambiente naturale e l’ambiente urbano. Il recupero del fiume prevede la pulizia dell’area, l’ installazione di una passerella in legno per promuovere il traffico tra il centro urbano e l’ambiente naturale e la progettazione di nuove reti di percorsi per visitare il lago l’”estany de les Abelletes”.
05
Inquadramento territoriale Pas de la Casa
Axonometric views
Schematizzazione del percorso lungo fiume
Axonometric views
P A S S E J A
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Assonometria e foto-inserimento dell’ intervento
Assonometria e foto-inserimento dell’ intervento
P A S S E J A
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Il progetto realizzato:PASseja
le linee guida nate durante il workshop sono state ritenute valide e degne di essere seguite. Questa proposta ha ricevuto molta attenzione da parte del governo andorrano ed è stata attuata. Il progetto esecutivo è stato affidato allo studio di architettura andorrano “Bonaventura Riberaygua i Pau Iglesias” vincitore del concorso “Millora del Paisatge en l’ entorn urbà fronterer del Pas de la Casa”
P A S S E J A
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