Scenari per le regionali 2015 in campania(studio)

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Indice

Introduzione ......................................................................................................................................... 3 1. Le regionali 2015 ........................................................................................................................... 4 2. Il voto in Campania dal 2008 al 2013 ............................................................................................ 7 3. Il confronto tra centrodestra e centrosinistra alle regionali 2010 e alle politiche 2013 ............ 14 4. I rapporti di forza tra centrodestra e centrosinistra alle politiche 2013 .................................... 16 APPENDICE – Il voto in Campania 2010 ............................................................................................ 19

E’ possibile consultare ulteriori lavori di analisi politico – elettorale relativi a Napoli ed alla Campania sui seguenti siti internet:  www.rigenerazionedemocratica2013.wordpress.com  www.michelecaiazzo.it  https://www.facebook.com/RigenerazioneDemocratica

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Introduzione I democratici campani si troveranno di qui a poco ad affrontare tre rilevanti appuntamenti: l’elezione del segretario regionale (febbraio 2014), le elezioni europee (maggio 2014) e le elezioni regionali (primavera 2015). Si tratta di tre passaggi fondamentali. L’elezione del segretario regionale dovrebbe avere, infatti, come obiettivo la definizione della proposta politica del PD in Campania nel prossimo quadriennio e le modalità ed il quadro dirigente attraverso cui attuarla. Le elezione europee costituiranno un primo test sulla validità della proposta del PD a guida Matteo Renzi. Le elezioni regionali, tra poco più di un anno, ci diranno se la Campania imboccherà la strada della continuità con la deludente stagione del centrodestra o sarà messa in condizione di dare la fiducia ad una nuova proposta politica e di governo del campo democratico.

Alla luce di queste considerazioni, il presente lavoro vuole offrire spunti di riflessione ai democratici e alle forze progressiste della Campania su cui confrontarsi per prepararsi ai successivi appuntamenti elettorali: europee 2014 e regionali 2015. Si tratta di un contributo per mettere i circoli e le forze presenti sul territorio, nonché il nuovo gruppo dirigente nazionale del PD, a cominciare da Matteo Renzi, in condizione di affrontare in modo realistico le impegnative sfide che attendono l’insieme delle forze democratiche e progressiste. Una riflessione, fondata su dati reali, appare ancor più necessaria ed opportuna se si considera che, da più parti, anche all’interno dello stesso PD, si cade spesso in atteggiamenti eccessivamente superficiali e autoreferenziali (quasi politicamente autistici) che, senza tener conto della situazione di fatto, presumono e danno quasi per scontata la vittoria dei democratici alle regionali del 2015.

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1. Le regionali 2015 Una previsione fondata sul possibile esito delle regionali 2015 non può prescindere da una piena conoscenza della normativa che disciplina la competizione elettorale regionale, e da una attenta valutazione sia dell’effetto coagulante che la gestione della cosa pubblica (o meglio il timore di perdere potere) ha sulle forze del centrodestra campano sia delle incognite che gravano sull’offerta elettorale (alleanze, partiti e movimenti) che sarà proposta agli elettori nella primavera del 2015.

Analizzando la legge elettorale regionale (cfr box), appare evidente il ruolo fondamentale che, ai fini degli esiti del voto, giocherà la figura del candidato Presidente, e, in particolare per l’area dei democratici e progressisti campani, la qualità e la forza trainante delle liste che, ad esso, saranno collegate. È palese, infatti, che, allo stato attuale, osservando il panorama politico campano, non appare in modo nitido e univoco alcuna figura in grado di serrare le fila né della vasta area progressista né dei soli democratici, e capace di conquistare consensi superiori alla coalizione di centrodestra che ci si troverà di fronte. In estrema sintesi, nello scenario politico del centrosinistra campano in generale e nel campo dei democratici nello specifico, allo stato attuale, non c’è alcun leader (per semplificare, alcun “Renzi” nostrano) capace di coalizzare forze e movimenti politici e, soprattutto, con la forza della sua leadership, attrarre, oltre i partiti, consensi tali da arrivare primo rispetto al candidato del centrodestra. Coalizione di centrodestra, che, di contro, vede confermato un forte insediamento politico-elettorale in Campania e che, pur considerando le attuali e note fibrillazioni al suo interno,

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ha tutto l’interesse a presentarsi compatta all’appuntamento elettorale, se non altro per il vincolo, storicamente e praticamente molto unificante, della gestione del potere.

Da queste considerazioni appare evidente la necessità di lavorare nei prossimi dodici mesi sulle questioni della leadership, del progetto di governo, della costruzione di un’alleanza formata da liste altamente competitive. Si tratta di un lavoro non semplice soprattutto se si considerano come dati di partenza i voti registrati da centrodestra e centrosinistra alle ultime elezioni politiche: 35.62% vs 26.00%. Però, se i mesi a venire vedranno impegnati i democratici campani a cambiare verso in modo serio e coerente, l’impresa di offrire ai cittadini della Campania una nuova proposta di governo potrà avere possibilità di successo. Tre appaiono le questioni prioritarie su cui concentrare l’iniziativa politica: -

la costruzione di una nuova leadership condivisa, inclusiva, collettiva, individuata mediante procedure aperte e realmente democratiche;

-

la realizzazione di una nuova alleanza che inglobi forze organizzate (partiti e movimenti politici di area progressista-democratica) e non (movimenti e aggregazioni civiche/territori);

-

l’intercettazione e la valorizzazione della volontà di protagonismo che dai cittadini promana, dando ampio spazio a scelte partecipate e condivise, a cominciare dalla elaborazione del progetto di governo per la Campania 2015/2020. E' il caso di ricordare che nelle recenti elezioni politiche tale volontà è stata intercettata e indirizzata da movimenti politici presentatisi come antipartito.

Una iniziativa politica, che vada nella direzione anzidetta, è ancora più urgente se si considera che la principale coalizione avversa, il centrodestra campano, parte da una posizione di vantaggio: la gestione del governo regionale e di moltissimi enti locali, o meglio la paura di perdere tale potere, avrà un effetto aggregante tra le varie forze e correnti, al punto da superare quelle che ai più appaiono come spinte alla divisione ma che in realtà costituiscono posizionamenti all’interno di un sistema di potere consolidato e che si intende ovviamente far continuare arruolando, come fatto finora, le ben disposte e diffuse forze trasformiste. C’è poi da considerare l’incognita della partecipazione del Movimento 5 Stelle alle elezioni regionali. Se da un lato è vero che il Movimento 5 Stelle ovunque si è presentato alle elezioni amministrative (regionali e locali) non ha mai conseguito un risultato minimamente in linea con quello registrato 5


alle politiche del 2013 (a testimonianza di un mancato radicamento territoriale), è pur vero che comunque discreti consensi li ha registrati. Una non partecipazione del M5S alle elezioni regionali significherebbe un forte lavorio delle forze democratiche e progressiste per recuperare quella parte di elettorato che potrebbe comunque rinchiudersi nell’astensionismo. Una loro partecipazione (non affatto scontata alla luce di quanto accaduto con le regionali in Sardegna) potrebbe modificare lo scenario della prossima competizione elettorale regionale: non due, ma tre poli a contendersi l’onere di governare la Campania.

In conclusione, durante e a valle del congresso regionale dei democratici, ed in vista delle europee 2014 e delle regionali 2015, occorre avviare, con umiltĂ e apertura, una riflessione tendente ad elaborare una strategia ed attuare un percorso politico in grado costruire soluzioni positive rispetto alle tre direzioni innanzi proposte: -

nuova leadership condivisa e inclusiva;

-

alleanze, chiare e definite, con forze organizzate e non del campo progressista e democratico;

-

apertura alla partecipazione attiva e reale dei militanti e degli elettori alla elaborazione della proposta politico-programmatica di governo e alla attuazione della stessa (anche attraverso la candidatura nelle liste elettorali regionali di esponenti delle forze sociali, dei movimenti ed aggregazioni civiche, dei territori).

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2. Il voto in Campania dal 2008 al 2013

A supporto della riflessione doverosa cui il Partito democratico campano è chiamato in questa fase, e anche al fine di costruire strategie politiche che partano dal consenso che il PD e le altre forze del campo democratico hanno nelle diverse realtà provinciali della Campania, nelle pagine che seguono sono state riportate le performance dei principali partiti politici nelle elezioni europee, politiche e regionali susseguitesi dal 2008 ad oggi nelle 5 Province campane e delle principali coalizioni alle regionali 2010 e alle politiche 2013. La fonte dei dati elettorali è l’archivio storico del Ministero dell’Interno. Solo per i dati su base regionale delle europee la fonte dei dati è il sito www.repubblica.it. Per le elezioni politiche, il dato riportato è costituito dalla media dei voti riportati da ciascun partito nei collegi Campania 1 e 2 della Camera dei Deputati.

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Provincia di Avellino Politiche 2008

Europee 2009

Regionali 2010

Politiche 2013

38,51

35,55

21,67

20,95

14,00

15,11

17,21

10,02

Partito democratico

32,10

23,78

21,22

24,43

SEL

3,49

3,94

3,24

4,22

Movimento 5 Stelle

0,28

0,00

1,14

19,28

Popolo delle LibertĂ Scelta Civica

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Provincia di Benevento Politiche 2008

Europee 2009

Regionali 2010

Politiche 2013

Popolo delle LibertĂ

49,65

50,12

29,69

27,00

Scelta Civica

7,03

6,55

7,11

6,21

Partito democratico

29,92

20,81

23,68

23,23

SEL

2,17

3,20

1,26

3,27

Movimento 5 Stelle

0,35

0,00

1,18

22,41

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Provincia di Caserta Popolo delle LibertĂ Scelta Civica Partito democratico SEL Movimento 5 Stelle

Politiche 2008

Europee 2009

Regionali 2010

Politiche 2013

53,33

47,97

34,09

32,32

7,08

9,45

9,03

5,94

24,65

19,80

15,93

19,52

2,10 0,30

4,87 0,00

5,21 0,89

2,74 21,62

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Provincia di Napoli Popolo delle LibertĂ Scelta Civica Partito democratico SEL Movimento 5 Stelle

Politiche 2008 48,67 5,52 30,03 3,04 0,32

Europee 2009 43,15 7,91 24,43 4,27 0,00

Regionali 2010 33,84 9,05 21,69 2,80 1,75

Politiche 2013 29,80 6,51 21,83 3,45 23,16

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Provincia di Salerno Politiche 2008

Europee 2009

Regionali 2010

Politiche 2013

50,99

43,22

28,65

28,18

5,47

7,91

8,10

6,58

Partito democratico

29,04

23,60

24,84

22,41

SEL

2,20

4,79

4,65

3,13

Movimento 5 Stelle

0,34

0,00

0,78

21,16

Popolo delle LibertĂ Scelta Civica

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Campania

Popolo delle LibertĂ

Politiche 2008 49,10

Europee 2009 43,50

Regionali 2010 31,59

Scelta Civica

6,54

4,40

9,40

6,71

Partito democratico

29,15

23,40

21,41

21,88

SEL

2,71

4,40

3,53

3,33

Movimento 5 Stelle

0,32

0,00

1,33

22,15

Politiche 2013 28,98

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3. Il confronto tra centrodestra e centrosinistra alle regionali 2010 e alle politiche 2013 Regionali 2010 - coalizione 1 – centrodestra PDL; UDC; MPA; NOI SUD; ALLEANZA CENTRO-DEMOCRISTIANO; ALLEANZA DI POPOLO; LA DESTRA - coalizione 2 – centrosinistra PD; IDV; SEL; ALLEANZA X L'Italia; CAMPANIA LIBERA; VERDI; LISTA PANNELLA (RIFONDAZIONE COMUNISTA ha partecipato con un proprio candidato presidente e una propria lista) Politiche 2013 - coalizione 1 – centrodestra PDL; LEGA NORD; FRATELLI D'ITALIA; LA DESTRA; GRANDE SUD-MPA; MIR; PARTITO PENSIONATI; INTESA POPOLARE; LIBERA PER L'ITALIA; - coalizione 2 – centrosinistra PD; SeL;CENTRO DEMOCRATICO;SUP

Provincia di Avellino Regionali 2010 Politiche 2013

coalizione 1 (Centro destra) 60,84 27,37

coalizione 2 (Centro sinistra) 36,42 29,15

Provincia di Benevento Regionali 2010 Politiche 2013

coalizione 1 (Centro destra) 58,64 32,89

coalizione 2 (Centro sinistra) 38,93 29,38

Provincia di Caserta Regionali 2010 Politiche 2013

coalizione 1 (Centro destra) 62,52 38,26

coalizione 2 (Centro sinistra) 35,16 22,88

Provincia di Napoli Regionali 2010 Politiche 2013

coalizione 1 (Centro destra) 59,13 35,67

coalizione 2 (Centro sinistra) 37,41 25,95

Provincia di Salerno Regionali 2010 Politiche 2013

coalizione 1 (Centro destra) 53,10 37,53

coalizione 2 (Centro sinistra) 44,75 26,34

Campania Regionali 2010 Politiche 2013

coalizione 1 (Centro destra) 58,59 35,62

coalizione 2 (Centro sinistra) 38,50 26,00

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4. I rapporti di forza tra centrodestra e centrosinistra alle politiche 2013

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APPENDICE – Il voto in Campania 2010

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