PRTFolio

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PORTFOLIO Michele Gemmi


CURRICULM VITAE

INFORMAZIONI PESONALI nome e cognome: Michele Gemmi nazionalità: Italiana data di nascita: 15/02/1985 telefono: 335 1301767 indirizzo e-mail: orzo8@gmail.com indirizzo: Via Bernardo Davanzati n°33 Milano

ISTRUZIONE E FORMAZIONE laurea specialistica: 2008 - 2011 Politecnico di Milano / Landscape Architecture valutazione: 105/110 laurea triennale: 2004 - 2008 Politecnico di Milano / Architettura Ambientale valutazione: 101/110 diploma superiore: 1999 - 2004 Istituto Tecnico per Geometri, Maurizio Quadrio valutazione: 83/100 esperienze formative: 2010 - 2011 stage e collaborazione presso lo studio dell’Arch. Dario Benetti, Sondrio 2007 - 2008 stage formativo presso lo studio Branco di architettura ed allestimenti, Milano 2003 stage formativo presso il catasto terreni del Comune di Sondrio 2001 stage formativo l’impresa edile Comer, Sondrio

CAPACITA’ E COMPETENZE PERSONALI lingue parlate: italiano - madrelingua, inglese - TOEIC: 680/900, spagnolo - conoscenza discreta software utlilizzati: Autocad, Illustrator, Photoshop, Indesign, Rhinoceros, Vray, ArchGis altre conscenze: studio delle prestazioni energetiche deli edifici, in particolare termodinamica e geometria solare, e fondamenti di acustica ed illuminotecnica ESPERIENZE ALL’ESTERO workshop: 2011 Changing Landscape, Università della Tessalia, Volos, Grecia Erasmuss Mundus: 2010 Escuela de Arquitectura y Geodesia, Alcalà de Henares, Spagna altre esperienze : 2008 “Willing Work On Organic Farm” in due fattorie, in Sussex e Norfolk, Inghilterra INTERESSI GENERALI Oltre alla passione per l’archittettura nutro interesse per l’espressione grafica nelle sue diverse forme, e per la produzione artigianale di mobili ed oggetti di design.


LAVORI SCELTI

HEDONISM ISLAND

2-8

MOTOR DE MUSICA

8-12

RECYCLE-CRAFT PARK

12-14

LIMITI E CONNESSIONI

14-18

VOLCANO HAZARD

18-22


TESI DI LAUREA MAGISTRALE - A.A. 2010/11 Professore: Matteo Aimini UN CONDENSATORE TURISTICO OFF-SHORE Gruppo: Matteo Zorzi - Michele Gemmi

HEDONISM-ISLAND

Il turismo è un fenomeno complesso dalle molteplici implicazioni, il cui funzionemento per essere compreso va osserervato in maniera olistica, guardando nella storia per scovarne le origini e la sua evoluzione, senza trascurare gli aspetti economici, sociologici e geografici.

CASI STUDIO crociera

marina

hotel integrato

camere 2700

equipaggio 2165

utenti 5400

superficie 225.282

densità 0.266 u/mq

camere

da 80mq a 100mq

utenti

superficie 23 ha

densità

da 44mq a

utenti 1352

superficie 60.000 mq

densità 0,023 u/mq

Oasi of Seas autonomia

funzioni interne

uso supporto

funzioni esterne

Francia Baies des Anges autonomia

funzioni interne

uso supporto

funzioni esterne

Mexico, Cancun Hotel Melia

camere 360

funzioni interne

autonomia

conference hall funzioni esterne

uso supporto

villaggio club

Egitto, El Gouna autonomia

uso supporto

atollo attrezzato

AGGLOMERAZIONE

camere

da 80mq a 100mq

utenti

superficie densità 4.350.000 mq

camere 130

da 135mq a 240mq

utenti 260

superficie 440.000 mq

funzioni interne

funzioni esterne

Maldive Only & One autonomia

funzioni interne

uso supporto

funzioni esterne

STRATIFICAZIONE

CREAZIONE SPAZIO APERTO

CIRCOLAZIONE CONTINUA

operazioni di > FORMA

densità 0,00068 u/mq

Viene considerato l’ultima industria estrattiva, che se pur modifcando il territorio in maniera meno invasiva del settore industriale, è molto più fuido ed elastico ed arriva ad intaccare anche i luoghi più incontaminati e distanti dai centri abitati. Oltre al consumo di suolo spesso notevole, dovuto alla realizzazione di infrastrutture di trasporto e delle attrezzature per l’intrattenimento, vengono attuate operazioni di trasformazione geomorfologiche, talvolta importanti, per migliorare le prestazioni turistiche del sito. I recettori turistici moderni hanno una configurazione spaziale tendente all’autonomia funzionale, caratteristica sviluppata di pari passo con la strategia di vendita del viaggio “all included” e della spettacolarizzazione della vacanza. Il risultato è l’agglomerazione delle funzioni di intrattenimento necessarie, o presunte tali, all’interno del complesso turistico, il quale viene sempre più connotato dai caratteri culturali regionali, spesso stereotipati, allo scopo di riassumere in un ambiente protetto e confortevole l’identità culturale presente all’esterno. Tanto più il territorio viene organizzato per la ricezione, tanto meno il paesaggio veine visitato, ma solo visto come un fondale di una scenografia.

SUPERFETAZIONE

JET-LEG


IDENTIKIT TURISTI

Osservando l’evoluzione del turismo si nota come a seconda del periodo storico e degli usi e costumi, diverse tendenze hanno condizionato un sempre maggior numero di fruitori nella scelta delle località turistiche. L’offerta turistica ha storicamente influenzato il mercato della domanda offrendo di volta in volta un “prodotto“ sempre più seducente, accuratamente promosso e venduto attraverso la sua immagine. Si potrebbe quindi ripensare il meccanismo dello sviluppo turistico partendo da una località sfavorevole e valorizzandola tramite la costruzione di un infrastruttura per il turismo dal prograam competo ed attrattivo. Peter Theil, inventore del pagamento online paypal, dal 2008 ha versato complessivamente 750.000$ nelle casse del Seasteading Institute, per finanziare la progettazione di strutture abitative ed aziendali strutturalmente simili alle piattaforme petrolifere. L’ambizioso progetto mira alla formazione di Techtopia, una comunità di piattaforme autonomedalla legislazione americana, nelle quali sperimentare nuove forme di autogoverno e vita sociale. A tale scopo Thiel nel 2011 ha bandito un concorso destinato ad architetti, il cui compito era quello di cercare delle risposte formali a questa nuova esigenza. Nel 2008 lo studio di progettazione Morris Architects vince il primo premio del concorso “Radical Innovation ba gn in Hospitaty”, con il progetto di un resort di lusso ar yog si a&g inna costruito sulla struttura di una piattaforma petrolifera stic a dismessa. Nel Golfo del Messico esistono 4000 piattaforme sport petrolifere, per la maggior parte in via di dismissione, e dal momento che le operazioni di smontaggio sono molto palestra to onerose normalmente vengono abbandonate o fatte en m ni esplodere a discapito della fauna marina. tt e tra La posibilità di recupero di queste infrastrutture per in destinarle ad uso civile, in questo caso turistico, risulta sempre meno un’operazione utopica, ma anzi interessante dal punto di vista del consumo del suolo.

SPORTIVI

OZIOSI

GIOCOSI

FESTAIOLI

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

LUSSURIOSI

COPPIA GIOVANE

BAMBINI

GRUPPO AMICI

+

COPPIA ANZIANI

rsi

rsi ssa

+

+

+

=

=

=

=

=

=

Σ necessità utenti > PROGRAMMA

EROS

SV AG O

foyer

mediateca

cinema

sala giochi

kindergraden

casinò

piscina nuditi

discoteca

streep-club

bar

ristorante

deck

piscina

palestra

campi da gioco

spa

estetista

butique

A ST FE

4800

centro fitness

stre epte se so ci a liz za re

re lla ba alcool

car e

+

shoppin g cu rar si

rila

za abbron

X

gio

+

si ar nd hi g ag e rtar fleu

sesso

azzardo

+

VA NI TA

BUSINESSMAN

LA RE

esterno

NARCISISTI

camere turisti camere lavoratori foyer

1190

ristorante

1050

casinò

620

Σ mq funzioni > 7.900

ρ** > 17.3 mq/persona

spa

575

Σ mq tot* > 12.700

discoteca

490

ρ** >

squash

490 450

bowling

410

piscine

390

negozi

350

palestra

265

ristorante-streep

205

piscina coperta

180

suite

155

sala giochi

155

centro estetico

130

mediateca

130

kindergarden

105

centro yoga

* funzioni + spazio aperto ** utenti (344) + lavoratori (100)

80

HOT

HOT

HOT

convegni concerti spettacoli giocare animazione guararefilm festeprivate giocodazzardo scambismo spettacolierotici sesso flirtare consumarealcolici ballare socializzare mangiareebere bagnarsi abbronzarsi rilassarsi dormire beach volley squash nuotere farsi guardare esercizio fisico massaggi acqua gym yoga stretching curarsi sauna trattiestetici

475

cinema

agghindarsi shopping

bar

28.6 mq/persona


Sezione Y scala 1:500


+50. 62

SEZIONE 1 scala 1:500 Y15

+48. 10

Y15

+46. 00

C7

+46. 00

C7

+44. 30

Y14

+42. 88

C6

+48. 10

+40. 50 +39. 75

+36. 68 +36. 50

Y13

A9

+33. 50

A8

C4

Y9

Y11

+29. 06

Y10

+22. 56

Y6

Y8

+22. 06

Y5

+18. 56

Y4

+15. 06

Y3

+11. 56

Y2

+1.00

C3

+3. 12

C2

A7

+26. 50

A6

+23. 00

A5

+19. 50

A4

+0.00 -2.50

+16. 00

A3

+12. 50

A2

+9. 38

A1

C6

+39. 75

C5

+36. 50

Y9

+32. 56

S8

-9.38

+6. 25

C3

+3. 12

C2

+0. 00

C1

+29. 06

S7

+22. 56

S6

+22. 06

S5

+18. 56

S4

+15. 06

S3

+11. 56

S2

+9. 38

+8. 10

Y1

+6. 25

+30. 00

S 10

Y7

+9. 38

+0. 00

Y13

+37. 00

C5

Y12

+32. 87 +32. 56

+8. 10

+40. 50

+48. 10

+42. 88

+8. 10

S1

+6. 25

C3

+3. 12

C2

+2. 00

C1

+0. 00 - 3. 12

- 3. 12

- 6. 25

- 6. 25

- 9. 38

- 9. 38

- 2. 5

- 6. 25

- 9. 38

PLANIMETRIA SPAZIO APERTO scala 1:500

2

A

S

S

1

1

Y Y 2

A

C1

C4


: a tipical day

ANOTHER HANGOVER MORNING...

THE BED IS SO SOFT LET’S TEST IT

WHY IT’S SO DESERT?

WHAT?

09:15

YOUR APPLY HAVEN’T BEEN A ACCEPTED

... THAT!

LOOK A MUSC

AND THAT!

09:00

1 1:00

09:15

14:00

ANOTHER HANGOVER MORNING...

LET’S GO TO DRINK FRIED LOBSTER ?? IT’S MINE ...

WHY IT’S SO DESERT? THIS IS THE TRUE HEAVEN!!!

AT MY CLE

THAT!

ONE MORE

LOOK AT MY MUSCLE

AND THAT!

YEP!!!

15:20

1 1:00

17:00

14:00

20:00

15:20


ANOTHER HANGOVER MORNING...

LET’S GO TO DRINK

ONE MORE

FRIED LOBSTER ?? IT’S MINE ...

WHY IT’S SO DESERT? THIS IS THE TRUE HEAVEN!!!

THAT!

ONE MORE

LOOK AT MY MUSCLE

AND THAT!

YEP!!!

1 1:00

17:00

14:00

20:00

15:20

I’M SO HOT!!! DAMN!!!! I HAVE A RING ON MY FINGER!!! HEY BOY!

LET’S GO TO DRINK FRIED LOBSTER ??

ONE MORE

ONE MORE

IT’S MINE THIS IS THE TRUE HEAVEN!!! YEP!!!

17:00

0 1:00

20:00

03:30

23:30

23:30


Trasformaciòn Gran Vìa - Proyectos 4 - A.A. 2009/10 Professoressa Patricia Delgado Rubio Quest’anno si celebra il centenario dall’inizio dei lavori di costruzione della Gran Vìa, strada di rappresentanza aperta ad inizio secolo nel tracciato urbano madrilegno. La via, della lunghezza complessiva di 1360 m e dall’ insolita forma ad asse composito, è stata un’arteria pulsante per la città sia dal punto di vista economico che culturale, con i suoi numerosi hotel, teatri e cinema. Ad oggi pur mantenendo un certo interesse per turisti e residenti, anche grazie alla sua centralità, attraversa un periodo di stagnazione e degrado, vi sono infatti edifici degradati ed in disuso. Con questo laboratorio si vogliono pensare interventi di rinnovamento che contribuiscano al variegato lessico architettonico che contraddistingue la Gran Via, sfruttando ogni spazio disponibile. Con questo processo si volgiono porre interrogativi relativi alla conservazione o meno delle facciate degli edifici ed all’alterzaione degli impianti tipologico-funzionali classici. Come in passato il cinema ha contribuito alla sua notorietà, fulcro d’interesse delle riviste di settore e della vita mondana, ora la presenza di muicisti costituisce il capitale sociale che deve essere attivato per riaccendere la via. La sensibile produzione musicale e la necessità di spazi che la rendano fruibile al pubblico fanno pensare ad un programma che integri diverse tipologie di utenze all’interno dello stesso edificio, combinanole con funzioni ricettive e commerciali. Nella parte posteriore dell’edificio le funzioni sono messe connesse da un unico spazio vuoto, che permette l’ingresso e la diffusione della luce naturale, mentre nella parte anteriore un corridoio di luce permette l’innesco di ventilazione naturale per effetto camino nel periodo estivo. La diffusione o il controllo della luce naturale negli ambienti più ristretti è effetuato tramite appositi deflettori che modificano sensibilmente l’apposto di radiazione solare.

p ale r

b

ca

st s

ne

op

oksh

ca

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ristor

d

bar

b clu

ance

ante

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audi

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irreria

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bo

s

s

istraz

ncerti

co ala

i disc

a ov

zi d go

re ale g

hi

h

MOTOR DE MUSICA

+40.90 +37.40 +34.30 +31.00 +27.70 +24.10 +19.00 +15.00 +11.00 +7.00 +2.00

-4.00


Level 7

Level 6

Level 5

Level 4

Level 3

Level 2

Level 1

Level -1




RECYCLE-CRAFT PARK

FOR A MILLENNIUM RE-GROWTH

REAL ESTATE, PLACES MAKERS - Laboratorio di urbanistica - A.A. 2008/09 Professore Giovanni Lavarra - Federico Zanfi - Roberta Cucca Questo laboratorio di urbanistica si interessa ai progetti di sviluppo urbano ad opera delle compagnie Real Estate, talvolta veri e propri fenomeni speculativi capaci di alterare in maniera incisiva le porzioni di territorio interessate. Allo scopo di capire il funzionamento di questi macro-processi ed i ruoli degli attori coinvolti, come le municipalità locali, gli abitanti, gli enti ed i consorzi, ogni gruppo di lavoro ha dovuto prendere in esame una Real Estate in particolare per analizzarne la struttura, la logica marketing e di intervento dei progetti. Una volta individuato un progetto realizzato o in corso d’opera, che avesse un certo interesse, lo si doveva rimaneggiare o semplicemente implementare con strategie sociali in grado migliorare la qualità della vita, e laddove necessario rendere meno impattante l’intervento speculativo.

Nick Shattock Deputy Chief

Adrian Wyatt Chief Executive

John Plender Chairman

Il progetto del Millennium Dome è il seguito delle aree portuali degradate londinesi, iniziato negli anni ‘80 dal London Dockland Development Council. Questo colossale landmark non ha avuto vita facile, a partire dai problemi di realizzazione e di manutenzione, nè ha soddisfatto le aspettative. Nel 1999 è intervenuta la English Partnership, autorità statale, che ha deciso di valorizzare l’intervento proponendo lo sviluppo dell’intera Penisola Greenwich. Nel 2004 viene approvato il progetto di sviluppo e gestione ad opera della Quintain RE, in compartecipazione con altre società private e l’autorità governativa. Il Masterplan prevede un programma ad uso misto tra residenze, uffici, commercio ed intrattenimento. I deficit del progetto sono la mancata continuità con l’intorno, nonostante sia infrastrutturalmente ben conneso, e la presenza dell’area vicina area industriale e di una arteria stradale, che procurano rumore ed inquinamento. La prima idea progettuale era quella di acquisire l’area industriale per trasformarla in un parco-archeologico (come è stato fatto nella Ruhr Valley), e realizzare un percorso flottante che lo connettesse con i quartieri adiacenti, permettendo una piacevole esperienza del Riverfront. A seguito della crisi economica abbiamo deciso di implementare il programma del parco con una funzione che producesse posti di lavoro ed allo stesso tempo diventasse un esempio da seguire come alternativo modello di sviluppo. La realizzazione di un parco sinergico capace di combinare la pratica del riciclaggio nelle sue diverse forme, coinvolgendo e coordinando professionisti e meno abbienti nel processo raccolta e trasformazione dei rifiuti, darebbe nuove possibilità economiche e di riscatto sociale. Visto che tuttociò viene organizzato all’interno di un parco pubblico, che si connota come un museo della filiera del riciclo, potrebbe non solo attrarre e sensibilizzare i visitatori, ma anche dare luogo a dei circuiti virtuosi ed essere preso ad esempio da altre località.

La Quintain Real Estate è una compagnia che opera soprattutto nel Regno Unito, con progetti che interessano vuoti urbani ed vecchie aree industriali, sviluppati in compartecipazione pubbliche e private. Parallelamente sviluppa progetti di facciata tramite tre diversi rami: Qi-> residenze universitarie Quercus-> case di cura Quantum-> ricerca

parcheggi e spazio aperto

area industriale e porto

situazione attuale

nuovo distretto in via di sviluppo

masterplan modificato ed integrato

zona cuscinetto

Eco-ceter

area industriale e porto

Quintain’s masterplan

Recycle-Craft Park

Millennium RE-grow masterplan


SWOT ANALISI strenghts

- possibilità di guadagno - miglioramento delle capacità professionali - aumento del senso di appartenenza - integrazione tramite il lavoro - sinergia tra diverse competenze - attrazione ed emulazione

13

opportunities 1

0) Abitazioni 1) Centro Logistico + Museo 2) Bacino di Raccolta e Selezione 3) Secondo Livello di Selezione 4) Impianti di Riciclaggio 5) Deposito Residui del Riciclaggio 6) Laboratorio Studenti 7) Laboratorio Artigiani 8) Spazi Espositivi 9) Scuola Professionale di artigianato 10) Collegio di Design Ravensbourg (progetto esistente) 11) Centrale per la Produzione di Biogas 12) Stazione Termica a Co-generazione 13) Residenze ed Esercizi Commerciali

- alta presenza giovanile - diversità culturali - uso infrastrutture esistenti

weaknesses

- mancanza di partecipazione - inerzia al cambiamento di abitudini - difficoltà nell’acquisizione dei terren

threats - disoccupazione - abbandono scolastico - segregazione etinico-sociale - comportamenti antisociali - problemi di salute - bassa qualità ambientale: rifiuti, inquinamento e graffiti

GERARCHIA DELL’ECO-PROGETTO 9

A-A B-B

a-a

b-b c-c


LIMITI E CONNESSIONI LIVELLI DIVERSI DI INTERAZIONE

ABITARE MILANO /2 - Tesi di laurea triennale - A.A. 2007/07 Professoressa: Luisa Nava Gruppo: Introini Fabrizio - Forte Giovanni - Michele Gemmi

Il concorso bandito allo scopo di revitalizzare diverse porzioni urbane milanesi, in questo caso interessa un vuoto urbano nel quartire Giambellino. L’ambito interessato dal progetto è incluso tra via Giambellino ed il fascio di binari della Ferrovia Milano-Mortara. Il concorso richiede la costruzione di uno spazio accessibile e visibile, che ospiti nuove residenze e servizi rivolti non solo al quartiere ed alla residenza, ma anche ai settori urbani che si trovano sul lato opposto del Naviglio e della ferrovia; viene suggerito di collocare i servizi rivolti alla città al piede degli edifici che danno su via Giambellino, e i servizi rivolti alla residenza negli edifici più a sud. A questo scopo opera attraverso due azioni complementari: la prima inserisce l’area del concorso nell’insieme dei luoghi occupati da edifici alti (Landmark) che si affacciano sugli spazi prospicienti i percorsi urbani della ferrovia e del Naviglio; a questo scopo richiede la disposizione degli edifici più bassi sul lato di via Giambellino e degli edifici più alti sul lato della ferrovia. La seconda azione consente l’attraversamento del fascio infrastrutturale con un percorso ciclopedonale elevato che collega i due quartieri da nord a sud. Inoltre è richiesta una protezione dalla ferrovia e dall’adiacente parcheggio ATM, attraverso la realizzazione di un terrapieno e di uno spazio filtro tra gli edifici e la ferrovia.

ne azio attr

e ion ess n n co

e ion tez pro

evoluzione storica 1906

1934

1953

1976

1998


periodo invernale facciata sud soleggiata

21/06estivo periodo facciata sud ombreggiata


masterplan 5 7

4 6 1

3

2

8

9

Limite vegetale

terrapieno

3

spazio attrezzato

2

spazio protetto

4

accesso secondario

Limite ludico

1


Lo spazio del lotto è stato scandito in fasce della larghezza di 10 m che corrono parallele alla via prospicente, le quali, come sotto l’effetto di una copressione tettonica, si corrugano in onde di terra che movimentano lo spazio aperto ed innalzano il camminamento principale sino alla quota di 3 m da cui parte l’ attraversamento del naviglio. La forma delle onde viene ripresa nel disegno dei tetti degli edifici più bassi, oltre che nelle due piazze, una corte ed una piattaforma, come se fossero laloro cristallizzazione, dalle qauli si innalzano le torri che demarcano il principio ed il termine camminamento. Nel trattamento dei limiti del lotto abbaimo ragionato sul loro livello di definizione, partendo dalgli estremi ON-OFF che potrebbero corrispondere il primo ad un muro invalicabile ed il secondo ad una linea tracciata perterra.

fronte strada

6

piazzetta a corte

8

sistema di terrazze

Limite vegetale

5

A Sud-Est, verso il Parcheggio ATM, come suggrito dal bando abbiamo innalzato un terrapieno con un fitto filrto vegetale, mentre a Sud la ferrovia viene schermata da setti murairi che limitano il passaggio del rumore e la visone frontale, ma ne consentono una longitudinale dell’infrastruttura; essi potrebbero essere utilizzati come supporti per mostre fotografiche open-air o per competizioni tra artisti, in modo da premettere un continuo cambiamento visivo di questo margine. Nei confronti dell’oratorio sul retro delle chiesa si è pensato ad una connessione tramite attrezzature soprtive da condividere, mentre lungo i campi da gioco della RFI poniamo una barriera leggera costituita da assi di legno facilmetne rimovibili, che permette una visione da lontano ma che avvicinandosi riduce sensibilmente il cono ottico.

vista parco

9

accesso dalla passerella

Limite ludico

7


VOLCANO HAZARD VERSO UNA COMUNITA’ RESILIENTE

LED-ZEPPELIN STOP GO - Laboratorio di progettazione 3° - A.A. 2006/07 Professore Ciro Mariani

Il tema del laboratorio è l’intervento in “luoghi disacerbati”. Le diverse aree sparse per il mondo sono connesse dalla rotta immaginaria di uno Zeppelin ed accomunate da situazioni ove le avversità implicano una condizione di sospensione. Questo esercizio non ha la presunzione di risolvere i problemi di base, ma di confrontarsi con queste situazioni con un “budget limitato” di 38mq. Non lontano dalla capitale dell’Ecuador, nell’agosto del 2006, è eruttato il vulcano Tunguraua, sollevando un’ingente quantità di ceneri che hanno ofuscato il cielo per mesi, bloccato le vie di comunicazione e minacciato la sopravvivenza di persone ed animali. Il governo ecuadoregno ha evacquato forzatamente gli abitanti delle zone a rischio, che sono stati alloggiati nei paesi vicini. Le difficoltà dello stato di crisi impedivano aglia sfollati di tornare alle proprie case per renderle agibili, e ritornare alle normali attività; questo ha causato a lungo andare conflitti con le popolazioni ospitanti e spesso l’abbandono dei villaggi originari.

9

11

16/08/2006 sospensione tra cenere ed incertezza 8x10 kg 1,4x10 mq


Vivere alle pendici di un vulcano comporta ovviamente dei rischi. I villaggi costruiti sugli scoscesi e fertili versanti, come le strade ed i ripidi sentieri che li collegano alle non vicine città, sono i segni dell’addomesticazione di un territorio difficile, il quale una volta per secolo ricorda all’uomo la forza distruttiva della natura che rieccheggia dalle viscere della terra fino a squoterne la superficie ed oscurare il cielo. L’eruzione lavica è accompagnata da piogge di lapilli e dal sollevamento di un’ingente quantità di ceneri, che come un soporifero manto nevoso coprono il paesaggio, trasfigurandolo e provocando innumerevoli malesseri. Gli abitanti di fronte al pericolo abbandonano malvolentieri case ed attività di sussistenza, che sono i loro unici possedimenti, e così le autorità li costringono all’evacquazione forzata, la quale porta traumi psicologici che egualiano i disturbi fisici dovuti alle ceneri.

L’evacuazione sarà organizzata secondo diversi percorsi a tappe, in base al livello di rischio, che conducono verso le città di Ambato e Rio Bamba. Due fari posti in posizioni strategiche renderanno possibilie l’orientamento nel paesaggio ofuscato, mentre diverse segnalazioni luminose faciliteranno l’individuazione e la visibilità di strade e sentieri. In particolare sarà velocizzata la discesa dei versanti, identificati come “zona di rischio grave”, e verranno segnalati gli attraversamenti sul Rio Pastasa che ostacola le vie di fuga. Allo stesso modo le indicazioni permetteranno agli abitanti che lo desiderano di fare ritorno ai villaggi per liberarli dalle ceneri, cercando di salvare i raccolti ed il foraggio per il bestiame.


1

2

3

4 2

3

1

5

5

6

4

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9

6 7 8

8


9

prevenzione

evacquazione

ritorno


grazie per il tempo dedicato


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